Ciao Elisa, ascoltandoti in questo video mi sono reso conto che tutte le mie somatizzazioni intestinali che mi porto dietro da un anno potrebbero essere derivate dal mio eccessivo perfezionismo. Ci lavorerò su, ma posso vontatterti in qualche modo per avere dei chiarimenti? Intanto grazie delle belle parole e spiegazioni
Due pesi e due misure. Perche' sono perfezionista con me stessa ma assolutamente tollerante e morbida con gli altri? Il perfezionismo non dovrebbe essere assoluto?
Salve dottoressa, mi riconosco in parte in quanto ha detto, sono un pittore e limitatamente o quasi, sono perfezionista solo sul mio lavoro. Non sono però distruttivo, ma lo sono quasi con gioia, provando sempre e comunque un po' di insoddisfazione che mi riprometto di annullare ala prossima opera che realizzerò, quindi nessuna frustrazione e rimbocchiamoci le maniche. Il rischio di diventare frustrati o/e nevrotici l'ho superato molto tempo fa relativizzando il tutto, l'arte, la vita, ogni cosa, prendendo il tutto con un pizzico di ironia e leggerezza, pur rimanendo molto "centrato" sulla risoluzione di ogni problema. Il rischio dell'essere perfezionista è rimanere bloccati, è l'inazione, ma ho capito che ogni cosa è un percorso che nel tempo può soltanto migliorare se si ha perseveranza e continuità, e non arrendersi alle prime difficoltà, l'importante è iniziare e dare il meglio di sè, le somme si tireranno alla fine.
Le i è molto brava. Complimenti e grazie.
Ciao Elisa, ascoltandoti in questo video mi sono reso conto che tutte le mie somatizzazioni intestinali che mi porto dietro da un anno potrebbero essere derivate dal mio eccessivo perfezionismo.
Ci lavorerò su, ma posso vontatterti in qualche modo per avere dei chiarimenti?
Intanto grazie delle belle parole e spiegazioni
Due pesi e due misure.
Perche' sono perfezionista con me stessa ma assolutamente tollerante e morbida con gli altri? Il perfezionismo non dovrebbe essere assoluto?
Salve dottoressa, mi riconosco in parte in quanto ha detto, sono un pittore e limitatamente o quasi, sono perfezionista solo sul mio lavoro. Non sono però distruttivo, ma lo sono quasi con gioia, provando sempre e comunque un po' di insoddisfazione che mi riprometto di annullare ala prossima opera che realizzerò, quindi nessuna frustrazione e rimbocchiamoci le maniche. Il rischio di diventare frustrati o/e nevrotici l'ho superato molto tempo fa relativizzando il tutto, l'arte, la vita, ogni cosa, prendendo il tutto con un pizzico di ironia e leggerezza, pur rimanendo molto "centrato" sulla risoluzione di ogni problema. Il rischio dell'essere perfezionista è rimanere bloccati, è l'inazione, ma ho capito che ogni cosa è un percorso che nel tempo può soltanto migliorare se si ha perseveranza e continuità, e non arrendersi alle prime difficoltà, l'importante è iniziare e dare il meglio di sè, le somme si tireranno alla fine.
Dottoressa, a lungo termine l'ipercriticismo che genera perpetua frustrazione puo' rappresentare una delle cause del disturbo depressivo ?
L’ipercritica e il dialogo interiore negativo possono senz’altro portare a umore basso e in alcuni casi anche a depressione