Linguaggio dei media e violenza di genere

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  • เผยแพร่เมื่อ 27 ส.ค. 2024
  • Il video è lungo, ma c'è un'ottima ragione: ho voluto parlare in modo dettagliato di come i media raccontano, o non raccontano, la violenza di genere, in base al sesso della vittima e ad altri parametri.
    Trovate qui la versione scritta dello stesso discorso, con in più tutti i link e le tabelle che commento:
    yasminapani.it...
    Per fare lezione con me:
    yasminapani.it...
    Se volete sostenermi su Patreon per permettermi di continuare a fare contenuti come questo (che richiedono anche mesi di preparazione):
    / yasminapani

ความคิดเห็น • 764

  • @randomusername3873
    @randomusername3873 10 หลายเดือนก่อน +111

    Il fatto che non si parli ancora di violenza domestica, ma si stia ancora a sindacare su quali vittime meritino aiuto e quali no è una sconfitta incredibile per questa società

    • @Lisp5
      @Lisp5 4 หลายเดือนก่อน +2

      👏

    • @danieledellavedova3873
      @danieledellavedova3873 2 หลายเดือนก่อน +1

      Molti giornalisti italiani sono solo "imbrattacarte". Più che fornire dati e informazioni oggettive riempiono le pagine dei quotidiani di opinioni e giudizi gratuiti, sapendo di accrescere la già ampia curiosità di particolari torbidi del loro pubblico.

  • @lupesiodelupis241
    @lupesiodelupis241 10 หลายเดือนก่อน +107

    A proposito di denunce false, ecco cosa mi è successo: io vivo in Russia dal 2015. Prima vivevo con la mia ex moglie in Italia, dove fu registrata la residenza, così che lei potesse ottenere la cittadinanza. In quell'anno ci siamo spostati a San Pietroburgo e il suo carattere andò peggiorando, fino ad arrivare a insulti e percosse davanti ai nostri figli e ai suoi genitori e conoscenti. Nel 2019, mentre lei era fuori dal paese con i bambini, presi in affitto un'altro appartamento, mi iscrissi all'AIRE assieme ai bambini e andai da un avvocato per avviare la pratica di divorzio (in Russia non esistono né separazione né alimenti per l'ex coniuge). Lei - ho saputo dopo - prese il primo volo per l'Italia e andò in questura raccontando che avevamo sempre vissuto in Italia e che io me ne ero andato lasciandola nell'appartamento di mia madre e andando a stare nel suo, una storia già poco credibile. Due anni dopo, a mia madre arriva un mandato di comparizione per me dalla Procura della Repubblica. Mia madre, ovviamente allarmata, mi chiede cosa ho combinato, e io rispondo che non avevo fatto niente, sicuramente non in Italia. Scopro di essere stato denunciato per abbandono del tetto coniugale, reato che in Russia non esiste - le rivoluzioni proletarie hanno la loro utilità. Nel 2022 si ha l'udienza, in cui mostro il passaporto vecchio, il permesso di soggiorno, i documenti che attestavano che i bambini frequentavano l'asilo all'epoca dei fatti e il bambino più piccolo il coro. Il pubblico ministero, vedendo quella montagna di carte che dimostravano senza ombra di dubbio la mia residenza estera all'epoca dei fatti, si unisce al mio avvocato per chiedere l'assoluzione per difetto di giurisdizione, subito concessa. A quel punto, sebbene fosse palese che la denuncia era calunniosa (venivano riportati dati falsi per farmi condannare), dice che è meglio chiuderla lì, sebbene la calunnia sia un reato perseguibile d'ufficio e sebbene l'azione penale sia obbligatoria.
    Non lo racconto neanche in giro, perché parliamo della madre dei miei figli, ma questo mi fa pensare a quanto grande sia il numero delle false denunce, perché la moglie o la convivente che le sporge non rischia nulla, in barba allo stato di diritto.
    Se mai la Russia dovesse entrare in guerra con l'Italia, penso seriamente di arruolarmi.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 หลายเดือนก่อน +14

      Veramente pazzesco. Mi dispiace molto

    • @lupesiodelupis241
      @lupesiodelupis241 10 หลายเดือนก่อน

      @@YasminaPani, alla fine è finita bene. I figli li vedo regolarmente. Ma non c'è niente di pazzesco, un cliente del mio avvocato era stato messo agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico sulla base di una falsa denuncia di stalking. Va detto che, sebbene gli uomini in quanto tali non sono soggetti al tiro al piccione che c'è in Italia, il padre non conta una sega neanche qui. Ora la situazione si è normalizzata, ma quando andai a prendere il bambino a scuola, lui si spaventò perché la mamma gli aveva detto di non andare assolutamente con me. Dopo poco mi chiamarono i servizî sociali e l'impiegata mi trattò come un delinquente. Però devo dire che non sono razzisti, lei non mi disse "perché non torni al tuo paese?" ma "perché non hai ancora preso la cittadinanza?" e le risposi che non avevo i requisiti. Ora hanno cambiato la legge, tra un mese posso avviare le pratiche. Nessuno, mai, in nove anni che sono qui, mi ha preso a male parole, sebbene provenga da un paese che potrebbe entrare in guerra da un giorno all'altro. Anche questo è probabilmente un effetto dell'internazionalismo: non c'è il politicamente corretto, la paura della "n word", ma semplicemente a nessuno viene in mente di giudicare una persona per il posto dov'è nata. Io mi chiedo, in caso di guerra, come pensano di convincere gli uomini italiani e più in generale occidentali a morire per un sistema che li odia: secondo me alzano subito bandiera bianca e vedranno accolti dai soldati russi che daranno loro un bicchierino di vodka e una ciotola di borsh dicendo loro: "tranquillo piccolo, è tutto finito, non piangere più. Ora sei tra amici, anche stavolta siamo qui per salvarvi da voi stessi. Certo che però è una faticaccia".

    • @lupesiodelupis241
      @lupesiodelupis241 10 หลายเดือนก่อน +29

      @@YasminaPani, comunque ti ringrazio molto. Purtroppo la maggior parte di chi fa notare ingiustizie del genere appartiene all'area conservatrice oppure si tratta di persone che odiano le donne in generale. Mi fa piacere che esistono ancora persone come te in grado di fare discorsi articolati e che non sentono la necessità di aderire in tutto e per tutto ad una fazione o all'altra.

    • @minotaurus91
      @minotaurus91 10 หลายเดือนก่อน +1

      Il punto è che moltissime donne dell'est vengono in Italia e cercano di sposarsi unicamente con l'intento di acquisire la cittadinanza (fidati, ne so qualcosa); ottenuto quello che vogliono mandano bellamente a fare in culo il nuovo marito (e spesso anche i figli) e cominciano a farsi i cazzi loro, ovviamente a spese altrui. Mi chiedi come faccio a saperlo? Mio cugino si è rovinato la vita in questo modo, sposando un'ucraina e facendoci una figlia insieme, per poi ritrovarsi intrappolato in un matrimonio infernale. Alla fine i vecchi metodi sono sempre i migliori, "moglie e buoi..."

    • @giovannic4734
      @giovannic4734 10 หลายเดือนก่อน

      @@YasminaPani meno pazzesco degli uomini che fanno del male ai figli per far dispetto alle ex mogli? Oh forse anche lí è colpa dei media?

  • @Reri1985
    @Reri1985 10 หลายเดือนก่อน +25

    Sentire un' analisi così precisa e puntuale fatta da una persona altrettanto preparata, di questi tempi, tocca il cuore. Ti ammiro

  • @jimmydoppiax3342
    @jimmydoppiax3342 10 หลายเดือนก่อน +61

    i 48 minuti meglio impiegati oggi, grazie Yasmina!

  • @nikecatania95
    @nikecatania95 10 หลายเดือนก่อน +31

    Io ricordo che qualche anno fa giravano degli articoli su dei ragazzini che si erano suicidati o erano stati bullizzati che loro mettavano in evidenza che fosse "emo" facendo capire non che il ragazzo avesse dei problemi di bullismo o avesse problemi di qualche altro tipo, ma metteva in evidenza come se il problema fosse "l'essere emo".

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 หลายเดือนก่อน +17

      I giornali fanno schifo da molto

  • @FrancisMetal
    @FrancisMetal 10 หลายเดือนก่อน +29

    l'articolo peggiore che io abbia letto è di Fanpage e si chiama così: "Uccide la figlia di due anni: la donna aveva denunciato il marito tre volte" dove solo a una attenta lettura dell'articolo si capisce che è stata LEI a uccidere la figlia e non il marito e fanno tutto un discorso su come lei sia la vittima. E hanno pure messo le foto di madre e figlia insieme.

    • @lucat5479
      @lucat5479 10 หลายเดือนก่อน +15

      @FrancisMetal peggio di Fanpage c'è solo....no, va beh, mi sono sbagliato, non c'è niente di peggio. Giorgia Meloni dovrebbe pagare di tasca sua la redazione di Fanpage, ogni articolo vale mezzo punto percentuale a favore della destra e dell'astensionismo.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 หลายเดือนก่อน +12

      Che schifo

    • @FrancisMetal
      @FrancisMetal 10 หลายเดือนก่อน +9

      @@lucat5479 sì infatti è paradossale il fatto che questa retorica femminista sta facendo aumentare la misoginia, aumentando di fatto il consenso della destra.

    • @tizone9317
      @tizone9317 10 หลายเดือนก่อน

      In questi casi c'è solo una soluzione
      Art 656 Codice Penale
      "Chiunque pubblica o diffonde notizie false, esagerate o tendenziose, per le quali possa essere turbato l'ordine pubblico, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a euro 309."
      Peccato che chi debba applicarla ( magistratura ) dorme o fa finta di non vedere

    • @E_Proxy
      @E_Proxy 4 หลายเดือนก่อน +2

      ​@@FrancisMetal minchia che analisi sopraffina il rapporto misoginia e consenso della destra. Un pensatore sofisticato

  • @francescozzononsisa1078
    @francescozzononsisa1078 7 หลายเดือนก่อน +4

    Grazie a Dio esistono ancora donne così intelligenti, oneste e scrupolose come Yasmina, un gigantesco grazie, se avrò altri commenti li scriverò! 🙏🏻

  • @federicobianchi6755
    @federicobianchi6755 10 หลายเดือนก่อน +19

    Vai avanti così!!...metti in evidenza tutte le ipocrisie e incongruenze del nostro mondo della comunicazione, perché molti, tra cui il sottoscritto, le percepiscono, ma la tua analisi e la tua spiegazione rende tutto più chiaro.

  • @alessiomidali
    @alessiomidali 10 หลายเดือนก่อน +197

    Non è lungo questo video, sono gli altri che sono troppo brevi. ;)

  • @enricomuci6428
    @enricomuci6428 10 หลายเดือนก่อน +16

    48 minuti volati, un video veramente prezioso e importantissimo, grazie. Spero di vederne altri su questi argomenti (magari un po' più in là, perché immagino sarà stato molto faticoso da preparare): ne abbiamo davvero bisogno.

  • @improveitaliano
    @improveitaliano 10 หลายเดือนก่อน +10

    Polarizzare l'opinione pubblica in maniera fuorviante è purtroppo lo scopo ultimo di un certo tipo di giornalismo. Un video del genere è prezioso per far tornare buonsenso e spirito critico nell'utente medio. Grazie per questo

  • @kalenz100
    @kalenz100 10 หลายเดือนก่อน +16

    Ottimo video, speriamo che l'utente medio abbia la soglia di attenzione necessaria per seguire questi 50 minuti che a mio avviso sono passati anche troppo in fretta

  • @vitabeffarda3482
    @vitabeffarda3482 10 หลายเดือนก่อน +4

    A seguito di rocambolesche vicende personali che non starò a specificare, ora, nel mezzo del cammin della mia vita, mi ritrovo a lavorare come insegnante di Lettere in una piccola Scuola Media (parentale) di campagna, organizzata (per i figli) da una comunità di hippies dissidenti rispetto al Servizio Pubblico.
    Nonostante la mia fiducia (credo giustificata) nella mia cultura generale, Le sono sinceramente grato, Prof.ssa, per la quantità di contenuti (e spunti didattici) del Suo canale, che trovo sempre ricco di "angoli prospettici" inusuali, dai quali analizzare criticamente non solo i vari usi (ed abusi) della nostra Lingua, ma la stessa struttura logica di certe modalità comunicative. AscoltarLa è per me un piacere costante. Ad maiora!
    G.O.

  • @atosBH
    @atosBH 10 หลายเดือนก่อน +10

    Finalmente sono riuscito a ritagliarmi un'oretta per guardare questo video! Complimenti per l'analisi interessante, purtroppo il mondo del giornalismo fa sempre più schifo e quello che dici vale per l'argomento trattato, ma anche per tutto il resto di quello che passa per la stampa. Questi 48 minuti che dovrebbero essere proiettati nelle scuole!

  • @alessiodaini7907
    @alessiodaini7907 10 หลายเดือนก่อน +10

    Grazie per questo video Yasmina! La pensavo e lo penso esattamente come te! Siamo pochi, ma finché ci siamo possiamo ancora convertire qualche altra persona cieca, che vive un mondo diverso da quello reale

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 หลายเดือนก่อน +4

      Anche secondo me

    • @alessiodaini7907
      @alessiodaini7907 10 หลายเดือนก่อน

      @@lavolpeanovecode È un obbiettivo non affatto impossibile. Sono cambiato e mi sono reso conto del pericolo dell'informazione italiana e dei mass media.

  • @crivellator
    @crivellator 10 หลายเดือนก่อน +4

    probabilmente uno dei migliori video che hai fatto

  • @Frangorra1210
    @Frangorra1210 10 หลายเดือนก่อน +22

    Premetto che non sono un follower, sono capitato qui per caso e ne sono molto felice. Dopo questo ho recuperato anche il tuo video su “not all men” quindi il mio commento vale per entrambi.
    Ho due considerazioni da fare:
    La prima viene dalle mie esperienze personali. Sto frequentando una ragazza uscita da una lunga relazione tossica e violenta col suo ex, e a mia volta ero stato maltrattato da una mia ex anni fa. Esiste un universo di problemi e dinamiche che tutt’oggi mettono alla prova gli psicoterapeuti piú qualificati, quindi nessun giornalista puó trarre conclusioni su causa-effetto come se conoscesse la vittima e l’aggressore, anche quando dicono che chi era attorno sapeva e nulla veniva fatto, non è sempre omertá: molto spesso la vittima di ripetuti abusi e manipolazioni prende le difese di chi li compie e si aggrappa all’ombra dei pochi momenti felici vissuti in precedenza, questo poi prescinde dal genere.
    La seconda considerazione è piú generica ma anche qui ne sono direttamente interessato: i giornalisti e chiunque lavori nei media sono le persone che devono davvero essere “rieducate”, perché quello che vedo fare oggi è molto spesso marketing e propaganda piuttosto che informazione. Faccio un esempio non collegato al tema del video: I giovani che vanno a lavorare all’estero. Se ci fai caso, anche qui si usano termini impropri come “esodo”, “fuga” e simili, come se si parlasse di profughi e persecuzioni (o al contrario sfaticati e disadattati che non vogliono sporcarsi le mani, ce n’è per tutti i gusti). Usano dati numerici totalmente casuali senza distinguere chi sta semplicemente facendo un’esperienza da chi si è trasferito definitivamente. Io che vivo in UK da anni sono sommerso di domande da italiani, talmente condizionati dalle stupidaggini dei media, che vogliono sapere se andare all’estero sia davvero la bacchetta magica che risolva tutti i problemi. Anche qui si tratta di motivi personali e, come per le questioni di genere, non sono catalogabili e non dovrebbero fare notizia. Ok, sproloquio finito.
    Grazie per i tuoi video.
    Un abbraccio dalla Scozia

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 หลายเดือนก่อน

      Hai ragione, questa tendenza si estende a tutti gli ambiti

    • @christiantagliaferro4123
      @christiantagliaferro4123 10 หลายเดือนก่อน

      Una nostra amica Varesotta era voluta andare a lavorare ad Eurodisney 20 anni fa. Commento dei visitatori del sud Italia: caspita, da voi al Nord non trovavi lavoro?

    • @marconeri2607
      @marconeri2607 10 หลายเดือนก่อน

      E tu vorresti mettere sullo stesso piano la violenza donna su uomo con quella uomo su donna? Mi vengono in mente certi strani soggetti "violentati" dalle donne 😂. Come si suol dire: certo che la gente "particolare" in circolazione non manca mai.
      Peraltro questi video sembrano fatti apposta per attirare i succitati soggetti (e chi li fa diventa la beniamina dei disperati incapaci di avere una relazione sana con le donne), come si nota anche leggendo gli altri commenti su false denunce et similia... tutta roba stantia, ripetuta a pappagallo, ma presa ala lettera da giudicesse che poi danno torto alle donne prima che il processo inizi.
      Si obietterà: ma non ci sono donne cattive etc. etc. Ovvio che si, ma - per fare un es. parallelo - sarebbe come se quando si parla di ped-flia ad un certo punto si inizia col ritornello: "Ma i bambini possono inventare cose... è stata la mamma a plagiarlo...".
      Oppure
      "Uno ha ammazzato la moglie" - E', ma certe donne sono insopportabili, la mia ex mi menava" - E chi era, She-Hulk? 🤣
      La cosa anomala è che chi si dovrebbe occupare di queste cose seriamente, invece di dare il benservito a questi "signori" gli da retta, li coccola pure; e non apro il discorso su un certo femminismo dev-ato che è palesemente contro le donne, basti pensare che le stesse persone iperattive sulla violenza "gender" poi sono anche contrarie alle pene severissime (carcere e buttare la chiave), alla castrazione etc.
      Tornando agli stucchevoli piangina, c'è gente potentemente vittimista che piagnucola sotto gli articoli sulla violenza contro le donne o negli articoli riguardanti fatti di cronaca con donne uccise. Ci rendiamo conto? Il senso, se non una mente contorta?
      E fateci caso: come stanno rimuovendo il termine ped-f-lia, sta sparendo anche la violenza contro le donne, sostituita con l'insipida supercaxxola arcobalenata "violenza di genere", proprio per potere inserire altre "categorie" parassitarie.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 หลายเดือนก่อน +3

      Quali sarebbero gli strani soggetti violentati dalle donne? Sinceramente mi verrebbe da dirti che ti farebbe bene sperimentarla una violenza sessuale, ma probabilmente sei così coglione che ne saresti anche grato. I tuoi commenti denigratori nei confronti degli uomini vittime di violenza sono vomitevoli, mi fai davvero schifo. Fortunatamente gli uomini non sono tutti come te e molti hanno amor proprio e dignità, rispetto di se stessi e senso critico.
      Poi che tu mi dica che faccio video per attirare gli uomini mi fa provare imbarazzo per te, perché ti assicuro che di uomini ne ho quanti ne voglio, da ben prima di fare i video.

  • @adramelch82
    @adramelch82 10 หลายเดือนก่อน +6

    Grazie Jasmina; video prezioso. 48 minuti spesi bene.

  • @giuseppecama2991
    @giuseppecama2991 10 หลายเดือนก่อน +10

    Purtroppo invece i femministi maschi non sono affatto pochi! E mi azzardo pure ad affermare che, in tema di rapporti tra i generi, le peggiori invettive contro gli uomini escono spesso proprio dalla bocca di costoro!

  • @Vane.B.1986
    @Vane.B.1986 10 หลายเดือนก่อน +20

    È triste osservare questo fenomeno anche nelle classi,per esempio nella classe di mia figlia c'è un ragazzino bullizzato soprattutto da 3 femminucce perché straniero e in sovrappeso, femminucce che puntualmente la fanno franca e maschietto che puntualmente ne fa le spese se reagisce. In qualità di rappresentante di classe sono dovuta intervenire diverse volte...

    • @gattosilvestro9740
      @gattosilvestro9740 10 หลายเดือนก่อน

      Ovviamente fossero stati maschi a bullizzarlo era mascolinità tossica, grassofobbiah, razzismo, machismo etc il tutto ben imballato nel "patriarcato" come ulteriore dimostrazione del “perché dobbiamo cambiare dalle fondamenta il modo di educare i maschi” [1] (cit).
      Alle tre bambine invece gli si potrebbe regalare questo bel libro di narrativa:
      “Baby rosa gang”
      di Paola della Mariga - Copertina flessibile - 21 dicembre 2021” 14 Euri: (Dal link ad amazon) "Quattro amiche adolescenti cercano di difendersi dalla fatica di vivere negli anonimi paesi dell’hinterland milanese; si portano addosso i problemi delle proprie famiglie, ma tutto sparisce quando si ritrovano nella polverosa piazzetta, dove decidono di vendicarsi. E allora scatta la ribellione sociale: furti, atti vandalici, situazioni borderline, pericolose eppure magiche. Passano le giornate a scuola solo perché obbligate, tra piccoli episodi di bullismo al femminile, assistenti sociali che non ce la fanno più, famigliari dediti alla piccola malavita o allo squallore inesorabile della loro quotidianità. Le quattro amiche vivono tutto senza una vera cattiveria, ma con addosso l’imprinting del luogo che gli ha insegnato che bisogna difendersi per tirare avanti. Sono illegali a loro insaputa. Inconsapevoli per educazione. A loro modo diventano ciniche, nella quotidiana ricerca di piccole gioie che possano riscattare la “bruttezza” di cui sono circondate. Una “bruttezza” senza speranza."
      Magari lo regaliamo pure al tizio bullizzato dato che pare che c'è chi pensa che "Non sarebbe male se questo libro lo leggessero anche i miei figli.”
      2/10/2022 Il Fatto Quotidiano - Cultura -“‘Baby rosa gang’ di Paola della Mariga, non sarebbe male se lo leggessero anche i miei figli” Fogliazza - “Avete mai cercato quel pezzettino mancante fra tutti gli scarti dei vostri Lego? Mai cercato qualcosa tra i rimasugli di un sacco? Si mescola, dragando a mano il fondo del contenitore. E non si tira su niente. Leggendo “Baby Rosa Gang” mi sembra di raschiare alla ricerca di quel pezzettino mancante senza il quale nulla ha più senso.
      La storia in questo libro è molto più complessa, mette insieme vite che sono frammenti di 4 ragazze adolescenti, somiglianti più a molecole liquide e nel tentativo di unirsi non raggiungono mai una forma, l’identità. Perché ciò che le ha messe al mondo e le contiene è un argine di carta: alla prima lacrima o bava crolla tutto. Una donna mi disse “I bambini che sanno rispettare le regole sono bambini sereni” e i grandi? In questa storia di hinterland milanese la serenità è un privilegio, c’è solo nell’euforia stordita delle bravate di Rosaria, Chicca, Betta e Arianna, vite confuse con la cianfrusaglia del caos quotidiano, gusci di noci alle prese col mare in tempesta del presente.
      Leggendo può sembrare che non vi sia speranza (è questa che si cerca nel fondo del barile?) ed è così solo se t’illudi che non ti riguardi. Paola della Mariga, insegnante a Piacenza, giornalista pubblicista dal 1987, si è ispirata a fatti di cronaca reali e ha ricucito brandelli di persone, mostrando che in tutta questa desolazione le prime vittime sono queste “bulle di sapone”, vittime di assenze, famiglie senza un centesimo o con troppi euro inutili. Leggo “Baby Rosa Gang” perché Paola della Mariga ci mostra la fortuna che abbiamo di non passare da umani a reietti, di non scivolare sul piano inclinato che porta dritto all’abisso.
      Non c’è giudizio nel libro di Paola, a meno che non si voglia essere schizzinosi e replicare l’alibi che noi siamo migliori, noi siamo diversi, a me e noi non succederà mai. Non sarebbe male se questo libro lo leggessero anche i miei figli.”
      [1]PS Mi togli una curiosità?
      Come reagiresti di fronte a una cosa come questa?
      3/6/2023 Il Fatto Quotidiano - Diritti - “Femminicidi, perché dobbiamo cambiare dalle fondamenta il modo di educare i maschi” Monica Lanfranco - “(...)Sì, il punto è questo: fino a che la violenza maschile sulle donne verrà letta, descritta, raccontata nello spazio pubblico, così come in privato, come un fatto che riguarda (solo) le donne non sarà possibile cambiare la realtà, i cui numeri parlano di una donna uccisa in ambito relazionale ogni tre giorni in Italia.
      Porto un esempio recente di questa situazione nella mia esperienza di formazione nelle scuole. Nel copione del laboratorio teatrale Manutenzioni-uomini a nudo per le scuole superiori, realizzato in gran parte usando le risposte ad un questionario al quale hanno risposto oltre 5000 studenti, c’è la frase (scritta da un ragazzo) “mi vergogno di essere un uomo”, che avrebbe dovuto essere ripetuta da quattro di loro alla fine di una riflessione sulla violenza. Uno degli studenti più attivi e interessati allo spettacolo ha convinto il gruppo della classe coinvolta nel progetto che quella frase era da eliminare dal copione, perché ritenuta offensiva verso il loro sesso. Alla fine di un lungo confronto con i ragazzi, nel quale ho sostenuto che pronunciare quella frase era [NB che questa è magnifica n.d.c] la manifestazione di una consapevolezza e di una assunzione di responsabilità empatica verso le donne, non di una accusa verso tutti gli uomini, uno di loro ha accettato di dirla, ma gli altri si sono rifiutati.
      La fatica più grande, a scuola, quando si porta il discorso sulla violenza maschile sulle donne, è proprio l’aggettivo ‘maschile’: mentre è più facile trovare solidarietà su altre forme di violenza e ingiustizia, per esempio sulla questione migratoria, sulla violenza contro gli animali, l’ambiente, l’orientamento sessuale, sulla primaria questione delle relazioni tra donne e uomini il convincimento è che si stia esagerando, colpevolizzando l’intero sesso maschile. (...)”

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 หลายเดือนก่อน +12

      Non stento a crederlo: del bullismo femminile non si parla mai e il bullo è sempre rappresentato solo come maschio.

    • @Vane.B.1986
      @Vane.B.1986 10 หลายเดือนก่อน +1

      No,per carità,io un'eccezione l'ho vista,nella classe di secondaria di mio nipote hanno mostrato un video con un piccolo racconto in cui c'era fra i personaggi una ragazza bulla che alla fine viene punita dai genitori per la sua condotta,e per quanto ne so quel video è stato proposto in varie scuole italiane,era il 2018

    • @gattosilvestro9740
      @gattosilvestro9740 10 หลายเดือนก่อน

      @@Vane.B.1986 Meno male. Poi in effetti devo ammettere che a forza di raccogliere il peggio dai media, rischio anch’io di deformare la mia percezione.
      Per esempio, il fatto che ti ho evidenziato in [1] lo trovo molto grave. Poi penso, magari sono io che sovrainterpreto, che esagero... Per questo volevo sentire cosa ne pensavi, da genitore. Se avessi un figlio maschio adolescente che partecipasse a quel progetto, come reagiresti a una situazione come quella descritta dalla stessa "formatrice"?
      Per quello che mi riguarda... Da una parte mi solleva che dei ragazzi, in una età dove è difficile.. boh, è difficile un po’ tutto a quella età 😊, abbiano tenuto testa a una che voleva fargli dire da un palco, magari davanti a gentori e amici che si vergognavano del sesso con il quale erano nati. Dall’altra mi inquieta che questa giri per le scuole e non abbia ritegno di raccontare nel dettaglio quello che ha fatto con degli adolescenti, cosa che mi fa pensare che non abbia mai trovato altra resistenza se non quella di ragazzi, quando va bene, appena maggiorenni.
      Tu che ne pensi?

    • @Vane.B.1986
      @Vane.B.1986 10 หลายเดือนก่อน +3

      @@gattosilvestro9740 perdonami,temo di non aver capito bene la tua domanda ,in merito al tuo racconto,non conosco la vicenda,non mi è mai capitato di sentire questo caso di una "formatrice" che costringe degli adolescenti a dire quelle cose su un palco,se ciò è accaduto,se cioè tu ne hai le prove e il tuo non è un esempio che mi poni ,credo che sia un grave abuso emotivo,che i genitori dei ragazzi interessati abbiano tutto il diritto di reagire, anche per vie legali, scusami se la mia risposta potrà sembrarti approssimativa,ma,come ti dicevo,non ho compreso bene la tua domanda.

  • @drankopaline7920
    @drankopaline7920 10 หลายเดือนก่อน +1

    Grazie mille, come sempre al top. Da psicoterapeuta in formazione i tuoi chiarimenti sulla schwa sono stati illuminanti e di prezioso aiuto sulla delicata questione di come porsi nei confronti di pazienti non-binari, restando concretamente con i piedi per terra, evitando di ferire l’interlocutore.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 หลายเดือนก่อน

      Grazie mille

  • @miriamula59
    @miriamula59 10 หลายเดือนก่อน +3

    Grazie Yasmina. Ti seguo da un po' e mi interessano molto i tuoi video. Apprezzo la tua obiettività e sono d'accordo su molte cose. Ascoltarti mi aiuta ad aprire la mente, dovrebbero farlo molte persone che conosco. Ciao

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 หลายเดือนก่อน

      Grazie davvero

  • @dariobagnacavallo6126
    @dariobagnacavallo6126 10 หลายเดือนก่อน +4

    Un lavoro veramente incredibile 🤯
    Grazie a te e complimenti di cuore 👏

  • @carlopozzo1721
    @carlopozzo1721 7 หลายเดือนก่อน

    Era ora che qualcuno parlasse in maniera oggettiva e super partes di tali argomenti

  • @lorenzo38920
    @lorenzo38920 10 หลายเดือนก่อน +2

    Sei stupenda, complimenti per la bellissima tematica che è fondamentale ed è sempre molto attuale ed interessante ed è fondamentale accedere un faro su queste tematiche e sensibilizzare quante più persone possibile. Io ti ammiro moltissimo per questo video per quanto sei speciale e per come l' hai raccontato. Infatti l' ho condiviso. Grazie di cuore Yasmina.

  • @davbig74
    @davbig74 8 หลายเดือนก่อน +1

    Ti trovo davvero affascinante. Con questo non intendo assolutamente sminuire i tuoi contenuti, che sono più che validi; ma, come maschio, credo che una certa presenza e un certo portamento siano un valore aggiunto! 😊

    • @Anto3687
      @Anto3687 8 หลายเดือนก่อน +2

      Mamma mia, quanto hai ragione !!!! 🎉❤

  • @lorenzocamoletto2299
    @lorenzocamoletto2299 10 หลายเดือนก่อน +3

    Che dire... solito rigenerante bagno di oggettività 👏👏👏👏

  • @Fabio-cy5cb
    @Fabio-cy5cb 7 หลายเดือนก่อน +1

    Nel 2018 il ministro della giustizia era l'ardito poeta Alfonso Bonafede! I tuoi video sono preziosi e iperspassosi!! Adoro i tuoi contenuti , la tua passione e le tue imprecazioni !!

  • @rncrrd3282
    @rncrrd3282 10 หลายเดือนก่อน +7

    Ho ascoltato tutto, due volte ;) È da tempo che ti voglio dire che ti seguo dal Regno Unito, quindi non sei famosa solo in Italia ahah. Sono inglese e ti ascolto spesso mentre cucino/lavo i piatti/rimetto in ordine la casa per esercitarmi in italiano e per rendere meno dolorosi i lavori di casa ahah. Ti ho trovata grazie ad un’intervista con Marco Crepaldi. In realtà in Inghilterra non sono l’unico non italiano a conoscerti ma ce ne sono altri perché consiglio il tuo canale ad altri studenti della lingua italiana!

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 หลายเดือนก่อน +4

      Wow, grazie davvero! Complimenti per il tuo italiano, sembra ottimo

    • @rncrrd3282
      @rncrrd3282 10 หลายเดือนก่อน

      Mi tengo in allenamento ascoltando una persona che usa bene la propria lingua e che ha idee valide e interessanti da condividere :) I video che mi sono piaciuti di più sono quello su Chat GPT, quello sulle modifiche ai libri di Roald Dalh e quello sui Ghost Writer. Comunque aggiungo che nel Regno Unito non è per niente comune usare lo schwa, immagino che ciò possa interessarti ahaha. Inoltre, c’è un cantante inglese famoso e controverso su cui potresti indagare, cioè Sam Smith, che si fa chiamare they/them.

    • @rncrrd3282
      @rncrrd3282 10 หลายเดือนก่อน

      *che adesso si fa chiamare they/them.

    • @rncrrd3282
      @rncrrd3282 10 หลายเดือนก่อน

      Mi correggo: non è comune usare forme neutre in inglese, le usiamo finché non capiamo se si tratta di un uomo o se di una donna; quando poi veniamo a sapere il sesso della persona scegliamo him/her. Per me sarebbe molto innaturale continuare a dire they/them, dovrei fare uno sforzo ogni volta che lo dico.
      Mi sa che ho detto they/them al lavoro l’altro giorno quando avevo a che fare con un cliente e non volevo dare per scontato che avesse una fidanzata/che lui fosse etero (quindi ho detto they/them riferendomi alla sua ragazza/al suo ragazzo). Poi ho scoperto che si trattava effettivamente di una ragazza e così ho abbandonato l’uso di forme neutre.
      Non ho mai avuto a che fare con persone non binarie ma penso che se intuissi il suo sesso biologico mi verrebbe spontaneo dire him/her, se dicessi they/them per rispettare il suo genere non binario probabilmente si tratterebbe di uno sforzo da parte mia.
      Avrei dovuto scrivere questo sotto un video più opportuno ahaha
      È molto interessante anche questo video te po assicuro ma era da tempo che volevo condividere le mie idee sulle forme neutre.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 หลายเดือนก่อน

      Grazie mille per questa testimonianza!

  • @dreamingchaos
    @dreamingchaos 10 หลายเดือนก่อน +1

    Sempre contributi preziosi, come te.
    Grazie Yasmina ❤

  • @Pennyroyal_T.
    @Pennyroyal_T. 10 หลายเดือนก่อน +4

    Macché troppo lungo!! Soprattutto quando affronti tematiche relative a questo ambito, ti ascoltarei per ore! Lucida, obiettiva, super partes 👏👏

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 หลายเดือนก่อน

      Grazie mille

  • @davidecosa3992
    @davidecosa3992 4 หลายเดือนก่อน

    Complimenti per il video! E' bene ed importante rendere sempre più evidente quanto l'informazione sia sempre più manipolata da interessi che non hanno nulla a che vedere con il divulgare notizie. Continua così!

  • @Roberto-uz1jx
    @Roberto-uz1jx 10 หลายเดือนก่อน +9

    Concordo, è un linguaggio profondamente irrispettoso delle vittime e che contribuisce alla discriminazione di quelle maschili.
    Sul discorso femministi è assurdo: più volte mi hanno detto che si occupano delle vittime uomini al posto mio e dei non femministi che ne parlano. Non è importante cosa è vero e cosa no perché inventano loro la verità ed essendo culturalmente egemoni per quanto riguarda violenza di genere, etc anche le istituzioni fanno propria la narrazione.

  • @matteovisani7680
    @matteovisani7680 9 หลายเดือนก่อน

    Condivido pienamente i contenuti del tuo intervento. Ti seguo da poco, ma ti ringrazio per le tematiche trattate con grande obiettività, competenza ed appassionata determinazione.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  9 หลายเดือนก่อน

      Grazie mille

  • @kidsimkid
    @kidsimkid 10 หลายเดือนก่อน +11

    È strano, mi fa ridere la tua "comicità" nell'affrontare questi temi difficili. Mi fa ridere ma allo stesso tempo fa anche riflettere molto. Hai un bel modo di presentare le assurdità del mondo contemporaneo ma lo fai sempre in un modo che suscita riflessione. L'accento sardo (che ho sempre adorato) è la ciliegina sulla torta. Non sono sempre d'accordo con quello che dici (al 95% sì), ma su questo tema in particolare è davvero difficile darti torto, almeno secondo me.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 หลายเดือนก่อน +2

      Ti ringrazio

  • @sbiello10
    @sbiello10 10 หลายเดือนก่อน +4

    Straordinaria ; mi da piacere notare che , sempre più donne la pensano come te e , iniziano a ribellarsi alla narrazione a senso unico fornita da Rosa Nostra !

    • @MrClauss94
      @MrClauss94 10 หลายเดือนก่อน

      "rosa nostra" bella questa👍

  • @MixedbyIrene
    @MixedbyIrene 10 หลายเดือนก่อน +32

    Cara Yasmina, è sempre un piacere ascoltare persone con buon senso. Specialmente quando si parla di argomenti seri come questi, sarebbe importante che tutti, come hai fatto tu, analizzassimo la situazione con lucidità. Alla maggior parte delle persone, purtroppo, piace indignarsi e gode nell'imparare a memoria il nome della vicina di casa, del gatto e della maestra delle elementari di una disgraziata ammazzata a coltellate, illudendosi di farlo perché "bisogna pur informarsi" e non per il piacere morboso di sapere i dettagli dei vari casi di cronaca.
    Il fatto che mi demoralizza è che temo che questo video raggiungerà per lo più solo persone che già la pensano come te: dubito che chi ama convincersi che sia impossibile uscire di casa oggigiorno grazie al terrorismo della TV qualunquista troverà questo canale e ascolterà 48 minuti di persona con raziocinio.
    Detto ciò, ti invito a non mollare mai. Il tuo contributo online a mio avviso è molto prezioso.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 หลายเดือนก่อน +3

      Purtroppo è così, sì

    • @AlessandroDomiziani
      @AlessandroDomiziani 9 หลายเดือนก่อน +1

      @@YasminaPani quando hai detto "è finita a coltellate? NO, E' LEI CHE HA ACCOLTELLATO LUI, LUI NON HA ACCOLTELLATO UN C***O DI NESSUNO - AAHAHHAH MI HAI FATTO CROLLARE DAL RIDERE, AHAHHAH, sei mitica!!!

  • @psicologia360
    @psicologia360 10 หลายเดือนก่อน +31

    Che ci sia un problema nella narrazione lo sostegno da tempo, inoltre spesso si dà importanza eccessiva ad alcune variabili più o meno tangibili (patriarcato, machismo tossico, etc) e si evitano aspetti psicologici spesso più importanti legati all'educazione affettiva della persona, attaccamento, ecc...senza considerare come la violenza sia biasimata solamente in alcuni casi e non in altri, a seconda di chi sia coinvolto. Non si parla di violenza maschile (non solo fisica, ma anche psicologica) o violenza nelle coppie LGBT che darebbero tutto un altro senso ai numeri spesso riportati. Così si alimenta la polarizzazione e non si va affrontare il problema nel modo appropriato per tentare di arginarlo davvero. Un po' come lamentarsi dei crimini di mafia e lamentarsi del poveretto che spaccia al parchetto e cercare di risolvere il problema mafia prendendosela con lui.

    • @danielespeziari5545
      @danielespeziari5545 10 หลายเดือนก่อน +9

      Per l'appunto, la violenza esiste nelle coppie LGBT e in particolare nelle coppie lesbiche, eccome! Ma in quel caso per i giornalisti si creerebbe un cortocircuito imbarazzante, per cui si dovrebbe descrivere una donna come vittima e un'altra come carnefice, quindi meglio evitare

    • @MindfulMet
      @MindfulMet 10 หลายเดือนก่อน

      É uno dei piú bei commenti sulla questione che abbia mai letto

    • @giovannic4734
      @giovannic4734 10 หลายเดือนก่อน +1

      @@danielespeziari5545 chissà se vi è venuto in mente che non ne parla perché i casi sono infinitesimali. Nessuno ha mai detto che non ci possa essere una donna violenta, ma ogni tre giorni non viene uccisa una donna dalla sua compagna, ma dal sul compagnO. Negare il problema non vi porta da nessuna parte e di certo le donne non smetteranno di vedere gli uomini in un certo modo solo perché te e Yasmina credete che il problema sia il linguaggio dei media. I media non esistevano quando le donne in passato già si davano consigli su come evitare i pericoli degli causati dagli uomini.

    • @giampaologrillo3604
      @giampaologrillo3604 10 หลายเดือนก่อน

      ​@@giovannic4734 Non sono numeri infinitesimali. Fai un giro su " La Fionda" se vuoi avere un'idea più completa. E in ogni caso quello che dice Jasmina è vero, c'è un evidente doppio standard nella comunicazione, non notarlo è impossibile.

    • @tommasopiedimonte5306
      @tommasopiedimonte5306 8 หลายเดือนก่อน +1

      ​@@giovannic4734la violenza tra coppie lesbiche è molto più diffusa rispetto a quelle etero, c'è più di un articolo che lo dimostra.

  • @matteos.6696
    @matteos.6696 10 หลายเดือนก่อน

    Grazie, di dare una visione esaustiva ed imparziale ai fatti.
    Se sempre una gioia per le orecchie e gli occhi

  • @giovannibinazzi8725
    @giovannibinazzi8725 4 หลายเดือนก่อน

    Finalmente una persona veramente onesta intellettualmente!! Ti faccio i miei complimenti per il piglio critico e oggettivo che hai nell'analisi che fai nei tuoi video..oltretutto con il sostegno di argomentazioni assolutamente condivisibili..e di una proprietà di linguaggio che dimostrano la tua preparazione in materia..
    Poi questo saltuario "condimento" con turpiloquio quanto basta a rendere il tuo disappunto per la follia, la bassezza e ipocrisia di questa nostra sporca società è davvero efficace..

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  4 หลายเดือนก่อน

      Ti ringrazio

  • @simonedangelosericola5742
    @simonedangelosericola5742 10 หลายเดือนก่อน +1

    È un video bellissimo, che racconta con chiarezza come stanno davvero le cose. A tratti è anche commovente... grazie!!!

  • @Alessio795452
    @Alessio795452 9 หลายเดือนก่อน

    Grazie Yasmina. Come al solito un video prezioso. Mi ha fatto riflettere su cose a cui non avevo mai pensato.

  • @stefanot.6890
    @stefanot.6890 3 หลายเดือนก่อน

    Complimenti Yasmina per questo video. Avevo notato anch’io che i giornali tendono sempre quasi a “giustificare” le donne quando tentano o peggio uccidono un uomo. Lasciano sempre intendere che, comunque sia, è sempre l’uomo a esasperare la “povera” donna e che, tutto sommato, ha fatto magari anche bene! Brava e coraggiosa Yasmina! 👏🏻

  • @AntonioDemofonti-zm8ku
    @AntonioDemofonti-zm8ku 5 หลายเดือนก่อน

    Bella fuori e bella dentro: una meravigliosa opera d'arte!!!❤

  • @guybrushtreepwood2868
    @guybrushtreepwood2868 10 หลายเดือนก่อน +12

    Grazie per quest'analisi puntuale e lucida su un fenomeno che nessuno ha voglia di affrontare seriamente. In Italia il giornalismo fa sempre più schifo. Fortunatamente all'estero c'è qualcuno che prova a ristabilire ordine nel caos portato dall'ondata di neofemminismo degli ultimi anni.

    • @michelemelillo3376
      @michelemelillo3376 10 หลายเดือนก่อน +1

      "all'estero c'è qualcuno che prova a ristabilire ordine nel caos portato dall'ondata di neofemminismo degli ultimi anni." Ad esempio? Chi l'ha fatto?

    • @guybrushtreepwood2868
      @guybrushtreepwood2868 10 หลายเดือนก่อน +1

      @@michelemelillo3376 Parecchi giornalisti e sociologi innanzitutto. Ma anche scrittori, come ad esempio Richard Reeves.

    • @improveitaliano
      @improveitaliano 10 หลายเดือนก่อน +1

      ​@@guybrushtreepwood2868 Vero, la tendenza sta un pò cambiando negli USA. si spera che ritorni un minimo di buonsenso anche qui da noi

    • @michelemelillo3376
      @michelemelillo3376 10 หลายเดือนก่อน

      @@guybrushtreepwood2868 ah ok, ottimo🙂 puoi citarmi anche qualche giornalista e sociologo per favore? Grazie mille

    • @guybrushtreepwood2868
      @guybrushtreepwood2868 10 หลายเดือนก่อน

      @@michelemelillo3376 Guarda, con tutta la buona volontà, non ho voglia di andare a scartabellare i nomi dei singoli giornalisti. Il mio era un modo per dire che sulla stampa e la letteratura estera ci sono voci dissonanti rispetto all'editoria italiana che è tutta allineata su uno stesso stile: bassa qualità, inseguire i social e cercare di non scontentare nessuno.

  • @acojone6110
    @acojone6110 10 หลายเดือนก่อน +3

    Sono cresciuto col mito del giornalismo e adesso credo sia uno dei lavori che disprezzo di più. Ovviamente la colpa è di come va il mondo e non direttamente dei giornalisti ma non ho voglia di dilungarmi, hai già detto tutto tu nel video

  • @carloandreadugo9974
    @carloandreadugo9974 9 หลายเดือนก่อน

    Complimenti per la lucidità delle analisi da te effettuate..merce rara di questi tempi

  • @gaia7240
    @gaia7240 3 หลายเดือนก่อน +1

    Qualche mese in ritardo ma proprio a pennello ci casca un evento successo di recente nel paese dove vivo in cui è stata proprio una donna ad accoltellare a morte il compagno, ma questa era famosa per essere letteralmente pazza infatti qualche anno fa si schiantó con l'auto perché inseguiva a tutta velocità l'ex in centro paese, e nessuno ne ha parlato al telegiornale anche se è stato un evento insolito

    • @gaia7240
      @gaia7240 3 หลายเดือนก่อน +1

      Ah e aggiungo che la reazione delle persone è stata appunto "ah eh si sapeva che era pazza e quel poveretto era coglione a starci insieme" che se non sbaglio in termini main stream questo è definito "victim blaming", poi ancora non capisco come faceva una persona così instabile a essere libera di girare per strada

  • @arturseveribilov9514
    @arturseveribilov9514 10 หลายเดือนก่อน +5

    Io penso che riportare quasi sempre notizie in cui le femmine sono vittime di maschi, e quasi mai notizie del segno opposto significa continuare a sostenere lo stereotipo dell'uomo forte e della donna debole.
    In questo senso si può parlare di patriarcato.

    • @luimun6247
      @luimun6247 10 หลายเดือนก่อน +3

      No, non per forza. Il motivo per cui non si riporta è anche perché evolutivamente il maschio è considerato sacrificabile. Succede in quasi tutte le specie. È proprio questo il punto del video, non tutto ha origine in dinamiche patriarcali, ma il fatto che il femminismo mette il patriarcato ovunque come prezzemolo ci impedisce di analizzare le vere cause delle cose. Cristo santo.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 หลายเดือนก่อน +3

      Ragazzi il patriarcato NON esiste, è veramente assurda l'operazione di lavaggio del cervello che è stata fatta negli ultimi anni in questo senso. Questa storia che il patriarcato è l'uomo forte privilegiato e la donna debole sottomessa è una stronzata, non corrisponde minimamente alla definizione di patriarcato che è strettamente sociologica e giuridica. Inoltre se continuiamo a metterla in questi termini non ci libereremo mai del mito del privilegio maschile e continueremo a vedere i problemi degli uomini come lievi effetti collaterali di un sistema in cui dominano il mondo. E poi, il motivo per cui i maschi non vengono visti come vittime è prima di tutto che sono sacrificabili e nei loro confronti non c'è empatia

    • @gattosilvestro9740
      @gattosilvestro9740 10 หลายเดือนก่อน

      @@luimun6247 Eppure dovrebbe suonare un campanello d’allarme quando parlando di fenomeni sociali, data una qualsiasi situazione, questa può essere riconducibile dialetticamente a una teoria omnicomprensiva.
      Popper, descrisse la fenomenologia della “coccia in larsen” in modo piuttosto efficace
      (K. R. Popper, Congetture e confutazioni, trad. it. di G. Pancaldi, Il Mulino, Bologna, 1972, pagg. 63-66) “Riscontrai che i miei amici, ammiratori di Marx, Freud e Adler, erano colpiti da alcuni elementi comuni a queste teorie e soprattutto dal loro apparente potere esplicativo. Esse sembravano in grado di spiegare praticamente tutto ciò che accadeva nei campi cui si riferivano. Lo studio di una qualunque di esse sembrava avere l'effetto di una conversione o rivelazione intellettuale, che consentiva di levare gli occhi su una nuova verità, preclusa ai non iniziati. Una volta dischiusi in questo modo gli occhi, si scorgevano ovunque delle conferme: il mondo pullulava di verifiche della teoria. Qualunque cosa accadesse, la confermava sempre. La sua verità appariva perciò manifesta: e, quanto agli increduli, si trattava chiaramente di persone che non volevano vedere la verità manifesta, che si rifiutavano di vederla, o perché era contraria ai loro interessi di classe, o a causa delle loro repressioni tuttora “non-analizzate” e reclamanti ad alta voce un trattamento clinico.
      L'elemento piú caratteristico di questa situazione mi parve il flusso incessante delle conferme, delle osservazioni che “verificavano” le teorie in questione; e proprio questo punto veniva costantemente sottolineato dai loro seguaci. Un marxista non poteva aprire un giornale senza trovarvi in ogni pagina una testimonianza in grado di confermare la sua interpretazione della storia; non soltanto per le notizie, ma anche per la loro presentazione - rilevante i pregiudizi classisti del giornale - e soprattutto, naturalmente, per quello che non diceva. Gli analisti freudiani sottolineavano che le loro teorie erano costantemente verificate dalle loro “osservazioni cliniche”. Quanto ad Adler restai molto colpito da un'esperienza personale. Una volta, nel 1919, gli riferii di un caso che non mi sembrava particolarmente adleriano, ma che egli non trovò difficoltà ad analizzare nei termini della sua teoria dei sentimenti di inferiorità, pur non avendo nemmeno visto il bambino. Un po' sconcertato, gli chiesi come poteva essere cosí sicuro. “A causa della mia esperienza di mille casi simili” egli rispose; al che non potei trattenermi dal commentare: “E con questo ultimo, suppongo, la sua esperienza vanta milleuno casi.
      Mi riferivo al fatto che le sue precedenti osservazioni potevano essere state non molto piú valide di quest'ultima; che ciascuna era stata a sua volta interpretata alla luce della “esperienza precedente”, essendo contemporaneamente considerata come ulteriore conferma. Conferma di che cosa, mi domandavo? Non certo piú che del fatto che un caso poteva essere interpretato alla luce della teoria. Ma questo significava molto poco, riflettevo, dal momento che ogni caso concepibile poteva essere interpretato alla luce della teoria di Atler, o parimenti di quella di Freud. Posso illustrare questa circostanza per mezzo di due esempi assai differenti di comportamento umano: quello di un uomo che spinge un bambino nell'acqua con l'intenzione di affogarlo; e quello di un uomo che sacrifica la propria vita nel tentativo di salvare il bambino. Ciascuno di questi casi può essere spiegato con la stessa facilità in termini freudiani e in termini adleriani. Per Freud, il primo uomo soffriva di una repressione, per esempio, di una qualche componente del suo complesso di Edipo, mentre il secondo uomo aveva raggiunto la sublimazione. Per Adler, il primo soffriva di sentimenti di inferiorità determinanti forse il bisogno di provare a se stesso che egli osava compiere un simile delitto, e lo stesso accadeva al secondo uomo, che aveva bisogno di provare a se stesso di avere il coraggio di salvare il bambino. Non riuscivo a concepire alcun comportamento umano che non potesse interpretarsi nei termini dell’una o dell'altra teoria. Era precisamente questo fatto - il fatto che dette teorie erano sempre adeguate e risultavano sempre confermate - ciò che agli occhi dei sostenitori costituiva l'argomento piú valido a loro favore. Cominciai a intravedere che questa loro apparente forza era in realtà il loro elemento di debolezza.(...)”.”
      Ovviamente le teorie analizzate da Popper, hanno un'altra levatura e non sono paragonabili a una ideologia fondata sul’idea che un sesso possa mettere assieme e perpetuare per millenni una cultura tesa a sottomettere l’altro, per cui un qualsiasi nato col pisello ne sarebbe più consapevole e quindi responsabile di quella “cultura”, più della propria madre (o maestra, professoressa, o anche solo delle sue coetanee).
      Qui siamo più dalle parti delle distorsioni cognitive tipiche di un nazionalismo sciovinista e revanscista, dove la categoria demografica bersaglio non è un popolo ma un sesso, per cui il pisello diventa come una divisa di un esercito nemico.
      In questo tipo di ideologie, la categoria demografica bersaglio è vista come un gruppo organizzato e votato alla rovina del proprio gruppo, per cui non ci sono responsabilità individuali nel gruppo nemico. Le azioni più ignobili commesse da “uno di loro” non hanno lo stesso significato di quelle commesse da “uno dei nostri”. Nel primo caso “è la loro natura” “è la loro cultura” “è la punta dell’iceberg del loro sommerso” etc , nel secondo caso è una responsabilità individuale.
      Pare che Anna Frank (la frase viene attribuita a lei) sia stata più sintetica nel descrivere questo comportamento: “Se un cristiano compie una cattiva azione la responsabilità è soltanto sua; se un ebreo compie una cattiva azione, la colpa ricade su tutti gli ebrei.”
      Ecco che allora passa liscia in certe teste che 150 assassini possano rappresentare i maschi adulti italiani della loro generazione più di quanto lo possano fare i Fernando Porcu, i Massimo Armeni, i Rahhal Amarri, i Vito Bugliarello, etc

    • @gattosilvestro9740
      @gattosilvestro9740 10 หลายเดือนก่อน

      ​@@YasminaPani Questo spiega anche perché è perfettamente inutile ricordare che parliamo di un paese di 60 milioni di persone o esibire i dati sui tassi di omicidi in UE, a chi parte dal presupposto che esista una consapevole pianificazione maschile tesa a opprimere le femmine da millenni relegandole a un ruolo di genere subalterno, pena il femminicidio, ovvero la “violenza” finalizzata a terrorizzare e punirle.
      E’ inutile perché dentro le loro coordinate A PRIORI, NON è una questione di numeri.
      Magari lo sanno benissimo che numero non significa nulla se non in rapporto ad un altro, e all’interno di uno scopo. Ma non siamo dalle parti de: “Quella macchina butta fuori 100 pezzi difettosi. Dobbiamo fare manutenzione?” dove la domanda ha senso solo in rapporto ai pezzi/ora che quella macchina butta fuori, rispetto a uno standard definito PRIMA di porre quella domanda, in riferimento ai costi di quella difettosità, al programma di manutenzione predittiva etcc.
      Ma qui siamo “altrove”, siamo esattamente qui:
      “La signora Pani dimentica che i dati vanno INTERPRETATI e calati all'interno di un contesto culturale e sociale se si vuole dare un'opinione su un fenomeno.(…) Vede signora Pani, il femminicidio ha una radice culturale: l'uomo che uccide un'altra donna solo perché è donna crede che questa gli appartenga e che possa fare di lei cio che vuole, sino ad eliminarla. (…) il fatto che un uomo la pensi cosi è figlio di un processo culturale esistente da millenni che crede che la donna non possa essere uguale all'uomo. Ed è per questo che la parità salariale non esiste (...)”
      E la certezza intangibile, che questo tizio chiama “opinione” sul “fenomeno” è che che una donna venga uccisa, stuprata, picchiata o anche solo le si manchi di rispetto in qualche modo “svelato” da qualche analisi “dal punto di vista delle donne”, solo perché “donna” e che venga fatto per “mantenere tutte le donne in uno stato di paura” (cit Susam Brownmiller), a beneficio del “privilegio” di tutti i “maski”.
      Se sei convinto/a di questo, se questo ti rimbalza in coccia, è ovvio che “anche una è troppo”, “il silenzio degli uomini sfiora la complicità”(cit) , “se toccate una toccate tutte!”, “a nome ti tutti gli uomini ti chiedo scusa (ricit)”, “Ringraziate [sottinteso..indovina chi?] che ci battiamo per l'uguaglianza e non per la vendetta" etc etc
      Fosse pure una all’anno, tutti i maschi ne sarebbero comunque corresponsabili, e fintanto che non dichiarano pubblicamente la propria vergogna come per altro già si tenta di far fare agli adolescenti nelle scuole [1][2] si dirà: “c’è ancora molta strada da fare”.
      La coccia va in larsen così: conto le morte ammazzate/stuprate/picchiate etc e le intepreto tutte come uccise “perché donne” perché “l’uomo che avrebbe dovuto amarle le ha considerate di sua proprietà etcetc” , e poi uso questo numero per dimostrare la validità dell’intepretazione con cui ho contato tutte le morte ammazzate come uccise “perché donne” perché “l’uomo che avrebbe dovuto amarle le ha considerate di sua proprietà etcetc” e il resto della litania.
      Nalla testa di questo tizio, il “credo” che ha sciorinato con un frasario che ormai è codificato quanto l’avemaria e il padrenostro, è allo stesso tempo sia la chiave per interpretare qualsiasi violenza subita da una donna, e quindi conteggiarla come “violenza maschile sulle donne”, sia la tesi che si vorrebbe dimostrare attraverso l’esibizione del “numero” così ottenuto, che poi non è altro che ciò che viene fatto nei famosi conteggi, anche istituzionali, dove si contano le morte ammazzate in un anno da chiunque, per qualunque motivo e li si chiama femminicidi sempre corredati dello stesso frasario che poi ricorre nei media. Del resto, se “anche una è troppo”, 10 o 100, o 1000, che differenza fa ai fini della liturgia?
      Questo incesto tra premesse conclusioni è il perno attorno al quale ruota il rito dell’indignarsi sui numeri con relativa lamentazione standard, ma qui i numeri sono una sorta di sangue di San Gennaro da ostentare durante le ricorrenze, cosa che in effetti si fa fino a un livello istituzionale, non uno strumento di analisi del reale per intervenirvi in qualche modo.

    • @gattosilvestro9740
      @gattosilvestro9740 10 หลายเดือนก่อน

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      [1] 3/6/2023 Il Fatto Quotidiano - Diritti - “Femminicidi, perché dobbiamo cambiare dalle fondamenta il modo di educare i maschi” Monica Lanfranco - “(...)Sì, il punto è questo: fino a che la violenza maschile sulle donne verrà letta, descritta, raccontata nello spazio pubblico, così come in privato, come un fatto che riguarda (solo) le donne non sarà possibile cambiare la realtà, i cui numeri parlano di una donna uccisa in ambito relazionale ogni tre giorni in Italia.
      Porto un esempio recente di questa situazione nella mia esperienza di formazione nelle scuole. Nel copione del laboratorio teatrale Manutenzioni-uomini a nudo per le scuole superiori, realizzato in gran parte usando le risposte ad un questionario al quale hanno risposto oltre 5000 studenti, c’è la frase (scritta da un ragazzo) “mi vergogno di essere un uomo”, che avrebbe dovuto essere ripetuta da quattro di loro alla fine di una riflessione sulla violenza. Uno degli studenti più attivi e interessati allo spettacolo ha convinto il gruppo della classe coinvolta nel progetto che quella frase era da eliminare dal copione, perché ritenuta offensiva verso il loro sesso. Alla fine di un lungo confronto con i ragazzi, nel quale ho sostenuto che pronunciare quella frase era [NB che questa è magnifica n.d.c] la manifestazione di una consapevolezza e di una assunzione di responsabilità empatica verso le donne, non di una accusa verso tutti gli uomini, uno di loro ha accettato di dirla, ma gli altri si sono rifiutati.
      La fatica più grande, a scuola, quando si porta il discorso sulla violenza maschile sulle donne, è proprio l’aggettivo ‘maschile’: mentre è più facile trovare solidarietà su altre forme di violenza e ingiustizia, per esempio sulla questione migratoria, sulla violenza contro gli animali, l’ambiente, l’orientamento sessuale, sulla primaria questione delle relazioni tra donne e uomini il convincimento è che si stia esagerando, colpevolizzando l’intero sesso maschile. (...)”
      [2] 25/9/2013 Corriere della Sera - La ventisettesima ora - I 16enni in piazza contro la violenza: «Cambieremo le cose, ma non è facile» di Carlotta De Leo - Le idee ancora non sono ben chiare, ma la sensibilità c’è già tutta. E a 15-16 anni è già una conquista. «Se voglio andare a ballare o uscire con gli amici e lui mi dice no, glielo dico subito: così non funziona». Eh già, perché è proprio con le adolescenti e gli adolescenti che si gioca la battaglia più importante sul rispetto delle differenze di genere.
      Comincia proprio tra i banchi, infatti, quella distinzione discriminante tra alunne e alunni che limita l’orizzonte delle prime e trasforma i secondi in prevaricatori.
      E per questo motivo l’installazione «15 22» che ha invaso e (si spera, contagiato) la piazza davanti a Montecitorio è ancora più importante. Mille ragazzi davanti al portone della Camera, lì dove le decisioni vengono prese.
      E dove proprio mercoledì, in commissione Affari costituzionali, è iniziato l’esame dei 414 emendamenti al decreto sul femminicidio voluto dal governo. Quattrocento quattrordici obiezioni presentate dai partiti che, molto probabilmente, costringeranno a rimandare il voto dell’aula previsto per giovedì.
      Molti deputati si sono affacciati a Montecitorio durante lo spettacolo che racconta la violenza sulle donne, con tutti i suoi inganni e le sue false giustificazioni. Cambierà qualcosa?
      «E’ colpa sua, che ci faceva lì in piena notte?» urla da una gabbia un attore con un coltello in mano. Il corpo di una donna è vicino, sui sampietrini. È uno dei quattro monologhi in piazza scritti da Pina Debbi (la regia è invece di Tiziana Sensi) e fa commuovere le ragazzine con la T-shirt viola con sù scritto «io valgo». Su quella dei ragazzi, invece, c’è la scritta «io rispetto»: due slogan che sono la sintesi dello stesso percorso che porterà i giovani a liberarsi da una pesante eredità fatta di incapacità di dialogo, soprusi, violenze. E femminicidio.
      «Dove comincia la violenza? Da noi maschi….» dice un ragazzo del terzo anno del Convitto Nazionale di Roma. La parola «maschi» forse gli scappa, non sa quanto questo sia un punto centrale.
      «Si, ma il rispetto non dobbiamo solo una concessione: siamo noi che dobbiamo conquistarlo» aggiunge una studentessa mora, ricci fluenti. Ha lo sguardo «tosto», sembra che il suo pensiero sia già formato. Le sue compagne, invece, sono un po’ più smarrite. «Cercheremo di cambiare le cose, ma non è facile» dicono.
      E si riferiscono alle parole che Laura Boldrini ha appena affidato loro dalla piazza. «Ragazze, dovete lavorare sulla vostra autostima: lo studio, l’impegno e la preparazione sono gli unici valori che contano. E non ci sono scorciatorie» urla al microfono la presidente della Camera.
      E aggiunge: «Mi fa piacere che siate qui, insieme: perché la violenza non è un problema delle donne, ma riguarda tutt noi. E il rispetto si impara a scuola. Mi auguro che il ministero dell’Istruzione consideri l’ipotesi di far divenire le questioni di genere oggetto di insegnamento».
      L’installazione, infatti, è stata voluta proprio dal Miur con lo scopo di coinvolgere quanti più studenti possibile, perché forse bisogna ripartire da lì, dalla scuola, per iniziare un percorso che rimetta in discussione la relazione tra uomo e donna che di paritario, purtroppo, ancora oggi ha ben poco.
      «Per sconfiggere la violenza di genere ci vuole un messaggio culturale forte - dice il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza -. E nella scuola c’è la consapevolezza che da qui deve partire un messaggio culturale di rispetto, di un modo di stare insieme che rifiuti la violenza di genere in ogni sua forma».”

  • @lorenzonicoli6761
    @lorenzonicoli6761 10 หลายเดือนก่อน

    Solo una parola "GRAZIE" grazie mille per questo video.

  • @valentinoterri2875
    @valentinoterri2875 4 หลายเดือนก่อน

    Ti seguo grazie alla tua bellezza & intelligenza. ❣️

  • @roccocioce1573
    @roccocioce1573 7 หลายเดือนก่อน

    Buongiorno professoressa non la conoscevo. Complimenti per competenza e professionalità. Rocco

  • @Atred1981
    @Atred1981 10 หลายเดือนก่อน

    Sono il millesimo like ❤
    Gran video. Contenuti difficili, corposo, e comunque passa veloce.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 หลายเดือนก่อน +1

      Grazie mille

  • @MarcoGerace1
    @MarcoGerace1 7 หลายเดือนก่อน

    Analisi dettagliata che farò ascoltare ai miei alunni.Grazie!

  • @diegosartori1695
    @diegosartori1695 10 หลายเดือนก่อน +10

    Mi sono recuperato il report dell’istat e ho trovato un’altra frase che mi ha profondamente turbato. Inizio dell’ultima pagina: “non è stato possibile stilare una statistica precisa dei MOVENTI, poiché molti sono tortuosi e difficilmente classificabili.”
    Cioè fatemi capire cari signori dell’istat, dopo 6 pagine di analisi e giudizi inopportuni sui numeri del fenomeno dei femminicidi (che si basa SOLAMENTE sul movente dell’omicida) mi venite a dire che non è preciso. Quindi le conclusioni a cui siete arrivati sono basate sul nulla? Vuol dire che i numeri sono più alti o che avete considerato femminicidi pure quelli dubbi? Ma stiamo scherzando?

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 หลายเดือนก่อน +4

      Eggià

    • @gattosilvestro9740
      @gattosilvestro9740 10 หลายเดือนก่อน +1

      No, non stanno scherzando. Stanno ripetendo una liturgia precisa e codificata da un decennio. Hai toccato un punto interessante che vale la pena di approfondire con altri due esempi.
      Un “ragionamento” simile lo ritrovi pure in EURES [1] e andando ancora più alla fonte in "indagine sui femicidi in Italia realizzata sui dati della stampa nazionale e locale anno 2013" prodotto dal "Gruppo di lavoro sui Femicidi della 'Casa delle donne per non subire violenza di Bologna” [2] probabilmente la pubblicazione presa come modello sia nel frasario che nel “metodo” per produrre questo genere di pubblicazioni e di numeri.
      Tornando ad Istat, c’è una precisazione da fare. I moventi sono per loro natura di difficile determinazione, se non ci sono dichiarazioni esplicite da parte dell’assassino.
      Non a caso Istat, che comunque deve fare il suo mestiere, controllato da molta gente, non può permettersi di sbracare oltre un certo limite, e dopo aver accontentato con qualche allegato di commento chi pretende che pure ISTAT si adegui al Retto Narrare, i numeri con un certo grado di oggettività li deve dare, e li tovi pure.
      Se cerchi “Autori e vittime di omicidio” in ISTAT aggiornato troverai tra le tavole in formato excel con i dati dal 2002
      Ebbene, le categorie di suddivisione sono le seguenti:
      “Partner (marito/moglie, convivente, fidanzato/a)
      Ex partner (ex marito/moglie, ex convivente, ex fidanzato/a)
      Altro parente
      Altro conoscente
      Autore sconosciuto alla vittima
      Autore non identificato
      Totale”
      Come vedi, si tratta di categorie che non riguardano il movente. Correttamente si tengono a definizioni oggettivamente controllabili.
      Se poi vuoi andare sui numeri, almeno al 2020 alla media di 150 donne / anno dichiarato in certi titoli di giornale non ci arrivi nemmeno contando come femminicidi tutte le femmine uccise da chiunque per qualunque motivo.
      La media/anno in Italia di femmine uccise (qualunque movente)da “Partner/Ex(marito/moglie, convivente, fidanzato/a)” al 2020 dal 2002 è 72; 13 i maschi.
      Il che, su 60 MILIONI di persone, senza scomodare castelli ideologici, si può spiegare con la massa muscolare media, per cui a parità di condizioni, una aggressione omicida porta più probabilmente la femmina all’obitorio e il maschio all’ospedale , e senza il clamore mediatico che accompagna i casi a parti invertite.
      Ma il vero punto della questione è: anche ammesso e non concessa una responsabilità collettiva per pisello (perché alla fin fine è questo concetto men che tribale che anima simile propaganda), perché questa responsabilità dovrebbe essere collettiva solo per le azioni più ignobili? Di maschi che salvano la vita a femmine, all’anno mediamente in Italia, ce ne sono altrettanti. Perchè quegli assassini dovrebbero rappresentare i maschi più di quanto li possano rappresentare i Fernando Porcu, i Massimo Armeni, i Rahhal Amarri, i Vito Bugliarello o semplicemente quelli che a compagne e figlie fanno solo del bene?

    • @gattosilvestro9740
      @gattosilvestro9740 10 หลายเดือนก่อน +4

      [1] Eures nel documento prodotto nel 2014 spiega qual è il criterio col quale conta i femminicidi.
      (pag 4)"(...)Nell’analisi del femminicidio la scelta del nostro Istituto è stata quella di includervi tutti gli omicidi volontari con vittima una donna, approfondendone successivamente le diverse caratterizzazioni per ambito e relazione con l’autore tale scelta metodologica è derivata dalla valutazione della sostanziale impossibilità di escludere nella lettura di qualsivoglia omicidio la componente di genere, in quanto fattore costitutivo dell’identità di ciascun individuo, nonché per la sua imprescindibile valenza simbolica, materiale e funzionale.”
      E qua pensi: “boh ci sta… partono dall’insieme iniziale di N donne uccise nell’anno X, e poi all’interno di quell’insiame si menttono a contare quante sono state uccise con quel tal movente per cui puoi definirlo come “femminicidio”. Il punto è che non c’è una definizione di femminicidio univoca, e men che meno che si riferisca a una precisa fattispecie. Quindi… come faranno a contare i femminicidi?
      Lo capisci dopo, continuando a leggere:
      “Analogamente, la decisione di inserire nell’analisi del femminicidio tutte le donne vittime di omicidio è derivata dalla valutazione del rischio di arbitrarietà, da parte dell’analista o del ricercatore, di attribuire meccanicamente una diretta motivazione “di genere” all’omicidio, sulla base di meri fattori di contesto (la parentela, la dinamica nota o narrata della relazione, ecc.): l’osservazione della eterogeneità delle diverse casistiche raccolte in Italia ci ha peraltro rafforzato nel nostro convincimento metodologico. (...)".
      Qui ad essere tortuoso è il ragionamento per giustificare il “convincimento metodologico”, ma alla fine scoprirai che nel Secondo Rapporto sul femminicidio in Italia . Caratteristiche e tendenze del 2013” di EURES, il numero iniziale di persone di sesso femminile uccise da chiunque per qualunque movente definito sopra con N è il totale dei “femminicidi” conteggiati, che poi viene ripartito in diverse categorie “femminicidi di tipo x,y,z” per tutto il resto del documento.
      Alla fine non arrivano a dichiarare esplicitamente il ragionamento seguito per spacciare qualsiasi femmina uccisa come femmincidio. Lo applicano implicitamente. Nel prossimo documento [2] troverai in chiaro questo ragionamento.
      [2] Prendiamo il documento "indagine sui femicidi in Italia realizzata sui dati della stampa nazionale e locale anno 2013" prodotto dal "Gruppo di lavoro sui Femicidi della 'Casa delle donne per non subire violenza di Bologna.
      Queste dovrebbero essere quelle più competenti in fatto di “femminicidio”, tanto che fanno pure la distinzione tra “femmicidio” e “femminicidio”.
      Andiamo ad analizzare come funziona il cervello di queste “ricercatrici”.
      Queste prendono articoli di donne morte sui giornali e contano i femicidi.
      A pagina 20 del documento pdf compare la tabella 21 "movente del femicidio".
      E' chiaro che ripartire quegli omicidi (o presunti tali) per moventi che non sia l'unico (uno, collettivo, sempre identico a sè stesso) movente del femminicidio (la volontà di dominio degli uomini sulle donne) sarebbe una negazione implicita del concetto stesso di femmincidio, e infatti non è questo lo scopo di quella tabella, come avvertono esplicitamente le studiose, coerentemente con la loro visione ideologica fondata sull’idea che ogni violenza subita da una donna sia collegata una con l’altra, poiché frutto di un piano di dominazione che coinvolgerebbe tutti i “maski”, rendendoli tutti responsabili come dei soldati di uno stesso esercito oppressore, sarebbero responsabili della violenza organizzata perpetrata sul popolo oppresso, il popolo delle donne.
      Quella tabella a pagina 20 riporta le categorie di motivazioni, riportate dai giornali relativamente a, come li chiamerebbe il Dossier del Viminale “Omicidi volontari con vittime di sesso femminile”.
      Pertanto le studiose provvedono a catalogare quello che leggono nei giornali secondo ciò che riportano i giornali riguardo al movente di quel tal omicidio di donna, ma attenzione, avvertendo che:
      «[…]Il movente del femicidio è un elemento di criticità, nel senso che pur ritenendo che esso vada ricercato nella relazione di genere, nella asimmetria dei rapporti di potere esistente tra uomo e donna nella società, che si manifesta nei singoli rapporti nell’incapacità di costruire una relazione di riconoscimento, rispetto e paritaria, ci sembra utile rilevare il movente riportato dalla stampa per decostruire quello che è il senso comune rispetto alla violenza maschile contro le donne, che spesso, partendo dall’assunto che nelle relazioni di coppia ciò che accade è esclusivamente affare privato, fa sì che questi delitti siano poco indagati, o che si ricerchi in qualche disagio mentale o ambientale la loro motivazione.
      Lo dimostra l’elevato numero di casi riportati in cui non è stato rintracciato un movente certo (29%), e l’utilizzo ancora diffuso, per quanto in calo rispetto agli anni precedenti, grazie alle tante campagne di sensibilizzazione ed educazione alla comunicazione di genere portate avanti dalle donne in questi anni, cui le stesse nostre indagini hanno fornito un contributo, di termini quali “raptus”, “disperazione” o “follia”, per fotografare la forma estrema di violenza contro le donne. […]»
      Prova ora a trovare in quello studio (lo trovi in pdf facilmente in internet) altri riferimenti a fonti che non siano quelle dei giornali (per es. sentenze, atti di processo, denunce, altro) che queste ricercatrici avrebbero letto per scrivere che quanto dichiarato nei giornali è una “rimozione” della vera causa/movente dell’omicidio e contare per esempio 38 di femminicidi di movente [NB] “non dichiarato” su 134.
      [Spoiler: Zero]
      Per scrivere questa cosa, per dire che quanto dichiarato nei giornali è una “rimozione” della vera causa/movente dell’omicidio e contare 38 “femminicidi” di movente “non dichiarato” su 134, le ricercatrici non hanno confrontato quello che hanno letto dai giornali con altre fonti.
      Il semplice fatto che sui giornali non sia menzionato quello che per loro è la ragione di ogni violenza (maschile) su una donna, dimostra che quello non solo era un femminicidio, ma che la stampa e la società tende a nasconderlo con una narrazione che parla di altri moventi, perchè sarebbe un “fenomeno strutturale” e "normalizzato" nella nostra società, ovviamente, manco a dirlo: "patriarcale".
      Lascio immaginare come come queste arrivano a capire che gli altri moventi dichiarati sarebbero altrettante rimozioni di “narrazioni” da “decostruire”.
      Chiaramente, dentro questa bolla ideologica, con la coccia in larsen, sarebbe del tutto sensato conteggiare anche i suicidi di donne come femminicidi. "Dicono che era depressa, ma in realtà, una volta scoperta la sua condizione nel patriarcato, non è riuscita a reggere allo sconforto. Aggiungi una".
      Poi si potrà ripartire in millemila tabelle secondo i parametri più particolareggiati questi casi conteggiati, mettendoci la percentuale e la cifra di quante avevano il numero 38 di scarpe, con tanto di grafico, che fa sempre molto "scientifico", corredando tutto con commenti e considerazioni, che poi viene fuori una bella pubblicazione con le immagini, ma il succo rimane quel presupposto iniziale, dogmatico e acritico, da dove si parte e dove si ritorna senza muovere un passo, come in una liturgia, non certo come in una ricerca.
      E infatti si tratta estattamente di una liturgia, con le sue ricorrenze, la sua ritualità, etc

    • @Atred1981
      @Atred1981 10 หลายเดือนก่อน

      Oltretutto, se si va a controllare la nota metodologica, si può vedere come i dati sono già inquinati alla raccolta.

  • @gianfrancotrinca9765
    @gianfrancotrinca9765 10 หลายเดือนก่อน

    Buon weekend Yasmina!!!! Grazie per questo video!!!! Bravissima come sempre!!!!😊👍💯💥

  • @hexgraphica
    @hexgraphica 10 หลายเดือนก่อน +5

    Per me la situazione più paradossale è nelle morti bianche, in teoria un ambito senza connotazioni di genere e opinioni polarizzanti: ho notato che il dibattito pubblico in TV e sui social parte o quando la vittima è donna, o quando è una strage di più uomini, minimo 4. La visibilità aumenta se si aggiunge la giovane età, o un tema sociale come l'immigrazione o l'istruzione.
    Si è arrivati al punto che in senato il primo maggio la presidente dicesse che molte donne muoiono sul lavoro, quando 10 su 15 milioni all'anno non è molto se alla controparte capita 100 volte tanto.
    Da questo leggo solo che per il paradosso di sopravvivenza la discriminazione più grande potrebbe non essere nel fenomeno, ma nel criterio con cui stabiliamo per cosa preoccuparci

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 หลายเดือนก่อน +2

      Hai fatto bene a ricordarlo, fu un fatto gravissimo

  • @brandotheone
    @brandotheone 10 หลายเดือนก่อน +2

    Davvero complimenti!
    Devo dire che la primissima parte del video non mi stava particolarmente piacendo. È vero che molti dettagli sono completamente evitabili ma altri possono avere un senso. Le dinamiche del delitto o della relazione possono essere forse utili a chi si dovesse trovare nella stessa situazione.
    La seconda parte, e soprattutto il “rapporto dell’istat” sono la rappresentazione perfetta dello stato penoso in cui ci troviamo.
    Grazie per averci messo la faccia ancora una volta.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 หลายเดือนก่อน

      Il modo in cui vengono presentati questi dettagli non aiuta nessuno. Non si parla mai in modo serio (cioè con esperti) delle dinamiche relazionali.

  • @bevirocco
    @bevirocco 10 หลายเดือนก่อน

    Ciao e grazie. È molto interessante quello che dici. La maggior parte di noi, vede la comunicazione, come uno strumento che serve per chiedere qualcosa ho ringraziare qualcuno. Purtroppo ignoriamo che i nostri pensieri per formarsi anno bisogno della comunicazione. Siamo dei poveri sprovveduti. E i nostri pensieri non sono nostri, purtroppo.

  • @FrancescoilPrincipeOfficial
    @FrancescoilPrincipeOfficial 7 หลายเดือนก่อน

    Encomiabile e lucida analisi.

  • @remind1932
    @remind1932 10 หลายเดือนก่อน +3

    Yasmina hai perfettamente ragione..
    Sembrano riviste patinate e non di informazione😇 scritte come se dovessero vendere qualcosa a qualcuno , se noti sono storytelling adattate a Sales letter persino ottimizzate nella SEO.
    Per questo motivo ho detto che sembra vogliano vendere qualcosa, in questo caso discriminazione, odio, faziosità e cazzi degli altri.
    Ma lo scopo di tutto ciò?
    A volte si condanna un carnefice senza che il giudice si sia pronunciato.... es: il caso di Jara. 😅😅😅 e moltissimi altri casi con lo stesso pretesto, senza sapere realmente come sono andate le cose.
    La maggiorparte delle testate hanno un allineamento sul linguaggio idilliaco😮😮😮.
    Stessa cosa sulla guerra, mi piacerebbe se una persona attenta al linguaggio come te collaborasse con alcuni format di controinformazione ❤❤❤🎉🎉🎉
    Chiedo venia per la mia grammatica, non è mai stata il mio forte😅😅

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 หลายเดือนก่อน +2

      Non è che vendono qualcosa, è che sopravvivono con i click per via degli annunci presenti sulle pagine del sito

  • @giacintolombardi6544
    @giacintolombardi6544 7 หลายเดือนก่อน

    Grande stima e solidarietà per Yasmina Pani e il suo coraggio e professionalità, a questo punto le chiederei di recensire "La grande menzogna del femminismo" di Santiago Gascò Altaba e "Questa metà della Terra" di Rino Della Vecchia. Due grandi classici di critica del femminismo.

  • @lorenzogiovannelli760
    @lorenzogiovannelli760 10 หลายเดือนก่อน +7

    Complimenti, davvero. Uno splendido video, supportato da un lavoro serio e accurato. Un contenuto di questo tipo non può (e non deve) essere breve, considerando la complessità e la serietà dell' argomento. La questione mi tocca molto da vicino...spero di riuscire ad essere abbastanza sintetico nel mio commento.
    La cosa più avvilente è che questo tipo di comunicazione, diffuso e propagandato da molti progressisti o presunti tali, oltre ad essere scorretto e mistificatorio alimenta lo stesso sessismo e i pregiudizi che dice di voler combattere.
    Una narrazione che vuole le donne esclusivamente vittime e gli uomini esclusivamente carnefici ripropone pari pari il modello "sesso debole/sesso forte" di cui pensavamo di esserci liberati. Non tutela le vittime, di nessun genere, alimenta paura e insicurezza sociale da un lato e colpevolizzazione/risentimento dall' altro.
    Altrettanto avvilente è notare come questa narrazione sia diventata pervasiva e diffusa anche tra persone che stimo e che con cui condivido molto su tantissimi altri argomenti. Ho molti amici che salterebbero sulla sedia a leggere di immigrazione o di altri argomenti sociali trattati in questo modo, e che dimostrano tutt' altra capacità di critica e analisi in altri campi. Sono gli stessi che non solo accettano, ma diffondono articoli e argomenti di estrema povertà e superficialità quando non apertamente disonesti intellettualmente.
    La trappola della comunicazione "di pancia" e della manipolazione emotiva dell' informazione, evidentemente, non è solo un problema degli ignoranti o di pochezza culturale. Gli stessi meccanismi che titillano l'indignazione e l'emotività del razzista becero, o della persona anziana spaventata dagli omicidi delle sette sataniche di qualche decennio fa, influenza anche le persone istruite e "in buona fede", diciamo, che senza accorgersene spengono il filtro del ragionamento critico.
    Nessuno è immune quando si parla di messaggi fortemente ideologici supportati dalla comunicazione di massa unidirezionale. Per questo è così prezioso il lavoro di Yasmina e degli altri che cercano di affrontare questo tema con serietà ed onestà intellettuale. Grazie, veramente, con tutto il cuore.

  • @karmenthetiger
    @karmenthetiger 9 หลายเดือนก่อน

    Grazie per questa analisi approfondita!❤ grazie per aver sottolineato che la violenza non ha genere.

  • @tennoonnet7387
    @tennoonnet7387 6 วันที่ผ่านมา

    Un'analisi che ho apprezzato; non sono aduso a parolacce, almeno non così frequenti in un discorso, ma vale la pena ascoltarla.

  • @freddodentro
    @freddodentro 10 หลายเดือนก่อน

    ottimo video-analisi! ce ne vorrebbero altri, una contro-rassegna stampa quotidiana. Grazie!

  • @silvialand
    @silvialand 7 หลายเดือนก่อน +3

    Condivido le analisi degli articoli, ho riso anche parecchio. :) Sulle conclusioni invece, penso che il fatto che siano sempre le donne le vittime e gli uomini mai sia il risultato di una narrazione a binario. Le donne devono essere viste come gli elementi deboli e passivi della storia, gli uomini invece come artefici unici , sia del bene che del male. Io questa la chiamo cultura maschilista. Ad ogni modo il risultato é lo stesso: sarebbe un sogno uscire da questa dicotomia e iniziare a guardare ai fatti per quello che sono. E per favore togliamo nomi e cognomi dagli articoli di giornale!

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  7 หลายเดือนก่อน +1

      Davvero, questa storia di non rispettare la privacy è inconcepibile

  • @antoniorossi490
    @antoniorossi490 10 หลายเดือนก่อน

    Ottimo video, ti voglio ringraziare per aver trattato i fatti con questa luìcidità e acume.

  • @MrVoidmonk
    @MrVoidmonk 10 หลายเดือนก่อน

    Grazie mille per questo video, veramente esauriente. Condivido subito👍

  • @Lucio2079
    @Lucio2079 18 วันที่ผ่านมา

    Tutto vero!
    Un discorso che non fa una grinza.
    Tra l'altro non si parla mai neppure della violenza domestica tra le coppie omosessuali.

  • @lucatommasi90
    @lucatommasi90 10 หลายเดือนก่อน +4

    Ti ringrazio molto per questo video! 🙏
    Purtroppo il femminismo moderno e il giornalismo italiano minimizzano la violenza sugli uomini aumentando il gender emphaty gap, in questo modo non si è sensibilizzati ad occuparsi di problematiche maschili creando un circolo vizioso

  • @aceto_di_meme
    @aceto_di_meme 10 หลายเดือนก่อน +5

    Io sono un cugino di una vittima. A mia opinione, i suoi genitori sono andati in televisione per consolidare la disapprovazione sociale rispetto all'assassino e non mi sento di giudicarli, ma così facendo sono stati comunque usati dai media per riempire i palinsesti. La domanda che ho da porti è... quanto può incidere il clima mediatico sul processo? Nel mio caso credo molto poco perché il quadro probatorio nella definizione del tipo di imputazione e condanna era articolato ma abbastanza chiaro

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 หลายเดือนก่อน +9

      Io proibirei proprio i programmi televisivi di quel tipo. Sono fogna, sciacallaggio puro, totalmente diseducativi e dannosi per tutti quanti. E sinceramente io le persone che ci vanno le giudico, perché il fatto di star soffrendo non ci autorizza a diventare delle bestie, e non ci giustifica. Per quanto riguarda l'influenza del clima mediatico sui processi, non saprei davvero rispondere: spero che non incida affatto, ma non posso affermarlo.

    • @domenicofanclub7177
      @domenicofanclub7177 10 หลายเดือนก่อน

      Incide incide.

  • @g.p.oberdan
    @g.p.oberdan 10 หลายเดือนก่อน +2

    10:18 cmq "militari" è corretto perché ci si riferisce ai cc così in quanto formalmente sono la 4° forza armata(accanto a esercito marina e aeron.) e dipendono dal min. della difesa gerarchicamente e da quello dell'interno funzionalmente, giusto per pignoleria 😊

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 หลายเดือนก่อน +1

      Sì lo so, semplicemente suona strano

  • @rintarookabe-
    @rintarookabe- 7 หลายเดือนก่อน

    Io non sono bravo a commentare e mi sento sempre e solo di dirti grazie. Perciò grazie davvero di cuore 🙏

  • @JSON48057
    @JSON48057 10 หลายเดือนก่อน +3

    Il giornalismo spesso porta news spicciole, perché sfruttano ciò che fa tendenza, nonostante ciò i dati dell'OMS riportano un dato crescente anche della violenza sugli uomini. Oppure ci sono anche statistiche sempre dell'OMS, su casi di violenza anche nelle coppie non etero, oltre al fatto che la violenza è fatta di molteplici sfumature, e che il tema è caldo anche a causa di molte informazioni omesse dai media.

  • @CesareFerrari667
    @CesareFerrari667 10 หลายเดือนก่อน +3

    Chiunque faccia contenuti oggigiorno lo sa... Gestisco un canale di auto e, a fronte di una riparazione al motore, il titolo che scegliamo è sempre qualcosa come "Attento o TI BRUCIA l'AUTO!" (All Caps deliberatamente studiati).
    Fatto in maniera spiritosa e su argomenti leggeri ci sta, il problema è che i giornali hanno adottato la stessa politica, declinata orizzontalmente su qualsiasi tema - d'altronde, se non l'avessero fatto, avrebbero chiuso i battenti già da tempo!

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 หลายเดือนก่อน

      Non ho capito la prima parte

    • @CesareFerrari667
      @CesareFerrari667 10 หลายเดือนก่อน +1

      @@YasminaPani voglio dire che quello che spieghi è una tecnica risaputa: puntare su sensazionalismi ed emotività per ottenere il click. Lo fanno tutti quelli che lavorano un minimo sul web

  • @AkirarulezZ
    @AkirarulezZ 7 หลายเดือนก่อน

    Grazie per il tuo lavoro 🌹

  • @danieleercoli5544
    @danieleercoli5544 10 หลายเดือนก่อน +1

    Ciao Yasmina. Finalmente sono riuscito a recuperare il video. Tra ieri e oggi è successo di tutto e il tempo è volato. Non credo di poter aggiungere niente e quindi come sempre mi limito a poche righe per creare traffico.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 หลายเดือนก่อน +1

      ♥️

  • @jockowilliams2031
    @jockowilliams2031 3 หลายเดือนก่อน

    Non ci credo esiste una persona ancora che ragiona e sa analizzare le cose

  • @tempoblu
    @tempoblu 4 หลายเดือนก่อน

    Il fatto che si prenda per vero che ciò che dice una donna non riguarda solo il giornalismo ma riguarda la società proprio.
    Una mia amica tempo mi disse che avrebbe testimoniato che un'altra sua amica aveva subito avance dal suo datore di datore anche fuori dall'ambiente lavorativo;×quando le chiesi in quali occasioni avesse visto il datore di lavoro fare avance all'amica rispose testuali parole
    " mai visto però le credo, la conosco da sempre, quindi testimonieró.."
    Siamo a questi livelli.

  • @MuxiWeb
    @MuxiWeb 9 หลายเดือนก่อน

    Non avevo MAI sentito tanta onestà intelletuale da parte di una donna qui su internet, complimenti ! 😅👍🌷
    Fa piacere vedere ragazze non solo carine, ma che sfruttano la loro intelligenza per andare oltre la narrazione propagandistica dei media italiani. 🧐
    Ti meriti un applauso ! 😍🥰😊 👏👏👏 💐

  • @arfangelo
    @arfangelo 7 หลายเดือนก่อน

    La prima immagine è la scollatura, quel che lascia vedere e quel che riesco ad immaginare. Poi la foto alle spalle, sul muro. Parte in secondo piano ma subito si impone, tra il blue del mare, la cascata di capelli che libera scorre, fin dove il culo le ruba la scena, trova il suo spazio e riempie l'idea che che sta dietro la percezione. Ti ascolto, mi cattura la puntualità con cui sottolinei tutte le incongruenze, in parte superficiale utilizzo inproprio delle parole, ma spesso scientifica manipolazione, con sottolineature ed omissioni per orientare il pensiero di chi legge. Sei bravissima, obiettiva, è un lavoro prezioso il tuo.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  7 หลายเดือนก่อน

      Ti ringrazio

  • @contemarcula
    @contemarcula 10 หลายเดือนก่อน +1

    Ciao, Fabio Nestola è la persona che hai suggerito? Nome e cognome? Oppure è una pagina con un nome diverso?
    Grazie!

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 หลายเดือนก่อน

      Sì è lui

  • @Warmalin
    @Warmalin 9 หลายเดือนก่อน +2

    Dopo Giulia Cecchettin e tutto il casino che ne è uscito ho provato a fare una ricerca per capire i fenomeni dei femminicidi e maltrattamenti, che sono ben documentati ovunque, poi ho provato a cercare gli stessi fenomeni al contrario.
    Non sapevo nemmeno che parole chiave inserire nel motore di ricerca. Come se quella cosa non esistesse.
    Tutto questo è assurdo, non si combatte un problema dimenticandosi della sua metà speculare.

    • @Warmalin
      @Warmalin 8 หลายเดือนก่อน

      Voglio solo aggiungere che nel 2021 ci sono state 100 donne e 39 uomini ammazzati in contesti di coppia. Questo è quanto scrive istat. I femminicidi sono più del doppio ma certamente non si può dire che non esistano uomini vittime.
      Ho trovato anche articoli che affermavano, in modo falso, che solo ed esclusivamente le donne erano vittime.
      Bisognerebbe invece raccontare che le donne sono le principali vittime coinvolte in questo genere di omicidi, e che anche gli uomini possono essere vittima di violenza. Non che sono pure e candide e gli uomini sono tutti assassini e devono scusarsi.
      Ieri sera discutendo con mia mamma, è venuto fuori l'argomento. Io le ho domandato secondo lei quante donne vengono assassinate ogni anni dai compagni o familiari. Lei mi ha risposto senza pensarci sicuramente migliaia, almeno 3000 o 4000.
      Questa è la percezione che si ha.

  • @rino040672
    @rino040672 7 หลายเดือนก่อน

    Grazie x. Il tuo prezioso lavoro

  • @comunicazionemultimediale2242
    @comunicazionemultimediale2242 5 หลายเดือนก่อน +1

    Da giornalista dico che il tuo video dovtebbe valere 10 crediti deontologici per la formazione giornalistica e lo dico con cognizione di causa

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  5 หลายเดือนก่อน +1

      Ti ringrazio molto

  • @pinonitro
    @pinonitro 10 หลายเดือนก่อน

    Grazie Yasmina per aver approfondito questo importante argomento. Triste il fatto che ci sia bisogno di un debunking continuo per smascherare le ciarlatanerie di molti giornalisti. Giornalismo che dovrebbe essere uno dei pilastri della democrazia.

  • @cristallo666
    @cristallo666 10 หลายเดือนก่อน

    Ottimo video, ben argomentato e documentato

  • @fFfFfFf77724
    @fFfFfFf77724 10 หลายเดือนก่อน +1

    Gran video che dura anche poco...tu sei sempre brava e bellissima

  • @1002ideericiclabili
    @1002ideericiclabili 10 หลายเดือนก่อน +2

    Le notizie dovrebbero essere date semplicemente così: soggetto, verbo, complemento. E poi il linguaggio usato dai giornalisti mi fa arrabbiare in frasi tipo: " Tizio rischia da tot a tot anni". Perché non scrivere: " La pena per il reato commesso va da tot a tot anni"?

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 หลายเดือนก่อน

      Vero!

    • @1002ideericiclabili
      @1002ideericiclabili 10 หลายเดือนก่อน +1

      @@YasminaPani un interrogativo che mi pongo spesso è: una volta, anche solo 30 anni fa, come davano le notizie? Di certo non come oggi, con tutto il pathos che dici tu; infatti oggi sappiamo esattamente come diranno/ scriveranno ciascuna notizia. Tristezza assoluta.

    • @lucat5479
      @lucat5479 10 หลายเดือนก่อน

      @@1002ideericiclabili io, purtroppo, c'ero già 30 anni fa. Anzi, c'ero anche prima, visto che sono del 71...1971, non 1800, ok che sono "antico" ma non così tanto😀 Ad ogni modo, ho scritto un commento sotto, riscrivo qui e integro, per quello che ricordo. Il mondo dei giornali è cambiato molto, soprattutto con l'avvento di internet: una volta, davvero esistevano i giornalisti d'assalto, professionisti che andavano sul posto, oggi purtroppo, molti si fanno arrivare le veline sulla scrivania, senza muovere il deretano dalla comoda poltrona. Però non è che fosse tutto rosa e fiori in realtà. Ad esempio, è vero che Montanelli è stato un bravo giornalista ma diciamo che lo era più dal punto di vista della forma. Mi spiego, ha avuto durante tutta la sua esistenza, la tendenza a "gonfiare" le notizie, soprattutto gli aneddoti che riguardavano la sua vita. Però, scriveva davvero bene. Come molto bravo è sempre stato Vittorio Feltri, io lo leggevo quando ancora era al Corriere della sera. Però, nel 1971, uscì un film, il cui titolo divenne appunto proverbiale, intitolato "Sbatti in mostro in prima pagina", dove un direttore di un quotidiano (che tra l'altro si chiamava, curiosamente, "Il giornale", come l'omonimo quotidiano che Montanelli avrebbe fondato nella realtà 2 anni). Se non l'hai visto, guardalo, se ti va: è un film che come tanti in quegli anni è ideologizzato, ma c'è un grandissimo Gian Maria Volonté e pensa che all'inizio riprendono un comizio, vero, con un giovanissimo La Russa che arringava i camerati in piazza Cairoli a Milano. Questo per dire che si poneva già il problema di enfatizzare le notizie, soprattutto per vendere e dare in pasto al pubblico un colpevole, non tanto "il colpevole". Perché è questo il problema principale per me: la gente vuole un colpevole e subito, poi che sia quello reale o no, poco importa. A proposito di giornalisti, anche Biagi era molto bravo ma ti invito a cercare su youtube una sua intervista a Donatella Colasanti, del 1983, sopravvissuta allo stupro del Circeo, la quale lamentava l’attenzione morbosa dei media sui dettagli efferati e scabrosi del rapimento, l’eccessiva durata del processo e l’assenza della società civile. Anche qui è interessante un documentario, il famoso "Processo per stupro", del 1979, con la arringa dell'avvocata Lagostina Bassi che di fatto, cambiò la percezione dello stupro in Italia e poi anche a livello penale. Biagi però, anche in quelle interviste, insinuava che forse se fosse rimasta a casa, non sarebbe successo nulla. Però prima di quegli anni, gli stupri e le violenze sulla donne, non erano cos' enfatizzate ma per il motivo opposta ad oggi, perché non se ne parlava, soprattutto perché c'era l'idea che i panni sporchi si lavano in casa. e perché se una donna era stata stuprata, questa era l'idea sottesa, vuol dire che insomma, un po' se la era cercata. Appunto con il processo di cui sopra, cambiò tutto in Italia, o quasi. Nel 1984, ci fu l'arresto di Enzo Tortora: io ricordo molto bene le immagini in tv di Tortora che usciva ammanettato dall'hotel di notte, con i giornali che titolavano il suo arresto. E ricordo anche che molti, soprattutto, purtroppo da sinistra, come Camilla Cederna, non si fecero scrupoli di attaccarlo, perché era un conservatore di destra, oltre che persona molto nota e a molti non sembrava vero di vedere uno famoso andare in galera. E i giornali appunto non si tirarono indietro nel riportare la notizia, pochi giornalisti e intellettuali, difesero Tortora, tra cui Feltri, Bocca, lo stesso Biagi che scrisse un bellissimo articolo, mi sembra su La Stampa, dove chiedeva "E se fosse innocente". Quella è stata una delle pagine più vergognose della giustizia italiana. Un poliziotto disse alla figlia di Tortora che lui non lo aveva mai sopportato ma che quello che aveva subito era stata una autentica porcata. E nessuno pagò per l'errore giudiziario. Poi arrivò Tangentopoli e lì, fu un fiume in piena. Ricordo Craxi in tv che veniva sommerso dalle monetine all'uscita dell'Hotel Rafael. Persino Feltri, qualche anno fa, ammise che come giornalisti, avevano commesso degli errori perché diversi politici erano in realtà innocenti ma, aggiunse, la tentazione di gioire per il repulisti della politica era troppo grande. Fu però con l'avvento di Berlusconi, che si salì ancora di livello: ricordo che in quegli anni, quando arrivò il primo avviso di garanzia a Berlusconi, i giornali giocarono molto sull'equivoco e sull'ignoranza della gente, lasciando che si diffondesse l'equivalenza "Avviso di garanzia=condanna". Per tacere del fatto che l'avviso di garanzia veniva messo in prima pagina, poi se uno era scagionato, forse appariva un trafiletto in ultima pagina. Come nel caso della ex ministra Guidi del governo Renzi, massacrata dai media, fatta passare per una indagata quando era parte lesa. Quando anni dopo anche il compagno fu scagionato, nessuno le chiese scusa, a parte Di Maio. Il resto è storia recente. Per sintetizzare, l'enfasi si è sempre posta, la morbosità è sempre esistita, forse la cosa che si può dire, è che una volta era la mentalità che era proprio "vecchia" , oggi uno magari si aspetta che con il tempo le cose dovrebbero migliorare.

    • @1002ideericiclabili
      @1002ideericiclabili 10 หลายเดือนก่อน +1

      @@lucat5479 grazie per la tua risposta. Io sono dell'83, quindi ho 40 anni esatti, ponevo il quesito per "soli" 30 anni fa a vale anche per prima), perché per esempio mi ricordo anche come fu data la notizia delle torri gemelle. Mi sembra che almeno per i primi momenti ci fu ovviamente preoccupazione ma un po' meno morbosità rispetto ad ora, o sbaglio? ( magari sbaglio, non ho la presunzione di dire di non sbagliare, mi piace il confronto con gli altri soprattutto quando ne sanno più di me). Ricordo però anche quando morì Diana il titolo del TG di Mentana ebbe queste parole ( me le ricordo come se fosse ieri per quanto furono secondo me incisive): " È stato fatale/ paparazzi/ Diana" . Quindi già nel 97 si iniziò a comunicare le notizie in modo "morboso ". Spesso chiedo ai miei come davano ancora prima le notizie: il Vajont, la caduta del muro di Berlino, Alfredino ecc . Ora sia io che te che tutti quanto sapremmo esattamente come darebbero queste notizie, non credi? All'epoca, e qui su youtube mi è capitato di vedere degli spezzoni di vecchi TG, e già il ritmo era più pacato, più lento, non si intervistavano persone per strada e tante tante altre differenze.

    • @lucat5479
      @lucat5479 10 หลายเดือนก่อน

      @@1002ideericiclabili beh, diciamo che certe cose non erano ancora cosi enfatizzate perché si era agli inizi, non c'era internet quindi non si sentiva la concorrenza nel riportare la notizia prima di un altro. Ma io ricordo che giá all'epoca, si facevano domande, tipo dopo il terremoto dell'Irpinia del 1980, allucinanti, come chiedere a uno che ha appena perso tutto: "Come si sente?". A proposito di Alfredino, volevo citarlo. Proprio con quella tragedia di fatto nacque la tv del dolore o della morbositá, non saprei come chiamarla. Molti esperti o critici televisivi come Aldo Grasso riconoscono che quello fu un grosso errore, proprio per come venne trasmesso l'evento. Io avevo 11 anni, lo vidi tutto, ero da mia nonna perché i miei lavoravano. Mi ricordo ancora alcune immagini. Fu veramente straziante, era la prima volta che si seguiva in quel modo un avvenimento del genere. Arrivó anche Pertini. Per caritá, proprio perché era la prima volta forse in parte è comprensibile che ci fossero degli eccessi, peró, anche qui, il problema è che invece di imparare dagli errori, si fatto poi di peggio. Io ho ancora in mente l'immagine del ritrovamento del corpo di Aldo Moro nel bagagliaio della Renault 4. Lo vidi sempre da mia nonna che aveva la tv in bianco e nero, per cui sono cresciuto pensando che l'auto fosse bianca. Ho scoperto che era rossa solo anni dopo, non ti dico la mia sorpresa....

  • @ciaoguys6218
    @ciaoguys6218 10 หลายเดือนก่อน +3

    L'ultima perla che ho letto è "fermato un conoscente, non si conosce ancora il movente del femminicidio"

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 หลายเดือนก่อน +2

      Ahahahha

    • @ciaoguys6218
      @ciaoguys6218 10 หลายเดือนก่อน +1

      @@YasminaPani secondo me lentamente la gente si sta convincendo che in "omicidio" ci sia "omo" che starebbe per "uomo", sennò non si spiega

    • @gattosilvestro9740
      @gattosilvestro9740 10 หลายเดือนก่อน

      @@YasminaPani Non potrebbe essere un caso de “la lingua la fanno i parlanti”, e più precisamente “l’uso”?
      Nemmeno la Commissione Femminicidio ha fornito una definizione univoca di “femminicidio” applicabile a una particolare fattispecie.
      L’unico elemento stabile e certo del significato di quella parola, nel suo uso comune (a parte funzionare come una sorta di sonaglio rituale col quale richiamare un senso di disprezzo contro i maschi tutti) è l’essere la vittima “femmina”. Non mi meraviglierei che nell'uso, "femminicidio" sia arrivato ad indicare l'omicidio di una femmina, spogliandosi di altri significati che altri parlanti avrebbero voluto attribuirgli.
      Ecco che il padre che uccide due figli uno maschio e l’altra femmina, incrementa di un solo punto i conteggi dei siti tipo “la strage delle donne”, per capirci.
      E tale significato sta diventando l’unico, rendendo accessorio, e quasi ininfluente ogni considerazione sul “movente”, che in realtà, nelle intenzioni delle “parlanti” che si credono più “parlanti” di altri e che di quel termine vorrebbero reclamare i diritti, doveva essere la parte più “forte” del significato, ma nel senso di “metamovente collettivo maschile”.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 หลายเดือนก่อน +3

      ​@@gattosilvestro9740non sono i parlanti a usare la parola femminicidio, ma i giornali. I parlanti la subiscono, come tante altre, e dato che la sentono infilata un po' ovunque fanno lo stesso anche loro. Quindi sì, qui c'è da sensibilizzare sul significato delle parole!

  • @vittoriobacchiega9118
    @vittoriobacchiega9118 10 หลายเดือนก่อน +1

    Yasmina, grazie. Condivido.
    Già Marco Crepaldi (che conosci) ha trattato questi argomenti.
    Sui giornalisti manipolati meglio che non mi esprima perché altro che parolacce. e che dire dei programmi trash che usano questi argomenti come "benzina".

  • @anonimo6603
    @anonimo6603 10 หลายเดือนก่อน +4

    Ma io mi chiedo, tenendo in considerazione che non c'è alcun genocidio, ma ha senso mettersi a parlare ogni volta di educazione scolastica? Mi pare che, nonostante tutti i suoi problemi, non è che stiamo crescendo così male in media per pensare di risolvere il tutto con... con cosa? Un'ora in cui arriva qualcuno a dire che uccidere è male?
    Come per i negazionisti: io ho avuto coetanei negazionisti, coetanei che come me hanno studiato l'olocausto (quello vero) a scuola, quelli che come me si sono trovati con un ebreo che ha parlato di ciò che ha vissuto per sensibilizzarci e comunque questi negazionisti, sui grandi numeri, ci sono comunque. Non credo che spingere ancor di più a livello scolastico cambierà qualcosa, perché non è un problema dettato dall'ignoranza. Lo sanno. Come i terrapiattisti sanno che la terra è tonda. Sono altre dinamiche che spingono le persone a determinate posizioni e comportamenti.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 หลายเดือนก่อน +2

      Quella dell'educazione scolastica infatti è una cazzata che deriva dal credere che ci sia un'emergenza culturale

  • @MatteoButtazzo-yi4in
    @MatteoButtazzo-yi4in 2 หลายเดือนก่อน

    La rettifica cos'è?

  • @ponente7380
    @ponente7380 4 หลายเดือนก่อน

    Ciao Yasmina. Volevo esporti la mia interpretazione della situazione di cui hai parlato nel video. In Italia è molto diffusa la concezione dell'uomo lavoratore, forte "con le palle" e colonna portante dell'economia familiare. È pensiero comune che la mamma sia colei che accudisca quasi in modo esclusivo i figli dovendo rinunciare, in mancanza di aiuto da parte dei famigliari, a portare avanti una carriera lavorativa. È un modo di pensare questo che porta secondo me a tutte le conseguenze di cui hai parlato nel video e non posso non vedere una radice di carattere patriarcale laddove invece nella realtà questa mentalità non è al passo coi tempi. Una delle tante conseguenze di questo è avere dei giudici che minimizzano gli abusi subiti da un uomo da parte di una donna perché questa facente parte del sesso debole e lui, evidentemente, un uomo senza palle. Ritengo che questa disparità o assurdità di giudizio della nostra società nei confronti di questi eventi abbia proprio origini da una mentalità che vuole l'uomo come sesso forte e la donna come sesso debole per non parlare poi di tutti quei pregiudizi per le donne che vengono considerate "poco di buono" a causa di una mentalità retrograda.

  • @Adrianaparatoredj
    @Adrianaparatoredj 10 วันที่ผ่านมา

    Una cosa mi ha dato tanto fastidio è stata la comunicazione dei giornali in merito al caso Morgan. Che bisogno c'era di sottolineare che i due pregiudicati contattati da Morgan per rapire Angelica fossero siciliani?

  • @vivianadepoli4177
    @vivianadepoli4177 10 หลายเดือนก่อน +2

    Ciao Yasmina, c'è chi confonde il giornalismo come se fosse scrivere un romanzo... E purtroppo c'è pure chi, grazie al giornalismo di adesso, emula. È raccapricciante.

  • @atanasiofulcanelli
    @atanasiofulcanelli 10 หลายเดือนก่อน

    ottimo video, è un piacere ascoltarti

  • @degu5414
    @degu5414 10 หลายเดือนก่อน +4

    Faccio un'osservazione a proposito della stampa: diceva Eco che il web ci mette a disposizione una gran quantità di informazioni senza darci la possibilità di filtrarle. Non so se sia un problema solo del web, ma puntualmente mi accorgo che non siamo in grado o non vogliamo filtrare l'informazione quando affronta certi temi.
    Esempio banalissimo per chi non sapesse di che sto parlando: se io sono bombardato da notizie su immigrati che delinquono, che stuprano, che rubano, che puzzano, il messaggio che mi arriva è che tutti gli immigrati sono pericolosi. Io però ho gli strumenti per filtrare quest'informazione, che banalmente possono essere anche la convinzione che tutti gli uomini sono uguali senza distinzione di razza o la consapevolezza che certa stampa cerca di demonizzare gli immigrati e poi ovviamente dati e notizie che filtrano l'informazione così come mi è data e permettono solo alla parte "inoffensiva" e non di parte della notizia, di raggiungermi (ovvero che un immigrato ha commesso un reato). Ebbene ho notato che col tema della violenza di genere la gente pare rinunciare a questa facoltà. Appena intavolo il discorso mi si risponde con frasi che sono palesi titoli di articoli di giornale, dati presi per ipse dixit senza essere contestualizzati e slogan come se piovesse. I peggiori ovviamente sono i maschi, presumo che per esorcizzare un qualche senso di colpa che ci viene inculcato o per distinguersi dai carnefici dato che quest'informazione, proprio come l'esempio che ho fatto poche righe fa, lascia intendere che tutti i membri di una categoria, siano pericolosi.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 หลายเดือนก่อน +2

      Hai ragione, è come se si spegnesse del tutto quella parte del cervello che invece con altre notizie funziona

    • @uomociambella
      @uomociambella 10 หลายเดือนก่อน +2

      Riflessione interessante la tua. E' noto a livello psicologico che gli individui fanno fatica a cambiare opinione anche a fronte di dati o prove che smentiscono una certa credenza. E' altresì noto però che l'effetto si attenua in presenza di una contronarrazione PUBBLICA (e quì il fatto che sia pubblica è importantissimo, perché mostra all'individuo che quella contronarrazione è condivisa anche da altri) rispetto a quella credenza.
      Quì secondo me c'è la differenza: il discorso razzista rispetto agli immigrati è contrastato da una narrazione di sinistra condivisa e pubblica che invece invita all'accoglienza ed all'antirazzismo. Il discorso sessista femminista invece non ha una contronarrazione: nessuno, né a destra né a sinistra, intavola un discorso contrastante di antisessismo, perché per tutti il sessimo è qualcosa che subiscono LE DONNE (dagli uomini, ovviamente). Lo vedi anche nella scelta terminologica, per esempio nella frase "contrasto alla violenza di genere": quì con genere si intende "donne", praticamente tutti lo interpretano così. Oppure quando si parla di "violenza domestica", praticamente tutti pensano ad una donna vittima di violenza da parte di un uomo.
      Insomma, marciandoci sopra tutti, la sinistra perché storicamente femminista e dalla parte dei più "deboli", e la destra per questioni securitarie e, diciamolo, anche perché le donne sono la maggioranza dei votanti, nessuna contronarrazione riesce ad emergere. Mia ipotesi personale, ovviamente

  • @PimpiNPR
    @PimpiNPR หลายเดือนก่อน +1

    Immaginate se per gli infanticidi scrivessimo "not all women but always a woman"
    Gogna mediatica e shitstorm