Gio: non scrivete commenti edgy Sempre Gio letteralmente 30 secondi prima: "Quella struttura sociale che spinge questo tipo di violenza... giù per le scale."
Dicembre 2015, 14 anni, ore 18.30. Esco dal corso di teatro dopo aver provato per l'ennesima volta la mia parte insulsa nel 'Mercante di Venezia'. Prendo il cellulare, collego gli auricolari per poi metterli nelle orecchie. Dal teatro alla stazione per sono circa 8 minuti, ma questa sera ce ne metto di più. Ricordo che quella sera era umida, non pioveva, ma tenevo il cappuccio per via della nebbia veramente fitta, non volevo che si gonfiassero i capelli. Un ragazzo, sui 20-30, si avvicina a me. "Scusa, per raggiungere X?" Io vedo di dargli le indicazioni. "Okay, grazie." E anche lui inizia a camminare, due passi indietro a me ma praticamente a fianco. Non mi faccio problemi e non ci faccio nemmeno caso, tanto una parte del tragitto l'abbiamo in comune. "Come ti chiami?" Dentro di me parte il campanello d'allarme. Rispondo con un nome falso "Di dove sei?" Città falsa. "Cosa studi?" Risposta falsa. Mi sento agitata, imposto la sveglia con una suoneria per simulare una chiamata. Parte la sveglia, smetto di camminare, mi arresto e fingo di rispondere. Purtroppo anche lui si ferma. "Ciao mamma! ...eh? ... Sul serio? ... Va bene, torno indietro. Prenderò il treno delle 19.10 allora. ... Sì, sì, ciao." Finita la finta chiama dico "Guarda devo tornare indietro, come ti ho detto per andare a X devi andare lì e lì. Ciao" Faccio marcia indietro, e sbirciando con la coda dell'occhio vedo che anche lui fa marcia indietro. Aumento il passo, di poco anche lui. Aumento ancora un po', lo stesso anche lui. Ed è allora che inizio a correre. Vuoi che fossi fortunata perché ci fosse la nebbia o che sapevo dove e come nascondermi, riesco a sparire. Cosa ci fosse stato in mezzo tra quel momento e quando tornai a casa non ricordo. Ricordo che raccontai l'accaduto a mia madre e mia sorella che erano sì preoccupate, ma non come mi aspettavo io. Mi aspettavo più apprensione, più terrore, più paura e invece no. Perché "per le femmine è normale". Non fu un boccone amaro scoprire che camminare la sera per una femmina era pericoloso, ma apprendere che era una realtà accettata dalle vittime stesse.
I pasticcini, i bambini, i canini, i passerottinii, i panini al salame, al prosciutto, alla paprika, alla carne, al burger vegano, al burger non vegano, l’alano, la mano, il catamarano e quiiiiiindiii
Verso i 17 anni, gruppo di ragazzi che cerca di cacciarmi fuori da una macchina di cui non avevo le chiavi, facendo allusioni abbastanza esplicite a cosa volevano farmi. Fortunatamente il proprietario della macchina è tornato in tempo perché ce ne riuscissimo a scappare. Un altra volta, un conoscente di mezza età che mi stava accompagnando in un paese vicino, prende e dal nulla inizia a toccarmi in mezzo alle gambe facendomi complimenti su come ero bella. Là mi sono buttata io fuori dalla macchina in movimento ed ho fermato quella dietro per andarmene di là. Un altra volta stavo aspettando seduta che mi venissero a prendere alla fermata del pullman, ed un signore attraversa la strada e s abbassa pantaloni e mutande d avanti alla mia faccia chiedendomi di succhiarglielo. Sono scappata pure da là. Di mio non ne ho mai fatto e non ne faccio un problema degli uomini cattivi perché sono uomini, ma a livello culturale un problema rilevante a riguardo c è, e ridurlo a scaramuccia tra i due sessi lo trovo controproducente per tutti, ed è un peccato che spesso ci si riduca a questo. Bel video Gio', anche se il fatto che uno debba mettere così tanto le mani avanti è di una tristezza immane.
Dio mio, ci sarebbero tante cose da dire, leggendo il tuo commento mi è venuto un senso di nausea allo stomaco per lo schifo di quanto ti è capitato, e diciamo che avendo assistito a cose del genere in più occasioni non mi stupisco più di tanto, e questo mi preoccupa, perché deve essere stata dura per te e per chi ne è vittima. Purtroppo è un retaggio che ci si porta dietro da tempo immemore, di gente e di un modo di pensare più simile a quello di animali che a quello di esseri umani
@@gliinvidiosidirannoaftereffect vabbe', non conosco un tema che non venga strumentalizzato, pure farne un video informativo su youtube è strumentallizzare le cose, poi bisogna vedere come uno lo fa, e se è utile a qualcosa credo.
è assurdo come commenti del cazzo ( i soliti meme, battutine sui capelli di giò ecc.. ) ricevono risposte e quindi una possibile discussione e invece qualcuno che scrive un commento riguardo il contenuto del video viene " trascurato". La odio la sezione commenti di youtube, sembra siano 85% bambini che pensano solo ai meme, che cosa inutile porcozeus. Cmq secondo me deriva tutto dalla religione, a cui ha delegato i compiti al genere, maschile e femminile. Il patriarcato si è instaurato col suo aiuto sicuramente. Il problema ( come se ce ne fosse uno.. vabbè) uno dei problemi è che la società se ne frega. Quando internet non era alla portata di tutti e anzi la tv lo era e la guardavamo tutti, non sicuravano di trasmettere sensibilizzazione riguardo il tema di genere. Le vittime cioè le donne avrebbero dovuto farlo, invece di mandare in onda uomini e donne, grande fratello e tutte ste stronzate, pensano solo al profitto. Ma questo è normale.. per loro. Altro problema, Anche se ci fosse una "buona educazione" dalla società per i bambini o anche adulti... riguardo la violenza sulle donne, questa non sarebbe affatto la soluzione al problema. Semplicemente perchè un bambino "educato" può cmq degenerare, un adulto educato può degenerare, l'educazione ne diminuisce la probabilità di moltissimo e ne instaura un miglior buon senso ampliandone la percezione. Tornando però al fatto che non sia una soluzione definita, infatti una minoranza esiste ed esisterà sempre di squilibrati. perchè i sistemi di sicurezza esistono? per bloccare il ladro in flagranza. Ecco. a me interessa che lo stupratore o chicchessia a compiere qualsiasi possible reato verso una donna sia colto in flagrante... ma che sto dicendo, CHE SIA FERMATO li stesso. Ma chi può farlo nel momento in cui le uniche due persone lì presenti sono lo stupratore e la vittima? Di certo non la prima, quindi è la vittima che si deve fare due coglioni cosi ( modo di dire che non tramonterà mai xD vabbè) per difendersi, con qualunque mezzo. possibile pistola elettrica. L'educazione non è la soluzione, affatto, pechè? perchè siamo GIà TUTTI EDUCATI nel 2021. Quelli che commettono questi tipi di reati sono una minoranza ovviamente e sono anche gente che "degenerano" e se ne fregano dell'educazione ricevuta per il semplice fatto che tutti siamo diversi quindi c'è chi la instaura nel proprio buon senso e chi valuta i guadagni e i rischi.. e a quanto pare questi rischi sono troppo pochi. (ovviamente sto parlando solo delo stupro perchè ritengo semplicemente sia quello più importante. non penso ci sia bisogno di dire che le altre cose non siano cmq importanti.. lo son..) Tornando al fatto della religione, beh l'influenza di questa malattia non si è ancora curata, Il sesso rimane "proibito", si và contro i profilattici, contro i gay, contro tutto quello che riguarda l'atto di procreare. Per i loro cazzo di dogmi. Se la società, e intendo questa volta l'insieme di individui che la compongono, fosse più aperta alla sessualità, al fatto che non esiste solo "l'unico" amore, ma bensì ognuno può amare chi cazzo vuole, e quindi io posso avere un legame affettivo con una persona e se questi è concorde posso anche avere un legame affettivo con un'altra senza che si tratti di tradimento o che entrambi ne soffrano. (praticamente non limitare il nostro affetto verso una sola persona.) cosa senza senso. ( affetto e scopata, parlo per entrambi i partner ovviamente mica uno solo.) cmq mi sono dilungato troppo e ci sarebbe tanto altro da dire ma concludo qui và.
@@marcopalleschi5327 Ma infatti fondamentalmente io ci sono abituata a questo genere di episodi, ne ho raccontato qualcuno, ma anche escludendo il catcalling e le strusciate sui mezzi, ne potrei raccontare altre. In questo genere di mondo ci sono cresciuta e ci morirò perche i cambiamenti culturali nonostante tutto richiedono tempo, e che la gente sia disposta ad andare in una certa direzione. I discorsi che si fanno oggi su queste tematiche non servono per oggi, servono per il domani che avranno gli altri alla fine, che forse è una cosa a cui si pensa fin troppo poco per focalizzarsi sul flame del momento, e su come scannarsi l un l altro.
Ho la discreta fortuna di vivere in una città che reputo tranquilla, nel Nord Italia, in un contesto in cui la gente di solito è molto gentile ma anche riservata. Rare volte mi è successo di sentirmi veramente in pericolo ma mi è comunque successo in più contesti di sentiemi fischiare dietro, anche in compagnia di amici, di essere avvicinata mentre ero sola in maniera tutt'altro che garbata. Mi è anche successo di avere un ex geloso, che mi telefonava di notte minacciandomi o insultandomi, mentre di giorno venivo letteralmente "scortata" dai miei amici che a turno venivano a prendermi in università. E vi assicuro che io rispetto a conoscenti ne ho vissute ben poche di cose. Non ho mai saputo che percentuale affibiare a chi ti fischia per strada, quanto mix tra goliardia e tentativo di approccio ci sia in una cosa come questa. Vi dico solo che io non fischio nemmeno al mio cane e che al posto di quella ragazza che se ne cammina per i cavoli suoi potrebbe esserci vostra madre, vostra sorella, la vostra ragazza. E di certo una cosa simile non può che portare ad una ed una sola opinione da parte della controparte: che siete, voi fischiatori e compagnia, dei coglioni pezzi di merda 😊 (Nel commento non mi riferisco a tutti gli uomini sia chiaro 😂 il mio è un plurale per indicare coloro che lo fanno)
Non tutti gli uomini sono così eh. Non mi sembra giusta una simile generalizzazione, così come non penso tu riterresti giusto affermare che tutte le donne vogliano solo l'uomo col portafogli o pieno o col Ferrari. E non mi esprimo ulteriormente.
@@lucianogallicchio8957 non ho mai detto "tutti gli uomini". Dove lo leggi? Come non ho mai detto "tutte le donne sono degli angeli, piccine e cartucce e non fanno violenza". Il "male" non ha sesso. Io ho solo parlato per me e della mia esperienza e quella di molte altre mie amiche, colleghe, conoscenti che hanno ricevuto fischi o parole gratis solo per goliardia, per farsi vedere dagli amici o perché lo si ritiene normale. Però MAI (o in una bassssssissima percentuale) ho sentito di ragazze/donne/signore essere tutte felicine perché fischiate per strada o perché uno si è accostato con l'auto urlando "wé bella figa". Mai, davvero mai. Anzi tutte un po' sconvolte, indignate, inorridite o spaventate. Non è piacevole. Ma non ho mica detto che lo facciano tutti gli uomini! I miei più cari amici che sono maschi, persone educatissime e intelligenti, di cui ho estrema fiducia e rispetto. Se ti senti però colpito nel vivo, per una cosa che non ho detto né inteso, forse il problema non è il mio commento
@@asonsabag9759 Bhe si quello si, mi sento offeso perchè poi, traslato nella vita di tutti i giorni, questo ''SIETE'' ha una certa valenza, perchè l'esperienza di tutti i giorni dimostra come per un uomo essere creduto è un po più difficile rispetto ad una donna. (pensa ad un uomo ingiustamente accusato di violenza ai danni di una donna, a chi pensi che crederanno sulla parola in mancanza di video o messaggi o generiche prove della sua innocenza? all'uomo o alla donna?) e lo dico perchè ci sono passato su simili storie. e non è piacevole. non a caso ti sei giustamente corretta e hai specificato che il plurale è riferito agli esempi che hai fatto. tutto qui.
Per risolvere questo problema dobbiamo cambiare una società che impone all'uomo di essere forte e dominante e alla donna di stare zitta e sottomessa e che fa di tutto per tenersi tale. Alla fine è tutto collegato: una donna che viene stuprata e si sente dire che se l'è cercata perché la gonna non arriva alle ginocchia, un uomo che si sente dire "sii uomo e reagisci" quando viene piacchiato, una ragazza presa in giro perché gioca a calcio, un ragazzo che subisce un simile trattamento perché si trucca, una coppia omossessuale che non può baciarsi in pubblico perché malgiudicati, un trans che si sente dire "sei nato/a maschio/femmina e tale rimani!", un non-binario che si sente dire "o sei maschio o sei femmina, non puoi essere entrambi o né l'uno o né l'altro." È per questo che noi tutti dobbiamo collaborare e risolvere i problemi di questo o di quell'altro gruppo.
mah io vedo ragazze giocare a calcio e non mi pare siano lo zimbello di tutti. Se una donna viene stuprata interviene la polizia e i criminali finiscono dentro. Uomini truccati ? hai voglia.... non vedi alla TV ? Ce ne sono di tutti i tipi, truccatissimi. Uomo dominante poi non direi... ovunque si vedono donne che trattano gli uomini come zerbini e quelli zitti perchè se fiati ti denunciano. Se ti picchiano certo che reagisco, devo stare li a prendere le botte ? Si chiama autodifesa e il codice penale la prevede come legittima. Prova a dare uno schiaffo ad una donna poi vedi se reagisce o se sta zitta. Vedo certe iene che si sporgono dai finestrini delle macchine per una precedenza.....!!!! Evidentemente non hai mai litigato con una donna... altro che zitta e sottomessa !!!! Oggi poi, col cavolo che le donne sono zitte e sottomesse. Quelli sono gli uomini casomai.
Gio, GRAZIE MILLE. Grazie di cuore, a nome di tutte le persone che hanno a che fare con la violenza di genere ogni giorno. Mi rendo conto che non dev'essere semplice per te prendere posizione su questi temi, soprattutto avendo una fanbase giovane e principalmente maschile. Ti esponi consapevolmente al rischio di una shitstorm come quella che ha colpito altri personaggi del web, e l'hai fatto con trasparenza e correttezza. C'è bisogno di un dialogo più ragionato su questi temi, sono stanca di urli e slogan appena si nomina il femminicidio. Io stessa sto attraversando una brutta storia di stalking e persecuzione da parte del mio ex-ragazzo, una persona con cui ho trascorso 8 anni della mia vita e che credevo mi amasse. Not all men, ma a volte questi uomini sono davvero i nostri padri, i nostri fratelli, i nostri fidanzati. Un abbraccio forte ❤️
Tutto ok fin quando non ho letto quel "not all men", ma cristo ancora a demonizzare una frase che dovrebbe essere ovvia. Nessuno dovrebbe permettersi di dire che tutti gli uomini sono responsabili per il crimine di un singolo.
Non propriamente episodi di violenza ma a livello psicologico sono pesanti: Io ormai ho costante ansia di passare da sola davanti ad un gruppo di ragazzi/uomini per colpa di anni ed anni di catcalling, iniziati quando ero alle medie. Non mi scorderò mai quando, a 12 anni, stavo tornando a casa con mia madre e un gruppo di uomini sulla quarantina fuori da un bar mi hanno fischiato dietro e detto "vieni qua bella". Avevo solo 12 anni e c'era MIA MADRE con me. Non era la prima volta e di solito ignoravo e basta, ma con mia madre lì è stato tutto peggio. Non mi sono mai vergognata così tanto, e non era neanche colpa mia. Un episodio più recente che mi fa ancora venire i brividi è un ragazzo che alle 8 sera mi ha fermato mentre tornavo a casa e mi fa "Ti seguo dalla rotonda della strada e vorrei il tuo numero". Non c'è mai fine a queste cose e onestamente è così stancante da diventare soffocante. Però poi quando ne parliamo è sempre "eh ma esageri, eh ma dovresti sentirti lusingata, eh ma sono solo complimenti dai". EDIT: Se siete qui per dirmi "che esagerata" come alcune persone nei commenti, vi prego di evitare e andare avanti con la vostra vita. Non ho bisogno di sentire dagli altri cosa mi debba mettere ansia e cosa no. Grazie
Pensa che se sto camminando e vedo davanti a me un gruppo di uomini vado sul lato opposto della strada, talmente tante sono state le volte, in tutta la mia vita, in cui ho ricevuto commenti e sguardi osceni. Sisi ma è tutto normale siamo noi che esageriamo....
@@bindibu7299 Stessa cosa. E mi succede con tutti: ragazzini, uomini di mezza età, ho ricevuto catcalling persino da gruppi di anziani. Però poi il problema siamo noi si.
Idem, mi sento ormai a disagio a passare accanto o davanti ad un gruppo di ragazzi. Anche a me è successo di ricevere un catcalling in pieno giorno quando ero con mia madre, lei si girò e indicò ai 2 ragazzi il dito medio. Mi vergognai come se fosse stata colpa mia se ho ricevuto quei commenti. P. S. Prima che qualche genio me lo chieda: ero vestita con dei jeans e una maglietta a maniche corte.
Mi dispiace molto, prendo l’occasione per sfogarmi di un fatto simile che mi è accaduto: stavo tornando alla macchina posteggiata con mia mamma dopo aver fatto compere, e un anziano che poteva avere circa 60/70 anni mi dice:”vieni qui puttana”. Non mi conosceva e io non lo avevo neanche guardato, stavo parlando con mia mamma. Per fortuna lei non ha sentito niente, e io non le ho detto nulla. Avevo 15 anni e mi sono vergognata tantissimo nonostante non avessi nessuna colpa
Oltre che a sentirci mancate di rispetto si aggiunge anche la paura quando accade in determinati contesti. Abbiamo tutte sentito qualche storia di amiche, famigliari, conoscenti (o per le meno fortunate, le viviamo), in cui il catcalling è solo l'inizio di una situazione più spaventosa. Un esempio è quello che successe a mia cugina qualche anno fa. Aveva 15 anni a quel tempo, tornava da un compleanno con un'altra sua amica, era inverno e già buio. Passano vicino ad un gruppo di alcuni 20enni ubriachi. Fanno catcalling, loro gli ignorano, il gruppetto inizia a ridere e si dirigono verso di loro. Le due aumentano il passo, stessa cosa la fanno il gruppetto sempre ridendo. Loro cominciano a correre spaventate, il gruppetto inizia a correre. Per loro fortuna riescono a nascondersi, stanno nascoste lì impetrite dalla paura per almeno 20 minuti prima di uscire e correre in direzione della casa di mia cugina. Non si erano mosse da lì perché sentivano le voci di quei ragazzi ancora in giro che le cercavano. Non voglio pensare e nemmeno mia cugina a cosa sarebbe successo se non fossero riuscite a nascondersi. Quindi quando qualcuno si lamenta del fatto che siamo troppo sensibili quando riceviamo catcalling mi altero non poco. Come facciamo a sapere cosa c'è nella mente della gente, se vogliono "solo" fare qualche battutina da scemi o hanno altri piani in mente? Non possiamo, quindi dobbiamo sempre stare in allerta. La paura viene prima e poi quando è passato rimane la rabbia e il senso di colpa ingiustificato.
A 14 anni per molti mesi c'era un cinquantenne che si appostava vicino casa mia e mi seguiva a piedi mentre andavo a scuola.A un certo punto iniziò a dirmi le porcate mentre passavo,dopo settimane di sopportazione provai a parlarne a diverse persone: tutti sminuirono la cosa.Alla fine lo minacciai di denuncia e cambiai strada per andare a scuola,anche se ci mettevo 40 minuti ,anziché i 15 della vecchia strada.Era il 2007 :mi chiedo se oggi sarebbe stato diverso o se l'indifferenza prevalga sempre.
Questo video mi ha portata a riflettere su qualcosa. Ero al luna Park, il mio amichetto dell'epoca mi consigliò di salire su delle montagne russe che a detta sua erano bellissime. Il tipo che attivava il meccanismo dopo avermi messo la cintura se ne uscì con "che belle gambe che hai, amore. Vedi che ora ti faccio volare". A pensarci adesso la cosa più inquietante era che questo mio amico non aveva alcun motivo di smettere di andare su quella giostra, presumibilmente perché non avrebbe neanche potuto immaginare che un uomo dell'età di suo padre gli dicesse cose del genere. Non avrei potuto manco io, a 12 anni, però non sono più salita.
Tocca dirle queste cose. È come se maschi e femmine vivano in società parallele: lo stesso signore magari col tuo amichetto è stato super educato e lui avrà forse pensato: "che signore simpatico". Infatti anche quando leggo i commenti, gli uomini non sanno chi è'sta gente, dicono 'è una minoranza di malati cafoni!'. No amore, sono gli amici tuoi del bar o dell'università o i tuoi colleghi di lavoro ma non lo sai. Quella che cammina da sola per strada di notte invece, si che lo sa.
Parlando di violenza e di come è subdola e sottile prendo spunto per raccontare una mia esperienza Metro piena neanche lo spazio di spostarsi, sento uno dietro di me strusciarsi sul mio sedere, all'inizio penso "vabbè è piena e si muove per i movimenti della metro, poi capirai è un vecchio non pensa a ste cose" però più cercavo di spostarmi in quei centimetri di spazio disponibili più mi seguiva finché non ho capito che non si muoveva così per i movimenti della metro ma ne era consapevole. È questo il problema te ne accorgi sempre dopo e ti senti sporca e in colpa per non aver detto nulla. Parlando di catcalling invece la prima uscita di maggio dopo il lockdown* di sabato sono uscita con le mie amiche avremmo fatto record di commenti stupidi, si vedeva che i maschi non uscivano di casa da mesi dovevano sfogarsi.
Son quei commenti di cui condividi il contenuto, ma di cui lo stesso ti fa talmente ribrezzo che ti sembra fuori luogo mettere "mi piace"... Lo metto lo stesso, si "apprezzi lo sforzo". Fermiamo questa delinquenza insieme!
Mi dispiace davvero tanto che tu abbia dovuto subire queste molestie. Purtroppo a volte quando ti trovi in determinate situazioni ti paralizzi, per quanto vorresti reagire. È un metodo di "difesa" che il tuo cervello mette in atto inconsapevolmente, la colpa non era certo tua. Parlando del catcalling, fa ugualmente schifo, ma che educazione ricevono questi soggetti?
Mi è successa esattamente la stessa cosa in pullman. Inizialmente pensai che si stesse semplicemente spostando per la mancanza di spazio, e mi sentii addirittura in colpa per aver supposto una cosa così meschina da parte di un'altra persona. E poi invece sentii la sua erezione che cercava insistentemente di strisciarmi sul culo. Non mi sono mai sentita così sporca
stessa cosa anche a me in pullman, sono scesa che ero sull'orlo delle lacrime e ricordo di essermi sentita non solo sporca ma anche in colpa per non aver detto nulla per paura di fare una "scenata"
Io vivendo in una città piccola non ho mai vissuto in prima persona violenze di genere e invece l'hanno scorso due tizi hanno iniziato a farmi apprezzamenti abbastanza discutibili. Io ero spaventata a morte e l'unica cosa che potevo fare era far finta di non aver sentito (sante airpods tarocche) e camminare il più veloce possibile. Ho sentito che mi urlavano "f*ga di legno" dietro. Il resto del tragitto fino a casa l'ho fatto correndo a perdifiato per paura di essere inseguita e raggiunta
Ti capisco benissimo. Io ormai ho costante ansia di passare da sola davanti ad un gruppo di ragazzi/uomini per colpa di anni ed anni di catcalling, iniziati quando ero alle medie. Non mi scorderò mai quando, a 12 anni, stavo tornando a casa con mia madre e un gruppo di uomini sulla quarantina fuori da un bar mi ha fischiato dietro e detto "vieni qua bella". Avevo solo 12 anni e c'era MIA MADRE con me. Non era la prima volta e di solito ignoravo e basta, ma con mia madre lì è stato tutto peggio. Non mi sono mai vergognata così tanto, e non era neanche colpa mia. Un episodio più recente che mi fa ancora venire i brividi è un ragazzo che alle 8 sera mi ha fermato mentre tornavo a casa e mi fa "Ti seguo dalla rotonda della strada e vorrei il tuo numero". Non c'è mai fine a queste cose e onestamente è così stancante da diventare soffocante. Però poi quando ne parliamo è sempre "eh ma esageri, eh ma dovresti sentirti lusingata, eh ma sono solo complimenti dai".
@@anastasia.00 sì, è deprimente. E la cosa peggiore è come queste persone passano subito alla difensiva e terminano esagerando e inventandosi frottole come "il matriarcato oppressore" o come gli uomini femministi (ne ho conosciuti parecchi) o sono alla ricerca disperata di figa o sono omosessuali.
la cosa più divertente è che è per colpa di uomini così se poi diventiamo davvero fighe di legno con zero voglia di scopare. io per anni ho creduto di essere lesbica perché non trovavo un uomo interessato al mio piacere e al mio benessere. erano tutti dei robot che pensavano solo a usarmi fisicamente. poi, ho conosciuto un essere umano vero. e ancora sono inibita, ho dei blocchi, dissocio ecc. credo che moltissime donne soffrano di una più o meno grave forma di ptsd per via di molestie, sfruttamento, abusi, violenze
@@marcello7781 il problema è che il femminismo è stato demonizzato a tal punto che nessuno sa veramente per cosa esista veramente. Quindi quando dici di essere femminista, ti ridono in faccia e dicono "ah quindi vuoi uccidere tutti gli uomini". E se cerchi di spiegare non ti ascoltano neanche perché è più comodo poltrire nella propria ignoranza.
Ciao Gio ho una ventina d'anni e solo qualche mese un episodio, banale a dire il vero, successo a una mia amica mi ha aiutato a cambiare prospettiva sulla situazione; in poche parole un simpaticone suo treno con sguardo grondante di sesso le aveva detto "a ma siamo abbronzatine eh" che ok come dicevo è banale e magari il tipo aveva solo un pessimo modo per provarci con le ragazze. Il fatto è che sentire come questa mia amica ne parlava, con evidente disagio nonostante fosse perfettamente consapevole della frivolezza della cosa, mi ha fatto assolutamente capire che è fortemente necessario un cambio di visione da parte dei maschiacci che proprio per questioni culturali hanno bisogno di uno sforzo enorme per comprendere il problema fino in fondo.
Il fatto è (riporto da spiegazioni di chi ha vissuto, correggete pure se sbaglio) che ancor più delle parole è l'atteggiamento e/o la situazione che pesano sulla vittima di catcalling. Se la stessa frase rivolta alla tua amica fosse stata pronunciata, anche da uno sconosciuto, ma con garbo e in un'occasione consona, non avrebbe certo sortito lo stesso effetto. Bisogna che i maschi siano educati al rispetto, all'empatia e che siano messi di fronte alla realtà.
Il problema credo sia approcciare una ragazza in modo possessivo e aggressivo passivo. Chi fa catcalling è una persona che crede gli sia tutto dovuto e tratta la donna come una preda sessuale. O almeno il 100% delle volte viene recepito così e crea disagio
@@rhaegar2627 esatto il punto è proprio questo. È necessario educare gli uomini e soprattutto sensibilizzarli alla questione, altrimenti non solo continueranno a comportarsi (spesso ingenuamente) in un modo che di sicuro per questioni culturali e forse per questioni biologiche mette a disagio degli esseri umani, ma inquineranno anche il dibattito che orbita intorno a queste situazioni. Con questo non voglio giustificare nessuno, voglio solo dire che il problema è molto più profondo e radicato di quanto si possa credere
Vorrei illudermi che questo commento verrà letto nonostante la lunghezza, but anyway.. Gio, ho apprezzato davvero tanto il fatto che tu abbia parlato del mettersi nei panni delle altre persone. Perché la cosa è questa.. prima di ragionare e considerare il prossimo come una persona, spesso lo consideriamo prima come uomo o donna. Prima di essere una donna io sono una persona e prima di essere un uomo tu sei una persona. Ci ho messo diverso tempo prima di capirlo, però (forse sarà grazie al fatto che sono una persona empatica e faccio meno fatica di altri ad immedesimarmi nel prossimo) quello che fa davvero la differenza è osservare le cose da 1 punto di vista diverso. Mi sono resa conto che gli uomini sono molto oppressi dalle "regole" ufficiose della nostra società e spesso è proprio la sofferenza e l'ignoranza che deriva da un sistema che ti considera prima come uomo che come persona, che porta alla violenza o alla considerazione sbagliata del genere femminile. Ho imparato a non giustificare le forme di violenza (perché quello MAI la violenza non ha MAI una giustificazione), ma a non biasimare certi tipi di comportamenti. Come io da bambina (ho 20 anni, sono una 2000) ho spesso sentito dai miei familiari, dagli amici, dall'ambiente scolastico, dalla TV, dall'internet (crescendo), che certi comportamenti sono normali, sono delle cafonate, ma nulla di cui preoccuparsi, nulla di cui lamentarsi, nulla su cui perdere del tempo e provare a correggere... allo stesso modo un bambino mio coetaneo sarà cresciuto senza particolare attenzione da parte della famiglia e delle entità sociali riguardo il rispetto delle femmine. E ovviamente non sto parlando di stupro o violenza fisica, perché è semplice parlare di quello, è ovvio che è sbagliato.. sto parlando della pacca sul culo alla compagna, del commento alla tipa che passa sul marciapiede, del fischio in macchina, dell'amico che fa la foto al culo della tipa che gli piace e lo invia nel gruppo. Certo, non è morto nessuno, non si è fatto male nessuno, nella maggior parte dei casi manco ci si accorge... però forse è da qui che le cose iniziano a degenerare. Forse, il ragazzino che tocca il culo alla compagna e manda la foto all'amico ha anche la sfortuna di vivere in un ambiente familiare sterile. La società per queste piccole cose non si indigna, quindi da chi può imparare quel ragazzo che ciò che fa è profondamente sbagliato? Provate a pensarci. Quanto davvero vi indignare se sentite un uomo (o una donna, perché anche questo succede e non va bene) fischia dalla macchina? Magari vorreste indignarvi e dire qualcosa, ma... c'è la rassegnazione, in fin dei conti succede da sempre e poi farei la parte dell'idiota iper sensibile. Perché dobbiamo sempre arrivare alla tragedia? perché non si può insegnare che il rispetto verso il prossimo non si dimostra semplicemente non ferendo fisicamente le persone o non uccidendole o stuprandole? Perché crediamo davvero che alla base non ci sia sempre la stessa solita cosa: l'educazione. E perché se lo sappiamo non ci sforziamo di educare chi non lo è. E non parlo solo del bambino che non sa nulla. Parlo proprio di quell'amico che invia la foto. Perché non viene fermato. perché non c'è indignazione da parte della gente che lo circonda. Perché si deve arrivare al punto di non ritorno e sentire al TG il vicino che "no, ma brave persone.. non avrei mai pensato" Perché è così difficile mettere da parte questo finto orgoglio e mettersi nei panni del prossimo, sforzarsi di capirlo o quanto meno di aiutarlo? Se siete arrivati a leggere fino a qui... beh grazie. E grazie Gio per il video.
La mia risposta, da parte di uno che non è né sociologo né psicologo, sarà anche semplistica, ma la scrivo lo stesso: educazione sentimentale (prima che sessuale). Non ve n'è traccia nel nostro sistema scolastico, ragion per cui sentimenti basilari come l'empatia e il rispetto per l'altro o te li insegnano in famiglia, o hai una particolare propensione, oppure non sai cosa siano. E cresci circondato da coetanei che addirittura ti scherniscono se li hai.
"perché l'amico che invia la foto non viene fermato". Per via delle bolle, e perché cambiare idea è doloroso. Son capitati episodi del genere in alcuni gruppi a cui partecipo, ma indignarsi e denunciare la cosa non serve a niente. Ti attiri solo antipatie. E non salvi la vita a nessuno. Posso provare a fare cambiare atteggiamento a un mio fratello magari, ma già con un amico è difficile, con un intero gruppo è imfattibile. Sei uno contro tanti. In quella bolla non riesci a far cambiare idea alla gente. E poi cambiare idea è doloroso. Per accettare che fare catcalling è sbagliato devi prima accettare di essere stato nel torto e aver ferito delle donne senza badare ai loro sentimenti. Non è facile da accettare. È doloroso. E quindi per autoproroteggersi ci si tappa le orecchie e ci si rifuita di cambiare idea. Non è un problema che gli individui possono risolvere. Bisogna attaccare la bolla in massa, e bisogna farlo prima che la gente si formi un'idea da dover cambiare. L'unica è educazione civica a scuola. Che porco cane non capisco come sia accettabile che insegnino ancora un'ora a settimana di religione cattolica mentre educazione civica è una barzelletta che non prende nessuno seriamente. E poi ci stupiamo che non riusciamo a implementare vaccinazioni obbligatorie. Bel commento comunque! Sempre bello leggere opinioni di giovani in gamba.
@@danielemazzali9810 Si, è sicuramente vero che essere l'unico che si indigna e va contro il gruppo è difficile perché si rischia di venire emarginati. Io parlo da ragazza ovviamente, e non ho mai avuto a che fare con amiche che avevano comportamenti sessisti con dei ragazzi.. però ho avuto a che fare con amici che avevano atteggiamenti omofobi o razzisti ad esempio.. io con loro mi sono indignata, mi sono indignata con i nostri amici in comune e quelli che non vedevano il problema li ho lasciati perdere come amici. Ovviamente questo discorso non può essere paragonato in modo perfetto a quello che hai fatto tu prima, perché indignarsi per razzismo e omofobia è più "facile", è più accettato dalla società. (Apro parentesi per far notare quanto sia triste e quanto tempo dovrà passare prima che comportamenti come catcalling o molestie "minori" vengano considerati con la loro importanza). Però l'unica cosa su cui volevo obiettare è che.. mi sembra che quasi sempre non ci sia nemmeno l'intento di provare a spiegare agli amici che quella cosa è sbagliata. Nemmeno ci si prova perché già si sa in partenza che tanto non serve a niente. È ovvio che per avere un cambiamento reale ci sia bisogno delle scuole, delle famiglie e dell'insegnamento e sensibilizzazione in generale. Però ammetto che un po' mi spaventano quelle persone che nel proprio non si permetterebbero mai di fare nulla, ma che escono tranquillamente con amici che urlano dalla macchina.. come fate ad essere amici di persone del genere?
@@jjuli__ Non lo so. Personalmente non ho amici che urlano dalla macchina (o fanno catcalling o cose del genere). Probabilmente gente di questo tipo si circonda di amici che la pensano come loro, che quindi non reagiscono. Oppure è solo fare le pecore. Conosco individui che non fumano a meno che non sono in un gruppo di fumatori, non fanno battute omofobe a meno che non sono in un gruppo di gente omofoba etc..
Ciao Giovanni, innanzitutto complimenti per i tuoi contenuti, sempre chiaro e preciso. In questo video hai parlato di un argomento che molto spesso è difficile da trattare, perché escono di consueto gli ottusi che si ostinano a ripetere come una filastrocca "e allora gli uomini ", e tutto ciò sta diventando veramente difficile parlare di questo argomento. Sei uno dei pochi divulgatori che ha trattato l'argomento in maniera lucida. Posso solo dirti grazie per questo video, sei veramente in gamba.
Dovresti provare a capire perché ci sono così tante persone che dicono questa cosa, e perché si fa una critica di questo tipo di narrazione tossica. Nessuno qui è ottuso, si porta una visione diversa del fenomeno e di conseguenza risolverlo che però non viene ascoltata. Ti invito a leggere il mio commento, che avevo scritto come risposta al video, poi fatti tu un’idea. Eccolo: --- Invito tutti a leggere seriamente le mie argomentazioni, perché per quanto GioPizzi abbia provato a scansare eventuali critiche, devo dire che ha detto ugualmente tantissime cose imprecise o totalmente sbagliate, anche piuttosto palesi. Non parlo a caso, ho studiato psicologia sociale, e Storia delle Culture e delle Ideologie, oltre che antropologia e neuroscienze. Parto in ordine cronologico su tutti i punti che reputo sbagliati nel video, e poi faccio la mia analisi sulla questione, spiegando anche il perché questo tipo di narrazione sia tossica. 1) All’inizio dici che la “violenza di genere” sia sinonimo di violenza sulle donne, in quanto sia statisticamente molto più alta. Questo è oggettivamente sbagliato, per fortuna negli ultimi anni molte università e molte associazioni si sono accorte delle problematiche della violenza sugli uomini e hanno iniziato a fare, tra mille polemiche e tentativi di repressione, anche studi sulla violenza verso gli uomini. In Belgio ad esempio il fenomeno diventò così importante tanto che il Governo stesso decise di trattare in modo onnicomprensivo la violenza di genere (sia verso uomini che verso donne) a seguito di varie statistiche allarmanti che emersero. Si fecero altri studi in Inghilterra che sottolinearono come circa il 30% degli uomini avesse subito gravi atti di violenza dalla partner. In Italia la statistica più autorevole è stata quella dell’Università di Siena, che racconta di 5 milioni di uomini vittime di violenza domestica ogni anno, ecco alcune fonti: www.occhionotizie.it/maschicidio-violenza-uomini/ www.osservatoriodiritti.it/2019/02/20/violenza-sugli-uomini/amp/ Qual è ora il problema? Che la politica in Italia, se prova ad occuparsi un po’ della faccenda, viene estremamente repressa ed ostracizzata dal femminismo che proibisce di occuparsi di queste problematiche, ecco una prova concreta anche piuttosto famosa: www.ilprimatonazionale.it/cronaca/violenza-domestica-contro-uomini-femministe-insorgono-168274/ È chiaro ci sia una volontà da una certa parte politica di minimizzare e reprimere la problematica, per far emergere la donna come unica vittima dell’uomo privilegiato. Questo crea un effetto ideologico e conflittuale, in cui le donne stesse si sentono minacciate in modo esasperato e quindi coltivano l’odio verso una parte sociale (in questo caso gli uomini), dall’altra parte gli uomini si sentono non ascoltati, repressi, perché non possono parlare di queste problematiche, e si ribellano a loro volta. Risultato? Guerra ideologica e mancanza di soluzioni e collaborazioni costruttive. Il caso recente di Johnny Depp spiega bene come la cultura occidentale faccia ancora fatica a riconoscere la possibilità che un uomo possa aver subito violenze dal partner, e di questo tema, come società, ce ne dobbiamo occupare. 2) Non ha senso dire che se si parla di violenze di genere non si può parlare di violenze sugli uomini, perché se ne deve parlare in una sede diversa. Per due motivi. Innanzitutto perché la cultura attuale NON permette di parlare di violenza sugli uomini, la Cancel Culture ha dimostrato più volte che questi temi vengono criticati, repressi, e l’articolo che vi ho linkato prima sulla repressione della proposta al Campidoglio di approfondire e studiare di più il tema sulla violenza verso gli uomini, sia stato “censurato” e represso dalle femministe. Non si può ignorare questa cosa. Quindi visto che non si può parlare di problematiche maschili, conviene fare come in Belgio, e cioè rendere la violenza di genere e i problemi di genere onnicomprensivi, quindi studiarli, raccontarli, e risolverli socialmente come un unico sistema sociale bidimensionale che riguarda la dimensione uomo e la dimensione donna, che, ricordiamo, sono comunque collegate tra loro. Questo eviterebbe di esasperare la narrazione tossica e oggettivamente falsa secondo cui è solo la donna a subire atrocità, quando in realtà le statistiche parlano di numeri sovrapponibili. Ovviamente tutto questo la società non lo sa, perché non trova spazio nella narrazione mediatica, e noi basiamo le nostre conoscenze proprio sulla narrazione mediatica, di conseguenza se non ne parlano i media in automatico per noi una cosa non esiste. E tu sei stato l’esempio perfetto di mistificazione. 3) Hai dato una definizione oggettivamente falsa di patriarcato, non so se in cattiva fede o in buona fede semplicemente perché non l’hai studiato. In antropologia e in sociologia si studiano i sistemi delle varie civiltà, quindi come ogni comunità, civiltà, tribù (totalmente staccate tra loro e che non condividono la stessa cultura) si organizza per sostenersi e permettere ai suoi membri di sopravvivere. Detto brevemente, il patriarcato era un sistema essenzialmente di ruoli che si rendeva necessario nelle società arretrate in quanto basate principalmente sulla forza fisica (agricoltura a mano, costruzioni, guerre) e quindi i ruoli si dividevano in quelli che richiedevano forza fisica, assegnati ai maschi (quindi i lavori faticosi) e quelli che non la richiedevano (cura della prole, lavori domestici, cucina, arte del ricamo) alle femmine. Sistema che è andato avanti fino alla seconda rivoluzione industriale quando la forza fisica ha smesso di essere così predominante nei lavori e quindi il mercato si è aperto anche alle donne, con conseguenti evoluzioni dei ruoli di genere. Non è assolutamente vero che nella storia le donne sono state trattate come fermaporte: la differenza la faceva la classe sociale, una donna nobile o aristocratica viveva nel lusso ed era trattata molto meglio rispetto ad un uomo del popolo. C’era sempre la divisione in ruoli, ma a livello di valore erano i nobili, maschi e femmine, a detenerlo. 4) Altre cose sbagliate minori che hai detto: le donne sono le principali vittime di omicidio. Falso. Dati alla mano in Italia la stragrande maggioranza di vittime di omicidio sono i maschi, e tanto per ampliare, sono anche i maschi a compiere più suicidi, fino a 4 volte di più. Riguardo il delitto d’onore, una legge sicuramente assurda, ma riguardava chiunque, anche le donne potevano ottenere sconti di pena se avessero ucciso il loro marito in caso di adulterio, quindi la questione di genere non sussiste. Riguardo ciò che hai detto sul Blm, scusami ma è un’altra grandissima semplificazione di un fenomeno molto più ampio: statisticamente sono molti di più i bianchi uccisi dalla polizia, che non i neri, è una cosa fortemente risaputa. Il numero di bianchi e neri uccisi è sovrapponibile al numero medio di reati violenti commessi da bianchi e neri. La questione che tutti ignorano è diversa, ovvero del perché la polizia utilizza così facilmente le armi, ed è basata sul fatto che in America ci sia libera circolazione di armi e quindi è un Paese estremamente violento, di conseguenza lo è anche la polizia, che legalmente ha il diritto di sparare se una persona fermata fa movimenti bruschi o prova a prendere qualcosa dalla tasca (che potrebbe essere un’arma). Questo problema si risolve eliminando le armi da fuoco dal Paese, sia la vendita che quelle in circolazione, e quindi creare una nuova regolamentazione della polizia, oltre ad investire dei quartieri malfamati in termini di inclusione sociale. 5) Quella sul “privilegio maschile” di non doversi preoccupare di aggressioni è davvero una cosa ridicola. Noi maschi proprio in quanto tali non abbiamo una forma di tutela sulla violenza, anzi siamo portati a doverci difendere da soli dalle violenze e perfino denunciare risulta una cosa “da codardi”, soprattutto se il carnefice è una donna. Infine, vorrei dire, per essere davvero inclusivi, risolvere il problema delle violenze, delle discriminazioni, e favorire l’uguaglianza, è essenziale parlare di problematiche di genere in modo ampio, includendo sia quelle maschili che femminili, evitando di fare una narrazione ideologica di parte o una “contrapposizione ideologica” tra le parti, che richiama le peggiori ideologie totalitariste, che si basavano proprio sull’assunto di formare una classe di “nemici” da ostracizzare, nemici che vengono considerati minacce, usurpatori, oppressori, invasori... ops ho cambiato ideologia 😅 In ogni caso il punto è quello. E la scusa di dover parlare in sede diversa di problemi maschili non regge, perché prove alla mano abbiamo visto che una certa parte politica non lo permette, e i media li ostracizzano, quindi dire questa cosa è assolutamente ipocrita. Per qualsiasi altra opinione, sono qui!
La stragrande maggioranza delle denunce di molestia e stalking è falsa e infondata. Di divulgazione qui c'è niente. I dati reali sono altri e giopizza ne ha citato giusto un paio tralasciando quelli veri. Ah. I sondaggi non contano. Chiunque potrebbe dichiarare do essere stata vittima di violenza.
È strano guardare un video interessante, andare nei commenti per vedere come gli altri abbiano percepito queste argomentazioni, ma notare che il 90% di questi sia riferito ai suoi capelli... Molto esplicativo riguardo alle problematiche trattate. Comunque, come al solito bel video, apprezzato soprattutto il confronto su quale sia l'esito peggiore per i due sessi quando vengono importunati
@@ilcoccodrillohnazionale4947 Mmmh, mi dispiace, ma ormai è troppo tardi... fino al 3° piano le probabilità di farsi del male sono piuttosto basse, ricordati di puntare in alto!
Un'unica nota, quando parli di catcalling fai troppo riferimento alla "paura" che può nascere in una donna, ma spesso a renderlo insopportabile è l'estrema mancanza di rispetto, l'essere visti solo come un pezzo di carne che cammina, la convinzione che sia normale commentare o parlare in certi modi. Quindi non è solo paura. C'è anche quella, per carità, soprattutto in contesti di "branco" o nel caso di persone non in sé (alcol, droga...), ma la mancanza di rispetto è anche peggio. Per non parlare di tutti quelli (spesso uomini/ragazzi che non sanno sempre ciò di cui parlano) a cui sembra normale, o che li interpretano come complimenti di cui andare fieri. Dover spiegare che un over cinquantenne che fischia/commenta (spesso pure un po' nosense come "belle cosce", che sono un prosciutto?) una ventenne sia inappropriato, irrispettoso e fastidio, è assurdo ma spesso la prassi. Solo per dire che bisogna smettere di vedere le donne come deboli e indifese perché non sempre questo è il punto✌🏻
L'ho pensato anche io, ovviamente sentirsi in pericolo è la cosa più orribile in tali situazioni, ma il catcalling mi ha sempre fatto sentire in primis usata e messa nella condizione di non poter reagire, perché qualsiasi reazione avrai non potrà toglierti la sensazione di sudiciume e mancanza di rispetto che queste molestie lasciano addosso.
È frustrante sentire certe testimonianze perché il mio senso di giustizia urla "sono loro le sporche merde, voi non avete fatto nulla, loro devono sentirsi sporchi e vergognarsi", ma capisco che non sia qualcosa che si controlli a piacere, è una reazione viscerale. Continuerò a cercare di informare quante più persone sull'argomento (di qualunque sesso), sperando che il mondo sappia crescere e migliorarsi.
@@rhaegar2627 Che poi il problema è quando rispondi male in questi casi perché è la prima cosa che verrebbe normale da fare, ma poi quando continua a succedere impari ad ignorarlo (anche perché non sai mai come possano reagire le altre persone...). Spero che sempre meno persone debbano "imparare" certe cose, ma anzi venga fatta molta più educazione in senso opposto. E già un video così aiuta!
Penso che lui abbia parlato principalmente della paura che può scaturire in situazioni del genere sia perché veniva meglio come associazione alla sua storia del telefonino, e anche perché probabilmente ne era più informato a proposito dalle testimonianze delle sue amiche. Però si assolutamente, quei tipi di commenti, specialmente con quella sfacciataggine sono davvero deumanizzanti
Meno male che non so fischiare. Purtroppo non posso capire come ti puoi sentire se ti fischiano per strada perché sinceramente io che sono un maschio farebbe anche piacere una cosa del genere da parte di una o più ragazze ma posso capire l'oggettificazione, la mancanza di rispetto, la paura ecc... Ora non fraintendermi, questo argomento è molto di mio interesse ma il catcalling (a parte in casi davvero osceni come un commento del tipo "bel culetto") non mi sembra un problema enorme per il quale scendere in piazza, io mi preoccuperei molto di più sulla violenza e sul salario che molte volte è più basso rispetto a quello di un uomo.
Da donna ti ringrazio per il modo in cui hai parlato della violenza di genere. È il modo in cui vorrei che tutti vedessero questo problema. Ovviamente non vedo tutti gli uomini come cattivi e stronzi ma la quando hai descritto la situazione delle cinque donne che fischiano l'uomo e i cinque uomini che fischiano la donna ha mostrato meglio la paura che abbiamo noi. Io vivo da sola da quasi un anno in un'altra regione e sono senza auto e a volte stacco da lavoro alle 9 di sera e per tornare a casa faccio un pezzo di strada isolato e altre volte per andare a lavoro devo partire intorno alle 5:45 per recarmi a lavoro. Lo stare da sola, il non aspettarmi nessuno a casa mi mette inquietudine anche se fortunatamente mai successo niente. Sfortunatamente la mia situazione di disagio e paura non la capisce quasi nessuno anzi alcune colleghe pensano che esageri. Comunque grazie del video. Fatto davvero bene. Mi ha fatto sentire un pó piú capita.
Finalmente qualcuno, un uomo, che spiega forte e chiaro come funziona la retorica della delegittimazione. Ti ringrazio, c'è bisogno di ripeterlo altre mille volte agli utenti e colleghi del web perché fin troppo dilagano non-argomentazioni gravi sul tema, ed è aberrante, da donna, sentire certe rivendicazioni in risposta ad un problema sociale che dovrebbe riguardare tutti. Spero che questo video venga visto il più possibile
Quello che più mi fa impazzire della violenza di genere (subita dalle donne) è che viene perpetrata anche dalle stesse donne. Più mi avvicino ad una (spero) ampia comprensione di questa situazione, più mi sembra che il problema sia tutt'altro che facile da affrontare e risolvere in una società come la nostra, ma al contempo vedo crescere la consapevolezza e ne sono felice.
Ti invito a leggere il commento che ho lasciato per capire perché penso sia sbagliata la narrazione di questo video e perché i problemi di genere dovrebbero essere onnicomprensivi. Ti riporto il mio commento qui giù: ---- Invito tutti a leggere seriamente le mie argomentazioni, perché per quanto GioPizzi abbia provato a scansare eventuali critiche, devo dire che ha detto ugualmente tantissime cose imprecise o totalmente sbagliate, anche piuttosto palesi. Non parlo a caso, ho studiato psicologia sociale, e Storia delle Culture e delle Ideologie, oltre che antropologia e neuroscienze. Parto in ordine cronologico su tutti i punti che reputo sbagliati nel video, e poi faccio la mia analisi sulla questione, spiegando anche il perché questo tipo di narrazione sia tossica. 1) All’inizio dici che la “violenza di genere” sia sinonimo di violenza sulle donne, in quanto sia statisticamente molto più alta. Questo è oggettivamente sbagliato, per fortuna negli ultimi anni molte università e molte associazioni si sono accorte delle problematiche della violenza sugli uomini e hanno iniziato a fare, tra mille polemiche e tentativi di repressione, anche studi sulla violenza verso gli uomini. In Belgio ad esempio il fenomeno diventò così importante tanto che il Governo stesso decise di trattare in modo onnicomprensivo la violenza di genere (sia verso uomini che verso donne) a seguito di varie statistiche allarmanti che emersero. Si fecero altri studi in Inghilterra che sottolinearono come circa il 30% degli uomini avesse subito gravi atti di violenza dalla partner. In Italia la statistica più autorevole è stata quella dell’Università di Siena, che racconta di 5 milioni di uomini vittime di violenza domestica ogni anno, ecco alcune fonti: www.occhionotizie.it/maschicidio-violenza-uomini/ www.osservatoriodiritti.it/2019/02/20/violenza-sugli-uomini/amp/ Qual è ora il problema? Che la politica in Italia, se prova ad occuparsi un po’ della faccenda, viene estremamente repressa ed ostracizzata dal femminismo che proibisce di occuparsi di queste problematiche, ecco una prova concreta anche piuttosto famosa: www.ilprimatonazionale.it/cronaca/violenza-domestica-contro-uomini-femministe-insorgono-168274/ È chiaro ci sia una volontà da una certa parte politica di minimizzare e reprimere la problematica, per far emergere la donna come unica vittima dell’uomo privilegiato. Questo crea un effetto ideologico e conflittuale, in cui le donne stesse si sentono minacciate in modo esasperato e quindi coltivano l’odio verso una parte sociale (in questo caso gli uomini), dall’altra parte gli uomini si sentono non ascoltati, repressi, perché non possono parlare di queste problematiche, e si ribellano a loro volta. Risultato? Guerra ideologica e mancanza di soluzioni e collaborazioni costruttive. Il caso recente di Johnny Depp spiega bene come la cultura occidentale faccia ancora fatica a riconoscere la possibilità che un uomo possa aver subito violenze dal partner, e di questo tema, come società, ce ne dobbiamo occupare. 2) Non ha senso dire che se si parla di violenze di genere non si può parlare di violenze sugli uomini, perché se ne deve parlare in una sede diversa. Per due motivi. Innanzitutto perché la cultura attuale NON permette di parlare di violenza sugli uomini, la Cancel Culture ha dimostrato più volte che questi temi vengono criticati, repressi, e l’articolo che vi ho linkato prima sulla repressione della proposta al Campidoglio di approfondire e studiare di più il tema sulla violenza verso gli uomini, sia stato “censurato” e represso dalle femministe. Non si può ignorare questa cosa. Quindi visto che non si può parlare di problematiche maschili, conviene fare come in Belgio, e cioè rendere la violenza di genere e i problemi di genere onnicomprensivi, quindi studiarli, raccontarli, e risolverli socialmente come un unico sistema sociale bidimensionale che riguarda la dimensione uomo e la dimensione donna, che, ricordiamo, sono comunque collegate tra loro. Questo eviterebbe di esasperare la narrazione tossica e oggettivamente falsa secondo cui è solo la donna a subire atrocità, quando in realtà le statistiche parlano di numeri sovrapponibili. Ovviamente tutto questo la società non lo sa, perché non trova spazio nella narrazione mediatica, e noi basiamo le nostre conoscenze proprio sulla narrazione mediatica, di conseguenza se non ne parlano i media in automatico per noi una cosa non esiste. E tu sei stato l’esempio perfetto di mistificazione. 3) Hai dato una definizione oggettivamente falsa di patriarcato, non so se in cattiva fede o in buona fede semplicemente perché non l’hai studiato. In antropologia e in sociologia si studiano i sistemi delle varie civiltà, quindi come ogni comunità, civiltà, tribù (totalmente staccate tra loro e che non condividono la stessa cultura) si organizza per sostenersi e permettere ai suoi membri di sopravvivere. Detto brevemente, il patriarcato era un sistema essenzialmente di ruoli che si rendeva necessario nelle società arretrate in quanto basate principalmente sulla forza fisica (agricoltura a mano, costruzioni, guerre) e quindi i ruoli si dividevano in quelli che richiedevano forza fisica, assegnati ai maschi (quindi i lavori faticosi) e quelli che non la richiedevano (cura della prole, lavori domestici, cucina, arte del ricamo) alle femmine. Sistema che è andato avanti fino alla seconda rivoluzione industriale quando la forza fisica ha smesso di essere così predominante nei lavori e quindi il mercato si è aperto anche alle donne, con conseguenti evoluzioni dei ruoli di genere. Non è assolutamente vero che nella storia le donne sono state trattate come fermaporte: la differenza la faceva la classe sociale, una donna nobile o aristocratica viveva nel lusso ed era trattata molto meglio rispetto ad un uomo del popolo. C’era sempre la divisione in ruoli, ma a livello di valore erano i nobili, maschi e femmine, a detenerlo. 4) Altre cose sbagliate minori che hai detto: le donne sono le principali vittime di omicidio. Falso. Dati alla mano in Italia la stragrande maggioranza di vittime di omicidio sono i maschi, e tanto per ampliare, sono anche i maschi a compiere più suicidi, fino a 4 volte di più. Riguardo il delitto d’onore, una legge sicuramente assurda, ma riguardava chiunque, anche le donne potevano ottenere sconti di pena se avessero ucciso il loro marito in caso di adulterio, quindi la questione di genere non sussiste. Riguardo ciò che hai detto sul Blm, scusami ma è un’altra grandissima semplificazione di un fenomeno molto più ampio: statisticamente sono molti di più i bianchi uccisi dalla polizia, che non i neri, è una cosa fortemente risaputa. Il numero di bianchi e neri uccisi è sovrapponibile al numero medio di reati violenti commessi da bianchi e neri. La questione che tutti ignorano è diversa, ovvero del perché la polizia utilizza così facilmente le armi, ed è basata sul fatto che in America ci sia libera circolazione di armi e quindi è un Paese estremamente violento, di conseguenza lo è anche la polizia, che legalmente ha il diritto di sparare se una persona fermata fa movimenti bruschi o prova a prendere qualcosa dalla tasca (che potrebbe essere un’arma). Questo problema si risolve eliminando le armi da fuoco dal Paese, sia la vendita che quelle in circolazione, e quindi creare una nuova regolamentazione della polizia, oltre ad investire dei quartieri malfamati in termini di inclusione sociale. 5) Quella sul “privilegio maschile” di non doversi preoccupare di aggressioni è davvero una cosa ridicola. Noi maschi proprio in quanto tali non abbiamo una forma di tutela sulla violenza, anzi siamo portati a doverci difendere da soli dalle violenze e perfino denunciare risulta una cosa “da codardi”, soprattutto se il carnefice è una donna. Infine, vorrei dire, per essere davvero inclusivi, risolvere il problema delle violenze, delle discriminazioni, e favorire l’uguaglianza, è essenziale parlare di problematiche di genere in modo ampio, includendo sia quelle maschili che femminili, evitando di fare una narrazione ideologica di parte o una “contrapposizione ideologica” tra le parti, che richiama le peggiori ideologie totalitariste, che si basavano proprio sull’assunto di formare una classe di “nemici” da ostracizzare, nemici che vengono considerati minacce, usurpatori, oppressori, invasori... ops ho cambiato ideologia 😅 In ogni caso il punto è quello. E la scusa di dover parlare in sede diversa di problemi maschili non regge, perché prove alla mano abbiamo visto che una certa parte politica non lo permette, e i media li ostracizzano, quindi dire questa cosa è assolutamente ipocrita. Per qualsiasi altra opinione, sono qui!
@@AlessioC97x grazie, un commento sensato e supportato da dati reali. Questo video sembra senza inesatteze ma in realtà ce ne sono molte (oltre che un sacco di cherry picking)
@@AlessioC97x Nel questionario usato dall'università di Siena, che lessi anni fa quando uscì, c'è una domanda che recita "è capitato che una donna abbia iniziato con te i preliminari di un atto sessuale, per poi rifiutarlo senza fartene comprendere il motivo?" , ed è una domanda che indaga la dimensione della violenza psicologica MA chi è che decide se una motivazione a non fare sesso sia comprensibile?! L'uomo che lo vuole fare? Ora, se da una parte c'è una presunta possibilità di fare violenza psicologica, dall'altra c'è lo stupro visto che se una donna dice "no", anche se prima di ha "risucchiato l'anima", rimane comunque "no" e se questo non viene rispettato è stupro! E mi chiedo come sia possibile che una domanda così ambigua sia finita in un questionario che è stato fatto su larga scala e non è neanche l'unica domanda così, è pericoloso! Non mi garbó punto allora e tutt'ora. (Per verificarlo basta andare sull'articolo universitario digitando " studio università di Siena violenza contro gli uomini" , in fondo a pagina 8 su 18).
@@AlessioC97x hai detto delle cose imprecise e ti sei allontanato dal centro della questione. Gli uomini sono si le maggiori vittime di omicidio, ma la stragrande maggioranza di questi viene da altri uomini e c'entra poco con la questione perché entrano in campo altre dinamiche sociali. Qua si parla di omicidi riconducibili a violenza di genere, non tutti gli omicidi. Per i blm, la maggior parte della gente uccisa è bianca si, ma in percentuale è molto più probabile che sia un nero ad essere ucciso rispetto a un bianco. È una questione di proporzioni. Per il secondo punto: quando si tratta un macroargomemto come questo, bisogna fare attenzione a non confondersi. Perché si parla di violenza di genere e in generale di un sistema che mette in molti contesti la donna in condizioni di inferiorità o di stress psicologico. Che una donna riceva molte più molestie da sconosciuti è palese ed oggettivo. Non serve studiare ma conoscere giusto anche solo una ragazza. E indagando sui motivi di questo fenomeno tutto riconduce a un sistema che pian piano sta cambiando ma che continua ad avere problemi di sessismo. È lo stesso sistema che impone all'uomo di rientrare in un modello molto restrittivo, che gli richiede di adempiere al suo ruolo nella società. Quando ciò non accade, vediamo persone pronte a molestare e violentare le donne(un vero uomo ha successo in amore) oppure al suicidio(l'uomo deve guadagnare e portare il pane a casa). Ovviamente è tutto semplificato.
C'è una costante guerra di attenzione riguardo questi problemi, la gente ha paura che se problema X diventa il più discusso, con più focus, quello con più attenzione mediatica... allora gli altri rischino di essere dimenticati, considerati meno importanti o peggio... accettati. "Ora è il momento di X, ce ne sarà un'altro per Y" Penso che involontariamente sia quello che generi molta paura in molte persone che poi ricorrono a "Eh ma le donne? Eh ma gli uomini?". Cercano di spostare l'attenzione non con intento di delegittimare ma per paura che altri problemi vengano delegittimati e oscurati. Un bel cane che si morde coda.
Il problema di video come questi è che, a mio parere (felice di essere smentito con dati alla mano), non servono a nulla. Nel senso che, chi apre e metabolizza un video del genere tendenzialmente è già una persona sensibile a questi temi e che non si sognerebbe mai, nemmeno nei peggiori incubi, di fare il benché minimo commento fuori luogo sessista, figuriamoci catcalling o una molestia fisica. Chi si macchia di simili comportamenti sono molto probabilmente uomini poco scolarizzati, magari poveri, che già vivono ai margini della società e quindi difficilmente sarebbero anche solo raggiunti da un video del genere, figuriamoci se ne comprendano il messaggio. Io, invece, che sono un incel (vergine) di 26 anni, e ho sempre avuto grosse difficoltà a rapportarmi con l'altro sesso, nonostante la mia gentilezza e profondo rispetto per la donna, vedo che della mia situazione, delle mie difficoltà, non parla nessuno... Anzi, la propaganda femminista attuale mi addita come mostro insensibile, colpevole delle peggiori nefandezze e privilegiato, ergo non ho alcuna voce in capitolo. Pertanto, invito chi ha visibilità e potere, a mettere in pratica campagne serie (che vadano alla radice del problema, non limitandosi a qualche spot pieno di belle parole che vengono condivise da chi già le pensa, raccogliendo facili consensi sui social) contro la violenza di genere ma anche nei confronti dei maschi bianchi etero (che no, non sono tutti mostri privilegiati) incapaci di gestire le relazioni e l'affettività in un mondo complicato come quello odierno. Magari potenziando l'educazione sentimentale, oltre che sessuali, già dalla pre-adolescenza...
@@carenthusiast1053 penso che il problema di fondo stia proprio nel contenuto del tuo commento: tu ti senti un mostro ? A mio parere l'origine del tuo "problema" (non vedo come L'essere vergine a 26 anni possa considerarsi un problema) sta in una personalità poco sviluppata con evidenti problemi di autostima, attenzione con ciò non voglio attaccarti è l'ultimo dei miei interessi, vorrei piuttosto spostare la tua attenzione sul Fulco del tuo malessere. Al mondo ci sono tante persone che più o meno faticano a gestire i sentimenti ed a relazionarsi col sesso opposto, da ambo i lati. Sinceramente non mi sento nemmeno di dire che il tuo carattere influenzi l'attrazione che una ragazza può percepire nei tuoi confronti, ma se proprio dovessi ti direi: l'immagine che tu stesso hai di te è il riflesso che tu mostri a coloro che ti si pongono davanti, di conseguenza chi ti osserva vede un ragazzo poco sicuro e carente di "carisma", non è questione di machismo o essere omaccioni forti, impavidi e cavallereschi: una personalità forte e ben affermata avrà sempre la meglio su di una più insicura ed ambigua, così come una ragazza tendenzialmente è più attratta da un ragazzo carismatico lo stesso ragazzo sarà attratto da una ragazza anch'essa carismatica. Ora le questioni sono due: o decidi che l'immagine che hai di te non ti piace e non la vuoi più e di conseguenza lavori su te stesso, magari seguito anche da una persona esperta, trovando le cause delle tue insicurezze oppure accetti chi sei davvero e cerchi qualcuno che condivida la tua personalità.
@@lucaspadoni4826 sono molto vicino a questi temi, e mi permetto di dire che il margine di miglioramento esiste. Solo che contano anche i feedback positivi ricevuti in tal senso. Senza quelli non puoi sperare di tenere botta. In più la società predilige certi tratti rispetto agli altri. E le donne lo sanno bene: la loro body positivity serve a dare dignità ad altri tipi di fisico, peccato che stia diventando controproducente a mio avviso. Purtroppo però non vedo una volontà concreta di approcciarsi al tema incel poiché la sua stessa esistenza è un affronto alla narrativa ipercommercializzata del maschio privilegiato. La crisi della mascolinità credo di sia affermata dal momento che le donne si sono emancipate, ma non hanno fatto i conti con la percezione tutta loro di come un maschio debba essere per essere considerato obiettivamente attraente. Se ci aggiungiamo che un uomo vale quanto offre, il gioco è fatto. I problemi maschili nascono dall'impossibilità di chiedere aiuto, altrimenti rischi di venire considerato da meno proprio dalle donne. È tutto collegato. Spero che non si crei un vespaio, ma i problemi degli uomini nascono dal fatto di essere stati lasciati indietro, se non criminalizzati per il fatto di esserlo da alcune frange del femminismo. Riguardo la paura di girare in strada, io sono alto 1e 92, e mi accorgo che le donne si irrigidiscono quando casualmente sul marciapiede i nostri piedi percorrono la stessa falcata. Io cerco di andarmene subito: non voglio molestarle, però mi chiedo che differenza c'è tra noi che ci sentiamo considerati mostri e le donne che si sentono potenziali vittime di mostri? Sta nella responsabilità dell'agire sui propri comportamenti. Io so bene di non fare catcalling e di allontanarmi se la mia presenza non è gradita alla ragazza in questione, ma non posso sapere se ci sia da parte delle donne un tentativo di razionalizzare questa loro percezione di pericolo. Occorre parlarne.
Sei davvero uno dei pochi youtuber che riesco ad ascoltare per 22 minuti senza _controllare twitter_ ... Bel video, proprio ben organizzato come al solito!
Grande Gio', è una delle cose che ho capito e fatta mia crescendo: prima di giudicare, prima di reagire, prova a metterti nei panni dell'altra persona e chiediti se il tuo primo giudizio non sia forse influenzato dalla tua personale percezione. Fai lo sforzo di capire come l'altro percepisce lo stesso evento. Un fischio per me non è nulla, ma se fossi donna...
La cosa più brutta è che qualsiasi madre per proteggere le figlie già da giovanissime dirà sempre "non rispondergli, non guardarlo in faccia, accelera e tieniti pronta a correre e urlare"
@@areswalker5647 oddio.... Ci sta no? 😁 L'alternativa sarebbe diventare tutte cinture nere di karate, armate di spray al peperoncino e camminare sempre in gruppo tipo amazzoni.... non sarebbe male....
@@Design____ByS il problema è che insegnare fin da piccole alle bambine reazioni simili significa insegnare loro ad "accettare e far finta di nulla prima di scappare via" generando dunque in loro sentimenti non di rabbia e offesa ma di vergogna e timore. E siccome non reagiamo male quando episodi simili si verificano tanti credono ancora che "alle donne questi complimenti piacciono" (come ho letto anche tra molti commenti sotto questo video). Nessun genitore vorrebbe mai mettere i/le propri/e figli/e in pericolo ci mancherebbe altro, ma si potrebbe insegnare che è giusto manifestare il proprio disaccordo se ad esempio accade di giorno, con altre persone intorno (quindi è improbabile che il catcaller possa reagire violentemente)
Magari non mi crederai, ma questo è uno dei punti che più mi sta a cuore sul tema. Per dire, mi spiace per il buon Gio che ha fatto un video con ottime intenzioni, ma quando ha citato i dati mi è venuta la pelle d'oca (perché ho il fetish della statistica e perché mi occupo di questi temi). So che non si può dare conforto in questo modo (io ho il terrore di volare e l'auto non mi fa nessuna paura, nonostante le statistiche), ma la possibilità che ti possa capitare una aggressione, "normale" o sessuale, è tanto tanto bassa. Certo, dipende molto anche da dove vivi, dal ceto sociale, e soprattutto il contesto famigliare, che è quello che incide di più. Già uscendo di casa le statistiche di violenza sulle donne scendono tantissimo (circa i 3/4 sono conoscenti, famigliari o partner). Le cose che purtroppo saranno più frequenti rispetto alla media generale saranno molestie verbali o sessuali (palpeggiamenti o giù di lì). La violenza sessuale vera e propria (stupro) non è al 2% circa ma allo 0,85% circa per tentato stupro e 0,75% circa per stupro (che per me è già oltre il troppo). Anche in questo caso, la maggior parte a causa di conoscenti, famigliari , ecc. Non credo che questo tipo di razionalizzazione possa aiutarti a ridurre l'ansia per questo argomento, ma spero proprio di sì.
@@Atred1981 Sono dati basati sulle denunce. In Italia circa 8 denunce su 10 in tema violenza sulle donne sono false (dati ISTAT): ricattatorie, vendicative, o per ottenere condizioni favorevoli in fase di separazione coniugale. Tutti i reati di violenza sulle donne sono fortunatamente in calo costante da anni, nonché molto inferiori agli altri paesi (dati EUROSTAT). Siamo uno dei paesi più sicuri del mondo per le donne, cosa che si riflette sui dati dell'aspettativa di vita. Vi hanno hanno convinti di un'emergenza che in Italia non esiste, esattamente come hanno convinto i leghisti che c'è un'emergenza immigrati che ci rubano il lavoro nei giorno pari e scansafatiche nei giorni dispari xD. Per dire, la sola ed unica vittima morta per attacco d'acido in Italia è un uomo.
@@steveq47 siccome come dici tu le statistiche sono basate sulle denunce, sai quante donne subiscono violenza e non denunciano? Perché non possono, perché hanno paura o per altri mille motivi? Le statistiche non rispecchiano la realtà.
@@silviabalducci3204 ZERO. Sono a disposizione un'infinità di numeri gratuiti, case di protezione, codici rossi, app. Denunciare non è mai stato così semplice.
@@steveq47 Strano, quando ho cercato io cosa diceva l'Istat, la risposta era un po' diversa www.istat.it/it/violenza-sulle-donne/il-fenomeno/violenza-dentro-e-fuori-la-famiglia/consapevolezza-e-uscita-dalla-violenza Qui per una lista di dati più vicina www.istat.it/it/archivio/250836 Quello che dicono è che ci sono meno omicidi di genere rispetto alla media europea, ma rimangono stabili nella nostra media generale tra gli anni. Per stalking, maltrattamenti in famiglia, e violenza sessuale le CONDANNE (ovvero provate in tribunale) sono in aumento. Gli unici link che ho trovato circa "8 denunce su 10" erano articoli su gente che diceva cose del genere riportando come fonte un post su facebook, e che venivano smentite da dati della polizia.
Oh no, non ho nessun commento ironico da inserire sotto il video. Ma sono contenta che tu abbia parlato di questo, con il tuo solito stile.. diretto , semplice, concreto, Grazie!
Il discorso dei fischi è becero sotto tantissimi punti di vista. Da una parte, specialmente quando si è piccole, si prova vergogna e ci si sente in colpa perché, interiorizzato da qualche parte, c'è il discorso che è colpa mia che mi sono esposta troppo, che sarei dovuta essere più invisibile, che me la sono andata a cercare. Poi, il fischio per richiamare l'attenzione, in generale, è svilente. Lo si fa con gli animali, lo si faceva con la servitù, con chi veniva considerato "meno che umano". Le volte che mi è capitato, mi ha fatta normalmente sentire soltanto un pezzo di carne che cammina ed è lì per essere osservato, giudicato e più o meno sessualmente apprezzato. In generale è abbastanza deprimente. Come ultima cosa, c'è sempre un fattore di rischio, ben esplicitato da Giò nel video. Di giorno, in una strada affollata e magari con qualcuno che conoscevo, mi è capitato di rispondere agli apprezzamenti e ai fischi con commenti sarcastici e ad esserne solo infastidita. Ma in una situazione diversa, da sola, in zone deserte, con il buio (d'inverno anche verso le 7/8 di sera), posso assicurare che un fischio diventa l'apripista di mille possibili scenari dove vieni rincorsa, minacciata, sbattuta contro un muro, violentata, ecc. Non è una situazione piacevole.
Eeeeeh adesso salvini non può neanche essere citato da giopizzi. Tutti a dire salvini fascista, salvini razzista, salvini pduista, salvini tassista, salvini missino, salvini cuscino, salvini giopizzino
Quando uno è una persona di cultura si vede, ma riuscire a tirare in ballo Divorzio all'italiana e Red e Toby praticamente nella stessa frase non è una cosa da tutti.
Menomale che c'è gente intelligente come te che sa uscire dal proprio corpo e guardare da altri punti di vista, peccato che non sia tanta ora come ora.
Stamattina mentre stavo andando a fare la spesa un uomo mi urla "buongiorno bella" e altro che non ho capito.... quello che ho pensato è stato "per fortuna era dall'altra parte della strada ed è mattina" praticamente come hanno reagito le tue amiche PS video davvero ben fatto, complimenti Gio, come sempre sul pezzo
Non ne usciremo tanto in fretta...con tutti i boomers che ci sono in Italia. La rivoluzione deve venire da noi giovani nel stigmatizzare questi gesti Ovviamente anche tanti nostri coetanei fanno così, ma in Italia tutto è un po' giustificato dai genitori (boomers perlopiù)
Sono cameriera in un ristorante stellato, clientela ricca, un posto serio elegante e piacevole. Ebbene lavoravo lì da meno di una settimana quando un gruppo di clienti uomini sulla quarantina seduti a un tavolo mi hanno chiesto mentre stavo lavorando senz mezzi termini come mi chiamavo e se preferivo i cazzi pelosi o rasati. Ecco. Questo è il mondo in cui vivo, il mondo in cui devo lavorare.
Mi dispiace per questa tua vicenda. Io al posto tuo sarei andato dal gestore del locale e avrei chiesto che queste persone uscissero dal locale o me ne sarei andata io. Se il proprietario avesse lasciato perdere, vuoldire che la pensava come loro e fanculo. Capisco anche il fatto che oggi trovare un lavoro è difficile...ma potevi farla passare almeno come richiesta gentile
qualche anno fa un uomo sulla cinquantina mi fa l'occhiolino e cerca la mia attenzione, quando scendo mi segue fino sotto casa mia. un altro giorno stessa cosa e lo vedo proprio nascondersi di fronte a me. la paura che provi in quei momenti è veramente tanta e ovviamente non riesco a capire come qualcuno possa dirmi "sei esagerata". oppure quando da minorenne un sessantenne mi ha chiesto di andare a bere qualcosa insieme mentre non potevo scendere dal sedile del bus, un'altra volta da minorenne un tizio mi ha seguito fino a scuola. tutte cose che mi tornano in mente adesso e mi chiedo "come faccio a non avere paura?". e non racconto neanche tutte le storie delle mie amiche. poi una considerazione: sono la prima a voler parlare e supportare i problemi dei ragazzi ma non sopporto quando certe persone la usano come scusa per buttare merda sul femminismo. abbiamo tutti lo stesso obiettivo.
@@domenicofanclub7177 in verità no, se vogliamo parlare di numeri e soprattutto di pericolosità. Non venirmi a dire che una donna è pericolosa quanto un uomo, ci sono le eccezioni, ma nella stragrande maggioranza i maschi che aggrediscono possono "permetterselo" per un fatto di forza fisica, riescono a bloccare fisicamente una donna, cosa che nel caso inverso non accade quasi mai, proprio per una differenza fisica rilevante
@@esfestione7926 questa è una tua convinzione priva di fondamento. quella della forza fisica è una minchiata, altrimenti non avremmo tanti uomini uccisi dalle femmine o rimasti invalidi a vita. Dai un'occhiata ai dati istat-eures e alla cronaca, ogni tanto. In italia ogni anno più di 5 milioni di uomini subiscono violenza dalle femmine. Per esempio in 2 anni in italia abbiamo avuto 4 uomini sfregiati con l'acido dalle ex.
@@domenicofanclub7177 www.internazionale.it/bloc-notes/giulia-testa/2019/11/25/dati-grafici-violenza-genere#:~:text=Nel%202017%20%E2%80%93%20con%20234%20omicidi,era%20di%20cinque%20a%20uno. Ecco qua, in questo link trovi statistiche molto interessanti e soprattutto di facile comprensione. Spero che possano esserti utili. Però sono curiosa, non ho trovato le statistiche a cui fai riferimento; me le potresti allegare per favore?
quando avevo 18 anni stavo camminando per strada da sola (in pieno giorno...) e tre uomini mi hanno presa per il polso cercando di trattenermi, ridendo e dicendomi di andare con loro sono riuscita a divincolarmi e ad andarmene per fortuna, e in effetti mi poteva succedere ben di peggio, ma a distanza di anni me lo sogno ancora di notte
@@QueenPersephoneKore95 ignorate e segnalate senza rispondere a sta gente, sono solo poveracci che cercano attenzione su internet, dal vivo probabilmente non gli rivolge attenzione nemmeno il gatto.
Avevo 16 anni, stavo tornando da scuola ed ero sull'autobus. Quando è arrivata la mia fermata sono scesa. Di lì a poco un ragazzo che avrà avuto 20-25 anni mi ha avvicinata e mi ha chiesto se avevo da cambiare 5 euro in contanti con della moneta. Io glieli ho dati, forse ingenuamente, ma fin lì non ci vedevo niente di male. Non lo avessi mai fatto: ha cominciato a seguirmi e a farmi sempre più domande. Quanti anni hai? Come ti chiami? Dove stai andando? Dove abiti? E tra una cosa e l'altra ci aveva piazzato anche un commento sulle mie gambe. Io, spaventata, non sapevo se entrare in un bar, in un negozio o telefonare a qualcuno. Alla fine sono riuscita a scrivere un messaggio ad un amico chiedendogli di chiamarmi. Fingendo un impegno improvviso con il mio amico sono tornata indietro, verso il centro, continuando a stare al telefono con lui. In tutto questo il ragazzo, forse scoraggiato dalla telefonata (avevo messo il volume del vocale al massimo, di modo che avrebbe potuto percepire che c'era davvero qualcuno dall'altra parte della cornetta) aveva poi smesso di seguirmi. Però ricordo bene che era arrivato fin sotto casa mia. Se il mio amico non avesse risposto, non so se altre strategie avrebbero funzionato. Ancora oggi quando ci penso mi avvolge la paura.
@@lorenzoazzimiei9814 ah, uno di quei famosi generalizzatori menzionati da Gio proprio nel video. Bellissimo esempio lol. Ricorda che, se proprio vogliamo rimanere nello stereotipo binario e biologico (poiché a livello di genere invece sappiamo che ci siano tante bellissime sfumature) ci sono sia donne a cui non frega che a uomini a cui interessa :) non generalizzare e non generalizzare il tuo sesso, cerca di viverla come Gio se proprio non sai perché questo commento sia ignorante. (Magari non intendevi alcuna malizia, in caso scusa, ma proprio perché pensi che 5 minuti di chiacchiere sul genere siano troppi dovresti aprire la mente)
@@emems6620 intendevo che noi siamo semplici concreti sintetici,voi siete complesse sognatrici prolisse...non dico che noi siamo giusti, dico che abbiamo un livello di sopportazione alle lunghe conversazioni minore del vostro,oppure non abbiamo argomenti per andare oltre i 5 minuti, bene o male o ripetiamo i discorsi o ci fermiamo stanchiamo prima,sottolineo la diversità non che uno dei generi sia migliore...a volte é meglio essere sbrigativi,a volte e meglio approfondire,un uomo o una donna intelligenti sanno discernere quando sia più opportuno essere in un modo o in un altro,grazie per le scuse sei troppo buona, sono stato provocatore e se sti scappava un vaffa ci stava,ciao buona domenica☺
@@lorenzoazzimiei9814 Quanti stereotipi! Esci dal tuo guscio protettivo e guarda con mente aperta...Forse e sottolineo forse, capirai che il cervello femminile e maschile funzionano allo stesso modo. E' il contesto culturale che cambia e che esalta, o riduce le differenze di genere.
Grazie mille per aver affrontato questo argomento in modo così approfondito! E grazie anche di aver parlato del tuo percorso personale che ti ha portato ad avere questa consapevolezza.
Ad aprile faccio 46 anni e sono donna... nella mia vita ho quasi subito violenza sessuale due volte, e uno dei due era un professore di religione delle scuole medie, ho subito violenza psicologica e verbale dal mio ex compagno e me ne sono resa conto solo dopo la fine della nostra storia... le molestie non le conto più... le ho ricevute anche commentando i tuoi video... l'unica cosa che ti dico è GRAZIE.
6:01 adoro: Mi ha davvero strappato un sorrisone. Grazie per questo video, è davvero importante che gli uomini sentano parlare altri uomini delle stesse cose che in realtà molte donne (attiviste e non) fanno notare da un bel po’ (venendo prese più o *meno* sul serio e *più* o meno in giro). La parola innominabile però è sicuramente lei “patriarcato” (sento gli _incel_ arrivare..) 9:26 esatto! E vi dirò di più! Il femminismo *intersezionale* si occupa anche di questo (ecco perché anche gli uomini dovrebbero essere femministi).
Ma cosa centrano gli Incel? Con Incel si intende una persona, generalmente un ragazzo, vergine che trova un estrema difficoltà nel rapportarsi con le persone dell'altro sesso. Una persona che si trova in questa condizione non deve essere automaticamente tacciata di misoginia. Quelli a cui ti stai riferendo tu sono i cosi detti redpillati o MRA ( men's rights activist)
Se avessi letto questo commento due o tre anni fa ci avrei creduto. Purtroppo per esperienza posso dire che sono un mucchio di balle: il femminismo intersezionale non si occupa quasi mai di problemi maschili e, se lo fa, ne scarica sugli uomini stessi la responsabilità. Inoltre a me e molti uomini importa poco che un concetto venga espresso da un uomo o una donna, anche perché sarebbe sessismo a tutti gli effetti, e credere che gli uomini reagiscano diversamente se a parlare è un uomo è altrettanto sessista.
@@gliinvidiosidirannoaftereffect Esattamente. Ed è per questo che ne prendo le distanze e non potrà mai rappresentarmi. Ha come obiettivo la risoluzione di problemi di genere ma partendo sempre da certi presupposti, ossia riversando le colpe di tutto sempre sullo stesso gruppo di persone: gli uomini. Si chiama intersezionale perché cerca di coinvolgere in questo processo anche gli uomini inculcando loro l'idea che i problemi partono tutti da loro. Se io devo sentirmi sempre in difetto in quanto uomo per tutti i mali che succedono nel mondo, anche no. Tenetevi il vostro movimento e fatevi le vostre lotte, alle mie ci penso io.
Grazie per aver affrontato questa tematica, condivido appieno le tue riflessioni a riguardo. Credo che la voce degli uomini sull'argomento sia fondamentale, perché mi è capitato di parlare di violenza di genere e di sessismo con uomini ma qualsiasi cosa dicessi veniva sminuita e ridotta al "eh ma tu sei di parte" oppure "lo dici perché sei donna" (nonostante tentassi di spiegare loro come anche gli uomini vengano discriminati perché ridotti ad uno stereotipo esattamente come le donne e che quindi la nostra dovrebbe essere una battaglia comune). Paradossalmente questo ci insegna che per ottenere dei risultati concreti nella lotta alle discriminazioni ognuno dovrebbe occuparsi della battaglia del prossimo più che della propria. Chi si trova apparentemente al di fuori della posizione di discriminato ha molta più voce in capitolo e viene ascoltato.
Grande Gio, sei come il vino: più invecchi, meglio diventi
3 ปีที่แล้ว +23
Alle medie sono stata minacciata da un ragazzo con cui non volevo uscire. Nello stesso contesto, in terza, il bidello della scuola mi ha molestata durante un rientro pomeridiano di laboratorio di artistica facoltativo, mentre ero a fare le fotocopie. Ha iniziato a toccarmi dove non doveva e abbracciarmi. Sono corsa via. Sono tornata in classe dove c'eravamo solo io e due altre compagne a disegnare. Mi siedo, in stato di shock. La prof non si accorge di nulla, lascia la classe due minuti, in cui entra ancora l'uomo che "a mo' di gioco" inizia a toccarmi i capelli, accarezzandomi, davanti alle altre compagne. Non riuscivo neppure a reagire da quanto ero spaventata. Poi, i giorni dopo, scopro che stava facendo lo stesso con altre ragazze che non avevano avuto il coraggio di dire nulla. Insieme abbiamo deciso di denunciare la cosa. Dopo diversi mesi di terrore, nei quali avevo paura a muovermi nei corridoi, e accertamenti da parte delle autorità è emerso che stavamo dicendo la verità ed è stato licenziato. Anni dopo, a lavoro, quando dopo stage infiniti e fatiche avevo finalmente ottenuto un contratto indeterminato, la mia felicità è stata interrotta dal maggior cliente per cui la mia ditta lavorava che ha iniziato a perseguitarmi, stalkerarmi con ogni mezzo. Il bello è che se lo avessi mandato a fanculo avrebbe lasciato a casa tutti i miei colleghi... per cui dovevo tenerlo a distanza senza farlo arrabbiare. La cosa mi ha causato stress enormi, ero in balia di un pazzo... Ho chiesto quindi alla mia ditta di affidarmi ad altri clienti, visto che erano al corrente della situazione, ma non era possibile a loro dire. Ora non lavoro più lì. Poco tempo fa ero ferma in macchina al semaforo a un certo punto mi giro e c'era un uomo che si stava masturbando a ridosso del mio finestrino. Una volta ero sull'autobus e sono dovuta scendere prima per colpa di uno che continuava a fare la mano morta. Un'altra volta sono stata gentile con un ragazzo emarginato dal nostro gruppo e lui ha sfruttato la mia vicinanza per fare credere a tutti che ci andassi a letto quando non era vero. Una volta sono stata strattonata da un ragazzo ubriaco che neanche conoscevo perché ero la ex di un suo amico e ho avuto paura. Specifico, visto il tema scottante e per dovere di cronaca, che tutte queste persone sono sia italiane che straniere. Insomma ne avrei tante da raccontare, purtroppo. Non tutti gli uomini sono così grazie a Dio. Ma a tutte le donne capita almeno un episodio del genere durante la vita.
*Ciao Gi Brì!!! Anche tu qui? :3 Anch'io ho subito molestie sessuali e bullismo di stampo sessista e maschilista ç__ç Il tipo che c'è l'aveva con me una volta ha quasi cercato sia di stuprarmi in un bagno per ragazze che era in quel momento deserto a causa delle lezioni sia di dare fuoco a me e alla mia cartella con uno spray infiammabile e un accendino mentre tornavo a casa da scuola (avevo 14-15 anni mentre lui 16-17 anni)...non è finito in galera subito per ciò che mi aveva fatto perchè era di una famiglia ricca e potente di Lugano, aveva tanti avvocati e giudici corrotti dalla sua parte ed era anche il figlio del fondatore della scuola privata dove andavo quando vivevo a Lugano...ovviamente i professori lo hanno punito solamente con 3 settimane di espulsione e nulla di più perchè avevano paura di perdere il posto di lavoro se fossero stati troppo severi e duri con lui...quando andammo dalla polizia svizzera loro non fecero niente (a quanto pare era riuscito a corrompere con i soldi anche la polizia)...la vita di noi donne non è mai stata semplice...grazie al Cielo non tutti gli uomini sono delle bestie schifose però è davvero triste che queste cose accadano ancora al giorno d'oggi che siamo nel 2021 OnO :( Mi ricordo ancora il nome e il cognome di quel figlio di P anche a distanza di anni ossia Riccardo Crivelli che dopo il liceo fortunatamente è finito per 5 anni in galera per aver rapinato """per scherzo""" un negoziante e lì i suoi genitori hanno potuto fare ben poco in quel caso U_U*
3 ปีที่แล้ว
@@QueenPersephoneKore95Hey ciao, mi dispiace tantissimo! Mi sono venuti i brividi a leggere quello che hai scritto. Non ho parole. Che la vita gli restituisca il male che ti ha fatto!
E dunque?? Sai quanti episodi anche peggiori capitano anche agli uomini?di che stiamo parlando....qui su youtube vedo solo bimbeminchia che raccontano le loro esperienze con questi racconti gonfiati...e pseudo molestie....ma basta....basta con ste cazzate...
3 ปีที่แล้ว +2
@@giaime1982 grazie. Con il tuo intervento da quattro soldi hai fatto capire perché solitamente le persone (maschi o femmine) non denunciano: perché questa è la tipica reazione quando una/o prova a farlo.
Bellissimo video, grazie, è stato piacevole ascoltarti su un argomento così spiacevolmente incompreso da così tante persone. Sei sempre una garanzia 👍👍👍
Ho letto tra i commenti alcune testimonianze. Mi viene da bestemmiare e da mettermi le mani nei capelli (i miei e quelli di Gio'). Leggere cosa subisce una donna e che rischio corre a camminare per strada da sola di notte mi fa rabbrividire. Cazzo, l'Italia dovrebbe essere un paese civile.
Vogliamo parlare di un effetto collaterale della violenza di genere? Io sono maschio, grande e grosso. Probabilmente ho un'aria cattivissima. Non c'è giorno che, camminando per strada, non noti una donna sola che si gira a guardarmi con aria terrorizzata (a volte più episodi nella stessa giornata. E non c'è un vero motivo. No. Giuro, c'ho fatto caso. A me non piace la calca, sto sempre distante da chiunque, donne, uomini e piccioni. Sui mezzi pubblici mi siedo di lato e non incrocio mai lo sguardo di nessuno. Qual è il problema? E' che prima o poi una di queste tizie terrorizzate o tira fuori un'arma oppure - se va bene - si mette a urlare. E comunque è abbastanza penoso venire trattati come criminali, così, a caso.
Mi dispiace per la tua esperienza, ma c'è un motivo se ci sono queste reazioni: la maggior parte delle donne per strada o specialmente la sera, è sempre costantemente in guardia e vedere un uomo, quando siamo sole, magari come dici tu, grande e grosso, è una fonte di ansia e paura; perché? Perché analizziamo la situazione. Sono fisicamente più debole di un uomo di quella stazza, sono sola, potrebbe aggredirmi come niente e farmi del male. Queste cose succedono molto spesso di quanto tu forse possa immaginare, per questo ci fa paura. Fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio, in queste situazioni non credo che nessuno comunque si metterebbe a urlare guardandoti o ti punterebbe un'arma contro, almeno che tu non ti avvicini in maniera "sospetta" o le segui ovviamente
Ma stai tranquillo che appena ti conosciamo di persona, smettiamo di aver paura se capiamo che sei bravo ed affidabile. Solo che per strada siamo così maledettamente esposte: meglio sembrare paranoiche o fare brutte figure che essere scippate/molestate/offese. Non hai idea di quanto io stia male dentro quando cammino davanti ai vecchi seduti al bar pronti a commentare ad alta voce il mio aspetto. Mi sento un caz*o di oggetto. E io non lo sono, dentro sono maledettamente forte e divertente e felice di me. Ma in quell'istante mi sento solo una bambola, un burattino nelle loro mani. oppure quando passo accanto a dei ragazzi alzo il volume delle cuffiette al massimo,... perché in passato mi era capitato che dal nulla uno sconosciuto mi dicesse :"tro*a" E a 14 anni avevo passato il pomeriggio chiusa in camera a piangere per questo Povera, nessuno mi aveva mai detto che la gente ferisce quando ha problemi dentro.. E che io non avevo colpe... Questo per dire: ogni volta che esco di casa parto dal presupposto che la maggior parte delle persone potrebbe mancarmi di rispetto, quindi giro alla larga da tutti👍🏻
Sì, come dice Gio, devo mettermi nei panni degli altri (in questo caso delle altre). Ma credetemi, è faticoso anche per me. Anche perché mica succede solo di sera, in posti sperduti... e, appunto, mi succede tutti i giorni. Sono arrivato a cambiare strada io per evitare quello sguardo di terrore.
PETIZIONE PER VIETARE A GIOPIZZI DI TAGLIARE I CAPELLI. se il commento arrivera a 500 like scrivero su tutti i social a giopizzi per non fargli tagliare i capelli.
Bravo Gio, parlare di queste tematiche é importante, soprattutto quando sono gli uomini a farlo. Attenzione, questa affermazione non deriva dal fatto che detto da un uomo è più credibile, sia chiaro, ma proprio perché siamo sempre noi donne a parlarne ed entrambi i sessi devono metterci la faccia. Perché la violenza di genere riguarda ambe le parti e se ne parliamo tutti insieme, il dibattito è più equilibrato. P.s. Spero abbia argomentato bene il mio pensiero, se cosí non fosse chiariró meglio😅 un saluto! P.s.s. Ti ringrazio di aver parlato del Cat Calling, perché é ancora un argomento tabù per le persone che conosco (persone normalissime), perché indirettamente non riescono a percepire il problema dal punto di vista di una donna.
Spero tanto che tu possa e voglia presto riprendere a fare spettacoli dal vivo, è un'esperienza che vorrei vivere. Sono contento per te perché, e credo di non sbagliarmi, l'animosità che dimostri nei video sembra sincera e può voler dire solo che ti sta piacendo quello che fai. Grande Gio!
Il solito video del cazzo Gio, in cui dimostri di non aver capito nulla. Non puoi dare 10 punti a corvonero su, da serpeverde mi sento offesa. #giustiziaperiserpeverde
Apprezzo tanto la tua capacità di parlare di temi così delicati e tutto il delirio di fazioni che comportano senza banalizzarli ma comunque rimanendo esaustivo e mai pesante. Bel video, grazie ♥️
L'unica cosa che mi lascia perplessa è che nel 2021 c'è ancora bisogno di un uomo che dica agli altri uomini di come comportarsi in determinati contesti
Si perché se lo scrivono le donne non vengono credute "quanto si lamentano! 1!" Comunque meglio di niente, meno male che persone empatiche ed intelligenti di sesso maschile ce ne sono, mi circondo di quelle
In parte concordo, ma ricordatevi che si tratta di un fenomeno atavico, addirittura antico, che si sta affrontando apertamente da "pochissimo". Fosse per me finirebbe domani la disparità di genere, ma purtroppo bisogna essere realistici: ci sono dei tempi tecnici 🙃
(premetto che non ho ancora finito di vedere il video) L'11% di violenza domestica causata dalla madre mi ha stupito, non mi sarei mai aspettato che fosse una percentuale così (relativamente alle mie aspettative) alta.
Non so se sia un piccolo errore di gio ma penso che quel grafico parlasse di violenza commessa contro la madre, e non dalla madre. Si nota infatti che tutte le categorie sul grafico sono femminili e quindi con ottima probabilità quelle implicano le vittime di violenza
In effetti sono proporzionalmente molte di più. "Per quanto riguarda la violenza fisica subita in famiglia prima dei 16 anni, il 4,2% delle donne ha subito episodi di violenza fisica dal padre e il 2,75 dalla madre"
Mi ha sempre dato fastidio il catcalling, mi ha sempre fatto sentire sporca, in colpa, come se in qualche modo l'avessi provocato io. Ho cambiato completamente prospettiva quando l'ho visto accadere a mia sorella. Aveva 11 anni e le ho dovuto spiegare cosa le era appena successo
Dio, che schifo. Mi dispiace per tua sorella e per te, ma in qualche modo sono contenta che almeno lei abbia avuto una persona che le sapesse spiegare la situazione
Gio: Lo dico ? Si, lo dico.
Io: il Dvce?
Gio: il patriarcato
Lo stavo pensando anch'io
20 anni di Benito ci hanno Fottuto il cervello
Sì.
Speravo il Cavaliere io però...
Non Duce, questa era difficile
Gio: non scrivete commenti edgy
Sempre Gio letteralmente 30 secondi prima: "Quella struttura sociale che spinge questo tipo di violenza... giù per le scale."
Ciao Mirko
SuuS
@@VredVII MA COME FAI AD AVERE SEMPRE TUTTI STI LIKE
@@mirkonikolic5570 serve solo scrivere un commento in stile meme e subito ti arrivano le ondate di mi piace 😭
@@mirkonikolic5570 oppure sono io bravo a farmi notare online, cosa che potrebbe diventare proficua in futuro
Dicembre 2015, 14 anni, ore 18.30.
Esco dal corso di teatro dopo aver provato per l'ennesima volta la mia parte insulsa nel 'Mercante di Venezia'.
Prendo il cellulare, collego gli auricolari per poi metterli nelle orecchie. Dal teatro alla stazione per sono circa 8 minuti, ma questa sera ce ne metto di più.
Ricordo che quella sera era umida, non pioveva, ma tenevo il cappuccio per via della nebbia veramente fitta, non volevo che si gonfiassero i capelli.
Un ragazzo, sui 20-30, si avvicina a me.
"Scusa, per raggiungere X?"
Io vedo di dargli le indicazioni.
"Okay, grazie."
E anche lui inizia a camminare, due passi indietro a me ma praticamente a fianco. Non mi faccio problemi e non ci faccio nemmeno caso, tanto una parte del tragitto l'abbiamo in comune.
"Come ti chiami?"
Dentro di me parte il campanello d'allarme.
Rispondo con un nome falso
"Di dove sei?"
Città falsa.
"Cosa studi?"
Risposta falsa.
Mi sento agitata, imposto la sveglia con una suoneria per simulare una chiamata.
Parte la sveglia, smetto di camminare, mi arresto e fingo di rispondere. Purtroppo anche lui si ferma.
"Ciao mamma! ...eh? ... Sul serio? ... Va bene, torno indietro. Prenderò il treno delle 19.10 allora. ... Sì, sì, ciao."
Finita la finta chiama dico "Guarda devo tornare indietro, come ti ho detto per andare a X devi andare lì e lì. Ciao"
Faccio marcia indietro, e sbirciando con la coda dell'occhio vedo che anche lui fa marcia indietro. Aumento il passo, di poco anche lui.
Aumento ancora un po', lo stesso anche lui.
Ed è allora che inizio a correre.
Vuoi che fossi fortunata perché ci fosse la nebbia o che sapevo dove e come nascondermi, riesco a sparire.
Cosa ci fosse stato in mezzo tra quel momento e quando tornai a casa non ricordo.
Ricordo che raccontai l'accaduto a mia madre e mia sorella che erano sì preoccupate, ma non come mi aspettavo io.
Mi aspettavo più apprensione, più terrore, più paura e invece no. Perché "per le femmine è normale".
Non fu un boccone amaro scoprire che camminare la sera per una femmina era pericoloso, ma apprendere che era una realtà accettata dalle vittime stesse.
❤❤
@Ramses Al che vuoi da me?
in alcuni quartieri anche essere maschi soli è problematico...
@@robmul2 e allora le foibe?
Solo a leggere il tuo racconto mi è presa la tachicardia, sei stata molto coraggiosa complimenti
La serietà dei tuoi video è direttamente proporzionale alla crescita dei tuoi capelli
È come uno TH-camr Sansone
E questa non è nemmeno la sua forma finale
Non Sono capelli, sono le sopracciglia che gli hanno invaso la testa
Speriamo che non li taglia allora
:)
"EEE MA L'ARABIA SAUDITA.."
LE PENSIONIIH
Ciao kispian, grande come sempre
LA RABBIA ESAURITA!!
MA LE NAZIFEMMINISTE!
Hai ragione, sono "culture che ci arricchiranno" (cit)
Come diceva il professor Oak: " sei maschio o femmina?"
Genderfluid
drago bianco occhi blu
@@moddy3082 hai tutto il nostro supporto
demiboy
Perché se scelgo femmina mi danno solo bulbasaur...?
Ormai è impossibile fare elenchi senza sembrare Salvini
Imprenditori, partigiani, artigiani, automobilisti, elettricisti, pianisti, eeeeeeeeee quindi
A casa miaaaa...
I pasticcini, i bambini, i canini, i passerottinii, i panini al salame, al prosciutto, alla paprika, alla carne, al burger vegano, al burger non vegano, l’alano, la mano, il catamarano e quiiiiiindiii
XD
@@pulquegc non ascoltate questo professorone nella sua stanza buia eee io a casa mia le donne le picchio!oh!
Renzi ha il problema di essere Renzi
ho il sospetto che sia più un problema nostro...
Come Salvini, incolpato perché Salvini è Salvini 😂
Si vede proprio che voleva dire "coglione" ma poi ha pensato vabbè dai, chi me lo fa fare...
@@giuseppemuscia7031 Due Matteo stesso morbo mentale
molto meglio l'asse conte-azzolina
Verso i 17 anni, gruppo di ragazzi che cerca di cacciarmi fuori da una macchina di cui non avevo le chiavi, facendo allusioni abbastanza esplicite a cosa volevano farmi. Fortunatamente il proprietario della macchina è tornato in tempo perché ce ne riuscissimo a scappare. Un altra volta, un conoscente di mezza età che mi stava accompagnando in un paese vicino, prende e dal nulla inizia a toccarmi in mezzo alle gambe facendomi complimenti su come ero bella. Là mi sono buttata io fuori dalla macchina in movimento ed ho fermato quella dietro per andarmene di là. Un altra volta stavo aspettando seduta che mi venissero a prendere alla fermata del pullman, ed un signore attraversa la strada e s abbassa pantaloni e mutande d avanti alla mia faccia chiedendomi di succhiarglielo. Sono scappata pure da là. Di mio non ne ho mai fatto e non ne faccio un problema degli uomini cattivi perché sono uomini, ma a livello culturale un problema rilevante a riguardo c è, e ridurlo a scaramuccia tra i due sessi lo trovo controproducente per tutti, ed è un peccato che spesso ci si riduca a questo. Bel video Gio', anche se il fatto che uno debba mettere così tanto le mani avanti è di una tristezza immane.
È di una tristezza immane perché vicende come quelle che hai subito vengono spesso strumentalizzate.
Dio mio, ci sarebbero tante cose da dire,
leggendo il tuo commento mi è venuto un senso di nausea allo stomaco per lo schifo di quanto ti è capitato, e diciamo che avendo assistito a cose del genere in più occasioni non mi stupisco più di tanto, e questo mi preoccupa, perché deve essere stata dura per te e per chi ne è vittima.
Purtroppo è un retaggio che ci si porta dietro da tempo immemore, di gente e di un modo di pensare più simile a quello di animali che a quello di esseri umani
@@gliinvidiosidirannoaftereffect vabbe', non conosco un tema che non venga strumentalizzato, pure farne un video informativo su youtube è strumentallizzare le cose, poi bisogna vedere come uno lo fa, e se è utile a qualcosa credo.
è assurdo come commenti del cazzo ( i soliti meme, battutine sui capelli di giò ecc.. ) ricevono risposte e quindi una possibile discussione e invece qualcuno che scrive un commento riguardo il contenuto del video viene " trascurato". La odio la sezione commenti di youtube, sembra siano 85% bambini che pensano solo ai meme, che cosa inutile porcozeus. Cmq secondo me deriva tutto dalla religione, a cui ha delegato i compiti al genere, maschile e femminile. Il patriarcato si è instaurato col suo aiuto sicuramente. Il problema ( come se ce ne fosse uno.. vabbè) uno dei problemi è che la società se ne frega. Quando internet non era alla portata di tutti e anzi la tv lo era e la guardavamo tutti, non sicuravano di trasmettere sensibilizzazione riguardo il tema di genere. Le vittime cioè le donne avrebbero dovuto farlo, invece di mandare in onda uomini e donne, grande fratello e tutte ste stronzate, pensano solo al profitto. Ma questo è normale.. per loro. Altro problema, Anche se ci fosse una "buona educazione" dalla società per i bambini o anche adulti... riguardo la violenza sulle donne, questa non sarebbe affatto la soluzione al problema. Semplicemente perchè un bambino "educato" può cmq degenerare, un adulto educato può degenerare, l'educazione ne diminuisce la probabilità di moltissimo e ne instaura un miglior buon senso ampliandone la percezione. Tornando però al fatto che non sia una soluzione definita, infatti una minoranza esiste ed esisterà sempre di squilibrati. perchè i sistemi di sicurezza esistono? per bloccare il ladro in flagranza. Ecco. a me interessa che lo stupratore o chicchessia a compiere qualsiasi possible reato verso una donna sia colto in flagrante... ma che sto dicendo, CHE SIA FERMATO li stesso. Ma chi può farlo nel momento in cui le uniche due persone lì presenti sono lo stupratore e la vittima? Di certo non la prima, quindi è la vittima che si deve fare due coglioni cosi ( modo di dire che non tramonterà mai xD vabbè) per difendersi, con qualunque mezzo. possibile pistola elettrica. L'educazione non è la soluzione, affatto, pechè? perchè siamo GIà TUTTI EDUCATI nel 2021. Quelli che commettono questi tipi di reati sono una minoranza ovviamente e sono anche gente che "degenerano" e se ne fregano dell'educazione ricevuta per il semplice fatto che tutti siamo diversi quindi c'è chi la instaura nel proprio buon senso e chi valuta i guadagni e i rischi.. e a quanto pare questi rischi sono troppo pochi. (ovviamente sto parlando solo delo stupro perchè ritengo semplicemente sia quello più importante. non penso ci sia bisogno di dire che le altre cose non siano cmq importanti.. lo son..) Tornando al fatto della religione, beh l'influenza di questa malattia non si è ancora curata, Il sesso rimane "proibito", si và contro i profilattici, contro i gay, contro tutto quello che riguarda l'atto di procreare. Per i loro cazzo di dogmi. Se la società, e intendo questa volta l'insieme di individui che la compongono, fosse più aperta alla sessualità, al fatto che non esiste solo "l'unico" amore, ma bensì ognuno può amare chi cazzo vuole, e quindi io posso avere un legame affettivo con una persona e se questi è concorde posso anche avere un legame affettivo con un'altra senza che si tratti di tradimento o che entrambi ne soffrano. (praticamente non limitare il nostro affetto verso una sola persona.) cosa senza senso. ( affetto e scopata, parlo per entrambi i partner ovviamente mica uno solo.) cmq mi sono dilungato troppo e ci sarebbe tanto altro da dire ma concludo qui và.
@@marcopalleschi5327 Ma infatti fondamentalmente io ci sono abituata a questo genere di episodi, ne ho raccontato qualcuno, ma anche escludendo il catcalling e le strusciate sui mezzi, ne potrei raccontare altre. In questo genere di mondo ci sono cresciuta e ci morirò perche i cambiamenti culturali nonostante tutto richiedono tempo, e che la gente sia disposta ad andare in una certa direzione. I discorsi che si fanno oggi su queste tematiche non servono per oggi, servono per il domani che avranno gli altri alla fine, che forse è una cosa a cui si pensa fin troppo poco per focalizzarsi sul flame del momento, e su come scannarsi l un l altro.
L'ultima volta che ero così in anticipo facevamo ancora battute sulle sopracciglia di Gio
Sembrano 2 cespugli xd lol 1!1!1!
“Dimostrami di essere primo senza dire di essere primo”
@@diegorochira1919 Sono arrivato sopra il secondo. 😎
Eh come sono cambiati i tempi
Tutti chiedono a Gio dei suoi capelli. Ma nessuno chiede a Gio: "Come stai?"
Ma nessuno chiede ai capelli di Gio come stanno...
Gio come stanno i tuoi capelli?
@@bbbb-l1y azz. Non l'avevo visto ma è consolante sapere che non sono solo in questo disagio 😜😂
@@bbbb-l1y Mi inchino a così tanta genialità 🙈
Perché non c'è bisogno, si vede dai capelli che non sta bene
3:37 "Ma posso, posso controllare un attimo Twitter?"
"Eh no, se sta guidando non può!"
"Ah, non posso?!"
Commento sottovalutato
Giopizzi: "Non fate commenti edgy"
Leonardo Zanchetta, dimostrando di aver capito tutto:
@@bastbast6464 pardon, ma non ho saputo resistere🤣
ma neanche.... UN POCHINO?
Ho la discreta fortuna di vivere in una città che reputo tranquilla, nel Nord Italia, in un contesto in cui la gente di solito è molto gentile ma anche riservata. Rare volte mi è successo di sentirmi veramente in pericolo ma mi è comunque successo in più contesti di sentiemi fischiare dietro, anche in compagnia di amici, di essere avvicinata mentre ero sola in maniera tutt'altro che garbata. Mi è anche successo di avere un ex geloso, che mi telefonava di notte minacciandomi o insultandomi, mentre di giorno venivo letteralmente "scortata" dai miei amici che a turno venivano a prendermi in università. E vi assicuro che io rispetto a conoscenti ne ho vissute ben poche di cose.
Non ho mai saputo che percentuale affibiare a chi ti fischia per strada, quanto mix tra goliardia e tentativo di approccio ci sia in una cosa come questa.
Vi dico solo che io non fischio nemmeno al mio cane e che al posto di quella ragazza che se ne cammina per i cavoli suoi potrebbe esserci vostra madre, vostra sorella, la vostra ragazza.
E di certo una cosa simile non può che portare ad una ed una sola opinione da parte della controparte: che siete, voi fischiatori e compagnia, dei coglioni pezzi di merda 😊
(Nel commento non mi riferisco a tutti gli uomini sia chiaro 😂 il mio è un plurale per indicare coloro che lo fanno)
Non tutti gli uomini sono così eh. Non mi sembra giusta una simile generalizzazione, così come non penso tu riterresti giusto affermare che tutte le donne vogliano solo l'uomo col portafogli o pieno o col Ferrari. E non mi esprimo ulteriormente.
@@lucianogallicchio8957 nessuno sta generalizzando, né nel video né nel commento, giusto un po fuori luogo questo tuo "non tutti gli uomini".
@@lucianogallicchio8957 non ho mai detto "tutti gli uomini". Dove lo leggi? Come non ho mai detto "tutte le donne sono degli angeli, piccine e cartucce e non fanno violenza". Il "male" non ha sesso. Io ho solo parlato per me e della mia esperienza e quella di molte altre mie amiche, colleghe, conoscenti che hanno ricevuto fischi o parole gratis solo per goliardia, per farsi vedere dagli amici o perché lo si ritiene normale. Però MAI (o in una bassssssissima percentuale) ho sentito di ragazze/donne/signore essere tutte felicine perché fischiate per strada o perché uno si è accostato con l'auto urlando "wé bella figa". Mai, davvero mai. Anzi tutte un po' sconvolte, indignate, inorridite o spaventate.
Non è piacevole. Ma non ho mica detto che lo facciano tutti gli uomini! I miei più cari amici che sono maschi, persone educatissime e intelligenti, di cui ho estrema fiducia e rispetto. Se ti senti però colpito nel vivo, per una cosa che non ho detto né inteso, forse il problema non è il mio commento
@@asonsabag9759 Bhe si quello si, mi sento offeso perchè poi, traslato nella vita di tutti i giorni, questo ''SIETE'' ha una certa valenza, perchè l'esperienza di tutti i giorni dimostra come per un uomo essere creduto è un po più difficile rispetto ad una donna. (pensa ad un uomo ingiustamente accusato di violenza ai danni di una donna, a chi pensi che crederanno sulla parola in mancanza di video o messaggi o generiche prove della sua innocenza? all'uomo o alla donna?) e lo dico perchè ci sono passato su simili storie. e non è piacevole. non a caso ti sei giustamente corretta e hai specificato che il plurale è riferito agli esempi che hai fatto. tutto qui.
@@fura_exeBro l'ho visto il video bro e quindi bro?
Per risolvere questo problema dobbiamo cambiare una società che impone all'uomo di essere forte e dominante e alla donna di stare zitta e sottomessa e che fa di tutto per tenersi tale. Alla fine è tutto collegato: una donna che viene stuprata e si sente dire che se l'è cercata perché la gonna non arriva alle ginocchia, un uomo che si sente dire "sii uomo e reagisci" quando viene piacchiato, una ragazza presa in giro perché gioca a calcio, un ragazzo che subisce un simile trattamento perché si trucca, una coppia omossessuale che non può baciarsi in pubblico perché malgiudicati, un trans che si sente dire "sei nato/a maschio/femmina e tale rimani!", un non-binario che si sente dire "o sei maschio o sei femmina, non puoi essere entrambi o né l'uno o né l'altro." È per questo che noi tutti dobbiamo collaborare e risolvere i problemi di questo o di quell'altro gruppo.
Dio santo il mio incubo
mah io vedo ragazze giocare a calcio e non mi pare siano lo zimbello di tutti. Se una donna viene stuprata interviene la polizia e i criminali finiscono dentro. Uomini truccati ? hai voglia.... non vedi alla TV ? Ce ne sono di tutti i tipi, truccatissimi. Uomo dominante poi non direi... ovunque si vedono donne che trattano gli uomini come zerbini e quelli zitti perchè se fiati ti denunciano. Se ti picchiano certo che reagisco, devo stare li a prendere le botte ? Si chiama autodifesa e il codice penale la prevede come legittima.
Prova a dare uno schiaffo ad una donna poi vedi se reagisce o se sta zitta. Vedo certe iene che si sporgono dai finestrini delle macchine per una precedenza.....!!!!
Evidentemente non hai mai litigato con una donna... altro che zitta e sottomessa !!!! Oggi poi, col cavolo che le donne sono zitte e sottomesse. Quelli sono gli uomini casomai.
2:58 ah yes, I identify myself as
P A R T I T A I V A
The three genders: male female and Partita Iva
il mio sesso? I M P R E N D I T O R E e A R T I G I A N O
Gio, GRAZIE MILLE.
Grazie di cuore, a nome di tutte le persone che hanno a che fare con la violenza di genere ogni giorno. Mi rendo conto che non dev'essere semplice per te prendere posizione su questi temi, soprattutto avendo una fanbase giovane e principalmente maschile. Ti esponi consapevolmente al rischio di una shitstorm come quella che ha colpito altri personaggi del web, e l'hai fatto con trasparenza e correttezza. C'è bisogno di un dialogo più ragionato su questi temi, sono stanca di urli e slogan appena si nomina il femminicidio. Io stessa sto attraversando una brutta storia di stalking e persecuzione da parte del mio ex-ragazzo, una persona con cui ho trascorso 8 anni della mia vita e che credevo mi amasse. Not all men, ma a volte questi uomini sono davvero i nostri padri, i nostri fratelli, i nostri fidanzati. Un abbraccio forte ❤️
Io sinceramente da maschio giovane (e quindi il pubblico medio) dalle mie conoscenze posso dire che la violenza di sesso avrà un futuro difficile
ho letto cosa ti è successo e voglio dirti che sei fortissima ad andare avanti dopo quello che ti è successo, un abbraccio
Tutto ok fin quando non ho letto quel "not all men", ma cristo ancora a demonizzare una frase che dovrebbe essere ovvia. Nessuno dovrebbe permettersi di dire che tutti gli uomini sono responsabili per il crimine di un singolo.
@@gliinvidiosidirannoaftereffect ma allora le foibe
@@ukn4 che?
Non propriamente episodi di violenza ma a livello psicologico sono pesanti:
Io ormai ho costante ansia di passare da sola davanti ad un gruppo di ragazzi/uomini per colpa di anni ed anni di catcalling, iniziati quando ero alle medie. Non mi scorderò mai quando, a 12 anni, stavo tornando a casa con mia madre e un gruppo di uomini sulla quarantina fuori da un bar mi hanno fischiato dietro e detto "vieni qua bella". Avevo solo 12 anni e c'era MIA MADRE con me.
Non era la prima volta e di solito ignoravo e basta, ma con mia madre lì è stato tutto peggio. Non mi sono mai vergognata così tanto, e non era neanche colpa mia.
Un episodio più recente che mi fa ancora venire i brividi è un ragazzo che alle 8 sera mi ha fermato mentre tornavo a casa e mi fa "Ti seguo dalla rotonda della strada e vorrei il tuo numero".
Non c'è mai fine a queste cose e onestamente è così stancante da diventare soffocante. Però poi quando ne parliamo è sempre "eh ma esageri, eh ma dovresti sentirti lusingata, eh ma sono solo complimenti dai".
EDIT: Se siete qui per dirmi "che esagerata" come alcune persone nei commenti, vi prego di evitare e andare avanti con la vostra vita. Non ho bisogno di sentire dagli altri cosa mi debba mettere ansia e cosa no. Grazie
Pensa che se sto camminando e vedo davanti a me un gruppo di uomini vado sul lato opposto della strada, talmente tante sono state le volte, in tutta la mia vita, in cui ho ricevuto commenti e sguardi osceni. Sisi ma è tutto normale siamo noi che esageriamo....
@@bindibu7299 Stessa cosa. E mi succede con tutti: ragazzini, uomini di mezza età, ho ricevuto catcalling persino da gruppi di anziani. Però poi il problema siamo noi si.
Idem, mi sento ormai a disagio a passare accanto o davanti ad un gruppo di ragazzi. Anche a me è successo di ricevere un catcalling in pieno giorno quando ero con mia madre, lei si girò e indicò ai 2 ragazzi il dito medio. Mi vergognai come se fosse stata colpa mia se ho ricevuto quei commenti.
P. S. Prima che qualche genio me lo chieda: ero vestita con dei jeans e una maglietta a maniche corte.
Mi dispiace molto, prendo l’occasione per sfogarmi di un fatto simile che mi è accaduto: stavo tornando alla macchina posteggiata con mia mamma dopo aver fatto compere, e un anziano che poteva avere circa 60/70 anni mi dice:”vieni qui puttana”. Non mi conosceva e io non lo avevo neanche guardato, stavo parlando con mia mamma. Per fortuna lei non ha sentito niente, e io non le ho detto nulla. Avevo 15 anni e mi sono vergognata tantissimo nonostante non avessi nessuna colpa
Oltre che a sentirci mancate di rispetto si aggiunge anche la paura quando accade in determinati contesti. Abbiamo tutte sentito qualche storia di amiche, famigliari, conoscenti (o per le meno fortunate, le viviamo), in cui il catcalling è solo l'inizio di una situazione più spaventosa. Un esempio è quello che successe a mia cugina qualche anno fa. Aveva 15 anni a quel tempo, tornava da un compleanno con un'altra sua amica, era inverno e già buio. Passano vicino ad un gruppo di alcuni 20enni ubriachi. Fanno catcalling, loro gli ignorano, il gruppetto inizia a ridere e si dirigono verso di loro. Le due aumentano il passo, stessa cosa la fanno il gruppetto sempre ridendo. Loro cominciano a correre spaventate, il gruppetto inizia a correre. Per loro fortuna riescono a nascondersi, stanno nascoste lì impetrite dalla paura per almeno 20 minuti prima di uscire e correre in direzione della casa di mia cugina. Non si erano mosse da lì perché sentivano le voci di quei ragazzi ancora in giro che le cercavano. Non voglio pensare e nemmeno mia cugina a cosa sarebbe successo se non fossero riuscite a nascondersi.
Quindi quando qualcuno si lamenta del fatto che siamo troppo sensibili quando riceviamo catcalling mi altero non poco. Come facciamo a sapere cosa c'è nella mente della gente, se vogliono "solo" fare qualche battutina da scemi o hanno altri piani in mente? Non possiamo, quindi dobbiamo sempre stare in allerta. La paura viene prima e poi quando è passato rimane la rabbia e il senso di colpa ingiustificato.
A 14 anni per molti mesi c'era un cinquantenne che si appostava vicino casa mia e mi seguiva a piedi mentre andavo a scuola.A un certo punto iniziò a dirmi le porcate mentre passavo,dopo settimane di sopportazione provai a parlarne a diverse persone: tutti sminuirono la cosa.Alla fine lo minacciai di denuncia e cambiai strada per andare a scuola,anche se ci mettevo 40 minuti ,anziché i 15 della vecchia strada.Era il 2007 :mi chiedo se oggi sarebbe stato diverso o se l'indifferenza prevalga sempre.
Mi dispiace tanto...
Chi siamo: donne, uomini...partita IVA
Stefano Lepri has left the chat
Ahahah per pochi
AHAHAHA
I felt that man
Non l'ho capita...
@@riccardovillano6828 Stefano Lepri, in arte St3pny, è uno youtuber che fu accusato di aver evaso il fisco per un valore di circa un milione di euro
"mi hanno pagato"
*portafoglio in primo piano in basso a sx*
Rido male
Questo video mi ha portata a riflettere su qualcosa.
Ero al luna Park, il mio amichetto dell'epoca mi consigliò di salire su delle montagne russe che a detta sua erano bellissime.
Il tipo che attivava il meccanismo dopo avermi messo la cintura se ne uscì con "che belle gambe che hai, amore. Vedi che ora ti faccio volare".
A pensarci adesso la cosa più inquietante era che questo mio amico non aveva alcun motivo di smettere di andare su quella giostra, presumibilmente perché non avrebbe neanche potuto immaginare che un uomo dell'età di suo padre gli dicesse cose del genere.
Non avrei potuto manco io, a 12 anni, però non sono più salita.
Tocca dirle queste cose. È come se maschi e femmine vivano in società parallele: lo stesso signore magari col tuo amichetto è stato super educato e lui avrà forse pensato: "che signore simpatico". Infatti anche quando leggo i commenti, gli uomini non sanno chi è'sta gente, dicono 'è una minoranza di malati cafoni!'. No amore, sono gli amici tuoi del bar o dell'università o i tuoi colleghi di lavoro ma non lo sai. Quella che cammina da sola per strada di notte invece, si che lo sa.
Che pallosa....
@@giaime1982 ok spiegati
Prossimo video: CAPELLI DI GIOPIZZI: come siamo messi?
Parlando di violenza e di come è subdola e sottile prendo spunto per raccontare una mia esperienza
Metro piena neanche lo spazio di spostarsi, sento uno dietro di me strusciarsi sul mio sedere, all'inizio penso "vabbè è piena e si muove per i movimenti della metro, poi capirai è un vecchio non pensa a ste cose" però più cercavo di spostarmi in quei centimetri di spazio disponibili più mi seguiva finché non ho capito che non si muoveva così per i movimenti della metro ma ne era consapevole. È questo il problema te ne accorgi sempre dopo e ti senti sporca e in colpa per non aver detto nulla.
Parlando di catcalling invece la prima uscita di maggio dopo il lockdown* di sabato sono uscita con le mie amiche avremmo fatto record di commenti stupidi, si vedeva che i maschi non uscivano di casa da mesi dovevano sfogarsi.
Son quei commenti di cui condividi il contenuto, ma di cui lo stesso ti fa talmente ribrezzo che ti sembra fuori luogo mettere "mi piace"... Lo metto lo stesso, si "apprezzi lo sforzo". Fermiamo questa delinquenza insieme!
Mi dispiace davvero tanto che tu abbia dovuto subire queste molestie. Purtroppo a volte quando ti trovi in determinate situazioni ti paralizzi, per quanto vorresti reagire. È un metodo di "difesa" che il tuo cervello mette in atto inconsapevolmente, la colpa non era certo tua. Parlando del catcalling, fa ugualmente schifo, ma che educazione ricevono questi soggetti?
Mi è successa esattamente la stessa cosa in pullman. Inizialmente pensai che si stesse semplicemente spostando per la mancanza di spazio, e mi sentii addirittura in colpa per aver supposto una cosa così meschina da parte di un'altra persona. E poi invece sentii la sua erezione che cercava insistentemente di strisciarmi sul culo. Non mi sono mai sentita così sporca
stessa cosa anche a me in pullman, sono scesa che ero sull'orlo delle lacrime e ricordo di essermi sentita non solo sporca ma anche in colpa per non aver detto nulla per paura di fare una "scenata"
@@anto1415 citando gio nel video, l'educazione della parola con la p!!! patriarcato !!
Io vivendo in una città piccola non ho mai vissuto in prima persona violenze di genere e invece l'hanno scorso due tizi hanno iniziato a farmi apprezzamenti abbastanza discutibili. Io ero spaventata a morte e l'unica cosa che potevo fare era far finta di non aver sentito (sante airpods tarocche) e camminare il più veloce possibile. Ho sentito che mi urlavano "f*ga di legno" dietro. Il resto del tragitto fino a casa l'ho fatto correndo a perdifiato per paura di essere inseguita e raggiunta
Mi dispiace molto, che persone orribili.
Ti capisco benissimo. Io ormai ho costante ansia di passare da sola davanti ad un gruppo di ragazzi/uomini per colpa di anni ed anni di catcalling, iniziati quando ero alle medie. Non mi scorderò mai quando, a 12 anni, stavo tornando a casa con mia madre e un gruppo di uomini sulla quarantina fuori da un bar mi ha fischiato dietro e detto "vieni qua bella". Avevo solo 12 anni e c'era MIA MADRE con me. Non era la prima volta e di solito ignoravo e basta, ma con mia madre lì è stato tutto peggio. Non mi sono mai vergognata così tanto, e non era neanche colpa mia.
Un episodio più recente che mi fa ancora venire i brividi è un ragazzo che alle 8 sera mi ha fermato mentre tornavo a casa e mi fa "Ti seguo dalla rotonda della strada e vorrei il tuo numero".
Non c'è mai fine a queste cose e onestamente è così stancante da diventare soffocante. Però poi quando ne parliamo è sempre "eh ma esageri, eh ma dovresti sentirti lusingata, eh ma sono solo complimenti dai".
@@anastasia.00 sì, è deprimente. E la cosa peggiore è come queste persone passano subito alla difensiva e terminano esagerando e inventandosi frottole come "il matriarcato oppressore" o come gli uomini femministi (ne ho conosciuti parecchi) o sono alla ricerca disperata di figa o sono omosessuali.
la cosa più divertente è che è per colpa di uomini così se poi diventiamo davvero fighe di legno con zero voglia di scopare. io per anni ho creduto di essere lesbica perché non trovavo un uomo interessato al mio piacere e al mio benessere. erano tutti dei robot che pensavano solo a usarmi fisicamente. poi, ho conosciuto un essere umano vero. e ancora sono inibita, ho dei blocchi, dissocio ecc.
credo che moltissime donne soffrano di una più o meno grave forma di ptsd per via di molestie, sfruttamento, abusi, violenze
@@marcello7781 il problema è che il femminismo è stato demonizzato a tal punto che nessuno sa veramente per cosa esista veramente. Quindi quando dici di essere femminista, ti ridono in faccia e dicono "ah quindi vuoi uccidere tutti gli uomini". E se cerchi di spiegare non ti ascoltano neanche perché è più comodo poltrire nella propria ignoranza.
Io: C A P E L L I
Gio: e questa non è nemmeno la mia forma finale
Giopizzi di terzo livello
esatto
Come Goku se ci pensate
13:27
Il tizio era tipo: understandable, have a great day
Ciao Gio ho una ventina d'anni e solo qualche mese un episodio, banale a dire il vero, successo a una mia amica mi ha aiutato a cambiare prospettiva sulla situazione; in poche parole un simpaticone suo treno con sguardo grondante di sesso le aveva detto "a ma siamo abbronzatine eh" che ok come dicevo è banale e magari il tipo aveva solo un pessimo modo per provarci con le ragazze. Il fatto è che sentire come questa mia amica ne parlava, con evidente disagio nonostante fosse perfettamente consapevole della frivolezza della cosa, mi ha fatto assolutamente capire che è fortemente necessario un cambio di visione da parte dei maschiacci che proprio per questioni culturali hanno bisogno di uno sforzo enorme per comprendere il problema fino in fondo.
Il fatto è (riporto da spiegazioni di chi ha vissuto, correggete pure se sbaglio) che ancor più delle parole è l'atteggiamento e/o la situazione che pesano sulla vittima di catcalling. Se la stessa frase rivolta alla tua amica fosse stata pronunciata, anche da uno sconosciuto, ma con garbo e in un'occasione consona, non avrebbe certo sortito lo stesso effetto. Bisogna che i maschi siano educati al rispetto, all'empatia e che siano messi di fronte alla realtà.
Il problema credo sia approcciare una ragazza in modo possessivo e aggressivo passivo. Chi fa catcalling è una persona che crede gli sia tutto dovuto e tratta la donna come una preda sessuale. O almeno il 100% delle volte viene recepito così e crea disagio
@@rhaegar2627 esatto il punto è proprio questo. È necessario educare gli uomini e soprattutto sensibilizzarli alla questione, altrimenti non solo continueranno a comportarsi (spesso ingenuamente) in un modo che di sicuro per questioni culturali e forse per questioni biologiche mette a disagio degli esseri umani, ma inquineranno anche il dibattito che orbita intorno a queste situazioni. Con questo non voglio giustificare nessuno, voglio solo dire che il problema è molto più profondo e radicato di quanto si possa credere
Vorrei illudermi che questo commento verrà letto nonostante la lunghezza, but anyway..
Gio, ho apprezzato davvero tanto il fatto che tu abbia parlato del mettersi nei panni delle altre persone.
Perché la cosa è questa.. prima di ragionare e considerare il prossimo come una persona, spesso lo consideriamo prima come uomo o donna.
Prima di essere una donna io sono una persona e prima di essere un uomo tu sei una persona.
Ci ho messo diverso tempo prima di capirlo, però (forse sarà grazie al fatto che sono una persona empatica e faccio meno fatica di altri ad immedesimarmi nel prossimo) quello che fa davvero la differenza è osservare le cose da 1 punto di vista diverso.
Mi sono resa conto che gli uomini sono molto oppressi dalle "regole" ufficiose della nostra società e spesso è proprio la sofferenza e l'ignoranza che deriva da un sistema che ti considera prima come uomo che come persona, che porta alla violenza o alla considerazione sbagliata del genere femminile.
Ho imparato a non giustificare le forme di violenza (perché quello MAI la violenza non ha MAI una giustificazione), ma a non biasimare certi tipi di comportamenti.
Come io da bambina (ho 20 anni, sono una 2000) ho spesso sentito dai miei familiari, dagli amici, dall'ambiente scolastico, dalla TV, dall'internet (crescendo), che certi comportamenti sono normali, sono delle cafonate, ma nulla di cui preoccuparsi, nulla di cui lamentarsi, nulla su cui perdere del tempo e provare a correggere... allo stesso modo un bambino mio coetaneo sarà cresciuto senza particolare attenzione da parte della famiglia e delle entità sociali riguardo il rispetto delle femmine. E ovviamente non sto parlando di stupro o violenza fisica, perché è semplice parlare di quello, è ovvio che è sbagliato.. sto parlando della pacca sul culo alla compagna, del commento alla tipa che passa sul marciapiede, del fischio in macchina, dell'amico che fa la foto al culo della tipa che gli piace e lo invia nel gruppo.
Certo, non è morto nessuno, non si è fatto male nessuno, nella maggior parte dei casi manco ci si accorge... però forse è da qui che le cose iniziano a degenerare.
Forse, il ragazzino che tocca il culo alla compagna e manda la foto all'amico ha anche la sfortuna di vivere in un ambiente familiare sterile. La società per queste piccole cose non si indigna, quindi da chi può imparare quel ragazzo che ciò che fa è profondamente sbagliato?
Provate a pensarci. Quanto davvero vi indignare se sentite un uomo (o una donna, perché anche questo succede e non va bene) fischia dalla macchina? Magari vorreste indignarvi e dire qualcosa, ma... c'è la rassegnazione, in fin dei conti succede da sempre e poi farei la parte dell'idiota iper sensibile.
Perché dobbiamo sempre arrivare alla tragedia? perché non si può insegnare che il rispetto verso il prossimo non si dimostra semplicemente non ferendo fisicamente le persone o non uccidendole o stuprandole?
Perché crediamo davvero che alla base non ci sia sempre la stessa solita cosa: l'educazione.
E perché se lo sappiamo non ci sforziamo di educare chi non lo è.
E non parlo solo del bambino che non sa nulla.
Parlo proprio di quell'amico che invia la foto. Perché non viene fermato.
perché non c'è indignazione da parte della gente che lo circonda.
Perché si deve arrivare al punto di non ritorno e sentire al TG il vicino che "no, ma brave persone.. non avrei mai pensato"
Perché è così difficile mettere da parte questo finto orgoglio e mettersi nei panni del prossimo, sforzarsi di capirlo o quanto meno di aiutarlo?
Se siete arrivati a leggere fino a qui... beh grazie.
E grazie Gio per il video.
La mia risposta, da parte di uno che non è né sociologo né psicologo, sarà anche semplistica, ma la scrivo lo stesso: educazione sentimentale (prima che sessuale). Non ve n'è traccia nel nostro sistema scolastico, ragion per cui sentimenti basilari come l'empatia e il rispetto per l'altro o te li insegnano in famiglia, o hai una particolare propensione, oppure non sai cosa siano. E cresci circondato da coetanei che addirittura ti scherniscono se li hai.
"perché l'amico che invia la foto non viene fermato".
Per via delle bolle, e perché cambiare idea è doloroso.
Son capitati episodi del genere in alcuni gruppi a cui partecipo, ma indignarsi e denunciare la cosa non serve a niente. Ti attiri solo antipatie. E non salvi la vita a nessuno. Posso provare a fare cambiare atteggiamento a un mio fratello magari, ma già con un amico è difficile, con un intero gruppo è imfattibile. Sei uno contro tanti. In quella bolla non riesci a far cambiare idea alla gente.
E poi cambiare idea è doloroso. Per accettare che fare catcalling è sbagliato devi prima accettare di essere stato nel torto e aver ferito delle donne senza badare ai loro sentimenti. Non è facile da accettare. È doloroso. E quindi per autoproroteggersi ci si tappa le orecchie e ci si rifuita di cambiare idea.
Non è un problema che gli individui possono risolvere. Bisogna attaccare la bolla in massa, e bisogna farlo prima che la gente si formi un'idea da dover cambiare.
L'unica è educazione civica a scuola.
Che porco cane non capisco come sia accettabile che insegnino ancora un'ora a settimana di religione cattolica mentre educazione civica è una barzelletta che non prende nessuno seriamente. E poi ci stupiamo che non riusciamo a implementare vaccinazioni obbligatorie.
Bel commento comunque! Sempre bello leggere opinioni di giovani in gamba.
@@danielemazzali9810 Si, è sicuramente vero che essere l'unico che si indigna e va contro il gruppo è difficile perché si rischia di venire emarginati. Io parlo da ragazza ovviamente, e non ho mai avuto a che fare con amiche che avevano comportamenti sessisti con dei ragazzi.. però ho avuto a che fare con amici che avevano atteggiamenti omofobi o razzisti ad esempio.. io con loro mi sono indignata, mi sono indignata con i nostri amici in comune e quelli che non vedevano il problema li ho lasciati perdere come amici. Ovviamente questo discorso non può essere paragonato in modo perfetto a quello che hai fatto tu prima, perché indignarsi per razzismo e omofobia è più "facile", è più accettato dalla società.
(Apro parentesi per far notare quanto sia triste e quanto tempo dovrà passare prima che comportamenti come catcalling o molestie "minori" vengano considerati con la loro importanza).
Però l'unica cosa su cui volevo obiettare è che.. mi sembra che quasi sempre non ci sia nemmeno l'intento di provare a spiegare agli amici che quella cosa è sbagliata. Nemmeno ci si prova perché già si sa in partenza che tanto non serve a niente.
È ovvio che per avere un cambiamento reale ci sia bisogno delle scuole, delle famiglie e dell'insegnamento e sensibilizzazione in generale.
Però ammetto che un po' mi spaventano quelle persone che nel proprio non si permetterebbero mai di fare nulla, ma che escono tranquillamente con amici che urlano dalla macchina.. come fate ad essere amici di persone del genere?
@@jjuli__
Non lo so.
Personalmente non ho amici che urlano dalla macchina (o fanno catcalling o cose del genere). Probabilmente gente di questo tipo si circonda di amici che la pensano come loro, che quindi non reagiscono.
Oppure è solo fare le pecore. Conosco individui che non fumano a meno che non sono in un gruppo di fumatori, non fanno battute omofobe a meno che non sono in un gruppo di gente omofoba etc..
Ciao Giovanni, innanzitutto complimenti per i tuoi contenuti, sempre chiaro e preciso. In questo video hai parlato di un argomento che molto spesso è difficile da trattare, perché escono di consueto gli ottusi che si ostinano a ripetere come una filastrocca "e allora gli uomini ", e tutto ciò sta diventando veramente difficile parlare di questo argomento. Sei uno dei pochi divulgatori che ha trattato l'argomento in maniera lucida. Posso solo dirti grazie per questo video, sei veramente in gamba.
Dovresti provare a capire perché ci sono così tante persone che dicono questa cosa, e perché si fa una critica di questo tipo di narrazione tossica.
Nessuno qui è ottuso, si porta una visione diversa del fenomeno e di conseguenza risolverlo che però non viene ascoltata.
Ti invito a leggere il mio commento, che avevo scritto come risposta al video, poi fatti tu un’idea.
Eccolo:
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Invito tutti a leggere seriamente le mie argomentazioni, perché per quanto GioPizzi abbia provato a scansare eventuali critiche, devo dire che ha detto ugualmente tantissime cose imprecise o totalmente sbagliate, anche piuttosto palesi.
Non parlo a caso, ho studiato psicologia sociale, e Storia delle Culture e delle Ideologie, oltre che antropologia e neuroscienze.
Parto in ordine cronologico su tutti i punti che reputo sbagliati nel video, e poi faccio la mia analisi sulla questione, spiegando anche il perché questo tipo di narrazione sia tossica.
1) All’inizio dici che la “violenza di genere” sia sinonimo di violenza sulle donne, in quanto sia statisticamente molto più alta.
Questo è oggettivamente sbagliato, per fortuna negli ultimi anni molte università e molte associazioni si sono accorte delle problematiche della violenza sugli uomini e hanno iniziato a fare, tra mille polemiche e tentativi di repressione, anche studi sulla violenza verso gli uomini. In Belgio ad esempio il fenomeno diventò così importante tanto che il Governo stesso decise di trattare in modo onnicomprensivo la violenza di genere (sia verso uomini che verso donne) a seguito di varie statistiche allarmanti che emersero.
Si fecero altri studi in Inghilterra che sottolinearono come circa il 30% degli uomini avesse subito gravi atti di violenza dalla partner. In Italia la statistica più autorevole è stata quella dell’Università di Siena, che racconta di 5 milioni di uomini vittime di violenza domestica ogni anno, ecco alcune fonti:
www.occhionotizie.it/maschicidio-violenza-uomini/
www.osservatoriodiritti.it/2019/02/20/violenza-sugli-uomini/amp/
Qual è ora il problema? Che la politica in Italia, se prova ad occuparsi un po’ della faccenda, viene estremamente repressa ed ostracizzata dal femminismo che proibisce di occuparsi di queste problematiche, ecco una prova concreta anche piuttosto famosa:
www.ilprimatonazionale.it/cronaca/violenza-domestica-contro-uomini-femministe-insorgono-168274/
È chiaro ci sia una volontà da una certa parte politica di minimizzare e reprimere la problematica, per far emergere la donna come unica vittima dell’uomo privilegiato.
Questo crea un effetto ideologico e conflittuale, in cui le donne stesse si sentono minacciate in modo esasperato e quindi coltivano l’odio verso una parte sociale (in questo caso gli uomini), dall’altra parte gli uomini si sentono non ascoltati, repressi, perché non possono parlare di queste problematiche, e si ribellano a loro volta. Risultato? Guerra ideologica e mancanza di soluzioni e collaborazioni costruttive.
Il caso recente di Johnny Depp spiega bene come la cultura occidentale faccia ancora fatica a riconoscere la possibilità che un uomo possa aver subito violenze dal partner, e di questo tema, come società, ce ne dobbiamo occupare.
2) Non ha senso dire che se si parla di violenze di genere non si può parlare di violenze sugli uomini, perché se ne deve parlare in una sede diversa. Per due motivi. Innanzitutto perché la cultura attuale NON permette di parlare di violenza sugli uomini, la Cancel Culture ha dimostrato più volte che questi temi vengono criticati, repressi, e l’articolo che vi ho linkato prima sulla repressione della proposta al Campidoglio di approfondire e studiare di più il tema sulla violenza verso gli uomini, sia stato “censurato” e represso dalle femministe. Non si può ignorare questa cosa.
Quindi visto che non si può parlare di problematiche maschili, conviene fare come in Belgio, e cioè rendere la violenza di genere e i problemi di genere onnicomprensivi, quindi studiarli, raccontarli, e risolverli socialmente come un unico sistema sociale bidimensionale che riguarda la dimensione uomo e la dimensione donna, che, ricordiamo, sono comunque collegate tra loro.
Questo eviterebbe di esasperare la narrazione tossica e oggettivamente falsa secondo cui è solo la donna a subire atrocità, quando in realtà le statistiche parlano di numeri sovrapponibili.
Ovviamente tutto questo la società non lo sa, perché non trova spazio nella narrazione mediatica, e noi basiamo le nostre conoscenze proprio sulla narrazione mediatica, di conseguenza se non ne parlano i media in automatico per noi una cosa non esiste. E tu sei stato l’esempio perfetto di mistificazione.
3) Hai dato una definizione oggettivamente falsa di patriarcato, non so se in cattiva fede o in buona fede semplicemente perché non l’hai studiato.
In antropologia e in sociologia si studiano i sistemi delle varie civiltà, quindi come ogni comunità, civiltà, tribù (totalmente staccate tra loro e che non condividono la stessa cultura) si organizza per sostenersi e permettere ai suoi membri di sopravvivere.
Detto brevemente, il patriarcato era un sistema essenzialmente di ruoli che si rendeva necessario nelle società arretrate in quanto basate principalmente sulla forza fisica (agricoltura a mano, costruzioni, guerre) e quindi i ruoli si dividevano in quelli che richiedevano forza fisica, assegnati ai maschi (quindi i lavori faticosi) e quelli che non la richiedevano (cura della prole, lavori domestici, cucina, arte del ricamo) alle femmine. Sistema che è andato avanti fino alla seconda rivoluzione industriale quando la forza fisica ha smesso di essere così predominante nei lavori e quindi il mercato si è aperto anche alle donne, con conseguenti evoluzioni dei ruoli di genere.
Non è assolutamente vero che nella storia le donne sono state trattate come fermaporte: la differenza la faceva la classe sociale, una donna nobile o aristocratica viveva nel lusso ed era trattata molto meglio rispetto ad un uomo del popolo. C’era sempre la divisione in ruoli, ma a livello di valore erano i nobili, maschi e femmine, a detenerlo.
4) Altre cose sbagliate minori che hai detto: le donne sono le principali vittime di omicidio. Falso. Dati alla mano in Italia la stragrande maggioranza di vittime di omicidio sono i maschi, e tanto per ampliare, sono anche i maschi a compiere più suicidi, fino a 4 volte di più.
Riguardo il delitto d’onore, una legge sicuramente assurda, ma riguardava chiunque, anche le donne potevano ottenere sconti di pena se avessero ucciso il loro marito in caso di adulterio, quindi la questione di genere non sussiste.
Riguardo ciò che hai detto sul Blm, scusami ma è un’altra grandissima semplificazione di un fenomeno molto più ampio: statisticamente sono molti di più i bianchi uccisi dalla polizia, che non i neri, è una cosa fortemente risaputa. Il numero di bianchi e neri uccisi è sovrapponibile al numero medio di reati violenti commessi da bianchi e neri. La questione che tutti ignorano è diversa, ovvero del perché la polizia utilizza così facilmente le armi, ed è basata sul fatto che in America ci sia libera circolazione di armi e quindi è un Paese estremamente violento, di conseguenza lo è anche la polizia, che legalmente ha il diritto di sparare se una persona fermata fa movimenti bruschi o prova a prendere qualcosa dalla tasca (che potrebbe essere un’arma). Questo problema si risolve eliminando le armi da fuoco dal Paese, sia la vendita che quelle in circolazione, e quindi creare una nuova regolamentazione della polizia, oltre ad investire dei quartieri malfamati in termini di inclusione sociale.
5) Quella sul “privilegio maschile” di non doversi preoccupare di aggressioni è davvero una cosa ridicola. Noi maschi proprio in quanto tali non abbiamo una forma di tutela sulla violenza, anzi siamo portati a doverci difendere da soli dalle violenze e perfino denunciare risulta una cosa “da codardi”, soprattutto se il carnefice è una donna.
Infine, vorrei dire, per essere davvero inclusivi, risolvere il problema delle violenze, delle discriminazioni, e favorire l’uguaglianza, è essenziale parlare di problematiche di genere in modo ampio, includendo sia quelle maschili che femminili, evitando di fare una narrazione ideologica di parte o una “contrapposizione ideologica” tra le parti, che richiama le peggiori ideologie totalitariste, che si basavano proprio sull’assunto di formare una classe di “nemici” da ostracizzare, nemici che vengono considerati minacce, usurpatori, oppressori, invasori... ops ho cambiato ideologia 😅
In ogni caso il punto è quello. E la scusa di dover parlare in sede diversa di problemi maschili non regge, perché prove alla mano abbiamo visto che una certa parte politica non lo permette, e i media li ostracizzano, quindi dire questa cosa è assolutamente ipocrita.
Per qualsiasi altra opinione, sono qui!
La stragrande maggioranza delle denunce di molestia e stalking è falsa e infondata.
Di divulgazione qui c'è niente. I dati reali sono altri e giopizza ne ha citato giusto un paio tralasciando quelli veri.
Ah. I sondaggi non contano. Chiunque potrebbe dichiarare do essere stata vittima di violenza.
È strano guardare un video interessante, andare nei commenti per vedere come gli altri abbiano percepito queste argomentazioni, ma notare che il 90% di questi sia riferito ai suoi capelli... Molto esplicativo riguardo alle problematiche trattate.
Comunque, come al solito bel video, apprezzato soprattutto il confronto su quale sia l'esito peggiore per i due sessi quando vengono importunati
Grazie a te mi sono deciso a buttarmi dal balcone
@@ilcoccodrillohnazionale4947 Mmmh, mi dispiace, ma ormai è troppo tardi... fino al 3° piano le probabilità di farsi del male sono piuttosto basse, ricordati di puntare in alto!
Un'unica nota, quando parli di catcalling fai troppo riferimento alla "paura" che può nascere in una donna, ma spesso a renderlo insopportabile è l'estrema mancanza di rispetto, l'essere visti solo come un pezzo di carne che cammina, la convinzione che sia normale commentare o parlare in certi modi. Quindi non è solo paura. C'è anche quella, per carità, soprattutto in contesti di "branco" o nel caso di persone non in sé (alcol, droga...), ma la mancanza di rispetto è anche peggio. Per non parlare di tutti quelli (spesso uomini/ragazzi che non sanno sempre ciò di cui parlano) a cui sembra normale, o che li interpretano come complimenti di cui andare fieri. Dover spiegare che un over cinquantenne che fischia/commenta (spesso pure un po' nosense come "belle cosce", che sono un prosciutto?) una ventenne sia inappropriato, irrispettoso e fastidio, è assurdo ma spesso la prassi.
Solo per dire che bisogna smettere di vedere le donne come deboli e indifese perché non sempre questo è il punto✌🏻
L'ho pensato anche io, ovviamente sentirsi in pericolo è la cosa più orribile in tali situazioni, ma il catcalling mi ha sempre fatto sentire in primis usata e messa nella condizione di non poter reagire, perché qualsiasi reazione avrai non potrà toglierti la sensazione di sudiciume e mancanza di rispetto che queste molestie lasciano addosso.
È frustrante sentire certe testimonianze perché il mio senso di giustizia urla "sono loro le sporche merde, voi non avete fatto nulla, loro devono sentirsi sporchi e vergognarsi", ma capisco che non sia qualcosa che si controlli a piacere, è una reazione viscerale. Continuerò a cercare di informare quante più persone sull'argomento (di qualunque sesso), sperando che il mondo sappia crescere e migliorarsi.
@@rhaegar2627 Che poi il problema è quando rispondi male in questi casi perché è la prima cosa che verrebbe normale da fare, ma poi quando continua a succedere impari ad ignorarlo (anche perché non sai mai come possano reagire le altre persone...). Spero che sempre meno persone debbano "imparare" certe cose, ma anzi venga fatta molta più educazione in senso opposto. E già un video così aiuta!
Penso che lui abbia parlato principalmente della paura che può scaturire in situazioni del genere sia perché veniva meglio come associazione alla sua storia del telefonino, e anche perché probabilmente ne era più informato a proposito dalle testimonianze delle sue amiche.
Però si assolutamente, quei tipi di commenti, specialmente con quella sfacciataggine sono davvero deumanizzanti
Meno male che non so fischiare. Purtroppo non posso capire come ti puoi sentire se ti fischiano per strada perché sinceramente io che sono un maschio farebbe anche piacere una cosa del genere da parte di una o più ragazze ma posso capire l'oggettificazione, la mancanza di rispetto, la paura ecc... Ora non fraintendermi, questo argomento è molto di mio interesse ma il catcalling (a parte in casi davvero osceni come un commento del tipo "bel culetto") non mi sembra un problema enorme per il quale scendere in piazza, io mi preoccuperei molto di più sulla violenza e sul salario che molte volte è più basso rispetto a quello di un uomo.
Gio: E sopratutto... mi hanno pagato
Me, an intellectual: Ovviamente parlava di Soros
Da donna ti ringrazio per il modo in cui hai parlato della violenza di genere. È il modo in cui vorrei che tutti vedessero questo problema. Ovviamente non vedo tutti gli uomini come cattivi e stronzi ma la quando hai descritto la situazione delle cinque donne che fischiano l'uomo e i cinque uomini che fischiano la donna ha mostrato meglio la paura che abbiamo noi. Io vivo da sola da quasi un anno in un'altra regione e sono senza auto e a volte stacco da lavoro alle 9 di sera e per tornare a casa faccio un pezzo di strada isolato e altre volte per andare a lavoro devo partire intorno alle 5:45 per recarmi a lavoro. Lo stare da sola, il non aspettarmi nessuno a casa mi mette inquietudine anche se fortunatamente mai successo niente. Sfortunatamente la mia situazione di disagio e paura non la capisce quasi nessuno anzi alcune colleghe pensano che esageri. Comunque grazie del video. Fatto davvero bene. Mi ha fatto sentire un pó piú capita.
Quindi vivendo in emilia romagna e pagando le tasse tecnicamente ho sponsorizzato il video 😂
Indipendente dallo spettro politico, viva l'Emilia Romagna
@@BELLONS06 sempre.
Ma soprattutto la Romagna 😜
@@thereita1052 AAAAAAAAAAAA
NO! FORZA MODENA
@@BELLONS06 DAJE MODENA
Socmel
Renzi is the new Renzi.
Grazie signor Freddy Mercury, per questa fantastica battuta!
Brexit is Brexit
Renzi è così renzi che renzi ha fatto causa a Renzi per smetterla di imitarlo
Finalmente qualcuno, un uomo, che spiega forte e chiaro come funziona la retorica della delegittimazione. Ti ringrazio, c'è bisogno di ripeterlo altre mille volte agli utenti e colleghi del web perché fin troppo dilagano non-argomentazioni gravi sul tema, ed è aberrante, da donna, sentire certe rivendicazioni in risposta ad un problema sociale che dovrebbe riguardare tutti. Spero che questo video venga visto il più possibile
Quello che più mi fa impazzire della violenza di genere (subita dalle donne) è che viene perpetrata anche dalle stesse donne. Più mi avvicino ad una (spero) ampia comprensione di questa situazione, più mi sembra che il problema sia tutt'altro che facile da affrontare e risolvere in una società come la nostra, ma al contempo vedo crescere la consapevolezza e ne sono felice.
Ti invito a leggere il commento che ho lasciato per capire perché penso sia sbagliata la narrazione di questo video e perché i problemi di genere dovrebbero essere onnicomprensivi. Ti riporto il mio commento qui giù:
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Invito tutti a leggere seriamente le mie argomentazioni, perché per quanto GioPizzi abbia provato a scansare eventuali critiche, devo dire che ha detto ugualmente tantissime cose imprecise o totalmente sbagliate, anche piuttosto palesi.
Non parlo a caso, ho studiato psicologia sociale, e Storia delle Culture e delle Ideologie, oltre che antropologia e neuroscienze.
Parto in ordine cronologico su tutti i punti che reputo sbagliati nel video, e poi faccio la mia analisi sulla questione, spiegando anche il perché questo tipo di narrazione sia tossica.
1) All’inizio dici che la “violenza di genere” sia sinonimo di violenza sulle donne, in quanto sia statisticamente molto più alta.
Questo è oggettivamente sbagliato, per fortuna negli ultimi anni molte università e molte associazioni si sono accorte delle problematiche della violenza sugli uomini e hanno iniziato a fare, tra mille polemiche e tentativi di repressione, anche studi sulla violenza verso gli uomini. In Belgio ad esempio il fenomeno diventò così importante tanto che il Governo stesso decise di trattare in modo onnicomprensivo la violenza di genere (sia verso uomini che verso donne) a seguito di varie statistiche allarmanti che emersero.
Si fecero altri studi in Inghilterra che sottolinearono come circa il 30% degli uomini avesse subito gravi atti di violenza dalla partner. In Italia la statistica più autorevole è stata quella dell’Università di Siena, che racconta di 5 milioni di uomini vittime di violenza domestica ogni anno, ecco alcune fonti:
www.occhionotizie.it/maschicidio-violenza-uomini/
www.osservatoriodiritti.it/2019/02/20/violenza-sugli-uomini/amp/
Qual è ora il problema? Che la politica in Italia, se prova ad occuparsi un po’ della faccenda, viene estremamente repressa ed ostracizzata dal femminismo che proibisce di occuparsi di queste problematiche, ecco una prova concreta anche piuttosto famosa:
www.ilprimatonazionale.it/cronaca/violenza-domestica-contro-uomini-femministe-insorgono-168274/
È chiaro ci sia una volontà da una certa parte politica di minimizzare e reprimere la problematica, per far emergere la donna come unica vittima dell’uomo privilegiato.
Questo crea un effetto ideologico e conflittuale, in cui le donne stesse si sentono minacciate in modo esasperato e quindi coltivano l’odio verso una parte sociale (in questo caso gli uomini), dall’altra parte gli uomini si sentono non ascoltati, repressi, perché non possono parlare di queste problematiche, e si ribellano a loro volta. Risultato? Guerra ideologica e mancanza di soluzioni e collaborazioni costruttive.
Il caso recente di Johnny Depp spiega bene come la cultura occidentale faccia ancora fatica a riconoscere la possibilità che un uomo possa aver subito violenze dal partner, e di questo tema, come società, ce ne dobbiamo occupare.
2) Non ha senso dire che se si parla di violenze di genere non si può parlare di violenze sugli uomini, perché se ne deve parlare in una sede diversa. Per due motivi. Innanzitutto perché la cultura attuale NON permette di parlare di violenza sugli uomini, la Cancel Culture ha dimostrato più volte che questi temi vengono criticati, repressi, e l’articolo che vi ho linkato prima sulla repressione della proposta al Campidoglio di approfondire e studiare di più il tema sulla violenza verso gli uomini, sia stato “censurato” e represso dalle femministe. Non si può ignorare questa cosa.
Quindi visto che non si può parlare di problematiche maschili, conviene fare come in Belgio, e cioè rendere la violenza di genere e i problemi di genere onnicomprensivi, quindi studiarli, raccontarli, e risolverli socialmente come un unico sistema sociale bidimensionale che riguarda la dimensione uomo e la dimensione donna, che, ricordiamo, sono comunque collegate tra loro.
Questo eviterebbe di esasperare la narrazione tossica e oggettivamente falsa secondo cui è solo la donna a subire atrocità, quando in realtà le statistiche parlano di numeri sovrapponibili.
Ovviamente tutto questo la società non lo sa, perché non trova spazio nella narrazione mediatica, e noi basiamo le nostre conoscenze proprio sulla narrazione mediatica, di conseguenza se non ne parlano i media in automatico per noi una cosa non esiste. E tu sei stato l’esempio perfetto di mistificazione.
3) Hai dato una definizione oggettivamente falsa di patriarcato, non so se in cattiva fede o in buona fede semplicemente perché non l’hai studiato.
In antropologia e in sociologia si studiano i sistemi delle varie civiltà, quindi come ogni comunità, civiltà, tribù (totalmente staccate tra loro e che non condividono la stessa cultura) si organizza per sostenersi e permettere ai suoi membri di sopravvivere.
Detto brevemente, il patriarcato era un sistema essenzialmente di ruoli che si rendeva necessario nelle società arretrate in quanto basate principalmente sulla forza fisica (agricoltura a mano, costruzioni, guerre) e quindi i ruoli si dividevano in quelli che richiedevano forza fisica, assegnati ai maschi (quindi i lavori faticosi) e quelli che non la richiedevano (cura della prole, lavori domestici, cucina, arte del ricamo) alle femmine. Sistema che è andato avanti fino alla seconda rivoluzione industriale quando la forza fisica ha smesso di essere così predominante nei lavori e quindi il mercato si è aperto anche alle donne, con conseguenti evoluzioni dei ruoli di genere.
Non è assolutamente vero che nella storia le donne sono state trattate come fermaporte: la differenza la faceva la classe sociale, una donna nobile o aristocratica viveva nel lusso ed era trattata molto meglio rispetto ad un uomo del popolo. C’era sempre la divisione in ruoli, ma a livello di valore erano i nobili, maschi e femmine, a detenerlo.
4) Altre cose sbagliate minori che hai detto: le donne sono le principali vittime di omicidio. Falso. Dati alla mano in Italia la stragrande maggioranza di vittime di omicidio sono i maschi, e tanto per ampliare, sono anche i maschi a compiere più suicidi, fino a 4 volte di più.
Riguardo il delitto d’onore, una legge sicuramente assurda, ma riguardava chiunque, anche le donne potevano ottenere sconti di pena se avessero ucciso il loro marito in caso di adulterio, quindi la questione di genere non sussiste.
Riguardo ciò che hai detto sul Blm, scusami ma è un’altra grandissima semplificazione di un fenomeno molto più ampio: statisticamente sono molti di più i bianchi uccisi dalla polizia, che non i neri, è una cosa fortemente risaputa. Il numero di bianchi e neri uccisi è sovrapponibile al numero medio di reati violenti commessi da bianchi e neri. La questione che tutti ignorano è diversa, ovvero del perché la polizia utilizza così facilmente le armi, ed è basata sul fatto che in America ci sia libera circolazione di armi e quindi è un Paese estremamente violento, di conseguenza lo è anche la polizia, che legalmente ha il diritto di sparare se una persona fermata fa movimenti bruschi o prova a prendere qualcosa dalla tasca (che potrebbe essere un’arma). Questo problema si risolve eliminando le armi da fuoco dal Paese, sia la vendita che quelle in circolazione, e quindi creare una nuova regolamentazione della polizia, oltre ad investire dei quartieri malfamati in termini di inclusione sociale.
5) Quella sul “privilegio maschile” di non doversi preoccupare di aggressioni è davvero una cosa ridicola. Noi maschi proprio in quanto tali non abbiamo una forma di tutela sulla violenza, anzi siamo portati a doverci difendere da soli dalle violenze e perfino denunciare risulta una cosa “da codardi”, soprattutto se il carnefice è una donna.
Infine, vorrei dire, per essere davvero inclusivi, risolvere il problema delle violenze, delle discriminazioni, e favorire l’uguaglianza, è essenziale parlare di problematiche di genere in modo ampio, includendo sia quelle maschili che femminili, evitando di fare una narrazione ideologica di parte o una “contrapposizione ideologica” tra le parti, che richiama le peggiori ideologie totalitariste, che si basavano proprio sull’assunto di formare una classe di “nemici” da ostracizzare, nemici che vengono considerati minacce, usurpatori, oppressori, invasori... ops ho cambiato ideologia 😅
In ogni caso il punto è quello. E la scusa di dover parlare in sede diversa di problemi maschili non regge, perché prove alla mano abbiamo visto che una certa parte politica non lo permette, e i media li ostracizzano, quindi dire questa cosa è assolutamente ipocrita.
Per qualsiasi altra opinione, sono qui!
@@AlessioC97x grazie, un commento sensato e supportato da dati reali. Questo video sembra senza inesatteze ma in realtà ce ne sono molte (oltre che un sacco di cherry picking)
@@AlessioC97x Nel questionario usato dall'università di Siena, che lessi anni fa quando uscì, c'è una domanda che recita "è capitato che una donna abbia iniziato con te i preliminari di un atto sessuale, per poi
rifiutarlo senza fartene comprendere il motivo?" , ed è una domanda che indaga la dimensione della violenza psicologica MA chi è che decide se una motivazione a non fare sesso sia comprensibile?! L'uomo che lo vuole fare? Ora, se da una parte c'è una presunta possibilità di fare violenza psicologica, dall'altra c'è lo stupro visto che se una donna dice "no", anche se prima di ha "risucchiato l'anima", rimane comunque "no" e se questo non viene rispettato è stupro! E mi chiedo come sia possibile che una domanda così ambigua sia finita in un questionario che è stato fatto su larga scala e non è neanche l'unica domanda così, è pericoloso! Non mi garbó punto allora e tutt'ora. (Per verificarlo basta andare sull'articolo universitario digitando " studio università di Siena violenza contro gli uomini" , in fondo a pagina 8 su 18).
@@AlessioC97x hai detto delle cose imprecise e ti sei allontanato dal centro della questione. Gli uomini sono si le maggiori vittime di omicidio, ma la stragrande maggioranza di questi viene da altri uomini e c'entra poco con la questione perché entrano in campo altre dinamiche sociali. Qua si parla di omicidi riconducibili a violenza di genere, non tutti gli omicidi. Per i blm, la maggior parte della gente uccisa è bianca si, ma in percentuale è molto più probabile che sia un nero ad essere ucciso rispetto a un bianco. È una questione di proporzioni. Per il secondo punto: quando si tratta un macroargomemto come questo, bisogna fare attenzione a non confondersi. Perché si parla di violenza di genere e in generale di un sistema che mette in molti contesti la donna in condizioni di inferiorità o di stress psicologico. Che una donna riceva molte più molestie da sconosciuti è palese ed oggettivo. Non serve studiare ma conoscere giusto anche solo una ragazza. E indagando sui motivi di questo fenomeno tutto riconduce a un sistema che pian piano sta cambiando ma che continua ad avere problemi di sessismo. È lo stesso sistema che impone all'uomo di rientrare in un modello molto restrittivo, che gli richiede di adempiere al suo ruolo nella società. Quando ciò non accade, vediamo persone pronte a molestare e violentare le donne(un vero uomo ha successo in amore) oppure al suicidio(l'uomo deve guadagnare e portare il pane a casa). Ovviamente è tutto semplificato.
C'è una costante guerra di attenzione riguardo questi problemi, la gente ha paura che se problema X diventa il più discusso, con più focus, quello con più attenzione mediatica... allora gli altri rischino di essere dimenticati, considerati meno importanti o peggio... accettati.
"Ora è il momento di X, ce ne sarà un'altro per Y"
Penso che involontariamente sia quello che generi molta paura in molte persone che poi ricorrono a "Eh ma le donne? Eh ma gli uomini?".
Cercano di spostare l'attenzione non con intento di delegittimare ma per paura che altri problemi vengano delegittimati e oscurati.
Un bel cane che si morde coda.
Alle volte banalmente ci si mette sulla difensiva per discolparsi, sentendosi accusati.
Il problema di video come questi è che, a mio parere (felice di essere smentito con dati alla mano), non servono a nulla. Nel senso che, chi apre e metabolizza un video del genere tendenzialmente è già una persona sensibile a questi temi e che non si sognerebbe mai, nemmeno nei peggiori incubi, di fare il benché minimo commento fuori luogo sessista, figuriamoci catcalling o una molestia fisica. Chi si macchia di simili comportamenti sono molto probabilmente uomini poco scolarizzati, magari poveri, che già vivono ai margini della società e quindi difficilmente sarebbero anche solo raggiunti da un video del genere, figuriamoci se ne comprendano il messaggio.
Io, invece, che sono un incel (vergine) di 26 anni, e ho sempre avuto grosse difficoltà a rapportarmi con l'altro sesso, nonostante la mia gentilezza e profondo rispetto per la donna, vedo che della mia situazione, delle mie difficoltà, non parla nessuno... Anzi, la propaganda femminista attuale mi addita come mostro insensibile, colpevole delle peggiori nefandezze e privilegiato, ergo non ho alcuna voce in capitolo.
Pertanto, invito chi ha visibilità e potere, a mettere in pratica campagne serie (che vadano alla radice del problema, non limitandosi a qualche spot pieno di belle parole che vengono condivise da chi già le pensa, raccogliendo facili consensi sui social) contro la violenza di genere ma anche nei confronti dei maschi bianchi etero (che no, non sono tutti mostri privilegiati) incapaci di gestire le relazioni e l'affettività in un mondo complicato come quello odierno. Magari potenziando l'educazione sentimentale, oltre che sessuali, già dalla pre-adolescenza...
@@carenthusiast1053 concordo al 100%
@@carenthusiast1053 penso che il problema di fondo stia proprio nel contenuto del tuo commento: tu ti senti un mostro ? A mio parere l'origine del tuo "problema" (non vedo come L'essere vergine a 26 anni possa considerarsi un problema) sta in una personalità poco sviluppata con evidenti problemi di autostima, attenzione con ciò non voglio attaccarti è l'ultimo dei miei interessi, vorrei piuttosto spostare la tua attenzione sul Fulco del tuo malessere. Al mondo ci sono tante persone che più o meno faticano a gestire i sentimenti ed a relazionarsi col sesso opposto, da ambo i lati. Sinceramente non mi sento nemmeno di dire che il tuo carattere influenzi l'attrazione che una ragazza può percepire nei tuoi confronti, ma se proprio dovessi ti direi: l'immagine che tu stesso hai di te è il riflesso che tu mostri a coloro che ti si pongono davanti, di conseguenza chi ti osserva vede un ragazzo poco sicuro e carente di "carisma", non è questione di machismo o essere omaccioni forti, impavidi e cavallereschi: una personalità forte e ben affermata avrà sempre la meglio su di una più insicura ed ambigua, così come una ragazza tendenzialmente è più attratta da un ragazzo carismatico lo stesso ragazzo sarà attratto da una ragazza anch'essa carismatica. Ora le questioni sono due: o decidi che l'immagine che hai di te non ti piace e non la vuoi più e di conseguenza lavori su te stesso, magari seguito anche da una persona esperta, trovando le cause delle tue insicurezze oppure accetti chi sei davvero e cerchi qualcuno che condivida la tua personalità.
@@lucaspadoni4826 sono molto vicino a questi temi, e mi permetto di dire che il margine di miglioramento esiste. Solo che contano anche i feedback positivi ricevuti in tal senso. Senza quelli non puoi sperare di tenere botta. In più la società predilige certi tratti rispetto agli altri. E le donne lo sanno bene: la loro body positivity serve a dare dignità ad altri tipi di fisico, peccato che stia diventando controproducente a mio avviso.
Purtroppo però non vedo una volontà concreta di approcciarsi al tema incel poiché la sua stessa esistenza è un affronto alla narrativa ipercommercializzata del maschio privilegiato. La crisi della mascolinità credo di sia affermata dal momento che le donne si sono emancipate, ma non hanno fatto i conti con la percezione tutta loro di come un maschio debba essere per essere considerato obiettivamente attraente. Se ci aggiungiamo che un uomo vale quanto offre, il gioco è fatto. I problemi maschili nascono dall'impossibilità di chiedere aiuto, altrimenti rischi di venire considerato da meno proprio dalle donne. È tutto collegato. Spero che non si crei un vespaio, ma i problemi degli uomini nascono dal fatto di essere stati lasciati indietro, se non criminalizzati per il fatto di esserlo da alcune frange del femminismo.
Riguardo la paura di girare in strada, io sono alto 1e 92, e mi accorgo che le donne si irrigidiscono quando casualmente sul marciapiede i nostri piedi percorrono la stessa falcata. Io cerco di andarmene subito: non voglio molestarle, però mi chiedo che differenza c'è tra noi che ci sentiamo considerati mostri e le donne che si sentono potenziali vittime di mostri? Sta nella responsabilità dell'agire sui propri comportamenti. Io so bene di non fare catcalling e di allontanarmi se la mia presenza non è gradita alla ragazza in questione, ma non posso sapere se ci sia da parte delle donne un tentativo di razionalizzare questa loro percezione di pericolo. Occorre parlarne.
Sei davvero uno dei pochi youtuber che riesco ad ascoltare per 22 minuti senza _controllare twitter_ ...
Bel video, proprio ben organizzato come al solito!
Grande Gio', è una delle cose che ho capito e fatta mia crescendo: prima di giudicare, prima di reagire, prova a metterti nei panni dell'altra persona e chiediti se il tuo primo giudizio non sia forse influenzato dalla tua personale percezione.
Fai lo sforzo di capire come l'altro percepisce lo stesso evento. Un fischio per me non è nulla, ma se fossi donna...
La cosa più brutta è che qualsiasi madre per proteggere le figlie già da giovanissime dirà sempre "non rispondergli, non guardarlo in faccia, accelera e tieniti pronta a correre e urlare"
@@areswalker5647 oddio.... Ci sta no? 😁 L'alternativa sarebbe diventare tutte cinture nere di karate, armate di spray al peperoncino e camminare sempre in gruppo tipo amazzoni.... non sarebbe male....
@@Design____ByS il problema è che insegnare fin da piccole alle bambine reazioni simili significa insegnare loro ad "accettare e far finta di nulla prima di scappare via" generando dunque in loro sentimenti non di rabbia e offesa ma di vergogna e timore.
E siccome non reagiamo male quando episodi simili si verificano tanti credono ancora che "alle donne questi complimenti piacciono" (come ho letto anche tra molti commenti sotto questo video).
Nessun genitore vorrebbe mai mettere i/le propri/e figli/e in pericolo ci mancherebbe altro, ma si potrebbe insegnare che è giusto manifestare il proprio disaccordo se ad esempio accade di giorno, con altre persone intorno (quindi è improbabile che il catcaller possa reagire violentemente)
@@areswalker5647 sì capisco cosa intendi è vero.
Bella Gio', a volte spiegare ste cose è dura
2:55 artigiani, imprenditori, imprendigiani, notati, medicati, autoarticolati...
Ora vi racconto del regno dei cieli
Ma ora si va subito a investire gli infedeli.
Su Renault padre clio
Qualcuno che cita correttamente le Sacre Poopate!
persona con disturbo d'ansia generalizzata:
*percezione del rischio level se mi guardi vado in fight or flight
Magari non mi crederai, ma questo è uno dei punti che più mi sta a cuore sul tema. Per dire, mi spiace per il buon Gio che ha fatto un video con ottime intenzioni, ma quando ha citato i dati mi è venuta la pelle d'oca (perché ho il fetish della statistica e perché mi occupo di questi temi).
So che non si può dare conforto in questo modo (io ho il terrore di volare e l'auto non mi fa nessuna paura, nonostante le statistiche), ma la possibilità che ti possa capitare una aggressione, "normale" o sessuale, è tanto tanto bassa.
Certo, dipende molto anche da dove vivi, dal ceto sociale, e soprattutto il contesto famigliare, che è quello che incide di più.
Già uscendo di casa le statistiche di violenza sulle donne scendono tantissimo (circa i 3/4 sono conoscenti, famigliari o partner).
Le cose che purtroppo saranno più frequenti rispetto alla media generale saranno molestie verbali o sessuali (palpeggiamenti o giù di lì).
La violenza sessuale vera e propria (stupro) non è al 2% circa ma allo 0,85% circa per tentato stupro e 0,75% circa per stupro (che per me è già oltre il troppo). Anche in questo caso, la maggior parte a causa di conoscenti, famigliari , ecc.
Non credo che questo tipo di razionalizzazione possa aiutarti a ridurre l'ansia per questo argomento, ma spero proprio di sì.
@@Atred1981 Sono dati basati sulle denunce. In Italia circa 8 denunce su 10 in tema violenza sulle donne sono false (dati ISTAT): ricattatorie, vendicative, o per ottenere condizioni favorevoli in fase di separazione coniugale. Tutti i reati di violenza sulle donne sono fortunatamente in calo costante da anni, nonché molto inferiori agli altri paesi (dati EUROSTAT). Siamo uno dei paesi più sicuri del mondo per le donne, cosa che si riflette sui dati dell'aspettativa di vita.
Vi hanno hanno convinti di un'emergenza che in Italia non esiste, esattamente come hanno convinto i leghisti che c'è un'emergenza immigrati che ci rubano il lavoro nei giorno pari e scansafatiche nei giorni dispari xD. Per dire, la sola ed unica vittima morta per attacco d'acido in Italia è un uomo.
@@steveq47 siccome come dici tu le statistiche sono basate sulle denunce, sai quante donne subiscono violenza e non denunciano? Perché non possono, perché hanno paura o per altri mille motivi? Le statistiche non rispecchiano la realtà.
@@silviabalducci3204 ZERO. Sono a disposizione un'infinità di numeri gratuiti, case di protezione, codici rossi, app.
Denunciare non è mai stato così semplice.
@@steveq47 Strano, quando ho cercato io cosa diceva l'Istat, la risposta era un po' diversa
www.istat.it/it/violenza-sulle-donne/il-fenomeno/violenza-dentro-e-fuori-la-famiglia/consapevolezza-e-uscita-dalla-violenza
Qui per una lista di dati più vicina www.istat.it/it/archivio/250836
Quello che dicono è che ci sono meno omicidi di genere rispetto alla media europea, ma rimangono stabili nella nostra media generale tra gli anni. Per stalking, maltrattamenti in famiglia, e violenza sessuale le CONDANNE (ovvero provate in tribunale) sono in aumento.
Gli unici link che ho trovato circa "8 denunce su 10" erano articoli su gente che diceva cose del genere riportando come fonte un post su facebook, e che venivano smentite da dati della polizia.
Gio: Dai raga, usate la sezione commenti in modo sano e intelligente, (anche se so che sono parole al vento)
Tutti noi: Ma i capelli di Gio?
Oh no, non ho nessun commento ironico da inserire sotto il video.
Ma sono contenta che tu abbia parlato di questo, con il tuo solito stile.. diretto , semplice, concreto, Grazie!
Leggere i commenti dei ragazzi che discutono tra di loro di femminismo è impagabile 😁
Il discorso dei fischi è becero sotto tantissimi punti di vista. Da una parte, specialmente quando si è piccole, si prova vergogna e ci si sente in colpa perché, interiorizzato da qualche parte, c'è il discorso che è colpa mia che mi sono esposta troppo, che sarei dovuta essere più invisibile, che me la sono andata a cercare.
Poi, il fischio per richiamare l'attenzione, in generale, è svilente. Lo si fa con gli animali, lo si faceva con la servitù, con chi veniva considerato "meno che umano". Le volte che mi è capitato, mi ha fatta normalmente sentire soltanto un pezzo di carne che cammina ed è lì per essere osservato, giudicato e più o meno sessualmente apprezzato. In generale è abbastanza deprimente.
Come ultima cosa, c'è sempre un fattore di rischio, ben esplicitato da Giò nel video. Di giorno, in una strada affollata e magari con qualcuno che conoscevo, mi è capitato di rispondere agli apprezzamenti e ai fischi con commenti sarcastici e ad esserne solo infastidita. Ma in una situazione diversa, da sola, in zone deserte, con il buio (d'inverno anche verso le 7/8 di sera), posso assicurare che un fischio diventa l'apripista di mille possibili scenari dove vieni rincorsa, minacciata, sbattuta contro un muro, violentata, ecc. Non è una situazione piacevole.
a me oggi mi hanno suonato e sono un uomo.
Tu stai male...uno psichiatra?
ho sentito un Salvini in quell'elenco...
Ho sentito l'elenco in quel Salvini*
Imprenditori, artigiani, imprendigiani
@@prey9808 artigiatori
Eeeeeh adesso salvini non può neanche essere citato da giopizzi. Tutti a dire salvini fascista, salvini razzista, salvini pduista, salvini tassista, salvini missino, salvini cuscino, salvini giopizzino
@@BT-ob7ve se Salvini non è razzista io non sono pelato cit. Gemitaiz
Quando uno è una persona di cultura si vede, ma riuscire a tirare in ballo Divorzio all'italiana e Red e Toby praticamente nella stessa frase non è una cosa da tutti.
Menomale che c'è gente intelligente come te che sa uscire dal proprio corpo e guardare da altri punti di vista, peccato che non sia tanta ora come ora.
😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂
@@giaime1982 cazzo ridi 😂
@@kykyskespaccatutto che giopizzi è un paraculo che spara un botto di cazzate....😂😂😂😂😂😂
Stamattina mentre stavo andando a fare la spesa un uomo mi urla "buongiorno bella" e altro che non ho capito.... quello che ho pensato è stato "per fortuna era dall'altra parte della strada ed è mattina" praticamente come hanno reagito le tue amiche
PS video davvero ben fatto, complimenti Gio, come sempre sul pezzo
Non ne usciremo tanto in fretta...con tutti i boomers che ci sono in Italia.
La rivoluzione deve venire da noi giovani nel stigmatizzare questi gesti
Ovviamente anche tanti nostri coetanei fanno così, ma in Italia tutto è un po' giustificato dai genitori (boomers perlopiù)
La pazienza di spiegare le cose che molti di noi non hanno più.
Sono cameriera in un ristorante stellato, clientela ricca, un posto serio elegante e piacevole. Ebbene lavoravo lì da meno di una settimana quando un gruppo di clienti uomini sulla quarantina seduti a un tavolo mi hanno chiesto mentre stavo lavorando senz mezzi termini come mi chiamavo e se preferivo i cazzi pelosi o rasati. Ecco. Questo è il mondo in cui vivo, il mondo in cui devo lavorare.
Mi dispiace per questa tua vicenda.
Io al posto tuo sarei andato dal gestore del locale e avrei chiesto che queste persone uscissero dal locale o me ne sarei andata io.
Se il proprietario avesse lasciato perdere, vuoldire che la pensava come loro e fanculo.
Capisco anche il fatto che oggi trovare un lavoro è difficile...ma potevi farla passare almeno come richiesta gentile
@@emj7218 ma un po' di veleno nei piatti, anche, easy
"C'è una cosa per il suo tempo,
ogni suo tempo...
pfhhh avete capito!"
cit. Professor Oak 1998-2021.
Ah ricordo il 202 come se fosse ieri...
@@o_o............ bro stavo in passeggiata col cane, abbi pietà!
qualche anno fa un uomo sulla cinquantina mi fa l'occhiolino e cerca la mia attenzione, quando scendo mi segue fino sotto casa mia. un altro giorno stessa cosa e lo vedo proprio nascondersi di fronte a me. la paura che provi in quei momenti è veramente tanta e ovviamente non riesco a capire come qualcuno possa dirmi "sei esagerata". oppure quando da minorenne un sessantenne mi ha chiesto di andare a bere qualcosa insieme mentre non potevo scendere dal sedile del bus, un'altra volta da minorenne un tizio mi ha seguito fino a scuola. tutte cose che mi tornano in mente adesso e mi chiedo "come faccio a non avere paura?". e non racconto neanche tutte le storie delle mie amiche.
poi una considerazione: sono la prima a voler parlare e supportare i problemi dei ragazzi ma non sopporto quando certe persone la usano come scusa per buttare merda sul femminismo. abbiamo tutti lo stesso obiettivo.
I 50 enni non devono permettersi di importunare le ragazze giovani, ci sono già io 🫀
gli uomini sono vittime quanto le femmine, le femmine carnefici quanto gli uomini
@@domenicofanclub7177 in verità no, se vogliamo parlare di numeri e soprattutto di pericolosità. Non venirmi a dire che una donna è pericolosa quanto un uomo, ci sono le eccezioni, ma nella stragrande maggioranza i maschi che aggrediscono possono "permetterselo" per un fatto di forza fisica, riescono a bloccare fisicamente una donna, cosa che nel caso inverso non accade quasi mai, proprio per una differenza fisica rilevante
@@esfestione7926 questa è una tua convinzione priva di fondamento. quella della forza fisica è una minchiata, altrimenti non avremmo tanti uomini uccisi dalle femmine o rimasti invalidi a vita. Dai un'occhiata ai dati istat-eures e alla cronaca, ogni tanto. In italia ogni anno più di 5 milioni di uomini subiscono violenza dalle femmine. Per esempio in 2 anni in italia abbiamo avuto 4 uomini sfregiati con l'acido dalle ex.
@@domenicofanclub7177 www.internazionale.it/bloc-notes/giulia-testa/2019/11/25/dati-grafici-violenza-genere#:~:text=Nel%202017%20%E2%80%93%20con%20234%20omicidi,era%20di%20cinque%20a%20uno. Ecco qua, in questo link trovi statistiche molto interessanti e soprattutto di facile comprensione. Spero che possano esserti utili. Però sono curiosa, non ho trovato le statistiche a cui fai riferimento; me le potresti allegare per favore?
quando avevo 18 anni stavo camminando per strada da sola (in pieno giorno...) e tre uomini mi hanno presa per il polso cercando di trattenermi, ridendo e dicendomi di andare con loro
sono riuscita a divincolarmi e ad andarmene per fortuna, e in effetti mi poteva succedere ben di peggio, ma a distanza di anni me lo sogno ancora di notte
@Ramses Al dai zi greve
Mi dispiace per ciò che ti è successo. Sta gente è da denuncia.
@Ramses Al *Sei proprio uno st****o!!! >_>*
@@QueenPersephoneKore95 ignorate e segnalate senza rispondere a sta gente, sono solo poveracci che cercano attenzione su internet, dal vivo probabilmente non gli rivolge attenzione nemmeno il gatto.
Inserire: “Commento Edgy e intriso d’odio”
che emozione sentire nuovamente la storia del liceo
Avevo 16 anni, stavo tornando da scuola ed ero sull'autobus. Quando è arrivata la mia fermata sono scesa. Di lì a poco un ragazzo che avrà avuto 20-25 anni mi ha avvicinata e mi ha chiesto se avevo da cambiare 5 euro in contanti con della moneta. Io glieli ho dati, forse ingenuamente, ma fin lì non ci vedevo niente di male. Non lo avessi mai fatto: ha cominciato a seguirmi e a farmi sempre più domande. Quanti anni hai? Come ti chiami? Dove stai andando? Dove abiti? E tra una cosa e l'altra ci aveva piazzato anche un commento sulle mie gambe. Io, spaventata, non sapevo se entrare in un bar, in un negozio o telefonare a qualcuno. Alla fine sono riuscita a scrivere un messaggio ad un amico chiedendogli di chiamarmi. Fingendo un impegno improvviso con il mio amico sono tornata indietro, verso il centro, continuando a stare al telefono con lui. In tutto questo il ragazzo, forse scoraggiato dalla telefonata (avevo messo il volume del vocale al massimo, di modo che avrebbe potuto percepire che c'era davvero qualcuno dall'altra parte della cornetta) aveva poi smesso di seguirmi. Però ricordo bene che era arrivato fin sotto casa mia. Se il mio amico non avesse risposto, non so se altre strategie avrebbero funzionato. Ancora oggi quando ci penso mi avvolge la paura.
"C'è una cosa per il suo tempo mmmmmm ogni suo tempo"
Quello per accalappiare il pubblico Otaku
C'è un luogo e un momento per ogni cosa, ma non ora
@@fabio-themisinformed3595 fanqlo prof Oak voglio usare la bici nel centro pokémon
@@vincenzochianese9378 io voglio pescare nella pensione pokemon
GioPizzi: l'unico TH-camr che non puoi guardare a 1.5
Infatti io lo guardo a 1.75. XD
Io a 2x
Mortebianca has joined the chat
mortebianca: hold my beer
“Oh rabbia”
11:30
«C’è tempo e luogo per ogni cosa, ma non ora.»
Ah yes, the third gender:
LA PARTITA IVA.
In che senso video lungo? E' volato, per me di questi argomenti si deve parlare sempre e tanto, grande Gio
Hai ragione , ma se ne deve parlare sempre e tanto se restiamo qui,sul canale di GioPizzi. Non può parlarne chiunque. Convieni con me?
Perché siete donne, a noi uomini 5 minuti di ciarle continuate sono già un incubo😨😵
@@lorenzoazzimiei9814 ah, uno di quei famosi generalizzatori menzionati da Gio proprio nel video. Bellissimo esempio lol.
Ricorda che, se proprio vogliamo rimanere nello stereotipo binario e biologico (poiché a livello di genere invece sappiamo che ci siano tante bellissime sfumature) ci sono sia donne a cui non frega che a uomini a cui interessa :) non generalizzare e non generalizzare il tuo sesso, cerca di viverla come Gio se proprio non sai perché questo commento sia ignorante.
(Magari non intendevi alcuna malizia, in caso scusa, ma proprio perché pensi che 5 minuti di chiacchiere sul genere siano troppi dovresti aprire la mente)
@@emems6620 intendevo che noi siamo semplici concreti sintetici,voi siete complesse sognatrici prolisse...non dico che noi siamo giusti, dico che abbiamo un livello di sopportazione alle lunghe conversazioni minore del vostro,oppure non abbiamo argomenti per andare oltre i 5 minuti, bene o male o ripetiamo i discorsi o ci fermiamo stanchiamo prima,sottolineo la diversità non che uno dei generi sia migliore...a volte é meglio essere sbrigativi,a volte e meglio approfondire,un uomo o una donna intelligenti sanno discernere quando sia più opportuno essere in un modo o in un altro,grazie per le scuse sei troppo buona, sono stato provocatore e se sti scappava un vaffa ci stava,ciao buona domenica☺
@@lorenzoazzimiei9814 Quanti stereotipi! Esci dal tuo guscio protettivo e guarda con mente aperta...Forse e sottolineo forse, capirai che il cervello femminile e maschile funzionano allo stesso modo. E' il contesto culturale che cambia e che esalta, o riduce le differenze di genere.
Grazie mille per aver affrontato questo argomento in modo così approfondito!
E grazie anche di aver parlato del tuo percorso personale che ti ha portato ad avere questa consapevolezza.
"buongiorno squadra"
Il mio cuoricino: ❤️
Hadal ahebek in sottofondo
Io: provo a studiare per la sessione
Gio: fa uscire un video
Io: avete capito come è finita...
Sono con te fratello.
@@jokersandco.byfromsoftware6203 idem ma per la tesi
@@alchemygarlet1542 no no, sono una matricola io e del primo anno.
Ad aprile faccio 46 anni e sono donna... nella mia vita ho quasi subito violenza sessuale due volte, e uno dei due era un professore di religione delle scuole medie, ho subito violenza psicologica e verbale dal mio ex compagno e me ne sono resa conto solo dopo la fine della nostra storia... le molestie non le conto più... le ho ricevute anche commentando i tuoi video... l'unica cosa che ti dico è GRAZIE.
Prova ad andare da uno psichiatra
@@richpiana8020 e per quale motivo scusa... sai che anche questa è una molestia?
@@lafairytitanniee3625 ma smettila....meno seghe mentali su....basta con le cazzate
@@giaime1982 anche queste sono molestie
@@lafairytitanniee3625 certo certo tutto è molestia 😂😂😂
Gio: " non avrei avuto nulla di interessante da dire su Renzi"
Renzi: " first Reaction: shock "
per me intendeva senza sfociare nel volgare. XD
Scioc bicus
@@vanekbap in auar mind, evrifing is totally connected to de Uk. Absuly
"Shish."
6:01 adoro: Mi ha davvero strappato un sorrisone. Grazie per questo video, è davvero importante che gli uomini sentano parlare altri uomini delle stesse cose che in realtà molte donne (attiviste e non) fanno notare da un bel po’ (venendo prese più o *meno* sul serio e *più* o meno in giro). La parola innominabile però è sicuramente lei “patriarcato” (sento gli _incel_ arrivare..)
9:26 esatto! E vi dirò di più! Il femminismo *intersezionale* si occupa anche di questo (ecco perché anche gli uomini dovrebbero essere femministi).
Ma cosa centrano gli Incel? Con Incel si intende una persona, generalmente un ragazzo, vergine che trova un estrema difficoltà nel rapportarsi con le persone dell'altro sesso. Una persona che si trova in questa condizione non deve essere automaticamente tacciata di misoginia. Quelli a cui ti stai riferendo tu sono i cosi detti redpillati o MRA ( men's rights activist)
Se avessi letto questo commento due o tre anni fa ci avrei creduto. Purtroppo per esperienza posso dire che sono un mucchio di balle: il femminismo intersezionale non si occupa quasi mai di problemi maschili e, se lo fa, ne scarica sugli uomini stessi la responsabilità.
Inoltre a me e molti uomini importa poco che un concetto venga espresso da un uomo o una donna, anche perché sarebbe sessismo a tutti gli effetti, e credere che gli uomini reagiscano diversamente se a parlare è un uomo è altrettanto sessista.
@@gliinvidiosidirannoaftereffect
Esattamente. Ed è per questo che ne prendo le distanze e non potrà mai rappresentarmi. Ha come obiettivo la risoluzione di problemi di genere ma partendo sempre da certi presupposti, ossia riversando le colpe di tutto sempre sullo stesso gruppo di persone: gli uomini. Si chiama intersezionale perché cerca di coinvolgere in questo processo anche gli uomini inculcando loro l'idea che i problemi partono tutti da loro. Se io devo sentirmi sempre in difetto in quanto uomo per tutti i mali che succedono nel mondo, anche no. Tenetevi il vostro movimento e fatevi le vostre lotte, alle mie ci penso io.
Grazie per aver affrontato questa tematica, condivido appieno le tue riflessioni a riguardo. Credo che la voce degli uomini sull'argomento sia fondamentale, perché mi è capitato di parlare di violenza di genere e di sessismo con uomini ma qualsiasi cosa dicessi veniva sminuita e ridotta al "eh ma tu sei di parte" oppure "lo dici perché sei donna" (nonostante tentassi di spiegare loro come anche gli uomini vengano discriminati perché ridotti ad uno stereotipo esattamente come le donne e che quindi la nostra dovrebbe essere una battaglia comune). Paradossalmente questo ci insegna che per ottenere dei risultati concreti nella lotta alle discriminazioni ognuno dovrebbe occuparsi della battaglia del prossimo più che della propria. Chi si trova apparentemente al di fuori della posizione di discriminato ha molta più voce in capitolo e viene ascoltato.
L'unione fa la forza
Grande Gio, sei come il vino: più invecchi, meglio diventi
Alle medie sono stata minacciata da un ragazzo con cui non volevo uscire. Nello stesso contesto, in terza, il bidello della scuola mi ha molestata durante un rientro pomeridiano di laboratorio di artistica facoltativo, mentre ero a fare le fotocopie. Ha iniziato a toccarmi dove non doveva e abbracciarmi. Sono corsa via. Sono tornata in classe dove c'eravamo solo io e due altre compagne a disegnare. Mi siedo, in stato di shock. La prof non si accorge di nulla, lascia la classe due minuti, in cui entra ancora l'uomo che "a mo' di gioco" inizia a toccarmi i capelli, accarezzandomi, davanti alle altre compagne. Non riuscivo neppure a reagire da quanto ero spaventata. Poi, i giorni dopo, scopro che stava facendo lo stesso con altre ragazze che non avevano avuto il coraggio di dire nulla. Insieme abbiamo deciso di denunciare la cosa. Dopo diversi mesi di terrore, nei quali avevo paura a muovermi nei corridoi, e accertamenti da parte delle autorità è emerso che stavamo dicendo la verità ed è stato licenziato. Anni dopo, a lavoro, quando dopo stage infiniti e fatiche avevo finalmente ottenuto un contratto indeterminato, la mia felicità è stata interrotta dal maggior cliente per cui la mia ditta lavorava che ha iniziato a perseguitarmi, stalkerarmi con ogni mezzo. Il bello è che se lo avessi mandato a fanculo avrebbe lasciato a casa tutti i miei colleghi... per cui dovevo tenerlo a distanza senza farlo arrabbiare. La cosa mi ha causato stress enormi, ero in balia di un pazzo... Ho chiesto quindi alla mia ditta di affidarmi ad altri clienti, visto che erano al corrente della situazione, ma non era possibile a loro dire. Ora non lavoro più lì. Poco tempo fa ero ferma in macchina al semaforo a un certo punto mi giro e c'era un uomo che si stava masturbando a ridosso del mio finestrino. Una volta ero sull'autobus e sono dovuta scendere prima per colpa di uno che continuava a fare la mano morta. Un'altra volta sono stata gentile con un ragazzo emarginato dal nostro gruppo e lui ha sfruttato la mia vicinanza per fare credere a tutti che ci andassi a letto quando non era vero. Una volta sono stata strattonata da un ragazzo ubriaco che neanche conoscevo perché ero la ex di un suo amico e ho avuto paura. Specifico, visto il tema scottante e per dovere di cronaca, che tutte queste persone sono sia italiane che straniere. Insomma ne avrei tante da raccontare, purtroppo. Non tutti gli uomini sono così grazie a Dio. Ma a tutte le donne capita almeno un episodio del genere durante la vita.
*Ciao Gi Brì!!! Anche tu qui? :3 Anch'io ho subito molestie sessuali e bullismo di stampo sessista e maschilista ç__ç Il tipo che c'è l'aveva con me una volta ha quasi cercato sia di stuprarmi in un bagno per ragazze che era in quel momento deserto a causa delle lezioni sia di dare fuoco a me e alla mia cartella con uno spray infiammabile e un accendino mentre tornavo a casa da scuola (avevo 14-15 anni mentre lui 16-17 anni)...non è finito in galera subito per ciò che mi aveva fatto perchè era di una famiglia ricca e potente di Lugano, aveva tanti avvocati e giudici corrotti dalla sua parte ed era anche il figlio del fondatore della scuola privata dove andavo quando vivevo a Lugano...ovviamente i professori lo hanno punito solamente con 3 settimane di espulsione e nulla di più perchè avevano paura di perdere il posto di lavoro se fossero stati troppo severi e duri con lui...quando andammo dalla polizia svizzera loro non fecero niente (a quanto pare era riuscito a corrompere con i soldi anche la polizia)...la vita di noi donne non è mai stata semplice...grazie al Cielo non tutti gli uomini sono delle bestie schifose però è davvero triste che queste cose accadano ancora al giorno d'oggi che siamo nel 2021 OnO :( Mi ricordo ancora il nome e il cognome di quel figlio di P anche a distanza di anni ossia Riccardo Crivelli che dopo il liceo fortunatamente è finito per 5 anni in galera per aver rapinato """per scherzo""" un negoziante e lì i suoi genitori hanno potuto fare ben poco in quel caso U_U*
@@QueenPersephoneKore95Hey ciao, mi dispiace tantissimo! Mi sono venuti i brividi a leggere quello che hai scritto. Non ho parole. Che la vita gli restituisca il male che ti ha fatto!
E dunque?? Sai quanti episodi anche peggiori capitano anche agli uomini?di che stiamo parlando....qui su youtube vedo solo bimbeminchia che raccontano le loro esperienze con questi racconti gonfiati...e pseudo molestie....ma basta....basta con ste cazzate...
@@giaime1982 grazie. Con il tuo intervento da quattro soldi hai fatto capire perché solitamente le persone (maschi o femmine) non denunciano: perché questa è la tipica reazione quando una/o prova a farlo.
giaime1982 ma che problemi hai?
6:53
"Oh, forse anche le donne hanno dei sentimenti"
Zitto zitto che poi la Pixar ci fa un film sopra
perché rido? Daaaaaaaaai, i commenti erano così seri e devo ridere. Vabbè bella battuta
“Brutti come la fame e stupidi come le pietre” 🥲
Come te e tuo padre
15:19 ahah
Vergognoso, orribile, davvero osceno.
Io sono Tassorosso e non accetto i punti per Corvonero.
La vera domanda è: chi prende punti a parte Grifondoro??
I tassorosso non se li fila nessuno =). 🐦🦅
tassofrasso fra
@@fillobob8372 no. Assolutamente no.
@@fillobob8372 no...
Bellissimo video, grazie, è stato piacevole ascoltarti su un argomento così spiacevolmente incompreso da così tante persone. Sei sempre una garanzia 👍👍👍
POV: stai cercando commenti edgy nella sezione commenti
POV: POV
Che minchia vuol dire pov
@@FRDACN “Provare O Verificare”
@@pulquegc AH grande 🪳🫀🪳
@@FRDACN significherebbe punto di vista in inglese ma vabe
"M'è scivolata la mano mentre guardavo il calcio e bevevo la mia birra."
Ho letto tra i commenti alcune testimonianze. Mi viene da bestemmiare e da mettermi le mani nei capelli (i miei e quelli di Gio'). Leggere cosa subisce una donna e che rischio corre a camminare per strada da sola di notte mi fa rabbrividire. Cazzo, l'Italia dovrebbe essere un paese civile.
Se tolgo gli occhiali vedo il giovane Beppe Grillo
Gio : Sigla e poi...un po' di violenza!
E parte subito la pubblicità di Hitman 3.
E niente , muoio dal ridere
😂😂😂😂
Vogliamo parlare di un effetto collaterale della violenza di genere?
Io sono maschio, grande e grosso. Probabilmente ho un'aria cattivissima.
Non c'è giorno che, camminando per strada, non noti una donna sola che si gira a guardarmi con aria terrorizzata (a volte più episodi nella stessa giornata.
E non c'è un vero motivo. No.
Giuro, c'ho fatto caso. A me non piace la calca, sto sempre distante da chiunque, donne, uomini e piccioni. Sui mezzi pubblici mi siedo di lato e non incrocio mai lo sguardo di nessuno.
Qual è il problema? E' che prima o poi una di queste tizie terrorizzate o tira fuori un'arma oppure - se va bene - si mette a urlare.
E comunque è abbastanza penoso venire trattati come criminali, così, a caso.
Mi dispiace per la tua esperienza, ma c'è un motivo se ci sono queste reazioni: la maggior parte delle donne per strada o specialmente la sera, è sempre costantemente in guardia e vedere un uomo, quando siamo sole, magari come dici tu, grande e grosso, è una fonte di ansia e paura; perché? Perché analizziamo la situazione. Sono fisicamente più debole di un uomo di quella stazza, sono sola, potrebbe aggredirmi come niente e farmi del male. Queste cose succedono molto spesso di quanto tu forse possa immaginare, per questo ci fa paura. Fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio, in queste situazioni non credo che nessuno comunque si metterebbe a urlare guardandoti o ti punterebbe un'arma contro, almeno che tu non ti avvicini in maniera "sospetta" o le segui ovviamente
Concordo con Francesca
@@francescacagliano1456 esatto
Ma stai tranquillo che appena ti conosciamo di persona, smettiamo di aver paura se capiamo che sei bravo ed affidabile.
Solo che per strada siamo così maledettamente esposte: meglio sembrare paranoiche o fare brutte figure che essere scippate/molestate/offese.
Non hai idea di quanto io stia male dentro quando cammino davanti ai vecchi seduti al bar pronti a commentare ad alta voce il mio aspetto. Mi sento un caz*o di oggetto. E io non lo sono, dentro sono maledettamente forte e divertente e felice di me. Ma in quell'istante mi sento solo una bambola, un burattino nelle loro mani.
oppure quando passo accanto a dei ragazzi alzo il volume delle cuffiette al massimo,... perché in passato mi era capitato che dal nulla uno sconosciuto mi dicesse :"tro*a"
E a 14 anni avevo passato il pomeriggio chiusa in camera a piangere per questo
Povera, nessuno mi aveva mai detto che la gente ferisce quando ha problemi dentro.. E che io non avevo colpe...
Questo per dire: ogni volta che esco di casa parto dal presupposto che la maggior parte delle persone potrebbe mancarmi di rispetto, quindi giro alla larga da tutti👍🏻
Sì, come dice Gio, devo mettermi nei panni degli altri (in questo caso delle altre).
Ma credetemi, è faticoso anche per me.
Anche perché mica succede solo di sera, in posti sperduti... e, appunto, mi succede tutti i giorni.
Sono arrivato a cambiare strada io per evitare quello sguardo di terrore.
Ho messo in pausa all'inizio per scrivere questo commento.
Non so cosa aspettarmi, ma saranno 20 minuti fantastici
Lo saranno
Complimenti, non hai seguito le istruzioni
lo sono stati per me
10:50 ahhhh Gio, questo aneddotto ormai è un must.
Tanta stima, Giò... Con questo video hai detto tutto ciò che andava detto e per questo ti sono infinitamente grata.
PETIZIONE PER VIETARE A GIOPIZZI DI TAGLIARE I CAPELLI. se il commento arrivera a 500 like scrivero su tutti i social a giopizzi per non fargli tagliare i capelli.
Bravo Gio, parlare di queste tematiche é importante, soprattutto quando sono gli uomini a farlo.
Attenzione, questa affermazione non deriva dal fatto che detto da un uomo è più credibile, sia chiaro, ma proprio perché siamo sempre noi donne a parlarne ed entrambi i sessi devono metterci la faccia. Perché la violenza di genere riguarda ambe le parti e se ne parliamo tutti insieme, il dibattito è più equilibrato.
P.s. Spero abbia argomentato bene il mio pensiero, se cosí non fosse chiariró meglio😅 un saluto!
P.s.s. Ti ringrazio di aver parlato del Cat Calling, perché é ancora un argomento tabù per le persone che conosco (persone normalissime), perché indirettamente non riescono a percepire il problema dal punto di vista di una donna.
Spero tanto che tu possa e voglia presto riprendere a fare spettacoli dal vivo, è un'esperienza che vorrei vivere. Sono contento per te perché, e credo di non sbagliarmi, l'animosità che dimostri nei video sembra sincera e può voler dire solo che ti sta piacendo quello che fai. Grande Gio!
Il solito video del cazzo Gio, in cui dimostri di non aver capito nulla. Non puoi dare 10 punti a corvonero su, da serpeverde mi sento offesa. #giustiziaperiserpeverde
Corvonero >> altre casate
@@ludovicodisparta797 Sono INDINIATAAAAA11111!!1!1!
Genio indiscusso ma io sono tassorosso come la mettiamo?
@@arancinomeccanico creeremo una quinta casa dal nulla per accontentare tutti e la chiameremo "Hogwarts viva"
@@teierabollente3642 AbbraKadabbra!
6:03 pensavo stessi per dire Silvio
Il Cavaliere
Già mi immaginavo una barzelletta di Silvio
Idem
Complimenti per come hai affrontato l'argomento! È davvero difficile parlare di queste cose
Grazie per questo video Gio, davvero
GioPizzi: "10 punti a Corvonero!"
Me: "I'M A FUCKING SLYTHERINE!"
Apprezzo tanto la tua capacità di parlare di temi così delicati e tutto il delirio di fazioni che comportano senza banalizzarli ma comunque rimanendo esaustivo e mai pesante. Bel video, grazie ♥️
"Aggrappato alle ricotte e alle Madonne.."
Io che sto mangiando pane e ricotta:
Quanta verità in un solo video, la nostra paura verrà spezzata grazie all'informazione. Ne sono sicura
Come previsto la sezione commenti è una bolgia infernale 👍
@BriohhCH hai dimenticato etero cis
L'unica cosa che mi lascia perplessa è che nel 2021 c'è ancora bisogno di un uomo che dica agli altri uomini di come comportarsi in determinati contesti
Si perché se lo scrivono le donne non vengono credute
"quanto si lamentano! 1!"
Comunque meglio di niente, meno male che persone empatiche ed intelligenti di sesso maschile ce ne sono, mi circondo di quelle
In parte concordo, ma ricordatevi che si tratta di un fenomeno atavico, addirittura antico, che si sta affrontando apertamente da "pochissimo". Fosse per me finirebbe domani la disparità di genere, ma purtroppo bisogna essere realistici: ci sono dei tempi tecnici 🙃
infatti
Nel 2021 ci sono donne che ancora pensano che le femmine sono povere vittime eterne e gli uomini eterni Peter Pan violenti.
@@4evrmind ma che baggianate stai dicendo, scusami? hai mai fatto un esame di linguistica e di antropologia in vita tua?
(premetto che non ho ancora finito di vedere il video) L'11% di violenza domestica causata dalla madre mi ha stupito, non mi sarei mai aspettato che fosse una percentuale così (relativamente alle mie aspettative) alta.
Non so se sia un piccolo errore di gio ma penso che quel grafico parlasse di violenza commessa contro la madre, e non dalla madre. Si nota infatti che tutte le categorie sul grafico sono femminili e quindi con ottima probabilità quelle implicano le vittime di violenza
In effetti sono proporzionalmente molte di più.
"Per quanto riguarda la violenza fisica subita in famiglia prima dei 16 anni, il 4,2% delle donne ha subito episodi di violenza fisica dal padre e il 2,75 dalla madre"
@@michelebosi8941 no no, è proprio violenza della madre verso la figlia
Grande! Ottimo video! Ti avrei ascoltato anche per altre 4 ore!
Mi ha sempre dato fastidio il catcalling, mi ha sempre fatto sentire sporca, in colpa, come se in qualche modo l'avessi provocato io. Ho cambiato completamente prospettiva quando l'ho visto accadere a mia sorella. Aveva 11 anni e le ho dovuto spiegare cosa le era appena successo
Dio, che schifo. Mi dispiace per tua sorella e per te, ma in qualche modo sono contenta che almeno lei abbia avuto una persona che le sapesse spiegare la situazione