La Palestina impossibile. L'approfondimento di Lucio Caracciolo
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- เผยแพร่เมื่อ 19 เม.ย. 2024
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Perché uno Stato palestinese, e quindi la soluzione dei 2 Stati, è impossibile. Le divisioni palestinesi. Quali prospettive per Israele? Puntata registrata il 20 aprile 2024.
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#Limes #israele #palestina
Purtroppo la possibilità di uno stato palestinese è finita con la guerra dei 6 giorni, sarà davvero difficile (quasi impossibile) avere i 2 popoli e i 2 stati come decine di risoluzioni dell'ONU impongono. Oggi in cisgiordania ci sono 500.000 coloni israeliani contro tutte le risoluzioni delle nazioni unite, più altri 250.000 a Gerusalemme est. Gaza ormai è totalmente distrutta, e nonostante sia stata ufficialmente abbandonata da israele nel 2005, hanno continuato di fatto a esercitare uno stato di assedio, controllando tutto quello che entra e esce, oltre a svolgere operazioni come piombo fuso.
Complimenti per la chiarezza direttore.
....stavo compilando un modesto-commento, e sono stato "bannato": "😂"
Un modesto commento su...controllando tutto quello che entra e che esce...Scommetto🤔
Gli Arabi avrebbero dovuto pensarci prima di chiudere lo stretto di Tiran e di bombardare continuamente dal Golan...chi è causa del suo mal..(peraltro prima della guerra dei 6 giorni nessuno si stracciava le vesti affinché i Giordani che occupavano Gerusalemme est e la Cisgiordania dessero uno Stato ai Palestinesi, dopo però le risoluzioni sono spuntate come funghi, chissà perché eh..)
Gli Arabi avrebbero dovuto pensarci prima di chiudere lo stretto di Tiran e di bombardare continuamente dal Golan...chi è causa del suo mal..(peraltro prima della guerra dei 6 giorni nessuno si stracciava le vesti affinché i Giordani che occupavano Gerusalemme est e la Cisgiordania dessero uno Stato ai Palestinesi, dopo però le risoluzioni sono spuntate come funghi, chissà perché eh..)
Gli Arabi avrebbero dovuto pensarci prima di chiudere lo stretto di Tiran e di bombardare continuamente dal Golan...chi è causa del suo mal..(peraltro prima della guerra dei 6 giorni nessuno si stracciava le vesti affinché i Giordani che occupavano Gerusalemme est e la Cisgiordania dessero uno Stato ai Palestinesi, dopo però le risoluzioni sono spuntate come funghi, chissà perché eh..)
Assolutamente lucido e perfetto, come sempre dr. Caracciolo. 👏
A margine. Purtroppo conta solo la realtà, e raccontarla esattamente per quella che è.
I desideri restano purtroppo desideri, possono avverarsi, ma e' necessario raccontare il presente con grande onestà intellettuale, ed e' quello che fa Lucio Caracciolo.
vabbeh Caracciolo era quello che diceva che la Russia non avrebbe mai invaso l'Ucraina e che il Covid non esisteva. Un bufalaro tanto al kilo
ma lucido in che senso?
@@mr.fairytales7712
Razionale, preciso, nitido, lineare, imparziale.
Come un vero giornalista deve essere
Caracciolo ha fatto molto uso di marijuana e hassish da giovane.. e' rimasto un po rintronato
@@giacomobr2777
Ho capito. Sei della categoria ultras curva nord (o sud). Vincere o morire.
Buon divertimento, e che vinca il migliore.
Grazie come sempre per la chiarezza
Ho qualche dubbio che i palestinesi che vivono in Israele si trovino "abbastanza bene". Un giogo è un giogo e quello ebraico si sta rivelando il peggiore possibile.
Gli arabi israeliani hanno pieni diritti civili e vivono meglio dei loro fratelli nei paesi vicini. E gli omosessuali e i transessuali fra di loro, possono vivere liberamente in pace, senza dover temere di venire lapidati, impiccati o torturati.
Nessun arabo musulmano o palestinese emigra da Israele, mentre emigrano da quasi tutti altri paesi musulmani. Dati una risposta il perché
@@lilililia3627 se lo dice lei. Ma non credo a chi scrive "dati una risposta il perché".
@@carloalbertorassaval3275Beh è la verità. La popolazione arabo israeliana è costante se non in crescita. Se fosse per loro un giogo terribile sarebbero tutti andati via (non mi risulta Israele impedisca ai loro cittadini arabo-israeliani di espatriare). Dire che sono quelli che stanno peggio, in uno stato che è il più ricco della regione (come PIL pro capite ha superato l'Italia tanto per dire) è davvero una sciocchezza. Stanno meglio i libanesi? I siriani? I giordani? O gli egiziani? E dai su...
Ovviamente la soluzione migliore sarebbe quella di un solo Stato in cui i due popoli convivono e viene soppressa ogni sorta di intolleranza e discriminazione.. purtroppo però l'odio e gli interessi contro questa soluzione sembrano più forti
Analisi impeccabile ma soluzioni inaccettabili anche se ormai i palestinesi sono stati buttati nella parte sbagliata della storia come altri popoli mi viene in mente i curdi....
Con la differenza che per i palestinesi tutti si strappano le vesti, mentre per i curdi...
Ma guarda in realtà i palestinesi hanno una risonanza mediatica immensa e scarsamente giustificata dal numero (se si pensa ad altre situazioni similare nel mondo)
A me mi viene in mente i tedeschi e gli italiani!
Certamente la questione israelo-palestinese è molto complessa e tragica. Personalmente penso che tutti i commentatori/giornalisti/politici, che ho sentito trattare di questo argomento, tralasciano di evidenziare o danno scarso rilievo ad un punto, a mio avviso invece, molto importante. Il punto è che dal 1947, anno della risoluzione ONU e della nascita dello stato di Israele, i palestinesi e i Paesi arabi, che in passato erano loro alleati, hanno dapprima iniziato e poi perso tutte le guerre che hanno condotto contro Israele (nel 48, nel 66 e nel 73). Non entro nel merito se queste guerre erano giuste o sbagliate (ognuno la pensa come vuole), ma la realtà di fatto è che i palestinesi e gli arabi hanno perso tutte le guerre che hanno svolto (anche quella del 48 che erano sicurissimi di vincere !!). A questo punto, mi domando. In tutte le epoche storiche e in tutti i paesi del mondo, nel corso di una guerra c’è un vincitore ed uno sconfitto, e purtroppo per lui, lo sconfitto deve accettare, anche a malincuore, la sconfitta e quello che ne consegue. Tanto per fare degli esempi stupidi e non andando troppo indietro nel tempo: l’Ungheria, uscendo sconfitta dalla prima guerra mondiale, ha perso i 2/3 del proprio territorio e circa il 40% della popolazione che si è vista inglobata in altre nazioni (ex Cecoslovacchia, Romania, ecc). L’Austria ha perso altrettanto riducendosi in un piccolo stato. La Germania e anche l’Italia hanno perso grandissimi territori (soprattutto la prima) per la sconfitta della 2 guerra mondiale. Si potrebbero fare migliaia di esempi di questo genere; quando c’è una guerra, c’è chi vince e c’è chi perde e non è mai successo che lo sconfitto non lo accettasse. E’ brutto dirlo, ma la storia afferma questo. L’attuale assetto geopolitico mondiale non è altro che il frutto di migliaia di guerre vinte o perse nel corso della storia. Non mi risulta che la Germania stia da 70 anni in guerra con la Polonia per riavere quello che ha perso nel 45 (1/3 dell’attuale Polonia era tedesca prima della guerra) o che, altrettanto, l’Italia abbia mai dichiarato guerra alla Slovenia per riottenere l’Istria. Mi sfugge il motivo per cui questo ragionamento non possa essere applicato al conflitto israeliano-palestinese. Se nel 1948, non accettando la risoluzione ONU, i palestinesi avessero vinto la guerra non penso proprio che, in qualità di vincitori, avrebbero concesso metà Palestina agli israeliani sconfitti……. se lo sarebbero tenuto, chiaramente, tutto per loro. Anzi, se proprio vogliamo essere pignoli fino in fondo, Israele nelle guerre che ha vinto, ha occupato territori molto più vasti degli attuali. Territori dai quali poi si è ritirata volontariamente.
Con questo non voglio dire che Israele, atteso che ha vinto le guerre con i palestinesi, può fare quello che vuole, ma che nei discorsi che sento quotidianamente si parla sempre di Israele come paese oppressore e invasore. Ma usando lo stesso metro di discorso potremmo definire, per quello che ho scritto sopra, che la Romania, la Polonia o la Slovenia come paesi oppressori o invasori della Germania o dell’Italia.
P.S. Queste considerazioni le faccio non perché sia simpatizzante per una parte o per l’altra ma in qualità di amante (molto profano) della storia che non sa spiegarsi questa cosa.
Il motivo è semplice ed è un misto di ignoranza storica e propaganda arabo-musulmana che ha fatto il lavaggio del cervello agli Occidentali (soprattutto quelli di sinistra) negli ultimi 70 anni, basta dare un'occhiata ai commenti qua sopra, puri slogan da centro sociale, il discorso delle guerre che tu hai giustamente menzionato non viene mai fatto da nessuno come la storia che è Israele ad opporsi alla soluzione dei due Stati ma dei 19 anni di occupazione giordana dal '48 al '67 nessuno ha memoria a quanto pare..lasciati dire che il tuo ragionamento è già troppo avanzato per il 99% delle persone che discutono come tifosi su tale questione, inclusi alcuni autori di Limes..con la mediocrità c'è poco da fare
Se fosse aritmetica avresti ragione, ma nella realtà, come hai potuto constatare, gli interessi superano la logica, e oggi trovi i Russi che rivogliono territori persi, i cinesi anche, i Polacchi che sostengono l'Ucraina che avevano conquistato e gli ucraini che si appoggiano ai polacchi, se poi parliamo dei balcani, apriti cielo, una polveriera in cui tutti vantano diritti su tutti.
Quindi, sembra che tutto si sia sistemato, ma non è così, la storia è sempre stata il supporto al pretesto.
Non parliamo degli avamposti colonico di Francia e Inghilterra, entrambi i paesi non si fanno scrupoli ad usare insignificanti atolli per giustificare esclusività marittime di pertinenza in luoghi talmente remoti da chiedersi perché i paesi confinanti accettino lo status quo.
Chi perde accetta i limiti dettati dal vincitore finché il vincitore è abbastanza forte da tenergli il giogo.
In questo, aveva ragione Federico II di Prussia che sosteneva come i trattati non avessero alcun valore, infatti non ne rispetto mai uno.
Noi europei ci siamo seduti su convinzioni infondate, non c'è alcuna differenza tra un secolo fa e oggi, anzi, oggi par proprio di assistere ai fatti di un secolo fà.
@@evander1978 Più che altro qui il tizio fa finta di dimenticare che la Palestina è e sta venendo integralmente ge no ci da ta, che non ha dato semplicemente l'Istria.
Le proteste in cisgiordania ci sono eccome
Non parlava dei palestinesi in Cisgiordania. Parlava degli arabi di nazionalità israeliana.
@@UTJK. in israele non succede semplicemente perche' le autorita' si rifiutano di autorizzare le proteste, non perche' gli arabi vivano splendidamente come dice Lucio.
@@darthvaler6773 l'analisi di Caracciolo, contemplava anche questa evenienza mi pare... comunque non sembra molto credibile che lascino protestare dal giorno 1 i familiari degli ostaggi e poi riescano a negare selettivamente le proteste agli arabi israeliani. O che le due proteste non possano fondersi in un calderone unico, come avviene continuamente per i più svariati argomenti anche in Italia.
@@UTJK. c'è un articolo del Guardian a riguardo ma il canale non mi fa postare il link. È del 10 marzo, magari riesce a trovarlo su internet. "Silenced for months, Arab Israeli towns hold first Gaza war protests"
Una analisi logica e precisa
Presenta queste tre possibilità che però non sono una soluzione del conflitto, ma un suo prolungamento all'infinito.
EBREI E MUSULMANI, ISRAELIANI E PALESTINESI, POSSONO CONVIVERE?
SI, MA.
ma va precisato che, se è vero che arabi e ebrei possono convivere, purtroppo è successo raramente, e a essere discriminati sono sempre stati gli ebrei, anche perchè Popolo senza una propria nazione (finchè non ce l'avevano).
E occhio ai termini: se prima si poteva soprassedere sulla parola "palestinese", oggi stiamo vedendo che il suo uso è stato introdotto con un fine mistificatorio.
Una strategia molto efficace di creare un nazionalismo inesistente da parte di chi nel mondo arabo ha progetti anacronistici di restaurazione di un impero o di un califfato.
Gli ebrei negli ultimi 150 anni sono stati cacciati da tutti i Paesi islamici dove vivevano da generazioni.
Per completare l'opera e creare una potenza islamica gli mancava quella zona senza nazioni arabe che geograficamente è denominata (per la prima volta dai Romani) "Palestina".
Quella era una zona senza risorse naturali e abitata anticamente dalle popolazioni bibliche fino al loro famoso esilio forzato, poi da popolazioni varie per etnia, religione e lingua.
In quella zona non c'è mai stata una nazione araba, nè tanto meno chiamata "palestina".
"Palestinese" era chi abitava quella regione, senza che quel nome avesse una particolare importanza.
Di fatto anche un israeliano, ebreo o arabo che sia, è palestinese, come sia un norvegese che un lappone sono scandinavi eccetera.
La mistificazione di una "nazione palestinese", addirittura antica, è recente, meno di un secolo, risale appunto alle ossessioni post-ottomane di restaurazione, e per poter espellere gli ebrei anche da una Regione dove una nazione araba o islamica non c'era, questa Nazione bisognava inventarla.
Una ossessione panaraba o panislamica (tra l'altro con irrisolvibili contraddizioni interne) che costituisce una condanna per quelle popolazioni di Palestina: quelle arabe, cresciute nella convinzione che la loro condizione arretrata avesse causa nella presenza illegittima degli ebrei, che a loro volta, dovettero indossare una corazza, perchè non accettati.
Oggi parlare di "Palestinesi" quando ci si riferisce agli arabi di Palestina purtroppo non è più un innocente licenza su cui sorvolare, visto il disastro che quell'invenzione sta causando.
Un disastro per gli ARABI di palestina stessi, e ovviamente pure per gli EBREI di palestina: gli israeliani. Nonchè per gli ebrei di turtto il mondo, visto l'antisemitismo scatenato da quella propaganda che coinvolge pure settori delle popolazioni occidentali predisposte ad un odio verso Israele (e gli ebrei).
Anche in terra di Palestina, tra popoli con culture e religioni diverse, non c'è ragione perchè non si possa convivere, come nei paesi evoluti.
Appunto: "nei Paesi evoluti".
Non accade ovunque.
Bisogna riflettere sul fatto che per esempio in quasi nessun Paese islamico un Ebreo possa viverci, e da lì sia stato espulso in tempi recenti, mentre il 20% della popolazione israeliana è araba, con i diritti di qualunque israeliano. E di fatto molti arabi israeliani sono professionisti affermati, magistrati, membri del Parlamento, medici.
COME OVUNQUE NEL MONDO anche in questa terra due popoli potrebberi vivere vicini, alla stessa condizione di OVUNQUE, per nulla scontata, che si rispettino.
Ora come ora in molti paesi islamici e sicuramente in quelle zone che chiedono un riconoscimento nazionale in Palestina, nelle scuole viene insegnata niente meno che la distruzione di Israele, lo sterminio degli ebrei, la pratica del terrorismo, il fanatismo religioso.
COME OVUNQUE NEL MONDO due Nazioni vicine devono riconoscersi reciprocamente, condizione ovvia, ma di cui Israele non gode, solo per il fatto di esistere.
EBREI E MUSULMANI possono convivere? È possibile. È successo. Ma sempre quando gli ebrei non avevano una Nazione. Gli ebrei vivevano IN una nazione Islamica, o entrambi vivevano in un mondo in cui erano "ospiti".
Gli ebrei HANNO DIMOSTRATO di poter e saper convivere con chiunque.
Non chiunque, e non solo arabi e musulmani, hanno dimostrato di poter e saper convivere con gli ebrei.
Quel Mondo che oggi mette Israele sotto la lente d'ingrandimento come fosse un osservato speciale ha molto sa imparare da Israele.
Non è quindi Israele a dover dimostrare nulla inbquesto sensi, ma senz'altro un Mondo islamico che finora nella Storia non ha MAI trovato trovato
in modo per selazionarsi con gli ebrei organizzati in Nazione.
POSSONO VIVERE VICINI ISRAELE E UNO STATO PALESTINESE?
Non vedo altre soluzioni possibili.
MA.
Anche per lebragioni viste prima, non è Israele a dover dimostrare di non avere progetti imperiali, nè di annullamento etnico, e di usare un esercito per questi scopi.
Quindi quando la comunità internazionale deciderà che ci saranno finalmente le condizioni per iniziare a parlare di uno Stato Pelestinese come entità reale, sa ovviamente che dovrà assicurarsi di aver stabilizzato la regione e specialmente della reale capacità e volontà Pacifica del nuovo Stato.
Insomma si, ma realisticamente ci vorrà almenonuna generazione.
E comunque, per quanto riguarda l'esercito al quale uno Stato ha diritto, probabilmente sarà indispensabile una fare di spervisione, simile, io penso, alle limitazuoni militari che furono adottate su Germania e Giappone alla fine della Seconda Guerra Mondiale
----------Questa e' una delle tante sfide epocali, di questa era che vede la nostra cara vecchia imperfetta Cultura Occidentale affrontare alquanto impreparata. Il punto ora e'
🔸️se buttarla al macero con un nichilismo senza alternative (a meno di non considerare il califfato islamico come aternativa), 🔸️se continuare ad applicare schemi divenuti inadeguati come un Pacifismo radicale astratto o un terzomondismo che protegge gli oppressori locali anziche' gli oppressi. 🔸️Oppure prendere atto che questi due bellissimi ideali, ai quali ho personalmente creduto quando aveva senso farlo, sono stati superati e messi in contraddizione da nuovi scenari.
L'effetto piu' devastante su tutti noi, appartenenti alla quella Civilta' che pensava di non aver piu' dovuto avere a che fare con la violenza, è che la violenza ci è arrivata addosso, e ci si DEVE relazionare.
La violenza che pensavamo di aver sepolto nella sfera individuale e quindi esorcizzata con regole sociali, si ripresenta da fuori, nella primitiva terribile sembianza di sempre: la Guerra.
Israele ci e' in mezzo.
In Europa molti fanno di tutto per credere di esserne estranei, per non affrontare questa contraddizione.
La gente di Palestina, arabi e israeliani, palestinesi e israeliani, è in questo quadro che devono pensare al loro futuro.
Ed è lo stesso quadro per tutto il Mondo.
In tutto il resto del mondo lo fanno
Caracciolo chiama l’apartheid “posizione di secondo piano”. Scelta lessicale interessante e, a suo modo, rivelatoria.
Se affermi che la popolazione araba israeliana viva in apartheid in Israele allora menti sapendo di mentire
@@PIOVRAME Vive solo in posizione di secondo piano in uno stato etnico per legge
@@PIOVRAME mi scusi ma lei come li chiama due sistemi giudiziari differenti per etnia? Perché io solo apartheid riesco a definirla...
@@moomsday non esiste una cosa del genere in Israele
@@PIOVRAMEAffermo che la popolazione palestinese nei territori occupati vive in stato di apartheid. E specifico anche che fior di politici israeliani di governo e di opposizione sostengono esplicitamente l'idea di tenere un certo numero di palestinesi in Cisgiordania privi di diritti politici e civili. Secondo la massima sionista (ma pure secondo quella ultraortodossa) Israele è e può solo essere "Stato ebraico" per cui nella loro ottica è necessario che la stragrande maggioranza della popolazione sia ebraica (che, per la cronaca, nell'accezione ultraortodossa significa ebraica per nascita, non solo per religione).
Il 20% di arabi israeliani è utile per ragioni di propaganda ma sappi che gente come Ben Gvir (ex criminale violento, oggi ministro alla sicurezza di Israele) la cittadinanza vuole togliergliela.
Dire che la Palestina non può esistere perché i palestinesi sono divisi è una sciocchezza, come se durante il Risorgimento non esistessero divisioni anche profonde tra i patrioti italiani, o come se non ve ne fossero tra i padri fondatori degli Stati Uniti
Il discorso (condivisibile) penso sia sul fatto che le divisioni interne non riguardano il modo di vedere la Palestina in un'ottica di Stato, ma il modo di approfittarsi della popolazione palestinese e della situazione. Infatti da una parte abbiamo Hamas contro un'ANP debole, sfaldata e inconcludente. Senza contare tutti gli attori di secondo livello che stanno prendendo potere come "protettori" locali. I "patrioti" come scrive sono veramente pochi, di certo non in Hamas che preferisce poter elencare i "martiri" con il discutibile "Ministero della Salute", fare politica con gli ostaggi piuttosto che dare segnali politici ad altri attori palestinesi.
infatti una parte deve vincere in palestina come e' avvenuto in Italia and USA. sono mesi che lo dico.
Paragone che non sta in piedi.
I palestinesi non sono mai stati una nazione o un popolo. Sono un popolo inventato nel '67 da Arafat e esistono perché esiste Israele per portare avanti la lotta contro gli ebrei per conto di tutti paesi arabi. A loro non interessa uno stato, anche perché se riconoscono i confini di un futuro loro stato, non potranno più fare la guerra a Israele e piangere che Israele gli ha occupati. Sembra che adesso i paesi arabi si sono stufati di questi palestinesi e questa guerra perenne e lasciano Israele a vederselo da solo
Parallelismo no sense, eravamo già italiani culturalmente.
Stessa religione, stessa lingua, stessa cultura, passato condiviso. Cosa ci dovrebbe accomunare alla Palestina fatico a capirlo.
Per cortesia mi può spiegare Lei che ha esperienza cosa fanno 1.200 italiani con casco ONU nel sud del Libano? O sono in vacanza oppure come mai HEXBOLLAH continua a lanciare missili. Stando così le cose meglio tornare a casa, soldi risparmiati, grazie.
i caschi Onu possono agire solo per legittima difesa, infatti servono a poco, hanno praticamente un valore simbolico che attualmente serve a poco, specie se si schierano solo 1.200 uomini, ce ne vorrebbero almeno 10.000 per fare qualcosa
Si chiama forza di interposizione, e in effetti impediscono scontri diretti convenzionali tra l'esercito di Israele e Hezbollah.
@@francescoporcari8597 con un valore appunto più che altro simbolico dato che 1200 uomini no fermerebbero uno scontro aperto se veramente israele e hezbollah volessero intraprenderlo
Grazie per la chiara esposizione di una situazione che non può definirsi che impossibile come dice il titolo . Bisognerebbe però almeno fare in modo che non ci siano massacri civili . Dovrebbe essere nell'interesse di tutte le parti in gioco ,credo .😊
Sarebbe interessante una puntata sulla Germania, visto i gravissimi episodi che sono successi.
Quali episodi ?
@@angelotoncelli2510 hanno sciolto con la polizia una conferenza sulla Palestina, proibito di trasmettere un filmato; arrestato, espulso e posto il divieto di accesso in Germania a un cittadino britannico che doveva partecipare a quella conferenza; vietato l'accesso in Germania all'ex ministro delle finanze greco, Varoufakis. E in generale tanti episodi di censura nei confronti della causa palestinese con la solita scusa dell'incitamento all'odio e dell'antisemitismo.
@@angelotoncelli2510quelli gravissimi
@@pierpaolo0101 Gli ho risposto ma ovviamente youtube mi ha c3n.sur4.t0 il commento.
@@pierpaolo0101 fai un esempio
Son discorsi delicati da affrontare, in un campo minato di conformismo e giuste precauzioni. E secondo voi io mi tiro indietro?
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C'è una differenza antropologica enorme nel mostrarsi al Mondo in questa guerra da parte di due Civiltà.
Due culture con un rapporto lontanisimo con la Vita e con la Morte.
lontanissimo non solo nel valore assegnato alla vita Umana propria e altrui, ma anche nell'affrontare e manifestare la disperazione.
Al netto della ignobile strumentalizzazione da parte dei terroristi della Morte in massa appositamente da loro cercata, sto pensando a quanto la spettacolarizzazione della tragedia avvantaggi chi è abituato a esternarla.
Il lutto elaborato diversamente nelle diverse culture assume anche ritualità opposte, basti pensare al Giappone e al Sudamerica, al Nord Europa e alle popolazioni mediterranee.
È meraviglioso che nel Mondo globalizzato sopravvivano queste differenze.
Sempre nel Mondo globalizzato delle immagini, reali e manipolate, è evidente come questa differenza abissale nel mostrare il dolore abbia un' influenza sull'opinione pubblica meno informata.
O peggio, su quell'opinione pubblica "tifosa", che cerca nelle immagini ciò che vuole trovare.
In israele, come in molti altri posti, l'intimità del lutto è incompatibile con la sua spettacolarizzazione.
Similmente, la dignità impone una poco "fotogenica" passività davanti ad accuse infamanti, tanto che il solo mettercisi in relazione è umiliante.
Hamas e la propaganda Propal hanno fatto un investimrnto molto redditizio a breve termine, sfruttando ben noti punti deboli dell'Occidente.
Folle isteriche riempiono (sempre meno) le piazze, ma le bugie hanno le gambe corte e le isterie collettive passano, pur facendo danni.
1 Stato di tutti coloro che vivono dal fiume al mare.
Israele non ha MAI voluto la soluzione a due stati pure con tutti i vantaggi territoriali a suo favore.
ah, se lo dici tu...
@@Saruzzu Lo dicono i fatti sul campo che i distratti non ricordano. E sto parlando degli ultimi 50 anni di storia almeno
@@EmanueleDN l'Occidente l'ha mai voluta realmente la soluzione a 2 Stati? Gli arabi hanno mai voluto la soluzione 2 Stati?
@@giaki105 Un ripassino veloce degli ultimi 130 anni di storia sarebbe utile. Così come capire che occidente è una parola vuota.
@@EmanueleDN certo la sai meglio te, la sai come ti pare a te ora mi torna
E' solo questione di tempo e anche l'Iran avrà l'Atomica ...
Speriamp
Stato o non Stato Israele deve uscire dai territori palestinesi occupati. Poi i palestinesi potranno fare ciò che gli pare.
Quali sarebbero i territori palestinesi occupati e per quale sarebbe la pace?
@@lilililia3627 Basta guardare i confini dalla nascita d'Israele ('48) o della risoluzione ONU ('68 mi pare).
@@daviderateo9023 Ma se agli arabi andava bene i confini del '48 o quelli del '67 perché hanno attaccato Israele in '48 e in '67?
Aveva bisogno di un nemico forte per giustificare le sue azioni...Chi finanzia Hamas?
Tutti paesi arabi e Occidente sotto forma di aiuti che arrivano in mano al governo (Hamas)
Perchè chi finanzia Israele lo sappiamo benissimo
La soluzione qui indicata come "intermedia" non si distingue in modo sostanziale da quella "estremista", dato che richiederebbe comunque la deportazione della quasi totalità delle attuali popolazioni di Cisgiordania e Gaza. Non si comprende inoltre quale potrebbe essere la destinazione della ipotetica diaspora.
Popoli complessi, culturalmente molto, probabilmente troppo radicalmente diversi. I palestinesi sono tutti arabo-semiti (semita è una parola è recente e più che spiegare confonde, come al solito), mentre gli ebrei sono, in maggioranza, semiti kazari e tedeschi (askenazita vuol dire tedesco). La componente sefardita - più prossima e affine al mondo arabo - rappresenta la minoranza ed è interdetta a ricoprire le cariche istituzionali più importanti di Israele. L'esposizione di Caracciolo mette in luce le contraddizioni e le divisioni del popolo palestinese che, tuttavia, sarebbe doveroso ricordare, principiano da un trauma di difficile comprensione avvenuto nel '47, cioè il trapianto dello Stato d'Israele, nel cuore della Palestina. Non so quanti popoli avrebbero potuto mantenere una opportuna lucidità dopo essere stati brutalmente invasi, perso tre guerre, subito tradimenti dai popoli 'fratelli' e oltre mezzo secolo di implacabile sanguinosa persecuzione. Credo che quello palestinese sia un popolo impazzito dal dolore. Questa pazzia è stata la causa delle varie occasioni perse dai palestinesi (la più importante fu quella offerta dal grande Moshe Dayan) e dei fatti tremendi e scellerati del 7 ottobre. Ma come si spiegano il massacro e lo scempio di Gaza? Con la Bibbia??? Per favore! Detto questo ne risulta ancora più evidente il tragico errore askenazita. Coesi, ricchissimi, organizzati, militarmente ed economicamente appoggiati dagli Stati Uniti!, non hanno saputo creare, in tutti questi anni, saldi corridoi di integrazione custodendo, nel fondo della loro anima, un odio antico irriducibile, terribile, grande quanto, se non di più di quello che sta distruggendo il cuore dei palestinesi. Oggi Israele ha scavato un fossato di sangue e sta fallendo. Personalmente, cosa che non possiede alcun significato, ma che ha valore come esperienza personale, non riesco a sincronizzarmi, a 'sentimento' , col mondo e col pensiero arabo, in generale. Lo ammiro e ne rispetto la grande storia e la grande cultura, ma me ne sono sempre tenuto un po' a distanza. Io sono strano per loro e viceversa. Più facile e diretta, invece, anche se non proprio facilissima, la relazione con gli ebrei a cui mi accomunano tante più cose, perché, di fatto sono europei. La cultura europea, in cui è potentemente introiettata la cultura cristiana della pace, dell'inclusione, della solidarietà, arricchita di elementi culturali e artistici preziosissimi di comprensione e analisi dovrebbero ritornare a far parte del patrimonio decisionale di Israele. Una cosa è costruire uno stato moderno, aperto, condiviso, altra cosa custodire, all'interno di una ristretta comunità, tradizioni religiose, per loro natura, separative. In questo senso anche Israele è ancora solo un popolo, ma, ancora non uno Stato!
Grande Prof Caracciolo 👏🏻👏🏻
Si i vari governi israeliani che si sono succeduti non sono stati tutti “Netanyahu” ma… il Likud è esistito dal 1977 e ha sempre operato dietro le quinte con attacchi militari massicci contro altri stati (Libano, Siria ecc). “The original 1977 party platform stated that "between the Sea and the Jordan there will only be Israeli sovereignty." Con potentissime lobbies che influenzano le decisioni politiche degli USA e di altri Stati. Quadro ahimè nero per i Palestinesi, nulla è cambiato in fondo, anzi solo peggiorato.
Con tutto il bene che vi si vuole un approfindimento non può per durare per definizione pochi minuti. Continuerò a non guardare questo tipo di video. Un saluto.
Con le baionette puoi farci pressoché di tutto, tranne che sedertici sopra! (Napoleone Bonaparte) Gli israeliani non tengono conto di questa massima ,pronunciata da uno dei più autorevoli conoscitori della materia .
Già, e neanche quelli di Hamas e dell'autorità palestinese se è per questo. Perchè se vogliono avere uno stato palestinese di certo imbruttire ancora di più gli israeliani facendo quello che hanno fatto il 7 ottobre non è stata una mossa saggia
Non é una massima di Bonaparte ma di de Tayllerand.
@@emanueledominiquecappella2447 meglio me la racconta !
@@PIOVRAME ho esposto quello che ritengo sia il motivo profondo nel commento che ho postato dopo che copio e incollo qui "a rendere perpetuo il conflitto sarà il tentativo,da parte delle dirigenze arabe assieme a quella israeliana di isolare l' Iran ,l'altra potenza della regione.I palestinesi non disposti a cedere troveranno un riferimento nel prosieguo della loro lotta nella necessità di questo paese di uno spiraglio aperto del corridoio di influenza scita che dall' Iran arriva fino al Mediterraneo"
Anche io fino a poco tempo fa pensavo fosse di Napoleone, poi ho approfondito e ho scoperto che era del suo più grande rivale. Comunque é una frase di grande valore, che in parte si contrappone al "se vuoi la pace prepara la guerra". In questa momento di grande riarmo va tenuta in considerazione.
Inaccettabile
Era una cosa chiara già da molto
🙏🙏🙏
Scusate, ma perché nel mainstream non si sentono mai le posizioni palestinesi espresse da loro? E sono sempre i non palestinesi a dire cosa vogliono i palestinesi, mi sembra perlomeno deviante... Fateli parlare e anche noi sapremo cosa pensano senza filtri "occidentali", mi sembra almeno corretto che siano loro a parlare per loro stessi.
Sarebbe interessante a chiederlo ai palestinesi cosa vogliono. Verrebbe fuori quello che dicono da sempre, cioè la distruzione di Israele. Oppure chiedi a qualsiasi arabo cosa ne pensa dell'esistenza di Israele..
@@lilililia3627Approvo al 100%😎
In un mondo perfetto si 😂 purtroppo i palestinesi non producono nulla…sono dividi fra di loro e a parte la simpatia di certe organizzazioni no profit internazionali non contano nulla sul piano
Internazionale….
😂
Serve una puntata sulla Georgia…
Nessuna parola sul ruolo degli USA?
...Ovvio che non si può dire che la Comunità Ebraica/USA: gestisce, da almeno la seconda metà degli anni'30, le maggiori BancheAmericane, da cui deriva un PotereFinanziario di pirtata Globale, quindi: +/- anche-indirettamente, la PoliticaEstera/USA, la 1°-prova s'è avuta dopo la 2GM: "premendo" per la fondazione dello Stato d'Israele (ignorando i Diritti Palestinesi) Senza dargli un dovuta/precisa frontiera/EST. Lo Stato cosi Artificiale è, dal 1948: SOSTENUTO economicamente&militarmente dagli USA, a tutt'oggi: occupante i territoiri Palestinesi. Adesso sta "lavorando"-militarmente per la "LORO"/VERA SOLUZIONE-FINALE: di Sterminio dell'Etnia Araba/Palestinese. Queste cose sono ben risapute dai cittadini USA, basta farsi un viaggetto negli USA per averne conferma.
ha il bavaglio come tutti i giornali
Nessuna parola sul ruolo dell’Iran?
@@pinolo951 l'Iran non ha il diritto al veto il quale viene utilizzato spesso dagli USA per impedire al consiglio di sicurezza di prendere provvedimenti di condanna alla politica Isrealiana.
Turkish Foreign Minister Hakan Fidan said on Wednesday that Hamas will dismantle its armed wing after the creation of a Palestinian state along the 1967 borders.
"In our political negotiations with Hamas for years, they accepted a Palestinian state to be established within the 1967 borders and they told me that following the establishment of the Palestinian state, Hamas would no longer need to have an armed wing and that they would continue their lives as a political party," he said, speaking from Doha, Qatar.
Fidan added that, "in fact, I think this is an extremely important message for the step that the world public opinion will take on the road to the Palestinian state. I was pleased to receive such messages today."
Fidan has met with Hamas political leader Ismail Hanieyh and other officials from the group in Doha earlier on Wednesday.
La questione è complessa perché al di là dei diritti degli uni e degli altri c’è la questione dell’odio. Io vivo in Francia dove non solo vi è una comunità musulmana assai importante ma dove vivono anche moltissimi ebrei. Non è una semplificazione se vi dico che si odiano. Allora mi chiedo: esiste davvero un algoritmo capace di portare pace e giustizia durature tra due popoli che sognano di sterminarsi a vicenda? Mah. Io ho i miei dubbi. Tutti, ma proprio tutti, i musulmani che conoscono (professori, medici, ingegneri, imprenditori) la sera quando si fa tardi e si discute senza riserve ammettono che uno stato palestinese (benché necessario) non placherebbe la voglia di distruggere Israele. Anzi. Quando parlo con amici ebrei, la dose di disprezzo, odio e rancore nei confronti degli arabi è tremenda da digerire per me, non so mai come gestirla. Quindi, ripeto, la vedo dura. Ciao a tutti !
Non a caso gli attacchi nei confronti degli ebrei in Francia si sono moltiplicati negli ultimi anni e c'è un'emigrazione di ebrei francesi di 1000 all'anno secondo il pew research center per cui il problema tra non molto sarà risolto, rimarranno solo i musulmani..
Assolutamente d'accordo.
Concordo con quello che ha detto Caracciolo, dalla prima all'ultima parola. Tante persone pensano che il problema sia solo il riconoscimento dello stato della Palestina. Il problema principale sono i confini di questo Stato. Perchè cosa si intende per Palestina? Quella attuale? Quella che aveva i territori presi da Israele dopo la guerra con la coalizione araba? Quella assegnata dalle Nazioni Unite? Oppure la Palestina comprende anche tutta la terra di Israele? Anche se la Palestina venisse riconosciuta ora, non cambierebbe nulla perchè i palestinesi non accetteranno mai l'esistenza di Israele. E anche se una parte dei palestinesi lo accettasse ci sarebbe un altra fetta di palestinesi che continuerebbe a combattere. Quindi la guerra non si fermerebbe. I palestinesi sono senza dubbio divisi ma su una cosa sono quasi tutti d'accordo, e cioè che non accetteranno mai di vivere a fianco dello stato di Israele. Ma facciamo finta che i palestinesi fossero tutti savi e decidessero di accettare almeno i territori che gli erano stati assegnati dalle Nazioni Unite nel 47. Come potrebbero convincere Israele a restituire quelle terre? E' praticamente impossibile. La verità è che questa guerra finirà con la vittoria di Israele e della Palestina resterà solo la striscia di Gaza e la Cisgiordania, o forse in futuro spariranno pure quelle. Poi ci saranno alcuni palestinesi che decideranno di vivere in Israele pur di trovare un lavoro e di vivere in pace. E ce ne saranno altri che emigreranno in altri paesi. Infine ci sarà sempre una parte di palestinesi che continuerà a combattere inutilmente, e per molto tempo.
È l'america che pone il veto sulla Palestina, la maggioranza del pianeta è a favore. I problemi che cita all'inizio possono anche essere reali, ma in base a cosa noi occidentali, minoranza, ci diamo il diritto di decidere se un popolo può autodeterminarsi o meno? Oltre alla nostra violenza, iniziata col colonialismo, non vedo grandi argomenti per giustificare questo ruolo.
Il colonialismo occidentale non hai MAI toccato il medioriente. Anzi, a dirla tutta sono state le popolazioni mediorientali(con l'islam) a colonizzare sia i Balcani e la spagna che l'India(oltre al nord Africa)
Ma sono discorsi inutili, lo stato palestinese non ha futuro perchè nessun paese arabo lo vuole, nemmeno i nemici di israele. A proporre la soluzione a 2 stati infatti sono solo gli occidentali che non hanno capito una mazza della posta in gioco. Nemmeno i nemici di israele si battono per uno stato palestinese semplicemente perchè, come scritto nel Corano(che per i musulmani ricordo sia legge, mica come la Bibbia per noi), tutta quella regione deve essere in mano musulmana. "Dal fiume al mare" deriva da lì. Per loro è assolutamente inaccettabile che gli ebrei controllino Gerusalemme e la così detta Palestina.
Noi in occidente trattiamo il problema come se fosse politico, ma per i musulmani non è un problema politico
La Violenza non è iniziata col Colonialismo
La Violenza ha flagellato il Medioriente almeno dalla comparsa dei Sumeri 5000 anni fa.
Bestia stupida post-storica che non 6 altro
@@PIOVRAME fai un biglietto di sola andata per Israele a combattere Hamas sul campo e buon viaggio
@@pietroursino532 ottima risposta, contestando punto per punto le mie affermazioni. Bravo
@@PIOVRAME i tuoi commenti sono risibili
Potrà mai esserci l' ipotesi di disgregazione?
Analisi disarmante per i sostenitori dei Due Stati.
Sempre loro o una parte anticipano azioni di forza se venisse fuori la soluzione di uno Stato palestinese.
La geopolitica di casa nostra.
Bravo prof Caracciolo.
Questa analisi manca di considerare un fattore: l'Occidente.
Israele, in quanto primariamente progetto coloniale, non può esistere senza sostegno occidentale. E l'occidente per ora questo sostegno lo ha sempre dato.
Se le opinioni pubbliche occidentali saranno forti abbastanza da forzare un cambiamento in questo senso, e se l'occidente dovesse mettere in piedi nei confronti di Israele anche solo una frazione delle misure messe in piedi contro la Russia, Israele si vedrebbe costretto ad accettare i Due Stati. Non si dovrebbe nemmeno arrivare alle sanzioni economiche più pesanti: basterebbe non vendere più le armi. Si è visto con l'attacco iraniano come, senza gli alleati occidentali, Israele sia esposto. Le misure economiche sarebbero un di più.
Quindi i Due Stati sono in ultimo resi impossibile dell'Occidente, che nell'età contemporanea ha sempre creato e distrutto confini in quella regione. Ma l'opinione pubblica occidentale ha il potere di cambiare questo.
Le altre alternative oltre ai Due Stati sono: uno stato di Apartheid, o la distruzione di Israele sionista e la nascita di uno stato binazionale con molte tensioni. La seconda è comunque preferibile, mentre la prima è lo status quo sempre più intollerabile agli occhi dei giovani occidentali.
Purtroppo temo che l'Occidente possa poco... temo che la questione israelo-palestinese non sia risolvibile, sicuramente nel breve periodo ma temo anche nel lungo periodo, non vedo soluzioni, l'ONU ha dimostrato la sua vera inutilità. La questione israelo-palestinese è destinata a non finire
@@giaki105 Sicuramente hai ragione che sia una questione difficilissima da districare. Però non sottovalutarei il potere dell'Occidente: pensa alla reazione israeliana all'Iran, che è stata molto sottotono per via delle pressioni occidentali, oppure alla famosa offensiva su Rafah, che viene rinviata da mesi ormai perché l'Occidente non la appoggia.
Se Israele vuole fare qualcosa, la può fare, ma l'appoggio occidentale è molto importante. Penso che la soluzione dei Due Stati, se ci fosse pressione seria da parte nostra su Israele, sarebbe fattibile. Non so però quanto le opinioni pubbliche dovrebbero spingere per avere una pressione occidentale.
Di certo rimane difficilissimo anche per la presenza dei coloni e degli interessi di vari attori a sfruttare la causa palestinese e il suo limbo
@@HellPatrol92 io temo che l'Occidente abbia perso il controllo nel Medio Oriente, è il risultato di un'errore commesso durante il colonialismo, sono state prese decisioni avventate all'epoca ed ora ne subisci le conseguenze e temo sia già troppo tardi per trovare una soluzione. Dovevi garantire i 2 Stati al momento della creazione di Israele. Ora temo sia davvero troppo tardi e ci devono essere passi i dietro sia degli israeliani sia dei palestinesi nel trovare un leader capace di parlare ad Israele ma temo sia davvero irrrisolvibile
C'e' chi sostiene che nessuno e' meno esperto di un esperto, e che la nostra realta' e' sempre piu' plasmata da una casualita' sfrenata...quella che noi chiamiamo casualita' e' la miriade di dettagli sconosciuti, a nche agli esperti
Verissimo!
Io penso che il primo e più importante motivo per cui non può esistere uno stato palestinese sia molto chiaro. Non è uno stato, non è un governo ma è un’ideologia: il sionismo.
In un paese dove l'istruzione cede il passo alle armi non c'è necessità di evolvere il pensiero...
Esemplari le analisi prospettate ....ma senza speranza ma per quanto difficile da qualche parte bisogna partire -
A parere di chi scrive l’analisi deve obbligatoriamente partire dal riconoscimento dei torti e delle ragioni :
Errori di una parte della fazione Palestinese: 1-appoggio ad Hamas e altri criminali fatti e cuciti e loro azioni di morte dissennate ; avrebbero avuto maggiori vantaggi politici e di consenso se avessero già dall’inizio praticato lo sciopero della fame ; se invece di farsi saltare in aria qualche "martire" fosse morto dopo un digiuno, le simpatie ed appoggi alla causa Palestinese si sarebbero moltiplicati a dismisura --2- Il rifiuto della proposta di divisione dell 'Onu del 1947 , Risoluzione 181 in due Stati, uno arabo e l'altro ebraico con Gerusalemme munito di uno statuto particolare sotto l'egida dell'ONU.- Andava accettata anche se avrebbe creato furenti divisioni all'interno delle varie organizzazioni Palestinesi fra moderati ed irriducibili, ma i negoziatori avrebbero dovuto assumersi la responsabilità di una scelta dura ma giusta 3-Rifiuto della proposta (anno 2000) di Ehud Barak che , in seguito alle pressioni del presidente Bill Clinton, offrì a Yāsser Arafat uno Stato palestinese nella Cisgiordania e nella striscia di Gaza con capitale Gerusalemme Est, il ritorno di un limitato numero di profughi e un indennizzo per gli altri. Arafat non se la sentì , conscio che si sarebbe tirato addosso gli irriducibili (violenti e terroristici )
Errori della fazione Israeliana 1.) La colpa piu' grossa e gravissima : I coloni ; da una parte Israele asseconda l'azione di Coloni aggressivi nell' appropriazione delle terre dei Palestinesi della Cisgiordania e dall'altra enuncia desideri di pace; come se io dessi a ripetizione calci negli stinchi a qualcuno e quando costui si ribellasse con violenza , lo ammonissi sostenendo che non vuole la pace 2.-Non produrre alcuna analisi sulla legittimità di Israele (aver subito il torto della Shoà non legittima di farne ad altri) . Su questa questione , peccato originale , nessuno si spreca a dibattere mentre dall'analisi storica si potrebbero dare ed ottenere molte spiegazioni 3.-Aver favorito il clima dell’ uccisione di Rabin da parte della destra estrema affossando un serio tentativo di accordo di pace fra le due fazioni
Ogni parte dovrebbero riconoscere le rispettive ragioni dell'altro , e l'uno ritirare subito i Coloni dalla Cisgiordania e ritirarsi da Gaza dove stanno massacrando senza criterio, inoltre -Gli Israeliani devono limitare la immigrazione solo a casi gravi e non autorizzare ogni Ebreo che volesse tornare nella "Terra Promessa" disconoscendo" la legge del ritorno" che consente a qualsia ebreo di qualsiasi Paese di entrare in Israele quando vuole La fazione Palestinese dovrebbe interrompere immediatamente le azioni terroristiche e collaborare con chiunque volesse negoziare con Israele; -
I Palestinesi della diaspora dovrebbero rinunciare a ritornare nelle loro terre da dove sono stati espulsi durante le varie guerre precedenti indennizzandoli con risarcimenti molto sostanziosi…………..............……. Cominciamo da qui .......poi vediamo
Cercherò di essere rispettoso ma sentire che i palestinesi non sono abbastanza compatti per poter avere uno stato è una sciocchezza che offende la Storia.
Non sono le 'popolazioni' degli stati arabi a non volere uno stato palestinese, ma i governi dei diversi regimi arabi. Confondere le parole su questo punto è intellettualmente disonesti
non so se può esistere, certo se andiamo sempre dietro a israele e ai suoi desiderata, consentendogli di fare tutto quello che vuole senza uno straccio di sanzione non succederà mai. Anche il fatto che consideri i suoi cittadini arabi come dei cittadini di serie b, se non dei subumani, non è proprio un segno della democraticità di questo stato (a dispetto di quello che si dice). Un'altra nazione fece altrettanto, ma non ricordiamo il sudafrica dell'apartheid per la sua democraticità, nonostante indicesse regolari elezioni. Se considerassero (o meglio se avessero considerato) i palestinesi come persone come loro con cui convivere pacificamente, forse avremmo avuto uno stato multiconfessionale, multietnico e in pace, anche se non solo ebraico. Invece hanno voluto strenuamente tutto per sè, aiutati da potenze straniere, a scapito dei palestinesi che non vengono aiutati da nessuno (anzi si danno bombe ai loro nemici per bombardarli meglio). Ma c'è un termine a tutto questo: le potenze decadono. I grandi protettori di israele potrebbero non aver la forza proteggerlo più, sia militarmente che all'onu. Ora abbiamo governi che pur di fare gli interessi di israele non fanno gli interessi dell'europa, della nato stessa. Ma domani sarà ancora così? Magari no. E allora israele sarà solo. Forse è meglio scendere a patti ora da una posizione forte (con amici che sanno menare, in altre parole), che dopo da una posizione debole (in cui sei solo e piccolo senza amici che sanno menare).
Boicottaggio di tutto ciò che è israeliano o per loro conto. La nostra famiglia lo fa da oltre vent'anni. È una grande soddisfazione!
Purtroppo se ne ha conferma😊
Ottimo.Lucio,!! Sintesi mirabile e aggiornatissima
Margherita
é assurdo sostenere che la divisione politica dei Palestinesi sia la ragione per cui non possa esistere uno Stato Palestinese, l'unica coa su cui sono tutti concordi in Palestina é esattamente l'esistenza di uno Stato Palestinese. le divisioni politiche sono qualcosa che può sempre essere Oltretutto la la Palestina ha sempre avuto le carte in regola per essere lo stato Arabo meno fondamentalista.
Detto questo praticamente le proposte che Caracciolo ritiene più possibili sono uno stato di Israele che totalitario come lo vorrebbero le ali più estreme, quindi previa pulizia etnica dei palestinesi, oppure uno stato di Apartheid con cittadini di primo rango ebrei, e cittadini di secondo rango non ebrei, come la vorrebbero gli israeliani più moderati... Ignorando che però é proprio questo Stato di Apartheid che ha portato al 7 di ottobre, e rinnegando che é proprio il tipo di stato che é stato smantellato in Sud Africa, parlando di esempi storici.
Per quanto riguarda la convivenza tra popoli che si massacrano da generazioni.. beh.. non ci si arriverà a preve, ma l'esempio é l'Irlanda/Irlanda del Nord.. dove la divisione in due Stati stà andando lentamente a ricomporsi e a livello civile si é ampiamente ricomposta.
Lo Stato di Israele può esistere solo grazie al sostegno occidentale, che ultimaemnte si stà indebolendo come mai prima, e proprio per la natura sionista e suprematista che ha attualmente raggiunto.. ma in prospettiva, proprio perché Israele non può esistere senza apartheid, uno Stato Palestinese con eguali diritti per tutti i cittadini a prescindere dall'appartenenza etnica e religiosa, quello chiesto nelle piazze pro Palestina, é probabilmente la risposta più realistica.. purtroppo, non ci illudiamo, non accadrà nell'immediato.
Se la volontà di Israele è il principale ostacolo alla soluzione a due stati, non vedo come, soprattutto oggi, possa ancora sembrare realistica la soluzione a uno stato. Dopodiché: lo stato di Israele è nato con una risoluzione che prevede anche uno stato palestinese. Ma sarà possibile che noi occidentali, promotori primi di quella risoluzione, non abbiamo ancora riconosciuto un tale stato? Per ultimo: sentir parlare delle divisioni interne ai palestinesi come ostacolo alla loro effettiva capacità di essere uno stato mi ricorda molto i dibattiti di un secolo fa sul diritto di voto alle donne. Diamogli lo stato che è loro, come firmammo a suo tempo, e poi loro ci faranno un po' quello che vogliono. Israele sta occupando illegalmente territori, sta esercitando oppressione politica, amministrativa, militare, umana, in un modo che non gli sarebbe concesso se ci fosse uno stato palestinese riconosciuto dagli alleati di Israele.
Il problema è come...mandi l'esercito? In Cisgiordania ci sono 250.000 israeliani, Gerusalemme non te la ridaranno mai, dichiari guerra ad Israele? Impensabile. Non c'è soluzione alla situazione israelo-palestinese
Lucio,lucio,lucio, quanta propaganda contro i palestinesi.
Perche non possiamo MAI SENTIRE DEI PALESTINESI??????????
Dedico questo santo rosario a mia moglie Laura e ai miei figli che possono ritornare presto a casa e a tutte le famiglie divise gli auguro di ricongiungersi nell'amore di Dio
Bentornato Dott Caracciolo sempre istruttivo seguirla
Chi avrebbe mai potuto immaginare una Germania a favore di Israele? Eppure è così. Tutto è possibile. Trovo l'analisi troppo di parte e per nulla possibilista. Non dimentichiamoci che al momento Israele sta decisamente perdendo la sua battaglia sotto ogni profilo: politico, strategico e di immagine a livello internazionale. E l'America non è forse mai stata tanto debole e isolata come ora.
Bravo Lucio Caracciolo 🎉
Chi parla di soluzione a 2 stati non ha capito una mazza della situazione e della posta in gioco.
Vi seguo e stimo da tanto ma qui, dispiace dirlo, ne è uscita solo un'analisi semplicistica e ingenua.
Non so quanto questa previsione possa essere precisa, diciamo che dagli eventi che osserviamo la soluzione a due stati non la si vuole, poi cercare di appoggiare questa idea ( finestra di Overton) dicendo che gli stati arabi non la vogliono e che i cittadini arabi in Israele non protestano mi sembra abbastanza di basso livello.. in Israele ci sono proteste contro il governo, e recentemente Hamas ha invocato la soluzione a due stati, Biden di facciata la promuove ma all'atto pratico vediamo tutti dove soffia il vento.. insomma Caracciolo spero lei si sbagli..
Le dichiarazioni di Hamas di volere una soluzione a due stati potrebbero essere non del tutto genuine, e, come affermato da più parti, Hamas non ha alcuna legittimazione ad esprimere la vox populi araba in Palestina.
@@francescoporcari8597 non avere un interlocutore è una bella mossa per proseguire nel proseguimento dei propri obiettivi.. Hamas fa schifo.. riportavo solo un passo verso una soluzione diplomatica.. vera o falsa che sia.. eliminare la possibilità che sia vera falsa rappresentativa o no è già un espressione di intenti..
Hamas, che nel suo statuto predica la distruzione dello stato sionista e lo s t3rminio dei suoi abitanti, dice di volere la soluzione a 2 stati? E la gente magari ci crede pure.
Poi, che in Israele Netanyahu si mal visto(per usare un eufemismo) è un fatto risaputo. Ma non sono gli arabi a odiarlo, o per lo meno non solo gli arabi. Tutti più o meno gli danno la colpa del 7 ottobre visto che è stato lui a permettere al Qatar di finanziare Hamas negli ultimi 10/15 anni.
Non so se si è capito ma Caracciolo (senza dirlo apertamente, perché da cuor di leone qual’è preferisce l’ambiguità) ha prefigurato uno scenario in cui Israele assorbe la Cisgiordania formalmente, completando così il disegno sionista di mettere fine all’architettura portata avanti con gli accordi di Oslo e trasformando le occupazioni in conquiste legittime. Siccome Israele è per definizione “Stato ebraico” i palestinesi presenti sui territori verrebbero quindi o espulsi o eliminati fisicamente e , qualora questo fosse insostenibile dal punto di vista dell’immagine e delle reazioni internazionali, una quota dei palestinesi verrebbe mantenuta sul territorio ma in condizioni di minorità civile e politica. Questo è lo schema che Caracciolo propone, sebbene subdolamente.
Da notare il finale del video nel quale si arriva a sostenere che i palestinesi massacrati a Gaza sarebbero l’effetto delle loro stesse scelte… che poi è esattamente l’argomento sionista che giustifica i massacri stessi.
@@Tulkash01 esatto, ho avuto la stessa sensazione
Mi sembra un tantino presuntuoso escludere del tutto la possibilità della nascita di uno Stato palestinese. Le divisioni ci sono e ci sono state anche in campo israeliano, ma non per questo il loro Stato non esiste.
Bisogna rendere dignità ed onore a questi combattenti che contro Israele danno letteralmente "l'assalto al cielo" e, anche se con molta difficoltà, ancora tutto è possibile, anche la creazione di uno Stato palestinese.
Per rimanere in tema ebraico, l'avrete sentita tutti la storia di Davide e Golia, chissà che non si riproponga a ruoli invertiti.
Lo capisco ma NON LO ACCETTO!😡😤👺
Te la farai passare..
Non è la tua guerra, non ti riguarda e non hai nessun diritto di metterci la bocca.
Concentrati sulle cose tue
@@samfrost9957 Co riguarda eccome, oppure preferisci aspettare che arrivi sotto casa tua. Perché è chiaro che non si tratti di qualcosa di circoscritto.
@@ckcsheridan736Guarda che a lui piacerebbe che l'Italia venisse conquistata dai sionisti... perlomeno militarmente, visto che già il potere ce l'hanno
Per il 7 ottobre ci si rivolga ad Hamas, non "ai fratelli della Palestina" ed è degno di nota che i caporioni di H. se ne stanno ben ricchi all'estero, senza essere avvelenati o "neutralizzati" dai Servizi di alcuno Stato..
Normally I respect their intelligence at Limes but this "approfondimento" (non lo e` affatto) is near ridiculous--- to say that Palestinians cannot form a state because they are disorganized (o altri balle) is just crap, jive. If the US & Western Powers had willed it, it would be a reality decades ago.
From 1948 to 1967 the Arabs occupied Cisgiordania and East Jerusalem, why didn't they give a State to the Palestinians? Blame them and not the West
finalmente un po di pragmatismo
È sempre colpa del palestinesi! Bene!
Analisi lucida, ma deprimente
Non la trovo un'analisi ponderata e imparziale.
Nel mondo futuro lo stato d'Is sara impossibile : I Cinesi non lo volliono.
I disagree...
Israele si mangerà tutto "from the river to the sea" nel lunghissimo periodo
la cultura ebraica è antica di millenni
non c'è nessuna fretta di vincere tutto adesso
è questo che i palestinesi non capiscono
la guerra del '48 è persa
dal 1978, quando l'Egitto firmó la pace con Israele, la Palestina aveva il dovere di stringere per una pace a qualsiasi costo
il risultato da allora è tutto sulla popolazione
niente pace, niente benessere, e adesso niente più casa
Peccato che Israele a furia di mettersi contro tutti gli stati vicini si ritroverà a fronteggiare uno stato di guerra permanente....
Peccato che Israele a furia di mettersi contro tutti gli stati vicini si ritroverà a fronteggiare uno stato di guerriglia permanente
@@pietroursino532 È quello per cui sono preparati Da Sempre. Non a caso hanno l'iron Dome.
E chi prova a fare del male ad Israele, vedi Hamas, finisce spianato fino alle fondamenta.
Enjoy, and don't mess up with Israel ;)
@@samfrost9957 Cambia urgentemente il tuo spacciatore di fiducia
@@samfrost9957 i tuoi commenti farneticanti sono risibili.
La cosa migliore sarebbe uno stato due popoli, ma seee
Cioè uno Stato binazionale?
@@dariomaino3715 Uno stato federato arabo-israeliano. Ma coi sionisti è pura utopia
@@ckcsheridan736 Vorrei vedere te abitare insieme a tagliagole stupratori che sognano di farti la pelle 🫣
Anche oggi, gli Arabi cittadini d'Israele hanno un'autonomia culturale esistente pratica,
anche si gli Arabi dicono di no'. Giardini d'infanzia, scuole elementari, licei, colleges che
danno fino al Master, librerie pubbliche, giornali, libri, telefoni cellulari, elaboratori,
radio, televisione, tutte queste cose in ARABO esistono in Israele, buona parte di loro
a spese del governo(nel ministero dell'istruzione esiste una speciale divisione per la
lingua Araba che regola tutte queste cose). La verita' e' che dalla dichiarazione della
indipendenza Israeliana, i rappresentanti dei partiti Arabi in Israele no hanno accettato il
fatto che Israele sia un paese EBRAICO e DEMOCRATICO e che tutti i non Ebrei sono in
esso considerati cittadini aventi gli stessi diritti come individui, ma MINORITA' come
gruppo. Io sono nato e cresciuto in Libia, che era un paese dichiarato ARABO e MUSULMANO
e noi eravamo una minorita', la stessa cosa nella Tunisia, la stessa cosa nell'Italia,
nella Francia e nella Svizzera. La Libia ha una mezzaluna con una stella come simbolo,
l'italia reale aveva una croce come simbolo. la Svizzera ha una croce come simbolo,
la Tunisia ha una mezzaluna come simbolo. Nessuno degli Ebrei abitanti in detti paesi
ha mai dichiarato di non eccettare detti simboli. Solo in Israele, la minorita' Araba
(Musulmana e Cristiana non hanno accettato ne' il candelabro e neppure la stella di
Davide. La legge che e' stata fatta alcuni anni fa' per il rafforzamento dell'Ebraismo
in Israele e' stata fatta contro questo tipo di atteggiamento. Prima, la lingua Araba era
la seconda lingua legale,.
esistenza dello stato palestinese? Del tutto impossibile
I palestinesi non sono tutti Arabi
80%Arabi sunniti.....resta poco tra cui cristiani sciiti e qualche dottrina drusa, samaritanesimo....quindi i Flli Arabi dovrebbero ben volere uno stato per quel 80% di F.lli..oppure no?
Non è vero che serve una popolazione coesa per formare uno Stato. Basta guardare in Africa e medio oriente. In europa il Belgio e la Spagna contengono popolazioni non coese.
Con la premessa della mia ignoranza storica, il "peccato originale" della nascita dello stato di Israele, ossia aver concepito la sua nascita a tavolino su un territorio già abitato dai palestinesi - non era una terra deserta- non trova soluzione.
Sono popolazioni che si odiano, quindi come potranno convivere in un unico stato? e neanche in due come è stato spiegato.
Mi è capitato di sentire in un servizio giornalistico parlare diversi coloni che hanno occupato territori illegalmente cacciando i palestinesi, asserendo che quelle terre spettano loro per mandato divino. Ascoltarli è stato come un'eco: la narrazione biblica del popolo ebraico fuggito dall'Egitto che passava a fil di spada e saccheggiava i villaggi andando verso la terra promessa col benestare di Dio.
Oggi da dove può arrivare la pace se si avallano anche le occupazioni illegali?
Hamas artefice di un orrore inenarrabile perderà sul campo, forse a Gaza, ma sta vincendo nel mondo producendo proseliti a fronte del genocidio perpetrato dal governo israeliano.
Poi ricomincerà il ciclo
Come spieghi il fatto che il 20% della popolazione israeliana sia araba autoctona, quindi palestinese? Ti invito a guardarti le innumerevoli interviste agli arabi palestinesi israeliani e di sentire il loro parere.
Senza il millenario antisemitismo europeo non sarebbe sorto il sionismo e quindi il presupposto della nascita dello Stato di Israele.
Se la causa di tutto è la presenza di uno Stato culturalmente diverso dalle restanti realtà confinanti, è perché la civile Europa chiese cristiane comprese hanno nel corso dei secoli osteggiato, odiato e caldeggiato l' idea di sbarazzarsi di un popolo creando prima ghetti pogrom e stermino. Gli arabi non dovrebbero odiare gli ebrei israeliani ma noi europei per averli indotti seppur indirettamente a crearsi uno Stato proprio.
@@PIOVRAME con il fatto che per fortuna gran parte del popolo israeliano non è fondamentalista come i coloni che hanno occupato illegalmente i territori, protetti purtroppo dalle politiche di questo governo israeliano e dall'indifferenza dell'Europa e del mondo.
Fanno ben sperare le contestazioni del popolo ebraico che ci sono state proprio contro questo primo ministro.
Rimane una mia perplessità, del tutto personale, sulla modalità della nascita dello stato di Israele che secondo me, proprio con quelle modalità conteneva in sé il germe bellicista di quello che sarebbe stato il futuro.
Ma il passato non è modificabile.
@@silvanaformaggio9887 parere legittimo ma se guardiamo ai fatti del passato sono stati i paesi arabi per primi ad attaccare Israele, e di certo non lo hanno fatto per "salvare" i palestinesi. E se vogliamo andare ancora più indietro gli arabi nell'area non volevamo gli ebrei in mezzo alle scatole anche prima della seconda guerra mondiale, vedasi la peculiare storia del gran Mufti di Gerusalemme Amin al Husseini. Uomo che ha dedicato la sua vita a combattere gli ebrei ben prima che Israele venisse creato, e che è finito per diventare il capo niente di meno che di una divisione delle Waffen SS chiamata "Handschar".
Il seme bellicista è stato piantato da altri, ma Israele non ha fatto molto per impedirne la crescita, questo è vero
Palestinians did nothing to You let them be!
video davvero di basso livello. la storia, come spesso accade, vi smentirà
basta con questa pace illusoria tra due paesi che non hanno la minima intenzione di convivere in una pace forzata.. schieriamoci tutti dalla parte d' Israele e mettiamoci un punto esclamativo sulla palestina basta... R.IP. palestina
Caracciolo, quello che diceva che la Russia non avrebbe mai invaso l'Ucraina..
Mi fa schifo Israele, come mai?
A me invece fan schifo le tagliagole stupratori. Ognuno con le sue preferenze