Imparare dalle crisi: Stefano Raimondi, ricercatore e ampelografo

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  • เผยแพร่เมื่อ 16 ต.ค. 2024
  • Anche le risorse genetiche con la conservazione del patrimonio varietale regionale, il recupero di varietà quasi dimenticate o la sperimentazione sulle nuove varietà resistenti, rappresentano uno strumento fondamentale per affrontare le sfide legate alla crisi climatica e alla riduzione degli input in vigneto. È il caso ad esempio del Liseiret, ha spiegato Stefano Raimondi, una varietà in passato molto diffusa non solo in Italia ma anche, con nomi diversi, in tutta l’Europa Centrale, dove ha dato origine a molti vitigni come lo Chardonnay e il Riesling. Abbandonata in quanto ritenuta di scarso interesse enologico, il Liseiret che produce uve con elevata acidità e basso contenuto in zuccheri, potrebbe divenire oggi interessante soprattutto per la produzione di basi spumante. Liseiret, insieme al Moretto Grosso e la Pignola, e a quattro nuove uve resistenti a peronospora e oidio, Fleurtai, Soreli, Sauvignon Rytos e Cabernet Volos, sono varietà in osservazione in Piemonte, per le quali è autorizzato l’impianto anche nel periodo di valutazione per l’idoneità alla coltivazione sul territorio regionale.

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