Nel 1980 ho suonato con Riccardo Muti. 5 minuti. Non sono un musicista ma suonavo la Mandola nell’Orchestra a Plettro Senese, una orchestra di dilettanti. Studiavo medicina all’epoca e ora infatti faccio il medico. Muti quell’anno diresse l’Otello di Verdi al Maggio musicale fiorentino. Nel secondo atto, se non ricordo male, c’é una serenata scritta originariamente per mandolino e sempre suonata dai violini. Muti volle fare un’edizione riportando i mandolini. 10 di noi furono scritturati (io ci comprai il vespone con quei soldi). Non stavamo nella buca dell’orchestra ma in una stanza attigua. Avevamo uno schermo da dove vedevamo Muti, ma avevamo anche un direttore in carne e ossa che guardava Muti che guidava noi. Ho scoperto di avere 600 euro di contributi pensionistici per quel lavoro di 5 minuti (naturalmente comprese le prove e le varie repliche). Scrivo questa cosa perché credo che sia un fatto assolutamente eccezionale e che nessuno sappia di Riccardo Muti. Che peraltro vedemmo dal vivo solo una volta quando ci ringraziò molto velocemente. Mi dispiace solo di aver perso quel contratto fatto col Maggio dove mi chiamavano professore di Mandola. O forse solo di non avere più 20 anni.
Le piccole cose deliziose! Ma non scivolarmi, ora, nel nichilismo... chi può cancellare quello che abbiamo vissuto? Severino ci ha scritto un libro: il mio ricordo degli Eterni. Ciao, Professore di Mandola!
Sono andato a riascoltarmi, dopo il suo video, l'esecuzione dell'87 che preferisco (francamente a me sembra che negli ultimi 20 anni Muti non abbia aggiunto niente di nuovo a quanto già detto nel suo periodo d'oro). E' molto bello poter confrontare anche la differenza nella gestualità nell'arco di 25 anni.... Video davvero splendido e interessantissimo. Ps: che triste che una persona di 80 anni, che ha ricevuto tanto dal suo pubblico, abbia uno staff che impedisca di usare i suoi video e che rende difficilmente fruibili le registrazioni delle sue prove d'orchestra. Un grazie di cuore per la fatica spesa per darci questo gioiellino!
Molto interessante, grazie maestro. Vorrei segnalare che oltre a questo Nabucco del 2013 e a quello dell'86 c'è un terzo Nabucco, quello fiorentino del 1976 (spettacolo storico, regia di Ronconi col tricolore sabaudo in scena) che una volta si trovava su TH-cam. Ecco: nel mio ricordo la sinfonia era staccata a un tempo così vorticoso che in confronto sia questa sia quella dell'86 sembrano dirette in pantofole. C'è un Muti primigenio, tarantolato, e dimenticato. Un UrMuti che noi fiorentini abbiamo avuto la fortuna di veder nascere e di seguire per molti anni prima che il maestro si desse una rassettata per assurgere ai fasti scaligeri. Un UrMuti discutibile come tutte le cose di questo mondo e indimenticabile come poche cose di questo mondo.
HO assistito alla prima di quella rappresentazione di Nabucco e devo dire che è stata veramente meravigliosa. Dovrebbero farne un DVD e dovrebbero trasmetterla in televisione.
Può darsi che la percezione del suono delle grancassa e dei fiati sia alterata dal microfono del cellulare...? Le basse frequenze "bucano" e rimbombano di più, il cellulare le capta di più a scapito delle altre...?
Buongiorno Maestro. Io preferisco nettamente la versione 86 ( e non 87, credo fosse il 7 dicembre 86) a cui ho assistito personalmente nella ripresa del 96 ( sono del 72) Noto però un paradosso che le sottopongo: al Muti iper testosteronico del 86 corrisponde un suono certo baldanzoso ma assolutamente perfetto e sotto controllo mentre al Muti composto e serafico del 2013 corrisponde un suono un po' "melmoso" e approssimato ( ottoni spernacchianti e percussioni un po' fuori controllo). Il tutto è secondo me dovuto alla differenza delle orchestre in campo.... quella della Scala veniva dagli anni di un certo Claudio Abbado, quella di Roma da anni di buoni mestieranti e nulla più.. . Che ne pensa?
Il leggendario suonatore di ottavino dell'Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma (credo ora in pensione) che si dimenava come un pazzo! Che meraviglia! Ho visto quell'edizione, chissà se era quella sera...
Buon giorno Maestro, sulla problematica legata ai video di Riccardo Muti sono d'accordo: dietro la sigla RMM sono racchiuse tutte le performances (non solo nell'esibizione, ma anche in prova) di Muti, e la cosa non mi trova concorde: non trovo giusto questo approccio, in quanto limita fortemente la possibilità che tutti possano fruire (almeno in parte) dell'approccio dei direttore ai brani che esegue, il che non gioca - a mio parere - a suo favore. Nulla da dire sulle capacirtà e sulle doti artistiche di Muti, ma io l'ho sempre trovato un direttore un pochino "snob" (per capirci, con un aplomb del tipo "io sono io, sono la vostra guida e mi seguirete qualunque cosa faccio") che non sempre può far piacere. Comunque, come al solito, una grande esecuzione di Muti, che resta comunque un direttore di eccelse qualità, senza ombra di dubbio. Apprezzabile la sua osservazione su Muti come "nipotino" di Toscanini, vista impronta che sulla sua formazione ha lasciato Antonino Votto. Comunque, ancora una volta un sentito ringraziamento per questa reaction, come al solito estremamente interessante e molto istruttiva. Un caro saluto e buona giornata
In questo brano noto quanta poca importanza Muti da' alla pausa nel corale dei tromboni. A mio avviso sentire una pausa più corta di quanto dovuto, da' un senso di ansia e mancanza di respiro musicale. Essendo un corale, quindi con un rimando alla vocalità, si sente proprio la mancanza del respiro che spesso nei corali a quattro voci, è segnato da una piccola virgola in cima alla battuta ,per dare appunto l'indicazione di"respirare" Curiosità tratta dalla vita vissuta del professore d'orchestra:quando il direttore d'orchestra entra in buca, i professori d'orchestra si alzano ( in segno di rispetto). Poi si siedono e il direttore da' l'attacco. I fagottisti hanno uno strumento complicato da sistemare, per cui quando Muti divenne direttore stabile in Scala, vista la "mania" di entrare e dare subito l'attacco, l'allora primo fagotto comprò un apposito reggi strumento che permetteva di appoggiare il fagotto direttamente sulle gambe in un secondo ed essere pronto subito a suonare,per non aver il patema dell'attacco supersonico😂.
Sempre contenuti preziosissimi! Peccato per la disponibilità limitata dal copyright del maestro, ma dobbiamo ringraziarti per condividere sempre contenuti di qualità altissima: ormai il tuo canale è una certezza!☺️
Ogni volta che ascolto il Nabucco mi si lacrimano gli occhi...mi succede sempre!...anche con le sinfonie di Beethoven....ma il Nabucco è l'Italia...non c'è nulla da fare ❤
io la versione 1987 l'ho in dvd prima che finisse nel pozzo orrido del Muti Managment (io condanno apertamente questa scelta se un artista ha ovviamente il diritto di monetizzare sulle proprie interpretazioni la gente paga per ascoltare la musica di questo o quel compositore eseguita dal maestro muti nonper pompinare il conto in banca e l'ego ipertrofico del vMaestro).Tecnicamente è migliore di questo video dall'audio abbastanza scadente mafevo dire che qui presenta alcune soluzioni più vicine alla versione in disco della Emi poi ripescata nel disco di sinfonie e primizie verdiane due anni dopo circa. In pratica significa che ventinove anni prima aveva già stabilito la sua visione del Nabucco e da li non si è spostato anche se cambiano i tempi staccati o il gesto direttoriale nel singolo punto. Tanto di cappello per una simile coerenza
Seguo il canale di Riccardo Muti, dove sono postati alcue parti dei suoi concerti o piccole partri di prove o masterclass. Ovviamente questi brevi video portano a dei link dove si può comprare il CD dell'intera prova/concerto ecc. Per questo motivo il buon Muti protegge il suo lavora ma... ma ci sono alcuni suoi concerti pubblicati sui siti delle orchestre con cui lui ha lavorato. Forse in quel caso i video potrebbero essere usati perchè ho visto altri canali privati che lo hanno fatto. In ogni caso, tra i direttori italiani, si parla quasi sempre di Abbado e Muti. Che cosa dire di Riccardo Chailly che, qualche anno, fa veniva indicato addirittra come il più importante direttore d'orchestra al mondo vivente? Lancio un'idea. Lasciando da parte per un attimo gli eterni mostri sacri da Carlos Kleiber a Bernstein, da Karajan a Furtwängler ecc. si potrebbero fare delle reaction/comparazioni alle direzioni dello stesso pezzo proprio dei direttori Italiani: Toscanini, Giulini, Abbado, Muti, Sinopoli, Chailly, Gatti, Gavazzeni, Lo Re, Luisi, Noseda, Pappano...
Pure Chailly è un interessante direttore, magari non il mio preferito in assoluto, ma trovo interessante la cura filologica portata avanti in certe esecuzioni (personalmente non mi sono dispiaciute certe rappresentazioni di opere pucciniane nelle loro edizioni critiche). Poi, la mia stima nei suoi confronti è aumentata dopo quell'episodio del cellulare che interruppe un suo concerto alla Scala: forse è un episodio che in parte esula dalla musica, ma ho apprezzato quella sua "lezione" di cultura, oltre che di buone maniere
Penso che doveva essere ubriaco chi ha definito Chailly il miglior direttore al mondo. Musicista mediocre e che deve la sua fortuna al padre compositore.
@@emanuelezazzero4450 Riccardo Chailly è un eccellente direttore d’orchestra. Affermare che le sue fortune le deve al fatto che suo padre era compositore, è un’enormità! Se non fosse un direttore d’orchestra più che capace, non sarebbe mai arrivato alla guida delle più prestigiose istituzioni musicali d’Europa. Le raccomandazioni, in quei casi, contano davvero poco. Al di là dei gusti personali in fatto di direttori d’orchestra, Il tuo commento denota, più che altro, la tua scarsa capacità di discernimento, nel valutare Chailly. Dopodiché, cercare a tutti i costi di trovare “il più grande direttore d’orchestra del mondo”, e stilare eventuali graduatorie, è un esercizio inutile, e anche un po’ stupido.
@@atrebil71 Chailly é mediocre e le sue interpretazioni sterili. Ci sono mille modi per fare carriera, anche ad alti livelli. La tua è un’idea un po’ romantica e che denota poca conoscenza del settore. Soprattutto quella del direttore d’orchestra é una forte figura politica. Non sempre grandi carriere denotano grande talento. Conoscere il mestiere non significa essere un grande interprete.
Ho sentito dirigere il nabucco da muti a Ravenna in forma semi scenica.... Grandissima serata,conosco bene sia l' edizione dell' 87 che quella del 2013, avendo entrambi i dvd... Preferisco quella dell' 87.
Si parla di un vero Maestro e come tale è opinabile.tempi vertiginosi che trascinano il pubblico come un inno bellico,ma non solenne come dice,credo, Verdi.ricordo un Guglielmo tell dove il tenore,credo kunde fu travolto nella cabaletta a Firenze.purtoppo questo genera un effetto bandistico molto strappa applausi,ma meno operistico.
Bel lavoro, grazie Maestro. Unica cosa che mi sento di segnalare negativamente (soprattutto leggendo i commenti altrui) è la critica alle sonorità. Ma come, non sapete che registrare un'orchestra sinfonica è una delle cose più difficili in campo musicale? Ci vogliono dozzine di microfoni di altissima qualità e fior di tecnici, sia in sala che in studio di postproduzione, e qui giudichiamo la resa degli strumenti in base alla registrazione estemporanea effettuata, da una posizione totalmente infelice, su un telefonino di 10 anni fa? Scusate, ma siamo totalmente nel regno della fantasia...
E avrà ragionissima.... Resto in attesa di Nabucco diretto da lei😊 indipendentemente dalla approfondita critica... Concordo con le osservazioni fatte sui tromboni...Muti comunque ci fa respirare un'Italia e lo spirito storico di quel momento. Infine le sue osservazioni critiche scivolano anche sull'uomo con affermazioni di empatia?...Ma se dobbiamo aggiungere questi aspetti alla interpretazione artistica, che si dovrebbe dire di Wagner, di Mozart...e altre menti geniali e alcuni anche fortemente gestuali...?
Io non posso personalmente parlare di Riccardo Muti cui sono eternamente riconoscente per avermi indirettamente introdotto alla musica classica dal 1993 (concerto di capodanno e 150 anni dei WP), quando ero bambino. Sono rimasto affascinato da subito dalla sua gestualità direttoriale, di cui non posso parlare. Poi la lezione alla Bocconi (all'epoca ripresa da tele+3). La sua Traviata con Scotto, la sua Aida con Caballé... Per me tutti riferimenti insuperati. Il _dramma scozzese_ (la mia opera-feticcio) che ti entra nell'ossa. Un gigante. E poi la sua gestualità sanguigna, espressiva, parla più di mille parole.
Mi si perdoni l'off topic ma Le faccio una richiesta: un video con la storia di Antonia Brico, purtroppo poco conosciuta ma potrebbe essere interessante riscoprirla. Grazie e complimenti per i suoi video!
Complimenti per questo "commento/analisi" molto utile per riflettere su vari aspetti. Tempi, energia a 40 e a 70, considerare le esigenze televisive aggiungerei etc... Una domanda: come si possono quindi rivedere i video delle altre ouverture che non si trovano più? bisogna scrivere alla RMM? Grazie molte dell'aiuto e complimenti per il canale.
Maestro Lo Re, innanzi tutto grazie, canale davvero “istruttivo”. Volevo chiedere, magari è già stato chiesto, ma da musicante, come mai i legni, nell’organico, sono a sx del direttore in questo caso?
La posizione dei professori d'orchestra nella buca del teatro dell'opera di Roma venne stabilita dal Maestro Tullio Serafin quando era direttore musicale del teatro dopo numerose prove. Da allora, fine anni 50 , la disposizione è rimasta invariata tranne in qualche raro caso . Il Maestro Muti nel periodo nel quale è stato direttore musicale a Roma (2009 /2014) non ha cambiato la disposizione Serafin
Ho visto prima il rehersal dell'87 di Muti sul suo canale, in cui cantava lui stesso o prodi miei seguitemi e mi ha entusiasmato e trascinato nell'ammirazione del Nabucco che prima non comprendevo. Ho visto dopo la ripresa dall'esecuzione alla Scala. Purtroppo la resa scenica e la regia non sono state altrettanto entusiasmanti, ma molto statiche. Perdonatemi, parlo da profana. Grazie con tutto il cuore dei suoi preziosissimi contributi, maestro!
Non si dice più "prove"? Si dice "rehersal"? Magari (meglio scritto) REHEARSAL... Lo so che usare termini inglesi fa figo da matti, però, se poi si dimostra di non sapere l'inglese, la figura che si fa è solo di me*da.
Senza voler fare i piedi ai gatti,che non è il caso (Muti ha una fenomenale preparazione tecnica), trovo che la supremazia di flauti e ottavino (posizionati addirittura al posto del konzertmeister) sia abbastanza surreale, dando luogo a "cinguettii" pastorali poco adatti al Nabucco.Inoltre vi sono molti spappolamenti, per dirla con Toscanini " bluah, bluah, bluah....contrabbassi! Sembrate dei carri!"...mi dispiace ma Gui,Karajan (manco a parlarne),Levine, lo stesso Gardelli vincono e di varie lunghezze.
Non mi dispiace Muti, specialmente nel repertorio verdiano: trovo apprezzabile il suo "Nabucco" inciso con la Scotto e Manuguerra, ma anche altre registrazioni, come "Traviata" sempre con la Scotto, "Attila" con Ramey, Zancanaro e la Studer e "Aida" con Domingo e la Caballé. Credo che abbia fatto qualcosa di valido anche con Mozart: ricordo un suo "Don Giovanni" scaligero (peraltro il mio primo approccio a quell'opera), magari non perfetto sul piano vocalico (Thomas Allen quasi sfiatato nel secondo atto), ma che ho apprezzato in particolare per la regia di Giorgio Strehler. Di converso, non sempre mi ha entusiasmato nelle esecuzioni sinfoniche, dove sinceramente preferisco di gran lunga Abbado o altri direttori
Non sono in grado di pronunciarmi sulla necessità del copyright, ma una cosa mi è chiara. I suoi effetti collaterali vanno decisamente contro la diffusione della cultura. E di questo il maestro Muti dovrebbe tenerne conto.
Grazie maestro sempre bellissimi video. Sono sempre io il rompi balle da Taipei. Volevo chiederti, forse l hai gia fatto me lo son perso, un video dedica su Ezio Bosso_? cosi la butto la. ciao grande
Su Verdi e Mozart attualmente Muti non si batte. Forse sarò monotono, ma la capacità del buon vecchio Riccardo di trarre sempre il meglio dalla musica del Peppino Nazionale è difficile da raggiungere per molti direttori, anche più giovani. Evitare le esagerazioni di troppi direttori compiacenti nei confronti dei cantanti, soprattutto quando prime donne, eseguire tutto ciò che è scritto sulla partitura... Sinonimo di grande esperienza e di competenza uniche al mondo. Ti ringrazio sempre per questi tuoi video... Per quanto concerne il canale delle colonne sonore, parlerete del capolavoro di Morricone rispondente al commento musicale del film "Mission"?
Per Mozart esistono così tante possibilità interpretative che mi pare difficile trovare qualcuno di "imbattibile". Penso che molto dipenda dalle proprie inclinazioni personali.
@@Falstaff1972 Sono perfettamente d’accordo. E lo stesso vale per il Verdi di Muti, tanto osannato. In particolare, il rispetto letterale della partitura, almeno per quanto riguarda il canto, propagandato come una delle sue qualità, non è fondato storicamente. Cioè, gli artisti contemporanei di Verdi non cantavano esclusivamente quanto scritto, ma variavano. Introducevano rubati. Usavano portamenti. Ovviamente questo fino almeno alla cosiddetta trilogia popolare. Il pubblico e Verdi stesso lo sapevano e se lo aspettavano. Poi, cambiando man mano lo stile delle sue composizioni, anche il canto è cambiato di conseguenza. Basta leggere le parole di grande ammirazione che Verdi ebbe sempre per Adelina Patti, forse la più grande prima donna della seconda metà dell’800, le cui variazioni e cadenze si usavano ancora fino ai primi del 900. Il rispetto della partitura, la sua integrità, sono giustissimi, ma l’abolizione di variazioni o di altri “interventi” è contro Verdi stesso, nelle opere che ovviamente lo richiedono. Tralascio il fatto che non si dirige contro i cantanti e le loro necessità, ma si sostengono, creando un insieme coeso e omogeneo. Io questo l’ho sentito raramente nelle opere dirette da Muti, in particolare dagli anni 80 in poi, gli anni della sua consacrazione a Primo Tutto della Scala (permettetemi la battuta). Negli anni 70, invece, i risultati mi sono parsi sensibilmente migliori di quanto fatto sentire dopo.
In assoluto il mio preferito è sempre stato Abbado e il mio grande rammarico è di non averlo mai visto dal vivo. Muti lo ritengo un grande direttore, ma ho sempre pensato sia troppo cattedratico. Comunque vivi complimenti a lui, un grande italiano.
Maestro oltre i direttori famosi ha parlato di nuovi talenti, ma senza nessun intento provocatorio, un giorno farà un video su donne direttore d orchestra che hanno pubblicato video su TH-cam ?
Ho da sempre problemi col Verdi di Muti. Già in quei tempi là alla Scala, e per questo mi sono beccato insulti e contumelie. Però continuo a trovarlo di un pesaaaante...
Costui al di la dei suoi istrionismi delle sue smorfie e delle sue ciocche sempre sugli occhi è stato enormemente sopravvalutato quando in realtà sarebbe appena in grado di dirigere una banda paesana
Neanche a me è piaciuto il suono degli ottoni quando lei lo ha sottolineato. Anche il finale a mitragliatrice, flauti e ottavini stridenti, e non a tempo. Percussioni non il massimo. teniamo conto anche dell'audio che è scadente.
Ci sono diverse cose che non mi piacciono di Riccardo Muti, come ad esempio che non sa nulla di voci e ha una concezione strumentale della vocalità per cui impiega male i cantanti (e quindi anche il suo "cantabile" orchestrale secondo me non è bello) Ma soprattutto trovo irritante la sua generale tendenza ad accelerare i tempi anche quando è palesemente inverosimile. Poi secondo me dirige un po tutto uguale e gli sento tirare fuori dei suoni spesso troppo duri e sforzati fuori luogo. Mia opinione, opinabilissima.
Allora,sei permette faccio un riassunto: gli ottoni che oggettivamente "grattano"tanto, e si sente, la grancassa che arranca un po', gli archi che , insomma, potevano fare un pizzico meglio.... E il pubblico applaude!!! Poi non ci dobbiamo stupire che Manzoni ha venduto la "merda d'artista", così come l'aria d'artista (erano dei palloncini gonfiati a fiato). Se in dieci minuti di video c'è tutto questo, pensiamo in un intero concerto. Non è che adesso, magari, le prove non le fa lui ma l'assistente? Come sempre, grazie
Io non amo il maestro Muti, malgrado sia tecnicamente un grande. Secondo il mio gusto si prende troppe libertà rispetto allo spartito. Come lui molti grandi maestri si sono presi troppa libertà rispetto agli spartiti ma non li ho mai apprezzati, anzi, qualcuno l' ho trovato di cattivo gusto. Forse dipenderà dal mio gusto "liederista". Ho cantato molti anni lieder ed ho sempre rispettato lo spartito. Per me è una forma di rispetto nei confronti dell' autore. Beato Carl Bohm e la sua mita Nona di Beethoven del 1959 con l' orchestra di Berlino. Ma, guarda caso, lui era un liederista.
Didatticamente molto bella e utile ma l’audio e il video non sono sincronizzati bene e non è Muti che ha il gesto “ avanti “, è il montaggio postato su Yutube non perfetto ed è un peccato perché lo scopo è proprio la musica derivante dal gesto di Muti
E' vero, Muti è disperatamente venale, incomprensibile per un personaggio che spesso si atteggia a Padre della Patria. Io sono stato a una di queste recite romane, e devo dire che non mi entusiasmò; fra l'altro fastidiosissimi i fiati in prima fila per noi che eravamo nel palco sopra la buca praticamente da dove è stata fatta la ripresa
Ma dirige ancora e non fa il filosofo politico come ha fatto rovinando la festa alla Arena di Verona? Dice che ha paura di rinascere come topo.Mi auguro di no..potrebbe rovinare teatri pensando alle belle nuove poltroncine del san Carlo di Napoli
La mia sarà una bestemmia in chiesa, ma per i miei modestissimi gusti, pur con qualsiasi direttore, anche un gigante, questa ouverture rimane uno dei più brutti pezzi sinfonici di Verdi, dall'insopportabile piglio bandistico. Specialmente l'allegro che segue l'andantino: davvero ridicolo! Del resto, un accozzo di temi privi di disegno organico.
Ricorda un po' il giudizio sui famigerati "zum pam pam" di cui parlava Wagner. A parziale discolpa del cigno di Busseto, c'è anche da dire che "Nabucco" era pur sempre un'opera relativamente giovanile: da allora sarebbe dovuta passare ancora molta acqua sotto i ponti
@@pasqualesellitto7324 Veramente io ricordo una definizione wagneriana (da Oper und Drama, mi pare, ma sono tutt'altro che sicuro) secondo la quale gl'Italiani usano (userebbero?) l'orchestra «als eine monströse Guitarre» ("come una mostruosa chitarra"). Tuttavia, qui mi pare siamo ben oltre la (contestabilissima?) critica del compositore di Leipzig: come ribadisco, la presente è pura musica bandistica. Con deferenza.
@@tracciadunombra6680tutto sommato ci può anche stare come critica. Io stesso, pur apprezzando molto Verdi, non considero tra le mie opere preferite i lavori giovanili, forse con l'eccezione del "Macbeth"
Chiamare "sinfonie" gli intermezzi orchestrali delle opere liriche è un insulto a chi ha elevato il genere sinfonia a sublime opera d'arte di forte impatto comunicativo: BEETHOVEN!
Non si può più dire "reazione"? Io sono un povero becero provincialotto e continuerò a dire relazione, anche se non potrò fare la figura del gran figo.
Può dire come più gradisce ma questo genere di video si chiama "reaction" perché l'hanno inventato in America e non in Italia. Possiamo anche dire che il Grande Fratello è un "Realtà" e "Amici" un "Talento", se ci suona bene.
@@Vito_Lo_Re Prima di tutto la ringrazio della magnanimità che dimostra permettendomi di parlare come mi pare. Anch'io glielo permetto, sebbene la trovi a dir poco ridicolo. Certo, adesso i termini italiani suonano ridicoli quando sostituiscono quelli inglesi divenuti ormai acquisiti nella (sotto)cultura imperante.Una domanda: la gente come lei e come la stragrande maggioranza degli italiani non osa tradurre in italiano i termini inglesi per non incorrere nel reato di lesa maestà, per pigrizia, per ignoranza, per...? Mi dica lei. Prevengo eventuali accuse che spesso gli italioti fanno a chi sostiene che, tutto sommato, quando si parla in italiano, si dovrebbero usare termini italiani (che assurdità illogica, vero?). Non sono fascista e nemmeno di destra moderata. Sono uno che usa il cervello (rarità al giorno d'oggi), uno che spera che la cultura del proprio paese non vada distrutta con la distruzione della nostra meravigliosa lingua (che è parte integrante della cultura). Così si comportano tutti i paesi "normali" (e non fascisti) non asserviti ai padroni anglosassoni del mondo, come per esempio la Francia e la Spagna.
@@Vito_Lo_Re Calcolatore elettronico non sarebbe la traduzione italiana di computer:, in quanto il calcolatore elettronico è ben altra cosa (mi sembra che lei sia anche un bel po' ignorantello). La traduzione corretta, seguendo l'esempio di spagnoli e francesi, potrebbe essere ordinatore. Ma vedo che lei non ha capito un emerito c* e pensa di essere spiritoso. Come si dice pirla in inglese?
Nel 1980 ho suonato con Riccardo Muti. 5 minuti. Non sono un musicista ma suonavo la Mandola nell’Orchestra a Plettro Senese, una orchestra di dilettanti. Studiavo medicina all’epoca e ora infatti faccio il medico. Muti quell’anno diresse l’Otello di Verdi al Maggio musicale fiorentino. Nel secondo atto, se non ricordo male, c’é una serenata scritta originariamente per mandolino e sempre suonata dai violini. Muti volle fare un’edizione riportando i mandolini. 10 di noi furono scritturati (io ci comprai il vespone con quei soldi). Non stavamo nella buca dell’orchestra ma in una stanza attigua. Avevamo uno schermo da dove vedevamo Muti, ma avevamo anche un direttore in carne e ossa che guardava Muti che guidava noi. Ho scoperto di avere 600 euro di contributi pensionistici per quel lavoro di 5 minuti (naturalmente comprese le prove e le varie repliche). Scrivo questa cosa perché credo che sia un fatto assolutamente eccezionale e che nessuno sappia di Riccardo Muti. Che peraltro vedemmo dal vivo solo una volta quando ci ringraziò molto velocemente. Mi dispiace solo di aver perso quel contratto fatto col Maggio dove mi chiamavano professore di Mandola. O forse solo di non avere più 20 anni.
Egregio professore di Mandola ,
Continuate a coltivare questo prezioso ricordo che vi fa onore.
Che bel ricordo. C'ero a quell'Otello.
Le piccole cose deliziose! Ma non scivolarmi, ora, nel nichilismo... chi può cancellare quello che abbiamo vissuto? Severino ci ha scritto un libro: il mio ricordo degli Eterni.
Ciao, Professore di Mandola!
Adoro Severino…ho letto tutto quello che ha scritto…
@@gigiriva59 ❤
Sempre ottimo, grazie maestro.
Di nuovo sono qui x caso dopo pranzo, uno qualsiasi... Lasciatemi dire questo canale è una gentile ed armoniosa meraviglia
Glielo lasciamo dire con grande piacere! 😃
Sono andato a riascoltarmi, dopo il suo video, l'esecuzione dell'87 che preferisco (francamente a me sembra che negli ultimi 20 anni Muti non abbia aggiunto niente di nuovo a quanto già detto nel suo periodo d'oro). E' molto bello poter confrontare anche la differenza nella gestualità nell'arco di 25 anni.... Video davvero splendido e interessantissimo. Ps: che triste che una persona di 80 anni, che ha ricevuto tanto dal suo pubblico, abbia uno staff che impedisca di usare i suoi video e che rende difficilmente fruibili le registrazioni delle sue prove d'orchestra. Un grazie di cuore per la fatica spesa per darci questo gioiellino!
Sono perfettamente d'accordo. Ed è strano che Muti non lo capisca.
Maestro ha fatto benissimo.
Trovo davvero *miserrimo* un simile attaccamento ai diritti editoriali
Grazie.
Grazie!
Davvero molto interessante. Grazie 🤝
Grande mitico maestro Muti, uno dei migliori attualmente esistente
Se TH-cam è la TV del presente, questa è la TV che mi piace.
Grazie per questi contenuti così validi, competenti e intelligenti!
Molto interessante, grazie maestro. Vorrei segnalare che oltre a questo Nabucco del 2013 e a quello dell'86 c'è un terzo Nabucco, quello fiorentino del 1976 (spettacolo storico, regia di Ronconi col tricolore sabaudo in scena) che una volta si trovava su TH-cam. Ecco: nel mio ricordo la sinfonia era staccata a un tempo così vorticoso che in confronto sia questa sia quella dell'86 sembrano dirette in pantofole. C'è un Muti primigenio, tarantolato, e dimenticato. Un UrMuti che noi fiorentini abbiamo avuto la fortuna di veder nascere e di seguire per molti anni prima che il maestro si desse una rassettata per assurgere ai fasti scaligeri. Un UrMuti discutibile come tutte le cose di questo mondo e indimenticabile come poche cose di questo mondo.
HO assistito alla prima di quella rappresentazione di Nabucco e devo dire che è stata veramente meravigliosa. Dovrebbero farne un DVD e dovrebbero trasmetterla in televisione.
Molto interessante, soprattutto per me , che amo la musica ma non ci capisco nulla.Mi accontento di deliziarmi.
Che meraviglia..
Bravo Vito grazie👍👍👍
Può darsi che la percezione del suono delle grancassa e dei fiati sia alterata dal microfono del cellulare...? Le basse frequenze "bucano" e rimbombano di più, il cellulare le capta di più a scapito delle altre...?
Certo prof.le verità sono scomode😊non e' colpa sua...il recupero ripagherà 🏆💪😀
Buongiorno Maestro. Io preferisco nettamente la versione 86 ( e non 87, credo fosse il 7 dicembre 86) a cui ho assistito personalmente nella ripresa del 96 ( sono del 72) Noto però un paradosso che le sottopongo: al Muti iper testosteronico del 86 corrisponde un suono certo baldanzoso ma assolutamente perfetto e sotto controllo mentre al Muti composto e serafico del 2013 corrisponde un suono un po' "melmoso" e approssimato ( ottoni spernacchianti e percussioni un po' fuori controllo). Il tutto è secondo me dovuto alla differenza delle orchestre in campo.... quella della Scala veniva dagli anni di un certo Claudio Abbado, quella di Roma da anni di buoni mestieranti e nulla più..
. Che ne pensa?
Penso che ha ragione. Oggettivamente la differenza di qualità tra le due orchestre c’era.
Il leggendario suonatore di ottavino dell'Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma (credo ora in pensione) che si dimenava come un pazzo! Che meraviglia! Ho visto quell'edizione, chissà se era quella sera...
Buon giorno Maestro, sulla problematica legata ai video di Riccardo Muti sono d'accordo: dietro la sigla RMM sono racchiuse tutte le performances (non solo nell'esibizione, ma anche in prova) di Muti, e la cosa non mi trova concorde: non trovo giusto questo approccio, in quanto limita fortemente la possibilità che tutti possano fruire (almeno in parte) dell'approccio dei direttore ai brani che esegue, il che non gioca - a mio parere - a suo favore.
Nulla da dire sulle capacirtà e sulle doti artistiche di Muti, ma io l'ho sempre trovato un direttore un pochino "snob" (per capirci, con un aplomb del tipo "io sono io, sono la vostra guida e mi seguirete qualunque cosa faccio") che non sempre può far piacere.
Comunque, come al solito, una grande esecuzione di Muti, che resta comunque un direttore di eccelse qualità, senza ombra di dubbio.
Apprezzabile la sua osservazione su Muti come "nipotino" di Toscanini, vista impronta che sulla sua formazione ha lasciato Antonino Votto.
Comunque, ancora una volta un sentito ringraziamento per questa reaction, come al solito estremamente interessante e molto istruttiva.
Un caro saluto e buona giornata
In questo brano noto quanta poca importanza Muti da' alla pausa nel corale dei tromboni. A mio avviso sentire una pausa più corta di quanto dovuto, da' un senso di ansia e mancanza di respiro musicale. Essendo un corale, quindi con un rimando alla vocalità, si sente proprio la mancanza del respiro che spesso nei corali a quattro voci, è segnato da una piccola virgola in cima alla battuta ,per dare appunto l'indicazione di"respirare"
Curiosità tratta dalla vita vissuta del professore d'orchestra:quando il direttore d'orchestra entra in buca, i professori d'orchestra si alzano ( in segno di rispetto). Poi si siedono e il direttore da' l'attacco. I fagottisti hanno uno strumento complicato da sistemare, per cui quando Muti divenne direttore stabile in Scala, vista la "mania" di entrare e dare subito l'attacco, l'allora primo fagotto comprò un apposito reggi strumento che permetteva di appoggiare il fagotto direttamente sulle gambe in un secondo ed essere pronto subito a suonare,per non aver il patema dell'attacco supersonico😂.
Sempre contenuti preziosissimi! Peccato per la disponibilità limitata dal copyright del maestro, ma dobbiamo ringraziarti per condividere sempre contenuti di qualità altissima: ormai il tuo canale è una certezza!☺️
Concordo! 👍
Mi limito ad una banalità ma qualcuno la dovrà pur dire: che SPETTACOLO questa sinfonia!
Ogni volta che ascolto il Nabucco mi si lacrimano gli occhi...mi succede sempre!...anche con le sinfonie di Beethoven....ma il Nabucco è l'Italia...non c'è nulla da fare ❤
io la versione 1987 l'ho in dvd prima che finisse nel pozzo orrido del Muti Managment (io condanno apertamente questa scelta se un artista ha ovviamente il diritto di monetizzare sulle proprie interpretazioni la gente paga per ascoltare la musica di questo o quel compositore eseguita dal maestro muti nonper pompinare il conto in banca e l'ego ipertrofico del vMaestro).Tecnicamente è migliore di questo video dall'audio abbastanza scadente mafevo dire che qui presenta alcune soluzioni più vicine alla versione in disco della Emi poi ripescata nel disco di sinfonie e primizie verdiane due anni dopo circa. In pratica significa che ventinove anni prima aveva già stabilito la sua visione del Nabucco e da li non si è spostato anche se cambiano i tempi staccati o il gesto direttoriale nel singolo punto. Tanto di cappello per una simile coerenza
Seguo il canale di Riccardo Muti, dove sono postati alcue parti dei suoi concerti o piccole partri di prove o masterclass. Ovviamente questi brevi video portano a dei link dove si può comprare il CD dell'intera prova/concerto ecc. Per questo motivo il buon Muti protegge il suo lavora ma... ma ci sono alcuni suoi concerti pubblicati sui siti delle orchestre con cui lui ha lavorato. Forse in quel caso i video potrebbero essere usati perchè ho visto altri canali privati che lo hanno fatto.
In ogni caso, tra i direttori italiani, si parla quasi sempre di Abbado e Muti. Che cosa dire di Riccardo Chailly che, qualche anno, fa veniva indicato addirittra come il più importante direttore d'orchestra al mondo vivente?
Lancio un'idea. Lasciando da parte per un attimo gli eterni mostri sacri da Carlos Kleiber a Bernstein, da Karajan a Furtwängler ecc. si potrebbero fare delle reaction/comparazioni alle direzioni dello stesso pezzo proprio dei direttori Italiani: Toscanini, Giulini, Abbado, Muti, Sinopoli, Chailly, Gatti, Gavazzeni, Lo Re, Luisi, Noseda, Pappano...
Il Maestro Renzetti!
Pure Chailly è un interessante direttore, magari non il mio preferito in assoluto, ma trovo interessante la cura filologica portata avanti in certe esecuzioni (personalmente non mi sono dispiaciute certe rappresentazioni di opere pucciniane nelle loro edizioni critiche). Poi, la mia stima nei suoi confronti è aumentata dopo quell'episodio del cellulare che interruppe un suo concerto alla Scala: forse è un episodio che in parte esula dalla musica, ma ho apprezzato quella sua "lezione" di cultura, oltre che di buone maniere
Penso che doveva essere ubriaco chi ha definito Chailly il miglior direttore al mondo. Musicista mediocre e che deve la sua fortuna al padre compositore.
@@emanuelezazzero4450
Riccardo Chailly è un eccellente direttore d’orchestra. Affermare che le sue fortune le deve al fatto che suo padre era compositore, è un’enormità!
Se non fosse un direttore d’orchestra più che capace, non sarebbe mai arrivato alla guida delle più prestigiose istituzioni musicali d’Europa. Le raccomandazioni, in quei casi, contano davvero poco. Al di là dei gusti personali in fatto di direttori d’orchestra, Il tuo commento denota, più che altro, la tua scarsa capacità di discernimento, nel valutare Chailly. Dopodiché, cercare a tutti i costi di trovare “il più grande direttore d’orchestra del mondo”, e stilare eventuali graduatorie, è un esercizio inutile, e anche un po’ stupido.
@@atrebil71 Chailly é mediocre e le sue interpretazioni sterili. Ci sono mille modi per fare carriera, anche ad alti livelli. La tua è un’idea un po’ romantica e che denota poca conoscenza del settore. Soprattutto quella del direttore d’orchestra é una forte figura politica. Non sempre grandi carriere denotano grande talento. Conoscere il mestiere non significa essere un grande interprete.
mi piacerebbe una reaction sulla differenza della versione di Patria Oppressa del 1847 e quella del 1865
Ho sentito dirigere il nabucco da muti a Ravenna in forma semi scenica.... Grandissima serata,conosco bene sia l' edizione dell' 87 che quella del 2013, avendo entrambi i dvd... Preferisco quella dell' 87.
Si parla di un vero Maestro e come tale è opinabile.tempi vertiginosi che trascinano il pubblico come un inno bellico,ma non solenne come dice,credo, Verdi.ricordo un Guglielmo tell dove il tenore,credo kunde fu travolto nella cabaletta a Firenze.purtoppo questo genera un effetto bandistico molto strappa applausi,ma meno operistico.
Bel lavoro, grazie Maestro. Unica cosa che mi sento di segnalare negativamente (soprattutto leggendo i commenti altrui) è la critica alle sonorità.
Ma come, non sapete che registrare un'orchestra sinfonica è una delle cose più difficili in campo musicale? Ci vogliono dozzine di microfoni di altissima qualità e fior di tecnici, sia in sala che in studio di postproduzione, e qui giudichiamo la resa degli strumenti in base alla registrazione estemporanea effettuata, da una posizione totalmente infelice, su un telefonino di 10 anni fa? Scusate, ma siamo totalmente nel regno della fantasia...
E avrà ragionissima.... Resto in attesa di Nabucco diretto da lei😊 indipendentemente dalla approfondita critica... Concordo con le osservazioni fatte sui tromboni...Muti comunque ci fa respirare un'Italia e lo spirito storico di quel momento. Infine le sue osservazioni critiche scivolano anche sull'uomo con affermazioni di empatia?...Ma se dobbiamo aggiungere questi aspetti alla interpretazione artistica, che si dovrebbe dire di Wagner, di Mozart...e altre menti geniali e alcuni anche fortemente gestuali...?
Io non posso personalmente parlare di Riccardo Muti cui sono eternamente riconoscente per avermi indirettamente introdotto alla musica classica dal 1993 (concerto di capodanno e 150 anni dei WP), quando ero bambino. Sono rimasto affascinato da subito dalla sua gestualità direttoriale, di cui non posso parlare.
Poi la lezione alla Bocconi (all'epoca ripresa da tele+3). La sua Traviata con Scotto, la sua Aida con Caballé... Per me tutti riferimenti insuperati. Il _dramma scozzese_ (la mia opera-feticcio) che ti entra nell'ossa. Un gigante. E poi la sua gestualità sanguigna, espressiva, parla più di mille parole.
Video illuminante, perché a noi profani sfugge del tutto l'iportanza del direttore d'orchestra.
Mi si perdoni l'off topic ma Le faccio una richiesta: un video con la storia di Antonia Brico, purtroppo poco conosciuta ma potrebbe essere interessante riscoprirla. Grazie e complimenti per i suoi video!
Complimenti per questo "commento/analisi" molto utile per riflettere su vari aspetti. Tempi, energia a 40 e a 70, considerare le esigenze televisive aggiungerei etc... Una domanda: come si possono quindi rivedere i video delle altre ouverture che non si trovano più? bisogna scrivere alla RMM? Grazie molte dell'aiuto e complimenti per il canale.
Sì, provi a sentire loro; se potranno la aiuteranno.
@@Vito_Lo_Re grazie!
Maestro Lo Re, innanzi tutto grazie, canale davvero “istruttivo”.
Volevo chiedere, magari è già stato chiesto, ma da musicante, come mai i legni, nell’organico, sono a sx del direttore in questo caso?
Premesso che il direttore può cambiare la disposizione, in genere i legni stanno dal lato dei violini e gli ottoni dal lato degli archi scuri.
@@Vito_Lo_Re immagino non sia un vezzo del direttore, ma abbia la sua logica.
Grazie!
@@robertogreco4464 non è un vezzo ma una scelta. Io per esempio non cambio mai la disposizione in cui l’orchestra è abituata a suonare.
La posizione dei professori d'orchestra nella buca del teatro dell'opera di Roma venne stabilita dal Maestro Tullio Serafin quando era direttore musicale del teatro dopo numerose prove.
Da allora, fine anni 50 , la disposizione è rimasta invariata tranne in qualche raro caso . Il Maestro Muti nel periodo nel quale è stato direttore musicale a Roma (2009 /2014) non ha cambiato la disposizione Serafin
Ho visto prima il rehersal dell'87 di Muti sul suo canale, in cui cantava lui stesso o prodi miei seguitemi e mi ha entusiasmato e trascinato nell'ammirazione del Nabucco che prima non comprendevo. Ho visto dopo la ripresa dall'esecuzione alla Scala. Purtroppo la resa scenica e la regia non sono state altrettanto entusiasmanti, ma molto statiche. Perdonatemi, parlo da profana. Grazie con tutto il cuore dei suoi preziosissimi contributi, maestro!
Non si dice più "prove"? Si dice "rehersal"? Magari (meglio scritto) REHEARSAL... Lo so che usare termini inglesi fa figo da matti, però, se poi si dimostra di non sapere l'inglese, la figura che si fa è solo di me*da.
Senza voler fare i piedi ai gatti,che non è il caso (Muti ha una fenomenale preparazione tecnica), trovo che la supremazia di flauti e ottavino (posizionati addirittura al posto del konzertmeister) sia abbastanza surreale, dando luogo a "cinguettii" pastorali poco adatti al Nabucco.Inoltre vi sono molti spappolamenti, per dirla con Toscanini " bluah, bluah, bluah....contrabbassi! Sembrate dei carri!"...mi dispiace ma Gui,Karajan (manco a parlarne),Levine, lo stesso Gardelli vincono e di varie lunghezze.
Non mi dispiace Muti, specialmente nel repertorio verdiano: trovo apprezzabile il suo "Nabucco" inciso con la Scotto e Manuguerra, ma anche altre registrazioni, come "Traviata" sempre con la Scotto, "Attila" con Ramey, Zancanaro e la Studer e "Aida" con Domingo e la Caballé. Credo che abbia fatto qualcosa di valido anche con Mozart: ricordo un suo "Don Giovanni" scaligero (peraltro il mio primo approccio a quell'opera), magari non perfetto sul piano vocalico (Thomas Allen quasi sfiatato nel secondo atto), ma che ho apprezzato in particolare per la regia di Giorgio Strehler. Di converso, non sempre mi ha entusiasmato nelle esecuzioni sinfoniche, dove sinceramente preferisco di gran lunga Abbado o altri direttori
Non sono in grado di pronunciarmi sulla necessità del copyright, ma una cosa mi è chiara. I suoi effetti collaterali vanno decisamente contro la diffusione della cultura. E di questo il maestro Muti dovrebbe tenerne conto.
Grazie maestro sempre bellissimi video.
Sono sempre io il rompi balle da Taipei.
Volevo chiederti, forse l hai gia fatto me lo son perso, un video dedica su Ezio Bosso_? cosi la butto la. ciao grande
Per ora non è previsto. Se però me lo chiedessero in tanti…
che bei ricordi... c'ero... non so se a quella replica, ma andai a quella produzione e a quella del Mosè di Rossini in quella stagione
Non ha il gesto e il polso di Toscanini o di Ferrara.
Ma perché mette i fiato davanti agli archi?
In buca la disposizione è spesso diversa rispetto a quella di una sala da concerto.
Perdonami ma è moooolto poco solenne!
Su Verdi e Mozart attualmente Muti non si batte. Forse sarò monotono, ma la capacità del buon vecchio Riccardo di trarre sempre il meglio dalla musica del Peppino Nazionale è difficile da raggiungere per molti direttori, anche più giovani. Evitare le esagerazioni di troppi direttori compiacenti nei confronti dei cantanti, soprattutto quando prime donne, eseguire tutto ciò che è scritto sulla partitura... Sinonimo di grande esperienza e di competenza uniche al mondo. Ti ringrazio sempre per questi tuoi video... Per quanto concerne il canale delle colonne sonore, parlerete del capolavoro di Morricone rispondente al commento musicale del film "Mission"?
Prima o poi senz’altro.
Per Mozart esistono così tante possibilità interpretative che mi pare difficile trovare qualcuno di "imbattibile". Penso che molto dipenda dalle proprie inclinazioni personali.
@@Falstaff1972 Sono perfettamente d’accordo. E lo stesso vale per il Verdi di Muti, tanto osannato. In particolare, il rispetto letterale della partitura, almeno per quanto riguarda il canto, propagandato come una delle sue qualità, non è fondato storicamente. Cioè, gli artisti contemporanei di Verdi non cantavano esclusivamente quanto scritto, ma variavano. Introducevano rubati. Usavano portamenti. Ovviamente questo fino almeno alla cosiddetta trilogia popolare. Il pubblico e Verdi stesso lo sapevano e se lo aspettavano. Poi, cambiando man mano lo stile delle sue composizioni, anche il canto è cambiato di conseguenza.
Basta leggere le parole di grande ammirazione che Verdi ebbe sempre per Adelina Patti, forse la più grande prima donna della seconda metà dell’800, le cui variazioni e cadenze si usavano ancora fino ai primi del 900.
Il rispetto della partitura, la sua integrità, sono giustissimi, ma l’abolizione di variazioni o di altri “interventi” è contro Verdi stesso, nelle opere che ovviamente lo richiedono.
Tralascio il fatto che non si dirige contro i cantanti e le loro necessità, ma si sostengono, creando un insieme coeso e omogeneo.
Io questo l’ho sentito raramente nelle opere dirette da Muti, in particolare dagli anni 80 in poi, gli anni della sua consacrazione a Primo Tutto della Scala (permettetemi la battuta).
Negli anni 70, invece, i risultati mi sono parsi sensibilmente migliori di quanto fatto sentire dopo.
In assoluto il mio preferito è sempre stato Abbado e il mio grande rammarico è di non averlo mai visto dal vivo. Muti lo ritengo un grande direttore, ma ho sempre pensato sia troppo cattedratico. Comunque vivi complimenti a lui, un grande italiano.
Complimenti. Mi piacerebbe sentire il commento sul Cadranno i perfidi...diretto a passo di carica col povero Bruson che arranca
Brusson arranca di suo ormai è non ha mai risolto la sua esse sibilante...
Il Nabucco del 1986/1987 è a mani basse il migliore trovabile
A trovarlo, appunto.
@@Vito_Lo_Re ad ora su TH-cam c’è poi vedremo tra quanto sarà tolto
@@riccardoriganti838 lo so bene che c’è: l’ho detto nel video. Non è utilizzabile, però.
Maestro oltre i direttori famosi ha parlato di nuovi talenti, ma senza nessun intento provocatorio, un giorno farà un video su donne direttore d orchestra che hanno pubblicato video su TH-cam ?
Se ne troverò, con molto piacere.
Chissà cosa avrebbe detto Paolino Isotta...sulla bottega di famiglia...ovvero si sa già cosa ha scritto...
Secondo me... come tanti, l'età avanza...
però negli ultimi anni Muti "fa scena".... alla "Concerto di Capodanno".
E chi è con me, è con me.
Ho da sempre problemi col Verdi di Muti. Già in quei tempi là alla Scala, e per questo mi sono beccato insulti e contumelie. Però continuo a trovarlo di un pesaaaante...
Costui al di la dei suoi istrionismi delle sue smorfie e delle sue ciocche sempre sugli occhi è stato enormemente sopravvalutato quando in realtà sarebbe appena in grado di dirigere una banda paesana
Se scrivi nel titolo «Reaction» dovresti firmarti Vitous Lo King
Peccato ma ci si può sempre consolare con la sinfonia del Nabucco diretta da Karajan, che per me è il non plus ultra.
Un esecuzione senza anima, rispetto ad esempio alla direzione di Riccardo Chailly meditativa e allo stesso tempo energica, passionale e coinvolgente
È sinceramente anche il mio approccio a Muti, per cui generalmente, nel mio parere personale, va bene ma mi prende poco
Neanche a me è piaciuto il suono degli ottoni quando lei lo ha sottolineato. Anche il finale a mitragliatrice, flauti e ottavini stridenti, e non a tempo. Percussioni non il massimo. teniamo conto anche dell'audio che è scadente.
I confronti gli ho sentiti tante volte dai favolosi Stinchelli e Suozzo.
Ci sono diverse cose che non mi piacciono di Riccardo Muti, come ad esempio che non sa nulla di voci e ha una concezione strumentale della vocalità per cui impiega male i cantanti (e quindi anche il suo "cantabile" orchestrale secondo me non è bello) Ma soprattutto trovo irritante la sua generale tendenza ad accelerare i tempi anche quando è palesemente inverosimile. Poi secondo me dirige un po tutto uguale e gli sento tirare fuori dei suoni spesso troppo duri e sforzati fuori luogo. Mia opinione, opinabilissima.
Opinabile almeno quanto la mia.
Personalmente non amo Muti, ma sentir dire che "non sa nulla di voci" mi lascia perplesso. Mi ricorda chi sosteneva più o meno lo stesso di Beethoven.
Allora,sei permette faccio un riassunto: gli ottoni che oggettivamente "grattano"tanto, e si sente, la grancassa che arranca un po', gli archi che , insomma, potevano fare un pizzico meglio....
E il pubblico applaude!!!
Poi non ci dobbiamo stupire che Manzoni ha venduto la "merda d'artista", così come l'aria d'artista (erano dei palloncini gonfiati a fiato). Se in dieci minuti di video c'è tutto questo, pensiamo in un intero concerto. Non è che adesso, magari, le prove non le fa lui ma l'assistente?
Come sempre, grazie
A MIO PARERE NON È IL MIGLIOR MUTI.
LO DICO PUR ADORANDO IL MAESTRO MUTI.
Maestro ho messo Like da una Mutiana
Io non amo il maestro Muti, malgrado sia tecnicamente un grande. Secondo il mio gusto si prende troppe libertà rispetto allo spartito. Come lui molti grandi maestri si sono presi troppa libertà rispetto agli spartiti ma non li ho mai apprezzati, anzi, qualcuno l' ho trovato di cattivo gusto. Forse dipenderà dal mio gusto "liederista". Ho cantato molti anni lieder ed ho sempre rispettato lo spartito. Per me è una forma di rispetto nei confronti dell' autore. Beato Carl Bohm e la sua mita Nona di Beethoven del 1959 con l' orchestra di Berlino. Ma, guarda caso, lui era un liederista.
Scusate, volevo dire " mitica"
Didatticamente molto bella e utile ma l’audio e il video non sono sincronizzati bene e non è Muti che ha il gesto “ avanti “, è il montaggio postato su Yutube non perfetto ed è un peccato perché lo scopo è proprio la musica derivante dal gesto di Muti
E faremo a meno di Mutti..che dobbiamo fare?? Noi guardiamo le tue pubblicazioni non le sue...
ti senti più figo ad usare belati della perfida albione?
No, francamente mi sento figo anche senza farlo.
Pazienza, faremo a meno di Muti. Buonasera, Maestro
E' vero, Muti è disperatamente venale, incomprensibile per un personaggio che spesso si atteggia a Padre della Patria. Io sono stato a una di queste recite romane, e devo dire che non mi entusiasmò; fra l'altro fastidiosissimi i fiati in prima fila per noi che eravamo nel palco sopra la buca praticamente da dove è stata fatta la ripresa
L’orchestra dell’opera di Roma non sono i Wiener, ammettiamolo.
@@emanuelezazzero4450 Innegabile, io l'ho sentita diretta da tale Carminati ed è stato veramente un disastro
@@ilGattoMistico le orchestre italiane, ahimè, non brillano per impeccabilità. A parte Santa Cecilia, ovviamente.
@@emanuelezazzero4450 ... e non sempre...
Non discuto Muti come Maestro, è un grande ma....non riesce proprio a essermi simpatico. Mia opinione, chiaro!
Ma dirige ancora e non fa il filosofo politico come ha fatto rovinando la festa alla Arena di Verona? Dice che ha paura di rinascere come topo.Mi auguro di no..potrebbe rovinare teatri pensando alle belle nuove poltroncine del san Carlo di Napoli
La mia sarà una bestemmia in chiesa, ma per i miei modestissimi gusti, pur con qualsiasi direttore, anche un gigante, questa ouverture rimane uno dei più brutti pezzi sinfonici di Verdi, dall'insopportabile piglio bandistico. Specialmente l'allegro che segue l'andantino: davvero ridicolo! Del resto, un accozzo di temi privi di disegno organico.
Ricorda un po' il giudizio sui famigerati "zum pam pam" di cui parlava Wagner. A parziale discolpa del cigno di Busseto, c'è anche da dire che "Nabucco" era pur sempre un'opera relativamente giovanile: da allora sarebbe dovuta passare ancora molta acqua sotto i ponti
@@pasqualesellitto7324 Veramente io ricordo una definizione wagneriana (da Oper und Drama, mi pare, ma sono tutt'altro che sicuro) secondo la quale gl'Italiani usano (userebbero?) l'orchestra «als eine monströse Guitarre» ("come una mostruosa chitarra"). Tuttavia, qui mi pare siamo ben oltre la (contestabilissima?) critica del compositore di Leipzig: come ribadisco, la presente è pura musica bandistica. Con deferenza.
@@tracciadunombra6680tutto sommato ci può anche stare come critica. Io stesso, pur apprezzando molto Verdi, non considero tra le mie opere preferite i lavori giovanili, forse con l'eccezione del "Macbeth"
Chiamare "sinfonie" gli intermezzi orchestrali delle opere liriche è un insulto a chi ha elevato il genere sinfonia a sublime opera d'arte di forte impatto comunicativo: BEETHOVEN!
Nessuno al mondo potrebbe discutere la grandezza di Beethoven ma il termine “sinfonia” si usava secoli prima di lui.
Maestro, ma quello dietro di Lei è un Burri?
Non si può più dire "reazione"? Io sono un povero becero provincialotto e continuerò a dire relazione, anche se non potrò fare la figura del gran figo.
Può dire come più gradisce ma questo genere di video si chiama "reaction" perché l'hanno inventato in America e non in Italia. Possiamo anche dire che il Grande Fratello è un "Realtà" e "Amici" un "Talento", se ci suona bene.
@@Vito_Lo_Re Prima di tutto la ringrazio della magnanimità che dimostra permettendomi di parlare come mi pare. Anch'io glielo permetto, sebbene la trovi a dir poco ridicolo. Certo, adesso i termini italiani suonano ridicoli quando sostituiscono quelli inglesi divenuti ormai acquisiti nella (sotto)cultura imperante.Una domanda: la gente come lei e come la stragrande maggioranza degli italiani non osa tradurre in italiano i termini inglesi per non incorrere nel reato di lesa maestà, per pigrizia, per ignoranza, per...? Mi dica lei. Prevengo eventuali accuse che spesso gli italioti fanno a chi sostiene che, tutto sommato, quando si parla in italiano, si dovrebbero usare termini italiani (che assurdità illogica, vero?). Non sono fascista e nemmeno di destra moderata. Sono uno che usa il cervello (rarità al giorno d'oggi), uno che spera che la cultura del proprio paese non vada distrutta con la distruzione della nostra meravigliosa lingua (che è parte integrante della cultura). Così si comportano tutti i paesi "normali" (e non fascisti) non asserviti ai padroni anglosassoni del mondo, come per esempio la Francia e la Spagna.
Quindi presumo che quella scatoletta che ha alla destra del computer (chiedo scusa, calcolatore elettronico) Lei non la chiami “mouse” ma “topo”.
@@Vito_Lo_Re Calcolatore elettronico non sarebbe la traduzione italiana di computer:, in quanto il calcolatore elettronico è ben altra cosa (mi sembra che lei sia anche un bel po' ignorantello). La traduzione corretta, seguendo l'esempio di spagnoli e francesi, potrebbe essere ordinatore. Ma vedo che lei non ha capito un emerito c* e pensa di essere spiritoso. Come si dice pirla in inglese?
Mi vengono in mente un sacco di varianti. Le auguro una meravigliosa giornata.
Grazie.
Grazie!