Dopo 6:30 di video Mosè, se mi concedi un consiglio, non ci hai ancora detto per quanti giocatori è e se è competitivo o collaborativo...credo personalmente che siano fattori importanti. Per il resto complimenti per la spiegazione chiara e veloce delle regole
Grazie per il consiglio Mario! In effetti hai ragione, non do mai queste informazioni che danno sempre tutti. Forse perché io quando cerco un video su un gioco so già che mi potrebbe interessare e quindi queste informazioni bene o male ce le ho già e non mi serve sentirle nel video. Però hai ragione, dovrei fare più attenzione e darle sempre.
Ci può stare! Personalmente ho conosciuto il gioco grazie al canale e di questo ringrazio. Se posso aggiungere un commento, ahimè come te amo leggere il flavour text e il fatto che non sia localizzato in italiano nonché il costo (50€) secondo me eccessivo sono i motivi che mi portano a non prenderlo. Non perché abbia difficoltà con l'inglese, ma credo che sia importante garantire a tutti i giocatori al tavolo la scioltezza di poter godere delle sue caratteristiche. Inoltre, mi sembra che negli ultimi 2 o 3 anni i prezzi siano levitati, o meglio che il prezzo proposto da Kickstarter sia quello che una volta era il prezzo retail e che la piattaforma in alcuni casi serva più che altro ad aumentare l'hype di una data pubblicazione, tentando di giustificarne il maggior prezzo. A mio avviso il prezzo corretto di verdant (non stiamo parlando di un gioco premiato, né di una pietra miliare alla ennesima ristampa), considerando materiali, meccaniche, design e complessità dello studio per realizzarlo, debba aggirarsi al massimo sui 30-35 €
@eclessi Capisco cosa intendi. Io preferisco evitare di parlare apertamente del costo dei giochi, ne parlo solo quando faccio gli unboxing e solo in riferimento a quel che ho pagato io. I prezzi sono troppo ballerini per renderli parte del giudizio critico. Detto questo, è sicuramente vero che i giochi tendono a costare sempre di più: purtroppo mi pare una tendenza generalizzata, ahinoi.
Ciao Mosè. Dico fin da subito che quando avevi presentato il gioco su un tuo precedente video (acquisti fatti a una fiera?), non mi aveva intrigato molto. Alternare piante a stanze aggiungendo dell’oggettistica lo reputavo poco interessante. Invece, dopo aver visto l’esempio di gioco ho dovuto ricredermi: meccaniche e regole semplici, turni di gioco veloci e, nel complesso, gioco da tavolo rilassante. Belle le illustrazioni delle piante e le carte nel loro complesso con il flavour text. Concordo con te sulla questione dei segnali misti tra cartone e legno: meglio farli tutto di un tipo. E anche per quanto concerne il Pollice Verde, per estetica, sarebbe stato meglio fare il segnalino tutto di un colore. Sulla questione vasi invece, a me non dispiacciono. Ci potevano stare anche delle stelline, come detto da te, ma su quello non ci darei tanto peso. Tra calcolo punteggio e obiettivi comuni, a mio avviso, forse c’è un po’ di confusione. Ma magari, giocandoci con regolarità, anche questa cosa potrebbe risultare meno complicata. Nel complesso, gioco promosso e con che altra esclamazione si potrebbe concludere meglio l’intervento se non dicendo “Viva il corridoismo!!” :-D
@lucachiarvesio2963 Ah, il corridoismo! :-D Sono d'accordo con quel che scrivi. Il conteggio finale è un po' arzigogolato, forse avrei dovuto dirlo più chiaramente nel video. Per il resto, per me il gioco è promosso.
Ciao Mosè, per ciò che dicevi sui vasi... Forse tematicamente può essere associata all'esigenza di rinvasare una pianta in salute e cresciuta tanto. Quindi come ricompensa a chi lo fa per primo e magari si accaparra il vaso più grande, si danno più punti.
@fabriziofrisari7453 Certo, tematicamente lo si può spiegare come dici tu. Però per qualche ragione mi viene da pensare che se a un certo punto le metto nel vaso prima non erano nel vaso... e quindi dov'erano? :-D
Secondo me queste supposizioni che facciamo noi, dovrebbero essere spiegati da riquadri di approfondimento nel manuale, staccati dalle regole in modo da dare la possibilità, a chi cerca di immergersi di più nell'ambientazione, di poterlo fare.
Io ho scoeprto solo da poco queato gioco ed è stato amore a prima vista 😍 Cmq io lo vedo ben chiaro il senso di aggiungere il vaso alle piante, è quello che si fa anche nella realtà: si rinvasa una pianta quando è cresciuta 😊
@liuravasio7603 In effetti non hai torto! :-) Il gioco è molto carino, ma non ha una grande longevità: io ho l'impressione di aver visto tutto ormai. Dovrebbero esserci molte più carte, o qualche modo per rendere il tutto più vario.
@@Lamascherariposta per come piace giocare a me penso che avrà longevità eterna 😅 essendoci sempre l'imprevedibilità delle carte e tanti scenari diversi da provare, io so già che ci farò un'infinità di partite 😊
Eccoci qua 🙂 Dal nostro punto di vista Verdant è proprio un esempio nel quale il tema fa la differenza sul rendere o meno piacevole un gioco, a dispetto di chi dice che valutare un gioco in base al tema è superficiale e non professionale. Noi siamo amanti di piante da interno, ne abbiamo casa piena, e ci siamo innamorati di questo gioco da day 1 della sua campagna. Probabilmente per quanto è leggero e "semplice" nel suo essere, se il tema fosse stato altro non l'avremmo preso, ma appunto il tema aggiunto alle belle illustrazioni, alle didascalie ecc... ha fatto la differenza; e per noi è un ottimo dopocena quando ci si apre una finestrella di tempo per poter intavolare qualcosa. Insomma, dipende tutto dai gusti e dal tipo di giocatori che si è; questo stesso gioco può essere giocato in totale relax ognuno guardando il suo orticello, ma guardando quello degli altri anche qui si possono fare cattiverie quando ad esempio un determinato tipo di pianta si fa desiderare dall'uscita dal mazzo. Giusto, chi non ama l'alea impazzirebbe, ma posso cogliere l'occasione per darti uno spunto per un video a riguardo? Questi giocatori che si lamentano dell'alea in favore di un determinismo strategico da giocatori super expert, sono giocatori che difficilmente capiscono che sta proprio a noi cercare di creare un placement che tamponi l'alea stessa tramite probabilità e statistica... e cosa meglio di saper gestire probabilità e statistiche è qualcosa di strategico? Chiusa parentesi. Io trovo invece un piccolo difetto il fatto che nel conteggio punti finale ci siano i 3 punti se si hanno tutti i tipi di stanza e i 3 per tutti i tipi di piante: sono due obiettivi che spesso vanno in conflitto con quelli variabili della partita che in qualche modo uno annulla l'altro. In generale per noi è un pollice in su. Ecco, magari con un guanto da giardinaggio senza farli di 1000 colori rischiando di rendere anche stucchevole il buon messaggio che si vuole trasmettere.
@Hunters12Melpomene Hai ragionissima riguardo all'importanza del tema e all'alea: tutti temi a cui dedicherò video in futuro, come tu stesso suggerisci. Sono argomenti di confronto che mi ronzano in testa da tanto. Hai ragione anche quando parli più specificamente del gioco: forse il calcolo dei punti è fin troppo arzigogolato e alcune sue componenti sembrano non strettamente necessarie.
D'accordissimo! In realtà per me non conta tanto quanto IO sia appassionato del tema, ma quanto gli autori dimostrino di essere LORO appassionati a esso! :-)
C'è un difetto che non menziono nel video: alcune carte obiettivo sono davvero difficili da 'decifrare'. Per il resto, Verdant è un gioco riuscito! Siete d'accordo?
Interessante la questione dei "giocatori reazionari", sigla forse un po' forte ma intrigante. Da come lo dici sembra che i giochi dove si vede e si sente che il tema non interessa all'autore siano giochi un po' "superati", quasi di "serie B". A mio modo di vedere per i german tema e ambientazione sono criteri di valutazione certo da considerare, però secondari. Poi è verissimo che il mercato sta andando verso giochi in cui l'ambientazione è sempre più presente e curata. Ma non per questo i giochi "alla vecchia" devono essere presi sotto gamba e quasi liquidati da un'analisi critica, al di là dei gusti personali si intende. Sempre interessanti le tue argomentazioni.
@Matteo Franceschet Ogni tanto mi prendo il lusso di usare espressioni un po' forti per tenere meglio il punto della mia argomentazione. Io sono convinto che la direzione in cui si muove il mondo del gdt sia chiara: sempre più attenzione al tema, senza che questo si traduca necessariamente in meno attenzione per le meccaniche. D'altro canto non può esserci nessuna strada diversa per "diventare grandi": ogni medium ben sviluppato 'nasconde' progressivamente il suo meccanismo per far brillare sempre di più il suo contenuto. È un tema che potrebbe meritare un video dedicato, prima o poi lo farò. Grazie per il commento!
Visto che ti piacciono i solitari di gruppo, hai mai provato (oltre a Black Rose Wars), l'estremo opposto, ovvero un gioco dove c'è molta interazione diretta e ci si picchia di brutto? Non so, mi viene in mente Blood Rage.
Attenzione che il Gioco dell'Anno 2022 lo ha vinto "Le Cronache di Avel". Cascadia, che era comunque tra i finalisti, ha vinto invece lo Spiel des Jahres ;)
Ah sì certo, intendevo lo Spiel des Jahres! Che vuol dire “gioco dell’anno”! Ma hai ragione, traducendolo al volo si crea confusione con l’altro premio! 🙂
Dopo 6:30 di video Mosè, se mi concedi un consiglio, non ci hai ancora detto per quanti giocatori è e se è competitivo o collaborativo...credo personalmente che siano fattori importanti. Per il resto complimenti per la spiegazione chiara e veloce delle regole
Grazie per il consiglio Mario! In effetti hai ragione, non do mai queste informazioni che danno sempre tutti. Forse perché io quando cerco un video su un gioco so già che mi potrebbe interessare e quindi queste informazioni bene o male ce le ho già e non mi serve sentirle nel video. Però hai ragione, dovrei fare più attenzione e darle sempre.
Ci può stare! Personalmente ho conosciuto il gioco grazie al canale e di questo ringrazio. Se posso aggiungere un commento, ahimè come te amo leggere il flavour text e il fatto che non sia localizzato in italiano nonché il costo (50€) secondo me eccessivo sono i motivi che mi portano a non prenderlo. Non perché abbia difficoltà con l'inglese, ma credo che sia importante garantire a tutti i giocatori al tavolo la scioltezza di poter godere delle sue caratteristiche. Inoltre, mi sembra che negli ultimi 2 o 3 anni i prezzi siano levitati, o meglio che il prezzo proposto da Kickstarter sia quello che una volta era il prezzo retail e che la piattaforma in alcuni casi serva più che altro ad aumentare l'hype di una data pubblicazione, tentando di giustificarne il maggior prezzo. A mio avviso il prezzo corretto di verdant (non stiamo parlando di un gioco premiato, né di una pietra miliare alla ennesima ristampa), considerando materiali, meccaniche, design e complessità dello studio per realizzarlo, debba aggirarsi al massimo sui 30-35 €
@eclessi Capisco cosa intendi. Io preferisco evitare di parlare apertamente del costo dei giochi, ne parlo solo quando faccio gli unboxing e solo in riferimento a quel che ho pagato io. I prezzi sono troppo ballerini per renderli parte del giudizio critico. Detto questo, è sicuramente vero che i giochi tendono a costare sempre di più: purtroppo mi pare una tendenza generalizzata, ahinoi.
Ciao Mosè. Dico fin da subito che quando avevi presentato il gioco su un tuo precedente video (acquisti fatti a una fiera?), non mi aveva intrigato molto. Alternare piante a stanze aggiungendo dell’oggettistica lo reputavo poco interessante. Invece, dopo aver visto l’esempio di gioco ho dovuto ricredermi: meccaniche e regole semplici, turni di gioco veloci e, nel complesso, gioco da tavolo rilassante. Belle le illustrazioni delle piante e le carte nel loro complesso con il flavour text. Concordo con te sulla questione dei segnali misti tra cartone e legno: meglio farli tutto di un tipo. E anche per quanto concerne il Pollice Verde, per estetica, sarebbe stato meglio fare il segnalino tutto di un colore. Sulla questione vasi invece, a me non dispiacciono. Ci potevano stare anche delle stelline, come detto da te, ma su quello non ci darei tanto peso. Tra calcolo punteggio e obiettivi comuni, a mio avviso, forse c’è un po’ di confusione. Ma magari, giocandoci con regolarità, anche questa cosa potrebbe risultare meno complicata. Nel complesso, gioco promosso e con che altra esclamazione si potrebbe concludere meglio l’intervento se non dicendo “Viva il corridoismo!!” :-D
@lucachiarvesio2963 Ah, il corridoismo! :-D
Sono d'accordo con quel che scrivi. Il conteggio finale è un po' arzigogolato, forse avrei dovuto dirlo più chiaramente nel video. Per il resto, per me il gioco è promosso.
Ciao Mosè, per ciò che dicevi sui vasi... Forse tematicamente può essere associata all'esigenza di rinvasare una pianta in salute e cresciuta tanto. Quindi come ricompensa a chi lo fa per primo e magari si accaparra il vaso più grande, si danno più punti.
@fabriziofrisari7453 Certo, tematicamente lo si può spiegare come dici tu. Però per qualche ragione mi viene da pensare che se a un certo punto le metto nel vaso prima non erano nel vaso... e quindi dov'erano? :-D
Secondo me queste supposizioni che facciamo noi, dovrebbero essere spiegati da riquadri di approfondimento nel manuale, staccati dalle regole in modo da dare la possibilità, a chi cerca di immergersi di più nell'ambientazione, di poterlo fare.
Io ho scoeprto solo da poco queato gioco ed è stato amore a prima vista 😍
Cmq io lo vedo ben chiaro il senso di aggiungere il vaso alle piante, è quello che si fa anche nella realtà: si rinvasa una pianta quando è cresciuta 😊
@liuravasio7603 In effetti non hai torto! :-)
Il gioco è molto carino, ma non ha una grande longevità: io ho l'impressione di aver visto tutto ormai. Dovrebbero esserci molte più carte, o qualche modo per rendere il tutto più vario.
@@Lamascherariposta per come piace giocare a me penso che avrà longevità eterna 😅 essendoci sempre l'imprevedibilità delle carte e tanti scenari diversi da provare, io so già che ci farò un'infinità di partite 😊
Eccoci qua 🙂 Dal nostro punto di vista Verdant è proprio un esempio nel quale il tema fa la differenza sul rendere o meno piacevole un gioco, a dispetto di chi dice che valutare un gioco in base al tema è superficiale e non professionale. Noi siamo amanti di piante da interno, ne abbiamo casa piena, e ci siamo innamorati di questo gioco da day 1 della sua campagna. Probabilmente per quanto è leggero e "semplice" nel suo essere, se il tema fosse stato altro non l'avremmo preso, ma appunto il tema aggiunto alle belle illustrazioni, alle didascalie ecc... ha fatto la differenza; e per noi è un ottimo dopocena quando ci si apre una finestrella di tempo per poter intavolare qualcosa. Insomma, dipende tutto dai gusti e dal tipo di giocatori che si è; questo stesso gioco può essere giocato in totale relax ognuno guardando il suo orticello, ma guardando quello degli altri anche qui si possono fare cattiverie quando ad esempio un determinato tipo di pianta si fa desiderare dall'uscita dal mazzo. Giusto, chi non ama l'alea impazzirebbe, ma posso cogliere l'occasione per darti uno spunto per un video a riguardo? Questi giocatori che si lamentano dell'alea in favore di un determinismo strategico da giocatori super expert, sono giocatori che difficilmente capiscono che sta proprio a noi cercare di creare un placement che tamponi l'alea stessa tramite probabilità e statistica... e cosa meglio di saper gestire probabilità e statistiche è qualcosa di strategico? Chiusa parentesi. Io trovo invece un piccolo difetto il fatto che nel conteggio punti finale ci siano i 3 punti se si hanno tutti i tipi di stanza e i 3 per tutti i tipi di piante: sono due obiettivi che spesso vanno in conflitto con quelli variabili della partita che in qualche modo uno annulla l'altro. In generale per noi è un pollice in su. Ecco, magari con un guanto da giardinaggio senza farli di 1000 colori rischiando di rendere anche stucchevole il buon messaggio che si vuole trasmettere.
@Hunters12Melpomene Hai ragionissima riguardo all'importanza del tema e all'alea: tutti temi a cui dedicherò video in futuro, come tu stesso suggerisci. Sono argomenti di confronto che mi ronzano in testa da tanto. Hai ragione anche quando parli più specificamente del gioco: forse il calcolo dei punti è fin troppo arzigogolato e alcune sue componenti sembrano non strettamente necessarie.
Trovo questo gioco piacevolmente rilassante. Pur essendo negata con le piante, il tema mi piace molto.
D'accordissimo! In realtà per me non conta tanto quanto IO sia appassionato del tema, ma quanto gli autori dimostrino di essere LORO appassionati a esso! :-)
C'è un difetto che non menziono nel video: alcune carte obiettivo sono davvero difficili da 'decifrare'. Per il resto, Verdant è un gioco riuscito! Siete d'accordo?
Interessante la questione dei "giocatori reazionari", sigla forse un po' forte ma intrigante.
Da come lo dici sembra che i giochi dove si vede e si sente che il tema non interessa all'autore siano giochi un po' "superati", quasi di "serie B". A mio modo di vedere per i german tema e ambientazione sono criteri di valutazione certo da considerare, però secondari.
Poi è verissimo che il mercato sta andando verso giochi in cui l'ambientazione è sempre più presente e curata. Ma non per questo i giochi "alla vecchia" devono essere presi sotto gamba e quasi liquidati da un'analisi critica, al di là dei gusti personali si intende.
Sempre interessanti le tue argomentazioni.
@Matteo Franceschet Ogni tanto mi prendo il lusso di usare espressioni un po' forti per tenere meglio il punto della mia argomentazione. Io sono convinto che la direzione in cui si muove il mondo del gdt sia chiara: sempre più attenzione al tema, senza che questo si traduca necessariamente in meno attenzione per le meccaniche. D'altro canto non può esserci nessuna strada diversa per "diventare grandi": ogni medium ben sviluppato 'nasconde' progressivamente il suo meccanismo per far brillare sempre di più il suo contenuto. È un tema che potrebbe meritare un video dedicato, prima o poi lo farò. Grazie per il commento!
Ciao Mosè a Modena prova Amazzonia, secondo me ti può piacere 👍🏻
@firecesco1 Grazie del consiglio! Cercherò di provarlo! :-)
Visto che ti piacciono i solitari di gruppo, hai mai provato (oltre a Black Rose Wars), l'estremo opposto, ovvero un gioco dove c'è molta interazione diretta e ci si picchia di brutto? Non so, mi viene in mente Blood Rage.
Naaa, non mi attira per niente. Però gioco tantissimo a Commands & Colors: Ancients, quello è un wargame e ci si picchia di bruttissimo :-D
Attenzione che il Gioco dell'Anno 2022 lo ha vinto "Le Cronache di Avel". Cascadia, che era comunque tra i finalisti, ha vinto invece lo Spiel des Jahres ;)
Ah sì certo, intendevo lo Spiel des Jahres! Che vuol dire “gioco dell’anno”! Ma hai ragione, traducendolo al volo si crea confusione con l’altro premio! 🙂
@@Lamascherariposta eh sì, il fatto che si chiamino nello stesso modo (ma in lingue diverse) in effetti può generare confusione :)
Calico: nulla di particolarrmente entusiasmante.
@MrNomade63 Non l'ho mai provato. Ho provato Cascadia e non mi ha entusiasmato abbastanza da farmelo comprare.