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TELMO PIEVANI - Una SCIENZA della STORIA
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- āđāļāļĒāđāļāļĢāđāđāļĄāļ·āđāļ 17 āļ.āļ. 2023
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Palazzo Ducale Genova 2022
Lâevoluzione ÃĻ una scienza storica. Deve ricostruire concatenazioni plausibili di eventi accaduti in un passato molto lontano, ma nemmeno troppo. Per farlo, adotta un paradigma indiziario e interdisciplinare. Lâevoluzione in un certo senso ÃĻ la storia prima della storia, ma quel âprimaâ non ÃĻ una preparazione, ÃĻ piuttosto unâesplorazione di possibilità alternative. Come in ogni narrazione del passato, sono in agguato le tentazioni del potere e le illusioni prospettiche della nostra mente: ricostruire il passato per giustificare il presente; vedere nellâevoluzione una marcia di progresso; pensare (o sperare) che Homo sapiens sia lâapice di unâevoluzione necessaria. Per smontare questi fraintendimenti occorre una narrazione alternativa: quella della contingenza storica e della pluralità dei mondi umani del passato.
Telmo Pievani ricopre la prima cattedra italiana di Filosofia delle Scienze Biologiche allâUniversità di Padova, dove insegna anche Antropologia e Bioetica.
à Socio corrispondente dellâIstituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, Socio corrispondente dellâAccademia delle Scienze di Torino, Socio non residente dellâAccademia Olimpica di Vicenza. Dal 2015 ÃĻ vice-Presidente della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica.
Filosofo, storico della biologia ed esperto di teoria dellâevoluzione, ÃĻ autore di numerose pubblicazioni nazionali e internazionali nel campo della filosofia della scienza. Alcuni di questi volumi sono tradotti o in corso di traduzione in lingue straniere, fra le quali inglese, francese, spagnolo, portoghese, tedesco, cinese, coreano. Fa parte del Comitato Etico e del Comitato Scientifico della Fondazione Umberto Veronesi per il progresso delle scienze. Membro del Direttivo dellâIstituto Italiano di Antropologia, fa parte dellâEditorial Board di riviste scientifiche internazionali come âEvolutionary Biology â e âEvolution: Education and Outreachâ. Dal 2014 fa parte dellâ Editorial Board dei âRendiconti Lincei per le Scienze Fisiche e Naturaliâ. Ã direttore di âPikaiaâ, il portale italiano dellâevoluzione.
Dal 2016 ÃĻ Delegato del Rettore per la Comunicazione Istituzionale dellâUniversità degli Studi di Padova. Dal 2017 ÃĻ Presidente della SIBE - Società Italiana di Biologia Evoluzionistica. à socio effettivo dellâIstituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, per la classe di Scienze, socio corrispondente dellâAccademia delle Scienze di Torino per la classe di Scienze, socio non residente dellâAccademia Olimpica di Vicenza, per la classe di Scienza e Tecnica.
Collabora con Il Corriere della Sera e con le riviste Le Scienze, Micromega e LâIndice dei Libri.
ð Libri Carlo Sini: www.ibs.it/lib...
ð Libri Emanuele Severino: www.ibs.it/lib...
ð Libri Carlo Rovelli: www.ibs.it/lib...
ð Libri Telmo Pievani: www.ibs.it/lib...
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sempre grandissimo !!!! Complimenti
âĪïļâĪïļ
Grazie tantissimo grande persona, sotto tutti i punti di vista!
lo adoro
Dovrebbero farlo vedere in tutte le scuole. Forse avremmo un futuro piÃđ consapevole.
esatto
Grazie per averlo pubblicato, con le immagini sarebbe stato piÃđ dinamico ma pazienza!
âĪïļâĪïļ
Perche' non fate vedere le immagini che Pievani, come si puo` chiaramente comprendere dal suo discorso, fa vedere al pubblico, commentandole?
Ma come non saprei quali mettere? Che risposta ÃĻ? Ancora non avete imparato come fare a mettere le slide? Dopo tutti questi anni?! Scusate lo sfogo.....
â@@enricochestriprobabilmente non c'ÃĻ il video della conferenza, solo l'audio
mettete il video della conferenza@@ClubMetafisico
@@barnowl3835 esatto
@@enricochestri Perdonami, sono come dei podcast. Li dovresti solo ascoltare
il disordine naturale delle cose
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âĪïļâĪïļ
una Stella
âĪïļâĪïļ
30:35 - Cito: "Invece no, la spiegazione giusta ÃĻ la prima.".
PerchÃĐ? Dove sono le prove? E' un atto di fede?
A me piace molto Pievani, e lo seguo volentieri. Ma in questa conferenza (piÃđ che in altre) lo sento dire cose che mi convincono poco. Non perchÃĐ siano false: magari sono vere. Mi convincono poco perchÃĐ sono prese di posizione molto forti, e forse un poco indebite.
Per tutta questa conferenza parla di caso, processo stocastico, probabilità , possibilismo, e contrappone tutto ciÃē al determinismo, accomunando quest'ultimo ad una necessità umana, psicologica, di vedere una motivazione teleologica in ogni possibile narrazione o spiegazione della realtà . Ma il determinismo non ÃĻ per forza teleologia. E' destino, ok; ma puÃē essere un destino del tutto imprevisto, impersonale ed irrazionale (magari ingiusto ed iniquo), e non sottostante ad alcuna volontà .
Soprattutto resta da concordare su quanto segue: ovvero che l'uomo non ha risposte certe alla domanda su cosa esattamente sia il caso (o a quella contrapposta su cosa esattamente sia il rapporto causa-effetto). Dunque sentenziare che la spiegazione giusta ÃĻ solo una delle due, mi pare piÃđ un atto di fede, che una conclusione scientifica. Non lo si puÃē dire con certezza!
La casualità , la probabilità , ÃĻ qualcosa che esiste nella realtà , e porta da un evento ad un altro in modo stocastico, ossia totalmente imprevedibile appunto (nel vero, piÃđ ampio e profondo senso della parola possibile), oppure ÃĻ qualcosa che afferisce solo al nostro grado di conoscenza della realtà , e che dunque rende quest'ultima imprevista ok, ma solo dal nostro punto di vista (imprevedibile per noi umani, dunque; ma non per altri ipotetici osservatori)? La causalità , per contro, ÃĻ qualcosa su cui il caso puÃē intervenire, rimescolando le carte in qualche modo, e facendo incontrare processi causali indipendenti tra loro come suggerisce Pievani, oppure ÃĻ qualcosa di molto piÃđ profondo, minuzioso, che governa ogni singolo movimento nel reale, e che impone con cogenza e necessità che da un evento si passi ad un altro in modo ineludibile, ineccepibile? Causalità e casualità possono coesistere, oppure una delle due opzioni esclude l'altra per definizione? Le cose che avvengono "per caso" sono forse senza causa? Se una causa ce l'hanno, perchÃĐ non sono causali anche loro? E che differenza passa sennÃē tra 'caso' e 'caos'? Possono verificarsi fatti che non abbiano una causa? Oppure la casualità ÃĻ solo ciÃē che gli uomini invocano per dar nome alla propria ignoranza delle cause? E d'altro canto, invece, due eventi che ci sembrano in una perfetta consecuzione causale sono realmente in un rapporto tale che dall'uno si debba per necessità passare all'altro, oppure questo ÃĻ soltanto ciÃē che appare a noi, laddove in realtà le cose si muovono solo per grandi o piccole probabilità , ma in linea di massima nulla esclude che vadano anche molto diversamente? CiÃē che vale a proposito della fisica quantistica, nel microscopico (ossia che gli eventi siano segnati da una nuvola di probabilità e non determinabili in alcun modo), vale anche nel macroscopico, solo che non ce ne accorgiamo? Oppure le cose nel macroscopico vanno proprio diversamente? Ed il principio di indeterminazione di Heisenberg suggerisce che la realtà non ÃĻ determinata (a priori) o che non ÃĻ determinabile (da noi), piuttosto? La realtà ÃĻ solo difficile da determinare, e dunque imprevista all'atto pratico, oppure ÃĻ del tutto indeterminabile, e dunque imprevedibile a prescindere? Se si riavvolgesse il tempo, le cose potrebbero andare diversamente da come sono andate, o finirebbero comunque tutte nello stesso modo che già conosciamo? Il tempo scorre come ci sembra ed il futuro si crea man mano che arriva, oppure gli eventi sono già tutti lÃŽ, solo che noi non li vediamo? Il tempo esiste come noi lo immaginiamo o il suo scorrere ÃĻ una illusione come spiegato dalla relatività di Einstein? E' davvero tempo che scorre, o la proiezione di una quarta dimensione spaziale che non capiamo appieno?
Chi prende una posizione decisa in merito, qualunque posizione prenda, in mancanza di prove sta compiendo un atto di fede, ed ha abbandonato un metodo scientifico di ricerca. Se un osservatore vuole mantenere la propria imparzialità in merito, e la propria onestà intellettuale, dovrà ammettere che non abbiamo risposta certa a tutte queste domande.
dovresti leggere il caso e la necessità di Jacques Monod
In natura, esistono il caso e la necessità , quest'ultima e ' generata proprio dal caso, altri casi, possono generare altre necessità ! Dove sta' il problema?
@@giovannicampi7825 Il problema sta nel pensare che la tua replica possa in qualche modo rispondere a ciÃē che ho scritto io. Non hai capito ciÃē che ho detto, e pensi di poter chiudere un discorso cosÃŽ complesso, risolvere un dubbio cosÃŽ aperto, solo con due parole buttate lÃŽ a caso, che ancora una volta sono l'espressione della tua fede! Ma chi lo dice che la necessità discende dal caso? Ma cosa diamine vorrebbe mai dire che la necessità discende dal caso? Che senso avrebbe mai? E poi cos'ÃĻ il caso? Lo sai tu?
Ma ringraziate piuttosto chi ha la pazienza di caricare questi video
Grazie âĪïļâĪïļ
Neanche un'immagine, che tristezza
lo so, scusa
lâuniverso non ÃĻ storico perchÃĐ non ha avuto un inizio!!!!
Certo che c'ÃĻ l'avuto
15:46 ti pareva che non tirava dentro questioni politiche su posizioni neomarxiste contro l'uomo bianco occidentale. Pessimo
io lo adoro
Pievani ÃĻ veramente un miserabile professorino ideologizzato,
Qualcuno provi a spiegargli che se in fondo al disegnino ci trova l'uomo bianco, ÃĻ perchÃĐ l'Evoluzione Umana ÃĻ stata scoperta e studiata dall'uomo bianco e divulgata tra gli uomini bianchi, piÃđ o meno come il 90% delle scoperte scientifiche, filosofiche, tecnologiche, umanistiche, matematiche, astronomiche, mediche, di cui beneficia Tutto il Resto dell'Umanità .
Inclusi gli uomini "neri" che vivevano nelle capanne di fango e non conoscevano l'alfabeto quando l'uomo bianco scopriva i Misteri della Vita e del Pianeta.
Pessimo ÃĻ chi non vuole capire!