A volte pensare troppo ci limita troppo.Bisognerebbe saper pensare al momento giusto,quando è opportuno,con discernimento.per il resto,dovremmo vivere di più e pensare di meno. L'uscita dalla nostra comfort zone sarà essa stessa la nostra futura comfort zone.Tutto cambia nella vita,inutile pensare.
Finalmente dopo anni di comfort e di 0 rischi ho deciso di buttarmi e iniziare a vivere. Mi sono sempre trovato a prendere delle decisioni e ovviamente ho sempre preso le più semplici e meno rischiose. Ora basta. Ho deciso di prendere tutto quello che la vita mi offre e di salire su tutti i treni che passano. Mi farò male lo so,però è questo che mi piace ahah. Finalmente inizierò a vivere e questo è grazie a te e al tuo modo di essere. Grazie 💜👽💜
Carissimo Professore, la ringrazio tantissimo per aver spiegato questo tema perché io ormai da molti anni sono una ricercatrice i di confort zone. Ne ho poche purtroppo e sto cercando da anni di farmele bastare e mi rendo conto che sono frutto delle mie ideazioni ( tutto ciò per evitare di trovarmi a disagio e in situazioni ansiose).Non avevo mai pensato che le comfort zone non dico che possano essere illimitate ma che almeno le possa aumentare potendo sperimentare e godere di più della realtà. Ci proverò, con calma ma ci proverò....grazie infinite. Un caro saluto
Trovo questo pezzo di "Antonino" meraviglioso.. Uno squarcio di sapiente verità che apre mondi infiniti. ❤ Questa non è solo sapienza, questa è intuizione, intelligenza, competenza e miracolo...
Professore questo argomento per la prima volta non sicura di averlo afferrato. Comfort zone communente sembra essere uno stato di routine laddove azioni ripetitive dettano la realtà. Ma quella della quale parla lei mi da l’impressione di essere qualcosa di diverso. Che semplicemente per uscirne da essa bisogna solo vivere. Invece di pensare troppo. Mi auguro di non sbagliarmi.
Caro professore tanti anni fa decisi di uscire dalla mia confort zone per vari motivi, fu una spinta interiore, non sapevo allora che sarebbe stata tutta una avventura..molto difficile. Sono ancora coraggiosamente in questo viaggio pieno di sorprese ❤
Quanta saggezza! Ed anche l'uso che fa della nostra lingua italiana è così impeccabile. Nella speranza che le nuove generazioni acquisiscano più consapevolezza, ce n'è bisogno per tutti
Mi viene da pensare che proprio l'intenzione di cercare la comfort zone sia il primo passo verso un errore, verso anche un "chiudersi" al mondo e alla vita, quanto è complicato a volte e quanto accurato e meticoloso "gestire" se così si può dire o osservare ecco le emozioni e tutte le loro sfaccettature, cose si muovono come si intrecciano, mi viene da credere nella reincarnazione perché una vita sembra davvero non bastare hahahahha❤
Discorso sfaccettato... diciamo che essendo creature limitate possiamo configurare un numero limitato di comfort zone, la cosa bella e giusta sarebbe non giudicare le c.z. degli altri ma magari farsi ispirare, rimanere curiosi e aperti ad eventuali cambiamenti. Poi però ci sono cose/ situazioni/ relazioni che non faranno mai per noi per tutta una serie di motivi. L'importante è sempre non giudicare severamente ma valutare per noi stessi. Grazie prof. Antonino, team e community!
Professore farà mai un video sulla dinamica del caprio espiatorio, sopratutto in famiglia? Da poco tempo mi sono reso conto di essere stato selezionato fin da bambino per esserlo e mi sono immobilizzato insieme a questa consapevolezza.
Ci ho provato e ci provo da una vita ad uscire dalla mia zona comfort, ma finora non sono riuscito a sbloccare la mia situazione. È una guerra continua.
La zona di comfort zone, non è vivere, è soltanto crearsi degli spazi, dove poter stare come fossimo in una bolla di sapone, invece bisogna prendere di petto la vita, scoprirsi, dare, anche con il rischio di non essere capiti,ma sempre con consapevolezza, e poi tutti abbiano le sante sensazioni che sono sempre mezze verità, e per questo capire quando è ora di lasciare tutto quello che ci far star male, non adatte alla nostra vita, che con il tempo possono diventare tossiche, dobbiamo stringere i denti e vivere, vivere, vivere
La confort zone permette di avere la propria identità, o meglio l'illusione della propria identità. Non tutti vogliono vedere che pongono limiti e paletti ad una loro crescita, confrontandosi e mettendosi a nudo con se stessi.lasciare l attaccamento a se stessi è azione di coraggio e audacia.
Nel caso in cui un bambino cresce venendo viziato o che insomma sviluppa una certa pigrizia come sarebbe il procedimento per crescere nella direzione giusta
2:40 per esempio a me è venuta in mente la nostalgia quando ha detto la sera,una sera in famiglia come il nido psd quel poeta che non mi ricordo il nome
4:14 a me viene frustrazione a realizzare che ci ho messo anni a capire qualche parte della vita mentale,anche perché altri la hanno capito prima e mi hanno fatto sentire umiliato per ciò
5:32 quando vado in piscina e nuoto e faccio lo stile dorso quindi ho le orecchie nell acqua beh li mi si accende qualcosa della memoria,mi ricorda appunto qualcosa come il riposo
7:45 ossessivo,che non vedi più le altre aspettative Non so perché ma mi ricorda il demone a 10 code di Naruto 😂 lo chiamano god three🌲 Io mi ero chiesto il perché è ho pensato che era ossessionato dalla crescita,allo sviluppo,efficienza Poi anche Madara mi sembra in sintonia con questo “stile” Se volete vederlo senza guardare tutto Naruto è la quarta guerra ninja che dura circa 4 ore ma non so nemmeno se ne valga la pena
Sono uscito dalla comfort zone da un anno e mezzo, da allora è stato tutto un incubo senza fine. Avrò fatto la scelta giusta, oppure è stato l'errore che ha rovinato la mia vita? Al momento non saprei dare una risposta.
6:45 io avevo pensato alla corruzione visto che abbiamo 3 parti diverse del nostro unico cervello Non è che tipo le compulsioni o altro mi viene in mente quella, Valgono 100 su 100 per un cervello mentre per il cervello che abbiamo sviluppato noi cioè quella frontale non vale abbastanza in una condizione di “purità” da attuare quella azione Però più quella parte di cervello cerca di convincerti in qualche modo
è vero, è molto complicato. Bisogna però cercare di uscire anche dagli schemi che ci siamo creati attorno come delle barriere. Forse sei troppo attaccata alla definizione di persona introversa che ti sei appiccicata addosso (lo posso capire dal tuo nickname che include INFP). Questo mi fa pensare che forse badi troppo a questo aspetto e senza volerlo crei una barriera tra cio che pensi di essere (un'eterna INFP) e cio che potrai essere (tutto quello che vuoi). Basta lavorarci su, sarà difficile ma è necessario se lo senti giusto. Lo so che è difficile, lo so perchè anche io sono prevalentemente introverso (INTJ) ma devi vedere questo lato della personalità come uno spettro in cui ti puoi muovere e non come delle celle in cui sei destinata ad essere. Spero di essermi espresso bene :)
@@airtexta5368 Hey ciao, grazie del tuo pensiero. Voglio dirti che quello che hai scritto è un ragionamento sensato, ma personalmente non mi ritengo "richiusa", cioè sono consapevolmente molto introversa, ma non considero questo fatto come una barriera. Nel senso che sto bene così, anche se ammetto che alle volte posso avere difficoltà ad uscire dalla mia comfort zone, ma alla fine se ci provo ci riesco; o almeno la maggior parte delle volte, per altro sì, concordo con te, bisogna lavorare sulle proprie difficoltà:)
Para entrar a los Reynos de los cielos tienes que ser como un niño . En un niño no hay visios solo hay pensamientos de jugar comer . Cuando conoces la verdad es muy dificil te puedes volver loco . Manejar una suituacion de envidia egoísmo vanidad . Vamos a buscar la manera de traer pura calidad frutas la naturaleza y lo siguiente
Caro professore mi chiedo come è possibile per qualcuno tenere " con le unghie e con i denti" una comfort zone che però distrugge.....ci si tiene poche certezze acquisite in un percorso di vita che però per la matrice su cui si fonda è un inferno di annichilimento e svilimento......si preferisce stare aggrappati a quello che si è costruito anche se poi " vengono meno i pilastri" .....lo trovo abberrante e autodistruttivo. Come dice lei si sta " in equilibrio" in due " comfort zone" e contemporaneamente ce ne sono altre 4, ,5 comfort zone ( presunte) che nel frattempo sono diventate intollerabili....le si subisce. Lo trovo un meccanismo mentale..... abbastanza disturbato. Il dramma è che non si rendono conto e diventa una distruzione per se e per gli altri.
A volte pensare troppo ci limita troppo.Bisognerebbe saper pensare al momento giusto,quando è opportuno,con discernimento.per il resto,dovremmo vivere di più e pensare di meno. L'uscita dalla nostra comfort zone sarà essa stessa la nostra futura comfort zone.Tutto cambia nella vita,inutile pensare.
Finalmente dopo anni di comfort e di 0 rischi ho deciso di buttarmi e iniziare a vivere. Mi sono sempre trovato a prendere delle decisioni e ovviamente ho sempre preso le più semplici e meno rischiose. Ora basta. Ho deciso di prendere tutto quello che la vita mi offre e di salire su tutti i treni che passano. Mi farò male lo so,però è questo che mi piace ahah. Finalmente inizierò a vivere e questo è grazie a te e al tuo modo di essere. Grazie 💜👽💜
Carissimo Professore,
la ringrazio tantissimo per aver spiegato questo tema perché io ormai da molti anni sono una ricercatrice i di confort zone. Ne ho poche purtroppo e sto cercando da anni di farmele bastare e mi rendo conto che sono frutto delle mie ideazioni ( tutto ciò per evitare di trovarmi a disagio e in situazioni ansiose).Non avevo mai pensato che le comfort zone non dico che possano essere illimitate ma che almeno le possa aumentare potendo sperimentare e godere di più della realtà. Ci proverò, con calma ma ci proverò....grazie infinite. Un caro saluto
Trovo questo pezzo di "Antonino" meraviglioso.. Uno squarcio di sapiente verità che apre mondi infiniti. ❤ Questa non è solo sapienza, questa è intuizione, intelligenza, competenza e miracolo...
Si vede in tutto e per tutto, che "tu" sei puro Prof.
Meno idee più realtà
❤🙏
Professore questo argomento per la prima volta non sicura di averlo afferrato. Comfort zone communente sembra essere uno stato di routine laddove azioni ripetitive dettano la realtà. Ma quella della quale parla lei mi da l’impressione di essere qualcosa di diverso. Che semplicemente per uscirne da essa bisogna solo vivere. Invece di pensare troppo. Mi auguro di non sbagliarmi.
Caro professore tanti anni fa decisi di uscire dalla mia confort zone per vari motivi, fu una spinta interiore, non sapevo allora che sarebbe stata tutta una avventura..molto difficile. Sono ancora coraggiosamente in questo viaggio pieno di sorprese ❤
Quanta saggezza! Ed anche l'uso che fa della nostra lingua italiana è così impeccabile. Nella speranza che le nuove generazioni acquisiscano più consapevolezza, ce n'è bisogno per tutti
Io mi sono messa comoda in una situazione lavorativa scomoda, in attesa di nuove possibilità
Wow alla fine mi ha spiazzato... Appiattimento associato ad Entropia era un concetto che non avevo mai considerato. Grazie Professore! ❤
Mi viene da pensare che proprio l'intenzione di cercare la comfort zone sia il primo passo verso un errore, verso anche un "chiudersi" al mondo e alla vita, quanto è complicato a volte e quanto accurato e meticoloso "gestire" se così si può dire o osservare ecco le emozioni e tutte le loro sfaccettature, cose si muovono come si intrecciano, mi viene da credere nella reincarnazione perché una vita sembra davvero non bastare hahahahha❤
Tanta roba prof Antonino!! Complimenti per la lucida riflessione e grazie per averla pubblicata! 👏🙏🌺
Discorso sfaccettato... diciamo che essendo creature limitate possiamo configurare un numero limitato di comfort zone, la cosa bella e giusta sarebbe non giudicare le c.z. degli altri ma magari farsi ispirare, rimanere curiosi e aperti ad eventuali cambiamenti.
Poi però ci sono cose/ situazioni/ relazioni che non faranno mai per noi per tutta una serie di motivi. L'importante è sempre non giudicare severamente ma valutare per noi stessi.
Grazie prof. Antonino, team e community!
Prof grazie 🌻 Grazie per rendere fruibile la sua conoscenza e il prodotto della sua esperienza. Quello che fa ha un immisurabile valore, grazie.
Molto interessante il punto di Vista!
Grazie Professore
Io la adoro, grazie per il suo lavoro
Grazie professore .
2:05 mi piace andare a intuizione…secondo me per una libertà che dio ci ha donato
Salve, consiglia qualche libro relativo a questo argomento? Grazie😊
Professore farà mai un video sulla dinamica del caprio espiatorio, sopratutto in famiglia? Da poco tempo mi sono reso conto di essere stato selezionato fin da bambino per esserlo e mi sono immobilizzato insieme a questa consapevolezza.
Ci ho provato e ci provo da una vita ad uscire dalla mia zona comfort, ma finora non sono riuscito a sbloccare la mia situazione. È una guerra continua.
Che bel tema! Grazie prof
Grazie ❤
La zona di comfort zone, non è vivere, è soltanto crearsi degli spazi, dove poter stare come fossimo in una bolla di sapone, invece bisogna prendere di petto la vita, scoprirsi, dare, anche con il rischio di non essere capiti,ma sempre con consapevolezza, e poi tutti abbiano le sante sensazioni che sono sempre mezze verità, e per questo capire quando è ora di lasciare tutto quello che ci far star male, non adatte alla nostra vita, che con il tempo possono diventare tossiche, dobbiamo stringere i denti e vivere, vivere, vivere
La confort zone permette di avere la propria identità, o meglio l'illusione della propria identità. Non tutti vogliono vedere che pongono limiti e paletti ad una loro crescita, confrontandosi e mettendosi a nudo con se stessi.lasciare l attaccamento a se stessi è azione di coraggio e audacia.
Nel caso in cui un bambino cresce venendo viziato o che insomma sviluppa una certa pigrizia come sarebbe il procedimento per crescere nella direzione giusta
La famiglia per prima deve dare l esempio....a 56!anni ne ho preso coscienza ora nasco,cresco,e vivo
Dipende sene vale la pena altrimenti meglio restare dove siamo a ognuno di noi e'concesso decidiamo in base a come siamo😊
Dobbiamo cercare il centro di gravità permanente che è in noi
2:40 per esempio a me è venuta in mente la nostalgia quando ha detto la sera,una sera in famiglia come il nido psd quel poeta che non mi ricordo il nome
Giovanni Pascoli!
4:14 a me viene frustrazione a realizzare che ci ho messo anni a capire qualche parte della vita mentale,anche perché altri la hanno capito prima e mi hanno fatto sentire umiliato per ciò
5:32 quando vado in piscina e nuoto e faccio lo stile dorso quindi ho le orecchie nell acqua beh li mi si accende qualcosa della memoria,mi ricorda appunto qualcosa come il riposo
❤❤❤
Io personalmente vorrei un altro video sulla zona di comfort
Perché ne voglio sapere di più 👍🏼
Il problema è TROVARE una confort zone non lasciarla!
7:45 ossessivo,che non vedi più le altre aspettative
Non so perché ma mi ricorda il demone a 10 code di Naruto 😂 lo chiamano god three🌲
Io mi ero chiesto il perché è ho pensato che era ossessionato dalla crescita,allo sviluppo,efficienza
Poi anche Madara mi sembra in sintonia con questo “stile”
Se volete vederlo senza guardare tutto Naruto è la quarta guerra ninja che dura circa 4 ore ma non so nemmeno se ne valga la pena
Sono uscito dalla comfort zone da un anno e mezzo, da allora è stato tutto un incubo senza fine. Avrò fatto la scelta giusta, oppure è stato l'errore che ha rovinato la mia vita? Al momento non saprei dare una risposta.
Stessa esperienza
In che senso.. Spiega
6:45 io avevo pensato alla corruzione visto che abbiamo 3 parti diverse del nostro unico cervello
Non è che tipo le compulsioni o altro mi viene in mente quella,
Valgono 100 su 100 per un cervello mentre per il cervello che abbiamo sviluppato noi cioè quella frontale non vale abbastanza in una condizione di “purità” da attuare quella azione
Però più quella parte di cervello cerca di convincerti in qualche modo
Hm... Beh, quando sei una persona introversa può essere un po' difficile uscire dalla propria zona di comfort
Non è detto
@@Ludacrisgaronio parlavo personalmente ma sono stata troppo generica, chiedo scusa
è vero, è molto complicato. Bisogna però cercare di uscire anche dagli schemi che ci siamo creati attorno come delle barriere. Forse sei troppo attaccata alla definizione di persona introversa che ti sei appiccicata addosso (lo posso capire dal tuo nickname che include INFP). Questo mi fa pensare che forse badi troppo a questo aspetto e senza volerlo crei una barriera tra cio che pensi di essere (un'eterna INFP) e cio che potrai essere (tutto quello che vuoi). Basta lavorarci su, sarà difficile ma è necessario se lo senti giusto. Lo so che è difficile, lo so perchè anche io sono prevalentemente introverso (INTJ) ma devi vedere questo lato della personalità come uno spettro in cui ti puoi muovere e non come delle celle in cui sei destinata ad essere. Spero di essermi espresso bene :)
@@airtexta5368 Hey ciao, grazie del tuo pensiero. Voglio dirti che quello che hai scritto è un ragionamento sensato, ma personalmente non mi ritengo "richiusa", cioè sono consapevolmente molto introversa, ma non considero questo fatto come una barriera. Nel senso che sto bene così, anche se ammetto che alle volte posso avere difficoltà ad uscire dalla mia comfort zone, ma alla fine se ci provo ci riesco; o almeno la maggior parte delle volte, per altro sì, concordo con te, bisogna lavorare sulle proprie difficoltà:)
Ciao, proprio perché sei una persona introversa, credo che ti farebbe bene allargare il tuo raggio d'azione
Purtroppo non dipende SOLO DA NOI
Para entrar a los Reynos de los cielos tienes que ser como un niño . En un niño no hay visios solo hay pensamientos de jugar comer . Cuando conoces la verdad es muy dificil te puedes volver loco . Manejar una suituacion de envidia egoísmo vanidad . Vamos a buscar la manera de traer pura calidad frutas la naturaleza y lo siguiente
La gente venera l'ignoranza accrescendo la propria panza
Invece bisogna dar importanza all'uscire dalla "comoda stanza"
Caro professore mi chiedo come è possibile per qualcuno tenere " con le unghie e con i denti" una comfort zone che però distrugge.....ci si tiene poche certezze acquisite in un percorso di vita che però per la matrice su cui si fonda è un inferno di annichilimento e svilimento......si preferisce stare aggrappati a quello che si è costruito anche se poi " vengono meno i pilastri" .....lo trovo abberrante e autodistruttivo. Come dice lei si sta " in equilibrio" in due " comfort zone" e contemporaneamente ce ne sono altre 4, ,5 comfort zone ( presunte) che nel frattempo sono diventate intollerabili....le si subisce.
Lo trovo un meccanismo mentale..... abbastanza disturbato. Il dramma è che non si rendono conto e diventa una distruzione per se e per gli altri.