Eventi a Imola, Torino e Brescia: entropyforlife.it/prossimi-eventi/ Il Museo: www.museoegizio.it/ Ringrazio anche l'aiuto di Mattia Mancini, che potete seguire su Instagram: instagram.com/djedmedu/
Dovremmo tutti essere grati dell'abbondanza di cui godiamo e limitare il piu possibile gli sprechi e gli inquinamenti. Perchè una cosa certa è che il benessere non è scontato
Complimenti per il video, bellissimo, e a tutti quelli che lo hanno guardato dò un consiglio: venite a Torino e visitate il museo, non ve ne pentirete. Dopo i lavori di questi anni si è trasformato in un'istituzione all'avanguardia sia nell'esposizione che nella ricerca e i reperti sono di un'importanza straordinaria; giusto per darvi un'idea, visto che Giacomo non l'ha detto, la tomba di Kha e Merit è l'unica tomba intatta del nuovo regno conservata fuori dall'Egitto.
L'analisi della quantità relativa degli isotopi di carbonio si usa anche per sgamare chi, per produrre grappa di uva (pianta C3), ha barato e aggiunto zucchero (da barbabietola o canna, piante C4). Video molto interessante, grazie!
@@mattia_carciola noooo mi sono espresso male forse, intendo dire che usano questo test anche per sgamare il miele “falso” fatto con glucosio e fruttosio.
A gennaio vado a Torino al museo egizio per la prima volta, è dalle superiori che voglio andarci e ora ho 30 anni tondi e la cosa mi emoziona e mi fa tornare al mio me delle superiori. Volevo solo condividere questo, peace.
Mi piace molto il fatto che tu sia più sciolto e meno "rigido" nell'esposizione rispetto ai primi tuoi video che ho visto (ti seguo dal video delle api in poi, per intenderci, a seguito della segnalazione di Roberto Mercadini credo di 4 anni fa). Mi piace molto inoltre che ci sia anche con qualche sprazzo di commenti personali. Anche i video che passano dietro secondo me hanno avuto un bel salto di qualità. Ottimo lavoro!
Ho vissuto in Egitto nella seconda metà degli anni '70 e ho visitato il museo Egizio a Torino il mese scorso: fantastica la prima esperienza e meravigliosa la seconda! Se potete,andate all'Egizio a Torino! Vi resterà nel ❤️!
Gran bel contributo alla cultura, complimenti! Quando hai sparato la freddura della impossibilità di fare la scarpetta di salsa, malgrado tutto il pane a disposizione, ho riso con i goccioloni😂😂
Accurato e interessante. Complimenti. Al termine mi ha fatto piacere sentir citare il buon Mattia Mancini, fonte inesauribile di conoscenza per noi appassionati di Egittologia. Bene, bravi, bis
Ti seguo da non molto, il tuo canale è stata una bella scoperta. Vivo a Torino e visito periodicamente il Museo egizio da quando ero bambino, se questa tua chiamata in causa sfocerà in una prossima mostra, correrò a vederla.
16:33 attenzione, le melanzane sono genere Solanum ma sono originarie del sud-est asiatico, non delle Americhe. Lo so non è rilevante nel contesto del video ma ci tenevo a specificarlo.
Sarebbe proprio il caso di visitare il museo egizio, grazie del video, la storia del granito nel pane..azz mi vengono i brividi immagino che avessero una soglia del dolore molto più alta rispetto alla nostra
La chufa! Mi hai sbloccato un ricordo.... Molti anni fa (troppi) eravamo a Valencia per un matrimonio. Gironzolando per la città, ad un certo punto vediamo un banchetto che vende "Orzada de chufa" (cito a memoria...) era una bevanda, molto simile all'orzata, molto buona, fresca e nemmeno troppo dolce. Ricordo che ci chiedemmo cosa fosse questa chufa e googlando in giro mi ero fatto l'idea che fosse una specie di arachide (almeno ci assomiglia di aspetto).
Ciao,apprezzo tutti i vostri contenuti e vi ringrazio perché sono fatti veramente bene.. ho solo una domanda , perché non caricate più nulla su Spotify ? Sarebbe molto comodo ascoltarvi “a modi podcast”
Che chufas si usano tantissimo a Valencia e le usano per fare l’orxata, una bevanda che ricorda molto il latte di mandorla. Molto buona specialmente quando è ghiacciata nelle giornate più calde
Mi hai fatto tornare voglia di provarla! Ho lavorato un periodo verso Granada e un paio di bar la preparavano però, per un motivo o per l'altro non mi è mai capitato di prenderla e adesso mi scoccia tantissimo. Perché sembrava davvero ottima...
Io sapevo che fosse popolare nel sud e centro America, ma conoscevo solo la versione di riso e mandorle. Devo vedere come reperire della chufa in Italia
Alcune coniderazioni riguardo la questione birra: - la caratteristica che più differenzia le birre prodotte in quel periodo (così come probailmente tutte quelle prodotte fino alla scoperta dei lieviti) e quelle moderne, è l'acidità: una birra moderna (a parte casi particolari) è fermentata solo da uno specifico ceppo di lievito Saccharomyces, in passato il mosto zuccherino era fermentato da una vasta diversità di lieviti e batteri, la maggior parte produttori di varie sostanze acide (batteri lattici, batteri acetici e altri). Possiamo pensarla come un pane liquido da lievito madre; - non c'è nessun motivo di correlare l'uso di una particolare sorgente di zuccheri con la dolcezza, non c'è motivo di pensare che una birra fatta con farro sia più dolce di una fatta con frumento o qualsiasi altro cereale: la dolcezza dipende principalmente dalla quantità di zuccheri residui a fine fermentazione (probabimente molto bassa vista l'abbondanza di organismi presenti) e dal contenuto di sostanze amaricanti (si è visto quindi che già allora utilizzavano aggiunta di piante); - le birre "weizen" che conosciamo attualmente sono carattarizzate aromaticamente da esteri fruttati (tipicamente banana) e fenoli prodotti da uno specifico ceppo di lievito, in uso si crede dal sedicesimo secolo in Baviera. Non so se l'affermazione che hai fatto è legata al fatto che è stato trovato quello specifico ceppo di Saccharomyces Cerevisiae nelle birre egiziane, ma in ogni caso non era quasi certamente, come detto sopra, l'unico microorganismo ad avere la possibilità di nutrirsi del mosto zuccherino e quindi a definire l'aroma del prodotto. Grazie del video!
Fighissimo come format, non poteva venire meglio di così (a meno che non trovi il modo di farne uno in coppia con Barbero e lanciarvi gli assist a vicenda nel spiegare le curiosità 😉)
Quando alla fine hai detto che effettivamente ci alimentiamo, qualitativamente e quantitativamente tutti come faraoni (o anche di più), caspita mi ha fatto pensare questa cosa, soprattutto a quanto siamo fortunati per il benessere di cui godiamo. Video super interessante!
@ sotto quali punti di vista? Comunque ti faccio notare che oggi abbiamo tecnologie e conoscenze molto migliori di allora che ci permettono di avere un’enorme sicurezza alimentare
@@L.U.C.A.97 dal punto di vista della conservazione sì (anche se ci sono molte eccezioni per la carne in molte parti del mondo ancora) io parlo dal punto di vista degli allevamenti intensivi che causano stress agli animali, e ciò porta la produzione di sostanze nocive per chi la consuma. E gli antibiotici che vengono usati durante la vita dell'animale, per non parlare del bioaccumulo di metalli pesanti derivanti dai pesticidi che vengono usati durante la coltivazione delle piante per nutrire gli animali.
@ Quali sarebbero queste sostanze nocive derivanti dallo stress degli animali? Sono in concentrazioni sufficienti a recare un danno significativo alla salute umana? Segnalo un report dell’EMA, “Sales of veterinary antimicrobial agents in 31 European countries in 2022” dove viene detto che in 10 anni il consumo di antibiotici in Europa si è praticamente dimezzato, inoltre non si registrano concentrazioni tossiche di antibiotici nelle carni commercializzate in Europa. Quali sarebbero i fitofarmaci con metalli pesanti? La soia che usiamo negli allevamenti intensivi ha concentrazioni di metalli pesanti superiori ai limiti di legge? Hai dei report che lo dimostrino? Ripeto in Europa la carne è sicura e i controlli ci sono (a differenza di secoli fa)
@@huizacheeduils3520 Quali sarebbero queste sostanze nocive derivanti dallo stress degli animali? Sono in concentrazioni sufficienti a recare un danno significativo alla salute umana? Segnalo un report dell’EMA, “Sales of veterinary antimicrobial agents in 31 European countries in 2022” dove viene detto che in 10 anni il consumo di antibiotici in Europa si è praticamente dimezzato, inoltre non si registrano concentrazioni tossiche di antibiotici nelle carni commercializzate in Europa. Quali sarebbero i fitofarmaci contenenti metalli pesanti? La soia che importiamo e che usiamo negli allevamenti ha concentrazioni di metalli pesanti superiori ai limiti di legge? Ci sono dei report che lo dimostrano? In Europa la carne è sicura e i controlli ci sono (a differenza di millenni fa)
Ciao Giacomo minuto 24:45 dici che le calcificazioni avvenivano all’interno delle vene, in realtà l’aterosclerosi è una patologia a carico delle arterie, scusa se sono stato puntiglioso.
Mio padre era solito raccontarmi che nella Maremma toscana di mezzo secolo fa era cosa abbastanza comune cibarsi di istrici e ricci. Non che esistesse una caccia attiva a questi animali, ma se ne capitava uno nell'orto, il contadino di turno non ci pensava due volte ad accopparlo a colpi di zappa. La tecnica per togliere gli aculei era semplice. Dopo aver inciso la pelle veniva inserita una penna (tipo una biro) e si soffiava "sottopelle". Questo permetteva il distacco dello strato di tessuto al quale erano ancorati gli aculei. Da bambino mi capitò di assaggiare un ragù a base di carne di istrice. Ottimo.
Molti anni fa, assaggiai una birra fatta sa un tizio che, partendo dalla lista di ingredienti trovata su una tavoletta egizia, provò a replicarla, ipotizzando le quantità degli ingredienti. Era dolce e pastosa, buonissima.
Il riccio lo mangiavamo anche in italia e forse c'è qualcuno che ancora li mangia. Il mio vicino mi raccontava che fino a 30 anni fà, andavano a cercarli di notte con l'aiuto di una torcia.
Bravissimo come sempre! ti segnalo, con la massima neutralità possibile, che fino a 20-30 anni fa ho sentito resoconti diretti di persone che consumavano la carne di Erinaceus europaeus, con annessi dettagli splatter sulla pratica di gonfiare il sottocute con un compressore per far staccare la cute aculeata...e scommetterei che questa pratica perdura in alcune zone rurali italiane (non solo nella mia Puglia)
Cristillo suona troppo bene, sembra già una parola vera. Comunque ti consiglio di cercare qualche gruppo di rievocazione storica, spesso all’interno ci sono anche archeologi che fanno archeologia sperimentale
Bel video, accessibile e informante. Visto due volte. Spettacolare il materiale trovato nella tomba di Ka: il corredo più importante, dopo quello di Tutankamen. Ti consiglio di partecipare a manifestazioni di archeologia sperimentale, che si tengono periodicamente in primavera e in autunno. Molto istruttivo. PS. A proposito di curiosità culinarie: si dice che il tasso sia ottimo, purtroppo è una specie in via di estinzione (in Italia) ed è raro e protetto.
I ricci o porcospini venivano messi arrosto anche qui in Italia, dalle mie parti nei primi anni del dopoguerra, venivano cacciati e in qualche caso anche allevati. Per essere cucinato veniva privato dei suoi aculei tramite una veloce bollitura per poi essere strappati con delle pinze, dopo veniva rasato dei suoi peli. Poi veniva farcito con pancetta o salsiccia, oppure direttamente cotto arrosto, magari con un contorno di patate. Mi è stato riferito che la sua carne era particolarmente dolce e saporita, una festa in quel periodo di ristrettezze.
Si mangiano ancora, ma il porcospino, anche se non è legale cacciarlo. Io lo mangiai l'ultima volta un anno fa circa. Devo dire che è una delle carni più buone che abbia mai mangiato. Ma non lo rifarei solo perché sono specie protette.
Io la choufa l'ho mangiata! Essiccata assomiglia ai fiocche di cereali e può essere messa proprio come i fiocchi di cereali nel latte e nello yogurt. E sa di nocciole! È buonissima!
La xufa (in catalano, chufa in spagnolo) è molto diffusa a València, dove si usa per fare una bevanda tipica, l'orxata de xufa, l'orzata (sic!) di xufa
Quando da giovane mio padre cacciava, qualche volta tornava con ricci (ed istrici). Mia nonna mi disse che per pulirli si faceva un buco nella zampa, si soffiava e gonfiandosi la pelle si staccava, aiutando a scuoiarlo per togliere gli aculei. Pare che sapessero di maiale e selvatico, ma non di cinghiale.
Una curiosità sui ricci: al momento mi trovo a Mauritius per una ricerca etnografica e ho scoperto che è ancora molto popolare (in tutte le isole Mascarene a quanto pare, specialmente a La Reunion). Sanno benissimo quando comincia a svernare, un periodo in cui comincia una vera e propria caccia. Armati di bastone, ci si addentra nelle aree verdi per farne man bassa. Lo si cuoce come un salmì con molte spezie (cannella, chiodi di garofano, ecc) perché il gusto è ovviamente selvatico. Alcuni mi hanno detto che è come mangiare il cinghiale, anzi persino più buono, ma purtroppo non ho ancora avuto occasione di assaggiarlo.
Ottimo video d'informazione sugli egizi, tanta roba Ma Giacomo non avevi detto di voler mangiare tutto ciò che è commestibile in questo mondo, perché il riccio no?
Si parla di tardo medioevo e rinascimento, non di tempi antichi, ma se volessi provare archeologia sperimentale legata all’ambito schermistico, esiste la Sala d’arme Achille Marozzo (ora scherma VTAA) dove si studiano i testi antichi dei maestri di spada per riprodurre il loro stile di combattimento, tra le altre cose 😁
Mi hai messo il dubbio e sono andato a cercare... Stando ad un articolo di Samorini, pare che il papaver somniferum fosse pressoché sconosciuto almeno nel periodo faraonico e che al limite ci fossero casi di sporadica importazione, comunque specie più recenti. In ogni caso non qualcosa di così diffuso da poter essere comunemente usato dalle fasce di popolazione che ne avrebbero avuto più bisogno. Altre piante con proprietà antidolorifiche ci sono, però nulla di paragonabile (specie vista la bassa quantità di terpeni attivi anche solo nella canapa ai tempi). Quindi sì e no, c'erano degli antidolorifici, ma la maggior parte delle persone *probabilmente* non ne aveva accesso.
Ma cos'è ultimamente: mi recuperi tutte le memorie di "frutti antichi". A Livorno, città portuale, c'erano i venditori di zigole, agli inizi del novecento, forse fino alla seconda guerra mondiale. Facevano un grido speciale che, poteste sentirmi, è molto... sud mediterraneo-Levantino. "Zigolezigole zigolea" ma la vocale finale la scrivo A per disperazione: impossibile scriverla in fonetica col cellulare🙄😅
Qui in Tailandia é estremamente diffuso l'allevamento del pesce del Nilo chiamato " Pla Nim" ( la elle finale viene pronunciata emme). Il re della tailandia , tramite l'imperatore del Giappone, importò e diffuse questa specie nel paese come aiuto per la popolazione. Il gusto delle sue carni è apprezzabile.
Vorrei fare una domanda riguardante il Silfio (o Laserpicium, detto in latino). Per quanto sia una pianta che noi associamo all'epoca e al popolo romano, soprattutto per la sua estinzione, ci sono prove che venisse importato (o addirittura raccolto direttamente) e consumato in Egitto? D'altronde cresceva in Cirenaica (Libia, più o meno), che non è così distante dall'Egitto... Inoltre, data la quantità di benefici descritti in epoca classica di questa pianta (in parte testati su piante che oggi si ritengono essere strettamente imparentate) mi viene difficile pensare non godesse di una certa popolarità anche presso altre popolazioni.
Eventi a Imola, Torino e Brescia: entropyforlife.it/prossimi-eventi/
Il Museo: www.museoegizio.it/
Ringrazio anche l'aiuto di Mattia Mancini, che potete seguire su Instagram:
instagram.com/djedmedu/
Dovremmo tutti essere grati dell'abbondanza di cui godiamo e limitare il piu possibile gli sprechi e gli inquinamenti. Perchè una cosa certa è che il benessere non è scontato
Finché l'inquinamento e la penuria di risorse non verranno distrutte da Africa e Asia
Complimenti per il video, bellissimo, e a tutti quelli che lo hanno guardato dò un consiglio: venite a Torino e visitate il museo, non ve ne pentirete. Dopo i lavori di questi anni si è trasformato in un'istituzione all'avanguardia sia nell'esposizione che nella ricerca e i reperti sono di un'importanza straordinaria; giusto per darvi un'idea, visto che Giacomo non l'ha detto, la tomba di Kha e Merit è l'unica tomba intatta del nuovo regno conservata fuori dall'Egitto.
Questi video a cavallo con l'antropologia sono i miei preferiti. Complimenti
Ippoantropologia!
L'analisi della quantità relativa degli isotopi di carbonio si usa anche per sgamare chi, per produrre grappa di uva (pianta C3), ha barato e aggiunto zucchero (da barbabietola o canna, piante C4).
Video molto interessante, grazie!
Ahah, sono andata a controllare, no, la barbabietola è c3, che memoria!
Credo si usa anche per il Miele ma sono ignorante… può essere?
@@nexnexusnex Mi sembra poco probabile per il fatto che di base il miele costa molto di più (e lascia un po' di aroma, anche se distillando si perde)
@@mattia_carciola noooo mi sono espresso male forse, intendo dire che usano questo test anche per sgamare il miele “falso” fatto con glucosio e fruttosio.
@nexnexusnex ahhhh, ok era un po' fraintendibile prima in effetti
Il tour dei musei sarebbe un format spettacolare 👍
A gennaio vado a Torino al museo egizio per la prima volta, è dalle superiori che voglio andarci e ora ho 30 anni tondi e la cosa mi emoziona e mi fa tornare al mio me delle superiori. Volevo solo condividere questo, peace.
Te ne innamorerai profondamente. È spaziale. Inoltre mi hanno consigliato vivamente anche la parte sull'antico Egitto al British Museum a Londra.
Non so quanto rimarrà a Torino, ma se vorrà visitare diversi musei torinesi, o piemontesi, le consiglio l'abbonamento musei del Piemonte.
Mi piace molto il fatto che tu sia più sciolto e meno "rigido" nell'esposizione rispetto ai primi tuoi video che ho visto (ti seguo dal video delle api in poi, per intenderci, a seguito della segnalazione di Roberto Mercadini credo di 4 anni fa).
Mi piace molto inoltre che ci sia anche con qualche sprazzo di commenti personali. Anche i video che passano dietro secondo me hanno avuto un bel salto di qualità. Ottimo lavoro!
Bello 🎉🎉Guarda io uso i tuoi video per insegnare alla primaria !! Sono sempre utilissimi!!😊
Bellissimo video. Il tema è incredibilmente affascinante, ma ho apprezzato anche il ritmo tranquillo del racconto.
Il riccio si mangiava anche in italia. Ne ho trovato la ricetta in un vecchio ricettario piemontese
Ho vissuto in Egitto nella seconda metà degli anni '70 e ho visitato il museo Egizio a Torino il mese scorso: fantastica la prima esperienza e meravigliosa la seconda! Se potete,andate all'Egizio a Torino! Vi resterà nel ❤️!
Gran bel contributo alla cultura, complimenti! Quando hai sparato la freddura della impossibilità di fare la scarpetta di salsa, malgrado tutto il pane a disposizione, ho riso con i goccioloni😂😂
Giacomo, tu sei un giovane scienziato,non posso definirti diversamente. GRAZIE. 👍👍👍👏👏👏
Accurato e interessante. Complimenti. Al termine mi ha fatto piacere sentir citare il buon Mattia Mancini, fonte inesauribile di conoscenza per noi appassionati di Egittologia. Bene, bravi, bis
Ma che bello! Interessante questa disamina dell’alimentazione nell’antico Egitto👏🏻🥳
3:30 "Un po' prima e un po' più a est" è la chiave per leggere la storia umana degli ultimi 12mila anni
Video interessantissimo, ❤ grazie Giacomo e complimenti: mi fa tanto piacere vedere giovani così tanto preparati e appassionati del proprio lavoro
bellissimo questo tipo di video sulla dieta antica! Piu video come questo farebbero un bel format.
Bravissimo! Complimenti per il video e l'approfondimento!!!❤
Da noi il frutto a 16:51 si chiama ndir, in senegal. In realtà assomiglia più al cocco, però più dolce.
Grazie mille per questo approfondimento!
Ostregheta che bel viaggio che mi son fatto!!!!! Grazie!
beh, ottimo video. anche il fatto che il museo ti abbia dato la autorizzazione porta valore al tuo lavor svolto fino ad ora.
Ti seguo da non molto, il tuo canale è stata una bella scoperta. Vivo a Torino e visito periodicamente il Museo egizio da quando ero bambino, se questa tua chiamata in causa sfocerà in una prossima mostra, correrò a vederla.
Che collaborazioni meravigliose😍 un format “musei-divulgatori qua su TH-cam “ moooolto interessante! Bravissimi 🎉
Video ricco di informazioni e pieno di punti molto interessanti sull'alimentazione nell'Antico Egitto. Davvero piacevole!
Gran bel video, da far vedere nelle scuole.
Grande video. Comunque spero che farai un video per prendere in giro come merita quel libro chiamato "Dio, la scienza, le prove"
16:33 attenzione, le melanzane sono genere Solanum ma sono originarie del sud-est asiatico, non delle Americhe. Lo so non è rilevante nel contesto del video ma ci tenevo a specificarlo.
Questa cosa me l ero persa
Bravissimo, complimenti, e soprattutto grazie!
Bel video. Fanne altri così. Bravo
Sarebbe proprio il caso di visitare il museo egizio, grazie del video, la storia del granito nel pane..azz mi vengono i brividi immagino che avessero una soglia del dolore molto più alta rispetto alla nostra
Museo egizio torinese, una meraviglia unica da cima a fondo.
La chufa! Mi hai sbloccato un ricordo....
Molti anni fa (troppi) eravamo a Valencia per un matrimonio. Gironzolando per la città, ad un certo punto vediamo un banchetto che vende "Orzada de chufa" (cito a memoria...) era una bevanda, molto simile all'orzata, molto buona, fresca e nemmeno troppo dolce. Ricordo che ci chiedemmo cosa fosse questa chufa e googlando in giro mi ero fatto l'idea che fosse una specie di arachide (almeno ci assomiglia di aspetto).
Ah, ma è quella chufa lì, dell'orchada de chufa? Non avevo collegato. Al mare da quelle parti ne ho bevuti litri.
@chiaradb327 immagino di sì, l'aspetto è simile
Ma quanto è interessante questo video 🎥?
Grazie mille ❤
Ottimo lavoro Giacomo, bellissimo video 😊
Complimenti, gran video! Davvero molto molto molto interessante! 😊
Complimenti. Molto interessante, come sempre.
Complimenti. Eccellente!
Grande Giacomo,molto interessante.👏👏👏
Complimenti per il video, interessantissimo :)
Ciao,apprezzo tutti i vostri contenuti e vi ringrazio perché sono fatti veramente bene.. ho solo una domanda , perché non caricate più nulla su Spotify ? Sarebbe molto comodo ascoltarvi “a modi podcast”
Perché parli al plurale?
@@astrobarrel non so pensavo fosse un progetto creato da più persone, tutto qui. Seguo tutti i video e ne apprezzo i contenuti
Bel video..bravo lei e' molto preparato.
Grazie di tutto.
Veramente bel video! Complimenti argomento interessantissimo l'alimentazione nei vari periodi della storia
Bellissimo video super interessante, grazie !
Che spettacolo di video!
Dannatamente bello! Bravo!!
Bravissimo grazie 👏👏👏👏👏
Che chufas si usano tantissimo a Valencia e le usano per fare l’orxata, una bevanda che ricorda molto il latte di mandorla. Molto buona specialmente quando è ghiacciata nelle giornate più calde
Mi hai fatto tornare voglia di provarla! Ho lavorato un periodo verso Granada e un paio di bar la preparavano però, per un motivo o per l'altro non mi è mai capitato di prenderla e adesso mi scoccia tantissimo. Perché sembrava davvero ottima...
Io sapevo che fosse popolare nel sud e centro America, ma conoscevo solo la versione di riso e mandorle. Devo vedere come reperire della chufa in Italia
Assaggiato quest' estate a Valencia e non mi ha convinto per niente😂 sapore di legno estremo
Alcune coniderazioni riguardo la questione birra:
- la caratteristica che più differenzia le birre prodotte in quel periodo (così come probailmente tutte quelle prodotte fino alla scoperta dei lieviti) e quelle moderne, è l'acidità: una birra moderna (a parte casi particolari) è fermentata solo da uno specifico ceppo di lievito Saccharomyces, in passato il mosto zuccherino era fermentato da una vasta diversità di lieviti e batteri, la maggior parte produttori di varie sostanze acide (batteri lattici, batteri acetici e altri). Possiamo pensarla come un pane liquido da lievito madre;
- non c'è nessun motivo di correlare l'uso di una particolare sorgente di zuccheri con la dolcezza, non c'è motivo di pensare che una birra fatta con farro sia più dolce di una fatta con frumento o qualsiasi altro cereale: la dolcezza dipende principalmente dalla quantità di zuccheri residui a fine fermentazione (probabimente molto bassa vista l'abbondanza di organismi presenti) e dal contenuto di sostanze amaricanti (si è visto quindi che già allora utilizzavano aggiunta di piante);
- le birre "weizen" che conosciamo attualmente sono carattarizzate aromaticamente da esteri fruttati (tipicamente banana) e fenoli prodotti da uno specifico ceppo di lievito, in uso si crede dal sedicesimo secolo in Baviera. Non so se l'affermazione che hai fatto è legata al fatto che è stato trovato quello specifico ceppo di Saccharomyces Cerevisiae nelle birre egiziane, ma in ogni caso non era quasi certamente, come detto sopra, l'unico microorganismo ad avere la possibilità di nutrirsi del mosto zuccherino e quindi a definire l'aroma del prodotto.
Grazie del video!
Ma che figata di video 😅
Fighissimo come format, non poteva venire meglio di così (a meno che non trovi il modo di farne uno in coppia con Barbero e lanciarvi gli assist a vicenda nel spiegare le curiosità 😉)
Quando alla fine hai detto che effettivamente ci alimentiamo, qualitativamente e quantitativamente tutti come faraoni (o anche di più), caspita mi ha fatto pensare questa cosa, soprattutto a quanto siamo fortunati per il benessere di cui godiamo.
Video super interessante!
Qualitativamente la carne e in generale il grasso degli animali oggi è terribile in confronto a millenni fa
@ sotto quali punti di vista? Comunque ti faccio notare che oggi abbiamo tecnologie e conoscenze molto migliori di allora che ci permettono di avere un’enorme sicurezza alimentare
@@L.U.C.A.97 dal punto di vista della conservazione sì (anche se ci sono molte eccezioni per la carne in molte parti del mondo ancora) io parlo dal punto di vista degli allevamenti intensivi che causano stress agli animali, e ciò porta la produzione di sostanze nocive per chi la consuma.
E gli antibiotici che vengono usati durante la vita dell'animale, per non parlare del bioaccumulo di metalli pesanti derivanti dai pesticidi che vengono usati durante la coltivazione delle piante per nutrire gli animali.
@ Quali sarebbero queste sostanze nocive derivanti dallo stress degli animali? Sono in concentrazioni sufficienti a recare un danno significativo alla salute umana?
Segnalo un report dell’EMA, “Sales of veterinary antimicrobial agents in 31 European countries in 2022” dove viene detto che in 10 anni il consumo di antibiotici in Europa si è praticamente dimezzato, inoltre non si registrano concentrazioni tossiche di antibiotici nelle carni commercializzate in Europa.
Quali sarebbero i fitofarmaci con metalli pesanti? La soia che usiamo negli allevamenti intensivi ha concentrazioni di metalli pesanti superiori ai limiti di legge? Hai dei report che lo dimostrino?
Ripeto in Europa la carne è sicura e i controlli ci sono (a differenza di secoli fa)
@@huizacheeduils3520 Quali sarebbero queste sostanze nocive derivanti dallo stress degli animali? Sono in concentrazioni sufficienti a recare un danno significativo alla salute umana?
Segnalo un report dell’EMA, “Sales of veterinary antimicrobial agents in 31 European countries in 2022” dove viene detto che in 10 anni il consumo di antibiotici in Europa si è praticamente dimezzato, inoltre non si registrano concentrazioni tossiche di antibiotici nelle carni commercializzate in Europa.
Quali sarebbero i fitofarmaci contenenti metalli pesanti? La soia che importiamo e che usiamo negli allevamenti ha concentrazioni di metalli pesanti superiori ai limiti di legge? Ci sono dei report che lo dimostrano?
In Europa la carne è sicura e i controlli ci sono (a differenza di millenni fa)
Bellissimo video! Molto interessante
Museo Egizio il top assoluto, sempre stato bellissimo.
Ciao Giacomo minuto 24:45 dici che le calcificazioni avvenivano all’interno delle vene, in realtà l’aterosclerosi è una patologia a carico delle arterie, scusa se sono stato puntiglioso.
Bravissimo!
Ottimo video, molto interessante!
Video molto interessante! 😃👏👏💐GRAZIE
Grazie. Video molto interessante.
Bellissimo video molto interessante e ben girato
Mio padre era solito raccontarmi che nella Maremma toscana di mezzo secolo fa era cosa abbastanza comune cibarsi di istrici e ricci. Non che esistesse una caccia attiva a questi animali, ma se ne capitava uno nell'orto, il contadino di turno non ci pensava due volte ad accopparlo a colpi di zappa.
La tecnica per togliere gli aculei era semplice. Dopo aver inciso la pelle veniva inserita una penna (tipo una biro) e si soffiava "sottopelle". Questo permetteva il distacco dello strato di tessuto al quale erano ancorati gli aculei.
Da bambino mi capitò di assaggiare un ragù a base di carne di istrice. Ottimo.
OGNI TUO SINGOLO VIDEO È BELLO
Grazie mille
Molti anni fa, assaggiai una birra fatta sa un tizio che, partendo dalla lista di ingredienti trovata su una tavoletta egizia, provò a replicarla, ipotizzando le quantità degli ingredienti. Era dolce e pastosa, buonissima.
Ma se il direttore del museo egizio si chiama Greco il direttore del museo della acropoli di Atene come si chiamerà?
Romano ovvio.😎
@@Observaalo stavo scrivendo io😅
@@Giubizza :P
😂 a terra io
Si chiama Maria Lagogianni-Georgakarakos
Il riccio lo mangiavamo anche in italia e forse c'è qualcuno che ancora li mangia. Il mio vicino mi raccontava che fino a 30 anni fà, andavano a cercarli di notte con l'aiuto di una torcia.
Bel video! Per il viaggio in Siria a mangiare cristilli ti consiglio di aspettare un po' 🥲
Bravissimo come sempre! ti segnalo, con la massima neutralità possibile, che fino a 20-30 anni fa ho sentito resoconti diretti di persone che consumavano la carne di Erinaceus europaeus, con annessi dettagli splatter sulla pratica di gonfiare il sottocute con un compressore per far staccare la cute aculeata...e scommetterei che questa pratica perdura in alcune zone rurali italiane (non solo nella mia Puglia)
Un'amica di famiglia ci ha raccontato che nella sua famiglia si cucinava abitualmente il riccio, in particolare al sugo. Anche io pugliese :)
Che dire? Bravo e simpatico!
Cristillo suona troppo bene, sembra già una parola vera.
Comunque ti consiglio di cercare qualche gruppo di rievocazione storica, spesso all’interno ci sono anche archeologi che fanno archeologia sperimentale
Bel video, accessibile e informante. Visto due volte.
Spettacolare il materiale trovato nella tomba di Ka: il corredo più importante, dopo quello di Tutankamen.
Ti consiglio di partecipare a manifestazioni di archeologia sperimentale, che si tengono periodicamente in primavera e in autunno. Molto istruttivo.
PS. A proposito di curiosità culinarie: si dice che il tasso sia ottimo, purtroppo è una specie in via di estinzione (in Italia) ed è raro e protetto.
I ricci o porcospini venivano messi arrosto anche qui in Italia, dalle mie parti nei primi anni del dopoguerra, venivano cacciati e in qualche caso anche allevati. Per essere cucinato veniva privato dei suoi aculei tramite una veloce bollitura per poi essere strappati con delle pinze, dopo veniva rasato dei suoi peli. Poi veniva farcito con pancetta o salsiccia, oppure direttamente cotto arrosto, magari con un contorno di patate. Mi è stato riferito che la sua carne era particolarmente dolce e saporita, una festa in quel periodo di ristrettezze.
Si mangiano ancora, ma il porcospino, anche se non è legale cacciarlo. Io lo mangiai l'ultima volta un anno fa circa. Devo dire che è una delle carni più buone che abbia mai mangiato. Ma non lo rifarei solo perché sono specie protette.
Io la choufa l'ho mangiata! Essiccata assomiglia ai fiocche di cereali e può essere messa proprio come i fiocchi di cereali nel latte e nello yogurt. E sa di nocciole! È buonissima!
Super interessante, adoro questi video
La xufa (in catalano, chufa in spagnolo) è molto diffusa a València, dove si usa per fare una bevanda tipica, l'orxata de xufa, l'orzata (sic!) di xufa
Quando da giovane mio padre cacciava, qualche volta tornava con ricci (ed istrici). Mia nonna mi disse che per pulirli si faceva un buco nella zampa, si soffiava e gonfiandosi la pelle si staccava, aiutando a scuoiarlo per togliere gli aculei.
Pare che sapessero di maiale e selvatico, ma non di cinghiale.
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Una curiosità sui ricci: al momento mi trovo a Mauritius per una ricerca etnografica e ho scoperto che è ancora molto popolare (in tutte le isole Mascarene a quanto pare, specialmente a La Reunion). Sanno benissimo quando comincia a svernare, un periodo in cui comincia una vera e propria caccia. Armati di bastone, ci si addentra nelle aree verdi per farne man bassa.
Lo si cuoce come un salmì con molte spezie (cannella, chiodi di garofano, ecc) perché il gusto è ovviamente selvatico. Alcuni mi hanno detto che è come mangiare il cinghiale, anzi persino più buono, ma purtroppo non ho ancora avuto occasione di assaggiarlo.
Bellissimo video. Non ho capito la paga di 10 pagnotte e un 1/3 di giara di birra per quante "ore" di lavoro fosse. Una giornata? Una settimana?
Ciao Giacomo sono Sabino bellissimo video interessante😀😀😁😁😊😊😎😎
Bel video, ma cosa è successo all'audio alla fine?
Fatti una pizza e lascia in pace i ricci 😁.
Meglio i conigli crudi
Buongiorno, vorrei un cristillo anche io, sono curiosissimo.
Ottimo video d'informazione sugli egizi, tanta roba
Ma Giacomo non avevi detto di voler mangiare tutto ciò che è commestibile in questo mondo, perché il riccio no?
Il riccio è un impostore! Si fa chiamare riccio, anche se, in realtà è a spazzola!
Bellissimo
bellissimo
Si parla di tardo medioevo e rinascimento, non di tempi antichi, ma se volessi provare archeologia sperimentale legata all’ambito schermistico, esiste la Sala d’arme Achille Marozzo (ora scherma VTAA) dove si studiano i testi antichi dei maestri di spada per riprodurre il loro stile di combattimento, tra le altre cose 😁
Non sapevo che gli Egizi fossero vegetariani . Una bella scoperta 😊
Qual è la terza zona in cui si è sviluppata la permanenza della lattasi?
Ho a casa della genitrice un manuale di cucina campana dove ci sono le ricette anche per il riccio e per il ghiro.
Ma sì! Anche da me, in Calabria ionico centrale, si mangiavano! Anche il tasso, chiamato melògna, era un piatto prelibato.
11:00 gli antidolorifici esistevano, le piante esistono da sempre 😅
Mi hai messo il dubbio e sono andato a cercare... Stando ad un articolo di Samorini, pare che il papaver somniferum fosse pressoché sconosciuto almeno nel periodo faraonico e che al limite ci fossero casi di sporadica importazione, comunque specie più recenti. In ogni caso non qualcosa di così diffuso da poter essere comunemente usato dalle fasce di popolazione che ne avrebbero avuto più bisogno.
Altre piante con proprietà antidolorifiche ci sono, però nulla di paragonabile (specie vista la bassa quantità di terpeni attivi anche solo nella canapa ai tempi). Quindi sì e no, c'erano degli antidolorifici, ma la maggior parte delle persone *probabilmente* non ne aveva accesso.
Ma cos'è ultimamente: mi recuperi tutte le memorie di "frutti antichi". A Livorno, città portuale, c'erano i venditori di zigole, agli inizi del novecento, forse fino alla seconda guerra mondiale. Facevano un grido speciale che, poteste sentirmi, è molto... sud mediterraneo-Levantino. "Zigolezigole zigolea" ma la vocale finale la scrivo A per disperazione: impossibile scriverla in fonetica col cellulare🙄😅
Qui in Tailandia é estremamente diffuso l'allevamento del pesce del Nilo chiamato " Pla Nim" ( la elle finale viene pronunciata emme). Il re della tailandia , tramite l'imperatore del Giappone, importò e diffuse questa specie nel paese come aiuto per la popolazione. Il gusto delle sue carni è apprezzabile.
Horchata spagnola è fatta con la chufa ...mi piace un sacco
Vorrei fare una domanda riguardante il Silfio (o Laserpicium, detto in latino). Per quanto sia una pianta che noi associamo all'epoca e al popolo romano, soprattutto per la sua estinzione, ci sono prove che venisse importato (o addirittura raccolto direttamente) e consumato in Egitto? D'altronde cresceva in Cirenaica (Libia, più o meno), che non è così distante dall'Egitto... Inoltre, data la quantità di benefici descritti in epoca classica di questa pianta (in parte testati su piante che oggi si ritengono essere strettamente imparentate) mi viene difficile pensare non godesse di una certa popolarità anche presso altre popolazioni.
Giacomo la chufa in Spagna si beve però. È l'ingrediente principale della horchata valenciana (quella sì da provare assolutamente)
Da piccino il riccio l'ho mangiato: nella zona della Valle Camonica era abbastanza comune, come lo scoiattolo. Non ricordo come lo cucinava mamma
20:20 fino agli anni 60 circa il riccio si mangiava anche in Italia. Mio zio ne parla come di una carne buonissima.
Stessa cosa per l'istrice
Anche io ho scritto un commento a riguardo. Sono a Mauritius ed è ancora diffuso e anche qui tutti mi dicono che è buonissimo ahah