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Il VINTAGE nel mondo Hi-Fi - Ne vale la pena? Per me no, e vi spiego perché
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- เผยแพร่เมื่อ 17 มิ.ย. 2022
- La passione per il mondo Hi-Fi ha coinvolto negli anni diverse generazioni desiderose di ascoltare a casa propria nel modo migliore possibile la propria musica.
E' chiaro quindi che è possibile trovare nel mondo dell'usato prodotti con decenni di onorato servizio sulle spalle. Il mondo del Vintage Hi-Fi
Vale la pena investire su questi prodotti per allestire oggi un impianto?
Oggi vi dico la mia opinione distinguendo tra il mondo dell'usato e quello del vintage
#vintage #hifi #audiofilando
Date un'occhiata al negozio Amazon di Audiofilando... Forse troverete qualche spunto!
www.amazon.it/...
Ormai su TH-cam non si può fare più granché perciò...
Le prove d'ascolto complete dei prodotti in prova le trovate sul canale Telegram di Audiofilando!
t.me/Audiofilando
Le nostre prove d'ascolto sono realizzate utilizzando il registratore Zoom H4nPro
amzn.to/2EpaSpt
Gli album delle nostre prove d'ascolto!
Tool - Lateralus amzn.to/2MHfmIn
Dire Straits - Communique amzn.to/3cM9msz
Beethoven - Sinfonie - Karajan amzn.to/3dOyJeJ
Dream Theater - Awake amzn.to/2EfXQde
![[UNCUT] ชาวบ้านถาม “นายกอุ๊งอิ๊งค์” ประชาชนมีกิน มีใช้ กี่โมง? I คนดังนั่งเคลียร์ I 16 ส.ค. 67](http://i.ytimg.com/vi/tKZvOzLIJJc/mqdefault.jpg)
Non è assolutamente vero. Basta ascoltare alcuni prodotti blasonati e confrontarli con alcuni prodotti Vintage. L'orecchio non mente
D’accordassimo. Vedi il sito di Claudio Checchi “il sito della passione audio” e avrete molte conferme.
Le ricordo che "Hi-FI" significa "Alta Fedelta", nel senso che l'impianto deve dare in uscita un segnale il più fedele possibile a quello della sorgente sonora. Non deve aggiungere, ne togliere niente.
- Per sapere se un prodotto audio è o non è Hi-Fi, basta solo misurare le sue caratteristiche (Potenze, distorsioni, evoluzione della distorsione in base alla potenza, la risposta in frequenza à -3dB, -2dB, -1dB, il rapporto segnale / rumore, il rendimento electtrico e quello acustico, ...
- Lei pretende che i transistor moderni utilizzati per la Hifi sono migliori di quelli degli anni 70 o 80. Per poter affermare questo, su quale pubblicazione scientifica oppure su quale rapporto di verifiche in laboratori imparziali) che dimostrano tali differenzi di caratteristica?
- E' vero che tra tutti i tipi di condensatori, quelli elettrolitici sono i più deboli nel tempo. Intanto, non sono quasi mai usati nei filtri delle casse Hifi. (Ma anche se fosse il caso, il costo del condensatore di ricambio è inferiore à 5€).
- A proposito, i prodotti HI Fi moderni contengono anche loro condensatori elettrolitici, anch'essi deboli nel tempo. Per cui, immaggino che Lei procede ad una certa sostituzione periodica di questi condensatori, per non rischiare di transformare il suo impianto in impianto "Vintage".
Quindi vorrei sapere qual'è la sua frequenza di sosstituzione.
Ogni anno? Ogni mese? Ogni giorno? Ad ogni ascolto?...
Una precisazione doverosa sui transistor. I loro parametri fondamentali, compresi i difetti come le capacità parassite e la resistenza serie, sono elencati sui datasheet. Si tratta di multinazionali dell’industria dei semiconduttori, non di cantinari. I loro datasheet sono la bibbia dell’elettronica, con parametri figli SOLO di misure. Bisogna saperli leggere però…😉
@@Audiofilando Sembra che Lei non è informato che esistono delle "tavole di Equivallenza dei componenti elettronici.
Basta andare a vedere un quartetto a Teatro,non ci vedo mai ne il signor Di Prinzio, ne tanto meno i suoi amici.
Quale timbrica gli assomiglia di più?
Impianti vintage o nuovi?
Non c'è partita.......
Gli impianti nuovi nulla di più lontano dall'alta fedeltà.
@@itacaperduta Le principali differenze sonore non dipendono dal tipo di finali usati (entro certi limiti) ma dalle circuitazioni che, oltre alle distorsione molto bassa e una risposta in frequenza piatta, permettono un alto slew rate e un alto fattore di smorzamento per ottenere un suono neutro.
Siccome ho visto merda con questi due parametri scarsissimi venduta a migliaia di euro, posso solo dire che la stupidà umana è il parametro più importante per la scelta di un amplificatore HiFi
@@brunobassi2440 povera patria cantava il maestro Battiato
Posseggo più impianti hi-fi, per passione decennale, attualmente uso diffusori Quad esl 57, finali Quad 2 con il suo pre, giradischi Transcriptor reference con "phono" separato, lettore CD Micromega solo H, e aggiungo che, lo straordinario rapporto qualità prezzo di questo impianto, al valore usato di oggi, non è minimamente paragonabile ad un impianto moderno che possa perlomeno avere più o meno la stessa qualità, per non parlare del "fascino", molto importante per chi ama le cose belle, perché solo le "prestazioni assolute" non servono a niente! Saluti
Conosco 2 progettisti famosi, oggi non s'inventano niente,scopiazzano e cambiano solo i componenti.
Arriviamo a 100 anni fa.......
Cablaggio in aria punto punto,in tre dimensioni anziché 2,con connessioni saldate in argento,cavo anziché piste,induttanze con cavi twistati anziché componenti in più.
Sarà meglio?
Il mio amico progettista me lo ha fatto, unico, tutto a mano.
Con 8watt pilota addirittura le AR10 Pgreco che ha i trasformatori nei crossover,non ci riesce neanche il Synthesis Roma 510AC da 80watt.
Poi non parliamo di operazionali e controreazione........questi signori per i soldi vendono anche gli aspirapolveri.
Difficile non essere d'accordo, la argomentazioni sono assolutamente forti. Tuttavia, io ho SOLO impianti vintage, ma per un motivo molto semplice: a parità di prezzo (o guardando il rapporto prezzo/prestazioni) è difficile trovare di meglio. Mi spiego: io ho un NAD3020 (vecchia gloria), ma l'ho pagato 100 euro. Con 100 euro che amplificatore nuovo potrei prendere? Si accompagnano un Philips GA408 con perà una AT95Ex, un NAD 521BEE e due belle Focal Chorus 715; a tutto questo ho aggiunto un moderno DAC per l'HiRes. Il risultato è che il suono mi piace, e non sono così convinto che che 3/400 euro (il valore dei pezzi tranne le casse) potrei avere di meglio. Sbaglio qualcosa?
Ciao Marcello! L’importante è godere della propria musica perciò… non sbagli!
Se possiedi un nad vai tranquillo li freghi tutti ,l’ho posseduto per anni un gioiello poca potenza ma tanta musicalità
Ho un Revox b 77 che ho fatto “restaurare” forse dal più accreditato esperto del settore ( Luca Maria Olgiati ) conoscitore da lunga data della elettroniche Revox ( ha scritto anche un libro ) il risultato è incredibile . Suono perfetto ,registrazioni superlative , per chi è amante del suono analogico ai massimi livelli , un registratore a bobine non può mancare 👍🔝
Tanta roba revox 👍👍👍👍
Ciao Giovanni! Eh si, per i registratori a bobine non si può fare a meno che guardare al passato! Buoni ascolti!
Anch'io ho un B77 mkII restaurato in parte da me e in parte da un laboratorio specializzato. Funziona alla grande. Ma è pur sempre un vecchietto e va usato con rispetto.
@@Audiofilando buona sera scusami se ti faccio una richiesta fuori luogo ma mi fido ciecamente di te e vorrei acquistare uno speaker bluethoot anche se tu non ne sei un'estimatore ma qualche consiglio me lo saprai dare credo.io cmq ascolto soprattutto musica italiana ma anche straniera anche rock ad esempio non amo i bassi in voga ultimamente che sovrastano tutto! io prediligo l'ascolto di voci chiare pulite cristalline.a casa ho un bang e olufsen che anche se non e il massimo però fa il suo dovere..se puoi consigliarmi ti ringrazio vivamente..
io non ho mai capito cosa si asçolta da una bobina, voglio dire, non mi risulta che le case discografiche distribuiscano le loro produzioni su questo supporto, magari sbaglio
Non sono assolutamente d'accordo per quanto riguarda l'evoluzione dei semiconduttori legati all'amplificazione analogica, i migliori esempi di sviluppo di transistor a basso rumore dedicati all'audio si hanno negli anni 80 e 90. Al giorno d'oggi la quasi totalità dei produttori di semiconduttori non fa transistor di potenza selezionati per uso audio, perché non sono più così utilizzati nelle elettroniche dove erano una volta quasi la regola. Lo sviluppo attuale si è spostato molto su amplificatori digitali dove non importa se il transistor in se ha un alto fruscio, l'output non dipende da quello, oppure nei finali integrati che fanno storcere il naso un po' a tutti. Salvo rari casi oggi siamo di fronte a un sacco di marketing e cose fantasiose fatte apposta per gonfiare i prezzi a volte anche a discapito della qualità, raccontando balle fantasmagoriche. Il mio commento potrà fare incazzare qualcuno ma vi assicuro di non parlare a caso. Un caro saluto agli amici appassionati di HiFi ed elettrotecnica.
Parole sante e non ci dimentichiamo che i nuovi guru dell'HiFi ci propinano cavi, ciabatte e accessori strani chq costano quanto un intero impianto, paventando migliorie astrali.. buona musica a tutti
Ciao, seguo con interesse i tuoi video, veramente esaustivi.
La nostra bellissima passione (e anche strana) spesso ci porta a giudizi opinabili dettati da tantissimi fattori, che vanno dal lato percettivo fino al lato tecnico...
L'audiofilia come tante altre cose esposte alla fisica e a giudizi critici non può fare a meno della celeberrima "coperta corta".
Si parla di limiti tecnici, ma anche limiti di ambienti (non tutti compreso io abbiamo sale d'ascolto degne di questo nome) limiti di percezione (le nostre orecchie, non sono il massimo della linearità e non sono tutti uguali) e poi il limite dei limiti, cioè quello economico (per molti anche un entry level da 1.000€ é una grande spesa, ma l'hifi ci piace lo stesso).
Ovviamente é chiaro che trovare un compromesso significa dormire o con la testa o con il sedere scoperto. La vita dell'audiofilo non é una vita facile, ma ecco cosa ci viene in aiuto, il Gusto!
Dopo un ventennio di ascolti di tanti generi e configurazioni di impianti, che vanno dalle Valvole fino allo stato solido, di vecchiume e nuovume, i tempi "diciamo"di una mia maturità audiofila mi portano a una via alternativa, che per un certo senso raggira alcuni dei limiti sopraelencati.
É chiaro che con il vintage si raggira il limite economico, a patto che si trovi un prodotto in ordine e soprattutto di una certa qualità.
Non é detto che tutto il vintage sia ben suonante, ma vi sono degli apparecchi che riescono ad essere veramente interessanti!
Ovviamente chi parla di hi end proprio in questo contesto si trova fuori come un balcone, ma non di tanto però.
Oggi con qualche sacrificio in più, un umile operaio si potrebbe portare a casa un affascinante coppia pre e finale krell o Threshold, una bella coppia di B&w top di gamma anni 80 e magari un bel gira Mikro seiki...
E chiaro che a fronteggiare una spesa del genere, bisogna constatare per ben benino lo stato di salute degli apparati, perciò per spese superiori ai 1000€ meglio rivolgersi a un negozio che dia un minimo di garanzia sull'usato.
Ma tornando con i piedi per terra, e nel fin troppo umile portafogli, valutare un
Impianto vintage specie per i vinilomani come me, potrebbe essere un'alternativa per niente fuori luogo.
Ascolto praticamente (quasi) tutti i generi musicali, dalla prog al kraut dal jazz alla classica, funky, disco fino alle sound track dei film...
Tirando una conclusione é chiaro che una conclusione non ci sia...
Oggi mi ritrovo una quintalata di apparati più o meno vintage, e più o meno pregiati, ma una cosa é certa, che ognuno fonda le proprie scelte anche su parametri più o meno discutibili ma mai banali...
Opinabili ma anche alternative.
Con questo e non affermò che ascoltare la musica da uno stereorama sia alternativo, ma la ricerca del suono perfetto a volte coincide con il suono che ci piace e magari si trova dentro un pesantissimo Jap anni 70/80 o un modestissimo Inglesino o dei teutonici diffusori a sospensione pneumatica, per non parlare di quei affascinanti giradischi ipermolleggiati di un tempo...
Cordiali saluti e lunga vita alla musica e l'hifi!-)
Ciao e grazie per il tuo interessante commento!
L' era '70 . '80 e '90 fu un periodo incredibile per l' hi-fi , ma ormai non torno piu' indietro.
Eh si!
Ottima riflessione e come hai detto con un discreto vintage può benissimo sopraffare un economico moderno. Il punto è, quanto c.è da spendere in più oggi perché il divario spesa tra vecchie glorie e nuovo sia giustificato? Sono stato in un negozio hifi dalle mie parti, ho ascoltato un musical fidelity m5 in sala di ascolto perché leggendo le varie prove poteva essere il mio punto di arrivo.il tutto fatto con i miei diffusori,poi insoddisfatto della resa del fidelity,ho chiesto al venditore se potevamo fare il paragone con quello che avevo portato,(pensando a una permuta)un Luxman 430. Stesso brano,il 430 suonava di gran lunga meglio in tutto...era talmente evidente che il venditore mi ha detto,si..... effettivamente suona meglio. Quanto devo spendere oggi per alzare l'asticella? Purtroppo 2000 euro non bastano.
Grazie Riccardo per aver condiviso con la community la tua esperienza diretta
@@Audiofilando hai semplicemente ascoltato un amplificatore che non fa al caso tuo! non basta ascoltare un solo amplificatore (oltretutto scelto "leggendo le varie prove"!) per avvalorare la tua tesi. Il Luxman che a suo tempo era sicuramente un ottimo amplificatore oggi è facilmente superato da amplificatori nuovi, sicuramente non della stessa fascia di prezzo nella quale si trova il Luxman usato (intorno ai 700 euro se in ottimo stato), ma spendendo 2 mila euro trovi di meglio.....
@@comitatoutentitrn9921 700€ per un luxman 430 è da pazzi!!
@@comitatoutentitrn9921 700 euro per un 430 ma siete malati di mente?io ho comprato un pre e finale adcom 585 per la testa cifra
Mah dove sarebbero i miglioramenti per le mie sonus faber electa amator, minima amator, cremona, b&w 801 i miei nad silver i miei accuphase che suonano perfettamente anche dopo 20 anni. Caso mai per i diffussori basta ricappare magari sostituendo gli elettrolitici. Ho quasi tutte le Kef dalle calinda alle corelli cresta e le bmw della serie DM. Le mie Dm 16 dopo 40 anni sono ancora perfette. Per comprare una cassa come una 801 quanti soldi devi spendere?
Ciao Maurizio sono un possessore di hi-fi vintage da un po' di tempo...se un apparecchio hi-fi ad esempio un amplificatore a transistor vecchio o molto vecchio risultasse poco usato e ben conservato nel tempo, avrebbe lo stesso grado di usura di uno utilizzato per più tempo? Grazie
senza sostituirmi al Cortese Ingegnere, essendo anche io appassionato di HI FI ed anche un pochino di elettronica, ti posso dire che il fenomeno dell'ossido e del deterioramento di alcuni elettroliti prescinde dal loro utilizzo, anzi c'è chi sostiene che il condensatore elettrolitico si conserva meglio se sotto tensione piuttosto che in assenza di essa, se consideriamo che alcuni elettrolitici solo fluidi, il tempo li asciuga li secca, il carta ed olio ne è un esempio, anche l'ossido che in alcuni casi è voluto come nel MOS, in altri casi riduce la conducibilità elettrica.
quindi il Tempo scorre inesorabile per tutto e tutti!
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Federico ha spiegato alla perfezione la questione
@@federicociciarello7388 concordo quello che dici anche se non saprei quantificare quanto decada l'efficienza e le prestazioni di un apparecchio elettrico nel corso degli anni...tendo a precisare innanzitutto che di elettronica non ne capisco nulla. Nella mia esperienza ho trovato un amplificatore Scott del 1978 che a detta dell'ex proprietario,e rimasto spento per circa 25 anni. Me lo sono portato a casa e collegato...una volta acceso non aveva assolutamente potenza ne bassi una situazione che per giorni e giorni mi faceva riflettere se portarlo in assistenza o meno.. incredibilmente dopo molti giorni e in maniera graduale e spontanea a cominciato a riavere potenza e soprattutto i bassi... premetto non saprei quantificare a oggi quanta efficienza e potenza possa aver perso visto che il suono "sembra" essere tornato come una volta.
Io vorrei proporre un test in "doppio cieco" nell'ascolto di vari brani musicali come si fa nei veri test scientifici e poi vediamo chi sapra' riconoscere un apparecchio con condensatori nuovi o un po' vecchiotti. Mi sa che va a finire come con la degustazione dei vini durante esperimenti controllati di questo tipo...Perche' non si fanno questi test (sono di semplice progettazione) invece di pontificare prendendo posizioni aprioristiche? Penso che crollerrebbero molti castelli di carte
Ciao! Lungi da me pontificare… mi limito a descrivere tecnicamente un argomento… tecnico! Non ho parlato di orecchio ma di pure prestazioni elettroniche. Wanna Marchi & Co li trovi altrove…
Non è necessario fare dello spirito. Quando mi sono piaciuti i tuoi interventi non ho esitato a farti i miei complimenti più sentiti. Questa volta ho qualcosa da ridire, utilizzando un metodo scientifico che si usa in ricerca statistica. Il tuo argomento è ragionevole, ma ragionevole significa possibile non certo...
ciao Maurizio piacere anche io mi chiamo Maurizio, scusa sé ti disturbo, volevo chiederti devo mettere un canale centrale su un amplificatore Yamaha r n 800 a ,le prese sono quelle pre out R/L vicino a quelle del giradischi? Grazie in anticipo
Aggiungiamoci anche gli anni 90 con il gli impianti hi fi dotati di due diffusori stereo potenti 120 watt rms più la codifica dolby pro logic da far tremare le pareti a seconda se la sorgente viene dal cd o musicassette, dischi in vinile.
Gli amplificatori vintage avevano eccezionali prestazioni al banco, vedi risposta in frequenza, distorsione armonica, rumore di fondo ecc ecc. Il suono emesso invece era tutt'altra storia, ampiamente controreazionati, come del resto adesso, ma in quantità molto maggiore
Ciao e grazie per il tuo commento!
Non voglio fare polemica , non sono in possesso di prove che possano dare ragione sul nuovo, piuttosto che sull'usato od il vintage, però mi piacerebbe fare, con persone come te, quindi con esperienza da venere una bella prova d'ascolto con dietro una tenda tre impianti con tre amplificatori, appartenenti alla stessa fascia di performance, uno moderno, uno usato ed uno vintage collegati tutti e tre con tre lettori CD uguali e di QUALTA' ed ascoltare tre CD identici e poi lasciare che chi ha le capacità, classifichi i tre amplificatori, riconoscendoli per anzianità , quindi riconoscendo la diversa costruzione elettronica e quindi le loro diverse performance. Secondo me, e ne sono profondamente convinto, potremmo avere delle amare sorprese, e farci delle gran risate, benefiche.
Ciao! Sarebbe una prova interessante! Lo scopo del video è solo quello di offrire un punto di vista tecnico oggettivo sulla questione.
Se il discorso finisce per arrivare alla qualità dell'udito di un audiofilo si tocca il patetico. Quel tipo di prove alla cieca sono il terrore di ogni collezzionista di supporti e apparecchi per la musica , perchè sanno benissimo che ci farebbero una figura di merda.
Hai centrato perfettamente il discorso caro Maurizio, concordo pienamente con la tua linea!! Anch ' io sono amante del vintage, sfoglio golosamente le mie riviste hifi anni 70 x bearmi di questi oggetti hifi cosi maledettamente fascinosi e che tutt' ora posseggo.... Ma se spostiamo il confronto dal punto di vista tecnologico/funzionale il gap diventa irriverente!! Quindi mangiamoceli pure questi prodotti retro'... ma, razionalmente, solo con gli occhi!! 😍
Concordo in pieno!
D’accordo quasi su tutto. L’unica cosa che vorrei puntualizzare è in merito ai transistor: da quasi 30 anni non esistono più transistor audio. Quindi i produttori inseriscono transistor designati per altre applicazioni. Nonostante questo sono d’accordo nel non investire nel vintage, in quanto nel caso un transistor si bruci non sarebbe possibile sostituirlo. Un mio amico ha desistito da prendere un Krell in quanto i Mosfet Sony non sono piu reperibili.
Ciao Massimo e grazie per il tuo commento
Ho un Finale del '91 con 20 Mosfet.
Non si brucia niente.
Nemmeno i condensatori si trovano più, ma questo ti deve far pensare a che ciofeche vendono oggi.
Uguale alle case con meno cemento.
E anche se la tecnologia andata avanti, non sempre le componenti sono migliori.......e ci sono progetti/scelte molto discutibili.
C'è sempre un transistor per sostituire un transistor bruciato. Basta prendere i libri di equivalenze e saper leggere l'inglese.
Ciao Maurizio, c’è una terza via, ho acquistato un ampli integrato Teac Ah 500 del 1990, portato da un tecnico “titolato” il quale ha provveduto a smontarlo totalmente , lavarlo, e “vitaminizzarlo” cambiando il cablaggio, condensatori, transistor e terminali per i diffusori. Che dire, è uno spettacolo musicalmente parlando. Un abbraccio a te ed a Elena
Ciao Andrea! In pratica hai cambiato il “motore”, buoni ascolti!
Se ha cambiato i transistor e non ha messo quelli originali come con i co densatori non avrà più il suono originale quindi vale 0
Complimenti per la spiegazione. Io compro vintage per amore e passione verso quel tipo di costruzione. Oggetti che non potevo avere da giovane perché troppo costosi oggi sono i miei soprammobili funzionanti per cui spendo più per la manutenzione che per l'acquisto di un equivalente nuovo. Al solo pensiero di possedere un apparecchio con le manopole di plastica mi inorridisce. L'unico che ho è il Mission 778x che lavora col TV.
Ciao Antonio e buoni ascolti!
Discorso ampiamente condivisibile , aimè il miglioramento tecnologico nel tempo va in modo inverso alla mia capacità uditiva e più gli anni passano e più mi sembrano vintage anche i prodotti attuali . Vorrà dire che quando andrò in pensione mi basterà una piccola radio tivoli rigorosamente mono. 😂 ciao!
Ahahahah ahimè Marco… hai ragione!
@Marco Tava perdonami se quello che ti sto dicendo potrà sembrare anche un po' impietoso ma obiettivamente il problema delle capacità uditive ad una certa età, non solo tuo quindi, rimane comunque, componenti nuovi o vintage che siano. Comunque sia, se ti può essere di conforto, sappi che l'udito ha anche delle capacità di adattamento, in questo caso al naturale declino, che possono sorprendere positivamente. ps: poi volendo è sempre possibile farsi impiantare un paio di orecchie bioniche di tipo supersonico ad alta risoluzione ;-)
@@ontherun8 ahaha grazie per l'intervento, il mio voleva essere un post ironico non ho reali problemi di udito al momento riesco ancora a godere della musica con il mio modesto impianto stereo. grazie! ciao!
Bisogna, adeguarsi col passare delle stagioni. Non c'è nulla da fare.
Capisco perfettamente che in questo canale si predilige un certo tipo di alta fedeltà basata su componentistica di nuova generazione che come detto sono qualitativamente superiori rispetto a quelli del passato ed è vero anche che i componenti invecchiano soprattutto i condesatori ( lo affermo perché sono un tecnico elettronico) mettendo a rischio la qualità sonora e per questo motivo sconsiglio a chi non ha esperienza di utilizzare componenti datati nel prorprio impianto, non è il mio caso perché io li utilizzo insieme a componenti nuovi, ma mi sono occupato personalmente di revisionare e modificare quello che utilizzo. L' unica critica al nuovo è che attualmente in molte circostanze non c'è un vero rapporto tra la qualità e il prezzo che viene chiesto e molti progetti soprattutto nell'amplificazione anche se vengono utilizzati componenti di qualità sono un fallimento a livello sonoro sfigurando con prodotti di costo molto inferiore ma ben progettati, e quindi c'è da stare attenti anche nell'acquisto del nuovo soprattutto nella fascia di prezzo alta, e su questo certamente voi potete dare consigli.
Ciao Antony e grazie per il tuo interessantissimo commento
Cavolo verissimo, mi è capitato un confronto tra un Ampli Marantz da 2000 euro che suonava peggio di un Denon di 10 anni fa pagato 300 euro, l'unico dubbio è che il Marantz fosse da risistemare.
Ciao devo sostituire un marantz PM 400 66 watt del 1980 cosa mi consigli sul nuovo che suoni bene come quello?
Ciao Vittorio! Difficile per me dare una risposta… mai ascoltato il tuo amplificatore
.... allora: trovare una coppia di JBL 4350 o 4333 usate, in buono stato, magari mono proprietario, ad un prezzo accettabile..... Magari, abbinandoci un buon ampli AB di oggi, con buon impianto di alimentazione!
Vintage tutta la vita. Le elettroniche di oggi, oltre a costare una fortuna, non trasmettono emozioni.
Un saluto, ho messo mi piace al video anche se sono parzialmente in accordo. Secondo me Maurizio hai fatto bene a sottolineare come il Vintage stia diventando in certi casi una MODA e un'ABBAGLIO perchè esistono prodotti nuovi fatti con cura che suonano in modo soddisfacente senza i problemi legati alle cose vecchie (ho avuto due finali Audion di 20 anni con le 300 B suono incredibile e tanti problemi non legati alle valvole ..). Tuttavia nel tuo discorso assumi come postulato che il progresso tecnologico venga utilizzato in maniera "Onesta" rispetto al prezzo di vendita, per esperienza sulle elettroniche e su molti diffusori questa cosa non la reputo vera. Il video mi è PIACIUTO tanto perchè hai sottolineato interessanti. GRAZIE!
Grazie Alessandro! Ottima osservazione la tua
Il progresso tecnologico......esempio;
Kef Reference Meta 20.000€.
Mettono 2 coglionate tipo metamateriali o berillo (che all'ascolto sono totalmente irrilevanti) poi woofer grandi come midrange e segatura compressa.
La segatura ce l'hanno nel cervello.
E non parliamo della svalutazione!
Ho preso dei diffusori usati (non vintage), perchè di fascia superiore riguardo al range di prezzo sul nuovo. Essendo usate avevano modificato i cablaggi interni (nelle recensioni avevano i soliti cavetti azzurri di piccola sezione.), mettendoli più grossi argentati. Me ne sono accorto perchè ho voluto fare un tuning dell'imbottitura interna per avere un basso più profondo ma meno invadente, eliminando rimbombi. Ci sono riuscito, e sicuramente su delle casse da pavimento nuove non mi sarei mai permesso di fare, anche a pari costo 😄
Doverosa iscrizione da buon Amatore HiFi, per i contenuti molto interessanti che aiutano a Crescere in Cultura HiFi 🎛🎚🎼
Ciao Maurizio. Una semplice domanda: se avessi la possibilità di avere in casa una coppia di Mark Levinson ML-2 ?
Ciao! Li ascolterei volentieri ma sono (quasi) sicuro che non li scambierei con il mio attuale classe A
Penso che le parti soggette a usura possano essere sostituite da altre nuove, che rispettino la configurazione originale.
I riparatori professionisti sono in grado di riportare allo stato di perfetto funzionamento qualsiasi elettronica, in particolare gli amplificatori.
Io ad esempio ho un Audio Analogue Puccini originale, che avevo provato a sostituire nel mio impianto con altri amplificatori anche molto più costosi, ma al quale sono tornato perché ha un suono eccezionale, che non ho ritrovato nemmeno in realizzazioni della stessa casa produttrice.
Quando sarà il momento lo porterò a ricondizionare da un riparatore di fiducia, il quale a un costo ridicolo sostituirà appunto le parti soggette a usura, pulirà i contatti, donandogli altri anni di riproduzione.
Sono un professionista della musica, oltre che un grande appassionato di alta fedeltà, in 20 anni ho proprio potuto constatare che esistono alcuni progetti che per bravura dei progettisti e anche per il verificarsi di condizioni irripetibili (compresa un po’ di fortuna) hanno qualcosa in più, raggiungono dei livelli di equilibrio, correttezza timbrica, capacità dinamica, che semplicemente non vengono più raggiunti nelle successive realizzazioni.
E NON è una questione di posizionamento sul mercato, questo è spesso un inganno, del quale la maggior parte delle persone è vittima: invece di far funzionare le orecchie, acquistando competenza musicale, preferiscono dire a se stessi che più spendono più raggiungono livelli alti nella riproduzione musicale.
Vorrei vedere tanti sedicenti esperti di riproduzione essere sottoposti a test in doppio cieco, nel riconoscere anche solo i parametri fondamentali della riproduzione musicale… ci sarebbe da farsi un sacco di risate!
Tornando al tema del video, a mio parere dipende caso per caso, ci sono elettroniche con qualche anno alle spalle che suonano drammaticamente meglio di elettroniche più recenti, che nelle mani di un tecnico esperto e competente possono, quando è necessario, essere ricondizionate e riportate all’originaria perfezione di funzionamento.
Ciao Adriano e grazie per il tuo interessante commento
professionista di che genere? componi musica o suoni da virtuoso uno strumento?
@@marcomalpassi7655 nel senso che faccio il musicista di mestiere, in campo vocale e strumentale.
@@adrianopopolani9299 grazie
Ho, in uno dei miei impianti stereo, un sintoampli Pioneer SX 950. Perché continuo ad usarlo? Perché dal 1977 si rifiuta di smettere di suonare.
ciao; ti ho seguito attentamente e trovo inconfutabile la parte del discorso con riferimento alla ferrari; questo pero' non vale per il suono. la musica viene prodotta da strumenti che suonano e un impianto che si rispetti deve avvicinarsi quanto piu possibile a questi.il suono riprodotto da componenti hifi moderni, non ha nulla a che fare con il suono vero (eccezione fatta per TAD e qualcun altro) gli apparecchi di 30/40 anni, è vero che possono avere problemi di condensatori, stadi finali e altro; ma si sostituiscono e tornano a suonare magnificamente.
Ciao e grazie per il tuo commento!
I teorici son sempre esistiti. Questo articolo ne e’ un esempio. La Musica va’ ascoltata a teatro e poi da un impianto audio. Quanti “bum bum zin zin” si possono “apprezzare” in un impianto “moderno”.
Secondo me un buon componente vintage con un buon recap (sostituzione condensatori) resta un ottimo riferimento fermo restando che il transistor è rimasto tale e quale a parte la miniaturizzazione come per altri componenti elettronici. Poi ovviamente se uno a tanti soldi può spendere come meglio crede il proprio denaro sarà un caso ma i negozi di alta fedeltà stanno scomparendo negli ultimi anni e mi sembra che questo settore sia diventato sempre più un settore di nicchia solo per coloro che hanno tanto denaro da spendere a differenza di qualche decennio fa.
Un apparecchio nuovo secondo me vale forse il 10% in più in termini di qualità rispetto a dieci volte tanto quanto occorre per acquistare un apparecchio moderno.
Saluti e complimenti per il canale.
Grazie Giuseppe per il tuo interessante commento!
Possiedo uno yamaha m60-c60 con delle rcf sdc 6000 monitor cosa ne pensi ?soprattutto dell amplificatore posso ancora utilizzarlo?
Ciao! Se funziona certo che puoi utilizzarlo, con tutti i se e i ma elencati nel video
questo discorso fa un po' acqua per esempio nel caso dei lettori cd..davvero mi vuoi dire che il nuovo marantz cd 60 a 900 euro suona meglio di un sony cd serie es magari 777? non penso proprio
Non ho modo di fare un confronto diretto!
@@Audiofilando scusami ma allora che parli a fare?hahahaha
purtroppo non essendo uno "yuppie" ma nello stesso tempo musicista ed amante dell'ascolto, per il momento devo ricorrere all'hi-fi vintage usato, sicuramente non avrà le prestazioni dell'epoca ma è sempre meglio degli pseudo hi-fi economici di Amazon. (senza fare nomi del prodotto, presi un lettore CD pseudo hi-fi economico su Amazon che è durato non più di 7 mesi, e così ho preso allo stesso prezzo un Pioneer PD-104)
Eh le casse che ho del 1976 con pre a valvole italiano e finale nordico ICE Power se la giocano ancora bene... quindi componenti di epoche diverse che danno un ottimo risultato...evito di dare nomi per evitare suggestioni...e inutili separazioni...ma esperienza sul campo avendo ascoltato impianti contemporanei...poi al mercato basta fare spendere... poiché i negozi hanno nuovi e vintage...poi il giudice è sempre l'orecchio...
Vintage... appena preso Proton d540...una goduria..ma il circuito bass eq è partito dopo un mese
Parole sante! sono della stessa idea io sono una collezionista d'auto ed è così. Avevo un impianto che avevo comprato 35 anni fa nuovo ebbene me ne sono liberata, ho venduto tutto perché avendo anche impianti attuali non riuscivo più ad usarlo, differenze abissali. Chi dice che non ci sono differenze tra nuovo e usato vintage io dico che non ha orecchio! con questo saluto te, tua moglie e tutti i tuoi fans.
Ciao Stefania e un caro saluto anche a te
Per me l'usato ha senso solo se l'apparecchio risponde perfettamente alle proprie aspettative, ovvero se all'ascolto regala sensazioni ed emozioni che non si possono trovare con nessun altro apparecchio, nuovo o vintage che sia.
In questo senso la ricerca dell'usato diventa la ricerca di un modo di ascoltare musica che può essere soddisfatta solo attraverso quello specifico componente hifi.
Interessante commento Marco
Comunque hai ragione tu , i componenti si degradano col tempo . Inoltre sei molto esperto di ho fi e di elettronica ... Complimenti !!
Grazie Silvestro!
Concordo in linea di massima con il tuo discorso, ma con i costi che hanno i componenti nuovi, l'usato permette di entrare nel mondo HiFi per gradi. Ad esempio parliamo di chi ha riportato in vita il suo vecchio impianto e gli aggiunge i diffusori nuovi, o il lettore CD nuovo, ecc. Se poi si considera il mondo giovanile, permettersi di spendere da 2000€ in su, non è da tutti e poi non parliamo dei brand mitici...
Ciao Fabrizio, concordo sul fatto che il “caro hifi” sia un grosso problema
Complimenti per il video. Sono un fiero possessore di diversi amplificatori anni 80. Sacrosante parole sull'evoluzione dei transistor. Qui non si discute. Il fatto è che vedo personalmente che ad oggi per avere le stesse performance di un'ampli anni 80 bisogna spendere una vagonata di soldi. Ora è anche vero che la qualità non sarà mai uguale paragonato a un nuovo ma personalmente queste sfumature non mi entusiasmano e non mi motivano a cercare un' ultimo grido appena uscito. Premetto che ascolto musica di qualsiasi tipo e su ogni tipologia di impianto che mi capita di sentire ovunque. Apprezzo tutto con piacere ma il mio non lo cambio per niente anche se per altri possa essere solo roba vecchia. Concludo col dire che ognuno di noi ha i propri piaceri di ascolto e ridursi a dire che uno può comprare roba vecchia solo per risparmiare non lo definirei corretto. é solo questione di gusti.
Grazie per il tuo interessantissimo commento!
Ciao Mauri, secondo me gli unici amplificatori integrati vintage anni 70 che ne vale la pena possedere sono la serie AU della Sansui... soprattutto se AU11000...o AU20000!
JVC.. meravigliosi
Ciao Massimo, non ho avuto modo di ascoltarli
Io ho avuto di passaggio, quando ancora facevo compravendita, il Sansui AU3900...ed era già un bel suonare!... dell'AU11000 e AU20000 ho solo visto delle recensioni molto positive qui su TH-cam, ma non li ho posseduti...anche per il loro alto costo! Buona Domenica
@@Audiofilando sarebbe interessante sapere quali prodotti vecchi hai avuto
quanto si spenderebbe oggi per avere delle infinity rs2,5 e un sansui au9500 ? con i prodotti moderni credo di poter asserire ,senza problemi , che si supererebbero i 10k ! non trovi?
Ciao! Purtroppo i costi del mercato hifi e non solo sono aumentati
per questo un vintage ancora puo convenire , fermo restando che la tecnologia ha fatto passi aventi di anni luce - ma di pari passo anche i costi ....@@Audiofilando
Il termine vintage non significa semplicemente vecchio, come tu dici. Se prendi il dizionario,
si fa riferimento a qualcosa che è stato unico e irripetibile di fatto e che eccelle per le proprie qualitá. Quindi il punto vero è solo questo: tante cose vengono spacciate per vintage ma non lo sono. Bisogna avere capacitá di discernimento. Ti assicuro che, se ad esempio ascoltassi un Sansui Au d11 type 2 del 1986 , poco conosciuto ai piú, ti dovresti ricredere. Lo dico da possessore, tra gli altri, di un Sugden 21 e Accuphase e213.
Complimenti per I tuoi video sempre interessanti e pieni di spunti intelligenti.
Permettimi di aggiungere ancora una cosa. Le prestazioni absolute dei componenti in tema di riproduzione musicale sono invero piuttosto relative. Ció che conta davvero sono la credibilitá e la capacitá di stimolare e appagare I nostri sensi. Lo so che a voi ingegneri non piace questa cosa, ma alcuni progetti hanno un quid poco spiegabile.... insomma una magia che li rende unici e insostituibili.
Ciao e grazie! Le verità in questo mondo sono sempre molto sfumate, vero. Ma certi fattori sono realtà con cui ogni componente audio deve fare i conti
Ciao Maurizio, sei sempre chiaro, preciso ed esaustivo nelle tue argomentazioni. Condivido tutto ciò che hai detto. Questo video, poi, cade a “fagiuolo” perché ho acquistato da meno di un mese un Accuphase E380, insieme alle Klipsch Cornwall e ai Goldnote PH10 e PS10; sono alla ricerca di un lettore cd Accuphase ma, dopo la recente “svenatura”, stavo dando un’occhiata all’usato. C’è tanta roba vintage che attira per il prezzo ma i dubbi che avevo sono stati fugati dal tuo video. Grazie!
Se hai qualche suggerimento o se c’è un modo per scambiare due chiacchiere privatamente ne sarei molto felice.
Saluti a te e ad Elena!
Ciao Beniamino! Sono contento di essere stato (spero) d’aiuto. Il mio consiglio è di avere pazienza e trovare magari un phase out, magari hai fortuna dal momento che accuphase ha appena rinnovato tuttoil catalogo o quasi…
@@Audiofilando grazie mille per la dritta!
Nel mio impianto B ho un ampli Technics SU-7700 del 1977, con il suo tuner ed il relativo registratore a cassette. Front in alluminio, molti switch, manopole e VU Meter. Oggi accoppiato ad una coppia di DALI Spektor 2 bianche, un sub Canton bianco ed uno streamer, il tutto su una cassettiera bianca MALM di IKEA.
Uno spettacolo a vedersi ed anche all'ascolto non critico, per rock, pop ed elettronica.
Per me è più collezionismo che Hi-Fi, e comunque meglio di qualunque cosa un non-audiofilo ha mediamente in casa.
La storia dei condensatori è sicuramente vera. Nel mio ampli del 1977 comincio ad avvertire il ronzio dei 50 Hz che viene dal circuito di alimentazione. Ho già comprato il kit completo per il recapping di tutto l'ampli (ci sono siti apposta per comprarli) e dovrò cominciare al più presto da quelli dell'alimentatore.
Il mio impianto A è invece tutto basato sul nuovo e viene da un altro pianeta, ma sono come due figli, diversi, ma entrambi piezz 'e core!
Grazie Nicola per il tuo interessantissimo commento!
Ci sono persone fissate con il vintage vedi ampli Sansui degli anni 90 che sopravvalutano senza motivo pretendendo cifre astronomiche! Se li tengano stretti!
Non sono assolutamente d’accordo e trovo irriverente il confronto tra Ferrari di epoche diverse.
Sono malato di collezionismo, di ogni genere, tante Vespa d’epoca, qualche auto e, da un po’, mi interesso al settore audio.
Non sono assolutamente restio alle innovazioni - come auto di tutti i giorni ho scelto una Tesla - ma Dio salvi tutto ciò che è “vecchio”.
Ti sbagli proprio sulle sensazioni e sfumature.
A parità di prezzo, di potenza e di prestazioni, ci sono componenti vintage che suonano diversamente, forse meglio, perché costruiti con maggior cura per una mercato e dei clienti diversi da quelli attuali.
Il mercato non aspira solo a migliorare le prestazioni ma, spesso e volentieri, ad accontentare la clientela.
Oggi quasi tutte auto di una certa categoria vengono vendute con l’automatico ma chi potrebbe mai azzardarsi a sostenere che sia meglio del manuale in tanti contesti?
Le prestazioni musicali non sono migliori o peggiori ma semplicemente diverse.
Ciao e grazie per il tuo punto di vista
Ciao, contributo interessante come al solito, complimenti!!! Chiaro che a questo punto ti devi sorbire la reazione di chi ha, con piena soddisfazione, componentistica "vintage"..... Sono un boomer, quindi ammetto che in parte la mia scelta sia stata influenzata da quelli che in altra età erano sogni irraggiungibili. Non sono comunque del tutto d'accordo con la tua affermazione sul progresso nel campi della tecnologia dei componenti. Credo che da un certo punto in poi,, l'industria hi-fi abbia considerato come "progresso" l'ottimizzazione della produzione, anche a costo di compromessi qualitativi, da cui il passaggio ad un uso sempre più importante di circuiteria integrata. A mio avviso un integrato, soprattutto se progettato con ben precisi obiettivi di economia, te lo prendi "così come è", mentre su una catena fatta di sola componentistica discreta hai un ampio margine di intervento (e anche di errore, perchè no?) . Tutto ciò premesso, sono da un anno felice possessore di una catena di amplificazione NAIM serie Olive della fine anni '80 (pre NAC62, finale NAP140 e alimentatore HI CAP), perfettamente rivisti e controllati (cambio elettrolitici e non solo). Il risultato: un suono bellissimo, naturale, potente quanto basta e controllato. Sinceramente, non so come un prodotto di questo tipo possa essere considerato obsoleto o buono solo per una operazione di "nostalgia canaglia". Che ne pensi?
Ciao Cesare! Penso innanzitutto che un commento come il tuo sia una dimostrazione encomiabile di come “l’opposizione “ possa esprimere un parere diverso in modo costruttivo. Molto bene! Nello specifico non ho mai ascoltato la serie Olive quindi non potrei esprimere un parere
Relazione tecnicamente ineccepibile, ma quando si passa alla fase di ascolto i conti non tornano, almeno su una fascia di prezzo attuale intorno ai 1000/2000€ il vintage o "vecchio" se ricondizionato suona almeno, male che vada, alla pari con le nuove produzioni.
Continuo a tenermi stretto un Denon pma 1560 acquistato nel 1990 insieme a un Sansui au 3900 acquistato da mio papà tanti tanti tanti anni fa.
Buoni ascolti!
Assolutamente d’accordo.
Tanto per stimolare una riflessione che esca dai soliti percorsi mentali: Vogliamo parlare degli strumenti musicali?
Con le tecnologie costruttive e i materiali che abbiamo nel 2022 perché i grandi violinisti cercano gli Stradivari?
Così per dire…
ciao io sono un semplice appassionato di musica e non discuto in alcun modo le tue considerazioni, a sentimento condivido qello che dici per tutti i componenti hi-fi ,credo però che parlando di giradischi puoi trovare delle ottime soluzioni vintage che possono essere migliori del nuovo nel rapporto qualità prezzo, ciao e grazie per aver creato questo canale
Grazie Christian!
Per fortuna mi sto facendo l'amplificatore da solo. Unisco lo stato del prodotto nuovo al prezzo del vintage, con garanzia illimitata 🤣🤣🤣🤣🤣
Sono d'accordo con quello che dici con un piccolo aggiornamento. Per le valvole nos new old stock, la qualità può essere di molto superiore alle valvole nuove, ma sicuramente non c'è per nulla il vantaggio del prezzo basso, anzi è sempre il contrario. Bisogna essere fortunati che un pezzo vecchio di 50 anni non sia stato mai usato. Ma questo è un altro capitolo.
Buon lavoro e buoni futuri ascolti!
Come vintage si considera anche un qualcosa che ha anni sulle spalle, ma che già può essere in possesso di chi lo usa comprato nuovo al tempo. In casa ho un impianto anni 90 che ancora suona bene, ci sono collegati i nuovi componenti con i media più moderni, ma l'amplificatore e le casse sono quelle originali e per me va benissimo. Comunque a spendere per cose volutamente usate non lo farei, diverso sarebbe il fatto se me le regalassero.
Grazie Francesca per il tuo commento
Io ho tutto l'impianto HiFi fine anni 80 made in West Germany (per la precisione del 1989, appena prima del crollo del muro di Berlino).
È un Sony midi XO-D501 bianco l'ho preso perché era particolare sia come periodo sia come colorazione e ha tutto quello che serve per ascoltare buona musica, piastra cassette doppia per poter anche duplicare le cassette, radio, giradischi semiautomatico e il CD a cui ho aggiunto delle casse Sony 101 classiche a due vie e devo dire che sono molto soddisfatto della scelta fatta.
Buoni ascolti Alessandro!
@@Audiofilando Grazie Maurizio e grazie per i vostri video sempre interessanti.
Buongiorno Ing Maurizio, finalmente una chiara argomentazione sul tema.
Concordo in tutto con Lei.
Ho acquistato di recente per uso collezionistico e/o di ricordo dei miei anni di Liceo due piastre, quanti ricordi....senza pretendere nulla.
La ringrazio ancora e la prego senza timori continui a farci lezioni di teoria, conoscere non è perdita di tempo ma crescita. Buon Tutto.
Grazie, mi fa molto piacere questo commento
Vintage… meglio starne alla larga finché si può! Non ce l’ho fatta! Adesso la mattina litigo con mia moglie perché ascolto la musica fino a notte fonda! Marantz PM-75 (1989) Technics SL 1500 MK1 (1974) Ortofon 2M Blue (2022) Acoustic Researc AR14 (1976 riconate da 3 mesi) Non voglio altre elettroniche, voglio altra musica! Ascolta tu dalle casse alle 00:30 con un classe D, un Topping e con le casse con i woofer anoressici da 16 😂😂😂
Si scherza, al vintage si arriva, con l’hifi bisogna partire con il nuovo e con il passo lungo quanto permette la gamba. Saluti e complimenti 👏🏻👏🏻👏🏻
Ahahah grazie
Anch'io felice possessore del pm75. 💎
@@jefsharp9997 come lo hai abbinato?
@@LAdN Eh domandona.. sono ancora alla ricerca delle casse definitive. Per ora con dei semplici ed economici monitor + sub attivo tutto Magnat. L'upgrade credo quasi sicuramente sarà tra Transplus 1500 o Wharfedale Linton
Credo più le seconde anche se le Transplus mi intrigano assai.
@@jefsharp9997 il miglior accoppiamento lo fai con le AR11 sui suoi piedistalli. Fidati, non crederai alle tue orecchie! Buona 🎸
Ti seguo con grande interesse, ma sull'usato (vintage) non concordo molto con il tuo discorso.
Se c'e' un settore dove i passi in avanti sono stati ridicoli è proprio il settore audio a differenza di quello video dove hanno fatto passi da gigante.
Basta vedere come registra Cesare Ricci.
Gli apparecchi moderni sono costruiti da robot e calcolati da computer. Il suono è talmente perfetto che diventa fastidioso. Di analogico non hanno più nulla.
Preferisco mille volte il suono colorato, imperfetto, caldo del mio impianto del 1975.
Inoltre un apparecchio moderno tra 5 anni potrebbe essere non riparabile, un apparecchio degli anni 60/70 lo ripari anche fra 30 anni.
Ciao Luca e grazie per il tuo commento!
Maurizio sarà pur vero che ci sono stati enormi progressi nel campo del HiFi, vedi la classe D che è secondo me stupefacente sotto ogni aspetto, ma.... È solo una questione di potere d acquisto, secondo me, se ho un budget limitato esempio 1000€, compro veramente poco sul nuovo, e di qualità mediocre, ma se gli stessi soldi li investo sull usato anche anni 80'/90', amplificazione e diffusori soprattutto, considerando un recap soprattutto dell'amplicatore, da un tecnico serio, ottengo una qualità decisamente superiore c è poco da fare. L'unico componente che oggi è nettamente superiore ed a un costo decisamente abbordabile è senza dubbi la sorgente, e non parlo del giradischi, il vinile è un mondo a parte secondo me e nemmeno il lettore CD che dubito si possa aquistare nuovo con 300€ e che sia superiore a un lettore cd usato di 20 anni fa. Potrei fare diversi esempi, uno di questi potrebbe essere l accoppiata, Cyrus two e proac super tablette. L ampli si trova sui 200€ + 100/150€ di recap, i diffusori sui 300€/350€ , aggiungi un buon dac anche economico da 100/150€ un abbonamento a tidal o simili e si ha un impianto davvero ben suonante, difficile da eguagliare sul nuovo. Ovviamente è la mia opinione non necessariamente la verità, mi piacerebbe però che qualcuno mi convincesse del contrario proponendo un impianto sul nuovo di pari valore che possa eguagliare setup vintage
Grazie Paolo per il tuo interessante commento
Il mio impianto audio video l'ho quasi tutto rimodernato, I pezzi più vintage che ho sono una piastra a cassette della teac V3000, presa nei anni 90 ma ancora in perfette ordine di funzionamento acquistata credo a 500.000£, un Giradischi rega planar 2 preso anch'esso a fine anni 90 a 500.000 £ e un integrato unison Research UnicoP preso a inizio 2000 a 800.000£.....ho visto le quotazioni sull usato che in euro hanno quasi lo stesso valore in lire che li ho presi da nuovo.😉🎼
Ciao Michele e grazie per il tuo commento
Sono d'accordo con quello che dici. Chi compra vintage non cerca la prestazione pura. È collezionismo. Io ho entrambi i tipi di sorgenti. E mi godo vintage e moderno. L'evoluzione della tecnologia lascia alle spalle soluzioni, sempre valide, ma sorpassate tecnicamente, che il mercato lascia indietro. Chi compra bobine pre registrate? E il DAT? Ma il piacere di sentirmi il mio Sony o Revox è impagabile. Una scelta non esclude l'altra. Penso anche che certi acquisti rappresentino, nel tempo, anche un piccolo investimento.
Grazie Antonio per il tuo interessante commento!
ciao Maurizio, grazie per i chiarimenti estremamente utili. vorrei anche io comprare usato accontentandomi della penultima o terzultima versione. puoi consigliarci i canali attraverso i quali trovare l'usato, come usarli e consigli per meglio scegliere modelli da cercare?
Ciao! Il mondo dell’usato è fonte di grandi soddisfazioni ma è anche pericoloso! Occorre avere una buona esperienza e… fiuto! Difficile dare consigli
@@Audiofilando ciao e grazie per ip riscontro. ma... neanche in quali siti andare a cercare? ;)
non sono daccordo sul discorso del vintage!!!,esiste la magica parola upgrade!!!!!!,lo scrivo ai lettori questo mesaggio ,cercano di screditare il vintage ,perche altrimenti non venderebbero piu il nuovo!!!! ,perche sanno bene che il vintage suona meglio e bene!! ,hanno solo interessi economici!
un vintage aggiornato ,torna e suona bene come un nuovo!!!,i condensatori hanno una durata che dipende dal tipo dal tipo di condensatore e dall'utilizzo ,quanto tempo viene tenuto acceso ecc ecc ,quindi solitamente vanno sostituiti ogni 15 o 16 anni nella migliore delle ipotesi! ,quelli polarizzati ovviamente ,quelli non polarizzati moderni se di buona qualità durano un'eternità! ,quindi se un ampli vintage lo si acquista dovrebbe avere perforza si spera dal venditore essere stato aggiornato e restaurato! ,altrimenti va fatto ,non e detto che la spesa sia alta ,dipende dal modello ,ma conviene!! ,quindi i transistori si possono sostituire con medesimi nuovi o equivalenti moderni o no! ,idem il resto !!,le resistenze moderne possono durare anche piu di 60 anni!!! ,ora un amplificatore moderno a valvole o un ampli ibrido ,che funziona sia a valvole che a transistori ,solitamente hanno un circuito stampato ,ora solitamente le piste ramate del pcb col calore delle valvole ma non solo,,in poco tempo e facile che si guastano!!,qualche pista si rompe o comunque surriscaldandosi si annerisce il rame e la corrente non scorre piu bene!!!,idem per quelli moderni con i condensatori vicini alle valvole ,tutto per la legge del mercato che vuole tutto piu contenuto in spazio e peso! ,(il suono ha bisogno di spazio per suonare bene) ,quindi non ho capito bene il discorso dei condensatori!!! ,quindi non cambia assolutamente un H!! ,stessa cosa per i diffusori!! ,o casse!! ,perche sono casse acustiche ,il box si comporta come cassa di risonanza!! ,e quindi anche il legno ha la sua importanza ,mentre oggi si parla bene ma non si spiega come sono fatti pur di venderli ,tanto laccati e lucidi fanno bella presenza e si vendono a chi ha soldi da buttare!
se ci sono audiofili che ascoltano musica moderna vado all'anagrafe e cambio nome!!!,ma solitamente un intenditore ascolta principalmente musica un po datata!!! ,quindi ascoltare musica anni 60-70-80 o 90 ,specialmente se si ascolta col giradischi ,serve un impianto vintage!!! ,perche suona come suonava all'ora!!! ,a quei tempi le musiche venivano registrate con gli apparecchi di allora! ,quindi non cambia una cippa usare un ampli moderno e costoso!!
per loro in generale no!!! perche non conviene !!!
e poi chi ha competenze se prende uno schema elettrico e lo ricostruisce nel 2022 cos'è suona da schifo ??? ,ma provate a pensare prima di parlare......,parlate solo per le vostre tasche!!
moderno ? amplificatori in classe D ? oppure alimentatore switching ? ma dai non scherziamo i CONDENSATORI SI CAMBIANO ! chi sono gli ingegneri che li progettano oggigiorno ? miglioramenti si... in rari casi .
Avevo delle casse Pioneer Prologue S-77, ne ho spesi di soldi in casse moderne anche molti piu costose ma un suono cosi non l ho mai piu ritrovato (In senso positivo)
Nell'amplificazione audio, se togliamo la classe D (basso consumo, basso costo, piccole dimensioni e suono così così) non c'è nulla di nuovo dagli anni 80.
Solo estetica diversa e qualche chip-amp che suona benino.
Miglioramenti notevoli invece negli op-amp dunque nei vintage sarebbe meglio sostituire quei cessi di jrc4559 con roba più moderna.
mah, secondo me vale lo stesso dicsorso che vale per le auto di lusso vintage con ulteriori vantaggi economici: si valuta il pezzo vintage dal punto di vista generale e si mettono in conto gli interventi necessari per l'aggiornamento dei componenti che potrebbero essere usurati (l'ho fatto spesso con ottimi risultati, ripristinando i valori di targa originali). E poi bisogna considerare che nella produzione viene presa in gran considerazione il risparmio su molti componenti (anche i transistor) per cui il discorso relativo al miglioramento vale per i componenti top dell'epoca ed i top attuali, ma non per per la produzione intermedia che di solito deve tenr conto del rapporto costi/benefici (e per le valvole neppure per i prodotti top).
Ciao Maurizio,cosa ne pensi del Pioneer A 717?
Ciao Rino, non lo conosco
Bravo. Ma i diffusori. Se non hanno criticità sono più longevi?
Ciao Walter! Anche loro hanno una vita, legata principalmente alla meccanica dei coni
Anche i diffusori hanno fatto passi da gigante. Io ultimamente adesso prodotti usati, sono partito dal nuovo e poi quando ho deciso di fare l'upgrade sono andato su usato di 5/6 anni con tranquillità, perché all'usato ci vuole tempo per cercare.
Buoni ascolti!
@@Audiofilando grazie! E altrettanto.
Troppo spesso si "spacciano" prodotti vecchi come vintage, perché fa figo
Esatto…
Ciao, il mio Pioneer A777 acquistato nuovo nel 91, non lo cambio con niente! ...e quando crepo, mi ci faccio seppellire insieme, come i faraoni👍😂😂😂.... ho provato negli anni diversi amplificatori, e finali, ma alla fine ho rimesso sempre lui. Usandolo negli ultimi anni per vedere film, a volte sento degli effetti così reali, ma così reali, che spesso metto in pausa, o torno indietro col film, per capire se era il vicino che ha fatto qualche rumore, o è successo qualcosa in casa!...con gli altri che ho provato (ho anche un HK 7.1) e questi effetti non sono così realistici!...riguardo alla tecnologia dei transistor, personalmente penso che, l'evoluzione stia solo nella maggiore gestione di corrente, e nell'economia di produzione, vuoi mettere i sanken di 30 anni fa'?😂...lo uso praticamente da tutta la vita, e ti posso assicurare che non ho nessuna perdita di prestazioni, questa è roba buona!...come solo i giapponesi di una volta, sanno fare👍
Ciao Luca e grazie per il tuo interessante commento!
io ho il fratello minore A676 con dei sonus faber Toy tower.....emozione garantita
Salve, non sono completamente daccordo con questo discorso. Per cominciare credo sia impossibile paragonare come spesse volte ho sentito fare il modo hi fi con il mondo automobilistico proprio per i contenuti tecnologici infinitamente piu' complessi e vasti nel mondo automobilistico rispetto all' hifi.
L'amplificatore di per se e' un oggetto semplice, robusto, le varie classi di amplificazioni sono sempre quelle da moltissimi anni e funzionano tutte benissimo quando si incontrano progetti ben fatti. L'elettronica invecchia? NI!... ho lavorato per anni nel campo e mentre si e' vero che con lo scorrere degli anni i condensatori elettrolitici ed al tantalio ( molto usati una volta) non solo perdono la loro capacita' nominale ma progressivamente aumentano la loro resisistenza interna ( RES) fino a volte al corto cirquito e' una delle tante leggende metropolitane ( come i cavi ) l'invecchiamento dei semicondutori, non solo non si trovano pubblicazioni che parlino di questo ma anche tutte i test fatti a strumentazione di amplificatori vecchi di 30/40 anni non hanno mai dato questi riscontri, immuni all'invecchiamento invece sono condensatori ceramici, a film e resisitenze, attenzione pero' i condensatori a meno che di un componente difettoso che e' tranquillamente possibile trovare anche sul nuovo impiegano moltissimi anni a deteriorarsi e comunque anche volendo sostituirli sono di facilissima reperibilita' ed economicissimi .Detto questo conviene l'usato? la risposte e' dipende, La musica volenti o nolenti viaggia tutta sul digitale anche gli amanti del vinile devono mettersi in testa che i loro dischi a meno che di vecchie pubblicazioni o ristampe proviene tutta da consolle di registrazioni digitali eseguita spesse volte con computer e riversata su vinile con tutta probabilita' da un cd con macchine di stampa degli anni 60 quindi mentre nell'analogico non c'e' stato progresso nel digitale si ed e' stato enorme, un buon lettore cd level entry di oggi funziona come uno di fascia alta di 20 anni fa quindi considerando che le ottiche periodicamente vanno ritarate o peggio sostituite penso sia un errore prendere un lettore cd vecchio di venti anni
Per l'amplificatore e' una cosa diversa quello non e' cambiato negli anni a meno che di amplicatori estremamente datati, un buon amplificatore in ordine nella sua componentistica suonera' sempre bene cosi' come le casse da dire inoltre che le modalita' meccaniche di come si costruiva una volta a partire dalle estetiche cosa che oggi a meno che di macchine dal costo a sei zeri non si ha piu'
Qui secondo me veniamo al succo del discorso, come ho gia detto ho lavorato in quel campo per anni e posso assicurare che anche ni piu' sofisticati hi end i costi non sono per nulla giustificati ed oltretutto considero anche commercialmente sbagliato il mantenimento di simili costi che se fossero normali si venderebbero molto ma molto di piu' diffondendo il buon ascolto della musica e magari smuovendo anche l'indotto, prendiamo l'esempio di un dac, un convertitore della burr brown ha il costo di circa 5/6 dollari aggiungiamo qualche decina di euro di componentistica per farlo funzionare e qualche altra decina di euro di contenitore, mi piacerebbe capire come si fa ad arrivare a costi di qualche migliaio di euro quindi viva l'usato a meno che non sia speculazione come ho visto fare su un canale
Casse comprate 30 anni fa a un milione e mezzo sono e resterano casse da un milione e mezzo svalutate da trenta anni di uso non possono diventare casse da 5000€
Ciao! Grazie per il tuo interessante commento. Ne approfitto per aggiungere che l’aumento dell’esr di un condensatore ha effetti nefasti sulla sua capacità di erogare corrente quando serve, con buona pace della dinamica. Non ho detto mai che un transistor invecchia, semplicemente il progresso della tecnologia a semiconduttore ha permesso l’introduzione sul mercato di dispositivi con dati di targa drammaticamente migliori, a prescindere dai km percorsi
Appurato che il primo componente di una catena è l'ambiente dove ognuno fa quello che può da tecnico ho un amplificatore Yamaha della fine degli anni 90 un lettore CD sempre Yamaha del 2015 un equalizzatore technics dell' 83 e delle casse wharfedale e 90 del 1975 vecchie di 50 anni e posso assicurare che non hanno nulla da invidiare ai più blasonati marchi attuali, poi come sempre ognuno segue le proprie idee, gusti, e convinzioni ... Buoni ascolti 😜
Ciao Maurizio, cosa ne pensi dell' hi fi Sony primi anni 90?
Ciao! Non ho avuto modo di ascoltare quegli apparecchi, ne allora ne oggi
La serie es partendo dal 338 dx fino al 777 es ,sono apparecchi fenomenali in quegli anni la Sony profuse il massimo della conoscenza per fare un lettore cd da riferimento e ci riuscì così bene che ancora oggi sono imbattibili per le loro prestazioni oltre a essere degli oggetti esteticamente molto belli ,ancora oggi hanno delle valutazioni molto alte ,25 kg un mostro di musicalità
I vintage hanno un fascino unico anche se fossero usati solo come soprammobile o complemento d’arredo
Ciao! Ottimo punto di vista
Come soprammobile o complemento d’arredo direi proprio di no. Io i miei li faccio suonare, e come si sentono Led Zeppelin, Deep Purple, Pink Floyd, Jimi Hendrix ecc. Io con i nuovi HiFi non mi ci trovo. Sono musicista e le mie orecchie pretendono
@@mattiadanieli225 giusto, col tempo sono riuscito a farmi 2 impianti, uno moderno e l’altro con pezzi anni 70/80… eh niente a me piace più quello anche solo a vederlo spento 😅
Un altro aspetto da considerare è...quanto sono le mie conoscenze in grado di farmi orientare correttamente verso un prodotto vintage ?
Nella zona dove abito io di negozi hi-fi neanche l'ombra e quindi, a meno che di non avere amici esperti, è difficilissimo capire quale prodotto può andar bene per le proprie orecchie, magari acquistato in qualche noto sito di aste online, e soprattutto se funziona bene.
Il nuovo da questo punto di vista, sempre se di qualità, offre maggiori garanzie.
Resta il fatto che sono anni che voglio fare upgrade del mio vecchio impianto anni 80 e non riesco ancora a scegliere un buon ampli, delle buone casse, un buon piatto e un buon lettore cd, soprattutto perchè sono abbastanza esigente e mi piace un suono caldo ed equilibrato con bassi presenti ma non ingombranti e non troppo colorato e appiattito sulle medio-alte considerato poi che sono riluttante a fare viaggi stracittadini per andare in qualche negozio specializzato a diverse centinaia di km.
Un cordiale saluto a tutti gli appassionati di Musica.
Ciao Luigi ed in bocca al lupo per la tua ricerca! Spero che il canale ti possa essere di aiuto
Sono d’accordo sul deterioramento componentistico nei vintage anche esteticamente spettacolari. Ricordo MK 120 della Galactron , Nakamici, Onkio, Pioneers di quegli anni . Ma ci sono quelli che conservano la tradizione estetica far questi i favolosi McIntosh , Nad, Marants purtroppo innavicinabili per me , ma quanta passione ancora oggi. Che bei tempi quando ingegneri di Nuova Elettronica offrivano kit di pre e finali di buona qualità con la soddisfazione di averli montati da zero ! Suonavano che erano una favola!
Ciao e grazie per il tuo interessante commento!
Io essendo poverello ma abbastanza sapiente in elettronica mi sono dovuto accontentare.. i miei 2 finali marantz ( del 91). E tecnics credo 86 .. appena presi nemmeno accesi , li ho ripuliti tutti ho cambiato subito tutti i condensatori sia di alimentazione che sulle finali , ai me al technics anche alcune resistenze e protezioni che lavorando con i condensatori scarichi avevano iniziato a deteriorarsi , e perché no visto che li ho trovati NOS anche i transistor.. devo dire che a parità di prezzo con dei finali moderni cinesi suonano moooolto bene. Mi sono divertito, so che dentro possono durare altri 30 anni e beh .. ne è valsa la pena ? Facendo fatica anche a mettere benzina a fine mese per andare a lavorare direi di sì e come .. però con le dovute precauzioni 😊
Grazie per il tuo interessante contributo
Ciao Maurizio.Prima di tutto complimenti per il lavoro che stai svolgendo su questo canale TH-cam e devo dire che da tanto tempo ti sto guardando (e ascoltando) con tanto piacere e interesse.Sto pensando di cambiare le mie Focal Chorus 716 che ha più di 16 anni con delle Dynaudio Emit20 che a parità dei prezzi sono quasi uguale.Piu di qualcuno mi ha detto che farò soltanto un salto di lato ma non in avanti per quello che riguarda la qualità audio.E possibile che un diffusore progettato e costruito oggi non può suonare meglio di uno costruito 20 anni fa e con dei prezzi simili anche se sono dei marchi diversi?
Ciao e grazie! Stai confrontando due ottimi diffusori dal suono però molto diverso. Ti consiglio di ascoltare l’accoppiata con il tuo ampli e decidere di conseguenza
Ho messo like sulla fiducia. Lo guarderó dopo. Nel mid/entry level la qualità è talmente cresciuta che l'usato obsoleto non ha senso.
Ciao Christian! Concordo…
Tu parli di impianti da centomila euro , cose per me assurde, comunque io negli anni 80 comprai tutto nuovo lettore cd sony ampli e casse tecnics 50 w e mi sembrava fantastico, circa nel 2000 la gente buttava gli ampli anni 80 , mi capitò un luxman 55 w a 10 euro , lo presi lo provai e ancora si sente una bomba , confrontato con roba moderna tipo pioner, bose ecc se li mangia a colazione !
Caro Maurizio, le tue argomentazioni sono incontestabili ! Lo stesso vale per i diffusori: ho personalmente venduto una coppia di bookshelf di 15 anni fa in perfetto stato ad una cifra con la quale ho comprato una coppia di bookshelf nuovi che suonano meglio di quelli che ho venduto!
Ciao e grazie!
Potrebbe spiegarci come puo accertare che i nuovi diffusori "suonano meglio di quelli che ha venduto"?
Li ha portato in un laboratorio specializzato, per far misurare in una stanza insonorizzata la potenza, la distorsione e la risposta in frequenza?
Ma un eventuale restauro con componenti di alto livello nuovi, per riportare alle specifiche di fabbrica anzi, migliorare il possibile ampli,casse ecc non lo avevi preso in considerazione ? Io non sto in nessuna delle due parti visto che il mio impianto è costituito da pezzi modernissimi e nuovi e anche molto vintage anche classici anni 50/60 dico solo che se è una cosa è costruita bene vale la pena se è nuovo o usato che sia anni 50/60/70/80 ecc ecc dire che il vintage non ha prestazioni pari al nuovo, si e no, dipende dalla fascia di prezzo e da cosa si sta ricercando bisogna avere un paragone alla pari se no certo che ogni oggetto che sia antico o vintage non ha prestazioni pari al nuovo
Ciao Riccardo! Il restauro (refurbish) può avere senso in certi casi, ma non è mai ne facile ne banale…
@@Audiofilando ti confermo io sono riparatore, collezionista e autocostruttore, mi diverto costruisco transistor valvole ecc e restauro la gente mi porta di tutto dal nuovo all'usato
Senso pratico ed esperienza, bravo !
Grazie!
Scusa se mi permetto ma stai proprio sbagliando di grosso.Mi sa che ne capisci ben poco del vero significato dell'amplificazione negli apparecchi VINTAGE ! Ti parlo da appassionato di musica e da elettrotecnico con quasi 40 anni di attività,e sentirti dire che un transistor di vecchia data, sia differente nelle prestazioni ai transistor attuali a parità di caratteristiche, mi fa veramente ridere.Sarebbe stato meglio se avessi specificato che, un innovazione oggi la si trova nei transistor Mosfet che, rispetto ai comuni transistor sono piu' performanti e avanti anni luce ,ma che comunque ancor oggi funzionano alla grande senza nessun tipo di perdita nonostante abbiano parecchi anni e infatti,ribadisco che non è come affermi tu. Il degrado su un transistor non esiste perchè o funziona oppure è rotto ma non perde nulla anche se di anni ne ha 100, viste le caratteristiche del silicio che è un minerale molto resistente e stabile.poi parli dei condensatori che si degradano e li ci puo' stare ma con una modica spesa ilfinale ritorna alle origini in modo perfetto ma pensa che nonostante l'età,ho degli amplificatori mai toccati che anche sulle capacità non hanno subito nessuna variazione. E continuando il discorso quello che non sopporto è sentir dire che non si potrà mai paragonare un vecchio amplificatore degli anni 80 con un amplificatore attuale perchè è ridicolo. Certo,si capisce che le grandi aziende con voi fanno affari d'oro vendendo roba attuale come Machitosh e altri finali da mille mila euro e diffusori che per poterli comprare si deve stipulare un mutuo per 30 anni ma l'audiofilo per essere appagato e sentire bene la propria musica deve avere questi oggetti costosi se no l'impianto per lui,non suonerà mai bene e ci sarebbe anche da parlare della grande presa in giro dei cavi preout e di connessione agli altoparlanti ma è meglio che non mi esprima se no continua a salirmi il disgusto. Mi dispiace solo che non posso farti ascoltare il mio impianto che da oltre 40 anni suona alla grande senza mai averlo riparato e con i condensatori che hanno l'ESR e la V-loos da spettacolo, ma si parla di Technics della serie SE-A5 MK2 con tutti i relativi componenti che costavano si, una certa cifra tempo addietro ma mai come costa oggi un amplificatore per audiofili dalle pari prestazioni se non minori ,parlo delle marche piu' millantate.Naturalmente non parlo solo di Technics ,ma ci sono altri marchi come Rotel,Marantz,Sansui,ecc ecc che suonano eccellentemente e che oggi si trovano a prezzi molto abbordabili. Io non parlo cosi' perchè non posso permettermi un impianto ultra caro ma parlo cosi' per far capire alla gente che anche con impianti di una certa età,si possono avere delle prestazioni che permettono di riprodurre la musica con dinamiche e purezza del suono spendendo cifre abbordabili.Ed infatti,se , continuano a sentire tutti voi sparlare male dei vecchi finali, che secondo voi suonano male,la gente non comprerà piu' nulla nel vintage perchè pensa che suoni da schifo,e naturalmente poi,non comprerà nemmeno finali attuali perchè non se lo potranno permettere per via dei prezzi che per molte persone sono proibitivi e che solo i ricchi si potranno permettere,continuando ad ascoltare una radiolina da 4 soldi sognando il bell'impianto suonante
Avrei bisogno di alcune dritte .. posso contattare alla mail ?
Ciao! Non forniamo questo genere di consulenza privata, mi spiace. Spero che i video sul canale ti possano essere di aiuto
@@Audiofilando ah ok .. non fa niente .. ci ho provato 👍💪
Non condivido. Sgombriamo il campo: l'operazione nostalgia che vuol riesumare il tape analogico, da possessore di un ottimo deck dico che non ha alcun senso. Come non ha senso il vintage (modernariato) sui CD player. Una volta fottuto il laser o un integrato proprietario amen. Discorso diverso per i giradischi. Personalmente ho un Thorens TD 321 con braccio Linn e testina Goldring 1042 e un Technics SL 1700 MK2 con nagaoka MP 200. Entrambi presi e revisionati con non più di 500€ cadauno. Macchine stupende. Sfido chiunque sul nuovo a trovare analoghe progettazioni e prestazioni per 500 €. Analogo discorso per le amplificazioni. Ho un Harman Kardon HK 680 preso a 350€ revisionato e completamente ricappato con 100€ che fa volare una coppia di JBL 4312se (nuove 2020). Un ampli analogo oggi sta tra i 1800 e i 3000 €. Sui diffusori la penso un po' come per i CD. Hai voglia a rifare sospensioni e bobbine bruciate. Non è più la stessa roba. La morale: tocca distinguere. Sicuramente ci sono macchine di valore molto più valore delle mie che pur con 40 o 50 anni sulle spalle, se ben tenute e revisionate offrono prestazioni degne di nota ad un decimale di quel che si compra sul nuovo. Ciao!!
Ciao e grazie per il tuo commento
bella riflessione esatta sotto tutti i punti di vista!
aggiungo anche i diffusori troppo vecchi VINTAGE, dove le prime cose a deteriorarsi sono le sospensioni in gomma od ancora peggio i foam che si sgretolano!
ho fatto riflessioni simili anche su i Giradischi, se consideriamo che a prima vista sembrano uguali a quelli Vintage, in realtà quelli moderni sono dotati di tanta teccnologia positiva e migliorativa, dal motore a basso voltaggio in corrente DC, che riduce consumi e vibrazioni, l'utilizzo di materiali plastici resine ed altro materiale non conduttivo nelle parti che non devono condirre corrente e raccogliere interferenze e masse spurie, fino ad i bracci più leggeri e montati su cuscinetti di precisione che ne riducono o annullano lo skating il bias.
gli stessi fonorivelatori moderni sono costruiti in plastica e non in metallo come shure o stanton che essendo completamente in metallo avevano bisogno di una messa a terra peggio di una centrale elettrica.
sempre Grazie!
Ciao Federico! Sempre interessanti i tuoi contributi!
le sospensioni in gomma non si deteriorano mai e i foam si sostitiscono ogni 10 15 anni non mi pare sta gran cosa
Chiaro, preciso, obiettivo, grande Maurizio. Quanto all'oggetto che fa parte della mia catena hi fi, possiedo un giradischi Dual 510 degli anni 80, l'unico oggetto un pò vintage per il solo fatto che ascolto poco i vinili (la mia motivazione conferma quello che dice Maurizio), tutto il resto è nuovo.
Grazie Giampaolo!
Abito in una zona sismica.
Secondo te dove mi fido di più......in una casa nuova o in una anni '80?
Un po' semplicistico il discorso di Maurizio.
Con l'hi fi è la stessa cosa.
La tecnologia va avanti si ma,a volte va in peggio,a volte fanno dei progetti e scelte discutibili.
Per non parlare del costo del lavoro,materiali,tasse ecc ecc
Con 400/500€ è possibile acquistare un ottimo impianto vintage, Con 1.500€ I componenti possono anche essere prestigiosi, attingendo al nuovo invece? Mah...
Buoni ascolti!
Alcune cose che dici sono condivisibili. Ma un grande apparecchio o diffusore vintage ben restaurato resta grande anche oggi. Fatti tanti confronti.
Ciao Danilo! L’importante è trovare la propria anima gemella hifi!😁
Caro amico io ho amplificatori,casse,anni 70 80. Funzionano molto meglio di alcuni moderni.e soprattutto,sono riparabili ! Quindi,per quel che mi riguarda,viva il vintage....
Buoni ascolti Marco!
@@Audiofilando grazie...
mah io la.penso all'esatto opposto. ovvero che il vintage ha senso SOPRATTUTTO nel campo hi fi perché oggi questo mondo è davvero a prezzi folli. ho preso un Advance Paris XI 125 a 800euro bellissimo esteticamente e all'interno costruito molto bene ma poi alla fine il suono faceva pena e non aveva corrente pur con i 125 watt dichiarati. poi ho preso un Sansui AU 717 del 1978 a 500 euro e cazzo è tutta un altra storia. non lo cambierò mai . certo bisogna stare attenti e sicuramente va riparato qualcosa dopo un po ma ne vale assolutamente la pena. e poi se ascolti musica degli.anni 70 80 gli impianti vecchi sono i migliori per riprodurla.
Grazie per il tuo commento
Ho anch'io un AU-717. Sapessi quanti nuovi integrati si divora a colazione, senza fare nemmeno troppo sforzo. Ho poi un Perraux con finali mosfet, e qui anche molti blasonati da parecchie migliaia di euro, fanno davvero delle brutte figure. La linearità del progetto e la scelta della combinazione tra i vari componenti sono i veri artefici del buon ascolto, ancor più della presunto maggior pregio della nuova elettronica. Per fare un parallelo calcistico, è la squadra che fa la differenza e non alcuni singoli.
Non sono d’accordo: il vintage di qualità esiste ed è’ in molti casi migliore di macchine di oggi. Prendiamo ad esempio i finali Sony ta-n7 a vfet. Vero che il vfet e’ vecchio ma vero e pure che 50 anni dopo tim de parravini lo ha riscoperto e ha fatto dei prototipi da urlo . Quindi non è’ vero che i transistor vecchi sono superati .
Ciao Maurizio e ciao a tutti non se le mie b&w cm4 rispetto ai nuovi modelli si diffusori si possano reputare vintage, ma per quanto mi riguarda mi sento decisamente appagato dalla qualità sonora che riproducono amplificate da un Denon pma-600 ne con sorgente yamaha np 8303 lettore di rete acquistato su tua recensione. Trova anche posto nella mia catena audio il mio lettore cd Philips cd 630 che malgrado i suoi 30 anni di vita fa ancora il suo lavoro. Ciao a tutti w la music
Ciao Alessandro e buoni ascolti!
Ciao, assolutamente d'accordo su tutto. Recentemente ho visto pubblicizzare due finali Marantz valvolari anni '60 per 12.000€.......
Ciao Giuseppe e grazie
Sono d'accordo con te al 101%
Grazie Giuseppe!
Ho un luxman L430 e due casse jbl L50... Il tutto vintage.... Be insomma
penso che acquistare vintage puo essere dettato da una propria filosofia concettuale, io ad esempio non voglio sentir parlare di streamer, non voglio prese usb sul pre ecc ecc mi fanno proprio orrore certe innovazioni, il mio finale Classe Audio avra dei componenti usurati, funziona al 90% delle sue possibilita? Possibile, ma l ho pagato ad un costo proporzionalmente inferiore al suo valore originale, se dovessi decidermi posso sempre inviarlo ad un laboratorio per una messa a punto.Ma dove sono i marchi di un tempo,le differenze progettuali, nonche estetiche, la varieta di offerta, no, non mi voglio omologare, cosi come non mi ha mai sfiorato l idea dell'HT e del 60 pollici in salotto, baracconate.
Ciao e grazie per il tuo commento!