Io ho scelto la soluzione con pre e finale per avere l'unione delle due tecnologie: valvole (pre) e transistor (finale). A mio modesto avviso con questa configurazione si possono ottenere dei risultati davvero sorprendenti.
@@faustocatalioti739 non per nulla dagli anni 90 ci fu la moda della ecc88 che è una valvola a bassa impedenza di uscita ma non progettata per uso audio. Diciamo che un pre che abbia in uscita una ecc 83 singola o una ecc 82 in configurazione anodica, la più comune, in genere ha una impedenza di uscita troppo alta per un finale stato solido. Poi anni fa , tanti, vidi vendere un pre cj accoppiato ad un finale krell, nulla di più sbagliato ma i soldi in ballo erano tanti e tutti furono contenti
Esistono tantissimi integrati che si possono utilizzare sia da pre che da finale con un semplice ponte scollegabile nel pannello posteriore oppure con ingressi e uscite predisposte, in questo caso è possibile avere un multi utilizzo anche con altri componenti.
Ho optato PRE+ Finale. Un Aragon 18k. Fortuna che d'estate lavoro 24h al giorno e problemi di surriscaldamento del finale non ne ho 😅. Tanti auguri,buone feste.
Ciao Maurizio, tutte considerazioni molto più che giuste, ovviamente. Poi la soluzione Pre + Finale crea anche problemi di "sinergia" (elettrica e timbrica) se scegliamo prodotti di Brand o filosofie costruttive tanto differenti, MA ci permettono grande flessibilità. Fra i due componenti separati, secondo me, il più strategico è il Preamplificatore: se scegliamo un modello con numero di ingressi e di uscite adeguati alle nostre esigenze, in caso di cambio diffusori o per motivazioni personali (il gusto di sperimentare), basterà cambiare il finale ma il "timbro" e l'impostazione generale sarà sempre quella che abbiamo ricercato. Va anche detto che oggi come oggi ci sono soluzioni a telai separati che non richiedono più l'accensione di un mutuo trentennale :) per cui, spazio permettendo, sono comunque una delle scelte più "lungimiranti" che un audiofilo possa fare. A meno di non prendere "integragti" di fatto, ma non come qualità, tipo Accuphase, McIntosh, Luxman e pochi altri. Grazie del video, sempre un piacere seguirTi/Vi.
Per avere un buon isolamento dell'alimentazione sull'integrato in pratica devi fare un due telai saldati. Già sui finali se non sono ingegnerizzati bene le misure THD sono modeste
Che figata l'idea (x me pazzesca) di poter scegliere il finale in base all'ascolto. In effetti negli impianti super fighi, specialmente nelle sale d'ascolto di eventi o negozi si vedono spesso più soluzioni anche di sorgenti e diffusori. Diciamo che sono soluzioni riservate ad un pubblico ristrettissimo. Ma tanto sognare è gratis😉
Si.... questo lo so...infatti in questo momento con il mio lettore bluray Sony full HD ... è collegato cosi...dal TV all'ingresso video sul sinto...e dal lettore. Al sinto ...ma con un lettore bluray 4k...il mio sinto non supporta il 4k....per questo motivo chiedevo....qualche lettore 4k ha le porte HDMI separate una per il video ed una per l'audio.... volevo collegare il TV all'ingresso video del lettore e l'audio al sinto.,..se la cosa è fattibile
Video apprezzato....posso dire che dopo 30 anni di malattia in questo mondo non c'è il meglio o il peggio...nel senso che ognuno ha le sue esigenze sia economiche che di ambiente. Ad oggi ci sono integrati che danno filo da torcere a una soluzione Pre/Finale di prezzi superiori. Ma dalla mia esperienza per avere tra virgolette il meglio è avere per prima cosa i soldi a disposizione e puntare sicuramente su un Preamplificatore con 2 amplificatori Mono. E gia tanti anni fa una nota casa Torinese La Cabre ci credeva gia in questa soluzione Tanto che lo Stradivari fu un portento su tutti i fronti. Ma oggi ci sono integrati che suonano meravigliosamente che possono essere la miglior soluzione. Il fatto è sempre quanto si può spendere e dove devo ascoltare non è una regola per tutti avere Il Pre/Finale come miglior soluzione. Io ho sentito ultimamente un impianto di una marca italiana famosa con 2 diffusori e un "Totem" in mezzo dove vi era tutto inglomerato Dac/Pre/Finale ed è stato il miglior impianto della Fiera. Quindi secondo la mia esperienza ognuno deve valutare quale è la sua migliore composizione e sarà sicuramente la miglior scelta per un ottimo ascolto.
Confermo, tutto vero. Ad oggi posseggo un integrato, non proprio economico e di buona qualità. E' impagabile la praticità che ha un integrato per via della compattezza. Tuttavia ultimamente, sto vedendo (sto studiando per auto costruire) altre tipologie di accoppiamenti. Direi non una soluzione pre + finale, ma ancora più spinta, ovvero pre + 2 monofonici. Le idee spiegate in questo video sono esatte, è molto importante tenere separate e distanziate le linee di alimentazione perché da queste deriva gran parte della qualità del suono. E se noi diamo del buon carburante ai nostri dispositivi attivi allora ne gioverà tutta la catena. Un concetto che non posso scordare è che un apparecchio con uno stadio di alimentazione ben fatto ha potenzialità di suonare ottimamente, mentre un apparecchio con un'alimentazione scadente suonerà male di sicuro. Altro aspetto importante perché stia preferendo questa soluzione, (valvolare ovviamente) avere 2 telai per le sezioni finali fa in modo di separare, dividere in 2, i pesi delle strutture. Un conto è avere un finale da oltre 30Kg e un altro averne 2 da 16-18Kg l'uno. Complimenti Maurizio. 👍
Le vorrei sottoporre il caso in cui un integrato (es.: Yamaha AS 2100 o lo storico Sonus Faber Quid) può essere gestito tramite apposita opzione come finale (con pre a monte) e non come integrato. La resa musicale aumenta di netto: si deduce quindi che in un integrato la sezione pre sia di default inferiore a quella di un apparecchio esterno?
e'vero,una volta non c era storia,se voleli avere un impianto veramente hifi dovevi orientarti su pre e finale,oggi pero'ci sono integrati di alto livello che suonano alla grande.pero'vuoi mettere il divertimento di noi malati di hi fi nel giocare ad accoppiare quel tal finale col quell altro pre,quante ore ho passato a giocare ad accoppiare apparecchi...come sempre bel video.
Buonasera ho un finale advance acoustic xa160, puoi consigliarmi un pre da abbinare. Grazie I soliti guru mi hanno fatto buttare soldi pur di vendere i loro prodotti.
Ciao Maurizio la mia esperienza personale mi ha portato nel tempo a prediligere la soluzione per +finale. Ho posseduto integrati di qualità tipo Musica( sonus faber ) che mi ha regalato enormi soddisfazioni e del quale ho un ottimo ricordo ma a mio avviso l integrato ha dei limiti nelle sfumature: con un integrato le sfumature te le giochi coi vari cavi mentre con pre e finale puoi mischiare le varie marche e tipologie oltre al discorso cavi . Poi c'è il discorso upgrade che in un pre + finale puoi sostituire un pezzo alla volta sempre mescolando le varie marche. Trovo invece svantaggioso usare pre più finale se la marca di questi è la medesima e parità di budget allora scieglieri l integrato. In sostanza trovo più limitata e vincolante la scelta dell integrato anche sul discorso guasti . Un caro saluto a te ed Elena 🤗🤗
Ciao Yurj e grazie per il tuo interessante commento. Io credo comunque che dovessi optare su una coppia pre-finale tenderei a prediligere un solo marchio, per diversi fattori, non per ultimi quelli estetici
molto interessante. Sto infatti valutando l'acquisto di un finale ma vorrei sfruttare il mio attuale amplificatore integrato. Quest'ultimo però, non ha un'uscita pre, cioè dedicata al collegamento di un finale, ma pensavo di sfruttare il segnale d'uscita dall'integrato che è destinato all'equalizzatore. Praticamente il segnale esce dall'integrato, passa per l'equalizzatore e rientra nell'integrato (cioè nello stadio di amplificazione dell'integrato). Credi sia possibile sfruttare quell'uscita? mi consentirebbe anche di decidere se continuare ad utilizzare l'equalizzatore o meno
@@Audiofilando Di fatti è una cosa alla quale avevo pensato ma avevo il dubbio se il volume agisse sul pre o sullo stadio di amplificazione interno. Ma al 99% è come dici tu, del resto non avrebbe senso la regolazione del volume sul segnale di uscita che va all'equalizzatore. La questione del volume che aveva solo sfiorato i miei pensieri trova maggior forza ora dalla tua risposta. Grazie mille!
Io simpatizzo per l'integrato, in base al principio "minore percorso fa il segnale, minore sarà il degrado". Ma tutto dipende dalla semplicità circuitale (meno componenti), dalla qualità dei componenti e del progetto. Concordo che una soluzione a telai separati, migliora le alimentazioni, e nonostante aumenta il percorso, se è un migliore progetto con componenti migliori, complessivamente è superiore come qualità HiFi, rispetto all' integrato con pochi componenti, ma di scarsa qualità e dal progetto pessimo. La soluzione integrata può essere superiore, se si tratta di ottimi componenti in un ottimo progetto che usa pochi o pochissimi componenti, in modo da superare gli svantaggi di una alimentazione comune, sfruttando il minor percorso del segnale per degradarlo il meno possibile. Bisogna rispettare il semplice Principio HiFi. Restituire il segnale dell'incisione con minor perdite possibili. Sembra semplice, invece è difficilissimo, perchè sto segnale passerà sempre attraverso numerosi componenti elettronici, anche nei progetti più minimali, aggiungendo perdite sul segnale. Buon Ascolto🎼 HiFi a tutti 😉
Ciao a tutti, il fatto è che se bisogna stare al passo coi tempi, nel caso optassimo per un integrato dovrebbe avere ingressi analogici, digitali e stadio finale in un unico case...un bel minestrone!...a mio parere preferisco avere dac + pre (magari pre/ampli cuffie) + finale a stato solido o a valvole, il tutto a componenti separati soprattutto per una questione di alimentazione...il prezzo potrebbe salire rispetto alla soluzione integrata, ma ormai nel mercato globale sono presenti marche hi-fi/hi-end con un rapporto qualità/prezzo elevatissimo...vedi Audio GD...etc...etc...
Ad averci i soldi, sarebbe il caso di fare Pre + finali (diversi, sicuramente valvolare tipo MastersounD per jazz e classica, Accuphase in SS per gran parte del resto). Ma questo significa anche essere consapevoli delle registrazioni migliori, dell'isolamento acustico della casa, del "proprio" strumento musicale di ascolto (orecchio, che sia ancora in grado di percepire differenze), della cavetteria, ecc. Quindi, a non averci i soldi - come nella maggior parte dei casi - mi prenderei un classe A Accuphase integrato ed una ottica seria, sicuro spendi non poco - ma meno del pre e finali, ma ci suoni tutto quanto e si sente una favola che paragonata alla scelta precedente ha pochissimo da invidiare.
Pre e finale senza dubbi! Però sarebbe bello ci parlassi della multiamplificazione. ( esempio, 2 finali stereo e il loro miglior collegamento in orizzontale o verticale).
Da quanto hai spiegato molto bene (il BRAVO è sottinteso ) rimango della convinzione che ancora oggi il top si ottiene con le amplificazioni separate. Chiaramente a parità di prezzo possono esserci le soluzioni dove l'integrato batte il pre finale, soprattutto nella fascia mediobassa. Ma se si vuole il MASSIMO, l'elenco dei vantaggi che hai elencato sono maggiori che nella soluzione separata, l'unico che favorisce il mono involucro è chiaramente la semplificazione di cavi e connettori particolare positivo per non degradare il segnale. Altro vantaggio che mi viene in mente è che in tutte le soluzioni separate (quindi anche pre phono o dac esterno) gli upgrade sono meno costosi, nel senso sostituire un preamplificatore costa meno che sostituire un amplificatore integrato.
Un buon cavo costa sui 1000 euro . Percio connetti tra fonte e poi tra pre e finali sono 2000 euro Poi tre cavi di alimentazione Una spesa esagerata per un aumento infimo qualitativo
@@Panebiancomaurizio "Un buon cavo costa 1000 euro"?. Mi risulta che quasi nessuno usi cavi di quella cifra ed ha senso se lo colleghi a elettroniche dal costo 10 volte tanto, quindi impianti da decine di migliaia di euro. Il degrado arriva sulle connessioni dove ci sono anche metalli diversi e in misura minore dalla lunghezza Paradossalmente se saldi direttamente sugli stampati delle 2 elettroniche un cavetto di 10 centimetri da 20 euro è meglio di un cavo lungo 2 metri hiend con crimpature su connettori al rodio.
@@Panebiancomaurizio Non mi pare di aver parlato di elettroniche da 100 euro. Dicevo che se metti un cavo da 1000 euro l'elettronica deve costare dieci volte tanto [10.000 euro]
Come sempre video interessanti, personalmente favorevole alla soluzione pre+finale/i, infatti ho collegato al preamplificatore due finali uno stereo e l'altro multicanale.
Non dimenticate anche gli ampli Home Theatre ho un Onkyo integra 898, ma va in maniera stupenda, con concerti in DTS un esperienza veramente gratificante, basta abbinare bei diffusori Chario o Kef giusto per nominare die marchi che fanno bei KIT Home Theatre, si trovano si trova a prezzi ottimi, hanno lo stadio Phono, vanno anche con due canali, hanno DAC interni 24 Bit 96 hKz e più ingressi ottici coassiali, analogici RCA, insomma vanno vanno alla grande.
Beh dipende da che cosa si considera. Per esempio, in Accuphase l'integrato E800 è fatto da un pre 2450 ed un finale 48 (anzi i finali dell'integrato sono anche un po' migliori dal punto di vista strumentale) messi nella stessa (grossa) 'scatola' l'unica differenza è nell'alimentazione data nell'integrato da un solo titanico toroidale. Dal punto di vista suono non c'è praticamente differenza, basta 'sbagliare' il cavo pre finale e... Quello che voglio dire è che non si può in questo caso (come in molti altri in ambito riproduzione audio) dare un giudizio 'assoluto' ma bisogna andare caso per caso ed orecchio per orecchio. Ovviamente, secondo la mia modesta opinione.
il problema è un altro e la domanda non è logica perchè è ovvio che è preferibile il finale anzi due finali e con solo un potenziometro passivo per il volume! poi se uno è nostalgico di vinile e ama buttare via i soldi si compri anche il pre. io sono un minimalista , penso che chi è davvero appassionato di musica si debba preoccupare di comprare il meglio che le sue tasche gli permettono, ciò che con la minore spesa gli fa ottenere un suono da audiofilo e rinunciare all'impossibile. voglio dire che se uno dispone di una saletta di meno di 15 metri quadrati è inutile che butti i soldi in apparecchi che non renderanno mai al meglio, si compra un ottima cuffia e morta lì! quindi la scelta per chi dispone di ambienti adatti non può che essere una sola finalini di ottima qualità, casse da pavimento ad alta efficienza e musica liquida. Scusandomi per le mie eresie ti saluto.
Sono sempre stato innamorato della soluzione pre e finale separati, il discorso della flessibilità nella scelta del finale valvole o stato solido per cambiare mi piace molto. Il discorso però è che tutti partono dalla soluzione pre a valvole e finale a ss. Pochi coraggiosi seguono la strada contraria del pre ss più finale a valvole, spiegando che un pre a SS e più silenzioso, da velocità alle valvole e altre cose più tecniche sulla capacità di "pilotaggio" maggiore di un pre a ss rispetto a un pre a valvole. Anche Sbisa di audiocostruzioni più di una volta nei suoi video dice che la soluzione pre ss+ finale a valvole gli piace parecchio. Volevo sapere come la pensi tu, dal lato tecnico e se ti è capitato di ascoltare entrambe le soluzioni. Ti dico io nn sono un tecnico ma mi scompifera più questa soluzione...sara perché è una strada meno battuta e a me le cose originali piacciono do più....ti ringrazio se avrai voglia di rispondermi o fare una puntata su questo tema come spinoff di questo video....gtazie👍
Grande Maurizio,ottimo video alla portata di tutti, questa è la vera divulgazione. Lato personale , è proprio cosi come dici: il mio finale valvolare Ear 534 si spegne a meta giugno e accendo il Nuprime St10 per 3 mesi...se no "fondo"! Il pre rimane il Bryston Bp26 . buona giornata. Ivo da Torino
Da alcuni mesi, su consiglio di un noto negoziante nel settore in attività da 50 anni, sono passato da un signor integrato, ad un pre + coppia finali monofonici , con upgrade.. La differenza all'ascolto si è sentita e non di poco a tutto vantaggio del telaio separato. Certo, ci ho dovuto aggiungere tre cavi di alimentazione schermati, al posto di uno solo, ma il gioco ne è valsa la candela!
Ai tempi ascoltavo musica con pre e finale e disturbi erano parecchi facendo tutte le prove possibile di risolveva un problema e ne spuntava sempre uno giradischi casse piastre mixer ciao e buon ascolto
A mio modesto parere il problema anzi la scelta non sussiste quando parliamo di budget fino a 2500/3500 euro in cui la propensione va all'integrato, per una questione di costi aggiuntivi cavo segnale, cavo alimentazione , tavolino porta elettronica con più capacità, eventuali punte etc... Dopodiché quanto passi determinate cifre allora il discorso cambia . Non credo che qualcuno si ponga il problema quando spende 10000 Euro per un amplificatore scegliendo di fatto il sistema a due o tre telai con i costi aggiuntivi di cavi etc...
Pre + finale permettono di risparmiare nel lungo periodo. Posso aggiustare/aggiornare indipendentemente ciascuna componente... e di questi tempi, con tutte le varie innovazioni che ci sono, non è male :)
Un giorno ti ho parlato di Audia Flight, proprio l'altro ieri ascoltavo l'integrato FLS9, ed ha una qualità musicale praticamente quasi identica ai separati , montando le due sezioni del preampli fl1 e del finale fll4, , convengo sulla necessità di avere più multiamplificazioni passive in quel caso i separati sono ideali, oppure come dici un preampli valvolare ed un finale a S.S., se però parliamo di qualità sonica, su integrati hi end ormai le distanze sono praticamente azzerate o quasi, poi le esigenze di ognuno faranno le scelte x il tuo impianto, ciauuuu
Buongiorno se può aiutarmi le sarei grato. Ho un impianto home theaters..,.un TV Samsung qled 4k..,.75 pollici,,.un sintoamplificatore denon. Avr 3808…..9 canali +1. DTS master audio .,.dolby true HD..,lettore bluray Sony full. HD....vorrei sostituirlo con un lettore bluray.,.4k.,,.il mio problema è tecnico.,..un lettore con ingressi HDMI separati uno per il video ed uno per l'audio....mi permettono di collegarmi al sinto?. Dal TV al lettore per il video....e l'audio dal lettore dal sinto?
Ciao Ugo. Stai facendo un po’ di confusione. L’uscita audio video hdmi del lettore andrà collegata ad un ingresso del sinto che si occuperà di mandare il video al tv tramite uscita hdmi e l’audio ai diffusori. Semplice! La playlist home theater sul canale potrebbe aiutarti th-cam.com/play/PLqCYSOPXpRz_hfKfwD5A4aVxRoZ0jIytB.html
Bello...io ho optato per un integrato della rotel,visto in una tua recensione.devo dire che sono soddisfatto è un ottimo prodotto visto che dovevo restare in una certa fascia di prezzo.un domani spero di poter migliorare il mio impianto con un pre e finale.ancora complimenti per i tuoi video sempre molto dettagliati...
Ciao maurizio sto per acquistare un Panasonic hz1000 🤞🏽 tv oled e ci vorrei affiancare un piccolo impianto e non una sound bar perché come hai detto in altri video non è la cosa migliore, non posso mettere un 7.1 o addirittura 9..2 perché mi servirebbe qualcosa che sí mi migliori l’audio per la visualizzazione di film e netflix ma che allo stesso tempo senza staccare o spegnere qualcosa mi posso guardare anche il telegiornale, te cosa consigli spendendo il giusto? Grazie
@@Audiofilando stereo, che vada bene per una visione a 360 gradi, quindi digitale tarrestre, telegiornale, partite, film e netflix, sempre con lo stesso impianto senza dover disattivare niente
Una domanda Per ascoltare musica liquida dal mio smartphone e usando una piattaforma streaming all'amplificatire integrato devo aggiungere per forza un network?
@@Audiofilando Provo a spiegarmi meglio hehehe Sto per acquistare il mio primo impianto hifi e lo userei per la maggior parte delle volte per un ascolto fatto da piattaforme di musica streaming e usando il mio smartphone come sorgente.Il problema è che dopo svariati preventivi sono molto confuso.Ho provato le q acoustics 2050I e le Fyne F303 come diffusore e mi piacciono entrambe ma il mio problema è che non riesco a trovare un amplificatore integrato che mi permetta di ascoltare musica liquida in streaming senza che aggiunga un network esterno.Gli unici che forse potrebbero rientrare nel mio budget sono il cambridge arx 100 oppure audiolab 6000a. Tu cosa mi consigli con un budget di 1500 euro?Il set ideale che vorrei sono diffusori da pavimento e un ampli che mi permetta di ascoltare musica liquida che però abbia anche l'ingresso per aggiungere un giorno un lettore cd e un giradischi. Grazie :)
@@Audiofilando La mia domanda era relativa al punto di vista sonoro. Far funzionare un integrato/finale 300B sulla gamma medio alta ed un finale Gryphon sulla medio bassa e' il mio sogno. Ma non ho proprio idea su che strada prendere? Un cross-over attivo potrebbe aiutare? Oltre a mani e orecchie esperte? Grazie
Ciao Maurizio. La mia è una soluzione intermedia... Per l'upgrade dell' ampli ho scelto di acquistare un finale continuando ad utilizzare lo stadio pre del mio integrato. Sembra un pasticcio, ma funziona. Per acquistare il pre c'è tempo... 😁. Nel frattempo ho risparmiato bei soldini...
Ottimo video,l'ultimo "regalo" che mi sono fatto è una coppia monofonica....è l'ultimo step???tra quelli provati ,stato solido,valvole ,pre più finale,questo è solo "di più ".
Ottimo video, come sempre, ti chiedo se possibile un'informazione, non sono competente tecnicamente, possiedo due integrati, un rotel 1592 ed un valvolare unison Research Simply Two, potrei utilizzare l'uscita pre del rotel da utilizzare negli ingressi di linea del valvolare per sfruttare la sez finale oppure è un eresia?
Grazie Piero! Se il tuo unison ha gli ingressi dello stadio finale accessibili si, altrimenti faresti un cosa non ortodossa mettendo due controlli volume in serie
Ciao Maurizio,poi ho acquistato il maestro anniversary audioanalogue, davvero spettacolare,pilota divinamente le mie triangle Magellan cello, ma sto per passare al Bellini - Donizetti Anniversary...che ne pensi? Ciao ..
Non hai pensato ad una soluzione che per quanto mi riguarda è la migliore. Il pre passivo (a trasformatori). Può convivere senza problemi con il finale perché con condivide l'alimentazione, è poco ingombrante e può essere utilizzato con altri finali attraverso un ingresso separato.. Massima trasparenza e bassa distorsione
Buongiorno, cosa ne pensa invece di una catena composta da diffusori attivi (di qualità, tipo ATC et similia) e preamplificatore? Grazie Lorenzo Deiana
Ci sono integrati capaci di non sfigurare affatto nei confronti del doppio telaio che dalla sua garantisce versatilità e presenza scenica alla vista. Io ho sempre avuto integrati, vuoi per risparmiare in soldi e spazio ma anche perché con certi tipi di diffusori, facili da pilotare e di qualità media, non avrei comunque vantaggi evidenti in termini sonori. Poi conta molto la sinergia fra i vari componenti perché ad esempio ho fatto molte prove con i miei diffusori e non sempre ho preferito le amplificazioni dal costo piu alto perché ognuna ha una propria timbrica e non è detto che possa piacere abbinata al proprio diffusore. Ciao!
Beh, video da godere in quanto interessante, come sempre. Mi interessa il discorso ampli, e ne approfitto per chiederti, se posso, un consiglio. Io come avrai capito già da altri miei commenti, evito di svenarmi per ascoltare musica, cercando sempre di portare al massimo delle possibilità quello che possiedo. Ma, mi sto guardando intorno per cambiare l'ampli. Mi sono innamorato del musical fidelity, sentito suonare mi ha convinto, anche perché le mie casse, seppur non certo super top, mi sembrano non facili da far andare. Certo non come le precedenti indiana line da pavimento arbour 5.1. Lo dico perché ho notato, che l'ampli che possiedo attualmente, un marantz con sul groppone quasi 20 anni, se usato con l'ipotetica classe A a 20 watt, oltre che scaldare come una stufa, ci potrei fare le uova sopra, fa un attimo fatica. Tutto altro discorso se usato in classe AB, circa una 90ina di watt, la storia cambia totalmente. Qua un po la domanda, io, quando avrò raggiunto la cifra, sarei propenso all'acquisto di sto benedetto musical fidelity, mi piacerebbe l' Mi3, ma, ho scoperto non avere i controlli di tono. Purtroppo nel mio caso, causa l'ambiente, e le orecchie non più giovani, le frequenze alte deficitano, tanto che ricordo che dotai le Indiana di due tweeter più prestanti, peccato per i bassi delle suddette casse, per me assolutamente non corretti troppo esuberanti e fastidiosi. A sto punto dovendo pilotare due Inglesissime AE 109 da pavimento, modello attuale, dotate di un suono stupendo, con bassi che ti accarezzano tutt'intorno, per certi versi delicati ma potenti, medi forse un attimo sprezzanti nelle voci femminili, e alti molto delicati, che tipo di ampli poterei abbinare, restando sempre sulla cifra che spenderei per il musical, (1200/1400) magari dotato di controlli di tono, e tanta tanta corrente. Mi scuso per il commento un po lungo, e ti auguro una buona giornata.
@@fabioalberti2120. Grande, è un piacere ritrovarla tra le righe del tube, dove si parla di hi fi. Andro' a vedermi questo video, anche se spesso si sente parlare di evitare di abbinare tra loro apparecchi troppo analitici. O almeno so che i rotel come Inglesi lo sono abbastanza, e le AE non sono da meno. Intanto grazie e alla prossima.........Ho fatto un salto sul video, accorgendomi che lo avevo già visionato, compreso quello su audiocostruzioni. Poi, ho capito perche non mi era rimasto impresso, non mi piacciono le l'elettroniche troppo elettroniche. Cioè, i vari display, pulsantini micro, tante opzioni che ci si perde non mi piacciono, fanno perdere il senso dell'oggetto. Se voglio un dac me lo compro, l'ampli deve essere un ampli, e il musical mi attizza proprio perché non si perde dietro a display inutili o "cagate" varie. Adirittura il musical m2si non ha neppure lo stadio phono, elettronica in meno che porta via al servizio di un ampli. Tanto più che quando ancora ascoltavo i vinili, il pre phono lo avevo sempre separato. Boh, vediamo, tanto fino a che non sono convinto non compro, e ad oggi ancora siamo ai lavori in corso. Per me anche 1000 euro hanno un senso, e spenderle alla random forse è meglio no. Ancora grazie, per la risposta, e buona giornata.
Ciao Claudio! E grazie per i complimenti! Non è una domanda semplice anche e soprattutto perché non ho mai ascoltato i tuoi bellissimi diffusori… in quel range di prezzo penserei a rotel, perché marchi con controlli di tono nel range indicato non si trovano facilmente… potresti pensare ad un equalizzatore a monte in modo da scegliere liberamente l’amplificazione
@@Audiofilando. Ti ringrazio per la risposta, si avevo già visionato in alcuni video, per prima il tuo a dir la verita, nei quali, si parla di rotel. Ma...non mi piace come apparecchio. Cioè, non che non suoni bene, ma, da vedere non mi dice nulla, proprio non mi piace, e l'occhio vuole la sua parte, ed il musical,nella sua semplicità mi attizza davvero. Il consiglio equalizzatore, direi ottimo, del reato giù nello scantinato ben riposto ho un bheringer a 31 bande per canale, che ho usato per un po di tempo, poi, messo lì. Credo che la mia scelta, a meno che non trovi l'uovo di colombo, cosa della quale dubito fortemente, ricadrà sul musical fidelity, ha tanta corrente, ed ho una gran voglia di sentire ste benedette casse cosa possono dare in quel caso. Il da farsi, lo vedremo poi, a sto punto. Chissà, il mondo hi fi per certi versi potrebbe ancora serbare sorprese. Grazie e buona giornata.
@@claudiov428 La soluzione di Maurizio mi sembra molto intelligente. L'esigenza dei controlli di tono ti preclude la scelta di tanti ottimi amplificatori. I controlli a manopola li trovi quasi esclusivamente nel Made in Japan (Denon, Marantz, Yamaha ecc.. ) Parti con l'ampli che più ti aggrada e se senti che mancano gli acuti, in un secondo tempo come upgrade, aggiungi l'equalizzatore che oltretutto permette una calibrazione più fine.
Nell’hifi c’è storicamente la tendenza a dare troppa importanza all’amplificazione rispetto agli estremi della catena audio, sorgenti e diffusori. Io risparmierei un po’ sull’amplificatore e lo reinvestirei sui diffusori. Il discorso non vale per chi non ha problemi di spazio e soldi.
Assolutamente d’accordo! L integrato al contrario di ciò che dicono e potenzialmente di qualità superiore rispetto ad un pre e finale separato . I vantaggi molto importanti dell integrato sono ...1) in fase di progettazione si farà in modo da avere il perfetto interfacciamento tra gli stadi del prodotto avendo i dati certi del pre e finale da accoppiare 2) minor rumore dovuto alla mancanza di collegamento dei telai di pre e finale 3) certezza del risultato timbrico voluto che si può fare ovviamente solo in fabbrica poiché sono noti i parametri di pre e finale inseriti nell integrato . 4) non è vero che in un integrato l alimentazione sia “unica” e che debba dare dei problemi di stabilita sul segnale pre amplificato.. infatti pre e finale sono alimentati a tensioni differenti ottenute come minimo da due avvolgimenti separati del trasformatore di alimentazione, poi successivamente raddrizzati e livellati da condensatori di filtro , inoltre un pre ha bisogno di pochissima corrente e di una tensione costante , facile da ottenere ..Tutto dipende da ciò che si vuole investire e paragonare .. A parità di prezzo suonerà sicuramente meglio un integrato perché nel caso di pre e finale i soldi sono stati sprecati per doppioni inutili ( contenitore alimentatori ecc) invece che per una componentistica migliore ..
@@lucacorso_audiosystem Mi viene in mente quando comprai il mio unico impianto veramente ad alta fedeltà . il venditore mi fece ascoltare uno splendido integrato della musical fidelity che costava un milione e seicentomila lire . poi mi propose l'ascolto di due finalini della stessa marca che costavano un milione l'uno. La differenza era abissale mi innamorai di quei finali che in seguito pilotavo con un economico pre passivo. Non esiste che un integrato possa suonare meglio di un finale dello stesso prezzo ! il pre non serve a una minkia per cui....
Io da ragazo ho sempre voluto il Pre e Finale, ma non potevo premettermelo, troppo squattrinato, dopo è arrivata l'occasione in un momento dove il vintage era umano, Pre e Finale Onkyo Integra, M 502, occhio pero a me è capitato un finale diciamo mortificato, rivenduto aveva problemi e avevo paura di portarlo in un centro assistenza, morale un amico mi ha dato in cambio un Integrato sempre Onkyo integra, be faceva il suo dovere suonava quasi come il pre e finale stessi anni, ripreso in Pre e Finale altra occasione Finale Denon, POA 2200, Pre 1100, il prezzo troppo alettante pre e finale 400 euro, un dei due finali in realta non andava , questa volta portato al centro assistenza e spellato vivo, 500 euro per riparare il Finale un bel Dual Mono, con alimentazione torroidale, amo il vintage e ci piloto delle JBL L 36 e anche delle L 50, sinceramente migliore dell'Onkyo, ma dipende dai gusti, il mio non gode di enorme stima, la verità spinge spinge tanto ma tanto, una volta riparato va una favola, morbido no poco o nulla, forse non per audiofili, ma chi ama avere pressione sonora vuole questo un finale grosso con tanti Watt, insomma vuol anche sentire Boom Boom, ma occhio con l'usato, su 5 ampli acquistati 3 era da riparare, un esperienza amara.
Avendo un amplificatore integrato di alta qualità (ad es. McIntosh MA12000 con preamplificazione valvolare e stadio finale a stato solido) è comunque possibile, in seguito (a seconda del budget a disposizione, dello spazio e della voglia o desiderio), collegare un finale di altrettanta qualità o con caratteristiche sonore diverse, giusto? In questo caso si perderebbe comunque qualcosa rispetto alla classica accoppiata pre+finale oppure no? Grazie in anticipo a coloro che desidereranno rispondermi e al mitico Maurizio per questo video come sempre esaustivo! Un saluto!
Ciao e grazie! Gli integrati di quel livello hanno quasi sempre la possibilità di separare pre e finale, tendenzialmente con connettori sul retro, quindi si, il tuo discorso è più che valido
La domanda è “Perché cambi l integrato ?” So che spesso si sceglie in modo “emozionale” ma prima di “investire” occorrerebbe avere un occhio critico sul nostro impianto, e valutare quale è l anello debole della catena ( diffusori, sorgente , AMBIENTE..) . Poi cerca di ascoltare il componente che vuoi acquistare prima di farlo . Della Rotel ho avuto il finale RB991 con il suo pre non ricordo la sigla ma non mi aveva entusiasmato più di tanto all ascolto mente “sulla carta” era il massimo .. E anche assolutamente vero che alcuni integrati Mcintosh erano più apparenza che sostanza . Come alternativa prova anche a valutare la NAD , con loro i soldi sai che vanno all interno del prodotto . Ricorda che il tempo è dalla tua parte ! nessuno ti obbliga a fare il passo prima che tu sia davvero convinto! Buon ascolto 👋
@@lucacorso_audiosystem Grazie. Guarda mi sono fatto affascinare si...ma non suona male ma cerco altro...prima del mcintosh ho avuto il luxman L11 per 25 anni e credo che,alla fine,io sia ancora alla ricerca di quel suono li... basso meno caldo che ti dà la botta...il rotel è descritto così. Poi certo, se potrò, ascolterò
@@fabiomari1515 Eh l L 11 era un prodotto in cui i Watt erano quelli veri ! Che seguono le leggi dell elettrotecnica ... La corrente in uscita dal finale e quella che ti da la sensazione di “presa” sul cono del diffusore. Si ti confermo che il Rotel era molto “asciutto” . Questo aspetto dell ascolto e ben evidenziato anche dalle amplificazioni in classe D .
@@Audiofilando nulla di impegnativo,le risorse sono poche. Diciamo che voglio massimizzare al meglio la spesa. Vorrei delle opzioni riguardo con un budget sotto i 1000 euro. grazie.
@@fabioalberti2120 beh se fatta con cura si hanno molti benefici se si deve fare senza senso o senza un obbiettivo si hanno molti problemi, lo ammetto avendone una in quadriamplificazione con casse fullhorn molto ben suonanti
un ampli integrato e semplicemente un finale con pre incorporato,cioè un ampli con vari ingressi e selettori,usb,phono ,line,ecc ecc ,un finale e un amplificatore e basta! ,a volte per piccole potenze e meglio un dual mono ,cioe un ampli a canali separati,e come avere un manubrio da palestra con un certo peso,e tenerlo con due mani,questo e lo stereo ,ma se supponiamo lo stesso identico manubrio dello stesso identico peso,se lo dividiamo in due parti esatte ,uno nella mano destra e uno in quella sinistra ,si va meglio,il corpo e piu bilanciato ,il peso e lo stesso ,ma la sensazione e diversa,quindi un dual mono ,va meglio perche i due diffusori li gestisce meglio,e sembra che abbia anche piu potenza ,partendo dal phono ,o giradischi tanto per citare l'analogico,il segnale che esce e mono ,ci sarà un codificatore e trasformare il segnale mono in stereo! ,idem per la ricezione radio,dopo il resto e solo questione di impedenze!,a mio parere quando si parla di integrati,secondo me e sbagliata l'associazione ,con il tempo la scienza ha semplificato i circuiti a transistori,progettando i famosi chip,che sono piu transistori in un unico transistore ,contenitore! ,che ha piu formati ,to2 ,t03 ,ecc ecc ,quindi sempre secondo me ,che provengo dalla scuola degli ignoranti ,quando si parla di integrati si dovrebbe alludere ad ampli con chip ,tipo LM ,STK,TDA,TBA,ecc ecc ,e tanto per citarne un nome se e possibile ,gli ampli Symphonic line ,ora non mi viene in mente ,ma in qualche modello ha utilizzato dei chip! ,oltre che i classici fianli a transistori!
Può essere! Ma permettermi di ricordare che le incomprensioni, storicamente, possono avere due cause. La tua spiegazione o l’incapacità di comprendere le argomentazioni. Saluti!
Io ho scelto la soluzione con pre e finale per avere l'unione delle due tecnologie: valvole (pre) e transistor (finale). A mio modesto avviso con questa configurazione si possono ottenere dei risultati davvero sorprendenti.
Ciao Fausto, è una soluzione interessante e usata spesso, buoni ascolti!
Soluzione spesso utilizzata ma di difficilissima interpretazioni a causa delle impedenze spesso incompatibili.
@@luigibigogno8655 Anche questo è verissimo. Il rapporto tra le impedenze in che range dovrebbe rientrare?
@@faustocatalioti739 non per nulla dagli anni 90 ci fu la moda della ecc88 che è una valvola a bassa impedenza di uscita ma non progettata per uso audio. Diciamo che un pre che abbia in uscita una ecc 83 singola o una ecc 82 in configurazione anodica, la più comune, in genere ha una impedenza di uscita troppo alta per un finale stato solido. Poi anni fa , tanti, vidi vendere un pre cj accoppiato ad un finale krell, nulla di più sbagliato ma i soldi in ballo erano tanti e tutti furono contenti
Esistono tantissimi integrati che si possono utilizzare sia da pre che da finale con un semplice ponte scollegabile nel pannello posteriore oppure con ingressi e uscite predisposte, in questo caso è possibile avere un multi utilizzo anche con altri componenti.
Ciao Antony, esatto. Ho approfondito l’argomento in un video dedicato
Ho optato PRE+ Finale.
Un Aragon 18k.
Fortuna che d'estate lavoro 24h al giorno e problemi di surriscaldamento del finale non ne ho 😅.
Tanti auguri,buone feste.
Ciao Maurizio, tutte considerazioni molto più che giuste, ovviamente. Poi la soluzione Pre + Finale crea anche problemi di "sinergia" (elettrica e timbrica) se scegliamo prodotti di Brand o filosofie costruttive tanto differenti, MA ci permettono grande flessibilità. Fra i due componenti separati, secondo me, il più strategico è il Preamplificatore: se scegliamo un modello con numero di ingressi e di uscite adeguati alle nostre esigenze, in caso di cambio diffusori o per motivazioni personali (il gusto di sperimentare), basterà cambiare il finale ma il "timbro" e l'impostazione generale sarà sempre quella che abbiamo ricercato. Va anche detto che oggi come oggi ci sono soluzioni a telai separati che non richiedono più l'accensione di un mutuo trentennale :) per cui, spazio permettendo, sono comunque una delle scelte più "lungimiranti" che un audiofilo possa fare. A meno di non prendere "integragti" di fatto, ma non come qualità, tipo Accuphase, McIntosh, Luxman e pochi altri. Grazie del video, sempre un piacere seguirTi/Vi.
Grazie Alberto! Concordo con la tua analisi
Per avere un buon isolamento dell'alimentazione sull'integrato in pratica devi fare un due telai saldati. Già sui finali se non sono ingegnerizzati bene le misure THD sono modeste
Che figata l'idea (x me pazzesca) di poter scegliere il finale in base all'ascolto. In effetti negli impianti super fighi, specialmente nelle sale d'ascolto di eventi o negozi si vedono spesso più soluzioni anche di sorgenti e diffusori. Diciamo che sono soluzioni riservate ad un pubblico ristrettissimo. Ma tanto sognare è gratis😉
Ciao Giulio! Concordo, è bello sognare!
Si.... questo lo so...infatti in questo momento con il mio lettore bluray Sony full HD ... è collegato cosi...dal TV all'ingresso video sul sinto...e dal lettore. Al sinto ...ma con un lettore bluray 4k...il mio sinto non supporta il 4k....per questo motivo chiedevo....qualche lettore 4k ha le porte HDMI separate una per il video ed una per l'audio.... volevo collegare il TV all'ingresso video del lettore e l'audio al sinto.,..se la cosa è fattibile
@@ugoammannato8177 Ciao, sicuramente già trovato.... ma io ho un Sony UBP-X800, con 2 hdmi in output, una video/audio è l'altra AUDIO.
Video apprezzato....posso dire che dopo 30 anni di malattia in questo mondo non c'è il meglio o il peggio...nel senso che ognuno ha le sue esigenze sia economiche che di ambiente. Ad oggi ci sono integrati che danno filo da torcere a una soluzione Pre/Finale di prezzi superiori. Ma dalla mia esperienza per avere tra virgolette il meglio è avere per prima cosa i soldi a disposizione e puntare sicuramente su un Preamplificatore con 2 amplificatori Mono. E gia tanti anni fa una nota casa Torinese La Cabre ci credeva gia in questa soluzione Tanto che lo Stradivari fu un portento su tutti i fronti. Ma oggi ci sono integrati che suonano meravigliosamente che possono essere la miglior soluzione. Il fatto è sempre quanto si può spendere e dove devo ascoltare non è una regola per tutti avere Il Pre/Finale come miglior soluzione. Io ho sentito ultimamente un impianto di una marca italiana famosa con 2 diffusori e un "Totem" in mezzo dove vi era tutto inglomerato Dac/Pre/Finale ed è stato il miglior impianto della Fiera. Quindi secondo la mia esperienza ognuno deve valutare quale è la sua migliore composizione e sarà sicuramente la miglior scelta per un ottimo ascolto.
Ciao e grazie per il tuo interessante commento
Confermo, tutto vero. Ad oggi posseggo un integrato, non proprio economico e di buona qualità. E' impagabile la praticità che ha un integrato per via della compattezza. Tuttavia ultimamente, sto vedendo (sto studiando per auto costruire) altre tipologie di accoppiamenti. Direi non una soluzione pre + finale, ma ancora più spinta, ovvero pre + 2 monofonici.
Le idee spiegate in questo video sono esatte, è molto importante tenere separate e distanziate le linee di alimentazione perché da queste deriva gran parte della qualità del suono. E se noi diamo del buon carburante ai nostri dispositivi attivi allora ne gioverà tutta la catena. Un concetto che non posso scordare è che un apparecchio con uno stadio di alimentazione ben fatto ha potenzialità di suonare ottimamente, mentre un apparecchio con un'alimentazione scadente suonerà male di sicuro.
Altro aspetto importante perché stia preferendo questa soluzione, (valvolare ovviamente) avere 2 telai per le sezioni finali fa in modo di separare, dividere in 2, i pesi delle strutture. Un conto è avere un finale da oltre 30Kg e un altro averne 2 da 16-18Kg l'uno.
Complimenti Maurizio. 👍
Ciao e grazie! Molto interessante il tuo commento!
Le vorrei sottoporre il caso in cui un integrato (es.: Yamaha AS 2100 o lo storico Sonus Faber Quid) può essere gestito tramite apposita opzione come finale (con pre a monte) e non come integrato. La resa musicale aumenta di netto: si deduce quindi che in un integrato la sezione pre sia di default inferiore a quella di un apparecchio esterno?
Ciao! Interessante spunto. Non è una regola, ma in passato sicuramente possibile
e'vero,una volta non c era storia,se voleli avere un impianto veramente hifi dovevi orientarti su pre e finale,oggi pero'ci sono integrati di alto livello che suonano alla grande.pero'vuoi mettere il divertimento di noi malati di hi fi nel giocare ad accoppiare quel tal finale col quell altro pre,quante ore ho passato a giocare ad accoppiare apparecchi...come sempre bel video.
Grazie Alfredo! Concordo…😉
Buonasera ho un finale advance acoustic xa160, puoi consigliarmi un pre da abbinare. Grazie
I soliti guru mi hanno fatto buttare soldi pur di vendere i loro prodotti.
Ciao Mauro! Io rimarrei su advanced ma la scelta è del tuo orecchio!
Ciao Maurizio la mia esperienza personale mi ha portato nel tempo a prediligere la soluzione per +finale. Ho posseduto integrati di qualità tipo Musica( sonus faber ) che mi ha regalato enormi soddisfazioni e del quale ho un ottimo ricordo ma a mio avviso l integrato ha dei limiti nelle sfumature: con un integrato le sfumature te le giochi coi vari cavi mentre con pre e finale puoi mischiare le varie marche e tipologie oltre al discorso cavi . Poi c'è il discorso upgrade che in un pre + finale puoi sostituire un pezzo alla volta sempre mescolando le varie marche. Trovo invece svantaggioso usare pre più finale se la marca di questi è la medesima e parità di budget allora scieglieri l integrato. In sostanza trovo più limitata e vincolante la scelta dell integrato anche sul discorso guasti . Un caro saluto a te ed Elena 🤗🤗
te la giochi con i cavi?
Sconsigli pre amplificatore e finale dello stesso costruttore?
Mah…
Ciao Yurj e grazie per il tuo interessante commento. Io credo comunque che dovessi optare su una coppia pre-finale tenderei a prediligere un solo marchio, per diversi fattori, non per ultimi quelli estetici
molto interessante. Sto infatti valutando l'acquisto di un finale ma vorrei sfruttare il mio attuale amplificatore integrato. Quest'ultimo però, non ha un'uscita pre, cioè dedicata al collegamento di un finale, ma pensavo di sfruttare il segnale d'uscita dall'integrato che è destinato all'equalizzatore. Praticamente il segnale esce dall'integrato, passa per l'equalizzatore e rientra nell'integrato (cioè nello stadio di amplificazione dell'integrato).
Credi sia possibile sfruttare quell'uscita? mi consentirebbe anche di decidere se continuare ad utilizzare l'equalizzatore o meno
Ciao! Temo che in questo modo non avresti il controllo del volume
@@Audiofilando Di fatti è una cosa alla quale avevo pensato ma avevo il dubbio se il volume agisse sul pre o sullo stadio di amplificazione interno.
Ma al 99% è come dici tu, del resto non avrebbe senso la regolazione del volume sul segnale di uscita che va all'equalizzatore.
La questione del volume che aveva solo sfiorato i miei pensieri trova maggior forza ora dalla tua risposta. Grazie mille!
Io simpatizzo per l'integrato, in base al principio "minore percorso fa il segnale, minore sarà il degrado". Ma tutto dipende dalla semplicità circuitale (meno componenti), dalla qualità dei componenti e del progetto. Concordo che una soluzione a telai separati, migliora le alimentazioni, e nonostante aumenta il percorso, se è un migliore progetto con componenti migliori, complessivamente è superiore come qualità HiFi, rispetto all' integrato con pochi componenti, ma di scarsa qualità e dal progetto pessimo. La soluzione integrata può essere superiore, se si tratta di ottimi componenti in un ottimo progetto che usa pochi o pochissimi componenti, in modo da superare gli svantaggi di una alimentazione comune, sfruttando il minor percorso del segnale per degradarlo il meno possibile. Bisogna rispettare il semplice Principio HiFi. Restituire il segnale dell'incisione con minor perdite possibili. Sembra semplice, invece è difficilissimo, perchè sto segnale passerà sempre attraverso numerosi componenti elettronici, anche nei progetti più minimali, aggiungendo perdite sul segnale. Buon Ascolto🎼 HiFi a tutti 😉
Ciao a tutti, il fatto è che se bisogna stare al passo coi tempi, nel caso optassimo per un integrato dovrebbe avere ingressi analogici, digitali e stadio finale in un unico case...un bel minestrone!...a mio parere preferisco avere dac + pre (magari pre/ampli cuffie) + finale a stato solido o a valvole, il tutto a componenti separati soprattutto per una questione di alimentazione...il prezzo potrebbe salire rispetto alla soluzione integrata, ma ormai nel mercato globale sono presenti marche hi-fi/hi-end con un rapporto qualità/prezzo elevatissimo...vedi Audio GD...etc...etc...
Ciao Massimo e grazie per il tuo commento
Ad averci i soldi, sarebbe il caso di fare Pre + finali (diversi, sicuramente valvolare tipo MastersounD per jazz e classica, Accuphase in SS per gran parte del resto). Ma questo significa anche essere consapevoli delle registrazioni migliori, dell'isolamento acustico della casa, del "proprio" strumento musicale di ascolto (orecchio, che sia ancora in grado di percepire differenze), della cavetteria, ecc.
Quindi, a non averci i soldi - come nella maggior parte dei casi - mi prenderei un classe A Accuphase integrato ed una ottica seria, sicuro spendi non poco - ma meno del pre e finali, ma ci suoni tutto quanto e si sente una favola che paragonata alla scelta precedente ha pochissimo da invidiare.
Ciao Alessandro, ho avuto la fortuna di ascoltare l’e800 e posso confermare che faresti un’ottima scelta
Pre e finale senza dubbi! Però sarebbe bello ci parlassi della multiamplificazione. ( esempio, 2 finali stereo e il loro miglior collegamento in orizzontale o verticale).
Dipende dalle casse che hai : se due vie sei obbligato al sistema verticale, altrimenti meglio orizzontale
Da quanto hai spiegato molto bene (il BRAVO è sottinteso ) rimango della convinzione che ancora oggi il top si ottiene con le amplificazioni separate.
Chiaramente a parità di prezzo possono esserci le soluzioni dove l'integrato batte il pre finale, soprattutto nella fascia mediobassa.
Ma se si vuole il MASSIMO, l'elenco dei vantaggi che hai elencato sono maggiori che nella soluzione separata, l'unico che favorisce il mono involucro è chiaramente la semplificazione di cavi e connettori particolare positivo per non degradare il segnale.
Altro vantaggio che mi viene in mente è che in tutte le soluzioni separate (quindi anche pre phono o dac esterno) gli upgrade sono meno costosi, nel senso sostituire un preamplificatore costa meno che sostituire un amplificatore integrato.
Ciao Fabio e grazie per i complimenti e per il tuo interessante commento
Un buon cavo costa sui 1000 euro .
Percio connetti tra fonte e poi tra pre e finali sono 2000 euro
Poi tre cavi di alimentazione
Una spesa esagerata per un aumento infimo qualitativo
@@Panebiancomaurizio "Un buon cavo costa 1000 euro"?.
Mi risulta che quasi nessuno usi cavi di quella cifra ed ha senso se lo colleghi a elettroniche dal costo 10 volte tanto, quindi impianti da decine di migliaia di euro.
Il degrado arriva sulle connessioni dove ci sono anche metalli diversi e in misura minore dalla lunghezza Paradossalmente se saldi direttamente sugli stampati delle 2 elettroniche un cavetto di 10 centimetri da 20 euro è meglio di un cavo lungo 2 metri hiend con crimpature su connettori al rodio.
@@fabioalberti2120 elettroniche da 100 euro?
E che sono ?
@@Panebiancomaurizio Non mi pare di aver parlato di elettroniche da 100 euro.
Dicevo che se metti un cavo da 1000 euro l'elettronica deve costare dieci volte tanto [10.000 euro]
Non sono un tecnico ma assolutamente vero. La parte pre è la più delicata. Ma la connessione deve essere bilanciata con il finale.
Ciao Luigi e grazie
Come sempre video interessanti, personalmente favorevole alla soluzione pre+finale/i, infatti ho collegato al preamplificatore due finali uno stereo e l'altro multicanale.
Ciao Attilio! Ottima soluzione, buoni ascolti!
Non dimenticate anche gli ampli Home Theatre ho un Onkyo integra 898, ma va in maniera stupenda, con concerti in DTS un esperienza veramente gratificante, basta abbinare bei diffusori Chario o Kef giusto per nominare die marchi che fanno bei KIT Home Theatre, si trovano si trova a prezzi ottimi, hanno lo stadio Phono, vanno anche con due canali, hanno DAC interni 24 Bit 96 hKz e più ingressi ottici coassiali, analogici RCA, insomma vanno vanno alla grande.
Beh dipende da che cosa si considera. Per esempio, in Accuphase l'integrato E800 è fatto da un pre 2450 ed un finale 48 (anzi i finali dell'integrato sono anche un po' migliori dal punto di vista strumentale) messi nella stessa (grossa) 'scatola' l'unica differenza è nell'alimentazione data nell'integrato da un solo titanico toroidale. Dal punto di vista suono non c'è praticamente differenza, basta 'sbagliare' il cavo pre finale e... Quello che voglio dire è che non si può in questo caso (come in molti altri in ambito riproduzione audio) dare un giudizio 'assoluto' ma bisogna andare caso per caso ed orecchio per orecchio. Ovviamente, secondo la mia modesta opinione.
Ciao Mauro, concordo con la tua analisi
il problema è un altro e la domanda non è logica perchè è ovvio che è preferibile il finale anzi due finali e con solo un potenziometro passivo per il volume! poi se uno è nostalgico di vinile e ama buttare via i soldi si compri anche il pre. io sono un minimalista , penso che chi è davvero appassionato di musica si debba preoccupare di comprare il meglio che le sue tasche gli permettono, ciò che con la minore spesa gli fa ottenere un suono da audiofilo e rinunciare all'impossibile. voglio dire che se uno dispone di una saletta di meno di 15 metri quadrati è inutile che butti i soldi in apparecchi che non renderanno mai al meglio, si compra un ottima cuffia e morta lì! quindi la scelta per chi dispone di ambienti adatti non può che essere una sola finalini di ottima qualità, casse da pavimento ad alta efficienza e musica liquida. Scusandomi per le mie eresie ti saluto.
Ciao Marco e grazie per il tuo interessante commento
Sono sempre stato innamorato della soluzione pre e finale separati, il discorso della flessibilità nella scelta del finale valvole o stato solido per cambiare mi piace molto. Il discorso però è che tutti partono dalla soluzione pre a valvole e finale a ss. Pochi coraggiosi seguono la strada contraria del pre ss più finale a valvole, spiegando che un pre a SS e più silenzioso, da velocità alle valvole e altre cose più tecniche sulla capacità di "pilotaggio" maggiore di un pre a ss rispetto a un pre a valvole. Anche Sbisa di audiocostruzioni più di una volta nei suoi video dice che la soluzione pre ss+ finale a valvole gli piace parecchio. Volevo sapere come la pensi tu, dal lato tecnico e se ti è capitato di ascoltare entrambe le soluzioni. Ti dico io nn sono un tecnico ma mi scompifera più questa soluzione...sara perché è una strada meno battuta e a me le cose originali piacciono do più....ti ringrazio se avrai voglia di rispondermi o fare una puntata su questo tema come spinoff di questo video....gtazie👍
Ciao Fabio! Non ho ascoltato molte soluzioni ibride in passato ma sicuramente potrebbe essere uno spunto interessante per un video, vedremo!😉
Ampli integrato wazoo bow tecnology diffusori apertura Tanagra ora Glomen Klimo, CD marantz cd10 modificato. Suono più che ottimo, che ne dici? Grazie
Ciao Vittorio! Non conosco i prodotti citati ma buoni ascolti!
@@Audiofilando grazie mille
Grande Maurizio,ottimo video alla portata di tutti, questa è la vera divulgazione. Lato personale , è proprio cosi come dici: il mio finale valvolare Ear 534 si spegne a meta giugno e accendo il Nuprime St10 per 3 mesi...se no "fondo"! Il pre rimane il Bryston Bp26 . buona giornata. Ivo da Torino
Ciao Ivo e grazie!
Da alcuni mesi, su consiglio di un noto negoziante nel settore in attività da 50 anni, sono passato da un signor integrato, ad un pre + coppia finali monofonici , con upgrade..
La differenza all'ascolto si è sentita e non di poco a tutto vantaggio del telaio separato.
Certo, ci ho dovuto aggiungere tre cavi di alimentazione schermati, al posto di uno solo, ma il gioco ne è valsa la candela!
Ai tempi ascoltavo musica con pre e finale e disturbi erano parecchi facendo tutte le prove possibile di risolveva un problema e ne spuntava sempre uno giradischi casse piastre mixer ciao e buon ascolto
A mio modesto parere il problema anzi la scelta non sussiste quando parliamo di budget fino a 2500/3500 euro in cui la propensione va all'integrato, per una questione di costi aggiuntivi cavo segnale, cavo alimentazione , tavolino porta elettronica con più capacità, eventuali punte etc... Dopodiché quanto passi determinate cifre allora il discorso cambia . Non credo che qualcuno si ponga il problema quando spende 10000 Euro per un amplificatore scegliendo di fatto il sistema a due o tre telai con i costi aggiuntivi di cavi etc...
Buoni ascolti anche a te Salvatore!
Pre + finale permettono di risparmiare nel lungo periodo. Posso aggiustare/aggiornare indipendentemente ciascuna componente... e di questi tempi, con tutte le varie innovazioni che ci sono, non è male :)
Ciao Francesco, ottima osservazione
Un giorno ti ho parlato di Audia Flight, proprio l'altro ieri ascoltavo l'integrato FLS9, ed ha una qualità musicale praticamente quasi identica ai separati , montando le due sezioni del preampli fl1 e del finale fll4, , convengo sulla necessità di avere più multiamplificazioni passive in quel caso i separati sono ideali, oppure come dici un preampli valvolare ed un finale a S.S., se però parliamo di qualità sonica, su integrati hi end ormai le distanze sono praticamente azzerate o quasi, poi le esigenze di ognuno faranno le scelte x il tuo impianto, ciauuuu
Ciao Giuseppe e grazie per il tuo commento
Buongiorno se può aiutarmi le sarei grato. Ho un impianto home theaters..,.un TV Samsung qled 4k..,.75 pollici,,.un sintoamplificatore denon. Avr 3808…..9 canali +1. DTS master audio .,.dolby true HD..,lettore bluray Sony full. HD....vorrei sostituirlo con un lettore bluray.,.4k.,,.il mio problema è tecnico.,..un lettore con ingressi HDMI separati uno per il video ed uno per l'audio....mi permettono di collegarmi al sinto?. Dal TV al lettore per il video....e l'audio dal lettore dal sinto?
Ciao Ugo. Stai facendo un po’ di confusione. L’uscita audio video hdmi del lettore andrà collegata ad un ingresso del sinto che si occuperà di mandare il video al tv tramite uscita hdmi e l’audio ai diffusori. Semplice! La playlist home theater sul canale potrebbe aiutarti th-cam.com/play/PLqCYSOPXpRz_hfKfwD5A4aVxRoZ0jIytB.html
Bello...io ho optato per un integrato della rotel,visto in una tua recensione.devo dire che sono soddisfatto è un ottimo prodotto visto che dovevo restare in una certa fascia di prezzo.un domani spero di poter migliorare il mio impianto con un pre e finale.ancora complimenti per i tuoi video sempre molto dettagliati...
CiaoCarlo e grazie!
Ciao maurizio sto per acquistare un Panasonic hz1000 🤞🏽 tv oled e ci vorrei affiancare un piccolo impianto e non una sound bar perché come hai detto in altri video non è la cosa migliore, non posso mettere un 7.1 o addirittura 9..2 perché mi servirebbe qualcosa che sí mi migliori l’audio per la visualizzazione di film e netflix ma che allo stesso tempo senza staccare o spegnere qualcosa mi posso guardare anche il telegiornale, te cosa consigli spendendo il giusto? Grazie
Ciao! E complimenti per il tuo futuro acquisto! Non ho capito se tu voglia un impianto surround 5.1 o stereo
@@Audiofilando stereo, che vada bene per una visione a 360 gradi, quindi digitale tarrestre, telegiornale, partite, film e netflix, sempre con lo stesso impianto senza dover disattivare niente
Una domanda
Per ascoltare musica liquida dal mio smartphone e usando una piattaforma streaming all'amplificatire integrato devo aggiungere per forza un network?
Ciao Rosario, non mi è chiara la domanda
@@Audiofilando
Provo a spiegarmi meglio hehehe
Sto per acquistare il mio primo impianto hifi e lo userei per la maggior parte delle volte per un ascolto fatto da piattaforme di musica streaming e usando il mio smartphone come sorgente.Il problema è che dopo svariati preventivi sono molto confuso.Ho provato le q acoustics 2050I e le Fyne F303 come diffusore e mi piacciono entrambe ma il mio problema è che non riesco a trovare un amplificatore integrato che mi permetta di ascoltare musica liquida in streaming senza che aggiunga un network esterno.Gli unici che forse potrebbero rientrare nel mio budget sono il cambridge arx 100 oppure audiolab 6000a.
Tu cosa mi consigli con un budget di 1500 euro?Il set ideale che vorrei sono diffusori da pavimento e un ampli che mi permetta di ascoltare musica liquida che però abbia anche l'ingresso per aggiungere un giorno un lettore cd e un giradischi.
Grazie :)
Ciao Maurizio, perdona la mia curiosità... ma tu che lavoro fai... insomma come paghi le bollette...?? Grazie. Giuseppe
Ciao Giuseppe! Sono un ingegnere elettronico, lavoro come progettista
Concordo con quello detto. Io tutta la vita pre e finale
Mi piacerebbe capire come aggiungere un finale valvolare ad un pre e finale a stato solido. Qualcuno mi darebbe un idea? Grazie
Ciao! Per aggiungerlo non serve granché, solo una coppia di cavi. Trovare una buona soluzione dal punto di vista sonoro è tutta un’altra faccenda
@@Audiofilando La mia domanda era relativa al punto di vista sonoro. Far funzionare un integrato/finale 300B sulla gamma medio alta ed un finale Gryphon sulla medio bassa e' il mio sogno. Ma non ho proprio idea su che strada prendere? Un cross-over attivo potrebbe aiutare? Oltre a mani e orecchie esperte? Grazie
Ciao Maurizio. La mia è una soluzione intermedia... Per l'upgrade dell' ampli ho scelto di acquistare un finale continuando ad utilizzare lo stadio pre del mio integrato. Sembra un pasticcio, ma funziona. Per acquistare il pre c'è tempo... 😁. Nel frattempo ho risparmiato bei soldini...
Ciao Vincenzo, in realtà è un’ottima soluzione per andare a step
Ottimo video,l'ultimo "regalo" che mi sono fatto è una coppia monofonica....è l'ultimo step???tra quelli provati ,stato solido,valvole ,pre più finale,questo è solo "di più ".
Grazie e complimenti per il tuo step! 😉
Ottimo video,siamo apposto noi😉
Ottimo video, come sempre, ti chiedo se possibile un'informazione, non sono competente tecnicamente, possiedo due integrati, un rotel 1592 ed un valvolare unison Research Simply Two, potrei utilizzare l'uscita pre del rotel da utilizzare negli ingressi di linea del valvolare per sfruttare la sez finale oppure è un eresia?
Grazie Piero! Se il tuo unison ha gli ingressi dello stadio finale accessibili si, altrimenti faresti un cosa non ortodossa mettendo due controlli volume in serie
Grazie MAURIZIO
Grazie a te!
Ciao Maurizio,poi ho acquistato il maestro anniversary audioanalogue, davvero spettacolare,pilota divinamente le mie triangle Magellan cello, ma sto per passare al Bellini - Donizetti Anniversary...che ne pensi? Ciao ..
Eh beh!
@@Audiofilando ma che miglioramenti avrò?
Non hai pensato ad una soluzione che per quanto mi riguarda è la migliore. Il pre passivo (a trasformatori).
Può convivere senza problemi con il finale perché con condivide l'alimentazione, è poco ingombrante e può essere utilizzato con altri finali attraverso un ingresso separato.. Massima trasparenza e bassa distorsione
Grazie per il tuo interessante commento!
Buongiorno, cosa ne pensa invece di una catena composta da diffusori attivi (di qualità, tipo ATC et similia) e preamplificatore? Grazie
Lorenzo Deiana
Ciao Lorenzo, è un’ottima soluzione che consente di salvare anche molto spazio
@@Audiofilando Grazie
interessante spiegazione, io ho un integrato e ne sono contento, ma magari in futuro come piccolo up grade, valuterei un pre ampli per il giradischi.
Ciao Francesco e grazie
Ci sono integrati capaci di non sfigurare affatto nei confronti del doppio telaio che dalla sua garantisce versatilità e presenza scenica alla vista. Io ho sempre avuto integrati, vuoi per risparmiare in soldi e spazio ma anche perché con certi tipi di diffusori, facili da pilotare e di qualità media, non avrei comunque vantaggi evidenti in termini sonori. Poi conta molto la sinergia fra i vari componenti perché ad esempio ho fatto molte prove con i miei diffusori e non sempre ho preferito le amplificazioni dal costo piu alto perché ognuna ha una propria timbrica e non è detto che possa piacere abbinata al proprio diffusore. Ciao!
Ciao Marco! Saggio commento come al solito il tuo
Beh, video da godere in quanto interessante, come sempre. Mi interessa il discorso ampli, e ne approfitto per chiederti, se posso, un consiglio. Io come avrai capito già da altri miei commenti, evito di svenarmi per ascoltare musica, cercando sempre di portare al massimo delle possibilità quello che possiedo. Ma, mi sto guardando intorno per cambiare l'ampli. Mi sono innamorato del musical fidelity, sentito suonare mi ha convinto, anche perché le mie casse, seppur non certo super top, mi sembrano non facili da far andare. Certo non come le precedenti indiana line da pavimento arbour 5.1. Lo dico perché ho notato, che l'ampli che possiedo attualmente, un marantz con sul groppone quasi 20 anni, se usato con l'ipotetica classe A a 20 watt, oltre che scaldare come una stufa, ci potrei fare le uova sopra, fa un attimo fatica. Tutto altro discorso se usato in classe AB, circa una 90ina di watt, la storia cambia totalmente. Qua un po la domanda, io, quando avrò raggiunto la cifra, sarei propenso all'acquisto di sto benedetto musical fidelity, mi piacerebbe l' Mi3, ma, ho scoperto non avere i controlli di tono. Purtroppo nel mio caso, causa l'ambiente, e le orecchie non più giovani, le frequenze alte deficitano, tanto che ricordo che dotai le Indiana di due tweeter più prestanti, peccato per i bassi delle suddette casse, per me assolutamente non corretti troppo esuberanti e fastidiosi. A sto punto dovendo pilotare due Inglesissime AE 109 da pavimento, modello attuale, dotate di un suono stupendo, con bassi che ti accarezzano tutt'intorno, per certi versi delicati ma potenti, medi forse un attimo sprezzanti nelle voci femminili, e alti molto delicati, che tipo di ampli poterei abbinare, restando sempre sulla cifra che spenderei per il musical, (1200/1400) magari dotato di controlli di tono, e tanta tanta corrente. Mi scuso per il commento un po lungo, e ti auguro una buona giornata.
Ciao se ti servono i controlli di tono potrebbe interessarti il Rotel A12.
C'è una recensione su questo canale.
@@fabioalberti2120. Grande, è un piacere ritrovarla tra le righe del tube, dove si parla di hi fi. Andro' a vedermi questo video, anche se spesso si sente parlare di evitare di abbinare tra loro apparecchi troppo analitici. O almeno so che i rotel come Inglesi lo sono abbastanza, e le AE non sono da meno. Intanto grazie e alla prossima.........Ho fatto un salto sul video, accorgendomi che lo avevo già visionato, compreso quello su audiocostruzioni. Poi, ho capito perche non mi era rimasto impresso, non mi piacciono le l'elettroniche troppo elettroniche. Cioè, i vari display, pulsantini micro, tante opzioni che ci si perde non mi piacciono, fanno perdere il senso dell'oggetto. Se voglio un dac me lo compro, l'ampli deve essere un ampli, e il musical mi attizza proprio perché non si perde dietro a display inutili o "cagate" varie. Adirittura il musical m2si non ha neppure lo stadio phono, elettronica in meno che porta via al servizio di un ampli. Tanto più che quando ancora ascoltavo i vinili, il pre phono lo avevo sempre separato. Boh, vediamo, tanto fino a che non sono convinto non compro, e ad oggi ancora siamo ai lavori in corso. Per me anche 1000 euro hanno un senso, e spenderle alla random forse è meglio no. Ancora grazie, per la risposta, e buona giornata.
Ciao Claudio! E grazie per i complimenti! Non è una domanda semplice anche e soprattutto perché non ho mai ascoltato i tuoi bellissimi diffusori… in quel range di prezzo penserei a rotel, perché marchi con controlli di tono nel range indicato non si trovano facilmente… potresti pensare ad un equalizzatore a monte in modo da scegliere liberamente l’amplificazione
@@Audiofilando. Ti ringrazio per la risposta, si avevo già visionato in alcuni video, per prima il tuo a dir la verita, nei quali, si parla di rotel. Ma...non mi piace come apparecchio. Cioè, non che non suoni bene, ma, da vedere non mi dice nulla, proprio non mi piace, e l'occhio vuole la sua parte, ed il musical,nella sua semplicità mi attizza davvero. Il consiglio equalizzatore, direi ottimo, del reato giù nello scantinato ben riposto ho un bheringer a 31 bande per canale, che ho usato per un po di tempo, poi, messo lì. Credo che la mia scelta, a meno che non trovi l'uovo di colombo, cosa della quale dubito fortemente, ricadrà sul musical fidelity, ha tanta corrente, ed ho una gran voglia di sentire ste benedette casse cosa possono dare in quel caso. Il da farsi, lo vedremo poi, a sto punto. Chissà, il mondo hi fi per certi versi potrebbe ancora serbare sorprese. Grazie e buona giornata.
@@claudiov428 La soluzione di Maurizio mi sembra molto intelligente.
L'esigenza dei controlli di tono ti preclude la scelta di tanti ottimi amplificatori.
I controlli a manopola li trovi quasi esclusivamente nel Made in Japan (Denon, Marantz, Yamaha ecc.. )
Parti con l'ampli che più ti aggrada e se senti che mancano gli acuti, in un secondo tempo come upgrade, aggiungi l'equalizzatore che oltretutto permette una calibrazione più fine.
Nell’hifi c’è storicamente la tendenza a dare troppa importanza all’amplificazione rispetto agli estremi della catena audio, sorgenti e diffusori. Io risparmierei un po’ sull’amplificatore e lo reinvestirei sui diffusori. Il discorso non vale per chi non ha problemi di spazio e soldi.
Assolutamente d’accordo! L integrato al contrario di ciò che dicono e potenzialmente di qualità superiore rispetto ad un pre e finale separato . I vantaggi molto importanti dell integrato sono ...1) in fase di progettazione si farà in modo da avere il perfetto interfacciamento tra gli stadi del prodotto avendo i dati certi del pre e finale da accoppiare 2) minor rumore dovuto alla mancanza di collegamento dei telai di pre e finale 3) certezza del risultato timbrico voluto che si può fare ovviamente solo in fabbrica poiché sono noti i parametri di pre e finale inseriti nell integrato . 4) non è vero che in un integrato l alimentazione sia “unica” e che debba dare dei problemi di stabilita sul segnale pre amplificato.. infatti pre e finale sono alimentati a tensioni differenti ottenute come minimo da due avvolgimenti separati del trasformatore di alimentazione, poi successivamente raddrizzati e livellati da condensatori di filtro , inoltre un pre ha bisogno di pochissima corrente e di una tensione costante , facile da ottenere ..Tutto dipende da ciò che si vuole investire e paragonare .. A parità di prezzo suonerà sicuramente meglio un integrato perché nel caso di pre e finale i soldi sono stati sprecati per doppioni inutili ( contenitore alimentatori ecc) invece che per una componentistica migliore ..
Ciao Paolo! Certo, tutti gli elementi sono importanti in una catena hifi
@@lucacorso_audiosystem Mi viene in mente quando comprai il mio unico impianto veramente ad alta fedeltà . il venditore mi fece ascoltare uno splendido integrato della musical fidelity che costava un milione e seicentomila lire . poi mi propose l'ascolto di due finalini della stessa marca che costavano un milione l'uno. La differenza era abissale mi innamorai di quei finali che in seguito pilotavo con un economico pre passivo. Non esiste che un integrato possa suonare meglio di un finale dello stesso prezzo ! il pre non serve a una minkia per cui....
Io da ragazo ho sempre voluto il Pre e Finale, ma non potevo premettermelo, troppo squattrinato, dopo è arrivata l'occasione in un momento dove il vintage era umano, Pre e Finale Onkyo Integra, M 502, occhio pero a me è capitato un finale diciamo mortificato, rivenduto aveva problemi e avevo paura di portarlo in un centro assistenza, morale un amico mi ha dato in cambio un Integrato sempre Onkyo integra, be faceva il suo dovere suonava quasi come il pre e finale stessi anni, ripreso in Pre e Finale altra occasione Finale Denon, POA 2200, Pre 1100, il prezzo troppo alettante pre e finale 400 euro, un dei due finali in realta non andava , questa volta portato al centro assistenza e spellato vivo, 500 euro per riparare il Finale un bel Dual Mono, con alimentazione torroidale, amo il vintage e ci piloto delle JBL L 36 e anche delle L 50, sinceramente migliore dell'Onkyo, ma dipende dai gusti, il mio non gode di enorme stima, la verità spinge spinge tanto ma tanto, una volta riparato va una favola, morbido no poco o nulla, forse non per audiofili, ma chi ama avere pressione sonora vuole questo un finale grosso con tanti Watt, insomma vuol anche sentire Boom Boom, ma occhio con l'usato, su 5 ampli acquistati 3 era da riparare, un esperienza amara.
Ciao e grazie per il tuo interessante commento. Condividere le proprie esperienze personali può aiutare i membri della community nelle loro scelte!
Avendo un amplificatore integrato di alta qualità (ad es. McIntosh MA12000 con preamplificazione valvolare e stadio finale a stato solido) è comunque possibile, in seguito (a seconda del budget a disposizione, dello spazio e della voglia o desiderio), collegare un finale di altrettanta qualità o con caratteristiche sonore diverse, giusto? In questo caso si perderebbe comunque qualcosa rispetto alla classica accoppiata pre+finale oppure no? Grazie in anticipo a coloro che desidereranno rispondermi e al mitico Maurizio per questo video come sempre esaustivo! Un saluto!
Ciao e grazie! Gli integrati di quel livello hanno quasi sempre la possibilità di separare pre e finale, tendenzialmente con connettori sul retro, quindi si, il tuo discorso è più che valido
@@Audiofilando Grazie per la tua risposta Maurizio. Buona domenica!
@@Gio71. Ti ringrazio per la tua cortese risposta, saluti.
Ciao
Possiedo un integrato Hegel h390 e sono molto soddisfatto ,semplificazioni delle connessioni cioè meno cavi
Ciao Matteo e buoni ascolti!
Io ho un integrato Mcintosh e passerò al pre+finale. Ma non Mcintosh perché non ci arrivo ma penso Rotel. Sarò pazzo???
La domanda è “Perché cambi l integrato ?” So che spesso si sceglie in modo “emozionale” ma prima di “investire” occorrerebbe avere un occhio critico sul nostro impianto, e valutare quale è l anello debole della catena ( diffusori, sorgente , AMBIENTE..) . Poi cerca di ascoltare il componente che vuoi acquistare prima di farlo . Della Rotel ho avuto il finale RB991 con il suo pre non ricordo la sigla ma non mi aveva entusiasmato più di tanto all ascolto mente “sulla carta” era il massimo .. E anche assolutamente vero che alcuni integrati Mcintosh erano più apparenza che sostanza . Come alternativa prova anche a valutare la NAD , con loro i soldi sai che vanno all interno del prodotto . Ricorda che il tempo è dalla tua parte ! nessuno ti obbliga a fare il passo prima che tu sia davvero convinto! Buon ascolto 👋
@@lucacorso_audiosystem Grazie. Guarda mi sono fatto affascinare si...ma non suona male ma cerco altro...prima del mcintosh ho avuto il luxman L11 per 25 anni e credo che,alla fine,io sia ancora alla ricerca di quel suono li... basso meno caldo che ti dà la botta...il rotel è descritto così. Poi certo, se potrò, ascolterò
@@fabiomari1515 Eh l L 11 era un prodotto in cui i Watt erano quelli veri ! Che seguono le leggi dell elettrotecnica ... La corrente in uscita dal finale e quella che ti da la sensazione di “presa” sul cono del diffusore. Si ti confermo che il Rotel era molto “asciutto” . Questo aspetto dell ascolto e ben evidenziato anche dalle amplificazioni in classe D .
@@lucacorso_audiosystem credo abbia un suono simile all' L11
Ciao Fabio! Siamo tutti un po’ pazzi… l’importante è essere soddisfatti delle scelte fatte! 😉
Ore e finale ovviamente
Un consiglio per un amplificatore sotto i 1000 euro? Grazie
Le opzioni sono molte! Dipende da diversi fattori la risposta, ad esempio se con stadio pre-phono, o DAC integrato ecc
@@Audiofilando nulla di impegnativo,le risorse sono poche. Diciamo che voglio massimizzare al meglio la spesa. Vorrei delle opzioni riguardo con un budget sotto i 1000 euro. grazie.
Bravo! Io uso sia pre+finale che integrato, non rinunciando alla modernità liquida: DAC + monitor controller passivo professionale + Casse attive
Grazie Paolo!
O pure usare un pre ampli a valvole è un finale meglio se mono .se ci sono i soldi.
E perché no di multiamp attiva ?
La multiamplificazione attiva porta sicuramente dei vantaggi, ma è una soluzione talmente complicata che si rischia di avere più danni che benefici.
@@fabioalberti2120 beh se fatta con cura si hanno molti benefici se si deve fare senza senso o senza un obbiettivo si hanno molti problemi, lo ammetto avendone una in quadriamplificazione con casse fullhorn molto ben suonanti
Beh mica tanto, all'epoca io avevo l'ampli integrato della Sonus Faber, il Quid...
Ciao! Hai avuto e cambiato parecchi componenti nel tempo! Una bella fortuna
@@Audiofilando ho iniziato il cammino nel mondo dell'hifi nel 1980... 😉
un ampli integrato e semplicemente un finale con pre incorporato,cioè un ampli con vari ingressi e selettori,usb,phono ,line,ecc ecc ,un finale e un amplificatore e basta! ,a volte per piccole potenze e meglio un dual mono ,cioe un ampli a canali separati,e come avere un manubrio da palestra con un certo peso,e tenerlo con due mani,questo e lo stereo ,ma se supponiamo lo stesso identico manubrio dello stesso identico peso,se lo dividiamo in due parti esatte ,uno nella mano destra e uno in quella sinistra ,si va meglio,il corpo e piu bilanciato ,il peso e lo stesso ,ma la sensazione e diversa,quindi un dual mono ,va meglio perche i due diffusori li gestisce meglio,e sembra che abbia anche piu potenza ,partendo dal phono ,o giradischi tanto per citare l'analogico,il segnale che esce e mono ,ci sarà un codificatore e trasformare il segnale mono in stereo! ,idem per la ricezione radio,dopo il resto e solo questione di impedenze!,a mio parere quando si parla di integrati,secondo me e sbagliata l'associazione ,con il tempo la scienza ha semplificato i circuiti a transistori,progettando i famosi chip,che sono piu transistori in un unico transistore ,contenitore! ,che ha piu formati ,to2 ,t03 ,ecc ecc ,quindi sempre secondo me ,che provengo dalla scuola degli ignoranti ,quando si parla di integrati si dovrebbe alludere ad ampli con chip ,tipo LM ,STK,TDA,TBA,ecc ecc ,e tanto per citarne un nome se e possibile ,gli ampli Symphonic line ,ora non mi viene in mente ,ma in qualche modello ha utilizzato dei chip! ,oltre che i classici fianli a transistori!
Ciao Marco e grazie per il tuo commento
Integrati Gryphon, Burmester ed altri. Non c’è bisogno di due telai.
Eh si… riferimenti assoluti
Mi sa che in mezz’ora di discussione non hai detto proprio nulla .. nulla
Può essere! Ma permettermi di ricordare che le incomprensioni, storicamente, possono avere due cause. La tua spiegazione o l’incapacità di comprendere le argomentazioni. Saluti!