Molto chiaro, interessante ed utile!! Mi domando se alla luce di questi fatti la respirazione Wim Hof fatta da sdraiati o seduti ma fuori dall'acqua abbia una sua utilità...e, se è vero che possa apportare all'organismo gli effetti promessi, in che modo biochimicamente ciò avvenga. Grazie mille!!
Grazie per l'apprezzamento. La respirazione (praticata in sicurezza) ha un suo interesse, per svariate ragioni, ma è un vasto soggetto, non del tutto ben compreso. Magari un giorno proverò a parlarne.
Quindi una iperventilazione prima di una immersione attiva (una immersione cioè che vede l'organismo muoversi es.: nuotare sott'acqua) dovrebbe essere influente per la prestazione corretto? Se iperventilo, non aumento la mia quantità di ossigeno, se poi mi muovo consento ugualmente al sangue di non alcanilizzarsi e continuare a cedere ossigeno compensando l'iperventilazione? Come mai allora gli apneisti prima di fare immersioni iperventilano per decine di minuti? questo non mi è chiaro? Grazie mille in anticipo per la risposta e mi scuso se non ho capito qualcosa del suo video
Da apneista (istruttore, allenatore e agonista): NESSUN APNEISTA iperventila per decine di minuti, o per pochi minuti, o anche solo per un minuto prima della propria prestazione. Ognuno ha il suo protocollo di partenza, che nella stragrande maggioranza dei casi prevede l’impiego di tecniche di rilassamento più che di respirazioni particolari. Qualche protocollo prevede un minimo di iperventilazione, ma parliamo di agonisti molto esperti, con una sensibilità pazzesca a ciò che accade nel loro corpo e che cercano prestazioni elevatissime. Inoltre nessuna didattica apneistica promuove l’iperventilazione come metodo per prolungare le apnee, anzi è sempre fortemente sconsigliata.
Io ho sempre fatto iperventilazione prima di immergermi, ma MUOVENDOMI nell'immersione, acquistando profondità. Invece ho letto che è pericoloso farlo se successivamente si sta FERMI in acqua, in piscina per esempio, questo anche senza iperventilazione.
Se ci si muove è ovviamente meno pericoloso, per le ragioni che spiego nel video (il sangue viene nuovamente acidificato dagli scarti metabolici) ma l'invito alla prudenza è comunque d'obbligo.
Le didattiche apneistiche sconsigliano sempre di iperventilare, indipendentemente dal tipo di immersione che si prevede di fare. Personalmente la sconsiglierei a maggior ragione per tuffi in profondità, per la natura del tuffo
Ho notato solo rileggendo, l’affermazione secondo cui sarebbe pericoloso immergersi da fermi in piscina anche senza ipervent. Partiamo da un presupposto: l’apnea É uno sport pericoloso SE praticato da soli. La prima regola che si insegna è MAI DA SOLI e nei corsi (seri) si insegna a fare assistenza e intervenire in caso di problemi. Detto e messo in pratica quanto sopra, l’apnea diventa uno sport sicuro ed estremamente piacevole, adatto anche ai bambini come dimostrano i miei numerosi piccoli allievi, spesso più responsabili e ligi alle regole dei grandi
@@deepsgnips Ora non mi immergo più per motivi di età, ma l'iperventilazione (in formato ridotto) mi aumentava l'autonomia, per qualche motivo l'autonomia aumentava anche acquistando profondità di immersione.
@claudiozanella256 su tempi ridotti, l'autonomia aumenta di parecchio perché l'ipervent allontana le prime contrazioni, che spesso coincidono con il termine della fase iniziale di benessere. Galvanizzato da questo, potresti essere indotto a pensare di avere molta altra autonomia e lì inizia il rischio vero e proprio. Rilassamento e consapevolezza sono, a livelli amatoriali (anche molto elevati), fattori decisamente più importanti, gestibili e gratificanti
Nobile intenzione ed ottima spiegazione. Grazie🙏
Ti ringrazio per l'apprezzamento.
Ottima divulgazione grazie professore
Molto interessante 😊
Mi fa piacere.
Molto chiaro, interessante ed utile!! Mi domando se alla luce di questi fatti la respirazione Wim Hof fatta da sdraiati o seduti ma fuori dall'acqua abbia una sua utilità...e, se è vero che possa apportare all'organismo gli effetti promessi, in che modo biochimicamente ciò avvenga.
Grazie mille!!
Grazie per l'apprezzamento. La respirazione (praticata in sicurezza) ha un suo interesse, per svariate ragioni, ma è un vasto soggetto, non del tutto ben compreso. Magari un giorno proverò a parlarne.
Grazie mille per la risposta!!
Attendo allora video a proposito😃👍
Quindi una iperventilazione prima di una immersione attiva (una immersione cioè che vede l'organismo muoversi es.: nuotare sott'acqua) dovrebbe essere influente per la prestazione corretto? Se iperventilo, non aumento la mia quantità di ossigeno, se poi mi muovo consento ugualmente al sangue di non alcanilizzarsi e continuare a cedere ossigeno compensando l'iperventilazione? Come mai allora gli apneisti prima di fare immersioni iperventilano per decine di minuti? questo non mi è chiaro? Grazie mille in anticipo per la risposta e mi scuso se non ho capito qualcosa del suo video
Da apneista (istruttore, allenatore e agonista): NESSUN APNEISTA iperventila per decine di minuti, o per pochi minuti, o anche solo per un minuto prima della propria prestazione.
Ognuno ha il suo protocollo di partenza, che nella stragrande maggioranza dei casi prevede l’impiego di tecniche di rilassamento più che di respirazioni particolari.
Qualche protocollo prevede un minimo di iperventilazione, ma parliamo di agonisti molto esperti, con una sensibilità pazzesca a ciò che accade nel loro corpo e che cercano prestazioni elevatissime.
Inoltre nessuna didattica apneistica promuove l’iperventilazione come metodo per prolungare le apnee, anzi è sempre fortemente sconsigliata.
@@deepsgnips Grazie per l'informazione, a volte l'ignoranza (la mia nel caso) ci fa prendere posizioni sbagliate. Grazie mille😉
@@afarne figurati
Tra l'altro, sfido chiunque a iperventilare anche solo per 30 secondi... Non è per niente facile, 30 secondi sono LUNGHISSIMI 😅
Assolutamente da leggere Kostantin Buteyko
Io ho sempre fatto iperventilazione prima di immergermi, ma MUOVENDOMI nell'immersione, acquistando profondità. Invece ho letto che è pericoloso farlo se successivamente si sta FERMI in acqua, in piscina per esempio, questo anche senza iperventilazione.
Se ci si muove è ovviamente meno pericoloso, per le ragioni che spiego nel video (il sangue viene nuovamente acidificato dagli scarti metabolici) ma l'invito alla prudenza è comunque d'obbligo.
Le didattiche apneistiche sconsigliano sempre di iperventilare, indipendentemente dal tipo di immersione che si prevede di fare.
Personalmente la sconsiglierei a maggior ragione per tuffi in profondità, per la natura del tuffo
Ho notato solo rileggendo, l’affermazione secondo cui sarebbe pericoloso immergersi da fermi in piscina anche senza ipervent.
Partiamo da un presupposto: l’apnea É uno sport pericoloso SE praticato da soli.
La prima regola che si insegna è MAI DA SOLI e nei corsi (seri) si insegna a fare assistenza e intervenire in caso di problemi.
Detto e messo in pratica quanto sopra, l’apnea diventa uno sport sicuro ed estremamente piacevole, adatto anche ai bambini come dimostrano i miei numerosi piccoli allievi, spesso più responsabili e ligi alle regole dei grandi
@@deepsgnips
Ora non mi immergo più per motivi di età, ma l'iperventilazione (in formato ridotto) mi aumentava l'autonomia, per qualche motivo l'autonomia aumentava anche acquistando profondità di immersione.
@claudiozanella256 su tempi ridotti, l'autonomia aumenta di parecchio perché l'ipervent allontana le prime contrazioni, che spesso coincidono con il termine della fase iniziale di benessere.
Galvanizzato da questo, potresti essere indotto a pensare di avere molta altra autonomia e lì inizia il rischio vero e proprio.
Rilassamento e consapevolezza sono, a livelli amatoriali (anche molto elevati), fattori decisamente più importanti, gestibili e gratificanti
Anche piantare chiodi nel muro con la testa è molto pericoloso...