Your channel is fantastic and so is this video on such a complex topic. I just hope it doesn’t attract an army of race obsessed trolls from other less reputable channels.
La risolutezza di questo canale di aderire sempre a tutte le fonti disponibili su ogni argomento lo impregna di un'irresistibile odore fresco di bucato.
Già usare la locuzione "di colore" per interpretare il passato costituisce un illecito storico, in quanto si vuol interpretare il passato con le categorie del presente. Gli antichi avevano semplicemente CONSTATATO che gli umani hanno colorazioni del pigmento epidermico che costituiscono le diverse sfumature del marrone, che vanno dal più scuro (marrone scuro) al più chiaro (baige). Le nozioni "di colore", "nero", "bianco", "giallo", "negro", "mulatto", "razza mista", ecc. sono tutte nozioni razzistiche tipiche dell'età moderna e contemporanea, nate con il colonialismo e ideologizzate con l'Illuminismo di Robinet e amici fanatici vari. È come il caso più noto di razzismo moderno: quello dell'immagine di Gesù di Nazareth biondo e con gli occhi azzurri. Il razzismo di questa falsa icona cristiana europea è stato accettato senza batter ciglio persino da quelli che hanno letto la sua descrizione fisica nella Bibbia. Ma il caso più clamoroso dell'ideologia razzista è quello di rappresentare gli antichi egizi con le fattezze di uno scandinavo, in quanto "nero" non poteva essere visto come sinonimo di progresso. In definitiva, tutto il discorso del video ha come errore il presupposto ossimorico "Romano-di colore". Infatti, si tratta di un'espressione anacronistica, fuorviante e sbagliata.
@Il critico Ascolta, solo perché un termine è postumo non vuol dire che non possa indicare una categoria già esistente, al limite con una sfumatura moderna. È il caso per esempio del termine 《bizantino》che indica sempre quella "cosa" lí ma che prima era chiamato semplicemente romano (altre volte invece la parola rimane la stessa ma cambia la "cosa" a cui è riferita) Questo discorso vale a maggior ragione perché poi stiamo parlando di società che parlavano altre lingue rispetto alla nostra, come il latino e quindi come saprai dalla traduzione da una lingua all'altra cambiano i modi di dire e gli usi di un termine apparentemente simile... non si traduce mai alla lettera quindi *tradurre è intrinsecamente già fare un adattamento culturale* !!! Le lingue non sono mai neutre. Sai, neanche io amo l'espressione 《di colore》, non la uso proprio mai, ma non ha niente a che fare con l'anacronismo. Poi la sta usando comunque una persona di oggi che può avere teoricamente un giudizio moderno su un'entità del passato. Anche se qui semplicemente ha usato un'espressione per farsi capire. Punto. La componente convenzionale del linguaggio. Se invece io scrivessi un racconto sull'Antica Roma in lingua italiana e a uno dei personaggi farei usare l'espressione 《di colore》, allora sí sarebbe un anacronismo!!!!! :) . Io comunque avrei detto persone di pelle piú scura come termine ombrello, oppure avrei indicato l'etnia o il continente.. e per i piú scuri anche neri perché non c'è niente di male. Per favore, non peccare di presunzione pensando che tutti gli altri siano stupidi.. Però quanti ce ne sono come te a caccia sempre del presunto errore. Pensaci.. ti definisci critico ma sta critica falla anche su te stesso anziché stare ad aggredirci! Tutto questo clamore e questi toni sono davvero estremi anche perché ti soffermi su una sfumatura e non sul focus, il senso, di una parola, discorso o frase.
@@ilcritico2685 scusa, ma non mi trovo d'accordo. Se è vero che la locuzione "di colore" è un lessema che avrebbe avuto poco senso due migliaia di anni fa, è pur vero che la storia è ermeneutica e non scienza nel senso delle altre scienze(Chabod e Franchini lo spiegano bene). Per cui la domanda "c'erano romani di colore?" ha senso, perché scaturisce sì da un episodio del nostro tempo(il cartone della BBC) e proprio per questo torna al passato per vedere se esistono corrispettivi storiografici che attestino la presenza di quello che noi intendiamo per "di colore" (dalla pigmentazione subsahariana, anche per gli afroamericani). Quindi i Romani ragionavano in questi termini post-coloniali (con risvolti tragici nelle antropologie pre-culturali)? No, ma potevano esserci persone "di colore"? Che la risposta sia affermativa o negativa(perché sto vedendo ora il video), sì, cioè la domanda ha senso.
Sono commosso, un video che parla di "storia romana" che cita pubblicazioni, ricerche e dati e non miti e leggende di natura politica e propagandistica. Non sono ironico, apprezzo davvero questo video, e ne recupererò anche altri a breve.
Già usare la locuzione "di colore" per interpretare il passato costituisce un illecito storico, in quanto si vuol interpretare il passato con le categorie del presente. Gli antichi avevano semplicemente CONSTATATO che gli umani hanno colorazioni del pigmento epidermico che costituiscono le diverse sfumature del marrone, che vanno dal più scuro (marrone scuro) al più chiaro (baige). Le nozioni "di colore", "nero", "bianco", "giallo", "negro", "mulatto", "razza mista", ecc. sono tutte nozioni razzistiche tipiche dell'età moderna e contemporanea, nate con il colonialismo e ideologizzate con l'Illuminismo di Robinet e amici fanatici vari. È come il caso più noto di razzismo moderno: quello dell'immagine di Gesù di Nazareth biondo e con gli occhi azzurri. Il razzismo di questa falsa icona cristiana europea è stato accettato senza batter ciglio persino da quelli che hanno letto la sua descrizione fisica nella Bibbia. Ma il caso più clamoroso dell'ideologia razzista è quello di rappresentare gli antichi egizi con le fattezze di uno scandinavo, in quanto "nero" non poteva essere visto come sinonimo di progresso. In definitiva, tutto il discorso del video ha come errore il presupposto ossimorico "Romano-di colore". Infatti, si tratta di un'espressione anacronistica, fuorviante e sbagliata.
@@ilcritico2685 ma che minchia stai dicendo? Innanzitutto, non è vero che nell'antichità non esistesse il razzismo, in secondo luogo, lo storico del video sta parlando con una lingua e dei termini moderni. Ovviamente il termine "di colore" è di origine moderna, ma comunque serve ad indicare una particolare etnia di esseri umani che ha la pelle scura. Per farsi capire, qualunque divulgatore (ma in realtà qualunque essere umano) deve usare termini e parole in uso all'epoca corrente, anche se magari non usati nell'epoca oggetto del suo discorso. Se così non facesse, il divulgatore non potrebbe essere capito o comunque dovrebbe appesantire l'esposizione introducendo un termine "corretto" che nulla aggiunge alla sostanza del discorso che andrà a fare. La prossima volta cosa farai? Criticherai EuropaAntiqua perché non spiega la storia romana in latino?
@@michelebattaggia8685 Infatti. Se è per questo il termine "negro", in italiano non ha alcuna accezione negativa od offensiva derivando direttamente dal "niger" latino che indica appunto il colore nero. Qualcuno se lo ricorda l'indovinello veronese " Se pareba boves, alba pratalia araba, albo versorio teneba, "nigro" semen seminaba" ? Evidentemente ci sono persone che sentono la necessità di rendersi ridicoli con affermazioni a dir poco discutibili inerenti ad inesistenti "razzismi" nelle definizioni di una particolare lingua....
@@Shiktlah purtroppo la dominazione anglo americana non poteva non arrivare ad influenzare il nostro linguaggio. Lo fa introducendo un sacco di inglesismi nel nostro vocabolario, termini a cui oramai qualunque italiano farebbe fatica a rinunciare, ma lo fa anche dandoci una sensibilità diversa per le parole italiane che usiamo. In americano il termine "negro" o "nigga" ha una accezione assolutamente spregiativa assunta durante i secoli di soggiogazione alla schiavitù di individui di origine africana sul suolo statunitense. Diventata quella americana la cultura dominante, tale connotazione negativa si è trasferita anche alla sensibilità degli italiani, i quali fino ad allora avevano utilizzato quella parola in senso neutro.
Certo che viviamo tempi strani, se per parlare di storia bisogna specificare di essere "scevri di qualunque impianto ideologico". Molto interessante come al solito, comunque. Grazie.
Niente di nuovo. Apparentemente è sempre stato così: gli studi, le correnti di pensiero e gli apparati metodologici sono sempre figli del proprio tempo e della propria cultura. Basti guardare a quelle discipline sorte in seno al pensiero positivista e al consolidarsi del colonialismo, come la frenologia, la fisiognomica, la prima antropologia fisica. Discipline che persero progressivamente consenso e furono declassate al grado di "pseudoscienze", ma che in realtà goderono di grande popolarità - per usare un eufemismo - fino ai decenni delle dittature europee.
@@federicolapicchioni we all have an intrinsec ideology no matter what we do, it's allways there... That was it's so important the "facts" and not the "interpretation" of history...
Fino al telefilm “Merlin” non ci avevo mai fatto caso ma il politicamente corretto, soprattutto esploso in epoca Netflix, ha portato molta confusione tanto che come hai detto c’è pure molta strumentalizzazione politica in mezzo. Per fortuna esistono canali come il tuo.
@@Evropantiqva ahah dai la “mia” è solo di 10 anni dopo, non credere che sia tanto più giovane :D intendevo, nella serie che dicevo c’era una Ginevra di colore, fu la prima volta in cui ho notato che c’era qualcosa di strano, non per il fatto della (bellissima) attrice ma per il fatto che fosse fuori contesto, ora su Netflix in qualunque epoca storica ci devono essere delle soglie di rappresentanza per etnia e mi chiedo se questo abbia senso.
@@mattonthemoon225 Ovviamente non ha alcun senso. Comunque la Ginevra di quel Merlin era pessima come attrice oltre che fuori luogo come appartenenza etnica.
Già usare la locuzione "di colore" per interpretare il passato costituisce un illecito storico, in quanto si vuol interpretare il passato con le categorie del presente. Gli antichi avevano semplicemente CONSTATATO che gli umani hanno colorazioni del pigmento epidermico che costituiscono le diverse sfumature del marrone, che vanno dal più scuro (marrone scuro) al più chiaro (baige). Le nozioni "di colore", "nero", "bianco", "giallo", "negro", "mulatto", "razza mista", ecc. sono tutte nozioni razzistiche tipiche dell'età moderna e contemporanea, nate con il colonialismo e ideologizzate con l'Illuminismo di Robinet e amici fanatici vari. È come il caso più noto di razzismo moderno: quello dell'immagine di Gesù di Nazareth biondo e con gli occhi azzurri. Il razzismo di questa falsa icona cristiana europea è stato accettato senza batter ciglio persino da quelli che hanno letto la sua descrizione fisica nella Bibbia. Ma il caso più clamoroso dell'ideologia razzista è quello di rappresentare gli antichi egizi con le fattezze di uno scandinavo, in quanto "nero" non poteva essere visto come sinonimo di progresso. In definitiva, tutto il discorso del video ha come errore il presupposto ossimorico "Romano-di colore". Infatti, si tratta di un'espressione anacronistica, fuorviante e sbagliata.
@@ilcritico2685 non sono d'accordo, il video parte parlando di una situazione recente per poi andare ad analizzare prove storiche e archeologiche. Se poi sei qui per polemizzare sul nulla per me la discussione si conclude qua.
Questo metodo si chiama serietà, professionalità e senso equilibrato dell'analisi storica, limitandosi ai fatti e alle prove a noi pervenute. Ogni gratirudine!
Complimenti, non solo la sua competenza è notevole, ma anche la pacata autorevolezza con cui esprime le sue analisi è veramente stupefacente. Grazie dei suoi contributi interessantissimi!!
Apprezzo molto il tuo senso della misura, la tua chiarezza nello spiegare un tema difficile e carico di livore per chi difende le proprie idee. Grazie.
Concordo su tutto, salvo sull'apprezzamento del cartone animato della BBC. Modificare la storia, per un motivo, più o meno condivisibile ( a mio parere non lo è se si cerca di creare una falsa identità nazionale che non esiste e che si fonda su un presupposto perfino errato), significa creare un cliché, a prescindere che gli addetti ai lavori del futuro conoscano la verità o meno. Un po' come vedere legionari con loriche di cuoio, fatti con lo stampino, o barbari vestiti perennemente di pellicce ed elmi con le corna. Gli addetti ai lavori sanno che non è vero, ma la popolazione no, e se passerà questa linea, "per creare una coscienza (a mio parere fasulla) nazionale" e potremmo stare ore a disquisire se sia giusto o meno creare una coscienza nazionale ex novo imponendola ad autoctoni e nuovi arrivati, tra qualche generazione la popolazione sarà convinta che arabi e africani erano presenti nelle fila di Cesare come in quelle di Vercingetorige, o Alarico 5 secoli dopo.
Non sono d'accordo con ciò che dice. L'identità nazionale prescinde dagli elementi etnici e pure culturali: perché allora non dovrebbero essere inclusi etnici neri, se la loro inclusione in gran numero è chiaramente fittizia?
Totalmente de acuerdo. Lo peor es que crea un precedente, y cuando alguien se atreve a decir que es una visión erronea de la historia, piensan que eres una persona racista. Si se "normaliza", si se enseña que todo era multicultural, cuando alguien diga "eso no es cierto, claro que había gente africana subsahariana, pero no eran la norma y no solían ocupar altos cargos, eran una minoría" mucha gente interpretará estas palabras como una forma de "invisibilización" y de racismo. Por ejemplo, esto se ha visto con el caso de los vikingos, cuando algunas personas llamaban "racistas" a todos los que intentábamos explicar que la "diversidad" entre la población vikinga no era un anuncio de Benetton. Y como dices, es un sentimiento nacional basado en falacias. Es cierto que todos los nacionalismos, y todas las identidades nacionales, o de cualquier grupo humano, se basan, hasta cierto punto, en mitos. Pero normalmente son mitos que se crean a lo largo de generaciones, de una manera más o menos natural, orgánica, y progresiva, no por una imposición de cuatro personas desde un despacho (probablemente los países más nacionalistas, como los americanos, sí tengan un origen más "artifical", menos "histórico" y progresivo, y por ello tienen que demostrar una y otra vez, constantemente, su identidad, porque no se formó de manera natural, sino un poco por imposición). Al final se trata de crear identidades falsas, y fabricar un concepto erroeno del pasado, origen, y construcción de una sociedad. Y como bien dices, los expertos, investigadores, o gente a la que le apasionen estos temas, sí saben que son falsos, pero el público, la mayoría de la población, se creará una idea falsa de la realidad.
Recupero adesso questo vecchio video. Che dire? Strepitosamente chiaro, accurato, interessante. Complimenti ancora una volta a una delle perle più preziose del panorama youtubico italiano
Non per essere polemico per forza ma " 'costruire' nei giovanissimi spettatori una coscienza nazionale condivisa " è un'azione squisitamente ideologica
Forse mi sono espresso male, ed effettivamente la differenza è sottile. Consentire a qualunque giovanissimo spettatore di identificarsi agevolmente con qualunque personaggio della sua storia patria probabilmente suona meglio ;-)
Mah, alla fine il problema dell'ideologia, anche per come lo pensava la Harendt, è di metalinguaggio: già Laclau capisce bene come parlare di ideologia significhi spostarsi da un piano comunicativo a quello descrittivo, per cui nozioni come "incarnazione", "stortura ideologica", "stortura logica" e quant'altro siano giustificabili solo privilegiando un certo punto di vista. In questo caso, criticando la destra identitaria, ci si sposta privilegiando la sinistra moderata, non nazionalista o globale(nel senso dell'estrema sinistra e del mito della rivoluzione permanente ecc...)
Già usare la locuzione "di colore" per interpretare il passato costituisce un illecito storico, in quanto si vuol interpretare il passato con le categorie del presente. Gli antichi avevano semplicemente CONSTATATO che gli umani hanno colorazioni del pigmento epidermico che costituiscono le diverse sfumature del marrone, che vanno dal più scuro (marrone scuro) al più chiaro (baige). Le nozioni "di colore", "nero", "bianco", "giallo", "negro", "mulatto", "razza mista", ecc. sono tutte nozioni razzistiche tipiche dell'età moderna e contemporanea, nate con il colonialismo e ideologizzate con l'Illuminismo di Robinet e amici fanatici vari. È come il caso più noto di razzismo moderno: quello dell'immagine di Gesù di Nazareth biondo e con gli occhi azzurri. Il razzismo di questa falsa icona cristiana europea è stato accettato senza batter ciglio persino da quelli che hanno letto la sua descrizione fisica nella Bibbia. Ma il caso più clamoroso dell'ideologia razzista è quello di rappresentare gli antichi egizi con le fattezze di uno scandinavo, in quanto "nero" non poteva essere visto come sinonimo di progresso. In definitiva, tutto il discorso del video ha come errore il presupposto ossimorico "Romano-di colore". Infatti, si tratta di un'espressione anacronistica, fuorviante e sbagliata.
Tutto giusto, video eccellente, ma io trovo comunque sbagliato rappresentare la storia in modo deformato, anche fosse per nobili motivazioni legate a tentativi di risolvere problemi attuali. Il guerriero celtico nero o l'Achille nero non si possono vedere così come non avrebbe senso vedere un Gengis Kahn bianco o un Martin Luther King asiatico.
@@MassimilianoDePasquale vero, ma se mi ambienti un racconto di fantasia in un contesto che è ricostruito in modo storicamente accurato con la sola eccezione di un macro-dettaglio (come ad esempio l'etnia africana di 1/3 degli abitanti della Britannia romana, barbari compresi), quello che stai facendo è deformare la storia, non raccontare un'innocente storia di fantasia: è evidente che i bambini che guarderanno quel cartone penseranno che l'Inghilterra del tempo era effettivamente abitata, per 1/3, da persone di origine africana. E questo è falso, punto. Oltretutto, il cartone in questione si trova nel sito della BBC all'interno di una sezione chiamata ''The Story of Britain'' e il sottotitolo è ''A compilation of animated shorts that bring Britain's history alive'' in particolare la didascalia della parte del cartone focalizzato sull'antica Roma recita ''Life in Roman Britain as seen through the eyes of one family nearly 2000 years ago''. Quindi l'intento dichiarato non mi sembra quello di raccontare una storia di fantasia, ma al contrario raccontare un mondo storicamente ben ricostruito. E così non è. Quindi sebbene sia d'accordo con la tua frase, credo che quel concetto non si possa applicare in questo caso. Chiudo suggerendoti il video che Metatron ha girato, qualche anno fa, sullo stesso tema. Qui il link: th-cam.com/video/OZH35n7SxW8/w-d-xo.html
Già usare la locuzione "di colore" per interpretare il passato costituisce un illecito storico, in quanto si vuol interpretare il passato con le categorie del presente. Gli antichi avevano semplicemente CONSTATATO che gli umani hanno colorazioni del pigmento epidermico che costituiscono le diverse sfumature del marrone, che vanno dal più scuro (marrone scuro) al più chiaro (baige). Le nozioni "di colore", "nero", "bianco", "giallo", "negro", "mulatto", "razza mista", ecc. sono tutte nozioni razzistiche tipiche dell'età moderna e contemporanea, nate con il colonialismo e ideologizzate con l'Illuminismo di Robinet e amici fanatici vari. È come il caso più noto di razzismo moderno: quello dell'immagine di Gesù di Nazareth biondo e con gli occhi azzurri. Il razzismo di questa falsa icona cristiana europea è stato accettato senza batter ciglio persino da quelli che hanno letto la sua descrizione fisica nella Bibbia. Ma il caso più clamoroso dell'ideologia razzista è quello di rappresentare gli antichi egizi con le fattezze di uno scandinavo, in quanto "nero" non poteva essere visto come sinonimo di progresso. In definitiva, tutto il discorso del video ha come errore il presupposto ossimorico "Romano-di colore". Infatti, si tratta di un'espressione anacronistica, fuorviante e sbagliata.
@@ilcritico2685 In Asia Gesù e la Madonna vengono rappresentati con tratti orientali. Lo stesso avviene in Africa, se dai un 'occhiata agli opuscoli delle diocesi africane Gesù è nero.
"Volontà del cartone della BBC era (...) aiutare a costruire nei giovanissimi spettatori una coscienza nazionale condivisa". In realtà la volontà della BBC non è costruire una coscienza nazionale, ma de-nazionalizzare la società inglese. Oggigiorno la coscienza nazionale e il senso di appartenza a una comunità storica e culturale in Europa e in Nord America non va di moda e l'uomo bianco, proprio perché uomo e proprio perché bianco, è di per sé sbagliato. Proprio per questo motivo la BBC attualmente organizza show televisivi composti da soli neri e affida i nuovi programmi televisivi solo a donne o a appartenenti a minoranze etniche e, sempre per questo motivo, modifica la storia presentando i neri come fossero da sempre un elemento costitutivo della storia inglese. Dopotutto esiste forse un modo migliore per cambiare la coscienza che una società ha di sé se non modificando artatamente il racconto del suo passato? Tanto per far capire come è la situazione, la BBC ha chiaramente affermato che i Monty Python non potrebbero più esistere non perché la loro comicità è oramai inattuale, ma perché composti da sei ragazzi bianchi di Oxford e Cambridge.
La BBC non a caso ha avuto un fortissimo calo di ascolti negli ultimi due anni. dato che dopotutto senza gli uomini bianchi vanno ancora poco lontano. Vedremo nel futuro. Ma non credo che le prospettive siano rosee, sinceramente.
@@massimilianomencacci2510senza gli uomini bianchi vanno poco lontano... ammazza. Chissà come mai allora l'uomo bianco è odiato. Forse per gente come te crede che sia l'uomo superiore. Allora in quel caso ha poco senso fare le vittime perché confermi la tua ideologia
It is of course very apparent that there were some black Romans (among various other skin tones, since being a Roman was not dependent on one's ethnic background): even the Column of Trajan that was raised to celebrate Rome's military victories and which shows the victorious units depicts Roman soldiers with apparent black African features.
Secondo me quello che è successo è che i Britannici nel '700/800 erano invasi da un'idea di superiorità che li portava a rigettare l'idea che delle persone non "bianche" come loro potessero appartenere o potessero sviluppare civiltà avanzate. Loro dovevano insomma, dimostrare una loro superiorità non solo contingente ma universale, che si dimostrasse costante in tutta la storia (se sei superiore per biologia lo sei sempre, anche 2000 anni prima). Ma il loro dramma consisteva nel fatto che non era effettivamente così, i "bianchi del nord" non erano sempre stati in cima al mondo, anzi, per buona parte della storia sono stati loro sul fondo della gerarchia, visti come selvaggi, primitivi, gli schiavi prediletti dei popoli del sud (Un autore romano del nord Africa ci parla di schiavi goti in praticamente ogni domus romana). E quindi non avendo un passato glorioso si sono appropriati di una storia che non era la loro, l'hanno modificata e distorta per inserirla nella loro narrazione di superiorità. Come fecero i Franchi nel medioevo, che saliti all'apice del potere in Europa, si sono costruiti un loro passato mitico, addirittura risalente alle guerre di Troia. Allo stesso tempo oggi stanno cercando di andare nella direzione opposta, molte volte fino all'estremo, fino a cadere nel ridicolo. Ce n'è di strada da fare.
Dal '500 in poi i popoli del Nord Europa hanno posto il binomio religioso (protestantesimo nelle sue varie forme) ed economico (mondo mercantilista-precapitalista) come segno di benevolenza divina, poi spostatosi su di un aspetto razziale-culturale
@@MultiNumenor Per onestà anche i romani con Enea hanno fatto la stessa cosa. Sembrerebbe un'esigenza di ogni civiltà di nobilitare il proprio passato, compresa la nostra che vede negli eroi di Roma Antica i nostri padri, anche se la maggioranza degli italiani sono figli dei popoli barbari che hanno sconfitto e dissolto l'impero romano d'Occidente.
Proprio oggi ho commentato sul video recensione di "Barbarians" su questo argomento (e nello specifico ho citato proprio il cartone della BBC) e ho visto la sua risposta. Ho apprezzato molto l'impostazione del video, come sempre attenta alle fonti. Resto molto perplesso sulla validità del cartone della BBC (i celti di colore ma anche il semplice numero di persone di colore rappresentate). Credo che il senso di appartenenza dei figli/nipoti di immigrati non si debba raggiungere distorcendo il passato.
Quando guardo una rappresentazione storica mi piace in quanto storica e più é fedele più mi piace. Ritengo siano sempre sbagliati strumentalizzazioni ed artifizi, anche quando questi sono fatti a fin di bene, perché in fondo la verità é sempre la miglior maestra.
Ecco come si dovrebbe fare storia: con un occhio alle fonti e l'altro pure. Marc Bloch diceva che la storia si fa leggendo "il passato in funzione del presente e il presente in funzione del passato", ma molti forse male interpretano questa frase come autorizzazione a proiettare arbitrariamente concetti, costumi e aspirazioni di oggi nel passato. Aggiungiamoci che ragionare di popoli come compartimenti stagni in cui tutti sono bianchi o neri o gialli o verdi è sbagliatissimo. Tanto più quando si parla di popoli antichi, che non conoscevano il razzismo e la discriminazione sulla base del colore della pelle. Piuttosto, al di là della presenza di popolazioni dai tratti subsahariani nel Nord Africa, quali rapporti c'erano tra il mondo romano-mediterraneo e l'Africa subsahariana? Non mi riferisco tanto alle varie spedizioni militari-esplorative, che erano episodi limitati nel tempo, ma a canali commerciali lungo le rotte marittime, fluviali e magari addirittura il Sahara. Potrebbe essere l'idea per un bel video sulla falsariga di quello dei contatti tra Romani e Cinesi.
Magari netflix guardasse questi video (o quanto meno guardasse le fonti). Personalmente penso sia un problema inserire nella storia elementi non presenti o modificarli per mera campagna politica (es achille nero) anche perchè personaggi storici neri che la storia l'hanno fatta, civilta ecc, ce ne sono a bizzeffe ma per le grandi case produtrici e più facile prendere storie classiche, ricordarsele da scuola (figuriamoci se si vanno a leggere i testi) e aggiungere etnie a caso e personalmente non ci vedo nulla di diverso dal revisionismo storico di molte ideologie che oggi disprezziamo. Per il resto ottimo video, alcune cose mi erano sfuggite
Pare che i siculi provengono dal lazio ,pensa te ,e che comunque siano state popolazioni provenienti dal nord ,e nei secoli siano scese via via fino in sicilia ,piero roma
Grazie davvero per questo video l'ho trovato illuminante e non farcito di alcun pensiero politico ( cosa oggi decisamente rara) ma solo storico come oggi ci si aspetterebbe nel 2021 ma non accade praticamente mai tranne che su pochi canali realmente storici come questo che semplicemente riporta fedelmente le fonti così per come sono ❤️
Because the topic of the question was if it were or were not Black Roman Citizens, not the symbolism of cypress garlands and black color in some specific situations, or an anthropological analisys of Severus' reaction (common? uncommon ad from a particulary superstitious emperor? Who knows!) ;-) Severus react "troubled as he was by the man's ominous colour and the ominous nature of the garland", seeing it as a specific omen. Nevertheless, there were one (so probably more) black auxilia in the Roman army, and auxiliaries at the end of the military service, if with "Honesta Missio" obtained citizenship ;-)
Cittadini romani di colore ci saranno stati, anche se probabilmente erano più quelli mulatti che quelli al 100% di colore. Finora le analisi genetiche hanno mostrato tuttavia che DNA subsahariano (SSA), anche sue percentuali minime, non era per niente comune nei Minoici, Micenei, Fenici, Punici, Nuragici, Iberici, Greci di età classica, Etruschi, Latini, Romani di età repubblicana, imperiale e della tarda antichità. I due campioni antichi con maggiore percentuale di DNA subsahariano (SSA) sono stati trovati in Spagna (il più antico addirittura risalente al Calcolitico) e in Sardegna (epoca nuragica) con un 20-25% ciascuno. Il mondo cartaginese era senz'altro variegato, ma proprio perché variegato tra i Punici sono stati trovati diversi campioni che non erano altro che Iberici e Nuragici assimilati. Molti studiosi hanno sollevato dubbi sull'idea che i Fenici, discendenti dei Cananei, fossero una etnia omogenea e mancano prove definitive a sostegno della nozione che i Fenici si siano mai autoidentificati come un singolo gruppo etnico. Il profilo genetico dei Romani di età imperiale rivela piuttosto quanto invece fossero molto numerosi a Roma i cittadini romani di origine mediorientale arrivati a Roma con la nascita dell'Impero. Tuttavia, complice il crollo demografico di Roma con la caduta dell'Impero, la loro presenza a Roma nella tarda antichità decresce.
The imperial era samples of rome were genetically closest to southern italians and greek islanders, not middle easterners. Most of what you say otherwise is true however.
Quando parla del cartone animato inglese però plaude al fatto che questo cerchi di perorare una certa causa. Da storico serio quale lui è non lo dovrebbe fare!
@@robertosalvi9888 per me ci può stare se finalizzato a motivi di inclusione per i bambini in una società diversa dalla propria di origine. Chiaramente però ad un approfondimento nel merito del discorso non deve cancellare la realtà dei fatti altrimenti il risultato sarebbe devastante.
@@robertosalvi9888 penso non si possa negare che la distinzione fatta dal dottor Canestrelli sia molto sottile. Ma se capisco bene, da una parte vi è il promuovere/negare una cultura multietnica su basi storiche, alla ‘gli antichi lo facevano/non lo facevano quindi è giusto fare allo stesso modo’ (dovremmo quindi forse reintrodurre lo schiavismo?) Dall’altra vi è il permettere che una componente etnica della popolazione nazionale, già presente (dato di fatto) possa sentirsi parte del tessuto sociale in cui vive.
Per chi volesse approfondire: L'articolo relativo alla presenza di elementi "Subsahariani" nelle Baleari puniche: www.semanticscholar.org/paper/The-presence-of-african-individuals-in-punic-from-M%C3%A1rquez-Grant/0b581e7f66cbe1fae105cbcf9e642dbca3025b36 L'articolo sull'American Journal of Phisical Anthropology: onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1002/ajpa.21104
Visto che molti lo fanno, provo anch'io ad implorare un video su un argomento: desidererei tanto vedere un video di questo canale sulla civilta` minoica, che mi affascina da quando sono bambino e di cui nel corso degli anni ho sentito tante cose contraddittorie che un po' me ne hanno ingrandito il fascino misterioso.
Hi! great video as always... but I expected to hear something about Lusius Quietus, probably the higher roman officer which was said to have black skin.. would have loved to hear your thoughts about his specific case
We don't have any sure reference about Quietus' complexion... he could have been black, as we know that within the Mauri there were some people mixed with the Nigritae, and the Melanogaetuli, but we can't be sure. As for Marcus Valerius Motto, it could be.
@@Evropantiqva Thanks for your answer, so I guess in Quietus case at least we can't really be sure. Keep the great content, love your channel. Hope to see a video about Nuragic cultures sometime ;-)
Grazie per l'attenzione e la meticolosità con cui realizzi i video. Avrei una fomanda: tempo fa ho letto un romanzo storico, "L'Aquila sul Nilo", che narra della spedizione romana organizzata da Nerone per scoprire le fici del Nilo. Esistono prove o fonti che avvalorino questo viaggio?
Molto opportune la domanda e la risposta. Grazzie mille. Il video spiega benissimo come, nell'Anchità, le popolazioni a pelle nera erano molto piu vicine delle coste mediterranee che oggi (prima delle grandi espansioni bereber del Medioevo): Garamantes, etc. Volevo solo aggiungere che anche i schiavi liberti provenienti dalle frontiere meridionali sono un mezzo tramite il quale appaiono fenotipi africani (tanto come britanici e centro-nord europei) nella società romana libera, sempre di piu specialmente nei ss. I-III d. C.: i fianchi meridionali dell'Atlas, come le coste degli attuali Marocco e Libia, erano anche abituali punti di approvvigionamento di schiavi. L'epigrafia ci mostra che molti di questi liberti africani, che appunto ereditano come cognomen il loro antico nome servile, portano nomi di origine del tipo "Maurus, -a; Maurillus, -a; Mauricus, -a; Maurusius, -a", che potrebbero indicare indirettamente anche l'aspetto fisico (como "Gallus, a; Germanus, -a", etc ). Altre volte, il cognomen é un colore nero o scuro (piu che altro di pelle, anche se non sempre): "Niger, -gra; Fulvus, -a, Furvus, -a", Fuscus, -a", etc. La manumisione é una prattica molto comune e necesaria in tutto l'Impero e, a volte, é l'unica via che hanno tante familie romane (anche le benestanti e di alto status), non solo di estendersi politica e socialmente, ma anche di non estinguersi, con la mancanza o morte dei figli maschi. Quindi, epigraficamente, non é strano trovare figli e nipoti di liberti "neri" (o forse a pelle abbastanza oscura), gia veri e propri cittadini, arrivare alle magistrature municipali piu importanti (al di lá del sevirato augustale, tipico dei liberti). Allora, tanto l'impero diventa espansionista e schiavista, tanto piu i fenotipici nordeuropei ed africani hanno dovuto mischiarsi con i caratteri fisici locali in qualsiasi parte dell'Impero, già abbastanza eterogenei al meno nel bacino mediterraneo e prossimorientale. Fra l'altro, tanti schiavi (anche africani) hanno ricevuto dei nomi riferenti non al suo origine o collore di pelle (questo aspetto sembra di non essere cosi importante o notevole fra i antichi romani come fra di noi), ma altre sue caratteristiche fisiche (altro il colore della pelle) o mentali ("turpis, pertinax", etc.). Come tanti altri, molti hanno ricevuto un nome greco che mostrava la cultura della familia propietaria e nascondeva l'origine etnico dello schiavo. Per ultimo, la poesia lirica greca elenistica, anche di etá romana, parla di amanti a pelle nera (fanciulli e donne), sia in maniera ironica che reale (ovvero con orgoglio, dovei il poeta va in difesa dell'amante magari contro stereotipi sociali negativi). Comunque questi non siano stati altro che schiavi/-e , pure dedicati alla prostituzione, come al solito in poesia erotica.
Bellissimo video, come sempre :)! E faccio anche notare che il grande Gallieno nelle sue infinite campagne era protetto (tra gli altri) da un nutrito contingente dei leggendari cavalieri mauri! Detto questo, come ha detto lei è fondamentalmente ingiusto (e assurdo) utilizzare una fetta di storia per giustificare o minare una posizione moderna, e secondo me la BBC cade in questo preciso errore anche se per un motivo "nobile". Si rischia di approfittare di una percezione che i giovanissimi possono avere di "oggettività", legata automaticamente alla parola "storia", per costruire una narrativa a proprio piacimento, nel bene e nel male. Insomma, eviterei in ogni modo di utilizzare la storia per fare qualsiasi tipo di "proselitismo", per non creare precedenti rischiosi.
L intento 'nobile' è un'interpretazione personale, non si sa perché lo abbiano fatto, resta il fatto che un celta di colore è abbastanza ridicolo. Poi si possono trovare tutte le giustificazioni che si vogliono..
Be`, i precedenti ci sono gia`. Da che esiste la Storia, e` SEMPRE stata piegata dal potere politico vigente per sottolineare aspetti (anche inventando dettagli) per dipingere una continuita` di valori con cosa veniva ritenuto importante al momento.
Ottimo video che ci fa capire che, se analizziamo i fatti con scrupolo scientifico, la storia non si piega ai nostri desideri ma se, purtroppo, lo facciamo siamo colpevolmente responsabili di alterare in modo grave la realtà dei fatti. Complimenti per la tua obbiettività. Grazie
Bellissima spiegazione, ti seguo da tanto tempo e ti stimo molto. Però ho una domanda: Se abbiamo appurato dalle fonti e dai ritrovamenti che individui di colore facevano parte delle civiltà europee dell'epoca, come spiegarsi allora che fino agli anni '50-'60 del secolo scorso (prima dell'immigrazione di popoli di colore nei paesi europei in primis in Francia e Regno Unito), i popoli europei autoctoni erano interamente costituiti da bianchi e non vi erano tracce di neri? Voglio dire in parole povere le persone di colore che fine avevano fatto? Come mai erano sparite dall' Europa?
Percentualmente erano comunque un elemento minoritario che, senza flusso continuo, finisce per essere assorbito. La contrapposizione crescente tra mondo cristiano e mondo musulmano porta il Mediterraneo a diventare non più mare che unisce ma una barriera.
Soggetto molto interessante, grazie ! Tra l'altro nella Legione Straniera francese, ancora oggi, ogni persona che accompie 5 anni di servizio riceve la cittadinanza francese.
Non credo che un "Celta di colore" raffigurato su un cartone per bambini possa rientrare nella dicitura di "Falsificare la Storia". Non credo che qualcuno nell'età della ragione, guardando quel cartone, abbia seriamente cominciato a postulare l'idea di Celti Subsahariani. Penso invece che ogni bambino dell'UK, indipendentemente dal colore della sua pelle, guardando quel cartone abbia potuto identificarsi col personaggio che più gli aggradava, ponendo le radici per una coscienza nazionale.
@@Evropantiqva essendo un impostazione ideologica della questione l'importaante non è il fatto che il bambino inglese di origini giamaicane si possa immedesimare, è il fatto che venga data una rappresentazione fortemente viziata del passsato. Questa cosa non è stata fatta solo in ambito di cartoni per bambini E mi dispiace questa storia di infilare attori di colore in contesti non idonei è una delle cose piu sgangherate mai viste e un tarlo culturale.
@@Astranea per me non swi censura nulla. Ma per me quello è un problema, una cduta di stile. Mi ricordo di anni fa che usci un film su Attila dove l'attore che faveva Attila era tutto fuorchè asiatico e un po' la cosa fu criticata. E' una caduta di stile, un esempio di sciatteria in quel caso, ma non una cosa da censurare
Grazie come sempre per le grandi competenza e lucidità di analisi ed esposizione. Una domanda: è più probabile trovare tracce archeologiche o genetiche (anche nella popolazione attuale) di una presenza di fenotipo "subsahariano" nella penisola italiana piuttosto che nel resto del territorio dell'impero? Ovvero, poteva l'Italia rappresentare una meta più ambita per il traffico di schiavi, la migrazione di individui o famiglie e l'insediamento di neocittadini romani, dal momento che si trattava del centro dell'impero? Grazie in anticipo e ancora complimenti!
A naso non credo: l'Italia era un contesto particolare. Da una parte un sud con delle sacche stagnanti e depresse già allora, a causa delle ripercussioni tremende della Guerra Sociale, e dall'altra contesti che erano già soffocati da imprese commerciali e monopolii. Credo che contesti economicamente fluidi come la Gallia e la Britannia fossero più appetibili, e non a caso proprio in cimiteri tardoromani di area britnanica è stata evidenziata una notevole varietà etnica.
Analisi lucida ed equilibrata. Varrebbe la pena mettere i sottotitoli in Inglese perché il tema è molto divisivo nel mondo anglosassone, anche in ambienti accademici.. Esistono fior di docenti i quali sostengono che Egiziani, Minoici, Micenei e Greci erano tutti di colore , ne esistono altri secondo i quali gli Italici erano in maggioranza biondi con gli occhi azzurri. Hai spiegato benissimo come stavano le cose, mi auguro che il tuo video contribuisca a placare gli animi. Una curiosità,recenti analisi genetiche hanno dimostrato che i resti di due individui inumati nel territorio dell ‘Impero provenivano dall ‘estremo oriente.
P.S. Relativamente a personaggi dell'Estremo Oriente, non mi sorprende eccessivamente. Il canale dovrebbe essere Sarmatico. Se Sciti e Sauromati sembrano sostanzialmente di ceppo Caucasico, i Sarmati al contrario sembrano portare con se in Occidente un elemento mongolico, solitamente presente soprattutto negli inumati di sesso femminile.
@@Evropantiqva Gli individui dovrebbero fare parte di vari ritrovamenti funerari della puglia tardoantica (VI-VII sec.), nei siti di: villa San Giusto (Lucera), Herdonia (Foggia) e Piano di San Giovanni (Canosa).Le analisi osteologiche del cranio li hanno identificati di origine "Mongolica" (Asia centrale) e in misura minore di origine mista caucasica e mongolica (forse Avari?); rimane da capire in quale circostanza hanno raggiunto la penisola (forse mercenari unni al servizio dell' impero?).
Ottimo video su un argomento non facile da trattare, soprattutto in questo periodo di politically correct a tutti i costi e di estremismi e nazionalismi vari.
@@maurobevilacqua70 Il video non c'entra nulla. Risulta inutile sventolare parole come estremismo e nazionalismo gratuitamente senza capire il perché e le cause dei fenomeni. Le parti in gioco hanno delle ideologie da imporre e non è detto che una sorta di estremismo non sia la necessaria risposta per bilanciare l'altro.
complimenti per il video molto esaustivo . Una sola cosa tutti usano la storia e manipolano un po' i fatti. Non ho visto il cartone animato ma gli argomenti sono stati presentati benissimo anche se ho due domande : 1) ma c'erano comandanti o governatori di colore. Non poteva forse essere che i patrizi anche in africa del nord fossero individui piú simili ai romani svisa il termine italici 2) sull'esempio della legione e degli ausiliari é molto affascinante anche se per me si tratta più che altro di un reparto forse per un tempo determinato bisognerebbe vedere la datazione degli scheletri degli individui africani. Molto bello sarebbe stato perfetto ma so che é difficile con ricrezione di battaglie e qualche immagine in più ma é super iinteressante anche così . Grazie ancora
Bellissimo video di un argomento poco conosciuto ma che mi ha sempre incuriosito molto. Usare la storia per piegarla alla propria ideologia politica non fa mai bene, qualunque sia lo schieramento politico a cui si appartiene.
Exactly, this is the scope of that cartoon. They want to integrate also the children of imigrants in UK society. In the end even a Sikh to be proud of Algoncourt
Complimenti per il video, tuttavia ciò che ha scatenato le, a mio avviso più che giustificate, polemiche sulla serie storica della BBC sulla Gran Bretagna non è il fatto che abbia mostrato alcuni personaggi di colore tra i romani, ma che, in maniera antistorica e per finalità non didattiche ma ideologiche, di tale presenza storica nelle isole britanniche ne abbia fatto la norma non solo tra i romani ma anche tra popolazione locale originaria e non solo in epoca romana. Infatti, non ci sono solo soldati romani neri, ma anche guerrieri britanni di colore nell'esercito della regine Boudicca, c'è un fabbro di colore nella puntata sull'età del ferro, in epoca medievale c'è un monaco di colore che fa da precettore e nobili di colore che impongono la Magna Charta a re Giovanni. La rappresentazione ideologica e deformata della storia si vede anche nella nella rappresentazione antistorica dei ruoli maschili e femminili nella famiglia: in epoca preistorica è la figlia femmina a spingere affinchè ci si procuri il cibo con la caccia assumendo una posizione di leader, in epoca romana è la figlia femmina che va a combattere nell'esercito di Baudicea contro i romani mentre il figlio maschio se ne sta con al mamma, è al figlia del generale romano a voler emulare il padre nella carriera militare e protesta che le venga impedito perchè femmina. La trasmissione sembra attribuire a Æthelflæd, la figlia di re Alfredo del Wessex (nemmeno citato come il grande) che gli successe al trono, il merito di aver difeso militarmente l'indipendenza del regno dai vichinghi piùdi quantoabbiafatto il padre.
In generale si`, nel dettaglio non e` chiaro. Purtroppo non abbiamo il testo originale dell'editto, e sappiamo che veniva lasciata larga autonomia ai governatori provinciali su come applicarlo. Sappiamo che venivano escluse delle categorie, ma non sappiamo come venissero definite tali categorie. Ad esempio, in base a cosa si veniva considerati "abitanti" e dunque veniva garantita la cittadinanza? Anni di residenza? Generazioni di residenza? Possiamo ragionevolmente desumere (ma senza assoluta certezza), che le masse contadine provinciali e le piccole borghesie cittadine (artigiani, mestieranti, professionisti) delle provincie siano in quel momento diventati cittadini. Sappiamo altresi` che intere popolazioni germaniche stanziatesi entro i confini dell'impero (con il consenso dell'Impero) continuarono per diverse generazioni ad essere escluse dalla cittadinanza.
Giustissimo e questo penso possa contribuire ad avvalorare l' ipotesi della presenza di cittadini di colore nel contesto delle strutture sociali romane
@@ferena1 hai ragione, ma ciò non autorizza a pensare a masse di cittadini di colore. Certamente furono cittadini molti moltissimi Nord africani, che sono anch'essi bianchi, ma non molti moltissimi subsahariani, che sono invece quelli che compaiono nelle produzioni cinematografiche e televisive.
Non sono uno storico, ma da quello che ho capito, in passato l'essere bianchi o neri non era considerata una caratteristica cogente. Cioè, mi pare che se uno studio contabile o un porto avesse chiesto referenze su un candidato per un posto di lavoro, a nessuno sarebbe venuto in mente di specificare "Ah, tra l'altro è nero."
Lezioni interessantissime. Sarebbe possibile predisporre una lezione sulla storia della Bonifica Integrale? Ringrazio anticipatamente dell' eventuale accorgimento della richiesta.
Avevo sentito parlare di questo cartone della BBC per la prima volta in un video di Metatron dove, anche lui, commenta questo fenomeno del black washing della storia. Apprezzo che la comunità di storici e di appassionati di storia non rimanga passivamente in silenzio ma risponda a queste riscritture del passato con ciò che il passato era realmente (quantomeno quello che le fonti ci consentono di estrapolare). Passando oltre, volevo chiedere delle delucidazioni riguardo la famigerata formazione a testuggine utilizzata dalle legioni di Roma. Questa particolare formazione militare è entrata così a fondo nel nostro immaginario collettivo che abbiamo dell'Impero Romano da venire rappresentata e quasi esaltata in molte occasioni, dalla cinematografia ai gruppi di rievocazione storica. A dispetto della popolarità che ha ottenuto, all'atto pratico quanto era comune l'utilizzo della testudo? E in quali circostanze veniva impiegata? Premettendo che sono un profano di storia antica e che sto solo seguendo un mio ragionamento puramente logico, trovo inverosimile che i legionari impiegassero la testudo per proteggersi da frecce ed altre armi da lancio in una battaglia campale poiché formare una formazione a testudo richiederebbe più tempo di quello che frecce e lance impiegherebbero per raggiungere le loro fila. Sempre seguendo questa mia logica, la testudo può essere effettivamente impiegata in un momento di calma dove i legionari possono formarsi preventivamente come, per esempio, nel contesto di un assedio di una città nemica. Quest'ultimo caso mi ricorda una visita che feci, quando era molto piccolo, al Museo della Civilità Romana di Roma, dove vi era un plastico di un gruppo di legionari in formazione di testuggine che stavano a ridosso di un portone nemico e che, se ricordo bene la descrizione del plastico, i legionari usavano la formazione come una sorta di ariete vivente per sfondare portoni abbastanza fragili da non richiedere un ariete vero e proprio.
La Testuggine era una formazione che non era "Romana", ma dalle fonti storiche dei Romani stessi la troviamo citata impiegata anche da barbari, come Celti o Germani. In realtà si tratta di qualcosa abbastanza comune per chi utilizzava scudi a manopola, e li alzava sopra la testa per difendersi da piogge di proiettili, soprattutto durante gli assedi o in fase di riorganizzazione, o se oggetto di tiro martellante di frecce (Crasso contro i Parti a Carre)
Ho visto diversi immagini minoiche, ma gente dai tratti sub sahariani non l'ho mai notata. Certo gli uomini sono in genere ritratti più scuri delle donne che sono molto chiare, ma questo non è dovuto al fatto che gli uomini stavano all'aperto e le donne in casa? Se possibile si potrebbe avere un link con le immagini in questione? Grazie di questo video, ho imparato davvero molte cose!
Le ho allegate al filmato, e può trovarle agevolmente. Certo, gli uomini sono presentati abbronzati e le donne di pelle bianchissima, ma se vede la terza immagine vi sono tre guerrieri (uno molto frammentario), dove il primo è un Minoico scuro, ma evidentemente abbronzato, gli altri due invece dei Neri.
@@Evropantiqva grazie mille! I frame erano molto rapidi e davvero non ho fatto caso alle immagini. Colpa mia! Grazie mille, fai sempre un lavoro eccellente.
Ma come dice Barbero non sapremo mai cosa ne pensassero le persone del popolo, quando un imperatore insediava dei veterani in una determinata zona non sappiamo se gli autoctoni avessero una reazione positiva o meno, semplicemente la loro opinione non contava. Personalmente, sulla base di teorie psicosociali e di una certa programmazione che ha il nostro cervello a vedere con diffidenza quegli elementi del viso, compreso il fenotipo, che differiscono da quelli della nostra comunità (non ricordo però chi è l'autore dello studio) dubito che i contadini del nord Inghilterra fossero già al tempo così comprensivi verso questi elementi così diversi.
A fattore comune, a me pare che per il mondo antico semplicemente non esistessero certe problematiche che noi siamo invece portati a estremizzare. Due di queste sono le questioni razziali e gli orientamenti sessuali individuali. Io leggo spesso gli scrittori classici, e mai mi è capitato di imbattermi in testimonianze circa posizioni razziste o omofobe. Credo che gli Antichi intendessero la multirazzialità come una questione di fatto, che poteva avvenire o non avvenire per via naturale, senza minimamente preoccuparsi di incentivarla o disincentivarla. Allo stesso modo penso si regolassero circa la sfera sessuale: gli orientamenti sessuali erano faccenda personale e tutti tollerati, anche se la famiglia tutelata dalle leggi era solo quella composta da maschio e femmina. I soldati in trionfo schernivano Cesare per essere stato sessualmente "passivo", ma si trattava di uno scherno bonario e, di sicuro, queste attitudini, se ci furono, non impedirono a Cesare di diventare Cesare. Solo la passione per i ragazzini sembrava costituire, per i Romani, motivo di esecrazione nella sfera sessuale. Allo stesso modo, mai ricordo di avere letto orientamenti contro qualche razza specifica, anche se certamente i Romani si sarebbero opposti a ingressi di massa nei loro territori. Un poco di razzismo, forse, si denota solo verso le popolazioni celtiche, che erano considerate piuttosto inette e istintive (Annibale nel traversare le paludi dell'Arno fece sorvegliare gli indisciplinati e avvinazzati guerrieri celti dai suoi fidatissimi cavalieri numidi: oggi diremmo che civilissimi soldati algerini dovevano fare da tutori a selvatici soldati francesi, i tempi cambiano ....!!!). In ogni caso erano posizioni nei riguardi di gruppi sociali, non di gruppi etnici. Insomma, mi pare che, almeno su questi argomenti, gli Antichi, pure in una società più violenta e primitiva della nostra, avessero atteggiamenti più equilibrati, scevri da estremismi di una matrice o dell'altra e più vicini al diritto naturale.
Se Cesare fosse stato della corrente LGBT, chi ha fatto lo scherzo bonario non ne sarebbe uscito vivo, con la mentalita di oggi. Per quanto riguarda il razzismo, il tuo equilibrio, visibile nel tuo discorso, non ti fa vedere che connotare certe popolazioni con difetti ma anche con virtù, è già oggi ragione per parlare di razzismo. Persino l apprezzamento delle differenze culturali oggi è una scusa per tacciare qualcuno di razzismo.
@@Eternaprimavera73 infatti siamo bacati noi, non gli antichi. Gli eccessi, perfino di antirazzismo,, portano sempre a una spirale di estremizzazione dei concetti. È il paradosso del "se non sei pacifista ti spacco la faccia".
i pitti ai tempi dei romani popolavano l'attuale scozia, ma é probabile che in tempi antichi popolassero tutta l'isola della gran bretagna dato che i celti sono originari del continente europeo e sono succesivamemte emograti sull'isola fondendosi coi popoli indigeni. Dei pitti non sappiamo quasi niente ma dai toponimi della scozia possiamo dedurre che i pitti fossero un popolo autoctono e probabilmente di lingua preindoeuropea come i baschi ma non é certo al 100%
Mi ha sorpreso molto scoprire che c’erano subsahariani nella civiltà minoica, ho sempre pensato che la differenza di colore fosse dovuta a pitture rituali o ruoli e caratteristiche specifiche
Ci sono sicuramente differenze cromatiche tra maschi (rappresentati abbronzati) e femmine (rappresentate di carnagione bianchissima), ma vi sono anche individui evidentemente di colore, che spiccano soprattutto quando sono ritratti accanto a maschi minoici bianchi (come si vede nella terza immagine dei guerrieri)
Mi pare di aver letto che esiste anche una tavoletta in cui il nome di un personaggio, un proprietario terriero, è accompagnato dall'attributo Ai-ti-o-qo (o qualcosa del genere), cioè l'Etiope.
Si contraddice quando dice che non bisogna usare la storia a fini politici e poi giustifica la presenza nel cartone animato di africani per trasmettere una "visione condivisa" , per quanto riguarda l'argomento, si può verificare l'origine di un popolo con i test genetici.
Forse mi sono espresso in maniera poco chiara, provo a riformulare: - Da una parte è sciocco cercare nel passato una convalida per istanze politiche contemporanee: che gli antichi avessero o meno una società multirazziale è irrilevante ai fini dei costrutti sociali contemporanei, e non rende una società multirazziale odierna più o meno nobile. Dall'alta, che un bambino abbia facilitata la possibilità di identificarsi con qualunque personaggio di un cartone animato relativo alla storia del suo paese mi sembra positivo alla luce di alcune problematiche emerse negli ultimi decenni.
Bellissimo video! Vorrei però fare una domanda: gli antichi (Greci, Romani ed altri) erano (o sono stati mai) “razzisti”? Mi spiego meglio: appurato che esistevano cittadini Minoici (Greci), Cartaginesi o Romani di colore, esisteva (o è esistita) da parte della maggioranza “bianca” una concezione o un sentimento di superiorità nei riguardi degli uomini di colore? Cosa ci dicono le fonti? Probabilmente servirà un altro video per spiegarlo, ma sarebbe un bell’argomento secondo me…
Great video, i really enjoy videos from the language of my parents of something that I like it (roman history)👍 here you have a new subcriber, mi like and hi from Argentina, buenos Aires
bravo-bravo-bravo !!!! il "disclaimer" nell'impero NON era su base etnica ma, in quanto di derivazione greca, su basi linguistico-culturali. poi c'era una divisione nelle società antiche basata sul censo/classe, che noi non possiamo neanche immaginare !
@@Hydrargyrus978 non secondo i parametri moderni. Roma sicuramente era , per l'epoca, una società che dava molte opportunità . es schiavi liberti di uomini ricchi che diventavano stra-ricchi , ma che un proletario avesse le stesse possibilità ... ce ne passa . l'esercito aiutava, ma spesso le cariche di comando erano esclusiva della classe senatoria o dei cavalieri
La ringrazio per la sua difesa della storia dalla pseudostoria. Chi cerca di cambiare la storia per una agenda politica da una parte o l'altra non è altro che un usurpatore!
"Entrambe cercano di piegare la storia alla loro ideologia, cosa assolutamente stupida". Sei grande, bro!👍🏽 Però anche gli intenti del cartone sono stupidi secondo me.
Buon pomeriggio, le pongo la seguente domanda: se il 10-20% circa della popolazione dell impero era di colore, questi ultimi dove sono finiti nei secoli successivi? È possibile che durante il medioevo i loro tratti sono scomparsi perché essi erano in numero esiguo rispetto alla totalità della popolazione? Grazie
20% forse è una stima eccessiva. In ogni caso si, un elemento allogeno, numericamente esiguo e soprattutto sparso e privo di coesione, se non viene costantemente reimmesso tenderà col venire assorbito.
Non credo che un "Celta di colore" raffigurato su un cartone per bambini possa rientrare nella dicitura di "Falsificare la Storia". Non credo che qualcuno nell'età della ragione, guardando quel cartone, abbia seriamente cominciato a postulare l'idea di Celti Subsahariani. Penso invece che ogni bambino dell'UK, indipendentemente dal colore della sua pelle, guardando quel cartone abbia potuto identificarsi col personaggio che più gli aggradava, ponendo le radici per una coscienza nazionale.
@@Evropantiqva Non sono d'accordo con lei anche se convengo che non ci sia niente di grave però l'andazzo presente in molti fiction attuali di adattare il passato al nostro presente ci rende ignoranti. Sono stati girati negli ultimi anni serie televisive (Barbarians , Spartacus , Leonardo) totalmente inventate che mistificano la storia distorcendo le cognizioni di chi non può studiarla per mancanza di tempo o educazione ricevuta. Comunque i miei complimenti lei è una persona competente e appassionata una rarità di questi tempi.
@@alem.5798 Si sono scelte penose ma che il cinema e non solo anche in passato faceva spesso. La più clamorosa e forse la più grande mistificazione è la rappresentazione di Gesù Cristo un mediorientale del I secolo raffigurato o interpretato alto biondo e con gli occhi azzurri.
Neutralità e cultura dei fatti. Solo con questi due requisiti si può parlare di storia pubblicamente. Ho appena scoperto questo canale, e adesso lo seguirò assiduamente!
Complimenti per la trattazione. Un pò meno d'accordo per l'apprezzamento positivo sul valore educativo del "celta di colore". Personalmente credo che il rigore, in generale ma vieppiù nel contesto della ricerca storica/storiografica sia, alla lunga, valore più costruttivo ed edificante delle "bugie dette a fin di bene".
Non riesco a trovare la modalità di rappresentazione di un personaggio di sfondo di un cartone animato per bambini una "bugia", non più di quanto lo sia stato il Robin Hood della Walt Disney, che a scapito dei disegnatori non era una volpe europea amica di un orso e braccata da un leone, un serpente, un lupo e dei rinoceronti, ma un nobile anglosassone ai ferri corti con il nuovo establishment normanno ;-)
Tantopiù che potevano benissimo rappresentare il governatore con tratti arabi o berberi e sarebbero stati molto più vicini alla realtà e avrebbero counque mandato un messaggio di integrazione.
I am a Berber (amazigh) from Algeria , I want to know if Septemius Severus has Berber origins, they say he is half Punic and half Berber, but I heard that the Punic people are mostly of local Berber origin , they just adopted the Phoenician culture.
ENGLISH SUBTITLES AVAILABLE!
so i can to hear ur voice and to see ur word in language of "perfida albione"
Your channel is fantastic and so is this video on such a complex topic. I just hope it doesn’t attract an army of race obsessed trolls from other less reputable channels.
I don't see them nore in youre video of this morning
@@youguies mmm... just checked... apparently they are available
Thank you very much.
La risolutezza di questo canale di aderire sempre a tutte le fonti disponibili su ogni argomento lo impregna di un'irresistibile odore fresco di bucato.
Ne riesco a percepire il profumo soave e avvolgente.
Già usare la locuzione "di colore" per interpretare il passato costituisce un illecito storico, in quanto si vuol interpretare il passato con le categorie del presente.
Gli antichi avevano semplicemente CONSTATATO che gli umani hanno colorazioni del pigmento epidermico che costituiscono le diverse sfumature del marrone, che vanno dal più scuro (marrone scuro) al più chiaro (baige).
Le nozioni "di colore", "nero", "bianco", "giallo", "negro", "mulatto", "razza mista", ecc. sono tutte nozioni razzistiche tipiche dell'età moderna e contemporanea, nate con il colonialismo e ideologizzate con l'Illuminismo di Robinet e amici fanatici vari.
È come il caso più noto di razzismo moderno: quello dell'immagine di Gesù di Nazareth biondo e con gli occhi azzurri. Il razzismo di questa falsa icona cristiana europea è stato accettato senza batter ciglio persino da quelli che hanno letto la sua descrizione fisica nella Bibbia.
Ma il caso più clamoroso dell'ideologia razzista è quello di rappresentare gli antichi egizi con le fattezze di uno scandinavo, in quanto "nero" non poteva essere visto come sinonimo di progresso.
In definitiva, tutto il discorso del video ha come errore il presupposto ossimorico "Romano-di colore". Infatti, si tratta di un'espressione anacronistica, fuorviante e sbagliata.
@@ilcritico2685 consiglio di leggere l'Hermotimo
@Il critico Ascolta, solo perché un termine è postumo non vuol dire che non possa indicare una categoria già esistente, al limite con una sfumatura moderna. È il caso per esempio del termine 《bizantino》che indica sempre quella "cosa" lí ma che prima era chiamato semplicemente romano (altre volte invece la parola rimane la stessa ma cambia la "cosa" a cui è riferita) Questo discorso vale a maggior ragione perché poi stiamo parlando di società che parlavano altre lingue rispetto alla nostra, come il latino e quindi come saprai dalla traduzione da una lingua all'altra cambiano i modi di dire e gli usi di un termine apparentemente simile... non si traduce mai alla lettera quindi *tradurre è intrinsecamente già fare un adattamento culturale* !!! Le lingue non sono mai neutre. Sai, neanche io amo l'espressione 《di colore》, non la uso proprio mai, ma non ha niente a che fare con l'anacronismo. Poi la sta usando comunque una persona di oggi che può avere teoricamente un giudizio moderno su un'entità del passato. Anche se qui semplicemente ha usato un'espressione per farsi capire. Punto. La componente convenzionale del linguaggio. Se invece io scrivessi un racconto sull'Antica Roma in lingua italiana e a uno dei personaggi farei usare l'espressione 《di colore》, allora sí sarebbe un anacronismo!!!!! :) . Io comunque avrei detto persone di pelle piú scura come termine ombrello, oppure avrei indicato l'etnia o il continente.. e per i piú scuri anche neri perché non c'è niente di male. Per favore, non peccare di presunzione pensando che tutti gli altri siano stupidi.. Però quanti ce ne sono come te a caccia sempre del presunto errore. Pensaci.. ti definisci critico ma sta critica falla anche su te stesso anziché stare ad aggredirci! Tutto questo clamore e questi toni sono davvero estremi anche perché ti soffermi su una sfumatura e non sul focus, il senso, di una parola, discorso o frase.
@@ilcritico2685 scusa, ma non mi trovo d'accordo. Se è vero che la locuzione "di colore" è un lessema che avrebbe avuto poco senso due migliaia di anni fa, è pur vero che la storia è ermeneutica e non scienza nel senso delle altre scienze(Chabod e Franchini lo spiegano bene). Per cui la domanda "c'erano romani di colore?" ha senso, perché scaturisce sì da un episodio del nostro tempo(il cartone della BBC) e proprio per questo torna al passato per vedere se esistono corrispettivi storiografici che attestino la presenza di quello che noi intendiamo per "di colore" (dalla pigmentazione subsahariana, anche per gli afroamericani). Quindi i Romani ragionavano in questi termini post-coloniali (con risvolti tragici nelle antropologie pre-culturali)? No, ma potevano esserci persone "di colore"? Che la risposta sia affermativa o negativa(perché sto vedendo ora il video), sì, cioè la domanda ha senso.
Sono commosso, un video che parla di "storia romana" che cita pubblicazioni, ricerche e dati e non miti e leggende di natura politica e propagandistica.
Non sono ironico, apprezzo davvero questo video, e ne recupererò anche altri a breve.
Un canale che è una vera miniera d’oro
Già usare la locuzione "di colore" per interpretare il passato costituisce un illecito storico, in quanto si vuol interpretare il passato con le categorie del presente.
Gli antichi avevano semplicemente CONSTATATO che gli umani hanno colorazioni del pigmento epidermico che costituiscono le diverse sfumature del marrone, che vanno dal più scuro (marrone scuro) al più chiaro (baige).
Le nozioni "di colore", "nero", "bianco", "giallo", "negro", "mulatto", "razza mista", ecc. sono tutte nozioni razzistiche tipiche dell'età moderna e contemporanea, nate con il colonialismo e ideologizzate con l'Illuminismo di Robinet e amici fanatici vari.
È come il caso più noto di razzismo moderno: quello dell'immagine di Gesù di Nazareth biondo e con gli occhi azzurri. Il razzismo di questa falsa icona cristiana europea è stato accettato senza batter ciglio persino da quelli che hanno letto la sua descrizione fisica nella Bibbia.
Ma il caso più clamoroso dell'ideologia razzista è quello di rappresentare gli antichi egizi con le fattezze di uno scandinavo, in quanto "nero" non poteva essere visto come sinonimo di progresso.
In definitiva, tutto il discorso del video ha come errore il presupposto ossimorico "Romano-di colore". Infatti, si tratta di un'espressione anacronistica, fuorviante e sbagliata.
@@ilcritico2685 ma che minchia stai dicendo? Innanzitutto, non è vero che nell'antichità non esistesse il razzismo, in secondo luogo, lo storico del video sta parlando con una lingua e dei termini moderni. Ovviamente il termine "di colore" è di origine moderna, ma comunque serve ad indicare una particolare etnia di esseri umani che ha la pelle scura. Per farsi capire, qualunque divulgatore (ma in realtà qualunque essere umano) deve usare termini e parole in uso all'epoca corrente, anche se magari non usati nell'epoca oggetto del suo discorso. Se così non facesse, il divulgatore non potrebbe essere capito o comunque dovrebbe appesantire l'esposizione introducendo un termine "corretto" che nulla aggiunge alla sostanza del discorso che andrà a fare.
La prossima volta cosa farai? Criticherai EuropaAntiqua perché non spiega la storia romana in latino?
@@michelebattaggia8685 Infatti. Se è per questo il termine "negro", in italiano non ha alcuna accezione negativa od offensiva derivando direttamente dal "niger" latino che indica appunto il colore nero. Qualcuno se lo ricorda l'indovinello veronese " Se pareba boves, alba pratalia araba, albo versorio teneba, "nigro" semen seminaba" ? Evidentemente ci sono persone che sentono la necessità di rendersi ridicoli con affermazioni a dir poco discutibili inerenti ad inesistenti "razzismi" nelle definizioni di una particolare lingua....
@@Shiktlah purtroppo la dominazione anglo americana non poteva non arrivare ad influenzare il nostro linguaggio. Lo fa introducendo un sacco di inglesismi nel nostro vocabolario, termini a cui oramai qualunque italiano farebbe fatica a rinunciare, ma lo fa anche dandoci una sensibilità diversa per le parole italiane che usiamo. In americano il termine "negro" o "nigga" ha una accezione assolutamente spregiativa assunta durante i secoli di soggiogazione alla schiavitù di individui di origine africana sul suolo statunitense. Diventata quella americana la cultura dominante, tale connotazione negativa si è trasferita anche alla sensibilità degli italiani, i quali fino ad allora avevano utilizzato quella parola in senso neutro.
Certo che viviamo tempi strani, se per parlare di storia bisogna specificare di essere "scevri di qualunque impianto ideologico". Molto interessante come al solito, comunque. Grazie.
Niente di nuovo. Apparentemente è sempre stato così: gli studi, le correnti di pensiero e gli apparati metodologici sono sempre figli del proprio tempo e della propria cultura. Basti guardare a quelle discipline sorte in seno al pensiero positivista e al consolidarsi del colonialismo, come la frenologia, la fisiognomica, la prima antropologia fisica. Discipline che persero progressivamente consenso e furono declassate al grado di "pseudoscienze", ma che in realtà goderono di grande popolarità - per usare un eufemismo - fino ai decenni delle dittature europee.
@@federicolapicchioni we all have an intrinsec ideology no matter what we do, it's allways there... That was it's so important the "facts" and not the "interpretation" of history...
L'hai detto, Isaia...
Fino al telefilm “Merlin” non ci avevo mai fatto caso ma il politicamente corretto, soprattutto esploso in epoca Netflix, ha portato molta confusione tanto che come hai detto c’è pure molta strumentalizzazione politica in mezzo. Per fortuna esistono canali come il tuo.
Vedi la differenza generazionale?
Io con "Merlin" me so' fermato al capolavoro con Sam Neill e Rutger Hauer
@@Evropantiqva ahah dai la “mia” è solo di 10 anni dopo, non credere che sia tanto più giovane :D intendevo, nella serie che dicevo c’era una Ginevra di colore, fu la prima volta in cui ho notato che c’era qualcosa di strano, non per il fatto della (bellissima) attrice ma per il fatto che fosse fuori contesto, ora su Netflix in qualunque epoca storica ci devono essere delle soglie di rappresentanza per etnia e mi chiedo se questo abbia senso.
@@mattonthemoon225 Ovviamente non ha alcun senso.
Comunque la Ginevra di quel Merlin era pessima come attrice oltre che fuori luogo come appartenenza etnica.
Questo canale è oro
Già usare la locuzione "di colore" per interpretare il passato costituisce un illecito storico, in quanto si vuol interpretare il passato con le categorie del presente.
Gli antichi avevano semplicemente CONSTATATO che gli umani hanno colorazioni del pigmento epidermico che costituiscono le diverse sfumature del marrone, che vanno dal più scuro (marrone scuro) al più chiaro (baige).
Le nozioni "di colore", "nero", "bianco", "giallo", "negro", "mulatto", "razza mista", ecc. sono tutte nozioni razzistiche tipiche dell'età moderna e contemporanea, nate con il colonialismo e ideologizzate con l'Illuminismo di Robinet e amici fanatici vari.
È come il caso più noto di razzismo moderno: quello dell'immagine di Gesù di Nazareth biondo e con gli occhi azzurri. Il razzismo di questa falsa icona cristiana europea è stato accettato senza batter ciglio persino da quelli che hanno letto la sua descrizione fisica nella Bibbia.
Ma il caso più clamoroso dell'ideologia razzista è quello di rappresentare gli antichi egizi con le fattezze di uno scandinavo, in quanto "nero" non poteva essere visto come sinonimo di progresso.
In definitiva, tutto il discorso del video ha come errore il presupposto ossimorico "Romano-di colore". Infatti, si tratta di un'espressione anacronistica, fuorviante e sbagliata.
@@ilcritico2685 non sono d'accordo, il video parte parlando di una situazione recente per poi andare ad analizzare prove storiche e archeologiche.
Se poi sei qui per polemizzare sul nulla per me la discussione si conclude qua.
Credo sia il tuo miglior video, risponde perfettamente in pochi minuti ad un argomento che spesso infiamma i social! Complimenti sinceri
Questo metodo si chiama serietà, professionalità e senso equilibrato dell'analisi storica, limitandosi ai fatti e alle prove a noi pervenute. Ogni gratirudine!
Complimenti, non solo la sua competenza è notevole, ma anche la pacata autorevolezza con cui esprime le sue analisi è veramente stupefacente. Grazie dei suoi contributi interessantissimi!!
Apprezzo molto il tuo senso della misura, la tua chiarezza nello spiegare un tema difficile e carico di livore per chi difende le proprie idee. Grazie.
Questo canale dovrebbe essere patrimonio dell’Unesco
Concordo su tutto, salvo sull'apprezzamento del cartone animato della BBC. Modificare la storia, per un motivo, più o meno condivisibile ( a mio parere non lo è se si cerca di creare una falsa identità nazionale che non esiste e che si fonda su un presupposto perfino errato), significa creare un cliché, a prescindere che gli addetti ai lavori del futuro conoscano la verità o meno. Un po' come vedere legionari con loriche di cuoio, fatti con lo stampino, o barbari vestiti perennemente di pellicce ed elmi con le corna. Gli addetti ai lavori sanno che non è vero, ma la popolazione no, e se passerà questa linea, "per creare una coscienza (a mio parere fasulla) nazionale" e potremmo stare ore a disquisire se sia giusto o meno creare una coscienza nazionale ex novo imponendola ad autoctoni e nuovi arrivati, tra qualche generazione la popolazione sarà convinta che arabi e africani erano presenti nelle fila di Cesare come in quelle di Vercingetorige, o Alarico 5 secoli dopo.
Ottima esposizione Gabriele. Ho visto il video solo ora purtroppo.
Non sono d'accordo con ciò che dice. L'identità nazionale prescinde dagli elementi etnici e pure culturali: perché allora non dovrebbero essere inclusi etnici neri, se la loro inclusione in gran numero è chiaramente fittizia?
Totalmente de acuerdo. Lo peor es que crea un precedente, y cuando alguien se atreve a decir que es una visión erronea de la historia, piensan que eres una persona racista. Si se "normaliza", si se enseña que todo era multicultural, cuando alguien diga "eso no es cierto, claro que había gente africana subsahariana, pero no eran la norma y no solían ocupar altos cargos, eran una minoría" mucha gente interpretará estas palabras como una forma de "invisibilización" y de racismo. Por ejemplo, esto se ha visto con el caso de los vikingos, cuando algunas personas llamaban "racistas" a todos los que intentábamos explicar que la "diversidad" entre la población vikinga no era un anuncio de Benetton.
Y como dices, es un sentimiento nacional basado en falacias. Es cierto que todos los nacionalismos, y todas las identidades nacionales, o de cualquier grupo humano, se basan, hasta cierto punto, en mitos. Pero normalmente son mitos que se crean a lo largo de generaciones, de una manera más o menos natural, orgánica, y progresiva, no por una imposición de cuatro personas desde un despacho (probablemente los países más nacionalistas, como los americanos, sí tengan un origen más "artifical", menos "histórico" y progresivo, y por ello tienen que demostrar una y otra vez, constantemente, su identidad, porque no se formó de manera natural, sino un poco por imposición). Al final se trata de crear identidades falsas, y fabricar un concepto erroeno del pasado, origen, y construcción de una sociedad.
Y como bien dices, los expertos, investigadores, o gente a la que le apasionen estos temas, sí saben que son falsos, pero el público, la mayoría de la población, se creará una idea falsa de la realidad.
@@goodaimshield1115 porque hablas espanol? Estamos en un forum donde se habla italiano.
Great video, scientific responsibility at its best! North Africa has always been a mystery in terms of the genetics. Grazie mille!
Recupero adesso questo vecchio video. Che dire? Strepitosamente chiaro, accurato, interessante. Complimenti ancora una volta a una delle perle più preziose del panorama youtubico italiano
Grazie!
Non per essere polemico per forza ma " 'costruire' nei giovanissimi spettatori una coscienza nazionale condivisa " è un'azione squisitamente ideologica
Forse mi sono espresso male, ed effettivamente la differenza è sottile.
Consentire a qualunque giovanissimo spettatore di identificarsi agevolmente con qualunque personaggio della sua storia patria probabilmente suona meglio ;-)
@@Evropantiqva comunque rimane una cosa priva di senso. Per me
Hai perfettamente ragione. È ciò che ho pensato
Mah, alla fine il problema dell'ideologia, anche per come lo pensava la Harendt, è di metalinguaggio: già Laclau capisce bene come parlare di ideologia significhi spostarsi da un piano comunicativo a quello descrittivo, per cui nozioni come "incarnazione", "stortura ideologica", "stortura logica" e quant'altro siano giustificabili solo privilegiando un certo punto di vista. In questo caso, criticando la destra identitaria, ci si sposta privilegiando la sinistra moderata, non nazionalista o globale(nel senso dell'estrema sinistra e del mito della rivoluzione permanente ecc...)
@@ArkemioTheDead e la sinistra moderata è, sia su un piano comunicativo che descrittivo, cringe.
Meriti molte più views, l'ignoranza fuori e dentro l'Italia su certi argomenti antichi è imbarazzante
Mi trovi d’accordo! Poi vedi canali gestiti da ignoranti e seguiti da disadattati con migliaia e migliaia di iscritti, il che fa pensare...
L'argomento e troppo lungo per i standard di tiktok 😁😁
@@savistri tipo quali? Così se capita non li guardo
Già usare la locuzione "di colore" per interpretare il passato costituisce un illecito storico, in quanto si vuol interpretare il passato con le categorie del presente.
Gli antichi avevano semplicemente CONSTATATO che gli umani hanno colorazioni del pigmento epidermico che costituiscono le diverse sfumature del marrone, che vanno dal più scuro (marrone scuro) al più chiaro (baige).
Le nozioni "di colore", "nero", "bianco", "giallo", "negro", "mulatto", "razza mista", ecc. sono tutte nozioni razzistiche tipiche dell'età moderna e contemporanea, nate con il colonialismo e ideologizzate con l'Illuminismo di Robinet e amici fanatici vari.
È come il caso più noto di razzismo moderno: quello dell'immagine di Gesù di Nazareth biondo e con gli occhi azzurri. Il razzismo di questa falsa icona cristiana europea è stato accettato senza batter ciglio persino da quelli che hanno letto la sua descrizione fisica nella Bibbia.
Ma il caso più clamoroso dell'ideologia razzista è quello di rappresentare gli antichi egizi con le fattezze di uno scandinavo, in quanto "nero" non poteva essere visto come sinonimo di progresso.
In definitiva, tutto il discorso del video ha come errore il presupposto ossimorico "Romano-di colore". Infatti, si tratta di un'espressione anacronistica, fuorviante e sbagliata.
@@CassyEmery no richiede un quoziente intellettivo tropo alto per gli standard di tik tok
Tutto giusto, video eccellente, ma io trovo comunque sbagliato rappresentare la storia in modo deformato, anche fosse per nobili motivazioni legate a tentativi di risolvere problemi attuali. Il guerriero celtico nero o l'Achille nero non si possono vedere così come non avrebbe senso vedere un Gengis Kahn bianco o un Martin Luther King asiatico.
Dipende cosa vuoi raccontare , se devi raccontare la storia hai perfettamente ragione , se devi raccontare una storia va bene
@@MassimilianoDePasquale vero, ma se mi ambienti un racconto di fantasia in un contesto che è ricostruito in modo storicamente accurato con la sola eccezione di un macro-dettaglio (come ad esempio l'etnia africana di 1/3 degli abitanti della Britannia romana, barbari compresi), quello che stai facendo è deformare la storia, non raccontare un'innocente storia di fantasia: è evidente che i bambini che guarderanno quel cartone penseranno che l'Inghilterra del tempo era effettivamente abitata, per 1/3, da persone di origine africana. E questo è falso, punto. Oltretutto, il cartone in questione si trova nel sito della BBC all'interno di una sezione chiamata ''The Story of Britain'' e il sottotitolo è ''A compilation of animated shorts that bring Britain's history alive'' in particolare la didascalia della parte del cartone focalizzato sull'antica Roma recita ''Life in Roman Britain as seen through the eyes of one family nearly 2000 years ago''. Quindi l'intento dichiarato non mi sembra quello di raccontare una storia di fantasia, ma al contrario raccontare un mondo storicamente ben ricostruito. E così non è. Quindi sebbene sia d'accordo con la tua frase, credo che quel concetto non si possa applicare in questo caso. Chiudo suggerendoti il video che Metatron ha girato, qualche anno fa, sullo stesso tema. Qui il link: th-cam.com/video/OZH35n7SxW8/w-d-xo.html
Già usare la locuzione "di colore" per interpretare il passato costituisce un illecito storico, in quanto si vuol interpretare il passato con le categorie del presente.
Gli antichi avevano semplicemente CONSTATATO che gli umani hanno colorazioni del pigmento epidermico che costituiscono le diverse sfumature del marrone, che vanno dal più scuro (marrone scuro) al più chiaro (baige).
Le nozioni "di colore", "nero", "bianco", "giallo", "negro", "mulatto", "razza mista", ecc. sono tutte nozioni razzistiche tipiche dell'età moderna e contemporanea, nate con il colonialismo e ideologizzate con l'Illuminismo di Robinet e amici fanatici vari.
È come il caso più noto di razzismo moderno: quello dell'immagine di Gesù di Nazareth biondo e con gli occhi azzurri. Il razzismo di questa falsa icona cristiana europea è stato accettato senza batter ciglio persino da quelli che hanno letto la sua descrizione fisica nella Bibbia.
Ma il caso più clamoroso dell'ideologia razzista è quello di rappresentare gli antichi egizi con le fattezze di uno scandinavo, in quanto "nero" non poteva essere visto come sinonimo di progresso.
In definitiva, tutto il discorso del video ha come errore il presupposto ossimorico "Romano-di colore". Infatti, si tratta di un'espressione anacronistica, fuorviante e sbagliata.
un po come il gesu' biondo
@@ilcritico2685 In Asia Gesù e la Madonna vengono rappresentati con tratti orientali. Lo stesso avviene in Africa, se dai un 'occhiata agli opuscoli delle diocesi africane Gesù è nero.
Grandissimo Gioal. Ho visto il video solo adesso e quanto asserisci nell'introduzione andrebbe ripetuto ogni santo giorno. Bravissimo.
"Volontà del cartone della BBC era (...) aiutare a costruire nei giovanissimi spettatori una coscienza nazionale condivisa". In realtà la volontà della BBC non è costruire una coscienza nazionale, ma de-nazionalizzare la società inglese. Oggigiorno la coscienza nazionale e il senso di appartenza a una comunità storica e culturale in Europa e in Nord America non va di moda e l'uomo bianco, proprio perché uomo e proprio perché bianco, è di per sé sbagliato. Proprio per questo motivo la BBC attualmente organizza show televisivi composti da soli neri e affida i nuovi programmi televisivi solo a donne o a appartenenti a minoranze etniche e, sempre per questo motivo, modifica la storia presentando i neri come fossero da sempre un elemento costitutivo della storia inglese. Dopotutto esiste forse un modo migliore per cambiare la coscienza che una società ha di sé se non modificando artatamente il racconto del suo passato? Tanto per far capire come è la situazione, la BBC ha chiaramente affermato che i Monty Python non potrebbero più esistere non perché la loro comicità è oramai inattuale, ma perché composti da sei ragazzi bianchi di Oxford e Cambridge.
La BBC non a caso ha avuto un fortissimo calo di ascolti negli ultimi due anni. dato che dopotutto senza gli uomini bianchi vanno ancora poco lontano. Vedremo nel futuro. Ma non credo che le prospettive siano rosee, sinceramente.
@@massimilianomencacci2510senza gli uomini bianchi vanno poco lontano... ammazza. Chissà come mai allora l'uomo bianco è odiato. Forse per gente come te crede che sia l'uomo superiore. Allora in quel caso ha poco senso fare le vittime perché confermi la tua ideologia
It is of course very apparent that there were some black Romans (among various other skin tones, since being a Roman was not dependent on one's ethnic background): even the Column of Trajan that was raised to celebrate Rome's military victories and which shows the victorious units depicts Roman soldiers with apparent black African features.
Complimenti! Ti seguo da poco ma ti considero il miglior divulgatore su YT. Bravo.
Secondo me quello che è successo è che i Britannici nel '700/800 erano invasi da un'idea di superiorità che li portava a rigettare l'idea che delle persone non "bianche" come loro potessero appartenere o potessero sviluppare civiltà avanzate.
Loro dovevano insomma, dimostrare una loro superiorità non solo contingente ma universale, che si dimostrasse costante in tutta la storia (se sei superiore per biologia lo sei sempre, anche 2000 anni prima). Ma il loro dramma consisteva nel fatto che non era effettivamente così, i "bianchi del nord" non erano sempre stati in cima al mondo, anzi, per buona parte della storia sono stati loro sul fondo della gerarchia, visti come selvaggi, primitivi, gli schiavi prediletti dei popoli del sud (Un autore romano del nord Africa ci parla di schiavi goti in praticamente ogni domus romana).
E quindi non avendo un passato glorioso si sono appropriati di una storia che non era la loro, l'hanno modificata e distorta per inserirla nella loro narrazione di superiorità.
Come fecero i Franchi nel medioevo, che saliti all'apice del potere in Europa, si sono costruiti un loro passato mitico, addirittura risalente alle guerre di Troia.
Allo stesso tempo oggi stanno cercando di andare nella direzione opposta, molte volte fino all'estremo, fino a cadere nel ridicolo.
Ce n'è di strada da fare.
ma poi a voi "pretoriani" che frega?a voi basta che il giallo sia nelle vostre tasche
Dal '500 in poi i popoli del Nord Europa hanno posto il binomio religioso (protestantesimo nelle sue varie forme) ed economico (mondo mercantilista-precapitalista) come segno di benevolenza divina, poi spostatosi su di un aspetto razziale-culturale
Ti riferisci al caro vecchio Francione? I Franchi hanno cercato di affermare di discendere da un principe troiano di nome Francione
@@MultiNumenor
Per onestà anche i romani con Enea hanno fatto la stessa cosa.
Sembrerebbe un'esigenza di ogni civiltà di nobilitare il proprio passato, compresa la nostra che vede negli eroi di Roma Antica i nostri padri, anche se la maggioranza degli italiani sono figli dei popoli barbari che hanno sconfitto e dissolto l'impero romano d'Occidente.
@@fulalbara404 Naturalmente, non mi metto certo a negarlo
Proprio oggi ho commentato sul video recensione di "Barbarians" su questo argomento (e nello specifico ho citato proprio il cartone della BBC) e ho visto la sua risposta.
Ho apprezzato molto l'impostazione del video, come sempre attenta alle fonti.
Resto molto perplesso sulla validità del cartone della BBC (i celti di colore ma anche il semplice numero di persone di colore rappresentate). Credo che il senso di appartenenza dei figli/nipoti di immigrati non si debba raggiungere distorcendo il passato.
Il modo di spiegare è di grande qualità, riesce a farti entrare nella storia, come se la vivessi realmente
Quando guardo una rappresentazione storica mi piace in quanto storica e più é fedele più mi piace. Ritengo siano sempre sbagliati strumentalizzazioni ed artifizi, anche quando questi sono fatti a fin di bene, perché in fondo la verità é sempre la miglior maestra.
Ecco come si dovrebbe fare storia: con un occhio alle fonti e l'altro pure.
Marc Bloch diceva che la storia si fa leggendo "il passato in funzione del presente e il presente in funzione del passato", ma molti forse male interpretano questa frase come autorizzazione a proiettare arbitrariamente concetti, costumi e aspirazioni di oggi nel passato.
Aggiungiamoci che ragionare di popoli come compartimenti stagni in cui tutti sono bianchi o neri o gialli o verdi è sbagliatissimo. Tanto più quando si parla di popoli antichi, che non conoscevano il razzismo e la discriminazione sulla base del colore della pelle.
Piuttosto, al di là della presenza di popolazioni dai tratti subsahariani nel Nord Africa, quali rapporti c'erano tra il mondo romano-mediterraneo e l'Africa subsahariana? Non mi riferisco tanto alle varie spedizioni militari-esplorative, che erano episodi limitati nel tempo, ma a canali commerciali lungo le rotte marittime, fluviali e magari addirittura il Sahara. Potrebbe essere l'idea per un bel video sulla falsariga di quello dei contatti tra Romani e Cinesi.
Magari netflix guardasse questi video (o quanto meno guardasse le fonti). Personalmente penso sia un problema inserire nella storia elementi non presenti o modificarli per mera campagna politica (es achille nero) anche perchè personaggi storici neri che la storia l'hanno fatta, civilta ecc, ce ne sono a bizzeffe ma per le grandi case produtrici e più facile prendere storie classiche, ricordarsele da scuola (figuriamoci se si vanno a leggere i testi) e aggiungere etnie a caso e personalmente non ci vedo nulla di diverso dal revisionismo storico di molte ideologie che oggi disprezziamo. Per il resto ottimo video, alcune cose mi erano sfuggite
Complimenti per il canale. Avrei una domanda, potrei sapere qualcosa in più su quel bellissimo elmo alle sue spalle? Dove l'ha preso? Grazie
Ci parleresti di Siculi, Sicani ed Elimi?
+1.
Ci sono varie pubblicazioni su questo tema, ma un video ben curato non mi dispiacerebbe.
Pare che i siculi provengono dal lazio ,pensa te ,e che comunque siano state popolazioni provenienti dal nord ,e nei secoli siano scese via via fino in sicilia ,piero roma
Grazie davvero per questo video l'ho trovato illuminante e non farcito di alcun pensiero politico ( cosa oggi decisamente rara) ma solo storico come oggi ci si aspetterebbe nel 2021 ma non accade praticamente mai tranne che su pochi canali realmente storici come questo che semplicemente riporta fedelmente le fonti così per come sono ❤️
Why did you bring up Septimius Severus' encounter with an ethiopian auxiliary, but not his reaction to him?
Because the topic of the question was if it were or were not Black Roman Citizens, not the symbolism of cypress garlands and black color in some specific situations, or an anthropological analisys of Severus' reaction (common? uncommon ad from a particulary superstitious emperor? Who knows!) ;-)
Severus react "troubled as he was by the man's ominous colour and the ominous nature of the garland", seeing it as a specific omen.
Nevertheless, there were one (so probably more) black auxilia in the Roman army, and auxiliaries at the end of the military service, if with "Honesta Missio" obtained citizenship ;-)
@@Evropantiqva right question and bad reply.
Cittadini romani di colore ci saranno stati, anche se probabilmente erano più quelli mulatti che quelli al 100% di colore. Finora le analisi genetiche hanno mostrato tuttavia che DNA subsahariano (SSA), anche sue percentuali minime, non era per niente comune nei Minoici, Micenei, Fenici, Punici, Nuragici, Iberici, Greci di età classica, Etruschi, Latini, Romani di età repubblicana, imperiale e della tarda antichità. I due campioni antichi con maggiore percentuale di DNA subsahariano (SSA) sono stati trovati in Spagna (il più antico addirittura risalente al Calcolitico) e in Sardegna (epoca nuragica) con un 20-25% ciascuno. Il mondo cartaginese era senz'altro variegato, ma proprio perché variegato tra i Punici sono stati trovati diversi campioni che non erano altro che Iberici e Nuragici assimilati. Molti studiosi hanno sollevato dubbi sull'idea che i Fenici, discendenti dei Cananei, fossero una etnia omogenea e mancano prove definitive a sostegno della nozione che i Fenici si siano mai autoidentificati come un singolo gruppo etnico. Il profilo genetico dei Romani di età imperiale rivela piuttosto quanto invece fossero molto numerosi a Roma i cittadini romani di origine mediorientale arrivati a Roma con la nascita dell'Impero. Tuttavia, complice il crollo demografico di Roma con la caduta dell'Impero, la loro presenza a Roma nella tarda antichità decresce.
The imperial era samples of rome were genetically closest to southern italians and greek islanders, not middle easterners. Most of what you say otherwise is true however.
@@sarahnikas1344 indeed, you're right
Complimenti, sai essere oggettivo e in quest argomento non è facile.
Quando parla del cartone animato inglese però plaude al fatto che questo cerchi di perorare una certa causa.
Da storico serio quale lui è non lo dovrebbe fare!
@@robertosalvi9888 e tu che ne sai di storici seri? al massimo arrivi a Melis
@@robertosalvi9888 per me ci può stare se finalizzato a motivi di inclusione per i bambini in una società diversa dalla propria di origine.
Chiaramente però ad un approfondimento nel merito del discorso non deve cancellare la realtà dei fatti altrimenti il risultato sarebbe devastante.
Io penso che "inclusione" non è piu importante cuando parliamo di Storia. Dangerous... io penso cosí.
@@robertosalvi9888 penso non si possa negare che la distinzione fatta dal dottor Canestrelli sia molto sottile. Ma se capisco bene, da una parte vi è il promuovere/negare una cultura multietnica su basi storiche, alla ‘gli antichi lo facevano/non lo facevano quindi è giusto fare allo stesso modo’ (dovremmo quindi forse reintrodurre lo schiavismo?) Dall’altra vi è il permettere che una componente etnica della popolazione nazionale, già presente (dato di fatto) possa sentirsi parte del tessuto sociale in cui vive.
Per chi volesse approfondire:
L'articolo relativo alla presenza di elementi "Subsahariani" nelle Baleari puniche: www.semanticscholar.org/paper/The-presence-of-african-individuals-in-punic-from-M%C3%A1rquez-Grant/0b581e7f66cbe1fae105cbcf9e642dbca3025b36
L'articolo sull'American Journal of Phisical Anthropology: onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1002/ajpa.21104
bravissimo! video top! 👏la presa di posizione iniziale è davvero encomiabile, il resto del video superlativo (come sempre peraltro)
Concordo e sottoscrivo ogni parola, grande Gioal!
In altre parole, la verità, come al solito, sta nel mezzo: né New York del 2021, né Berlino del 1939.
Un video che è un balsamo.
Complimenti per il canale. Video bellissimo. Postresti fare un video sui Sicani?
Più sugli Elymi ...liguri forse?
Complimenti per la luciditá e la chiarezza dell'esposizione. Canale favoloso.
Visto che molti lo fanno, provo anch'io ad implorare un video su un argomento: desidererei tanto vedere un video di questo canale sulla civilta` minoica, che mi affascina da quando sono bambino e di cui nel corso degli anni ho sentito tante cose contraddittorie che un po' me ne hanno ingrandito il fascino misterioso.
Ottimo, video stupendo come sempre. Sarebbe interessante un video sulla spedizione romana alle sorgenti del Nilo.
Hi! great video as always... but I expected to hear something about Lusius Quietus, probably the higher roman officer which was said to have black skin.. would have loved to hear your thoughts about his specific case
We don't have any sure reference about Quietus' complexion... he could have been black, as we know that within the Mauri there were some people mixed with the Nigritae, and the Melanogaetuli, but we can't be sure.
As for Marcus Valerius Motto, it could be.
@@Evropantiqva Thanks for your answer, so I guess in Quietus case at least we can't really be sure. Keep the great content, love your channel. Hope to
see a video about Nuragic cultures sometime ;-)
Grazie per l'attenzione e la meticolosità con cui realizzi i video. Avrei una fomanda: tempo fa ho letto un romanzo storico, "L'Aquila sul Nilo", che narra della spedizione romana organizzata da Nerone per scoprire le fici del Nilo. Esistono prove o fonti che avvalorino questo viaggio?
Questo non centra molto con il video, ma in futuro puoi fare un video sul film "Il primo Re" ?
Ci vorrebbe, a completamento di quello sulla serie di Romulus!
@@Astranea già
Molto opportune la domanda e la risposta. Grazzie mille. Il video spiega benissimo come, nell'Anchità, le popolazioni a pelle nera erano molto piu vicine delle coste mediterranee che oggi (prima delle grandi espansioni bereber del Medioevo): Garamantes, etc.
Volevo solo aggiungere che anche i schiavi liberti provenienti dalle frontiere meridionali sono un mezzo tramite il quale appaiono fenotipi africani (tanto come britanici e centro-nord europei) nella società romana libera, sempre di piu specialmente nei ss. I-III d. C.: i fianchi meridionali dell'Atlas, come le coste degli attuali Marocco e Libia, erano anche abituali punti di approvvigionamento di schiavi. L'epigrafia ci mostra che molti di questi liberti africani, che appunto ereditano come cognomen il loro antico nome servile, portano nomi di origine del tipo "Maurus, -a; Maurillus, -a; Mauricus, -a; Maurusius, -a", che potrebbero indicare indirettamente anche l'aspetto fisico (como "Gallus, a; Germanus, -a", etc ). Altre volte, il cognomen é un colore nero o scuro (piu che altro di pelle, anche se non sempre): "Niger, -gra; Fulvus, -a, Furvus, -a", Fuscus, -a", etc. La manumisione é una prattica molto comune e necesaria in tutto l'Impero e, a volte, é l'unica via che hanno tante familie romane (anche le benestanti e di alto status), non solo di estendersi politica e socialmente, ma anche di non estinguersi, con la mancanza o morte dei figli maschi. Quindi, epigraficamente, non é strano trovare figli e nipoti di liberti "neri" (o forse a pelle abbastanza oscura), gia veri e propri cittadini, arrivare alle magistrature municipali piu importanti (al di lá del sevirato augustale, tipico dei liberti). Allora, tanto l'impero diventa espansionista e schiavista, tanto piu i fenotipici nordeuropei ed africani hanno dovuto mischiarsi con i caratteri fisici locali in qualsiasi parte dell'Impero, già abbastanza eterogenei al meno nel bacino mediterraneo e prossimorientale.
Fra l'altro, tanti schiavi (anche africani) hanno ricevuto dei nomi riferenti non al suo origine o collore di pelle (questo aspetto sembra di non essere cosi importante o notevole fra i antichi romani come fra di noi), ma altre sue caratteristiche fisiche (altro il colore della pelle) o mentali ("turpis, pertinax", etc.). Come tanti altri, molti hanno ricevuto un nome greco che mostrava la cultura della familia propietaria e nascondeva l'origine etnico dello schiavo.
Per ultimo, la poesia lirica greca elenistica, anche di etá romana, parla di amanti a pelle nera (fanciulli e donne), sia in maniera ironica che reale (ovvero con orgoglio, dovei il poeta va in difesa dell'amante magari contro stereotipi sociali negativi). Comunque questi non siano stati altro che schiavi/-e , pure dedicati alla prostituzione, come al solito in poesia erotica.
Ottimo video, complimenti, traspare sicuramente tanta competenza e passione per quello che fai
Bellissimo video, come sempre :)! E faccio anche notare che il grande Gallieno nelle sue infinite campagne era protetto (tra gli altri) da un nutrito contingente dei leggendari cavalieri mauri!
Detto questo, come ha detto lei è fondamentalmente ingiusto (e assurdo) utilizzare una fetta di storia per giustificare o minare una posizione moderna, e secondo me la BBC cade in questo preciso errore anche se per un motivo "nobile". Si rischia di approfittare di una percezione che i giovanissimi possono avere di "oggettività", legata automaticamente alla parola "storia", per costruire una narrativa a proprio piacimento, nel bene e nel male. Insomma, eviterei in ogni modo di utilizzare la storia per fare qualsiasi tipo di "proselitismo", per non creare precedenti rischiosi.
L intento 'nobile' è un'interpretazione personale, non si sa perché lo abbiano fatto, resta il fatto che un celta di colore è abbastanza ridicolo. Poi si possono trovare tutte le giustificazioni che si vogliono..
@@alem.5798 si, "nobile" nell'accezione che gli viene data nel video. Ma proselitismo rimane
Be`, i precedenti ci sono gia`. Da che esiste la Storia, e` SEMPRE stata piegata dal potere politico vigente per sottolineare aspetti (anche inventando dettagli) per dipingere una continuita` di valori con cosa veniva ritenuto importante al momento.
@@barrankobama4840 È verissimo, ma questo non vuol dire che noi dobbiamo accettare questa dinamica senza condannarla con forza
@@nervatraianus No, certo. Sono pienamente d'accordo con te. Pero` rimarcavo che e` una tentazione umana molto forte e sempre presente.
Ottimo video che ci fa capire che, se analizziamo i fatti con scrupolo scientifico, la storia non si piega ai nostri desideri ma se, purtroppo, lo facciamo siamo colpevolmente responsabili di alterare in modo grave la realtà dei fatti. Complimenti per la tua obbiettività. Grazie
Questo video dovrebbe essere mostrato nelle scuole. Complimenti!
Veramente stupendo e interessante, spiegazione pratica, semplice ma intensa.
Solamente l'introduzione merita un elogio!! Sono d'accordo
Bellissima spiegazione, ti seguo da tanto tempo e ti stimo molto.
Però ho una domanda: Se abbiamo appurato dalle fonti e dai ritrovamenti che individui di colore facevano parte delle civiltà europee dell'epoca, come spiegarsi allora che fino agli anni '50-'60 del secolo scorso (prima dell'immigrazione di popoli di colore nei paesi europei in primis in Francia e Regno Unito), i popoli europei autoctoni erano interamente costituiti da bianchi e non vi erano tracce di neri?
Voglio dire in parole povere le persone di colore che fine avevano fatto? Come mai erano sparite dall' Europa?
Percentualmente erano comunque un elemento minoritario che, senza flusso continuo, finisce per essere assorbito.
La contrapposizione crescente tra mondo cristiano e mondo musulmano porta il Mediterraneo a diventare non più mare che unisce ma una barriera.
Soggetto molto interessante, grazie !
Tra l'altro nella Legione Straniera francese, ancora oggi, ogni persona che accompie 5 anni di servizio riceve la cittadinanza francese.
Oggi dopo 10 anni
tutto ragionevole, ma sul discorso della BBC è stata oggettivamente un' operazione di propaganda di basso livello: indifendibile.
Non credo che un "Celta di colore" raffigurato su un cartone per bambini possa rientrare nella dicitura di "Falsificare la Storia".
Non credo che qualcuno nell'età della ragione, guardando quel cartone, abbia seriamente cominciato a postulare l'idea di Celti Subsahariani.
Penso invece che ogni bambino dell'UK, indipendentemente dal colore della sua pelle, guardando quel cartone abbia potuto identificarsi col personaggio che più gli aggradava, ponendo le radici per una coscienza nazionale.
@@Evropantiqva essendo un impostazione ideologica della questione l'importaante non è il fatto che il bambino inglese di origini giamaicane si possa immedesimare, è il fatto che venga data una rappresentazione fortemente viziata del passsato. Questa cosa non è stata fatta solo in ambito di cartoni per bambini E mi dispiace questa storia di infilare attori di colore in contesti non idonei è una delle cose piu sgangherate mai viste e un tarlo culturale.
...e i film occidentali che utilizzano attori caucasici per rappresentare personaggi di altre etnie? Da censurare e buttar via, suppongo?
@@Astranea per me non swi censura nulla. Ma per me quello è un problema, una cduta di stile. Mi ricordo di anni fa che usci un film su Attila dove l'attore che faveva Attila era tutto fuorchè asiatico e un po' la cosa fu criticata. E' una caduta di stile, un esempio di sciatteria in quel caso, ma non una cosa da censurare
@@enricobustaffa7461 quindi anche il cartone della BBC è criticabile perché inaccurato ma non c’è bisogno di censurarlo. Ok.
Spiegazione efficace e coinvolgente, come sempre. Grazie!
Grazie come sempre per le grandi competenza e lucidità di analisi ed esposizione. Una domanda: è più probabile trovare tracce archeologiche o genetiche (anche nella popolazione attuale) di una presenza di fenotipo "subsahariano" nella penisola italiana piuttosto che nel resto del territorio dell'impero? Ovvero, poteva l'Italia rappresentare una meta più ambita per il traffico di schiavi, la migrazione di individui o famiglie e l'insediamento di neocittadini romani, dal momento che si trattava del centro dell'impero? Grazie in anticipo e ancora complimenti!
A naso non credo: l'Italia era un contesto particolare.
Da una parte un sud con delle sacche stagnanti e depresse già allora, a causa delle ripercussioni tremende della Guerra Sociale, e dall'altra contesti che erano già soffocati da imprese commerciali e monopolii.
Credo che contesti economicamente fluidi come la Gallia e la Britannia fossero più appetibili, e non a caso proprio in cimiteri tardoromani di area britnanica è stata evidenziata una notevole varietà etnica.
@@Evropantiqva grazie mille!
Analisi lucida ed equilibrata. Varrebbe la pena mettere i sottotitoli in Inglese perché il tema è molto divisivo nel mondo anglosassone, anche in ambienti accademici.. Esistono fior di docenti i quali sostengono che Egiziani, Minoici, Micenei e Greci erano tutti di colore , ne esistono altri secondo i quali gli Italici erano in maggioranza biondi con gli occhi azzurri. Hai spiegato benissimo come stavano le cose, mi auguro che il tuo video contribuisca a placare gli animi. Una curiosità,recenti analisi genetiche hanno dimostrato che i resti di due individui inumati nel territorio dell ‘Impero provenivano dall ‘estremo oriente.
Quelli sono i complottisti afro-americani.
Prometheus ci sono anche molti bianchi liberal che propalano queste fandonie
Messi.
E come sempre, grazie Antonio
P.S.
Relativamente a personaggi dell'Estremo Oriente, non mi sorprende eccessivamente.
Il canale dovrebbe essere Sarmatico.
Se Sciti e Sauromati sembrano sostanzialmente di ceppo Caucasico, i Sarmati al contrario sembrano portare con se in Occidente un elemento mongolico, solitamente presente soprattutto negli inumati di sesso femminile.
@@Evropantiqva
Gli individui dovrebbero fare parte di vari ritrovamenti funerari della puglia tardoantica (VI-VII sec.), nei siti di: villa San Giusto (Lucera), Herdonia (Foggia) e Piano di San Giovanni (Canosa).Le analisi osteologiche del cranio li hanno identificati di origine "Mongolica" (Asia centrale) e in misura minore di origine mista caucasica e mongolica (forse Avari?); rimane da capire in quale circostanza hanno raggiunto la penisola (forse mercenari unni al servizio dell' impero?).
Ottimo video su un argomento non facile da trattare, soprattutto in questo periodo di politically correct a tutti i costi e di estremismi e nazionalismi vari.
Come semplificare una situazione complessa con un commento qualunquista...
@@brucoacido2 vero. Mi hai beccato. Non potevo dire altro. D'altronde ho commentato sulla fiducia non avendo ora tempo di visionare il video.
@@maurobevilacqua70 Il video non c'entra nulla. Risulta inutile sventolare parole come estremismo e nazionalismo gratuitamente senza capire il perché e le cause dei fenomeni. Le parti in gioco hanno delle ideologie da imporre e non è detto che una sorta di estremismo non sia la necessaria risposta per bilanciare l'altro.
@@brucoacido2 eh beh,la stessa scusa di Hitler, con la germania in ginocchio per la recessione.
@@fabioartoscassone9305 Cause ed effetti servono a capire il perché e ad evitare, la retorica non serve invece a niente.
Ne vedere il video, mi chiedevo se ha in programma qualche puntata futura sulla questione omerica. Complimenti per il suo lavoro, continui così!
qui ho affrontato un po' la questione: th-cam.com/video/923ruhtjfL0/w-d-xo.html
@@Evropantiqva grazie :D
complimenti per il video molto esaustivo . Una sola cosa tutti usano la storia e manipolano un po' i fatti. Non ho visto il cartone animato ma gli argomenti sono stati presentati benissimo anche se ho due domande :
1) ma c'erano comandanti o governatori di colore. Non poteva forse essere che i patrizi anche in africa del nord fossero individui piú simili ai romani svisa il termine italici
2) sull'esempio della legione e degli ausiliari é molto affascinante anche se per me si tratta più che altro di un reparto forse per un tempo determinato bisognerebbe vedere la datazione degli scheletri degli individui africani.
Molto bello sarebbe stato perfetto ma so che é difficile con ricrezione di battaglie e qualche immagine in più ma é super iinteressante anche così . Grazie ancora
Bellissimo video di un argomento poco conosciuto ma che mi ha sempre incuriosito molto. Usare la storia per piegarla alla propria ideologia politica non fa mai bene, qualunque sia lo schieramento politico a cui si appartiene.
Ammetto di avere dei pregiudizi in merito. Ascolterò con molto piacere una persona ben informata come Gioel.
Exactly, this is the scope of that cartoon. They want to integrate also the children of imigrants in UK society. In the end even a Sikh to be proud of Algoncourt
Complimenti per il video, tuttavia ciò che ha scatenato le, a mio avviso più che giustificate, polemiche sulla serie storica della BBC sulla Gran Bretagna non è il fatto che abbia mostrato alcuni personaggi di colore tra i romani, ma che, in maniera antistorica e per finalità non didattiche ma ideologiche, di tale presenza storica nelle isole britanniche ne abbia fatto la norma non solo tra i romani ma anche tra popolazione locale originaria e non solo in epoca romana. Infatti, non ci sono solo soldati romani neri, ma anche guerrieri britanni di colore nell'esercito della regine Boudicca, c'è un fabbro di colore nella puntata sull'età del ferro, in epoca medievale c'è un monaco di colore che fa da precettore e nobili di colore che impongono la Magna Charta a re Giovanni. La rappresentazione ideologica e deformata della storia si vede anche nella nella rappresentazione antistorica dei ruoli maschili e femminili nella famiglia: in epoca preistorica è la figlia femmina a spingere affinchè ci si procuri il cibo con la caccia assumendo una posizione di leader, in epoca romana è la figlia femmina che va a combattere nell'esercito di Baudicea contro i romani mentre il figlio maschio se ne sta con al mamma, è al figlia del generale romano a voler emulare il padre nella carriera militare e protesta che le venga impedito perchè femmina. La trasmissione sembra attribuire a Æthelflæd, la figlia di re Alfredo del Wessex (nemmeno citato come il grande) che gli successe al trono, il merito di aver difeso militarmente l'indipendenza del regno dai vichinghi piùdi quantoabbiafatto il padre.
Interessante come sempre, grazie tante! 😊
E poi, scusate, in epoca tardo imperiale,non fu concessa la cittadinanza romana a tutti gli abitanti entro i confini dell,'impero stesso?
In generale si`, nel dettaglio non e` chiaro. Purtroppo non abbiamo il testo originale dell'editto, e sappiamo che veniva lasciata larga autonomia ai governatori provinciali su come applicarlo. Sappiamo che venivano escluse delle categorie, ma non sappiamo come venissero definite tali categorie.
Ad esempio, in base a cosa si veniva considerati "abitanti" e dunque veniva garantita la cittadinanza? Anni di residenza? Generazioni di residenza?
Possiamo ragionevolmente desumere (ma senza assoluta certezza), che le masse contadine provinciali e le piccole borghesie cittadine (artigiani, mestieranti, professionisti) delle provincie siano in quel momento diventati cittadini.
Sappiamo altresi` che intere popolazioni germaniche stanziatesi entro i confini dell'impero (con il consenso dell'Impero) continuarono per diverse generazioni ad essere escluse dalla cittadinanza.
Giustissimo e questo penso possa contribuire ad avvalorare l' ipotesi della presenza di cittadini di colore nel contesto delle strutture sociali romane
@@andreamelani8959 Dopo il 212 d.C.
In effetti 212 non e proprio tardo impero...
@@ferena1 hai ragione, ma ciò non autorizza a pensare a masse di cittadini di colore. Certamente furono cittadini molti moltissimi Nord africani, che sono anch'essi bianchi, ma non molti moltissimi subsahariani, che sono invece quelli che compaiono nelle produzioni cinematografiche e televisive.
Non sono uno storico, ma da quello che ho capito, in passato l'essere bianchi o neri non era considerata una caratteristica cogente.
Cioè, mi pare che se uno studio contabile o un porto avesse chiesto referenze su un candidato per un posto di lavoro, a nessuno sarebbe venuto in mente di specificare "Ah, tra l'altro è nero."
Lezioni interessantissime. Sarebbe possibile predisporre una lezione sulla storia della Bonifica Integrale?
Ringrazio anticipatamente dell' eventuale accorgimento della richiesta.
Avevo sentito parlare di questo cartone della BBC per la prima volta in un video di Metatron dove, anche lui, commenta questo fenomeno del black washing della storia. Apprezzo che la comunità di storici e di appassionati di storia non rimanga passivamente in silenzio ma risponda a queste riscritture del passato con ciò che il passato era realmente (quantomeno quello che le fonti ci consentono di estrapolare).
Passando oltre, volevo chiedere delle delucidazioni riguardo la famigerata formazione a testuggine utilizzata dalle legioni di Roma. Questa particolare formazione militare è entrata così a fondo nel nostro immaginario collettivo che abbiamo dell'Impero Romano da venire rappresentata e quasi esaltata in molte occasioni, dalla cinematografia ai gruppi di rievocazione storica.
A dispetto della popolarità che ha ottenuto, all'atto pratico quanto era comune l'utilizzo della testudo? E in quali circostanze veniva impiegata?
Premettendo che sono un profano di storia antica e che sto solo seguendo un mio ragionamento puramente logico, trovo inverosimile che i legionari impiegassero la testudo per proteggersi da frecce ed altre armi da lancio in una battaglia campale poiché formare una formazione a testudo richiederebbe più tempo di quello che frecce e lance impiegherebbero per raggiungere le loro fila.
Sempre seguendo questa mia logica, la testudo può essere effettivamente impiegata in un momento di calma dove i legionari possono formarsi preventivamente come, per esempio, nel contesto di un assedio di una città nemica. Quest'ultimo caso mi ricorda una visita che feci, quando era molto piccolo, al Museo della Civilità Romana di Roma, dove vi era un plastico di un gruppo di legionari in formazione di testuggine che stavano a ridosso di un portone nemico e che, se ricordo bene la descrizione del plastico, i legionari usavano la formazione come una sorta di ariete vivente per sfondare portoni abbastanza fragili da non richiedere un ariete vero e proprio.
La Testuggine era una formazione che non era "Romana", ma dalle fonti storiche dei Romani stessi la troviamo citata impiegata anche da barbari, come Celti o Germani.
In realtà si tratta di qualcosa abbastanza comune per chi utilizzava scudi a manopola, e li alzava sopra la testa per difendersi da piogge di proiettili, soprattutto durante gli assedi o in fase di riorganizzazione, o se oggetto di tiro martellante di frecce (Crasso contro i Parti a Carre)
Complimenti, come sempre esaustivo
Ho visto diversi immagini minoiche, ma gente dai tratti sub sahariani non l'ho mai notata. Certo gli uomini sono in genere ritratti più scuri delle donne che sono molto chiare, ma questo non è dovuto al fatto che gli uomini stavano all'aperto e le donne in casa?
Se possibile si potrebbe avere un link con le immagini in questione?
Grazie di questo video, ho imparato davvero molte cose!
Le ho allegate al filmato, e può trovarle agevolmente.
Certo, gli uomini sono presentati abbronzati e le donne di pelle bianchissima, ma se vede la terza immagine vi sono tre guerrieri (uno molto frammentario), dove il primo è un Minoico scuro, ma evidentemente abbronzato, gli altri due invece dei Neri.
@@Evropantiqva grazie mille! I frame erano molto rapidi e davvero non ho fatto caso alle immagini. Colpa mia!
Grazie mille, fai sempre un lavoro eccellente.
Ma come dice Barbero non sapremo mai cosa ne pensassero le persone del popolo, quando un imperatore insediava dei veterani in una determinata zona non sappiamo se gli autoctoni avessero una reazione positiva o meno, semplicemente la loro opinione non contava.
Personalmente, sulla base di teorie psicosociali e di una certa programmazione che ha il nostro cervello a vedere con diffidenza quegli elementi del viso, compreso il fenotipo, che differiscono da quelli della nostra comunità (non ricordo però chi è l'autore dello studio) dubito che i contadini del nord Inghilterra fossero già al tempo così comprensivi verso questi elementi così diversi.
A fattore comune, a me pare che per il mondo antico semplicemente non esistessero certe problematiche che noi siamo invece portati a estremizzare. Due di queste sono le questioni razziali e gli orientamenti sessuali individuali. Io leggo spesso gli scrittori classici, e mai mi è capitato di imbattermi in testimonianze circa posizioni razziste o omofobe. Credo che gli Antichi intendessero la multirazzialità come una questione di fatto, che poteva avvenire o non avvenire per via naturale, senza minimamente preoccuparsi di incentivarla o disincentivarla. Allo stesso modo penso si regolassero circa la sfera sessuale: gli orientamenti sessuali erano faccenda personale e tutti tollerati, anche se la famiglia tutelata dalle leggi era solo quella composta da maschio e femmina. I soldati in trionfo schernivano Cesare per essere stato sessualmente "passivo", ma si trattava di uno scherno bonario e, di sicuro, queste attitudini, se ci furono, non impedirono a Cesare di diventare Cesare. Solo la passione per i ragazzini sembrava costituire, per i Romani, motivo di esecrazione nella sfera sessuale. Allo stesso modo, mai ricordo di avere letto orientamenti contro qualche razza specifica, anche se certamente i Romani si sarebbero opposti a ingressi di massa nei loro territori. Un poco di razzismo, forse, si denota solo verso le popolazioni celtiche, che erano considerate piuttosto inette e istintive (Annibale nel traversare le paludi dell'Arno fece sorvegliare gli indisciplinati e avvinazzati guerrieri celti dai suoi fidatissimi cavalieri numidi: oggi diremmo che civilissimi soldati algerini dovevano fare da tutori a selvatici soldati francesi, i tempi cambiano ....!!!). In ogni caso erano posizioni nei riguardi di gruppi sociali, non di gruppi etnici. Insomma, mi pare che, almeno su questi argomenti, gli Antichi, pure in una società più violenta e primitiva della nostra, avessero atteggiamenti più equilibrati, scevri da estremismi di una matrice o dell'altra e più vicini al diritto naturale.
Se Cesare fosse stato della corrente LGBT, chi ha fatto lo scherzo bonario non ne sarebbe uscito vivo, con la mentalita di oggi.
Per quanto riguarda il razzismo, il tuo equilibrio, visibile nel tuo discorso, non ti fa vedere che connotare certe popolazioni con difetti ma anche con virtù, è già oggi ragione per parlare di razzismo.
Persino l apprezzamento delle differenze culturali oggi è una scusa per tacciare qualcuno di razzismo.
@@Eternaprimavera73 infatti siamo bacati noi, non gli antichi. Gli eccessi, perfino di antirazzismo,, portano sempre a una spirale di estremizzazione dei concetti. È il paradosso del "se non sei pacifista ti spacco la faccia".
Buongiorno, scusa una domanda ma i pitti abitavano la attuale Scozia? E da dove venivano? Erano celti?
i pitti ai tempi dei romani popolavano l'attuale scozia, ma é probabile che in tempi antichi popolassero tutta l'isola della gran bretagna dato che i celti sono originari del continente europeo e sono succesivamemte emograti sull'isola fondendosi coi popoli indigeni. Dei pitti non sappiamo quasi niente ma dai toponimi della scozia possiamo dedurre che i pitti fossero un popolo autoctono e probabilmente di lingua preindoeuropea come i baschi ma non é certo al 100%
È vero che vestivano pelli di foca ed erano seminomadi (tipo eschimesi) o avevano una Civita stanziale e organizzata?
Ottima e accurata esposizione
Mi ha sorpreso molto scoprire che c’erano subsahariani nella civiltà minoica, ho sempre pensato che la differenza di colore fosse dovuta a pitture rituali o ruoli e caratteristiche specifiche
Ci sono sicuramente differenze cromatiche tra maschi (rappresentati abbronzati) e femmine (rappresentate di carnagione bianchissima), ma vi sono anche individui evidentemente di colore, che spiccano soprattutto quando sono ritratti accanto a maschi minoici bianchi (come si vede nella terza immagine dei guerrieri)
@@Evropantiqva Non è ipotizzabile che la colorazione diversa stia ad indicare una differenza di rango o di ruolo sociale?
Mi pare di aver letto che esiste anche una tavoletta in cui il nome di un personaggio, un proprietario terriero, è accompagnato dall'attributo Ai-ti-o-qo (o qualcosa del genere), cioè l'Etiope.
Ottima fonte di informazioni!! Grazie per il video
Si contraddice quando dice che non bisogna usare la storia a fini politici e poi giustifica la presenza nel cartone animato di africani per trasmettere una "visione condivisa" , per quanto riguarda l'argomento, si può verificare l'origine di un popolo con i test genetici.
Forse mi sono espresso in maniera poco chiara, provo a riformulare:
- Da una parte è sciocco cercare nel passato una convalida per istanze politiche contemporanee: che gli antichi avessero o meno una società multirazziale è irrilevante ai fini dei costrutti sociali contemporanei, e non rende una società multirazziale odierna più o meno nobile.
Dall'alta, che un bambino abbia facilitata la possibilità di identificarsi con qualunque personaggio di un cartone animato relativo alla storia del suo paese mi sembra positivo alla luce di alcune problematiche emerse negli ultimi decenni.
Bellissimo video! Vorrei però fare una domanda: gli antichi (Greci, Romani ed altri) erano (o sono stati mai) “razzisti”? Mi spiego meglio: appurato che esistevano cittadini Minoici (Greci), Cartaginesi o Romani di colore, esisteva (o è esistita) da parte della maggioranza “bianca” una concezione o un sentimento di superiorità nei riguardi degli uomini di colore? Cosa ci dicono le fonti?
Probabilmente servirà un altro video per spiegarlo, ma sarebbe un bell’argomento secondo me…
Non potresti fare un video sulla Sardegna romana /fenicio punica? In onestà sapevo già della bufala degli shardana.
Bene, come sempre. C'è bisogno di qualcuno che le spieghi queste cose, come fai tu
Great video, i really enjoy videos from the language of my parents of something that I like it (roman history)👍 here you have a new subcriber, mi like and hi from Argentina, buenos Aires
a Roma,l'unico colore che contava era la porpora
...e delle monete...
@@GaiusIuliusCaesarImperator se non avevi monete, difficilissimo avere la porpora. ma con la porpora, sai quante monete?
@@fabioartoscassone9305 per un altro bel gioco di parole,si può benissimo affermare che più giallo avevi, più porpora indossavi!
@@GaiusIuliusCaesarImperator giallo che ridistribuivi al rosso, se volevi tenerti la porpora. capisc'amme'
@@fabioartoscassone9305 ovviamente, si innestava un circolo...virtuoso!
Chiaro ed esauriente come sempre. Grazie professore.
Grazie dal Regno Unito, affascinante!
Complimenti per il video
bravo-bravo-bravo !!!! il "disclaimer" nell'impero NON era su base etnica ma, in quanto di derivazione greca, su basi linguistico-culturali. poi c'era una divisione nelle società antiche basata sul censo/classe, che noi non possiamo neanche immaginare !
Niente "ascensore sociale"?
@@Hydrargyrus978 non secondo i parametri moderni. Roma sicuramente era , per l'epoca, una società che dava molte opportunità . es schiavi liberti di uomini ricchi che diventavano stra-ricchi , ma che un proletario avesse le stesse possibilità ... ce ne passa . l'esercito aiutava, ma spesso le cariche di comando erano esclusiva della classe senatoria o dei cavalieri
La ringrazio per la sua difesa della storia dalla pseudostoria. Chi cerca di cambiare la storia per una agenda politica da una parte o l'altra non è altro che un usurpatore!
"Entrambe cercano di piegare la storia alla loro ideologia, cosa assolutamente stupida".
Sei grande, bro!👍🏽
Però anche gli intenti del cartone sono stupidi secondo me.
Spiegazione impeccabile...
Buon pomeriggio, le pongo la seguente domanda: se il 10-20% circa della popolazione dell impero era di colore, questi ultimi dove sono finiti nei secoli successivi? È possibile che durante il medioevo i loro tratti sono scomparsi perché essi erano in numero esiguo rispetto alla totalità della popolazione?
Grazie
20% forse è una stima eccessiva.
In ogni caso si, un elemento allogeno, numericamente esiguo e soprattutto sparso e privo di coesione, se non viene costantemente reimmesso tenderà col venire assorbito.
2:59 Detto benissimo! Quelle saranno state le intenzioni, pero purtroppo ha avuto l’esatto effetto opposto.
è tutto molto chiaro e ben articolato
....una azione meritevole... Mah!!!!. La falsificazione rimane falsificazione ed è un male.
Non credo che un "Celta di colore" raffigurato su un cartone per bambini possa rientrare nella dicitura di "Falsificare la Storia".
Non credo che qualcuno nell'età della ragione, guardando quel cartone, abbia seriamente cominciato a postulare l'idea di Celti Subsahariani.
Penso invece che ogni bambino dell'UK, indipendentemente dal colore della sua pelle, guardando quel cartone abbia potuto identificarsi col personaggio che più gli aggradava, ponendo le radici per una coscienza nazionale.
@@Evropantiqva Non sono d'accordo con lei anche se convengo che non ci sia niente di grave però l'andazzo presente in molti fiction attuali di adattare il passato al nostro presente ci rende ignoranti.
Sono stati girati negli ultimi anni serie televisive (Barbarians , Spartacus , Leonardo) totalmente inventate che mistificano la storia distorcendo le cognizioni di chi non può studiarla per mancanza di tempo o educazione ricevuta.
Comunque i miei complimenti lei è una persona competente e appassionata una rarità di questi tempi.
@@fulalbara404 per non parlare della serie Troy con Achille di colore, forse non si voleva ghettizzare i subsahariani che oggi popolano i Dardanelli?
@@alem.5798 Si sono scelte penose ma che il cinema e non solo anche in passato faceva spesso.
La più clamorosa e forse la più grande mistificazione è la rappresentazione di Gesù Cristo un mediorientale del I secolo raffigurato o interpretato alto biondo e con gli occhi azzurri.
Come sempre un grande lavoro, complimenti davvero
A me dispiace solo della gente che avrà fermato questo bel video al primo minuto per scrivere "Eh Ma il PoLiTiCaMenTe cOrReTtO..."
Neutralità e cultura dei fatti. Solo con questi due requisiti si può parlare di storia pubblicamente. Ho appena scoperto questo canale, e adesso lo seguirò assiduamente!
Complimenti per la trattazione.
Un pò meno d'accordo per l'apprezzamento positivo sul valore educativo del "celta di colore". Personalmente credo che il rigore, in generale ma vieppiù nel contesto della ricerca storica/storiografica sia, alla lunga, valore più costruttivo ed edificante delle "bugie dette a fin di bene".
Non riesco a trovare la modalità di rappresentazione di un personaggio di sfondo di un cartone animato per bambini una "bugia", non più di quanto lo sia stato il Robin Hood della Walt Disney, che a scapito dei disegnatori non era una volpe europea amica di un orso e braccata da un leone, un serpente, un lupo e dei rinoceronti, ma un nobile anglosassone ai ferri corti con il nuovo establishment normanno ;-)
Tantopiù che potevano benissimo rappresentare il governatore con tratti arabi o berberi e sarebbero stati molto più vicini alla realtà e avrebbero counque mandato un messaggio di integrazione.
Video molto interessante e ben argomentato.
I am a Berber (amazigh) from Algeria , I want to know if Septemius Severus has Berber origins, they say he is half Punic and half Berber, but I heard that the Punic people are mostly of local Berber origin , they just adopted the Phoenician culture.