"I cavalieri di Rohan": bene e male categorie invariabili
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- เผยแพร่เมื่อ 5 ส.ค. 2024
- Il dialogo tra Aragonr ed Éomer rappresenta un interessantissimo dibattito sulla natura di bene e male nella Terra di Mezzo: categorie invariabili oltre la storia, la razza, l'etnia e la cultura, si riducono alla scelta individuale di ognuno, quel libero arbitrio che è alla base di tutta l'opera tolkieniana e che prevede la possibilità di sbagliare e ribellarsi, pur mantenendo sempre la responsabilità degli altri.
![[Live] : ONE FIGHT NIGHT 24 “จาร์เร็ด vs กุสตาโว”](http://i.ytimg.com/vi/ENNA-fsT67c/mqdefault.jpg)
Una tematica che andrebbe trattata a scuola, e perché no, proprio in questa chiave tolkieniana. Sempre attuale e di grande riflessione! È proprio vero che Tolkien descrive tutte le sfaccettature dell'animo umano... Grazie Paolo per queste magnifiche e sempre illuminanti analisi! 🙏
È straordinario come un autore che ha una grande fede,riesca a parlare a tutti.Certo anche a chi vive oggi in una società post cristiana.Le parole di Aragorn a Romero sul bene e il male,sono tra le mie preferite del romanzo.Grazie come sempre per l approfondimento.
Non sapevo di Wu ming, oltre stella del mattino, ci fosse altro relativo a Tolkien: Grazie Paolo per l'imbeccata, appena scaricato!
Bellissima e puntuale disanima di questo splendido capitolo!
Grandi spunti di riflessione 🙏
Sempre grazie paolo per i tuoi video
Ciao Paolo, ti scopro oggi grazie ad un amico. Ho visto alcuni tuoi video e ci tengo a farti i complimenti per le analisi approfondite che porti. Ti seguirò con grande interesse d'ora in poi.
Come dico sempre, un ateo che si comporta bene e meglio di un religioso che si comporta bene, perché il secondo si aspetta una ricompensa, il primo è guidato solo dalla sua coscienza...cmq i tuoi video sono troppo belli ..fanno riflettere
Rohan, incarnata da Theoden e dal suo fiero terrore prima della carica sui campi del Pelennor, rappresentano il puro libero arbitrio di Tolkien. Nessuna predestinazione, nessun retaggio elfico, pura scelta.
Colgo l'occasione per esporre un dubbio che ho sempre avuto. Tolkien da per scontata la presenza di una galassia di insediamenti non citati ma che per forza di cose devono esistere, oppure tutti quelli che esistono sono citati dall'autore? provo a spiegarmi (Paolo, mi permetto di darti del tu, spero tu abbia pazienza di leggere perchè è un tema che mi affascina da un sacco di tempo)
Non sono un esperto tolkienano, anche se ho letto lo hobbit e parte del silmarillion e fan sfegatato di LOTR, però sono appassionato di mappe. Guardando la mappa della terra di mezzo alla fine della terza era, mi è sempre parsa estremamente scarna di urbanizzazione. Prendiamo Rohan, un grande regno, è mai possibile che abbia una sola città? e grande poco più di un villaggio oltretutto. Dove vivono e come vengono sostentati i cavalieri che compongono l'esercito?
Stesso discorso per i regni elfici della terza era. Forra Spaccata è un palazzo di straordinaria bellezza e grandezza ma attorno non mi risultano altri villaggi o città. Lorien idem. Bosco Atro idem. e lo stesso discorso si può fare per i reami nanici (anche se vabbè, vivendo dentro i monti e sotto terra calcolare la loro espansione territoriale è difficile).
Gondor ha effettivamente diversi grandi insediamenti oltre Minas Tirith, quindi mi pare già un po più realistico.
Al di qua delle montagne nebbiose c'è un solo insediamento umano, ed è la piccola Brea, visto che le altre città sono decadute e coperte di prati. rimane la contea, che a guardarla bene è piuttosto fitta di toponimi e insediamenti, ma pare quasi che essa galleggi in un vasto mondo fatto di territori nominati ma vuoti. Non è una critica negativa, anzi. Io adoro la terra di mezzo e sento che mi sfugge qualcosa. (sicuramente dovrei finire il silmarillion..)
Evidentemente la tematica da te sottolineata e discussa è nettamente quella di maggior spessore nell'ambito di questo capitolo;volendo potremmo menzionare anche il fatto che Eomer in realtà agì in disaccordo con Theoden,ma anche menzionare la misteriosa apparizione di Saruman-che-sembra-Gandalf dopo la dipartita del capitano di Rohan,la fuga nottetempo dei cavalli prestati da questo ad Aragorn,Legolas,Gimli apparentemente collegata a questo fatto ma in realtà legata al riapparire del vero Gandalf nel capitolo "il cavaliere bianco".Questo aspetto mi pare non esaurientemente spiegato da Tolkien,a me pare che avesse la funzione di sottolineare la drammaticità,la convulsa successione dei fatti nell'intricato sfondo in cui l'episodio risulta calato.
Altro capitolo Anti-manicheo.
Per me il Bene è la possibilità di scegliere e il male è qualcosa di imposto senza possibilità di opposizione.
Io di fantasy seguo oltre a Tolkien, Warhammer, Warcraft e Witcher, ma tra questi trovo il più realistico proprio Tolkien.
A me risulta che l'autore stesso Abba affermato che l'ispirazione fosse non solo cristiana ma cattolica... Gandalf si sacrifica per salvare la compagnia e risorge...
È pieno di alori cristiani, ma di certo si rivolge a tutti e parla a tutti. A patto di rispettarlo e non banalizzarlo
Eomer naturalmente
Hai visto l'elfo di colore e con i capelli corti?i tolkeniani stanno impazzendo!
Salve, io avrei preferito che quel tizio fosse un Druedain, ma si vede che vogliono seguire il filone rilasciato dalla serie di witcher. Certo potrebbe trattarsi di un elfo Avaro, uno di quelli che nn giunse a Valinor di cui sappiamo molto poco, ma la cosa mi fa storcere un po' il naso.
Le immagini sembrano fantasy ma non Tolkien
@frank lapidus il guaio è che se prima ero attendista ora sono seriamente preoccupato
@frank lapidus a quanto pare ho fatto molto bene a nn avere hype.
@frank lapidus ahimè me lo aspetto. Ma penso si potrebbe parlare di razzismo senza ricorrere a queste cose, con un po' più di inventiva e molta più serietà: la coesistenza a Brea di uomini e hobbit (malvista dagli stessi hobbit della Contea) così come la descrive Tolkien è molto più interessante e creativa di qualsiasi rappresentazione di elfi, nani e hobbit. Purtroppo oggi lo spettatore medio ha bisogno che tutto gli venga mostrato e non gli faccia usare il cervello: valga per tutti la rappresentazione dei Fremen nell'ultimo film di Dune, che ovviamente sono rappresentati come arabi perché ispirati a loro