Traumatizzazione e Disturbo Borderline di Personalità
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- เผยแพร่เมื่อ 14 เม.ย. 2022
- Il dott. Sottocorno ci parla del rapporto tra trauma e disturbo borderline di personalità
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Il Centro di Psicologia InTerapia ha come obiettivo quello di costituire un saldo punto di riferimento per le persone che vivono un periodo di disagio.
Trattamenti di psicoterapia fondati su modelli scientificamente provati, per affrontare problematiche ansiose, dell’umore e della depressione.
Il Centro di Psicologia InTerapia ha Sede a Milano, Monza, Saronno e Rho.
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I Centri InTerapia sono specializzati nel trattamento dei disturbi d’ansia e dell’umore attraverso l’approccio cognitivo: Scienza, Metodo e Passione contraddistinguo la nostra missione e la nostra dedizione al modello terapeutico. Il centro è presente nelle città di Rho, Milano e Saronno
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Sono stata trattata come bipolare tipo II per 15 anni, molto superficialmente. Ho affrontato poi un lungo ricovero nella comunità piscoterapeutica di Bad Bachgart e finalmente ho ricevuto una diagnosi corretta (disturbo di personalità instabile tipo borderline e PTSD), dopo attenta valutazione e grazie al sostegno del mio terapeuta di riferimento e di tutta l'equipe. Sono da una parte furiosa nel pensare che l'architettura del mio cervello sia frutto di ciò che mi è stato inflitto e non di una chimica bizzarra per la quale nessuno avrebbe avuto responsabilità ma dall'altra parte sono lieta di avere ora un percorso personalizzato che mi sta aiutando concretamente dopo anni di terapie inutili e controproducenti. La ringrazio per questo video, molto interessante.
Buongiorno,
grazie per aver condiviso la sua esperienza. È comprensibile provare rabbia per gli anni trascorsi con una diagnosi errata, ma è anche positivo vedere che ora ha un percorso di cura personalizzato che sta facendo la differenza.
La sua storia sottolinea l'importanza di una valutazione accurata e del supporto di un'équipe competente.
Spero che il suo percorso continui a portarle sollievo e crescita.
Un caro saluto,
dott. Simone Sottocorno
Sempre molto interessante Dottore!
Grazie Mille per il suo positivo riscontro, ci fa molto piacere.
Operate a Treviso Padova ? Grazie
Gentile Ursula,
abbiamo diverse sedi sul territorio lombardo, ma svolgiamo anche percorsi di psicoterapia da remoto tramite videocolloqui.
Per ogni informazione a lei necessaria può consultare il nostro sito web.
Un caro saluto,
dott. Simone Sottocorno
Operate a Treviso Padova?
Buongiorno, operaio online in tutta Italia con cinque sedi fisiche in Lombardia.
dopo anni di percorso ne iquali sono riuscito a rimuovere le "compensazioni" sono arrivato finalmenete a sentire e quindi a gestire l'ansia il perscorso è lungo e tortuoso ma ti permette di metterti a "nudo" o cmq di conviverre con il trauma è come dire tu sei la a io sono qua, penso cher il prossimo passo sia di (attraverso anche a un cambiamento fisico) accettare vedere (coscienza ,luce)riconoscere questa parte interiorrre in mdo da poter finalmenete superare anche l'ansia
Buongiorno,
la sua riflessione è profonda e illustra un percorso di crescita personale significativo. Rimuovere le "compensazioni" richiede una grande consapevolezza e impegno, e il fatto che sia arrivato a gestire l'ansia è un risultato notevole. Accettare e gestire il proprio trauma richiede una vulnerabilità coraggiosa, un atto di "mettersi a nudo" con se stessi. Il fatto che considera il prossimo passo come un processo di accettazione e riconoscimento di questa parte interiore è un segno di maturità emotiva.
Un caro saluto,
dott. Simone Sottocorno
Mette in luce in modo semplice che a tali sintomi non sempre necessariamente corrisponde la stessa cura. Presupposto epistemologico di base dietro il DSM
Gent.mo Dario,
grazie per il suo commento, segno di uno scientismo epistemologicamente raffinato!
Un caro saluto,
dott. Simone Sottocorno
@@simonesottocorno4534 scientismo? Mi auguro di no! 🤣🤣🤣
@@DarioOliveri Avrò intuito male allora! 😆
Grazie per il suo commento.
Un caro saluto,
dott. Simone Sottocorno
Come si deve amare un borderline per farlo restare?meglio essere più caldi o freddi con loro?
Gentile Giuls,
non c'è una "ricetta" speciale per amare una persona con Disturbo Borderline di Personalità, poiché nell'atto di amare valgono gli stessi principi comuni a tutti gli esseri umani.
E' tuttavia lecito aspettarsi che una relazione con una persona con DBP sia maggiormente soggetta ad un pattern relazionale di attacco rabbioso alla relazione, con minacce di abbandono e successivi movimenti di riavvicinamento accompagnati da angoscia e paura per la possibile perdita. E' una dinamica paradossale, ambivalente, ma molto frequente (anche nel setting terapeutico!).
Una delle caratteristiche distintive del DBP (ma si tratta di una generalizzazione, poiché gli individui sono tutti diversi, quindi anche quelli con DBP differiscono notevolmente fra loro) è proprio l'instabilità a livello delle relazioni interpersonali, soprattutto quelle amorose in cui si attiva fortemente il sistema motivazionale dell'attaccamento.
In altre circostanze si assiste ai cosiddetti "tentativi disperati per evitare l'abbandono, reale o immaginato" che può richiamare un pattern relazionale di tipo dipendente.
Come vede c'è molta contraddittorietà e pathos in questi rapporti, perché spesso le persone che soffrono di DBP hanno avuto un modello di attaccamento disorganizzato.
Sicuramente portare stabilità ed equilibrio nella vita di chi soffre di Disturbo Borderline di Personalità non può che essere di giovamento, ma credo che sia così per chiunque a prescindere dalle diagnosi. Le suggerisco infine di non prendere troppo sul personale certi eventuali "attacchi" che potrebbero verificarsi, in quanto rispondono a logiche arcaiche e idiosincrasiche.
Un caro saluto,
dott. Simone Sottocorno
@@simonesottocorno4534 grazie mille in effetti sono una border anche io ma amo un border molto diverso
@@giuls3081 Grazie a lei per avere animato la conversazione.
Un caro saluto,
dott. Simone Sottocorno
Grazie per le sue illuminati risposte e video!
@@simonesottocorno4534si dicono tante cose come in ogni argomento molte sono dette a caso...paura di rimanere soli ecc ma se vanno con tutti se il sentimento vero pulito fa loro paura se x tutta la vita si comportano in base a quello che la loro chiamiamola famiglia ha insegnato loro fin dal infanzia vivono in modo caotico vanno appunto con tanti uomini pur odiandoli il trauma vissuto fin da bambine ha insegnato loro che si fa così x loro il sentimento vero pulito non ESISTE poi hanno altre patologie gioco rabbia ingiustificata ecc fare debiti sconsiderati qs persone andrebbero curate purtroppo non ci sono strutture adeguate in Italia ass SOCIALI ? 😅😅😅
Lei che è così carino avrà certo avuto pazienti un po' troppo attaccate a lei. A me è successo varie volte di avere questo attaccamento patologico, molto doloroso tra l'altro. Non credo che la soluzione sia la famosa relazione correttiva. Io non credo che molti borderline abbiano la paura dell'abbandono, ma che rivivano l'abbandono in modo post traumatico. A questo punto il terapeuta è un simbolo, non una persona, non conta tanto quello che fa, molti borderline si comportano come hanno fatto la prima volta e non necessariamente spaccando tutto o tagliandosi, a seconda dell'età si può fare tanto altro no?
Il bordelaine non sa mai bene chi è e interpreta tutto in modo distorto della realtà un giorno una persona la idilliaca il giorno dopo può non poterla vedere non è vero dottore che un bordelaine a un io perché le emozioni ingestibili per noi non può darci spazio di avere un io coerente specialmente nelle relazioni specialmente sociali
Gentile Castore,
è vero che spesso le persone con Disturbo Borderline di Personalità possono avere un’identità instabile, frammentata, con contorni del Sé poco definiti; questo può contribuire al senso di vuoto.
È vero anche che i meccanismi di idealizzazione e svalutazione caratterizzano con una certa frequenza le relazioni interpersonali, rendendole instabili e dai connotati drammatici.
Non sono d’accordo invece sul fatto che non ci sia un Sè: per quanto disorganizzato e frammentato, l’individuo “consiste” sempre e organizza la propria esperienza attorno ad un nucleo di significato personale.
Un caro saluto,
Simone Sottocorno
Dottore mi dica dopo 40anni di sofferenza e vero che solo una terapia cognitivo personale può aiutarmi dato che i farmaci mi fanno ben poco adesso sono due anni che penso di chiudere il capitolo la derealizzzaziine e depersonalizzazione non mi fa capire ciò che o davanti ogni giorno e un duro lavoro mentale per vivere la giornata anche se solo con la mia compagna che mi capisce molto ma io sono due anni che non sento che inizia un giorno nuovo paura ad addormentarmi quando mi corico o forti dolori alla faccia non sento quasi nessuna parte del mio corpo e le giornate le vivo a memoria ma non mi sento mai veramente sveglio e come se fossi in un mondo mio più o i timpani tappati e sento poco al di fuori di me piango notte e giorno pensando solo a come fare finire questo calvario le chiedo se può aiutarmi perché non so più cosa fare di me grazie buona giornata ♥️🙏♥️🙏
Aggiungo mi diagnosticarono al età di 14anni oggi ne o 45o abusato di droghe alcol sempre per attenuare la bestia che c'è in me ma oggi queste strategie o autocure non funzionano più sono 7anni che sono fuori da tutto ma la angoscia l'ansia e lo stato misto non mi fanno più gioire di niente nessun contatto con le cose la casa e la realtà tutto mi spaventa e scappo in un letto nella mia solitudine depressiva ♥️🙏♥️🙏♥️😭😭😭😭😭
@@castoremilani1694 Gentile Castore,
sono sinceramente dispiaciuto per il dolore che prova e per i lunghi anni di sofferenza che ha patito..
Quello che mi sento di dirle è che stare meglio si può! Le evidenze scientifiche per il Disturbo Borderline di Personalità suggeriscono un’elevata efficacia di alcuni trattamenti. Personalmente integro al mio approccio di base (cognitivo) i principi della DBT (Terapia Dialettica Comportamentale) e l’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing). A questo è spesso utile affiancare una terapia farmacologica, a seconda delle circostanze.
Se lo desidera, mi trova disponibile ad un consulto professionale, in presenza presso il mio studio oppure online.
Un caro saluto,
dott. Simone Sottocorno
Datasi la mia situazione economica verrei da lei volentieria mi è impossibile riferirò al centro di salute mentale queste terapie che mi ha indicato io mi trovo a Torino lei ????chiedo ma una terapia cognitivo comportamentale e quello che mi può offrire i servizi mi aiuterebbbe almeno a farmi sentire chi sono e riuscire a non vivere solo di passato e sentire le giornate il tempo si forse chiedo troppo vorrei solo sentire il Castore di una volta che da anni non sento più mi sento un automa grazie molte dottore ne parlerò ai servizi ma non avranno queste tipo di terapie da lei indicate conosco il progetto GETT dott Visentini e i servizi non mi vogliono stanziare la somma per circa due anni nelle sue comunità lei conoscerà sicuramente le auguro un felice weekend 🙏