La trattazione di questo video è esposta in maniera così semplice, pratica e stimolante tanto che potrebbe essere cosa utile tenere dei piccoli micro corso a giovani menti in età adolescenziale (momento della vita che per alcune personalità crea fenomeni di disorientamento, perché privi degli strumenti adeguati con cui scolpire le proprie figure future) L'esposizione è senza dubbio lineare e pragmatica. Sono sempre stata molto scettica nei confronto delle scienze umanistiche ma inizio a ricredermi (questo non è il primo video che valuto: mi sto incuriosendo alle emozioni proprio perché sto sperimentando una visione diversa delle mie). Ammiro il modo e la tecnica espositiva e specialmente priva di gesturs che tendono a distrarre. La voce ben calma e solida, propone una bellissima sensazione e sopratutto accentra l'attenzione sulle parole chiave su cui prestare interesse. Molto bene! Fatto come video introduttivo per chi vuole avvicinarci ad un professionista con cui intraprendere un percorso di terapeutico per ritrovare, riparare o creare una personalità più equilibrata internamente ed esternamente, questo video e decisamente uno tra quelli che mi sentirei di consigliare subito. Alcune parole chiave le ho annotate durante il video e le ho utilizzate per una piccola mappa mentale (sono molto profonde e erano le tessere di un pezzo del puzzle che non riuscivo a trovare ma che cervavo). Paradossalmente la mia consapevolezza le sapeva da sempre ma quando le ha sentite dire ha esordito con un "ma è ovvio! Come è che non lo ho mai ammesso!" Eppure non tutto si può far con le proprie forze, talvolta anche riflettere. È stato un piacere trovate e seguire questo video. I miei complimenti.
Gentile Chiara, la ringrazio per il generosissimo commento che ha voluto lasciare. Credo che una libera diffusione di alcuni concetti psicologici possa essere di importante aiuto e stimolo per molte persone, e lei me lo conferma: questa è ciò che mi gratifica maggiormente! Ancora grazie, un caro saluto, dott. Simone Sottocorno
Se mi permette dottore, il problema, non da poco, sta prevalentemente nel fatto che chi soffre di disregolazione ha prima di tutto un disperato bisogno di "ritrovarsi", capire chi è, capire cos'ha e cos'è la tempesta che gli si scatena dentro. Cerca di dargli un nome, una denominazione, una forma, ma non ci riesce! Ed il non riuscirci crea ulteriore disagio, ulteriore ansia, ulteriore mancanza di equilibrio... Con rammarico voglio dare la colpa a molti psichiatri e neuropsichiatri, i quali, forti di una caratteristica che prende sempre più piede oggigiorno, ovvero il NON rilasciare una diagnosi (errore😱errore😱errore, in queste patologie!!!) così da lasciare una persona nel dubbio e nell'angoscia, a girovagare tra siti internet e forum in cerca di una risposta...e peggio ancora, a spararsi benzodiazepine a litri, per placare il male innominabile che però, tanto danno crea!!
Buongiorno, convengo con lei sul fatto che formulare una diagnosi e comunicarla al paziente sia fondamentale. Purtroppo constato anche io fra i colleghi una tendenza al non volersi prendere la responsabilità professionale di comunicare la diagnosi (magari anche commettendo un errore), per paura di ritorsioni da parte del paziente (quindi è in parte un problema di "medicina difensiva") o di causare stigma nell'interessato. Francamente ritengo che la comunicazione della diagnosi possa essere iatrogena per il modo in cui è comunicata, non per il suo contenuto di cui il paziente ha invece il diritto di essere informato. Un caro saluto, dott. Simone Sottocorno
Grazie del commento, siamo felici che il video le sia piaciuto. Siamo sempre curiosi di conoscere le opinioni dei visitatori del nostro canale. Buona Giornata
@@CentroInTerapia grazie a voi. Il mio è stato un commento piuttosto stupido. Ho vissuto 10 anni di tormento con una narcisista e da 5 anni mi sono fatto una cultura su narcisismo, borderline e psicopatia... Ho vissuto in prima persona ogni sorta di esperienza di manipolazione. Io non la cerco ma ho ancora whatsapp collegato. So di essere un oggetto non utile per lei. Ma mi dispiace tagliare conoscendo la fragilità di questa bambina stronza che ha vissuto con una madre di certo anaffettiva. Io non la cerco. Ma se mi cerca per qualche motivo mi sento in colpa a non rispondere. Anche se so di sbagliare. Cerco di non aspettarmi nulla e di vivere serenamente. Abbandoni, triangolazioni e abusi sono stati il mio pane quotidiano. In una feroce dissonanza cognitiva. Ecco perché apprezzo chi, come voi, cerca di illuminare le menti di chi soffre. Molto bravo il dottore del video. Possiamo dare una spiegazione razionale alle nostre emozioni così violente e farcene una ragione. Grazie a voi.
Grazie Gian Carlo per aver raccontato la sua testimonianza. Sicuramente trovarsi in relazione con persone che hanno il genere di problemi psichiatrici da lei descritti pone sovente nella condizione di vittima. Per non ricadere in simili rapporti è utile comprendere le ragioni che in passato ci hanno spinto a legarci a persone con un simile funzionamento.
Ei ciao, sono una ragazza di 27 anni e mi hanno diagnosticato la disregolazione emotiva da qualche mese... in tutto quello che dici mi ci vedo come se fossi allo specchio. Grazie al tuo video, ho alcune risposte che non trovavo o che non volevo realmente ascoltare. Grazie
Gentile Beatrice, sono lieto che tu abbia trovato alcune risposte che cercavi. Questo può essere un ottimo punto di partenza per elaborare tali consapevolezze e cercare soluzioni efficaci al problema. Sei giovane, hai tutto il tempo di evolvere nella direzione che desideri! Se poi decidessi di farti supportare da un bravo psicoterapeuta, allora il percorso potrebbe essere ancora più rapido. Un caro saluto, dott. Simone Sottocorno
Gentilissima, grazie per la sua testimonianza. E' riuscita a lavorare efficacemente su questa funzione durante il suo percorso? Un caro saluto, dott. Simone Sottocorno
@@simonesottocorno4534 devo ancora iniziare e appena è arrivata la diagnosi sono corsa a fare ricerche e mi sono imabbuta nel suo video. Il fatto di ritrovarmi in tutto quello che ha detto mi ha fatto rabbrividire ma anche realizzare. Grazie ancora
@@re.even_3479 Gentilissima, le faccio i miei migliori auguri per un efficace percorso di risoluzione delle sue problematiche. Un caro saluto, dott. Simone Sottocorno
Grazie per aiutare a diffondere consapevolezza dei disturbi psicologici. Vorrei chiedere se esiste un vero e proprio "disturbo emotivo-comportamentale" che rientra nello spettro autistico o se quando un dottore usa quella definizione, intende dire "disregolazione emotiva" come spiegato nel video, che però non mi sembra un disturbo di per sè ma forse solo un generico insieme di sintomi.
Gentile Arianna, quando un dottore usa quella definizione solitamente si riferisce a problemi che hanno a che fare, appunto, con l'emotività ed il comportamento nella fase di sviluppo (quindi ci si riferisce in genere a soggetti minorenni). E' una diagnosi molto generica, che comunque il manuale ICD (largamente usato nella diagnosi dei disturbi del neurosviluppo) utilizza. Solitamente nel corso dell'evoluzione del giovane paziente è possibile apporre una diagnosi più precisa ed appropriata. La regolazione emotiva è una funzione psichica, cioè una capacità individuale emergente del sistema nervoso, determinata sia da variabili biologiche (codice genetico) che ambientali (contesti, relazioni, esperienze di vita). Tale funzione può essere alterata, soprattutto all'interno dei disturbi psicologici e certamente anche nello spettro autistico, dove frequentemente riscontro problemi di discontrollo della rabbia e ansia. Nell'autismo sono anche molto frequenti problemi comportamentali (stereotipie, agiti impulsivi, ecc..). Spesso la disregolazione emotiva esita proprio in comportamenti problematici, che vengono agiti dal soggetto in momenti di forte emotività. Un caro saluto, dott. Simone Sottocorno
Gentile Anna, la domanda che mi fa è molto aperta, quindi non saprei esattamente verso quali letture indirizzarla. Personalmente ritengo "Emotional processes and cognitive disorders" di Vittorio Guidano e Giovanni Liotti una lettura molto edificante che potrebbe esserle utile. Un caro saluto e "in bocca al lupo" per la sua tesi! dott. Simone Sottocorno
Gentile Antonella, grazie per gli elogi. Il video è accelerato per rendere più beve la durata complessiva, quindi l’eloquio può risultare lievemente accelerato. Un caro saluto, dott. Simone Sottocorno
@@simonesottocorno4534 ho apprezzato moltissimo la generosità e la precisione con la quale lei risponde alle domande nei vari commenti. Mi sembra cosa rara. Le faccio davvero moltissimi complimenti.
Hai parlato di risposta di una madre agli stati di ansia del figlio. In una situazione in cui la madre risponde alle sue necessità ed il padre invece adotta comportamenti ambivalenti arrabbiandosi diventando estremamente irascibile per poi pentirsene e chiedere scusa ?
Buongiorno, nel video faccio riferimento alla madre poiché solitamente è il tipico caregiver di un cucciolo, la figura che trascorre più tempo con lui/lei e che se ne prende maggiormente cura, ma in realtà il caregiver prevalente può benissimo essere il padre, oppure una bàlia, oppure l'educatrice di un istituto, o un fratello/sorella e via dicendo. Nella maggior parte dei casi comunque nella società occidentale contemporanea i cuccioli vengono allevati sia da una madre che da un padre, con ciascuno dei quali si instaura un legame di attaccamento a cui corrisponde un pattern ben preciso di risposte comportamentali ed emotive, da cui prendono forma i Modelli Operativi Interni (cioè delle rappresentazioni prototipiche che orientano nelle relazioni future). Nella situazione che descrive per esempio il cucciolo potrebbe instaurare nel tempo un legame di attaccamento sicuro con la madre ed ambivalente con il padre; il fatto di possedere un legame sicuro con la madre è di per sé un importante fattore protettivo, ma il legame ambivalente con il papà si configura invece come un fattore di rischio per eventuali problematiche psicologiche. Naturalmente ci sono molteplici variabili che intervengono durante l'itinerario di sviluppo (oltre che geneticamente determinate), aumentando o riducendo la possibilità di sviluppare problemi emotivi e/o relazionali. In sintesi, un legame ambivalente con un genitore di per sé non predice un esito certo, ma se sommato ad altri fattori di rischio nel corso dello sviluppo può favorire l'insorgere di problematiche psicologiche. Un caro saluto, dott. Simone Sottocorno
Dipendenza da sostanze è una compensazione da ciò che non riesce a riparare; stessa cosa per la maschera narcisistica che copre la vera debole identità. Nella società di oggi le psicosi aumentano, perché la gente vuole fare sempre di più senza passione.
Gentile Simone, è corretto, la dipendenza da sostanze e la maschera narcisistica spesso sono meccanismi di compensazione per fragilità o insicurezze personali. Le psicosi possono aumentare in una società che promuove l'iperattività e la ricerca costante di stimoli esterni, spesso a discapito della vera passione e della crescita interiore, ma le ragioni di questo fenomeno sono molto complesse e non riducibili in una risposta di poche righe! Un caro saluto, dott. Simone Sottocorno
Dottore mi scusi una domanda, ma se un evento che crea disagio emotivo viene letto in maniera più positiva, ma poi si ripropone la stessa situazione più e più volte, sempre un poco più abusante, a quel punto come si può fare?
Buongiorno, se un evento crea disagio viene coerentemente (e correttamente) immagazzinato come disturbante, spiacevole, "negativo". Ciò che sentiamo in relazione ad un evento è sempre giusto. Solo successivamente è possibile ristrutturare cognitivamente la narrativa e le rappresentazioni connesse all'evento con significati più funzionali, se è necessario o opportuno farlo. Voglio dire che un abuso sessuale se è tale è naturale che venga vissuto con grave turbamento emotivo dalla vittima. La ristrutturazione e la nuova significazione potrà riguardare per esempio il senso di colpa (es. "E' stata colpa mia che ho fatto qualcosa per sedurlo") connesso all'evento, ma certamente non si cercherà di convincere la vittima di ciò che non è, ossia un evento che è stato piacevole e legittimo. Sarebbe un plagio, una manipolazione altamente patogena, oppure un'autoconvincimento difensivo! Un caro saluto, dott. Simone Sottocorno
Gentile Daniel, le psicosi sono stati della mente di una certa gravità che necessitano di un urgente presa in carico psichiatrica. Le suggerisco quindi di rivolgersi al suo medico oppure di accedere al Pronto Soccorso più vicino. Cordiali saluti, dott. Simone Sottocorno
@@danielmilani9389 Gentile Daniel, per qualsiasi informazione di ordine farmacologico deve rivolgersi al suo medico curante o a chi le ha prescritto la terapia. Non mi è possibile in alcun modo fornire informazioni di questo genere, sono sicuro che ne capirà le motivazioni. Cordiali saluti, dott. Simone Sottocorno
Salve mi potrebbe spiegare perché non sento più emozioni è la mia psichiatra mi ha prescritto haldol è En per colpa di una donna che mi ha creato una psicosi che mi ha dato psicofarmaci senza che io mene accorgessi? Mi ha fatto innamorare poi quando ho abbassato la guardia mi ha messo 2 pastiglie sotto il naso è le ho bevute
Gentile Daniel, la fastidiosa sensazione di non avvertire emozioni (emotional numbling) potrebbe essere effetto dei farmaci che assume: chieda alla sua dottoressa delucidazioni a riguardo. Mi dispiace per il suo problema riconducibile a psicosi, però non è corretto dire che “una donna mi ha creato la psicosi”, QUALSIASI cosa abbia fatto questa donna. Verosimilmente era presente una vulnerabilità sottostante, ed un evento precipitante (stressante) potrebbe aver favorito lo scompenso. La causa è comunque sempre multifattoriale. Un caro saluto, dott. Simone Sottocorno
@@simonesottocorno4534 la ringrazio molto per la risposta ma posso uscirne da questa situazione ? O continuerò avere problemi fino alla fine dei miei giorni?
@@danielmilani9389 Gentile Daniel, le consiglio di rivolgere questa domanda alla sua curante, che la conosce, conosce il suo problema ed ha in mente la sua storia di vita. Potrà sicuramente esprimersi circa una prognosi. Un caro saluto, dott. Simone Sottocorno
@@simonesottocorno4534 meglio lei per questo sto chiedendo anche un altro parere.. quella donna comunque mi ha dato 2 pastiglie ma non so di cosa poi sono finito in psichiatria perché avevo le allucinazioni è mi ha dato haldol è En la dottoressa che mi segue io non so se mai ne uscirò ma credo di avere una psicosi indotta da sostanze è forse per questo non potrò più provare emozioni di nessun tipo è ho tanta paura
@@danielmilani9389 Gentile Daniel, si fidi dei suoi curanti e segua le loro indicazioni terapeutiche. In bocca al lupo per tutto! Un caro saluto, dott. Simone Sottocorno
secondo me la disregolazione emotiva parte dal eccessiva instintivita e anche impulsiva, perchè nn ragioni e spari cose brutte a caso nn ragionando sul peso delle parole che cm diceva cremonini fanno male ,
No ha detto nulla qui ci sono persone che non sente più emozione senza capire perche,sono i farmaci? Io sono più me stesso io non mi arrabbio più ma non sento nemmeno quelle positive!!!!!
Gentile Lolly Bot, la disregolazione emotiva è una disfunzione psicologica comune a numerosissimi disturbi. Certamente nel Disturbo Borderline di Personalità si configura come un aspetto centrale del funzionamento, che comporta spesso fatiche a livello interpersonale e facilita vissuti emotivi molto intensi e dolorosi, gestiti con condotte disadattive (ad esempio abuso di sostanze). Cordiali saluti, Simone Sottocorno
Grazue a lei
Comunque complimenti per il tuo linguaggio chiaro ed accessibile a tutti !
La ringrazio per il generoso apprezzamento.
Un caro saluto,
dott. Simone Sottocorno
Oltre ad essere bello è anche bravo! Grazie dottore 🙏
La trattazione di questo video è esposta in maniera così semplice, pratica e stimolante tanto che potrebbe essere cosa utile tenere dei piccoli micro corso a giovani menti in età adolescenziale (momento della vita che per alcune personalità crea fenomeni di disorientamento, perché privi degli strumenti adeguati con cui scolpire le proprie figure future) L'esposizione è senza dubbio lineare e pragmatica. Sono sempre stata molto scettica nei confronto delle scienze umanistiche ma inizio a ricredermi (questo non è il primo video che valuto: mi sto incuriosendo alle emozioni proprio perché sto sperimentando una visione diversa delle mie). Ammiro il modo e la tecnica espositiva e specialmente priva di gesturs che tendono a distrarre. La voce ben calma e solida, propone una bellissima sensazione e sopratutto accentra l'attenzione sulle parole chiave su cui prestare interesse. Molto bene! Fatto come video introduttivo per chi vuole avvicinarci ad un professionista con cui intraprendere un percorso di terapeutico per ritrovare, riparare o creare una personalità più equilibrata internamente ed esternamente, questo video e decisamente uno tra quelli che mi sentirei di consigliare subito. Alcune parole chiave le ho annotate durante il video e le ho utilizzate per una piccola mappa mentale (sono molto profonde e erano le tessere di un pezzo del puzzle che non riuscivo a trovare ma che cervavo). Paradossalmente la mia consapevolezza le sapeva da sempre ma quando le ha sentite dire ha esordito con un "ma è ovvio! Come è che non lo ho mai ammesso!" Eppure non tutto si può far con le proprie forze, talvolta anche riflettere. È stato un piacere trovate e seguire questo video. I miei complimenti.
Gentile Chiara,
la ringrazio per il generosissimo commento che ha voluto lasciare.
Credo che una libera diffusione di alcuni concetti psicologici possa essere di importante aiuto e stimolo per molte persone, e lei me lo conferma: questa è ciò che mi gratifica maggiormente!
Ancora grazie, un caro saluto,
dott. Simone Sottocorno
Se mi permette dottore, il problema, non da poco, sta prevalentemente nel fatto che chi soffre di disregolazione ha prima di tutto un disperato bisogno di "ritrovarsi", capire chi è, capire cos'ha e cos'è la tempesta che gli si scatena dentro. Cerca di dargli un nome, una denominazione, una forma, ma non ci riesce! Ed il non riuscirci crea ulteriore disagio, ulteriore ansia, ulteriore mancanza di equilibrio... Con rammarico voglio dare la colpa a molti psichiatri e neuropsichiatri, i quali, forti di una caratteristica che prende sempre più piede oggigiorno, ovvero il NON rilasciare una diagnosi (errore😱errore😱errore, in queste patologie!!!)
così da lasciare una persona nel dubbio e nell'angoscia, a girovagare tra siti internet e forum in cerca di una risposta...e peggio ancora, a spararsi benzodiazepine a litri, per placare il male innominabile che però, tanto danno crea!!
Grazie della domanda appena possibile il dott. Simone Sottocorno le risponderà.
Buongiorno,
convengo con lei sul fatto che formulare una diagnosi e comunicarla al paziente sia fondamentale.
Purtroppo constato anche io fra i colleghi una tendenza al non volersi prendere la responsabilità professionale di comunicare la diagnosi (magari anche commettendo un errore), per paura di ritorsioni da parte del paziente (quindi è in parte un problema di "medicina difensiva") o di causare stigma nell'interessato.
Francamente ritengo che la comunicazione della diagnosi possa essere iatrogena per il modo in cui è comunicata, non per il suo contenuto di cui il paziente ha invece il diritto di essere informato.
Un caro saluto,
dott. Simone Sottocorno
Grazie per la cortesia
@@helgazubiz1750 Grazie a lei!
Un caro saluto,
dott. Simone Sottocorno
@@helgazubiz1750 Grazie a lei! spero abbia trovato utili i nostri contenuti e le risposte alle sue domande!
grazie molto interesante
Grazie del suo commento!
Grazie
Grazie a Lei di aver voluto lasciare un commento!
Bravo.
Interessante.
Sono capellone come te :)
Grazie del commento, siamo felici che il video le sia piaciuto. Siamo sempre curiosi di conoscere le opinioni dei visitatori del nostro canale.
Buona Giornata
@@CentroInTerapia grazie a voi.
Il mio è stato un commento piuttosto stupido.
Ho vissuto 10 anni di tormento con una narcisista e da 5 anni mi sono fatto una cultura su narcisismo, borderline e psicopatia...
Ho vissuto in prima persona ogni sorta di esperienza di manipolazione.
Io non la cerco ma ho ancora whatsapp collegato.
So di essere un oggetto non utile per lei.
Ma mi dispiace tagliare conoscendo la fragilità di questa bambina stronza che ha vissuto con una madre di certo anaffettiva.
Io non la cerco.
Ma se mi cerca per qualche motivo mi sento in colpa a non rispondere.
Anche se so di sbagliare.
Cerco di non aspettarmi nulla e di vivere serenamente.
Abbandoni, triangolazioni e abusi sono stati il mio pane quotidiano.
In una feroce dissonanza cognitiva.
Ecco perché apprezzo chi, come voi, cerca di illuminare le menti di chi soffre.
Molto bravo il dottore del video.
Possiamo dare una spiegazione razionale alle nostre emozioni così violente e farcene una ragione.
Grazie a voi.
Grazie Gian Carlo per aver raccontato la sua testimonianza.
Sicuramente trovarsi in relazione con persone che hanno il genere di problemi psichiatrici da lei descritti pone sovente nella condizione di vittima. Per non ricadere in simili rapporti è utile comprendere le ragioni che in passato ci hanno spinto a legarci a persone con un simile funzionamento.
Interessantissimo prima di introdurre il concetto di disregolazione emotiva il concetto di regolazione emotiva. Chiarissimo, complimenti
Gentilissimo,
la ringrazio per l'apprezzamento.
Cordiali saluti,
dott. Simone Sottocorno
Ei ciao, sono una ragazza di 27 anni e mi hanno diagnosticato la disregolazione emotiva da qualche mese... in tutto quello che dici mi ci vedo come se fossi allo specchio. Grazie al tuo video, ho alcune risposte che non trovavo o che non volevo realmente ascoltare. Grazie
Gentile Beatrice,
sono lieto che tu abbia trovato alcune risposte che cercavi. Questo può essere un ottimo punto di partenza per elaborare tali consapevolezze e cercare soluzioni efficaci al problema.
Sei giovane, hai tutto il tempo di evolvere nella direzione che desideri! Se poi decidessi di farti supportare da un bravo psicoterapeuta, allora il percorso potrebbe essere ancora più rapido.
Un caro saluto,
dott. Simone Sottocorno
A me è stata diagnosticata, grazie per il video
Gentilissima,
grazie per la sua testimonianza.
E' riuscita a lavorare efficacemente su questa funzione durante il suo percorso?
Un caro saluto,
dott. Simone Sottocorno
@@simonesottocorno4534 devo ancora iniziare e appena è arrivata la diagnosi sono corsa a fare ricerche e mi sono imabbuta nel suo video. Il fatto di ritrovarmi in tutto quello che ha detto mi ha fatto rabbrividire ma anche realizzare. Grazie ancora
@@re.even_3479 Gentilissima,
le faccio i miei migliori auguri per un efficace percorso di risoluzione delle sue problematiche.
Un caro saluto,
dott. Simone Sottocorno
Grazie per aiutare a diffondere consapevolezza dei disturbi psicologici.
Vorrei chiedere se esiste un vero e proprio "disturbo emotivo-comportamentale" che rientra nello spettro autistico o se quando un dottore usa quella definizione, intende dire "disregolazione emotiva" come spiegato nel video, che però non mi sembra un disturbo di per sè ma forse solo un generico insieme di sintomi.
Gentile Arianna,
quando un dottore usa quella definizione solitamente si riferisce a problemi che hanno a che fare, appunto, con l'emotività ed il comportamento nella fase di sviluppo (quindi ci si riferisce in genere a soggetti minorenni). E' una diagnosi molto generica, che comunque il manuale ICD (largamente usato nella diagnosi dei disturbi del neurosviluppo) utilizza. Solitamente nel corso dell'evoluzione del giovane paziente è possibile apporre una diagnosi più precisa ed appropriata.
La regolazione emotiva è una funzione psichica, cioè una capacità individuale emergente del sistema nervoso, determinata sia da variabili biologiche (codice genetico) che ambientali (contesti, relazioni, esperienze di vita). Tale funzione può essere alterata, soprattutto all'interno dei disturbi psicologici e certamente anche nello spettro autistico, dove frequentemente riscontro problemi di discontrollo della rabbia e ansia. Nell'autismo sono anche molto frequenti problemi comportamentali (stereotipie, agiti impulsivi, ecc..). Spesso la disregolazione emotiva esita proprio in comportamenti problematici, che vengono agiti dal soggetto in momenti di forte emotività.
Un caro saluto,
dott. Simone Sottocorno
Io sto facendo una tesi sulla musicoterapia.. c'è un qualcosa sulla emotività e razionalità? graziee
Gentile Anna,
la domanda che mi fa è molto aperta, quindi non saprei esattamente verso quali letture indirizzarla. Personalmente ritengo "Emotional processes and cognitive disorders" di Vittorio Guidano e Giovanni Liotti una lettura molto edificante che potrebbe esserle utile.
Un caro saluto e "in bocca al lupo" per la sua tesi!
dott. Simone Sottocorno
@@simonesottocorno4534 Grazie mille per averi risposto!
Competente e chiaro. Però...respira, rallenta. :-))
Gentile Antonella,
grazie per gli elogi.
Il video è accelerato per rendere più beve la durata complessiva, quindi l’eloquio può risultare lievemente accelerato.
Un caro saluto,
dott. Simone Sottocorno
@@simonesottocorno4534 ho apprezzato moltissimo la generosità e la precisione con la quale lei risponde alle domande nei vari commenti. Mi sembra cosa rara. Le faccio davvero moltissimi complimenti.
Hai parlato di risposta di una madre agli stati di ansia del figlio. In una situazione in cui la madre risponde alle sue necessità ed il padre invece adotta comportamenti ambivalenti arrabbiandosi diventando estremamente irascibile per poi pentirsene e chiedere scusa ?
Buongiorno,
nel video faccio riferimento alla madre poiché solitamente è il tipico caregiver di un cucciolo, la figura che trascorre più tempo con lui/lei e che se ne prende maggiormente cura, ma in realtà il caregiver prevalente può benissimo essere il padre, oppure una bàlia, oppure l'educatrice di un istituto, o un fratello/sorella e via dicendo.
Nella maggior parte dei casi comunque nella società occidentale contemporanea i cuccioli vengono allevati sia da una madre che da un padre, con ciascuno dei quali si instaura un legame di attaccamento a cui corrisponde un pattern ben preciso di risposte comportamentali ed emotive, da cui prendono forma i Modelli Operativi Interni (cioè delle rappresentazioni prototipiche che orientano nelle relazioni future).
Nella situazione che descrive per esempio il cucciolo potrebbe instaurare nel tempo un legame di attaccamento sicuro con la madre ed ambivalente con il padre; il fatto di possedere un legame sicuro con la madre è di per sé un importante fattore protettivo, ma il legame ambivalente con il papà si configura invece come un fattore di rischio per eventuali problematiche psicologiche. Naturalmente ci sono molteplici variabili che intervengono durante l'itinerario di sviluppo (oltre che geneticamente determinate), aumentando o riducendo la possibilità di sviluppare problemi emotivi e/o relazionali.
In sintesi, un legame ambivalente con un genitore di per sé non predice un esito certo, ma se sommato ad altri fattori di rischio nel corso dello sviluppo può favorire l'insorgere di problematiche psicologiche.
Un caro saluto,
dott. Simone Sottocorno
Dipendenza da sostanze è una compensazione da ciò che non riesce a riparare; stessa cosa per la maschera narcisistica che copre la vera debole identità. Nella società di oggi le psicosi aumentano, perché la gente vuole fare sempre di più senza passione.
Gentile Simone,
è corretto, la dipendenza da sostanze e la maschera narcisistica spesso sono meccanismi di compensazione per fragilità o insicurezze personali. Le psicosi possono aumentare in una società che promuove l'iperattività e la ricerca costante di stimoli esterni, spesso a discapito della vera passione e della crescita interiore, ma le ragioni di questo fenomeno sono molto complesse e non riducibili in una risposta di poche righe!
Un caro saluto,
dott. Simone Sottocorno
Quali training per la depressione ansiosa e attacchi di panico (ricaduta emotiva) (curata erroneamente con 60mg di paroxetina a vita)
💪
Grazie del suo sostegno!
Dottore mi scusi una domanda, ma se un evento che crea disagio emotivo viene letto in maniera più positiva, ma poi si ripropone la stessa situazione più e più volte, sempre un poco più abusante, a quel punto come si può fare?
Buongiorno,
se un evento crea disagio viene coerentemente (e correttamente) immagazzinato come disturbante, spiacevole, "negativo". Ciò che sentiamo in relazione ad un evento è sempre giusto.
Solo successivamente è possibile ristrutturare cognitivamente la narrativa e le rappresentazioni connesse all'evento con significati più funzionali, se è necessario o opportuno farlo.
Voglio dire che un abuso sessuale se è tale è naturale che venga vissuto con grave turbamento emotivo dalla vittima. La ristrutturazione e la nuova significazione potrà riguardare per esempio il senso di colpa (es. "E' stata colpa mia che ho fatto qualcosa per sedurlo") connesso all'evento, ma certamente non si cercherà di convincere la vittima di ciò che non è, ossia un evento che è stato piacevole e legittimo. Sarebbe un plagio, una manipolazione altamente patogena, oppure un'autoconvincimento difensivo!
Un caro saluto,
dott. Simone Sottocorno
@@simonesottocorno4534 Grazie infinite per avermi risposto e complimenti per il canale al quale mi sono subito iscritta.
@@EtaBeta. Grazie a lei per aver posto la domanda, animando la discussione.
Un caro saluto,
dott. Simone Sottocorno
Salve Come posso uscire da una psicosi indotta da sostanze psicoattive?
Gentile Daniel,
le psicosi sono stati della mente di una certa gravità che necessitano di un urgente presa in carico psichiatrica.
Le suggerisco quindi di rivolgersi al suo medico oppure di accedere al Pronto Soccorso più vicino.
Cordiali saluti,
dott. Simone Sottocorno
@@simonesottocorno4534 ok si capisco ma c'è un modo per sospendere haldol è En?
@@danielmilani9389 Gentile Daniel,
per qualsiasi informazione di ordine farmacologico deve rivolgersi al suo medico curante o a chi le ha prescritto la terapia.
Non mi è possibile in alcun modo fornire informazioni di questo genere, sono sicuro che ne capirà le motivazioni.
Cordiali saluti,
dott. Simone Sottocorno
Salve mi potrebbe spiegare perché non sento più emozioni è la mia psichiatra mi ha prescritto haldol è En per colpa di una donna che mi ha creato una psicosi che mi ha dato psicofarmaci senza che io mene accorgessi? Mi ha fatto innamorare poi quando ho abbassato la guardia mi ha messo 2 pastiglie sotto il naso è le ho bevute
Gentile Daniel,
la fastidiosa sensazione di non avvertire emozioni (emotional numbling) potrebbe essere effetto dei farmaci che assume: chieda alla sua dottoressa delucidazioni a riguardo.
Mi dispiace per il suo problema riconducibile a psicosi, però non è corretto dire che “una donna mi ha creato la psicosi”, QUALSIASI cosa abbia fatto questa donna.
Verosimilmente era presente una vulnerabilità sottostante, ed un evento precipitante (stressante) potrebbe aver favorito lo scompenso.
La causa è comunque sempre multifattoriale.
Un caro saluto,
dott. Simone Sottocorno
@@simonesottocorno4534 la ringrazio molto per la risposta ma posso uscirne da questa situazione ? O continuerò avere problemi fino alla fine dei miei giorni?
@@danielmilani9389 Gentile Daniel,
le consiglio di rivolgere questa domanda alla sua curante, che la conosce, conosce il suo problema ed ha in mente la sua storia di vita. Potrà sicuramente esprimersi circa una prognosi.
Un caro saluto,
dott. Simone Sottocorno
@@simonesottocorno4534 meglio lei per questo sto chiedendo anche un altro parere.. quella donna comunque mi ha dato 2 pastiglie ma non so di cosa poi sono finito in psichiatria perché avevo le allucinazioni è mi ha dato haldol è En la dottoressa che mi segue io non so se mai ne uscirò ma credo di avere una psicosi indotta da sostanze è forse per questo non potrò più provare emozioni di nessun tipo è ho tanta paura
@@danielmilani9389 Gentile Daniel,
si fidi dei suoi curanti e segua le loro indicazioni terapeutiche.
In bocca al lupo per tutto!
Un caro saluto,
dott. Simone Sottocorno
secondo me la disregolazione emotiva parte dal eccessiva instintivita e anche impulsiva, perchè nn ragioni e spari cose brutte a caso nn ragionando sul peso delle parole che cm diceva cremonini fanno male ,
No ha detto nulla qui ci sono persone che non sente più emozione senza capire perche,sono i farmaci? Io sono più me stesso io non mi arrabbio più ma non sento nemmeno quelle positive!!!!!
Disgregolazione emotiva non è come chiamano oggi il disturbo borderline?🤔
Gentile Lolly Bot,
la disregolazione emotiva è una disfunzione psicologica comune a numerosissimi disturbi. Certamente nel Disturbo Borderline di Personalità si configura come un aspetto centrale del funzionamento, che comporta spesso fatiche a livello interpersonale e facilita vissuti emotivi molto intensi e dolorosi, gestiti con condotte disadattive (ad esempio abuso di sostanze).
Cordiali saluti,
Simone Sottocorno