Buonasera, Dottore. Ho 46 anni, e il disturbo di personalità borderline mi venne diagnosticato all'età di 19. Ciò che sta alla causa, nel mio caso, del problema, è una serie di abusi subiti da ragazzino (non me la sento di parlarne...). Riassumendo al massimo, solo verso i 25 anni mi sono reso conto di voler stare meglio. Anni di duro lavoro, e l'aiuto di famiglia ed amici, mi hanno portato ad una stabilità intorno all'80%. Ho risolto i problemi che spesso accompagnano il borderline (alimentazione, sostanze...), benché mi sia però, purtroppo, causato alcuni danni fisici (non mortali, per fortuna) che mi resteranno (preferirei non toccare la cosa in questa sede). Ma ci posso convivere. Ho una famiglia stupenda, ed ho veri amici. Non ho una compagna... Le relazioni sentimentali sono sempre stato un problema. Ho avuto moltissime partner, ma la mia storia più lunga è durata 4 anni. Tutte le altre invece sono finite prima di un anno. Quello che vorrei denunciare, è l'ignoranza e i preconcetti di tante, troppe persone, dalle quali venivo (e vengo ancora) discriminato. E' molto importante, è fondamentale, il lavoro di diffusione dell'informazione che Lei e la sua collega state facendo. Grazie!
Ti capisco perfettamente,tu sono vicina,siamo molto simili e spesso mi sento l'ultima degli esseri umani...non è carino sentirsi sempre in difetto davanti ai compagni "di turno" soprattutto perché in gran parte ignoranti sotto ogni aspetto psicologico,mio e loro che spesso si sono evidenziati più patologici di me.... Un abbraccio e un bocca al lupo per tutto❤
@@gabrielesimoneleva7203 io da persona vicinissima a una borderline ti dico con estrema sicurezza SIETE SPECIALI ,non allontanarti dalle persone che senti veramente che ti vogliono aiutare e abbi tanta fiducia in te stesso un abbraccio forte
Io ho tratti borderline, ma prima lo ero. Dopo 3 anni di terapie diverse e la gran voglia di uscire e di normalizzarmi con gli altri , ci sto riuscendo.
All'età di 20 anni mi è stato diagnosticato il disturbo borderline, insieme ad insonnia grave e debilitante, ansia, attacchi di panico, grave instabilità dell'umore, e per 12 anni ho abusato di sostanze pesanti, ne sono venuto fuori, ma tutt'ora sono in terapia farmacologica per il disturbo border...adesso ho 45 anni, ho imparato per grandi linee, a gestire il disturbo, ma sto sempre male...ho fatto anni di psicoterapia e non sono mai guarito, e non credo che si possa mai parlare di guarigione, solo di accettazione del disturbo e convivenza.
@@simonerossi7711 Anche io per un periodo mi sono avvicinato alla fede, suonavo la chitarra in un gruppo di preghiera, ma il , diciamo, benessere è durato poco, le vicissitudini della vita, hanno preso nuovamente ad affliggermi...ci sarebbe da parlarne per ore...
La chiave e' che quando si entra in questi stati di impotenza si attivano i meccanismi autodistruttivi,e nella vita spesso ci sono stati di impotenza purtroppo l impulsivita e i incapacita' a gestirlii porta queste persone a cercare vie di fuga come sesso promisquo o uso di sostanza ecc
Appunto che vorrei fare da persona che ha questa patologia. Per forza i border non sono tutti uguali. Non siamo malattie, siamo persone che hanno una malattia. Anche dire "ho incontrato spesso questa malattia". No. Non avete incontrato spesso la malattia, avete incontrato spesso persone con questa malattia. Le parole sono importanti, soprattutto in un contesto come questo. "Cambiare i propri schemi e i propri modi di essere" Cosa? Immaginate di stare dall'altro lato e sentire una cosa del genere, vi darebbe fiducia? Vi farebbe star bene sentire una cosa del genere? Io penso proprio di no. Quando sono arrivata in terapia ho espressamente chiesto al mio terapeuta di cambiarmi, di insegnarmi come stare al mondo, e sono arrivata a una tale richiesta dopo un percorso fatto di dolore, di odio per me stessa, dopo aver rinnegato me stessa e essermi stampata in fronte la scritta "Errore". Lui mi ha detto No. Non c'è nulla che non vada in te, capiamo insieme perché pensi di dover essere cambiata. Da lì siamo partiti, mi ha aiutata e mi aiuta a costruire un dialogo con le parti di me ferite, mi aiuta ad ascoltarmi, a consolarmi e a perdonarmi, e se sbaglio non mi dice mai che sbaglio. Tratta ogni situazione senza giudizio, il giudizio rimane sempre fuori dalla terapia, siamo guidati da ciò che è orientato al rispetto di me stessa. Cambiare i propri modi di essere ha implicito un giudizio, i propri modi di essere sono sbagliati e vanno cambiati. Secondo me questa non è una bella cosa e non è il messaggio che dovrebbe passare nel trattamento di questa patologia. Non discuto sulle varie tipologie di trattamento, non sono una psicologa ne niente del genere, sono solo una persona che ha una patologia, ma ci tenevo a sottolineare il fatto che chi soffre di questa patologia si sente sbagliato, così sbagliato da non poter essere amato ne di essere meritevole di alcun che. Si sente sbagliato per conto suo senza che i terapeuti ci mettano il carico, per questo vorrei invitarvi a farci più attenzione.
Siamo persone non "border" e soffriamo tantissimo quando vediamo gli altri farsi una famiglia, fare carriera e noi avere queste stupide emozioni in mezzo alle scatole e fare finta di essere come tutti gli altri
È brutto... Ho pensato al suicidio in adolescenza, prendevo pillole a caso di nascosto e oggi purtroppo ne pago le conseguenze. Ho avuto un adolescenza orribile, iniziato tutto dalla scuola con i compagni di classe che ti prendevano in giro e non solo anche i professori ti buttavano giù, cosi ho cambiato scuola, ho trovato amici ma erano per lo piu amici tossici e me ne sono liberata una volta diplomata. Sono stata molestata tante volte ma non ho mai avuto il coraggio di dirlo ai miei genitori. Oggi ho 25 anni mi sento meglio ma non ho fatto nessuna terapia, sono fidanzata con un bellissimo ragazzo e purtroppo a volte lo ferisco per questi attacchi, sono aggressiva quando mi parte l'embolo e quando succede mi chiudo per giorni a casa e sto male perche non voglio ritornare come prima, soffro di insonnia, piango per i sensi di colpa, riappare periodicamente la depressione. È stata protagonista anche la musica nella mia adolescenza, la musica perche ascoltavo in modo alternato musica triste e subito dopo musica allegra, influenzando molto il mio cambiamento di umore. Dormivo il giorno e la notte stavo sveglia, ogni giorno facevo cose ripetitive come controllare i social maniacalmente, ordinare e magari dopo un minuto vestiti sparsi in giro, lavarsi o ballare facendo gli stessi identici passi o toccando cose o mobili allo stesso punto. Cari genitori controllate i vostri figli e parlate di piu con loro, strappategli dalle mani il telefonino e dategli un po più di liberta di vivere
Non si guarisce,si impara a gestirlo e conviverci. Io sono borderline e sono in psicoterapia da sei anni. Sono migliorati la reattività ed ho preso consapevolezza del mio disturbo
Sono piu che altro ragazze ad avere questo problema, ce ne ho una anche di fronte casa oltre che nell'ambito del lavoro. Sono incredibili ci vai al manicomio, Hanno diverse personalità ma tutte collegate tra di loro forse per distribuire la sofferenza e inoltre cambiano il tono delle voce e hanno ricordi vaghi. Credo pero semplicemente che il loro cuore sia ferito a causa dell'ambiente invalidante
La persona non è la malattia. Credo che sia deformazione professionale chiamare il paziente col nome della sua malattia. Ma capitemi che non è incoraggiante. Abbiamo un nome e un cognome, ma anche " paziente" semplicemente andrebbe bene. Sinceramente io ho una madre con questo disturbo e io la chiamo " mamma" no " border". Fastidiosissimo.
ma tanto la gente non capirà mai come un borderline si sente... alcuni psichiatri manco danno il tempo di parlare il più delle volte e magari arrivano a conclusioni affrettate. Io non so più cosa pensare... chiunque, anche gli psicopatici, si sentono in dovere di sminuire un borderline, che poi dagli psicopatici fa ancora più ridere... dato che in primis stanno loro male. Io ormai mi sto abituando al mio dolore e alla mia solitudine... si sono un Border e non posso farci niente
Sono borderline e sto facendo un percorso. Tutta questa paura non la ritrovo. Siamo persone prima che pazienti e appunto siamo stati vittime di genitori carnefici. Xchè dopo aver già subito ci ritroviamo ad essere rifiutati dal resto della società?
@@LiviaJapan ce la facciamo si!!! Soprattutto se trovi persone che come noi condividono le proprie esperienze per prendere spunto dai loro lati di forza... L'importante è visualizzare un obbiettivo... E ho notato che abbiamo in molti una cosa in comune... Ma qui non mi sento a mio agio a rivelare determinate cose...
E sbirciando nel tuo canale.... Ho percepito la stessa problematica che ha portato anche me in questo filo di rasoio... Quando vuoi ci sono e ci siamo🤩
Bella domanda, grazie! Non è semplice… spesso succede che con il tempo la persona accetta che ha bisogno di aiuto. Stare vicino ed essere di supporto fa la differenza 😌
Ho ascoltato diverse spiegazioni su questo disturbo date che ho un famigliare che ne è affetto, ma continuo a sentire spiegazioni molto diverse tra loro... Per esempio qui si dice che un soggetto borderline si rende conto che i suoi scatti di ira sono un suo problema, mentre ho sentito molte altre spiegazioni in cui si dice che non è consapevole di questo suo problema e riversa quindi le colpe sul mondo esterno e sugli altri. Sono un po' confuso
direi che quello è più il narcisismo. Il borderline ha attacchi di rabbia o paranoie , ad esempio, nella coppia, per la paura dell'abbandono , ma si rende conto dopo e si sente ancora più male perché ha sensi di colpa che lo mangiano. L'unico modo per conviverci o sorpassare i possibili momenti in cui riappare in modo forte è riuscire a sentire i campanelli d'allarme, per pugno differenti, prima che ci siano delle crisi e riuscire a marginarle e imparare il più possibile a parlarne , anche con le persone accanto a noi, a come ci si sente nel momento. Purtroppo questo disturbo può alleviarsi in certi periodi , ma ritornare e avere nuovi picchi in momenti fragili della vita o instabili (per la sua visione) . La cosa più difficile è imparare a gestire l'emotività , e i meccanismi mentali che vanno poi a riversarsi sulle relazioni (amore o amicizia che sia ) .
A me hanno diagnosticato questo disturbo, forse posso esserti utile nella risposta, se parti dal presupposto che siamo individui come tutti, e che abbiamo ognuno delle personalità diverse come tutti, (esatto! Il disturbo di personalità non ci rende tutti uguali nella personalità 😂 ) viene automatico pensare che alcuni magari non soni consapevoli ma perché sono loro persone poco consapevoli dei propri sbagli, e altri invece si, ma perché sono proprio loro persone che sanno ammettere gli sbagli, poi dipende anche da altre cose, ok sarà anche borderline, non sta a significare niente se non una sofferenza schematica che ha in comune con altri esseri umani, ma che persona è ? É una persona strafottente? È una persona che tiene agli altri? È una persona arrogante, gentile, menefreghista o premurosa? Capisci da te chi sarebbe dispiaciuto di aver perso il controllo e chi non se ne fregherebbe un ca..
Lo dico di cuore per te e per il tuo familiare, è molto sciocco cercare di capire il disturbo in sé invece del tuo familiare, sapere delle nozioni puo aiutare a capire come mai sembra soffrire tanto avvolte o sembra avere scatti di ira o qualsiasi altra cosa che puoi trovare brutta per lui e per te da vivere, ma cercare di costruirsi in testa un immagine di un 'perfettamente borderline' é un bias anche abbastanza pericoloso perché potrebbe finire con l'essere involontariamente (nel tuo caso poiché vado in buona fede) stigmatizzante. Ti faccio un piccolo esempio perché mi sta molto a cuore che la gente comprenda cosi che nessuno debba subirla ed è stato una fonte di enorme sofferenza per me, la frase decontestualizzata "il border ha una visione distorta di se e degli altri" è pericolosa messe nelle mani sbagliate di qualcuno che potrebbe abusare di te e dopo negarlo e sminuire i tuoi sentimenti e racconti perché hai un disturbo borderline e quindi "hai una visione distorta di te e degli altri". Quindi ogni sentimento, sofferenza, o torto raccontato dalla persona " border " (bruttissimo termine che usero solo provvisoriamente per andare più veloce) è facilmente ignorabile, sminuibile, riducibile, ridimensionabile, ma non perché il border é effettivamente pazzo, ma perché per un loro sentirsi meno in colpa, o per deresponsabilizzarsi usano questo bias! Anche perché la visione distorta del borderline non è una visione fuori di testa o fuorviante dalla realtà, è solo una visione spesso troppo carica delle proprie emozioni ma che rimane lucida, la mia/nostra visone distorta non è tipo come se tu sei gentile con me e io penso che mi ami, o tu mi hai risposto male perché avevi una brutta giornata e io penso che mi odi o che sei cattivo o che mi vuoi uccidere che caz ne so hahah, la visione distorta é solo una visione carica di emozioni, tu sei stato gentile con me e a me ha fatto così tanto piacere che il mio cuore batte di gioia e sono sorpresa che qualcuno mi mostri tutta questa gentilezza e tatto e quindi l'emozione forte mi fa sentire in quel momento che tu sei una persona carina, tu più tardi mi hai risposto male e io incomincio ad avere ansia e preoccuparmi che tu possa starti allontanando, ma anche questa cosa che forse è la più distorta se la contestualizzi non ci vedi un sintomo, ma una persona dietro, se conoscessi che quella persona ha subito abbandoni importanti nella sua vita, situazioni importanti, traumatiche avvolte, situazioni di allontanamento e indifferenza alla sofferenza, puoi capire che essendo prima di tutto una persona reagisce ai traumi come tutte le persone, cioè stando super in allerta involontariamente ad ogni minimo presegnale di un possibile ritorno del evento, e questo fa semplicemente scivolare nel panico la persona col disturbo, per questo motivo sembra sempre che abbiamo bisogno di continue conferme, perché in effetti è così, ma non è sempre in un accezione morbosa o possessiva come si crede erroneamente per la tendenza a semplificare tutto. Di nuovo come ti ho consigliato prima, anche questo valutalo in base alla persona, perché davanti ci sarà sempre una persona, a cui hanno appioppato il nome di questa malattia perché semplicemente è una grossolana bussola che ti indica che tipo di problema quella persona ha più o meno. È una brava persona che tiene al partner? È una stronza che invece li usa e basta? Just humans
Scusa il pippone, l'ho ritenuto davvero importante, con l'ignoranza anche se dettata dalle migliori intenzioni si possono devastare vite che non lo meritano...
@@BaJinJi ho letto tutto e devo dire che ciò che hai scritto mi sta facendo riflettere molto.... È un bel modo di osservare questo problema/disturbo... Un modo molto più umano. Prenderò in considerazione ciò che mi hai scritto. Grazie mille e buon fortuna 💕
Tutto interessate. Ma. La terapeuta dovrebbe cercare di perdere il suo accento del sud. Cioè per essere meglio ascoltata dovrebbe pronunciare le parole in modo piano e in Italiano neutro. L accento del Sud rende alcune parole pronunciate in modo non chiaro. Scivolano via in mezzo al discorso sono stiracchiate ,. Chi si propone di parlate a un vasto pubblico dovrebbe perfezionare la sua dizione togliendo gli influssi dialettali.
incapacità di comunicazione diretta e motivata al portare alla comprensione, mancanza di empatia, prosa pesante e burocratica, parla come uscita da un libro, parlare cantilenante e poco chiaro, appare per nulla interessata a quel che dice,. pesantissimo accento. ma si è mai ascoltata parlare? e a queste persone dovremmo affidarci? ma davvero? impressionante.
Buonasera, Dottore. Ho 46 anni, e il disturbo di personalità borderline mi venne diagnosticato all'età di 19. Ciò che sta alla causa, nel mio caso, del problema, è una serie di abusi subiti da ragazzino (non me la sento di parlarne...). Riassumendo al massimo, solo verso i 25 anni mi sono reso conto di voler stare meglio. Anni di duro lavoro, e l'aiuto di famiglia ed amici, mi hanno portato ad una stabilità intorno all'80%. Ho risolto i problemi che spesso accompagnano il borderline (alimentazione, sostanze...), benché mi sia però, purtroppo, causato alcuni danni fisici (non mortali, per fortuna) che mi resteranno (preferirei non toccare la cosa in questa sede). Ma ci posso convivere. Ho una famiglia stupenda, ed ho veri amici. Non ho una compagna... Le relazioni sentimentali sono sempre stato un problema. Ho avuto moltissime partner, ma la mia storia più lunga è durata 4 anni. Tutte le altre invece sono finite prima di un anno. Quello che vorrei denunciare, è l'ignoranza e i preconcetti di tante, troppe persone, dalle quali venivo (e vengo ancora) discriminato. E' molto importante, è fondamentale, il lavoro di diffusione dell'informazione che Lei e la sua collega state facendo. Grazie!
Grazie per aver condiviso ❤
Ti capisco perfettamente,tu sono vicina,siamo molto simili e spesso mi sento l'ultima degli esseri umani...non è carino sentirsi sempre in difetto davanti ai compagni "di turno" soprattutto perché in gran parte ignoranti sotto ogni aspetto psicologico,mio e loro che spesso si sono evidenziati più patologici di me.... Un abbraccio e un bocca al lupo per tutto❤
Sei stato davvero forte nel riuscire ad affrontare la situazione. Ti stimo molto e ti sono vicina❤
❤
@@gabrielesimoneleva7203 io da persona vicinissima a una borderline ti dico con estrema sicurezza SIETE SPECIALI ,non allontanarti dalle persone che senti veramente che ti vogliono aiutare e abbi tanta fiducia in te stesso un abbraccio forte
Io ho tratti borderline, ma prima lo ero. Dopo 3 anni di terapie diverse e la gran voglia di uscire e di normalizzarmi con gli altri , ci sto riuscendo.
❤
Brava! Forza!
Prendi dei farmaci?
All'età di 20 anni mi è stato diagnosticato il disturbo borderline, insieme ad insonnia grave e debilitante, ansia, attacchi di panico, grave instabilità dell'umore, e per 12 anni ho abusato di sostanze pesanti, ne sono venuto fuori, ma tutt'ora sono in terapia farmacologica per il disturbo border...adesso ho 45 anni, ho imparato per grandi linee, a gestire il disturbo, ma sto sempre male...ho fatto anni di psicoterapia e non sono mai guarito, e non credo che si possa mai parlare di guarigione, solo di accettazione del disturbo e convivenza.
a mio avviso non esiste la guarigione
Siamo dispiaciuti per la tua esperienza, grazie per aver condiviso.
@@renatopuleo3704 devi volerla invece è può darsi che non vedi bene i passi che stai facendo. A me ha salvato la fede.
@@simonerossi7711 Anche io per un periodo mi sono avvicinato alla fede, suonavo la chitarra in un gruppo di preghiera, ma il , diciamo, benessere è durato poco, le vicissitudini della vita, hanno preso nuovamente ad affliggermi...ci sarebbe da parlarne per ore...
😮si anche per me e cosi
La chiave e' che quando si entra in questi stati di impotenza si attivano i meccanismi autodistruttivi,e nella vita spesso ci sono stati di impotenza purtroppo l impulsivita e i incapacita' a gestirlii porta queste persone a cercare vie di fuga come sesso promisquo o uso di sostanza ecc
Il primo video dov'è spiegato perfettamente il mio disturbo borderline grazie
Grazie a te 🙏
Appunto che vorrei fare da persona che ha questa patologia. Per forza i border non sono tutti uguali. Non siamo malattie, siamo persone che hanno una malattia. Anche dire "ho incontrato spesso questa malattia". No. Non avete incontrato spesso la malattia, avete incontrato spesso persone con questa malattia. Le parole sono importanti, soprattutto in un contesto come questo.
"Cambiare i propri schemi e i propri modi di essere" Cosa? Immaginate di stare dall'altro lato e sentire una cosa del genere, vi darebbe fiducia? Vi farebbe star bene sentire una cosa del genere? Io penso proprio di no.
Quando sono arrivata in terapia ho espressamente chiesto al mio terapeuta di cambiarmi, di insegnarmi come stare al mondo, e sono arrivata a una tale richiesta dopo un percorso fatto di dolore, di odio per me stessa, dopo aver rinnegato me stessa e essermi stampata in fronte la scritta "Errore". Lui mi ha detto No. Non c'è nulla che non vada in te, capiamo insieme perché pensi di dover essere cambiata. Da lì siamo partiti, mi ha aiutata e mi aiuta a costruire un dialogo con le parti di me ferite, mi aiuta ad ascoltarmi, a consolarmi e a perdonarmi, e se sbaglio non mi dice mai che sbaglio. Tratta ogni situazione senza giudizio, il giudizio rimane sempre fuori dalla terapia, siamo guidati da ciò che è orientato al rispetto di me stessa. Cambiare i propri modi di essere ha implicito un giudizio, i propri modi di essere sono sbagliati e vanno cambiati. Secondo me questa non è una bella cosa e non è il messaggio che dovrebbe passare nel trattamento di questa patologia.
Non discuto sulle varie tipologie di trattamento, non sono una psicologa ne niente del genere, sono solo una persona che ha una patologia, ma ci tenevo a sottolineare il fatto che chi soffre di questa patologia si sente sbagliato, così sbagliato da non poter essere amato ne di essere meritevole di alcun che. Si sente sbagliato per conto suo senza che i terapeuti ci mettano il carico, per questo vorrei invitarvi a farci più attenzione.
grazie mille !
Siamo persone non "border" e soffriamo tantissimo quando vediamo gli altri farsi una famiglia, fare carriera e noi avere queste stupide emozioni in mezzo alle scatole e fare finta di essere come tutti gli altri
C'è un Dio che ci AMA non dimenticarlo mai, non siamo mai soli❤
Grazie 😊
Grazie dell'ottima interlocuzione e consigli
Grazie mille a te 😌
Grazie 🌹
È brutto... Ho pensato al suicidio in adolescenza, prendevo pillole a caso di nascosto e oggi purtroppo ne pago le conseguenze. Ho avuto un adolescenza orribile, iniziato tutto dalla scuola con i compagni di classe che ti prendevano in giro e non solo anche i professori ti buttavano giù, cosi ho cambiato scuola, ho trovato amici ma erano per lo piu amici tossici e me ne sono liberata una volta diplomata. Sono stata molestata tante volte ma non ho mai avuto il coraggio di dirlo ai miei genitori. Oggi ho 25 anni mi sento meglio ma non ho fatto nessuna terapia, sono fidanzata con un bellissimo ragazzo e purtroppo a volte lo ferisco per questi attacchi, sono aggressiva quando mi parte l'embolo e quando succede mi chiudo per giorni a casa e sto male perche non voglio ritornare come prima, soffro di insonnia, piango per i sensi di colpa, riappare periodicamente la depressione.
È stata protagonista anche la musica nella mia adolescenza, la musica perche ascoltavo in modo alternato musica triste e subito dopo musica allegra, influenzando molto il mio cambiamento di umore. Dormivo il giorno e la notte stavo sveglia, ogni giorno facevo cose ripetitive come controllare i social maniacalmente, ordinare e magari dopo un minuto vestiti sparsi in giro, lavarsi o ballare facendo gli stessi identici passi o toccando cose o mobili allo stesso punto.
Cari genitori controllate i vostri figli e parlate di piu con loro, strappategli dalle mani il telefonino e dategli un po più di liberta di vivere
A me e mio fratello i genitori ci hanno causato il problema. Mi dispiace non avergli messo una pa lla in fronte quando ero bambino
Grazie per aver condiviso 🙏
Non si guarisce,si impara a gestirlo e conviverci. Io sono borderline e sono in psicoterapia da sei anni. Sono migliorati la reattività ed ho preso consapevolezza del mio disturbo
Sono piu che altro ragazze ad avere questo problema, ce ne ho una anche di fronte casa oltre che nell'ambito del lavoro. Sono incredibili ci vai al manicomio, Hanno diverse personalità ma tutte collegate tra di loro forse per distribuire la sofferenza e inoltre cambiano il tono delle voce e hanno ricordi vaghi. Credo pero semplicemente che il loro cuore sia ferito a causa dell'ambiente invalidante
La persona non è la malattia. Credo che sia deformazione professionale chiamare il paziente col nome della sua malattia. Ma capitemi che non è incoraggiante. Abbiamo un nome e un cognome, ma anche " paziente" semplicemente andrebbe bene. Sinceramente io ho una madre con questo disturbo e io la chiamo " mamma" no " border". Fastidiosissimo.
ma tanto la gente non capirà mai come un borderline si sente... alcuni psichiatri manco danno il tempo di parlare il più delle volte e magari arrivano a conclusioni affrettate. Io non so più cosa pensare... chiunque, anche gli psicopatici, si sentono in dovere di sminuire un borderline, che poi dagli psicopatici fa ancora più ridere... dato che in primis stanno loro male. Io ormai mi sto abituando al mio dolore e alla mia solitudine... si sono un Border e non posso farci niente
Ma poi di fanno sta diagnosi e poi non hliene frega niente di accompagnarti ad un percorso di miglioramento, non di guarigione, di miglioramento!
Poi per fare un borderline civuole un narcisista!!
Sono borderline e sto facendo un percorso. Tutta questa paura non la ritrovo. Siamo persone prima che pazienti e appunto siamo stati vittime di genitori carnefici. Xchè dopo aver già subito ci ritroviamo ad essere rifiutati dal resto della società?
e se consideri che anche gli psicopatici ci ridono in faccia, è triste.
Vorrei sapere se una persona sui 50 anni che non ha mai fatto terapia puo avere speranza di guarire...
Spero di uscirne...
Sono stanco di vedere le persone soffrire per i miei attacchi
Anch'io
@@LiviaJapan ce la facciamo si!!!
Soprattutto se trovi persone che come noi condividono le proprie esperienze per prendere spunto dai loro lati di forza... L'importante è visualizzare un obbiettivo... E ho notato che abbiamo in molti una cosa in comune... Ma qui non mi sento a mio agio a rivelare determinate cose...
E sbirciando nel tuo canale.... Ho percepito la stessa problematica che ha portato anche me in questo filo di rasoio... Quando vuoi ci sono e ci siamo🤩
Ma lo fa con gli estranei e con i famigliari
@@patriziapassera-nf6cjnon capisco se affermazione o domanda
E un supporto anche a chi ci vive accanto
Io faccio anche terapia EMDR, x elaborare i traumi
Da 44anni sono in cura C.S.M. per disturbo personalita' paranoide...Come posso guarire in modo definitivo?
Io sono borderline, e non so se bisogna convivere con la malattia, ho paura di sì.
Parlane con un professionista esperto per chiarire questo aspetto. Accettare è il primo passo per cambiare 🫂
Come si può far avvicinare una persona borderline ad una terapia, quando questa si rifiuta?
Bella domanda, grazie! Non è semplice… spesso succede che con il tempo la persona accetta che ha bisogno di aiuto. Stare vicino ed essere di supporto fa la differenza 😌
Ho ascoltato diverse spiegazioni su questo disturbo date che ho un famigliare che ne è affetto, ma continuo a sentire spiegazioni molto diverse tra loro... Per esempio qui si dice che un soggetto borderline si rende conto che i suoi scatti di ira sono un suo problema, mentre ho sentito molte altre spiegazioni in cui si dice che non è consapevole di questo suo problema e riversa quindi le colpe sul mondo esterno e sugli altri. Sono un po' confuso
direi che quello è più il narcisismo. Il borderline ha attacchi di rabbia o paranoie , ad esempio, nella coppia, per la paura dell'abbandono , ma si rende conto dopo e si sente ancora più male perché ha sensi di colpa che lo mangiano. L'unico modo per conviverci o sorpassare i possibili momenti in cui riappare in modo forte è riuscire a sentire i campanelli d'allarme, per pugno differenti, prima che ci siano delle crisi e riuscire a marginarle e imparare il più possibile a parlarne , anche con le persone accanto a noi, a come ci si sente nel momento. Purtroppo questo disturbo può alleviarsi in certi periodi , ma ritornare e avere nuovi picchi in momenti fragili della vita o instabili (per la sua visione) . La cosa più difficile è imparare a gestire l'emotività , e i meccanismi mentali che vanno poi a riversarsi sulle relazioni (amore o amicizia che sia ) .
A me hanno diagnosticato questo disturbo, forse posso esserti utile nella risposta, se parti dal presupposto che siamo individui come tutti, e che abbiamo ognuno delle personalità diverse come tutti, (esatto! Il disturbo di personalità non ci rende tutti uguali nella personalità 😂 ) viene automatico pensare che alcuni magari non soni consapevoli ma perché sono loro persone poco consapevoli dei propri sbagli, e altri invece si, ma perché sono proprio loro persone che sanno ammettere gli sbagli, poi dipende anche da altre cose, ok sarà anche borderline, non sta a significare niente se non una sofferenza schematica che ha in comune con altri esseri umani, ma che persona è ? É una persona strafottente? È una persona che tiene agli altri? È una persona arrogante, gentile, menefreghista o premurosa? Capisci da te chi sarebbe dispiaciuto di aver perso il controllo e chi non se ne fregherebbe un ca..
Lo dico di cuore per te e per il tuo familiare, è molto sciocco cercare di capire il disturbo in sé invece del tuo familiare, sapere delle nozioni puo aiutare a capire come mai sembra soffrire tanto avvolte o sembra avere scatti di ira o qualsiasi altra cosa che puoi trovare brutta per lui e per te da vivere, ma cercare di costruirsi in testa un immagine di un 'perfettamente borderline' é un bias anche abbastanza pericoloso perché potrebbe finire con l'essere involontariamente (nel tuo caso poiché vado in buona fede) stigmatizzante. Ti faccio un piccolo esempio perché mi sta molto a cuore che la gente comprenda cosi che nessuno debba subirla ed è stato una fonte di enorme sofferenza per me, la frase decontestualizzata "il border ha una visione distorta di se e degli altri" è pericolosa messe nelle mani sbagliate di qualcuno che potrebbe abusare di te e dopo negarlo e sminuire i tuoi sentimenti e racconti perché hai un disturbo borderline e quindi "hai una visione distorta di te e degli altri". Quindi ogni sentimento, sofferenza, o torto raccontato dalla persona " border " (bruttissimo termine che usero solo provvisoriamente per andare più veloce) è facilmente ignorabile, sminuibile, riducibile, ridimensionabile, ma non perché il border é effettivamente pazzo, ma perché per un loro sentirsi meno in colpa, o per deresponsabilizzarsi usano questo bias! Anche perché la visione distorta del borderline non è una visione fuori di testa o fuorviante dalla realtà, è solo una visione spesso troppo carica delle proprie emozioni ma che rimane lucida, la mia/nostra visone distorta non è tipo come se tu sei gentile con me e io penso che mi ami, o tu mi hai risposto male perché avevi una brutta giornata e io penso che mi odi o che sei cattivo o che mi vuoi uccidere che caz ne so hahah, la visione distorta é solo una visione carica di emozioni, tu sei stato gentile con me e a me ha fatto così tanto piacere che il mio cuore batte di gioia e sono sorpresa che qualcuno mi mostri tutta questa gentilezza e tatto e quindi l'emozione forte mi fa sentire in quel momento che tu sei una persona carina, tu più tardi mi hai risposto male e io incomincio ad avere ansia e preoccuparmi che tu possa starti allontanando, ma anche questa cosa che forse è la più distorta se la contestualizzi non ci vedi un sintomo, ma una persona dietro, se conoscessi che quella persona ha subito abbandoni importanti nella sua vita, situazioni importanti, traumatiche avvolte, situazioni di allontanamento e indifferenza alla sofferenza, puoi capire che essendo prima di tutto una persona reagisce ai traumi come tutte le persone, cioè stando super in allerta involontariamente ad ogni minimo presegnale di un possibile ritorno del evento, e questo fa semplicemente scivolare nel panico la persona col disturbo, per questo motivo sembra sempre che abbiamo bisogno di continue conferme, perché in effetti è così, ma non è sempre in un accezione morbosa o possessiva come si crede erroneamente per la tendenza a semplificare tutto. Di nuovo come ti ho consigliato prima, anche questo valutalo in base alla persona, perché davanti ci sarà sempre una persona, a cui hanno appioppato il nome di questa malattia perché semplicemente è una grossolana bussola che ti indica che tipo di problema quella persona ha più o meno. È una brava persona che tiene al partner? È una stronza che invece li usa e basta? Just humans
Scusa il pippone, l'ho ritenuto davvero importante, con l'ignoranza anche se dettata dalle migliori intenzioni si possono devastare vite che non lo meritano...
@@BaJinJi ho letto tutto e devo dire che ciò che hai scritto mi sta facendo riflettere molto.... È un bel modo di osservare questo problema/disturbo... Un modo molto più umano. Prenderò in considerazione ciò che mi hai scritto. Grazie mille e buon fortuna 💕
Per chi ha i genitori che pensa che sia borderline e i medici anno diagnosticato senza che io reagisca come posso fare
Ci metterò un po’ mi sa ma comunque se nn finirò sarò ( spero amato e compreso e… nn esistono parole…samadhi o il Bardo preferisco…nde
Tutto interessate. Ma. La terapeuta dovrebbe cercare di perdere il suo accento del sud. Cioè per essere meglio ascoltata dovrebbe pronunciare le parole in modo piano e in Italiano neutro. L accento del Sud rende alcune parole pronunciate in modo non chiaro. Scivolano via in mezzo al discorso sono stiracchiate ,. Chi si propone di parlate a un vasto pubblico dovrebbe perfezionare la sua dizione togliendo gli influssi dialettali.
Difficile uscirne.Aumenta con l età..il mio e' dato da shock nell' infanzia....di e' sviluppato dai 22/23 anni in su....
Con l'età dovrebbe calare non aumentare
Grazie per aver condiviso.
I disturbi di personalita per definizione non possono essere guariti.si puo curare e migliorare a volte
Concordo!
Pattern e trigger sono parole inglesi, io mi domando perchè ???
Vedo con chi ho a che fare che il suo essere è sempre lo stesso anche peggio con il passare del tempo
Non si guarisce
Spoiler: Non si guarisce, si impara a conviverci.
Un border dalla rabbia potrebbe anche uccidere una persona
Non si rende conto di quello che stà facendo
incapacità di comunicazione diretta e motivata al portare alla comprensione, mancanza di empatia, prosa pesante e burocratica, parla come uscita da un libro, parlare cantilenante e poco chiaro, appare per nulla interessata a quel che dice,. pesantissimo accento. ma si è mai ascoltata parlare? e a queste persone dovremmo affidarci? ma davvero? impressionante.
Pienamente d'accordo con te
bravi