Grazie per questi contenuti ragazzi! Io vivo ad Amsterdam da 3 anni e mi rendo sempre piú conto che noi italiani all'estero siamo visti quasi come "traditori della patria" o persone che scelgono la strada piú facile (vorrei vedere loro che affrontano le mille difficoltà che un trasferimento all'estero comporta) ma questo servizio da voce alla verità. Ai mille aspetti che portano un persona a tale scelta, con tutti i pro e contro. Grazie veramente!
Grazie a te Simone per le belle parole! Siamo felici di essere riusciti a raccontare una storia che rappresenta anche te, e tantissime altre persone che vivono la tua stessa esperienza!
Uno dei problemi dell'Italia è la glorificazione della sofferenza. Se anche fosse la via più facile (e non lo è) non ci sarebbe niente di sbagliato, anzi, dobbiamo chiederci perchè è più facile e come rendere più facile la vita anche nel nostro paese.
@@elenabaldi5299il punto è che non dovrebbero trasferirsi e iniziare a fare qualcosa per cambiare, non è impossibile. Se te ne vai come pensi di cambiare?
@@qwerty778 ma perché qualcuno dovrebbe farsi carico dei problemi di un paese che nemmeno gli consente di avere un lavoro dove guadagnare abbastanza da vivere da solo?
Sto per partire per un volontariato ESC in Danimarca, lavorando in una scuola internazionale. Questo perché il mio sogno di diventare insegnante qui è stato stroncato dalle leggi e dai concorsi ridicoli di questo paese, non voglio fare la fame e dover pagare solo per avere FORSE il diritto di lavorare. Ragazzi andatevene tutti se potete, non abbiate paura perché l'Italia non ci merita. Grazie ragazzi di Will per questi contenuti e grazie anche perché ancora voi ci credete in questo paese
Grande, sono d'accordissimo con te, in Italia si ha la sensazione di avere lo stato contro. Anch 'io mi trovo nella tua stessa condizione, quest'anno dovrò decidere se andare o restare.
Sono a Copenhagen da quasi 1 anno. Qua per la magistrale (MSc in Chemistry) se lavori 42h/mese e studi in Danimarca ricevi l'su che sono +600€/mese da spendere come vuoi. Oltre a questo la cultura, la mentalità, le opportunità mi hanno convinto a restare in questo paese ben oltre la fine della magistrale. Certo che non è tutto rosa e fiori e i problemi ci sono sempre tutti i giorni, ma pesando tutto la mia situazione attuale è molto più favorevole che in Italia. Tra l'altro sono pieno di amici e di contatti che in Italia neanche mi sognavo, altri magari si possono sentire soli (e capita, mi è capitato) ma sembra strano dirlo ma a livello sociale qua sono messo molto, ma molto, meglio che in Italia. Questa è la mia esperienza, ti faccio gli auguri per il tuo futuro e le tue scelte 😃🤘🏻
Il prossimo reportage fatelo su Milano e raccontate di come si faccia la fame in quel posto, ma nonostante ciò le persone continuano a fingere che vada tutto bene
@@Emanuele_Vittoriola differenza è che a New York hai una prospettiva sia di guadagni che di qualità della vita. A Milano arrivi impiegato e rimani impiegato
io sto da dio a milano, se lavori per grossi gruppi com deloitte, accenture, pwc, capgemini, kpmg se lavori duro puoi raggiungere livelli altissimi... io personalmente ho lavorato per due gruppi internazionali di tlc poi mii sono aperto la mia azienda (4 anni fa) , oggi ho 30 dipendenti (mi occupo di consulenza e sviluppo di soluzioni software) .... non è impossibile
@@FinnegansTape Non sto generalizzando, so bene che per molte posizioni la vita a milano è difficile, ma è molto più facile per gli stessi ruoli a roma? a verona? a napoli? oppure a palermo? un cameriere oppure un operaio a napoli oppure a roma fa una vita cosi facile rispetto a milano? direi di no... quindi quello che velovo evidenziare è che a milano il costo medio è più alto perchè ci sono più possibilità di scalare rispetto ad altri posti in italia. Se faccio un paragone tra milano e San Francisco, abbiamo lo stesso salto, a san francisco hai 10 volte la possibilità di scalare rispetto a milano...ma se fai il cameriere fai fatica a vivere (molta più che a milano). Indendevo dire solo questo.
Cosa è l'Europa per te? "Alla fine è tutto quello che ho". Vorrei abbracciare questa ragazza! Vivo a Bruxelles e la testimonianza del ragazzo rispecchia fedelmente la fotografia sociale del posto. I ragazzi italiani sono tantissimi, nelle istituzioni siamo in centinaia. A prescindere dalle esperienze personali, ho sempre l'impressione che il mondo degli expat non abbia l'attenzione della classe politica. Condivido appieno il pensiero del ragazzo che sosteneva un giorno di tornare per lavorare al servizio del Paese e renderlo migliore. Se solo ci rendessimo conto di ciò che potremmo costruire.. Servizio stupendo, magari potrebbe essere l'inizio di una rubrica! Grazie Will
Bravissima e brava redazione. Che bel video! Mi lascia un po’ di nostalgia ed amaro per non aver colto questa opportunità 20 anni fa, e nonostante abbia viaggiato moltissimo credo che sia qualcosa che spingerò i miei figli, se lo vorranno, a fare. Il mondo è un posto meraviglioso e noi europei siamo fortunati.
Sto vedendo il video dagli Stati Uniti e dopo 4 anni in Sudamerica, ora ne sto facendo 3 negli USA...bel video, complimenti a tutta la redazione e beh, un po' di orgoglio per l'Europa c'è sempre, anche oltreoceano
Sono un avvocato di 56 anni e vivo in una città del sud Italia e posso dire con certezza che la vs. generazione è molto più avanti della nostra. Non pensate e sentite a nessuno andate avanti sempre e comunque e, soprattutto, ricordate che nessuno deve entrare nelle vostre scelte personali, date seguito sempre ai vs. istinti.
Vero 🎉 ma per L’Erasmus dei quattrini da parte comunque ci vogliono . Avrei voluto farlo in Germania ma 300mila lire mensili erano davvero poche allora ! E le borse erano poche. Ora va di lusso .
Bellissimo contenuto. Ammiro profondamente il vostro lavoro. Nel mio piccolo e facendo tutto da solo, cerco sempre di portare qui contenuti completi ed informativi e capisco profondamente quanto sia difficile. I miei più sinceri complimenti 👏
Vi seguo da poco ma mi piacciono molto sia i contenuti, che lo stile divulgativo, sempre supportato dai dati e con un tono mai sopra le righe. Grazie 🙏
ho vissuto dal 2018 al 2023 in Spagna ad Almería, tra le piú povere provincie di tutto il paese. Ci sono arrivato grazie ad un progetto di volontariato europeo chiamati (all'epoca) Erasmus+ e ora EVS. Lavoravo con contratto a tempo indeterminato nel settore della cultura e degli eventi dal vivo. Ho deciso di tornare per fare un corso di formazione aggiuntivo al mio attuale background, e ora è quasi un anno che sono nuovamente in Italia. Con tutta onestà, cercando di essere il piú franco e meno condizionato possibile, penso sia stato uno degli errori piú grandi della mia vita. Ripensandoci ora, avrei preferito rimanere all'estero e fare anche un lavoro più umile rispetto alle mie qualifiche che tornare. Cercando di cogliere il lato positivo, per l'ennesima volta ho dimostrato a me stesso l'ovvio. Qua non bisogna tornare mai, se non per le vacanze o a trovare la famiglia.
Bellissimo video, mi ha fatto emozionare sentire le diverse storie di noi italiani "erranti". Anche io sono stato all'estero con l'Erasmus+ e ho sentito il brivido di poter scegliere di abitare a Berlino, ma gli eventi mi hanno riportato subito in Italia. Complmenti ancora Will 👏👏👏
Vivo in New Zealand da oramai 12 anni ed ho passato tutta la trafila di Visa, Residence ecc. Molti della mia generazione (ho 50 anni) non hanno compreso tutte le possibilita' che la Comunita' Europea ci ha messo a disposizione, la liberta di movimento all-interno della EU e' una di queste ma la lista e' infinita e credo, si dovrebbe parlare molto di piu di queste cose. Grazie del Video
Bellissimo video, su un tema importante. Fatto anche molto bene! Mi permetto di integrare un'informazione da medico italiano che vive in Germania. Se vivi all'estero per più di 1 anno, bisogna iscriversi all'AIRE (l'anagrafe degli italiani expat), una volta iscritto acquisisci un paio di diritti, voto all'estero, utilizzo del consolato,però perdi l'assistenza sanitaria italiana. In pratica se vivi all'estero non puoi prendere un aereo e farti curare in Italia (come è stato raccontato nel video). Spero di aver aggiunto un informazione utile! A presto!
Video molto interessante, ho apprezzato che venissero prese in considerazione anche mete teoricamente meno "ambite" dagli expat, come la Slovenia e la Croazia.
Grazie! Ci sembrava molto importante riuscire a raccontare la realtà di città meno raccontate, ma con comunque tantissimi italiani che riescono a trovare il proprio posto ideale in cui vivere!
Da 1 anno e mezzo vivo in giro per l'Europa, intervisto expat e confermo tutto quello che avete raccontato, soprattutto ad Amsterdam e Parigi. Bellissimo video! Anche se vorrei sapere ancora di più delle storie delle tante persone che avete incontrato, farete un secondo video con maggiori approfondimenti? P.S. In Europa secondo me c'è ancora tanto che si può fare per chi è freelance o imprenditore. Grazie per il video :)
Io lavoro all'estero in Polonia da 8 anni e sono ricercatrice in campo agricolo. E mi sono rivista in molti punti e anch'io ho deciso di rimanere in Polonia a lavorare per tutti i ringraziamenti e le approvvazioni che ricevo dal mio responsabile che mi spingono ogni volta di dare di piu'. Inoltre qui cominciamo a lavorare alle 7/8 di mattina fino alle 15. E come ho sentito da molte ragazze non ho paura di girare alla sera. Qui ci sono bus che girano fino alla sera e anche puoi chiedere un taxi guidato da una donna se ti vuoi sentire piu' sicura. Grazie per il video adesso mi sento meno sola.
A Gennaio partirò per il mio terzo Erasmus in Svezia (prima in Finlandia e Repubblica Ceca) e sarà l'ultimo prima di una futura partenza fuori l'Italia. Ciò che mi sono reso conto viaggiando e vivendo fuori l'italia con questa estrema facilità è proprio la consapevolezza che essere europei ed avere la cittadinanza europea sia un qualcosa, e anche un privilegio, vicino a noi più di quanto si possa immaginare. Viaggiare senza frontiere e vivere fuori come se fossi a casa mia è una libertà pazzesca che chi sta fuori i confini EU può soltanto sognare la notte. p.s, grazie per il bellissimo video
Ho visto tanti video, ma vi voglio fare i complimenti: montaggio, inquadrature, luci. Ogni scena è poi legata alle altre. E'chiaro che il servizio è stato pensato e poi girato. Devo dire che da un punto di vista tecnico vi fanno fatti solo i complimenti. Essendo in parte troll, vi faccio però notare che più che raccontare una storia, voi usate spezzoni di frasi detti da altri per raccontare la 'vostra' verità. Meno ospiti e meno tagli, Dai ciao.
Io ho fatto dei Training Cooperation Activity con l'Erasmus+ e un tirocinio di mobilità transnazionale in Spagna e li consiglio a tutti. È bellissimo e molto formativo sotto ogni aspetto 🥰😍🤩 purtroppo il servizio civile europeo non l'ho potuto fare per superamento dell'età però l'avrei fatto a occhi chiusi❤ 🇪🇺🇮🇹!
@@mattel__8774 io i training cooperation activity li ho fatti mentre facevo l'università mentre il tirocinio di mobilità transnazionale ma puoi farli quando vuoi in realtà, mentre stavo cercando lavoro finita l'università
Una nota sulla questione espressa dal ballerino, legata alle Fondazioni Lirico Sinfoniche: non è vero che ci sia un "obbligo di legge" di avere un corpo di ballo, ma nello Statuto di ciascuna FLS è evidenziato l'impegno di proporre programmi lirici, sinfonici e di balletto, con artisti propri e non. Aggiungiamo anche che, se anche ci fossero più corpi di ballo, uno per Fondazione, ciò non porterebbe necessariamente a un assorbimento di tutti i potenziali lavoratori del settore, dal momento che, tenendo conto della compagnia con il più alto numero di assunti (T. alla Scala) stiamo parlando di 80 elementi. 80 elementi, per 14 fondazioni, sono 1120 posti di lavoro. Quindi la questione lavoro in "grandi teatri" è più complessa di così, come anche il perché non ci sono più compagnie, bisognerebbe studiare tutto il periodo di crisi economica dei Teatri, che nasce negli anni 90 e persiste ancora oggi, e analizzare tutto il processo di risanamento delle FLS, che non per nulla è durato quasi 10 anni. La questione delle compagnie private è complessa, da una parte c'è una connivenza di scuole di danza e professionisti che collaborano con Compagnie che notoriamente sottopagano i ballerini oppure assumono in maniera irregolare, dall'altra la legislazione italiana propone un sistema di Finanziamento pubblico per il settore delle performing arts con numerose barriere all'entrata e una mancanza di politiche di incentivo al mecenatismo, basti pensare che esiste una legge che propone incentivi fiscali alle donazioni verso enti culturali, ovvero Art Bonus, che tuttavia è applicabile solo per finanziamenti ad enti pubblici. Mi rendo conto che il video non poteva soffermarsi troppo su questo tema, ma ci tenevo a specificare due cose dato che comunque l'argomento "lavoro artistico" è stato accennato.
Mi sono trasferito a marzo ad Amburgo e mi sto rendendo sempre più conto di quanto l'Italia sia "arretrata". Qui mi sento "aiutato". Interessante anche come gli italiani che incontro qua siano molto più avanti come mentalità in confronto a un italiano medio in Italia, dove solitamente c'è una mentalità molto provinciale.
Verissimo e di certo non migliorerà!! Stiamo diventando una paese di vecchi che deciderà x i giovani !! Ragazzi andate all’estero , formatevi e tornate a cambiare e migliorare questo paese che sta tornando al medioevo ! Quanto mi dispiace!! Vi abbraccio tutti ragazzi… sono anziana e spero tanto in voi !!
Belle parole Gabriele 🙂Anche se in realtà tanti italiani medi ce li siamo portati anche qui, come quelli che restano solo perché "mi danno il reddito di cittadinanza" ma chiaramente sono una manciata, non tutti. La maggior parte stanno bene, come me e come te... cari saluti da Dachau
Dipende che persone frequenti: dalle mie esperienze all'estero ho conosciuto solo gente superficiale che ti guardava sempre storto, mentre qui in Italia di gente in gamba ne conosco parecchia. Probabilmente sei capitato nell'ambiente giusto che ti ha indirizzato, mentre magari se ti spingi in altri posti troverai buzzurri come qui
Sono dentista a Parigi da 10 anni dopo l'erasmus e confermo gli aiuti sociali per casa e famiglia, meno tasse che in Italia, molti più servizi pubblici funzionali e opportunità per i giovani : il mio primo studio l'ho aperto a 30 anni! Impossibile in Italia. Riguardo la sanità però, qui molte cose sono gratuite, con tariffe statali fisse e le assicurazioni private sono obbligatoriamente pagate almeno a metà dai datori di lavoro. Per cui andare dal dentista e non pagare nulla qui è possibile P. S. Pasticceria Simona top, ci sono passato proprio ieri 🍰
Io sto pianificando di andare in Svizzera ad intraprendere una carriera in Finanza e a studiare la, sto anche pianificando di studiare in Irlanda, in Italia oggi purtroppo non ci sono più tante opportunità e i lavori non pagano abbastanza e credo questo sia il motivo principale del perché tanti italiani se ne vanno
Sto provando a ritornare dopo più di 10 anni, ero partito che ne avevo scarso 21. Un recruiter mi ha chiesto "Che cosa significa per te tornare in Italia, Milano o Bologna?" la mia risposta è stata "Mia mamma e Papà che possono chiamarmi su un numero Italiano e non su whatsapp".
Secondo me il video è stato fatto in parte male. Il problema non sono le argomentazioni che possono essere anche giusti (e di cui concordo in parte), ma dal video sembra quasi che tutti quelli che si trasferiscono riescono a trovare tutto a ottime condizioni. A Parigi ci sono appartamenti da 10-15 metri quadrati che vengono affittati anche a 800-1000€ al mese e con tutto rispetto nemmeno a Milano si affittano un appartamento così piccolo per un affitto così alto. Non sto dicendo che a Milano gli affitti siano bassi, anzi... In Italia Milano e Roma sono le città più care d'Italia, ma con 1000€ magari si riesce a trovare dei monolocali o bilocali da 40-50 metri quadri. OK che a Parigi guadagni mooolto di più, ma bisogna anche pagare molto di più di affitto e molti non rimangono nel centro di Parigi ad abitare ma vanno nelle provincie fuori, il che significa farsi anche ore di viaggio come pendolari (non come viene detto nel video che in 10-15 minuti arrivi ovunque). Una cosa non troppo corretta da parte di chi va all'estero è che poi tornano in in Italia a farsi curare. Troppo comoda così... Molti hanno denigrato il nostro paese x una questione lavorativa perché si lavora troppo e si viene pagati meno rispetto ad altro paesi europei, xò una volta che vai all'estero e vedi che si guadagna molto di più, allora puoi anche permetterti di pagarti la sanità del paese che ti ospita o pagarti l'assicurazione medica che ti copra. Non che denigri il nostro paese, te ne vai e poi ritorni quando ti fa comodo perché stai male e devi farti curare... Troppo comoda così! A casa mia si dice "Hai voluto la bicicletta? E mo pedali...". Troppo bello pagare le tasse in un altro paese e poi ricevere assistenza sanitaria in Italia. Se le tasse le paghi all'estero la sanità te la usufruisci all'estero. Sarebbe come lanciare la pietra e poi tirare indietro la mano!! Se tutti facessimo così, cioè se tutti andassimo all'estero per lavorare, pagando all'estero le tasse e poi tornassero tutti in Italia per farci curare dalla sanità pubblica italiana, manderemmo in fallimento il nostro sistema sanitario italiano. Per me dovrebbero fare una legge che chi decide di andarsene all'estero per lavoro, x studio o x fare impresa, se poi vuole tornare in Italia x farsi curare o entra con un'assicurazione oppure vanno nel privato. Altrimenti pagano le tasse in Italia!!
Guarda che non puoi tornare in Italia e farti curare dalla sanità pubblica se sei residente all’ estero. Se sei residente ed iscritto all’ aire perdi i diritti italiani di medico di base sanità ecc
L'Italia è un paese di idealismi immateriali. Idealismi: -pensioni e pensionati: inutile sottolineare come siano le uniche categorie realmente protette in Italia, in virtù della loro estrema forza elettorale; se la legge Fornero è stata la doccia fredda di fronte la quale la stessa senatrice proponente si è messa a piangere, le successive Quote 100+ sono ritornate sull' allucinazione collettiva che i diritti debbano essere garantiti a prescindere dalle proprie capacità economiche; -sanità: la sanità in Italia si basa su una struttura giuridica che impone l'uso e l'abuso della medicina difensiva nella pratica clinica, in modi tali che i medici esteri potrebbero definire solamente "medicina paranoica"; in aggiunta in Italia curiamo persone che non contribuiscono alla salute della nazione ma che, con tutte le buone ragioni, hanno cercato una vita al di fuori dell'Italia. Questi valori in gran parte giusti diventano idealismi, quando non sono sostenuti da un tessuto economico che fornisca la "materia" per finanziarli. In Italia siamo in questo "impasse", termine francese più italiano che mai.
I ragazzi che decidono di andare all'estero per lavorare è difficile dire qualcosa perché le decisioni sono sue nei primi tempi dovranno soffrire un po' ma poi si ci abitua ma il loro cuore ♥️ rimane in Italia il mondo giovanile degli ultimi tempi è difficile analizzarlo questo mondo che per sua condizione è in continuo movimento ed evoluzione i ragazzi di oggi vogliamo tutto e subito anche se a volte non sanno fare niente
Bravo per questo reportage ! Sono Francese e sto imparando l’italiano. Ho appena scoperto il vostro canale, complimenti per i vostri contenuti ! Quindi Sono iscritto sul vostre canale : per migliorare il mio italiano con migliaia di contenuti interressanti. Come diciamo in Francia : « d’une pierre deux coups » (google dice : « due piccioni con una fava » 🤔)
Sono Europeo anche io. Nato nel Sud Italia, ho fatto Erasmus nel 95, tra i primi della mia facoltà e ho poi vissuto e lavorato in 5 Paesi europei. Attualmente sono in Spagna. Non avete accennato alle pensioni che come la sanità in molti Paesi europei è supportata da assicurazioni private. In Italia gli stipendi lordi non sono bassi. Sono bassi gli stipendi netti. E dove finisce la differenza tra lordo e netto? A pagare per sanità e pensioni di milioni di persone che a suo tempo hanno versato meno di quanto stanno consumando in risorse pubbliche. Oggi i giovani pagano per i diritti acquisti dei nonni e dei genitori. Non si può avere botte piena e moglie ubriaca. A meno di non fare i furbetti del trolley..rino... come faccio anche io.
Nei paesi scandinavi c'è una pressione fiscale più alta di quella italiana, con l'unica differenza che loro si portano a casa 3.000 euro netti in media e hanno dei servizi eccellenti
@@Todd_il_fungo ok, tu saresti disposto a fare l'imprenditore in un Paese Scandinavo? Io personalmente, come imprenditore preferisco più Paesi come Irlanda o Estonia in cui pago pochissime imposte e poi i collaboratori si aprono la loro bella pagina iva e se vogliono vivere in Paesi Scandinavi sono contento per loro e si pagano le proprie imposte.
Complimenti 🎊 avrei voluto pure io andare in Erasmus a quei tempi ma non ebbi modo di farlo era più difficile e complesso ottenere la borsa di studio . Che poi in Germania almeno non bastava per viverci . Hai fatto bene tanta stima .
@@qwerty778 non morirei di fame ma non pagandole posso lavorare la metà degli anni e il resto della vita me la godo con i soldi di tasse risparmiate ed invesite a mio solo vantaggio. Se vivessi in Italia pagherei il 50% di imposte e dovrei lavorare il doppio degli anni. Con le mie imposte manterrebbero politici e vari dirigenti pubblici stra-pagati. No, preferisco tenerli io tutti i soldi che produco e pagare per i servizi sanitari o di altro genere di cui ho bisogno
Questo video mi fa venire voglia di partire, anche se lasciare il mio Paese mi spaventa…mi sembra di voltare le spalle ai sacrifici che ha fatto la mia famiglia prima di me
Bellismo video, condivido molto i temi trattati, non biasimo chi decide di andarsene anzi, hanno avuto un gran coraggio, ma credo che chi decide di restare ne abbia di piu. Se tutti adottassero questa mentalità tra 10/20 anni questo paese sarà un paese per vecchi che andrà sempre peggio su tutti i temi trattati : sicurezza, stipendi, mentalità ,uguaglianza. Bisognerebbe cercare di cambiare le cose piuttosto che cercare fortuna altrove. Con questo auguro tanta fortuna a chi ha deciso di spostarsi , non sono qui a giudicare
Buon giorno e un abbraccio a tutti gli Italiani che sono all'estero per lavoro lo so che il vostro cuore ♥️ è rimasto in Italia ma avete fatto bene ad andare all'estero a cercarvi un lavoro spero grandemente che un giorno l'Italia potrà dare ai giovani tanto lavoro lo so soffrite per la lontananza della famiglia ma avete scelto questo lavoro per garantire un vostro futuro e benessere ragazzi nella vita si fanno sacrifici per vivere meglio un abbraccio grande 🫂 a tutti Dio vi benedica sempre
Un giorno mi spiegherete come ogni singola cosa fatta da queste persone è ottenibile da persone non benestanti . Parlate di università e di erasmus come se fosse una possibilità di tutti ma è una opzione per privilegiati . Quindi ditemi come io italiano di 28 anni con alle spalle esperienze di vita meno invidiabili , molto meno , e una famiglia economicamente svantaggiata, cosa dovrei fare per ottenere le stesse cose?
L'università pubblica in Italia non è troppo costosa. Il costo delle tasse universitarie è proporzionale all'ISEE della famiglia. E tante università mettono a disposizione degli alloggi a cui si può accedere tramite dei bandi
@@Tot.giacomo si la so la storiella , ma i soldi , la liquidità, la devi avere per muoverti , per mangiare , per tutto il resto . Ti dico una cosa straordinariamente ovvia ma che evidentemente te e molti altri non sanno , non tutti gli italiani hanno condizioni economiche favorevoli . Alcuni fanno gli stagionali agricoli , le badanti , operai etc . Magari i tuoi genitori in un periodo erano disoccupati e magari andavano pure alla caritas ma ehi con l'isee basso ....
@@alessandoroolivi7368 Io son figlio di un operaio e di una commessa part time. Sia io che mia sorella studiamo all'università senza dover lavorare per contribuire alle spese. Sicuramente il sacrificio c'è, ma riusciamo ad andare avanti senza farci mancare nulla. Tuttavia capisco che ci siano delle situazioni più precarie per molti italiani. Ho voluto solo controbattere per non far sembrare che all'università ci vadano solo figli del ceto medio-alto
Mah, io vengo da una famiglia come quella che descrivi eppure l'università l'ho fatta grazie a borse di studio e lavorando. Ho fatto l'Erasmus mettendo da parte i soldi piano piano. Pure io dopo lo stage all'estero mi sono trasferito in Germania ed ero senza un soldo e non ho mai ricevuto aiuti significativi da parte della mia famiglia ma ho sempre lavorato o vinto borse di studio. Certo che intorno a me vedo persone che hanno fatto un terzo della fatica e dei sacrifici che ho fatto io e non vedono quanto la ricchezza delle proprie famiglie li abbia fatti partire 20 metri prima di molti altri, però ti garantisco che spendere tempo a pensare a come fare a partire e a quanto sei svantaggiato non ti aiuterà a fare le valigie. Le persone benestanti hanno come vantaggio solo più tempo di noi per stare fermi, possono insomma permettersi di aspettare senza conseguenze.
@@francescobruno985 quando io volevo andare all'università sono stato lavorare in campagna perché in casa non c'erano soldi , fidati che ci sto provando da anni a fare quello che voglio fare ma i limiti economici sono oggettivi. Io sapevo già a 16 anni dopo avere provato a fare intercultura che non potevo permettermi nulla proprio per quello , i soldi . La capacità , la propensione , le competenze , i meriti etc gli anni spesi a cercare di migliorarsi e realizzare qualcosa senza i soldi bhe non servono a nulla . Comunque questo canale si sa che abbia un target di benestanti istruiti , borghesi . Non parlano a quelli come me . " ora vi spiego dopo aver fatto la raccolta delle patate , delle cipolle , mele kiwi etc per anni che avete sprecato il vostro tempo solo perché nati nel contesto sbagliato " meglio parlare dei giovani che si sono trasferiti e fanno i ballerini o i musicisti in orchestra o lavorano in qualche ufficio in Belgio .
Ciao ragazz*, scusate il commento a bruciapelo ma pensavo di provare anche io un'esperienza all'estero e non saprei dove andare ne come trovare lavoro... un po' dal video un po' da sentito dire pensavo di scegliere tra Danimarca, Belgio, Olanda, Slovenia o Austria... oggi lavoro nel digital e con l'inglese me la cavicchio (ma si può sempre migliorare!)... sapete darmi qualche suggerimento per cercare gruppi o altro per approfondire la vita in queste nazioni con chi ha già fatto questo percorso?
Ciao! Proviamo a lasciarti qui qualche suggerimento iniziale: la Danimarca è abbastanza impegnativa economicamente parlando, soprattutto all'inizio. Però, c'è l'enorme vantaggio che se sei iscritto all'università e contemporaneamente lavori lo Stato ti concede una sorta di retribuzione extra. In questo modo sei pagato per studiare e lavorare. Belgio, Olanda e Austria: molto cari ma con stipendi altrettanto alti e ottimo equilibrio vita privata-lavorativa. Sei sei metereopatico questi tre Paesi sono un po' impegnativi. Slovenia, per le testimonianze che abbiamo avuto, è un Paese molto tranquillo con buone università, dove però gli stipendi non sono altrettanto alti. Sicuramente però ha tanta natura e un buon work-life balance! In tutte le destinazioni l'inglese è piuttosto fondamentale, e va beh questo puoi immaginarlo: se ti iscrivi all'università, devi avere un attestato che certifica il tuo livello di conoscenza I vari gruppi FB sono sempre molto utili, sai del tipo: "italiani a Copenhagen" "italiani a Lubiana" ecc... E ti consigliamo anche di dare un occhio qui: social-rights.campaign.europa.eu/work_it?gad_source=1 In ogni caso, provare e andare (se si ha la possibilità) è sempre un'ottima idea: impari tanto del Paese in cui vivi (e da cui sei partito) e tanto di te stesso!
Anche io faccio parte di questa categoria: Erasmus, progetti internazionali e ora Marie curie phd a Copenhagen. Tutto quello che vedete nel video è semplicemente insostenibile. I paesi europei non dovrebbero competere e “rubarsi” i giovani a vicenda. L’Europa dovrebbe veramente cambiare questo trend, io come ingegnere accademico vorrei lavorare in tutta Europa, ma poter vivere nel mio paese. Perché non lo capiscono….
Perché gli altri paesi europei hanno capito quanto i nuovi lavoratori siano superficiali e per attirarli a sé hanno pensato di trasformare le loro città più famose (perché se vai nelle periferie è peggio dell'Italia) in delle specie di paese dei balocchi per lavoratori giovani, dove tutto ciò che è brutto (criminalità, inefficienze, difficoltà a trovare un alloggio...) viene nascosto sotto un tappeto mentre il resto è costruito a misura loro. Ecco fatto: creata un'oasi per mercenari senza valori
@@riccardob7142 Hai ragione. Esci 20km da Copenhagen e non c’è più niente. Le persone non “vivono in bicicletta” ma tutto vanno in macchina, i treni (a diesel) arrivano in ritardo o spariscono, non tutti parlano inglese, ti rubano la bicicletta come in qualsiasi città, ecc. Si sono saputi vendere bene… è solo un paese alla fine, con tutti i pregi e problemi di un paese normale. Per questo mi rode il doppio perché non ci manca niente, spero solo che sia un periodo, basterebbe veramente poco per rimettersi in sesto.
Una volta, avrete potuto venire a Londra. Purtroppo, dopo la Brexit, non è più possibile. Non dovrete sottovalutare l’unione europea. I danni che la Brexit ha causato in Inghilterra sono terribili; per la cultura, per l’economia, per la vita quotidiana. La Brexit ha rovinato l’Inghilterra.
In questo video vedo tristemente che abbiamo abitudini di sfruttare cosa viene pagato da altri contribuendo ad altre economie... Tornate in Italia ed usare la sanità Italiana invece di quella di dove si vive, a meno di farlo come non residente (essere cittadini non conta) è mentire e frodare lo stato italiano. Mi trovo per l'unica ragione sensata che ho sentito nel video all'estero, in Lussemburgo: il salario... Il resto cosa ne penso? Molto focus sulle nuove generazioni, i miei figli hanno un mondo pensato per loro. Ma non vedo una nazione pensata per fare rimanere le persone, soprattutto chi viene da Paesi con condizioni di vita più semplici e clima temperato tenderà a voler rientrare. La domanda è se esiste un meccanismo europeo per bilanciare questo così tra le lezioni, perché finora nessuno dei video che ho visto esamina tutto il ciclo di vita di una persona ed i relativi costi/ricavi che ci sono. È un trend molto lungo di cui parlare e dubito che le nazioni che hanno dei benefici da questa struttura possano pensare di cambiarla. Oltre a questo le nazioni più grandi di cui si parla nel video (esclusa la Francia che secondo me non è stata correttamente analizzata) sono paesi che hanno meno abitanti di una regione italiana, densità abitative da quartiere residenziale a villette, complessità ortografica da pianura padana... Non so, notte cose che ci sono all'estero nei grandi centri urbani italiani non sono semplicemente organizzabili... L'unica cosa che resta alla fine è il gap salariale, ed anche su quello è tutto relativo alla dimensione della nazione. Una nazione che ha costi di ricerca e sviluppo minimi e che quindi non investe su quello, ma importa le competenze dall'estero, ha automaticamente dei punti di tasse che può togliere od investire altrove, in servizi. Una nazione che è grande quanti un quartiere di Roma ha indubbiamente molto vantaggi rispetto ad un paese come l'Italia (o la Francia, la Spagna e la Germania) che devono fare i conti con una struttura più complessa e con costi necessariamente più elevati... Fa molta tristezza vedere che ci siano persone così miopi da pensare che la propria esperienza all'estero sarebbe oro per una condizione locale italiana apparentemente migliore ma non applicabile... Facciamo un esercizio e mettiamo a vivere ad Amsterdam tutti gli abitanti di Parigi o di Roma, vediamo che problemi comporta... Poniamo pure un esempio di altri servizi, di cui, a parte per l'Erasmus, sono pagati dallo stato Italiano: pensate veramente che il bilancio del ministero dell'istruzione sia basato sulle rette versate dagli studenti? Quanti soldi ogni anno lo stato italiano investe in quel settore? Se poi all'estero troviamo le strade spianate nei mondi del lavoro lo dobbiamo ai fatto che forse le università italiane non fanno così schifo... E non sono pagate dalla nazione dove si va a lavorare, sono pagate dai contribuenti italiani. Quindi doppio danno, il costo per generare un laureato che poi viene utilizzato all'estero invece che in Italia... E che poi quando sta male, siccome la sanità all'estero funziona peggio, rientra in Italia e magari si fa curare con la tessera sanitaria che arriva ancora a casa dai suoi genitori perché non ha mai comunicato il cambio di residenza... Triplo danno. Poi si mette i soldi da parte, rientra in Italia e vive in ritiro perché in Italia costa tutto meno, quadruplo danno. E magari si prende la pensione sociale italiana, quinto danno, oltre al fatto che magari resta a vivere in Italia e sfrutta la sanità italiana a 65 anni quando questa serve realmente, sesto danno. In un disegno del genere, l'Europa dov'è? Mentre si matura questa coscienza e si fanno i conti vi prego: se avete scelto di vivere all'estero restate all'estero, non rientrate in Italia. Anche io ho scelto di emigrare e per coerenza non rientrerò mai in Italia, mi sono iscritto all'aire e se rientro in Italia ed ho bisogno della sanità la pago... Per me quindi non è questione di essere traditori della patria, ma correnti con le proprie scelte e secondo me, le scelte sbagliate si devono pagare e non può essere la comunità a farlo (il mitico pantalone)
Bravo, hai centrato il punto. Tutti parlano di Stato che ti deruba ma i nostri cari expat non è che facciano diversamente, con la differenza che loro regalano forza lavoro ad altri stati. Questo dimostra quanto chi emigra in realtà non è così diverso da chi ci governa. Massimo rispetto per la coerenza che hai avuto, non è da poco
@@riccardob7142 il problema è che queste cose sono considerate cosa da poco. Probabilmente posso in Italia abbiamo molti residenti che non sono italiani, che sono venuti qui a godersi la pensione in santa pace, passando però sull'economia dello stato... In tutte le nazioni europee si ha diritto alla sanità locale. Un conto è oro vivere in Lussemburgo dove la sanità, pure essendo pubblica funziona con un rimborso post prestazione in misura di reddito e scelte del governo, un conto è vedersi assegnare o scegliere un medico di base ed avere accesso alle prestazioni sanitarie aggrattise... In quel caso chi paga? Qui in Lussemburgo se non paghi non hai i servizi... In Italia paghi il ticket... Alla fine i costi sono simili, ma devi avere il grano all'estero per curarti, in Italia no... Costituzionalmente, Meno che non sia stata modificata, chi ha diritto alle prestazioni sanitarie è il cittadino, non il residente...
Tornate in Italia, vi aspettiamo e portate le vostre esperienze. Abbandonare il proprio paese non è una cosa a lungo termine possibile. Parla una che ha viaggiato tanto.
@@MistyfireRSM che io credo che i vantaggi fuori dall’Italia siano più flessibilità del lavoro, meno pressione fiscale e quindi meno welfare, meno burocrazia, più efficenza e soprattutto più produttività. Meno pubblico e più privato. Poi approfondire ogni aspetto necessita ore e ovviamente ogni stato é diverso dall’altro, generalizzare non è proprio corretto.
@@GioRocchi ovviamente è cosa nota quello che hai scritto 🙄 ma non ho compreso perché il documentario abbia detto a parere tuo cose non corrette . Semplicemente ha mostrato il risultato di quello che hai detto . A mio pensare lo sradicamento dei valori sociali nazionali sarà accelerato negli anni a venire .
Il video parla di persone che fanno lavori sussidiati, nessun riferimento alla produttività ma si cita come motivo di permanenza all’estero la mobilità in bicicletta 😂
Che l'Italia possa diventare più "europea" e attrarre i giovani proprio come riescono queste splendide capitali mostrate nel video. 🤞🇪🇺
Magari, ma ne dubito fortemente più che una questione di partiti credo che sia una questione di mentalità.
@@Alexpaltri dove vivi?
@@maxper75Perché?
Più europea?hanno appena approvato l’autonomia differenziata ♻️
l'Italia è già molto Europea. Impoverire il mediterraneo in favore dei paesi scandinavi/nordici è esattamente l'obiettivo dell'Unione Europea
Grazie per questi contenuti ragazzi! Io vivo ad Amsterdam da 3 anni e mi rendo sempre piú conto che noi italiani all'estero siamo visti quasi come "traditori della patria" o persone che scelgono la strada piú facile (vorrei vedere loro che affrontano le mille difficoltà che un trasferimento all'estero comporta) ma questo servizio da voce alla verità. Ai mille aspetti che portano un persona a tale scelta, con tutti i pro e contro. Grazie veramente!
Grazie a te Simone per le belle parole! Siamo felici di essere riusciti a raccontare una storia che rappresenta anche te, e tantissime altre persone che vivono la tua stessa esperienza!
Traditori della patria però se delocalizzi la tua impresa sei un imprenditore vincente
Uno dei problemi dell'Italia è la glorificazione della sofferenza. Se anche fosse la via più facile (e non lo è) non ci sarebbe niente di sbagliato, anzi, dobbiamo chiederci perchè è più facile e come rendere più facile la vita anche nel nostro paese.
@@elenabaldi5299il punto è che non dovrebbero trasferirsi e iniziare a fare qualcosa per cambiare, non è impossibile.
Se te ne vai come pensi di cambiare?
@@qwerty778 ma perché qualcuno dovrebbe farsi carico dei problemi di un paese che nemmeno gli consente di avere un lavoro dove guadagnare abbastanza da vivere da solo?
Sto per partire per un volontariato ESC in Danimarca, lavorando in una scuola internazionale. Questo perché il mio sogno di diventare insegnante qui è stato stroncato dalle leggi e dai concorsi ridicoli di questo paese, non voglio fare la fame e dover pagare solo per avere FORSE il diritto di lavorare. Ragazzi andatevene tutti se potete, non abbiate paura perché l'Italia non ci merita.
Grazie ragazzi di Will per questi contenuti e grazie anche perché ancora voi ci credete in questo paese
In bocca al lupo e buona permanenza in Danimarca, hai fatto la scelta giusta :)
Grande, sono d'accordissimo con te, in Italia si ha la sensazione di avere lo stato contro. Anch 'io mi trovo nella tua stessa condizione, quest'anno dovrò decidere se andare o restare.
@@malachia8590 Alla fine cosa hai deciso di fare?
Interessante commento, infatti a me piacerebbe tanto raccontare tutte le storie degli italiani all'estero per dimostrare proprio come ci si sta.
Sono a Copenhagen da quasi 1 anno. Qua per la magistrale (MSc in Chemistry) se lavori 42h/mese e studi in Danimarca ricevi l'su che sono +600€/mese da spendere come vuoi. Oltre a questo la cultura, la mentalità, le opportunità mi hanno convinto a restare in questo paese ben oltre la fine della magistrale. Certo che non è tutto rosa e fiori e i problemi ci sono sempre tutti i giorni, ma pesando tutto la mia situazione attuale è molto più favorevole che in Italia. Tra l'altro sono pieno di amici e di contatti che in Italia neanche mi sognavo, altri magari si possono sentire soli (e capita, mi è capitato) ma sembra strano dirlo ma a livello sociale qua sono messo molto, ma molto, meglio che in Italia.
Questa è la mia esperienza, ti faccio gli auguri per il tuo futuro e le tue scelte 😃🤘🏻
Il prossimo reportage fatelo su Milano e raccontate di come si faccia la fame in quel posto, ma nonostante ciò le persone continuano a fingere che vada tutto bene
Si fa la fame anche a new york, anche a Londra è Parigi, temo...
@@Emanuele_Vittoriola differenza è che a New York hai una prospettiva sia di guadagni che di qualità della vita. A Milano arrivi impiegato e rimani impiegato
io sto da dio a milano, se lavori per grossi gruppi com deloitte, accenture, pwc, capgemini, kpmg se lavori duro puoi raggiungere livelli altissimi... io personalmente ho lavorato per due gruppi internazionali di tlc poi mii sono aperto la mia azienda (4 anni fa) , oggi ho 30 dipendenti (mi occupo di consulenza e sviluppo di soluzioni software) .... non è impossibile
@@FinnegansTape Non sto generalizzando, so bene che per molte posizioni la vita a milano è difficile, ma è molto più facile per gli stessi ruoli a roma? a verona? a napoli? oppure a palermo? un cameriere oppure un operaio a napoli oppure a roma fa una vita cosi facile rispetto a milano? direi di no... quindi quello che velovo evidenziare è che a milano il costo medio è più alto perchè ci sono più possibilità di scalare rispetto ad altri posti in italia. Se faccio un paragone tra milano e San Francisco, abbiamo lo stesso salto, a san francisco hai 10 volte la possibilità di scalare rispetto a milano...ma se fai il cameriere fai fatica a vivere (molta più che a milano). Indendevo dire solo questo.
❤ 🇪🇺 che meraviglia l Europa ( non la UE !)
Cosa è l'Europa per te? "Alla fine è tutto quello che ho".
Vorrei abbracciare questa ragazza! Vivo a Bruxelles e la testimonianza del ragazzo rispecchia fedelmente la fotografia sociale del posto. I ragazzi italiani sono tantissimi, nelle istituzioni siamo in centinaia. A prescindere dalle esperienze personali, ho sempre l'impressione che il mondo degli expat non abbia l'attenzione della classe politica. Condivido appieno il pensiero del ragazzo che sosteneva un giorno di tornare per lavorare al servizio del Paese e renderlo migliore. Se solo ci rendessimo conto di ciò che potremmo costruire..
Servizio stupendo, magari potrebbe essere l'inizio di una rubrica! Grazie Will
Ciao Antonio, vorrei trasferirmi anche io a Bruxelles, potrei farti qualche domanda in privato? Grazie :)
Ma queste "istituzioni" che farebbero, oltre a dare stipendi a migliaia di impiegati? Burocrazia pura.
Bravissima e brava redazione. Che bel video! Mi lascia un po’ di nostalgia ed amaro per non aver colto questa opportunità 20 anni fa, e nonostante abbia viaggiato moltissimo credo che sia qualcosa che spingerò i miei figli, se lo vorranno, a fare. Il mondo è un posto meraviglioso e noi europei siamo fortunati.
Sto vedendo il video dagli Stati Uniti e dopo 4 anni in Sudamerica, ora ne sto facendo 3 negli USA...bel video, complimenti a tutta la redazione e beh, un po' di orgoglio per l'Europa c'è sempre, anche oltreoceano
Ciao Claudio, in che modo riesci a fare 3 anni negli USA? Qualche azienda ti ha sponsorizzato?
@claudiofranchi8474 aiutami ad andare in SudAmerica! 😂
fa veramente venire la voglia di prendere tutto e partire!!!! E bellissimooo
Sono un avvocato di 56 anni e vivo in una città del sud Italia e posso dire con certezza che la vs. generazione è molto più avanti della nostra. Non pensate e sentite a nessuno andate avanti sempre e comunque e, soprattutto, ricordate che nessuno deve entrare nelle vostre scelte personali, date seguito sempre ai vs. istinti.
Indro Montanelli, con estrema lungimiranza, sintetizzava tutta la vicenda con questa frase: vedo unngra futuro per gli italiani, ma non per l'italia
Vero 🎉 ma per L’Erasmus dei quattrini da parte comunque ci vogliono . Avrei voluto farlo in Germania ma 300mila lire mensili erano davvero poche allora ! E le borse erano poche. Ora va di lusso .
ho amato questo contenuto. grazie. mi ha dato tanta speranza.
Bellissimo contenuto. Ammiro profondamente il vostro lavoro. Nel mio piccolo e facendo tutto da solo, cerco sempre di portare qui contenuti completi ed informativi e capisco profondamente quanto sia difficile. I miei più sinceri complimenti 👏
Vi seguo da poco ma mi piacciono molto sia i contenuti, che lo stile divulgativo, sempre supportato dai dati e con un tono mai sopra le righe. Grazie 🙏
ho vissuto dal 2018 al 2023 in Spagna ad Almería, tra le piú povere provincie di tutto il paese. Ci sono arrivato grazie ad un progetto di volontariato europeo chiamati (all'epoca) Erasmus+ e ora EVS.
Lavoravo con contratto a tempo indeterminato nel settore della cultura e degli eventi dal vivo. Ho deciso di tornare per fare un corso di formazione aggiuntivo al mio attuale background, e ora è quasi un anno che sono nuovamente in Italia.
Con tutta onestà, cercando di essere il piú franco e meno condizionato possibile, penso sia stato uno degli errori piú grandi della mia vita.
Ripensandoci ora, avrei preferito rimanere all'estero e fare anche un lavoro più umile rispetto alle mie qualifiche che tornare. Cercando di cogliere il lato positivo, per l'ennesima volta ho dimostrato a me stesso l'ovvio. Qua non bisogna tornare mai, se non per le vacanze o a trovare la famiglia.
Bravissima Giulia. Ottimo video. Il vostro canale è uno dei migliori per l'informazione a 360 gradi. 😊
Bellissimo video, mi ha fatto emozionare sentire le diverse storie di noi italiani "erranti". Anche io sono stato all'estero con l'Erasmus+ e ho sentito il brivido di poter scegliere di abitare a Berlino, ma gli eventi mi hanno riportato subito in Italia.
Complmenti ancora Will 👏👏👏
Vivo in New Zealand da oramai 12 anni ed ho passato tutta la trafila di Visa, Residence ecc. Molti della mia generazione (ho 50 anni) non hanno compreso tutte le possibilita' che la Comunita' Europea ci ha messo a disposizione, la liberta di movimento all-interno della EU e' una di queste ma la lista e' infinita e credo, si dovrebbe parlare molto di piu di queste cose.
Grazie del Video
❤❤❤ vi mando a tutti un abbraccione virtuale. Bravissima redazione!!
Bellissimo video, su un tema importante. Fatto anche molto bene! Mi permetto di integrare un'informazione da medico italiano che vive in Germania. Se vivi all'estero per più di 1 anno, bisogna iscriversi all'AIRE (l'anagrafe degli italiani expat), una volta iscritto acquisisci un paio di diritti, voto all'estero, utilizzo del consolato,però perdi l'assistenza sanitaria italiana. In pratica se vivi all'estero non puoi prendere un aereo e farti curare in Italia (come è stato raccontato nel video). Spero di aver aggiunto un informazione utile! A presto!
Un bellissimo reportage, siete bravissimi ragazzi, adoro il vostro modo di trasmettere bilanciato
Bellissimo video!
Bel video, molto interessante ! Grazie !
Non vedo l'ora di andarmene dall'italia :)
Bellissimo Video super interessante! ❤
Grazie Maurizio!
Verissimo! Ed è ormai da troppi anni che l'Italia offre pochissimo a chi studia ma non ha santi in paradiso
Un gran bel video, di elevata qualità contenutistica e tecnica. Immagino non sia stato semplice da realizzare! Complimenti davvero a voi di Will!
Video molto interessante, ho apprezzato che venissero prese in considerazione anche mete teoricamente meno "ambite" dagli expat, come la Slovenia e la Croazia.
Grazie! Ci sembrava molto importante riuscire a raccontare la realtà di città meno raccontate, ma con comunque tantissimi italiani che riescono a trovare il proprio posto ideale in cui vivere!
Da 1 anno e mezzo vivo in giro per l'Europa, intervisto expat e confermo tutto quello che avete raccontato, soprattutto ad Amsterdam e Parigi. Bellissimo video! Anche se vorrei sapere ancora di più delle storie delle tante persone che avete incontrato, farete un secondo video con maggiori approfondimenti? P.S. In Europa secondo me c'è ancora tanto che si può fare per chi è freelance o imprenditore. Grazie per il video :)
Io lavoro all'estero in Polonia da 8 anni e sono ricercatrice in campo agricolo. E mi sono rivista in molti punti e anch'io ho deciso di rimanere in Polonia a lavorare per tutti i ringraziamenti e le approvvazioni che ricevo dal mio responsabile che mi spingono ogni volta di dare di piu'. Inoltre qui cominciamo a lavorare alle 7/8 di mattina fino alle 15. E come ho sentito da molte ragazze non ho paura di girare alla sera. Qui ci sono bus che girano fino alla sera e anche puoi chiedere un taxi guidato da una donna se ti vuoi sentire piu' sicura. Grazie per il video adesso mi sento meno sola.
Mia sorella vive a Praga ma ha girato un po' in Europa. Le giro subito il video. Bellissimo lavoro
Questo video è Speranza. Viva l'Italia e Viva l'Europa!
Gran bel video, ottima qualità. Brava Will
A Gennaio partirò per il mio terzo Erasmus in Svezia (prima in Finlandia e Repubblica Ceca) e sarà l'ultimo prima di una futura partenza fuori l'Italia. Ciò che mi sono reso conto viaggiando e vivendo fuori l'italia con questa estrema facilità è proprio la consapevolezza che essere europei ed avere la cittadinanza europea sia un qualcosa, e anche un privilegio, vicino a noi più di quanto si possa immaginare. Viaggiare senza frontiere e vivere fuori come se fossi a casa mia è una libertà pazzesca che chi sta fuori i confini EU può soltanto sognare la notte.
p.s, grazie per il bellissimo video
Ho visto tanti video, ma vi voglio fare i complimenti: montaggio, inquadrature, luci. Ogni scena è poi legata alle altre. E'chiaro che il servizio è stato pensato e poi girato. Devo dire che da un punto di vista tecnico vi fanno fatti solo i complimenti. Essendo in parte troll, vi faccio però notare che più che raccontare una storia, voi usate spezzoni di frasi detti da altri per raccontare la 'vostra' verità. Meno ospiti e meno tagli, Dai ciao.
Bellissimo video!! diamo troppo per scontato l'importanza dell'europa..
La qualità si alzaaaaaa. Bel video
Bellissimo video, grazie!
one of the best videos of Will
Bellissimo video, complimenti
Wow! Bravissimi! Grazie 🤗
Video super interessante!
Gran concept.
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un video molto bello. grazie
Grazie!
bravi, bel video
Io e la mia ragazza viviamo a Barcellona da 4 anni. Purtroppo non ci sogniamo nemmeno per idea di tornare. È tristissimo ma è così
Che bel video!
Detto da te vale doppio 🧡
Io ho fatto dei Training Cooperation Activity con l'Erasmus+ e un tirocinio di mobilità transnazionale in Spagna e li consiglio a tutti. È bellissimo e molto formativo sotto ogni aspetto 🥰😍🤩 purtroppo il servizio civile europeo non l'ho potuto fare per superamento dell'età però l'avrei fatto a occhi chiusi❤ 🇪🇺🇮🇹!
Ma quei training/stage sono pagati oppure alla fine é un rimborso spese?
Ciao ma sononesperienza fatte attraverso l'università o possono farsi anche dopo?
@@mattel__8774 io i training cooperation activity li ho fatti mentre facevo l'università mentre il tirocinio di mobilità transnazionale ma puoi farli quando vuoi in realtà, mentre stavo cercando lavoro finita l'università
Una nota sulla questione espressa dal ballerino, legata alle Fondazioni Lirico Sinfoniche: non è vero che ci sia un "obbligo di legge" di avere un corpo di ballo, ma nello Statuto di ciascuna FLS è evidenziato l'impegno di proporre programmi lirici, sinfonici e di balletto, con artisti propri e non. Aggiungiamo anche che, se anche ci fossero più corpi di ballo, uno per Fondazione, ciò non porterebbe necessariamente a un assorbimento di tutti i potenziali lavoratori del settore, dal momento che, tenendo conto della compagnia con il più alto numero di assunti (T. alla Scala) stiamo parlando di 80 elementi. 80 elementi, per 14 fondazioni, sono 1120 posti di lavoro. Quindi la questione lavoro in "grandi teatri" è più complessa di così, come anche il perché non ci sono più compagnie, bisognerebbe studiare tutto il periodo di crisi economica dei Teatri, che nasce negli anni 90 e persiste ancora oggi, e analizzare tutto il processo di risanamento delle FLS, che non per nulla è durato quasi 10 anni.
La questione delle compagnie private è complessa, da una parte c'è una connivenza di scuole di danza e professionisti che collaborano con Compagnie che notoriamente sottopagano i ballerini oppure assumono in maniera irregolare, dall'altra la legislazione italiana propone un sistema di Finanziamento pubblico per il settore delle performing arts con numerose barriere all'entrata e una mancanza di politiche di incentivo al mecenatismo, basti pensare che esiste una legge che propone incentivi fiscali alle donazioni verso enti culturali, ovvero Art Bonus, che tuttavia è applicabile solo per finanziamenti ad enti pubblici.
Mi rendo conto che il video non poteva soffermarsi troppo su questo tema, ma ci tenevo a specificare due cose dato che comunque l'argomento "lavoro artistico" è stato accennato.
Io penso che l indipendenza sia fondamentale per progredire e andare avanti nella vita, anche mentalmente
bel servizio
Bellissimo contenuto!
Mi sono trasferito a marzo ad Amburgo e mi sto rendendo sempre più conto di quanto l'Italia sia "arretrata". Qui mi sento "aiutato". Interessante anche come gli italiani che incontro qua siano molto più avanti come mentalità in confronto a un italiano medio in Italia, dove solitamente c'è una mentalità molto provinciale.
Verissimo e di certo non migliorerà!! Stiamo diventando una paese di vecchi che deciderà x i giovani !! Ragazzi andate all’estero , formatevi e tornate a cambiare e migliorare questo paese che sta tornando al medioevo ! Quanto mi dispiace!! Vi abbraccio tutti ragazzi… sono anziana e spero tanto in voi !!
Belle parole Gabriele 🙂Anche se in realtà tanti italiani medi ce li siamo portati anche qui, come quelli che restano solo perché "mi danno il reddito di cittadinanza" ma chiaramente sono una manciata, non tutti. La maggior parte stanno bene, come me e come te... cari saluti da Dachau
Dipende che persone frequenti: dalle mie esperienze all'estero ho conosciuto solo gente superficiale che ti guardava sempre storto, mentre qui in Italia di gente in gamba ne conosco parecchia. Probabilmente sei capitato nell'ambiente giusto che ti ha indirizzato, mentre magari se ti spingi in altri posti troverai buzzurri come qui
@@paolapetitair989 L'estero solo per le "skills", poi si torna e ci si rimbocca le maniche. La nostra terra ha bisogno di noi
L'europa del nord è abbastanza deprimente se paragonato alla spagna, portogallo o l'italia e grecia
Complimenti ❤️
Sono dentista a Parigi da 10 anni dopo l'erasmus e confermo gli aiuti sociali per casa e famiglia, meno tasse che in Italia, molti più servizi pubblici funzionali e opportunità per i giovani : il mio primo studio l'ho aperto a 30 anni! Impossibile in Italia. Riguardo la sanità però, qui molte cose sono gratuite, con tariffe statali fisse e le assicurazioni private sono obbligatoriamente pagate almeno a metà dai datori di lavoro. Per cui andare dal dentista e non pagare nulla qui è possibile
P. S. Pasticceria Simona top, ci sono passato proprio ieri 🍰
Io sto pianificando di andare in Svizzera ad intraprendere una carriera in Finanza e a studiare la, sto anche pianificando di studiare in Irlanda, in Italia oggi purtroppo non ci sono più tante opportunità e i lavori non pagano abbastanza e credo questo sia il motivo principale del perché tanti italiani se ne vanno
Sto provando a ritornare dopo più di 10 anni, ero partito che ne avevo scarso 21.
Un recruiter mi ha chiesto "Che cosa significa per te tornare in Italia, Milano o Bologna?" la mia risposta è stata "Mia mamma e Papà che possono chiamarmi su un numero Italiano e non su whatsapp".
Secondo me il video è stato fatto in parte male. Il problema non sono le argomentazioni che possono essere anche giusti (e di cui concordo in parte), ma dal video sembra quasi che tutti quelli che si trasferiscono riescono a trovare tutto a ottime condizioni. A Parigi ci sono appartamenti da 10-15 metri quadrati che vengono affittati anche a 800-1000€ al mese e con tutto rispetto nemmeno a Milano si affittano un appartamento così piccolo per un affitto così alto. Non sto dicendo che a Milano gli affitti siano bassi, anzi... In Italia Milano e Roma sono le città più care d'Italia, ma con 1000€ magari si riesce a trovare dei monolocali o bilocali da 40-50 metri quadri. OK che a Parigi guadagni mooolto di più, ma bisogna anche pagare molto di più di affitto e molti non rimangono nel centro di Parigi ad abitare ma vanno nelle provincie fuori, il che significa farsi anche ore di viaggio come pendolari (non come viene detto nel video che in 10-15 minuti arrivi ovunque).
Una cosa non troppo corretta da parte di chi va all'estero è che poi tornano in in Italia a farsi curare. Troppo comoda così... Molti hanno denigrato il nostro paese x una questione lavorativa perché si lavora troppo e si viene pagati meno rispetto ad altro paesi europei, xò una volta che vai all'estero e vedi che si guadagna molto di più, allora puoi anche permetterti di pagarti la sanità del paese che ti ospita o pagarti l'assicurazione medica che ti copra. Non che denigri il nostro paese, te ne vai e poi ritorni quando ti fa comodo perché stai male e devi farti curare... Troppo comoda così! A casa mia si dice "Hai voluto la bicicletta? E mo pedali...". Troppo bello pagare le tasse in un altro paese e poi ricevere assistenza sanitaria in Italia. Se le tasse le paghi all'estero la sanità te la usufruisci all'estero. Sarebbe come lanciare la pietra e poi tirare indietro la mano!! Se tutti facessimo così, cioè se tutti andassimo all'estero per lavorare, pagando all'estero le tasse e poi tornassero tutti in Italia per farci curare dalla sanità pubblica italiana, manderemmo in fallimento il nostro sistema sanitario italiano.
Per me dovrebbero fare una legge che chi decide di andarsene all'estero per lavoro, x studio o x fare impresa, se poi vuole tornare in Italia x farsi curare o entra con un'assicurazione oppure vanno nel privato. Altrimenti pagano le tasse in Italia!!
Guarda che non puoi tornare in Italia e farti curare dalla sanità pubblica se sei residente all’ estero. Se sei residente ed iscritto all’ aire perdi i diritti italiani di medico di base sanità ecc
Sono d’accordo con lei.
ottimo video, saluti brasiliani
Rare situazioni al giorno d'oggi in cui sentirsi fortunati di far parte dei giovani
L'Italia è un paese di idealismi immateriali.
Idealismi:
-pensioni e pensionati: inutile sottolineare come siano le uniche categorie realmente protette in Italia, in virtù della loro estrema forza elettorale; se la legge Fornero è stata la doccia fredda di fronte la quale la stessa senatrice proponente si è messa a piangere, le successive Quote 100+ sono ritornate sull' allucinazione collettiva che i diritti debbano essere garantiti a prescindere dalle proprie capacità economiche;
-sanità: la sanità in Italia si basa su una struttura giuridica che impone l'uso e l'abuso della medicina difensiva nella pratica clinica, in modi tali che i medici esteri potrebbero definire solamente "medicina paranoica"; in aggiunta in Italia curiamo persone che non contribuiscono alla salute della nazione ma che, con tutte le buone ragioni, hanno cercato una vita al di fuori dell'Italia.
Questi valori in gran parte giusti diventano idealismi, quando non sono sostenuti da un tessuto economico che fornisca la "materia" per finanziarli. In Italia siamo in questo "impasse", termine francese più italiano che mai.
Dovreste andare assolutamente in Irlanda! L'unico paese dell'UE con l'inglese come lingua ufficiale
L'Italia è un paese considerato molto arretrato.
So che la questione dei giovani che emigrano riguarda un po’ tutti i paesi europei e non solo l’Italia
I ragazzi che decidono di andare all'estero per lavorare è difficile dire qualcosa perché le decisioni sono sue nei primi tempi dovranno soffrire un po' ma poi si ci abitua ma il loro cuore ♥️ rimane in Italia il mondo giovanile degli ultimi tempi è difficile analizzarlo questo mondo che per sua condizione è in continuo movimento ed evoluzione i ragazzi di oggi vogliamo tutto e subito anche se a volte non sanno fare niente
29:53 cavolo e' una cosa tristissima... l'identita' culturale che rende unico un paese va piano piano svanendo...
Bravo per questo reportage !
Sono Francese e sto imparando l’italiano.
Ho appena scoperto il vostro canale, complimenti per i vostri contenuti ! Quindi Sono iscritto sul vostre canale : per migliorare il mio italiano con migliaia di contenuti interressanti.
Come diciamo in Francia : « d’une pierre deux coups » (google dice : « due piccioni con una fava » 🤔)
Sono Europeo anche io. Nato nel Sud Italia, ho fatto Erasmus nel 95, tra i primi della mia facoltà e ho poi vissuto e lavorato in 5 Paesi europei. Attualmente sono in Spagna. Non avete accennato alle pensioni che come la sanità in molti Paesi europei è supportata da assicurazioni private. In Italia gli stipendi lordi non sono bassi. Sono bassi gli stipendi netti. E dove finisce la differenza tra lordo e netto? A pagare per sanità e pensioni di milioni di persone che a suo tempo hanno versato meno di quanto stanno consumando in risorse pubbliche. Oggi i giovani pagano per i diritti acquisti dei nonni e dei genitori. Non si può avere botte piena e moglie ubriaca. A meno di non fare i furbetti del trolley..rino... come faccio anche io.
Nei paesi scandinavi c'è una pressione fiscale più alta di quella italiana, con l'unica differenza che loro si portano a casa 3.000 euro netti in media e hanno dei servizi eccellenti
@@Todd_il_fungo ok, tu saresti disposto a fare l'imprenditore in un Paese Scandinavo? Io personalmente, come imprenditore preferisco più Paesi come Irlanda o Estonia in cui pago pochissime imposte e poi i collaboratori si aprono la loro bella pagina iva e se vogliono vivere in Paesi Scandinavi sono contento per loro e si pagano le proprie imposte.
Complimenti 🎊 avrei voluto pure io andare in Erasmus a quei tempi ma non ebbi modo di farlo era più difficile e complesso ottenere la borsa di studio . Che poi in Germania almeno non bastava per viverci . Hai fatto bene tanta stima .
@@CLOUD-hb9dyma perchè se pagi le imposte come in scandinavia muori di fame?
@@qwerty778 non morirei di fame ma non pagandole posso lavorare la metà degli anni e il resto della vita me la godo con i soldi di tasse risparmiate ed invesite a mio solo vantaggio. Se vivessi in Italia pagherei il 50% di imposte e dovrei lavorare il doppio degli anni. Con le mie imposte manterrebbero politici e vari dirigenti pubblici stra-pagati. No, preferisco tenerli io tutti i soldi che produco e pagare per i servizi sanitari o di altro genere di cui ho bisogno
Questo video mi fa venire voglia di partire, anche se lasciare il mio Paese mi spaventa…mi sembra di voltare le spalle ai sacrifici che ha fatto la mia famiglia prima di me
Lotta per loro, per le persone che ti vogliono bene, non mollare mai
Diritti ed opportunità che i cittadini britannici hanno perso!!!
Bellismo video, condivido molto i temi trattati, non biasimo chi decide di andarsene anzi, hanno avuto un gran coraggio, ma credo che chi decide di restare ne abbia di piu. Se tutti adottassero questa mentalità tra 10/20 anni questo paese sarà un paese per vecchi che andrà sempre peggio su tutti i temi trattati : sicurezza, stipendi, mentalità ,uguaglianza. Bisognerebbe cercare di cambiare le cose piuttosto che cercare fortuna altrove. Con questo auguro tanta fortuna a chi ha deciso di spostarsi , non sono qui a giudicare
Buon giorno e un abbraccio a tutti gli Italiani che sono all'estero per lavoro lo so che il vostro cuore ♥️ è rimasto in Italia ma avete fatto bene ad andare all'estero a cercarvi un lavoro spero grandemente che un giorno l'Italia potrà dare ai giovani tanto lavoro lo so soffrite per la lontananza della famiglia ma avete scelto questo lavoro per garantire un vostro futuro e benessere ragazzi nella vita si fanno sacrifici per vivere meglio un abbraccio grande 🫂 a tutti Dio vi benedica sempre
Un giorno mi spiegherete come ogni singola cosa fatta da queste persone è ottenibile da persone non benestanti . Parlate di università e di erasmus come se fosse una possibilità di tutti ma è una opzione per privilegiati . Quindi ditemi come io italiano di 28 anni con alle spalle esperienze di vita meno invidiabili , molto meno , e una famiglia economicamente svantaggiata, cosa dovrei fare per ottenere le stesse cose?
L'università pubblica in Italia non è troppo costosa. Il costo delle tasse universitarie è proporzionale all'ISEE della famiglia. E tante università mettono a disposizione degli alloggi a cui si può accedere tramite dei bandi
@@Tot.giacomo si la so la storiella , ma i soldi , la liquidità, la devi avere per muoverti , per mangiare , per tutto il resto . Ti dico una cosa straordinariamente ovvia ma che evidentemente te e molti altri non sanno , non tutti gli italiani hanno condizioni economiche favorevoli . Alcuni fanno gli stagionali agricoli , le badanti , operai etc . Magari i tuoi genitori in un periodo erano disoccupati e magari andavano pure alla caritas ma ehi con l'isee basso ....
@@alessandoroolivi7368 Io son figlio di un operaio e di una commessa part time. Sia io che mia sorella studiamo all'università senza dover lavorare per contribuire alle spese. Sicuramente il sacrificio c'è, ma riusciamo ad andare avanti senza farci mancare nulla.
Tuttavia capisco che ci siano delle situazioni più precarie per molti italiani.
Ho voluto solo controbattere per non far sembrare che all'università ci vadano solo figli del ceto medio-alto
Mah, io vengo da una famiglia come quella che descrivi eppure l'università l'ho fatta grazie a borse di studio e lavorando. Ho fatto l'Erasmus mettendo da parte i soldi piano piano. Pure io dopo lo stage all'estero mi sono trasferito in Germania ed ero senza un soldo e non ho mai ricevuto aiuti significativi da parte della mia famiglia ma ho sempre lavorato o vinto borse di studio. Certo che intorno a me vedo persone che hanno fatto un terzo della fatica e dei sacrifici che ho fatto io e non vedono quanto la ricchezza delle proprie famiglie li abbia fatti partire 20 metri prima di molti altri, però ti garantisco che spendere tempo a pensare a come fare a partire e a quanto sei svantaggiato non ti aiuterà a fare le valigie.
Le persone benestanti hanno come vantaggio solo più tempo di noi per stare fermi, possono insomma permettersi di aspettare senza conseguenze.
@@francescobruno985 quando io volevo andare all'università sono stato lavorare in campagna perché in casa non c'erano soldi , fidati che ci sto provando da anni a fare quello che voglio fare ma i limiti economici sono oggettivi. Io sapevo già a 16 anni dopo avere provato a fare intercultura che non potevo permettermi nulla proprio per quello , i soldi . La capacità , la propensione , le competenze , i meriti etc gli anni spesi a cercare di migliorarsi e realizzare qualcosa senza i soldi bhe non servono a nulla . Comunque questo canale si sa che abbia un target di benestanti istruiti , borghesi . Non parlano a quelli come me . " ora vi spiego dopo aver fatto la raccolta delle patate , delle cipolle , mele kiwi etc per anni che avete sprecato il vostro tempo solo perché nati nel contesto sbagliato " meglio parlare dei giovani che si sono trasferiti e fanno i ballerini o i musicisti in orchestra o lavorano in qualche ufficio in Belgio .
Viva l'europa!
Ciao ragazz*, scusate il commento a bruciapelo ma pensavo di provare anche io un'esperienza all'estero e non saprei dove andare ne come trovare lavoro... un po' dal video un po' da sentito dire pensavo di scegliere tra Danimarca, Belgio, Olanda, Slovenia o Austria... oggi lavoro nel digital e con l'inglese me la cavicchio (ma si può sempre migliorare!)... sapete darmi qualche suggerimento per cercare gruppi o altro per approfondire la vita in queste nazioni con chi ha già fatto questo percorso?
Ciao! Proviamo a lasciarti qui qualche suggerimento iniziale: la Danimarca è abbastanza impegnativa economicamente parlando, soprattutto all'inizio. Però, c'è l'enorme vantaggio che se sei iscritto all'università e contemporaneamente lavori lo Stato ti concede una sorta di retribuzione extra. In questo modo sei pagato per studiare e lavorare.
Belgio, Olanda e Austria: molto cari ma con stipendi altrettanto alti e ottimo equilibrio vita privata-lavorativa. Sei sei metereopatico questi tre Paesi sono un po' impegnativi.
Slovenia, per le testimonianze che abbiamo avuto, è un Paese molto tranquillo con buone università, dove però gli stipendi non sono altrettanto alti. Sicuramente però ha tanta natura e un buon work-life balance!
In tutte le destinazioni l'inglese è piuttosto fondamentale, e va beh questo puoi immaginarlo: se ti iscrivi all'università, devi avere un attestato che certifica il tuo livello di conoscenza
I vari gruppi FB sono sempre molto utili, sai del tipo: "italiani a Copenhagen" "italiani a Lubiana" ecc...
E ti consigliamo anche di dare un occhio qui: social-rights.campaign.europa.eu/work_it?gad_source=1
In ogni caso, provare e andare (se si ha la possibilità) è sempre un'ottima idea: impari tanto del Paese in cui vivi (e da cui sei partito) e tanto di te stesso!
@@willmedia Grazie ragazz* 🙏
Che voglia di partire!!
Anche io faccio parte di questa categoria: Erasmus, progetti internazionali e ora Marie curie phd a Copenhagen. Tutto quello che vedete nel video è semplicemente insostenibile. I paesi europei non dovrebbero competere e “rubarsi” i giovani a vicenda. L’Europa dovrebbe veramente cambiare questo trend, io come ingegnere accademico vorrei lavorare in tutta Europa, ma poter vivere nel mio paese. Perché non lo capiscono….
Perché gli altri paesi europei hanno capito quanto i nuovi lavoratori siano superficiali e per attirarli a sé hanno pensato di trasformare le loro città più famose (perché se vai nelle periferie è peggio dell'Italia) in delle specie di paese dei balocchi per lavoratori giovani, dove tutto ciò che è brutto (criminalità, inefficienze, difficoltà a trovare un alloggio...) viene nascosto sotto un tappeto mentre il resto è costruito a misura loro. Ecco fatto: creata un'oasi per mercenari senza valori
@@riccardob7142 Hai ragione. Esci 20km da Copenhagen e non c’è più niente. Le persone non “vivono in bicicletta” ma tutto vanno in macchina, i treni (a diesel) arrivano in ritardo o spariscono, non tutti parlano inglese, ti rubano la bicicletta come in qualsiasi città, ecc. Si sono saputi vendere bene… è solo un paese alla fine, con tutti i pregi e problemi di un paese normale. Per questo mi rode il doppio perché non ci manca niente, spero solo che sia un periodo, basterebbe veramente poco per rimettersi in sesto.
I soldii i soldiiiiii❤
👏🏻
W L'ITALIA W L'EUROPA UNITA
13 minuti per dire che si trasferisce ma non ci vuole dire dove
1:50 ERASMUS ❤ 🌎
Video interessante... Se vi dovesse interessare un servizio sul vivere in Germania, contattatemi pure. 🙂 Cari saluti da Dachau
Una volta, avrete potuto venire a Londra. Purtroppo, dopo la Brexit, non è più possibile. Non dovrete sottovalutare l’unione europea. I danni che la Brexit ha causato in Inghilterra sono terribili; per la cultura, per l’economia, per la vita quotidiana. La Brexit ha rovinato l’Inghilterra.
La nostra generazione è europea, non italiana
Se avessi avuto internet e meno problemi a casa lo avrei provato pure io.
In questo video vedo tristemente che abbiamo abitudini di sfruttare cosa viene pagato da altri contribuendo ad altre economie... Tornate in Italia ed usare la sanità Italiana invece di quella di dove si vive, a meno di farlo come non residente (essere cittadini non conta) è mentire e frodare lo stato italiano. Mi trovo per l'unica ragione sensata che ho sentito nel video all'estero, in Lussemburgo: il salario... Il resto cosa ne penso? Molto focus sulle nuove generazioni, i miei figli hanno un mondo pensato per loro. Ma non vedo una nazione pensata per fare rimanere le persone, soprattutto chi viene da Paesi con condizioni di vita più semplici e clima temperato tenderà a voler rientrare. La domanda è se esiste un meccanismo europeo per bilanciare questo così tra le lezioni, perché finora nessuno dei video che ho visto esamina tutto il ciclo di vita di una persona ed i relativi costi/ricavi che ci sono. È un trend molto lungo di cui parlare e dubito che le nazioni che hanno dei benefici da questa struttura possano pensare di cambiarla. Oltre a questo le nazioni più grandi di cui si parla nel video (esclusa la Francia che secondo me non è stata correttamente analizzata) sono paesi che hanno meno abitanti di una regione italiana, densità abitative da quartiere residenziale a villette, complessità ortografica da pianura padana... Non so, notte cose che ci sono all'estero nei grandi centri urbani italiani non sono semplicemente organizzabili... L'unica cosa che resta alla fine è il gap salariale, ed anche su quello è tutto relativo alla dimensione della nazione. Una nazione che ha costi di ricerca e sviluppo minimi e che quindi non investe su quello, ma importa le competenze dall'estero, ha automaticamente dei punti di tasse che può togliere od investire altrove, in servizi. Una nazione che è grande quanti un quartiere di Roma ha indubbiamente molto vantaggi rispetto ad un paese come l'Italia (o la Francia, la Spagna e la Germania) che devono fare i conti con una struttura più complessa e con costi necessariamente più elevati... Fa molta tristezza vedere che ci siano persone così miopi da pensare che la propria esperienza all'estero sarebbe oro per una condizione locale italiana apparentemente migliore ma non applicabile... Facciamo un esercizio e mettiamo a vivere ad Amsterdam tutti gli abitanti di Parigi o di Roma, vediamo che problemi comporta... Poniamo pure un esempio di altri servizi, di cui, a parte per l'Erasmus, sono pagati dallo stato Italiano: pensate veramente che il bilancio del ministero dell'istruzione sia basato sulle rette versate dagli studenti? Quanti soldi ogni anno lo stato italiano investe in quel settore? Se poi all'estero troviamo le strade spianate nei mondi del lavoro lo dobbiamo ai fatto che forse le università italiane non fanno così schifo... E non sono pagate dalla nazione dove si va a lavorare, sono pagate dai contribuenti italiani. Quindi doppio danno, il costo per generare un laureato che poi viene utilizzato all'estero invece che in Italia... E che poi quando sta male, siccome la sanità all'estero funziona peggio, rientra in Italia e magari si fa curare con la tessera sanitaria che arriva ancora a casa dai suoi genitori perché non ha mai comunicato il cambio di residenza... Triplo danno. Poi si mette i soldi da parte, rientra in Italia e vive in ritiro perché in Italia costa tutto meno, quadruplo danno. E magari si prende la pensione sociale italiana, quinto danno, oltre al fatto che magari resta a vivere in Italia e sfrutta la sanità italiana a 65 anni quando questa serve realmente, sesto danno. In un disegno del genere, l'Europa dov'è? Mentre si matura questa coscienza e si fanno i conti vi prego: se avete scelto di vivere all'estero restate all'estero, non rientrate in Italia. Anche io ho scelto di emigrare e per coerenza non rientrerò mai in Italia, mi sono iscritto all'aire e se rientro in Italia ed ho bisogno della sanità la pago... Per me quindi non è questione di essere traditori della patria, ma correnti con le proprie scelte e secondo me, le scelte sbagliate si devono pagare e non può essere la comunità a farlo (il mitico pantalone)
Oggettivamente hai ragione
Bravo, hai centrato il punto. Tutti parlano di Stato che ti deruba ma i nostri cari expat non è che facciano diversamente, con la differenza che loro regalano forza lavoro ad altri stati. Questo dimostra quanto chi emigra in realtà non è così diverso da chi ci governa. Massimo rispetto per la coerenza che hai avuto, non è da poco
@@riccardob7142 il problema è che queste cose sono considerate cosa da poco. Probabilmente posso in Italia abbiamo molti residenti che non sono italiani, che sono venuti qui a godersi la pensione in santa pace, passando però sull'economia dello stato... In tutte le nazioni europee si ha diritto alla sanità locale. Un conto è oro vivere in Lussemburgo dove la sanità, pure essendo pubblica funziona con un rimborso post prestazione in misura di reddito e scelte del governo, un conto è vedersi assegnare o scegliere un medico di base ed avere accesso alle prestazioni sanitarie aggrattise... In quel caso chi paga? Qui in Lussemburgo se non paghi non hai i servizi... In Italia paghi il ticket... Alla fine i costi sono simili, ma devi avere il grano all'estero per curarti, in Italia no... Costituzionalmente, Meno che non sia stata modificata, chi ha diritto alle prestazioni sanitarie è il cittadino, non il residente...
In bici quando c'è il sole
Magari mi dessero la. Ittadinanza sammarinese 🇸🇲 😅
Che paese retrogrado l'italia
"perché restate?"
"Soldi."
Imprenditore in Italia: "i giovani non hanno voglia di lavorare". MAH.
Nato in Italia da emigrati arabi. Ora da italo-arabo sono emigrato negli states chi sa dove andranno i miei figli ?😅😂
mado avevo letto vivere a empoli..
Erasmus? Maccosa, la gente parte per avventura
Da Baby Boomer a Z...che sogno😊
I baby boomer sono i grandi boomer di adesso. Gente che vive di raccomandazioni "ataviche"
L O B O T O M I Z Z A T I. Non hanno neanche studiato a fondo la figura di Spinelli, il suo Diario europeo, le sue frequentaZIONi... Povera Italia!
Bello ma…cos’è diventata l’Europa oggi?!?
Bella questa propaganda pro UE in periodo di elezioni…
Tornate in Italia, vi aspettiamo e portate le vostre esperienze. Abbandonare il proprio paese non è una cosa a lungo termine possibile.
Parla una che ha viaggiato tanto.
Brutto da dire ma L Italia NO!!
Da emigrato, fuori dall’Unione Europea, allineare 34 minuti di puttanate non era facile
Me la spieghi per favore ?😅
@@MistyfireRSM che io credo che i vantaggi fuori dall’Italia siano più flessibilità del lavoro, meno pressione fiscale e quindi meno welfare, meno burocrazia, più efficenza e soprattutto più produttività. Meno pubblico e più privato. Poi approfondire ogni aspetto necessita ore e ovviamente ogni stato é diverso dall’altro, generalizzare non è proprio corretto.
@@GioRocchi ovviamente è cosa nota quello che hai scritto 🙄 ma non ho compreso perché il documentario abbia detto a parere tuo cose non corrette . Semplicemente ha mostrato il risultato di quello che hai detto . A mio pensare lo sradicamento dei valori sociali nazionali sarà accelerato negli anni a venire .
Il video parla di persone che fanno lavori sussidiati, nessun riferimento alla produttività ma si cita come motivo di permanenza all’estero la mobilità in bicicletta 😂
@@GioRocchi ora il Tuo commento si chiarifica . Concordo. 🤝