Avete dimenticato uno dei problemi più gravi; l'arco di acciaio che costituisce il ponte spinge (e sposta) le fondazioni alle estremità del ponte stesso. In particolare sul lato verso la Ferrovia, la pavimentazione tra il ponte e il preesistente edificio (ex F.S. ora una delle sedi della Regione del Veneto), si è sollevata e frantumata più volte. Questo costringe a continui controlli e manutenzione non solo della pavimentazione ma anche della staticità del ponte.
Errore dello studio esecutivo, non dell’architetto. Anche Rialto aveva questo problema ma lo hanno risolto subito costruendo i palazzi alle due basi, come contrappeso e per compattare il sottosuolo
Aggiungerei che per ovviare allo spostamento delle fondazioni che comportano un abbassamento dell'arco con incremento delle sollecitazioni mi sembra che sia stati messi in opera dei martinetti per ripristinare in continuazione la freccia iniziale. Speriamo che non si arrivi ad una fine corsa dei martinetti ....
@@negrimassimo2936 a dire la verità temo ci siano già arrivati, a detta del mio professore di strutture quando arrivano a fine corsa ci mettono degli "spessoramenti" per "azzerare" i martinetti e ricominciare da capo.
Quando studiavo da geometra visitai con la scuola Venezia e il nostro professore di progettazione che era un architetto ci illustrò per bene i difetti del progetto del ponte, che visitammo e su cui io stesso scivolai. Venivamo da anni in cui il professore insisteva su quanto dovessimo stare attenti all'ergonomia, all'inclusività per le persone con disabilità fisiche e soprattutto alla corretta progettazione delle scale e poi arriva Calatrava bello bello a insegnarci come non fare architettura.
Sono uno studente di Venezia e faccio ogni giorno questo ponte. Non ho nulla da contestare e anzi aggiungo: in inverno come ben hai detto è difficile camminarci sopra fuorché sulla lastra di marmo centrale. Per questo sopratutto in autunno-inverno si crea una fila di questa lastra perché il vetro diventa troppo scivoloso per via dell’umidità. Io non ho pazienza di andare lentamente, uno dietro l’altro, perciò accetto sempre la sfida e scivolo sul vetro come se stessi pattinando. Devo dire che magari per i giovani la cosa è anche fattibile, ma in una citta dove l’età media continua ad alzarsi, avere un ponte in vetro è molto antifunzionale.
Si per i giovani può essere una sorta di sfida goliardica salvo che magari dopo una scivolata a tempo debito cominciano i problemi di schiena.. al di là dei problemi seri di carattere strutturale, la sezione del ponte e’ larga si poteva pensare anche ad un settore dedicabile a chi ha problemi di mobilità e/o valige e sulla scivolosità del vetro si poteva studiare un po’ di più
Una signora quasi 10 anni fa si è spaccata la faccia, è finita in maxilo facciale x intervento...Cacciari quella volta le ha scritto una lettera pubblicata su un giornale nazionale e le consigliava di "cambiare ponte" se non è contenta...una vergogna
confermi quello che hanno detto nel video, ossia che hanno sostituito parte del vetro con un materiale che permette attrito, e quindi maggiore stabilità?
Stavo visitando la città di sera e dovevo ritornare a Bologna in treno. Come sempre faccio tutto all’ultimo momento e mi sono trovato a correre per mezza Venezia, salendo e scendendo ponti, fino a quando sono arrivato lì ed ho davvero temuto di rimanere in strada (o su una gondola nel canale) fino alla mattina successiva a Venezia
Sei stato troppo buono. A parte queste incredibili dimenticanze ed errori di progettazione che non avrebbe commesso neanche un bambino, ma com'è possibile che nessuno abbia detto che questo ponte, così com'è, non c'entra niente, ma proprio niente, con lo stile di Venezia? Esso è, semplicemente, un ecomostro. Mi auguro che un giorno venga demolito e si ricordi come esempio di cosa non deve mai essere fatto in luoghi antichi, storici, unici al mondo.
Complimenti ottimo video. Avete azzeccato il problema. Io sono Veneto e... ci passo. Da ottobre quando comincia la nebbia, e l'umidita, non sembra un ponte, ma un palaghiaccio. Io fortunatamente non sono mai caduto, però ho rischiato parecchie volte. Passano migliaia di persone, di tutte le età; gli anziani non si fidano se poi hanno piccoli bagagli, prendono il traghetto. Il comune continua a far manutenzione straordinaria. Sempre spese, a carico di chi? Niente da dire il ponte e meraviglioso, però, per niente funzionale, anzi pericoloso. atc.
A mio parere è un pugno in un occhio,sia strutturalmente che esteticamente! In un ambiente tutto in stile Veneto dire che stona completamente nell’ambiente è essere molto moderati!
"Ambiente in stile Veneto". Ahahah ma che cavolo dici? I vari stili che si vedono a Venezia sono classico, neoclassico, gotico(?) ecc. Non esiste uno stile "Veneto".
@@ven890 carissimo,inserire una struttura del genere in un contesto architettonico, artistico, stilistico come quello veneziano è come se Jacques-Louis David avesse dipinto Napoleone in sella ad una Yamaha R1. .
@@fr-network-f7o è esattamente quello che volevo dire io! Non sono un esperto in materia , per questo ho parlato di “ stile Veneto” poi ci sono “gli esperti “ che correggono noi incompetenti . Credo che chiunque visiti Venezia poi alla fine si ritrova davanti a questo orrore non può che avere una sensazione di vomito !🤢🤮
Calatrava (o meglio il suo team) non è nuovo alla sottovalutazione della situazione ambientale e manutentiva delle sue opere. Nei ponti a Reggio Emilia (vedi quello sull'A1) vi è una illuminazione continua verso l' asfalto cui non è stata prevista la eventuale sostituzione di un corpo illuminante, per farlo occorre bloccare una carreggiata a 3 corsie e intervenire con gru e cestello. A parte l'utilità della illuminazione sottostante, almeno prevedere la sostituzione dei corpi illuminanti dalla carreggiata superiore, molto più accessibile anche senza doverla bloccare.
L'avessero realizzato in titanio sarebbe costato l'ira di Dio,poi possiamo sempre fantasticare su un ponte in grafene e fibra di vetro(facilmente incendiabile,però?)Ma per quanto riguarda gli scalini,che difficoltà c'era nel rivestirli di materiali plastici trasparenti non così scivolosi?
Al sig. Calatrava andrebbe impedito di proseguire a produrre sfaceli come questo o quello che ha fatto a Reggio Emilia, città dove vivo. I 3 ponti sono un buco senza fondo per quanto riguarda la manutenzione ordinaria. La stazione AV mette paura se ci sei dentro... Se sei ad esempio nella zona a piano terra, dove ci sono sale d'attesa, biglietterie e attività commerciali, ogni volta che passa un treno sopra c'è da spaventarsi! Scricchiola tutto e non c'è sufficiente isolamento acustico. Sembra che ti stia crollando il soffitto addosso ogni volta. Non sono un tecnico. Porto semplicemente la mia esperienza da utente che non ne sà mezza di ingegneria ma che ha usufruito di altre strutture con i medesimi scopi ma senza gli innumerevoli problemi che quelle progettate da Calatrava si portano dietro. Non è minimamente in grado di valutare quello che viene dopo la realizzazione dei suoi "scarabocchi".
Aggiungo che la stazione AV ha una copertura delle banchine praticamente inesistente.. ricordo di esserci stato una sola volta mentre pioveva e c'erano perdite d'acqua ovunque, non so se abbiano sistemato.
Per quanto riguarda certi tipi di amministratori, parlando in generale perché non so se sia il caso di Reggio Emilia , il fatto che la manutenzione ordinaria sia un pozzo senza fondo non è un difetto, anzi.
@@GianF123Come fai a dire che se la manutenzione ordinaria è un pozzo senza fondo non è un difetto? Cioè ogni 3 x 2 ci devi mettere mano spendendo un fracco di soldi, perché per esempio servono banalmente le piattaforme per riverniciarlo. Giusto per dire. Manutenzione ordinaria non è controllare se ci sono cedimenti su cui intervenire per non farlo crollare. Non confondiamoci.
@@Ezekiel5it ma io la penso come lei ! Solo volevo mettere in evidenza che in certe amministrazioni, a tutti i livelli anche nei condomini, gli amministratori hanno interessi poco confessabili nel fare guadagnare le ditte di manutenzione, ma non so se sia il caso di Reggio Emilia. Adesso è più chiaro ?
Se penso che dietro questi progetti ci sono personaggi che "Hanno studiato" mi scappa da ridere. Dove abito io c'è un ponte medioevale a 25 metri sul fiume, tutto in pietra, intatto, chiuso negli anni 90 per conservarlo ci passavano le auto. Ancora oggi perfetto. Senza studiare.
Esposizione molto imprecisa. Non ha esposto 1 il problema principale delle spinte orizzontali e dei cedimenti che richiedono periodici aggiustamenti delle spalle con martinetti 2 l'assurdo uso di materiali rigidi come la pietra e soprattutto il vetro su una struttura elastica di acciaio irrigidita solo nel dorso centrale col risultato che si oscilla camminando su entrambi i lati e le lastre di vetro si frantumano.una dopo l'altra. 3 si parla di 44000 euro per l'ovovia ... ma è stata solo la spesa per smantellarla. Il costo di progettazione è installazione è stato attorno a 2 milioni e non ha mai funzionato. 4 quanto a veduta, è un'inidiozia parlare di vista "panoramica" perché il ponte si trova dopo la svolta finale quasi ad singolo retto del canal grande, che non si vede per niente. Provate invece ad andare sul bellissimo e stabile ponte degli Scalzi e avrete una bellissima vista sul Canale ... e potrei continuare da veneziano vero e informato..
Non sono di Venezia, ma quando ci sono passato (in estate) l'ho trovato scomodo e insidioso: i gradini hanno la pedata lunga e poco alta, non trovavo il giusto ritmo per passeggiare e ... gli scalini SEMBRANO non esserci, ma se non ci fai attenzione ti inciampi. Alcune archistar ormai badano poco all'ergonomia per sorprendere con le forme. A Torino ci sono stati altri esempi.
confermo tutto, tralasciando gli scivolamenti e il corrimano bollente d'estate e ghiacciato d'inverno, l'altezza degli scalini e la loro lunghezza li rende molto fastidiosi da percorrere. Praticamente devi concentrarti ad ogni passo, l'ho sempre odiato.
In realtà la pedata lunga è bassa è realizzata con la concezione delle mulattiere, che rendono l'andamento lineare e cadenzato, quasi come fosse una passeggiata e non una scalata, come invece sarebbe con dei gradini più alti
@@francescoceppaglia2321 Da ex-alpino posso dirti che il tratto maggiore delle vere mulattiere (non banali sentieri di montagna) non ha gradini, sono perlopiù rampe, possibilmente dolci. Solo dove si è costretti (per orografia) a dover superare cospicui dislivelli compaiono dei gradini. Questo principalmente per il costo (in fatica e lavoro) della realizzazione di scalinate. Dove proprio necessita, gli scalini devono essere bassi e le pedate lunghe, proprio per non far inciampare gli animali da soma, che (anche carichi di materiale) correrebbero grossissimi rischi di inciampare, far cadere i carico, ferirsi e morire. La stessa tipologia di scale si può notare in alcune costruzioni medioevali pensate per il transito di cavalli (ma se potevano preferivano sempre delle semplici rampe). Il fatto che in centro Venezia si pensi di realizzare ponti a misura di quadrupedi è quantomeno bizzarro.
@@lazanna7777 la mulattiera è stata usata anche nel pozzo di San Patrizio per scendere e poi ovviamente salire con i muli carichi, ed effettivamente la pedata è lunga e l'alzata e bassa, proprio come nel ponte di Venezia...e comunque è bizzarro se lo pensi con l'ottica del quadrupede, ma se lo pensi con l'utilità che potrebbe avere a chi ha difficoltà di deambulazione e non può alzare di molto la gamba, una mulattiera fa comodo, rendendo la promenade parabolica...a differenza del ponte di Rialto ché è piramidale, quindi più ripido, a causa dell'eccessiva alzata degli scalini. Impraticabile per chi ha difficoltà. Ma ripeto, una minima mulattiera è necessaria per far fronte all'altezza del Ponte, che altrimenti sarebbe dovuto essere basso e girevole, per consentire il passaggio delle barche... costituendo costi più elevati e più manutenzione, oltre che degli addetti al traffico sempre presenti. Perché un semplice arco liscio con quella parabola sarebbe impraticabile a causa della sua eccessiva pendenza
@@francescoceppaglia2321 Non ho studi seri per controbattere, ne mi metterò a farli. Ma il discorso continua a non convincermi: è compito del progettista fare qualcosa di ergonomico, la scelta della pedata è sua e molti (me compreso) l'hanno trovata sgradevole, la scelta della geometria del ponte è sua, e sua è la responsabilità di renderla adatta allo scopo. Se poi c'erano inderogabili vincoli di occupazione delle sponde, forse non si poteva fare di meglio; ma il fatto che gente abituata tutti i giorni a scavalcare ponti, si lamenti proprio di quello, per me è la prova del 9 che è problematico.
Il ponte di Calatrava ha tanto in comune con la corazzata Kotemkin. Già senza tenere conto degli errori ingegneristici, il fattore fruibilità del ponte è stato subordinato ai criteri estetici. I terribili scalini si adattano alla forma del ponte, non rispettando minimamente quei "rapporti aurei" tra battuta ed alzata, principi base dell'architettura, che rendono agevole la salita e la discesa. Quel ponte disegnato così come è, avrebbe dovuto rimanere un bozzetto futuristico sulla carta.
finchè il ponte risale a centinaia di anni fa...ce ne facciamo una ragione, e si creano percorsi alternativi per le persone con disabilità, ma concepire e realizzare un ponte del genere nel 2008 è assolutamente vergognoso!
Ottimo lavoro. Secondo me sarebbestato meglio dare anche un piccolo cenno sullo schema strutturale del ponte e del suo funzionamento statico, soprattutto nei riguardi dei terreni di fondazione della laguna
Per il problema numero 1 vorrei far notare che la maggior parte dei ponti di Venezia non presentano rampe per l'accesso ai disabili, di conseguenza anche per i turisti con bagagli è difficile muoversi all'interno della città in qualsiasi caso, anzi i gradini di questo ponte presentano una alzata di piccole dimensioni proprio per agevolare il flusso dei turisti. Bisogna anche specificare che nessun ponte a Venezia che attraversa il canal grande presenta delle rampe per disabili, viste le dimensioni enormi che sarebbero richieste per una rampa del genere. Per ovviare a questo problema le persone disabili possono usare i vaporetti per spostarsi da una sponda all'altra, anche se in questo video viene demonizzata la cosa si tratta di un accordo fatto del comune di Venezia con gli enti preoposti per la tutela delle persone affette da disabilità. Quindi molte critiche sono comprensibili ma bisogna sempre tenere conto che si parla di una città diversa da tutte le altre nel mondo, presenta problemi e soluzioni diverse da quelle comuni.
Ricordiamo gli ingegneri che segnalavo i problemi sia prima che durante il montaggio, ma Calatrava ha proseguito. Ricordiamo la stazione dell’alta velocità a Reggio Emilia? Il primo giorno di apertura è stata allagata. Purtroppo sono sempre meno gli Architetti e sempre più i venditori di fuffa.
A Valencia, quando sono andato a vedere la città dell'arte e della scienza (bello il contenitore, peccato per il contenuto), ha iniziato a piovere...me ne sono accorto perché dentro pioveva che era un piacere 😅😅😅
Amaramente, è proprio così. In gran parte dipende dal fatto che le opere che escono dai loro studi sono progetti modulari, pensati per essere dimensionati variando, aggiungendo o togliendo elementi già pronti, al fine di potersi adattare ai vari scenari. In questo modo tali studi di progettazione possono rispondere ai concorsi delle città con proposte relativamente economiche e rapide da realizzare (musica per le orecchie di chi gestisce gli esausti bilanci delle amministrazioni comunali). Ma quando le opere non sono pensate sin dall'inizio per sorgere in un contesto ben specifico, possono maniferstarsi con maggior frequenza problemi imprevisti. Infine, ingegneria a parte ed escludendo questo Veneziano, dal punto di vista estetico i ponti di Calatrava sembrano fatti con lo stampino, risultando alla fine decisamente "conformisti", scontati e banali.
@@Falcone-en4wl In realtà le opere strutturali di Calatrava sono talmente ardite e con funzionamento al limite ( e talvolta oltre il limite) che non potrebbero mai essere progettate con lo stampino.
Il ponte è scomodissimo (gradini bassi e irregolari, che si comportano come degli "ostacoli" e che fanno inciampare molte persone) nonché pericolosissimo (scivoloso da ottobre ad aprile, e anche nei mesi restanti quando piove). L'effetto estetico di "trasparenza" è del tutto inesistente: il vetro usato è molto scivoloso ma per nulla trasparente. A Venezia esistono centinaia di ponti. Ci sarà un motivo per cui sono praticamente TUTTI identici tra loro... La giunta ha voluto fare qualcosa di diverso. Sicuramente è diverso (e pure costosissimo, dato che le sue varie componenti si frantumano in continuazione) ma, altrettanto sicuramente, non funziona. La prova del nove? Noi veneziani per andare dalla stazione a piazzale Roma seguiamo le fondamenta del monastero, come abbiamo sempre fatto prima che lo costruissero. Questo ponte, sia di giorno sia di sera (quando viene illuminato), è bellissimo da vedere... ma un ponte dovrebbe anche essere "usabile", non solo "fotografabile". Altrimenti chiudetelo e dite che è un'opera d'arte della Biennale, così anche i turisti capiscono che non ci devono salire sopra.
avevo già risposto sulla difficoltà dei gradini 'diversi' dai gradini tradizionali, poi ho letto la tua risposta e non avrei trovato parole migliori per descrivere un ponte creato ad hoc per inciampare d'estate e scivolare d'inverno
Anche se ho fatto solo 3 anni di architettura al liceo, ho afferrato subito il fatto che, se uno è architetto deve pensare anche alla realizzazione dei propri progetti, altrimenti sei semplicemente designer di cose altamente problematiche...
Il ponte di Calatrava più che il tipico fallimento dell'ingegneria è il tipico fallimento dell'architettura, dove la funzionalità è stata sacrificata sul piano dell'estetica, con problemi di accessibilità, di funzionalità e di matenibilità. Quando l'aspetto architettonico del progetto scavalca quello ingegneristico capitano di queste cose.
Fra i problemi del ponte di Calatrava non avete nominato il più grave, il fatto che la sua campata non rispetta le regole di pressione sulle due sponde del canale , come fanno tutti i ponti veneziani, la campata deve avere un rapporto giusto secondo la lunghezza e l'altezza, in modo che il peso si distribuisca proporzionalmente in orrizzontale (sulle sponde del canale) e in verticale verso il basso. Infatti le banchine che sopportano il peso di quel ponte cedono progressivamente formando crepe e distaccamenti , bisogna monitorarlo continuamente per aggiustare il tiro . Questo problema al tempo della costruzione era stato segnalato dagli esperti locali , eppure....è andata così.
si anni fa avevo visto un documentario che trattava di ponti e in una puntata parlava proprio di questo e dei suoi problemi e nella puntata intervistava un'altra persona (non ricordo il suo nome ma era uno specialista) che studiava un materiale innovativo con attrito maggiore e molto resistente, il problema è che poi non ne ho più sentito parlare e a quanto affermava questa persona facendo vedere i suoi test su questo materiale innovativo sembrava davvero ottimo per risolvere il problema alla radice ;-)
il programma credo si chiami ingegneria del disastro, se cerchi lo trovi su youtube. Effettivamente un tizio proponeva una soluzione, forse anche tutto sommato economica, ma probabilmente l'idea del comune di venezia è di scegliere soluzioni più durature (anche se magari più costose).
Calatrava ha fatto disastri anche nella sua Valencia, in particolare nella Ciutat de les Arts i le Ciencies dove pioveva dentro pochi giorni dopo l'inaugurazione; la giustificazione dell'architetto fu che a Valencia normalmente piove poco...
Da buon veneziano posso dire che questo ponte ha fatto un bel po' di casino, in tutti i sensi. Onestamente ho trovato strano anche l'aver accettato un progetto simile ed aver quindi acconsentito alla sua costruzione. Non è che ci volesse un genio per notare che mancava la parte "a scorrimento" o che il vetro (per quanto ci possano rassicurare) è più scivoloso di altri materiali in determinate condizioni. Tralascio ogni commento sulle risposte riferite alle persone con disabilità perchè vorrei vedere applicato questo suggerimento durante i picchi turistici dove neanche "in piedi" riesci a passare. I progetti, come suggerite voi, vanno valutati da molti aspetti, ma il principale deve essere la funzionalità, soprattutto se sono rivolti a TUTTI (e pagati da tutti, tanto per non fare polemica...). Buona continuazione!
E' veramente un bel video, mi permetto di aggiungere che sulla riuscita di un'opera pubblica o privata conta molto la cultura e l'intelligenza del committente che oltre ad approvare il progetto dovrebbe essere in grado di valutarne la bontà.
Tra i vari costi del Comune ci sono pure degli steward che, nei periodi invernali di ghiaccio e nebbia, vengono messi da entrambi lati del ponte a dirigere i pedoni verso la parte centrale e con staccionate impediscono il transito sulle sezioni di vetro. Da sempre poi i disabili hanno la possibilità di fare Piazzale Roma - Ferrovia (fermata lato sud del ponte e fermata lato nord) gratuitamente come avete detto voi via vaporetto, quella "ovovia" è stata smantellata quest'anno e rimossa per sempre, per fortuna, visto che era diventata un monumento agli adesivi e chewingum della gente di passaggio
Bel video. Ritengo l'analisi dei fallimenti una delle parti più interessanti dell'ingegneria e sono sorpreso che da tutta questa esperienza non siano emerse checklist di best practices da applicare ad un progetto in fase di validazione. Rimanendo in tema mi piacerebbe portaste il Cermiss (o come si scrive) come esempio dell'importanza delle analisi preliminari in fase di progetto (prospezione idreogeologica, impatto ambientale, etc etc). Grazie.
Sono un vecchio veneziano e posso dire che il ponte dei scalzi progettato dall' ingegnere Miozzi e costruito primi novecento e di gran lunga più bello e in perfetto stile veneziano
Recentemente ho letto un articolo di un giornale locale che riportava la notizia della sostituzione dei gradini con i conseguenti costi a carico del Comune... La parte migliore dell'articolo è quella in cui il giornalista sostiene che gli ospiti della città dovrebbero arrivarci da soli a capire che gli scalini in vetro si danneggiano con i trolley 🤔. Considerato appunto che il ponte è l'utilissimo collegamento tra autobus/parcheggi e ferrovia ho trovato questo pensiero irritante ma anche molto divertente! (Se mi fanno un ponte con gli scalini in vetro non penso che sia delicato, anzi, penso che abbiano utilizzato un materiale resistente e funzionale per far fronte al tipo di traffico pedonale..)
Appena costruito era vietato salire con trolley, ombrelli e con tacchi (molto utile considerando la collocazione del ponte). Ci potevano passare solo portabagagli a pagamento che in teoria erano autorizzati dal comune ma molti erano e sono abusivi, con le risse e minacce tra di loro in stazione e ha piazzale Roma (ne ho sentito uno dire "io ti ammato" che ho segnalato alla polfer la quale mi ha detto che ormai è consuetudine)
Ma lo dicano apertamente che abbiamo pagato per un grande soprammobile piuttosto di un ponte utile... Allora che lo transennino definitivamente e dirigano i pedoni verso i due ponti minori (che son lì da secoli) che collegano comunque piazzale Roma con la Stazione ferroviaria (eh si, incredibile ma vero, si poteva fare anche prima di avere questo nuovo ponte, pardon, Soprammobile)!
si ma lo facciamo anche coi carretti e anche i portantini lo fanno con le valigie. Perché, obbiettivamente, farci quello degli Scalzi con una quintalata di merce ma anche no.
Vero la costruzione di ponti in calcestruzzo , skybridges o in metallo o torri richiedono un piano manutentivo ordinario e straordinario per salvaguardare i medesimi .
@@lolanene7323 no no, se no lo avrebbe specificato rispondendomi al commento 😂🤣 (Comunque ha letto molto bene, ha una ottima prosa, la storia è scritta molto bene 👏👏👏)
Nessuno degli altri ponti sul Canal grande e’ provvisto di dispositivi per disabili . Il ponte dell’Accademia è completamente rivestito in legno che diventa anch’esso estremamente scivoloso con l’umidità, ed è stato recentemente ricostruito perché usurato dall’uso e dalle intemperie . Le alzate dei gradini non sono per niente faticose, se il problema è il vetro mettiamo la pietra : da qui a definirlo un fallimento c’è ne corre
Praticamente io ci passo ogni giorno per andare al lavoro, e appena viene umido (causa nebbia o pioggia) l'unico modo per non scivolare è stare al centro, anche se io in ogni caso sto al centro quando lo attraverso. Molto pericolosi e scivolosi sono anche le linee marmoree alla fine delle scale e sotto il porticato della stazione, mina assicurata se non si canmina con cura...
I vetri non sono lisci, anche per questo costano una follia. Diventano tali quando ci si deposita un po' di umidità, acqua e, più raramente neve o ghiaccio. Per la stessa ragione (il fatto che non siano lisci) non permette un affidabile incollaggio delle strisce antiscivolo (che comunque, visto il traffico del ponte, durerebbero ben poco.
Molto bello come ponte. Visto la prima volta di notte. (peccato per i difetti di sicurezza e le mancanze ) Architetto a parte, ma possibile che nessuno controlli e approvi o meno un progetto, guardando sicurezza e comodità, soprattutto accessibile anche a persone diversamente abili. Poi non calcolare le valigie e tutto quello che i turisti a milioni dovranno trasportare, bhe mi domando anche certi esperti municipali potevano vedere in fase di progetto l'assenza.. Molti scalda sedie, classico nelle amministrazioni locali del bel paese!
Io personalmente ho visto e percorso quel ponte e asserisco che in effetti se si fosse pensato meglio ad alcuni aspetti non proprio felici dal punto di vista pratico avrebbe potuto essere un ponte che fa la sua figura ed e' al contempo una buona opera.......apprezzabilissime queste tue trasmissioni....solo.....ti consiglierei di non "allinearti" a quello che praticamente tutti hanno detto sul ponte Morandi....non ha ceduto proprio nulla ed era un ponte ben concepito,basterebbe vedere gli altri 2 ponti uguali realizzati dallo stesso ingegnere in altre parti del mondo e vedere perche' hanno avuto problemi......inoltre e' alquanto strano,come risulta da una trasmissione radio locale ,che un'ascoltatore con vista sul ponte abbia telefonato alla trasmissione in onda in quel momento per far presente che....verso le 2 di notte con pioggia battente e scarsissima visibilita' ci fosse una squadra ben nutrita di macchine e persone con i lampeggianti accesi proprio intorno al pilone che poi sarebbe crollato....ci sono poi alcune immagini...e non parlo di quelle trasmesse fino alla noia di quello che urla "mio Dio,mio Dio" ,che dimostrano come gli stralli,proprio di quel pilone ,si distaccano dal ponte con strani sbuffi e come spezzati all'istante,lo stesso pilone centrale viene giu' esattamente come dopo un'esplosione "controllata".E' da notare che esitono foto storiche del ponte durante la costruzione e che mettono in luce il fatto che i piani stradali ai lati del pilone stanno in piedi senza alcuna flessione apparente senza che ancora abbiano messo gli stralli !!!!
Allora io credevo fosse uno scherzo non avevo mai visto il ponte calatrava a Venezia fino a qualche giorno fa. Chiunque abbia ceduto l'appalto di quel ponte abbia ingaggiato calatrava dovrebbe essere processato insieme all'architetto calatrava perché non rispecchia assolutamente i canoni di architettura Veneziana che da secoli e secoli tiene in piedi quella città.. per non parlare del fatto che è bastato un poco di umidità quel giorno e io non riuscivo a camminare su quel ponte.. quale architetto malato potrebbe costruire un ponte del genere in una città di mare come Venezia soggetta costantemente all'umidità poteva aggiungerci solo degli spruzzi di acqua e sapone per rendere il ponte caratteristico e magari si scivolava anche un po' di più.. ora capisco che calatrava sia prima un nome che una cultura su architettura e ingegneria però cerchiamo di essere onesti quanto è costato ponte All'italia al Veneto.. solo per aver sopra il nome calatrava che onestamente sembra un brand di marca.. se fossimo in una vera civiltà dopo un lavoro del genere un lavoro che non ci vuole chissà quale occhio esperto per dire che è inaccettabile.. calatrava stesso doveva riprogettare il ponte in maniera adeguata e consona anche all'estetica della città e se non in grado restituire quello che è stato il suo compenso per tale Opera ragazzi ci sono Ponti a Venezia che sono stati costruiti secoli e secoli fa hanno una minima manutenzione sono indiscutibili per praticità per estetica per l'uso dei materiali con cui sono stati costruiti.. giuro la vista di quel ponte è stata la prima cosa che ha rovinato un intero pomeriggio di gita a Venezia.. ora quando ho attraversato quel ponte c'era solo un po' di umidità non pioveva e C'erano 12 gradi Io vorrei capire che cosa succede quando c'è l'alta marea quando piove o quando c'è freddo.. e onestamente anche se non italiana Io mi sono vergognata per tutta l'Italia.. e se ci fosse un dio quel ponte dovrebbe crollare.. Io spero che la prossima giunta comunale della serenissima decida quanto meno di avere dignità e orgoglio e tirar via nonostante i soldi spesi quel abominio dalla faccia di Venezia.. propongo esilio a chiunque abbia dato l'appalto a calatrava esilio non da Venezia ma dall'Italia e possibilmente anche dall' europa.. propongo un referendum mondiale per portare calatrava in persona a Venezia a percorrere il suo ponte e dopo questo raggiungere la casa del boia ed essere processato davanti alla casa del boia.. chiedo anche che venga ritirato dall'album degli architetti.. e che nelle più grosse università di architettura mondiale il suo nome sia bandito👈🤣🤣🤣👽🛸
Video interessante! Grazie. Anche mio figlio di 5 anni ci sarebbe arrivato che quel bel ponte andava contro le basilari norme di sicurezza. Ma gli addetti ai lavori, una volta consegnata la prima bozza del progetto, dov'erano??? Al bar a farsi uno spriz liscio???
che si accolli il sig. architetto vossignoria illustrissima calatrava le spese delle sue imperizie. ma ciò non accadrà mai. geniale davvero. difficile istigare così tante invettive. parentesi, sono veneziano, confermo: propongo l'abbattimento.
Sono anch'io d'accordo; dal punto di vista estetico è un capolavoro. Ma l'estetica deve fare i conti con la funzionalità e rischi connessi. Posso progettare, per esempio, una bellissima sedia...ma non è detto che sia scomodissima e metta a rischio anche la stabilità di chi vi siede, facendolo rovesciare a terra di spalle. Grazie per il video...Venezia è comunque il più bel sogno per l'Italia el l'intero mondo. Un saluto.
@@robertoolivio5473 Anche io preferivo un'architettura rinascimentale (che amo supremamente) ...ma il tempo non torma mai indietro. Si tratta di preferire un modello moderno scadente ad uno meno scadente. Non fumo neanche le sigarette normali, né tanto meno bevo. Comunque ti ringrazio per l'appunto...è sempre utile..
@@enzolionetti6872 Un ponte rinascimentale che collega un terminal automobilistico con una stazione del novecento sarebbe stato completamente fuori luogo.
@@marcosante68 Sono d'accordo! ma io intendevo l'uso di un designer che ricordi uno stile rapportabile a Venezia e il connesso terminale ...bisognerebbe vedere i progetti alternativi che sono stati fatti prima della scelta. Anche io ritengo che un elemento urbano del passato (Venezia) che rimandi ad uno contemporaneo , deve indurci ad una riflessione seria di compatibilità. Posso fare un esempio con l'area nuova di Milano (città che va dall'antichità romana delle Colonne di San Lorenzo fino a grattacieli dell'area Porta Nuova, Garibaldi, Gioia) dove figurano architetture moderne, ma che si tiene conto anche di una metropoli del passato lanciata verso il futuro (edifici in legno bombati, grattacielo rivestito di piante, biblioteca degli alberi, ecc.). Quando si risponde, purtroppo, per motivi di spazio non è sempre facile esporre in modo completo le proprie considerazioni...per questo sono molto utili gli appunti successivi che vengono fatti da considerazioni diverse, le quali permetto poi di puntualizzare meglio aspetti che solo apparentemente sono contraddittori...in realtà, ben esposti, rimandano a coerenti modo di vedere le cose. Grazie e un saluto! Quello che è maggiormente preoccupante, cosa sottolineata dagli Ingegneri, è l'uso invece di materiali pericolosi...questo poteva essere previsto ed evitato...non ha niente a che fare con lo stile vecchio o attuale. C'è una scienza dei materiali che gli ingegneri non dovrebbero mai ignorare. Gli architetti fanno il loro lavoro...gli ingegneri un altro..
Esiste un lavoro di Calatrava che non abbia creato problemi, polemiche e - soprattutto - che non abbia sforato in modo assurdo i costi preventivati? xz
Conosco Venezia e questo ponte. Devo dire, da tecnico e professionista, che ha sicuramente un suo fascino, ma in ogni caso tra i doveri di un Ingegnere in sede di progettazione e poi nelle realizzazione vi sono prima di tutto la funzionalità, la solidità e soprattutto la sicurezza. Nessuno di questi basilari elementi possono venire dopo la (seppur importante anch'essa) funzione estetica. Un saluto GDG.
Io ci sono passato sopra diversi anni fa, era quasi nuovo e mi sono subito accorto che gli scalini non erano ergonomici, anche le capre conoscono la regola per gli scalini (2a+1p=63cm), il montascale per i disabili era già fuori uso. Certi architetti si fanno grandi delle loro opere estetiche ma non capiscono nulla di necessità tecniche imprescindibili. Che consultino gli ingegneri, allora! L'ho subito ribattezzato "ponte di CALAFAVA". Comunque ci aggiungerei anche qualcun'altro che è stato addirittura nominato senatore, per le sue prodezze...
Ma a mio parere è stato scelto quel progetto per due motivi principali: -l'estetica, ma se cozza con la funzionalità e la sicurezza peggio per queste ultime, come tante opere in Italia ci ricordano. -il costo: più alto è più ce ne è per tutti, come il Mose insegna. Tanto pagano i contribuenti.
Ciao ragazzi, complimenti per il vostro canale! Due semplici e spero non banali consigli: per aumentare l'aderenza tra gli scalini e le suole delle scarpe dei pedoni non basterebbe smerigliare le superfici delle lastre in vetro, che immagino siano abbastanza spesse da sopportare agevolmente la sottrazione di qualche decimo di millimetro di materiale? Inoltre, per il transito dei dispositivi dotati di ruote, carrozzine o trolley che siano, non sarebbe sufficiente creare delle rampe continue su entrambi i lati del ponte, larghe un metro e di materiale polimerico trasparente (per mantenere l'immagine originale e non appesantirlo eccessivamente)?
Ti parlo da banalissimo ottico, il grosso problema del vetro è che non solo è di base scivoloso e una volta settato e laminato è quasi impossibile da trattare di nuovo soprattutto perché oltre al problema della rottura facile spesso per ragioni di sicurezza quello per edilizia ha una lamina plastica sopra, ma si comporta anche come uno stronzo quando lo assottigli, è super imprevedibile. Essendo un liquido che fa finta di essere un solido segue regole tutte sue e la sua composizione amorfa non lo rende resistente come (ad esempio) un quarzo o un marmo. Sono passata qualche anno fa sul ponte, poi, e mi sembrava fosse vetro opaco (per cui già smerigliato), che risulta meno scivoloso del vetro trasparente da finestra, ma resta un incubo. Era febbraio e ho davvero rischiato di finire col didietro a terra un paio di volte.
Quando lo inaugurarono lavoravo in idroambulanza, ogni giorno arriva qualcuno mentre sostavamo nei pressi di piazzale Roma dicendoci che qualcuno si era fatto male. Ogni giorno e per persone di qualsiasi genere o età.
Percorso due giorni fa di sera, fermatomi sulla sommità per scattare qualche foto ho sentito che vibrava vistosamente al passare della gente, cosa che gli altri ponti importanti (Accademia e Rialto) che sono lì da centinaia di anni non fanno, inoltre per me è molto pericoloso perché non illuminato e gli scalini soprattutto in discesa non si notano da quando bassi sono, rischiando di sottovalutare il rischio e quindi cadere male
Abito a Venezia e confermo tutto quanto. L'unico passaggio praticabile è la striscia centrale. La presenza di gradini di larghezza differente porta a frequenti cadute. Il famigerato "ovetto rosso" non è mai entrato in servizio per le continue avarie. Si è deciso di rimuoverlo perchè, bloccato da anni a metà strada, rischiava di staccarsi e precipitare di sotto.
I gradini in vetro ora sono ruvidi, all'inizio erano lisci: mi sono chiesto chi fosse la "mente geniale" di questa soluzione, ove l'espressione nasconde una serie di insulti
Lei,ing. non ha parlato su un inconveniente connesso che sarebbe stato osservato alle estremità della struttura metallica portante che ha una luce importante, circa 100t e che riguarda la tensioni di trazione e compressione e flesso torsione che ,stante la notevole escursione termica genera movimenti alle estremità della struttura portante che vanno ad interessare la resistenza degli apparecchi di appoggio di cui lei non ha fatto cenno se esistono e di che tipo sono e se sono stati correttamente calcolati ed eseguiti.
Problemi riscontrati da me, ogni volta che attraverso il ponte. E non aggiungo altro!!!! Il video conferma le mie perplessità... anziché affidare grandi opere ad architetti famosi, affidiamole a gente capace!!!!
Fare i gradini di differente misura era in uso nella costruzione dei castelli medievali per rendere difficile per gli eventuali assilitori penetrare all interno perche' inciampavano o rallentavano , quindi vere e proprie trappole. Quest' architetto evidentemente e' un esperto potevano farlo fare ad un Veneziano.
Ascoltando il video e leggendo i molti commenti dettagliati mi sorge una domanda: ma a sto punto non vale la pena abbatterlo e sostituirlo del tutto con qualcosa di più semplice e funzionale?
Forse andrebbe fatto un lavoro di bucciardura sul vetro della pavimentazione; giusto per la sicurezza poi i carrelli delle merci non dovrebbero passare perché rovinano il ponte; e avere più rispetto dell'opera stessa; a mio parere dovremmo essere più esperti di ponti per giudicare; e credo che pochi lo siano; l'opera mi sembra molto bella ed è stato un "Bellissimo" regalo alla Città più Bella del Mondo. Grande Calatrava👏👏👏👏👏👏👏👏👍
Venezia è un ambiente particolare. C'è un perchè lì la maggior parte dei ponti è in pietra o mattoni. I pochi metallici sono piccoli e in legno c'è praticamente solo quello dell'Accademia. L'ansia di fare qualcosa di nuovo e diverso in un ambiente sconosciuto può fare brutti scherzi. L'architetto non ne ha tenuto conto, ancora peggio hanno fatto i finanziatori che conoscevano l'ambiente in cui il ponte sarebbe stato costruito. Ora l'unica speranza è che non duri molto ma a quanto pare siamo sulla buona strada.
Una cosa io me la devo chiedere. Ma quando fu presentato il progetto nessuno si accorse che non era fruibile ai disabili, o nel dare l appalto di progettazione, non fu neanche considerata questa possibilità?
Il problema sono anche i gradini che non sono coordinati per nulla. Fai uno due passi poi cambia da un momento all'altro non fai ora ad abituarti al passo che poi cambia. Assurdo😢
Abito a Venezia e ho sempre sperato che quel ponte lo potessero buttare nella spazzatura. io, mia nonna e altre migliaia di persone abbiamo avuto infortuni
VI SIETE DIMENTICATI UN PARTICOLARE MOLTO IMPORTANTE: il ponte grava sulle 2 banchine contrapposte, a Venezia si chiamano fondamenta; è stato calcolato che l'equilibrio statico della struttura è garantito per soli 50mm in caso di divaricamento dei punti d'ancoraggio alla fondamenta. Ben sapendo che venezia è costruita sul fango e non sulla roccia, grazie all'impilamento di milioni di pali nel fondale, questo rischio mi sembra tutt'altro che scongiurato. Movimenti e spostamenti di banchina-fondamenta non sono rari a Venezia, i palazzi "non a piombo" veneziani ne sono un'evidente esempio.
@@claudeclaude3280 Non a piombo significa che le pareti esterne, i muri maestri, non sono perfettamente perpendicolari, non "in bolla" con la superficie, terrestre o acquea? Mai stato a Venezia?
@@rbvenice oh, comprensibile! grazie! sì, la guida ha detto che non c'è un solo edificio verticale a Venezia. si, sono stato a Venezia, nel 1998 e nel 2019
Sono andato innumerevoli volte a Venezia e si preferivo fare un percorso più lungo passando sul ponte della repubblica anziché passare sul ponte della costituzione per andare in piazzale Roma Devo dire poi che lo facevo anche con 1 o 2 valige
Potreste parlare anche delle scuole in fiera a Bologna, dove l'architetto Cucinella ha pensato bene di costruire aule senza soffitti, risultato: 1600 alunni di tre scuole in un unico padiglione che facevano lezione praticamente tutti insieme I ragazzi non sentivano neanche ciò che diceva il Professore, non si potevano attaccare lavagne o proiettori, niente luce naturale. I presidi hanno fatto di tutto per ovviare ai problemi e ci sono state varie proteste, ma, a differenza del ponte di Venezia, nessun giornale ne ha mai parlato. Per fortuna è durato solo un anno...ma chissà quanti soldi sono stati spesi.
Sono molto arrabbiato, il ponte morandi citato solo perché la gente non lo conosce non è un errore di progetto. Informatevi prima di fare citazioni altisonanti, più di 500 studi sul progetto del polcevera hanno decretato che non è stato assolutamente un errore progettuale, ma manutentivo. Il ponte cadeva a pezzi e poi è caduto perché autostrade non ha mai fatto manutenzione. Morandi è stato il più grande progettista di ponti italiani, guardate le meraviglie ingegneristiche che ha proposto e i ponti che ha fatto costruire. Citare cose a caso non è ingegneria, ma ignoranza e superficialità
Dal mio punto di vista, per quanto comporta la scivolosità basterebbe che il comune segnalasse con un cartello il pericolo da cautelarsi contro chi cade.
Sui problemi strutturali lascio la parola agli esperti. Sulla fruibilità del ponte dico che dal mio punto di vista è buona, scalini più alti costerebbero molta fatica , facendoti arrivare dall'altra parte con il fiatone. E' vero che il passo è strano ma niente di così fastidioso. La parte piana superiore è una meraviglia, e si gode di una grande visibilità. E' scenografico e i gradoni in vetro lo rendono unico nei colori e nella tecnica realizzativa. A proposito del vetro, seppur ammettendo che incute un certo timore a camminarci sopra, la porosità lo rende suffcientemente sicuro anche con la pioggia. Quando ghiaccia poi, ghiacciano tutti i ponti.. Venezia meritava un ponte di eccellenza, non so dire se questo sia stato il meglio che si potesse fare... le pecche ce le ha. Però è inconfondibile nel suo stile, è grande e sontuoso...fin troppo "figo" ahimè per essere un ponte scambiatore per grandi masse di turisti e pendolari..
madò ma tu lo hai mai fatto appena cala l' umidità? Ma lo sai che significa per un pendolare ogni singolo giorno della sua vita rischiare l' osso del collo? Per quanto piano vuoi andare eh niente, ogni due passi uno lo fai scivolando. io mi son stancata faccio Ponte degli Scalzi. Basta, uno col piatto tibiale basta in famiglia abbiamo già dato.
Dovreste fare più video come questo che stronzate come gli shorts, che quelli che fate sono quasi a scatenare polemica di insulti nei commenti. Capisco che può essere una strategia di marketing, ma più volte vi siete beccati imprecazioni per la povertà di contenuti Questo è finalmente, un bel video e interessante
Tutto corretto, sicuramente opera esteticamente apprezzabile purtroppo nota da tempo x questi difetti di nascita, ma a parte questo per me indipendentemente che il ponte venga aggiustato o demolito non fa differenza in quanto arrivato al piazzale, per andare verso san marco percorreri per sempre la via di destra, perché è la via storica d'accesso alla città e soprattutto quella dove si trovano tutti i bacari nei quali è d'obbligo fermarsi per un cicchetto e un'ombra de vin, così facendo si evita il rischio di scivolare sul ponte ma vi garantisco che arriverete in piazza san marco completamente ubriachi ahahah
Complimenti vivissimi per il canale. Mi rivolgo a tutti: di cosa ci meravigliamo? È stato realizzato da un aechitetto, è nomale che faccia acqua da tutti i lati! (Da Cattivo ingegnere che sono). È bello, certo, che lo chiudano e diventi anche esso un monumento!
Peccato che Calatrava sia anche ingegnere civile... E ha preso la laurea al ETH di Zurigo, una delle migliori al mondo. Va bene la solita battuta ma ha stufato e anzi fa capire un certo risentimento di invidia verso gli architetti
Mi scusi, ma quando ha progettato questo ponte aveva già la laurea in ingegneria? Nasce Architetto e poi si converte?😂 Scusi l'ironia, sicuramente avra' progettato anche altre opere efficienti per carità, la mia era solo la solita battuta come lei accennava. Per i risentimenti non direi proprio......
@@MrRey75 Esiste wikipedia o la sua bio, comunque si è laureato nel '81 in ing. e ha pure un dottorato "Zur Faltbarkeit von Fachwerken". Vorrei tanto sapere che opere strutturali di grande pregio avete fatto per permettervi anche solo una battuta
@@emilie1977 Con tutto il rispetto per la Zur Faltbarkeit von Fachwerken ecc... ecc.. ecc... ma anche un bambino alle elementari sa che la natura intrinseca del vetro è di renderlo a basso attrito radente, figuriamoci in un ambiente tendenzialmente umido, tale attrito si abbassa considerevolmente!!!!! Nemmeno l'accortezza di aumentare l'attrito con abrasioni artificiali sulla stessa superficie. Mi per metto di fare la battuta in quanto povero, misero, ingegnere e RSPP!!!!!!!!! "Gli ingegneri non vivono, funzionano!" Saluti
@@MrRey75 concordo con te su scelte pessime su tanti aspetti, poi non ho neppure capito esattamente a cosa serve quel vetro opaco visto che non puoi veder sotto e viceversa, oltre al fatto che quella pavimentazione in vetro peserà pure un bel po'
Se lo avesse fatto mio nonno, muratore del secolo scorso, sarebbe costato un decimo e ben sistemato con la sua funzionalità e i costi di manutenzione irrisori.
Comunque il ponte mi piace tantissimo, ma la mia impressione è che chi ha appaltato il lavoro si sia dimenticato degli aspetti di gestione pubblica ovvero della compatibilità del manufatto con i regolamenti che gestiscono tali manufatti. L'errore non è di Calatrava, ma della commissione esaminatrice è di conseguenza del Comune di Venezia. Per questo Calatrava dormirà sempre sogni tranquilli in quanto il ponte fa il suo mestiere all'interno delle condizioni richieste dal Comune.
Ma neanche per l' anticamera del cervello fa il suo mestiere! Ma se sta spingendo contro le due fondamente!( sì non ho sbagliato si chiamano Fondamente a Venezia).
Intanto grazie per questo commento tecnico che so se ridere o piangere. Ho avuto il piacere di scoprire questocanale e sentire dei commenti di Marco, mi farebbe piacere sapere anche il tuo nome. Concludo, con barba di architetti e ingegneri Venezia ! è andata a confondersi con Calatrava ! Complimenti per i video un iscritto.
Le critiche …. Sono importanti. Purtroppo ora nessuno ne vuole sapere di esaminare un progetto e criticarlo. Prima della realizzazione. Da troppo tempo si desidera e purtroppo si ottiene che vi siano decisioni rapide e rapide realizzazioni. Si tende ad ignorare quel sano sistema in cui si presenta un progetto e poi si ascoltano le obiezioni “ragionandoci sopra”. Ascoltare le critiche trascurando le lodi è l’unico sistema per prevenire gli errori.E questo vale sempre … specialmente in politica.
A questo punto perché non modificare la parte centrale con una striscia abbastanza ampia percorribile anche con le carrozzine .Abitando a Treviso ci sono stato su quel ponte ed è scivoloso anche di sera causa dell'umidita che si deposita anche se non piove.Comunque non è una cosa impossibile da sistemare certo che sono soldi che si devono tirare fuori .Mi chiedo come mai sia stato fatto cosi.Dove erano quelli che dovevano controllare la sicurezza strutturale e la praticabilità funzionale del ponte.
È palese che chi ha studiato architettura non ha avuto sufficienti nozioni per dimensionare le strutture (tranne chi individualmente ha colmato queste lacune in modo individuale). Chi consente agli architetti di progettare strutture di livello tecnico elevato come i ponti, senza avere il benestare di ingegneri specializzati nel campo, dovrebbe capire che si sta esponendo, esercitando un ruolo senza competenza, e dovrebbe essere sollevato dal proprio incarico.
Il problema più grande in termini di rischio caduta e' un punto cieco successivo allo scavalcamento della parte superiore del ponte con, oltretutto,un cambio di passo degli scaloni.con umidità e' difficile stare in piedi.assurdo
Aggiungiamo pure dal punto di vista estetico che quel ponte non c'entra nulla con Venezia. Ma perché, dico io, è così difficile fare qualcosa di già fatto? Che bisogo c'è di fare l'originale (che poi il ponte non è brutto, semplicemente non è al suo posto) quando puoi riprendere uno stile che ha già dato prova di validità e che si inserirebbe bene nella città? Queste opere sono spesso l'occasione di incensare un ego più che un servizio alla città.
Avete dimenticato uno dei problemi più gravi; l'arco di acciaio che costituisce il ponte spinge (e sposta) le fondazioni alle estremità del ponte stesso. In particolare sul lato verso la Ferrovia, la pavimentazione tra il ponte e il preesistente edificio (ex F.S. ora una delle sedi della Regione del Veneto), si è sollevata e frantumata più volte. Questo costringe a continui controlli e manutenzione non solo della pavimentazione ma anche della staticità del ponte.
Errore dello studio esecutivo, non dell’architetto. Anche Rialto aveva questo problema ma lo hanno risolto subito costruendo i palazzi alle due basi, come contrappeso e per compattare il sottosuolo
@@michelesammartini5391 Certo. A maggior ragione si entra nel campo dell'ingegneria.
Aggiungerei che per ovviare allo spostamento delle fondazioni che comportano un abbassamento dell'arco con incremento delle sollecitazioni mi sembra che sia stati messi in opera dei martinetti per ripristinare in continuazione la freccia iniziale. Speriamo che non si arrivi ad una fine corsa dei martinetti ....
Che capolavoro!
@@negrimassimo2936 a dire la verità temo ci siano già arrivati, a detta del mio professore di strutture quando arrivano a fine corsa ci mettono degli "spessoramenti" per "azzerare" i martinetti e ricominciare da capo.
Quando studiavo da geometra visitai con la scuola Venezia e il nostro professore di progettazione che era un architetto ci illustrò per bene i difetti del progetto del ponte, che visitammo e su cui io stesso scivolai. Venivamo da anni in cui il professore insisteva su quanto dovessimo stare attenti all'ergonomia, all'inclusività per le persone con disabilità fisiche e soprattutto alla corretta progettazione delle scale e poi arriva Calatrava bello bello a insegnarci come non fare architettura.
Sono uno studente di Venezia e faccio ogni giorno questo ponte. Non ho nulla da contestare e anzi aggiungo: in inverno come ben hai detto è difficile camminarci sopra fuorché sulla lastra di marmo centrale. Per questo sopratutto in autunno-inverno si crea una fila di questa lastra perché il vetro diventa troppo scivoloso per via dell’umidità. Io non ho pazienza di andare lentamente, uno dietro l’altro, perciò accetto sempre la sfida e scivolo sul vetro come se stessi pattinando. Devo dire che magari per i giovani la cosa è anche fattibile, ma in una citta dove l’età media continua ad alzarsi, avere un ponte in vetro è molto antifunzionale.
Va bene la prima, va bene la seconda, va bene la terza, ma capiterà la scivolata fatale.
Si per i giovani può essere una sorta di sfida goliardica salvo che magari dopo una scivolata a tempo debito cominciano i problemi di schiena.. al di là dei problemi seri di carattere strutturale, la sezione del ponte e’ larga si poteva pensare anche ad un settore dedicabile a chi ha problemi di mobilità e/o valige e sulla scivolosità del vetro si poteva studiare un po’ di più
Una signora quasi 10 anni fa si è spaccata la faccia, è finita in maxilo facciale x intervento...Cacciari quella volta le ha scritto una lettera pubblicata su un giornale nazionale e le consigliava di "cambiare ponte" se non è contenta...una vergogna
confermi quello che hanno detto nel video, ossia che hanno sostituito parte del vetro con un materiale che permette attrito, e quindi maggiore stabilità?
Stavo visitando la città di sera e dovevo ritornare a Bologna in treno. Come sempre faccio tutto all’ultimo momento e mi sono trovato a correre per mezza Venezia, salendo e scendendo ponti, fino a quando sono arrivato lì ed ho davvero temuto di rimanere in strada (o su una gondola nel canale) fino alla mattina successiva a Venezia
Sei stato troppo buono. A parte queste incredibili dimenticanze ed errori di progettazione che non avrebbe commesso neanche un bambino, ma com'è possibile che nessuno abbia detto che questo ponte, così com'è, non c'entra niente, ma proprio niente, con lo stile di Venezia? Esso è, semplicemente, un ecomostro. Mi auguro che un giorno venga demolito e si ricordi come esempio di cosa non deve mai essere fatto in luoghi antichi, storici, unici al mondo.
Concordo
Complimenti ottimo video. Avete azzeccato il problema. Io sono Veneto e... ci passo. Da ottobre quando comincia la nebbia, e l'umidita, non sembra un ponte, ma un palaghiaccio. Io fortunatamente non sono mai caduto, però ho rischiato parecchie volte. Passano migliaia di persone, di tutte le età; gli anziani non si fidano se poi hanno piccoli bagagli, prendono il traghetto. Il comune continua a far manutenzione straordinaria. Sempre spese, a carico di chi? Niente da dire il ponte e meraviglioso, però, per niente funzionale, anzi pericoloso. atc.
ci passo anche io e non ho le tue "impressioni"
A mio parere è un pugno in un occhio,sia strutturalmente che esteticamente! In un ambiente tutto in stile Veneto dire che stona completamente nell’ambiente è essere molto moderati!
"Ambiente in stile Veneto". Ahahah ma che cavolo dici? I vari stili che si vedono a Venezia sono classico, neoclassico, gotico(?) ecc. Non esiste uno stile "Veneto".
A me fa propio cagare sto ponte
@@ven890 carissimo,inserire una struttura del genere in un contesto architettonico, artistico, stilistico come quello veneziano è come se Jacques-Louis David avesse dipinto Napoleone in sella ad una Yamaha R1. .
Infatti è uno scempio, testimonianza per i posteri di questi tempi selvaggi..
@@fr-network-f7o è esattamente quello che volevo dire io! Non sono un esperto in materia , per questo ho parlato di “ stile Veneto” poi ci sono “gli esperti “ che correggono noi incompetenti . Credo che chiunque visiti Venezia poi alla fine si ritrova davanti a questo orrore non può che avere una sensazione di vomito !🤢🤮
Calatrava (o meglio il suo team) non è nuovo alla sottovalutazione della situazione ambientale e manutentiva delle sue opere.
Nei ponti a Reggio Emilia (vedi quello sull'A1) vi è una illuminazione continua verso l' asfalto cui non è stata prevista la eventuale sostituzione di un corpo illuminante, per farlo occorre bloccare una carreggiata a 3 corsie e intervenire con gru e cestello.
A parte l'utilità della illuminazione sottostante, almeno prevedere la sostituzione dei corpi illuminanti dalla carreggiata superiore, molto più accessibile anche senza doverla bloccare.
_" il sogno di un architetto è sempre l'incubo di un ingegnere"_
Top.110 e lode.saggio commento
@@adolfomauro3008 è il titolo di un libro, autore Wila O'Chariss.
@@giuseppegungui grazie.ottimo da sapersi.mi incuriosisce la lettura del libro in questione poi la libreria Feltrinelli è a poca distanza.👍
L'avessero realizzato in titanio sarebbe costato l'ira di Dio,poi possiamo sempre fantasticare su un ponte in grafene e fibra di vetro(facilmente incendiabile,però?)Ma per quanto riguarda gli scalini,che difficoltà c'era nel rivestirli di materiali plastici trasparenti non così scivolosi?
@@lorenzotoselli1857 il problema dei gradini non è solo il materiale scivoloso, ma anche il cambio di passo improvviso che avviene in alcuni punti.
Al sig. Calatrava andrebbe impedito di proseguire a produrre sfaceli come questo o quello che ha fatto a Reggio Emilia, città dove vivo.
I 3 ponti sono un buco senza fondo per quanto riguarda la manutenzione ordinaria.
La stazione AV mette paura se ci sei dentro... Se sei ad esempio nella zona a piano terra, dove ci sono sale d'attesa, biglietterie e attività commerciali, ogni volta che passa un treno sopra c'è da spaventarsi! Scricchiola tutto e non c'è sufficiente isolamento acustico. Sembra che ti stia crollando il soffitto addosso ogni volta.
Non sono un tecnico. Porto semplicemente la mia esperienza da utente che non ne sà mezza di ingegneria ma che ha usufruito di altre strutture con i medesimi scopi ma senza gli innumerevoli problemi che quelle progettate da Calatrava si portano dietro.
Non è minimamente in grado di valutare quello che viene dopo la realizzazione dei suoi "scarabocchi".
Aggiungo che la stazione AV ha una copertura delle banchine praticamente inesistente.. ricordo di esserci stato una sola volta mentre pioveva e c'erano perdite d'acqua ovunque, non so se abbiano sistemato.
Per quanto riguarda certi tipi di amministratori, parlando in generale perché non so se sia il caso di Reggio Emilia , il fatto che la manutenzione ordinaria sia un pozzo senza fondo non è un difetto, anzi.
@@GianF123Come fai a dire che se la manutenzione ordinaria è un pozzo senza fondo non è un difetto? Cioè ogni 3 x 2 ci devi mettere mano spendendo un fracco di soldi, perché per esempio servono banalmente le piattaforme per riverniciarlo. Giusto per dire. Manutenzione ordinaria non è controllare se ci sono cedimenti su cui intervenire per non farlo crollare. Non confondiamoci.
@@Ezekiel5it ma io la penso come lei ! Solo volevo mettere in evidenza che in certe amministrazioni, a tutti i livelli anche nei condomini, gli amministratori hanno interessi poco confessabili nel fare guadagnare le ditte di manutenzione, ma non so se sia il caso di Reggio Emilia. Adesso è più chiaro ?
Se penso che dietro questi progetti ci sono personaggi che "Hanno studiato" mi scappa da ridere.
Dove abito io c'è un ponte medioevale a 25 metri sul fiume, tutto in pietra, intatto, chiuso negli anni 90 per conservarlo ci passavano le auto.
Ancora oggi perfetto.
Senza studiare.
Esposizione molto imprecisa. Non ha esposto 1 il problema principale delle spinte orizzontali e dei cedimenti che richiedono periodici aggiustamenti delle spalle con martinetti 2 l'assurdo uso di materiali rigidi come la pietra e soprattutto il vetro su una struttura elastica di acciaio irrigidita solo nel dorso centrale col risultato che si oscilla camminando su entrambi i lati e le lastre di vetro si frantumano.una dopo l'altra. 3 si parla di 44000 euro per l'ovovia ... ma è stata solo la spesa per smantellarla. Il costo di progettazione è installazione è stato attorno a 2 milioni e non ha mai funzionato. 4 quanto a veduta, è un'inidiozia parlare di vista "panoramica" perché il ponte si trova dopo la svolta finale quasi ad singolo retto del canal grande, che non si vede per niente. Provate invece ad andare sul bellissimo e stabile ponte degli Scalzi e avrete una bellissima vista sul Canale ... e potrei continuare da veneziano vero e informato..
Integrazione appropriata e doverosa.
Giusto che l’ assurdità più grande resta i gradini in vetro.
Non sono di Venezia, ma quando ci sono passato (in estate) l'ho trovato scomodo e insidioso: i gradini hanno la pedata lunga e poco alta, non trovavo il giusto ritmo per passeggiare e ... gli scalini SEMBRANO non esserci, ma se non ci fai attenzione ti inciampi.
Alcune archistar ormai badano poco all'ergonomia per sorprendere con le forme. A Torino ci sono stati altri esempi.
confermo tutto, tralasciando gli scivolamenti e il corrimano bollente d'estate e ghiacciato d'inverno, l'altezza degli scalini e la loro lunghezza li rende molto fastidiosi da percorrere. Praticamente devi concentrarti ad ogni passo, l'ho sempre odiato.
In realtà la pedata lunga è bassa è realizzata con la concezione delle mulattiere, che rendono l'andamento lineare e cadenzato, quasi come fosse una passeggiata e non una scalata, come invece sarebbe con dei gradini più alti
@@francescoceppaglia2321 Da ex-alpino posso dirti che il tratto maggiore delle vere mulattiere (non banali sentieri di montagna) non ha gradini, sono perlopiù rampe, possibilmente dolci. Solo dove si è costretti (per orografia) a dover superare cospicui dislivelli compaiono dei gradini. Questo principalmente per il costo (in fatica e lavoro) della realizzazione di scalinate.
Dove proprio necessita, gli scalini devono essere bassi e le pedate lunghe, proprio per non far inciampare gli animali da soma, che (anche carichi di materiale) correrebbero grossissimi rischi di inciampare, far cadere i carico, ferirsi e morire. La stessa tipologia di scale si può notare in alcune costruzioni medioevali pensate per il transito di cavalli (ma se potevano preferivano sempre delle semplici rampe).
Il fatto che in centro Venezia si pensi di realizzare ponti a misura di quadrupedi è quantomeno bizzarro.
@@lazanna7777 la mulattiera è stata usata anche nel pozzo di San Patrizio per scendere e poi ovviamente salire con i muli carichi, ed effettivamente la pedata è lunga e l'alzata e bassa, proprio come nel ponte di Venezia...e comunque è bizzarro se lo pensi con l'ottica del quadrupede, ma se lo pensi con l'utilità che potrebbe avere a chi ha difficoltà di deambulazione e non può alzare di molto la gamba, una mulattiera fa comodo, rendendo la promenade parabolica...a differenza del ponte di Rialto ché è piramidale, quindi più ripido, a causa dell'eccessiva alzata degli scalini. Impraticabile per chi ha difficoltà. Ma ripeto, una minima mulattiera è necessaria per far fronte all'altezza del Ponte, che altrimenti sarebbe dovuto essere basso e girevole, per consentire il passaggio delle barche... costituendo costi più elevati e più manutenzione, oltre che degli addetti al traffico sempre presenti. Perché un semplice arco liscio con quella parabola sarebbe impraticabile a causa della sua eccessiva pendenza
@@francescoceppaglia2321 Non ho studi seri per controbattere, ne mi metterò a farli.
Ma il discorso continua a non convincermi: è compito del progettista fare qualcosa di ergonomico, la scelta della pedata è sua e molti (me compreso) l'hanno trovata sgradevole, la scelta della geometria del ponte è sua, e sua è la responsabilità di renderla adatta allo scopo.
Se poi c'erano inderogabili vincoli di occupazione delle sponde, forse non si poteva fare di meglio; ma il fatto che gente abituata tutti i giorni a scavalcare ponti, si lamenti proprio di quello, per me è la prova del 9 che è problematico.
Il ponte di Calatrava ha tanto in comune con la corazzata Kotemkin.
Già senza tenere conto degli errori ingegneristici, il fattore fruibilità del ponte è stato subordinato ai criteri estetici. I terribili scalini si adattano alla forma del ponte, non rispettando minimamente quei "rapporti aurei" tra battuta ed alzata, principi base dell'architettura, che rendono agevole la salita e la discesa.
Quel ponte disegnato così come è, avrebbe dovuto rimanere un bozzetto futuristico sulla carta.
finchè il ponte risale a centinaia di anni fa...ce ne facciamo una ragione, e si creano percorsi alternativi per le persone con disabilità, ma concepire e realizzare un ponte del genere nel 2008 è assolutamente vergognoso!
Ottimo lavoro. Secondo me sarebbestato meglio dare anche un piccolo cenno sullo schema strutturale del ponte e del suo funzionamento statico, soprattutto nei riguardi dei terreni di fondazione della laguna
Per il problema numero 1 vorrei far notare che la maggior parte dei ponti di Venezia non presentano rampe per l'accesso ai disabili, di conseguenza anche per i turisti con bagagli è difficile muoversi all'interno della città in qualsiasi caso, anzi i gradini di questo ponte presentano una alzata di piccole dimensioni proprio per agevolare il flusso dei turisti. Bisogna anche specificare che nessun ponte a Venezia che attraversa il canal grande presenta delle rampe per disabili, viste le dimensioni enormi che sarebbero richieste per una rampa del genere. Per ovviare a questo problema le persone disabili possono usare i vaporetti per spostarsi da una sponda all'altra, anche se in questo video viene demonizzata la cosa si tratta di un accordo fatto del comune di Venezia con gli enti preoposti per la tutela delle persone affette da disabilità.
Quindi molte critiche sono comprensibili ma bisogna sempre tenere conto che si parla di una città diversa da tutte le altre nel mondo, presenta problemi e soluzioni diverse da quelle comuni.
Ricordiamo gli ingegneri che segnalavo i problemi sia prima che durante il montaggio, ma Calatrava ha proseguito. Ricordiamo la stazione dell’alta velocità a Reggio Emilia? Il primo giorno di apertura è stata allagata. Purtroppo sono sempre meno gli Architetti e sempre più i venditori di fuffa.
Calatrava si era proposto per ricostruire il ponte Morandi a Genova, per nostra fortuna ci ha pensato Renzo Piano, ma il rischio c'è stato...
A Valencia, quando sono andato a vedere la città dell'arte e della scienza (bello il contenitore, peccato per il contenuto), ha iniziato a piovere...me ne sono accorto perché dentro pioveva che era un piacere 😅😅😅
Amaramente, è proprio così.
In gran parte dipende dal fatto che le opere che escono dai loro studi sono progetti modulari, pensati per essere dimensionati variando, aggiungendo o togliendo elementi già pronti, al fine di potersi adattare ai vari scenari.
In questo modo tali studi di progettazione possono rispondere ai concorsi delle città con proposte relativamente economiche e rapide da realizzare (musica per le orecchie di chi gestisce gli esausti bilanci delle amministrazioni comunali).
Ma quando le opere non sono pensate sin dall'inizio per sorgere in un contesto ben specifico, possono maniferstarsi con maggior frequenza problemi imprevisti.
Infine, ingegneria a parte ed escludendo questo Veneziano, dal punto di vista estetico i ponti di Calatrava sembrano fatti con lo stampino, risultando alla fine decisamente "conformisti", scontati e banali.
Gli ingegneri studiano, gli architetti inventano😎😎😎
Certo, meno inventiva e studiare strutturistica giammai!
@@Falcone-en4wl In realtà le opere strutturali di Calatrava sono talmente ardite e con funzionamento al limite ( e talvolta oltre il limite) che non potrebbero mai essere progettate con lo stampino.
Il ponte è scomodissimo (gradini bassi e irregolari, che si comportano come degli "ostacoli" e che fanno inciampare molte persone) nonché pericolosissimo (scivoloso da ottobre ad aprile, e anche nei mesi restanti quando piove). L'effetto estetico di "trasparenza" è del tutto inesistente: il vetro usato è molto scivoloso ma per nulla trasparente. A Venezia esistono centinaia di ponti. Ci sarà un motivo per cui sono praticamente TUTTI identici tra loro... La giunta ha voluto fare qualcosa di diverso. Sicuramente è diverso (e pure costosissimo, dato che le sue varie componenti si frantumano in continuazione) ma, altrettanto sicuramente, non funziona. La prova del nove? Noi veneziani per andare dalla stazione a piazzale Roma seguiamo le fondamenta del monastero, come abbiamo sempre fatto prima che lo costruissero. Questo ponte, sia di giorno sia di sera (quando viene illuminato), è bellissimo da vedere... ma un ponte dovrebbe anche essere "usabile", non solo "fotografabile". Altrimenti chiudetelo e dite che è un'opera d'arte della Biennale, così anche i turisti capiscono che non ci devono salire sopra.
È da sostituire con un ponte più tradizionale, e di più profonde fondazioni.
avevo già risposto sulla difficoltà dei gradini 'diversi' dai gradini tradizionali, poi ho letto la tua risposta e non avrei trovato parole migliori per descrivere un ponte creato ad hoc per inciampare d'estate e scivolare d'inverno
Anche se ho fatto solo 3 anni di architettura al liceo, ho afferrato subito il fatto che, se uno è architetto deve pensare anche alla realizzazione dei propri progetti, altrimenti sei semplicemente designer di cose altamente problematiche...
Il ponte di Calatrava più che il tipico fallimento dell'ingegneria è il tipico fallimento dell'architettura, dove la funzionalità è stata sacrificata sul piano dell'estetica, con problemi di accessibilità, di funzionalità e di matenibilità. Quando l'aspetto architettonico del progetto scavalca quello ingegneristico capitano di queste cose.
C'è anche qualche animale che ha scelto questo progetto a termine di un bando immagino
@@alessiofe beh, da solo il ponte non si autocostruisce...
Fra i problemi del ponte di Calatrava non avete nominato il più grave, il fatto che la sua campata non rispetta le regole di pressione sulle due sponde del canale , come fanno tutti i ponti veneziani, la campata deve avere un rapporto giusto secondo la lunghezza e l'altezza, in modo che il peso si distribuisca proporzionalmente in orrizzontale (sulle sponde del canale) e in verticale verso il basso. Infatti le banchine che sopportano il peso di quel ponte cedono progressivamente formando crepe e distaccamenti , bisogna monitorarlo continuamente per aggiustare il tiro . Questo problema al tempo della costruzione era stato segnalato dagli esperti locali , eppure....è andata così.
Grazie. Sono nato e in parte cresciuto a Venezia. Purtroppo, quel ponte, esteticamente è un pugno sullo stomaco.
Ma pur sempre un Calatrava.
si anni fa avevo visto un documentario che trattava di ponti e in una puntata parlava proprio di questo e dei suoi problemi e nella puntata intervistava un'altra persona (non ricordo il suo nome ma era uno specialista) che studiava un materiale innovativo con attrito maggiore e molto resistente, il problema è che poi non ne ho più sentito parlare e a quanto affermava questa persona facendo vedere i suoi test su questo materiale innovativo sembrava davvero ottimo per risolvere il problema alla radice ;-)
il programma credo si chiami ingegneria del disastro, se cerchi lo trovi su youtube. Effettivamente un tizio proponeva una soluzione, forse anche tutto sommato economica, ma probabilmente l'idea del comune di venezia è di scegliere soluzioni più durature (anche se magari più costose).
Gombloddoooo! Que indig-nazio!
@@JohnWayne99999a non mi pare che ci sia nessun tipo di complotto dietro, penso che abbiano magari rimandato oppure scelto qualche altra soluzione.
Calatrava ha fatto disastri anche nella sua Valencia, in particolare nella Ciutat de les Arts i le Ciencies dove pioveva dentro pochi giorni dopo l'inaugurazione; la giustificazione dell'architetto fu che a Valencia normalmente piove poco...
Ci Sono articoli a riguardo?
@@lucarizzi4783 non saprei, non li ho cercati, ma e' quanto mi hanno spiegato amici e parenti di Valencia
Una differenza tra un architetto ed un ingegnere sta nel fatto che mentre entrambi concordano che 2+2=4, all'architetto dispiace molto.
Da buon veneziano posso dire che questo ponte ha fatto un bel po' di casino, in tutti i sensi. Onestamente ho trovato strano anche l'aver accettato un progetto simile ed aver quindi acconsentito alla sua costruzione. Non è che ci volesse un genio per notare che mancava la parte "a scorrimento" o che il vetro (per quanto ci possano rassicurare) è più scivoloso di altri materiali in determinate condizioni. Tralascio ogni commento sulle risposte riferite alle persone con disabilità perchè vorrei vedere applicato questo suggerimento durante i picchi turistici dove neanche "in piedi" riesci a passare. I progetti, come suggerite voi, vanno valutati da molti aspetti, ma il principale deve essere la funzionalità, soprattutto se sono rivolti a TUTTI (e pagati da tutti, tanto per non fare polemica...). Buona continuazione!
E' veramente un bel video, mi permetto di aggiungere che sulla riuscita di un'opera pubblica o privata conta molto la cultura e l'intelligenza del committente che oltre ad approvare il progetto dovrebbe essere in grado di valutarne la bontà.
Tra i vari costi del Comune ci sono pure degli steward che, nei periodi invernali di ghiaccio e nebbia, vengono messi da entrambi lati del ponte a dirigere i pedoni verso la parte centrale e con staccionate impediscono il transito sulle sezioni di vetro.
Da sempre poi i disabili hanno la possibilità di fare Piazzale Roma - Ferrovia (fermata lato sud del ponte e fermata lato nord) gratuitamente come avete detto voi via vaporetto, quella "ovovia" è stata smantellata quest'anno e rimossa per sempre, per fortuna, visto che era diventata un monumento agli adesivi e chewingum della gente di passaggio
Secondo me manca un servizio traghetto gondole come a Rialto Mercato.
Bel video. Ritengo l'analisi dei fallimenti una delle parti più interessanti dell'ingegneria e sono sorpreso che da tutta questa esperienza non siano emerse checklist di best practices da applicare ad un progetto in fase di validazione.
Rimanendo in tema mi piacerebbe portaste il Cermiss (o come si scrive) come esempio dell'importanza delle analisi preliminari in fase di progetto (prospezione idreogeologica, impatto ambientale, etc etc). Grazie.
Sono un vecchio veneziano e posso dire che il ponte dei scalzi progettato dall' ingegnere Miozzi e costruito primi novecento e di gran lunga più bello e in perfetto stile veneziano
Recentemente ho letto un articolo di un giornale locale che riportava la notizia della sostituzione dei gradini con i conseguenti costi a carico del Comune... La parte migliore dell'articolo è quella in cui il giornalista sostiene che gli ospiti della città dovrebbero arrivarci da soli a capire che gli scalini in vetro si danneggiano con i trolley 🤔.
Considerato appunto che il ponte è l'utilissimo collegamento tra autobus/parcheggi e ferrovia ho trovato questo pensiero irritante ma anche molto divertente!
(Se mi fanno un ponte con gli scalini in vetro non penso che sia delicato, anzi, penso che abbiano utilizzato un materiale resistente e funzionale per far fronte al tipo di traffico pedonale..)
Magari se avessero usato plexi invececdi vetro, sarebbe stato meglio.
Appena costruito era vietato salire con trolley, ombrelli e con tacchi (molto utile considerando la collocazione del ponte).
Ci potevano passare solo portabagagli a pagamento che in teoria erano autorizzati dal comune ma molti erano e sono abusivi, con le risse e minacce tra di loro in stazione e ha piazzale Roma (ne ho sentito uno dire "io ti ammato" che ho segnalato alla polfer la quale mi ha detto che ormai è consuetudine)
Ma lo dicano apertamente che abbiamo pagato per un grande soprammobile piuttosto di un ponte utile... Allora che lo transennino definitivamente e dirigano i pedoni verso i due ponti minori (che son lì da secoli) che collegano comunque piazzale Roma con la Stazione ferroviaria (eh si, incredibile ma vero, si poteva fare anche prima di avere questo nuovo ponte, pardon, Soprammobile)!
Hanno tolto le parti di vetro pure in un ponte di Murcia, dove piove una settimana all'anno
si ma lo facciamo anche coi carretti e anche i portantini lo fanno con le valigie. Perché, obbiettivamente, farci quello degli Scalzi con una quintalata di merce ma anche no.
Ma chi può pensare di fare un ponte di vetro in una città umida e piovosa?un genio!
Vero la costruzione di ponti in calcestruzzo , skybridges o in metallo o torri richiedono un piano manutentivo ordinario e straordinario per salvaguardare i medesimi .
Sei bravissimo a ricordarti tutto a memoria
@@lolanene7323 no no, se no lo avrebbe specificato rispondendomi al commento
😂🤣
(Comunque ha letto molto bene, ha una ottima prosa, la storia è scritta molto bene
👏👏👏)
Qua a Reggio Emilia uno dei tre ponti di Calatrava, è sempre chiuso in un senso di marcia da ormai 6 mesi, e ci sono stati anche altri problemi!
Nessuno degli altri ponti sul Canal grande e’ provvisto di dispositivi per disabili . Il ponte dell’Accademia è completamente rivestito in legno che diventa anch’esso estremamente scivoloso con l’umidità, ed è stato recentemente ricostruito perché usurato dall’uso e dalle intemperie . Le alzate dei gradini non sono per niente faticose, se il problema è il vetro mettiamo la pietra : da qui a definirlo un fallimento c’è ne corre
Praticamente io ci passo ogni giorno per andare al lavoro, e appena viene umido (causa nebbia o pioggia) l'unico modo per non scivolare è stare al centro, anche se io in ogni caso sto al centro quando lo attraverso. Molto pericolosi e scivolosi sono anche le linee marmoree alla fine delle scale e sotto il porticato della stazione, mina assicurata se non si canmina con cura...
I vetri non sono lisci, anche per questo costano una follia. Diventano tali quando ci si deposita un po' di umidità, acqua e, più raramente neve o ghiaccio. Per la stessa ragione (il fatto che non siano lisci) non permette un affidabile incollaggio delle strisce antiscivolo (che comunque, visto il traffico del ponte, durerebbero ben poco.
infatti andrebbero sostituiti con un materiale adatto o ancor meglio una corsia per le carrozzine
Video apprezzato potete stare tranquilli..grandi ragazzi
Molto bello come ponte. Visto la prima volta di notte. (peccato per i difetti di sicurezza e le mancanze ) Architetto a parte, ma possibile che nessuno controlli e approvi o meno un progetto, guardando sicurezza e comodità, soprattutto accessibile anche a persone diversamente abili. Poi non calcolare le valigie e tutto quello che i turisti a milioni dovranno trasportare, bhe mi domando anche certi esperti municipali potevano vedere in fase di progetto l'assenza.. Molti scalda sedie, classico nelle amministrazioni locali del bel paese!
parole sante, molti che aspettando le 5 per timbrare il cartellino invece di fare il loro lavoro con spirito critico e passione
Bravi ! Sempre esaustivi e concreti! Ma siete di Brescia? L’accento sembra di lì…
Si, sono bresciani 👌
Io personalmente ho visto e percorso quel ponte e asserisco che in effetti se si fosse pensato meglio ad alcuni aspetti non proprio felici dal punto di vista pratico avrebbe potuto essere un ponte che fa la sua figura ed e' al contempo una buona opera.......apprezzabilissime queste tue trasmissioni....solo.....ti consiglierei di non "allinearti" a quello che praticamente tutti hanno detto sul ponte Morandi....non ha ceduto proprio nulla ed era un ponte ben concepito,basterebbe vedere gli altri 2 ponti uguali realizzati dallo stesso ingegnere in altre parti del mondo e vedere perche' hanno avuto problemi......inoltre e' alquanto strano,come risulta da una trasmissione radio locale ,che un'ascoltatore con vista sul ponte abbia telefonato alla trasmissione in onda in quel momento per far presente che....verso le 2 di notte con pioggia battente e scarsissima visibilita' ci fosse una squadra ben nutrita di macchine e persone con i lampeggianti accesi proprio intorno al pilone che poi sarebbe crollato....ci sono poi alcune immagini...e non parlo di quelle trasmesse fino alla noia di quello che urla "mio Dio,mio Dio" ,che dimostrano come gli stralli,proprio di quel pilone ,si distaccano dal ponte con strani sbuffi e come spezzati all'istante,lo stesso pilone centrale viene giu' esattamente come dopo un'esplosione "controllata".E' da notare che esitono foto storiche del ponte durante la costruzione e che mettono in luce il fatto che i piani stradali ai lati del pilone stanno in piedi senza alcuna flessione apparente senza che ancora abbiano messo gli stralli !!!!
Allora io credevo fosse uno scherzo non avevo mai visto il ponte calatrava a Venezia fino a qualche giorno fa. Chiunque abbia ceduto l'appalto di quel ponte abbia ingaggiato calatrava dovrebbe essere processato insieme all'architetto calatrava perché non rispecchia assolutamente i canoni di architettura Veneziana che da secoli e secoli tiene in piedi quella città.. per non parlare del fatto che è bastato un poco di umidità quel giorno e io non riuscivo a camminare su quel ponte.. quale architetto malato potrebbe costruire un ponte del genere in una città di mare come Venezia soggetta costantemente all'umidità poteva aggiungerci solo degli spruzzi di acqua e sapone per rendere il ponte caratteristico e magari si scivolava anche un po' di più.. ora capisco che calatrava sia prima un nome che una cultura su architettura e ingegneria però cerchiamo di essere onesti quanto è costato ponte All'italia al Veneto.. solo per aver sopra il nome calatrava che onestamente sembra un brand di marca.. se fossimo in una vera civiltà dopo un lavoro del genere un lavoro che non ci vuole chissà quale occhio esperto per dire che è inaccettabile.. calatrava stesso doveva riprogettare il ponte in maniera adeguata e consona anche all'estetica della città e se non in grado restituire quello che è stato il suo compenso per tale Opera ragazzi ci sono Ponti a Venezia che sono stati costruiti secoli e secoli fa hanno una minima manutenzione sono indiscutibili per praticità per estetica per l'uso dei materiali con cui sono stati costruiti.. giuro la vista di quel ponte è stata la prima cosa che ha rovinato un intero pomeriggio di gita a Venezia.. ora quando ho attraversato quel ponte c'era solo un po' di umidità non pioveva e C'erano 12 gradi Io vorrei capire che cosa succede quando c'è l'alta marea quando piove o quando c'è freddo.. e onestamente anche se non italiana Io mi sono vergognata per tutta l'Italia.. e se ci fosse un dio quel ponte dovrebbe crollare.. Io spero che la prossima giunta comunale della serenissima decida quanto meno di avere dignità e orgoglio e tirar via nonostante i soldi spesi quel abominio dalla faccia di Venezia.. propongo esilio a chiunque abbia dato l'appalto a calatrava esilio non da Venezia ma dall'Italia e possibilmente anche dall' europa.. propongo un referendum mondiale per portare calatrava in persona a Venezia a percorrere il suo ponte e dopo questo raggiungere la casa del boia ed essere processato davanti alla casa del boia.. chiedo anche che venga ritirato dall'album degli architetti.. e che nelle più grosse università di architettura mondiale il suo nome sia bandito👈🤣🤣🤣👽🛸
Video interessante! Grazie. Anche mio figlio di 5 anni ci sarebbe arrivato che quel bel ponte andava contro le basilari norme di sicurezza. Ma gli addetti ai lavori, una volta consegnata la prima bozza del progetto, dov'erano??? Al bar a farsi uno spriz liscio???
che si accolli il sig. architetto vossignoria illustrissima calatrava le spese delle sue imperizie. ma ciò non accadrà mai. geniale davvero. difficile istigare così tante invettive. parentesi, sono veneziano, confermo: propongo l'abbattimento.
Sono anch'io d'accordo; dal punto di vista estetico è un capolavoro. Ma l'estetica deve fare i conti con la funzionalità e rischi connessi. Posso progettare, per esempio, una bellissima sedia...ma non è detto che sia scomodissima e metta a rischio anche la stabilità di chi vi siede, facendolo rovesciare a terra di spalle. Grazie per il video...Venezia è comunque il più bel sogno per l'Italia el l'intero mondo. Un saluto.
Un ponte avveniristico in una citta rinascimentale un capolavoro estetico?? ma che fumi??
@@robertoolivio5473 Anche io preferivo un'architettura rinascimentale (che amo supremamente) ...ma il tempo non torma mai indietro. Si tratta di preferire un modello moderno scadente ad uno meno scadente. Non fumo neanche le sigarette normali, né tanto meno bevo. Comunque ti ringrazio per l'appunto...è sempre utile..
@@enzolionetti6872 Un ponte rinascimentale che collega un terminal automobilistico con una stazione del novecento sarebbe stato completamente fuori luogo.
@@marcosante68 Sono d'accordo! ma io intendevo l'uso di un designer che ricordi uno stile rapportabile a Venezia e il connesso terminale ...bisognerebbe vedere i progetti alternativi che sono stati fatti prima della scelta. Anche io ritengo che un elemento urbano del passato (Venezia) che rimandi ad uno contemporaneo , deve indurci ad una riflessione seria di compatibilità. Posso fare un esempio con l'area nuova di Milano (città che va dall'antichità romana delle Colonne di San Lorenzo fino a grattacieli dell'area Porta Nuova, Garibaldi, Gioia) dove figurano architetture moderne, ma che si tiene conto anche di una metropoli del passato lanciata verso il futuro (edifici in legno bombati, grattacielo rivestito di piante, biblioteca degli alberi, ecc.). Quando si risponde, purtroppo, per motivi di spazio non è sempre facile esporre in modo completo le proprie considerazioni...per questo sono molto utili gli appunti successivi che vengono fatti da considerazioni diverse, le quali permetto poi di puntualizzare meglio aspetti che solo apparentemente sono contraddittori...in realtà, ben esposti, rimandano a coerenti modo di vedere le cose. Grazie e un saluto! Quello che è maggiormente preoccupante, cosa sottolineata dagli Ingegneri, è l'uso invece di materiali pericolosi...questo poteva essere previsto ed evitato...non ha niente a che fare con lo stile vecchio o attuale. C'è una scienza dei materiali che gli ingegneri non dovrebbero mai ignorare. Gli architetti fanno il loro lavoro...gli ingegneri un altro..
molto interessante, grazie
Splendido video super interessante
Esiste un lavoro di Calatrava che non abbia creato problemi, polemiche e - soprattutto - che non abbia sforato in modo assurdo i costi preventivati?
xz
Conosco Venezia e questo ponte. Devo dire, da tecnico e professionista, che ha sicuramente un suo fascino, ma in ogni caso tra i doveri di un Ingegnere in sede di progettazione e poi nelle realizzazione vi sono prima di tutto la funzionalità, la solidità e soprattutto la sicurezza. Nessuno di questi basilari elementi possono venire dopo la (seppur importante anch'essa) funzione estetica. Un saluto GDG.
Bravi ragazzi veramente, bellissimo video, spiegato in maniera perspiqua 👌
Complimenti in genere per la vostra iniziativa.
Io ci sono passato sopra diversi anni fa, era quasi nuovo e mi sono subito accorto che gli scalini non erano ergonomici, anche le capre conoscono la regola per gli scalini (2a+1p=63cm), il montascale per i disabili era già fuori uso. Certi architetti si fanno grandi delle loro opere estetiche ma non capiscono nulla di necessità tecniche imprescindibili. Che consultino gli ingegneri, allora! L'ho subito ribattezzato "ponte di CALAFAVA". Comunque ci aggiungerei anche qualcun'altro che è stato addirittura nominato senatore, per le sue prodezze...
Suggerirei di far camminare sul ponte lo stesso Calatrava bendato con il fondo bagnato.
Prof Giuseppe Canali
Ma a mio parere è stato scelto quel progetto per due motivi principali:
-l'estetica, ma se cozza con la funzionalità e la sicurezza peggio per queste ultime, come tante opere in Italia ci ricordano.
-il costo: più alto è più ce ne è per tutti, come il Mose insegna. Tanto pagano i contribuenti.
Più soldi costa, più ce n'è per tutti, tanto pagano i contribuenti.🎯
Grazie per aver usato diversi dei miei video stock ☺
Ciao ragazzi, complimenti per il vostro canale! Due semplici e spero non banali consigli: per aumentare l'aderenza tra gli scalini e le suole delle scarpe dei pedoni non basterebbe smerigliare le superfici delle lastre in vetro, che immagino siano abbastanza spesse da sopportare agevolmente la sottrazione di qualche decimo di millimetro di materiale? Inoltre, per il transito dei dispositivi dotati di ruote, carrozzine o trolley che siano, non sarebbe sufficiente creare delle rampe continue su entrambi i lati del ponte, larghe un metro e di materiale polimerico trasparente (per mantenere l'immagine originale e non appesantirlo eccessivamente)?
Ti parlo da banalissimo ottico, il grosso problema del vetro è che non solo è di base scivoloso e una volta settato e laminato è quasi impossibile da trattare di nuovo soprattutto perché oltre al problema della rottura facile spesso per ragioni di sicurezza quello per edilizia ha una lamina plastica sopra, ma si comporta anche come uno stronzo quando lo assottigli, è super imprevedibile. Essendo un liquido che fa finta di essere un solido segue regole tutte sue e la sua composizione amorfa non lo rende resistente come (ad esempio) un quarzo o un marmo.
Sono passata qualche anno fa sul ponte, poi, e mi sembrava fosse vetro opaco (per cui già smerigliato), che risulta meno scivoloso del vetro trasparente da finestra, ma resta un incubo. Era febbraio e ho davvero rischiato di finire col didietro a terra un paio di volte.
I vetri del ponte si frantumano da soli con il dilatamento e restringimento della struttura d'acciaio
Quando lo inaugurarono lavoravo in idroambulanza, ogni giorno arriva qualcuno mentre sostavamo nei pressi di piazzale Roma dicendoci che qualcuno si era fatto male. Ogni giorno e per persone di qualsiasi genere o età.
Percorso due giorni fa di sera, fermatomi sulla sommità per scattare qualche foto ho sentito che vibrava vistosamente al passare della gente, cosa che gli altri ponti importanti (Accademia e Rialto) che sono lì da centinaia di anni non fanno, inoltre per me è molto pericoloso perché non illuminato e gli scalini soprattutto in discesa non si notano da quando bassi sono, rischiando di sottovalutare il rischio e quindi cadere male
Bellissimo video. Complimenti!
Abito a Venezia e confermo tutto quanto. L'unico passaggio praticabile è la striscia centrale. La presenza di gradini di larghezza differente porta a frequenti cadute. Il famigerato "ovetto rosso" non è mai entrato in servizio per le continue avarie. Si è deciso di rimuoverlo perchè, bloccato da anni a metà strada, rischiava di staccarsi e precipitare di sotto.
I gradini in vetro ora sono ruvidi, all'inizio erano lisci: mi sono chiesto chi fosse la "mente geniale" di questa soluzione, ove l'espressione nasconde una serie di insulti
Lei,ing. non ha parlato su un inconveniente connesso che sarebbe stato osservato alle estremità della struttura metallica portante che ha una luce importante, circa 100t e che riguarda la tensioni di trazione e compressione e flesso torsione che ,stante la notevole escursione termica genera movimenti alle estremità della struttura portante che vanno ad interessare la resistenza degli apparecchi di appoggio di cui lei non ha fatto cenno se esistono e di che tipo sono e se sono stati correttamente calcolati ed eseguiti.
Problemi riscontrati da me, ogni volta che attraverso il ponte. E non aggiungo altro!!!! Il video conferma le mie perplessità... anziché affidare grandi opere ad architetti famosi, affidiamole a gente capace!!!!
Fare i gradini di differente misura era in uso nella costruzione dei castelli medievali per rendere difficile per gli eventuali assilitori penetrare all interno perche' inciampavano o rallentavano , quindi vere e proprie trappole. Quest' architetto evidentemente e' un esperto potevano farlo fare ad un Veneziano.
Questo succede quando dai i lavori in mano agli architetti, invece che agli ingenieri!
@@lolanene7323 ah! Bella roba!!!😩
@@lolanene7323 Ingegneria non è un titolo di studio: è uno stato della mente!
Detto da noi veneziani il Ponte " occio che casco". Il problema è che è un ponte troppo moderno. Esce del tutto dalla paesaggistica di Venezia
Ascoltando il video e leggendo i molti commenti dettagliati mi sorge una domanda: ma a sto punto non vale la pena abbatterlo e sostituirlo del tutto con qualcosa di più semplice e funzionale?
Forse andrebbe fatto un lavoro di bucciardura sul vetro della pavimentazione; giusto per la sicurezza poi i carrelli delle merci non dovrebbero passare perché rovinano il ponte; e avere più rispetto dell'opera stessa; a mio parere dovremmo essere più esperti di ponti per giudicare; e credo che pochi lo siano; l'opera mi sembra molto bella ed è stato un "Bellissimo" regalo alla Città più Bella del Mondo. Grande Calatrava👏👏👏👏👏👏👏👏👍
Venezia è un ambiente particolare. C'è un perchè lì la maggior parte dei ponti è in pietra o mattoni. I pochi metallici sono piccoli e in legno c'è praticamente solo quello dell'Accademia. L'ansia di fare qualcosa di nuovo e diverso in un ambiente sconosciuto può fare brutti scherzi. L'architetto non ne ha tenuto conto, ancora peggio hanno fatto i finanziatori che conoscevano l'ambiente in cui il ponte sarebbe stato costruito. Ora l'unica speranza è che non duri molto ma a quanto pare siamo sulla buona strada.
Una cosa io me la devo chiedere. Ma quando fu presentato il progetto nessuno si accorse che non era fruibile ai disabili, o nel dare l appalto di progettazione, non fu neanche considerata questa possibilità?
Il problema sono anche i gradini che non sono coordinati per nulla. Fai uno due passi poi cambia da un momento all'altro non fai ora ad abituarti al passo che poi cambia. Assurdo😢
Gran bel video!
Abito a Venezia e ho sempre sperato che quel ponte lo potessero buttare nella spazzatura. io, mia nonna e altre migliaia di persone abbiamo avuto infortuni
Ottimo video.
VI SIETE DIMENTICATI UN PARTICOLARE MOLTO IMPORTANTE:
il ponte grava sulle 2 banchine contrapposte, a Venezia si chiamano fondamenta; è stato calcolato che l'equilibrio statico della struttura è garantito per soli 50mm in caso di divaricamento dei punti d'ancoraggio alla fondamenta.
Ben sapendo che venezia è costruita sul fango e non sulla roccia, grazie all'impilamento di milioni di pali nel fondale, questo rischio mi sembra tutt'altro che scongiurato. Movimenti e spostamenti di banchina-fondamenta non sono rari a Venezia, i palazzi "non a piombo" veneziani ne sono un'evidente esempio.
Ciao! per favore dimmi cosa significa "i palazzi "non a piombo" veneziani"?
@@claudeclaude3280 Non a piombo significa che le pareti esterne, i muri maestri, non sono perfettamente perpendicolari, non "in bolla" con la superficie, terrestre o acquea?
Mai stato a Venezia?
@@rbvenice oh, comprensibile! grazie! sì, la guida ha detto che non c'è un solo edificio verticale a Venezia. si, sono stato a Venezia, nel 1998 e nel 2019
Complimenti x la qualità oratoria
Sono andato innumerevoli volte a Venezia e si preferivo fare un percorso più lungo passando sul ponte della repubblica anziché passare sul ponte della costituzione per andare in piazzale Roma
Devo dire poi che lo facevo anche con 1 o 2 valige
Quando l'estetica umilia la funzionalità e la sostenibilità economica
Sono uno dei pochi, ma a me il ponte piace tantissimo. E lo percorro molte volte.
Potreste parlare anche delle scuole in fiera a Bologna, dove l'architetto Cucinella ha pensato bene di costruire aule senza soffitti, risultato: 1600 alunni di tre scuole in un unico padiglione che facevano lezione praticamente tutti insieme
I ragazzi non sentivano neanche ciò che diceva il Professore, non si potevano attaccare lavagne o proiettori, niente luce naturale.
I presidi hanno fatto di tutto per ovviare ai problemi e ci sono state varie proteste, ma, a differenza del ponte di Venezia, nessun giornale ne ha mai parlato. Per fortuna è durato solo un anno...ma chissà quanti soldi sono stati spesi.
Sono molto arrabbiato, il ponte morandi citato solo perché la gente non lo conosce non è un errore di progetto. Informatevi prima di fare citazioni altisonanti, più di 500 studi sul progetto del polcevera hanno decretato che non è stato assolutamente un errore progettuale, ma manutentivo. Il ponte cadeva a pezzi e poi è caduto perché autostrade non ha mai fatto manutenzione. Morandi è stato il più grande progettista di ponti italiani, guardate le meraviglie ingegneristiche che ha proposto e i ponti che ha fatto costruire. Citare cose a caso non è ingegneria, ma ignoranza e superficialità
Dal mio punto di vista, per quanto comporta la scivolosità basterebbe che il comune segnalasse con un cartello il pericolo da cautelarsi contro chi cade.
Sui problemi strutturali lascio la parola agli esperti. Sulla fruibilità del ponte dico che dal mio punto di vista è buona, scalini più alti costerebbero molta fatica , facendoti arrivare dall'altra parte con il fiatone. E' vero che il passo è strano ma niente di così fastidioso. La parte piana superiore è una meraviglia, e si gode di una grande visibilità. E' scenografico e i gradoni in vetro lo rendono unico nei colori e nella tecnica realizzativa. A proposito del vetro, seppur ammettendo che incute un certo timore a camminarci sopra, la porosità lo rende suffcientemente sicuro anche con la pioggia. Quando ghiaccia poi, ghiacciano tutti i ponti.. Venezia meritava un ponte di eccellenza, non so dire se questo sia stato il meglio che si potesse fare... le pecche ce le ha. Però è inconfondibile nel suo stile, è grande e sontuoso...fin troppo "figo" ahimè per essere un ponte scambiatore per grandi masse di turisti e pendolari..
madò ma tu lo hai mai fatto appena cala l' umidità? Ma lo sai che significa per un pendolare ogni singolo giorno della sua vita rischiare l' osso del collo? Per quanto piano vuoi andare eh niente, ogni due passi uno lo fai scivolando. io mi son stancata faccio Ponte degli Scalzi. Basta, uno col piatto tibiale basta in famiglia abbiamo già dato.
Dovreste fare più video come questo che stronzate come gli shorts, che quelli che fate sono quasi a scatenare polemica di insulti nei commenti.
Capisco che può essere una strategia di marketing, ma più volte vi siete beccati imprecazioni per la povertà di contenuti
Questo è finalmente, un bel video e interessante
Tutto corretto, sicuramente opera esteticamente apprezzabile purtroppo nota da tempo x questi difetti di nascita, ma a parte questo per me indipendentemente che il ponte venga aggiustato o demolito non fa differenza in quanto arrivato al piazzale, per andare verso san marco percorreri per sempre la via di destra, perché è la via storica d'accesso alla città e soprattutto quella dove si trovano tutti i bacari nei quali è d'obbligo fermarsi per un cicchetto e un'ombra de vin, così facendo si evita il rischio di scivolare sul ponte ma vi garantisco che arriverete in piazza san marco completamente ubriachi ahahah
Complimenti vivissimi per il canale. Mi rivolgo a tutti: di cosa ci meravigliamo? È stato realizzato da un aechitetto, è nomale che faccia acqua da tutti i lati! (Da Cattivo ingegnere che sono). È bello, certo, che lo chiudano e diventi anche esso un monumento!
Peccato che Calatrava sia anche ingegnere civile... E ha preso la laurea al ETH di Zurigo, una delle migliori al mondo. Va bene la solita battuta ma ha stufato e anzi fa capire un certo risentimento di invidia verso gli architetti
Mi scusi, ma quando ha progettato questo ponte aveva già la laurea in ingegneria? Nasce Architetto e poi si converte?😂 Scusi l'ironia, sicuramente avra' progettato anche altre opere efficienti per carità, la mia era solo la solita battuta come lei accennava. Per i risentimenti non direi proprio......
@@MrRey75 Esiste wikipedia o la sua bio, comunque si è laureato nel '81 in ing. e ha pure un dottorato "Zur Faltbarkeit von Fachwerken". Vorrei tanto sapere che opere strutturali di grande pregio avete fatto per permettervi anche solo una battuta
@@emilie1977 Con tutto il rispetto per la Zur Faltbarkeit von Fachwerken ecc... ecc.. ecc... ma anche un bambino alle elementari sa che la natura intrinseca del vetro è di renderlo a basso attrito radente, figuriamoci in un ambiente tendenzialmente umido, tale attrito si abbassa considerevolmente!!!!! Nemmeno l'accortezza di aumentare l'attrito con abrasioni artificiali sulla stessa superficie.
Mi per metto di fare la battuta in quanto povero, misero, ingegnere e RSPP!!!!!!!!!
"Gli ingegneri non vivono, funzionano!"
Saluti
@@MrRey75 concordo con te su scelte pessime su tanti aspetti, poi non ho neppure capito esattamente a cosa serve quel vetro opaco visto che non puoi veder sotto e viceversa, oltre al fatto che quella pavimentazione in vetro peserà pure un bel po'
Se lo avesse fatto mio nonno, muratore del secolo scorso, sarebbe costato un decimo e ben sistemato con la sua funzionalità e i costi di manutenzione irrisori.
“Il mio falegname con trentamila lire la fa meglio”. (Cit.)
@@mister_eee76 …non ha neanche le unghie!
Comunque il ponte mi piace tantissimo, ma la mia impressione è che chi ha appaltato il lavoro si sia dimenticato degli aspetti di gestione pubblica ovvero della compatibilità del manufatto con i regolamenti che gestiscono tali manufatti. L'errore non è di Calatrava, ma della commissione esaminatrice è di conseguenza del Comune di Venezia. Per questo Calatrava dormirà sempre sogni tranquilli in quanto il ponte fa il suo mestiere all'interno delle condizioni richieste dal Comune.
Ma neanche per l' anticamera del cervello fa il suo mestiere! Ma se sta spingendo contro le due fondamente!( sì non ho sbagliato si chiamano Fondamente a Venezia).
Ma la Direzione Lavori di chi era e dov'era? Non penso che il Comune l'abbia lasciata a Calatrava! Troppo appetibile.
Intanto grazie per questo commento tecnico che so se ridere o piangere. Ho avuto il piacere di scoprire questocanale e sentire dei commenti di Marco, mi farebbe piacere sapere anche il tuo nome. Concludo, con barba di architetti e ingegneri Venezia ! è andata a confondersi con Calatrava ! Complimenti per i video un iscritto.
un progetto che fa _acqua_ da tutte le parti
...ok, so dov'è l'uscita...
gli architetti prediligono più l'aspetto estetico piuttosto che l'aspetto funzionale.
Le critiche …. Sono importanti. Purtroppo ora nessuno ne vuole sapere di esaminare un progetto e criticarlo. Prima della realizzazione. Da troppo tempo si desidera e purtroppo si ottiene che vi siano decisioni rapide e rapide realizzazioni. Si tende ad ignorare quel sano sistema in cui si presenta un progetto e poi si ascoltano le obiezioni “ragionandoci sopra”.
Ascoltare le critiche trascurando le lodi è l’unico sistema per prevenire gli errori.E questo vale sempre … specialmente in politica.
A questo punto perché non modificare la parte centrale con una striscia abbastanza ampia percorribile anche con le carrozzine .Abitando a Treviso ci sono stato su quel ponte ed è scivoloso anche di sera causa dell'umidita che si deposita anche se non piove.Comunque non è una cosa impossibile da sistemare certo che sono soldi che si devono tirare fuori .Mi chiedo come mai sia stato fatto cosi.Dove erano quelli che dovevano controllare la sicurezza strutturale e la praticabilità funzionale del ponte.
È palese che chi ha studiato architettura non ha avuto sufficienti nozioni per dimensionare le strutture (tranne chi individualmente ha colmato queste lacune in modo individuale).
Chi consente agli architetti di progettare strutture di livello tecnico elevato come i ponti, senza avere il benestare di ingegneri specializzati nel campo, dovrebbe capire che si sta esponendo, esercitando un ruolo senza competenza, e dovrebbe essere sollevato dal proprio incarico.
Bravi come sempre 😉💪
Il problema più grande in termini di rischio caduta e' un punto cieco successivo allo scavalcamento della parte superiore del ponte con, oltretutto,un cambio di passo degli scaloni.con umidità e' difficile stare in piedi.assurdo
Aggiungiamo pure dal punto di vista estetico che quel ponte non c'entra nulla con Venezia. Ma perché, dico io, è così difficile fare qualcosa di già fatto? Che bisogo c'è di fare l'originale (che poi il ponte non è brutto, semplicemente non è al suo posto) quando puoi riprendere uno stile che ha già dato prova di validità e che si inserirebbe bene nella città?
Queste opere sono spesso l'occasione di incensare un ego più che un servizio alla città.
Grandi ragazzi, vi seguo dai 60k