Più che altro i giornalisti campano così, forse per il taglio dei finanziamenti dello stato? A quanto pare, scrivere dei fatti, senza mettere i giudizi personali rende di meno.
@@VicioServantes tagli ai giornali? È il contrario, vengono finanziati perchè devono fare propaganda! In questi due anni è scomparsa la libertà di stampa!
C'è il team dell'avvocato dell'atomo che fa una divulgazione fantastica a riguardo, sempre con toni duri quando c'è bisogno di farsi valere. Purtroppo per scelte politiche sto paese è stato plasmato contro il nucleare e adesso le conseguenze le paghiamo noi...
Piccolo appunto: nel video si parla indistintamente di centrali e reattori come se fossero sinonimi. In realtà in una centrale possono esserci più reattori. Es 24 reattori potrebbero esser ospitati dentro a 6 centrali da 4 reattori ciascuna
è anche vero che con quei numeri così bassi (5 -> 24 reattori) andrebbero in ogni caso distribuiti geograficamente in maniera opportuna. Cioè per quanto sia efficiente e moderna la grid di distribuzione elettrica italiana, servono comunque almeno 10/20 centrali per coprire tutto il territorio nazionale
Ha però specificato che ad esempio per la centrale di Montalto di Castro erano previsti due reattori. Solo nella conclusione ha associato un reattore ad una centrale
tutto vero: la discriminante, in assenza di motivi idrogeologici, è la distanza dai luoghi che utilizzeranno l'energia per non avere eccessive perdite per trasmissione
@@gino_latino tieni conto che nell'area della città metropolitana di Roma ci abita circa il 10% degli italiani. Tra Milano, Bergamo, Monza, Brescia una quantità analoga. La densità di popolazione è molto disomogenea (anche di consumo) e questo facilita, relativamente, la distribuzione.
Dovrebbero mandarvi almeno due ore alla settimana nelle scuole del nostro paese a spiegare tutte le tematiche che affrontate....complimenti davvero. Io nel frattempo ho obbligato mia figlia a vedere perlomeno un vostro video alla settimana. Continuate così
Basterebbe che sostituissero loro a quel cesso di Fazio, risparmieremo soldi pubblici e faremo vera cultura. Ma non vi siete stufati a vedere la Rai didotta a una discarica culturale?
In questo momento storico, questi video, credo che possano davvero fare la differenza nel sensibilizzare e far comprendere alle persone che il nucleare non è da demonizzare. Grazie per il vostro importante lavoro di divulgazione a 360° gradi.
@@rossimentina Ma tu almeno sai cosa è successo in queste due centrali oppure parli per sentito dire? Ti illumino io anche se potresti fare una ricerca da 5 minuti per scoprirlo! - L'incidente a Chernobyl è stato causato dal personale notturno durante un test che è finito male a causa di errori fatti da un personale non preparato a quel test(doveva essere fatto di giorno da altri membri del personale) e inoltre, per risparmiare, nella centrale non erano presenti molti sistemi di sicurezza che avrebbero ridotto l'incidente a 0 vittime. (prima che tu risponda, no non può risuccedere. Tutte le centrali esistenti al mondo sono monitorate dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica) - Su Fukushima c'è poco da dire, è stata solo investita dal terremoto e maremoto del Tōhoku con magnituto 9.0... Un evento molto raro e inusuale non credi? Lo è ancora di più quando conti che quello più potente della storia è arrivato a 9.5
@@TechG_ immagino l'alto livello del tuo personale italiano, che ti ricordo che è lo stesso che ha fatto il Vajont e lo standard è rimasto quello.. o che dire dei vari terremoti in Italia vero L'Aquila? O che dire di alluvioni, frane e eruzioni vulcaniche?
@@robertopatrignani0529 allora le centrali moderne sono fatte in modo tale che anche se delle scimmie fossero al comando non accadrebbe nulla, secondo in Italia non sono mai avvenuti terremoti tanto forti come quello a fukushima, che è addirittura il 4° mai registrato per magnitudo. Senza contare che ha fatto 0 morti. Il problema del nucleare è che fa troppi pochi incidenti e quindi la gente se li ricorda, però non parliamo mai di quando crolla una diga e muoiono 3 volte le persone uccise dal nucleare
nell 87 il costo dell energia fossile era relativamente basso e le informazioni che diedero furono fuorvianti. Ben altro considerata la tecnologia nucleare avanzata si avrebbe dovuto pensare in una visione avanzata nel tempo. Ma la mentalità italiana tutt ora vigente è di riparare il tetto non quando scricchiola ma quando cadono i pezzi di cornicione alias aspettiamo e vediamo quello che succede . Grazie Andrea per l'esauriente e come sempre brillante presentazione
Esatto, invece che decadere in migliaia di anni, ora le scorie, col progresso della tecnologia, decadono in migliaia di anni.. un bel missile russo che "sbaglia" e finisce nel sito di stoccaggio, e si muore tutti sciolti dentro di tumori, che bello :D
@@klevis6733 il tuo commento è stato smentito dalla guerra, ora ti rendi conto di quanto sei ignorante ed è importante parlare con cognizione di causa?
Penso che il nucleare (o le piattaforme) non dovrebbe essere materia referendaria, ma esclusivamente politica. I referendum va bene per le questioni di coscienza, dove non serve una formazione tecnica di macro economia. Anche perché, pur se si varasse un nuovo piano nucleare, potrebbe essere bloccato a metà da un referendum. L'energia è una questione strategica di stato e anche di difesa: non può essere lasciata nelle mani fi chiunque.
@@DarioAlise Beh, alla fine non è così diverso.. e' come chiedere direttamente a degli idioti oppure chiedere ai rappresentanti votati dagli stessi idioti.
Se anche non ci piace Salvini, non risolviamo le questioni di macro economia o di giustizia con i referendum. Devo decidere io sulla separazione delle carriere dei giudici? Ricordo che con referendum si abrogó il ministero dell'agricoltura (follia!), ma ora c'è il ministero dells politiche agricole. Perché? L'unico motivo, a tambur battente, era l'odio popolare per la politica. Proprio l'agricoltura in un paese come l'Italia...
Non volere le centrali nucleari in Italia, ma comperare l'energia elettrica dalla Francia, con il reattore appena dietro alle Alpi, mi sembra ipocrita. Qualsiasi fuoriuscita, non si ferma al confine.. Da una parte o dall'altra, dobbiamo comprare energia.. tanto vale produrne almeno una buona percentuale.
Buonasera non devono decidere i politici ma il popolo 59.288.000 italiani hanno già votato 2 volte no ☢️ 1) 1987 dopo Chernobyl 2) 2011 dopo Fukushima Prima si deve fare un nuovo Referendum popolare. Buona serata serena
@@ernestocorso4316 nel 2011 perchè ormai la tecnologia a fissione è vecchia e servirebbero nuove centrali con reattori che non sarebbero in ogni caso pronte prima di 10-15-20 anni. Vista la tempistica e vista la spesa, perchè non iniziare ad accelerare attivamente la ricerca e spingere sulla fusione? Ma nucleare sì assolutamente.
@@ernestocorso4316 senza offesa ma il popolo non dovrebbe avere voce in capitolo su cose che non gli competono. Il cittadino medio non ha voglia di informarsi o non ne ha i mezzi o le capacità, e in un paese come l'Italia in cui la maggior parte della popolazione è anziana che ha come unico mezzo di informazione la televisione, che pensa solamente a fare audience fregandosene del suo contenuto e su Facebook dove si posta ogni tipo di cazzata senza che la possano riconoscere, non ci si può affidare al popolo. Le uniche persone che possono decidere sono i politici e i fisici nucleari che hanno studiato e sanno con chiarezza di cosa parlano
Complimenti per ogni video che publicate. Siete fantastici! Sarebbe possibile approfondire l’argomento centrali nucleari entrando maggiormente nel dettaglio del loro funzionamento e analizzando criticità e vantaggi che si hanno con il nucleare, con una particolare attenzione ai reattori di quarta generazione. Grazie mille
Curioso come per il nucleare sia necessario specificare che non sia una sponsor, mentre per le rinnovabili e altre fonti energetiche mi. Penso che sia comprensibile la delicatezza dell’argomento. Come sempre presentazione e spiegazione brillante! Complimenti
In italia non si puó fare diverso. Vige un'ignoranza e un pressapochismo sull'argomento allucinanti. E il bello e che ci crediamo anche furbi, mentre in francia se la ridono vendendoci l'energia che producono col nucleare
@@jakkonexus1166 l'emissione di co2 e inquinanti nell'atmosfera delle centrali nucleari è pari a 0 quindi non sono sicuro dove vuoi arrivare. È normale che abbiamo l'aria meno inquinata visto che siamo meno industrializzati di altri,e usiamo molto meno carbone per esempio della germania che ancora oggi me brucia tantissimo
@@PIOVRAME boni! Boni... non ragioniamo a capocchia de cazzz.. in Italia non siamo in grado nemmeno di smartire la carta, ne l'umido, figuriamoci il caos che ne deriverebbe con le scorie.... non siamo assolutamente all'altezza. E poi chi vorrebbe una bella centrale nucleare davanti casa?? Quindi evitiamo di fare i verginelli con il cul- degli altri
Questo è uno dei motivi per cui, secondo me, si dovrebbe investire molto di più nella ricerca e, non meno importante, nella divulgazione scientifica. La gente è spaventata dal nucleare perché è stata indotta a collegarlo a discorsi quali armi, scorie radioattive, incidenti nucleari, eccetera, non tenendo in considerazione che l'energia elettrica ottenuta dal nucleare è, ad oggi, una delle poche risorse che potrebbero garantirci l'indipendenza energetica dagli altri stati. Secondo me dovremmo iniziare ad investire seriamente sul nucleare e soprattutto investire sulla ricerca, che ci porterà a reattori sempre più efficienti e sicuri. Un esempio sono i reattori di quarta generazione (ancora sperimentali ma che saranno operativi già dai prossimi anni), che permetterebbero di bruciare scorie, producendo energia da esse, e residui quasi stabili (quindi non dannosi per la salute umana). Un ulteriore vantaggio di questi reattori di quarta generazione sta nel fatto che in alcuni modelli non ci sarebbe più il rischio di meltdown, in quanto non prevedono più l'utilizzo di acqua nei reattori.
La paura deriva per quanto mi riguarda da due fattori: l'elevata sismicità della nostra penisola e l'inaffidabilità totale della nostra imprenditoria edile sciacalla. E sì, converrebbe quantomeno attendere reattori che possano operare in assenza d'acqua, perché sta seriamente cominciando a scarseggiare per usi più impellenti.
Fate sempre un errore voi pappagalli dell avvocato dell atomo.... "ad oggi" se dovunque si dice che servirebbero almeno 5 7 anni MINIMO per costruire un reattore, in Italia probabilmente 10, inoltre gli incidenti ci sono stati e non a caso in questi tempi stiamo osservando che in caso di conflitto gli eserciti puntano direttamente alle centrali nucleari, scegliere quindi il nucleare a fusione attuale non solo è una perdita di tempo, ma una vera stupidaggine, anzi una stronzata
@@ociolotti Per quanto concerne la costruzione, saremmo sottoposti a controlli di almeno 2 livelli. Quelli della società proprietaria del reattore (penso proprio francesi) e NON ultima L'agenzia internazionale per l'energia atomica ,oltre i controlli "locali" statali. Questi controlli sono in parte la causa dei 7-10 anni di tempo per la realizzazione di un impianto. Sicuramente lo Zio Tore non può costruire nulla di simile, stai tranquillo.
L'Italia è un Paese altamente sismico, sovrappopolato, cementificato e dal territorio in buona parte montuoso. Costruire centrali nucleari è quindi ulteriormente complicato e rischioso. Il nucleare di "quarta generazione" esiste solo sulla carta e quindi nessun reattore sarà operativo nei prossimi anni. Nella più ottimistica delle ipotesi (ma visti i tempi che corrono...) ci vorranno almeno altri 50 anni prima di costruirne uno!
Mi piace vedere spiegati gli argomenti con uno approccio "pragmatico" basato su numeri e fatti concreti, senza fanatismi ideologici...Continuate così.👍
ci sarebbe molta informazione da fare sul nucleare, soprattutto le centrali di IV generazione! esiste ad esempio il BN-800 che produce 2100MW ed e' piu' che sicuro , non ha nessun problema di Meltdown ed inoltre consuma anche gli scarti degli altri reattori producendo come scarti materiali molto poco radioattivi... sarebbe davvero economico e sicuro, ma in italia non se ne parla!
Io credevo nel nucleare ma ad oggi deve cambiare paradigma e ritrovare competitività. Piano piano l’opinione pubblica potrebbe cambiare idea. Ho tagliato il pezzo sul reattore finlandese perché corretto da una community di gente sveglia e preparata.
In Italia sfortunatamente vale sempre il principio del "not in my backyard" per le centrali nucleari, le discariche, i gasdotti, i termovalorizzatori e qualsiasi altra cosa ritenuta scomoda/pericolosa/inquinante/whatever. Vogliamo il progresso, ma sempre a spese degli altri.
nel 2017 ascoltavo alla radio di un gruppo di ambientalisti in un paesino che stavano bloccando la costruzione di una fabbrica di biscotti... per loro era un ecomostro.
@@matteofabbris7877 No 5G, No Tav , No Tap , No Nucleare No e qualchecosa e guai ad alzare alle media europea la potenza delle antenne cellulari da 6v/m a 61v/m .
Le considerazioni finali dicono tutto. In Italia è stato fatto un referendum nel momento più sbagliato possibile. Una tragedia che oggettivamente era davvero improbabile e che dalle ricostruzioni è dovuta soprattutto al fattore umano ci ha portato a prendere una decisione di importanza immane, e le persone che hanno votato contro il nucleare li hanno fatto in massima parte unicamente per un fattore emotivo. Parlarne a riguardo del gas russo ha poco senso, dal treno del nucleare siamo scesi e non torneremo a bordo in tempi utili per fronteggiare questa crisi energetica, ma non siamo neppure sul treno del rinnovabile. Se tutti i fondi utilizzati per pompare il mercato dell'auto fossero stati utilizzati per agevolare impianti energetici familiari magari la situazione sarebbe diversa, invece si continua a finanziare l'illusione di un'auto elettrica a basso impatto, che però va ad energia derivante da combustibili fossili, a cui va aggiunto l'impatto delle batterie e della produzione di un nuovo veicolo.
Ma è normale e rispecchia sia la visione dell'Italia come istituzione, come paese e come popolo sia il modus operandi che la mentalità, tutto MIOPE che preferisce l'uovo oggi alla gallina domani. Gli italiani sono così, la parola lungimiranza non esiste nel loro vocabolario.
@@comitatocentrale2022 lo saranno sicuramente, io su questo ammetto di non saperla lunga come su milioni di altre cose, ma poi vanno sicuramente analizzati i costi e lì ho qualche dubbio, perché anche la plastica era stata presentata come materiale riciclabile per eccellenza qualche decade fa mentre ad oggi le aziende ne lavorano a gogò perché conviene (e permette di massimizzare gli utili, il che è la ragione principale per cui in questi anni pochissime aziende si sono convertite e addirittura hanno praticamente fatto abortire la questione della plastic tax) mentre quella davvero reciclata è una parte minima. Ma magari tra le due questioni ci sono meno analogie di quelle che credo.
@@finmat95 sicuramente normale in un contesto del genere, che va oltre la realtà nostrana, ma tanti di noi resteranno sognatori e sperano ancora che la normalità sia qualcosa di diverso, che magari metta il bene comune davanti al profitto. E non credo che per dirlo serva avere le tasche vuote e vivere di aria.
La chiusura è stata fantastica: non importa cosa decidi, ma importa informarsi, capire il problema e analizzare le conseguenze delle varie scelte. FANTASTICI!
Se decidere che strada prendere per diminuire/azzerare la nostra dipendenza dal gas russo é difficile: peggio sarebbe aspettare ancora e perdersi in chiacchiere. Il tempo gioca a nostro sfavore.
@@alessandromango282 E allora? In ogni caso, saremo sempre dipendenti da altre fonti energetiche, qualsiasi esse siano. Se la Russia chiuderà definitivamente il rubinetto del gas, che faremo? Ripristinare i pozzi di gas nell'Adriatico, oltre ad essere dispendioso non so quanto convenga dalle stime fatte sul gas che realmente sta al disotto del nostro mare. Useremo i mulini a vento per alimentare le industrie e il riscaldamento? Anche gli accordi con altri paesi (africani o dell'est) sulla fornitura di gas avranno delle ripercussioni non tanto sull'aspetto economico ma soprattutto politico. Per esempio, sugli sbarchi provenienti dalla Libia, dovremo chiudere un occhio (anzi due) e starcene in silenzio pure sulle violenze di quelle bande armate che macellano il popolo? Per quanto riguarda le energie rinnovabili, la percentuale ricavabile è bassa e non basta a soddisfare il nostro fabbisogno. Alternative fattibili?
@@alessandromango282 considerando che è fisicamente impossibile convertire tutto il paese alle rinnovabili (eolico/fotovoltaico) perchè avremmo bisogno di un quantitativo esagerato di batterie che non ce ne sono abbastanza al mondo per sfruttarlo a dovere, e dovremmo coprire di pannelli e pale eoliche quasi l'equivalente di una regione in toto per una copertura energetica sufficiente, e che non esiste solo l'uranio per farci le centrali ma anche il torio che costa molto meno ed è più presente in natura, il costo risorsa/energia prodotta è esageratamente maggiore di quella attuale. Certo la variazione domanda/offerta cambierebbe un bel pò l'asset economico, ma da qui a costarci più di quanto paghiamo tutta l'importazione di gas attuale ce nè passa
Una divulgazione scientifica veramente fatta stra-benissimo!!! Congratulazioni e complimenti assolutamente sinceri!! Dovresti fare una serie di video (forse uno non basta) in cui potresti illustrare tutto il ventaglio di possibilità nel breve, medio e lungo termine per una concreta indipendenza energetica..
Personalmente sono favorevole al nucleare in Italia, e penso che dovremmo assolutamente muoverci a costruirne abbastanza da sostituire tutte le fonti fossili nella produzione di elettricità. Dovremmo avere solo nucleare, idroelettrico e altre rinnovabili. Questo anche pensando alla situazione geopolitica, ormai credo sia chiaro a tutti quanto siamo ricattabili fintanto che utilizziamo fonti fossili importate. Certo non possiamo ridurre le importazioni a zero, ma già togliere quella metà del gas che importiamo per produrre elettricità sarebbe un enorme vantaggio. Pensate quanto sarebbe più ricca l'Italia se famiglie e imprese pagassero meno per l'elettricità. In ogni caso credo che dopo questo inverno (ma la situazione potrebbe durare anni) tra costi dell'energia aumentati di 10 volte con tante persone che non ce la faranno a pagare le bollette, per non parlare delle tante imprese che chiuderanno perchè con questi prezzi energetici lavorano in perdita tanti Italiani saranno pro nucleare. L'unica cosa positiva di questa brutta situazione.
su questo non ci piove, il vero problema è: il nucleare quanta parte rispetto alle altre fonti di energia rinnovabile dovrebbe costituire in totale? Perché è questo il problema di lungo termine, i pro nucleare spesso criticano l'energia solare, eolica e idroelettrica per 1) materiali e energia da utilizzare per costruire e sostituire i pezzi, ma soprattutto 2) il fatto che non puoi costruire dappertutto, (per l'idroelettrica serve una diga, l'eolico una zona ventosa, per il solare una zona molto esposta al sole) 3) come del resto per le centrali nucleari, la popolazione locale non sempre è disposta ad accettare grandi impianti vicini a casa, per vari motivi. Chi critica il nucleare, oltre che per il problema sicurezza, critica lo smaltimento delle scorie che renderebbe il nucleare non esattamente "rinnovabile" a parere loro.
Non diciamo fesserie, per favore. L'uranio dove lo comprereste? Dai marocchini sulla spiaggia? Che differenza c'è tra il pagare gas o il pagare uranio? L'unica che vedo io è che devo spendere cifre astronomiche, per le quali ne lo Stato ne i privati hanno capitale, per realizzare in non meno di 10 anni un reattore e dovermi poi sobbarcare il problema dello stoccaggio e smaltimento delle scorie... a tuttoggi non abbiamo depositi per quelle delle fallimentari centrali degli anni 60. Manco Roma si riesce a tenere pulita dalla munnezza... figuriamoci la gestione di una cosa complessa e pericolosa come i materiali radioattivi.
Ciao Andrea, da ingegnere nucleare ti ringrazio di vero cuore per questo preciso e dettagliato video, fatto veramente bene, un faro di lucidità in un mare di ignoranza e malafede giornalistica. Che poi il vero problema del nucleare in Italia è proprio da qui che deriva, è vero che "noi italiani abbiamo paura" ma dovremmo chiederci perché lo temiamo così tanto (nonostante non ci siano mai stati né problemi interni né conseguenze di problemi esterni). Credo che si possa affermare con una certa sicurezza che questo dipende da un tamtam giornalistico che non ha mai mancato di mostrare la sua totale ignoranza in materia e il totale e deliberato disinteresse nell'informarsi adeguatamente prima di scrivere un articolo, risultando in degli strafalcioni che neanche mio figlio di 4 anni farebbe e dimostrando senza ombra di dubbio che il fine dei loro articoli non è mai stato quello di informare, piuttosto quello di incutere terrore. UNA SU TUTTE: all'indomani del disastro di Fukushima, che causò all'interno del nocciolo un accumulo di calore eccessivo e che portò alla fusione dei materiali di cui è costituito il _vessel_ (il "contenitore" del nocciolo), su _Repubblica_ apparve un articolo titolato " _Fusione_ _Nucleare_ _nel_ _reattore_ _di_ _Fukushima_ " ... e, beh, direi che già questo dice tutto. "Ma come?!" - ho pensato io - "Sono 50 anni che si fa ricerca sulla fusione nucleare e bastava un incidente nucleare in una centrale convenzionale? ma allora noi ingegneri nucleari abbiamo sempre sbagliato tutto, bastava chiedere ai giornalisti di repubblica!!" Il giornalismo in Italia vola alto ragazzi, vola molto alto..!
Giornalismo a parte i danni nella città si vedono e si sentono....prova ad andare con un contatore geiger e vedi i risultati.....se era affidabile la centrale doveva resistere anche a questo sporadico evento e invece....!
@@altair1451 fukushima accade a causa di un maremoto scatenato da un terremoto di magnitudo 9.1, quei due assieme hanno fatto oltre 20.000 morti, in paesi meno preparati ne avrebbero fatti oltre 200.000. Siamo nella casistica del meteorite dallo spazio o del supervulcano che si risveglia. Nonostante questo con una progettazione un pelo più furba si sarebbe evitato il disastro. Le cose vanno contestualizzate
Infatti il Giappone che sbandierava nel mondo la estrema sicurezza del suo nucleare, ha ammesso l'errore ed ha abbandonato tutto. Voi continuate a studiare, tra 100-150 anni avrete trovato le soluzioni tecniche necessarie, ed allora il mondo fará le centrali nucleari. Nel frattempo, fate solo piccoli esperimenti, grazie.
😁😁😁😁😁, a Fukushima era da 10 che avevano in progetto di alzare le pareti che davano sul mare, appunto per paura di maremoti, nello stesso progetto c'era anche di togliere da sotto terra i serbatoi del gasolio per i generatori, nonché alzare da terra gli stessi o rinforzare le porte di accesso.
il problema è che si esprime pro nucleare chi non vi è neanche mai stato in una centrale nucleare! La realtà è sempre più grave di quanto viene rappresentato! E purtroppo certi fatti si vengono a conoscere solo dall'interno! se pensate che oltre 20 anni fa fu costituita Sogin per il decommissionig degli impianti nucleari dismessi e a quanto pare il lavore è ancora in artto; immaginate quindi cosa può significare la costruzione di nuovi impianti in termine di durata dei lavori?E' vero importiamo energia dalla Francia a prezzi politici; las restante parte del costo ricade sulla popolazione Fracese! qundi noin vi azzaedate a paragonare i costi per MWh che ci vengono praticati! inoltre lela produzione delle centrali Nucleasri non è modulabile come per le normali centrali termoelettriche! ecco perchè preferiscono cederci energia a costi politici piuttosto chche ridurre la produzione degli impianti! Alla fine siamo noi che rendiamo un servizio a loro!Riflettete e fidastevi di chhi nel ìl settore energetico ci ha lavorato!
è solo propaganda, il nucleare è rischioso, è inquinante, è costoso (non la corrente che produci quanto è fatto e finito ma quanto costa l'impianto, lo smaltimento dell'impianto a fine carriera, lo smaltimento scorie, la logistica ecc. ecc.)
@@ragnarrlobrok244 rischioso? Con le centrali di III gen un disastro come Chernobyl avviene una volta ogni 10.000.000 di anni, ma nessuno parla di quanto siano rischiose le centrali a gas che fanno migliaia di morti l'anno, senza contare i morti dall'inquinamento prodotto da esse. Inquinante? Basta dire che tutte le scorie (provenoenti dall'industria nucleare) prodotte fino ad oggi starebbero in un campo da rugby altro 3 metri. Il nucleare non emette co2 in quanto nei reattori non avviene combustione e per darti qualche dato la Germania produce 349 g CO2/kWh, mentre la Francia 52g CO2/kWh. Il nucleare è la fonte di energia meno inquinante esistente, sí anche meno delle rinnovabili in quanto queste hanno bisogno delle famose terre rare. Sull'argomento del costo ti lascio un link perché altrimenti sarebbe troppo lungo da spiegare: instagram.com/p/CYzhnTfN52o/?igshid=YmMyMTA2M2Y=
@@ragnarrlobrok244le scorie nucleari sono il rifuto che si produce di meno ed e piu gesiibille. i costi di smantellamento degli impianti si coprono con una tassa al 2 percento sul kilowatt della centrale. richiede di estrare poco materiale per la produzione e non emmette co2,monosidi,protosidi di azoto,azoto stesso,ozono pm2.5,pm10(tutti inquinanti pericolosi per la nostra salute che ci creano tante malatie e fanno morire quasi 4000 milla persone l’hanno. il nucleare e la fonte che fa meno morti
è il mio primo commento da quando sono iscrirtto, volevo farvi i complimenti per gli sforzi che dedicate all'accuratezza delle informazioni che ci date. Considerando che avete scelto come buisines l'informazione, lasciando da parte altre fonti di guadagno probabilmente più facili, avete la mia ammirazione!
Grazie per questa esauriente spiegazione. La paura in Italia deriva esclusivamente dal fatto che il referendum si tenne l'anno dopo Cernobyl ed eravamo tutti terrorizzati. Chiaramente la ricerca è andata avanti e sarebbe curioso fare un nuovo referendum per vedere cosa succede.
@@darkjave1 si lo ricordo. Fecero una Campagna pubblicitaria contro il nucleare spaventosa... I soliti italiani giornalai Poi la gente campa nella terra dei fuochi e sta zitta...
@@darkjave1 sì ma dopo un'altra catastrofe come Fukushima. E comunque voto' solo il 54% della popolazione (fonte Wikipedia). Ad essere sincero anche io sarei molto preoccupato di avere delle centrali nucleari "vicino" casa per cui le mie sono solo osservazioni. La cosa certa è che c'è comunque poca conoscenza su questi argomenti.
@@FreddieMaranzano Fortunatamente nei paesi in cui c'è il nucleare tendenzialmente la quantità di persone a favore del nucleare cresce quanto più ci si avvicina alle centrali. Anche perché di solito insieme alle centrali arrivano teleriscaldamento e bollette più basse, che di sicuro non fanno schifo.
Nel '87 avrei votato NO al nucleare, fortemente condizionato dalle fosche tinte che colorivano tutte le informazioni che avevamo dopo il disastro di Chernobyl. Oggi sono sempre più incazvolato nei confronti di una ignava classe dirigente (politica ed economica) che ha fatto determinare una delle prime voci di spesa nel bilancio di una Nazione, ovvero l'approvvigionamento energetico, dalla pancia dei cittadini spaventati, fuggendo dalla palese ed oggettiva incapacità di governare il nostro amato e disperato Belpaese. Ora che i buoi sono fuggiti corriamo a chiudere le stalle, tanto a morirci dentro sono gli italiani.
Solo un pazzo avrebbe votato SI dopo neanche 1 anno dal disastro di chernobyl. Semplicemente era un referendum che non doveva essere fatto in quel momento.
Occhio che pure nel 2011 si e' votato un bel referendum PRO-COBTRO nucleare.... subito dopo il disastro di Fukushima.... Se avessimo iniziato nel 2011 a stabilire un piano Nucleare per il nostro Paese, ora, a distanza di 11 anni avremmo almeno 4/5 reattori a pieno regime.
sì cosa c'entra col nucleare? è pericoloso costosissimo e pericoloso per l'ambiente. quindi? cosa c' entrano i politici? li votate ti ricordo che avete votato per 20 anni un mafioso che s'è fatto i cazzi suoi e vi ha detto "Putin ci dà il gas a poco prezzo" e gli siete andati deirtro senza sapere niente senza capire un cazzo di nulla del mondo e adesso che ne state pagando le conseguenze maledite i politici? ma mai fare il mea culpa eh?
Bel video, sarebbe stato figo aggiungere i risparmi a livello ambientale (kgco2eq/annuo..). Con i confronti reattore-gas-c.carbone ecc ci si potrebbe fare un video
per iniziare complimenti sia per il video che per le spiegazioni molto esaurienti - ricordo quando ci fu il referendum gli ambientalisti erano contrari solo per due cose ,la prima dove costruirla visto che il territorio italiano è a rischio sismico la seconda lo stoccaggio delle scorie che nessuno voleva
In effetti al di là di come una persona (singola) possa pensarla sulla questione nucleare (produzione energia civile), per quello che riguarda il Paese (Stato, Nazione) è comunque una grossa questione che ha a che fare con molteplici aspetti spesso interdisciplinari (non stiamo qui ad elencarli tutti ma. es. sicurezza , siti di costruzione e stoccaggio , costo totale (costruzione, mantenimento,approvvigionamento, smaltelllamento e/o ricostruzione , impatto CO2 ecc.ra) . Noi italiani non abbiamo mai dato prova di potere affrontare e gestire problemi così complessi , perché sia emotivamente che politicamente affrontiamo tutte le questioni, quasi sempre sull'onda dell'impatto emotivo e dell'urgenza o dell'emergenza (non sappiamo pianificare al contrario di Tedeschi , Francesi, Inglesi & Usa), basti vedere come si affrontano le ricostruzioni terremoto, il problema sanitario , i rifiuti , la tutela del territorio ( dissesto idrogeologico , incendi boschivi ), viabilità , ecc.ra. Quello che questa crisi ultima (Russia-Ucraina) ci dovrebbe far capire è che l'Italia ha bisogno di diversificazione energetica (sia delle fonti energetiche che dai fornitori di energia ) e decidere anche la quota minima che dobbiamo produrre noi per non andare completamente a gambe all'aria nel caso peggiore di mancati rifornimenti da paesi terzi. (Amici o non) Questa situazione è già stata vissuta dall'Italia due. volte almeno, nel 1973 e 1977. Son passati 50 anni ma non è cambiato molto ! Quindi più che un problema tecnico, è un problema Politico-Economico. & Geopolitico! Senza energia , noi siamo alla canna del Gas ed il Putin (amicano di Berlusconi &. Salvini ) lo sà bene. !!! I ns. politici non possono disinvoltamente volere apparire "grandi" statisti sul piano internazionale facendo discorsi altisonanti se poi alla prova dei fatti, non sanno che pesci pigliare quando si tratta di trovare vere soluzioni. Ceri problemi li puoi risolvere solo se prevedi i bisogni futuri, ne progetti le soluzioni, ne programmi e realizzi l'attuazione nei tempi previsti dal progetto.
Non ho interessi ma conosco il settore elettrico, sono molto favorevole al nucleare. E' molto importante soprattutto per un paese come l'Italia che non ha materie prime energeticamente utilizzabili avere una diversificazione di fonti. Secondo me costruire una dozzina di centrali potrebbe rendere competitivo energeticamente il paese. Il futuro è l'energia e l'autosufficienza energetica.
Una delle domande che mi pongo più spesso è la seguente: ma l'Italia è geologicamente adatta al nucleare? Siamo un paese molto sismico e in generale poco pianeggiante. Sarebbe interessante provarev a discutere anche di ciò
@@dellaroccaluca purtroppo non ci sono nemmeno giacimenti petroliferi, gas, carbone ecc... in grado di coprire una buona fetta di produzione di energia o altro. La strategia in questi casi è diversificare... Se con il Gas già ti riscaldi e ci lavori non devi usarlo anche come principale fonte primaria anche per la produzione di energia. Se usassi un po di tutto, riusciresti ad aiutarti in caso di problemi.
@Diego Pincelli onestamente io sarei favorevole. Abito in un Comune Siciliano e quello che manca sono proprio le attività produttive/industriali. Una centrale nucleare darebbe un ottimo lavoro ad almeno 1000 persone. Risolleverebbe il Comune ed i Comuni limitrofi. Certo non è tutto oro quel che luccica, ma almeno qualcosa deve pur luccicare.
@@dellaroccaluca Ci sarebbero anche, seppure non ingenti, ma il problema è poterle estrarre. L'approvvigionamento della materia prima per il nucleare è l'ultimo dei problemi.
Ottimo servizio informativo, ma mi permetto di dire che si confonde spesso il termine reattore con quello di centrale. Il reattore è solo l'involucro dove avvengono le reazioni di fissione che producono calore che va a scaldare il calore che produce il vapore per muovere le turbine che a loro volta producono energia elettrica. La centrale è l'impianto complessivo che contiene tutti gli elementi che vanno a produrre l'energia elettrica tramite il processo che ho sintetizzato brevemente. Va quindi detto che una centrale può essere costituita da più reattori (tipo 3 o 4 mediamente). In questo modo la gente capisce che non serve designare tanti luoghi dove costruire centrali pari al numero di reattori, ma si possono ridurre ad un terzo o ad un quarto almeno. Ritengo che non sia un fattore di poco conto per migliorare la consapevolezza dei cittadini a questa fonte così fondamentale per la decarbonizzazione della produzione energetica, italiana ed europea come stanno facendo nel resto del mondo.
Complimenti per il video. A riguardo vorrei chiedervi se poteste fare anche uno studio/video che stimi anche un altro argomento non considerato, intendo il risparmio energetico. Quant'è il consumo procapite? E quanto potremmo ridurlo evitando sprechi e/o aumentando l'efficienza del suo utilizzo? Quanto potremmo ridurlo e in che arco di tempo? Quindi utilizzando questo fattore di quante centrali avremmo bisogno? Ovviamente calcolando anche i tempi, raggiungere la riduzione energetica potrebbe essere più veloce che costruire una centrale?
Non se ne parla in maniera seria : 1 Il nucleare pulito di quarta generazione ( a fusione ) ancora non esiste . 2 gli attuali reattori ( a fissione ) non sono economici per via degli alti costi di manutenzione ! Per questo motivo lo stato della California sta uscendo dal Nucleare perche' e' anti economico , l' ultima centrale ancora in funzione ( Diablo Canyon) , tra qualche anno verra' spenta a favore delle fonti rinnovabili come il fotovoltaico . 3: non se ne parla in maniera seria perche' non viene trattato poi il nocciolo del problema nucleare : LE SCORIE RADIOATTIVE PER MIGLIAIA DI ANNI : gli epr ( reattori di terza generazione aggiornati ) producono scorie ancor piu' radioattive . 4 in Francia , paese con 58 reattori , la bolletta dell' elettricita' e' tra le piu ' alte in Europa .
Bel video. Sarebbe stato bello conoscere anche i costi di costruzione, del combustibile, di manutenzione e smaltimento dei rifiuti radioattivi. Considerando che noi abbiamo bisogno adesso di una soluzione sull’energia e non tra 10 anni, sarebbe stato bello, inoltre, conoscere i costi e benefici
Sarebbe anche bello sapere quanto fotovoltaico basterebbe per non avere questi 5 reattori, visto che ancora non abbiamo smaltito le scorie di quelli degli anni 80 e siamo un paese altamente sismico e con molto sole.
@@ThisTheAviator Non sono sicuro sia un commento a favore del nucleare, se lo fosse mi permetto di sottolineare una leggera differenza tra le due culture. In Giappone stanno messi un po' meglio sul fronte corruzione, non hanno 3000 tipi di organizzazioni criminali, non soffrono l'annoso problema degli appalti truccati e al risparmio. in Giappone non mi risultano ponti crollati per mancanza di manutenzione o scorie radioattive sepolte sotto le case o sulle falde . Tu veramente ti fideresti di far tirare su le centrali a questa classe dirigente e in questo paese? io non mi fiderei manco a prestargli la bicicletta.Meglio il solare su ogni casa e passa la paura.
C A Z Z A T E!!! In INGHILTERRA HANNO IL NUCLEARE!!MA HANNO IL PREZZO DELL ENERGIA ELETTRICA ALTO QUANTO NOI!!!ED ORA AVRANNO GLI STESSI NOSTRI RIALZI!!! E NON LO DICO DA STUDENTELLO DI FISICA DEL XAZZO MA DA UN CHE CI HA VISSUTO IN UK!
Ottimo video informativo, spero un giorno anche l'Italia possa beneficiare di questa tecnologia. È probabilmente l'unica fonte rinnovabile capace di produrre energia a basso costo e nel momento storico in cui ci troviamo è pressoché essenziale se si vuole compiere la transizione energetica. Di certo non diventeremo indipendenti puntando tutto su eolico e fotovoltaico, considerando oltretutto che le risorse utilizzate per la costruzione di impianti fotovoltaici arrivano principalmente dai paesi asiatici
Grazie, siete molto bravi e utili. Io credo che gli italiani non possano gestire cose così pericolose, dobbiamo ancora mettere in sicurezza e smaltire i vecchi rifiuti nucleari. Ci sono ben altre cose da fare prima. A mio parere.
Stiamo (finalmente) realizzando il deposito nazionale delle scorie, che accoglierà non solo i rifiuti nucleari (che sono anche quelli della medicina nucleare, non bisogna dimenticarlo) ma anche quelli delle industrie convenzionali. Una volta risolto questo problema, c'è campo libero per fare tutto: ci dovremmo occupare della costruzione ma poi la gestione delle centrali avverrebbe sotto supervisione degli enti regolatori internazionali che appena vedono uno zero virgola fuori posto sospendono l'intero progetto e comminano pesantissime sanzioni.
In generale tutto quello che è nucleare è gestito in sicurezza per via del fatto che se ne interessano diverse agenzie internazionali...difatto ci sono diversi paesi che consideriamo arretrati economicamente in africa che sfruttano o hanno in previsione di sfruttattere centrali nucleari e non ci sono mai stati problemi...per la gesitione dei rifiuti banalmente ce ne sono talmente pochi di altamente radioattivi che non c'è alcuna fretta di gestirli, e potrebbe anche essere antieconomico creare un deposito geologico per pochi metri cubu di materiale
"Gli italiani non possono gestire cose così pericolose" Tralasciando il fatto che l'Italia ha già avuto centrali operative che erano dei gioiellini avanguardistici, hanno reattori in paesi come Messico, Romania, Brasile, e ne vogliono costruire di nuove in paesi come Polonia, Turchia e Bangladesh. Non capisco perché l'ottava potenza industriale debba essere da meno, soprattutto considerando che sforniamo ogni anno decine e decine di ingegneri nucleari nei nostri politecnici.
nucleare in Italia: affossato da due referendum fatti votare alla pancia degli italiani, poi, no rigassificatori, no tap, no termovalorizzatori, e ora siamo nella merda, complimenti, che geni gli italiani, eh, ma a noi checcefrega della tecnologia, siamo il bel paese, lo stile italiano, il design, scarpe&borsette, salumi&formaggi...complimeti, bella visione strategica, dei geni veramente!
@@pepper7107 d'accordissimo con te...se poi, la campagna elettorale la fai fare a politici, il cui unico interesse è raccattare consensi, allora, nessuno si spenderà mai in favore del nucleare, rischierebbero di non essere rieletti.
Prima di ogni cosa bisognerebbe ammodernare la rete di distribuzione (che in molti casi è obsoleta) e che allo stato attuale comporta sprechi in termini dispersioni....(discorso analogo varrebbe ovviamente anche per l'acqua la cui rete è spesso fatiscente). Poi, educare al risparmio energetico. Quindi efficientare seriamente gli edifici (e non con il 110% talmente farraginoso e burocratico che i nostri governi hanno pensato). Tra questi una seria spinta ai tetti fotovoltaici che aiuterebbero non poco le abitazioni civili e le azienda poco energivore ma che ahime, in Italia ci si scontra con certe stupidate come il divieto di mettere tali pannelli sul proprio tetto perchè l'abitazione è in centro storico.....ed io non lo posso fare nonostante abiti in una frazione di 500 abitanti di un piccolo comune....ASSURDO. Solo queste cose permetterebbero una forte riduzione dei consumi di gas metano. A questo punto SI che si potrebbe pensare al ritorno al nucleare con POCHE centrali moderne per sostenere la domanda più che altro delle aziende altamente energivore.
Il tema è questo, viene rivenduto il nucleare come fonte per ridurre la CO2 e continuare a sprecare. Si può anche pensare di iniziare ora la costruzione di centrali che saranno operative tra forse 10 anni, ma nel mentre va varato a livello almeno europeo un piano di efficientamento dei sistemi civili e industriali non da poco. E la soluzione non sono gli incentivi a pioggia o i bonus, quello è assodato dalle esperienze recenti.
Ciao, io per la mia tesi di laurea Magistrale in Business Management - Management and Sustainability, sto elaborando la tesi sui termovalorizzatori e la loro gestione, in particolare sul modello di quello di Amager Bakken di Copenhagen. (ho da poco concluso l'Erasmus li a Copenhagen). Sarebbe interessante avere un video sul funzionamento dei Termovalorizzatori e su quelli in Italia. Grazie mille
É una tecnologia superata,ora ci sono le biomasse che rendono di più e inquinano di meno...certo in un Italia che ancora va a inceneritori o discariche ammucchia tutto,il termovalorizzatore sarebbe un bel passo avanti e lo dico dalla mia città che ne ha uno.
veramente, vi adoro e amo il modo con cui raccontate la realta, e istruite a documentarsi su cio che si legge o vede. Secondo me la paura del nucleare in Italia è sicuramente legata ai ricordi di Chernobyl, ma è anche vero che paesi come il Giappone ha fatto notare che con una certa attenzione nei protocolli di sicurezza del nucleare, disastri enormi a livelli di Chernobyl non possono ripetersi.
@@radudodoc6376 esistono dei protocolli per gestire un incidente così com'è successo in Giappone, investire poi 3 anni per un tipo di energia del genere conviene
@@alessiobensidi9923 I costi sono grandi.Io c è l'ho due cugini che lavora in Canada (fisica nucleare)a una centrale nucleare,aspeta pensionamento per che sono irradiati,per uscire dai radiazioni.
Mamma mia che canale tuo è bello e montato bene. Io sono Ucraina vivo in Italia ma sono molto preoccupata per la questa situazione che ha creato PITBUL😡
Grazie Geopop per queste informazioni utilissime e assolutamente attuali!! Se penso che al referendum del 2011 votai NO e ora la centrale con quattro reattori la vorrei vicino a casa..
@Daniele Donegani Tutto questo purtroppo non servirà a risolvere i problemi di oggi, è chiaro. Ma potremo evitare di trovarci nella medesima situazione tra 10-20 anni!!
@Daniele Donegani credo di aver frainteso il significato di quello che volevi dire. È tardi! Vero! Il trend sta comunque cambiando, speriamo di sistemare almeno il futuro con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione. Nucleare compreso.
@@Joe-td5olle scorie perdono di radiotuvita con glia anni sau cosa e eterno la co2 e tutti gli inquinanti tossici che disperdiamo in aria con auto e infustrie e mettiamo sempre in secondo piano. anche se sono molto piu invissibilli mortali e centinaia di volte meno gestibilli. per l’uranio siamo dipendenti da francia canada ed australia. paesi o nella nato o Ue o comunque del blocco occidentale siamo incentivati dalla nostra alleanza e situazione geopolitica ad aiutarci
Minuto 8:48 "Prima di dire si o no ad una scelta importante, è fondamentale studiare, leggere, documentarsi, darsi tempo per metabolizzare e strutturare un’idea. Non è importante se è un sì o un no, la cosa più importante è come si arriva a quel sì o a quel no." Questo è il messaggio più importante di tutti.
Bravi come sempre nell’illustrazione della tematica; personalmente favorevole all’adozione delle nuove centrali nucleari necessarie alla produzione di energia in un paese privo di risorse come il nostro in attesa e sviluppando (come dai progetti enea europei) le prossime centrali nucleari a fissione (praticamente senza scorie) e quella a idrogeno
Video interessante e semplificato il giusto. Grazie! Sarebbe interessante però anche l'analogo approccio con le centrali di produzione di idrogeno da fonti rinnovabili, con dati poggiati sullo scaling up australiano, ma non solo.
Il problema sono i reattori nucleari, di per sé hanno tutti i sistemi di sicurezza possibili per scongiurare il peggio. Il problema sono i politici italiani, la corruzione, la speculazione, ma soprattutto le competenze. Le COMPETENZE e le retribuzioni sarebbero il vero problema di costruire reattori in Italia. Per non parlare delle manutenzioni!!!! Ci possiamo veramente fidare, di persone mal retribuite e sfruttate? Ci possiamo veramente fidare dei materiali usati in fase di costruzione? CI POTREMMO VERAMENTE FIDARE che per una volte le cose verrebbero fatte a regola d'arte dove l'unico sarebbe quello della massima efficienza dei reattori o SAREBBE SEMPRE LA SOLITA STORIA ALL'ITALIANA DEL :" VA BENE DAI CHE VUOI CHE SIA, CHI VUOI CHE SE NE ACCORGA?!!!" questi sono i veri problemi Dell ' Italia e degli italiani. Il problema è etico e sociale è il nostro modo di fare " all' acqua di rose", la vera piaga Dell ' Italia ed è anche il motivo del perché in Italia non siamo mai in grado di combinare qualcosa di buono. E se lo facciamo ci deve lucrare prima i politici di turno, poi la mafia, poi gli imprenditori a cui verrebbe affidata la costruzione, le aziende addette alla manutenzione.... Insomma si può essere pienamente d'accordo al nucleare, è assurdo non esserlo oggi con le tecnologie a disposizione. Ma i problemi restano sempre gli stessi!!!!!!
La costruzione di una centrale nucleare non avviene tramite appalto controllato dalla ndrangheta eh...ci sono aziende con i contro*** che hanno costruito in giro per il mondo centrali nucleari che resistono a terremoti di scala 10(!!) della scala richter. È a gente così che viene affidata la costruzione, e manutenzioni e verifiche varie vengono fatte sempre sotto la supervisione della IAEA. attorno al nucleare ci sono controlli e misure di sicurezza allucinanti, quasi esagerati, e mai enti locali tipo regioni o politici vari hanno voce in capitolo
Le competenze in Italia ci sono in abbondanza, le università italiane sfornano molti ingegneri nucleari che poi ovviamente vanno a lavorare all'estero; La corruzione, la retribuzione, i materiali e tutto quello che concerne la costruzione e manutenzione verrebbe controllata da ben 2/e enti che si pongono al di sopra dello stato italiano: in primo luogo ci sarebbe l'ente di supervisione italiana, poi ci sarebbe l'ente di supervisione europea, poi l'ente di supervisione dello stato dove compreremo i reattori (perché è più conveniente e pratico che costruirseli in casa) ed infine c'è l'ente internazionale (IAEA) che ha potere assoluto per quanto riguarda l'energia nucleare (la centrale in Finlandia ci ha messo 15 anni per essere attiva proprio perché non passava i controlli). Detto questo se la mafia o chicchessia vorrebbe corrompere qualcuno dovrebbe andare per controllare tutto questo dovrebbe andare a Vienna alla sede centrale della IAEA, ma non credo che ci riuscirebbero. La politica effettivamente sarebbe l'unico ostacolo, ma siccome si tratta di far girare una montagna di soldi, una volta che si comincia poi non conviene più tornare indietro, infatti con solo la chiusura della centrale di Caorso lo stato italiano ha scaricato nel cesso un sacco di miliardi di lire all'epoca
@geopop, non mi sentirai mai, ma ci provo: sarebbe giusto fare un video analogo cercando di stimare quante pale eoliche o pannelli solari servirebbero per fare la stessa cosa con le rinnovabili. Perchè uno degli errori concettuali più grossi, secondo me, è che passa sempre il messaggio che le rinnovabili non abbiano un impatto ambientale o sociale sul territorio. E non viene mai quantificato.
Il problema è che sono un energia non continua ( cioè dipendono da fattori incontrollabili ) quindi è difficile fare una stima, inoltre sono sempre affiancate da fonti continue
Il nucleare produce sempre, le rinnovabili (eolico e solare) producono quando vogliono loro, e con una stagionalità marcata (l'insolazione invernale è un settimo di quella estiva). Una soluzione 100% rinnovabili, senza un accumulo stagionale (che oggi non esiste) e/o un taglio di produzione energetica enorme (l'estate butti l'energia perché non sai cosa fartene, e no, non puoi usarla per fare idrogeno) non è realizzabile in un paese come l'italia. I paesi che possono andare 100% rinnovabili sono quelli che hanno una industria pesante piccola o inesistente ed enormi risorse idroelettriche (Norvegia) o geotermiche (Islanda). Chi ha spento il nucleare (tipo la Germania o la California) è passato al carbone (Germania) o ai blackout (California, e la risposta ai blackout è "comprati un generatore diesel").
@@camicius vorrei specificare che non ho chiesto per il 100% rinnovabili, ho chiesto quanto eolico dovremmo mettere per sostituire il gas russo, attenendomi al titolo del video. E' evidente che 100% rinnovabili non è possibile, quello che è possibile al massimo sono rinnovabili + gas (non russo o non russo in quote rilevanti)
@@camicius Poi chiaramente sarebbe un'iper-semplificazione, perché dovresti contare un mix energetico (almeno eolico + solare), ma secondo me sarebbe comunque interessante per avere un'idea di massima di cosa vuol dire *puntare sulle rinnovabili*. Qualcosa tipo "ci vogliono circa 1200 pali eolici circa per sostituire il gas russo", sarebbero numeri più significativi e più visualizzabili.
@@gerryino basta fare il calcolo come fatto nel video poi però bisogna considerare pure che sono una fonte aleatoria e quindi saranno di più e anche affiancati a una fonte continua
Fantastici Geopop! Ci voleva qualcuno che spiegasse in maniera analitica questo argomento!! Ci terrei solo a precisare che per ogni centrale vengono installati 3 o addirittura 4 reattori, quindi il numero di centrali da costruire non sarebbe 15 ma 5 o 6. Giusto per mettere i puntini sulle i… 🤣🤣
Federico, E dove le faresti queste 5 centrali ha già individuato le aree? La popolazione ha espresso già il suo favore? Già allora negli anni:'60 fu difficile trovare aree scarsamente abitate, l'unica è riproporre gli stessi siti se fossero già liberi! Purtroppo parlate senza cognizione! I siti dove impiantare delle centrali Nucleari devono avere caratteristiche specifiche! Che non è facile verificare, inoltre è preferibile che siano in prossimità di una dorsale ad altissima tensione (380kV); Vcino a un corso d'acqua; in zona a bassa sismicita'! Ecco sfido chiunque a trovare il sito adatto per una! Poi Trovate anche gli altri quattro siti! In Campania L'unica è l'area dove già susisteva centre Garigliano, ma i lavori di decommissioning della vecchia centrale non sono terminati; Dunque? Il problema vero è che in oltre trenta anni nessun governo ha pensato di porre in essere un vero piano energetico Nazionale! Queste sono cose che si pianificano; Non si possono improvvisare! "
Se si informasse la popolazione adeguatamente e non si facesse disinformazione chiunque accetterebbe di avere una centrale nucleare vicino a casa. Serve solo un corso/riserva d’acqua sufficientemente grande ma in Italia non abbiamo questo problema.
I vari materiali necessari per il funzionamento e il mantenimento di un reattore nucleare non sono comunque da importare? Questo non ci renderebbe ugualmente dipendenti dall'estero? Sarebbe interessante un video su cos'è il "combustibile nucleare" che costo ha, come si trasporta, estrae e quali paesi ne producono di più.
Certamente, tuttavia una dipendenza tecnica dalla Francia, una dipendenza di materia prima dal Canada le vedo -considerando gli ultimi 80 anni- soluzioni strategicamente più valide.
in valseriana (BG) sono state trovate miniere di uranio, che secondo stime realistiche avrebbero potuto coprire il fabbisogno nazionale per almeno 70/100 anni. Sò che poi, visto che l'Italia non le sta fruttando, ci aveva messo gli occhi sopra una società australiana...non sò poi com'è finita
le scorie poi come si smaltiscono ? nella terra dei fuochi ? ed in caso di incidenti l'Italia che farebbe ? non abbiamo l'unione sovietica qui, i liquidatori ecc. diventerebbe un paese fantasma, una discarica radioattiva, è una follia
@@ragnarrlobrok244 1) le scorie nucleari non si smalitscono di certo con l'apecar guidata dal picciotto di turno che va a buttare a mani nude le barre di combustibile esausto. Lo smaltimento delle scorie è controllato passo passo dall'AIEA, e quelli che dicono che ci possono essere infiltrazioni mafiose nello smaltimento delle scorie, non sanno nulla di questi processi che obbediscono a precisi protocolli internazionali controllati. Lo smaltimento non avviene di certo in una "terra dei fuochi", bensì in depositi ad altissima sicurezza e di grande livello tecnologico che sono dei veri e propri centri di ricerca in cui potrebbero lavorare anche tanti giovani laureati italiani. 2) Nei reattori di tipo PWR occidentali è praticamente impossibile che si verifichi un incidente grave, volendo essere il più pessimisti possibili, qualora si verifichi un "LOCA" (Losso of coolant accident) questo verrebbe contenuto entro un triplice scudo formato da: camicia della barra di combustibile+vessel del reattore+schermo biologico del reattore, prerogative che mancavano al reattore di Chernobyl, tieni conto poi che "l'incidente di Chernobyl" non fu dovuto ad un guatso bensì, ad un folle e insensato esperimento condotto malamente escludendo tutti i sistemi di sicurezza. Dal punto di vista dell'albero degli eventi e migliaia di volte più pericoloso prendere un aereo (cosiderato un mezzo sicuro) che abitare vicino ad una centrale nucleare di tipo occidentale. Se hai altre domande, sarò lieto di risponderti, purchè, siano domande dettate da legittima curiosità e non provocazioni
@@parsecgilly1495 nessuno è in grado di gestirle, esistono solo soluzioni temporanee, cioè metterle in miniere abbandonate sperando che non si allaghino, come è già avvenuto in germania ed il recupero costerà moltissimo e richiederà decenni di lavoro con robot ed altre amenità. Siete fuori di testa se pensate che questa roba sia possibile in Italia, dove ci sono mazzette ovunque, dove certificano gli impianti falsificando carte, come sul Mottarone. Ma smettetela di scrivere corbellerie.
Tutto spiegato molto bene ed in modo semplice, complimenti. Un poco di confusione tra reattori e centrali. In genere una centrale ha da 2 a 4 reattori. Quindi quando parli di 4-5 reattori di tipo moderno con l'integrazione di rinnovabili, parleresti di 1 o 2 centrali con più reattori, giusto? Una due centrali hanno un impatto psicologico più limitato che 4-5. Il territorio italiano non ha molti siti possibili, tra aree turistiche, presenza di acqua sicura per raffreddare e limitato rischio sismico. Perciò la puntualizzazione è sacrosanta. Altro elemento critico è la fonte da dove studiamo per conoscere meglio il problema. Sta emergendo che nel Nord Europa alcune associazioni ambientaliste erano finanziate da chi voleva lo status quo (tutto idrocarburi). Consiglierei perciò di seguire questo canale e il relativo sito, ma anche di approfondire nei siti UNI (università italiane).
Per l'acqua si può usare benissimo l'acqua di mare (si può usare persino l'acqua delle fognature) ed avendo quasi 9000 km di coste (incluse le due isole maggiori) l'acqua non manca, per quanto riguarda il rischio sismico le centrali hanno standard antisismici che probabilmente neanche ti immagini, se avessimo centrali nucleari moderne ed in Italia arrivasse un terremoto di magnitudo 9, le uniche cose che rimarrebbero in piedi sarebbero proprio le centrali nucleari. Nessun altro edificio italiano sarebbe in grado di resistere ad eventi sismici di quel calibro. I siti dove fare le centrali sono quindi la vicinanza all'acqua (che può essere anche il mare) e la vicinanza ai consumi quindi ai grandi poli industriali o alle grandi città, perché se la fai lontana poi ci sono le perdite sulle lunghe distanze della rete elettrica. Insomma se devi alimentare le industrie del triveneto non ha senso fare la centrale in Calabria. In Calabria la fai per alimentare il centro-sud. Insomma serve una certa conoscenza dei consumi delle varie zone e stabilire i siti principalmente in base a questo (oltre che alla vicinanza all'acqua, che come ho spiegato può essere anche il mare o addirittura un collettore fognario).
Sarebbe interessante approfondire il discorso nucleare guardando altri aspetti, ad esempio quante scorie vengono prodotte da una centrale e se c'è un buon piano di stoccaggio. Personalmente col senno di poi penso che abbiamo fatto un errore a non continuare seriamente col nucleare e penso che sia il caso di riprendere almeno in parte con questa strada. Ormai il riscaldamento globale e la richiesta di energia sono diventati problemi più grossi rispetto allo stoccaggio delle scorie.
Se parli di scorie io spero che non avessimo mai iniziato col nucleare, l'italia ha ancora dei problemi con delle vecchie scorie messe in stand by vicino alle falde acquifere
@@Grandalf2005 e pure la Germania, nelle miniere di sale... ma qui, sono tutti fisici nucleari, quando si usano elementi con tempi di decadimento di oltre 4 miliardi di anni è meglio stare zitti... 27 dicembre 2021 altro incidente nella centrale nucleare Tricastin
@@marcomarco6123 si, peccato fosse un incidente di livello 1 su 7 che ha comportato il momentaneo blocco dell'intera centrale solamente per la mancata lettura di un sensore di monitoraggio. Solamente nell'ultima settimana ci sono stati 4 diversi incidenti di perdita in mare di petrolio, per cui lascio fare a te i calcoli. Aggiungo inoltre che le scorie da stoccare prodotte fino ad ora occupano un volume pari ad 1/6 rispetto ad una piscina olimpionica.
@@riccardoguerriero7889 900l di acqua contenenti trizio, filtrati nel terreno... senza contare gli incidenti minori in Russia pre '86. Forse il ricordo di Chernobyl parla al posto mio... credo che ridurre i consumi sia prioritario es. giocare le partite di calcio/rugby alla sera è una follia, centri commerciali aperti 7gg. su 7, treni poco efficienti... convertiamo gas metano per fare energia elettrica per un parco auto elettriche e tolgono le auto a metano dal mercato 🤦🏻. 🌳🌳🌳
@@marcomarco6123 900l di acqua contenenti trizio sono pochissimi, infatti: Tritium does not have chemically toxic effects and its potential to be hazardous to human health is solely because it emits ionizing radiation (the beta particle). Inoltre: The current annual limit for tritium ingested through drinking water is 7,000 Bq/L (one Becquerel (Bq) is one radioactive decay per second) which translates into an annual effective dose of 0.1 mSv if consumed at a rate of two litres per day for 365 days. 2 litri ogni 365 giorni corrispondono a 730 litri, quindi la dose dispersa aumenterebbe le possibilità di tumori/morte a solamente 1 persona. Chernobyl è stato, ahimè, il colpo di grazia per il nucleare che ha fatto perdere a tutti noi decenni di progresso nel settore. Un esempio sono i reattori MSFR che per via del loro design non possono fisicamente avere un meltdown.
Io sono una docente di scienze e geografia alle superiori e faccio vedere molto spesso i filmati di Geopop. Grazie sono un validissimo aiuto didattico!
Differenziare le fonti è l'imperativo. Quindi anche alcune centrali nucleari aiuterebbero molto. Anche implementate i finanziamenti al solare fotovoltaico e termico privato e micro eolico. Bisogna differenziare le fette della torta!
@@gretamarchese3663 ne abbiamo già 3. Una è a Caorso, le altre non ricordo. Sono state dismesse con il famoso referendum. E che richiedono una se pur minima ma costante manutenzione.
@@marcogiovanazzi9278 si intendevo di nuove. Dal video è evidente che il recupero e la messa in funzione di quelle già esistenti (sono 5) non è possibile. Si necessità dunque di costruirne di nuove, ma dove?
É tutto bello, presentato bene, molto informativo. Ma perché l'Italia si é fermata negli anni 90 con lo sviluppo di fonti energetiche? Sono circondato da centrali idroelettriche ma che già solo a guardarle sanno di vecchio! Aggiornamenti con la tecnologia odierna non se ne possono fare? Ogni volta che sono in viaggio vedo pale eoliche ferme! Come siamo messi con i pannelli solari? Cominciamo a smetterla di fare il magna magna su ogni cosa, cominciamo a sfruttare al meglio ciò che c'è.
L'italia potrebbe essere TOTALMENTE indipendente da tutto. potremmo essere una potenza economica spaventosa e avere una moneta che comanderebbe non solo in europa ma forse anche nel mondo. La prima cosa da fare che si potrebbe fare immediatamente è uscire dalla comunità europea e quindi dall'euro. Purtroppo il disegno criminale sinistro, cominciato qualche decennio fa con tangentopoli prevede il totale annientamento di questa penisola. L'unico modo sarebbe un colpo di stato con epurazione di tutti i radical chic e conseguente espropriazione dei loro beni. Ma questo colpo non potrebbe avvenire ora che siamo dipendenti da tutti, perchè ci taglierebbero i viveri. Insomma come si mette si mette la cosa , il nostro destino è segnato, siamo nella merda!
bhe io le poche pale eoliche che o visto le o viste attive poi il vento non c’é sempre e il numero di centralli idroelletriche rispetto allo scorso secolo e in continuo aumento. puoi trovare video sia su questo che su altri canali che ne parlano. un po diamo andati avanti ma e tutto tirato a freno dalla politica corrota dalle lobby del gas e del petrolio.
Per poter avere una visione più chiara sull'argomento ritengo si debba partire dalla conoscenza dei sistemi moderni della gestione delle scorie. Sarebbe interessante un vostro prezioso lavoro in merito.
Il nucleare fa gola alle mafie, produzione centralizzata dell'energia appalti senza fine per tenere le scorie al sicuro per centinaia di anni. E poi l'errore è pensare che non ci siano costi d'importazione e dipendenze. Molto più semplice usare le fonti rinnovabili e potenziare i sistemi di accumulo. In fin dei conti chi si è mosso per tempo e si produce l'energia ha già risolto la crisi energetica.
Grazie, bel video interessante e imparziale. Personalmente sono favore all’energia atomica. E che fare il referendum pro o contro il nucleare sull’onda emotiva di Chernobyl sia stata una super boiata. Sapendo poi come siamo noi italiani e con quali “grandi statisti” ci ritroviamo. Comunque per curiosità, quanto costa mantenere attiva e accesa una centrale nucleare? Cioè quanto costa il materiale fissile (che noi non abbiamo) e quanto costa in manutenzione e smaltimento scorie una centrale moderna?
Quando avevavmo le centrali nucleari (non vorrei dire cavolate) credo che ci fossero fondi dell'Euroatom per l'acquisto di Uranio ed il mantenimento delle centrali
Revisionare una turbina 15 anni fa costava circa 30.000€ , bisogna pulire le palette con solventi. Ogni 8000 ore di funzionamento bisogna smontarle , se poi vanno a energia nucleare tutti i componenti sono radioattivi.
Per fare un bilancio economico più realistico, dovremmo considerare anche i costi delle cure sanitarie per le svariate patologie causate dall'utilizzo dei combustibili fossili, durante tutto il periodo di "astinenza" nucleare.
A torto o a ragione noi italiani non siamo tanto spaventati dal nucleare in se. Piuttosto siamo spaventati da come queste centrali sarebbero costruite in Italia, tra ponti che crollano e notizie continue di gare di appalto truccate praticamente in ogni ambito la fiducia di molte persone è sotto zero. A scanso di equivoci con le dovute garanzie io sono favorevole al nucleare. Ma diciamo che se si decidesse di costruirne una vicino casa mia un po’ di strizza ce l’avrei…
"Si possono riaprire le vecchie centrali nucleari?" "La risposta breve è NO" "La risposta meno breve è NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO..." Scusate, dovevo dirla.
Ca... vuol dire? Non conosce l'italiano? No indica una impossibilitá punto. Ah momento ho capito. lei deve essere di quelli che adorano essere schiavetti del dittatore fascista Putin e leccargli il c...
@@ibubobby3845 costerebbe un mucchio di soldi, quasi quanto costruirne di nuove, e non sarebbero più al passo con gli standard di sicurezza né produrrebbero abbastanza da giustificare l'investimento e l'uso di terreno rispetto a centrali moderne.
Io sarei favorevole al ritorno al nucleare...magari uno per ogni regione di adeguata potenza x l'esigenza regionale. Sarebbe bello un altro video con le spiegazioni dei pro e dei contro dei nucleare
@roby2000m io minson rifatto un po ai termovalorizzatori. Avendone uno a regione, ognuno si gestirebbe i propri..sopratutto in merito alle scorie prodotte
La maggior parte delle persone parla a sproposito, come può gente comune esprimere un voto su un argomento così complesso.. anche io sono del settore, sono laureata in Fisica Nucleare .
molto interessante. Sarebbe interessante fare la stessa stima nel caso in cui tutti avessimo un'auto elettrica da caricare. Si parla di mobilità elettrica ma molti non pensano a quanta corrente occorrerebbe.
Ottimo video, peccato che fai solo l'errore di confondere reattori e centrali. In una centrale ci stanno tranquillamente 3-4 o 5 reattori. Sarebbe forse corretto metterlo in descrizione, grazie del lavoro comunque
Il problema è anche dove materialmente farle. È giusto specificare. Esempio:6 centrali con 4 reattori a testa, ottimo, distribuite sul territorio. Però il sito di stoccaggio dove? E appunto, dove costruirle viste la nostra fragilità di territorio?
@@gabrielegiangoia8941 Lo stoccaggio si farebbe in uno dei siti italiani appena individuati da Sogin. Quanto alle centrali, si realizzerebbero in luoghi a bassa sismicità e con abbondanza d'acqua, in linea di massima due o tre lungo il Po (ad esempio al posto della termoelettrica di Porto Tolle o in zona), una nella laguna di Grado, una in Toscana o Lazio (Maremma? Montalto?) e magari una nel Salento presso il mare.
@@gabrielegiangoia8941 per lo stoccaggio c’è una mappa fatta da sogin dove sarebbe possibile costruire il deposito nazionale, che avrebbe 4 tipi di barriere per evitare che i materiali possano essere un pericolo ci sono molti vincoli come l’assenza di acqua vicino, bassa sismicità, presenza di ferrovie e strade per i collegamenti ecc: ci sono una trentina di possibili posti tra cui anche quello in cui il sindaco si dichiarò contrario perché agi di pancia come qualsiasi elettore medio che dice “io vicino a casa mia non lo vogliooooo”
Non solo CO2, ma anche vite umane. I combistibili fossili causano 5 milioni di morti all'anno. Almeno un migliaio di persone si sarebbero salvate per l'inquinamento minore.
Domanda: in caso di disastro nucleare delle centrali Francesi, Svizzere o Slovene, dalle quali acquistiamo energia elettrica, le radiazioni si fermano al confine italiano?
molto verosimilmente qualunque disastro possa capitare alle centrali francesi/svizzere/slovene non si estenderebbe fino ai nostri confini. A meno che non si tratti di un meteorite o di un bombardamento veramente intenso (e non sono nemmeno sicuro che un bombardamento possa davvero far viaggiare le scorie chissà quanto lontano) l'area contamina sarebbe abbastanza circoscritta.
@@IlPinto Non è esattamente così. Un eventuale incidente nucleare che comportasse la fuoriuscita di radionuclidi, essi sarebbe diffusi nell'ambiente anche a distanze notevoli, di migliaia di chilometri.
Se si decidesse in un futuro prossimo, sarei sicuramente pro-nucleare. Visto che tutte le nazioni partner/competitor lo adottano, il futuro sempre più elettrico, che si sta prospettando ed il grado di sicurezza delle nuove centrali. Per quanto ami le fonti rinnovabili, queste non potranno mai essere la fonte esclusiva di energia.
E poi arrivano dei terremoti e per due secoli si hanno zone radioattive per il territorio. Dai ora aspetto protocolli di sicurezza aiea così mi faccio due risate.
@@aponlukmolag2631 mi pare tu ti stia riferendo a Fukushima, in tal caso documentati meglio (magari da fonti diverse da Greenpeace) e scoprirai che l'incidente in questione è la prova dell'estrema sicurezza delle centrali nucleari. Nonostante fosse più vecchia di Chernobyl ha resistito al terremoto ed è poi ceduta ad uno tsunami che ha fatto decine di migliaia di vittime facendo zero morti da radiazioni (vai a controllare). Più sicura di così?
@@Higgsboson20 mi dispiace ma io sono contro il nucleare in ogni sua forma di utilizzo militare o civile. Nessun protocollo di sicurezza o altre cagate simili possono farmi cambiare idea. L'unica fonte di energia sicura e quella che riguarda le rinnovabili o l'energia gravitazionale che si studia dagli anni 30 e di cui anche Tesla ne studiava le applicazioni che avrebbe potuto avere in ambito di approvvigionamento energetico civile. Tutte cose che non devono essere messe in stoccaggio in depositi per mille anni come gli scarti di una centrale nucleare. Per non parlare dei costi di mantenimento e smantellamento.
@@aponlukmolag2631 Se non sei disposto a cambiare idea nemmeno davanti all'evidenza dei fatti direi che hai un bel problema. Poi, dire che le scorie radioattive devono essere stoccate per mille anni è una grande falsità e anche su questo ti consiglio di documentarti in maniera scientifica: tra le varie cose che smentirebbero questa tua affermazione, una è che le centrali di nuova generazione riprocessano il materiale fissile (cerca combustibile MOX ). Per quanto riguarda l'energia gravitazionale, non ne ho mai sentito parlare ma sembra molto interessante, spiegami di che si tratta.
In Finlandia il Olkiluoto-3 è stato consegnato solo quest’anno, con appena 13 anni di ritardo(17 anni per la conclusione dei lavori) ed un costo di quasi 4 volte il prezzo iniziale( circa 11 miliardi). Quindi in Italia potremmo avere il nostro reattore tra circa…..? Non penso ci sia più tempo per tornare a questa tecnologia, visto che, gli obbiettivi energetici attuali non ci permettono strategie a lungo termine.
Sono 20 anni che dite è troppo tardi per il nucleare,se le avessimo costruite anche solo 10 anni fa ora staremmo apposto. Nel 2030 idem,è troppo tardi per il nucleare. 2040 pure troppo tardi.
È successo per una serie di problemi generalmente la costruzione ha tempi minori. Le centrali vengono costruite e gestite da enti internazionali quindi i problemi che vi fate non ci sono
@@franc859li io non ho nessun problema. Il problema è dei finlandesi. Comunque la questione non è nucleare sì o nucleare no, ma risolvere il problema della dipendenza dai combustibili russi nel minor tempo possibile, quindi il nucleare non è un opzione fattibile. Cercate di rispondere in maniera coerente al tema di cui si discute. Grazie.
@@dreamoonfly allora l'unica è comprarlo da qualcun altro perché nessun altra soluzione è a breve termine . Il problema è che se lo compriamo a un prezzo più elevato rispetto a quello russo rischiamo un altra crisi
Ben detto: prima di entusiasmarsi per l'energia nucleare, qualcuno può approfondire la questione allarmante della fase di decommissioning e ritrattamento e stoccaggio delle scorie?
Probabilmente il video è stato fatto perché si parla già molto di rinnovabili, ma troppo poco di nucleare. Nella comunità scientifica il nucleare è molto apprezzato perché, dati alla mano, è tra le fonti di energia migliori che abbiamo. Dall’altro lato i giornali e l’opinione pubblica lo demonizzano e fanno disinformazione. Anche le rinnovabili sono molto importanti per la transizione ecologica, ma spesso vengono considerate come l’unica soluzione priva di difetti, cosa purtroppo falsa. La chiave sta proprio nel mix energetico re+nucleare.
Quando ci si informa adeguatamente su dei dati scientifici è difficile andarci ancora contro. Si tratta di scegliere tra una tecnologia iper sicura che come malus ha delle scorie nel breve termine più che gestibili ed una tecnologia che sta causando milioni di morti e il riscaldamento globale.
Fatto molto interessante. L'Italia è uno dei maggiori e migliori produttori di contenitori per le scorie radioattive, ma noi non abbiamo manco una centrale nucleare. Mi fa molto ridere la cosa
Fatto molto interessante: l'Italia ha inventato il nucleare e scoperto la fissione nucleare nel 1934 con Enrico Fermi, che prese il nobel nel 1938 per per la scoperta delle reazioni nucleari, ma noi non abbiamo manco una centrale nucleare. Mi fa molto ridere la cosa
Paghiamo l emotività del 1986 e abbiamo perso il ns programma nucleare che ci avrebbe reso molto indipendenti energeticamente. Che poi siamo circondati da tante nazioni limitrofe che hanno il nucleare. Se accadesse un disastro in Francia pagheremmo anche noi grosso dazio.
Sarebbe bello che parlaste anche dello stoccaggio delle scorie e i possibili siti designati. Sono sicuro che la percezione della gente cambierebbe di nuovo in negativo 🤔
Molto interessante. Ultimamente sto rimettendo in discussione la mia posizione sul nucleare, anche alla luce dei progressi nella fusione (che a parer mio è un punto di svolta epocale, come il passaggio da trazione animale a quella a combustibili fossili) e di quanto sembra si stia progredendo nella tecnologia a fissione. A questo proposito, sarebbe bello vedere un vostro video sul tema dei reattori a fissione di IV generazione, soprattutto per la loro interessante caratteristica di "termovalorizzatori di scorie nucleari" (nome terrificante per indicare in realtà un processo e una tecnologia estremamente promettente). Ad maiora, e grazie ancora per quello che fate.
Il referendum del 1987 fu un errore gigantesco. Non bisogna ascoltare il parere di tutti per decisioni così importanti, perchè il 99% delle persone non ha le competenze per decidere. Se non sto bene e voglio una diagnosi non faccio un sondaggio nel condominio per sapere cosa ne pensano tutti. Chiedo solo ad uno: il medico.
Hai detto una cosa estremamente importante alla fine del video. Prima di arrivare ad un sì o ad un no è importante documentarsi, studiare, cercare di capire. Motivo per il quale non si può fare un referendum sull'abolizione del nucleare immediatamente dopo un incidente. Certe decisioni non vanno fatte prendere al popolo, bensì a gente competente in materia. È soltanto uno degli errori che sono stati fatti. La situazione nella quale ci troviamo adesso è frutto della pessima politica energetica degli ultimi decenni.
Il nucleare in Italia ce lo possiamo scordare ancora per chissà quanti decenni, e continueremo a comprare energia da altri paesi senza fare progressi sull'energia che servirà per compiere la transizione dal fossile!
Da studente magistrale di fisica dei reattori, finalmente qualcuno che spiega bene i dati senza fare titoloni clickbait e spiega i fatti come stanno.
Purtroppo questa cosa del clickbait è tipica di tutti i temi: nucleare, economia, finanza, politica
Più che altro i giornalisti campano così, forse per il taglio dei finanziamenti dello stato? A quanto pare, scrivere dei fatti, senza mettere i giudizi personali rende di meno.
@@VicioServantes tagli ai giornali? È il contrario, vengono finanziati perchè devono fare propaganda!
In questi due anni è scomparsa la libertà di stampa!
"Quante centrali nucleari bastano per radere al suolo l'Italia?" "Le centrali spente possono esplodere e riprodurre Nagasaki?"
Best titoli
C'è il team dell'avvocato dell'atomo che fa una divulgazione fantastica a riguardo, sempre con toni duri quando c'è bisogno di farsi valere. Purtroppo per scelte politiche sto paese è stato plasmato contro il nucleare e adesso le conseguenze le paghiamo noi...
Piccolo appunto: nel video si parla indistintamente di centrali e reattori come se fossero sinonimi. In realtà in una centrale possono esserci più reattori. Es 24 reattori potrebbero esser ospitati dentro a 6 centrali da 4 reattori ciascuna
infatti; La Francia ha 19 centrali con 58 reattori; più o meno un reattore ogni milione di abitanti.
andava specificato.
è anche vero che con quei numeri così bassi (5 -> 24 reattori) andrebbero in ogni caso distribuiti geograficamente in maniera opportuna. Cioè per quanto sia efficiente e moderna la grid di distribuzione elettrica italiana, servono comunque almeno 10/20 centrali per coprire tutto il territorio nazionale
Ha però specificato che ad esempio per la centrale di Montalto di Castro erano previsti due reattori. Solo nella conclusione ha associato un reattore ad una centrale
tutto vero: la discriminante, in assenza di motivi idrogeologici, è la distanza dai luoghi che utilizzeranno l'energia per non avere eccessive perdite per trasmissione
@@gino_latino tieni conto che nell'area della città metropolitana di Roma ci abita circa il 10% degli italiani. Tra Milano, Bergamo, Monza, Brescia una quantità analoga. La densità di popolazione è molto disomogenea (anche di consumo) e questo facilita, relativamente, la distribuzione.
Dovrebbero mandarvi almeno due ore alla settimana nelle scuole del nostro paese a spiegare tutte le tematiche che affrontate....complimenti davvero. Io nel frattempo ho obbligato mia figlia a vedere perlomeno un vostro video alla settimana. Continuate così
Dovrebbero spiegarle anche nelle case di riposo
@@LucaBissaro SOPRATTUTTO nelle case di riposo, ma non credo che funzionerà 😅
Dovrebbero mandarli due alla settimana alla Camera dei Deputati!!!
Basterebbe che sostituissero loro a quel cesso di Fazio, risparmieremo soldi pubblici e faremo vera cultura. Ma non vi siete stufati a vedere la Rai didotta a una discarica culturale?
imparare deve essere un piacere non un obligo stai attento che la cosa ti si potrebbe ritorcere contro
In questo momento storico, questi video, credo che possano davvero fare la differenza nel sensibilizzare e far comprendere alle persone che il nucleare non è da demonizzare. Grazie per il vostro importante lavoro di divulgazione a 360° gradi.
Nonostante i segnali inquietanti di Chernobyl e Fukushima, continuiamo a persistere? MARCO MARSILI
@@rossimentina Ma tu almeno sai cosa è successo in queste due centrali oppure parli per sentito dire? Ti illumino io anche se potresti fare una ricerca da 5 minuti per scoprirlo!
- L'incidente a Chernobyl è stato causato dal personale notturno durante un test che è finito male a causa di errori fatti da un personale non preparato a quel test(doveva essere fatto di giorno da altri membri del personale) e inoltre, per risparmiare, nella centrale non erano presenti molti sistemi di sicurezza che avrebbero ridotto l'incidente a 0 vittime. (prima che tu risponda, no non può risuccedere. Tutte le centrali esistenti al mondo sono monitorate dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica)
- Su Fukushima c'è poco da dire, è stata solo investita dal terremoto e maremoto del Tōhoku con magnituto 9.0... Un evento molto raro e inusuale non credi? Lo è ancora di più quando conti che quello più potente della storia è arrivato a 9.5
@@TechG_ immagino l'alto livello del tuo personale italiano, che ti ricordo che è lo stesso che ha fatto il Vajont e lo standard è rimasto quello.. o che dire dei vari terremoti in Italia vero L'Aquila? O che dire di alluvioni, frane e eruzioni vulcaniche?
@@robertopatrignani0529 allora le centrali moderne sono fatte in modo tale che anche se delle scimmie fossero al comando non accadrebbe nulla, secondo in Italia non sono mai avvenuti terremoti tanto forti come quello a fukushima, che è addirittura il 4° mai registrato per magnitudo. Senza contare che ha fatto 0 morti. Il problema del nucleare è che fa troppi pochi incidenti e quindi la gente se li ricorda, però non parliamo mai di quando crolla una diga e muoiono 3 volte le persone uccise dal nucleare
nell 87 il costo dell energia fossile era relativamente basso e le informazioni che diedero furono fuorvianti. Ben altro considerata la tecnologia nucleare avanzata si avrebbe dovuto pensare in una visione avanzata nel tempo. Ma la mentalità italiana tutt ora vigente è di riparare il tetto non quando scricchiola ma quando cadono i pezzi di cornicione alias aspettiamo e vediamo quello che succede . Grazie Andrea per l'esauriente e come sempre brillante presentazione
Sottolineo "brillante presentazione".
Esatto, invece che decadere in migliaia di anni, ora le scorie, col progresso della tecnologia, decadono in migliaia di anni.. un bel missile russo che "sbaglia" e finisce nel sito di stoccaggio, e si muore tutti sciolti dentro di tumori, che bello :D
@@klevis6733 il tuo commento è stato smentito dalla guerra, ora ti rendi conto di quanto sei ignorante ed è importante parlare con cognizione di causa?
@@klevis6733 sei imbarazzante
@@klevis6733 ma se non sai nemmeno i danni che potrebbero fare delle scorie, perché parli a caso? Da chi ti sei informato, legambiente o greenpeace?
Penso che il nucleare (o le piattaforme) non dovrebbe essere materia referendaria, ma esclusivamente politica. I referendum va bene per le questioni di coscienza, dove non serve una formazione tecnica di macro economia. Anche perché, pur se si varasse un nuovo piano nucleare, potrebbe essere bloccato a metà da un referendum. L'energia è una questione strategica di stato e anche di difesa: non può essere lasciata nelle mani fi chiunque.
Faresti scegliere sul nucleare a Salvini e Meloni? D:
@@DarioAlise Beh, alla fine non è così diverso.. e' come chiedere direttamente a degli idioti oppure chiedere ai rappresentanti votati dagli stessi idioti.
Il referendum è SBAGLIATISSIMO perché la gente comune non ha le conoscenze. Parlo da esperta sono un fisico nucleare
@@DarioAlise se meloni e salvini si fanno consigliare da un fisico nucleare quale sarebbe il problema?
Se anche non ci piace Salvini, non risolviamo le questioni di macro economia o di giustizia con i referendum. Devo decidere io sulla separazione delle carriere dei giudici? Ricordo che con referendum si abrogó il ministero dell'agricoltura (follia!), ma ora c'è il ministero dells politiche agricole. Perché? L'unico motivo, a tambur battente, era l'odio popolare per la politica. Proprio l'agricoltura in un paese come l'Italia...
Non volere le centrali nucleari in Italia, ma comperare l'energia elettrica dalla Francia, con il reattore appena dietro alle Alpi, mi sembra ipocrita. Qualsiasi fuoriuscita, non si ferma al confine.. Da una parte o dall'altra, dobbiamo comprare energia.. tanto vale produrne almeno una buona percentuale.
Ha assolutamente ragione
Buonasera non devono decidere i politici ma il popolo 59.288.000 italiani hanno già votato 2 volte no ☢️
1) 1987 dopo Chernobyl
2) 2011 dopo Fukushima
Prima si deve fare un nuovo Referendum popolare.
Buona serata serena
@@ernestocorso4316 nel 2011 perchè ormai la tecnologia a fissione è vecchia e servirebbero nuove centrali con reattori che non sarebbero in ogni caso pronte prima di 10-15-20 anni. Vista la tempistica e vista la spesa, perchè non iniziare ad accelerare attivamente la ricerca e spingere sulla fusione? Ma nucleare sì assolutamente.
ma ai francesi mica dispiace, loro sono contenti di fare i soldi vendendoci energia
@@ernestocorso4316 senza offesa ma il popolo non dovrebbe avere voce in capitolo su cose che non gli competono. Il cittadino medio non ha voglia di informarsi o non ne ha i mezzi o le capacità, e in un paese come l'Italia in cui la maggior parte della popolazione è anziana che ha come unico mezzo di informazione la televisione, che pensa solamente a fare audience fregandosene del suo contenuto e su Facebook dove si posta ogni tipo di cazzata senza che la possano riconoscere, non ci si può affidare al popolo.
Le uniche persone che possono decidere sono i politici e i fisici nucleari che hanno studiato e sanno con chiarezza di cosa parlano
Complimenti per ogni video che publicate. Siete fantastici!
Sarebbe possibile approfondire l’argomento centrali nucleari entrando maggiormente nel dettaglio del loro funzionamento e analizzando criticità e vantaggi che si hanno con il nucleare, con una particolare attenzione ai reattori di quarta generazione. Grazie mille
L'Italia dovrebbe essere governata da persone come voi: oneste, competenti, colte...
il guaio è che, anche le persone oneste una volta al potere.......
e prive di ideologia
@@alean2469 ?
@@federicopulcini6450 vuole un governo tecnico
Come sarebbe bello!!!
Curioso come per il nucleare sia necessario specificare che non sia una sponsor, mentre per le rinnovabili e altre fonti energetiche mi. Penso che sia comprensibile la delicatezza dell’argomento.
Come sempre presentazione e spiegazione brillante! Complimenti
In italia non si puó fare diverso. Vige un'ignoranza e un pressapochismo sull'argomento allucinanti. E il bello e che ci crediamo anche furbi, mentre in francia se la ridono vendendoci l'energia che producono col nucleare
certo le lobbies dell'uranio 😂
@@PIOVRAME Con l'aria tra le più pulite d'Europa e con la generazione di CO2 tra le più basse, tra quelli industrializzati tanto direi la PIÙ bassa.
@@jakkonexus1166 l'emissione di co2 e inquinanti nell'atmosfera delle centrali nucleari è pari a 0 quindi non sono sicuro dove vuoi arrivare.
È normale che abbiamo l'aria meno inquinata visto che siamo meno industrializzati di altri,e usiamo molto meno carbone per esempio della germania che ancora oggi me brucia tantissimo
@@PIOVRAME boni! Boni... non ragioniamo a capocchia de cazzz.. in Italia non siamo in grado nemmeno di smartire la carta, ne l'umido, figuriamoci il caos che ne deriverebbe con le scorie.... non siamo assolutamente all'altezza. E poi chi vorrebbe una bella centrale nucleare davanti casa?? Quindi evitiamo di fare i verginelli con il cul- degli altri
Questo è uno dei motivi per cui, secondo me, si dovrebbe investire molto di più nella ricerca e, non meno importante, nella divulgazione scientifica. La gente è spaventata dal nucleare perché è stata indotta a collegarlo a discorsi quali armi, scorie radioattive, incidenti nucleari, eccetera, non tenendo in considerazione che l'energia elettrica ottenuta dal nucleare è, ad oggi, una delle poche risorse che potrebbero garantirci l'indipendenza energetica dagli altri stati. Secondo me dovremmo iniziare ad investire seriamente sul nucleare e soprattutto investire sulla ricerca, che ci porterà a reattori sempre più efficienti e sicuri. Un esempio sono i reattori di quarta generazione (ancora sperimentali ma che saranno operativi già dai prossimi anni), che permetterebbero di bruciare scorie, producendo energia da esse, e residui quasi stabili (quindi non dannosi per la salute umana). Un ulteriore vantaggio di questi reattori di quarta generazione sta nel fatto che in alcuni modelli non ci sarebbe più il rischio di meltdown, in quanto non prevedono più l'utilizzo di acqua nei reattori.
La paura deriva per quanto mi riguarda da due fattori: l'elevata sismicità della nostra penisola e l'inaffidabilità totale della nostra imprenditoria edile sciacalla. E sì, converrebbe quantomeno attendere reattori che possano operare in assenza d'acqua, perché sta seriamente cominciando a scarseggiare per usi più impellenti.
Fate sempre un errore voi pappagalli dell avvocato dell atomo.... "ad oggi" se dovunque si dice che servirebbero almeno 5 7 anni MINIMO per costruire un reattore, in Italia probabilmente 10, inoltre gli incidenti ci sono stati e non a caso in questi tempi stiamo osservando che in caso di conflitto gli eserciti puntano direttamente alle centrali nucleari, scegliere quindi il nucleare a fusione attuale non solo è una perdita di tempo, ma una vera stupidaggine, anzi una stronzata
Le scorie le portiamo a casa tua allora. Tanto per te non sono un problema.
@@ociolotti Per quanto concerne la costruzione, saremmo sottoposti a controlli di almeno 2 livelli. Quelli della società proprietaria del reattore (penso proprio francesi) e NON ultima L'agenzia internazionale per l'energia atomica ,oltre i controlli "locali" statali. Questi controlli sono in parte la causa dei 7-10 anni di tempo per la realizzazione di un impianto. Sicuramente lo Zio Tore non può costruire nulla di simile, stai tranquillo.
L'Italia è un Paese altamente sismico, sovrappopolato, cementificato e dal territorio in buona parte montuoso.
Costruire centrali nucleari è quindi ulteriormente complicato e rischioso.
Il nucleare di "quarta generazione" esiste solo sulla carta e quindi nessun reattore sarà operativo nei prossimi anni.
Nella più ottimistica delle ipotesi (ma visti i tempi che corrono...) ci vorranno almeno altri 50 anni prima di costruirne uno!
Mi piace vedere spiegati gli argomenti con uno approccio "pragmatico" basato su numeri e fatti concreti, senza fanatismi ideologici...Continuate così.👍
ci sarebbe molta informazione da fare sul nucleare, soprattutto le centrali di IV generazione! esiste ad esempio il BN-800 che produce 2100MW ed e' piu' che sicuro , non ha nessun problema di Meltdown ed inoltre consuma anche gli scarti degli altri reattori producendo come scarti materiali molto poco radioattivi... sarebbe davvero economico e sicuro, ma in italia non se ne parla!
È colpa degli scienziati di Infn , CNR e Enea. Non sono capici di comunicare al grande pubblico
in quali paese è già presente questo BN 800 ?
Io credevo nel nucleare ma ad oggi deve cambiare paradigma e ritrovare competitività. Piano piano l’opinione pubblica potrebbe cambiare idea. Ho tagliato il pezzo sul reattore finlandese perché corretto da una community di gente sveglia e preparata.
Sarebbe bellissimo, é il reattore dei sogni ma ha un problema, é russo
@@coccioman il primo pezzo è sempre più complicato, quelli che vengono dopo sono più veloci e costano meno
In Italia sfortunatamente vale sempre il principio del "not in my backyard" per le centrali nucleari, le discariche, i gasdotti, i termovalorizzatori e qualsiasi altra cosa ritenuta scomoda/pericolosa/inquinante/whatever. Vogliamo il progresso, ma sempre a spese degli altri.
nel 2017 ascoltavo alla radio di un gruppo di ambientalisti in un paesino che stavano bloccando la costruzione di una fabbrica di biscotti... per loro era un ecomostro.
@@matteofabbris7877 No 5G, No Tav , No Tap , No Nucleare No e qualchecosa e guai ad alzare alle media europea la potenza delle antenne cellulari da 6v/m a 61v/m .
Finché non ne paghi le conseguenze il giochino costa poco
io invece la vorrei accanto casa una centrale nucleare, e con più reattori possibili
@@lor7780 eh, deformazione professionale
Le considerazioni finali dicono tutto. In Italia è stato fatto un referendum nel momento più sbagliato possibile. Una tragedia che oggettivamente era davvero improbabile e che dalle ricostruzioni è dovuta soprattutto al fattore umano ci ha portato a prendere una decisione di importanza immane, e le persone che hanno votato contro il nucleare li hanno fatto in massima parte unicamente per un fattore emotivo. Parlarne a riguardo del gas russo ha poco senso, dal treno del nucleare siamo scesi e non torneremo a bordo in tempi utili per fronteggiare questa crisi energetica, ma non siamo neppure sul treno del rinnovabile. Se tutti i fondi utilizzati per pompare il mercato dell'auto fossero stati utilizzati per agevolare impianti energetici familiari magari la situazione sarebbe diversa, invece si continua a finanziare l'illusione di un'auto elettrica a basso impatto, che però va ad energia derivante da combustibili fossili, a cui va aggiunto l'impatto delle batterie e della produzione di un nuovo veicolo.
L’unica cosa su cui non sono d’accordo sono le batterie, le quali possono essere riciclate.
Ma è normale e rispecchia sia la visione dell'Italia come istituzione, come paese e come popolo sia il modus operandi che la mentalità, tutto MIOPE che preferisce l'uovo oggi alla gallina domani. Gli italiani sono così, la parola lungimiranza non esiste nel loro vocabolario.
@@comitatocentrale2022 lo saranno sicuramente, io su questo ammetto di non saperla lunga come su milioni di altre cose, ma poi vanno sicuramente analizzati i costi e lì ho qualche dubbio, perché anche la plastica era stata presentata come materiale riciclabile per eccellenza qualche decade fa mentre ad oggi le aziende ne lavorano a gogò perché conviene (e permette di massimizzare gli utili, il che è la ragione principale per cui in questi anni pochissime aziende si sono convertite e addirittura hanno praticamente fatto abortire la questione della plastic tax) mentre quella davvero reciclata è una parte minima. Ma magari tra le due questioni ci sono meno analogie di quelle che credo.
@@finmat95 sicuramente normale in un contesto del genere, che va oltre la realtà nostrana, ma tanti di noi resteranno sognatori e sperano ancora che la normalità sia qualcosa di diverso, che magari metta il bene comune davanti al profitto. E non credo che per dirlo serva avere le tasche vuote e vivere di aria.
Intanto le scorie degli anni 70 non sanno ancora adesso dove cazzo metterle.
La chiusura è stata fantastica: non importa cosa decidi, ma importa informarsi, capire il problema e analizzare le conseguenze delle varie scelte. FANTASTICI!
Se decidere che strada prendere per diminuire/azzerare la nostra dipendenza dal gas russo é difficile: peggio sarebbe aspettare ancora e perdersi in chiacchiere.
Il tempo gioca a nostro sfavore.
Toglietevi la dipendenza dal governo Italiano per iniziare
Bravo, e cos' diventeremmo DIPENDENTI dall'Uranio , visto che non ne abbiamo nemmeno un Grammo!
@@alessandromango282 E allora? In ogni caso, saremo sempre dipendenti da altre fonti energetiche, qualsiasi esse siano.
Se la Russia chiuderà definitivamente il rubinetto del gas, che faremo?
Ripristinare i pozzi di gas nell'Adriatico, oltre ad essere dispendioso non so quanto convenga dalle stime fatte sul gas che realmente sta al disotto del nostro mare.
Useremo i mulini a vento per alimentare le industrie e il riscaldamento?
Anche gli accordi con altri paesi (africani o dell'est) sulla fornitura di gas avranno delle ripercussioni non tanto sull'aspetto economico ma soprattutto politico.
Per esempio, sugli sbarchi provenienti dalla Libia, dovremo chiudere un occhio (anzi due) e starcene in silenzio pure sulle violenze di quelle bande armate che macellano il popolo?
Per quanto riguarda le energie rinnovabili, la percentuale ricavabile è bassa e non basta a soddisfare il nostro fabbisogno.
Alternative fattibili?
@@alessandromango282 considerando che è fisicamente impossibile convertire tutto il paese alle rinnovabili (eolico/fotovoltaico) perchè avremmo bisogno di un quantitativo esagerato di batterie che non ce ne sono abbastanza al mondo per sfruttarlo a dovere, e dovremmo coprire di pannelli e pale eoliche quasi l'equivalente di una regione in toto per una copertura energetica sufficiente, e che non esiste solo l'uranio per farci le centrali ma anche il torio che costa molto meno ed è più presente in natura, il costo risorsa/energia prodotta è esageratamente maggiore di quella attuale.
Certo la variazione domanda/offerta cambierebbe un bel pò l'asset economico, ma da qui a costarci più di quanto paghiamo tutta l'importazione di gas attuale ce nè passa
@@alessandromango282 L'uranio non costa un cazzo e ce ne è un fottio
Una divulgazione scientifica veramente fatta stra-benissimo!!! Congratulazioni e complimenti assolutamente sinceri!! Dovresti fare una serie di video (forse uno non basta) in cui potresti illustrare tutto il ventaglio di possibilità nel breve, medio e lungo termine per una concreta indipendenza energetica..
Personalmente sono favorevole al nucleare in Italia, e penso che dovremmo assolutamente muoverci a costruirne abbastanza da sostituire tutte le fonti fossili nella produzione di elettricità. Dovremmo avere solo nucleare, idroelettrico e altre rinnovabili. Questo anche pensando alla situazione geopolitica, ormai credo sia chiaro a tutti quanto siamo ricattabili fintanto che utilizziamo fonti fossili importate. Certo non possiamo ridurre le importazioni a zero, ma già togliere quella metà del gas che importiamo per produrre elettricità sarebbe un enorme vantaggio. Pensate quanto sarebbe più ricca l'Italia se famiglie e imprese pagassero meno per l'elettricità. In ogni caso credo che dopo questo inverno (ma la situazione potrebbe durare anni) tra costi dell'energia aumentati di 10 volte con tante persone che non ce la faranno a pagare le bollette, per non parlare delle tante imprese che chiuderanno perchè con questi prezzi energetici lavorano in perdita tanti Italiani saranno pro nucleare. L'unica cosa positiva di questa brutta situazione.
su questo non ci piove, il vero problema è: il nucleare quanta parte rispetto alle altre fonti di energia rinnovabile dovrebbe costituire in totale? Perché è questo il problema di lungo termine, i pro nucleare spesso criticano l'energia solare, eolica e idroelettrica per 1) materiali e energia da utilizzare per costruire e sostituire i pezzi, ma soprattutto 2) il fatto che non puoi costruire dappertutto, (per l'idroelettrica serve una diga, l'eolico una zona ventosa, per il solare una zona molto esposta al sole) 3) come del resto per le centrali nucleari, la popolazione locale non sempre è disposta ad accettare grandi impianti vicini a casa, per vari motivi.
Chi critica il nucleare, oltre che per il problema sicurezza, critica lo smaltimento delle scorie che renderebbe il nucleare non esattamente "rinnovabile" a parere loro.
Ma "paghi meno" de che? Lo sai quanto costa costruire una centrale nucleare, e quanto decomissionarla??
@@tommasocazzaniga1713 il costo di essere ricattato e' molto piu' alto.
Non diciamo fesserie, per favore. L'uranio dove lo comprereste? Dai marocchini sulla spiaggia? Che differenza c'è tra il pagare gas o il pagare uranio? L'unica che vedo io è che devo spendere cifre astronomiche, per le quali ne lo Stato ne i privati hanno capitale, per realizzare in non meno di 10 anni un reattore e dovermi poi sobbarcare il problema dello stoccaggio e smaltimento delle scorie... a tuttoggi non abbiamo depositi per quelle delle fallimentari centrali degli anni 60. Manco Roma si riesce a tenere pulita dalla munnezza... figuriamoci la gestione di una cosa complessa e pericolosa come i materiali radioattivi.
@@fromfareast3070 No, il costo di stare in un aborto come la UE, è la causa del ricatto.
"Se non ti informi non ti fai un idea,fai un pasticcio!"
GRAZIE DI CUORE ANDREA!! ❤ ❤ ❤
Ciao Andrea, da ingegnere nucleare ti ringrazio di vero cuore per questo preciso e dettagliato video, fatto veramente bene, un faro di lucidità in un mare di ignoranza e malafede giornalistica.
Che poi il vero problema del nucleare in Italia è proprio da qui che deriva, è vero che "noi italiani abbiamo paura" ma dovremmo chiederci perché lo temiamo così tanto (nonostante non ci siano mai stati né problemi interni né conseguenze di problemi esterni).
Credo che si possa affermare con una certa sicurezza che questo dipende da un tamtam giornalistico che non ha mai mancato di mostrare la sua totale ignoranza in materia e il totale e deliberato disinteresse nell'informarsi adeguatamente prima di scrivere un articolo, risultando in degli strafalcioni che neanche mio figlio di 4 anni farebbe e dimostrando senza ombra di dubbio che il fine dei loro articoli non è mai stato quello di informare, piuttosto quello di incutere terrore.
UNA SU TUTTE: all'indomani del disastro di Fukushima, che causò all'interno del nocciolo un accumulo di calore eccessivo e che portò alla fusione dei materiali di cui è costituito il _vessel_ (il "contenitore" del nocciolo), su _Repubblica_ apparve un articolo titolato " _Fusione_ _Nucleare_ _nel_ _reattore_ _di_ _Fukushima_ " ... e, beh, direi che già questo dice tutto.
"Ma come?!" - ho pensato io - "Sono 50 anni che si fa ricerca sulla fusione nucleare e bastava un incidente nucleare in una centrale convenzionale? ma allora noi ingegneri nucleari abbiamo sempre sbagliato tutto, bastava chiedere ai giornalisti di repubblica!!"
Il giornalismo in Italia vola alto ragazzi, vola molto alto..!
Giornalismo a parte i danni nella città si vedono e si sentono....prova ad andare con un contatore geiger e vedi i risultati.....se era affidabile la centrale doveva resistere anche a questo sporadico evento e invece....!
@@altair1451 fukushima accade a causa di un maremoto scatenato da un terremoto di magnitudo 9.1, quei due assieme hanno fatto oltre 20.000 morti, in paesi meno preparati ne avrebbero fatti oltre 200.000.
Siamo nella casistica del meteorite dallo spazio o del supervulcano che si risveglia. Nonostante questo con una progettazione un pelo più furba si sarebbe evitato il disastro. Le cose vanno contestualizzate
Infatti il Giappone che sbandierava nel mondo la estrema sicurezza del suo nucleare, ha ammesso l'errore ed ha abbandonato tutto. Voi continuate a studiare, tra 100-150 anni avrete trovato le soluzioni tecniche necessarie, ed allora il mondo fará le centrali nucleari. Nel frattempo, fate solo piccoli esperimenti, grazie.
😁😁😁😁😁, a Fukushima era da 10 che avevano in progetto di alzare le pareti che davano sul mare, appunto per paura di maremoti, nello stesso progetto c'era anche di togliere da sotto terra i serbatoi del gasolio per i generatori, nonché alzare da terra gli stessi o rinforzare le porte di accesso.
Grazie per il vostro prezioso lavoro✌🏻
Grazie ragazzi per il vostro lavoro, il vostro modo di spiegare argomenti difficili e renderli comprensibili
il problema è che si esprime pro nucleare chi non vi è neanche mai stato in una centrale nucleare! La realtà è sempre più grave di quanto viene rappresentato! E purtroppo certi fatti si vengono a conoscere solo dall'interno! se pensate che oltre 20 anni fa fu costituita Sogin per il decommissionig degli impianti nucleari dismessi e a quanto pare il lavore è ancora in artto; immaginate quindi cosa può significare la costruzione di nuovi impianti in termine di durata dei lavori?E' vero importiamo energia dalla Francia a prezzi politici; las restante parte del costo ricade sulla popolazione Fracese! qundi noin vi azzaedate a paragonare i costi per MWh che ci vengono praticati! inoltre lela produzione delle centrali Nucleasri non è modulabile come per le normali centrali termoelettriche! ecco perchè preferiscono cederci energia a costi politici piuttosto chche ridurre la produzione degli impianti! Alla fine siamo noi che rendiamo un servizio a loro!Riflettete e fidastevi di chhi nel ìl settore energetico ci ha lavorato!
è solo propaganda, il nucleare è rischioso, è inquinante, è costoso (non la corrente che produci quanto è fatto e finito ma quanto costa l'impianto, lo smaltimento dell'impianto a fine carriera, lo smaltimento scorie, la logistica ecc. ecc.)
@@ragnarrlobrok244 rischioso? Con le centrali di III gen un disastro come Chernobyl avviene una volta ogni 10.000.000 di anni, ma nessuno parla di quanto siano rischiose le centrali a gas che fanno migliaia di morti l'anno, senza contare i morti dall'inquinamento prodotto da esse.
Inquinante? Basta dire che tutte le scorie (provenoenti dall'industria nucleare) prodotte fino ad oggi starebbero in un campo da rugby altro 3 metri. Il nucleare non emette co2 in quanto nei reattori non avviene combustione e per darti qualche dato la Germania produce 349 g CO2/kWh, mentre la Francia 52g CO2/kWh. Il nucleare è la fonte di energia meno inquinante esistente, sí anche meno delle rinnovabili in quanto queste hanno bisogno delle famose terre rare.
Sull'argomento del costo ti lascio un link perché altrimenti sarebbe troppo lungo da spiegare: instagram.com/p/CYzhnTfN52o/?igshid=YmMyMTA2M2Y=
@@ragnarrlobrok244le scorie nucleari sono il rifuto che si produce di meno ed e piu gesiibille.
i costi di smantellamento degli impianti si coprono con una tassa al 2 percento sul kilowatt della centrale.
richiede di estrare poco materiale per la produzione e non emmette co2,monosidi,protosidi di azoto,azoto stesso,ozono pm2.5,pm10(tutti inquinanti pericolosi per la nostra salute che ci creano tante malatie e fanno morire quasi 4000 milla persone l’hanno.
il nucleare e la fonte che fa meno morti
è il mio primo commento da quando sono iscrirtto, volevo farvi i complimenti per gli sforzi che dedicate all'accuratezza delle informazioni che ci date. Considerando che avete scelto come buisines l'informazione, lasciando da parte altre fonti di guadagno probabilmente più facili, avete la mia ammirazione!
Grazie per questa esauriente spiegazione. La paura in Italia deriva esclusivamente dal fatto che il referendum si tenne l'anno dopo Cernobyl ed eravamo tutti terrorizzati. Chiaramente la ricerca è andata avanti e sarebbe curioso fare un nuovo referendum per vedere cosa succede.
forse non ti ricordi il secondo referendum fatto pochi anni fa è.è
@@darkjave1 si lo ricordo. Fecero una Campagna pubblicitaria contro il nucleare spaventosa... I soliti italiani giornalai
Poi la gente campa nella terra dei fuochi e sta zitta...
@@darkjave1 sfortunatamente quello fatto pochi anni fa è stato poco dopo il disastro di Fukushima... Quindi stesso risultato del precedente.
@@darkjave1 sì ma dopo un'altra catastrofe come Fukushima. E comunque voto' solo il 54% della popolazione (fonte Wikipedia). Ad essere sincero anche io sarei molto preoccupato di avere delle centrali nucleari "vicino" casa per cui le mie sono solo osservazioni. La cosa certa è che c'è comunque poca conoscenza su questi argomenti.
@@FreddieMaranzano Fortunatamente nei paesi in cui c'è il nucleare tendenzialmente la quantità di persone a favore del nucleare cresce quanto più ci si avvicina alle centrali. Anche perché di solito insieme alle centrali arrivano teleriscaldamento e bollette più basse, che di sicuro non fanno schifo.
Nel '87 avrei votato NO al nucleare, fortemente condizionato dalle fosche tinte che colorivano tutte le informazioni che avevamo dopo il disastro di Chernobyl. Oggi sono sempre più incazvolato nei confronti di una ignava classe dirigente (politica ed economica) che ha fatto determinare una delle prime voci di spesa nel bilancio di una Nazione, ovvero l'approvvigionamento energetico, dalla pancia dei cittadini spaventati, fuggendo dalla palese ed oggettiva incapacità di governare il nostro amato e disperato Belpaese. Ora che i buoi sono fuggiti corriamo a chiudere le stalle, tanto a morirci dentro sono gli italiani.
Solo un pazzo avrebbe votato SI dopo neanche 1 anno dal disastro di chernobyl. Semplicemente era un referendum che non doveva essere fatto in quel momento.
Occhio che pure nel 2011 si e' votato un bel referendum PRO-COBTRO nucleare.... subito dopo il disastro di Fukushima.... Se avessimo iniziato nel 2011 a stabilire un piano Nucleare per il nostro Paese, ora, a distanza di 11 anni avremmo almeno 4/5 reattori a pieno regime.
sì cosa c'entra col nucleare? è pericoloso costosissimo e pericoloso per l'ambiente. quindi? cosa c' entrano i politici? li votate ti ricordo che avete votato per 20 anni un mafioso che s'è fatto i cazzi suoi e vi ha detto "Putin ci dà il gas a poco prezzo" e gli siete andati deirtro senza sapere niente senza capire un cazzo di nulla del mondo e adesso che ne state pagando le conseguenze maledite i politici? ma mai fare il mea culpa eh?
Bel video, sarebbe stato figo aggiungere i risparmi a livello ambientale (kgco2eq/annuo..). Con i confronti reattore-gas-c.carbone ecc ci si potrebbe fare un video
Cerca cartoni morti - nucleare, su youtube.
Bravissimo, parli con dati di fatto, senza pregiudizi ideologici!
per iniziare complimenti sia per il video che per le spiegazioni molto esaurienti - ricordo quando ci fu il referendum gli ambientalisti erano contrari solo per due cose ,la prima dove costruirla visto che il territorio italiano è a rischio sismico la seconda lo stoccaggio delle scorie che nessuno voleva
In effetti al di là di come una persona (singola) possa pensarla sulla questione nucleare (produzione energia civile), per quello che riguarda il Paese (Stato, Nazione) è comunque una grossa questione che ha a che fare con molteplici aspetti spesso interdisciplinari (non stiamo qui ad elencarli tutti ma. es. sicurezza , siti di costruzione e stoccaggio , costo totale (costruzione, mantenimento,approvvigionamento, smaltelllamento e/o ricostruzione , impatto CO2 ecc.ra) . Noi italiani non abbiamo mai dato prova di potere affrontare e gestire problemi così complessi , perché sia emotivamente che politicamente affrontiamo tutte le questioni, quasi sempre sull'onda dell'impatto emotivo e dell'urgenza o dell'emergenza (non sappiamo pianificare al contrario di Tedeschi , Francesi, Inglesi & Usa), basti vedere come si affrontano le ricostruzioni terremoto, il problema sanitario , i rifiuti , la tutela del territorio ( dissesto idrogeologico , incendi boschivi ), viabilità , ecc.ra.
Quello che questa crisi ultima (Russia-Ucraina) ci dovrebbe far capire è che l'Italia ha bisogno di diversificazione energetica (sia delle fonti energetiche che dai fornitori di energia ) e decidere anche la quota minima che dobbiamo produrre noi per non andare completamente a gambe all'aria nel caso peggiore di mancati rifornimenti da paesi terzi. (Amici o non)
Questa situazione è già stata vissuta dall'Italia due. volte almeno, nel 1973 e 1977. Son passati 50 anni ma non è cambiato molto ! Quindi più che un problema tecnico, è un problema Politico-Economico. & Geopolitico! Senza energia , noi siamo alla canna del Gas ed il Putin (amicano di Berlusconi &. Salvini ) lo sà bene. !!!
I ns. politici non possono disinvoltamente volere apparire "grandi" statisti sul piano internazionale facendo discorsi altisonanti se poi alla prova dei fatti, non sanno che pesci pigliare quando si tratta di trovare vere soluzioni. Ceri problemi li puoi risolvere solo se prevedi i bisogni futuri, ne progetti le soluzioni, ne programmi e realizzi l'attuazione nei tempi previsti dal progetto.
Quanti anni hai?
Non abbiamo una politica energetica
Non ho interessi ma conosco il settore elettrico, sono molto favorevole al nucleare. E' molto importante soprattutto per un paese come l'Italia che non ha materie prime energeticamente utilizzabili avere una diversificazione di fonti. Secondo me costruire una dozzina di centrali potrebbe rendere competitivo energeticamente il paese. Il futuro è l'energia e l'autosufficienza energetica.
Una delle domande che mi pongo più spesso è la seguente: ma l'Italia è geologicamente adatta al nucleare? Siamo un paese molto sismico e in generale poco pianeggiante. Sarebbe interessante provarev a discutere anche di ciò
Autosufficienza...? Ci sono cave di uranio in Italia? 😊✌️
@@dellaroccaluca purtroppo non ci sono nemmeno giacimenti petroliferi, gas, carbone ecc... in grado di coprire una buona fetta di produzione di energia o altro. La strategia in questi casi è diversificare... Se con il Gas già ti riscaldi e ci lavori non devi usarlo anche come principale fonte primaria anche per la produzione di energia. Se usassi un po di tutto, riusciresti ad aiutarti in caso di problemi.
@Diego Pincelli onestamente io sarei favorevole. Abito in un Comune Siciliano e quello che manca sono proprio le attività produttive/industriali. Una centrale nucleare darebbe un ottimo lavoro ad almeno 1000 persone. Risolleverebbe il Comune ed i Comuni limitrofi.
Certo non è tutto oro quel che luccica, ma almeno qualcosa deve pur luccicare.
@@dellaroccaluca Ci sarebbero anche, seppure non ingenti, ma il problema è poterle estrarre. L'approvvigionamento della materia prima per il nucleare è l'ultimo dei problemi.
Siete dii una chiarezza esagerata... bravissimi!
Ottimo servizio informativo, ma mi permetto di dire che si confonde spesso il termine reattore con quello di centrale. Il reattore è solo l'involucro dove avvengono le reazioni di fissione che producono calore che va a scaldare il calore che produce il vapore per muovere le turbine che a loro volta producono energia elettrica. La centrale è l'impianto complessivo che contiene tutti gli elementi che vanno a produrre l'energia elettrica tramite il processo che ho sintetizzato brevemente. Va quindi detto che una centrale può essere costituita da più reattori (tipo 3 o 4 mediamente). In questo modo la gente capisce che non serve designare tanti luoghi dove costruire centrali pari al numero di reattori, ma si possono ridurre ad un terzo o ad un quarto almeno. Ritengo che non sia un fattore di poco conto per migliorare la consapevolezza dei cittadini a questa fonte così fondamentale per la decarbonizzazione della produzione energetica, italiana ed europea come stanno facendo nel resto del mondo.
Complimenti per il video. A riguardo vorrei chiedervi se poteste fare anche uno studio/video che stimi anche un altro argomento non considerato, intendo il risparmio energetico. Quant'è il consumo procapite? E quanto potremmo ridurlo evitando sprechi e/o aumentando l'efficienza del suo utilizzo? Quanto potremmo ridurlo e in che arco di tempo? Quindi utilizzando questo fattore di quante centrali avremmo bisogno? Ovviamente calcolando anche i tempi, raggiungere la riduzione energetica potrebbe essere più veloce che costruire una centrale?
finalmente se ne parla in modo serio ❤🇮🇹
Non se ne parla in maniera seria :
1 Il nucleare pulito di quarta generazione
( a fusione ) ancora non esiste .
2 gli attuali reattori
( a fissione ) non sono economici per via degli alti costi di manutenzione !
Per questo motivo lo stato della California sta uscendo dal Nucleare perche' e' anti economico , l' ultima centrale ancora in funzione
( Diablo Canyon) , tra qualche anno verra' spenta a favore delle fonti rinnovabili come il fotovoltaico .
3: non se ne parla in maniera seria perche' non viene trattato poi il nocciolo del problema nucleare : LE SCORIE RADIOATTIVE PER MIGLIAIA DI ANNI : gli epr ( reattori di terza generazione aggiornati ) producono scorie ancor piu' radioattive .
4 in Francia , paese con 58 reattori , la bolletta dell' elettricita' e' tra le piu ' alte in Europa .
@@francesco4007 vai a farti un giro con la tesla
Grazie, siete molto chiari ed esaustivi. Grazie
Bel video. Sarebbe stato bello conoscere anche i costi di costruzione, del combustibile, di manutenzione e smaltimento dei rifiuti radioattivi. Considerando che noi abbiamo bisogno adesso di una soluzione sull’energia e non tra 10 anni, sarebbe stato bello, inoltre, conoscere i costi e benefici
Sarebbe anche bello sapere quanto fotovoltaico basterebbe per non avere questi 5 reattori, visto che ancora non abbiamo smaltito le scorie di quelli degli anni 80 e siamo un paese altamente sismico e con molto sole.
@@a.b.5151 Anche il giappone è fortemente sismico e Fukushima è stata distrutta da un'onda anomala non dal terremoto.
@@ThisTheAviator Non sono sicuro sia un commento a favore del nucleare, se lo fosse mi permetto di sottolineare una leggera differenza tra le due culture. In Giappone stanno messi un po' meglio sul fronte corruzione, non hanno 3000 tipi di organizzazioni criminali, non soffrono l'annoso problema degli appalti truccati e al risparmio. in Giappone non mi risultano ponti crollati per mancanza di manutenzione o scorie radioattive sepolte sotto le case o sulle falde . Tu veramente ti fideresti di far tirare su le centrali a questa classe dirigente e in questo paese? io non mi fiderei manco a prestargli la bicicletta.Meglio il solare su ogni casa e passa la paura.
C A Z Z A T E!!!
In INGHILTERRA HANNO IL NUCLEARE!!MA HANNO IL PREZZO DELL ENERGIA ELETTRICA ALTO QUANTO NOI!!!ED ORA AVRANNO GLI STESSI NOSTRI RIALZI!!!
E NON LO DICO DA STUDENTELLO DI FISICA DEL XAZZO MA DA UN CHE CI HA VISSUTO IN UK!
@@a.b.5151 Che cazzata hanno tirato su le centrali durante gli anni piombo e tangentopoli e non mi pare sia successo nulla.
Ottimo video informativo, spero un giorno anche l'Italia possa beneficiare di questa tecnologia. È probabilmente l'unica fonte rinnovabile capace di produrre energia a basso costo e nel momento storico in cui ci troviamo è pressoché essenziale se si vuole compiere la transizione energetica. Di certo non diventeremo indipendenti puntando tutto su eolico e fotovoltaico, considerando oltretutto che le risorse utilizzate per la costruzione di impianti fotovoltaici arrivano principalmente dai paesi asiatici
Grazie, siete molto bravi e utili.
Io credo che gli italiani non possano gestire cose così pericolose, dobbiamo ancora mettere in sicurezza e smaltire i vecchi rifiuti nucleari. Ci sono ben altre cose da fare prima. A mio parere.
Stiamo (finalmente) realizzando il deposito nazionale delle scorie, che accoglierà non solo i rifiuti nucleari (che sono anche quelli della medicina nucleare, non bisogna dimenticarlo) ma anche quelli delle industrie convenzionali. Una volta risolto questo problema, c'è campo libero per fare tutto: ci dovremmo occupare della costruzione ma poi la gestione delle centrali avverrebbe sotto supervisione degli enti regolatori internazionali che appena vedono uno zero virgola fuori posto sospendono l'intero progetto e comminano pesantissime sanzioni.
In generale tutto quello che è nucleare è gestito in sicurezza per via del fatto che se ne interessano diverse agenzie internazionali...difatto ci sono diversi paesi che consideriamo arretrati economicamente in africa che sfruttano o hanno in previsione di sfruttattere centrali nucleari e non ci sono mai stati problemi...per la gesitione dei rifiuti banalmente ce ne sono talmente pochi di altamente radioattivi che non c'è alcuna fretta di gestirli, e potrebbe anche essere antieconomico creare un deposito geologico per pochi metri cubu di materiale
"Gli italiani non possono gestire cose così pericolose"
Tralasciando il fatto che l'Italia ha già avuto centrali operative che erano dei gioiellini avanguardistici, hanno reattori in paesi come Messico, Romania, Brasile, e ne vogliono costruire di nuove in paesi come Polonia, Turchia e Bangladesh. Non capisco perché l'ottava potenza industriale debba essere da meno, soprattutto considerando che sforniamo ogni anno decine e decine di ingegneri nucleari nei nostri politecnici.
Ce l'hanno fatta in Pakistan e in Messico figurati se non ce la facciamo noi
Grazie per la chiarezza di esposizione; complimenti !
nucleare in Italia: affossato da due referendum fatti votare alla pancia degli italiani, poi, no rigassificatori, no tap, no termovalorizzatori, e ora siamo nella merda, complimenti, che geni gli italiani, eh, ma a noi checcefrega della tecnologia, siamo il bel paese, lo stile italiano, il design, scarpe&borsette, salumi&formaggi...complimeti, bella visione strategica, dei geni veramente!
Il diritto di voto senza elettori informati e oggettivamente preparati porta a certi risultati !
@@pepper7107 d'accordissimo con te...se poi, la campagna elettorale la fai fare a politici, il cui unico interesse è raccattare consensi, allora, nessuno si spenderà mai in favore del nucleare, rischierebbero di non essere rieletti.
Spero che te la costruiscono davanti a casa tua la centrale nucleare
@@paolopoggesi9754me la costruirei nel giardino di casa mia da quanto sono sicure se si potesse
@@paolopoggesi9754 già fatto, visto che abito a 4 km da Caorso...riprova, sarai più fortunato...
Prima di ogni cosa bisognerebbe ammodernare la rete di distribuzione (che in molti casi è obsoleta) e che allo stato attuale comporta sprechi in termini dispersioni....(discorso analogo varrebbe ovviamente anche per l'acqua la cui rete è spesso fatiscente).
Poi, educare al risparmio energetico.
Quindi efficientare seriamente gli edifici (e non con il 110% talmente farraginoso e burocratico che i nostri governi hanno pensato).
Tra questi una seria spinta ai tetti fotovoltaici che aiuterebbero non poco le abitazioni civili e le azienda poco energivore ma che ahime, in Italia ci si scontra con certe stupidate come il divieto di mettere tali pannelli sul proprio tetto perchè l'abitazione è in centro storico.....ed io non lo posso fare nonostante abiti in una frazione di 500 abitanti di un piccolo comune....ASSURDO.
Solo queste cose permetterebbero una forte riduzione dei consumi di gas metano.
A questo punto SI che si potrebbe pensare al ritorno al nucleare con POCHE centrali moderne per sostenere la domanda più che altro delle aziende altamente energivore.
Il tema è questo, viene rivenduto il nucleare come fonte per ridurre la CO2 e continuare a sprecare. Si può anche pensare di iniziare ora la costruzione di centrali che saranno operative tra forse 10 anni, ma nel mentre va varato a livello almeno europeo un piano di efficientamento dei sistemi civili e industriali non da poco. E la soluzione non sono gli incentivi a pioggia o i bonus, quello è assodato dalle esperienze recenti.
Ciao, io per la mia tesi di laurea Magistrale in Business Management - Management and Sustainability, sto elaborando la tesi sui termovalorizzatori e la loro gestione, in particolare sul modello di quello di Amager Bakken di Copenhagen. (ho da poco concluso l'Erasmus li a Copenhagen). Sarebbe interessante avere un video sul funzionamento dei Termovalorizzatori e su quelli in Italia. Grazie mille
É una tecnologia superata,ora ci sono le biomasse che rendono di più e inquinano di meno...certo in un Italia che ancora va a inceneritori o discariche ammucchia tutto,il termovalorizzatore sarebbe un bel passo avanti e lo dico dalla mia città che ne ha uno.
Questo sì che è fare informazione!!! Complimenti a tutta la redazione di Geopop, siete grandi!!!
veramente, vi adoro e amo il modo con cui raccontate la realta, e istruite a documentarsi su cio che si legge o vede. Secondo me la paura del nucleare in Italia è sicuramente legata ai ricordi di Chernobyl, ma è anche vero che paesi come il Giappone ha fatto notare che con una certa attenzione nei protocolli di sicurezza del nucleare, disastri enormi a livelli di Chernobyl non possono ripetersi.
La nucleare non è una buona soluzione !☢️☢️☢️☢️☢️☢️☢️ pericoloso
@@radudodoc6376 stai dando una affermazione senza motivare il tuo pensiero. Non ha senso quello che dici se non motivi.
@@alessiobensidi9923 Pericolo di un accidente nucleare sarà possibile sempre,e per finire construzione,deve passare almeno 3 anni
@@radudodoc6376 esistono dei protocolli per gestire un incidente così com'è successo in Giappone, investire poi 3 anni per un tipo di energia del genere conviene
@@alessiobensidi9923 I costi sono grandi.Io c è l'ho due cugini che lavora in Canada (fisica nucleare)a una centrale nucleare,aspeta pensionamento per che sono irradiati,per uscire dai radiazioni.
Mamma mia che canale tuo è bello e montato bene. Io sono Ucraina vivo in Italia ma sono molto preoccupata per la questa situazione che ha creato PITBUL😡
Grazie Geopop per queste informazioni utilissime e assolutamente attuali!! Se penso che al referendum del 2011 votai NO e ora la centrale con quattro reattori la vorrei vicino a casa..
Condivido
@Daniele Donegani Tutto questo purtroppo non servirà a risolvere i problemi di oggi, è chiaro. Ma potremo evitare di trovarci nella medesima situazione tra 10-20 anni!!
@Daniele Donegani credo di aver frainteso il significato di quello che volevi dire. È tardi! Vero! Il trend sta comunque cambiando, speriamo di sistemare almeno il futuro con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione. Nucleare compreso.
Sai che spasso? Luranio lo imporreremmo comunque ed in più le scorie sono radioattive per sempre
@@Joe-td5olle scorie perdono di radiotuvita con glia anni sau cosa e eterno la co2 e tutti gli inquinanti tossici che disperdiamo in aria con auto e infustrie e mettiamo sempre in secondo piano.
anche se sono molto piu invissibilli mortali e centinaia di volte meno gestibilli.
per l’uranio siamo dipendenti da francia canada ed australia.
paesi o nella nato o Ue o comunque del blocco occidentale siamo incentivati dalla nostra alleanza e situazione geopolitica ad aiutarci
Minuto 8:48
"Prima di dire si o no ad una scelta importante, è fondamentale studiare, leggere, documentarsi, darsi tempo per metabolizzare e strutturare un’idea. Non è importante se è un sì o un no, la cosa più importante è come si arriva a quel sì o a quel no."
Questo è il messaggio più importante di tutti.
Bravi come sempre nell’illustrazione della tematica; personalmente favorevole all’adozione delle nuove centrali nucleari necessarie alla produzione di energia in un paese privo di risorse come il nostro in attesa e sviluppando (come dai progetti enea europei) le prossime centrali nucleari a fissione (praticamente senza scorie) e quella a idrogeno
A fusione?
Credo intendessi parlare di centrali a fusione. Per le quali ahimè i tempi sono ancora davvero lontanissimi...
Video interessante e semplificato il giusto.
Grazie!
Sarebbe interessante però anche l'analogo approccio con le centrali di produzione di idrogeno da fonti rinnovabili, con dati poggiati sullo scaling up australiano, ma non solo.
Il problema sono i reattori nucleari, di per sé hanno tutti i sistemi di sicurezza possibili per scongiurare il peggio.
Il problema sono i politici italiani, la corruzione, la speculazione, ma soprattutto le competenze. Le COMPETENZE e le retribuzioni sarebbero il vero problema di costruire reattori in Italia. Per non parlare delle manutenzioni!!!!
Ci possiamo veramente fidare, di persone mal retribuite e sfruttate?
Ci possiamo veramente fidare dei materiali usati in fase di costruzione?
CI POTREMMO VERAMENTE FIDARE che per una volte le cose verrebbero fatte a regola d'arte dove l'unico sarebbe quello della massima efficienza dei reattori o SAREBBE SEMPRE LA SOLITA STORIA ALL'ITALIANA DEL :" VA BENE DAI CHE VUOI CHE SIA, CHI VUOI CHE SE NE ACCORGA?!!!"
questi sono i veri problemi Dell ' Italia e degli italiani. Il problema è etico e sociale è il nostro modo di fare " all' acqua di rose", la vera piaga Dell ' Italia ed è anche il motivo del perché in Italia non siamo mai in grado di combinare qualcosa di buono. E se lo facciamo ci deve lucrare prima i politici di turno, poi la mafia, poi gli imprenditori a cui verrebbe affidata la costruzione, le aziende addette alla manutenzione.... Insomma si può essere pienamente d'accordo al nucleare, è assurdo non esserlo oggi con le tecnologie a disposizione. Ma i problemi restano sempre gli stessi!!!!!!
La costruzione di una centrale nucleare non avviene tramite appalto controllato dalla ndrangheta eh...ci sono aziende con i contro*** che hanno costruito in giro per il mondo centrali nucleari che resistono a terremoti di scala 10(!!) della scala richter. È a gente così che viene affidata la costruzione, e manutenzioni e verifiche varie vengono fatte sempre sotto la supervisione della IAEA. attorno al nucleare ci sono controlli e misure di sicurezza allucinanti, quasi esagerati, e mai enti locali tipo regioni o politici vari hanno voce in capitolo
Le competenze in Italia ci sono in abbondanza, le università italiane sfornano molti ingegneri nucleari che poi ovviamente vanno a lavorare all'estero;
La corruzione, la retribuzione, i materiali e tutto quello che concerne la costruzione e manutenzione verrebbe controllata da ben 2/e enti che si pongono al di sopra dello stato italiano: in primo luogo ci sarebbe l'ente di supervisione italiana, poi ci sarebbe l'ente di supervisione europea, poi l'ente di supervisione dello stato dove compreremo i reattori (perché è più conveniente e pratico che costruirseli in casa) ed infine c'è l'ente internazionale (IAEA) che ha potere assoluto per quanto riguarda l'energia nucleare (la centrale in Finlandia ci ha messo 15 anni per essere attiva proprio perché non passava i controlli).
Detto questo se la mafia o chicchessia vorrebbe corrompere qualcuno dovrebbe andare per controllare tutto questo dovrebbe andare a Vienna alla sede centrale della IAEA, ma non credo che ci riuscirebbero.
La politica effettivamente sarebbe l'unico ostacolo, ma siccome si tratta di far girare una montagna di soldi, una volta che si comincia poi non conviene più tornare indietro, infatti con solo la chiusura della centrale di Caorso lo stato italiano ha scaricato nel cesso un sacco di miliardi di lire all'epoca
Bravo e competente, complimenti sinceri.
@geopop, non mi sentirai mai, ma ci provo: sarebbe giusto fare un video analogo cercando di stimare quante pale eoliche o pannelli solari servirebbero per fare la stessa cosa con le rinnovabili. Perchè uno degli errori concettuali più grossi, secondo me, è che passa sempre il messaggio che le rinnovabili non abbiano un impatto ambientale o sociale sul territorio. E non viene mai quantificato.
Il problema è che sono un energia non continua ( cioè dipendono da fattori incontrollabili ) quindi è difficile fare una stima, inoltre sono sempre affiancate da fonti continue
Il nucleare produce sempre, le rinnovabili (eolico e solare) producono quando vogliono loro, e con una stagionalità marcata (l'insolazione invernale è un settimo di quella estiva). Una soluzione 100% rinnovabili, senza un accumulo stagionale (che oggi non esiste) e/o un taglio di produzione energetica enorme (l'estate butti l'energia perché non sai cosa fartene, e no, non puoi usarla per fare idrogeno) non è realizzabile in un paese come l'italia.
I paesi che possono andare 100% rinnovabili sono quelli che hanno una industria pesante piccola o inesistente ed enormi risorse idroelettriche (Norvegia) o geotermiche (Islanda). Chi ha spento il nucleare (tipo la Germania o la California) è passato al carbone (Germania) o ai blackout (California, e la risposta ai blackout è "comprati un generatore diesel").
@@camicius vorrei specificare che non ho chiesto per il 100% rinnovabili, ho chiesto quanto eolico dovremmo mettere per sostituire il gas russo, attenendomi al titolo del video.
E' evidente che 100% rinnovabili non è possibile, quello che è possibile al massimo sono rinnovabili + gas (non russo o non russo in quote rilevanti)
@@camicius Poi chiaramente sarebbe un'iper-semplificazione, perché dovresti contare un mix energetico (almeno eolico + solare), ma secondo me sarebbe comunque interessante per avere un'idea di massima di cosa vuol dire *puntare sulle rinnovabili*.
Qualcosa tipo "ci vogliono circa 1200 pali eolici circa per sostituire il gas russo", sarebbero numeri più significativi e più visualizzabili.
@@gerryino basta fare il calcolo come fatto nel video poi però bisogna considerare pure che sono una fonte aleatoria e quindi saranno di più e anche affiancati a una fonte continua
Fantastici Geopop! Ci voleva qualcuno che spiegasse in maniera analitica questo argomento!! Ci terrei solo a precisare che per ogni centrale vengono installati 3 o addirittura 4 reattori, quindi il numero di centrali da costruire non sarebbe 15 ma 5 o 6. Giusto per mettere i puntini sulle i… 🤣🤣
Federico, E dove le faresti queste 5 centrali ha già individuato le aree? La popolazione ha espresso già il suo favore? Già allora negli anni:'60 fu difficile trovare aree scarsamente abitate, l'unica è riproporre gli stessi siti se fossero già liberi! Purtroppo parlate senza cognizione! I siti dove impiantare delle centrali Nucleari devono avere caratteristiche specifiche! Che non è facile verificare, inoltre è preferibile che siano in prossimità di una dorsale ad altissima tensione (380kV); Vcino a un corso d'acqua; in zona a bassa sismicita'! Ecco sfido chiunque a trovare il sito adatto per una! Poi Trovate anche gli altri quattro siti! In Campania L'unica è l'area dove già susisteva centre Garigliano, ma i lavori di decommissioning della vecchia centrale non sono terminati; Dunque? Il problema vero è che in oltre trenta anni nessun governo ha pensato di porre in essere un vero piano energetico Nazionale! Queste sono cose che si pianificano; Non si possono improvvisare!
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Se si informasse la popolazione adeguatamente e non si facesse disinformazione chiunque accetterebbe di avere una centrale nucleare vicino a casa. Serve solo un corso/riserva d’acqua sufficientemente grande ma in Italia non abbiamo questo problema.
I vari materiali necessari per il funzionamento e il mantenimento di un reattore nucleare non sono comunque da importare? Questo non ci renderebbe ugualmente dipendenti dall'estero? Sarebbe interessante un video su cos'è il "combustibile nucleare" che costo ha, come si trasporta, estrae e quali paesi ne producono di più.
Certamente, tuttavia una dipendenza tecnica dalla Francia, una dipendenza di materia prima dal Canada le vedo -considerando gli ultimi 80 anni- soluzioni strategicamente più valide.
in valseriana (BG) sono state trovate miniere di uranio, che secondo stime realistiche avrebbero potuto coprire il fabbisogno nazionale per almeno 70/100 anni. Sò che poi, visto che l'Italia non le sta fruttando, ci aveva messo gli occhi sopra una società australiana...non sò poi com'è finita
le scorie poi come si smaltiscono ? nella terra dei fuochi ? ed in caso di incidenti l'Italia che farebbe ? non abbiamo l'unione sovietica qui, i liquidatori ecc. diventerebbe un paese fantasma, una discarica radioattiva, è una follia
@@ragnarrlobrok244 1) le scorie nucleari non si smalitscono di certo con l'apecar guidata dal picciotto di turno che va a buttare a mani nude le barre di combustibile esausto. Lo smaltimento delle scorie è controllato passo passo dall'AIEA, e quelli che dicono che ci possono essere infiltrazioni mafiose nello smaltimento delle scorie, non sanno nulla di questi processi che obbediscono a precisi protocolli internazionali controllati. Lo smaltimento non avviene di certo in una "terra dei fuochi", bensì in depositi ad altissima sicurezza e di grande livello tecnologico che sono dei veri e propri centri di ricerca in cui potrebbero lavorare anche tanti giovani laureati italiani. 2) Nei reattori di tipo PWR occidentali è praticamente impossibile che si verifichi un incidente grave, volendo essere il più pessimisti possibili, qualora si verifichi un "LOCA" (Losso of coolant accident) questo verrebbe contenuto entro un triplice scudo formato da: camicia della barra di combustibile+vessel del reattore+schermo biologico del reattore, prerogative che mancavano al reattore di Chernobyl, tieni conto poi che "l'incidente di Chernobyl" non fu dovuto ad un guatso bensì, ad un folle e insensato esperimento condotto malamente escludendo tutti i sistemi di sicurezza. Dal punto di vista dell'albero degli eventi e migliaia di volte più pericoloso prendere un aereo (cosiderato un mezzo sicuro) che abitare vicino ad una centrale nucleare di tipo occidentale. Se hai altre domande, sarò lieto di risponderti, purchè, siano domande dettate da legittima curiosità e non provocazioni
@@parsecgilly1495 nessuno è in grado di gestirle, esistono solo soluzioni temporanee, cioè metterle in miniere abbandonate sperando che non si allaghino, come è già avvenuto in germania ed il recupero costerà moltissimo e richiederà decenni di lavoro con robot ed altre amenità. Siete fuori di testa se pensate che questa roba sia possibile in Italia, dove ci sono mazzette ovunque, dove certificano gli impianti falsificando carte, come sul Mottarone. Ma smettetela di scrivere corbellerie.
Complimenti ragazzi di GEOPOP CHE IN MANIERA SEMPLIFICATA RIUSCITE A SPIEGARCI LE COSE.GRAZIE DI VERO CUORE.BRAVI CONTINUATE COSI.
Ciao Dario, sarebbe interessantissimo un confronto fra te e l’avvocato dell’atomo
Luca ha già scritto vari articoli per loro quindi è probabile che prima o poi li invitino in live su twitch
Luca Romano è già consulente per Geo Pop nella rivista online come esperto nel campo.
Tutto spiegato molto bene ed in modo semplice, complimenti. Un poco di confusione tra reattori e centrali. In genere una centrale ha da 2 a 4 reattori. Quindi quando parli di 4-5 reattori di tipo moderno con l'integrazione di rinnovabili, parleresti di 1 o 2 centrali con più reattori, giusto? Una due centrali hanno un impatto psicologico più limitato che 4-5. Il territorio italiano non ha molti siti possibili, tra aree turistiche, presenza di acqua sicura per raffreddare e limitato rischio sismico. Perciò la puntualizzazione è sacrosanta. Altro elemento critico è la fonte da dove studiamo per conoscere meglio il problema. Sta emergendo che nel Nord Europa alcune associazioni ambientaliste erano finanziate da chi voleva lo status quo (tutto idrocarburi). Consiglierei perciò di seguire questo canale e il relativo sito, ma anche di approfondire nei siti UNI (università italiane).
Per l'acqua si può usare benissimo l'acqua di mare (si può usare persino l'acqua delle fognature) ed avendo quasi 9000 km di coste (incluse le due isole maggiori) l'acqua non manca, per quanto riguarda il rischio sismico le centrali hanno standard antisismici che probabilmente neanche ti immagini, se avessimo centrali nucleari moderne ed in Italia arrivasse un terremoto di magnitudo 9, le uniche cose che rimarrebbero in piedi sarebbero proprio le centrali nucleari. Nessun altro edificio italiano sarebbe in grado di resistere ad eventi sismici di quel calibro. I siti dove fare le centrali sono quindi la vicinanza all'acqua (che può essere anche il mare) e la vicinanza ai consumi quindi ai grandi poli industriali o alle grandi città, perché se la fai lontana poi ci sono le perdite sulle lunghe distanze della rete elettrica. Insomma se devi alimentare le industrie del triveneto non ha senso fare la centrale in Calabria. In Calabria la fai per alimentare il centro-sud. Insomma serve una certa conoscenza dei consumi delle varie zone e stabilire i siti principalmente in base a questo (oltre che alla vicinanza all'acqua, che come ho spiegato può essere anche il mare o addirittura un collettore fognario).
Sarebbe interessante approfondire il discorso nucleare guardando altri aspetti, ad esempio quante scorie vengono prodotte da una centrale e se c'è un buon piano di stoccaggio. Personalmente col senno di poi penso che abbiamo fatto un errore a non continuare seriamente col nucleare e penso che sia il caso di riprendere almeno in parte con questa strada. Ormai il riscaldamento globale e la richiesta di energia sono diventati problemi più grossi rispetto allo stoccaggio delle scorie.
Se parli di scorie io spero che non avessimo mai iniziato col nucleare, l'italia ha ancora dei problemi con delle vecchie scorie messe in stand by vicino alle falde acquifere
@@Grandalf2005 e pure la Germania, nelle miniere di sale... ma qui, sono tutti fisici nucleari, quando si usano elementi con tempi di decadimento di oltre 4 miliardi di anni è meglio stare zitti... 27 dicembre 2021 altro incidente nella centrale nucleare Tricastin
@@marcomarco6123 si, peccato fosse un incidente di livello 1 su 7 che ha comportato il momentaneo blocco dell'intera centrale solamente per la mancata lettura di un sensore di monitoraggio. Solamente nell'ultima settimana ci sono stati 4 diversi incidenti di perdita in mare di petrolio, per cui lascio fare a te i calcoli. Aggiungo inoltre che le scorie da stoccare prodotte fino ad ora occupano un volume pari ad 1/6 rispetto ad una piscina olimpionica.
@@riccardoguerriero7889 900l di acqua contenenti trizio, filtrati nel terreno... senza contare gli incidenti minori in Russia pre '86. Forse il ricordo di Chernobyl parla al posto mio... credo che ridurre i consumi sia prioritario es. giocare le partite di calcio/rugby alla sera è una follia, centri commerciali aperti 7gg. su 7, treni poco efficienti... convertiamo gas metano per fare energia elettrica per un parco auto elettriche e tolgono le auto a metano dal mercato 🤦🏻.
🌳🌳🌳
@@marcomarco6123 900l di acqua contenenti trizio sono pochissimi, infatti: Tritium does not have chemically toxic effects and its potential to be hazardous to human health is solely because it emits ionizing radiation (the beta particle).
Inoltre:
The current annual limit for tritium ingested through drinking water is 7,000 Bq/L (one Becquerel (Bq) is one radioactive decay per second) which translates into an annual effective dose of 0.1 mSv if consumed at a rate of two litres per day for 365 days.
2 litri ogni 365 giorni corrispondono a 730 litri, quindi la dose dispersa aumenterebbe le possibilità di tumori/morte a solamente 1 persona.
Chernobyl è stato, ahimè, il colpo di grazia per il nucleare che ha fatto perdere a tutti noi decenni di progresso nel settore. Un esempio sono i reattori MSFR che per via del loro design non possono fisicamente avere un meltdown.
Io sono una docente di scienze e geografia alle superiori e faccio vedere molto spesso i filmati di Geopop. Grazie sono un validissimo aiuto didattico!
Differenziare le fonti è l'imperativo. Quindi anche alcune centrali nucleari aiuterebbero molto. Anche implementate i finanziamenti al solare fotovoltaico e termico privato e micro eolico. Bisogna differenziare le fette della torta!
Ma l'Italia ha veramente lo spazio per alcune centrali nucleari?
@@gretamarchese3663 ne abbiamo già 3. Una è a Caorso, le altre non ricordo. Sono state dismesse con il famoso referendum. E che richiedono una se pur minima ma costante manutenzione.
@@marcogiovanazzi9278 si intendevo di nuove. Dal video è evidente che il recupero e la messa in funzione di quelle già esistenti (sono 5) non è possibile. Si necessità dunque di costruirne di nuove, ma dove?
É tutto bello, presentato bene, molto informativo. Ma perché l'Italia si é fermata negli anni 90 con lo sviluppo di fonti energetiche? Sono circondato da centrali idroelettriche ma che già solo a guardarle sanno di vecchio! Aggiornamenti con la tecnologia odierna non se ne possono fare? Ogni volta che sono in viaggio vedo pale eoliche ferme! Come siamo messi con i pannelli solari? Cominciamo a smetterla di fare il magna magna su ogni cosa, cominciamo a sfruttare al meglio ciò che c'è.
L'italia potrebbe essere TOTALMENTE indipendente da tutto. potremmo essere una potenza economica spaventosa e avere una moneta che comanderebbe non solo in europa ma forse anche nel mondo. La prima cosa da fare che si potrebbe fare immediatamente è uscire dalla comunità europea e quindi dall'euro. Purtroppo il disegno criminale sinistro, cominciato qualche decennio fa con tangentopoli prevede il totale annientamento di questa penisola. L'unico modo sarebbe un colpo di stato con epurazione di tutti i radical chic e conseguente espropriazione dei loro beni. Ma questo colpo non potrebbe avvenire ora che siamo dipendenti da tutti, perchè ci taglierebbero i viveri. Insomma come si mette si mette la cosa , il nostro destino è segnato, siamo nella merda!
bhe io le poche pale eoliche che o visto le o viste attive poi il vento non c’é sempre e il numero di centralli idroelletriche rispetto allo scorso secolo e in continuo aumento.
puoi trovare video sia su questo che su altri canali che ne parlano.
un po diamo andati avanti ma e tutto tirato a freno dalla politica corrota dalle lobby del gas e del petrolio.
Per poter avere una visione più chiara sull'argomento ritengo si debba partire dalla conoscenza dei sistemi moderni della gestione delle scorie. Sarebbe interessante un vostro prezioso lavoro in merito.
Il nucleare fa gola alle mafie, produzione centralizzata dell'energia appalti senza fine per tenere le scorie al sicuro per centinaia di anni. E poi l'errore è pensare che non ci siano costi d'importazione e dipendenze. Molto più semplice usare le fonti rinnovabili e potenziare i sistemi di accumulo. In fin dei conti chi si è mosso per tempo e si produce l'energia ha già risolto la crisi energetica.
Complimenti riesci a spiegare cose difficili comprensibile a tutti 👍👍
Però bisogna specificare che una centrale può contenere più reattori, è abbastanza fondamentale come dato.
Grazie, bel video interessante e imparziale.
Personalmente sono favore all’energia atomica. E che fare il referendum pro o contro il nucleare sull’onda emotiva di Chernobyl sia stata una super boiata. Sapendo poi come siamo noi italiani e con quali “grandi statisti” ci ritroviamo.
Comunque per curiosità, quanto costa mantenere attiva e accesa una centrale nucleare? Cioè quanto costa il materiale fissile (che noi non abbiamo) e quanto costa in manutenzione e smaltimento scorie una centrale moderna?
concordo.... diciamo pure che oggi i tempi e le tecnologie sono enormemente migliorate !!!
Quando avevavmo le centrali nucleari (non vorrei dire cavolate) credo che ci fossero fondi dell'Euroatom per l'acquisto di Uranio ed il mantenimento delle centrali
Revisionare una turbina 15 anni fa costava circa 30.000€ , bisogna pulire le palette con solventi. Ogni 8000 ore di funzionamento bisogna smontarle , se poi vanno a energia nucleare tutti i componenti sono radioattivi.
Per fare un bilancio economico più realistico, dovremmo considerare anche i costi delle cure sanitarie per le svariate patologie causate dall'utilizzo dei combustibili fossili, durante tutto il periodo di "astinenza" nucleare.
Problema scorie radioattive, non c'è ancora una soluzione.
@@stefano2069 tuttavia le scorie radioattive prodotte sono relativamente poche e non te le respiri camminado per strada.
Se potessi metterei 1000 like 😀, ottimo video soprattutto per la riflessione finale.
A torto o a ragione noi italiani non siamo tanto spaventati dal nucleare in se. Piuttosto siamo spaventati da come queste centrali sarebbero costruite in Italia, tra ponti che crollano e notizie continue di gare di appalto truccate praticamente in ogni ambito la fiducia di molte persone è sotto zero. A scanso di equivoci con le dovute garanzie io sono favorevole al nucleare. Ma diciamo che se si decidesse di costruirne una vicino casa mia un po’ di strizza ce l’avrei…
Esatto, questo è il vero pensiero di noi italiani, gestione e smaltimento scorie, non il nucleare di per sé
"Si possono riaprire le vecchie centrali nucleari?"
"La risposta breve è NO"
"La risposta meno breve è NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO..."
Scusate, dovevo dirla.
Ca... vuol dire? Non conosce l'italiano? No indica una impossibilitá punto. Ah momento ho capito. lei deve essere di quelli che adorano essere schiavetti del dittatore fascista Putin e leccargli il c...
Perche
@@ibubobby3845 costerebbe un mucchio di soldi, quasi quanto costruirne di nuove, e non sarebbero più al passo con gli standard di sicurezza né produrrebbero abbastanza da giustificare l'investimento e l'uso di terreno rispetto a centrali moderne.
Io sarei favorevole al ritorno al nucleare...magari uno per ogni regione di adeguata potenza x l'esigenza regionale. Sarebbe bello un altro video con le spiegazioni dei pro e dei contro dei nucleare
Se vuoi vai sul canale Instagram "avvocato atomico" lì trovi tantissimo materiale
@roby2000m io minson rifatto un po ai termovalorizzatori. Avendone uno a regione, ognuno si gestirebbe i propri..sopratutto in merito alle scorie prodotte
Molto ben spiegato, grande 👍
Geopop, fate un video dove fate vedere le differenze tra i reattori nucleari di chernobyl, fukuschima e quelli recenti di nuova generazione
Vero, la gente è rimasta a Chernobyl 🤦🏼♀️
Ottimo suggerimento
COMPLIMENTI per le considerazioni fatte da parte di un ingegnere nucleare.
La maggior parte delle persone parla a sproposito, come può gente comune esprimere un voto su un argomento così complesso.. anche io sono del settore, sono laureata in Fisica Nucleare .
ciao collega, io mi sono laureato al Politecnico di milano nel 2005, "Ingegneria Nucleare", indirizzo impianti :)
molto interessante. Sarebbe interessante fare la stessa stima nel caso in cui tutti avessimo un'auto elettrica da caricare. Si parla di mobilità elettrica ma molti non pensano a quanta corrente occorrerebbe.
Ne vedremo delle belle siamo a rischio blackout con i condizionatori pensa con le auto elettriche..
Ottimo video, peccato che fai solo l'errore di confondere reattori e centrali. In una centrale ci stanno tranquillamente 3-4 o 5 reattori. Sarebbe forse corretto metterlo in descrizione, grazie del lavoro comunque
Però 4-5 reattori non si traducono in 4-5 centrali, ne basterebbero anche solo 2 ogni una con 2-3 reattori
Si era meglio specificarlo, al mondo esistono centrali che hanno un solo reattore come centrali che ne hanno 6-8
esattamente, come di chernobyl si pensa che sia esploso tutto mentre in realtà solo 1 dei 4 che c’era
Il problema è anche dove materialmente farle. È giusto specificare.
Esempio:6 centrali con 4 reattori a testa, ottimo, distribuite sul territorio.
Però il sito di stoccaggio dove? E appunto, dove costruirle viste la nostra fragilità di territorio?
@@gabrielegiangoia8941 Lo stoccaggio si farebbe in uno dei siti italiani appena individuati da Sogin.
Quanto alle centrali, si realizzerebbero in luoghi a bassa sismicità e con abbondanza d'acqua, in linea di massima due o tre lungo il Po (ad esempio al posto della termoelettrica di Porto Tolle o in zona), una nella laguna di Grado, una in Toscana o Lazio (Maremma? Montalto?) e magari una nel Salento presso il mare.
@@gabrielegiangoia8941 per lo
stoccaggio c’è una mappa fatta da sogin dove sarebbe possibile costruire il deposito nazionale, che avrebbe 4 tipi di barriere per evitare che i materiali possano essere un pericolo
ci sono molti vincoli come l’assenza di acqua vicino, bassa sismicità, presenza di ferrovie e strade per i collegamenti ecc: ci sono una trentina di possibili posti tra cui anche quello in cui il sindaco si dichiarò contrario perché agi di pancia come qualsiasi elettore medio che dice “io vicino a casa mia non lo vogliooooo”
Sta volta governi e contro governi non c'entrano niente...siamo noi i fessi che abbiamo votato no😂
Ma quanta CO2 avremmo risparmiato se avessimo continuato il nostro progetto nucleare?
Un bel po' 😳
Non solo CO2, ma anche vite umane.
I combistibili fossili causano 5 milioni di morti all'anno.
Almeno un migliaio di persone si sarebbero salvate per l'inquinamento minore.
Bravissimo !
Domanda: in caso di disastro nucleare delle centrali Francesi, Svizzere o Slovene, dalle quali acquistiamo energia elettrica, le radiazioni si fermano al confine italiano?
Si, si, le bloccano alla dogana.
@@AlbYSaN- col 5G
ovvio, abbiamo votato contro il nucleare.
molto verosimilmente qualunque disastro possa capitare alle centrali francesi/svizzere/slovene non si estenderebbe fino ai nostri confini. A meno che non si tratti di un meteorite o di un bombardamento veramente intenso (e non sono nemmeno sicuro che un bombardamento possa davvero far viaggiare le scorie chissà quanto lontano) l'area contamina sarebbe abbastanza circoscritta.
@@IlPinto Non è esattamente così. Un eventuale incidente nucleare che comportasse la fuoriuscita di radionuclidi, essi sarebbe diffusi nell'ambiente anche a distanze notevoli, di migliaia di chilometri.
Se si decidesse in un futuro prossimo, sarei sicuramente pro-nucleare. Visto che tutte le nazioni partner/competitor lo adottano, il futuro sempre più elettrico, che si sta prospettando ed il grado di sicurezza delle nuove centrali. Per quanto ami le fonti rinnovabili, queste non potranno mai essere la fonte esclusiva di energia.
E poi arrivano dei terremoti e per due secoli si hanno zone radioattive per il territorio. Dai ora aspetto protocolli di sicurezza aiea così mi faccio due risate.
@@aponlukmolag2631 mi pare tu ti stia riferendo a Fukushima, in tal caso documentati meglio (magari da fonti diverse da Greenpeace) e scoprirai che l'incidente in questione è la prova dell'estrema sicurezza delle centrali nucleari. Nonostante fosse più vecchia di Chernobyl ha resistito al terremoto ed è poi ceduta ad uno tsunami che ha fatto decine di migliaia di vittime facendo zero morti da radiazioni (vai a controllare). Più sicura di così?
@@Higgsboson20 mi dispiace ma io sono contro il nucleare in ogni sua forma di utilizzo militare o civile. Nessun protocollo di sicurezza o altre cagate simili possono farmi cambiare idea. L'unica fonte di energia sicura e quella che riguarda le rinnovabili o l'energia gravitazionale che si studia dagli anni 30 e di cui anche Tesla ne studiava le applicazioni che avrebbe potuto avere in ambito di approvvigionamento energetico civile. Tutte cose che non devono essere messe in stoccaggio in depositi per mille anni come gli scarti di una centrale nucleare. Per non parlare dei costi di mantenimento e smantellamento.
@@aponlukmolag2631 Se non sei disposto a cambiare idea nemmeno davanti all'evidenza dei fatti direi che hai un bel problema. Poi, dire che le scorie radioattive devono essere stoccate per mille anni è una grande falsità e anche su questo ti consiglio di documentarti in maniera scientifica: tra le varie cose che smentirebbero questa tua affermazione, una è che le centrali di nuova generazione riprocessano il materiale fissile (cerca combustibile MOX ). Per quanto riguarda l'energia gravitazionale, non ne ho mai sentito parlare ma sembra molto interessante, spiegami di che si tratta.
@@aponlukmolag2631 se arriva un terremoto che rompe un reattore vuol dire che l'italia si è divisa in 50... isole.
In Finlandia il Olkiluoto-3 è stato consegnato solo quest’anno, con appena 13 anni di ritardo(17 anni per la conclusione dei lavori) ed un costo di quasi 4 volte il prezzo iniziale( circa 11 miliardi). Quindi in Italia potremmo avere il nostro reattore tra circa…..? Non penso ci sia più tempo per tornare a questa tecnologia, visto che, gli obbiettivi energetici attuali non ci permettono strategie a lungo termine.
Sono 20 anni che dite è troppo tardi per il nucleare,se le avessimo costruite anche solo 10 anni fa ora staremmo apposto.
Nel 2030 idem,è troppo tardi per il nucleare.
2040 pure troppo tardi.
Cherrypicking: fatto ✓
È successo per una serie di problemi generalmente la costruzione ha tempi minori. Le centrali vengono costruite e gestite da enti internazionali quindi i problemi che vi fate non ci sono
@@franc859li io non ho nessun problema. Il problema è dei finlandesi. Comunque la questione non è nucleare sì o nucleare no, ma risolvere il problema della dipendenza dai combustibili russi nel minor tempo possibile, quindi il nucleare non è un opzione fattibile. Cercate di rispondere in maniera coerente al tema di cui si discute. Grazie.
@@dreamoonfly allora l'unica è comprarlo da qualcun altro perché nessun altra soluzione è a breve termine . Il problema è che se lo compriamo a un prezzo più elevato rispetto a quello russo rischiamo un altra crisi
Ciao, complimenti per la chiarezza! Sarebbe bello conoscere le varie tipologie di scorie nucleari ed il loro trattamento. Buon lavoro!
Ben detto: prima di entusiasmarsi per l'energia nucleare, qualcuno può approfondire la questione allarmante della fase di decommissioning e ritrattamento e stoccaggio delle scorie?
Per completezza sarebbe interessante valutare cosa si potrebbe fare con le fonti rinnovabili e col risparmio energetico degli edifici.
Probabilmente il video è stato fatto perché si parla già molto di rinnovabili, ma troppo poco di nucleare.
Nella comunità scientifica il nucleare è molto apprezzato perché, dati alla mano, è tra le fonti di energia migliori che abbiamo. Dall’altro lato i giornali e l’opinione pubblica lo demonizzano e fanno disinformazione.
Anche le rinnovabili sono molto importanti per la transizione ecologica, ma spesso vengono considerate come l’unica soluzione priva di difetti, cosa purtroppo falsa.
La chiave sta proprio nel mix energetico re+nucleare.
Sarebbe l ora di iniziare a fare le centrali nucleari. Siamo troppo arretrati rispetto agli altri
anche io ero per il no per il nucleare, il documentario di Bill Gates mi ha indirizzato ad un cambiamento di idea.
Quando ci si informa adeguatamente su dei dati scientifici è difficile andarci ancora contro.
Si tratta di scegliere tra una tecnologia iper sicura che come malus ha delle scorie nel breve termine più che gestibili ed una tecnologia che sta causando milioni di morti e il riscaldamento globale.
Quale sarebbe?
Ottimo e ben argomentato!
l'energia nucleare, ad oggi, è la fonte energetica con il miglior rapporto produzione energetica/inquinamento.
e non per un 3-5% di vantaggio, sono ordini di grandezza
Solo se si considera l'emissione di CO2 l'unica forma di inquinamento possibile.
Fatto molto interessante. L'Italia è uno dei maggiori e migliori produttori di contenitori per le scorie radioattive, ma noi non abbiamo manco una centrale nucleare. Mi fa molto ridere la cosa
Vero. Te lo confermo, io lavoro nella radioprotezione e sono un fisico nucleare.
Fatto molto interessante: l'Italia ha inventato il nucleare e scoperto la fissione nucleare nel 1934 con Enrico Fermi, che prese il nobel nel 1938 per per la scoperta delle reazioni nucleari, ma noi non abbiamo manco una centrale nucleare. Mi fa molto ridere la cosa
@@hwbrain gli scienziati italiani in generale scoprono moltissime cose e sono tra i migliori al mondo ma l'Italia è indietro su tutto.
Potreste fare una live con l'avvocato dell'atomo, so che collabora con voi, vi ho visti nel video sulle acque di Fukushima
Alcuni articoli sul nucleare di geopop sono scritto da lui
@@marcobellotti90 ma dai! Che bella notizia, è un'ottima collaborazione.
Grazie Andrea per il messaggio e contenuti che ci hai condiviso.
Servirebbe una sana divulgazione scientifica ed un piano energetico decennale. Mix energetico rinnovabili + nucleare.
Paghiamo l emotività del 1986 e abbiamo perso il ns programma nucleare che ci avrebbe reso molto indipendenti energeticamente.
Che poi siamo circondati da tante nazioni limitrofe che hanno il nucleare. Se accadesse un disastro in Francia pagheremmo anche noi grosso dazio.
Sarebbe bello che parlaste anche dello stoccaggio delle scorie e i possibili siti designati.
Sono sicuro che la percezione della gente cambierebbe di nuovo in negativo 🤔
l'han già fatto in un precedente video
davvero completo questo servizio
Molto interessante. Ultimamente sto rimettendo in discussione la mia posizione sul nucleare, anche alla luce dei progressi nella fusione (che a parer mio è un punto di svolta epocale, come il passaggio da trazione animale a quella a combustibili fossili) e di quanto sembra si stia progredendo nella tecnologia a fissione.
A questo proposito, sarebbe bello vedere un vostro video sul tema dei reattori a fissione di IV generazione, soprattutto per la loro interessante caratteristica di "termovalorizzatori di scorie nucleari" (nome terrificante per indicare in realtà un processo e una tecnologia estremamente promettente). Ad maiora, e grazie ancora per quello che fate.
Il referendum del 1987 fu un errore gigantesco. Non bisogna ascoltare il parere di tutti per decisioni così importanti, perchè il 99% delle persone non ha le competenze per decidere.
Se non sto bene e voglio una diagnosi non faccio un sondaggio nel condominio per sapere cosa ne pensano tutti. Chiedo solo ad uno: il medico.
Paghiamo dei politici che per ogni cosa veramente importante se ne lavano le mani e fanno un referendum, secondo te è normale?
ma ci sono medici e medici...
Hai detto una cosa estremamente importante alla fine del video. Prima di arrivare ad un sì o ad un no è importante documentarsi, studiare, cercare di capire. Motivo per il quale non si può fare un referendum sull'abolizione del nucleare immediatamente dopo un incidente. Certe decisioni non vanno fatte prendere al popolo, bensì a gente competente in materia. È soltanto uno degli errori che sono stati fatti. La situazione nella quale ci troviamo adesso è frutto della pessima politica energetica degli ultimi decenni.
Il nucleare in Italia ce lo possiamo scordare ancora per chissà quanti decenni, e continueremo a comprare energia da altri paesi senza fare progressi sull'energia che servirà per compiere la transizione dal fossile!
Pensa: il referendum lo hanno indetto PRIMA dell'incidente. Pensa.
spiegato benissimo, grazie