Questa spiegazione e il risultato di una descrizione di un regolatore meccanico. Di veccie auto degli anni 60/70.Ora i regolatori sono elettronici che comprendono: Mosfet, diodi Zener, e di elevata potenza perche devono durare nel tempo.
Ma se ho capito bene, non c'è una regolazione continua ma una regolazione quasi on-off, quasi come se fosse un campanello. Questo non fa deteriorare rapidamente il meccanismo? Non sarebbe stato più efficiente se la la bobina avesse tirato con continuità un potenziometro a slitta sulla resistenza? Cioè a bassi giri nessuna resistenza, poi man mano che i giri aumentano, aumento proporzionale della resistenza. E per quanto riguarda la frequenza? Va bene che la frequnza varia oppure no? Perché?
complimenti. E' una vera e propria lezione di elettrotecnica
@@morenomac4866 grazie Moreno
Complimenti per la spiegazione e grazie per il contributo 👍
Grazie a te Francesco
grazie!
Questa spiegazione e il risultato di una descrizione di un regolatore meccanico. Di veccie auto degli anni 60/70.Ora i regolatori sono elettronici che comprendono: Mosfet, diodi Zener, e di elevata potenza perche devono durare nel tempo.
@@giorgioaldebrandi8235 sì la lezione è relativa al vecchio regolatore
Ma è presente anche in alternatori cosiddetti intelligenti?
Si dovrebe cconprare il motore piu o m3no come come lalternatore
Ma se ho capito bene, non c'è una regolazione continua ma una regolazione quasi on-off, quasi come se fosse un campanello. Questo non fa deteriorare rapidamente il meccanismo? Non sarebbe stato più efficiente se la la bobina avesse tirato con continuità un potenziometro a slitta sulla resistenza? Cioè a bassi giri nessuna resistenza, poi man mano che i giri aumentano, aumento proporzionale della resistenza. E per quanto riguarda la frequenza? Va bene che la frequnza varia oppure no? Perché?