@@SeM_1981 scusa se non mi spiego correttamente sono nato in Canada . Mio padre è nato in Italia . Ma sempre piaciuto la storia antica Romana , qui a d’atto civiltà e organization fina oggi che sta influenza Romana . Sono fiero di essere origini Italiano
Complimenti, era da un po' che cercavo un canale italiano con questi contenuti, frutto di competenza seria e non di improvvisazione. A me incuriosisce in particolare qual'è stata l'evoluzione nel modo di combattere e nell'armamento dei popoli germanici, tra il I secolo A.C. e il V secolo D.C. Alessandro.
Buonasera professor Canestrelli, mi sono da poco iscritto al canale e sto guardando con il massimo interesse, oltre che con molto piacere, i suoi video. I suoi riferimenti alle fonti storiche dell'epoca mi inducono ad andarli a rileggere, e pure questo è un esercizio piacevole. Ad ulteriore conferma di quanto lei asserisce sugli arcieri dell'antichità (nei periodi presi in considerazione nel suo video) mi viene in mente quanto scrisse Procopio di Cesarea nel primo paragrafo del primo libro della guerra persiana (inquadrato in quella combattuta dall'Impero Romano contro i persiani nel VI secolo d.c.). Egli, nel voler rivalutare gli arcieri del suo tempo, ammette di fatto la scarsa considerazione che se ne aveva in passato e la giustifica pure, ma gli preme precisare come quelli attuali siano diversi e superiori, capaci di combattere nel corpo a corpo in prima linea senza bisogno di doversi proteggere fra le linee dei fanti pesanti. Gli arcieri di cui tratta Procopio non sono come quelli antichi, appiedati e perlopiù inermi. Quelli di cui tesse (a ragione) le lodi sono ben protetti da formidabili armature e sono truppe a cavallo capaci di colpire in corsa di fronte, di lato e dietro senza fermarsi, avanzare e ritirarsi alla bisogna. Inoltre la potenza degli archi non è minimamente paragonabile a quelle di cui trattano gli storici antichi che denigrano gli arcieri dei loro tempi. Le truppe di arcieri a cavallo con le loro armature complete, lance e spade (talvolta alternative talvolta insieme), ci tiene Procopio a precisarlo, sono truppe d'élite dell'esercito romano, o comunque ne rappresentano il nerbo, e non più elementi specialisti di mero supporto che, per quanto utile, da soli non avrebbero mai potuto affrontare una scaramuccia figuriamoci una battaglia. Questo a sostegno (qualora ve ne fosse bisogno ma non ve n'è) di quanto affermato sugli arcieri nel video da lei pubblicato, limitatamente al periodo preso in considerazione. Poi, Procopio, vuole far capire (ma questo è un altro discorso e usciamo fuori tema) che le imprese belliche del periodo di cui tratta non sono da meno, sotto nessun punto di vista, di quelle delle epoche precedenti. Diciamo però che se la domanda è sugli arcieri dell'esercito romano, senza specificare il periodo, non si può escludere (come purtroppo accade quasi sempre) la fase diciamo "tarda" dell'impero romano in cui l'armamento e l'organizzazione mutò notevolmente e in cui i tiratori romani (sebbene non reclutati più in Italia e nemmeno nella parte occidentale dell'impero ma non per questo solo di tipo mercenario, anzi) erano a dir poco formidabili e decisivi. Se ci si ferma al "principato" quando il grosso dell'esercito era costituito dalle legioni, ciò non è evidente. Il discorso finale del video è quello che ho apprezzato molto in quanto mette in luce questi aspetti ma, forse, un pò troppo in maniera fugace. Magari un video futuro. Ad ogni modo il mio discorso arruffato e noioso potrebbe avere l'unica utilità di richiamare l'attenzione sulle meravigliose pagine scritte, quelle si bene, da Procopio di Cesarea.
Video bellissimo e godibilissimo. Vista la tua chiarezza espositiva e la cura delle fonti, mi piacerebbe una serie di approfondimenti sul De Bello Gallico (popoli, armi usate, spostamenti, battaglie, trattati, alleanze, costruzione di accampamenti e macchine da assedio, uso delle avanguardie e retroguardie, ecc.)
Breve ma OTTIMA disamina dell'argomento basata su un attento uso delle fonti. Complimenti!! Spero presto di vedere un tuo lavoro sul complesso argomento dell' evoluzione dell' elmo nell' esercito romano.
Si e sempre visto i legionari romani vestiti sempre abbastanza smanicati con qyesti corpetti di cuoio...ma in inverno soprattutto nel nord europa come era il loro abbigliamento militare..grazie...sempre ottimi video
Complimenti, sei bravissimo. La tua conoscenza delle fonti è davvero encomiabile e utilissima. Proprio in questi giorni sto scrivendo sull'argomento e, per la Seconda Guerra Punica, sono arrivato a considerazioni identiche alle tue. Aggiungerei che alcuni studi molto approfonditi riferiti alle Guerre Persiane hanno stimato il "tasso di efficacia" delle frecce persiane contro i Greci sull'ordine di 1:10 (una ferita importante ogni dieci frecce). Non è moltissimo, e questo spiega perché i Persiani non riuscirono a far valere i loro arcieri contro gli opliti.
Ciao, sei molto bravo a comunicare e la tua preparazione è eccezionale. Sono di Opitergium e aver sentito le tue citazioni su questo video ed in quello delle città paleovenete mi ha emozionato. Ora è una semplice cittadina ma la sua storia è stata rilevante. Grazie, ti seguo volentieri.
25' 30" mi stavo chiedendo se avresti ricordato l'ipotesi degli hippotoxotai e del comparto di arcieri sciti Ateniesi (periodo guerra del Peloponneso). Complimenti per il video e per il canale!!!
Video come sempre impeccabile...Vorrei sapere la tua opinione circa quella corrente di pensiero che vorrebbe appunto la lorica "segmentata" quale soluzione romana specifica contro le armi da lancio e da getto.
Il professor Brizzi ne è convinto, e certamente una segmentata regge meglio di una hamata contro le frecce. Va sottolineato però che effettivamente la segmentata sembra nascere in un periodo nel quale non abbiamo scontri diretti contro i Parti, ma solo tensioni che poi si risolvono con dei trattati, e che i primi esempi di segmentata sono stati trovati in Germania. Forse la segmentata andrebbe intesa come un prodotto di una serie di spinte, sia interne sia esterne: gli scontri avvenuti in passato durante la campagna di Marco Antonio contro i Parti, gli scontri della recente guerra civile tra Antonio e Ottaviano, che poteva aver messo in luce l'indaeguatezza dell'armatura romana contro le armi da tiro come era già successo negli scontri tra Cesare e Pompeo, e la volontà di inventarsi qualcosa che fosse meno dispendioso e lungo da realizzare della lorica hamata.
è affascinante questo canale. quale sarebbe il periodo d'uso delle ghiande missili sul territorio della attuale Lazio? tra scontri di romani con etruschi o galli ad esempio, Grazie
Ciao, complimenti , altro video estremamente interessante, di pregevole fattura. Hai trattato l'assedio romano su Siracusa del 214 AC , sarebbe bello se facessi un video sulle leggendarie macchine difensive di Archimede che resero dura la vita ai romani, naturalmente se hai tempo e voglia.
Ciao Prof!!! Ho visto questo video è mi sono subito iscritto al tuo canale. Vorrei anche porgere una domanda se posso ; i romani avevano un reparto di intelligence? E se si come era strutturato e in che modo operava ? Ammetto che una domanda un po’ complicata però é un tema dove mi affascina saperne un po’ di più. Buona serata e complimenti per i video molto ben illustrati e spiegati.
video estremamente chiaro e dettagliato. Si potrebbe sperare in un altro che spieghi l'uso e la composizione dell'artiglieria e delle macchine d'assedio romane? Un grazie anticipato
Premessa: Video meravigliosi. Avrei una domanda su un tema che ho sempre voluto approfondire: qual'é stata l'unità di fanteria più potente (preparata) del mondo antico? In molti sostengono la decima legione di Cesare. Altri la falange spartana. Purtroppo tra tutti i canali sul mondo classico che parlano di battaglie, nessuno ha ancora approfondito questo discorso. Grazie
Sono riuscito a recuperare questo video solo oggi, che dire, analisi eccezionale ed incredibilmente interessante. Parlando di fionde e proiettili: conosci i proiettili "rumorosi"? Erano delle piccole ogive, in pietra o piombo, in cui veniva scavato un buco dal diametro di qualche millimetro. Ho avuto modo di testarli io stesso preparando un vecchio video, ed in effetti in volo emettono un fischio udibile. Pare vennero usati dai romani in Scozia (battaglia di Burnswark) e in Israele, probabilmente per abbattere il morale nemico che si sentiva sfrecciare proiettili tutto intorno. Che tu sappia, ci sono fonti che ne parlano?
Diciamo che i reparti di ....lanciatori ,frombolieri , arcieri era da sempre noto presso gli eserciti orientali , gli stessi ebrei erano famosi per come lanciavano con la fionda e i frombolieri costituivano una parte importante dell’esercito. La tribù di Beniamino ,secondo la bibbia ,aveva 700 uomini scelti, ciascuno dei quali era “fromboliere di pietre che poteva colpire un capello senza mancare il bersaglio”. (Gdc 20:15, 16) I Targumim dicono che i cheretei e i peletei che combattevano per Davide erano abili frombolieri. I frombolieri costituivano una parte importante delle forze militari del re Uzzia. (2Cr 26:13, 14) Sennacherib impiegava nell’esercito assiro corpi di frombolieri, come attestano antichi monumenti. Anche le forze militari egiziane, sire, persiane, sicule, ecc., avevano divisioni di frombolieri. Ancora nel I secolo frombolieri ebrei si opponevano con destrezza alle forze militari romane. Giuseppe Flavio, Antichità giudaiche, XVII, 259 (x, 2); Guerra giudaica, II, 422, 423 (xvii, 5); IV, 14, 15 (i, 3).
Meraviglioso video. Ma cosa si può dire circa l'uso dell'arco in ambito civile (caccia, soprattutto)? Perlomeno in questo ambito, un arco prevalentemente italico (Italico nel senso più ampio del termine... ciò che si trova al di qua delle Alpi, praticamente) come doveva presentarsi? Penso soprattutto alla forma, eventuali maniglie di carico, forma dei flettenti, posizione delle tacche per l'incordatura...
La maggior parte delle raffigurazioni dell'arco in ambito greco e italico riguardano per lo più la sfera del mito, soprattutto nell'a.C. C'è anche qualche scena di caccia, ma per lo più abbiamo vari Eracle e Diana cacciatrice, e l'arco che viene associato varia dal modello cretese a doppia curvatura a quello che sembra un semplice arco monoxilo, quel "corto europeo" che sostanzialmente non aveva attraversato particolari mutamenti dal Neolitico fino all'Alto Medioevo.
Finalmente sono riuscito, tra mille impegni, ad ascoltare tutto con calma. Però mi sarebbe piaciuto un piccolo approfondimento sulle plumbatae, armi da lancio inusuali ma intriganti.
di solito per le armi composte da elemento proettante e elemento proiettato (arco e freccia, frombola e ghianda) si usa "arma da tiro", mentre per quelle costituite da un unico elemento che viene scagliato a mano (giavellotto, cateia, plumbata) si usa "arma da getto". Poi si tratta di questioni di terminologia... però oggettivamente se avessi trattato anche le armi da getto veniva fuori un pistolotto infinito XD
@@Evropantiqva Ben detto. Ciò mi conferma ancor più, se fosse necessario, la Vs preparazione e l'ottima padronanza della terminologia. Cosa che non tutti i neo divulgatori hanno. Tutta la mia stima.
Saluti! E ti ringrazio ancora per le tue saggia e precise spiegazione. Ti volevo chiedere se ci spieghi tutto quello che riguarda la scoperte delle Americhe da parti dei romani? Dove lo stesso Colombo cita in alcune delle sue pagine..
Pongo alcune questioni, anche come quesito. 1) Nell'Europa centroccidentale certo valse la preclusione ideologica rispetto all'arceria, ma esisteva un problema tecnologico. Un arco semplice (per non parlare di quello composito!) era costruito con materiali organici estremamente sensibili all'umidità atmosferica e mai sottoponibili alla pioggia. Il tendine cotto ed essiccato rinveniva, i due legni (uno a trazione e uno a compressione) erano igroscopici, la corda, in capelli lunghi, in crine di cavallo o in budello diventava anelastica. Un arco utile per la caccia era raramente utilizzabile in scontri armati. L'arco si afferma nei paesi a clima arido. 2) Vitruvio, descrivendo la costruzione di torri difensive a sostegno di una palizzata (Alesia?) le pone a 40-50 passi (passus = 1,48 metri) una dall'altra (70-80 metri) perché indica il limite offensivo dell'arco in 30-40 passi, aggiungendo che un arcere appiedato riesce a mettere a segno un colpo disabilitante (morto o ferito grave) ogni 50 frecce (60 per gli arceri a cavallo) e ciò implica che l'arcere doveva essere dotato di 2 faretre (con il relativo peso) mentre l'arcere appiedato doveva essere accompagnato da un portatore di barriera lignea a fare da scudo. Gli arceri sulle torri avrebbero dominato lo scontro. Si rileva che l'arco sia un'arma difensiva e di interdizione. 3) Polibio (?) tratta di un'incursione nella pianura padana di galli getati, che non erano un popolo ma un gruppo di preda armato di gaetum, giavellotto interamente in ferro con un codolo a forma di pinna caudale di foca. Vennero respinti da Insubri e Romani (Veneti?, Etruschi delle città padane?). 3) C'è traccia di cohorti di seniores (che stavano dietro) che lanciavano piombi e altri proiettili a lunga gittata con la frombola per alleggerire lo schieramento difensivo avversario bombardandolo con tiri a mortaio. Traccia di ciò nel De bello civili, nell'assedio a una città del centro Italia. Allo stesso scopo, almeno dal II secolo comparvero i freccioni (3-4 portati all'interno dello scudo del legionario al posto dei pila), lunghi 30 centimetri, con una palla di piombo a due terzi dall'impennaggio, punta triangolare o quadrangolare come il pilum. Le seconde linee lanciavano a mano a parabola e il carico in piombo faceva ricadere il freccione quasi in verticale. Entrambi questi sistemi di tiro erano efficaci soprattutto contro un avversario ammassato in quanto privo di disciplina. 4) Le balestre individuali (gastro) e quelle a due operatori soffrivano degli stessi problemi con l'umidità atmosferica degli archi. I Romani ovviarono, per la armi da lancio da campo con il legno cerato e sostituendo alle funi in crine e tendine fuso caricate a torsione con il bronzo prodotto nel meridione spagnolo. Forse a scopo rituale, in quell'area si gettavano ossa di uccelli nella fusione in bronzo. Inconsapevolmente si produceva un bronzo al fosforo analogo a quello inventato nel Novecento e detto bronzo per molle. Il bronzo è comunque più elastico del ferro dolce prodotto nell'Antichità.
Grazie delle interessantissime integrazioni. Resta solo il dubbio di quanto l'umidità abbia contribuito a limitare l'espansione dell'arco composito, cosniderando il suo uso intensivo tra le popolazioni della steppa ucraina (Sciti, Sauromati, Sarmati). Se a naso non mi sembra una realtà particolarmente secca, ammetto però di non conoscere bene il clima specifico della regione. Relativamente ai Gaesati, la prima volta che entrano in Italia sarà nel 225 a.C., ma chiamati (reclutati) proprio dagli Insubri. Confermo, perlomeno su base onomastica, l'uso del Gaesum, che i Romani chiamavano Soliferreum. Tratterò nel dettaglio l'argomento sulla rubrica dedicata alle battaglie dei Celti in Italia.
@@Evropantiqva Sciti e Sarmati (Alani sopra tutti) operavano le loro transumanze nelle aree steppiche a settentrione del Ponto e del Caspio quindi in aree dal clima secco. Qualcuno ascrive lo spostamento a occidente degli unni all'inaridimento ulteriore delle steppe siberiane merdionali dopo il II secolo. Anche la Mongolia vive in un clima secco, anche se meno arido di quello iranico. I goti, che occuparono le fasce coltivabili dell'area, sottomisero (e assorbirono) sarmati e sciti: certo non erano fautori dell'arceria. Anche l'arco cretese (qui un Eracle: it.wikipedia.org/wiki/Toxotes#/media/File:Herakles_Niobid_krater_Louvre_G341.jpg) era un arco composito. Addestramento e conseguenze: il longbow (arco diritto,freccia da 1 iarda) richiedeva un addestramento precoce (a 10-12 anni) e i reperti ossei di arceri inglesi tardomedievali raccolti in sepolture nelle chiese anglosassoni mostrano la deformazione ossea della spalla sinistra per reggere la spropositata conseguenza di un attacco muscolare in grado di caricare un arco che poteva arrivare a 120 libbre.(qualche autore dice 150). Un'altra ipotesi: che gli occidentali abbiano adottato tardi il tornio per rettificare le aste delle frecce, isolandosi, al riguardo, dagli indoiranici. Pensiamo ai sistemi di caccia degli italici: reti per la selvaggina minore e lancia per quella maggiore. Ricerca: antichi romani a caccia, Google immagini.
Video meraviglioso. Un aneddoto e un dubbio: gli ultimi arcieri cretesi dell ‘esercito Romano difesero le mura di Costantinopoli nel 1453. Ora il dubbio. Come hai detto, i Romani utilizzarono spessissimo I frombolieri, anche in epoca imperiale. In alcuni casi, come durante l’assedio del forte di Burnswark,, dovettero addirittura essere decisivi. Eppure, a mia conoscenza ( ho cercato spasmodicamente in molte fonti primarie) non c’è nessuna prova che siano mai esistite delle cohortes o numeri funditorum. Da Augusto giù fino alla Notitia Dignitatum e oltre, ho trovato unità cammellate , truppe alpine,anfibie del Tigri, ballistari, perfino falangiti macedoni e Spartani muniti di clava.ma nessuna traccia di funditores. Eppure sappiamo, sia dalle fonti letterarie che da quelle archeologiche,che i Romani utilizzavano I frombolieri. Erano truppe reclutate ad hoc e poi congedate? Erano forse integrati in altre unità ausiliarie? Oppure i frombolieri erano semplicemente dei legionari che, ad hoc, diventavano tali?
Dipende. Probabilmente è un caso legato ai nomi delle coorti ausiliare che in alcuni casi non specificavano l'armamento etnico delle stesse. Leggo in una vecchia discussione su RAT che ad esempio la Cohors I Cretum viene indicata come Sagittariorum solo in un diploma militare, ed è solo grazie a questo che sappiamo che era composta da arcieri. Probabilmente vi sono altri reparti etnici indicati semplicemente come "coorti" che erano costituiti da frombolieri ma non lo riportavano nel nome dell'unità.
È sempre una gioia vedere le notifiche dei tuoi video. Comunque anche io ho una domanda: i romani quando hanno iniziato (e poi smesso) di usare gli elefanti da guerra? Che tipo di elefanti utilizzavano: i siriani, gli indiani o gli africani?
Credo che i primi elefanti con i quali ebbero a che fare i romani furono asiatici (Elephas Maximus), nelle guerre contro Pirro re dell'Epiro che li aveva presi in Asia Minore. Poi fu la volta degli elefanti nordafricani (Loxodonta A. Pharaoensis), una specie più piccola che fu quella usata in larga parte dai cartaginesi finché non si estinsero e quindi di nuovo quelli asiatici precisamente mediorientali (sempre Elephas Maximus). Dubito che la specie Africana (Loxodonta Africana) possa essere stata utilizzata in quanto si tratta di animali dal temperamento estremamente difficile e poco incline all'addomesticamento.
@@amicodelvento13 gli elefanti utilzizati da Pirro gli erano stati donati dal cognato Tolomeo Cerauno, e sappiamo ormai da analisi osteologiche che gli Elefanti utilizzati dai Tolomei d'Egitto venivano presi in Africa Centrale ed erano quindi Loxodonta Africana: grandi, grossi ma più portati a imbizzarrirsi delle altre specie.
@@Evropantiqva Grazie per la risposta, gli elefanti della Savana africana hanno un carattere pessimo non deve essere stato facile addomesticarne qualche esemplare.
Complimenti per il video, continua così! Una domanda sulla battaglia dei Campi Raudii tra Romani e Cimbri, vinta da Caio Mario. Tradizionalmente, si indica la città di Vercelli come luogo della battaglia. In tutti i libri di storia si legge questo. Però ricordo di aver letto, ormai diversi anni fa, uno studio del professor Sartori nel quale sosteneva che il campo di battaglia doveva essere invece nei pressi di Ostiglia, in una località che era chiamata Vercellae dei Celti. Un dato che si sposa molto meglio con lo stanziamento dei Cimbri nel veronese dopo l'irruzione dal Brennero. È così?
Si. È oramai acclarato che la Vercellae dei Campi Raudii non ha nulla a che vedere con con la Vercelli del Piemonte. Il sito più probabile, anche a seguito di sondaggi che hanno fatto emergere ghiande di frombola, dovrebbe essere se non sbaglio la campagna di un centro del mantovano a nome Cimbriolo.
Bellissimo video . È vero che alcuni micidiali archi compositi in particolare quello unno non sono più fedelmente riproducibili soprattutto per la estinzione di elementi animali e vegetali che li componevano ?
Ciao, sarebbe molto interessante se facessi un approfondimento sui qualche esempio di guerriglia. Penso per esempio ai romani e agli iberici nel II a.C. Detto questo, come al solito i tuoi video sono fantastici.
grandissimo video, grazie mille, al minuto 22.50 in sovraimpressione compare l'immagine di alcuni resti di un arco in corno, si può pensare che fosse gia un composito, in fondo anche gli sciiti ne avevano uno e sicuramente doveva essere rinforzato sul dorso poichè il corno in estensione risulta debole, credo che venisse utilizzato quantomeno il tendine o comunque un sistema di archi compositi altrimenti la gittata sarebbe venuta meno, cosa ne pensi?
Complimenti per le spiegazioni chiare e precise, soprattutto per le fonti. Mi permetto un aggiunta, spero pertinente. Normalmente il legionario era dotato di almeno 1-2 pilum , quindi arma da getto. Il combattimento, iniziava con il lancio del pilum, poi il legionario estraeva con la mano dx rovesciata il gladio e avanzava in formazione verso il nemico .... Così le file successive della Legio. Come possiamo ascrivere il pilum , in quanto arma da getto , ma non di contatto? Proporrei un video sulle tecniche di combattimento della Legio. La saluti e di nuovo complimenti
Beh, il pilum, così come la falarica, il gaesum e il madaris, è un'arma da getto pesante specializzata. Mi segno tutto comunque, e prometto di cercare di svolgere pian piano le richieste di tutti! :-)
Avrei una domanda. Anche nella narrativa ellenica vediamo un disprezzo per l'uso dell'arco come arma da codardi. Ne abbiamo un esempio con Paride che è considerato un vile per tale motivo. Ma allora come mai alcuni dei vengono elogiati nell'utilizzo di tale arma? Apollo era spesso elogiato come "Il dio signore dell'arco", e mentre Artemide è una cacciatrice (quindi per ovvie ragioni usa l'arco), Apollo no. Apollo è raffigurato molto spesso come un guerriero, pur non avendo un patronato inerente alla guerra, ma le sue vittorie contro i vari avversari non sono mai raffigurate come qualcosa di vile, pur essendo ottenute con arco e frecce. Anzi, spesso si elogia la potenza del suo arco, la si esalta come un arma di grande potere.
Bravissimo bel video...una domanda ..Mi sono sempre chiesto cosa indossassero i legionari Romani all'interno dell' elmo per renderlo più comodo e protettivo?? grazie e complimenti per il canale..
Salve! Volevo fare una domanda un po' strana : è vero che (secondo una ricerca che ho fatto) i romani hanno avuto a che fare per la prima volta con i cani da guerra nei primi scontri con i Sardi?
In realtà abbiamo un arma simile a una balestra già nel III a.C., il gastraphetes, arnese che proietta dalla pancia, così chiamato perchè per caricarlo bisognaba puntellarlo a terra e contro il proprio ventre. Era un'arma da tiro greca sviluppatasi a Taranto. ma non ebbe particolare fortuna perchè sebbene più semplice da utilizzare dell'arco era molto più lenta e non aveva una capacità di penetrazione particolarmente superiore come le balestre medievali. L'arcubalista invece, già più simile alla balestra medievale, si sviluppa in ambito romano forse già dal II secolo d.C., ma non ne abbiamo la certezza. Sicuramente però ne parla Vegezio nel IV d.C.
Gentile Evropantiqva mi permetto, vedendo l'enciclopedica conoscenza puntuale e precisa, una domanda. Se non ricordo male a scuola (Molti anni fa) parlando dei Romani mi si parlò di un'arma corta, prima del gladio, con punta arrotondata ma tagliente adatta per colpire dall'alto in basso. Mi ricordo bene? se si come era quest'arma.
Mi cogli impreparato. Le armi prima romane sono Kopis e Xiphos, ma non rispondono alla descrizione --> th-cam.com/video/23YJeZ2Xr20/w-d-xo.html:40 E anche armi corte più antiche, come i pugnali a stami, erano molto acuminati.
sono nuovo del canale e questo è il secondo video che guardo, per cui non so se hai già risposto alla domanda che sto per porti. ad ogni modo, l'armamento dei legionari e degli auxilia romani come spada, scudo, armatura ecc., era messo a disposizione dallo stato o dovevano pagarla e curarla di tasca loro
Complimenti per l'ottima esposizione, curata e puntuale utilizzando le fonti. Rimango cmq assai perplesso riguardo al motivo per cui i Romani abbiano impiegato così tanto tempo per dotarsi e capire l'importanza di un tale strumento tattico in battaglia e come sia stato così arduo che nel bacino occidentale del mediterraneo, l'impiego dell'arco abbia avuto così scarsa fortuna, nononstante poi si sia rivelato così utile, al punto da dover "dipendere" dal reclutamento straniero, in particolare asiatico (medio/oriente) nei secoli successivi. Certo, evidentemente, arcieri di "professione" non ci si poteva improvvisare, ma se erano così importanti (come anche negli scontri navali) e come la battaglia di Carre sembra dimostrare (anche se ritengo che la particolare debacle sia dovuta più ad errori tattici e strategici di conduzione della campagna da parte di Crasso, che non specificatamente agli arceri a cavallo, altrimenti i parti avrebbero dilagato nei territori romani asiatici. Non tutti erano Cesare) i Romani che erano abili e estremamente pragmatici e capaci ad assimilare tecniche e mentalità belliche, se si dimostravano necessarie e utili, come mai in questo campo continuaro a dipendere da reclutamento etnico e straniero? Cito ad esempio la rapida conversione ad una "grande" versatile e organizzata forza navale durante le guerre puniche (forze il motivo per cui Roma diventò una vera superpotenza), ambito di cui erano praticamente digiuni alla vigilia delle stesse, specie come mentalità. Possibile che tecnicamente e culturalmente non potessero sviluppare dei tiratori autoctoni? E questo non solo presso i romani, ma anche per molti popoli occidentali, alcuni dei quali utilizzavano l'arco prevalentemente in ambito venatorio, ma difficilmente in ambito bellico. Mi torna alla mente la battaglia di Talamone, dove i celti furono sconfitti dai Romani e dove molti di tali guerrieri celti, per impressionare il nemico, attaccavano completamente nudi... in tale contesto dei tiratori avrebbero avuto gioco facile, ma pare non ne sia stato contemplato l'utilizzo... nè da una parte, nè dall'altra... continua a risultarmi stupefacente.
Mi ha sempre fatto sorridere questo atteggiamento un pó ipocrita riguardo gli arcieri. Ritenersi superiori perché non ci si abbassa a ingaggiare dalla distanza; ma non si può negare che l'essere in grado di uccidere da lontano sia un vantaggio tattico enorme. E infatti, appena si sono accorti del divario che ne scaturiva, sono partiti reclutamenti di massa fino ad arrivare all'addestramento vero e proprio. Nel Medioevo, l'atteggiamento fu praticamente identico, in un epoca dove la cavalleria e fanteria pesante era tutto, dopo le crociate e gli scontri con gli arcieri saraceni, l'atteggiamento cambiò radicalmente. 😉
Infatti così non era per i samurai: l'arco aveva eguale valore, significato e prestigio della katana e i samurai dedicavano pressoché eguale attenzione all'addestramento con ambedue. Oltremodo l'uso dell'arco, del pari a quello della cavalleria leggera, esplica anche azione di disturbo e schermo, funzioni che possono essere espletate adeguatamente da lontano, dunque riveste anche un impiego tattico non indifferente.
buongiorno colgo l'occasione di questo video per fare i miei complimenti al suo canale che trovo la migliore e seria risposta ai fantadivulgatori che su l'esempio di un certo barba(e)ro, fanno della storia uno show per il largo consumo senza curarsi della veridicità di quanto mostrano al pubblico, creando ancora più ignoranza di quanta gia domina. Volevo porgere una domanda, nelle prime fasi del video ha nominato il popolo berbero(nel quale credo siano compresi anche i tuareg) alcuni studi considerano questa 'etnia' di origine indoeuropea altri parlano di una (da me) non compresa origine semitica o comunque orientalconfusa! lei è in grado di aiutarmi riguardo questa mia curiosità? Ringrazio in anticipo per la sua eventuale risposta, e le rinnovo il mio apprezzamento per il serio credo faticoso impegno dei video anche se immagino che la passione aiuti a far pesare meno gli sforzi! grazie ancora per tutto DDL
Le lingue Amazigh appartengono al gruppo camita, quindi un'origine indeuropea è da escludere. Con tutta probabilità siamo davanti a un ethnos autoctono
@@Evropantiqva moltissime volte GRAZIE, sono affascinato dal popolo tuareg(appunto amazigh) ed essendo io un indoeuropeo speravo di essere imparentato con i fantastici uomini blu! 😁 grazie ancora
complimenti e da reperti archeologici presenti nel museo di Reggio , molto probabilmente vi erano reparti ausiliari di origine brettia/bruzia che servivano Roma anche come frombolieri ,
ma perche' Pompeo o Cesare non hanno fatto usare la formazione a testuggine? da quando i romani hanno iniziato ad usarla e in quali battaglie fu usata la formazione a testuggine, a parte gli assedi?
La testuggine è una formazione antichissima, e nemmeno propria solo dei Romani: Livio scrive che a Sentino i Galli si pongono a testuggine, e di fatto qualunque popolo che utilizzasse scudi oblunghi a manopola probabilmente l'ha usata. Il punto è che in campo aperto, quando non è una formazione statica per difendersi e riorganizzarsi, non è particolarmente premiante: se si avanza in testuggine si sacrifica la visibilità, e si può essere oggetto di attacchi ai fianchi o alle spalle.
@@Evropantiqva grazie! quindi di fatto utile quasi esclusivamente negli assedi. visto che sei cosi' utile e gentile ancora una: ma a Durazzo tra Pompeo e Cesare c'era una sorta di assedio o sbaglio? non erano in campo aperto.
@@Evropantiqva grazie!! un super consulente a gratis e quando mi ricapita. Comunque mi sono iscritto e piano piano mi ascolto gli altri tuoi video. grazie ancora
SCUSA SE MI PERMETTO DI FARTI UNA DOMANDA...Quando hai tempo mi piacerebbe ascoltare la situazione delle Legioni dell'Impero Romano d'Occidente nell'ultimo secolo di vita del medesimo......Quant'erano alla fine...dov'erano stanziate....combattimenti e dissoluzione... E TI DOMANDO.....SONO STATE RITROVATE DELLE AQUILE DI QUALCHE LEGIONE?
Si é vero l'arco richiede un totale esercizio e frecce molto bilanciate e non tutti le sapevano fare però loro avevano la ballista meno precisa ma molto potente i dardi più Tozzi e corti m di gettata più lunga
Durante la battaglia di Pidna, vinta dai romani contro Perseo nel 168 A.C., i macedoni svilupparono una speciale fionda che tirava dei dardi simili ai verrettoni delle balestre medievali . Sembra che fosse un'arma efficace, ma chi la usava fu sconfitto e l'arma venne dimenticata e mai più usata. Probabilmente, penso io, l'arma venne dimenticata perchè i suoi dardi erano più pesanti (usavano punte di giavellotto) e quindi più costosi rispetto alle frecce degli archi. Gli archi sono più precisi delle fionde e un arco non è troppo costoso rispetto a una fionda. Il discorso costi è importante in un epoca dove ogni soldato doveva indebitarsi per comprare le armi in fretta e furia perchè obbligato a combattere.
Si, parli del Kestrophendone, una delle invenzioni più bizzare tra le armi dell'antichità. I Greci avranno notato che le fionde avevano un raggio mediamente maggiore degli archi usati allora in Europa, e al contempo che le frecce aveva una capacità di penetrazione maggiore a quella dei proiettili di frombola... certo, cercare di mettere assieme le due cose non è risultato particolarmente premiante ;-)
L'usanza di scrivere sui proiettili degli insulti per l'avversario (anche osceni: "Peto Fulviae landicam", "Fulvia, Lucie Palpe, culum pandite", sui proiettili scagliati durante la guerra civile di Ottaviano contro Fulvia e Lucio Balbo assediati a Perugia), già ben attestata in età romana, è poi proseguita nei secoli non solo fin alla seconda guerra mondiale, ma anche oltre: anche se non ho il piacere (si fa per dire) d'essere sugli attuali campi di battaglia vicino-orientali o est-europei per constatare "de visu" cosa succede (ne faccio volentieri a meno), comunque ricordo che, avendo fatto l'ufficiale d'artiglieria dell'esercito italiano negli anni '80, i soldati (pur se in tempo di pace, e dunque a titolo puramente virtuale), senza nessun input da parte della gerarchia (comunque, li lasciavano fare: perché no? In fin dei conti era una manifestazione di bellicosità...), preventivamente munitisi di pennarelli fluo, con quelli scrivevano le peggiori contumelie sui proiettili d'artiglieria, prima di spolettarli (dopodiché, non era più il caso di giocarci tanto...) e spararli.
Come mai le prime unità europee di frombolieri e carceri provengono soprattutto da delle isole (Creta, le isole Baleari e Rodi).) Forse la geografia di queste popolazioni le ha spinte a specializzarsi in combattimenti a distanza navali precedenti all'invenzione del rostro?
Forse per la natura montagnosa e scoscesa delle isole e la mancanza di risorse per produrre armi e armature in bronzo o ferro, constringendoli a puntare sulla velocità e sul tiro a distanza
l'arco è effettivamente arma caratteristica dei Persiani, e nella letteratura greca l'atteggiamento nei confronti dell'arco e dell'arciere è sempre ambiguo: l'arco è arma del codardo ma è anche arma di dei ed eroi come Eracle. Sembra che l'accezione negativa, propria della Gracia più arcaica, sia legata a un suo utilizzo in guerra contro avversari onorevoli: eracle d'altra parte usa il suo arco contro l'idra di Lerna e gli Uccelli di Stinfalo. Ulisse, che comunque massacra con l'arco i Proci, personaggi descritti negativamente come infidi e indegni, è comunque l'eroe omerico con più "chiaroscuri", che alla forza favorisce l'ingegno e l'inganno, così come a tratti ambigui e non "eroicamente canonici" appaiono altri arcieri, come Filottete o Paride.
No. Prima il loro ruolo era ricoperto dalle Leves e forse la quarta classe, quella dei Rorarii, da riserve avevano cominciato lentamente a occupare un ruolo da schermagliatori. Sarà dalla fusione di Leves e Rorarii che nasceranno i Velites, ovviamente però meglio equipaggiati e soptattutto ragionati per uno specifico ruolo tattico. Credo, ma non sono sicuro, che i Velites appaiano citati anacronisticamente da Livio nella Battaglia di Tunisi della I Guerra Punica, ma lo stesso autore poi ne circostanzia l'istituzione come corpo durante la II, precisamente mi pare in occasione di scontri nei dintorni di Capua.
I reti sono pelasgo- iliri la tribu che viveva sopra le nuvole .Ret vuol dire le nuvole ancora oggi in Albaneze come l’etrusco si traduce solo in Albaneze come la lingua Sarda che e simile in 80 per 100 con l’albaneze
Le domande sono tante, il tempo è poco! Io cerco di segnarmi tutto, ma ne avrei già per mesi... difficile soddisfare tutti in tempi brevi, soprattutto per quegli argomenti che sono più impegnativi di altri. ;-)
FOR ENGLISH SPEAKERS: finally the English subtitles are available.
Sorry for the delay!
grazie. davvero apprezzato.
Awesome sauce thanks :D good talk :D
Grazie per l’informazione sono di Canada 🇨🇦 ma il cuore e de l’antico Romano 💪🏼👍🇮🇹👋
@@SeM_1981 scusa se non mi spiego correttamente sono nato in Canada . Mio padre è nato in Italia . Ma sempre piaciuto la storia antica Romana , qui a d’atto civiltà e organization fina oggi che sta influenza Romana . Sono fiero di essere origini Italiano
@@enzorusso3979 Molto bella come storia e origine!
Uno dei migliori canali storici di tutto lo youtube italiano. Complimenti
Grazie mille!
Concordo pienamente con Silvio👏👏👏
Roberto Trizio è meglio
@@mondisudi non dire cafonate
Il migliore
Complimenti, era da un po' che cercavo un canale italiano con questi contenuti, frutto di competenza seria e non di improvvisazione.
A me incuriosisce in particolare qual'è stata l'evoluzione nel modo di combattere e nell'armamento dei popoli germanici, tra il I secolo A.C. e il V secolo D.C.
Alessandro.
Grazie mille! Segnato!
Ar primo secolo se rincorrevano pei boschi co' Pietre e Bastoni,ar Quinto..Bastoni e Pietre.🤔😁😋
@@albertoferrazzi5124 Bellissimo 👏🏻👏🏻🤣🤣🤣🤣👍👍
dettagliato, accurato, preciso, ricco di informazioni, come di consueto, ascoltare la storia da questo canale è una esperienza magnifica!
Buonasera professor Canestrelli, mi sono da poco iscritto al canale e sto guardando con il massimo interesse, oltre che con molto piacere, i suoi video.
I suoi riferimenti alle fonti storiche dell'epoca mi inducono ad andarli a rileggere, e pure questo è un esercizio piacevole.
Ad ulteriore conferma di quanto lei asserisce sugli arcieri dell'antichità (nei periodi presi in considerazione nel suo video) mi viene in mente quanto scrisse Procopio di Cesarea nel primo paragrafo del primo libro della guerra persiana (inquadrato in quella combattuta dall'Impero Romano contro i persiani nel VI secolo d.c.). Egli, nel voler rivalutare gli arcieri del suo tempo, ammette di fatto la scarsa considerazione che se ne aveva in passato e la giustifica pure, ma gli preme precisare come quelli attuali siano diversi e superiori, capaci di combattere nel corpo a corpo in prima linea senza bisogno di doversi proteggere fra le linee dei fanti pesanti.
Gli arcieri di cui tratta Procopio non sono come quelli antichi, appiedati e perlopiù inermi. Quelli di cui tesse (a ragione) le lodi sono ben protetti da formidabili armature e sono truppe a cavallo capaci di colpire in corsa di fronte, di lato e dietro senza fermarsi, avanzare e ritirarsi alla bisogna. Inoltre la potenza degli archi non è minimamente paragonabile a quelle di cui trattano gli storici antichi che denigrano gli arcieri dei loro tempi.
Le truppe di arcieri a cavallo con le loro armature complete, lance e spade (talvolta alternative talvolta insieme), ci tiene Procopio a precisarlo, sono truppe d'élite dell'esercito romano, o comunque ne rappresentano il nerbo, e non più elementi specialisti di mero supporto che, per quanto utile, da soli non avrebbero mai potuto affrontare una scaramuccia figuriamoci una battaglia.
Questo a sostegno (qualora ve ne fosse bisogno ma non ve n'è) di quanto affermato sugli arcieri nel video da lei pubblicato, limitatamente al periodo preso in considerazione.
Poi, Procopio, vuole far capire (ma questo è un altro discorso e usciamo fuori tema) che le imprese belliche del periodo di cui tratta non sono da meno, sotto nessun punto di vista, di quelle delle epoche precedenti.
Diciamo però che se la domanda è sugli arcieri dell'esercito romano, senza specificare il periodo, non si può escludere (come purtroppo accade quasi sempre) la fase diciamo "tarda" dell'impero romano in cui l'armamento e l'organizzazione mutò notevolmente e in cui i tiratori romani (sebbene non reclutati più in Italia e nemmeno nella parte occidentale dell'impero ma non per questo solo di tipo mercenario, anzi) erano a dir poco formidabili e decisivi. Se ci si ferma al "principato" quando il grosso dell'esercito era costituito dalle legioni, ciò non è evidente.
Il discorso finale del video è quello che ho apprezzato molto in quanto mette in luce questi aspetti ma, forse, un pò troppo in maniera fugace. Magari un video futuro.
Ad ogni modo il mio discorso arruffato e noioso potrebbe avere l'unica utilità di richiamare l'attenzione sulle meravigliose pagine scritte, quelle si bene, da Procopio di Cesarea.
Ottimo video, è molto soddisfacente vedere tanto attaccamento alle fonti storiche Saluti dall'Uruguay.
Grazie!
Ottima spiegazione..... Ho aggiunto dei tasselli alla mia modesta cultura romana.... Complimenti professore!
Grazie mille.
Per correttezza però sottolineo che non sono un professore, sono solo laureato in Lettere Antiche.
Video bellissimo e godibilissimo. Vista la tua chiarezza espositiva e la cura delle fonti, mi piacerebbe una serie di approfondimenti sul De Bello Gallico (popoli, armi usate, spostamenti, battaglie, trattati, alleanze, costruzione di accampamenti e macchine da assedio, uso delle avanguardie e retroguardie, ecc.)
Breve ma OTTIMA disamina dell'argomento basata su un attento uso delle fonti. Complimenti!! Spero presto di vedere un tuo lavoro sul complesso argomento dell' evoluzione dell' elmo nell' esercito romano.
Grazie!
Grazier per l'ennesimo video di qualità!
Si e sempre visto i legionari romani vestiti sempre abbastanza smanicati con qyesti corpetti di cuoio...ma in inverno soprattutto nel nord europa come era il loro abbigliamento militare..grazie...sempre ottimi video
È sempre un piacere ascoltare la Storia
Video stupendo (come sempre).
Grazie!
Complimenti, sei bravissimo. La tua conoscenza delle fonti è davvero encomiabile e utilissima. Proprio in questi giorni sto scrivendo sull'argomento e, per la Seconda Guerra Punica, sono arrivato a considerazioni identiche alle tue. Aggiungerei che alcuni studi molto approfonditi riferiti alle Guerre Persiane hanno stimato il "tasso di efficacia" delle frecce persiane contro i Greci sull'ordine di 1:10 (una ferita importante ogni dieci frecce). Non è moltissimo, e questo spiega perché i Persiani non riuscirono a far valere i loro arcieri contro gli opliti.
Ciao, sei molto bravo a comunicare e la tua preparazione è eccezionale. Sono di Opitergium e aver sentito le tue citazioni su questo video ed in quello delle città paleovenete mi ha emozionato. Ora è una semplice cittadina ma la sua storia è stata rilevante. Grazie, ti seguo volentieri.
25' 30" mi stavo chiedendo se avresti ricordato l'ipotesi degli hippotoxotai e del comparto di arcieri sciti Ateniesi (periodo guerra del Peloponneso).
Complimenti per il video e per il canale!!!
Grazie!
@@Evropantiqva ❤️
Complimenti per il tuo lavoro!
Grazie mille!
I have been shooting a sling since October and I absolutely love it. You can get a LOT of power and shoot pretty far!
complimenti...nel citare le fonti dei cronisti nelle varie epoche ...
Grazie!
Esposizione chiara e ben documentata
Iscritto
Grazie!
Video come sempre impeccabile...Vorrei sapere la tua opinione circa quella corrente di pensiero che vorrebbe appunto la lorica "segmentata" quale soluzione romana specifica contro le armi da lancio e da getto.
Il professor Brizzi ne è convinto, e certamente una segmentata regge meglio di una hamata contro le frecce.
Va sottolineato però che effettivamente la segmentata sembra nascere in un periodo nel quale non abbiamo scontri diretti contro i Parti, ma solo tensioni che poi si risolvono con dei trattati, e che i primi esempi di segmentata sono stati trovati in Germania.
Forse la segmentata andrebbe intesa come un prodotto di una serie di spinte, sia interne sia esterne: gli scontri avvenuti in passato durante la campagna di Marco Antonio contro i Parti, gli scontri della recente guerra civile tra Antonio e Ottaviano, che poteva aver messo in luce l'indaeguatezza dell'armatura romana contro le armi da tiro come era già successo negli scontri tra Cesare e Pompeo, e la volontà di inventarsi qualcosa che fosse meno dispendioso e lungo da realizzare della lorica hamata.
complimenti per il video!
Grazie mille
Complimenti, video a dir poco favoloso.
Grazie
Video fantastico, interessantissimo per chi come me è sempre stato curioso circa la storia di arco e frombola!
Bellissimi video. Ti seguo da poco (su raccomandazione di Metatron/Raffaello) ma sono molto felice di aver scoperto il tuo canale
Grazie!
è affascinante questo canale. quale sarebbe il periodo d'uso delle ghiande missili sul territorio della attuale Lazio? tra scontri di romani con etruschi o galli ad esempio, Grazie
Ottima trattazione, complimenti
Grazie!
E complimenti anche a te!
Sto spulciando or ora il tuo canale :-)
Bell video
Bellissimo video
Grazie
@@Evropantiqva grazie mille per tutto quello che fai.
@@Evropantiqva a parer mio hai troppi pochi iscritti per tutto il tuo lavoro e per la tua competenza sovrumana
"sovrumana" è una parola grossa ;-)
Comunque se ha modo, condivida sui vari social, così mi aiuterà a crescere di iscritti :-)
@@Evropantiqva certo....lo farò
Ciao, complimenti , altro video estremamente interessante, di pregevole fattura.
Hai trattato l'assedio romano su Siracusa del 214 AC , sarebbe bello se facessi un video sulle leggendarie macchine difensive di Archimede che resero dura la vita ai romani, naturalmente se hai tempo e voglia.
Segnato ;-)
Ciao Prof!!! Ho visto questo video è mi sono subito iscritto al tuo canale. Vorrei anche porgere una domanda se posso ; i romani avevano un reparto di intelligence? E se si come era strutturato e in che modo operava ? Ammetto che una domanda un po’ complicata però é un tema dove mi affascina saperne un po’ di più. Buona serata e complimenti per i video molto ben illustrati e spiegati.
Grazie!
Segno e ci lavoro!
P.S.
Grazie della stima, ma non sono un professore, sono solo laureato in Lettere Antiche
@@Evropantiqva per me d’ora in poi sei il mio prof virtuale di Roma antica !! Grande 👏
Ottima.esposizione.tattica.ed.
Estremamente.sapiente.della.
Storia.delle.guerre.antiche.romane.
COMPLIMENTI.
Grazie
Un saluto da un nuovo iscritto! Complimenti.
Grazie!
video estremamente chiaro e dettagliato. Si potrebbe sperare in un altro che spieghi l'uso e la composizione dell'artiglieria e delle macchine d'assedio romane? Un grazie anticipato
complimenti ottimo canale. nuovo iscritto!!
Premessa: Video meravigliosi. Avrei una domanda su un tema che ho sempre voluto approfondire: qual'é stata l'unità di fanteria più potente (preparata) del mondo antico? In molti sostengono la decima legione di Cesare. Altri la falange spartana. Purtroppo tra tutti i canali sul mondo classico che parlano di battaglie, nessuno ha ancora approfondito questo discorso.
Grazie
Hai proprio colmato una mia lacuna e curiosità!
Sono riuscito a recuperare questo video solo oggi, che dire, analisi eccezionale ed incredibilmente interessante.
Parlando di fionde e proiettili: conosci i proiettili "rumorosi"? Erano delle piccole ogive, in pietra o piombo, in cui veniva scavato un buco dal diametro di qualche millimetro. Ho avuto modo di testarli io stesso preparando un vecchio video, ed in effetti in volo emettono un fischio udibile. Pare vennero usati dai romani in Scozia (battaglia di Burnswark) e in Israele, probabilmente per abbattere il morale nemico che si sentiva sfrecciare proiettili tutto intorno. Che tu sappia, ci sono fonti che ne parlano?
Non che io sappia, però mi hai incuriosito!
Faccio una piccola ricerca!
Diciamo che i reparti di ....lanciatori ,frombolieri , arcieri era da sempre noto presso gli eserciti orientali , gli stessi ebrei erano famosi per come lanciavano con la fionda e i frombolieri costituivano una parte importante dell’esercito. La tribù di Beniamino ,secondo la bibbia ,aveva 700 uomini scelti, ciascuno dei quali era “fromboliere di pietre che poteva colpire un capello senza mancare il bersaglio”. (Gdc 20:15, 16) I Targumim dicono che i cheretei e i peletei che combattevano per Davide erano abili frombolieri. I frombolieri costituivano una parte importante delle forze militari del re Uzzia. (2Cr 26:13, 14) Sennacherib impiegava nell’esercito assiro corpi di frombolieri, come attestano antichi monumenti. Anche le forze militari egiziane, sire, persiane, sicule, ecc., avevano divisioni di frombolieri. Ancora nel I secolo frombolieri ebrei si opponevano con destrezza alle forze militari romane. Giuseppe Flavio, Antichità giudaiche, XVII, 259 (x, 2); Guerra giudaica, II, 422, 423 (xvii, 5); IV, 14, 15 (i, 3).
Mi pare che lo abbia ampiamente descritto nell'introduzione.😁
Potresti trattare le guerre istriche, momento poco approfondito dell'espansione romana verso est?
Saprebbe consigliarmi qualche libro che parli della figura del corriere e della posta nella Roma antica? Grazie e complimenti per il canale.
Meraviglioso video. Ma cosa si può dire circa l'uso dell'arco in ambito civile (caccia, soprattutto)?
Perlomeno in questo ambito, un arco prevalentemente italico (Italico nel senso più ampio del termine... ciò che si trova al di qua delle Alpi, praticamente) come doveva presentarsi? Penso soprattutto alla forma, eventuali maniglie di carico, forma dei flettenti, posizione delle tacche per l'incordatura...
La maggior parte delle raffigurazioni dell'arco in ambito greco e italico riguardano per lo più la sfera del mito, soprattutto nell'a.C.
C'è anche qualche scena di caccia, ma per lo più abbiamo vari Eracle e Diana cacciatrice, e l'arco che viene associato varia dal modello cretese a doppia curvatura a quello che sembra un semplice arco monoxilo, quel "corto europeo" che sostanzialmente non aveva attraversato particolari mutamenti dal Neolitico fino all'Alto Medioevo.
Finalmente sono riuscito, tra mille impegni, ad ascoltare tutto con calma. Però mi sarebbe piaciuto un piccolo approfondimento sulle plumbatae, armi da lancio inusuali ma intriganti.
In questo intervento mi sono dedicato solo alle armi da tiro... nulla vieta di trattare quelle da getto in futuro :-)
@@Evropantiqva Vero. Armi da tiro "lungo". Il pilum è arma da tiro, ma possiamo considerarlo da mischia, visto il suo uso tattico. Come il plumbata.
di solito per le armi composte da elemento proettante e elemento proiettato (arco e freccia, frombola e ghianda) si usa "arma da tiro",
mentre per quelle costituite da un unico elemento che viene scagliato a mano (giavellotto, cateia, plumbata) si usa "arma da getto".
Poi si tratta di questioni di terminologia... però oggettivamente se avessi trattato anche le armi da getto veniva fuori un pistolotto infinito XD
@@Evropantiqva Ben detto. Ciò mi conferma ancor più, se fosse necessario, la Vs preparazione e l'ottima padronanza della terminologia. Cosa che non tutti i neo divulgatori hanno.
Tutta la mia stima.
Saluti! E ti ringrazio ancora per le tue saggia e precise spiegazione. Ti volevo chiedere se ci spieghi tutto quello che riguarda la scoperte delle Americhe da parti dei romani? Dove lo stesso Colombo cita in alcune delle sue pagine..
il filmato dedicato esce proprio domani
@@Evropantiqva Ma dai!! Ma in verità stai facendo un favore a me?
Pongo alcune questioni, anche come quesito.
1) Nell'Europa centroccidentale certo valse la preclusione ideologica rispetto all'arceria, ma esisteva un problema tecnologico. Un arco semplice (per non parlare di quello composito!) era costruito con materiali organici estremamente sensibili all'umidità atmosferica e mai sottoponibili alla pioggia. Il tendine cotto ed essiccato rinveniva, i due legni (uno a trazione e uno a compressione) erano igroscopici, la corda, in capelli lunghi, in crine di cavallo o in budello diventava anelastica. Un arco utile per la caccia era raramente utilizzabile in scontri armati. L'arco si afferma nei paesi a clima arido.
2) Vitruvio, descrivendo la costruzione di torri difensive a sostegno di una palizzata (Alesia?) le pone a 40-50 passi (passus = 1,48 metri) una dall'altra (70-80 metri) perché indica il limite offensivo dell'arco in 30-40 passi, aggiungendo che un arcere appiedato riesce a mettere a segno un colpo disabilitante (morto o ferito grave) ogni 50 frecce (60 per gli arceri a cavallo) e ciò implica che l'arcere doveva essere dotato di 2 faretre (con il relativo peso) mentre l'arcere appiedato doveva essere accompagnato da un portatore di barriera lignea a fare da scudo. Gli arceri sulle torri avrebbero dominato lo scontro. Si rileva che l'arco sia un'arma difensiva e di interdizione.
3) Polibio (?) tratta di un'incursione nella pianura padana di galli getati, che non erano un popolo ma un gruppo di preda armato di gaetum, giavellotto interamente in ferro con un codolo a forma di pinna caudale di foca. Vennero respinti da Insubri e Romani (Veneti?, Etruschi delle città padane?).
3) C'è traccia di cohorti di seniores (che stavano dietro) che lanciavano piombi e altri proiettili a lunga gittata con la frombola per alleggerire lo schieramento difensivo avversario bombardandolo con tiri a mortaio. Traccia di ciò nel De bello civili, nell'assedio a una città del centro Italia. Allo stesso scopo, almeno dal II secolo comparvero i freccioni (3-4 portati all'interno dello scudo del legionario al posto dei pila), lunghi 30 centimetri, con una palla di piombo a due terzi dall'impennaggio, punta triangolare o quadrangolare come il pilum. Le seconde linee lanciavano a mano a parabola e il carico in piombo faceva ricadere il freccione quasi in verticale. Entrambi questi sistemi di tiro erano efficaci soprattutto contro un avversario ammassato in quanto privo di disciplina.
4) Le balestre individuali (gastro) e quelle a due operatori soffrivano degli stessi problemi con l'umidità atmosferica degli archi. I Romani ovviarono, per la armi da lancio da campo con il legno cerato e sostituendo alle funi in crine e tendine fuso caricate a torsione con il bronzo prodotto nel meridione spagnolo. Forse a scopo rituale, in quell'area si gettavano ossa di uccelli nella fusione in bronzo. Inconsapevolmente si produceva un bronzo al fosforo analogo a quello inventato nel Novecento e detto bronzo per molle. Il bronzo è comunque più elastico del ferro dolce prodotto nell'Antichità.
Grazie delle interessantissime integrazioni.
Resta solo il dubbio di quanto l'umidità abbia contribuito a limitare l'espansione dell'arco composito, cosniderando il suo uso intensivo tra le popolazioni della steppa ucraina (Sciti, Sauromati, Sarmati).
Se a naso non mi sembra una realtà particolarmente secca, ammetto però di non conoscere bene il clima specifico della regione.
Relativamente ai Gaesati, la prima volta che entrano in Italia sarà nel 225 a.C., ma chiamati (reclutati) proprio dagli Insubri.
Confermo, perlomeno su base onomastica, l'uso del Gaesum, che i Romani chiamavano Soliferreum.
Tratterò nel dettaglio l'argomento sulla rubrica dedicata alle battaglie dei Celti in Italia.
Per “freccioni” intendi le plumbatae?
@@shaidrim Sì
@@Evropantiqva Sciti e Sarmati (Alani sopra tutti) operavano le loro transumanze nelle aree steppiche a settentrione del Ponto e del Caspio quindi in aree dal clima secco. Qualcuno ascrive lo spostamento a occidente degli unni all'inaridimento ulteriore delle steppe siberiane merdionali dopo il II secolo. Anche la Mongolia vive in un clima secco, anche se meno arido di quello iranico.
I goti, che occuparono le fasce coltivabili dell'area, sottomisero (e assorbirono) sarmati e sciti: certo non erano fautori dell'arceria.
Anche l'arco cretese (qui un Eracle: it.wikipedia.org/wiki/Toxotes#/media/File:Herakles_Niobid_krater_Louvre_G341.jpg) era un arco composito.
Addestramento e conseguenze: il longbow (arco diritto,freccia da 1 iarda) richiedeva un addestramento precoce (a 10-12 anni) e i reperti ossei di arceri inglesi tardomedievali raccolti in sepolture nelle chiese anglosassoni mostrano la deformazione ossea della spalla sinistra per reggere la spropositata conseguenza di un attacco muscolare in grado di caricare un arco che poteva arrivare a 120 libbre.(qualche autore dice 150).
Un'altra ipotesi: che gli occidentali abbiano adottato tardi il tornio per rettificare le aste delle frecce, isolandosi, al riguardo, dagli indoiranici. Pensiamo ai sistemi di caccia degli italici: reti per la selvaggina minore e lancia per quella maggiore. Ricerca: antichi romani a caccia, Google immagini.
Ciao, vorresti parlare delgi Elimi e dei Sicani? Grazie
Video meraviglioso. Un aneddoto e un dubbio: gli ultimi arcieri cretesi dell ‘esercito Romano difesero le mura di Costantinopoli nel 1453. Ora il dubbio. Come hai detto, i Romani utilizzarono spessissimo I frombolieri, anche in epoca imperiale. In alcuni casi, come durante l’assedio del forte di Burnswark,, dovettero addirittura essere decisivi. Eppure, a mia conoscenza ( ho cercato spasmodicamente in molte fonti primarie) non c’è nessuna prova che siano mai esistite delle cohortes o numeri funditorum. Da Augusto giù fino alla Notitia Dignitatum e oltre, ho trovato unità cammellate , truppe alpine,anfibie del Tigri, ballistari, perfino falangiti macedoni e Spartani muniti di clava.ma nessuna traccia di funditores. Eppure sappiamo, sia dalle fonti letterarie che da quelle archeologiche,che i Romani utilizzavano I frombolieri. Erano truppe reclutate ad hoc e poi congedate? Erano forse integrati in altre unità ausiliarie? Oppure i frombolieri erano semplicemente dei legionari che, ad hoc, diventavano tali?
Dipende.
Probabilmente è un caso legato ai nomi delle coorti ausiliare che in alcuni casi non specificavano l'armamento etnico delle stesse.
Leggo in una vecchia discussione su RAT che ad esempio la Cohors I Cretum viene indicata come Sagittariorum solo in un diploma militare, ed è solo grazie a questo che sappiamo che era composta da arcieri.
Probabilmente vi sono altri reparti etnici indicati semplicemente come "coorti" che erano costituiti da frombolieri ma non lo riportavano nel nome dell'unità.
Evropantiqva grazie per la risposta. In effetti è molto plausibile la tua ipotesi.
È sempre una gioia vedere le notifiche dei tuoi video. Comunque anche io ho una domanda: i romani quando hanno iniziato (e poi smesso) di usare gli elefanti da guerra? Che tipo di elefanti utilizzavano: i siriani, gli indiani o gli africani?
Grazie... e segnato! ;-)
Credo che i primi elefanti con i quali ebbero a che fare i romani furono asiatici (Elephas Maximus), nelle guerre contro Pirro re dell'Epiro che li aveva presi in Asia Minore. Poi fu la volta degli elefanti nordafricani (Loxodonta A. Pharaoensis), una specie più piccola che fu quella usata in larga parte dai cartaginesi finché non si estinsero e quindi di nuovo quelli asiatici precisamente mediorientali (sempre Elephas Maximus). Dubito che la specie Africana (Loxodonta Africana) possa essere stata utilizzata in quanto si tratta di animali dal temperamento estremamente difficile e poco incline all'addomesticamento.
@@amicodelvento13 gli elefanti utilzizati da Pirro gli erano stati donati dal cognato Tolomeo Cerauno, e sappiamo ormai da analisi osteologiche che gli Elefanti utilizzati dai Tolomei d'Egitto venivano presi in Africa Centrale ed erano quindi Loxodonta Africana: grandi, grossi ma più portati a imbizzarrirsi delle altre specie.
@@Evropantiqva Grazie per la risposta, gli elefanti della Savana africana hanno un carattere pessimo non deve essere stato facile addomesticarne qualche esemplare.
Eccellente..grazie
Prego!
Complimenti per il video, continua così! Una domanda sulla battaglia dei Campi Raudii tra Romani e Cimbri, vinta da Caio Mario. Tradizionalmente, si indica la città di Vercelli come luogo della battaglia. In tutti i libri di storia si legge questo. Però ricordo di aver letto, ormai diversi anni fa, uno studio del professor Sartori nel quale sosteneva che il campo di battaglia doveva essere invece nei pressi di Ostiglia, in una località che era chiamata Vercellae dei Celti. Un dato che si sposa molto meglio con lo stanziamento dei Cimbri nel veronese dopo l'irruzione dal Brennero. È così?
Si.
È oramai acclarato che la Vercellae dei Campi Raudii non ha nulla a che vedere con con la Vercelli del Piemonte.
Il sito più probabile, anche a seguito di sondaggi che hanno fatto emergere ghiande di frombola, dovrebbe essere se non sbaglio la campagna di un centro del mantovano a nome Cimbriolo.
Bellissimo video .
È vero che alcuni micidiali archi compositi in particolare quello unno non sono più fedelmente riproducibili soprattutto per la estinzione di elementi animali e vegetali che li componevano ?
Ciao, sarebbe molto interessante se facessi un approfondimento sui qualche esempio di guerriglia. Penso per esempio ai romani e agli iberici nel II a.C.
Detto questo, come al solito i tuoi video sono fantastici.
grandissimo video, grazie mille, al minuto 22.50 in sovraimpressione compare l'immagine di alcuni resti di un arco in corno, si può pensare che fosse gia un composito, in fondo anche gli sciiti ne avevano uno e sicuramente doveva essere rinforzato sul dorso poichè il corno in estensione risulta debole, credo che venisse utilizzato quantomeno il tendine o comunque un sistema di archi compositi altrimenti la gittata sarebbe venuta meno, cosa ne pensi?
Sono flettenti di un composito ritrovati a Chester, in Inghilterra.
Si tratta evidentemente di componenti di archi Siriani o Sarmati.
@@Evropantiqva be'su entrambe le ipotesi, Sarmato o siriano ci può stare, hai altre info su questo ritrovamento o un link dove ci sono alcune info?
Canale EPICO poco da aggiungere
Complimenti per le spiegazioni chiare e precise, soprattutto per le fonti. Mi permetto un aggiunta, spero pertinente. Normalmente il legionario era dotato di almeno 1-2 pilum , quindi arma da getto. Il combattimento, iniziava con il lancio del pilum, poi il legionario estraeva con la mano dx rovesciata il gladio e avanzava in formazione verso il nemico .... Così le file successive della Legio. Come possiamo ascrivere il pilum , in quanto arma da getto , ma non di contatto? Proporrei un video sulle tecniche di combattimento della Legio. La saluti e di nuovo complimenti
Beh, il pilum, così come la falarica, il gaesum e il madaris, è un'arma da getto pesante specializzata.
Mi segno tutto comunque, e prometto di cercare di svolgere pian piano le richieste di tutti! :-)
Avrei una domanda. Anche nella narrativa ellenica vediamo un disprezzo per l'uso dell'arco come arma da codardi. Ne abbiamo un esempio con Paride che è considerato un vile per tale motivo.
Ma allora come mai alcuni dei vengono elogiati nell'utilizzo di tale arma?
Apollo era spesso elogiato come "Il dio signore dell'arco", e mentre Artemide è una cacciatrice (quindi per ovvie ragioni usa l'arco), Apollo no. Apollo è raffigurato molto spesso come un guerriero, pur non avendo un patronato inerente alla guerra, ma le sue vittorie contro i vari avversari non sono mai raffigurate come qualcosa di vile, pur essendo ottenute con arco e frecce. Anzi, spesso si elogia la potenza del suo arco, la si esalta come un arma di grande potere.
Bravissimo bel video...una domanda ..Mi sono sempre chiesto cosa indossassero i legionari Romani all'interno dell' elmo per renderlo più comodo e protettivo?? grazie e complimenti per il canale..
Abbiamo attestazione archeologica di imbottiture in feltro e/o in vimini
@@Evropantiqva grazie gentilissimo....👏👏
Salve! Volevo fare una domanda un po' strana : è vero che (secondo una ricerca che ho fatto) i romani hanno avuto a che fare per la prima volta con i cani da guerra nei primi scontri con i Sardi?
Domanda: quando viene introdotta la balestra portatile? Cesare cita l'uso della "balista", ma era un'arma da reparto. Ottimo video.
In realtà abbiamo un arma simile a una balestra già nel III a.C., il gastraphetes, arnese che proietta dalla pancia, così chiamato perchè per caricarlo bisognaba puntellarlo a terra e contro il proprio ventre.
Era un'arma da tiro greca sviluppatasi a Taranto. ma non ebbe particolare fortuna perchè sebbene più semplice da utilizzare dell'arco era molto più lenta e non aveva una capacità di penetrazione particolarmente superiore come le balestre medievali.
L'arcubalista invece, già più simile alla balestra medievale, si sviluppa in ambito romano forse già dal II secolo d.C., ma non ne abbiamo la certezza.
Sicuramente però ne parla Vegezio nel IV d.C.
Gentile Evropantiqva mi permetto, vedendo l'enciclopedica conoscenza puntuale e precisa, una domanda.
Se non ricordo male a scuola (Molti anni fa) parlando dei Romani mi si parlò di un'arma corta, prima del gladio, con punta arrotondata ma tagliente adatta per colpire dall'alto in basso.
Mi ricordo bene? se si come era quest'arma.
Mi cogli impreparato.
Le armi prima romane sono Kopis e Xiphos, ma non rispondono alla descrizione --> th-cam.com/video/23YJeZ2Xr20/w-d-xo.html:40
E anche armi corte più antiche, come i pugnali a stami, erano molto acuminati.
Sto seguendo i tuoi video sono stupendi
Chiedo se possibile la storia dei pelasgi
Ancora nel 1571 a Lepanto sulle galere Veneziane c'erano arceri Candiotti (Cretesi)
Prof. Non ho capito nulla ma è comunque un piace ascoltarla
Chiedo scusa ma al minuto 13 circa mi pare ci sia una inesattezza, Geronimo era nipote di Gerone non il figlio
Hai perfettamente ragione.
Mi scuso per il refuso e procedo a correggere.
sono nuovo del canale e questo è il secondo video che guardo, per cui non so se hai già risposto alla domanda che sto per porti. ad ogni modo, l'armamento dei legionari e degli auxilia romani come spada, scudo, armatura ecc., era messo a disposizione dallo stato o dovevano pagarla e curarla di tasca loro
Complimenti per l'ottima esposizione, curata e puntuale utilizzando le fonti. Rimango cmq assai perplesso riguardo al motivo per cui i Romani abbiano impiegato così tanto tempo per dotarsi e capire l'importanza di un tale strumento tattico in battaglia e come sia stato così arduo che nel bacino occidentale del mediterraneo, l'impiego dell'arco abbia avuto così scarsa fortuna, nononstante poi si sia rivelato così utile, al punto da dover "dipendere" dal reclutamento straniero, in particolare asiatico (medio/oriente) nei secoli successivi. Certo, evidentemente, arcieri di "professione" non ci si poteva improvvisare, ma se erano così importanti (come anche negli scontri navali) e come la battaglia di Carre sembra dimostrare (anche se ritengo che la particolare debacle sia dovuta più ad errori tattici e strategici di conduzione della campagna da parte di Crasso, che non specificatamente agli arceri a cavallo, altrimenti i parti avrebbero dilagato nei territori romani asiatici. Non tutti erano Cesare) i Romani che erano abili e estremamente pragmatici e capaci ad assimilare tecniche e mentalità belliche, se si dimostravano necessarie e utili, come mai in questo campo continuaro a dipendere da reclutamento etnico e straniero? Cito ad esempio la rapida conversione ad una "grande" versatile e organizzata forza navale durante le guerre puniche (forze il motivo per cui Roma diventò una vera superpotenza), ambito di cui erano praticamente digiuni alla vigilia delle stesse, specie come mentalità. Possibile che tecnicamente e culturalmente non potessero sviluppare dei tiratori autoctoni? E questo non solo presso i romani, ma anche per molti popoli occidentali, alcuni dei quali utilizzavano l'arco prevalentemente in ambito venatorio, ma difficilmente in ambito bellico. Mi torna alla mente la battaglia di Talamone, dove i celti furono sconfitti dai Romani e dove molti di tali guerrieri celti, per impressionare il nemico, attaccavano completamente nudi... in tale contesto dei tiratori avrebbero avuto gioco facile, ma pare non ne sia stato contemplato l'utilizzo... nè da una parte, nè dall'altra... continua a risultarmi stupefacente.
Mi ha sempre fatto sorridere questo atteggiamento un pó ipocrita riguardo gli arcieri. Ritenersi superiori perché non ci si abbassa a ingaggiare dalla distanza; ma non si può negare che l'essere in grado di uccidere da lontano sia un vantaggio tattico enorme. E infatti, appena si sono accorti del divario che ne scaturiva, sono partiti reclutamenti di massa fino ad arrivare all'addestramento vero e proprio. Nel Medioevo, l'atteggiamento fu praticamente identico, in un epoca dove la cavalleria e fanteria pesante era tutto, dopo le crociate e gli scontri con gli arcieri saraceni, l'atteggiamento cambiò radicalmente. 😉
Infatti così non era per i samurai: l'arco aveva eguale valore, significato e prestigio della katana e i samurai dedicavano pressoché eguale attenzione all'addestramento con ambedue. Oltremodo l'uso dell'arco, del pari a quello della cavalleria leggera, esplica anche azione di disturbo e schermo, funzioni che possono essere espletate adeguatamente da lontano, dunque riveste anche un impiego tattico non indifferente.
@@citodacal Verissimo! Grazie 😉
buongiorno colgo l'occasione di questo video per fare i miei complimenti al suo canale che trovo la migliore e seria risposta ai fantadivulgatori che su l'esempio di un certo barba(e)ro, fanno della storia uno show per il largo consumo senza curarsi della veridicità di quanto mostrano al pubblico, creando ancora più ignoranza di quanta gia domina. Volevo porgere una domanda, nelle prime fasi del video ha nominato il popolo berbero(nel quale credo siano compresi anche i tuareg) alcuni studi considerano questa 'etnia' di origine indoeuropea altri parlano di una (da me) non compresa origine semitica o comunque orientalconfusa! lei è in grado di aiutarmi riguardo questa mia curiosità? Ringrazio in anticipo per la sua eventuale risposta, e le rinnovo il mio apprezzamento per il serio credo faticoso impegno dei video anche se immagino che la passione aiuti a far pesare meno gli sforzi!
grazie ancora per tutto DDL
Le lingue Amazigh appartengono al gruppo camita, quindi un'origine indeuropea è da escludere.
Con tutta probabilità siamo davanti a un ethnos autoctono
@@Evropantiqva moltissime volte GRAZIE, sono affascinato dal popolo tuareg(appunto amazigh) ed essendo io un indoeuropeo speravo di essere imparentato con i fantastici uomini blu! 😁
grazie ancora
complimenti e da reperti archeologici presenti nel museo di Reggio , molto probabilmente vi erano reparti ausiliari di origine brettia/bruzia che servivano Roma anche come frombolieri ,
Grazie della notifica!
ma perche' Pompeo o Cesare non hanno fatto usare la formazione a testuggine? da quando i romani hanno iniziato ad usarla e in quali battaglie fu usata la formazione a testuggine, a parte gli assedi?
La testuggine è una formazione antichissima, e nemmeno propria solo dei Romani: Livio scrive che a Sentino i Galli si pongono a testuggine, e di fatto qualunque popolo che utilizzasse scudi oblunghi a manopola probabilmente l'ha usata.
Il punto è che in campo aperto, quando non è una formazione statica per difendersi e riorganizzarsi, non è particolarmente premiante: se si avanza in testuggine si sacrifica la visibilità, e si può essere oggetto di attacchi ai fianchi o alle spalle.
@@Evropantiqva grazie! quindi di fatto utile quasi esclusivamente negli assedi. visto che sei cosi' utile e gentile ancora una: ma a Durazzo tra Pompeo e Cesare c'era una sorta di assedio o sbaglio? non erano in campo aperto.
Anche.
Più che altro Cesare aveva bloccato parte delle vie di comunicazione della città, ma gli scontri si risolsero spesso in campo aperto.
@@Evropantiqva grazie!! un super consulente a gratis e quando mi ricapita. Comunque mi sono iscritto e piano piano mi ascolto gli altri tuoi video. grazie ancora
Ma hai una cultura spaziale. Incredibile
SCUSA SE MI PERMETTO DI FARTI UNA DOMANDA...Quando hai tempo mi piacerebbe ascoltare la situazione delle Legioni dell'Impero Romano d'Occidente nell'ultimo secolo di vita del medesimo......Quant'erano alla fine...dov'erano stanziate....combattimenti e dissoluzione... E TI DOMANDO.....SONO STATE RITROVATE DELLE AQUILE DI QUALCHE LEGIONE?
Si é vero l'arco richiede un totale esercizio e frecce molto bilanciate e non tutti le sapevano fare però loro avevano la ballista meno precisa ma molto potente i dardi più Tozzi e corti m di gettata più lunga
ci sa dire qualcosa sui cosidetti "serviles"
Come il culto del Sol Invictus si è trasformato nel cristianesimo? Grazie mille bellissimo canale
potresti fare un video sulla sardegna antica?
non sei l'unico che l'ha chiesto... segno! :-)
@@Evropantiqva ti ringrazio :D
Durante la battaglia di Pidna, vinta dai romani contro Perseo nel 168 A.C., i macedoni svilupparono una speciale fionda che tirava dei dardi simili ai verrettoni delle balestre medievali . Sembra che fosse un'arma efficace, ma chi la usava fu sconfitto e l'arma venne dimenticata e mai più usata. Probabilmente, penso io, l'arma venne dimenticata perchè i suoi dardi erano più pesanti (usavano punte di giavellotto) e quindi più costosi rispetto alle frecce degli archi. Gli archi sono più precisi delle fionde e un arco non è troppo costoso rispetto a una fionda. Il discorso costi è importante in un epoca dove ogni soldato doveva indebitarsi per comprare le armi in fretta e furia perchè obbligato a combattere.
Si, parli del Kestrophendone, una delle invenzioni più bizzare tra le armi dell'antichità.
I Greci avranno notato che le fionde avevano un raggio mediamente maggiore degli archi usati allora in Europa, e al contempo che le frecce aveva una capacità di penetrazione maggiore a quella dei proiettili di frombola... certo, cercare di mettere assieme le due cose non è risultato particolarmente premiante ;-)
Bravo come sempre. Ma tra i tiratori da lontano ci sono anche i lanciatori di pilum e questa è una antica tradizione italica
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Ti ho scoperto ora sei davvero bravo.splendido canale.sei uno storico? Lauree?
Grazie!
Si, in Lettere Antiche.
Davvero un canale spettacolare. Potresti per favore parlare degli etruschi e dei liguri apuani? Senza fretta quando vuoi
Si possono avere le "sequenze"? Quelle che si vedono in alcuni video sulla linea del video che scorre. Spero di essere riuscito a spiegarmi
Non sono sicuro di capire cosa intendi... puoi spiegare meglio?
@@Evropantiqva forse intende i 'link' alle varie immagini interne al video, per potervi tornare più velocemente?
L'usanza di scrivere sui proiettili degli insulti per l'avversario (anche osceni: "Peto Fulviae landicam", "Fulvia, Lucie Palpe, culum pandite", sui proiettili scagliati durante la guerra civile di Ottaviano contro Fulvia e Lucio Balbo assediati a Perugia), già ben attestata in età romana, è poi proseguita nei secoli non solo fin alla seconda guerra mondiale, ma anche oltre: anche se non ho il piacere (si fa per dire) d'essere sugli attuali campi di battaglia vicino-orientali o est-europei per constatare "de visu" cosa succede (ne faccio volentieri a meno), comunque ricordo che, avendo fatto l'ufficiale d'artiglieria dell'esercito italiano negli anni '80, i soldati (pur se in tempo di pace, e dunque a titolo puramente virtuale), senza nessun input da parte della gerarchia (comunque, li lasciavano fare: perché no? In fin dei conti era una manifestazione di bellicosità...), preventivamente munitisi di pennarelli fluo, con quelli scrivevano le peggiori contumelie sui proiettili d'artiglieria, prima di spolettarli (dopodiché, non era più il caso di giocarci tanto...) e spararli.
Anche perchè un 'arco necessita di freccie mentre la frombola scaglia dei dardi di pietra,facilmente ottenibili in una campagna militare.
Come mai le prime unità europee di frombolieri e carceri provengono soprattutto da delle isole (Creta, le isole Baleari e Rodi).) Forse la geografia di queste popolazioni le ha spinte a specializzarsi in combattimenti a distanza navali precedenti all'invenzione del rostro?
Forse per la natura montagnosa e scoscesa delle isole e la mancanza di risorse per produrre armi e armature in bronzo o ferro, constringendoli a puntare sulla velocità e sul tiro a distanza
Mi piacerebbe un video sull intelligence nell'antica roma e com'era strutturata e come si e evoluta nel tempo,aspetto ancora il video sui Messapi
Agentes in rebus ed Arcani di Ammiano Marcellino🙂
Per la storia dell "effemminato arciere " all'epoca pensavo fosse perché i greci ritenevano tali tutti i persiani
l'arco è effettivamente arma caratteristica dei Persiani, e nella letteratura greca l'atteggiamento nei confronti dell'arco e dell'arciere è sempre ambiguo: l'arco è arma del codardo ma è anche arma di dei ed eroi come Eracle.
Sembra che l'accezione negativa, propria della Gracia più arcaica, sia legata a un suo utilizzo in guerra contro avversari onorevoli: eracle d'altra parte usa il suo arco contro l'idra di Lerna e gli Uccelli di Stinfalo.
Ulisse, che comunque massacra con l'arco i Proci, personaggi descritti negativamente come infidi e indegni, è comunque l'eroe omerico con più "chiaroscuri", che alla forza favorisce l'ingegno e l'inganno, così come a tratti ambigui e non "eroicamente canonici" appaiono altri arcieri, come Filottete o Paride.
Anche Vegezio che scrive....a cavallo. 😂
Geronimo... come il capo Apache.
Si, i romani avevano Totti !!
I veliti non esistevano prima della 2ª guerra punica?
No.
Prima il loro ruolo era ricoperto dalle Leves e forse la quarta classe, quella dei Rorarii, da riserve avevano cominciato lentamente a occupare un ruolo da schermagliatori.
Sarà dalla fusione di Leves e Rorarii che nasceranno i Velites, ovviamente però meglio equipaggiati e soptattutto ragionati per uno specifico ruolo tattico.
Credo, ma non sono sicuro, che i Velites appaiano citati anacronisticamente da Livio nella Battaglia di Tunisi della I Guerra Punica, ma lo stesso autore poi ne circostanzia l'istituzione come corpo durante la II, precisamente mi pare in occasione di scontri nei dintorni di Capua.
I reti sono pelasgo- iliri la tribu che viveva sopra le nuvole .Ret vuol dire le nuvole ancora oggi in Albaneze come l’etrusco si traduce solo in Albaneze come la lingua Sarda che e simile in 80 per 100 con l’albaneze
Perfino Paride colpirà Achille usando l'arco e freccia avvelenata
Ma quindi i romani non avevano tiratori celti
Evabbe....dovrò reinstallare Rome Total war2...
Video favoloso, solo una piccola richiesta. Sarebbe utile all'ascolto una lieve musica di sottofondo.
Grazie ma....dei piceni, delle guerre sociali.....no?
Le domande sono tante, il tempo è poco!
Io cerco di segnarmi tutto, ma ne avrei già per mesi... difficile soddisfare tutti in tempi brevi, soprattutto per quegli argomenti che sono più impegnativi di altri. ;-)