Questo andar per Purgatorio mi piace sempre di più! Luce, leggerezza, visioni... Accompagnata poi da Virgilio e ..da Maria, è proprio una meraviglia di viaggio! Grazie!
Durante le mie letture di Dante avevo sempre snobbato questo canto. Posso ora affermare solennemente che non ci avevo capito proprio nulla! Un'osservazione: il discorso di Dante (tramite Virgilio) sul bene che diviso non si depaupera mi ricorda un punto centrale di ciò che sosteneva Gurdjieff sulla conoscenza, ossia che, essendo materiale, per dare qualche risultato, per natura dovesse essere appannaggio di pochi (e che non possa essere comunque altrimenti). Qui viene affermato il contrario riguardo a un certo tipo di amore, ma è più forte la somiglianza che la differenza: in entrambi i casi, il ragionamento è fisico. In Gurdjieff, materiale in senso classico; in Dante, ottico. E i due punti di vista sono conciliabili.
Questo andar per Purgatorio mi piace sempre di più! Luce, leggerezza, visioni...
Accompagnata poi da Virgilio e ..da Maria, è proprio una meraviglia di viaggio! Grazie!
Sono d'accordo Maria, e' il terzo occhio di cui parla Dante.
bellissimo, commento di un Canto sottovalutato dai dantisti
Durante le mie letture di Dante avevo sempre snobbato questo canto. Posso ora affermare solennemente che non ci avevo capito proprio nulla!
Un'osservazione: il discorso di Dante (tramite Virgilio) sul bene che diviso non si depaupera mi ricorda un punto centrale di ciò che sosteneva Gurdjieff sulla conoscenza, ossia che, essendo materiale, per dare qualche risultato, per natura dovesse essere appannaggio di pochi (e che non possa essere comunque altrimenti). Qui viene affermato il contrario riguardo a un certo tipo di amore, ma è più forte la somiglianza che la differenza: in entrambi i casi, il ragionamento è fisico. In Gurdjieff, materiale in senso classico; in Dante, ottico. E i due punti di vista sono conciliabili.