Questo tuo commento alla prima parte del XXXII Canto del Paradiso, cara Maria, è un autentico capolavoro di "scavo"... L'immagine che mi sembra scorgere è proprio quella di un contadino che cerca di dissodare una terra arida, dura e ricoperta da strati di pietrisco, al fine di raggiungere il vero humus... Duro e difficile, ma quanto mai necessario se si vuole dare verità all'originale pensiero di Dante. Far questo, oggi, dopo tanti secoli di interpretazioni e reinterpretazioni, quale quella presentata in questi giorni a Verona e che coinvolge studenti delle superiori sotto la guida di Franco Nembrini. Interpretazioni decisamente "cattoliche" che affascinano molti, ma lasciano completamente in ombra il pensiero "cataro" di Dante. Grande impegno il tuo, quindi, unico più che raro, ma proprio per questo, irrinunciabile! Di una cosa però gioisco: fra i "sussidi" alla lettura della Commedia, a Verona, compare anche un cenno ai tuoi video. Con quanta consapevolezza non so, ma è un primo passo, forse qualcuno leggerà e ascolterà e, speriamo, stupirà!
Anche le pietre rimosse lo sanno che questa lettura-commento della professoressa Soresina è incomparabile per acutezza e ricchezza di nuove e preziose note.
Gentile Maria Soresina, dichiaro il privilegio di poterla ammirare (on/offline,grazie ai suoi preziosi testi) e ho profonda gratitudine per tanta bellezza che affianca e salva! La sua generosa grazia, passione, eleganza, parola e colta ironia mi incanta e accompagna - con disarmante semplicità - a sapienza. Non amo le lusinghe, per me il mondo aperto dal suo carattere è un fatto chiaro! Non avendo letto ancora l'intera sua opera,confido anche arrivi pronto il tempo d'Amore! 😊🐚💓🌻 Elvira C.
Grazie. Questo come gli altri rivoluzionari commenti, ti riconfermano un faro, che trasforma definitivamente la percezione del tuo pubblico sulla Commedia. Pubblico che, sono convinto, continuerà a crescere. E come la gema, che strappata dalla coltre di roccia, riluce meravigliosamente, così Il tuo lavoro di depurazione da strati di sabotaggi di secoli di oscurantismo, ci restituisce una Commedia enormemente più preziosa.
La "metafora" del diverso colore di capelli prima della nascita mi richiama alla mente la questione dei colori dell'aura, che si osserva principalmente attorno al capo. Si narra che i colori dell'aura siano strettamente legati allo stato e sviluppo dell'individuo.
Salve Maria ! Esaù disprezzò la primogenitura» (Gen 25,34) la vendette per un piatto di lenticchie....!! Possiamo prendere in considerazione questa parte per dare maggior sensatezza al 32 canto!!?? La vendita del proprio regno per un piatto di lenticchie significa che ha preferito i piaceri delle condizioni materiali al "percorso spirituale" !!!!! Ti ammiro profondamente ! Quindi GRAZIE !!!
tutto il discorso sulle menti, sui colori, sui diversi gradi, sull'altissimo lume è da collegare ai tre gradi(ni) colorati dell'ingresso del purgatorio e ai colori in faccia a lucifero. Si parla di menti perché i colori bianco, nero e rosso rappresentano l'intelletto, la memoria e la volontà. Quando Dante dice "sol differendo nel primiero acume" è perché qui non parla del primo gradino cioè del colore bianco. Qui Bernardo dice "scioglierò il forte legame", in purgatorio Virgilio dice "chiedi che il serrame discioglia". L'altissimo lume che si incappella è Lucifero che ha gli stessi colori in faccia e che è molto più alto di un gigante ed è solo un modo per dire che l'angelo guardiano e Dite (Lucifero) solo la stessa cosa. Anche la storia dell'anello e del dito è solo un gioco di parole per collegare l'angelo (anello) a Dite (dito)
Questo tuo commento alla prima parte del XXXII Canto del Paradiso, cara Maria, è un autentico capolavoro di "scavo"... L'immagine che mi sembra scorgere è proprio quella di un contadino che cerca di dissodare una terra arida, dura e ricoperta da strati di pietrisco, al fine di raggiungere il vero humus...
Duro e difficile, ma quanto mai necessario se si vuole dare verità all'originale pensiero di Dante.
Far questo, oggi, dopo tanti secoli di interpretazioni e reinterpretazioni, quale quella presentata in questi giorni a Verona e che coinvolge studenti delle superiori sotto la guida di Franco Nembrini. Interpretazioni decisamente "cattoliche" che affascinano molti, ma lasciano completamente in ombra il pensiero "cataro" di Dante.
Grande impegno il tuo, quindi, unico più che raro, ma proprio per questo, irrinunciabile! Di una cosa però gioisco: fra i "sussidi" alla lettura della Commedia, a Verona, compare anche un cenno ai tuoi video. Con quanta consapevolezza non so, ma è un primo passo, forse qualcuno leggerà e ascolterà e, speriamo, stupirà!
Anche le pietre rimosse lo sanno che questa lettura-commento della professoressa Soresina è incomparabile per acutezza e ricchezza di nuove e preziose note.
Riesci sempre a trovare parole nuove, e anche a darmi interessanti informazioni. 🙏🌺
@@vittoriomarano8230 🙏🌺
Gentile Maria Soresina,
dichiaro il privilegio di poterla ammirare (on/offline,grazie ai suoi preziosi testi) e ho profonda gratitudine per tanta bellezza che affianca e salva! La sua generosa grazia, passione, eleganza, parola e colta ironia mi incanta e accompagna - con disarmante semplicità - a sapienza. Non amo le lusinghe, per me il mondo aperto dal suo carattere è un fatto chiaro!
Non avendo letto ancora l'intera sua opera,confido anche arrivi pronto il tempo d'Amore! 😊🐚💓🌻
Elvira C.
🙏🌺
Grazie. Questo come gli altri rivoluzionari commenti, ti riconfermano un faro, che trasforma definitivamente la percezione del tuo pubblico sulla Commedia. Pubblico che, sono convinto, continuerà a crescere.
E come la gema, che strappata dalla coltre di roccia, riluce meravigliosamente, così Il tuo lavoro di depurazione da strati di sabotaggi di secoli di oscurantismo, ci restituisce una Commedia enormemente più preziosa.
🙏🌺 Quanto all'aura non saprei. E non so se Dante fosse a conoscenza di queste teorie.
La "metafora" del diverso colore di capelli prima della nascita mi richiama alla mente la questione dei colori dell'aura, che si osserva principalmente attorno al capo. Si narra che i colori dell'aura siano strettamente legati allo stato e sviluppo dell'individuo.
Salve Maria !
Esaù disprezzò la primogenitura» (Gen 25,34) la vendette per un piatto di lenticchie....!!
Possiamo prendere in considerazione questa parte per dare maggior sensatezza al 32 canto!!??
La vendita del proprio regno per un piatto di lenticchie significa che ha preferito i piaceri delle condizioni materiali al "percorso spirituale" !!!!!
Ti ammiro profondamente !
Quindi GRAZIE !!!
Questo lo ha fatto dopo… non mentre era nel ventre della madre.
tutto il discorso sulle menti, sui colori, sui diversi gradi, sull'altissimo lume è da collegare ai tre gradi(ni) colorati dell'ingresso del purgatorio e ai colori in faccia a lucifero. Si parla di menti perché i colori bianco, nero e rosso rappresentano l'intelletto, la memoria e la volontà. Quando Dante dice "sol differendo nel primiero acume" è perché qui non parla del primo gradino cioè del colore bianco. Qui Bernardo dice "scioglierò il forte legame", in purgatorio Virgilio dice "chiedi che il serrame discioglia". L'altissimo lume che si incappella è Lucifero che ha gli stessi colori in faccia e che è molto più alto di un gigante ed è solo un modo per dire che l'angelo guardiano e Dite (Lucifero) solo la stessa cosa. Anche la storia dell'anello e del dito è solo un gioco di parole per collegare l'angelo (anello) a Dite (dito)