Induzione Magnetica Radiale - Riflessioni

Buonasera a tutti!
Vi propongo una breve riflessione riguardo il mio esperimento di "induzione a sola componente elettrica", di cui avete visto il video.
Pongo alcune domande interessanti a proposito della geometria del flusso magnetico all'interno del nucleo, e del perché è presente tensione al secondario, con una tale condizione.
Riflettete anche voi e rispondetemi, aspetto i vostri pareri.
A presto!

[@antonioprevitali4758]

Ipotizzo che le due metà del primario non siano perfettamente identiche a causa di differenze di uniformità del materiale magnetico, ferrite, o anche nella disposizione delle spire, con il risultato che i 2 mezzi avvolgimenti non si Annullano perfettamente ma si comportano come un avvolgimento di poche spire, che trova poi in secondario con molte spire...

[@Giarko]

Per visualizzare il campo magnetico e verificare l'ipotesi basta qualcosa come le pellicole (puoi cercare su Amazon, lo trovi per 15€) o ancora usare un liquido ferrofluido sempreché il campo del bifilare pilotato non sia preponderante, ma si può vedere. Ad ogni modo più guardo questo sistema, più penso che campo elettrico e campo magnetico siano responsabili rispettivamente del potenziale (tensione) e della corrente (flusso nel tempo di elettroni), non vorrei dire stupidaggini, ma se non ricordo male dagli esercizi di macchine elettriche, questa cosa risultava dai modelli e dalle formule derivanti. Lo dico molto concretamente invece perché penso ad esempio alla pentola in rame riscaldata facendo ruotare ad alta velocità un magnete sottostante, cosa c'è di più vicino all'effetto Joule? Un fenomeno prettamente proporzionale alla corrente o meglio, appunto, il flusso di corrente.
Ergo, ipotizzando uno 0 potenziale di campo elettrico indotto esattamente al centro, tra le bobine (potresti farlo pure, grattando sul filo al centro un punto di misura), tu potresti misurare metà potenziale rispetto ad uno qualsiasi dei vertici. Infine misurando tra i vertici una differenza di potenziale netta misuri comunque il pieno potenziale (come quando si misura tra un + o - 12V, tra loro il potenziale misurato è 24V), tutto nonostante non sia passato nemmeno un elettrone. Il campo magnetico infatti nel punto in cui i poli si respingono (linee tendenti alla perpendicolare), al centro, creano di fatto un muro invalicabile per il flusso magnetico nel punto di equilibrio, azzerando il flusso elettronico nella spira e, quindi, la corrente.
Mi viene infine in mente che se ciò fosse verificato potresti tirare fuori qualcosa come al solito qualora appunto connettessi il centro di inversione e i vertici dei segmenti di bobina, anche contemporaneamente con lo stesso 0.

[@mauromauro1384]

negli avvolgimenti in controfase, la corrente reattiva si annulla e non vi è campo magnetico, ma solo corrente attiva dovuta alla resistenza del filo, in pratica è come funziona un interruttore differenziale.

[@Electro-Plasma-Reactor]

@@mauromauro1384 è quello che succede secondo me, ai lati del nucleo.
Al centro, il campo magnetico, assume direzione radiale.
Comunque, c'è lo stesso il fenomeno di induzione.
Conta poi, che il nucleo di un differenziale, è chiuso su se stesso, qui invece, è un tondino di ferrite.
Al centro, hai quello che viene chiamato " block wall ".

[@alessandromagatti4863]

Mi permetto di fare un appunto ma i 90 e gli 0 gradi teorici sono impossibili da replicare per tanto in termini vettoriali abbiamo sempre la componente di induzione "classica" con questo non voglio dire che il ragionamento sia scorretto poiche' visti gli angoli degli avvolgimenti la componente di induzione "classica" risulterebbe cmq di scarsa entita' tuttavia da tenere in considerazione.

[@StefanDanov]

Se disegni i vettori dell'energia lì al centro ti esce fuori il merkaba