Buongiorno professor Pattaro, sono una collega e dopo aver ascoltato questo video devo assolutamente esprimere tutta la mia stima per la tua capacità incredibile di spiegare in modo completo, sintetico e soprattutto semplice! Fai un grande lavoro per gli studenti e per tutti i docenti che hanno voglia di migliorare la propria attività di didattica!
Concordo e sottoscrivo; nel mio corso di studi ad Ingegneria feci l'esame di Elettronica Quantistica dove ovviamente una parte fondamentale è stata l'equazione di Schrondiger : ricordo che impazzii per comprenderla nel suo pieno significato. Avessi avuto te Valerio sarebbe stata quasi una "passeggiata". Complimenti davvero ! Pasquale
Ancora tantissimi complimenti rinnovati per l'ennesimo ottimo video che mi riporta indietro al corso universitario di Struttura della materia, dove ricordo che il docente spiegò che l'equazione di Schrodinger descrive bene solo l'atomo d'idrogeno (primo elemento e più semplice), se poi si passa all'elio (elemento successivo) bisogna ricorrere ad approssimazioni e per quelli successivi...
Tema sempre molto affascinante 🙂. Un modo veloce per comprendere il fenomeno della "particella presente in tutti i punti contemporaneamente", e' quello di non considerala una particella. Se fosse un binomio "fotone/Campo-Informato" le cose cambierebbero. Il Campo Informato delle particelle elementari, sarebbe costituito da una vasta gamma di vibrazioni/oscillazioni energetiche (elettromagnetice) ciascuna capace di rilasciare un "fotone informativo" compatibile con quello emesso al momento della richiesta di informazione/misurazione. Non avremo quindi particelle "onnipresenti" come indicherebbero i nostri sensi/esperienze, bensi' un continuo vibrare tra masse e energie. Il principio di equivaleneza E=mc2, lo ridefinirei quindi come di "ambivalenza" laddove le masse, anche quelle biologiche, si presentano in due stadi alterni di massa-energia, di cui noi viviamo e indaghiamo la sola manifestazione in massa, perche' sincrona al vibrare dei nostri sensi. Inconsciamente ci smaterializziamo miliardi di volte al giorno, ma poiche' riusciamo a tenere uno stato di "memoria sull'esperienza massa" ci sentiamo "materialmente continui" pur non essendolo. Ne deriva (da questa interpretazione) che se tutte le particella vibrano tra i due stati "ambivalenti" di massa-energia, la probabilita' della gaussiana, non esprimerebbe la possibilita' di individurare la particella in un dato luogo dello spazio (immagiandola come particella potenzialmente presente in ogni dove), quanto nella maggior probabilita' che il "fotone di Campo-Informato" possa interagire durante la fase di misurazione, col fotone da noi usato per la misurazione stessa. Riassumendo, la materia non esiste: si manifesta nell'istante in cui la andiamo a cercare (o nel momento in cui un segnale esterno non dipendente da noi, la ricerca "generandola". La cosa interessante e' che troviamo quello che cerchiamo, per via del fatto che per avere riscontro i due fotoni informativi fortemente dipendenti da leggi universali, devono essere gemelli. Questo apre scenari stravaganti 🙂di macchine in grado di modificare ogni collasso di funzione d'onda, anche con conseguenze discutibili sotto il profilo etico.
La mia Playlist di MECCANICA QUANTISTICA MQ1 - spettro del corpo nero th-cam.com/video/8WckSuPBiU8/w-d-xo.html MQ2 - effetto fotoelettrico th-cam.com/video/iylcY7KiBFc/w-d-xo.html MQ3 - effetto Compton th-cam.com/video/9OwyhPQS0_U/w-d-xo.html MQ4 - moto browniano th-cam.com/video/BIyl1YVUroI/w-d-xo.html MQ5 - la quantizzazione della carica elettrica th-cam.com/video/OP_sLqCy0VA/w-d-xo.html MQ6 - l'atomo di Bohr th-cam.com/video/l4GmhdMCMmY/w-d-xo.html MQ7 - Esperimento di Franck ed Hertz th-cam.com/video/zaDEZBVU5gk/w-d-xo.html MQ8 - La pazza ipotesi di Louis de Broglie th-cam.com/video/3t-k3Bn9yXs/w-d-xo.html MQ9 - Esperimento di Davisson e Germer th-cam.com/video/XbxaGzFxjSk/w-d-xo.html MQ10 - l'Equazione di Schrödinger th-cam.com/video/vZt3yH6xF-0/w-d-xo.html MQ10/1 - Ricavare l'Equazione di Schrödinger th-cam.com/video/tau8wTJFxnA/w-d-xo.html MQ11 - Principio di indeterminazione di Heisenberg th-cam.com/video/9XdvlA83q-I/w-d-xo.html MQ12 - Esperimento di Mach Zehnder th-cam.com/video/nofH1PMmJg0/w-d-xo.html 🤩work in progress🤩
Salve prof. la ringrazio anche io per i suoi video. 06:09 si parla di Heisenberg, e niente, volevo fare una battuta, perché ho trovato un proverbio italiano che descrive esattamente l'incertezza del divenire, proprio come il principio di Heisenberg, peró nel macroscopico. In Italia si dice: Non sì può avere, sottinteso contemporaneamente, la botte piena e la moglie ubriaca. 😂😂😅 Eh... ci sono pure le variabili coniugate . Mi scuso per l'intervento a gamba tesa, sono argomenti seri quelli che insegna lei, ma il mio approccio è sempre spontaneo, Endrit Vuka, Bologna
Come sempre sono affascinato dalla chiarezza, dovrei dire 'limpidezza', dei tuoi video su un argomento ostico. Volevo però segnalare che @4:48 l'equazione d'onda è sbagliata poiché nel termine a destra compare la derivata seconda rispetto alla x invece che rispetto al tempo.
Buongiorno Professore, anche se non direttamente correlato a questo suo video, posso chiederle se ha già fatto qualche video sugli integrali di Lebesgue? Ricordo di aver avuto problemi a capirlo quando studiavo fisica all'università (47 anni fa!). Grazie mille per le sue splendide lezioni!
La sua pronuncia di De Broglie mi ha sconcertato..ho sempre sentito De Brogli', tronca alla francese..mi stupisce che lei, piemontese, come la parte acquisita della mia famiglia, pronunci De Brog..non ho capito come È piccolo dettaglio su una spiegazione accurata che anticipa il principio di indeterminazione
@@ValerioPattaro sono andata a cercare la ragione per la quale è sbagliata..in effetti lo è..ho pure appreso che discende da famiglia nobile ed è vissuto a lungo. Pure Max Plank ha avuto una vita lunga ma piena di dispiaceri: un figlio ufficiale fucilato perché prese parte ad un attentato ad Hitler..due figlie morte di malattia..
Effettivamente, sì, la meccanica quantistica è un argomento complesso che è studiato all'università, e visto che non è deterministica, non si tratta di meccanica, non è "meccanica", perché la meccanica descrive il movimento dei corpi materiali, nella meccanica quantistica non vengono descritti corpi materiali ma oggetti quantistici, la meccanica quantistica è stata chiamata così storicamente, ma è più statistica, un nome più appropriato è "statistica quantistica", inoltre l'equazione di Schödinger è troppo generica, occorre un'equazione più dettagliata, per questo si usa la teoria quantistica dei campi, in quest'ambito un fermione è descritto come un quanto del campo fermionico, la teoria quantistica dei campi è una teoria molto più complessa della meccanica quantistica...
Il pre-giudizio implicito all'impostazione logico-analitica è la persuasione del carattere soggettivo e psicologico del pensare. Sembrano esservi serie difficoltà a supporre, per esempio, che il concetto del triangolo sia identico per tutte le menti e che non esistano diversi concetti del triangolo a seconda di quanti soggetti lo pensino. Questo è il limite della moderna logica formale. Il pensare, come universale oggettivo, immanente all'interiore attività umana, detta anima, è vista/o dai logisti come un'ingenuità. In questo modo di vedere sono ravvisabili le premesse di una situazione solipsistica involontario. Esclusa con facilità la natura oggettiva del pensare, e perciò la sua originaria IMMEDIATEZZA, i logisti non possono non volgere a ricuperare l'oggettività nel discorso, ossia nella MEDIAZIONE formale: dimenticando, però che anche in tal modo essi muovono dal pensare e che stabiliscono valori formali col pensare non ancora formalizzato. Con ciò essi eludono il vero elemento di comunicazione e di correlazione delle varie esperienze della realtà. Il solipsismo involontario è per essi inevitabile, in senso strettamente psicologico. Il problema del solipsismo, che non dovrebbe tuttavia preoccupare i logico-matematici, essendo escluso dalle premesse della loro ricerca, esiste effettivamente per loro da un punto di vista speculativo inafferrabile semanticamente, ed è collegabile con il problema degli «enunciati primi», delle asserzioni originarie, la cui IMMEDIATEZZA potrebbe essere attinta unicamente per via della mediazione sperimentata. Ma in qual modo la mediazione può essere sperimentata affinché le asserzioni non presuppongano la logica e pur possano essere ravvisate come vere? Una volta acquisite tali premesse, infatti, la dinamica logistica ("il meccanismo logistico") funziona agevolmente, essendo un dedurre che non esige nulla che non appartenga al proprio automatismo (ovvero la propria meccanizzazione dello spirito o dell'io). Ma il problema è appunto il «cominciamento». Se questo è ignorato, non c'è da preoccuparsi del problema solipsistico, anche se tale problema c'è, perché solo dal punto di vista del pensare originario, perciò inafferrabile alla semantica, può esistere problema di interiore comunicabilità e di valore della soggettività. Il cominciamento è il pensare nel suo IMMEDIATO darsi, o pensiero puro: a cui si deve la MEDIAZIONE stessa, anche quella che tende a organizzarsi nell'esclusivistica e perciò dogmatica determinazione formale. Il cominciamento è appunto il logos, senza cui non è possibile logica; ogni sistema formale, malgrado la rigorosa organicità, è un coefficiente d'avviamento dell'umanità all'ottusità esatta: che tutto sa tradurre in discorso logico, senza afferrare un infinitesimo di realtà. Un esempio della disarmante ingenuità dei logico-analisti è la famosa polemica Schrödinger-Carnap circa la sostenibilità dell'ANTISOLIPSISMO: polemica considerata un evento indicativo dell'evoluzione della filosofia analitica (Azz! Se la mentano di non lamentarsi abbastanza! Masochismo? Sadismo? Testadicazzismo? Eppure così va il mondo dei gregari). Con coerenza fisicalista, lo Schrödinger giunse ad affermare l'impossibilità di stabilire l'omologia delle esperienze soggettive riguardo al percepire sensorio. Non potrà mai essere accertato, egli disse, che la percezione che un individuo ha del colore rosso sia identica a quella di un altro che affermi di vedere un simile colore: da qui il limite della comunicabilità dell'esperienza e la ragione del solipsismo. Conclusione, questa, che allarmò il mondo dei metodologi e dei filosofi della scienza, tra i quali uno dei più agguerriti, Carnap, sorto "coraggiosamente" (le virgolette vogiono indicare che anche Carnap pensava per astrazione e pre-giudizi, cioè in modo astratto) a difendere la posizione antisolipsistica e l'oggettività cognitiva dell'esperienza fisica, con un'ingegnosissima operazione logico-analitica riuscì a mostrare la poca fondatezza dell'affermazione di Schrödinger e la consistenza della concezione antisolipsistica, sulla base dell'omologia delle rappresentazioni nell'espressione linguistica di diversi soggetti rispetto alla stessa percezione del rosso (come dire: "Ehi, Schrödinger, guarda che il vino rosso è rosso e il vino biano è bianco per tutti", oppure: "Garda che se scorreggi, puzzi per tutti"). Sembrò così che l'analisi di Carnap rimettesse, entro certi limiti, le cose a posto, e l'episodio passò alla storia della moderna logica deduttiva; ma la realtà fu ed è che quell'episodio rimane un segno delle argillose fondamenta dell'edificio logico-analitico, 1) perché, date le premesse dell'empirismo logico, una serie di proposizioni non può dimostrare, fuori della sua funzione linguistica, qualcosa che non sia oggettiva esperienza (nessuno infatti può dimostrare di percepire la percezione di un altro: altrimenti si può giungere, dimenticando l'assunto empiristico, a una «prova linguistica dell'esistenza di Dio», in base al fatto che talune classi di individui in determinati luoghi, o in base a determinate percezioni, possono affermare di essere in comunione con il Divino); 2) perché la questione della modalità ricettiva del percepire chiama in causa il soggetto della coscienza, cioè l'io, e perciò è metafisica soggettiva (a lato di quella oggettiva in quanto tutti indicano concretamente sé stessi con il pronome "io", in quanto si percepiscono tutti come degli "io"); 3) perché in base alle situazioni 1) e 2) al pensare logico-matematico non è consentito dimostrare o tentare di dimostrare un fatto, grazie al quale non c'è motivo alcuno di dubitarne (se io dico "io" è un fatto; se io dico "il mio cervello" o "il mio cuore" o "l'anima mia", ecc., è un ALTRO fatto e viceversa); 4°) perché nessuno degli empirico-logici sembrò e sembra avere consapevolezza delle situazioni 1), 2) e 3).
Buongiorno, volevo chiederti perché si trova nei libri che l'equazione di Schrodinger non è integrabile se non numericamente quando tu invece l'hai ricavata proprio a partire da un suo integrale ?
Credo che tu intenda “risolverla”. In questo video non l’ho risolta. Risolverò in futuri video l’equazione per i casi più semplici. Per quelli più difficili è risolvibile solo numericamente.
Buongiorno professor Pattaro, sono una collega e dopo aver ascoltato questo video devo assolutamente esprimere tutta la mia stima per la tua capacità incredibile di spiegare in modo completo, sintetico e soprattutto semplice! Fai un grande lavoro per gli studenti e per tutti i docenti che hanno voglia di migliorare la propria attività di didattica!
Grazie mille
Mi associo completamente al pensiero espresso dalla collega!
Io sono un ingegnere ormai in pensione. Ascolto le Sue lezioni come musica per le mie orecchie
Docenti, non mollate 👏🏻🫶🏻
Siete davvero l'ultima speranza e schiena di questo Paese ormai a pezzi...
Concordo e sottoscrivo; nel mio corso di studi ad Ingegneria feci l'esame di Elettronica Quantistica dove ovviamente una parte fondamentale è stata l'equazione di Schrondiger : ricordo che impazzii per comprenderla nel suo pieno significato. Avessi avuto te Valerio sarebbe stata quasi una "passeggiata". Complimenti davvero ! Pasquale
Lei è di una chiarezza straordinaria ! Grazie
Se lo avessi pubblicato prima mi avresti risparmiato molte ore di studio ma vederlo pubblicato il giorno del mio compleanno è tutta un'altra cosa
Ancora tantissimi complimenti rinnovati per l'ennesimo ottimo video che mi riporta indietro al corso universitario di Struttura della materia, dove ricordo che il docente spiegò che l'equazione di Schrodinger descrive bene solo l'atomo d'idrogeno (primo elemento e più semplice), se poi si passa all'elio (elemento successivo) bisogna ricorrere ad approssimazioni e per quelli successivi...
Tema sempre molto affascinante 🙂. Un modo veloce per comprendere il fenomeno della "particella presente in tutti i punti contemporaneamente", e' quello di non considerala una particella. Se fosse un binomio "fotone/Campo-Informato" le cose cambierebbero. Il Campo Informato delle particelle elementari, sarebbe costituito da una vasta gamma di vibrazioni/oscillazioni energetiche (elettromagnetice) ciascuna capace di rilasciare un "fotone informativo" compatibile con quello emesso al momento della richiesta di informazione/misurazione. Non avremo quindi particelle "onnipresenti" come indicherebbero i nostri sensi/esperienze, bensi' un continuo vibrare tra masse e energie. Il principio di equivaleneza E=mc2, lo ridefinirei quindi come di "ambivalenza" laddove le masse, anche quelle biologiche, si presentano in due stadi alterni di massa-energia, di cui noi viviamo e indaghiamo la sola manifestazione in massa, perche' sincrona al vibrare dei nostri sensi. Inconsciamente ci smaterializziamo miliardi di volte al giorno, ma poiche' riusciamo a tenere uno stato di "memoria sull'esperienza massa" ci sentiamo "materialmente continui" pur non essendolo. Ne deriva (da questa interpretazione) che se tutte le particella vibrano tra i due stati "ambivalenti" di massa-energia, la probabilita' della gaussiana, non esprimerebbe la possibilita' di individurare la particella in un dato luogo dello spazio (immagiandola come particella potenzialmente presente in ogni dove), quanto nella maggior probabilita' che il "fotone di Campo-Informato" possa interagire durante la fase di misurazione, col fotone da noi usato per la misurazione stessa. Riassumendo, la materia non esiste: si manifesta nell'istante in cui la andiamo a cercare (o nel momento in cui un segnale esterno non dipendente da noi, la ricerca "generandola". La cosa interessante e' che troviamo quello che cerchiamo, per via del fatto che per avere riscontro i due fotoni informativi fortemente dipendenti da leggi universali, devono essere gemelli. Questo apre scenari stravaganti 🙂di macchine in grado di modificare ogni collasso di funzione d'onda, anche con conseguenze discutibili sotto il profilo etico.
Chiarissimo, grazie!
Wow! Grazie Prof. 🙂
La mia Playlist di MECCANICA QUANTISTICA
MQ1 - spettro del corpo nero th-cam.com/video/8WckSuPBiU8/w-d-xo.html
MQ2 - effetto fotoelettrico th-cam.com/video/iylcY7KiBFc/w-d-xo.html
MQ3 - effetto Compton th-cam.com/video/9OwyhPQS0_U/w-d-xo.html
MQ4 - moto browniano th-cam.com/video/BIyl1YVUroI/w-d-xo.html
MQ5 - la quantizzazione della carica elettrica th-cam.com/video/OP_sLqCy0VA/w-d-xo.html
MQ6 - l'atomo di Bohr th-cam.com/video/l4GmhdMCMmY/w-d-xo.html
MQ7 - Esperimento di Franck ed Hertz th-cam.com/video/zaDEZBVU5gk/w-d-xo.html
MQ8 - La pazza ipotesi di Louis de Broglie th-cam.com/video/3t-k3Bn9yXs/w-d-xo.html
MQ9 - Esperimento di Davisson e Germer th-cam.com/video/XbxaGzFxjSk/w-d-xo.html
MQ10 - l'Equazione di Schrödinger th-cam.com/video/vZt3yH6xF-0/w-d-xo.html
MQ10/1 - Ricavare l'Equazione di Schrödinger th-cam.com/video/tau8wTJFxnA/w-d-xo.html
MQ11 - Principio di indeterminazione di Heisenberg th-cam.com/video/9XdvlA83q-I/w-d-xo.html
MQ12 - Esperimento di Mach Zehnder th-cam.com/video/nofH1PMmJg0/w-d-xo.html
🤩work in progress🤩
Salve prof. la ringrazio anche io per i suoi video.
06:09 si parla di Heisenberg, e niente, volevo fare una battuta, perché ho trovato un proverbio italiano che descrive esattamente l'incertezza del divenire, proprio come il principio di Heisenberg, peró nel macroscopico.
In Italia si dice:
Non sì può avere, sottinteso contemporaneamente, la botte piena e la moglie ubriaca.
😂😂😅
Eh... ci sono pure le variabili coniugate .
Mi scuso per l'intervento a gamba tesa, sono argomenti seri quelli che insegna lei, ma il mio approccio è sempre spontaneo,
Endrit Vuka, Bologna
Grazie!
Grazie mille! Bellissima questa playlist è il mio appuntamento fisso sotto l'ombrellone! Una domanda: cosa c'entra il famoso gatto?
C’entra assai, e probabilmente sarà la prossima puntata
È un paradosso proposto da Schrödinger che criticava l’interpretazione di Copenhagen della meccanica quantistica
@@ValerioPattaro grazie mille
❤
Buongiorno. Ci sarà un video sul concetto e sulla definizione precisa di orbitale?
Come si può calcolare dunque l'energia ad esempio dell atomo "Lanthanum" (La, element 57) in eletrovolt [eV] con questa equazione?
👏👏👏👏👏👏💯🔝🥇🥇
Come sempre sono affascinato dalla chiarezza, dovrei dire 'limpidezza', dei tuoi video su un argomento ostico.
Volevo però segnalare che @4:48 l'equazione d'onda è sbagliata poiché nel termine a destra compare la derivata seconda rispetto alla x invece che rispetto al tempo.
Ho visto, grazie
Lo metto si il like.
E si, sono ben confuso😅
Buongiorno Professore, anche se non direttamente correlato a questo suo video, posso chiederle se ha già fatto qualche video sugli integrali di Lebesgue? Ricordo di aver avuto problemi a capirlo quando studiavo fisica all'università (47 anni fa!).
Grazie mille per le sue splendide lezioni!
Non ancora
ma non è che per caso l'equazione d'onda dovrebbe avere a secondo membro la derivata seconda rispetto al tempo e non a x?
vedi 4:56 e dintorni
La sua pronuncia di De Broglie mi ha sconcertato..ho sempre sentito De Brogli', tronca alla francese..mi stupisce che lei, piemontese, come la parte acquisita della mia famiglia, pronunci De Brog..non ho capito come
È piccolo dettaglio su una spiegazione accurata che anticipa il principio di indeterminazione
Perché la pronuncia con la ì finale accentata è errata
@@ValerioPattaro sono andata a cercare la ragione per la quale è sbagliata..in effetti lo è..ho pure appreso che discende da famiglia nobile ed è vissuto a lungo.
Pure Max Plank ha avuto una vita lunga ma piena di dispiaceri: un figlio ufficiale fucilato perché prese parte ad un attentato ad Hitler..due figlie morte di malattia..
Impossibile capire l' eq. Di schodringer..... Se non hai studiato matematica avanzata .
Effettivamente, sì, la meccanica quantistica è un argomento complesso che è studiato all'università, e visto che non è deterministica, non si tratta di meccanica, non è "meccanica", perché la meccanica descrive il movimento dei corpi materiali, nella meccanica quantistica non vengono descritti corpi materiali ma oggetti quantistici, la meccanica quantistica è stata chiamata così storicamente, ma è più statistica, un nome più appropriato è "statistica quantistica", inoltre l'equazione di Schödinger è troppo generica, occorre un'equazione più dettagliata, per questo si usa la teoria quantistica dei campi, in quest'ambito un fermione è descritto come un quanto del campo fermionico, la teoria quantistica dei campi è una teoria molto più complessa della meccanica quantistica...
Il pre-giudizio implicito all'impostazione logico-analitica è la persuasione del carattere soggettivo e psicologico del pensare. Sembrano esservi serie difficoltà a supporre, per esempio, che il concetto del triangolo sia identico per tutte le menti e che non esistano diversi concetti del triangolo a seconda di quanti soggetti lo pensino. Questo è il limite della moderna logica formale. Il pensare, come universale oggettivo, immanente all'interiore attività umana, detta anima, è vista/o dai logisti come un'ingenuità. In questo modo di vedere sono ravvisabili le premesse di una situazione solipsistica involontario. Esclusa con facilità la natura oggettiva del pensare, e perciò la sua originaria IMMEDIATEZZA, i logisti non possono non volgere a ricuperare l'oggettività nel discorso, ossia nella MEDIAZIONE formale: dimenticando, però che anche in tal modo essi muovono dal pensare e che stabiliscono valori formali col pensare non ancora formalizzato. Con ciò essi eludono il vero elemento di comunicazione e di correlazione delle varie esperienze della realtà. Il solipsismo involontario è per essi inevitabile, in senso strettamente psicologico. Il problema del solipsismo, che non dovrebbe tuttavia preoccupare i logico-matematici, essendo escluso dalle premesse della loro ricerca, esiste effettivamente per loro da un punto di vista speculativo inafferrabile semanticamente, ed è collegabile con il problema degli «enunciati primi», delle asserzioni originarie, la cui IMMEDIATEZZA potrebbe essere attinta unicamente per via della mediazione sperimentata. Ma in qual modo la mediazione può essere sperimentata affinché le asserzioni non presuppongano la logica e pur possano essere ravvisate come vere? Una volta acquisite tali premesse, infatti, la dinamica logistica ("il meccanismo logistico") funziona agevolmente, essendo un dedurre che non esige nulla che non appartenga al proprio automatismo (ovvero la propria meccanizzazione dello spirito o dell'io). Ma il problema è appunto il «cominciamento». Se questo è ignorato, non c'è da preoccuparsi del problema solipsistico, anche se tale problema c'è, perché solo dal punto di vista del pensare originario, perciò inafferrabile alla semantica, può esistere problema di interiore comunicabilità e di valore della soggettività.
Il cominciamento è il pensare nel suo IMMEDIATO darsi, o pensiero puro: a cui si deve la MEDIAZIONE stessa, anche quella che tende a organizzarsi nell'esclusivistica e perciò dogmatica determinazione formale. Il cominciamento è appunto il logos, senza cui non è possibile logica; ogni sistema formale, malgrado la rigorosa organicità, è un coefficiente d'avviamento dell'umanità all'ottusità esatta: che tutto sa tradurre in discorso logico, senza afferrare un infinitesimo di realtà. Un esempio della disarmante ingenuità dei logico-analisti è la famosa polemica Schrödinger-Carnap circa la sostenibilità dell'ANTISOLIPSISMO: polemica considerata un evento indicativo dell'evoluzione della filosofia analitica (Azz! Se la mentano di non lamentarsi abbastanza! Masochismo? Sadismo? Testadicazzismo? Eppure così va il mondo dei gregari). Con coerenza fisicalista, lo Schrödinger giunse ad affermare l'impossibilità di stabilire l'omologia delle esperienze soggettive riguardo al percepire sensorio. Non potrà mai essere accertato, egli disse, che la percezione che un individuo ha del colore rosso sia identica a quella di un altro che affermi di vedere un simile colore: da qui il limite della comunicabilità dell'esperienza e la ragione del solipsismo. Conclusione, questa, che allarmò il mondo dei metodologi e dei filosofi della scienza, tra i quali uno dei più agguerriti, Carnap, sorto "coraggiosamente" (le virgolette vogiono indicare che anche Carnap pensava per astrazione e pre-giudizi, cioè in modo astratto) a difendere la posizione antisolipsistica e l'oggettività cognitiva dell'esperienza fisica, con un'ingegnosissima operazione logico-analitica riuscì a mostrare la poca fondatezza dell'affermazione di Schrödinger e la consistenza della concezione antisolipsistica, sulla base dell'omologia delle rappresentazioni nell'espressione linguistica di diversi soggetti rispetto alla stessa percezione del rosso (come dire: "Ehi, Schrödinger, guarda che il vino rosso è rosso e il vino biano è bianco per tutti", oppure: "Garda che se scorreggi, puzzi per tutti"). Sembrò così che l'analisi di Carnap rimettesse, entro certi limiti, le cose a posto, e l'episodio passò alla storia della moderna logica deduttiva; ma la realtà fu ed è che quell'episodio rimane un segno delle argillose fondamenta dell'edificio logico-analitico, 1) perché, date le premesse dell'empirismo logico, una serie di proposizioni non può dimostrare, fuori della sua funzione linguistica, qualcosa che non sia oggettiva esperienza (nessuno infatti può dimostrare di percepire la percezione di un altro: altrimenti si può giungere, dimenticando l'assunto empiristico, a una «prova linguistica dell'esistenza di Dio», in base al fatto che talune classi di individui in determinati luoghi, o in base a determinate percezioni, possono affermare di essere in comunione con il Divino); 2) perché la questione della modalità ricettiva del percepire chiama in causa il soggetto della coscienza, cioè l'io, e perciò è metafisica soggettiva (a lato di quella oggettiva in quanto tutti indicano concretamente sé stessi con il pronome "io", in quanto si percepiscono tutti come degli "io"); 3) perché in base alle situazioni 1) e 2) al pensare logico-matematico non è consentito dimostrare o tentare di dimostrare un fatto, grazie al quale non c'è motivo alcuno di dubitarne (se io dico "io" è un fatto; se io dico "il mio cervello" o "il mio cuore" o "l'anima mia", ecc., è un ALTRO fatto e viceversa); 4°) perché nessuno degli empirico-logici sembrò e sembra avere consapevolezza delle situazioni 1), 2) e 3).
Buongiorno, volevo chiederti perché si trova nei libri che l'equazione di Schrodinger non è integrabile se non numericamente quando tu invece l'hai ricavata proprio a partire da un suo integrale ?
Credo che tu intenda “risolverla”. In questo video non l’ho risolta.
Risolverò in futuri video l’equazione per i casi più semplici. Per quelli più difficili è risolvibile solo numericamente.
😀😁😂🤣😀😁😂🤣