Stanno uccidendo la Musica (ragionamenti su streaming, major e autostrade digitali)

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  • เผยแพร่เมื่อ 30 มิ.ย. 2024
  • Chi paga davvero per la musica? Marco Lincetto (Velut Luna) svela i retroscena del reale cambiamento in atto nel mondo della discografia. Come può mantenersi attivo un comparto che dà (dava) lavoro a moltissime figure professionali se i guadagni sono prossimi allo zero e il potere (e la vera capacità di guidare il mercato) è in mano a pochissimi, i quali tra l'altro possiedono la proprietà e hanno il controllo delle "autostrade digitali"?
    Quali sono i veri guadagni derivanti dallo streaming?
    Quali le conseguenze culturali profonde che questo mercato in declino potrebbe causare?
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ความคิดเห็น • 195

  • @sebastianocassetta7272
    @sebastianocassetta7272 2 ปีที่แล้ว

    Signor Marco ho 76 anni e sono un suo ammiratore ed ogni tanto la seguo e compro qualche suo disco. Ho una saletta dove posso gioire della musica che mi piace e come la capisco. Il discorso ci porterebbe molto lontano ma non voglio essere lungo xke ho colto tutta la sua amarezza ma anch'io ho il cuore colmo di cio' pero' ho fiducia nell'intelligenza umana. AUGURI e grazie

  • @ilMonta66
    @ilMonta66 3 ปีที่แล้ว +10

    Ci mancava solo il finale a lutto... accidenti Marco, è molto peggio di come immaginassi anche solo lontanamente! Da quest’anno sono abbonato a Qobuz e mi sentivo in “regola” ma certo non avrei mai creduto che manco vi pagassero un tozzo di pane. Nemmeno un mendicante accetterebbe un cent! Che schifo. Questa società è marcia e il mondo del lavoro, non solo il tuo, va a rotoli. Forse ora mi spiego perché vendi i files hd solo su hdtracks, probabilmente perché avrai un trattamento accettabile. Mi spiace aver appreso questa informazione ma finalmente qualcuno che parla chiaro! Ps, io faccio parte di quei piccoli negozianti fagocitati dai supermercati trent’anni fa, quindi capisco lo sconforto. Ti stimo per la schiettezza e per la proprietà di linguaggio. Grazie

  • @robertobrunetti6502
    @robertobrunetti6502 3 ปีที่แล้ว +18

    Non solo non fa una grinza il discorso di Lincetto, ma dalla musica si allarga a tutto il resto dell' economia.

  • @massimilianobelusini5074
    @massimilianobelusini5074 3 ปีที่แล้ว +9

    Hai perfettamente ragione...aggiungerei anche il fatto che non ci saranno piu nemmeno quegli addetti ai lavori di qui parlavi in quando percepire 1/1000 di € oltra ad essere deprimente porta ad arrendersi ed a costruire “musica” tipo quella porcheria inascoltabile e tutta uguale che oggi ci viene prposta...e da appassionato di alta fedelta’ purttroppo noto anche una scarsissima quantita’ di apparecchi da trovare sul mercato.
    Questo perche’ vogliono far credere ai ragazzi che si avvicinano al mondo dell’ arte musicale che e’ possibile ottenere un bel suono con quelle lattine di coca cola che ci spacciano come casse amplificate.
    Scusate lo sfogo ma lo vedo in prima persona e questo mi avvilisce e non capisco come si faccia a non accorgersi di tutto questo.
    Grazie del tempo che mi avete dedicato.

  • @unarobot3667
    @unarobot3667 3 ปีที่แล้ว +34

    Esistono realtà, come Bandcamp, che permettono agli acquirenti di avere (nella maggior parte dei casi) il supporto fisico e i files digitali compresi nel prezzo(insieme alla possibilità di ascoltare in streaming illimitato gli acquisti fatti). La piattaforma trattiene il 15%, e tutto il resto rimane all'artista o all'etichetta. Inoltre, permette agli artisti, di effettuare raccolte di fondi, per permettere agli stessi di poter stampare un disco, se raggiungono una somma minima (che generalmente è intorno ai 4000$). Di fatto dando la possibilità a chi segue un'artista di poterlo supportare. E di avere in "cambio" qualcosa di fisico. O un disco, o un CD, una musicassetta (che è più un simbolo) o semplicemente una maglietta. Lo streaming, tipo Spotify, a oggi è ancora (dopo anni) un modello di mercato che: non rende né all'azienda stessa, né agli artisti. Basti vedere i loro bilanci, che sono sempre in perdita.
    Ci auguriamo tutti che i modelli vincenti non siano Spotify & co. Ma qualcosa di più sostenibile.

    • @stefanogarbuglia
      @stefanogarbuglia ปีที่แล้ว +1

      Bandcamp è una figata, oltre al fatto che ci si trova di tutto e hanno un'apparato curatoriale molto interessante

    • @aldomaddalena594
      @aldomaddalena594 ปีที่แล้ว

      Sarà sostenibile quando avranno una proposta più limitata. Ergo, molta musica semplicemente sparirà. Cosa che già è realtà coi film.

  • @marcostefanoboietti6013
    @marcostefanoboietti6013 ปีที่แล้ว

    Grazie per aver fatto chiara luce su questo fenomeno legato ad una miriade di connessioni 🌿

  • @pippopippacchio9976
    @pippopippacchio9976 3 ปีที่แล้ว +2

    Condivido al 100%. Il vero problema è che la buona musica non la ascolta quasi più nessuno. E, come chi ama la letteratura compra libri e non ebook, chi ama la musica compra i CD e non la musica liquida. È l'imbarbarimento culturale che ha portato a questo. Purtroppo tutto questo è irreversibile. Vedo con raccapriccio che Yamaha, la più grande produttrice di strumenti musicali e attrezzature per la produzione e riproduzione, ha dismesso (come già per i lettori Blu-ray) i lettori CD; è rimasto solo il modello più economico. Anche per i studio monitor sono rimasti i modelli della linea economica. ☹️

  • @enricodriusso3353
    @enricodriusso3353 3 ปีที่แล้ว +1

    Non solo mi hai convinto, ma ti ringrazio anche per aver contribuito a far rinascere in me la passione per la musica di qualità.

  • @paolocaiti3616
    @paolocaiti3616 3 ปีที่แล้ว +2

    Mi sono permesso di condividere questo video, in primis perché lo condivido al 100%. Io sono fruitore di musica in svariati modi, anche in streaming, ma quando posso compro la musica, i supporti, anche LP se posso, per sostenere i musicisti e tutta la macchina che c'è dietro.
    Purtroppo sono anni che assistiamo alla morte della musica...

  • @andyrock833
    @andyrock833 3 ปีที่แล้ว +9

    Ho passato tanto tempo della mia vita dentro quegli inutili luoghi chiamati negozi, dove ho comperato un robusto numero di inutili e ingombranti supporti per ascoltare a musica. Posti dove ho incontrato tante persone e dove sono nate amicizie, ma anche amori, vacanze e storie di vita inimmaginabili. Certo erano altri anni, e per evitare di sembrare un vecchio nostalgico eviterò di parlare di wooddstock e dei festival pop nostrani. Alcune cose sentite in questi ultimi anni mi hanno divertito molto, come quella ragazza che ha definito diseducativo Jimi Hendrix che spacca la chitarra ! O più recentemente quel tizio che "viaggia" anche lui da queste parti e da consigli su come produrre musica, che annunciava una grande conquista per l'umanità: il primo prodotto musicale di successo interamente fatto in casa ! Che rappresenterebbe la libertà della musica e la sconfitta delle case discografiche, che non potranno più imporci le loro idee sulle nostre produzioni ! Evidentemente non ha mai sentito freak out di Frank Zappa o i primi dischi di Battiato e molti altri artisti che hanno avuto libertà creative a volte addirittura esagerate ! Ci sarebbe molto altro da dire, ma evito di annoiarvi ulteriormente . Tutto questo c'entra qualcosa con questo video ? Io credo di si, ma può darsi che mi stia sbagliando. Saluti a tutti.

  • @danielebazzani
    @danielebazzani ปีที่แล้ว

    Mi fa piacere finalmente sentire qualcuno che dice quello che io ho iniziato a dire dieci anni fa, la prima volta che ho visto Spotify sul computer di un amico mi si è gelato il sangue. La conclusione non poteva altro che essere questa. Prima con €10 si comprava un disco adesso con la stessa cifra si ascoltano tutti i dischi del pianeta. Se qualcuno ha visto, nella storia dell'uomo, una svalutazione simile può scriverlo qui sotto.

    • @carlocondoluci574
      @carlocondoluci574 ปีที่แล้ว

      sarebbe interessante se dessero più soldi ai musicisti e collaboratori. E' la mentalità che è sbagliata

  • @giuseppecuscito4509
    @giuseppecuscito4509 3 ปีที่แล้ว +2

    sono pienamente d'accordo, personalmente non ascolto nulla se non è cd o vinile acquistati in originale e non faro mai abbonamenti a queste piattaforme che trasmettono musica, perchè c'è una grande differenza tra ascoltare musica e sentire musica 👍👍👍

  • @voceclassicatv
    @voceclassicatv 3 ปีที่แล้ว +2

    Intervento interessantissimo, mi ha acceso un sacco di considerazioni che per ovvi motivi di spazio non posto qui , ma scriverò qualcosa da qualche parte, sicuramente. Bravissimo.

  • @robertolischetti
    @robertolischetti ปีที่แล้ว

    Ho migliaia di dischi sempre comperati,quello che lei sta sostenendo l'ho sempre sostenuto anch'io. Purtroppo la gente non si è mai posta domande,purtropoo siamo arrivati a questo punto!Certo che ascolto in stremig alcune cose,lo faccio e poi mi precipito da Carù e spendo i soldini per le mie cose,mai niente è gratuito a questo mondo purtroppo con steming non si produrrà più niente,oggi siamo al telefonino e si ascolta da cesso altro che hi-fi e altre cose,mi consola il fatto che ho 74 anni e ho vissuto una vita piena di valori e soddisfazioni!!😪

  • @daniryoko
    @daniryoko 3 ปีที่แล้ว +13

    Io cq, non ho nessun abbonamento. Compro ancora i cd, pochi.....ma li compro.

  • @mauroagu8551
    @mauroagu8551 2 ปีที่แล้ว

    Buona sera... Come sempre ho ascoltato con interesse e attenzione il suo intervento e pur occupandomi di tutt'altro mi trovo nella sua stessa situazione e infinita tristezza! Condivido ogni sua singola parola e non capisco come molte anzi la maggior parte delle persone non abbia ancora capito questo squallido gioco al peggio del peggio! La ringrazio infinitamente per le sue dirette che mi riempiono sempre il cuore! Grazie davvero tanto

  • @AntonyRosano
    @AntonyRosano 3 ปีที่แล้ว

    👏👏👏👏 Siamo fratelli in questo pensiero, massima stima, un saluto!

  • @themisterdtube
    @themisterdtube 3 ปีที่แล้ว +11

    Molto interessante, ma non sarei così pessimista. Personalmente considero lo streaming come un passaggio radiofonico, utile per conoscere qualcosa di nuovo, ma non del tutto appagante.
    Il vero appagamento lo ottengo con il supporto fisico (vinile o CD) da ascoltare con apparecchiature adeguate in ambiente adeguato. Credo che la qualità non sempre ottimale della dotazione audio di dispositivi connessi alla Rete costituirà la salvezza delle apparecchiature Hi-Fi con relativi supporti fisici. Tutto sta nel farle conoscere ed apprezzare, poi lo stupore verso il bel suono farà il resto! :-)

  • @mmguitar7490
    @mmguitar7490 3 ปีที่แล้ว

    Non sono tra gli addetti ai lavori
    Sono solo un amante della musica
    e nella mia semplicità sono riuscito a cogliere il messaggio.
    Più in generale dovremmo riflettere sempre quando i contenuti ma anche gli oggetti ci vengono quasi "regalati".
    È un vero piacere ascoltarla😊

  • @cristinamancini6335
    @cristinamancini6335 3 ปีที่แล้ว +6

    Ho 70 anni (la ragazza della foto è mia figlia), mi sono appassionato di musica e di HiFi da quando ero ragazzo. Ancora oggi provo una forte emozione quando tolgo il cellofan di un vinile o di un CD e non vedo l'ora di ascoltare la qualità dell'incisione e naturalmente anche il contenuto. Credo che i giovani di oggi queste emozioni non sono in grado di apprezzarle. Peccato.

    • @eddiesol57
      @eddiesol57 3 ปีที่แล้ว +1

      Si peccato. Peccato anche che oggi un vinile nuovo vada dai 28 ai 35 euro (i singoli distribuiti su 2 lp) rendendolo proibitivo a un pubblico giovane, ma credimi anche più anziano. Per non parlare dell'usato dove vengono richieste cifre assurde per giustificare edizioni e annate che comunque all'ascolto il più delle volte deludono per i troppi click. Gran supporto, bello e romantico, ma il revival del vinile ha creato dei mostri.

    • @fabioalberti2120
      @fabioalberti2120 3 ปีที่แล้ว

      Il prezzo alto è dovuto ai numeri limitati di vendita, ma si trovano facilmente anche CD a 10 euro che ritengo un prezzo più che ragionevole. Sul discorso che i costi elevati allontano i giovani non ci credo. Semplicemente non interessa l'hifi. Quando avevo pochi soldi mi compravo 6/7 dischi all'anno e me li riascoltato più volte. Oggi ne ho 300 e potrei anche smettere di comprarne e spendere.

  • @grocheo1
    @grocheo1 3 ปีที่แล้ว

    Grazie per questo prezioso contenuto.

  • @stefanoroveda2821
    @stefanoroveda2821 3 ปีที่แล้ว +1

    Condivido al 100% complimenti per l'argomento trattato !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  • @giancarlotonelli400
    @giancarlotonelli400 3 ปีที่แล้ว +1

    Come per tutte le cose quando si scopre qualcosa quel qualcosa può essere una grande possibilità oppure diventare strumento per far danni o peggio di morte. Sono abbonato a Spotify, da quasi due anni, le devo dire che è per me un grandissimo strumento, non tanto per ascoltare la musica ad alta definizione (che Spotify non trasmette) quanto piuttosto per sentire se una determinata opera musicale mi piace oppure no. Uso questo strumento per orientarmi, per avere la possibilità di non dovermi pentire per un acquisto. Grazie a Spotify ho ricominciato a comperare vinili e CD. E questo a me sembra interessante. La ringrazio per i suoi preziosi video sempre assolutamente preziosi ed estremamente condivisi. Buona vita.

  • @floshi6519
    @floshi6519 3 ปีที่แล้ว

    Grazie per i tuoi video. Ci piaci così, filosofo.

  • @AlbertWhiteOWL31
    @AlbertWhiteOWL31 3 ปีที่แล้ว

    Molto daccordo!

  • @indiebar
    @indiebar 3 ปีที่แล้ว

    Grandissima analisi che condivido in toto e sottoscrivo

  • @gianandreaxodo2240
    @gianandreaxodo2240 3 ปีที่แล้ว

    Bel canale complimenti davvero per la professionalità e competenza. Nel mio piccolo preferisco ascoltare in supporti ma ascolto anche Spotify. Se posso consigliare c'è un altro tipo di piattaforma ovvero Bandcamp.

  • @massimilianoghezzo3497
    @massimilianoghezzo3497 3 ปีที่แล้ว +4

    Hai messo sul tavolo un problema trascurato, ma non trascurabile. Proponi delle riflessioni importanti, necessarie, ma credo poco seguite e pochissimo condivise. È chiaro che fine faremo, non solo come appassionati di musica, ma come appassionati di vita. Sembra quasi che siamo interessati più a sopravvivere che a vivere veramente. Sei partito dalla musica, ma potremmo allargare orizzonte e cimiteri. Grazie per avermi aiutato a capire alcune cose che mi erano sconosciute. Vorrei solidarizzare con te, servirebbe?

    • @carlocondoluci574
      @carlocondoluci574 ปีที่แล้ว

      ma dai!!!! non siamo noi che siamo appassionati di sopravivenza, un tempo eravamo ottimisti.
      Per il momemto, spero, ci hanno fregato.

  • @giovannibrunelli6370
    @giovannibrunelli6370 3 ปีที่แล้ว +1

    La ringrazio per la citazione e per i toni educati usati. Sull'aspetto dei compensi, come da intervento originario del resto, non posso che condividere considerazioni e preoccupazioni e ritengo sia il principale (unico?) argomento meritevole di opportuna analisi, come lei ha egregiamente fatto. La mia umile opinione di musicofilo, che per hobby suona e "produce" musica, è che le cose cambiano, e sempre più velocemente. Faccio un esempio, mio padre, e mio nonno prima di lui, avevano una tipografia. Negli anni '90, all' avvento dei personal computer, l'attività divenne improvvisamente obsoleta ed insostenibile se non a fronte di ingenti investimenti che una piccola realtà non avrebbe mai potuto permettersi. I clienti cominciarono "a fare da se" e nel giro di pochi anni la tipografia chiuse, nonostante l'esperienza, il mestiere e il gusto per un lavoro artigianale ben fatto. Imparai che il progresso e le nuove tecnologie sono inarrestabili ed è totalmente inutile opporsi, puoi solo adeguarti o soccombere. Nella musica penso sia uguale, gli introiti per le "vendite" sono pochi? Per trattare le percentuali è troppo tardi o non è possibile? Pensare ad altro, concerti, merchandising, sfruttamento dei social, approfittare, in buona sostanza, della visibilità che potenzialmente il raggiungimento di una platea enormemente più vasta può dare. Poi sono solo le mie opinioni, non escludo anche errate.
    Cordialmente.

  • @anonimo6603
    @anonimo6603 ปีที่แล้ว

    Ricordiamo dei punti importanti:
    1) a fine mese dopo un abbonamento in mano non si ha più niente.
    2) non siamo più noi a decidere cosa ascoltare, ma cerchiamo fra quelle che ci mettono a disposizione da ascoltare.

  • @maurinocascio
    @maurinocascio 3 ปีที่แล้ว +4

    Sicuramente la cosa più semplice è non concedere le registrazione alle piattaforme digitali on line

  • @antoniomori784
    @antoniomori784 3 ปีที่แล้ว +2

    Spero che questo scempio non avvenga. Spero che i nostri figli aprino gli occhi e rendino il loro futuro migliore del nostro.
    L'arte non può morire, è un mestiere antico come il mondo, se l'uomo smetterà di creare, smetterà di vivere e sarà la fine.
    Ma voglio essere ottimista perché il pessimismo non porta da nessuna parte.
    Mi torna in mente il periodo dell'avvento del digitale, quando tutti davano x scontato la morte del vinile e dell'analogico. Ma grazie a Dio ciò non è avvenuto grazie all'intelligenza di tanta gente che ha dato decisamente importanza alla propria passione.

  • @andreapolmonari3953
    @andreapolmonari3953 ปีที่แล้ว

    Marco, sono perfettamente d'accordo con te.... e il problema che descrivi purtroppo non esiste solo in campo musicale

  • @edsavage6214
    @edsavage6214 3 ปีที่แล้ว

    Mi ritrovo moltissimo nelle parole di Lincetto, a tratti poetiche "i padroni del vapore", scappa la lacrimuccia XD Comunque si ci stiamo facendo soffocare da tutto questo "comfort e progresso", come si suol dire ci e' scappata un po' di mano la situazione... Non so quante generazioni nella storia dell'umanita' si siano trovate a vivere cosi' tanti cambiamenti nell'arco della loro vita. Ormai ogni nuova tecnologia stravolge il mondo sempre di piu', non facciamo in tempo ad abituarci a un sistema che subito ce n'e' uno nuovo ecc ecc. E sono pienamente d'accordo che la cosa piu' triste e' vedere persone che si reputano intelligenti ammaliate esattamente come previsto dai "padroni del vapore"...

  • @TheVinnie3
    @TheVinnie3 3 ปีที่แล้ว

    Non penso che un vero appassionato di musica( in quanto arte) si riduca solo all' ascolto di musica in streaming. Io la musica l' ho sempre comprata, prima negli anni 80 con i vinili, e poi con i cd, è penso che finché ci sarà modo di continuare ad emozionarmi anche già nel comprarla, io lo farò. È questo che fa la differenza nell' essere un vero appassionato. Ciao. Ti seguo sempre!

  • @cristianlazzarini9565
    @cristianlazzarini9565 3 ปีที่แล้ว

    Standing ovation, Sig. Lincetto. Si potrebbe approfondire ancor di più sul motivo per cui siamo arrivati a questo livello di atomizzazione del contenuto musicale. Di come non si apprezzano più le caratteristiche analogiche legate al supporto non solo dal punto di vista fisico la di tutto ciò che ci sta dietro fino al momento in cui di rimuove il cellophane e fino a quando si chiude lo sportellino del CD player o si abbassa lo stilo sul primo solco... È l'artista che traccia il solco,ma è l'appassionato che lo difende.

  • @renatofrancescotti9196
    @renatofrancescotti9196 3 ปีที่แล้ว +1

    Non ci sono scappatoie, con questa situazione si puo' solo finaziare poca e pessima musica ancora per un po' di tempo poi chissa'
    In parile povere sta per finire un' era.
    Complimenti al progresso!

  • @francescopiccini4915
    @francescopiccini4915 3 ปีที่แล้ว

    Condivido pienamente. Io lavoro spesso con i produttori / ingegneri del suono perché sono un accordatore della Steinway & Sons in Germania. Tutti siamo preoccupati...

  • @frabuc3171
    @frabuc3171 3 ปีที่แล้ว

    Prima di tutto complimenti, sempre, per i video. Interessantissimo. Condivido la sua amarezza di fondo rispetto al mondo della musica e cultura. Ma Velut Luna rimarrà una eccellenza “high end”, come si dice. Il ragionamento vale anche in altri campi. Per esempio quella della editoria del libro. Da semplice fruitore di cultura non vedo così nero. Compro ancora libri di una certa fattura. E anche dischi. Ho anche un abbonamento di musica liquida e concordo con chi dice nei commenti che è da considerarsi più alla stregua della radio di una volta. Molto comodo per selezionare poi quello che di valido esce sul mercato. Insieme ad altri strumenti (recensioni ecc.). Abbasso il pessimismo e con un certo grado di adattamento / innovazione la “cultura” e “il buon prodotto” non hanno mai perso.

  • @GreenHoleSun
    @GreenHoleSun 3 ปีที่แล้ว +6

    Il discorso non fa una grinza, aggiungo solo un paio di cose che secondo me hanno contribuito grandemente allo stato di fatto in cui ci troviamo:
    1) la gente (termine oltremodo generico ma non mi viene niente di meglio) non concepisce piu' l'idea di pagare per cose immateriali e astratte ...tantomeno per cose di facile reperibilita' e considerate non necessarie. Se poi parliamo addirittura di "cultura", figuriamoci, il valore percepito qui in Italia e' sottozero, probabilmente perche' i nostri progenitori ne hanno accumulata troppa. Questa e' la ragione per cui io sono contrario ad iniziative tanto in voga tipo "musei gratis": se una cosa non si paga, nel pensiero dominante, significa che non ha valore. Che e' precisamente il concetto che stiamo passando alle nuove generazioni: la cultura non ha valore.
    2) la situazione attuale della distribuzione musicale "fisica" io la riassumo con un semplice dato di fatto: nella mia citta' (capoluogo di regione) e' rimasto un solo negozio di dischi, che peraltro al 99% non ha i cd che mi interessano. Certo li posso ordinare...con un po' di fortuna e se il negoziante si degna riesco ad averli, a caro prezzo, in 15 giorni dal magazzino. Certo c' e' un altro sistema molto piu' comodo e meno costoso:Amazon...ma qui si cade dalla padella alla brace.
    Alla fine anch'io mi ascolto tidal, che almeno dovrebbe pagare i musicisti un po' di piu' rispetto ai diretti concorrenti (magari 2 millesimi di euro anziche' 1 a click...)
    Mi scuso se mi sono dilungato oltremodo.

    • @marcomeneguzzo600
      @marcomeneguzzo600 3 ปีที่แล้ว

      anche da me c'è una situazione simile come negozio di dischi. Però vado la a comprarli lo stesso, tranne qualche volta su Amazon. Così almeno la musica la ottengo comunque comprando il fisico. Io ho anche Apple Music, che sicuramente non giova, però la sfrutto soprattutto per conoscere nuovi musicisti. Così se mi piacciono compro i loro dischi. Inoltre aggiungo che tanti che non comprano sono giovani. che purtroppo vanno avanti con la credenza dello streaming come futuro e fisico come medioevo.

  • @salvatorepuglisi2465
    @salvatorepuglisi2465 3 ปีที่แล้ว

    hai perfettamente ragione...stesso discorso per i film in alta definizione...

  • @Giuseppedemarco5423
    @Giuseppedemarco5423 3 ปีที่แล้ว

    HO parlato di queste cose in un ottica "aggregata"cioè estendendo questa logica a tutto quanto ha rappresentato la nostra vita i nostri beni e i nostri consumi nei forum audiofili in particolare VHF poi diventato Melius ,molti ma molti anni fa eravamo nel 2011 ,dicevo come la finanziarizzazione dell'economia avesse innescato un processo di autodistruzione di tutto,peccato che tranne pochissime eccezioni ho incontrato solo persone che volevano giocare a chi piscia più lontano ,con tanta saccenza e arroganza.Ho lasciato quelle frequentazioni ,ricordo che anche tu marco poco prima di me dichiarasti di non voler più partecipare ,commentai la tua decisione come una grave perdita per tutti gli appassionati,tra l'ilarità dei beoti.Oggi comprendo che facemmo la scelta giusta.Grazie per i tuoi video sempre molto gradevoli puntuali ed interessanti.Spero di rivederti al più presto a Napoli ....

  • @dariogambi
    @dariogambi 3 ปีที่แล้ว +1

    Personalmente sono convinto che qualsiasi operatore economico, risponde alla domanda. Se la domanda chiede musica di qualità nascerà un operatore che venderà musica di qualità. Non credo che in un mercato mondiale ed interconnesso possa nascere un monopolista di quel genere. Non esiste nemmeno nei mercati più redditivi. Il tema è che la domanda ha tendenza verso il basso, quindi il tema è di educazione musicale, più che di mercato. Quando i musicisti non vivranno più a causa di intermet, ci sarà la quasi sola musica a pagamento su internet, tranne i passaggi come avveniva in radio.
    Forse io non pago i giornali quando voglio approfondimento? Sono abbonato a riviste online e pago i miei 100 euro all'anno.
    Quello musicale è un mercato che deve ancora trovare il suo break-even ma non morirà di certo. È un bisogno umano primordiale.

  • @supercolli
    @supercolli 3 ปีที่แล้ว

    Amen

  • @daniele6825
    @daniele6825 3 ปีที่แล้ว

    Sempre comprato dischi, da quando ho 15 anni, anzi forse conviene fare scorte prima che scompaia tutto, grazie Marco per le informazioni👍

  • @dinofreddi3679
    @dinofreddi3679 3 ปีที่แล้ว

    Concetto chiarissimo, io personalmente essendo appassionato di "bel suono"non ho mai abbandonato ne vinile ne il cd e non ho mai sottoscritto abbonamenti streeming. Questa può essere una risoluzione al problema ma diversamente cosa si può fare?

  • @beladream
    @beladream 3 ปีที่แล้ว +2

    Stanno facendo la stessa cosa anche con le riviste o quotidiani dove le si può trovare tutte insieme di ogni genere in un applicazione, ad un modico prezzo di abbonamento.... è già successo con i film (vi ricordate i video nolo?). purtroppo siamo nell'epoca del tutto e subito, dove la quantità fa da padrona, ma soprattutto la velocità di fruizione. Bisogna in tutti i modi tutelare l'arte gli artisti i produttori e la qualità. Io spero e voglio essere ottimista, che possano coesistere entrambe in futuro perché non c'è rivista o libro digitale che possa sostituire il piacere di sfogliare la carta, così come non c'è musica liquida che possa sostituire il piacere di maneggiare un CD o vinile per ascoltare con tutti e cinque i sensi.

  • @Aler43
    @Aler43 3 ปีที่แล้ว

    Ok, il quadro è chiaro. Lei vede qualche possibile soluzione per evitare questo declino?

  • @vincenzospezzano6912
    @vincenzospezzano6912 3 ปีที่แล้ว +1

    Ho sempre comprato audiocassette (una volta), LP e poi CD e di nuovo LP, qualche volta mp3 o musica in qualche formato più professionale. Una cosa è certa, continuerò a comprare CD e LP fin quando ce ne saranno. Un'altra cosa che ho sempre fatto volentieri è acquistare CD o LP di musicisti e band poco noti in occasione dei loro concerti o durante dei festival; ottimo modo questo per sostenere la musica indipendente e artisti che non vogliono farsi fagocitare dal sistema. Purtroppo la "pandemia" ha posto fine a queste manifestazioni e ora non si ha più occasione per fare acquisti di questo tipo. Credo, comunque, che la creatività umana è inarrestabile nonostante tutti i tentativi di "uniformizzazione".

  • @thekawaz750
    @thekawaz750 3 ปีที่แล้ว +1

    Uso Tidal per ascoltare gruppi che non conosco o che conosco poco, se poi mi piacciono compro sempre il vinile... raramente il cd o sacd. La musica in streaming mi è utile quando non ho voglia di cercare dischi nella mia collezione, o magari ho poco tempo da dedicare all'ascolto.

  • @alessiodom
    @alessiodom 3 ปีที่แล้ว

    Grazie per il video le parole....il pensiero!! Io la mia musica devo possederla!!! È mia!

  • @italoolivatamburello3149
    @italoolivatamburello3149 3 ปีที่แล้ว

    Perfetta

  • @emanuelepampana4125
    @emanuelepampana4125 2 ปีที่แล้ว

    Condivido in pieno il problema, non sarebbe possibile, per arginare i danni, riuscire a contrattare dei prezzi più remunerativi?
    Pensavo a Costituire, ad esempio, una serie di gruppi sindacali formati da artisti e case discografiche.

  • @federicoscquizzato8359
    @federicoscquizzato8359 3 ปีที่แล้ว

    Io ho sempre acquistato CD fisici e/o musica iTunes Store e continueró a farlo per tutta la vita.
    Quando guardo i miei CD, ho qualcosa tra la mani, passione per l'artista o band che amo e non canzoni online aggiunte a playlist di piattaforme streaming che di fatto non "possiedo" e che scordano nel vuoto da un giorno ad un altro.

  • @persichettialfredo3110
    @persichettialfredo3110 3 ปีที่แล้ว

    mi ha rattristato la giornata.personalmente preferisco sempre il supporto fisico che mi emoziona di piu della musica liquida.

  • @magrosi65
    @magrosi65 3 ปีที่แล้ว +4

    Probabilmente sono troppo stupido per capire, ma sta cosa mi sfugge: se per chi produce musica (dal musicista al discografico) le piattaforme di streaming non sono minimamente remunerative, com'e' che TUTTI (salvo rarissime eccezioni) sono puntualmente presenti su tali piattaforme? Non dovrebbero essere proprio loro i primi a boicottare? Forse non ho capito una clava, non sarebbe la prima volta... ;-)

    • @fernyb3738
      @fernyb3738 3 ปีที่แล้ว

      penso che sono costretti, meglio quel millesimo di niente.

  • @robertodellepiane9095
    @robertodellepiane9095 3 ปีที่แล้ว +1

    Quando accedo per curiosità a qualche sito di streaming tipo Spotify mi sconcerta il numero, milioni di files, a cui si possono avere accesso, ho detto files e non musica a proposito, la maggiorparte roba che durerà una settimana per essere dimenticata per sempre, mi viene in mente ciò che Baricco fa dire al pianista sull'oceano, per lui il mondo era troppo grande, invece la nave aveva un'inizio ed una fine come la tastiera del pianoforte, e lui la tastiera la conosceva bene come un cultore della musica conosce le proprie collezioni... chissà dove andremo a finire...

  • @giuseppesputore5786
    @giuseppesputore5786 3 ปีที่แล้ว +1

    Buonasera. Sono assolutamente d'accordo con tutto. Di questo passo nessuno produrrà musica, a meno di farlo come hobby e gratis. Ma ho una domanda: ma tutto il mondo della musica dov'era quando è cominciata questa svendita? È come se un datore di lavoro mi facesse lavorare gratis.....lotta di classe? Sciopero? Boh, non mi sembra che nessuno si sia mosso...........io sono uno di quelli che è rimasto al cd ben inciso.....

  • @vincenzosarcina8809
    @vincenzosarcina8809 3 ปีที่แล้ว

    Sono d'accordo bisogna andare alla ricerca della qualità perché la musica è emozione

  • @piercaramel3103
    @piercaramel3103 3 ปีที่แล้ว +2

    Anche per la musica e l'arte in genere "il sistema" ha adottato la tecnica della Rana Bollita....e ci ha portato al capolinea

  • @marcellodenapoli7292
    @marcellodenapoli7292 3 ปีที่แล้ว +1

    Caro Marco,
    anche qui, nel nostro amato mondo della Musica, assistiamo al massacro della cultura, dei contenuti, delle idee, del talento, del libero pensiero, etc. etc. ad opera della globalizzazione e della grande distribuzione. Hai perfettamente ragione: tanta gente, anche di alto profilo culturale, ritiene che il futuro della Musica riprodotta veda la totale e definitiva scomparsa dei supporti fisici, con le aberranti conseguenze di cui parlavi. Beh, sappi che per fortuna non tutti la pensano così...io per primo! Detesto la musica "liquida" in tutte le sue espressioni, dal software all'hardware: vedere un PC "troneggiare" al posto di un giradischi per me è eresia! Impossibile per me rinunciare al "solido" supporto da ricercare, acquistare, collezionare, ascoltare, maneggiare, suggerire all'amico, o magari scoprire grazie ai suggerimenti del mio vecchio negoziante fornitore (o spacciatore, come lo chiamo scherzosamente...). Sono così convinto ed entusiasta dell'intrinseca superiorità del supporto fisico, dei suoi contenuti (leggere le note dei vecchi LP o dei CD di Musica classica è come leggere un libro di storia), che due anni fa ho acquistato un lettore cd/sacd di alta gamma, follemente svenduto dal vecchio proprietario anch'egli ammaliato dallo streaming....😱
    E come me c'è tanta gente che continua a ragionare con la propria testa, animata dalla ricerca del bello, dell'armonia, di tutto ciò che è positività, per vivere bene, migliorandosi e migliorando chi le sta attorno...
    Io non mollo, Marco, anzi! E nel mio piccolo combatto contro la sopraffazione del libero pensiero nei mille aspetti della vita, suggerendo ai miei cari a guardare meno la TV (o certa TV.. ) ed a leggere di più, ad ascoltare la vera Musica, a frequentare i, pochi, negozi di dischi, ad andare a teatro ed ai concerti...
    Io non mollo! E non mollare neppure tu, Marco! Un abbraccio

  • @michaelpuchberg1646
    @michaelpuchberg1646 3 ปีที่แล้ว

    Epperò. La voce della verità ( non del padrone). Che piacere sentire ancora una testa pensante. Anarchico conservatore. Come me.

  • @massimorosin9324
    @massimorosin9324 2 ปีที่แล้ว

    Non sia triste, è nella natura di questo mondo. Importante è essere a posto con la propria coscienza. Che possiamo fare se gli altri non sanno o non vogliono ascoltare? La ringrazio molto buongiorno!

  • @alfredobaldacci5143
    @alfredobaldacci5143 3 ปีที่แล้ว

    Questo discorso e la descrizione degli scenari futuri, si adatta alla musica, alla letteratura, la religione, l'economia...a tutto il modo di vivere del genere umano. Genera sconforto in coloro che hanno vissuto tempi diversi. Impotenti assistiamo al declino di tutto ciò che nel ns passato ha generato emozioni, arte, sentimento. I giovani non hanno vissuto in quelle epoche e noi ci affanniamo a cercar di far capire loro che il futuro sarà diverso dal passato. E' triste, tristissimo, ...e se anche i giovani in massa riuscissero a capirlo? Diventerebbero tristi e angosciati come noi , ma difficilmente potranno incidere sul corso degli eventi. Acquistiamo musica su supporti (vinile, cd, musicassette) e resistiamo il più a lungo possibile!

  • @BigFranz1198
    @BigFranz1198 3 ปีที่แล้ว +1

    I grandi gruppi industriali che vendono prodotti di consumo assecondano gli istinti umani e questo vale anche per la musica; lo streaming è facile, immediato e costa all’utilizzatore almeno in termini di denaro poco o nulla, dandogli anche l’illusione di avere una scelta sterminata; si presta bene a quello che penso si possa definire “consumismo culturale”. Lei Lincetto fa un altro mestiere, fa proposte culturali interessanti e credo indipendentemente da quanto queste possano rendere economicamente; lei ha ragione, il futuro è nero e non lo sarà solo per la musica.

  • @FrankBtc530
    @FrankBtc530 3 ปีที่แล้ว

    👏👏👏👏

  • @micheledaloia5778
    @micheledaloia5778 3 ปีที่แล้ว

    Sono un musicista e concordo pienamente su ciò che avete detto.

  • @ancialiberapc
    @ancialiberapc 3 ปีที่แล้ว

    Concordo in toto. La musica liquida va di pari passo col consumismo musicale . Chi ricorda il grido profetico di allarme di Manlio Sgalambro nel suo ' Contro la musica"? Quella musica che si è impadronita dell'ascoltatore. Si salveranno soltanto musicisti e le loro esecuzioni dal vivo.

  • @luigifrancesco7885
    @luigifrancesco7885 3 ปีที่แล้ว

    Volevo fare una domanda vista la crisi del settore ben esposta e confermata su altre fonti . Ma la SIAE che ruolo ha ? Non contribuisce sempre per chi fa musica ?

  • @paoloterzoni7583
    @paoloterzoni7583 3 ปีที่แล้ว

    Caro Marco, da ex collaboratore di Alta Fedeltà (e di tanti altri) sono d'accordo con te ma relativamente.....ho acquistato circa 8000 CD e 2000 vinili, credo di aver contribuito al mercato discografico! Sto vendendo i CD, materialmente non ho più posto in casa.....ben venga lo streaming (di qualità) mi rendo conto ci sia un problema,ma,considerando quanto ho investito,credo di non avere colpe

  • @Promotechitalia
    @Promotechitalia 3 ปีที่แล้ว +1

    Qual’è la soluzione per invertire la rotta?

  • @paologrua332
    @paologrua332 3 ปีที่แล้ว +1

    I grandi gruppi altro non fanno che fagocitare tutto quello che è più piccolo di loro.
    Triste vedere che questi modelli, alla fine, sono identici in qualsiasi settore e ambito.
    Ci viene richiesto di ottenere tutto e subito perdendo quei concetti di programmazione e pianificazione che sono alla base per idee e sviluppo che andremo a perdere.

  • @ludigan57
    @ludigan57 3 ปีที่แล้ว

    Andrò controcorrente com'è mia natura, ma... Mai provato il minimo interesse per la musica liquida.
    D'accordissimo con l'affermazione di Lincetto riguardo la Cultura, l'Arte e le grandi corporazioni che ci vogliono nell'ignoranza più abbietta.

  • @lucazanotta7349
    @lucazanotta7349 3 ปีที่แล้ว +2

    Non è un caso che artisti di successo come i Radihead nel 2007 abbiano venduto direttamente “In Rainbow” ad offerta libera (e solo il 42% di chi ha scaricato il disco lo ha pagato). Ho amici che suonano e che “fortunatamente” mi hanno aperto gli occhi da un po’: ormai gli artisti riescono a guadagnare veramente solo dai concerti. La musica registrata, se non fai volumi enormi, non assicura più un ritorno dell’opera di ingegno - incredibile che la più immateriale delle umane produzioni non abbia un futuro nell’era dell’immateriale! Queste sono le distorsioni del mercato - altro che mano invisibile. Io ascolto prevalentemente musica classica. A breve aggiornerò il mio impianto stereo tenendo il lettore cd e comprando un lettore di rete. La mia policy sarà quella di ricorrere alle registrazioni flac, solo se non troverò il cd, perché ho notato che ormai alcune registrazioni storiche non si trovano più in formato cd...

  • @giovannidicandia2349
    @giovannidicandia2349 ปีที่แล้ว

    Compro pochi CD o vinili, assecondo di cosa mi fa più comodo al momento, ma sempre e sicuramente della buona musica.

  • @massimilianobolognini9179
    @massimilianobolognini9179 3 ปีที่แล้ว

    Buongiorno....una domanda..ma i proventi della siae per un piccolo artista che è iscritto a questa società ....quanto incide su un artista in soldoni rispetto quello che paga x iscrizioni ecc.ecc......perdonatemi ma sui commenti nessuno l ha menzionata e credo che abbia avuto un ruolo fondamentale .

  • @Enzo-Maeggi
    @Enzo-Maeggi 3 ปีที่แล้ว

    Buongiorno,questo video spiega benissimo perchè la musica die alta fedeltà sta morendo piano piano.Vorrei solamente dire che è anche un motivo di generazione,i giovani di oggi non ascoltano più la musica a casa sedut da un impianto di alta fedeltà e magari leggendo il testo,ma dallo smartphone collegato via Bluetooth e sempre in fretta.Questa grande massa di persone non riesce a distinguere buono e meno buono,conta solo il tempo perso per andare in negozio.Questo è il mio parere personale.

  • @fabioghirlandi2797
    @fabioghirlandi2797 3 ปีที่แล้ว +1

    E poi vogliamo mettere la Confezione del CD o del disco in vinile? Tenere tra le mani una bella copertina? Voglio vedere se interent si blocca, non si potrà ascoltare nulla! Sarò un dinosauro ma io sono per il negozio dei dischi, sono per il supporto fisico, sono per le musiche e le incisioni di alta qualità sonora e di registrazione, e l arte sonora e la ricerca, viva il supporto fisico

  • @felicegriffi
    @felicegriffi 3 ปีที่แล้ว +4

    Purtroppo gli amanti della musica (come dei film) sono ostaggi delle mode e della riduzione dei costi e della qualità a favore della massa....dove i servizi di streaming a fronte di costi ridottissimi ti mettono nelle condizioni di dover pagare un abbonamento anche per ascoltarti un album. Il giorno in cui smetterai di pagare non ascolterai più nulla.
    E' la filosofia dell'intrattenimento di massa che se ne frega bellamente degli estimatori della musica, degli artisti e dei film....quantità vs qualità. Ora si vendono TV a 4K con a bordo App di streaming che forniscono una qualità indecente ...dove un film viene ridotto di 1/5-1/8 rispetto al suo equivalente su supporto fisico blu ray. Uno schermo iperdefinito per una qualità ipercompressa. Evviva il progresso tecnologico mi verrebbe da dire ironicamente. Anche i blu ray seguiranno questo triste declino...anche se ad oggi la visione di un film su di un disco ottico ancora surclassa la visione dello stesso via streaming dove il codec video deve fare miracoli per riuscire a comprimere le immagini per veicolarlo con una banda solitamente di 3/4 Mbit....ma è la massa che decide e la massa ha scelto di mangiare una pizza scadente/mediocre ogni giorno piuttosto che una buona pizza 1/2 volte a settimana.
    E poi si lamentano della pirateria...sono queste scelte scriteriate che fanno veramene indirizzare le persone oneste come noi a non comprarsi più un solo disco. Va bene essere fessi ma non a ripetizione per decenni.

  • @mrocpnable
    @mrocpnable 3 ปีที่แล้ว +1

    non uso né mai userò streaming. ho comprato centinaia di CD e continuerò ad acquistarne.

  • @cristianmottini7178
    @cristianmottini7178 3 ปีที่แล้ว

    Questo Signore ha ragione da vendere su tutto. Per quel che mi riguarda, acquisto tutto su cd.

  • @EPaTube
    @EPaTube 3 ปีที่แล้ว

    Argomento complesso: si parla tra le altre cose di qualità musicale, di industria discografica e di gusti d’ascolto delle nuove generazioni. Sono argomenti che in qualche punto si intrecciano ma hanno ratio proprie.
    Col passare degli anni l’offerta è decuplicata ed i tempi sono diventati frenetici. In passato si acquistavano i pochi dischi disponibili e ci si affezionava agli artisti, che spesso avevano anche una storia da raccontare da tanti anni non è più così... e questa prima mutazione non l’ha creata lo streaming (che al massimo ha amplificato la frenesia).
    Dal punto di vista qualitativo c’è poco da dire, il 90% della musica generalista si può ascoltare su piattaforme con qualità uguale o superiore alla maggior parte delle edizioni fisiche. E la comodità è enorme. Io che negli anni ho acquistato e continuerò ad acquistare diverse centinaia di supporti fisici lo faccio per “esposizione”/ricordo. Ironicamente da quando ascolto musica in streaming acquisto molti più dischi, perché scopro facilmente artisti che non avrei mai ascoltato altrimenti.
    Resta il punto spinoso del: chi paga? Non ho una soluzione ma gli artisti che amo li vado (andavo, di questi tempi) a vedere dal vivo, credo che quella sia l’unica strada per poter proteggere e retribuire il lavoro di chi produce musica. Il declino delle performance dal vivo credo sia un ulteriore male che andrebbe combattuto e che è iniziato ben prima dell’avvento dello streaming...
    Musica e cinema (che di fatto vive la stessa crisi) hanno vissuto difficoltà cicliche in passato, sono sicuro rinasceranno dalle loro ceneri perché rappresentano (in media) una componente troppo importante nella vita delle persone...
    Trattasi di mie opinioni, se percepite castronerie sarei felice di discuterne...

  • @progressive7682
    @progressive7682 3 ปีที่แล้ว

    Io non credo nei grandi numeri, in primis conta il riversamento non il formato, sono sempre curioso di sapere chi ha fatto tale masterizzazione.
    Per me una masterizzazione ben fatta su CD o vinile va più che bene.

  • @cryptocoffeothersblockchain
    @cryptocoffeothersblockchain 2 ปีที่แล้ว

    È banale ma veramente spaventoso!!

  • @riccardomarongiu
    @riccardomarongiu 3 ปีที่แล้ว

    Voglio fare i complimenti per avere affrontato questo tema, sconosciuto ai più, scottante per gli addetti ai lavori. Poi ognuno dica la sua, ma essendo l'Italia terra dove su 60 milioni di abitanti abbiamo 60 milioni di Commissari Tecnici della Nazionale di calcio e 60 milioni di critici musicali e tuttologi vari, la stragrande maggioranza di ciò che si dice e aria fritta anzi... di più.
    Per il problema da lei sollevato ed esposto, voglio ascoltare solo ed esclusivamente chi ci lavora dentro e chi i vive avendone fatto una professione.
    Sono musicista professionista dal 1972, polistrumentista, compositore e amante dei bei suoni.
    Ho assistito, partendo da un'epoca dorata, al progressivo spegnimento del fuoco dell'arte, alla banalizzazine dei contenuti, alla semplificazione sia dei prodotti commerciali che di altro livello, contemporaneamente al progressivo restringimento dei guadagni. Da circa il 2000 in poi ci hanno piano piano tolto i proventi discografici ed altro, "Meno male che ci è rimasto il live!" si diceva. Una gufata terribile. Ora siamo fermi e nulla ci dice che all'orizzonte ci si possa riprendere, si, la cultura è pericolosa, e chi emana le iinee guida lo sa bene.
    Complimenti per il suo lavoro.

  • @sigisdb
    @sigisdb ปีที่แล้ว

    Parole sante

  • @francescoolivieri6323
    @francescoolivieri6323 2 ปีที่แล้ว

    È tutto vero, purtroppo. Ma la musica è arte e l’arte è così potente e libera che non si può imbrigliare come stanno tentando di fare per venderla a pezzi. Cioè si può fare temporaneamente con danni per molti ma è come voler comprare il mare o l’aria: alla fine ci saranno nuove strade che gli artisti troveranno per esprimersi: so che sembra filosofia o semplicemente ottimismo ma io ci credo. Credo nell’essere umano.

  • @marcusgaudium
    @marcusgaudium 3 ปีที่แล้ว +8

    Forse c'è un problema di misura del fenomeno. Sarà pur vero che il costo degli abbonamenti è basso, rispetto al costo di un supporto fisico come il CD, ma il mercato degli utenti delle piattaforme di streaming è enorme rispetto alla platea degli acquirenti dei supporti fisici dei tempi in cui lo streaming non esisteva. In pratica, non è che ai tempi dei CD c'era un numero di acquirenti dei CD stessi paragonabile alla massa di utenti che ci sono oggi. Oggi, quasi tutti hanno uno smartphone, e quasi tutti quelli che hanno uno smartphone hanno un abbonamento ad una piattaforma musicale.
    MI resta difficile pensare che, della musica che ai prezzi attuali non riesce ad essere remunerativa, poteva esserlo quando i costi di produzione e distribuzione erano sicuramente maggiori. In pratica, se una determinata musica è scarsamente fruita, come si pensa di renderla remunerativa distribuendola via CD? E poi, nessuno obbliga i musicisti a vendere la propria musica alle piattaforme, ognuno è libero di pubblicare solo un supporto fisico. I risultati economici parleranno per tutti.

  • @miticoltore
    @miticoltore 3 ปีที่แล้ว +1

    Accidenti... siamo proprio messi male allora. Non so se ormai si possa invertire la tendenza. A questo punto che si arrangino i vari siti di streamig. Se fossi in lei per un po' di dignità nonché di indignazione toglierei subito la concessione di diritti a costoro e piuttosto cercherei di aggiungere tutti i suoi dischi sul suo sito in formato digitale (soprattutto quelli in alta definizione!). Non sapendo di quanto pagassero a click noi utenti avevamo l'anima a posto. La stagione dei saldi è finita!! Facciamo girare questo video. Non pensavo proprio che praticamente tutte le case discografiche regalassero i propri diritti così facilmente...

  • @onceuponatime6761
    @onceuponatime6761 ปีที่แล้ว

    Sig Marco Lincetto, Lei è una persona di una onestà intellettuale non comune....il suo impegno nel cercare di divulgare alcuni "concetti" estremamente importanti e quanto mai di attuaòlità è encomiabile.....purtroppo, ed è qui il nocciolo della questione secondo la mia opinione, molti individui NON vogliono rendersi conto del precipizio ormai incombente........precipizio che, volenti o nolenti, dovranno affrontare anche loro.......la domanda , a tal punto, che sorge spontanea è , Perché??.....Perchè continuare a difendere a spada tratta scelte che si ritorcono palesemente contro tutto ciò che di bello caratterizza un essere umano e cioè come ben evidenziato anche da lei, libertà, cultura, storia, buon gusto, arte,tradizioni, storia etc.?? Perchè, dal momento che anche loro stessi saranno "vittime" di questa loro ottusa cecità e voglia di "comodità? Un caro Saluto.....Grazie di tutto.

  • @maurofagiani
    @maurofagiani 3 ปีที่แล้ว

    Carissimo sono d'accordissimo con te, io sono uno che dal digitale ha avuto una coltellata alla gola ero fotografo e dall'avvento del digitale il costo delle fotografie per l'editoria è crollato fino a pochi centesimi l'una e per vivere ti ritrovi a lavorare 12/14 ore cercando di mandare migliaia di foto al giorno per guadagnare 30/40 euro al giorno. colpa anche nostra che abbiamo accettato tutto senza tutelarci. io ora sono in pensione e vorrei tornare ad ascoltare buona musica . ritornando alla musica però non trovo giusto neanche pagare 23 / 25 euro per i file, io compro su HDTracks e questi sono i prezzi e mi danno solo il file , mentre se compro il vinile lo pago 25 30 euro dove però c'è il vinile il packaging, la distribuzione.... insomma ce molto più lavoro oltre a quello artistico e tecnico del file. che ne pensi?

  • @francescobuffa5650
    @francescobuffa5650 2 ปีที่แล้ว

    Verità assoluta.

  • @ArduinoP
    @ArduinoP 3 ปีที่แล้ว

    Il problema non è l'utente finale di un prodotto. Se uno trova conveniente ascoltare musica pagando poco, la colpa non è sua ma di chi ha messo in piedi questo mercato. Torniamo a far pagare decine di euro un CD o un vinile? Che soluzioni si potrebbero trovare senza penalizzare sempre l'utente finale? Non credo inoltre che si arrivi a una qualità peggiore in futuro, ci sarà sempre qualcuno che troverà alternative.

  • @MrFabio79g
    @MrFabio79g 3 ปีที่แล้ว

    C'è qualche tecnico che e scettico anche sul discorso della qualità dell'ascolto in streaming. Io preferisco acquistare qualche CD oppure quando sono sicuro del prodotto e so che è una cosa che ascolterò per molto tempo, prendo i file in hd. Per la ricerca di nuova musica ci sono le web radio che ascolto su volumio nel mio hi fi oppure youtube e spotify. Ma non ritengo che i servizi di streaming rappresentano una soluzione definitiva per l'ascolto in qualità.

  • @groovesoundrmx9066
    @groovesoundrmx9066 3 ปีที่แล้ว

    la verità è che la musica, quella vera è un'esigenza di espressione dello spirito... se poi il sistema o realtà in cui viviamo ha cavalcato per decenni la speculazione sulle opere con il nostro consenso è un'altro affare... ormai suono e compongono per esigenza personale e per dare sfogo alla parte più vera di me stesso

  • @maradoniano7277
    @maradoniano7277 ปีที่แล้ว

    Ha perfettamente ragione...ma è un meccanismo troppo grande credo sia giusto che paghino una percentuale maggiore ai produttori

  • @zincuzencu
    @zincuzencu 3 ปีที่แล้ว

    Io ascolto (quasi) solo vinile, un'altra persona magari vuole la musica liquida. Ognuno trova un compromesso tra gusto e portafoglio, ed è una cosa buona e giusta.

  • @emiliano_s
    @emiliano_s 3 ปีที่แล้ว

    Nel bene e nel male, per passione, mi autoproduco dall'inizio alla fine. So benissimo quali sono le piattaforme che più pagano e quali meno. Se io volessi investire su un mio album o in una mia canzone, al di la che possa piacere o meno, con gli streaming dovrei andare a fondo perduto. Per gli artisti che vogliono investire su dei professionisti, non ne saranno mai in grado se attendono un riscontro economico.Diró di più, non coprono nemmeno le spese.
    Inoltre, oltre che perdere la possibilittà di aumentare la qualità delle produzioni, perdono la possibilità di confronto con chi lavora con la musica da anni arricchendosi e imparando ulteriormente.
    Purtroppo pochissimi guardano più in la, perche non sanno e ai rimanenti comunque non conviene.
    Quasi tutti si piegano al sistema, anche i grandi, per poter vivere ancora con la rendita del lavoro musicale di una vita (giustamente secondo me)
    Vedremo come finirà questo sfacelo.

  • @FilippoDeVecchi
    @FilippoDeVecchi 3 ปีที่แล้ว

    concordo in tutto. alla fine la digitalizzazione in generale ha ucciso un sacco di professioni e ha dato tutto a tutti facendone perdere il valore.

  • @Flavius_Arbogastes
    @Flavius_Arbogastes 2 ปีที่แล้ว

    Non ho mai smesso di ascoltare vinile, seppur con una pausa nella quale ho ascoltato CD, ora ascolto entrambe e anche musica liquida in HD ma solo quando ciò che voglio ascoltare non è disponibile in vinile o cd ..
    Oggi ho acquistato un vinile di Bill Evans per 53 euro ma non mi frega un cazzo, certe passioni si pagano !