Davvero un Canto ricchissimo, complesso e drammatico. Ho ascoltato e riascoltato con attenzione i vari particolari, le interpretazioni e i commenti veramente interessanti, soprattutto quello dove tu, Maria, riprendi e sostieni con vigore l'idea che il cammino di Dante è un cammino iniziatico e non mistico. Poi ho voluto riascoltare il Canto senza commenti, tutto intero, così come lo declama la Giagnoni. E tutta la drammaticità intuita durante la spiegazione, si è fatta immensa, palpabile...una grandiosa e inquietante visione di distruzione, una vera apocalisse tanto vicina a quella di Giovanni! Sono rimasta sconvolta da questo Canto molto di più che da alcuni dell'Inferno, molto, molto di più. Provo a pensare a cosa ha sperimentato Dante nella sua vita, a cosa ha visto e quanto ha sofferto per arrivare ad immaginare questa tragica e mostruosa trasformazione del Carro della Chiesa...Penso alle ferite che ha subito, alle violenze sopportare e constatate attorno a sé...un vero dramma, tradotto in visione per noi. Una lezione indimenticabile!
Quanta sensibilità! Quanta partecipazione! Hai fatto una cosa giusta, cara Dianella: una volta compreso bene il significato del canto, sentirlo leggere tutto di fila è proprio la cosa che bisognerebbe fare. E la Lucilla Giagnoni è davvero brava. La sua lettura è molto, ma molto più gradevole e valida di quella noiosissima del Sermonti.
canto ricchissimo di possibili interpretazioni simboliche, politiche ed escatologiche. Grazie.
Davvero un Canto ricchissimo, complesso e drammatico.
Ho ascoltato e riascoltato con attenzione i vari particolari, le interpretazioni e i commenti veramente interessanti, soprattutto quello dove tu, Maria, riprendi e sostieni con vigore l'idea che il cammino di Dante è un cammino iniziatico e non mistico.
Poi ho voluto riascoltare il Canto senza commenti, tutto intero, così come lo declama la Giagnoni.
E tutta la drammaticità intuita durante la spiegazione, si è fatta immensa, palpabile...una grandiosa e inquietante visione di distruzione, una vera apocalisse tanto vicina a quella di Giovanni! Sono rimasta sconvolta da questo Canto molto di più che da alcuni dell'Inferno, molto, molto di più. Provo a pensare a cosa ha sperimentato Dante nella sua vita, a cosa ha visto e quanto ha sofferto per arrivare ad immaginare questa tragica e mostruosa trasformazione del Carro della Chiesa...Penso alle ferite che ha subito, alle violenze sopportare e constatate attorno a sé...un vero dramma, tradotto in visione per noi. Una lezione indimenticabile!
Quanta sensibilità! Quanta partecipazione!
Hai fatto una cosa giusta, cara Dianella: una volta compreso bene il significato del canto, sentirlo leggere tutto di fila è proprio la cosa che bisognerebbe fare. E la Lucilla Giagnoni è davvero brava. La sua lettura è molto, ma molto più gradevole e valida di quella noiosissima del Sermonti.