Nessuno sa raccontare la Storia come il prof Barbero. Mi sono innamorata della Storia da grande, ma se avessi avuto lui come prof, avrei seguito un altro percorso di studi. Lo adoro ❤
Quest'uomo È semplicemente fantastico! Ha un modo di raccontare gli eventi storici veramente unico. E poi non è un ciarlatano, conosce le cose, bene, con competenza, ha studiato, ha una cultura enorme! Non mi stancherei mai di ascoltarlo.
In Italia, all'estero, grazie a dio youtube funziona ovunque.... E grazie a chi carica.... E ovviamente grazie al grande barbero... Ho ormai visto quasi tutto... E rivisto già quello che ho visto. Pochissimi come lui.
Queste lezioni dovrebbero essere proiettate a scuola come parte obbligatoria del piano di studio delle superiori. Più di quale generale ha vinto una battaglia, a scuola bisogna insegnare come vivevano i soldati. La ritirata "ubriaca" mi ha fatto capire molte cose.
Cercasi musicisti per mettere su una Tribute Band di Alessandro Barbero. Max serietà, solo prove al fine di concerti. Se ci va bene in poche settimane siamo a suonare a Trieste, in qualche mese a Zagabria e per Natale a Vienna.
Questo commento é talmente memorabile che mi viene voglia di reimparare a suonare uno strumento. Le nostre canzoni saranno: Barberian rapsody Barber Ann Vivi Barbero Dammi tre parole: Barbero Barbero Barbero
Su Rai Storia presenta A.C.D.C. introducendo il documentario che si vedrà. Fa parte del comitato storico di "Il tempo e la Storia" e ogni tanto è anche in tv.
Rai Storia è conosciuto ma non abbastanza; darei spazio al professore in una delle tre reti pubbliche ammiraglie in un programma tutto a lui dedicato. In Superquark è un comprimario.
In quarntella ascolto parecchi video di storia e archeologia, devo confessare però che riesco ad arrivare fino alla fine del racconto solo se è il professor Barbaro che racconta, perché mi coinvolge il suo entusiasmo, è vivo, ama ciò che fa e mi contagia la sua passione, altro che sto m.. Di virus!
Ogni volta Barbero ci illumina con dettagli, perdonate la ripetizione, illuminanti sullo scenario che descrive. Consiglio di vedersi anche altri video in cui esplica lo stesso evento, in particolare dove si spiega il dispositivo preparato dagli Italiani per l'attacco che sapevano sarebbe avvenuto, il linguaggio impiegato negli ordini diramati al riguardo e il profilo di alcuni Ufficiali protagonisti....... Il professor Barbero non si può fare a meno di ascoltarlo....mi ero riproposto di vedermelo più tardi con comodo ma non ci sono riuscito....... oltre che un grande storico è un grande "raccontatore", che ti fa entrare, "respirare" quasi, gli eventi che racconta, ti fa penetrare nella testa di quegli uomini che hanno vissuto questi episodi storici.... erano uomini come noi ma non pensavano, non avevano le stesse priorità e gli stessi modi di agire nostri e se la storia non ti fa afferrare questo non è che pura cronaca, non ha molto significato, si riduce solo a una concatenazione di eventi non troppo dissimili l'uno dall'altro da cui è pressochè inutile cercare di afferrare il come e il perchè delle cose.... non è granchè utile.... Per questo dobbiamo essere sempre grati al lavoro, ai libri e alla passione del professor Barbero nel cercare di esplicare cose che altrimenti possono solo apparire, a noi, assurde ed irripetibili, Grazie!
Ci tengo a sottolineare che non è "amore" incondizionato, non sempre sono d'accordo, ne annullo il mio senso critico, come ad esempio sul ruolo del Maresciallo Grouchy a Waterloo, o sarebbe meglio dire il suo non esserci..... ma non posso non ammirare la capacità e il metodo che usa nel far "partecipi" gli ascoltatori rendendo le cose che narra vive ed interessanti, mentre in altre bocche, seppur altrettanto preparate, risuonerebbero pesanti e noiose e il motivo, ritengo, risieda nel farti afferrare la dimensione mentale, umana di quegli episodi, ossia come pensavano e vedevano il mondo, il che ci permette di afferrare la loro prospettiva, altrimenti incomprensibile o addirittura, certe volte, del tutto incredibile. Fare ciò non può che farti "appassionare" ai più grandi ed epici racconti, quelli veri! Ma non tutti ne sono capaci, nè praticano questo tipo Storiografia, anche se ovviamente non l'ha inventata lui ne è il solo a metterla a disposizione dei non addetti ai lavori..... Per questo merita vedersi i suoi video (o leggersi i suoi lavori, sempre rigorosi in quanto a fonti e documentazione)...... fin'ora non è mai stato tempo speso invano....
E' semplicemente un uomo staordinario, di anno in anno vedo crescere la sua schiera di fan, di persone come te e me che commentano in questo modo, mi fa piacere che ci sia questa attenzione mediatica su di lui e che lui non stia svendendo il suo lavoro ma anzi, lo approfondisca e lo renda sempre più serio
@ Artiglio Oscuro La bravura di Alessandro Barbero non si discute ma quando esce dal suo settore, il Medioevo, ci sono dei problemi. Va bene che le cose devono essere spiegate in maniera viva ed interessante ma devono comunque avere una base "oggettiva". Caporetto è una battaglia e per descrivere una battaglia servono delle competenze tecniche di Storia Militare. E la Storia Militare in Italia è sempre stata l'ultima ruota del carro: escludendo Rochat e Luraghi, non c'è nessuno. E difatti Babero è quasi l'unico italiano che ascolto perché la maggior parte delle conferenze, per esempio su Waterloo sono fatte da stranieri: Waterloo: Causes, Courses and Consequences - Professor Sir Richard Evans Innovation at Waterloo - Dr. Mark Gerges
Essere uno studente di Barbero dev'essere un sogno per il modo in cui riesce ad appassionarti, ma un vero incubo nel cercare di stargli dietro prendendo appunti. E' un computer umano, sa tutto a memoria con precisione aritmetica e te lo sputa fuori a velocità sconvolgente senza lasciarti prendere fiato. BARBERO SANTO SUBITO!!!!
Sono l'unico che non capisce come ancora adesso possiamo tenere piazze o vie intitolate al generale cadorna (il minuscolo e' voluto)? Provo un profondo disprezzo per lui, mentre provo un dispiacere fortissimo per tutti coloro che hanno dovuto affrontare una morte insensata a causa sua. Le vie dovrebbero essere intitolate ai soldati della guerra del 15-18.
Cadorna non fu nè meglio nè peggio di Nivelle, Falkenhayn, Brusilov od Haig. Fu insomma un uomo del suo tempo (un tempo in cui la cultura militare era ancora di stampo napoleonico). Ovviamente come in tutte le guerre ci furono delle eccezioni (Ludendorff, Pétain, in Italia Diaz).
non puoi giudicare le scelte prese nella prima guerra mondiale ( con valori come onore, nazione, supremazia, pragmatismo, realpolitik, velocità, aggressività e taaanta ma taaanta ma taaanta menzogna e propaganda per il popolo) con i valori di oggi (uguaglianza, politicamente corretto, individualità, ricerca della felicità personale, non violenza, libertà pensiero, azione, parola, PACE). I nostri, come quelli di allora sono illusioni perlopiù e spingono verso direzioni opposte. Cadorna era un uomo del suo tempo e sarebbe sbagliato dare l'intera colpa a lui
@@Majsterovic97 Il suo e' un commento sensato e condivisibile. La colpa non era certamente solo di Cadorna. Ma lui ha fatto delle scelte estremiste che non potevano ritenersi quelle che al tempo erano predominanti. Le critiche purtroppo sono arrivate per lo piu' dopo la sconfitta. Per molti disgraziatamente troppo tardi.
Io trovo più incomprensibile che qualcuno ricordi positivamente Vittorio Emanuele III: ci ha tirato in guerra praticamente facendo un colpo di stato, ha permesso al fascismo di imporre 20 anni di regime, ha lasciato che mussolini ci buttasse nella seconda guerra mondiale, e quando stava arrivando il momento di pagare il conto è scappato a Brindisi...
La nostra stupida velleità di sederci al tavolo dei grandi, quando avremmo potuto essere dei formidabili outsiders. E dopo 100 anni ancora nessuno che lo capisce...
Sono perfettamente d'accordo con Te; lo ribadisco sempre ai miei amici sapientoni ed amanti delle guerre e di altre cazzate del genere; sia nella prima che nella seconda guerra mondiale saremmo potuti diventare ricchissimi vendendo ai belligeranti : Pasta, pane, olio alimentare, formaggi duri e teneri, vini di tutti i tipi, frutta fresca ed agrumi, marmellate, pomodori, zucchine , carne di pollame e di altre bestie commestibili per non parlare del pesce in conserva e la pizza sarebbe arrivata prima sui mercati mondiali. Alfio Sciuto
Se tutti (o almeno una grossa parte), i professori fossero come Barbero, l’Italia sarebbe al primo posto al mondo per istruzione e profitto scolastico.
Ho scoperto alcuni anni fa perché noi chiamiamo i tedeschi, dispregiativamente, crucchi. Ero in Croazia ed un cameriere, in un ristorante, mi chiese se avessi voluto del pane chiedendomi se volevo del kruk, ( chiedo scusa non so se l’ho scritto bene) e lì ho capito, durante la disfatta austroungarica molti soldati sbandati andavano nelle case chiedendo del pane (kruk), ma non erano tedeschi, bensì soldati di etnia slava inquadrati nell’ esercito austroungarico.
Quindi alla fini i crucchi in realtà sarebbero gli slavi, come i portoghesi sono italiani (fare il portoghese, italiani infiltrati ai banchetti fingendosi portoghesi)
Non e' polemica, e' una gioia ascoltare il Prof.Molto probabilmente quest'anno ha avuto poco tempo a disposizione per preparare nuove lezioni. Anche questa come in parte quella della prima serata e' gia' stata presentata in vari contesti nelle " lectio " 2017 con qualche variazione. Comunque e' una gioia ascoltarlo.
Credo che il prof Barbero sia un bravo divulgatore. Chi conosce un pochino gli eventi storici che spiega noterà un po' di superficialità in certi punti, ma forse è proprio lì la sua bravura: sorvola su dettagli che appesantirebbero e renderebbero meno godibile il racconto, dando comunque un'idea sommaria degli eventi. Perché la sua platea deve essere più ampia possibile, di ogni livello di istruzione
In un'ora di tempo per raccontare non hai molte altre possibilità, se non il semplificare (a volte) e tralasciare certi aspetti, se vuoi farti comprendere da tutti. Se vuoi, qui su TH-cam, ci sono anche lezioni di 3 ore del prof. Barbero, in cui niente viene tralasciato.
@ Alessandro De Angelis Che sia un gran divulgatore, non ci piove ma quando lascia il Medioevo... ahia. Più che "superficialità", si tratta di veri e propri strafalcioni che un conoscitore della Grande Guerra individua subito.
penso sia dovuto alla necessaria brevità del discorso a voce. Barbero su Caporetto ci ha studiato e fatto un libro di oltre 500 pagine (+ 150 solo di note per le fonti), decisamente non superficiale.
@ piflaiena Scusa se te lo faccio notare ma evidentemente non sei molto pratico di "storia". Mi spiego. 500 pagine è per forza superficiale... se hai idea della quantità di studi che sono stati fatti. Un esempio: un solo libro sulla Battaglia di Verdun è di 900 pagine. E ce ne sono in circolazione almeno un migliaio. Si, esatto: un migliaio. E SOLO su Verdun. Per questo esistono gli "specialisti": è impossibile leggerli tutti se non sei uno specialista. Ma occhio: Barbero è resta un grande storico del Medioevo.
hai ragione, senza dubbio, però il mio era un confronto tra un volume scritto (per quanto uno solo) e un intervento divulgativo. le migliaia di libri su un solo argomento sono un infinito di ordine superiore :)
Barbero sempre magnifico, ma quest anno ripete cose già dette. Il prof deve capire che noi fans ascoltiamo e riascoltiamo tutto L anno su you tube le sue splendide lezioni. Su come nasce guerra e ancor più su Caporetto avevamo sentito quasi tutto. Si sta impigrendo, prof? Comunque semper Fidelis al suo verbo. E comunque grazie
Fede Montuori mi spiace la prendiate come una polemica. Su entrata in guerra ha fatto tutta la serie “come nasce una guerra” (prima e seconda mondiale e Falkland). Sono grande ammiratore del prof, era una semplice critica. Possibile che su internet non si possa più ragionare? Comunque, viva il prof, non responsabile dei suoi fans, a partire da me
Adriano Brigoni grazie, con persone come lei parlerei tutta notte. Ma sono un giornalista anziano e stanco, che dalla provincia veneta vorrebbe avere dialoghi veri, senza doppie intenzioni, ma non ne trova quasi mai, neanche tra i seguaci di un grandissimo come il prof . Viva il prof, e buona notte: devo ascoltare la terza puntata...
@@lidoartieri5936 No no nessuna polemica !! La mia è stata solo un osservazione, non c' era nessuna malizia in quello che ho scritto, anche io sono un fan di Barbero e ho visto praticamente tutte le sue conferenze , oltre ad aver letto vari suoi libri ed aver seguito spesso i suoi interventi in varii programmi televisivi . A proposito delle sue conferenze " come scoppiano le guerre" tengo a precisare che la questione dell' entrata in guerra italiana non era stata ancora raccontata da Barbero, ma sulla questione della ripetitività di alcuni argomenti sono molto d' accordo.
Penso che l'unico argomento già ampiamente sviscerato da Barbero sia Caporetto. In precedenza aveva affrontato lo scoppio della prima guerra mondiale, approfondendo solo a margine i dettagli dell'entrata in guerra dell'Italia (mentre quest'anno il tema è stata la preparazione dell'entrata in guerra italiana, lasciando "a latere" il contesto europeo). E se non sbaglio, anche su Vittorio Veneto e la conclusione della guerra non c'erano approfondimento dedicati.
Perchè abbiamo perso. Loro avrebbero preferito il racconto con il finale dove respingevamo i tedeschi, tanto ormai ognuno si scrive la storia che gli piace e mette il bollino di unica verità, il resto del mondo mente, gombloddo E non sto scherzando, basti vedere le teorie degli ebrei tedeschi che hanno causato le 2 guerre, più la rivoluzione russa ecc.
Manca solo il pezzo importante dove spiega il motivo della disfatta, visto che eravamo preparati e in difesa. I tedeschi erano forti, ma poi? Io lo so per averlo studiato a scuola, ma mi sarebbe piaciuto ascoltarlo da Barbero
Ottimo video però dovrei precisare che gli austriaci non erano così arretrati come gli italiani, basti pensare al tasso di analfabetismo italiano o al catasto non probatorio che ancora oggi l'Italia mantiene
Io no. Quando ha parlato delle bestie bruciate vive, lasciate morire di fame, della gente fatta saltare sui ponti del Tagliamento della contadina che cammina tenendo in braccio un cadavere e nemmeno se ne accorge tanto e inebetita... a me veniva da piangere.
Da quello che ho letto su un recentissimo libro sul disastro di Caporetto: Il Signor Badoglio, le cui artiglierie forse spararono sui difensori italiani, era un massone così come il Re; I soldati italiani si comportarono molto bene così come ammesso dagli stessi tedeschi, (i soldati però); Cadorna era così tranquillo che si era trasferito in un luogo di villeggiatura per curarsi di un malanno che accusava (vero), e non richiamò i soldati siciliani e sardi che aveva mandato in licenza poiché, per lui, le operazioni militati sarebbero riprese in primavera.
Comunque il prof. A. Barbero ha pubblicato un libro recentemente titolato "Caporetto". Un capitolo è dedicato all'azione (o inazione) della artiglieria italiana nel giorno fatale dell'attacco ed è esaminata in grande dettaglio. Il fatto che a volte l'artiglieria sparasse sulle proprie trincee (il famoso fuoco amico) era un problema comune, non tipico di quella di Badoglio, accentuato dalla scarsa preparazione tecnica abituale. Financo agli americani in Normandia nella 2a guerra mondiale, pur padroni dell'aria, capitò di bombardare una propria colonna in movimento.
Che Badoglio fosse massone è un fatto acclamato. Che questo gli abbia in qualche modo giovato non è dimostrabile, visto che anche il suo superiore (gen. Capello) lo era
Come si fa a parlare di Caporetto senza menzionare la rivoluzione comunista russa che portò all'armistizio tra gli imperi centrali e la Russia, permettendo ad Austriaci e Tedeschi di riversare intere armate sul fronte occidentale? La sacralità del comunismo, evidentemente, porta certi storici anche a queste "piccole" dimenticanze... Rispondi
La battaglia di Caporetto avvenne il 24 Ottobre 1917. La rivoluzione comunista avvenne il 7 novembre 1917 (nostro calendario) con la presa del Palazzo d'Inverno a San Pietroburgo, l'armistizio con la Germania fu nel dicembre 1917 e la pace sul fronte orientale nei primi mesi del 1918. Anche le date hanno una loro sacralità. Tuttavia pare che l'importanza del fronte orientale fosse diminuita nel corso del 1917, nonostante l'offensiva promossa dal governo Kerenskij nel giugno 1917.
@@dies1domini A Pietrogrado scoppiò la rivolta con la rivoluzione di febbraio e il 2 marzo (calendario giuliano) Duma e soviet di operai e soldati si accordarono per la deposizione dello zar. Contemporaneamente si diffuse in tutto il paese il disfattismo nazionale, segno della crescente stanchezza verso la guerra. Ci fu un timido tentativo di riprendere le ostilità a giugno, ma ci fu una disastrosa sconfitta che, di fatto, pose fine alla guerra. Da allora Tedeschi e Austriaci cominciarono a spostare truppe e armi sul fronte occidentale. E' storia, non sono favolette raccontate ai bambini.
@@flapar9064 Finchè ci sarà libertà di parola, parlerò per evidenziare la verità. Poi quando inventeranno i Gulac anche in Italia, allora dovrò stare zitto ma nel frattempo vergognati tu: la libertà di opinione sta ancora scritta nella nostra Costituzione, piaccia o non piaccia ai cafoni di turno.
Eh no, questa volta non ci siamo proprio. Se si tratta di Medioevo c'è solo da imparare ma qui, purtroppo, alcuni sbagli si notano. Peccato, è pur sempre un divulgatore di grande caratura.
Di Alessandro Barbero è stato dato alle stampe (2017) quello che è attualmente il libro più lungo è meglio documentato su Caporetto (oltre 600 pagine contando anche le note), frutto di un lunghissimo lavoro di ricerca durato vari anni, questa conferenza è evidentemente una sinossi del libro visto anche il tempo tassativo da rispettare (1 ora circa). Sarei curioso di sapere le sue competenze sull'argomento ed in base a cosa lei ritiene che il Professore sbagli.
@ Marco Loreto Lei scrive ". Sarei curioso di sapere le sue competenze sull'argomento " ma le MIE competenze non contano nulla, quelle che contano sono quelle degli specialisti del settore: Liddell Hart, Max Hastings, John Keegan, Martin Gilbert e altri. " ed in base a cosa lei ritiene che il Professore sbagli." Non IO ma gli storici militari sopracitati, che non hanno scritto UN libro ma dozzine e tutti sullo stesso argomento. Sulla sola Battaglia di Verdun ci sono oltre 1.000 libri, non so se mi spiego. Ma se vuole un esempio, eccolo: citando le offensive di Ludendorff del marzo 1918, Barbero dice che stanno andando verso Parigi. No. L'obiettivo non era Parigi, era una operazione sussidiaria (denominata Georgette) che doveva distrarre dal vero obiettivo dell'offensiva: il BEF che era a Nord. Georgette andò meglio del previsto e si avvicinarono a Parigi, commettendo un errore madornale. Il dr. Richard S. Faulkner, ex colonello ed insegnante di storia militare a Ft. Leavenworth, ci ha fatto un paio di conferenze in merito. Le trova qua su You Tube... in inglese però.
,@ Adriano Brigoni "Un eccellente storico quale è Barbero può benissimo applicare il proprio metodo di ricerca all'argomento storico che preferisce: se il metodo è di valore, risulterà sempre un ottimo lavoro." No e per due buoni motivi. Il primo è che la "storia militare" è un settore con un SUO metodo e ci vogliono anni per impararlo: lo SCHWERPUNKT o lo impari studiando la storia militare o non lo impari (e lo schwerpunkt è uno dei cardini tattico/strategico dell'esercito tedesco). Il secondo è la mole di materiale disponibile: sulla Grande Guerra parliamo di qualche decina di migliaia di testi in circolazione, il che spiega perché ci sono autori che si sono specializzati solo su questo evento. Per non parlare del materiale d'archivio: chilometri non metaforici di materiale. Se Barbero è una autorità in materia di Medioevo è perché ha passato la vita a studiare SOLO il Medioevo. C'è gente che ha passato la vita a studiare solo la Grande Guerra e sono loro quelli da cui io traggo le mie informazioni: il decano John Keegan, Martin Gilbert, Peter Hart, John Fuller, etc etc.
@ Marco Loreto Le offro uno spunto di riflessione. Barbero asserisce che l'esercito italiano non è all'altezza di quello tedesco, giusto? Lo ha sottolineato più volte, vero? Bene. Poi ha citato l'entrata in guerra degli USA nell'aprile del 1917 come un elemento decisivo, giusto? Bene. C'è solo un problema: l'esercito USA nel 1917 è messo molto peggio di quello italiano: non hanno fucili, non hanno aerei, non hanno cannoni, non hanno mortai da trincea. Soprattutto non hanno i 200.000 ufficiali (l'intero esercito USA del 1917 conta 120.000 uomini A TOTALE) che servono per un esercito da 4 milioni di soldati. Se l'esercito italiano invadesse il Maryland, saremmo a Washington in due giorni.... come fa ad essere decisivo? Questa sarebbe stata una spiegazione interessante, invece, mi scusi, di denigrare l'esercito italiano. Bel rebus. A Lei la soluzione.
chinacat Certamente gli storici che lei ha citato sono grandi esperti del settore, tuttavia le faccio notare, con estrema cortesia, che l'oggetto della conferenza è la battaglia di Caporetto e gli accenni alle altre battaglie sono fatti al solo scopo di contestualizzare l'accaduto all'interno del più ampio scenario bellico europeo. Se Barbero dovesse sviscerare dettagliatamente, come hanno meritoriamente fatto gli storici da lei citati, ogni singolo aspetto di quelle battaglie l'oggetto della conferenza cambierebbe da "Caporetto" a "la Grande Guerra negli anni 1917-1918." Infine non è scorretto dire che: "Ludendorff stava andando verso a Parigi", in quanto effettivamente le forze prussiane si avvicinarono alla capitale francese, se poi Ludendorff avesse altri piani in testa questo può essere oggetto di un approfondimento in separata sede.
Nessuno sa raccontare la Storia come il prof Barbero. Mi sono innamorata della Storia da grande, ma se avessi avuto lui come prof, avrei seguito un altro percorso di studi. Lo adoro ❤
Quest'uomo È semplicemente fantastico! Ha un modo di raccontare gli eventi storici veramente unico. E poi non è un ciarlatano, conosce le cose, bene, con competenza, ha studiato, ha una cultura enorme! Non mi stancherei mai di ascoltarlo.
anch'io !
Q
è professore universitario ordinario vorrei ben vedere non sappia le cose ahah
@@dario1998 il fatto di essere professori universitari, associati od ordinari, non implica necessariamente la conoscenza della materia insegnata.
In Italia, all'estero, grazie a dio youtube funziona ovunque.... E grazie a chi carica.... E ovviamente grazie al grande barbero... Ho ormai visto quasi tutto... E rivisto già quello che ho visto.
Pochissimi come lui.
Queste lezioni dovrebbero essere proiettate a scuola come parte obbligatoria del piano di studio delle superiori. Più di quale generale ha vinto una battaglia, a scuola bisogna insegnare come vivevano i soldati. La ritirata "ubriaca" mi ha fatto capire molte cose.
Cercasi musicisti per mettere su una Tribute Band di Alessandro Barbero. Max serietà, solo prove al fine di concerti. Se ci va bene in poche settimane siamo a suonare a Trieste, in qualche mese a Zagabria e per Natale a Vienna.
Questo commento é talmente memorabile che mi viene voglia di reimparare a suonare uno strumento.
Le nostre canzoni saranno:
Barberian rapsody
Barber Ann
Vivi Barbero
Dammi tre parole: Barbero Barbero Barbero
Potrei rispolverare la mia chitarra per l’occasione, per Barbero volentieri
@@EdinSaonensis1 Barbero e Champagne
@@EdinSaonensis1 frontgirl: Barbro Streisand
Ged Sparrow AHAHAH SI
Argomenti già trattati e nonostante questo, il racconto, nn perde interesse e trasmette emozioni. Il solito immenso prof Barbero
Ormai è un rituale prima di andare a dormire guardare questi bellissimi video di Barbero. Mi sono innamorato
la cosa più strabiliante di Barbero in questo video è la scioltezza con la quale pronuncia il nome del generale Kraft von Dellmensingen
John Books AHAHA
😂😂
Solo x questo... standing ovation!!!!
Ahahah, comunque conosce il tedesco :)
ma guarda, anche sgarbi si vuole acculturare.... strabiliante!
Alessandro Barbero SANTO SUBITO... grandioso. Ci vorrebbero questi uomini nelle scuole... italiane...
BARBERO IMMENSO... C'ho la pesantezza di chi l'ha combattuta davvero quella guerra. Quest'uomo ha superpoteri
Il Professor Barbero crea una sana dipendenza.
sto (di nuovo) facendo binge watching dei suoi video
Il problema è quando finisci di vedere tutte le sue conferenze
Si per me è una droga😊
Ammiro Alessandro Barbero, il più Grande Storico Italiano vivente, Grazie, Grazie Veramente
immenso Barbero! da brividi il suo racconto, le sue parole, sulla ritirata fino al Piave...
Il contenuto di questa lezione é spaventoso. Barbero immenso.
Accidenti quanto è bravo ! Memoria, dizione, mimica. Strano che la tv non ci ha fatto qualche programma !
Lui è sempre ospite da Piero Angela a SuperQuark e anche da Rai Storia a "Il tempo e la storia"
Su Rai Storia presenta A.C.D.C. introducendo il documentario che si vedrà. Fa parte del comitato storico di "Il tempo e la Storia" e ogni tanto è anche in tv.
Rai Storia è conosciuto ma non abbastanza; darei spazio al professore in una delle tre reti pubbliche ammiraglie in un programma tutto a lui dedicato. In Superquark è un comprimario.
La Rai dovrebbe dargli un programma tutto suo in prima serata.
@@baroz_4413 88899
In quarntella ascolto parecchi video di storia e archeologia, devo confessare però che riesco ad arrivare fino alla fine del racconto solo se è il professor Barbaro che racconta, perché mi coinvolge il suo entusiasmo, è vivo, ama ciò che fa e mi contagia la sua passione, altro che sto m.. Di virus!
Ogni volta Barbero ci illumina con dettagli, perdonate la ripetizione, illuminanti sullo scenario che descrive. Consiglio di vedersi anche altri video in cui esplica lo stesso evento, in particolare dove si spiega il dispositivo preparato dagli Italiani per l'attacco che sapevano sarebbe avvenuto, il linguaggio impiegato negli ordini diramati al riguardo e il profilo di alcuni Ufficiali protagonisti.......
Il professor Barbero non si può fare a meno di ascoltarlo....mi ero riproposto di vedermelo più tardi con comodo ma non ci sono riuscito....... oltre che un grande storico è un grande "raccontatore", che ti fa entrare, "respirare" quasi, gli eventi che racconta, ti fa penetrare nella testa di quegli uomini che hanno vissuto questi episodi storici.... erano uomini come noi ma non pensavano, non avevano le stesse priorità e gli stessi modi di agire nostri e se la storia non ti fa afferrare questo non è che pura cronaca, non ha molto significato, si riduce solo a una concatenazione di eventi non troppo dissimili l'uno dall'altro da cui è pressochè inutile cercare di afferrare il come e il perchè delle cose.... non è granchè utile....
Per questo dobbiamo essere sempre grati al lavoro, ai libri e alla passione del professor Barbero nel cercare di esplicare cose che altrimenti possono solo apparire, a noi, assurde ed irripetibili, Grazie!
Insomma....
Che bella dichiarazione di amore al Prof. Condivido in pieno.
Ci tengo a sottolineare che non è "amore" incondizionato, non sempre sono d'accordo, ne annullo il mio senso critico, come ad esempio sul ruolo del Maresciallo Grouchy a Waterloo, o sarebbe meglio dire il suo non esserci..... ma non posso non ammirare la capacità e il metodo che usa nel far "partecipi" gli ascoltatori rendendo le cose che narra vive ed interessanti, mentre in altre bocche, seppur altrettanto preparate, risuonerebbero pesanti e noiose e il motivo, ritengo, risieda nel farti afferrare la dimensione mentale, umana di quegli episodi, ossia come pensavano e vedevano il mondo, il che ci permette di afferrare la loro prospettiva, altrimenti incomprensibile o addirittura, certe volte, del tutto incredibile. Fare ciò non può che farti "appassionare" ai più grandi ed epici racconti, quelli veri!
Ma non tutti ne sono capaci, nè praticano questo tipo Storiografia, anche se ovviamente non l'ha inventata lui ne è il solo a metterla a disposizione dei non addetti ai lavori.....
Per questo merita vedersi i suoi video (o leggersi i suoi lavori, sempre rigorosi in quanto a fonti e documentazione)...... fin'ora non è mai stato tempo speso invano....
E' semplicemente un uomo staordinario, di anno in anno vedo crescere la sua schiera di fan, di persone come te e me che commentano in questo modo, mi fa piacere che ci sia questa attenzione mediatica su di lui e che lui non stia svendendo il suo lavoro ma anzi, lo approfondisca e lo renda sempre più serio
@ Artiglio Oscuro
La bravura di Alessandro Barbero non si discute ma quando esce dal suo settore, il Medioevo, ci sono dei problemi. Va bene che le cose devono essere spiegate in maniera viva ed interessante ma devono comunque avere una base "oggettiva". Caporetto è una battaglia e per descrivere una battaglia servono delle competenze tecniche di Storia Militare. E la Storia Militare in Italia è sempre stata l'ultima ruota del carro: escludendo Rochat e Luraghi, non c'è nessuno.
E difatti Babero è quasi l'unico italiano che ascolto perché la maggior parte delle conferenze, per esempio su Waterloo sono fatte da stranieri:
Waterloo: Causes, Courses and Consequences - Professor Sir Richard Evans
Innovation at Waterloo - Dr. Mark Gerges
Essere uno studente di Barbero dev'essere un sogno per il modo in cui riesce ad appassionarti, ma un vero incubo nel cercare di stargli dietro prendendo appunti. E' un computer umano, sa tutto a memoria con precisione aritmetica e te lo sputa fuori a velocità sconvolgente senza lasciarti prendere fiato. BARBERO SANTO SUBITO!!!!
una delle mie imprecazioni preferite è diventata "Kraft von Dellmensingen"
ahahahahah
Che piacere, grazie prof Barbero, ne faccia un libro un video una collezione ma non si fermi
Il prof. Barbero ha recentemente scritto un libro "Caporetto".
Bravissimo! Grazie!
Barbero Spirito Magno
Sono l'unico che non capisce come ancora adesso possiamo tenere piazze o vie intitolate al generale cadorna (il minuscolo e' voluto)? Provo un profondo disprezzo per lui, mentre provo un dispiacere fortissimo per tutti coloro che hanno dovuto affrontare una morte insensata a causa sua. Le vie dovrebbero essere intitolate ai soldati della guerra del 15-18.
Se c'è un inferno, nell'ultimo girone insieme con satana e belzebù, ci sta il criminale cadorna
Cadorna non fu nè meglio nè peggio di Nivelle, Falkenhayn, Brusilov od Haig.
Fu insomma un uomo del suo tempo (un tempo in cui la cultura militare era ancora di stampo napoleonico).
Ovviamente come in tutte le guerre ci furono delle eccezioni (Ludendorff, Pétain, in Italia Diaz).
non puoi giudicare le scelte prese nella prima guerra mondiale ( con valori come onore, nazione, supremazia, pragmatismo, realpolitik, velocità, aggressività e taaanta ma taaanta ma taaanta menzogna e propaganda per il popolo) con i valori di oggi (uguaglianza, politicamente corretto, individualità, ricerca della felicità personale, non violenza, libertà pensiero, azione, parola, PACE). I nostri, come quelli di allora sono illusioni perlopiù e spingono verso direzioni opposte.
Cadorna era un uomo del suo tempo e sarebbe sbagliato dare l'intera colpa a lui
@@Majsterovic97 Il suo e' un commento sensato e condivisibile. La colpa non era certamente solo di Cadorna. Ma lui ha fatto delle scelte estremiste che non potevano ritenersi quelle che al tempo erano predominanti. Le critiche purtroppo sono arrivate per lo piu' dopo la sconfitta. Per molti disgraziatamente troppo tardi.
Io trovo più incomprensibile che qualcuno ricordi positivamente Vittorio Emanuele III: ci ha tirato in guerra praticamente facendo un colpo di stato, ha permesso al fascismo di imporre 20 anni di regime, ha lasciato che mussolini ci buttasse nella seconda guerra mondiale, e quando stava arrivando il momento di pagare il conto è scappato a Brindisi...
Alessandro Magno Barbero
Il detto esatto era: "È finita la camurria....". Mia madre lo usava anche con me.
Inutile dire, video stupendo
Grazie prof, lezione bellissima
La nostra stupida velleità di sederci al tavolo dei grandi, quando avremmo potuto essere dei formidabili outsiders. E dopo 100 anni ancora nessuno che lo capisce...
Sono perfettamente d'accordo con Te; lo ribadisco sempre ai miei amici sapientoni ed amanti delle guerre e di altre cazzate del genere; sia nella prima che nella seconda guerra mondiale saremmo potuti diventare ricchissimi vendendo ai belligeranti : Pasta, pane, olio alimentare, formaggi duri e teneri, vini di tutti i tipi, frutta fresca ed agrumi, marmellate, pomodori, zucchine , carne di pollame e di altre bestie commestibili per non parlare del pesce in conserva e la pizza sarebbe arrivata prima sui mercati mondiali. Alfio Sciuto
@@alfiosciuto7132 poi sputtanarsi tutto a tenere le colonie come i portoghesi?
AMEN
Riguardiamo un bellissimo film: “Uomini contro”
riguardo questo video solo per "Kraft von Dellmensingen". Barbero sei fantastico!
Incredibile la quantità di di informazioni che possiede il dott. Barbero
Strano è stato vederlo alle 10:30...almeno eravamo freschi:)
Se tutti (o almeno una grossa parte), i professori fossero come Barbero, l’Italia sarebbe al primo posto al mondo per istruzione e profitto scolastico.
meno male che ci sono persone cosi...
sempre chiaro e coinvolgente....
Potevate mettere un titolo nei video sugli argomenti della lezione.
Il "grazie" finale 😊
.... straordinaria lectio... però una mezza cartina geografica coeva alla guerra potevate farla trovare al professore!
👏👏👏👏👏 Grande Prof Barbero ❤️
La mia suonerai è Barbero che dice: Krafft von Dellmensingen.
25:21 Generale Kraft
Ho scoperto alcuni anni fa perché noi chiamiamo i tedeschi, dispregiativamente, crucchi. Ero in Croazia ed un cameriere, in un ristorante, mi chiese se avessi voluto del pane chiedendomi se volevo del kruk, ( chiedo scusa non so se l’ho scritto bene) e lì ho capito, durante la disfatta austroungarica molti soldati sbandati andavano nelle case chiedendo del pane (kruk), ma non erano tedeschi, bensì soldati di etnia slava inquadrati nell’ esercito austroungarico.
Quindi alla fini i crucchi in realtà sarebbero gli slavi, come i portoghesi sono italiani (fare il portoghese, italiani infiltrati ai banchetti fingendosi portoghesi)
Mi inchino dinanzi al Prof. Barbero
Capolavoro.
Non e' polemica, e' una gioia ascoltare il Prof.Molto probabilmente quest'anno ha avuto poco tempo a disposizione per preparare nuove lezioni. Anche questa come in parte quella della prima serata e' gia' stata presentata in vari contesti nelle " lectio " 2017 con qualche variazione. Comunque e' una gioia ascoltarlo.
Fenomenale.
Grandissimo Barbero!!
Barbero ist super ! :-)
Credo che il prof Barbero sia un bravo divulgatore. Chi conosce un pochino gli eventi storici che spiega noterà un po' di superficialità in certi punti, ma forse è proprio lì la sua bravura: sorvola su dettagli che appesantirebbero e renderebbero meno godibile il racconto, dando comunque un'idea sommaria degli eventi. Perché la sua platea deve essere più ampia possibile, di ogni livello di istruzione
In un'ora di tempo per raccontare non hai molte altre possibilità, se non il semplificare (a volte) e tralasciare certi aspetti, se vuoi farti comprendere da tutti. Se vuoi, qui su TH-cam, ci sono anche lezioni di 3 ore del prof. Barbero, in cui niente viene tralasciato.
@ Alessandro De Angelis
Che sia un gran divulgatore, non ci piove ma quando lascia il Medioevo... ahia. Più che "superficialità", si tratta di veri e propri strafalcioni che un conoscitore della Grande Guerra individua subito.
penso sia dovuto alla necessaria brevità del discorso a voce. Barbero su Caporetto ci ha studiato e fatto un libro di oltre 500 pagine (+ 150 solo di note per le fonti), decisamente non superficiale.
@ piflaiena Scusa se te lo faccio notare ma evidentemente non sei molto pratico di "storia". Mi spiego. 500 pagine è per forza superficiale... se hai idea della quantità di studi che sono stati fatti. Un esempio: un solo libro sulla Battaglia di Verdun è di 900 pagine. E ce ne sono in circolazione almeno un migliaio. Si, esatto: un migliaio. E SOLO su Verdun. Per questo esistono gli "specialisti": è impossibile leggerli tutti se non sei uno specialista. Ma occhio: Barbero è resta un grande storico del Medioevo.
hai ragione, senza dubbio, però il mio era un confronto tra un volume scritto (per quanto uno solo) e un intervento divulgativo. le migliaia di libri su un solo argomento sono un infinito di ordine superiore :)
Barbero sempre magnifico, ma quest anno ripete cose già dette. Il prof deve capire che noi fans ascoltiamo e riascoltiamo tutto L anno su you tube le sue splendide lezioni. Su come nasce guerra e ancor più su Caporetto avevamo sentito quasi tutto. Si sta impigrendo, prof? Comunque semper Fidelis al suo verbo. E comunque grazie
Su come l'italia fosse entrata in guerra non ne ha mai parlato, per quanto riguarda Caporetto , molte parti erano completamente inedite.
Fede Montuori mi spiace la prendiate come una polemica.
Su entrata in guerra ha fatto tutta la serie “come nasce una guerra” (prima e seconda mondiale e Falkland). Sono grande ammiratore del prof, era una semplice critica.
Possibile che su internet non si possa più ragionare?
Comunque, viva il prof, non responsabile dei suoi fans, a partire da me
Adriano Brigoni grazie, con persone come lei parlerei tutta notte. Ma sono un giornalista anziano e stanco, che dalla provincia veneta vorrebbe avere dialoghi veri, senza doppie intenzioni, ma non ne trova quasi mai, neanche tra i seguaci di un grandissimo come il prof . Viva il prof, e buona notte: devo ascoltare la terza puntata...
@@lidoartieri5936 No no nessuna polemica !! La mia è stata solo un osservazione, non c' era nessuna malizia in quello che ho scritto, anche io sono un fan di Barbero e ho visto praticamente tutte le sue conferenze , oltre ad aver letto vari suoi libri ed aver seguito spesso i suoi interventi in varii programmi televisivi . A proposito delle sue conferenze " come scoppiano le guerre" tengo a precisare che la questione dell' entrata in guerra italiana non era stata ancora raccontata da Barbero, ma sulla questione della ripetitività di alcuni argomenti sono molto d' accordo.
Penso che l'unico argomento già ampiamente sviscerato da Barbero sia Caporetto. In precedenza aveva affrontato lo scoppio della prima guerra mondiale, approfondendo solo a margine i dettagli dell'entrata in guerra dell'Italia (mentre quest'anno il tema è stata la preparazione dell'entrata in guerra italiana, lasciando "a latere" il contesto europeo). E se non sbaglio, anche su Vittorio Veneto e la conclusione della guerra non c'erano approfondimento dedicati.
Grande Prof. Presidente della Repubblica
Perché a 204 persone
NON E' PIACIUTO!
Perchééé!!!????
Perchè abbiamo perso. Loro avrebbero preferito il racconto con il finale dove respingevamo i tedeschi, tanto ormai ognuno si scrive la storia che gli piace e mette il bollino di unica verità, il resto del mondo mente, gombloddo
E non sto scherzando, basti vedere le teorie degli ebrei tedeschi che hanno causato le 2 guerre, più la rivoluzione russa ecc.
😂😂😂gli orari li hanno fatti i Tedeschi ma i treni sono Austriaci 😂😂😂
Ma dove si può vedere il video completo?
Però l’apparente ammirazione del prof Barbero per l’efficienza teutonica mi preoccupa
Come lo racconta è come se stessi guardando un film uguale
Mamma mia, quest'uomo è bravissimo
❤😮 grazie grande professore non mi stanco di ascoltarlo
Sia santificato Barbero
Buonasera! Ho deciso di parlarvi un po' di me. In maniera IN-FOR-MA-LE, ecco!
E' la prima volta che il professore fa lezione di mattina a Sarzana. Qualcuno sa perche'?
No, però quando hanno messo Odifreddi la mattina ha presentato una lecito sulla stupidità umana....e non lo hanno più inviato. ☺
Top 100 anzi 1000
Cadorna alla fine incarna l'italianita' tutta. Caporetto la sua eredita'
21:05 Hitler fu nominato cancelliere nel 1933, non nel '34
A Belluno il 1917 era ricordato come "L'an de la fan" (L'anno della fame).
manco ha cominciato e già applauso di due minuti e mezzo (come dev'essere)
Nella foto di copertina sembra fare il saluto romano
Non si dimentica nulla nel fare i preparativi tranne per andare in Russia 😂😂
Narrazione interessante
Trieste ritorna.
I generali austriaci ai tedeschi: "dov'e' che volete arrivare? al Tagliamento? Non ci arriverete MAI, MAI, MAI ! muahahahaha
Manca solo il pezzo importante dove spiega il motivo della disfatta, visto che eravamo preparati e in difesa. I tedeschi erano forti, ma poi? Io lo so per averlo studiato a scuola, ma mi sarebbe piaciuto ascoltarlo da Barbero
I M M E N S O
Tutti i giorni è un toccasana
😀😀
Ma Barbero una volta non era uno storico specializzato nel medioevo?
Lo è, e insegna storia medievale. Ma è anche specializzato in storia militare
Ma Hitler non andò al potere nel 1933?
Resto ipnotizzato...
2019.11.25 L
Mamma mia, i tedeschi hanno si spazzato via gli italiani ma hanno davvero umiliato gli austriaci con le loro capacità
48:20 È finita la camorra
Maronneeeee
49:01 altro meme e 49:39 altro meme ancora
.NJH.
Zittite quelle campane....
La battaglia di Caporetto di Marco Cimmino: th-cam.com/video/z6vcxHd-yfQ/w-d-xo.html
Ottimo video però dovrei precisare che gli austriaci non erano così arretrati come gli italiani, basti pensare al tasso di analfabetismo italiano o al catasto non probatorio che ancora oggi l'Italia mantiene
dice le cose come stanno e lo accusano.....roba da pazzi...viviamo in un mondo di ignoraranti o sono troppo intelligenti a fare soldi facili
quando ha parlato della ritirata italiana dopo caporetto mi stavo piegando in due dalle risate nell'immagginare la scena della ritirata
Io no. Quando ha parlato delle bestie bruciate vive, lasciate morire di fame, della gente fatta saltare sui ponti del Tagliamento della contadina che cammina tenendo in braccio un cadavere e nemmeno se ne accorge tanto e inebetita... a me veniva da piangere.
@@lethalgiada io alludevo ai soldati ubriachi,non mi permetterei mai di ridere su quelle cose
Ma come puoi ridere delle tragedie?
Da quello che ho letto su un recentissimo libro sul disastro di Caporetto:
Il Signor Badoglio, le cui artiglierie forse spararono sui difensori italiani, era un massone così come il Re;
I soldati italiani si comportarono molto bene così come ammesso dagli stessi tedeschi, (i soldati però);
Cadorna era così tranquillo che si era trasferito in un luogo di villeggiatura per curarsi di un malanno che accusava (vero), e non richiamò i soldati siciliani e sardi che aveva mandato in licenza poiché, per lui, le operazioni militati sarebbero riprese in primavera.
Comunque il prof. A. Barbero ha pubblicato un libro recentemente titolato "Caporetto". Un capitolo è dedicato all'azione (o inazione) della artiglieria italiana nel giorno fatale dell'attacco ed è esaminata in grande dettaglio.
Il fatto che a volte l'artiglieria sparasse sulle proprie trincee (il famoso fuoco amico) era un problema comune, non tipico di quella di Badoglio, accentuato dalla scarsa preparazione tecnica abituale.
Financo agli americani in Normandia nella 2a guerra mondiale, pur padroni dell'aria, capitò di bombardare una propria colonna in movimento.
Che Badoglio fosse massone è un fatto acclamato.
Che questo gli abbia in qualche modo giovato non è dimostrabile, visto che anche il suo superiore (gen. Capello) lo era
1:03:35 QUANDO NON C’ERA LUI
Isonzo con la z di "pazzo" non con la z di "ronzio'
Osservazione di una pochezza imbarazzante.
"Porco zio che cazzata" come devo pronunciarlo?
Come si fa a parlare di Caporetto senza menzionare la rivoluzione comunista russa che portò all'armistizio tra gli imperi centrali e la Russia, permettendo ad Austriaci e Tedeschi di riversare intere armate sul fronte occidentale? La sacralità del comunismo, evidentemente, porta certi storici anche a queste "piccole" dimenticanze...
Rispondi
La battaglia di Caporetto avvenne il 24 Ottobre 1917. La rivoluzione comunista avvenne il 7 novembre 1917 (nostro calendario) con la presa del Palazzo d'Inverno a San Pietroburgo, l'armistizio con la Germania fu nel dicembre 1917 e la pace sul fronte orientale nei primi mesi del 1918. Anche le date hanno una loro sacralità.
Tuttavia pare che l'importanza del fronte orientale fosse diminuita nel corso del 1917, nonostante l'offensiva promossa dal governo Kerenskij nel giugno 1917.
@@dies1domini A Pietrogrado scoppiò la rivolta con la rivoluzione di febbraio e il 2 marzo (calendario giuliano) Duma e soviet di operai e soldati si accordarono per la deposizione dello zar. Contemporaneamente si diffuse in tutto il paese il disfattismo nazionale, segno della crescente stanchezza verso la guerra. Ci fu un timido tentativo di riprendere le ostilità a giugno, ma ci fu una disastrosa sconfitta che, di fatto, pose fine alla guerra. Da allora Tedeschi e Austriaci cominciarono a spostare truppe e armi sul fronte occidentale. E' storia, non sono favolette raccontate ai bambini.
@@antonioippoliti8040 hai letto per bene la risposta di Monsferax ?
Perché fai polemica ?
Polemica inutile, vergognati
@@flapar9064 Finchè ci sarà libertà di parola, parlerò per evidenziare la verità. Poi quando inventeranno i Gulac anche in Italia, allora dovrò stare zitto ma nel frattempo vergognati tu: la libertà di opinione sta ancora scritta nella nostra Costituzione, piaccia o non piaccia ai cafoni di turno.
COL CAZZO CHE LA STRAFEXPEDITION E' STATA SCONFITTA DAGLI ITALIANI !
BARBERO ! MAI SENTITO NOMINARE IL GENERALE ALEKSEI BRUSILOV ?
Ma cosa cazzo c'entra...
Ma caprone ignorante
Ehi stai confondendo il fronte orientale col fronte italiano 🙈
Eh no, questa volta non ci siamo proprio. Se si tratta di Medioevo c'è solo da imparare ma qui, purtroppo, alcuni sbagli si notano. Peccato, è pur sempre un divulgatore di grande caratura.
Di Alessandro Barbero è stato dato alle stampe (2017) quello che è attualmente il libro più lungo è meglio documentato su Caporetto (oltre 600 pagine contando anche le note), frutto di un lunghissimo lavoro di ricerca durato vari anni, questa conferenza è evidentemente una sinossi del libro visto anche il tempo tassativo da rispettare (1 ora circa). Sarei curioso di sapere le sue competenze sull'argomento ed in base a cosa lei ritiene che il Professore sbagli.
@ Marco Loreto Lei scrive ". Sarei curioso di sapere le sue competenze sull'argomento " ma le MIE competenze non contano nulla, quelle che contano sono quelle degli specialisti del settore: Liddell Hart, Max Hastings, John Keegan, Martin Gilbert e altri.
" ed in base a cosa lei ritiene che il Professore sbagli."
Non IO ma gli storici militari sopracitati, che non hanno scritto UN libro ma dozzine e tutti sullo stesso argomento. Sulla sola Battaglia di Verdun ci sono oltre 1.000 libri, non so se mi spiego.
Ma se vuole un esempio, eccolo: citando le offensive di Ludendorff del marzo 1918, Barbero dice che stanno andando verso Parigi. No. L'obiettivo non era Parigi, era una operazione sussidiaria (denominata Georgette) che doveva distrarre dal vero obiettivo dell'offensiva: il BEF che era a Nord. Georgette andò meglio del previsto e si avvicinarono a Parigi, commettendo un errore madornale. Il dr. Richard S. Faulkner, ex colonello ed insegnante di storia militare a Ft. Leavenworth, ci ha fatto un paio di conferenze in merito.
Le trova qua su You Tube... in inglese però.
,@ Adriano Brigoni
"Un eccellente storico quale è Barbero può benissimo applicare il proprio metodo di ricerca all'argomento storico che preferisce: se il metodo è di valore, risulterà sempre un ottimo lavoro."
No e per due buoni motivi.
Il primo è che la "storia militare" è un settore con un SUO metodo e ci vogliono anni per impararlo: lo SCHWERPUNKT o lo impari studiando la storia militare o non lo impari (e lo schwerpunkt è uno dei cardini tattico/strategico dell'esercito tedesco).
Il secondo è la mole di materiale disponibile: sulla Grande Guerra parliamo di qualche decina di migliaia di testi in circolazione, il che spiega perché ci sono autori che si sono specializzati solo su questo evento. Per non parlare del materiale d'archivio: chilometri non metaforici di materiale.
Se Barbero è una autorità in materia di Medioevo è perché ha passato la vita a studiare SOLO il Medioevo.
C'è gente che ha passato la vita a studiare solo la Grande Guerra e sono loro quelli da cui io traggo le mie informazioni: il decano John Keegan, Martin Gilbert, Peter Hart, John Fuller, etc etc.
@ Marco Loreto Le offro uno spunto di riflessione. Barbero asserisce che l'esercito italiano non è all'altezza di quello tedesco, giusto? Lo ha sottolineato più volte, vero? Bene. Poi ha citato l'entrata in guerra degli USA nell'aprile del 1917 come un elemento decisivo, giusto? Bene. C'è solo un problema: l'esercito USA nel 1917 è messo molto peggio di quello italiano: non hanno fucili, non hanno aerei, non hanno cannoni, non hanno mortai da trincea. Soprattutto non hanno i 200.000 ufficiali (l'intero esercito USA del 1917 conta 120.000 uomini A TOTALE) che servono per un esercito da 4 milioni di soldati.
Se l'esercito italiano invadesse il Maryland, saremmo a Washington in due giorni.... come fa ad essere decisivo? Questa sarebbe stata una spiegazione interessante, invece, mi scusi, di denigrare l'esercito italiano. Bel rebus. A Lei la soluzione.
chinacat Certamente gli storici che lei ha citato sono grandi esperti del settore, tuttavia le faccio notare, con estrema cortesia, che l'oggetto della conferenza è la battaglia di Caporetto e gli accenni alle altre battaglie sono fatti al solo scopo di contestualizzare l'accaduto all'interno del più ampio scenario bellico europeo. Se Barbero dovesse sviscerare dettagliatamente, come hanno meritoriamente fatto gli storici da lei citati, ogni singolo aspetto di quelle battaglie l'oggetto della conferenza cambierebbe da "Caporetto" a "la Grande Guerra negli anni 1917-1918." Infine non è scorretto dire che: "Ludendorff stava andando verso a Parigi", in quanto effettivamente le forze prussiane si avvicinarono alla capitale francese, se poi Ludendorff avesse altri piani in testa questo può essere oggetto di un approfondimento in separata sede.