Damiano buonasera, ho lavorato per 23 anni per un famoso settimanale di televisione, usavo solo ektachrome 64 e 160T poi 320T,1/3 di stop sopra o sotto buttavo la foto. Il tuo discorso mi ha rinfrancato, trovo che la troppa facilità d’uso negli strumenti attuali ha disabituato a pensare da fotografo. Questo argomento é fondamentale. Grazie.
Ciao Massimo avere il feedback di un Fotografo che ha tanta esperienza come te è prezioso. Farò prossimamente una riflessione fotografica su come i “ limiti” in realtà sono dell’opportunità di crescita…
"il rumore ti saltava addosso come un leone uscito da una gabbia", ho rischiato di morire con il boccone in bocca. Condivido tutto, bravo Damiano, sempre profondamente onesto intellettualmente.
Negli anni 70 il mio professore di fotografia ci obbligava a scattare a TUTTO FOTOGRAMMA.....dovevi ragionare prima di scattare, e la pellicola e la carta costano! Ottima riflessione
@@riflessionifotografiche Ciao e grazie. Ultimamente sto riguardando foto degli anni 80 e 90 masterizzate anni fa purtroppo a bassa qualità e .... porca paletta...hanno un fascino ,una magia e una profondità che con le digitali non riesco ad ottenere, sarà solo una sensazione ma ......ancora ciao!!
@@tizianocalzolari4407 no non è una sensazione, c'è tutt'oggi una ricerca nel simulare la resa della pellicola in tutti i modi, perfino da giovanissimi che la 35mm non l'hanno mai vissuta a suo tempo, non a caso ultimamente c'è una grande richiesta di macchine meccaniche vintage e rullini che a causa della forte domanda hanno alzato il prezzo in maniera vertiginosa
Bisogna trovare un po'la quadra del discorso: giusto avere le competenze tecniche che in fotografia sono fondamentali per capire quello che si sta facendo e come ottenere i risultati voluti, ma le possibilità offerte oggi dalla tecnologia presente nelle fotocamere vanno sfruttate al massimo, altrimenti tanto valeva restare all'analogico. Quindi ben vengano i centinaia di punti di messa a fuoco, le raffiche velocissime, la stabilizzazione del sensore, la gamma dinamica molto ampia, ecc. ecc. Lo dico da fotografo che ha iniziato 40 anni fa con la pellicola, consapevole di tutto ciò che nel mezzo c'è stato.
Non ho niente in contrario allo sviluppo tecnologico. Dipende tuttavia da quale sviluppo si parla. Personalmente avrei preferito che i produttori si fossero concentrati su sensori in grado di restituire una qualità di immagine intesa come gamma dinamica reale e profondità colore maggiore piuttosto che sul numero di fotogrammi o sul numero dei punti di messa a fuoco. la verità dei fatti è che in gran parte dei settori la tecnologia sta rendendo l’uomo più pigro. ma si tratta di un argomento assai complesso che andrebbe sviluppato con molto più tempo.
Sono d accordo al 💯, difatti ho appena fatto un servizio nella classica palestra da scuola media per degli atleti. Foto terribili devo recuperare tutto a Photoshop. Stavo buttando la macchina fotografica 🤣. Che consigli daresti per una situazione del genere? Palestra con luci calde soffitto altissimo e finestroni grossi con luce diurna. Nonostante ci fosse una discreta luce doevo usare iso alti e molto rumore e tutto molto piatto. Grazie
A volte le situazioni di illuminazione sono ingestibili Serve fare delle scelte O ti posizioni in una zona dove la luce è migliore O cerchi di fare delle inquadrature tali per cui parzializzi gli spot di luci troppo forti O accetti , perché non puoi fare altrimenti, la situazione Ricorda comunque che le ombre anche se forti sono estremamente descrittive
Caro Damiano, ti ascolto spesso e onestamente scrivo poco o nulla. Quasi sempre passo volentieri il tempo ascoltandoti più che guardandoti nei ritagli di tempo lavorativo e quasi sempre sono dalla tua parte. Oggi un po meno. Così provo a spiegarti il mio punto di vista. Ho 62 anni e la prima compatta me l'hanno regalata a 15 anni, questo solo per dirti che è una passione che coltivo da quasi mezzo secolo. Non me ne volere ma non riesco a capire con chi ce l'hai. Perchè nel tuo accalorati sembra quasi che demonizzi la post in senso assoluto, dimenticando forse che quando usi un filtro, un pannello riflettente o scatti con il flash stai modificando la realtà per un tuo scopo preciso. E non è lo stessa cosa che riprodurre l'effetto in digitale? Uso una maschera, apro le ombre per una precisa finalità compositiva. Dov'è il sacrilegio? Per esempio io odio l'artefatto flash anche se ammetto che a volte il risultato è molto efficace, ma non mi sento in alcun modo di disprezzare chi lo usa nè di considerarlo un male. Capisco se il tuo sfogo è rivolto a chi non sa fotografare e poi 'rimedia in post', ma ti assicuro che chi usa la post in modo efficace impara a scattare sapendo già cosa farà in camera chiara. Per esempio in una fotografia di reportage spesso non si ha il tempo di 'piazzare' strumenti alternativi e quindi conoscere il proprio mezzo e le possibilità della post fa davvero la differenza. E questo è solo un esempio. Come sempre, probabilmente, la verità sta nel mezzo. Eviterei queste crociate così assolutistiche che ti fanno sembrare più vecchio di quello che sicuramente sei. Prova a comprendere che la post non è un demonio ma la marcia in più nel tuo bagaglio fotografico. Perdonami la filippica ma tanto sentivo di dirti.... Maurizio
Prima di tutto ti ringrazio per dedicare del tempo alla visione dei nostri video. Probabilmente il messaggio non è arrivato correttamente e purtroppo la responsabilità è del comunicatore. Non ho nulla in contrario in merito alla post post produzione. Quello che critico è scegliere delle scorciatoie sapendo che tanto c’è San Photoshop a metterci una pezza. Questo tipo di atteggiamento non porta a nulla di buono. se invece si utilizza la postproduzione per sviluppare il lavoro e il pensiero fatto al momento dello scatto, per me è una scelta scelta condivisibile e in alcuni casi necessaria.
Applausi fino ad avere calli alle mani. Carissimo Damiano, ho scoperto da poco questo canale e devo dire che sei uno dei pochi che sinora ho trovato che ha contenuti onesti, sinceri ma sopratutto carichi di una grande competenza. Sono un fotoamatore, quindi immagino di non aver chissà quali credenziali per giudicare, ma resta il fatto che ho un cervello ed un approcio critico, e tanto mi basta. Questa che hai fatto non è una riflessionefotografica, questo e puro vangelo, e bisognerebbe che tutti se lo guardassero almeno una volta al mese, alcuni casi più seri anche una volta alla settimana. Se capaci di estrapolare il succo del discorso, anche i non fotografi! Si capisce benissimo quello che intendi, è chiarissimo che non sei contro la post-produzione, ed il fatto che la chiami sviluppo rende molto chiaro che la ritieni una parte fondamentale di tutto il processo. Ma sai com'è, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire! Ho iniziato con una Canon 1100D, poi la 60D, quando il digitale decollava ed esplodeva ho avuto il rifiuto di quello che vedevo prodotto da me ed altri fotoamatori e son tornato per anni all'analogico, per rallentare. poi l'anno scorso mi è venuta voglia di tornare al digitale, magari FF, ho chiesto in un forum di "canonisti" se mi consigliavano o meno di prendere una 5D classic (quello era il budget...), mi hanno riso in faccia ed ho capito che era la cosa giusta da fare. Da un anno ormai uso solo quella, ogni scatto sbagliato lo pago, ma sbagliando si impara e imparando si sbaglia. Adoro i vostri video, la vostra genuinità e sopratutto la vostra competenza, mai ostentata. Avanti così! (....puttanate fotoniche?!?! ah ah ah che mito) Simone
Mi sembra un discorso più che ovvio da una parte ma anche discutibile dall’altra. La post può essere usata per recuperare una foto scattata male e non ci trovo niente di male se la tecnologia ci permette di rimediare a degli errori. L’errore si paga con ore davanti al monitor quando invece scattando correttamente le foto sarebbero già pronte. Prima crescevi buttando via diapositive oggi cresci dovendo sprecare tempo a recuperare foto scattate male, il concetto non cambia, solo che oggi puoi recuperare foto che prima erano irrecuperabili. La tecnologia aiuta, perchè non sfruttarla?, Se uno vuole crescere come fotografo cresce anche con la tecnologia. Non è obbligatorio buttare via diapositive per crescere. Quello che conta inoltre è il risultato finale e se uno scatta 4 stop sottoesposto per poi recuperarli in post niente ha a che vedere col risultato finale, se un’immagine arriva al cuore non conta niente il procedimento messo in atto per arrivare a quel risultato, anche se uno ha messo una luce a destra e poi in post vuole la luce a sinistra e stravolge l’immagine quello che conta è il risultato. Il problema sarà solo il suo che ha impiegato più energie e tempo ma a chi guarda non dovrebbe interessare. Poi con l’esperienza si impara a scattare in modo più corretto per risparmiare tempo ma questo è un aspetto meramente economico, nel senso che a un professionista fa risparmiare tempo e soldi ma non c’entra col valore di una foto o di un fotografo. Dall’altro lato anche una foto scattata in maniera tecnicamente perfetta può aver bisogno di molte ore di fotoritocco per raggiungere il risultato e altrettanto non ci trovo niente di male. Come anche si può scattare completamente in automatico in jpg o con iPhone, o in pellicola e non fare niente in post sé quella è la strada che ti porta al risultato. Oltretutto la post e la manipolazione delle immagini è nata contemporaneamente alla nascita della fotografia ed è sempre stata fatta, sono cambiati solo i mezzi. I casi sono infiniti e non si può generalizzare
Come detto per altri post, non ho nulla contro la postproduzione. Quello che non mi piace è l’atteggiamento di chi si atteggia a fenomeno grazie al supporto di San Photoshop. Inoltre, non apprezzo l’atteggiamento di prendere delle scorciatoie sapendo che tanto puoi fare tutto al computer. Condivido invece l’utilizzo della postproduzione come sviluppo di un’idea e o di una visione avuto in fase di scatto.
ciao Damiano, sono parzialmente d'accordo con quello che hai detto, nel senso: se il discorso può essere valido al 100% per i fotografi professionisti, non credo che si possa applicare agli amatori . Sono un appassionato di fotografia con qualche anno sulle spalle e considero lo "sviluppo" il mezzo per poter raggiungere un risultato migliore e magari capire che tipo di errore ho fatto per poter rimediare negli scatti futuri che comunque per me rimangono" il piacere di fotografare". Ti ringrazio comunque della tua riflessione fotografica perchè ogni tanto una bella strigliata fa bene a tutti, professionisti e no. Buona serata
Ammiro tantissimo chi per fare lo scatto perfetto torna e ritorna più volte nella stessa location. Per lo più questo accade con i fotografi paesaggisti...però devo ammettere che a volte è impossibile tornare nella stessa location più volte (per esempio quando si è in viaggio), quindi bisogna sfruttare al massimo quell'unico momento e per farlo bisogna ragionare sullo scatto che si sta per fare, così da poter portare a casa uno scatto quantomeno decente.
Condivido il tuo pensiero. Come il messaggio del video riguardava l’attitudine mentale del Fotografo. Attitudine, che dovrebbe portare il fotografo a concentrarsi sulla luce, sulla composizione e sul messaggio.
Io faccio gli errori opposti(perché sono consapevole di sbagliare). Non faccio elaborazione al computer, non uso mai raffiche, eye af, scatto solo in jpeg. Tengo il raw se proprio devo correre qualcosina ma lo faccio in cam,raramente. Sono pigro nel senso opposto. Infatti cerco sempre dei marchi con cui ottenere il meglio delle cromie in fase di scatto. Per ora qualche stampa gradevole l ho appesa. Potrei ottenere di più? Si certamente. Ma il tempo è sempre poco e sinceramente (a parte la scrematura delle foto) non mi va di stare al computer.
Ciao Damiano, avevo già visto che video nel "vecchio" canale, ma "repetita iuvant". Alla fine non ci sono Santi, quando un foto è sbagliata è sbagliata, ci si può solo arrabbiare con se stessi. La tecnologia aiuta, ma alla fine, quello che fai in macchina deve essere sempre fatto al meglio. Con "pigrizia" scatto in JPEG perchè non mi ha mai appassionato la parte di sviluppo (o post produzione) e perchè il mio obiettivo in ogni foto è sempre stata quella di tirare fuori il meglio rispetto alle mie capacità. Lo scatto lo posso sbagliare solo io, se alla fine gioco con la triade espositiva senza interventi del mezzo tecnologico.
"il tuo valore fotografico è proporzionale a quanto riesci a fare con la pellicola" frase da scolpire nella pietra!! Concordo pienamente su tutto, io scatto solamente in analogico e le diapositive proiettate sono la mia via fotografica preferita... Puoi capire che rapporto ho con la post produzione 😅
Musica per le mie orecchie, giusto il suo intervento ma credo che i nativi digitali non si discosteranno dal punta e scatta. davvero un bel canale il vostro.
Per Natale mi é stato chiesto di fare delle foto alla cena di famiglia e fortunatamente la post-produzione mi ha salvato diversi scatti sia come esposizione che come inquadratura. Ma sono conscio dei miei limiti attuali, per cui ringrazio questo strumento. Devo anche dire che in questi giorni sto cercando di capire meglio questo sviluppo dei raw e mi sono trovato su un forum molto frequentato in qui dibattevano su quale software facesse meglio denoise e devo dire che le foto mi sembravano tutte uguali, se non ingrandite al 400% per vedere le differenze minime. Poi sono andato sul sito di un produttore di software e mi sono trovato foto perfette, finte a meraviglia, che non avevano più nessun appeal, quindi ho chiuso tutto e sono ripartito dalle basi. Morale: la post produzione è utile ma può portare a dei risultati mostruosi.
Domanda. Se ti fanno fotografare 10000 cose in 3 ore in 5 ambienti diversi di luce? Cosa fai ragioni o scatti a go go sperando che venga qualcosa e poi post
Anche perchè con tutti gli aiuti che abbiamo a disposizione, un'esposizione corretta la si tira fuori. Mi ricordo quando imparavamo con le macchine equipaggiate con esposimetri cds, se non compensavamo a stima l'esposizione corretta dove volevi non c'era mai. Non voglio fare il vecchio che parla dei tempi passati, ma forse quella scuola, ovviamente obbligata dai limiti, un po' di consapevolezza tecnica in più ce la dava. Però ben vengano tutti gli aiuti che abbiamo oggi ma che forse quelli come me, sbagliando non usano neanche a pieno.
Ciao Domenico, di certo la vita del Fotografo per alcuni aspetti oggi è più semplice. Tuttavia, il più delle volte sono proprio i limiti che ci rendono fotografi e persone migliori
Perchè quando parli di post, la associ per forza ad una foto scattata di "me.r..a"? minuto 5:40. Che io sappia anche nel mondo della pellicola ci sono postproduzioni pesanti. Non capisco questa tua "animosità" nei confronti del tizio che non si preoccupa di certe cose prima dello scatto, se ha il sensore Sony che gli permette di fare quello che ha pensato prima dello scatto, dov'è il problema ? L' importante è riuscire ad ottenere quello si vuole. E se anche il tizio che sbaglia, volutamente o no, facesse foto senza senso, (ma che a lui piacciono), dove sta il problema? L' uso del flash? Qual' è il problema se qualcuno non lo sa usare, o non vuole usarlo? Secondo me, la prendi troppo a cuore. P.S. sono nato con la pellicola e ...............
Ciao Daniele come detto nel video e ripetuto in altre risposte, non sono assolutamente contrario alla post produzione. Sono contrario all’approccio: “tanto ci metto una pezza con Photoshop “. Ti ringrazio per il commento
@@riflessionifotografiche Damiano, secondo me il problema è di chi ci mette una pezza dopo, sai quante persone fanno così nella vita per le cose di tutti i giorni? Le cose le fanno, si sentono di averle fatte, sono uscite male? fa niente poi ci "metto una pezza". La superficialità e la NON cura nel fare le cose è di questo mondo, vedi cosa è successo con la Ferragni e il suo spot?.........Buona luce Damiano
Ho 50 anni, fotografo da 10 anni. Sono nato digitale, ho fatto corso base, corso avanzato, corsi di paesaggio, poi corsi di street e reportage. In tutto ho avuto 6 insegnati li avrò cercati bene o sono stato fortunato ma tutti mi hanno insegnato che lo scatto bisogna farlo il meglio possibile in fase di scatto di guardare la luce andare a fotografare quando c'è la luce giusta e che a nessuno frega della fatica e del sacrificio che ci hai messo per realizzare la foto vedranno la foto è giudicheranno la foto non i chilometri l'acqua che hai preso le volte che sei tornato lì per fare la foto perfetta....e secondo me chi ragiona che non bada alla luce ecc o a avuto maestri sbagliati o non ha mai fatto corsi.
Il problema è che se provi a paragonare (e parlo per esperienza personale) un fotografo (amatoriale o professionale che sia) che ha imparato a scattare da analogico a digitale, con qualcuno dei soliti che su Instagram fanno solo video di pubblicità per nuove macchine mirrorless che fanno in automatico le maggior parte delle cose, la risposta è che sei un "grande coglio" che non c'entra niente !! Il problema è che chi incomincia con mirrorless senza avere niente alle spalle riguardo la fotografia crede di essere il migliore perché non ha da pensare molto. Oltretutto non arrivano nemmeno a pensare che il fotografo era un signor lavoro, ma se si continua di pari passo, come tanti altri arriverà a finire perché il fotografo non sarà più utile a nessuno perché la tecnologia lo avrà sostituito, basterà schiacciare il pulsante e... il gioco sarà fatto !
@carlomaule Cosa intendi affermando che le "...nuove macchine mirrorless che fanno in automatico le maggior parte delle cose..." ? Se è così ne compro subito un paio. Grazie. Credevo che le mirrorless facessero le stesse "cose" che fanno le Dsrl.
@@alfabravofilm beh allora possiamo dire che la "deficienza artificiale" è riuscita a sostituire il cervello che si era obbligati ad utilizzare! 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
Condivido in toto. Nel digitale aiuti, automatismi e diavolerie varie disattivate o al minimo e cerco di scattare per zero post (che mi infastidisce), ogni tanto riprendo le vecchie analogiche a pellicola + sviluppo e stampa, sia per il piacere che da che per ripassare le regole della vera fotografia. Vai, sei grande.
Ciao Damiano. Sono pienamente d'accordo con te, tanto che mi sento di aggiungere, almeno parlando di me, che la crescita nella fotografia è stata proprio nel curare di più lo scatto e nel ridurre drasticamente lo sviluppo. E in questo una grossa mano me l'ha data l'alternanza tra scatto in digitale e passaggio alla pellicola. Sono solo un appassionato, quindi tante esigenze non ne ho, però oggi vedo che per me, sul colore come sul bianco e nero, nello sviluppo sono sufficienti un po' di contrasto o una eventuale saturazione del colore dove e se serve, ed un po' di mascherata e bruciatura per dare profondità. Anche perché mi diverte molto di più dedicare tempo alle uscite ed allo scatto, piuttosto che stare davanti al computer. Un saluto
Ciao Damiano, completamente d accordo. Io scatto in digitale ed analogico. Scattare in analogico e' la palestra, e l esame finale. Quindi tecnica e contenuto, foto nuda e cruda. Vediamo su 36 pose un 50 mm e street, cosa viene fuori! Sebastiano
Non avevo visto il video sull'altro canale. Mi hai fatto impazzire 😂 Scatti di m...a! 😂 Dovrebbero introdurre un piccolo videogame sulle macchine. Una sfida a step. Se non impari ad usare il modo manuale, per esempio, non sblocchi la priorità di diaframma, e così via. Provo a proporlo a Pentax 😂
Ciao Damiano, dopo aver visto diversi video vostri, attratto dal titolo, ho immaginato più o meno quale fosse l´argomento... sentendoti parlare, mi sono ritrovato di comune accordo su molti punti. Io credo prima di tutto che le persone che provengono da una preparazione fotografica a rullino (io ho iniziato 45 anni fa con il rullino 110), senza offendere coloro che hanno scoperto la fotografia con l´avvento digitale, siano più o meno coerenti con quello che tu hai descritto. Purtroppo con il digitale, AI, ecc... si è reso più facile l´utilizzo del mezzo. Come ben si sa, l´utente poco preparato, si concentra (spesso con scarso risultato), su ciò che inquadra, senza dargli il giusto valore tecnico allo scatto: il risultato ottenuto è noto! Giustamente se tutti riuscissero a creare una buona immagine in camera, il lavoro di post produzione sarebbe quasi nullo, ma non è così per gli ovvi motivi di cui hai parlato e sappiamo. Aggiungerei una nota personale che andrebbe analizzata. ti parlo da ex professionista con studio fotografico ormai sepolto... oltre al problema della scarsa preparazione di chi fotografa, aggiungerei anche quella di chi andrà a guardare queste immagini: il cliente! Esempio: matrimonio le foto me le scatta mio cugino che è bravo e ha una macchina pazzesca, fa foto stupende... e qui la domanda è: ma si riferiva alla macchina o al cugino... un caro saluto, Fabio
Ho imparato a fotografare con ina canon 1000d, oltre i 400 iso i file erano initilizzabili, grazie a lei ho imparato a fotografare, ma soprattutto a scattare al 90% finito in camera!
Perfettamente d’accordo con te…è quello che insegno io ai miei ragazzi la foto deve essere già perfetta allo scatto per inquadratura ed esposizione poi ovvio che magari alle volte una piccola sistemata per renderla perfetta bisogna darla.
Quando fai così ti LOVVO ! ❤ Ma perché di quelli che scattano come se nn ci fosse un domani per beccare una foto ne vogliamo parlare? Nella mia città Campobasso c’è un evento, “I misteri “ che si svolge il giorno di Corpus Domini dove chiaramente ci sono centinaia di fotografi ed anche i grandi della fotografia vengono a fare dei work shop ( Berengo Gardin per esempio ), e c’è anche un concorso fotografico dove sinceramente si tiene a vincere ( almeno noi del posto ), tutto questo per dirti che alla fine della giornata incontri persone che ti chiedono quante foto hai scattato, e quando gli rispondi una sessantina loro rimangono meravigliati perché per loro è normale farne 5/600 una la pizzichi alla fine!
Quando ho letto il titolo pensavo ai "maghi" del focus stacking e dell'HDR... Se da una parte non ci vedo niente di male al recupero di un po' (sottolineo "un po'") di ombre ed abbattimento delle alte luci, dall'altra mi chiedo, e penso ancora all'HDR ed al focus stacking: ma se devi fare decine di foto poi "appiccicate" con PS et similia, è sempre fotografia? Tra l'altro è vero che l'occhio umano ha più "gamma dinamica" del sensore, ma non certo a livello di vedere tutto pseudo-solarizzato come nell'HDR. E per il focus stacking... beh... se guardi un panorama a 50 metri di distanza chiaramente la scena a 2 metri sarà fuori fuoco, per cui si vuole ottenere col FS qualcosa di non naturale. Ammetto che a volte sono tecniche che uso, ma tutte le volte mi domando se abbia un senso... Ma poi vedo lavori di gente osannata, di gente che addirittura vende plugin, che sono molto innaturali, quasi plastificati. E allora no, non ha senso...
Tutto giusto salvo un piccolo appunto in particolare per i matrimoni a pellicola... Quella che chiamiamo "post" oggi, in parte veniva demandata e fatta dai fotolaboratori. Nel mio piccolo mai uscita una foto dal minilab senza correzioni.
Ciao Maurizio non sono contrario alla post produzione ma l’atteggiamento mentale di ricorrere costantemente a San Photoshop. Ovviamente, anche in analogico vengono effettuati i processi di correzione del colore del contrasto.
@@riflessionifotografiche purtroppo da ex fotolitista, non si comprende ancora che il file raw è grezzo e va comunque trattato. Poi che si faccia un uso "ardito" dei software non limitandosi ad estrarre da ciò che il sensore ha letto, ti do perfettamente ragione. Ma ricordiamoci che anche in analogico si facevano queste scelte, dal selezionare un tipo di pellicola, allo svilupparla con rivelatori dalle differenti caratteristiche, fino alla scelta della tipologia di ingranditore, filtri e carta. Insomma, non va demonizzato photoshop, ligthroom, capture one o affinity photo... Ma vanno solo usati a modo senza esasperazioni. Almeno io la penso cosi.
Conosco molti fotografi e posso dire che si stanno sviluppando due "fazioni" opposte riguardo alla post produzione nel mondo del digitale: - quelli che odiano la post produzione; - quelli che pensano di poter fare tutto con i software. I primi sbagliano perchè la post produzione o sviluppo è una parte fondamentale del processo fotografico ma sbagliano anche gli altri perchè la post produzione non dovrebbe avere lo scopo di risolvere dei problemi legati allo scatto oppure fare delle cose totalmente fasulle cercando di ingannare l'osservatore. Sento spesso frasi del tipo: - il flash non mi serve perchè l'effetto lo ricreo in post produzione; - la composizione in fase di scatto non mi interessa perchè tanto ritaglio in post; e potrei continuare. Alcuni addirittura non fanno il corso base e iniziano direttamente con i corsi di post produzione con dei risultati abbastanza disarmanti nella fotografia di ritratto e di paesaggio. La maggior parte delle foto di ritratto che mi capita di vedere sono piene di artefatti (pelle di plastica con colori assurdi, sfondi incollati ecc.) ma anche le foto di paesaggio sembrano spesso dei cartoni animati. Questo anche perchè, per avere dei risultati bisogna conoscere molto bene i software altrimenti gli artefatti sono visibili e alcune cose non sono simulabili . Poi c'è anche la tendenza a fare i fenomeni.... tutte le foto devono essere per forza fenomenali e per fare questo spesso si esagera... Mi dispiace anche per loro perchè in questo modo si perdono la parte probabilmente più bella della fotografia... Per fortuna nei regolamenti dei concorsi ci sono molte limitazioni e spesso richiedono il raw.
Io fino al 2010 ho scattato con fotocamere a pellicola ed in particolare con una Contax S2b integralmente meccanica e manuale e dotata di lettura semi-spot della luce. E come pellicola utilizzavo Kodachrome 25 e 64 ASA che non erano di certo facili come esposizione. E non ostante ciò il 90% circa delle diapositive risultavano esposte correttamente !😂😂
io ho fatto un percorso inverso, scattavo da bambino con una reflex a pellicola ereditata, più le classiche kodak usa e getta in vacanza, poi verso le scuole medie si sono diffuse a larga scala le compatte digitali, era il periodo delle prime connessioni adsl consumer, e nulla poi sono rimasto li, per poi ora avere vari corredi vintage minolta e olympus zuiko che uso tutt'ora, è per me l'essenza primordiale della fotografia, più basic di cosi non si può, ormai oggi c'è nella fotografia la stessa mentalità di tutti i dispositivi elettronici dove dopo 2 anni "è vecchio", ma non è che negli ultimi anni il mondo sia diventato più difficile da fotografare...senza parlare poi delle intelligenze artificiali che verranno inevitabilmente introdotte a breve, o per meglio dire i vari sistemi tracking in un certo senso già lo sono
Grande Damiano anche io mi incazzo come una bestia quando sono costretto a lavorare tanto in post e mi rendo conto che ho scattato una merdaccia e non ci dormo la notte 😢
Assolutamente d’accordo. Ho iniziato a fotografare in modo “serio” da poco tempo e mi sono impressionato negativamente come purtroppo (per alcuni per fortuna) si può rivoluzionare una immagine fotografica mediocre.
è giusto quello che dici ma anche no...io amo fotografare ma non mi basta fare la "foto" ossia se è particolare ok non aggiungo o tolgo altro al limite la croppo e dipende anche e molto dallo stile o genere, ma se è una foto dove posso esprimermi artisticamente allora mi piace lavorarla. So fare una bella foto ma anche una buona foto ma a volte non mi basta.
Ciao Fabrizio, non ho nulla in contrario nei confronti dello sviluppo di una foto in Camera Oscura. Quello che non apprezzo sono le scorciatoie prese grazie alle nuove tecnologie
condivido però... Se prima per togliere un palo o un filo.o un elemento di disturbo ci voleva un ora adesso lo fai in 5 secondi per ottenere un risultato eccezionale. L'AI la vedo utile lì.. per correzioni. Per la generazione di contenuti per me è disegnare, non fotografare.
Concordo sul valore di pensare attentamente durante lo scatto, sia in digitale che analogico. La post-produzione è utile, ma non dovrebbe sostituire l'attenzione alla composizione. Preferisco una manipolazione leggera con Photoshop, enfatizzando ciò che è già presente anziché creare qualcosa di irreale. La fotografia richiede pensiero critico e creatività, indipendentemente dal mezzo utilizzato.
@@riflessionifotografiche Buongiorno,neanche io ho nulla contro la Post,ci mancherebbe,ne faccio uso anche io,ma in modo moderato,praticamente la utilizzo come quando stampavo il B/N,ma la MANIPOLAZIONE quella eccessiva,non mi piace,poi ognuno può fare come meglio crede ci mancherebbe altro,mio padre mi diceva sempre " IL TROPPO STORPIA" e credo che non aveva tutti i torti,comunque complimenti per i tuoi contenuti e le riflessioni coinvolgenti,ciao e buon lavoro!!!
Riflessione assolutamente condivisibile Damiano, però credo che si debba considerare anche che non fa nulla di “illegale” chi non conosce la tecnica fotografica e si fa abbindolare da quello che vede sui social e dal marketing annesso.. e compra macchine super mega top associate a plugins di tutti i tipi per pubblicare l’ennesimo tramonto emotional con acqua di seta o magari un ritratto fashion con bokeh artificiale che manco un F 1.2… l’amico che puntualmente mi mostra orgoglioso l’ennesima foto ombre-aperte-luci-chiuse-sfondo-artefatto e recupero di 5 stop non fa del male a nessuno (tranne che a me nei cinque minuti che me lo devo sorbire).. credo che la cultura fotografica si faccia prioritariamente avendo la possibilità di ammirare le opere fotografiche che possano nutrire l’occhio per poi comprendere la necessità di conoscere la tecnica fotografica per liberarsi delle “belle” foto per approdare alle “buone” foto - Berengo Gardin docet..
Ciao Edoardo, di certo non parliamo parliamo di un comportamento illegale. Quello che non apprezzo è l’atteggiamento verso la scorciatoia sapendo che tanto c’è San Photoshop a darti una mano. Ma soprattutto, mi disgusta l’atteggiamento di diversi fotografi che fanno i fenomeni in rete sapendo che gran parte dei risultato l’ha fatto il Computer.
@@riflessionifotografiche assolutamente! e tra l’altro - oltre all’ipocrisia che è assolutamente deprecabile - credo che contribuiscano anche ad una sorta di anti-cultura che porta ad apprezzare dei contenuti evidentemente artefatti e a ricercare proprio quel risultato nelle proprie fotografie.. quindi diffondendo proprio il concetto che “tanto c’è Photoshop”. Se l’occhio fosse educato ad ammirare le opere di artisti che siano davvero raccontare attraverso la luce, si svelerebbe facilmente il bluff..
Io avevo già vista la riflessione nell'altro canale e l'avevo apprezzato e commentato, ma il mio pensiero rimane uguale. Io distinguerei il ragionamento tra i professionisti e gli amatori. I primi è chiaro che devono conteggiare non solo i costi materiali, ma anche il tempo che è prezioso e quindi il preparare la foto nella mente e nella fotocamera è essenziale, direi quasi indispensabile. I secondi possono essere divisi in amatori che vogliono fare i professionisti e quindi hanno questa necessità e gli amatori come me, che hanno voglia di uscire e fermarsi a fotografare quando qualcosa li colpisce e seppure cercano di fare la foto "perfetta" non si scandalizzano o strappano i capelli se esce fuori con imperfezioni poi recuperabili in post produzione, oppure tenerla cosi com'è venuta, per ricordo di un qualcosa che in quel momento lo ha colpito e pazienza se non è tecnicamente ineccepibile. In quanto poi all'avere iniziato in analogico che dava una visione diversa una esperienza completa, è vero, ma similmente io ho iniziato a guidare con la topolino di mio nonno e vi assicuro che era la stessa sensazione, ma oggi sono contento di guidare una autovettura meno difficile e che svolge alcuni adempimenti in mia vece! C'è spazio per tutti in serenità, in fondo, se non ne facciamo una professione, parliamo di fotografia, di divertimento e tra questo è compreso anche la post e di quello che offre, basta farne un uso che sia piacevole e soddisfacente per noi.
Non ho nulla in contrario nei confronti della postproduzione. di certo, anche in analogico, in Camera Oscura si mettevano diverse pezze. Converrai con me, tuttavia, che la mentalità di base era diversa.
Non ci sono dubbi. La testa bisogna usarla anche oggi. Ricordo che prima fotografavamo con pellicola ed era davvero in molte circostanze con il colore piuttosto difficile, soprattutto in diapositiva. Ricordo il cavallo di battaglia era la Kodak Ektachrome 64 Asa, raramente tirata a 125 Asa, quando non se ne poteva fare a meno. Per non parlare delle Kodachrome 64 e 25 Asa richieste spesso dalle redazioni quando avevano bisogno di colori saturi e spettacolari. Si doveva decidere se esporre per le luci, sacrificando volutamente le ombre, o fare il contrario, cosa che portava quasi sempre ad una catastrofe. Grandi acrobazie non se ne potevano fare e lo scatto in inverno nelle giornate uggiose era quasi sempre ad 1/60 di secondo, con grande apertura. Studiare alcuni specialisti del colore in diapositiva non sarebbe male: Ernst Haas, William Albert Allard ed il nostro Fulvio Roiter.
aggiungo: se oltre ad uno scatto che non tiene conto della condizione ambientale mettiamo sul piatto una storia insignificante, ovvero una foto che non racconta nulla, ecco che arriva la quadrupla esposizione. sommersi da immagini merxxxe.
All'inizio mi era sembrata la solita filippica del boomer di turno, anti tecnologia per palese incapacità di saperla utilizzare. Ma poi ascoltando fino alla fine mi sono ricreduto, condividendo il ragionamento che c'è alla base. Il ricorso a questo o quel strumento tecnologico non può sopperire ad una ignoranza di fondo della materia, in questo caso la fotografia.
Ciao a tutti, Credo ma, potrei sbagliarmi, che le Scuole di fotografia Insegnino il modo Corretto per diventere un Fotografo, ovvero che abbiano le Competenze per Insegnarti ad utilizzare un Mezzo fotografico e da quello ottenere immagini Tecnicamente Corrette, poi il contenuto dell'immagine è un altra cosa. Nel mio percorso Fotografico, parliamo di Pellicola B&N (ero davvero piccolino) ho Imparato a "mie spese" dai miei errori... Ricordo che andavo da mio Zio in vacanza e leggevo libri di Fotografia, ma li leggevo Da Solo, mio Zio aveva altro a cui pensare e io NON facevo domande..... Quando ero più grandicello (senza soldi in tasca) andavo a zonzo a far foto e.... a volte... anzi spesso... GUARDANDO DENTRO il Mirino....... Rinunciavo a "Scattare" perchè già sapevo che avrei gettato pellicola (che costava) Il periodo "migliore" per me, è stato quando ho cominciato a fare DIAPOSITIVE li NON avevi scampo........... è stato difficile, SI ma mi ha insegnato tanto, considerando che allora non c'era Internet. Credo che la soluzione Migliore sia andare a scuola...... oppure essere abbastanza "Saggi" da Capire la fotografia. Ricordo ancora le parole di un Grande... che non è più tra noi... "anche se metti in mano a una Scimmia una macchina Fotografica, probabilmente qualcosa di buono ne viene fuori" Che ci volete fare... oggi è così che va... ma credo (spero) che ci siano Tanti che abbiano voglia di Imparare e Credo (spero) altrettanti che abbiano Voglia di Insegnare, saper insegnare è molto ma molto difficile. Ogni giorno è un buon giorno per Imparare qualcosa di nuovo. Diciamo che una volta era più facile diventare un Fotografo (studiando e avendo una Vera passione) quindi Pochi ma, Buoni. Oggi sono Tutti Fotografi, ma si autodefiniscono tali, io per esempio non sono un Fotografo ma un FotoAmatore, non è il mio mestiere ma Traggo piacere (per me) a fare fotografia (quando posso) La Fotografia è cambiata........... e son cambiati anche gli Uomini.......... in meglio? in peggio? Ciaoooooooooooo
Lo dico da quando è uscito il digitale ossia si fa troppo abuso e abuso vuol dire anche concorrenza sleale... ma si può fotografare con un cielo grigio e poi trovarsi nella foto il cielo blu e magari pure con uccellini...ma per piacere. Io a volte aspetto giorni, settimane, mesi, o addirittura anni per fare uno scatto perché io ho detto si al digitale ma ho detto no a PC e programmi.
L'abuso è sempre un errore ma le tecnologie di oggi permettono di velocizzare certi processi o migliorare quello che una volta non si poteva fare. Si chiama evoluzione. Poi chiaramente se fotografo un passerotto e con l'intelligenza artificiale lo trasformo in un condor... non è fotografia per me...
Condivido tutto,chi ha incominciato a fotografare in analogico (diapositive) credo che abbia un atteggiamento filosofico diverso …lo scatto è più pensato ..non si poteva sbagliare di mezzo diaframma altrimenti buttavi tutto nel cestino e questa forma mentis ci accompagna,a differenza di chi non ha mai scattato in analogico che scatta tendenzialmente in modo compulsivo 😅. Ed è vero,certe fotografie non sono più fotografie ma un altra cosa…che andrebbero catalogate in un altra categoria…la fotografia è quello che esce dalla fotocamera,quello che succede dopo è un altra forma d’arte dove lo strumento non è più la fotocamera ma il computer…
Sono d'accordissimo con te perché quando se in un set fotografico che devi correre quante volte capita che una bellissima viene da schifo dunque post la produzione e importante se vuoi quelle foto venute da schifo. Di fatti darei in mano a dei fenomeni una bella Canon eos d.50😮
Comprendo il motivo della riflessione ma non ne capisco l'utilità. E' chiaro che chi fotografa con le scorciatoie viene puntualmente sgamato e disprezzato da chi conosce la tecnica e non si rivolge "in buona fede" poi a circoli ristretti e molto selettivi in per far valutare le proprie foto. Se lo scopo sono i "like" ed il consenso facile nei vari social, questa riflessione non serve. Penso però che ci siano delle circostanze dove si ha poco tempo per riflettere e ragionare e le correzioni in post produzione sono una manna dal cielo e penso che l'integralismo sia solo un vezzo o una scusa per chi non sa fare post produzione. Personalmente son ben contento di essere in grado di post produrre (il che non significa che metto le nuvole che non ci sono aggiungo alberi o tolgo soggetti o trasformo il giorno in notte) ma mi fa molto più piacere fotografare quando ho tempo per ispirarmi, ragionare, valutare, regolare la macchina e scattare ma questa è una sfida con me stesso e la riservo a pochi fidati censori. Per me rigore tecnico e post produzione possono convivere serenamente nella passione per la fotografia.
Ciao Massimo se avessi voluto prendere solo dei like avrei fatto meglio a lecchinare la massa delle persone. Così come non ho nulla nei confronti della post produzione intesa come sviluppo di un’idea o di una visione. Quello che non amo sono coloro che di fatto costruiscono la foto utilizzando il computer o addirittura l’intelligenza artificiale e poi fanno i fenomeni. Infine, come attitudine mentale preferisco quella di puntare ad ottenere un ottimo scatto al momento della ripresa.
Scusami, ma dove hai letto che ti ritengo un cacciatore di like! Ho detto che quelli che cercano i like riterranno inutile questa riflessione. La frase " Se lo scopo sono i "like" ed il consenso facile nei vari social, questa riflessione non serve" si riferiva a loro. Sono anche convinto però che dietro certi atteggiamenti integralisti, spesso si celino persone incapaci di evolversi o che fanno dell'integralismo un vezzo.
Quindi uno come Alan Schaller scatta da schifo? le sue foto sono forse piu un risultato di post produzione che altro. Però crea delle volte delle buone foto , o meglio crea dei lavori che piacciono tanto. Io sono un FAN di Fan Ho ma anche lui lavorava tanto in post produzione anche se scattava in pellicola , alla fine credo che se il lavoro si trasforma in una bella opera poco conta quanto tempo si passa in post produzione
Non amo molto il suo stile. Ma, non si tratta di questo. Non sopporto coloro che come atteggiamento mentale prendono delle scorciatoie sapendo che tanto c’è san Photoshop. Soprattutto soprattutto, non sopporto coloro che si atteggiano da fenomeni sapendo che gran parte del lavoro lo fa il computer. se invece, utilizzi la produzione come sviluppo sviluppo di una visione o di un pensiero, non c’è nulla di male.
Onestamente non capisco sti fanatici dell'analogico super esperti (che spariranno) che criticano chi per motivi ovvi ha iniziato oggi con il digitale. Chiaramente ci vuole una buona conoscenza, passione, uso consapevole degli strumenti e passione. Poi se uno stravolge una foto con photoshop cazzi sui (per stare sugli stessi temi). Tutti partono da zero, tutti imparano dai propri errori (se vogliono). Io direi a tutti questi super fotografi di non fare tanto i fenomeni 😊 e di rispettare anche l'hobbista che sta imparando.
Non ho mancato di rispetto verso colui che sta imparando e non mi ritengo un fanatico dell’analogico. Il senso del video è ben diverso. Cómpiti ringrazio per aver espresso il tuo pensiero
@@riflessionifotografiche Parlavo in generale riferendomi a certi commenti che ho letto 🙂. Qualche fanatico c'e' sicuramente. I tuoi video sono sempre di ispirazione 🙂
C.i.a.o d.a.m.i.a.n.o ..s.o.n.o l' I.A. c.o.m.p.l.i.m.e.n.t.i p.e.r i.l. t.u.o l.a.v.o.ro. 😂 troppe seghe mentali.. io la mia xt4 la tratto come il mio cocker.. e' contenta solo se corre all aria aperta.. deve scattare , deve vedere, e non vuole che quello che fa non vuole che le tocchi.. che bella la fotografia che ti fa guardare i alto, in basso , aspettare , controllare il respiro mentre quardi intimamente nel mirino.. amo fotografare perché mi ferma, mi apre la mente... la fotografia mi fa vedere il mondo da punti di vista diversi .. amo il mirino..la fisicità del corpo macchina... amo sentire il mio respiro che si accorda con il pulsante di scatto .. il resto non mi interessa.. il resto è per chi non vive senza un pollice od un cuoricino di apprezzamento e quindi lascia che i gusti di altri annichiliscino i propri. Grazie Damiano Grazie Damiano ..
Domanda forse provocatoria: "al giorno d'oggi con l'evoluzione della fotografia (della tecnologia digitale ) e un solido e rigoroso studio della tecnica fotografica e della luce è possibile eliminare la post-produzione?" Per me sarebbe il massimo della soddisfazione riuscire ad avere una buona idea far lavorare il cervello in fase di scatto per poi passare direttamente alla fase di stampa.
Irene la tua domanda meriterebbe una riflessione. di certo è possibile in quanto ci sono tanti fotografi che scattano senza post post post produrre. Tuttavia, la postproduzione non deve essere vista come un tabù, ma come un’opportunità di sviluppare il lavoro fatto in fase di scatto.
Ciao Damiano,faccio questo ragionamento quotidianamente a tutti i fotografi, ecco perché in tanti scelgono i prodotti Sony con sensori megagalattici.... Ho visto scatti da schifo,sul vero senso della parola,oggi non sanno fare uno scatto senza ragionamento...
Non c'è nulla da fare, chi ha scattato in analogico ha una marcia in più, una forma mentis più strutturata nei confronti dello scatto. Ben detto Damiano!
Eh, tutto giusto. Il fatto é che siamo immersi in una società dell'immagine, ma a livello di ragionamento non ci siamo piu. E' tutto veloce, tutto subito e ora....
Come già detto e scritto più volte sono concettualmente e filosoficamente contrario a qualsiasi tipo di elaborazione o post produzione. Cerco di sfruttare lo strumento a disposizione senza snaturarne le peculiarità e le caratteristiche. Penso che la nostra passione sia di fatto una forma d'arte creativa e tutto questo con l'informatica e l'intelligenza artificiale sono sicuro non abbia nulla a che spartire. Buona luce a tutti.
Perdonami, con la pellicola sceglievi quella con la resa che più ti gradiva, quindi definibile come post produzione scelta da altri. Lo stesso accade col digitale, con la differenza che la scelta di resa la fai tu al momento. Scattare in JPEG e usufruire dei picture style offerti dalle fotocamere è comunque post produzione, la resa cromatica è scelta da altri e non rispecchia la realtà
@@menagramo73Condivido ogni singola cosa che hai detto, nella certezza che hai compreso perfettamente quello che ho scritto. A presto e buona Domenica.
Ancora me la cavo, nonostante l'età. Dipende anche da tanti fattori. Vento in primis, stanchezza, condizioni ambientali. Sul discorso delle capacità, mi trovi pienamente d'accordo. Lo abbiamo visto con il video dove analizzavi quel bellissimo libro di foto analogica.Con i mezzi di allora si faceva veramente il c@@lo per portare a casa foto buone, e altrettanto ne facevi in camera oscura. Oggi è tutto più facile, ma io continuo a fotografare alla vecchia maniera. No autofocus, no stabilizzatore. Un Manfrotto 190 35enne con testa Manfrotto 410(entrambi con un peso della Madonna), per la foto di Architettura, due monopiedi Manfrotto per quella naturalistica e gli interni dove è vietato l'uso del treppiedi. Un mini treppiedi Cullmann Cruiser(fantastico) col quale riesco a scendere ad 1/6 sec col 50mm Zeiss a 200 Iso.La maggior goduria, pero, la provo quando osservo i fenicotteri nell'Oasi di Vendicari. Binocolo Nikon Monarch 16x56 su monopiede. Posso fare anche mezzora continua di osservazione senza avere il peso del treppiede durante il cammino.
Ci sono fotografi di Magnum che scattano sempre e solo con luce naturale, alcuni di loro neanche sanno cosa sia un flash. E sono fotografi Magnum. Tu hai un canale di 5000 e passa iscritti su TH-cam. Boh, tutta questa hubris non so da dove la cacci.
Non sono nessuno e non ho mai dichiarato il contrario. Per quanto rispetti i fotografi della magnum e ne ho conosciuti anche alcuni quando avevo il laboratorio di stampa, non ritengo che tutto ciò che facciano sia il verbo. Condivido invece la scelta stilistica di utilizzare la luce naturale, così come condivido la scelta stilistica ad esempio di Martin Parr di utilizzare il flash. il punto non è questo, ma è l’attitudine verso lo scatto e sono certo che tutti i fotografi della magnum hanno questa attitudine. Infine, nonostante io abbia anche un altro canale con quasi 50.000 iscritti, non ho mai giudicato il valore del messaggio dato da una persona in base al numeronumero di iscritti che ha al canale.
Ho sempre detto quando ho insegnato, che una foto di merda resta una foto di merda. Il problema sta anche che le case produttrici (e fan bene a livello di marketing senza dubbio) pubblicizzano il recupero di tot stop, di quattromila punti di messa a fuoco ecc ecc... illudendo i mediocri che così facendo possono diventar grandi fotografi, e così la fotografia vera muore, che è quel che sta succedendo. Ero ad una partita di pallavolo (non sono un fotografo sportivo ma ho giocato per 35 anni e sono un allenatore) un fotografo vicino a me scattava a raffica con tutti i punti di messa a fuoco possibili, risultato? Un sacco di file di merda dove scegliere e foto orrende, io, una macchina non sportiva e scatto singolo, risultato migliore, ma non perchè sia un fotografo migliore, visto che non faccio sport, perchè avevo la conoscenza di quel che si faceva, sapevo già dove andava la palla appena il palleggiatore la prendeva in mano. Questo un piccolo esempio che se non c'è conoscenza se non c'è studio e purtroppo come dico ai miei allievi, se non c'è quella cosa che hai o non hai, non potrai mai fare uno scatto come si deve, altrimenti saremmo tutti Doisneau o Bresson o Leibovitz e chi più ne ha più ne metta. Uno scatto fatto male resta fatto male anche se caricato in post, anche se recupero qua, metto una luce finta con photoshop di là ecc ecc... Io so quante polaroid ho buttato prima di trovare il feeling con certe macchine, prima di capire come scattavano in base alle pellicole che avevo, come reagiva la macchina a certe luci, quanti esperimenti e quanti ne faccio tutti i giorni. Anche per un professionista, lo studio giornaliero è alla base di tutto e non un programma migliore dell'altro. Basta lightroom, e poi certo, quando facciamo foto specifiche, come la fotografia notturna, o il food, dobbiamo avere anche conoscenze di photoshop, ma son convinto che basti la base della conoscenza altrimenti diventiamo dei grafici e non dei fotografi (quello che al giorno d'oggi si pensa serva specialmente in pubblicità e poi vediamo inquadrature di merda in foto pubblicitarie). Una volta ad una mia allieva durante un'uscita ad un concerto le diedi un compito, hai 70 scatti (avevo segnato il numero progressivo della macchina prima) al 70esimo non puoi più scattare, perciò quando scatti pensa, abbiamo smesso di pensare in fase di scatto, in fase di preparazione di un set in studio, alla fine non sei più un fotografo ma un ingegnere dell'immagine, e fai foto di merda. Purtroppo mandiamo sempre messaggi sbagliati, con ps fai tutto, recuperi tutto, con la macchina nuova fai foto più belle, più mpx hai più puoi croppare e far una bella foto anche se hai sbagliato l'inquadratura, la street è far quattro foto in strada, tutti possono far un matrimonio (poi vedi foto di matrimonio di merda), e chi più ne ha più ne metta, potrei continuare per ore.
Ti ringrazio tantissimo per aver condiviso il tuo pensiero e la tua esperienza. se ci fossero molte più persone che la pensassero come te questa meravigliosa disciplina artistica godrebbe ancora di piena salute
@@riflessionifotografiche un problema grosso, come quello dei "tutti professionisti" oramai uno con un portatile in soggiorno, quattro luci del cavolo davanti al muro si ritiene professionista, una piaga grossa per chi investe in studi, impianti ecc ecc... per non parlare di tutti gli youtuber che recensiscono macchine fotografiche, alcuni (e non facciamo nomi) che recensiscono di tutto, fra un po' anche il frullatore, un mondo storto, poi vai a guardare le loro foto e vedi solo porcheria, fuffa, la crisi sta qui nell'ignoranza, e tantissimi ignoranti che grazie ad una inquadratura e ad uno smartphone fanno i tuttologi su attrezzatura, postproduzione, ecc ecc... potrei andar avanti per ore, come l'esempio del ragazzino di buona famiglia che il papi lo fa andare in viaggio in islanda ed in norvegia, questo torna con quattro foto standard da stock (altra piaga) e me lo trovo dopo un anno a far l'insegnante ad un corso, il fotografo di grido del corriere della sera (che negli anni 90 non era nessuno detta da un mio grande amico fotografo vero) che si inventa il temporaney shop del ritratto a 50 euro a foto stampata e queste non sono niente altro che deli scatti fatti con luce standard, con un preset in lightroom e lui arriva a far la guest star ogni tanto con suoi amici, e la gente impazzisce per dei ritratti standard stampati con una stampante non a 12 inchiostri come la mia e la tua che hai alle spalle, perchè quella casa non le fa, e allora tot foto al kg come il prosciutto, tot incompetenti a fare i pro, e tanti "appassionati" scarsi che fanno matrimoni per arrotondare come dopolavoro a cacchio, tanto che ce vò? Una macchina fotografica e stampare gli album su internet (stamp'emmerd) la mia stamperia se non hai la partita iva come fotografo non stampa giustamente (falliremo tutti). Musica, arte, poesia, fotografia, sta andando tutto a ramengo perchè si trasforma tutto in "tanto è facile che ci vuole?" che è il messaggio che le multinazionali stanno trasmettendo. Ho sentito addirittura uno che recensiva la x100VI come "la miglior macchina per il punta e scatta" volevo andar a prenderlo per il collo se se, punta scatta e condividi; ecco io ho una x100s con 16.5 mpx (e non la mollo per la leggerezza del file e la maneggevolezza della macchina) e penso con un pizzico di presunzione di far meglio del sig. punta e scatta. Mondo marcio Damiano, mondo marcio. Potrei andar avanti per ore a far casino, ma mi rinchiudo nella mia polaroid (ne ho un po' sai, una punta e scatta...).
questo dovresti dirlo su un palco con 200.000 persone sotto... perché veramente ...quanto è vero! io faccio uguale quando poi le guardo a monitor le foto e mi dico ma come caaaa---- hai inquadrato Franci? e poi mi bastono di solito ahaha no vabbè, però inquadrare bene, capire prima le cose è fondamentale se no non ha senso...
Quando c'era l'analogico il computer era un sogno o era agli inizi, oggi tutti i fotografi o futuri fotografi crescono prima con il computer e poi con la macchina fotografica, si appassionano al lavoro di post-produzione e ritengono che ogni scatto abbia bisogno di post, il pensare la foto viene dopo.
Parole sacrosante! Ho visto delle foto premiate ai concorsi talmente elaborate che sembravano immagini dei fumetti...
Complimenti per i tuoi video!
Grazie Costanzo
Damiano buonasera, ho lavorato per 23 anni per un famoso settimanale di televisione, usavo solo ektachrome 64 e 160T poi 320T,1/3 di stop sopra o sotto buttavo la foto.
Il tuo discorso mi ha rinfrancato, trovo che la troppa facilità d’uso negli strumenti attuali ha disabituato a pensare da fotografo.
Questo argomento é fondamentale.
Grazie.
Ciao Massimo avere il feedback di un Fotografo che ha tanta esperienza come te è prezioso. Farò prossimamente una riflessione fotografica su come i “ limiti” in realtà sono dell’opportunità di crescita…
"il rumore ti saltava addosso come un leone uscito da una gabbia", ho rischiato di morire con il boccone in bocca. Condivido tutto, bravo Damiano, sempre profondamente onesto intellettualmente.
Grazie Marco
Negli anni 70 il mio professore di fotografia ci obbligava a scattare a TUTTO FOTOGRAMMA.....dovevi ragionare prima di scattare, e la pellicola e la carta costano! Ottima riflessione
Ciao Tiziano sicuramente la vecchia scuola per modo di dire rimane a mio giudizio la migliore.
@@riflessionifotografiche Ciao e grazie. Ultimamente sto riguardando foto degli anni 80 e 90 masterizzate anni fa purtroppo a bassa qualità e .... porca paletta...hanno un fascino ,una magia e una profondità che con le digitali non riesco ad ottenere, sarà solo una sensazione ma ......ancora ciao!!
@@tizianocalzolari4407 no non è una sensazione, c'è tutt'oggi una ricerca nel simulare la resa della pellicola in tutti i modi, perfino da giovanissimi che la 35mm non l'hanno mai vissuta a suo tempo, non a caso ultimamente c'è una grande richiesta di macchine meccaniche vintage e rullini che a causa della forte domanda hanno alzato il prezzo in maniera vertiginosa
Prescriverei la visione di questa riflessione fotografica almeno ogni tre mesi, dopo il pasto principale.
Ciao Fausto ti ringrazio per la ricetta 😅
Totalmente in linea con il tuo pensiero, grazie di averlo condiviso con noi.👍😊👋
Grazie a te Alberto
Bisogna trovare un po'la quadra del discorso: giusto avere le competenze tecniche che in fotografia sono fondamentali per capire quello che si sta facendo e come ottenere i risultati voluti, ma le possibilità offerte oggi dalla tecnologia presente nelle fotocamere vanno sfruttate al massimo, altrimenti tanto valeva restare all'analogico. Quindi ben vengano i centinaia di punti di messa a fuoco, le raffiche velocissime, la stabilizzazione del sensore, la gamma dinamica molto ampia, ecc. ecc. Lo dico da fotografo che ha iniziato 40 anni fa con la pellicola, consapevole di tutto ciò che nel mezzo c'è stato.
Non ho niente in contrario allo sviluppo tecnologico. Dipende tuttavia da quale sviluppo si parla. Personalmente avrei preferito che i produttori si fossero concentrati su sensori in grado di restituire una qualità di immagine intesa come gamma dinamica reale e profondità colore maggiore piuttosto che sul numero di fotogrammi o sul numero dei punti di messa a fuoco. la verità dei fatti è che in gran parte dei settori la tecnologia sta rendendo l’uomo più pigro. ma si tratta di un argomento assai complesso che andrebbe sviluppato con molto più tempo.
Sono d accordo al
💯, difatti ho appena fatto un servizio nella classica palestra da scuola media per degli atleti. Foto terribili devo recuperare tutto a Photoshop. Stavo buttando la macchina fotografica 🤣. Che consigli daresti per una situazione del genere? Palestra con luci calde soffitto altissimo e finestroni grossi con luce diurna. Nonostante ci fosse una discreta luce doevo usare iso alti e molto rumore e tutto molto piatto. Grazie
A volte le situazioni di illuminazione sono ingestibili
Serve fare delle scelte
O ti posizioni in una zona dove la luce è migliore
O cerchi di fare delle inquadrature tali per cui parzializzi gli spot di luci troppo forti
O accetti , perché non puoi fare altrimenti, la situazione
Ricorda comunque che le ombre anche se forti sono estremamente descrittive
Caro Damiano, ti ascolto spesso e onestamente scrivo poco o nulla. Quasi sempre passo volentieri il tempo ascoltandoti più che guardandoti nei ritagli di tempo lavorativo e quasi sempre sono dalla tua parte. Oggi un po meno. Così provo a spiegarti il mio punto di vista. Ho 62 anni e la prima compatta me l'hanno regalata a 15 anni, questo solo per dirti che è una passione che coltivo da quasi mezzo secolo. Non me ne volere ma non riesco a capire con chi ce l'hai. Perchè nel tuo accalorati sembra quasi che demonizzi la post in senso assoluto, dimenticando forse che quando usi un filtro, un pannello riflettente o scatti con il flash stai modificando la realtà per un tuo scopo preciso. E non è lo stessa cosa che riprodurre l'effetto in digitale? Uso una maschera, apro le ombre per una precisa finalità compositiva. Dov'è il sacrilegio? Per esempio io odio l'artefatto flash anche se ammetto che a volte il risultato è molto efficace, ma non mi sento in alcun modo di disprezzare chi lo usa nè di considerarlo un male. Capisco se il tuo sfogo è rivolto a chi non sa fotografare e poi 'rimedia in post', ma ti assicuro che chi usa la post in modo efficace impara a scattare sapendo già cosa farà in camera chiara. Per esempio in una fotografia di reportage spesso non si ha il tempo di 'piazzare' strumenti alternativi e quindi conoscere il proprio mezzo e le possibilità della post fa davvero la differenza. E questo è solo un esempio. Come sempre, probabilmente, la verità sta nel mezzo. Eviterei queste crociate così assolutistiche che ti fanno sembrare più vecchio di quello che sicuramente sei. Prova a comprendere che la post non è un demonio ma la marcia in più nel tuo bagaglio fotografico. Perdonami la filippica ma tanto sentivo di dirti.... Maurizio
Prima di tutto ti ringrazio per dedicare del tempo alla visione dei nostri video. Probabilmente il messaggio non è arrivato correttamente e purtroppo la responsabilità è del comunicatore. Non ho nulla in contrario in merito alla post post produzione. Quello che critico è scegliere delle scorciatoie sapendo che tanto c’è San Photoshop a metterci una pezza. Questo tipo di atteggiamento non porta a nulla di buono. se invece si utilizza la postproduzione per sviluppare il lavoro e il pensiero fatto al momento dello scatto, per me è una scelta scelta condivisibile e in alcuni casi necessaria.
Damiano, le tue "sberle mediatiche", sono un capolavoro!!! 😁😁😁😁😁😁🤣🤣🤣🤣🤣🤣
Grazie Nino
Applausi fino ad avere calli alle mani.
Carissimo Damiano, ho scoperto da poco questo canale e devo dire che sei uno dei pochi che sinora ho trovato che ha contenuti onesti, sinceri ma sopratutto carichi di una grande competenza. Sono un fotoamatore, quindi immagino di non aver chissà quali credenziali per giudicare, ma resta il fatto che ho un cervello ed un approcio critico, e tanto mi basta.
Questa che hai fatto non è una riflessionefotografica, questo e puro vangelo, e bisognerebbe che tutti se lo guardassero almeno una volta al mese, alcuni casi più seri anche una volta alla settimana. Se capaci di estrapolare il succo del discorso, anche i non fotografi!
Si capisce benissimo quello che intendi, è chiarissimo che non sei contro la post-produzione, ed il fatto che la chiami sviluppo rende molto chiaro che la ritieni una parte fondamentale di tutto il processo. Ma sai com'è, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire! Ho iniziato con una Canon 1100D, poi la 60D, quando il digitale decollava ed esplodeva ho avuto il rifiuto di quello che vedevo prodotto da me ed altri fotoamatori e son tornato per anni all'analogico, per rallentare. poi l'anno scorso mi è venuta voglia di tornare al digitale, magari FF, ho chiesto in un forum di "canonisti" se mi consigliavano o meno di prendere una 5D classic (quello era il budget...), mi hanno riso in faccia ed ho capito che era la cosa giusta da fare. Da un anno ormai uso solo quella, ogni scatto sbagliato lo pago, ma sbagliando si impara e imparando si sbaglia.
Adoro i vostri video, la vostra genuinità e sopratutto la vostra competenza, mai ostentata.
Avanti così!
(....puttanate fotoniche?!?! ah ah ah che mito)
Simone
Ti ringrazio di cuore!!
Mi sembra un discorso più che ovvio da una parte ma anche discutibile dall’altra. La post può essere usata per recuperare una foto scattata male e non ci trovo niente di male se la tecnologia ci permette di rimediare a degli errori. L’errore si paga con ore davanti al monitor quando invece scattando correttamente le foto sarebbero già pronte. Prima crescevi buttando via diapositive oggi cresci dovendo sprecare tempo a recuperare foto scattate male, il concetto non cambia, solo che oggi puoi recuperare foto che prima erano irrecuperabili. La tecnologia aiuta, perchè non sfruttarla?, Se uno vuole crescere come fotografo cresce anche con la tecnologia. Non è obbligatorio buttare via diapositive per crescere. Quello che conta inoltre è il risultato finale e se uno scatta 4 stop sottoesposto per poi recuperarli in post niente ha a che vedere col risultato finale, se un’immagine arriva al cuore non conta niente il procedimento messo in atto per arrivare a quel risultato, anche se uno ha messo una luce a destra e poi in post vuole la luce a sinistra e stravolge l’immagine quello che conta è il risultato. Il problema sarà solo il suo che ha impiegato più energie e tempo ma a chi guarda non dovrebbe interessare. Poi con l’esperienza si impara a scattare in modo più corretto per risparmiare tempo ma questo è un aspetto meramente economico, nel senso che a un professionista fa risparmiare tempo e soldi ma non c’entra col valore di una foto o di un fotografo. Dall’altro lato anche una foto scattata in maniera tecnicamente perfetta può aver bisogno di molte ore di fotoritocco per raggiungere il risultato e altrettanto non ci trovo niente di male. Come anche si può scattare completamente in automatico in jpg o con iPhone, o in pellicola e non fare niente in post sé quella è la strada che ti porta al risultato. Oltretutto la post e la manipolazione delle immagini è nata contemporaneamente alla nascita della fotografia ed è sempre stata fatta, sono cambiati solo i mezzi. I casi sono infiniti e non si può generalizzare
Ancora sto aspettando le foto scattate dai "fenomeni' che dicono "meglio la pellicola", "che schifo la post", ecc.
Come detto per altri post, non ho nulla contro la postproduzione. Quello che non mi piace è l’atteggiamento di chi si atteggia a fenomeno grazie al supporto di San Photoshop. Inoltre, non apprezzo l’atteggiamento di prendere delle scorciatoie sapendo che tanto puoi fare tutto al computer. Condivido invece l’utilizzo della postproduzione come sviluppo di un’idea e o di una visione avuto in fase di scatto.
@@riflessionifotografiche questa mi piace, San Photoshop!
ciao Damiano, sono parzialmente d'accordo con quello che hai detto, nel senso: se il discorso può essere valido al 100% per i fotografi professionisti, non credo che si possa applicare agli amatori . Sono un appassionato di fotografia con qualche anno sulle spalle e considero lo "sviluppo" il mezzo per poter raggiungere un risultato migliore e magari capire che tipo di errore ho fatto per poter rimediare negli scatti futuri che comunque per me rimangono" il piacere di fotografare". Ti ringrazio comunque della tua riflessione fotografica perchè ogni tanto una bella strigliata fa bene a tutti, professionisti e no. Buona serata
Grazie per aver condiviso il tuo pensiero
ma quanto è vero! e delle app per le foto per i social?
Andrea farò una riflessione dedicata proprio alle app
grande @@riflessionifotografiche
Ammiro tantissimo chi per fare lo scatto perfetto torna e ritorna più volte nella stessa location. Per lo più questo accade con i fotografi paesaggisti...però devo ammettere che a volte è impossibile tornare nella stessa location più volte (per esempio quando si è in viaggio), quindi bisogna sfruttare al massimo quell'unico momento e per farlo bisogna ragionare sullo scatto che si sta per fare, così da poter portare a casa uno scatto quantomeno decente.
Condivido il tuo pensiero. Come il messaggio del video riguardava l’attitudine mentale del Fotografo. Attitudine, che dovrebbe portare il fotografo a concentrarsi sulla luce, sulla composizione e sul messaggio.
Video da premio oscar. Bravissimo.
Grazie 🙏
ma questo video è riciclato? :)
Ciao Claudio stiamo ricaricando anche le vecchie riflessioni fotografiche sul nuovo canale
Io faccio gli errori opposti(perché sono consapevole di sbagliare). Non faccio elaborazione al computer, non uso mai raffiche, eye af, scatto solo in jpeg. Tengo il raw se proprio devo correre qualcosina ma lo faccio in cam,raramente. Sono pigro nel senso opposto. Infatti cerco sempre dei marchi con cui ottenere il meglio delle cromie in fase di scatto. Per ora qualche stampa gradevole l ho appesa. Potrei ottenere di più? Si certamente. Ma il tempo è sempre poco e sinceramente (a parte la scrematura delle foto) non mi va di stare al computer.
Fabio ti ringrazio molto per il tuo commento e capisco la malavoglia di stare davanti ad un monitor per parecchie ore.
Ciao Damiano, avevo già visto che video nel "vecchio" canale, ma "repetita iuvant". Alla fine non ci sono Santi, quando un foto è sbagliata è sbagliata, ci si può solo arrabbiare con se stessi. La tecnologia aiuta, ma alla fine, quello che fai in macchina deve essere sempre fatto al meglio.
Con "pigrizia" scatto in JPEG perchè non mi ha mai appassionato la parte di sviluppo (o post produzione) e perchè il mio obiettivo in ogni foto è sempre stata quella di tirare fuori il meglio rispetto alle mie capacità. Lo scatto lo posso sbagliare solo io, se alla fine gioco con la triade espositiva senza interventi del mezzo tecnologico.
Ti ringrazio William
Hai fatto piangere a qualcuno sta sera 😂😂😂👍🏼👍🏼👍🏼... Ti segui sempre un saluto ...
Grazie 😅😅
"il tuo valore fotografico è proporzionale a quanto riesci a fare con la pellicola" frase da scolpire nella pietra!! Concordo pienamente su tutto, io scatto solamente in analogico e le diapositive proiettate sono la mia via fotografica preferita... Puoi capire che rapporto ho con la post produzione 😅
Daniele mi fa piacere che condividi il mio pensiero
Sempre bellissima questa riflessione 🙂
Grazie Aries
Musica per le mie orecchie, giusto il suo intervento ma credo che i nativi digitali non si discosteranno dal punta e scatta. davvero un bel canale il vostro.
La ringrazio Giorgio, quanto scritto ci motiva a fare meglio 🙏
Per Natale mi é stato chiesto di fare delle foto alla cena di famiglia e fortunatamente la post-produzione mi ha salvato diversi scatti sia come esposizione che come inquadratura. Ma sono conscio dei miei limiti attuali, per cui ringrazio questo strumento. Devo anche dire che in questi giorni sto cercando di capire meglio questo sviluppo dei raw e mi sono trovato su un forum molto frequentato in qui dibattevano su quale software facesse meglio denoise e devo dire che le foto mi sembravano tutte uguali, se non ingrandite al 400% per vedere le differenze minime. Poi sono andato sul sito di un produttore di software e mi sono trovato foto perfette, finte a meraviglia, che non avevano più nessun appeal, quindi ho chiuso tutto e sono ripartito dalle basi. Morale: la post produzione è utile ma può portare a dei risultati mostruosi.
Domanda. Se ti fanno fotografare 10000 cose in 3 ore in 5 ambienti diversi di luce? Cosa fai ragioni o scatti a go go sperando che venga qualcosa e poi post
Mai scattare a casaccio
Anche perchè con tutti gli aiuti che abbiamo a disposizione, un'esposizione corretta la si tira fuori. Mi ricordo quando imparavamo con le macchine equipaggiate con esposimetri cds, se non compensavamo a stima l'esposizione corretta dove volevi non c'era mai. Non voglio fare il vecchio che parla dei tempi passati, ma forse quella scuola, ovviamente obbligata dai limiti, un po' di consapevolezza tecnica in più ce la dava. Però ben vengano tutti gli aiuti che abbiamo oggi ma che forse quelli come me, sbagliando non usano neanche a pieno.
Ciao Domenico, di certo la vita del Fotografo per alcuni aspetti oggi è più semplice. Tuttavia, il più delle volte sono proprio i limiti che ci rendono fotografi e persone migliori
Sempre fantastici! Grazie per ogni video !
Grazie a te
Perchè quando parli di post, la associ per forza ad una foto scattata di "me.r..a"? minuto 5:40. Che io sappia anche nel mondo della pellicola ci sono postproduzioni pesanti. Non capisco questa tua "animosità" nei confronti del tizio che non si preoccupa di certe cose prima dello scatto, se ha il sensore Sony che gli permette di fare quello che ha pensato prima dello scatto, dov'è il problema ? L' importante è riuscire ad ottenere quello si vuole. E se anche il tizio che sbaglia, volutamente o no, facesse foto senza senso, (ma che a lui piacciono), dove sta il problema? L' uso del flash? Qual' è il problema se qualcuno non lo sa usare, o non vuole usarlo? Secondo me, la prendi troppo a cuore.
P.S. sono nato con la pellicola e ...............
Ciao Daniele come detto nel video e ripetuto in altre risposte, non sono assolutamente contrario alla post produzione. Sono contrario all’approccio: “tanto ci metto una pezza con Photoshop “. Ti ringrazio per il commento
@@riflessionifotografiche Damiano, secondo me il problema è di chi ci mette una pezza dopo, sai quante persone fanno così nella vita per le cose di tutti i giorni? Le cose le fanno, si sentono di averle fatte, sono uscite male? fa niente poi ci "metto una pezza". La superficialità e la NON cura nel fare le cose è di questo mondo, vedi cosa è successo con la Ferragni e il suo spot?.........Buona luce Damiano
Ho 50 anni, fotografo da 10 anni. Sono nato digitale, ho fatto corso base, corso avanzato, corsi di paesaggio, poi corsi di street e reportage. In tutto ho avuto 6 insegnati li avrò cercati bene o sono stato fortunato ma tutti mi hanno insegnato che lo scatto bisogna farlo il meglio possibile in fase di scatto di guardare la luce andare a fotografare quando c'è la luce giusta e che a nessuno frega della fatica e del sacrificio che ci hai messo per realizzare la foto vedranno la foto è giudicheranno la foto non i chilometri l'acqua che hai preso le volte che sei tornato lì per fare la foto perfetta....e secondo me chi ragiona che non bada alla luce ecc o a avuto maestri sbagliati o non ha mai fatto corsi.
Che dire, hai avuto degli insegnanti fantastici
Le persone che più ammiro e invidio sono quelle che oggi hanno il coraggio di dire ciò che pensano fregandosene del politically correct. Gradissimo
Ti ringrazio tantissimo per le tue parole
Il problema è che se provi a paragonare (e parlo per esperienza personale) un fotografo (amatoriale o professionale che sia) che ha imparato a scattare da analogico a digitale, con qualcuno dei soliti che su Instagram fanno solo video di pubblicità per nuove macchine mirrorless che fanno in automatico le maggior parte delle cose, la risposta è che sei un "grande coglio" che non c'entra niente !! Il problema è che chi incomincia con mirrorless senza avere niente alle spalle riguardo la fotografia crede di essere il migliore perché non ha da pensare molto. Oltretutto non arrivano nemmeno a pensare che il fotografo era un signor lavoro, ma se si continua di pari passo, come tanti altri arriverà a finire perché il fotografo non sarà più utile a nessuno perché la tecnologia lo avrà sostituito, basterà schiacciare il pulsante e... il gioco sarà fatto !
@carlomaule
Cosa intendi affermando che le "...nuove macchine mirrorless che fanno in automatico le maggior parte delle cose..." ? Se è così ne compro subito un paio. Grazie. Credevo che le mirrorless facessero le stesse "cose" che fanno le Dsrl.
@@alfabravofilm beh allora possiamo dire che la "deficienza artificiale" è riuscita a sostituire il cervello che si era obbligati ad utilizzare! 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
Carlo quello che tu hai scritto è vero in moltissimi casi ma per fortuna ci sono delle eccezioni.
Condivido in toto. Nel digitale aiuti, automatismi e diavolerie varie disattivate o al minimo e cerco di scattare per zero post (che mi infastidisce), ogni tanto riprendo le vecchie analogiche a pellicola + sviluppo e stampa, sia per il piacere che da che per ripassare le regole della vera fotografia. Vai, sei grande.
Mi fa tanto piacere leggere che siamo in diversi a pensarla in questo modo
Ciao Damiano. Sono pienamente d'accordo con te, tanto che mi sento di aggiungere, almeno parlando di me, che la crescita nella fotografia è stata proprio nel curare di più lo scatto e nel ridurre drasticamente lo sviluppo. E in questo una grossa mano me l'ha data l'alternanza tra scatto in digitale e passaggio alla pellicola. Sono solo un appassionato, quindi tante esigenze non ne ho, però oggi vedo che per me, sul colore come sul bianco e nero, nello sviluppo sono sufficienti un po' di contrasto o una eventuale saturazione del colore dove e se serve, ed un po' di mascherata e bruciatura per dare profondità. Anche perché mi diverte molto di più dedicare tempo alle uscite ed allo scatto, piuttosto che stare davanti al computer. Un saluto
Stefano ti ringrazio per la tua testimonianza
Ciao Damiano, completamente d accordo. Io scatto in digitale ed analogico. Scattare in analogico e' la
palestra, e l esame finale. Quindi tecnica e contenuto, foto nuda e cruda. Vediamo su 36 pose un 50 mm e street, cosa viene fuori! Sebastiano
Grazie Sebastiano
Non avevo visto il video sull'altro canale. Mi hai fatto impazzire 😂 Scatti di m...a! 😂
Dovrebbero introdurre un piccolo videogame sulle macchine. Una sfida a step. Se non impari ad usare il modo manuale, per esempio, non sblocchi la priorità di diaframma, e così via.
Provo a proporlo a Pentax 😂
Idea geniale😅😅
@@riflessionifotografiche e non ti sei chiesto, perché a Pentax?
contenuto fantastico! si eliminerebbe il 90% dei sedicenti fotografi
Grazie
Ciao Damiano, dopo aver visto diversi video vostri, attratto dal titolo, ho immaginato più o meno quale fosse l´argomento... sentendoti parlare, mi sono ritrovato di comune accordo su molti punti. Io credo prima di tutto che le persone che provengono da una preparazione fotografica a rullino (io ho iniziato 45 anni fa con il rullino 110), senza offendere coloro che hanno scoperto la fotografia con l´avvento digitale, siano più o meno coerenti con quello che tu hai descritto. Purtroppo con il digitale, AI, ecc... si è reso più facile l´utilizzo del mezzo. Come ben si sa, l´utente poco preparato, si concentra (spesso con scarso risultato), su ciò che inquadra, senza dargli il giusto valore tecnico allo scatto: il risultato ottenuto è noto! Giustamente se tutti riuscissero a creare una buona immagine in camera, il lavoro di post produzione sarebbe quasi nullo, ma non è così per gli ovvi motivi di cui hai parlato e sappiamo. Aggiungerei una nota personale che andrebbe analizzata. ti parlo da ex professionista con studio fotografico ormai sepolto... oltre al problema della scarsa preparazione di chi fotografa, aggiungerei anche quella di chi andrà a guardare queste immagini: il cliente! Esempio: matrimonio le foto me le scatta mio cugino che è bravo e ha una macchina pazzesca, fa foto stupende... e qui la domanda è: ma si riferiva alla macchina o al cugino... un caro saluto, Fabio
Probabilmente alla fotocamera 🤦♂️
Un istruttore di Photoshop annuiva in silenzio quando io dicevo ad un tizio che Photoshop è un programma di grafica, non di fotografia...
Assolutamente
Infatti normalmente si usa lightroom. Photoshop è più per modificare mentre lightroom per aggiustare 😁
Ho imparato a fotografare con ina canon 1000d, oltre i 400 iso i file erano initilizzabili, grazie a lei ho imparato a fotografare, ma soprattutto a scattare al 90% finito in camera!
Enzo mi ha letto nel pensiero uscirà prossimamente una riflessione proprio sul tema degli ISO e di come i limiti ci aiutino a crescere
"Ti amo forte e duro" (cit.)
Condivido pure le pause tra una parola e l'altra.
Grazie
Ahimè...parole sante!
Grazie Andrea
Perfettamente d’accordo con te…è quello che insegno io ai miei ragazzi la foto deve essere già perfetta allo scatto per inquadratura ed esposizione poi ovvio che magari alle volte una piccola sistemata per renderla perfetta bisogna darla.
Mi fa piacere che abbiamo la stessa visione della fotografia. Grazie per il commento.
Quando fai così ti LOVVO ! ❤
Ma perché di quelli che scattano come se nn ci fosse un domani per beccare una foto ne vogliamo parlare? Nella mia città Campobasso c’è un evento, “I misteri “ che si svolge il giorno di Corpus Domini dove chiaramente ci sono centinaia di fotografi ed anche i grandi della fotografia vengono a fare dei work shop ( Berengo Gardin per esempio ), e c’è anche un concorso fotografico dove sinceramente si tiene a vincere ( almeno noi del posto ), tutto questo per dirti che alla fine della giornata incontri persone che ti chiedono quante foto hai scattato, e quando gli rispondi una sessantina loro rimangono meravigliati perché per loro è normale farne 5/600 una la pizzichi alla fine!
Ciao Mario questo come va la Fotografia oggi
Quando ho letto il titolo pensavo ai "maghi" del focus stacking e dell'HDR... Se da una parte non ci vedo niente di male al recupero di un po' (sottolineo "un po'") di ombre ed abbattimento delle alte luci, dall'altra mi chiedo, e penso ancora all'HDR ed al focus stacking: ma se devi fare decine di foto poi "appiccicate" con PS et similia, è sempre fotografia? Tra l'altro è vero che l'occhio umano ha più "gamma dinamica" del sensore, ma non certo a livello di vedere tutto pseudo-solarizzato come nell'HDR. E per il focus stacking... beh... se guardi un panorama a 50 metri di distanza chiaramente la scena a 2 metri sarà fuori fuoco, per cui si vuole ottenere col FS qualcosa di non naturale. Ammetto che a volte sono tecniche che uso, ma tutte le volte mi domando se abbia un senso... Ma poi vedo lavori di gente osannata, di gente che addirittura vende plugin, che sono molto innaturali, quasi plastificati. E allora no, non ha senso...
Grazie per il commento
Tutto giusto salvo un piccolo appunto in particolare per i matrimoni a pellicola... Quella che chiamiamo "post" oggi, in parte veniva demandata e fatta dai fotolaboratori. Nel mio piccolo mai uscita una foto dal minilab senza correzioni.
Ciao Maurizio non sono contrario alla post produzione ma l’atteggiamento mentale di ricorrere costantemente a San Photoshop. Ovviamente, anche in analogico vengono effettuati i processi di correzione del colore del contrasto.
@@riflessionifotografiche purtroppo da ex fotolitista, non si comprende ancora che il file raw è grezzo e va comunque trattato. Poi che si faccia un uso "ardito" dei software non limitandosi ad estrarre da ciò che il sensore ha letto, ti do perfettamente ragione. Ma ricordiamoci che anche in analogico si facevano queste scelte, dal selezionare un tipo di pellicola, allo svilupparla con rivelatori dalle differenti caratteristiche, fino alla scelta della tipologia di ingranditore, filtri e carta. Insomma, non va demonizzato photoshop, ligthroom, capture one o affinity photo... Ma vanno solo usati a modo senza esasperazioni. Almeno io la penso cosi.
Grande Damiano 👏🏼
Grazie
👏👏👏 sagge parole Damiano.
Grazie
Ciao Damiano, sono pienamente d'accordo. La foto dovrebbe essere già chiara nella mente e nell'animo di chi scatta.Almeno conoscere l'ABC
Esatto Fabio
Conosco molti fotografi e posso dire che si stanno sviluppando due "fazioni" opposte riguardo alla post produzione nel mondo del digitale:
- quelli che odiano la post produzione;
- quelli che pensano di poter fare tutto con i software.
I primi sbagliano perchè la post produzione o sviluppo è una parte fondamentale del processo fotografico ma sbagliano anche gli altri perchè la post produzione non dovrebbe avere lo scopo di risolvere dei problemi legati allo scatto oppure fare delle cose totalmente fasulle cercando di ingannare l'osservatore. Sento spesso frasi del tipo:
- il flash non mi serve perchè l'effetto lo ricreo in post produzione;
- la composizione in fase di scatto non mi interessa perchè tanto ritaglio in post;
e potrei continuare.
Alcuni addirittura non fanno il corso base e iniziano direttamente con i corsi di post produzione con dei risultati abbastanza disarmanti nella fotografia di ritratto e di paesaggio. La maggior parte delle foto di ritratto che mi capita di vedere sono piene di artefatti (pelle di plastica con colori assurdi, sfondi incollati ecc.) ma anche le foto di paesaggio sembrano spesso dei cartoni animati. Questo anche perchè, per avere dei risultati bisogna conoscere molto bene i software altrimenti gli artefatti sono visibili e alcune cose non sono simulabili . Poi c'è anche la tendenza a fare i fenomeni.... tutte le foto devono essere per forza fenomenali e per fare questo spesso si esagera...
Mi dispiace anche per loro perchè in questo modo si perdono la parte probabilmente più bella della fotografia...
Per fortuna nei regolamenti dei concorsi ci sono molte limitazioni e spesso richiedono il raw.
Grazie per il commento. Personalmente ritengo che composizione esposizione e post produzione siano tutti elementi importanti
grazie a te Damiano! @@riflessionifotografiche
Io fino al 2010 ho scattato con fotocamere a pellicola ed in particolare con una Contax S2b integralmente meccanica e manuale e dotata di lettura semi-spot della luce. E come pellicola utilizzavo Kodachrome 25 e 64 ASA che non erano di certo facili come esposizione. E non ostante ciò il 90% circa delle diapositive risultavano esposte correttamente !😂😂
Ciao Arnaldo complimenti per la tua costanza e coerenza
Ottima riflessione!
Grazie
io ho fatto un percorso inverso, scattavo da bambino con una reflex a pellicola ereditata, più le classiche kodak usa e getta in vacanza, poi verso le scuole medie si sono diffuse a larga scala le compatte digitali, era il periodo delle prime connessioni adsl consumer, e nulla poi sono rimasto li, per poi ora avere vari corredi vintage minolta e olympus zuiko che uso tutt'ora, è per me l'essenza primordiale della fotografia, più basic di cosi non si può, ormai oggi c'è nella fotografia la stessa mentalità di tutti i dispositivi elettronici dove dopo 2 anni "è vecchio", ma non è che negli ultimi anni il mondo sia diventato più difficile da fotografare...senza parlare poi delle intelligenze artificiali che verranno inevitabilmente introdotte a breve, o per meglio dire i vari sistemi tracking in un certo senso già lo sono
Molto interessante 🤔
I fenomeni come quelli che esaltano il FF e poi post producono foto in HDR a manetta. Non si guardano!
Fantastico😂
Grande Damiano anche io mi incazzo come una bestia quando sono costretto a lavorare tanto in post e mi rendo conto che ho scattato una merdaccia e non ci dormo la notte 😢
Essere severi e leali con se stessi ci aiuta a migliorare e crescere
Hai fatto bene, un po' de "carnassa" non ha mai fatto male a nessuno, soprattutto a sè stessi
Grazie
Assolutamente d’accordo. Ho iniziato a fotografare in modo “serio” da poco tempo e mi sono impressionato negativamente come purtroppo (per alcuni per fortuna) si può rivoluzionare una immagine fotografica mediocre.
Ciao Mauro averlo capito così precocemente significa che hai la possibilità di crescere velocemente e realizzare delle buone fotografie
è giusto quello che dici ma anche no...io amo fotografare ma non mi basta fare la "foto" ossia se è particolare ok non aggiungo o tolgo altro al limite la croppo e dipende anche e molto dallo stile o genere, ma se è una foto dove posso esprimermi artisticamente allora mi piace lavorarla.
So fare una bella foto ma anche una buona foto ma a volte non mi basta.
Ciao Fabrizio, non ho nulla in contrario nei confronti dello sviluppo di una foto in Camera Oscura. Quello che non apprezzo sono le scorciatoie prese grazie alle nuove tecnologie
Si... anch'io sono contrario alle nuove tecnologie come ad esempio la "IA"
condivido però... Se prima per togliere un palo o un filo.o un elemento di disturbo ci voleva un ora adesso lo fai in 5 secondi per ottenere un risultato eccezionale. L'AI la vedo utile lì.. per correzioni. Per la generazione di contenuti per me è disegnare, non fotografare.
Illuminante!
Grazie
Riflessione Sacrosanta. Condivido in toto il tuo pensiero!!
Grazie
Concordo sul valore di pensare attentamente durante lo scatto, sia in digitale che analogico. La post-produzione è utile, ma non dovrebbe sostituire l'attenzione alla composizione. Preferisco una manipolazione leggera con Photoshop, enfatizzando ciò che è già presente anziché creare qualcosa di irreale. La fotografia richiede pensiero critico e creatività, indipendentemente dal mezzo utilizzato.
Ciao Marco, non ho nulla contro la post-produzione. Ma credo che tu abbia compreso il messaggio…
@@riflessionifotografiche Buongiorno,neanche io ho nulla contro la Post,ci mancherebbe,ne faccio uso anche io,ma in modo moderato,praticamente la utilizzo come quando stampavo il B/N,ma la MANIPOLAZIONE quella eccessiva,non mi piace,poi ognuno può fare come meglio crede ci mancherebbe altro,mio padre mi diceva sempre " IL TROPPO STORPIA" e credo che non aveva tutti i torti,comunque complimenti per i tuoi contenuti e le riflessioni coinvolgenti,ciao e buon lavoro!!!
Riflessione assolutamente condivisibile Damiano, però credo che si debba considerare anche che non fa nulla di “illegale” chi non conosce la tecnica fotografica e si fa abbindolare da quello che vede sui social e dal marketing annesso.. e compra macchine super mega top associate a plugins di tutti i tipi per pubblicare l’ennesimo tramonto emotional con acqua di seta o magari un ritratto fashion con bokeh artificiale che manco un F 1.2… l’amico che puntualmente mi mostra orgoglioso l’ennesima foto ombre-aperte-luci-chiuse-sfondo-artefatto e recupero di 5 stop non fa del male a nessuno (tranne che a me nei cinque minuti che me lo devo sorbire).. credo che la cultura fotografica si faccia prioritariamente avendo la possibilità di ammirare le opere fotografiche che possano nutrire l’occhio per poi comprendere la necessità di conoscere la tecnica fotografica per liberarsi delle “belle” foto per approdare alle “buone” foto - Berengo Gardin docet..
Ciao Edoardo, di certo non parliamo parliamo di un comportamento illegale. Quello che non apprezzo è l’atteggiamento verso la scorciatoia sapendo che tanto c’è San Photoshop a darti una mano. Ma soprattutto, mi disgusta l’atteggiamento di diversi fotografi che fanno i fenomeni in rete sapendo che gran parte dei risultato l’ha fatto il Computer.
@@riflessionifotografiche assolutamente! e tra l’altro - oltre all’ipocrisia che è assolutamente deprecabile - credo che contribuiscano anche ad una sorta di anti-cultura che porta ad apprezzare dei contenuti evidentemente artefatti e a ricercare proprio quel risultato nelle proprie fotografie.. quindi diffondendo proprio il concetto che “tanto c’è Photoshop”. Se l’occhio fosse educato ad ammirare le opere di artisti che siano davvero raccontare attraverso la luce, si svelerebbe facilmente il bluff..
Io avevo già vista la riflessione nell'altro canale e l'avevo apprezzato e commentato, ma il mio pensiero rimane uguale. Io distinguerei il ragionamento tra i professionisti e gli amatori. I primi è chiaro che devono conteggiare non solo i costi materiali, ma anche il tempo che è prezioso e quindi il preparare la foto nella mente e nella fotocamera è essenziale, direi quasi indispensabile. I secondi possono essere divisi in amatori che vogliono fare i professionisti e quindi hanno questa necessità e gli amatori come me, che hanno voglia di uscire e fermarsi a fotografare quando qualcosa li colpisce e seppure cercano di fare la foto "perfetta" non si scandalizzano o strappano i capelli se esce fuori con imperfezioni poi recuperabili in post produzione, oppure tenerla cosi com'è venuta, per ricordo di un qualcosa che in quel momento lo ha colpito e pazienza se non è tecnicamente ineccepibile. In quanto poi all'avere iniziato in analogico che dava una visione diversa una esperienza completa, è vero, ma similmente io ho iniziato a guidare con la topolino di mio nonno e vi assicuro che era la stessa sensazione, ma oggi sono contento di guidare una autovettura meno difficile e che svolge alcuni adempimenti in mia vece! C'è spazio per tutti in serenità, in fondo, se non ne facciamo una professione, parliamo di fotografia, di divertimento e tra questo è compreso anche la post e di quello che offre, basta farne un uso che sia piacevole e soddisfacente per noi.
Grazie per aver articolato il tuo pensierl
Si mettevano le pezze anche con la pellicola, alla grande. i ninja non esistono, la post produzione si, e da sempre.
Non ho nulla in contrario nei confronti della postproduzione. di certo, anche in analogico, in Camera Oscura si mettevano diverse pezze. Converrai con me, tuttavia, che la mentalità di base era diversa.
Severo ma giusto!
Ti ringrazio
Amen Damiano!
Non ci sono dubbi. La testa bisogna usarla anche oggi. Ricordo che prima fotografavamo con pellicola ed era davvero in molte circostanze con il colore piuttosto difficile, soprattutto in diapositiva. Ricordo il cavallo di battaglia era la Kodak Ektachrome 64 Asa, raramente tirata a 125 Asa, quando non se ne poteva fare a meno. Per non parlare delle Kodachrome 64 e 25 Asa richieste spesso dalle redazioni quando avevano bisogno di colori saturi e spettacolari. Si doveva decidere se esporre per le luci, sacrificando volutamente le ombre, o fare il contrario, cosa che portava quasi sempre ad una catastrofe. Grandi acrobazie non se ne potevano fare e lo scatto in inverno nelle giornate uggiose era quasi sempre ad 1/60 di secondo, con grande apertura. Studiare alcuni specialisti del colore in diapositiva non sarebbe male: Ernst Haas, William Albert Allard ed il nostro Fulvio Roiter.
Si capisce che sai di cosa parli… grazie per il commento
aggiungo: se oltre ad uno scatto che non tiene conto della condizione ambientale mettiamo sul piatto una storia insignificante, ovvero una foto che non racconta nulla, ecco che arriva la quadrupla esposizione. sommersi da immagini merxxxe.
😅 commento caustico ma condivisibile
All'inizio mi era sembrata la solita filippica del boomer di turno, anti tecnologia per palese incapacità di saperla utilizzare. Ma poi ascoltando fino alla fine mi sono ricreduto, condividendo il ragionamento che c'è alla base. Il ricorso a questo o quel strumento tecnologico non può sopperire ad una ignoranza di fondo della materia, in questo caso la fotografia.
Grazie Marco 👍
Grazie mi fa stare meglio sapere che non sono solo.
Capisco pienamente le tue parole
L' amara verità, 👏👍
Grazie Giuseppe
Ciao a tutti,
Credo ma, potrei sbagliarmi, che le Scuole di fotografia Insegnino il modo Corretto per diventere un Fotografo, ovvero che abbiano le Competenze per Insegnarti ad utilizzare un Mezzo fotografico e da quello ottenere immagini Tecnicamente Corrette, poi il contenuto dell'immagine è un altra cosa.
Nel mio percorso Fotografico, parliamo di Pellicola B&N (ero davvero piccolino) ho Imparato a "mie spese" dai miei errori...
Ricordo che andavo da mio Zio in vacanza e leggevo libri di Fotografia, ma li leggevo Da Solo, mio Zio aveva altro a cui pensare e io NON facevo domande.....
Quando ero più grandicello (senza soldi in tasca) andavo a zonzo a far foto e.... a volte... anzi spesso... GUARDANDO DENTRO il Mirino....... Rinunciavo a "Scattare" perchè già sapevo che avrei gettato pellicola (che costava)
Il periodo "migliore" per me, è stato quando ho cominciato a fare DIAPOSITIVE li NON avevi scampo........... è stato difficile, SI ma mi ha insegnato tanto, considerando che allora non c'era Internet.
Credo che la soluzione Migliore sia andare a scuola...... oppure essere abbastanza "Saggi" da Capire la fotografia.
Ricordo ancora le parole di un Grande... che non è più tra noi... "anche se metti in mano a una Scimmia una macchina Fotografica, probabilmente qualcosa di buono ne viene fuori"
Che ci volete fare... oggi è così che va... ma credo (spero) che ci siano Tanti che abbiano voglia di Imparare e Credo (spero) altrettanti che abbiano Voglia di Insegnare, saper insegnare è molto ma molto difficile.
Ogni giorno è un buon giorno per Imparare qualcosa di nuovo.
Diciamo che una volta era più facile diventare un Fotografo (studiando e avendo una Vera passione) quindi Pochi ma, Buoni.
Oggi sono Tutti Fotografi, ma si autodefiniscono tali, io per esempio non sono un Fotografo ma un FotoAmatore, non è il mio mestiere ma Traggo piacere (per me) a fare fotografia (quando posso)
La Fotografia è cambiata........... e son cambiati anche gli Uomini.......... in meglio? in peggio?
Ciaoooooooooooo
Ti ringrazio per il bellissimo commento che ovviamente condivido
Lo dico da quando è uscito il digitale ossia si fa troppo abuso e abuso vuol dire anche concorrenza sleale... ma si può fotografare con un cielo grigio e poi trovarsi nella foto il cielo blu e magari pure con uccellini...ma per piacere. Io a volte aspetto giorni, settimane, mesi, o addirittura anni per fare uno scatto perché io ho detto si al digitale ma ho detto no a PC e programmi.
Se ci fossero più persone come te la Fotografia oggi non sarebbe ridotta in questo modo
@@riflessionifotografiche grazie
L'abuso è sempre un errore ma le tecnologie di oggi permettono di velocizzare certi processi o migliorare quello che una volta non si poteva fare. Si chiama evoluzione. Poi chiaramente se fotografo un passerotto e con l'intelligenza artificiale lo trasformo in un condor... non è fotografia per me...
Parole sante 👍🏼👍🏼👍🏼👍🏼👍🏼👍🏼 noto purtroppo che è diventata la normalità....
Già…purtroppo
Condivido tutto,chi ha incominciato a fotografare in analogico (diapositive) credo che abbia un atteggiamento filosofico diverso …lo scatto è più pensato ..non si poteva sbagliare di mezzo diaframma altrimenti buttavi tutto nel cestino e questa forma mentis ci accompagna,a differenza di chi non ha mai scattato in analogico che scatta tendenzialmente in modo compulsivo 😅.
Ed è vero,certe fotografie non sono più fotografie ma un altra cosa…che andrebbero catalogate in un altra categoria…la fotografia è quello che esce dalla fotocamera,quello che succede dopo è un altra forma d’arte dove lo strumento non è più la fotocamera ma il computer…
Raffaello ti ringrazio per il tuo commento
Sono d'accordissimo con te perché quando se in un set fotografico che devi correre quante volte capita che una bellissima viene da schifo dunque post la produzione e importante se vuoi quelle foto venute da schifo.
Di fatti darei in mano a dei fenomeni una bella Canon eos d.50😮
Esatto
Comprendo il motivo della riflessione ma non ne capisco l'utilità. E' chiaro che chi fotografa con le scorciatoie viene puntualmente sgamato e disprezzato da chi conosce la tecnica e non si rivolge "in buona fede" poi a circoli ristretti e molto selettivi in per far valutare le proprie foto. Se lo scopo sono i "like" ed il consenso facile nei vari social, questa riflessione non serve. Penso però che ci siano delle circostanze dove si ha poco tempo per riflettere e ragionare e le correzioni in post produzione sono una manna dal cielo e penso che l'integralismo sia solo un vezzo o una scusa per chi non sa fare post produzione. Personalmente son ben contento di essere in grado di post produrre (il che non significa che metto le nuvole che non ci sono aggiungo alberi o tolgo soggetti o trasformo il giorno in notte) ma mi fa molto più piacere fotografare quando ho tempo per ispirarmi, ragionare, valutare, regolare la macchina e scattare ma questa è una sfida con me stesso e la riservo a pochi fidati censori. Per me rigore tecnico e post produzione possono convivere serenamente nella passione per la fotografia.
Ciao Massimo se avessi voluto prendere solo dei like avrei fatto meglio a lecchinare la massa delle persone. Così come non ho nulla nei confronti della post produzione intesa come sviluppo di un’idea o di una visione. Quello che non amo sono coloro che di fatto costruiscono la foto utilizzando il computer o addirittura l’intelligenza artificiale e poi fanno i fenomeni. Infine, come attitudine mentale preferisco quella di puntare ad ottenere un ottimo scatto al momento della ripresa.
Scusami, ma dove hai letto che ti ritengo un cacciatore di like! Ho detto che quelli che cercano i like riterranno inutile questa riflessione. La frase " Se lo scopo sono i "like" ed il consenso facile nei vari social, questa riflessione non serve" si riferiva a loro. Sono anche convinto però che dietro certi atteggiamenti integralisti, spesso si celino persone incapaci di evolversi o che fanno dell'integralismo un vezzo.
Quindi uno come Alan Schaller scatta da schifo? le sue foto sono forse piu un risultato di post produzione che altro. Però crea delle volte delle buone foto , o meglio crea dei lavori che piacciono tanto. Io sono un FAN di Fan Ho ma anche lui lavorava tanto in post produzione anche se scattava in pellicola , alla fine credo che se il lavoro si trasforma in una bella opera poco conta quanto tempo si passa in post produzione
Non amo molto il suo stile. Ma, non si tratta di questo. Non sopporto coloro che come atteggiamento mentale prendono delle scorciatoie sapendo che tanto c’è san Photoshop. Soprattutto soprattutto, non sopporto coloro che si atteggiano da fenomeni sapendo che gran parte del lavoro lo fa il computer. se invece, utilizzi la produzione come sviluppo sviluppo di una visione o di un pensiero, non c’è nulla di male.
Ottimo 👍
Grazie
Onestamente non capisco sti fanatici dell'analogico super esperti (che spariranno) che criticano chi per motivi ovvi ha iniziato oggi con il digitale. Chiaramente ci vuole una buona conoscenza, passione, uso consapevole degli strumenti e passione. Poi se uno stravolge una foto con photoshop cazzi sui (per stare sugli stessi temi). Tutti partono da zero, tutti imparano dai propri errori (se vogliono). Io direi a tutti questi super fotografi di non fare tanto i fenomeni 😊 e di rispettare anche l'hobbista che sta imparando.
Non ho mancato di rispetto verso colui che sta imparando e non mi ritengo un fanatico dell’analogico. Il senso del video è ben diverso. Cómpiti ringrazio per aver espresso il tuo pensiero
@@riflessionifotografiche Parlavo in generale riferendomi a certi commenti che ho letto 🙂. Qualche fanatico c'e' sicuramente. I tuoi video sono sempre di ispirazione 🙂
C.i.a.o d.a.m.i.a.n.o ..s.o.n.o l' I.A. c.o.m.p.l.i.m.e.n.t.i p.e.r i.l. t.u.o l.a.v.o.ro.
😂 troppe seghe mentali.. io la mia xt4 la tratto come il mio cocker.. e' contenta solo se corre all aria aperta.. deve scattare , deve vedere, e non vuole che quello che fa non vuole che le tocchi.. che bella la fotografia che ti fa guardare i alto, in basso , aspettare , controllare il respiro mentre quardi intimamente nel mirino.. amo fotografare perché mi ferma, mi apre la mente... la fotografia mi fa vedere il mondo da punti di vista diversi .. amo il mirino..la fisicità del corpo macchina... amo sentire il mio respiro che si accorda con il pulsante di scatto
.. il resto non mi interessa.. il resto è per chi non vive senza un pollice od un cuoricino di apprezzamento e quindi lascia che i gusti di altri annichiliscino i propri.
Grazie Damiano
Grazie Damiano ..
G.r.a.z.i.e.
Domanda forse provocatoria: "al giorno d'oggi con l'evoluzione della fotografia (della tecnologia digitale ) e un solido e rigoroso studio della tecnica fotografica e della luce è possibile eliminare la post-produzione?"
Per me sarebbe il massimo della soddisfazione riuscire ad avere una buona idea far lavorare il cervello in fase di scatto per poi passare direttamente alla fase di stampa.
Irene la tua domanda meriterebbe una riflessione. di certo è possibile in quanto ci sono tanti fotografi che scattano senza post post post produrre. Tuttavia, la postproduzione non deve essere vista come un tabù, ma come un’opportunità di sviluppare il lavoro fatto in fase di scatto.
Ciao Damiano,faccio questo ragionamento quotidianamente a tutti i fotografi, ecco perché in tanti scelgono i prodotti Sony con sensori megagalattici....
Ho visto scatti da schifo,sul vero senso della parola,oggi non sanno fare uno scatto senza ragionamento...
Giuseppe purtroppo è la triste verità
👏👏👏👏👏👏👏
👍
Parole sacrosante, ci sono tanti che scattano da cani, e poi aggiustano, veramente sarebbe bello vedere certi fotografi scattare con pellicola!!!
Tutti dovrebbero provare a scattare pellicola la vera nave scuola
Non c'è nulla da fare, chi ha scattato in analogico ha una marcia in più, una forma mentis più strutturata nei confronti dello scatto. Ben detto Damiano!
Nave scuola sotto certi aspetti obbligatoria
Eh, tutto giusto. Il fatto é che siamo immersi in una società dell'immagine, ma a livello di ragionamento non ci siamo piu. E' tutto veloce, tutto subito e ora....
Ciao Sandro non c’è dubbio che si sta perdendo la bussola…
Quello che dici è dannatamente vero Damiano, solo che è difficile da digerire; soprattutto per chi crede di sapere già tutto
Sì è un cibo altamente indigesto
Come già detto e scritto più volte sono concettualmente e filosoficamente contrario a qualsiasi tipo di elaborazione o post produzione. Cerco di sfruttare lo strumento a disposizione senza snaturarne le peculiarità e le caratteristiche. Penso che la nostra passione sia di fatto una forma d'arte creativa e tutto questo con l'informatica e l'intelligenza artificiale sono sicuro non abbia nulla a che spartire.
Buona luce a tutti.
Perdonami, con la pellicola sceglievi quella con la resa che più ti gradiva, quindi definibile come post produzione scelta da altri. Lo stesso accade col digitale, con la differenza che la scelta di resa la fai tu al momento. Scattare in JPEG e usufruire dei picture style offerti dalle fotocamere è comunque post produzione, la resa cromatica è scelta da altri e non rispecchia la realtà
@@menagramo73Condivido ogni singola cosa che hai detto, nella certezza che hai compreso perfettamente quello che ho scritto. A presto e buona Domenica.
Grazie per il commento
d'accordissimo.
Grazie
Concordo. Il brutto scatto lo butto.
Così si fa!!
Eppure, con la 5d mark1 il 400mm f 5.6 L + 1.4x, sono riuscito a non muovere con un 1/160 sec. È anche vero che non ci ho riprovato più.😄
Le foto ci sono sempre fatte con tutti i corredi e tutti i sistemi fotografici basta sapersi fare
Evidentemente Claudio hai il polso di ferro
Ancora me la cavo, nonostante l'età. Dipende anche da tanti fattori. Vento in primis, stanchezza, condizioni ambientali. Sul discorso delle capacità, mi trovi pienamente d'accordo. Lo abbiamo visto con il video dove analizzavi quel bellissimo libro di foto analogica.Con i mezzi di allora si faceva veramente il c@@lo per portare a casa foto buone, e altrettanto ne facevi in camera oscura. Oggi è tutto più facile, ma io continuo a fotografare alla vecchia maniera. No autofocus, no stabilizzatore. Un Manfrotto 190 35enne con testa Manfrotto 410(entrambi con un peso della Madonna), per la foto di Architettura, due monopiedi Manfrotto per quella naturalistica e gli interni dove è vietato l'uso del treppiedi. Un mini treppiedi Cullmann Cruiser(fantastico) col quale riesco a scendere ad 1/6 sec col 50mm Zeiss a 200 Iso.La maggior goduria, pero, la provo quando osservo i fenicotteri nell'Oasi di Vendicari. Binocolo Nikon Monarch 16x56 su monopiede. Posso fare anche mezzora continua di osservazione senza avere il peso del treppiede durante il cammino.
parole sante ( minuto 5 )
Grazie
Ci sono fotografi di Magnum che scattano sempre e solo con luce naturale, alcuni di loro neanche sanno cosa sia un flash. E sono fotografi Magnum. Tu hai un canale di 5000 e passa iscritti su TH-cam. Boh, tutta questa hubris non so da dove la cacci.
Non sono nessuno e non ho mai dichiarato il contrario. Per quanto rispetti i fotografi della magnum e ne ho conosciuti anche alcuni quando avevo il laboratorio di stampa, non ritengo che tutto ciò che facciano sia il verbo. Condivido invece la scelta stilistica di utilizzare la luce naturale, così come condivido la scelta stilistica ad esempio di Martin Parr di utilizzare il flash. il punto non è questo, ma è l’attitudine verso lo scatto e sono certo che tutti i fotografi della magnum hanno questa attitudine. Infine, nonostante io abbia anche un altro canale con quasi 50.000 iscritti, non ho mai giudicato il valore del messaggio dato da una persona in base al numeronumero di iscritti che ha al canale.
Ho sempre detto quando ho insegnato, che una foto di merda resta una foto di merda. Il problema sta anche che le case produttrici (e fan bene a livello di marketing senza dubbio) pubblicizzano il recupero di tot stop, di quattromila punti di messa a fuoco ecc ecc... illudendo i mediocri che così facendo possono diventar grandi fotografi, e così la fotografia vera muore, che è quel che sta succedendo. Ero ad una partita di pallavolo (non sono un fotografo sportivo ma ho giocato per 35 anni e sono un allenatore) un fotografo vicino a me scattava a raffica con tutti i punti di messa a fuoco possibili, risultato? Un sacco di file di merda dove scegliere e foto orrende, io, una macchina non sportiva e scatto singolo, risultato migliore, ma non perchè sia un fotografo migliore, visto che non faccio sport, perchè avevo la conoscenza di quel che si faceva, sapevo già dove andava la palla appena il palleggiatore la prendeva in mano. Questo un piccolo esempio che se non c'è conoscenza se non c'è studio e purtroppo come dico ai miei allievi, se non c'è quella cosa che hai o non hai, non potrai mai fare uno scatto come si deve, altrimenti saremmo tutti Doisneau o Bresson o Leibovitz e chi più ne ha più ne metta. Uno scatto fatto male resta fatto male anche se caricato in post, anche se recupero qua, metto una luce finta con photoshop di là ecc ecc... Io so quante polaroid ho buttato prima di trovare il feeling con certe macchine, prima di capire come scattavano in base alle pellicole che avevo, come reagiva la macchina a certe luci, quanti esperimenti e quanti ne faccio tutti i giorni. Anche per un professionista, lo studio giornaliero è alla base di tutto e non un programma migliore dell'altro. Basta lightroom, e poi certo, quando facciamo foto specifiche, come la fotografia notturna, o il food, dobbiamo avere anche conoscenze di photoshop, ma son convinto che basti la base della conoscenza altrimenti diventiamo dei grafici e non dei fotografi (quello che al giorno d'oggi si pensa serva specialmente in pubblicità e poi vediamo inquadrature di merda in foto pubblicitarie). Una volta ad una mia allieva durante un'uscita ad un concerto le diedi un compito, hai 70 scatti (avevo segnato il numero progressivo della macchina prima) al 70esimo non puoi più scattare, perciò quando scatti pensa, abbiamo smesso di pensare in fase di scatto, in fase di preparazione di un set in studio, alla fine non sei più un fotografo ma un ingegnere dell'immagine, e fai foto di merda. Purtroppo mandiamo sempre messaggi sbagliati, con ps fai tutto, recuperi tutto, con la macchina nuova fai foto più belle, più mpx hai più puoi croppare e far una bella foto anche se hai sbagliato l'inquadratura, la street è far quattro foto in strada, tutti possono far un matrimonio (poi vedi foto di matrimonio di merda), e chi più ne ha più ne metta, potrei continuare per ore.
Ti ringrazio tantissimo per aver condiviso il tuo pensiero e la tua esperienza. se ci fossero molte più persone che la pensassero come te questa meravigliosa disciplina artistica godrebbe ancora di piena salute
@@riflessionifotografiche un problema grosso, come quello dei "tutti professionisti" oramai uno con un portatile in soggiorno, quattro luci del cavolo davanti al muro si ritiene professionista, una piaga grossa per chi investe in studi, impianti ecc ecc... per non parlare di tutti gli youtuber che recensiscono macchine fotografiche, alcuni (e non facciamo nomi) che recensiscono di tutto, fra un po' anche il frullatore, un mondo storto, poi vai a guardare le loro foto e vedi solo porcheria, fuffa, la crisi sta qui nell'ignoranza, e tantissimi ignoranti che grazie ad una inquadratura e ad uno smartphone fanno i tuttologi su attrezzatura, postproduzione, ecc ecc... potrei andar avanti per ore, come l'esempio del ragazzino di buona famiglia che il papi lo fa andare in viaggio in islanda ed in norvegia, questo torna con quattro foto standard da stock (altra piaga) e me lo trovo dopo un anno a far l'insegnante ad un corso, il fotografo di grido del corriere della sera (che negli anni 90 non era nessuno detta da un mio grande amico fotografo vero) che si inventa il temporaney shop del ritratto a 50 euro a foto stampata e queste non sono niente altro che deli scatti fatti con luce standard, con un preset in lightroom e lui arriva a far la guest star ogni tanto con suoi amici, e la gente impazzisce per dei ritratti standard stampati con una stampante non a 12 inchiostri come la mia e la tua che hai alle spalle, perchè quella casa non le fa, e allora tot foto al kg come il prosciutto, tot incompetenti a fare i pro, e tanti "appassionati" scarsi che fanno matrimoni per arrotondare come dopolavoro a cacchio, tanto che ce vò? Una macchina fotografica e stampare gli album su internet (stamp'emmerd) la mia stamperia se non hai la partita iva come fotografo non stampa giustamente (falliremo tutti). Musica, arte, poesia, fotografia, sta andando tutto a ramengo perchè si trasforma tutto in "tanto è facile che ci vuole?" che è il messaggio che le multinazionali stanno trasmettendo. Ho sentito addirittura uno che recensiva la x100VI come "la miglior macchina per il punta e scatta" volevo andar a prenderlo per il collo se se, punta scatta e condividi; ecco io ho una x100s con 16.5 mpx (e non la mollo per la leggerezza del file e la maneggevolezza della macchina) e penso con un pizzico di presunzione di far meglio del sig. punta e scatta. Mondo marcio Damiano, mondo marcio. Potrei andar avanti per ore a far casino, ma mi rinchiudo nella mia polaroid (ne ho un po' sai, una punta e scatta...).
Troppo vero.
Grazie
questo dovresti dirlo su un palco con 200.000 persone sotto... perché veramente ...quanto è vero! io faccio uguale quando poi le guardo a monitor le foto e mi dico ma come caaaa---- hai inquadrato Franci? e poi mi bastono di solito ahaha no vabbè, però inquadrare bene, capire prima le cose è fondamentale se no non ha senso...
Francesca si capisce che sei una persona seria e ami la fotografia
Bravo! Sacrosanta verita'! ...ma chi Sono gli stupidi che li premianooooo????
Molti purtroppo
verissimo
Grazie
Severo ma giusto.
Grazie
Quando c'era l'analogico il computer era un sogno o era agli inizi, oggi tutti i fotografi o futuri fotografi crescono prima con il computer e poi con la macchina fotografica, si appassionano al lavoro di post-produzione e ritengono che ogni scatto abbia bisogno di post, il pensare la foto viene dopo.
Esatto Carlo