I tre livelli di coscienza, come accedervi e cosa aspettarsi

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  • เผยแพร่เมื่อ 20 พ.ย. 2024

ความคิดเห็น • 32

  • @mariabianchini863
    @mariabianchini863 3 วันที่ผ่านมา +1

    Video molto interessante !!!

  • @francescotigani1108
    @francescotigani1108 6 วันที่ผ่านมา +4

    Buona sera dottore, è un po’ che la seguo perché adoro i suoi video, ma questo in particolare è molto esaustivo tocca in maniera chiara il significato della consapevolezza..personalmente sono un po’ di anni che lavoro con la consapevolezza e devo dire che mi ha cambiato radicalmente la vita, è una dimensione che tutti dovrebbero esplorare e crescere perché ti fa veramente capire cosa ci siamo costruiti inconsapevolmente senza volerlo..come diceva lei è una dimensione che non si può spiegare a parole bisogna solo farne esperienza personalmente…la ringrazio di cuore di trattare questi argomenti nel suo lato scientifico…

  • @matteobernasconi3671
    @matteobernasconi3671 6 วันที่ผ่านมา +2

    Uno dei video più belli riguardanti la crescita personale che abbia mai visto, apre veramente gli occhi. Io sono giunto recentemente ad una completa pienezza del 2o livello, attraverso la motivazione data dalla sofferenza, ed ora con rinnovata speranza sperimento a tratti l'esperienza di vita del terzo livello, soprattutto grazie alla mindfulness. Obiettivo 3o livello arrivoooo!!

  • @tatianavorontsova3026
    @tatianavorontsova3026 6 วันที่ผ่านมา +3

    É fantastico quello che propone... É magari avrà gli altri video con i consigli come uscire da un stato confuso ,é come recuperare entusiasmo... Grazie di cuore in anticipo 😊

  • @matteoferrari6286
    @matteoferrari6286 6 วันที่ผ่านมา +3

    I passaggi dai vari stati di coscienza possono mettere molta ansia e preoccupazioni...io lo sto vivendo...ti fai un sacco di domande...e se non riesci a darti risposte ti fa vivere una vita piena di pensieri...un grande video dottore

    • @dr.enricogamba
      @dr.enricogamba  6 วันที่ผ่านมา +1

      Sì Matteo, è un processo a volte difficile ma ciò che possiamo raggiungere è davvero tanto..

    • @matteoferrari6286
      @matteoferrari6286 6 วันที่ผ่านมา +1

      @dr.enricogamba seguirla è un piacere

  • @giovannabertin5468
    @giovannabertin5468 6 วันที่ผ่านมา +5

    Tra i 16 e i 18 anni, durante e dopo una lungodegenza, ho provato questo stato di coscienza, questa connessione, pertanto capisco molto più di quello che dici. Allora lo chiamavo l'assoluto. Poi la vita o meglio la non vita mi ha portata fuori strada. Non sono più riuscita a ritrovare quella strada anche perché è difficile vivere nel presente quando il presente è invivibile.

    • @andreabusa5461
      @andreabusa5461 5 วันที่ผ่านมา

      Se il presente è "invivibile" viverci non è difficile: è "impossibile". Al massimo ci si può sopravvivere.
      Sano è star male, l'apatia è già peggio, come l'ansia cronica, la depressione... Per quanto anche queste abbiano un'utilissima funzione, "può non essere facile" imparare ad adoperarle, difficilmente ci è stato insegnato o abbiamo imparato da soli ... Più facilmente con delle strategie "mal adattative".
      Comunque qualcuno di particolarmente saggio ha detto, e vi sarà pure "saggiamente" venuto da pensare, che "è sano essere disadattati" in contesti, società, "profondamente inospitali", patologizzate, malate, e patologizzanti...
      ... Ciò sarà anche la porta per sviluppare abilità di adattamento o di "disadattamento virtuoso", diciamo "rivoluzionante"... Però rivoluzionare senza rompere uova e fare frittate, non è facile, ed anche quando in una certa misura possibile, non sempre riesce.
      Spesso si sa come e perché si comincia (ma non sempre), difficilmente dove si arriverà...
      ... "Anche" per quello credo sia importante "darsi dei valori guida da cercar di seguire, per quanto non in modo rigido"; anche perché, comunque, non si potrà mai accontentare e soddisfare tutto e tutti, né tanto meno subito.
      Una abbraccio. 🫂 Si sente la fatica.
      Rispetto.
      (Poi basta che mi spuntano le alette però. 😇🤭😬)

    • @giovannabertin5468
      @giovannabertin5468 5 วันที่ผ่านมา

      @@andreabusa5461 Esatto, è pura sopravvivenza

  • @Ivan-vl6ff
    @Ivan-vl6ff 6 วันที่ผ่านมา +3

    Dottore, lei è un mentore per ogni studente di psicologia

  • @salvatoredamico6254
    @salvatoredamico6254 5 วันที่ผ่านมา

    Grande Doctor.... È sempre interessantissimo ascoltarla❤

  • @andreabusa5461
    @andreabusa5461 5 วันที่ผ่านมา

    Finendo di ascoltare gli ultimi 4 minuti di questo video ho messo a fuoco una questione su cui mi sto concentrando da un po' e proverò a porre una domanda concisa e precisa su di un argomento che mi sta interessando da tempo per ragioni pratiche e funzionali.
    Nella pratica sportiva, intendo nell'allenamento personale finalizzato al benessere (avrei banalmente bisogno funzionale, non tanto piacere o ansia, desiderio di essere più apprezzato, di recuperare un po' di peso e massa muscolare... Anche perché a me apparentemente mangiare non basta, o metto massa magra o niente da fare) credo, confermato da atleti, che anche il coinvolgimento emotivo conti. Non intendo la motivazione, ma proprio l'ambizione di arrivare, di fare, l'eccitazione, anche la rabbia... Non importa se "simulata", diciamo "recitata, come se si impersonasse una parte a teatro"... Una sorta di "immedesimazione" nella "situazione emotiva" che "l'organismo compie per", nel fare uno sforzo fisico... Penso, sono convinto, e mi pare non solo io, che per l'attivazione ormonale, quella che porta ad esempio a "costruire" invece che a "modificare" i tessuti e gli organi, ad esempio nello sforzo anaerobico (quello che dovrei compiere, visto che in quanto ciclista per passione, e più ancora per necessità, tendo sempre ad iperventilare e dimagrire, a "risparmiare risorse") non solo il tipo di sforzo ma anche il tipo di coinvolgimento "conti"... Domanda, ci provo:
    Cosa sappiamo, cosa sa e cosa pensa lei, chiaramente, del ruolo "dell'immaginato" sotto sforzo nello sviluppo muscolare (ad esempio)?... In pratica, "a cosa e come conviene pensare"?
    Ci aggiungo due cose:
    1) Quanto detto fino qui, nell'idea, presunzione, di avere per formazione sviluppato una certa propensione al distacco da un Io diciamo "emotivo e coinvolto nell'autoaffermazione" nella pratica sportiva (o un conflitto)... Per cui banalmente, posso praticare anche ad alta intensità ma come scelta deliberata. Non ad esempio come ambizione o non so, immaginando un traguardo, il raggiungimento di una meta... Oppure anche in una pratica competitiva, in uno sport di combattimento, l'affermazione sull'altro, oppure l'espressione di una sana (e magari concordata) aggressività, o istinto di autodifesa.
    Come "ti immagini", mentre sollevi un peso, anche il tuo peso, o mentre applichi una trazione, una leva, sferri un colpo, o ti divincoli... "Quanto conta a livello fisico" e "quanto e come" diciamo "si impernia" su un Io "più o meno ben identificato, delineato entro certi confini, coeso e definito"?
    Sono partito dalla questione "fisica", che al momento è priorità per utilità pratica, per arrivare a dove potenzialmente si intreccia con la componente identitaria, quindi emotiva, emozionale, e legata ai sentimenti ed ai vissuti.
    2) Mi domando quanto invece lo sviluppo, o anche l'eventuale logorio fisico, "possa" eventualmente determinarsi, non solo in funzione di pratiche scorrette o mal eseguite, ma al fatto di compiere attività fisica "sotto stress eccessivo"... Anche e non soltanto "con l'intento di praticare sport"... "E sport finalizzato a che cosa".
    Non ho mai stravisto per la competizione legata all'autoaffermazione: l'ho sempre vissuta anche da bambino come troppo facilmente inflazionabile, però mi piace giocare, anche vincere chiaramente, riuscire ad avere (e condividere) prestazioni brillanti proprie ed altrui... E non mi dispiace muovermi: paradossalmente faccio attività fisica molto volentieri per spostarmi, camminando o pedalando, anche arrampicarmi (ma sento / sentivo poco la soddisfazione del raggiungimento della vetta, ad esempio; più che altro mi interessava l'esperienza, il percorso, "il come")... Oppure se devo montare, smontare, costruire, scavare, zappare... Insomma se devo fare qualcosa di finalizzato mi motivo, "mi attivo", sia nella componente dell'umore che dal punto di vista fisico.
    Per niente assurdamente, il massimo di peso e sviluppo fisico l'ho raggiunto dopo un anno a piantare alberi in vivaio e dopo 3 settimane da solo a Cuba, in cui certo non mi sono risparmiato fisicamente nel muovermi ed esplorare.
    Beh. La ringrazio e "mi ringrazio", perché solo scrivendo ho decisamente messo a fuoco delle cose che probabilmente riguardano "il peso" dei miei ipotetici falsi sé (o anche la loro "mancanza" di peso, rispetto a quella che sarebbe determinante del "vero Sé")... Anzi, poi aggiungo nei commenti una pagina piena di contenuti interessanti.
    E poi però rinnovo la domanda: cosa sappiamo, cosa sa lei, a che punto è la ricerca... E cosa pensa, di cosa è convinto "eventualmente" sul ruolo del coinvolgimento emotivo nel diciamo "feedback fisico", il "riscontro" che il corpo dà alle stimolazioni?...
    In pratica, "forse" da un lato è "stimolato" dalla realtà materiale (per esempio il peso da sollevare), ma dall'altro è stimolato dalle ragioni per cui lo sta sollevando, ed anche da come noi (e quali subpersonalità) "stiamo prendendo la cosa"...
    Questa riflessione è nata dall'osservazione di parecchi aspetti ed esperienze anche recenti, anche legate alla mindfulness, che riguardano sia il mio corpo ed i miei modo di fare e di "interpretarmi", sia dall'osservazione e dall'esperienza degli altri attorno a me.
    Cito per concludere degli aneddoti che ho letto circa i modi di allenarsi, "anche proprio sfruttando il proprio coinvolgimento emotivo", di Bruce Lee:
    Pare che quando ad esempio colpisse il sacco, in allenamento, fosse non solo in grado di esprimere grande velocità, potenza e determinazione, ma che avesse stupito altri atleti proprio nel modo di immedesimarsi nella "reale" situazione di conflitto, di combattimento... Pensava a difendersi, a difendere, a far male, a vendicarsi?... Non lo sappiamo, ma molto ha indagato e scritto in merito, su se stesso in particolare e la propria esperienza, ed in generale sul senso della vita e su come esplorarne l'esperienza. Era laureato in filosofia e filosofo "a tempo pieno", nonché ballerino e appunto "attore".
    Il mio esempio non è per tesserne le Lodi, incensare, o giudicare le sue motivazioni o la sua personalità, la sua "eventuale" integrità morale (che non conosciamo), e per sottolinearne i meriti, "ma per indagarne il funzionamento". (Il funzionamento di chiunque)
    Ultima domanda: quanto ad esempio "traumi o conflitti irrisolti", piuttosto che invece "solidità e sicurezze fortuite o costruite" con cui "ci si ritrova", possono influire "indipendentemente e nonostante il nostro impegno" non solo sulle nostre prestazioni fisiche (anche nello studio, o nell'apprendimento di abilità specifiche) ma sulle nostre "risposte" fisiche... E perché no, mentali"?
    Io spero ci faccia un video, anche breve, con degli accenni... Ma magari, per non perder troppo tempo, aggiungerci e linkarci del materiale "autorevole, serio, con possibilmente riscontri o solide teorie scientifiche a riguardo".
    Valerio Rosso in particolare, e Gennaro Romagnoli (colleghi suoi, ma diciamo pure "umilmente" nostri) stanno pubblicando parecchio interessante materiale in merito, ma... Essendomi addentrato, credo, abbastanza, nell'osservazione di queste dinamiche attraverso pratiche di autoascolto, bosyscanning, mindfulness (che a me piace praticare in particolare camminando), ed essendo una delle sue passioni ed aree di competenza, immagino potrebbe raccontarci qualcosa di specificatamente utile ed interessante.
    ... Io intanto faccio esperimenti.
    Ahahah! Qua entrerò quindi anche nella modalità "teatro".
    Ottimo. 👍
    Mi ha fatto sicuramente bene scrivere... Perdonate un certo disordine, spero torni comunque funzionale a lei ed ad altri almeno per comprendere cosa chiedo e mi chiedo.
    So di tendere ad usare lo scrivere a qualcuno per scrivere a me stesso e a riflettere... 🤔🤔🤔
    Si, è anche credo il momento di "aggiornare" i miei "strumenti di dialogo personale scritto"... Era da un po' che ci ragionavo.
    Sapete come quando volete riorganizzare e magari reimbiancare una stanza?
    Ok, lo so che può far ridere per chi leggesse, (sono "un po' " fatto così, ma "mi lascio anche essere" così, pensando sia utile sia a me stesso che ad altri), perché adesso sto veramente scrivendo tra me e me, parlando con... "Voi". Un po' come se parlassi da solo ma anche con una certa "disponibilità/volontà" di farmi sentire... Un po' come per dare, o meglio portare "il mio esempio"... Comunque, volevo dire: -Ecco, ora ho fame. (Cosa per me importante) "Adesso mi sento, fisicamente"- 👍👍
    Spesso mi posso sentire poco o niente... Talvolta un vantaggio....... Altre volte per niente! 🙄
    💪 Forza! (Bell'incoraggiamento dottor gamba, quando dato nel momento e nel modo "efficace", perché arrivi all'orecchio "interno" che ha bisogno di sentirselo dire).
    Conclusione: ragazzi, la curiosità e l'entusiasmo per la scoperta, meravigliarsi, e meravigliarsi di sé stessi.... "Salva la vita".
    (Per mia esperienza)
    Mal che vada è stato "avvincente".

  • @nadejdabordei4937
    @nadejdabordei4937 5 วันที่ผ่านมา

    A me e accaduto, grazie a lei 💟 dottore.

  • @raffaellarogai2804
    @raffaellarogai2804 5 วันที่ผ่านมา

    Complimenti dottore video molto chiaro ed interessante. Consiglio la lettura del libro di Neumann Storia delle origini della Coscienza 🙏

  • @cataldaaddamo4013
    @cataldaaddamo4013 4 วันที่ผ่านมา

    Che spettacolo questo video grazie Dottore ❤

  • @gabrieleminguzzi1734
    @gabrieleminguzzi1734 6 วันที่ผ่านมา +3

    Video molto interessante. Grazie dottore

    • @dr.enricogamba
      @dr.enricogamba  6 วันที่ผ่านมา

      È un piacere Gabriele!

  • @francescabuldrini3808
    @francescabuldrini3808 6 วันที่ผ่านมา

    Anche io sto mettendo in discussione automatismi, la fatica è tantissima a volte. Disincarnazionebal terzo livello mi pare di capire. Procedo Enrico, ultimamente, ecco certamente non so nulla ancora la coscienza deve aumentare, sicuramente sto meglio rispetto a tempo fa a e la meditazione mi ja subito fatto crescere. Non abbastanza lo so. Per causa mia. Grazie per il bellissimo video e l incoraggiamento.🌹

  • @ritacena480
    @ritacena480 6 วันที่ผ่านมา

    Come fare per un corso di mainfulnes? Si può fare privatamente con lei?

  • @massimobandini2427
    @massimobandini2427 6 วันที่ผ่านมา +1

    Dottore non se la prenda ,ma questo video mi è sembrato una super Cazzola,forse non ero abbastanza consapevole di essere consapevole,tante buone cose

    • @dr.enricogamba
      @dr.enricogamba  6 วันที่ผ่านมา +5

      Comprendo Massimo e non se la prenda lei ma in effetti fintanto che non si sperimenta quello stato è molto difficile comprendere..

  • @lorenzocannas5095
    @lorenzocannas5095 5 วันที่ผ่านมา +1

    Dr. Gamba, io capisco che, se anche lei dice che su TH-cam fa un' opera gratuita di divulgazione, ci sono dei costi da sostenere (non fosse anche solo il tempo che per registrare i video lei sottrae alla sua professione), ma ormai la quantità di pubblicità sta diventando insopportabile a scapito della fruizione.

  • @GabriDappi
    @GabriDappi 3 วันที่ผ่านมา

    voglio andare anch'io in montagna......

  • @carlotognetti4225
    @carlotognetti4225 6 วันที่ผ่านมา +1

    Che cos'è importanti ci tacconti

  • @luigidesimone2351
    @luigidesimone2351 6 วันที่ผ่านมา +1

    Gnothi sautòn.