Gentile Luca, il suo progetto : "La vela nera" è, a mio avviso, molto intrigante. Volevo gentilmente chiederle cosa ne pensa di un sistema sempre incentrato su un larga banda, con rifinitura in alto a mezzo supertweeter tagliato da semplice condensatore e rifinitura in basso attraverso subwoofer.
Buongiorno, il sistema così composto può rappresentare un ottima soluzione . Va certamente fatta una considerazione sui componenti da usare e sulle loro caratteristiche, anche per poter definire il semplice filtro del super tweeter. Ho notato , In linea generale , che questa configurazione si esprime al massimo delle sue possibilità con 2 Sub woofer ( uno per canale) poiché è possibile che un solo Sub possa portare ad una contrazione delle dimensioni dell immagine stereofonica percepita . Nessuno vieta di iniziare con un solo Sub woofer ovviamente. Un altra impressione che vorrei condividere è che a impressionarmi positivamente sono sempre stati diffusori con un “mid range” con una gamma gestita molto “ampia” . Con questo “filo conduttore” si possono fare interessanti considerazioni, ad esempio come mai sia ancora molto apprezzato un full range, come mai un due vie con woofer importante sia a volte preferito ad un tre vie con mid range non così dotato , o come sia progressivamente “cresciuto” in dimensioni ( e ampiezza di banda utile ) il mid range FST delle ammiraglie di BeW , anche i diffusori più prestigiosi di Tannoy possono rientrare in questa ottica .👋
Complimenti Luca per condividere la tua competenza ed esperienza. Sto realizzando (tentando di) un sistema di multiamplificazione attiva usando sia crossover analogico, sia crossover digitale a livello di plug-in di Jriver. In questa fase devo realizzare il box per il woofer (caricamento reflex in cassa separata). Per minimizzare le onde stazionarie ho scelto una forma trapezoidale in cui non ci siano 2 pareti del case parallele tra di loro. Non ti dico che problemi per trovare un falegname che mi facesse i tagli angolati sul multistrato di betulla. Comunque dai, sempre avanti finchè c'è l'entusiasmo. Mi piacerebbe avere con te degli scambi più approfonditi. Buona giornata.
Sarà un bell argomento anche la realizzazione dei vari box , con le tecniche più quotate , per ridurre le stazionarie alle varie frequenze. Non ho tutte le soluzioni in tasca , ma la mia mail lucacorso74@gmail.com e a disposizione. Grazie per l apprezzamento ! 👋
Buongiorno Luca,fra 1 ora un bel versus; Accuphase E 800 Synthesis Ensemble con el84 Philips nos (mio). 20.000€ vs 550€........ Già sto' ridendo. I diffusori le Altec 19
Il miglior risultato che ho ottenuto è stato seguendo la filosofia di base di ATC . Ho creato casse attive e dopo le prime misure ho ottimizzato il sistema con misure e tarature ambientali. Il risultato ottenuto è stato discreto con una linearità del +/- 2% sulla gamma di frequenza tra i 60 hz e 12 khz. Poi si sa , vorrei ricominciare il progetto dall’inizio. Non si è mai contenti. Grazie per le sue considerazioni
Approccio da vero professionista , condivido pienamente la filosofia adottata. Sul non accontentarsi e un aspetto “quasi normale” perché a evolversi , oltre all impianto e anche la nostra capacità critica all ascolto . Basta non farsi prendere la mano , e effettuare un “cambio” solo quando è veramente “sentito” e non per correre dietro a mode passeggere .👋
Grazie mille Antonio ! Su CIARE posso solo dire che sono prodotti molto onesti , che badano alla sostanza più che all apparenza , offrono ciò che viene indicato e sono davvero molto affidabili nel tempo se utilizzati correttamente. Spesso si criticano gli altoparlanti perché in fondo sono loro a “suonare” .. ma una gran parte delle loro prestazioni sono in realtà determinate da cosa c e “prima di loro” e da come vengono caricati e gestiti acusticamente. Si può avere di più spendendo di più ovviamente , ma TUTTO poi deve essere di pari livello altrimenti si rischia di pagare di più per un componente che alla fine non esprimerà la sua vera potenzialità.
@@lucacorso_audiosystem Approfitto per fare una domanda: sappiamo che i diffusori stereo devono essere posizionati in modo da formare un triangolo equilatero, con la tua posizione di ascolto al vertice del triangolo e spesso fai riferimento ad accortezze e soluzioni tecniche (orientamento lobi di dispersione) per ottimizzare e focalizzare il contributo dei vari altoparlanti a 90-110cm di altezza (posizione orecchie). Tuttavia risulta assai piacevole entrare in un pub, dove per esempio hai un sub nascosto dietro il bancone, e due piccoli satelliti a vista e sentirsi avvolto dalla musica...complici anche le birre che ti stai bevendo:)) Pertanto quanto è importante la possibilità, per un ascoltatore, di essere il più possibile svincolato dal punto di ascolto?
@@Antonio-ex5yc Molto dipende dal tipo di “ascolto” che intendiamo affrontare . Se l obbiettivo è un ascolto “impegnato” con una certa attenzione alla registrazione e alla sua scena sonora , con il posizionamento delle sorgenti virtuali ben definite ecc.. la posizione in cui ascoltare è assolutamente vincolata e il posto è uno solo .. Se invece intendiamo affrontare un ascolto non così “impegnato” si può comunque godere di una buona timbrica data dall impianto , una bella dinamica , un basso avvolgente , anche in posizioni meno vincolate . Coprire più punti in cui poter apprezzare le doti timbriche di un buon impianto e l obbiettivo di sistemi multi canale ed in sistemi stereo è stato il vanto di più di un costruttore, il più famoso forse è Bose. Hai toccato un punto importante, spesso nei vari locali e ristoranti si trascura la parte “audio” , con ambienti troppo riverberanti in cui diventa impossibile persino parlare agevolmente o con sistemi di “sonorizzazione” che sono più un fastidio che un piacere …derivato dalla scarsa qualità del sistema ed in certi casi da un volume troppo alto . Un aspetto , quello sonoro, che potrebbe cambiare l esperienza vissuta nel locale. Come hai evidenziato di quel pub ricordi la buona birra certo ! Ma anche la buona musica … 👋
Grazie per i suoi video molto particolareggiati , una domanda : Cosa pensa di ATC o Steynway Lingdorf , notoriamente diffusori di altissimo livello , pare che nelle loro scelte tecnologiche , non tengano conto di tutte le sue considerazioni
Ringrazio per l apprezzamento ! Ho osservato le due case costruttrici e i relativi diffusori, restando in un ambito molto generale , mi sembra che ci sia una ricerca verso la sorgente puntiforme, almeno a giudicare dalla disposizione dei vari componenti sul frontale del diffusore. Nel caso di ATC il montaggio non “al centro “ delle unità dedicate alla gamma medio alta denota una attenzione anche alle alterazioni dovute alla forma del pannello frontale. Si vede che sono diffusori di una certa caratura , realizzati con attenzione e dalle prestazioni sicuramente elevate , anche se con filosofie costruttive molto differenti . Comunque ogni diffusore ha inevitabilmente punti di forza e punti più deboli . Una analisi molto semplice,con i parametri DDE ( che ho indicato in un mio video) già ci fa capire che ottimizzare la resa di un particolare aspetto porterà ad una contrazione sulle performance di un altro . E un discorso di equilibrio, il diffusore perfetto , a mio avviso , è quello che meglio si adatta all ambiente in cui verrà posizionato e che andrà maggiormente in contro al suo proprietario , in termini di soddisfazione sugli aspetti a cui tiene in prevalenza. Il fatto che esistano un numero così elevato di diffusori, con concezioni anche molto differenti , denota che le “variabili” in gioco , nella realizzazione del proprio impianto hi fi, sono davvero molte . 👋
Il prossimo diffusore se vuoi divertirti veramente fai un tqwt vedi siloe, la prima volta che le ho sentite pensavo avessi un subwoofer sotto il divano, impressionanti .
Ho visto il progetto, andrebbe rivisto con componenti in produzione. Un “progettino particolare” di diffusore e già in cantiere .. ed è abbastanza differente, ma questo lo tengo in nota . Unico appunto è che potendo sceglierei un mid woofer da 165 mm al posto di un 130 mm . Grazie per la segnalazione!
Ho rinunciato da tempo all'auto costruzione perché i componenti che si vendono sono tutti vecchio stampo e con i soliti limiti e compromessi. Infatti, quasi sempre, chi produce altoparlanti non realizza i diffusori, rimandando a questi l'onere di trovare l'impossibile allineamento. Comunque se dovessi riprovarci userei il crossover attivo. Ascoltando le tue interessanti considerazioni sulle distanze e frequenze, ho compreso il perché delle scelte attuate sulle JBL M2, infatti il driver medio alto è tagliato a 800 hz e da solo copre sino a 40 khz mentre l'emissione della guida d'onda è in linea con il woofer. In più hanno altre grandi soluzioni progettuali e di realizzazione. Ovvio che difficilmente si possono auto costruire e costerebbe un bel po farlo.
Capisco il tuo punto di vista e nel mio video dell “audiofilo 2.0” ho specificato che l auto costruzione non è né la via del “risparmio” ne una via “sicura” ma può , per chi ne ha la possibilità, rappresentare una fonte di importanti soddisfazioni. Un grande merito dell percorso nel mondo dell auto costruzione e quello di “forzare” l appassionato alla comprensione di certi concetti , utili poi anche al momento dell acquisto di un componente audio commerciale. Se indosso per un attimo i miei panni lavorativi , da commerciale potrei dire che , l hi fi e già un mercato di nicchia , quello dedicato all auto costruttore e la nicchia della nicchia .. Ha senso per un costruttore di altoparlanti produrre dei super componenti che una percentuale piccolissima di persone sapranno valorizzare al 100% ? Sinceramente mi stupisce quanto ci sia ancora a disposizione… se si fa una analisi di mercato di questo tipo . Sinceramente , mi diverte ancora molto costruire e mi aiuta anche a spostare i miei pensieri , a fine giornata , dal lavoro che svolgo che è decisamente impegnativo e stressante. Se aggiungo la possibilità di entrare in contatto con nuovi appassionati con cui condividere la mia passione la risposta non può essere che “perché no ?” .👋
Ho solo esposto il mio pensiero ma apprezzo molto il tuo canale! Seguirò con interesse i tuoi progetti! Anche nell'HIFI più costoso i risultati finali spesso sono scarsi e si finisce per dire 'bei diffusori' riferendosi all'estetica! 😄 Ovvio che ci scherzo sopra.
@@pippopippo7094 Lo spirito di amicizia e collaborazione e al primo posto per me 😊 spero di non aver trasmesso altro ! Tutte osservazioni su cui riflettere quelle da te espresse . Sui diffusori JBL non mi posso esprimere perché non li ho mai ascoltati ma incarnano il vero spirito del marchio , interessante notare come la sensibilità media sia leggermente inferiore a ciò che ci si potrebbe aspettare a favore di una maggiore larghezza di banda . Se avrò l occasione li ascolterò attentamente. Un cordiale saluto 😊
Conosco bene JBL e negli ultimi anni ha preferito ridurre l'efficienza media a vantaggio della linearità nella risposta e della fase. Però ha adottato un sistema a doppia bobina e doppio magnete e perciò reggono grandi potenze senza compressione e con bassissima distorsione. Ricambio il saluto.
Ciao Luca ti volevo chiedere una cosa io ho un diffusore derivato da una modifica delle Ar 10 pi greco dell'ingegner Renato Giussani con l'aggiunta di un medio-basso RCF tra il woofer e il Mid a cupola volevo sapere se quel woofer potrebbe funzionare bene anche in bass reflex magari con un tubo Irrotax per ora ho montato un passivo Ciare da 32 sul lato posteriore della cassa e già vanno molto bene ma volevo tentare altre soluzioni di carico per quel woofer che ha una risonanza molto bassa di 19 hz ...e lavora fino ai 200 vista l'aggiunta del componemte RCF professionale che gestisce tutta la gamma tra i 200 e l'incrocio col Mid intorno ai 750
Quante variabili in gioco .. le Ar 10 erano un diffusore in sospensione pneumatica con un woofer che era ottimizzato per quella configurazione. Se il diffusore si trasforma in un sistema reflex anche i parametri del woofer dovrebbero essere adeguati . Si può caricare in reflex anche un woofer con un Qts sullo 0,5 dipende da cosa si vuole ottenere. Credo di conoscere bene il catalogo CIARE ma non ricordo un passivo da 32 cm , l unico radiatore passivo che ricordo è il modello HP200 da 20 cm . Se vuoi mandami una mail con qualche immagine, così capisco meglio di cosa si tratta . 👋
A breve vedrai il loro funzionamento sul nuovo video che sto caricando , dove illustro il progetto definitivo del diffusore. Sono necessarie per linearizzare il comportamento del full range sulle frequenze più elevate . Sono definite “elimina banda” e il loro intervento è regolato dal valore di L e C per determinare la frequenza di intervento ,mentre il valore di R determina l attenuazione dell intervento della cella. 👋
Ho usato per anni AFW ma lo sto “affiancando” a VituixCAD , quello che vedi nel video , un programma gratuito con una molte funzionalità. Funzionale sia per la progettazione dei Box audio che per il crossover. Quanto poi, come simulatore per crossover “modificare una immagine” sia attinente alla realtà, lo verificherò con le debite misure sul prodotto finito. È chiaro che aiuta certamente molto ad evitare errori macroscopici e ottenere per il crossover un “modello di partenza” su cui eventualmente fare delle correzioni . Sinceramente non sono ancora così “pratico” come lo ero con il mio “vecchio” sistema a cui ero abituato , ma bisogna evolversi e uscire dalla propria “area di comfort “ come mi ha scritto più di un appassionato ,con ragione! Su TH-cam ci sono molti video dedicati anche in inglese, a descrivere le principali funzioni di questo programma,una volta iniziato è semplice , veloce e come ogni simulatore ti fa vedere cosa stai facendo ,ma non ti da la soluzione a ciò che chiedi ,quindi resta fondamentale sapere cosa stai facendo nel tuo progetto. Nel prossimo video parlerò anche in parte di crossover e di come può essere diverso l approccio nei suoi confronti.👋
Il rischio di questi tempi con il prezzo del rame e di trovare cavi in alluminio placcati in rame .. Un minimo di attenzione va prestata a sigle “strane” , prezzi troppo convenienti in rapporto alla sezione del cavo e la sua lunghezza e in fine un peso anomalo ( troppo leggero ) . 👋
CIAO LUCA MI STO DEDICANDO A FARE QUALCHE CASSA ACUSTICA CON WOOFER DA 13 ISOMMA MASSIMO A 2 VIE , SE METTO SON UN CONDESARORE HO VISTO SU TH-cam SE SONO A 4 OM SARA IL CONDESATORE DA 470 UF , INVECE DA 8 OM DA 220UF ,M SENA UN CROSSOVER , VA BENE SOLO UN CONDESATORE GRAZIE , SE MI RISPONDI MI FA PIACERE MIMMO DA BARI.
In un crossover a due vie , anche semplice, (del primo ordine )servono una bobina per fare il passa basso in serie al woofer e un condensatore per fare il passa alto in serie al tweeter. I componenti vanno scelti in funzione delle frequenze di incrocio che vuoi utilizzare tra i due componenti e come giustamente hai fatto notare in funzione dell impedenza dei componenti usati (8 ohm o 4 ohm nominali) . Volendo semplificare ancora ci sono sistemi in cui il woofer è collegato direttamente ,senza filtri e un solo condensatore protegge il tweeter dalle frequenze più basse , trovi questa soluzione solitamente in prodotti molto economici che vogliono “vantarsi” di essere a due vie … Senza altre informazioni non posso andare molto oltre, ma ti consiglio di cercare su Google il sito CLAREDOT AUDIO dove ci sono dei comodi sistemi per calcolare i valori dei componenti necessari per realizzare un semplice crossover. Comunque per un passa alto del primo ordine , ad esempio a circa 4000 hz su un componente da 8 ohm va bene un valore di 4,7 mF , mentre se il componente e da 4 ohm ti puoi spingere sui 8,2 mF . Ma verifica le caratteristiche del costruttore del TW , quasi certamente troverai i requisiti minimi per il filtraggio del componente , pendenza del filtro e frequenza di taglio . Se poi fosse troppo presente, il TW basterà attenuarlo con delle resistenze. 👋
Bravissimo, chiaro, diretto e soprattutto umilmente "social" nel senso di divulgazione comprensibile ed alla portata di tutti. GRANDE LUCA
Top! Doni voglia di ricercare ed innovare perché spieghi che è possibile.
Vedere i tuoi video.... è qualcosa di spettacolare,complimenti
Grazie mille !
Grande 💯💪 grazie mille
Bravissimo x esperienza, capacità divulgativa e umiltà.
Un sincero grazie.
Grazie mille Luca !
Che bel video, Luca !! C'è poco da fare, crei l'entusiasmo a tutti di costruirne una coppia.
Continua così.
Ciaooooo
Grazie mille massimo ! 👌🏻
Gentile Luca, il suo progetto : "La vela nera" è, a mio avviso, molto intrigante. Volevo gentilmente chiederle cosa ne pensa di un sistema sempre incentrato su un larga banda, con rifinitura in alto a mezzo supertweeter tagliato da semplice condensatore e rifinitura in basso attraverso subwoofer.
Buongiorno, il sistema così composto può rappresentare un ottima soluzione .
Va certamente fatta una considerazione sui componenti da usare e sulle loro caratteristiche, anche per poter definire il semplice filtro del super tweeter.
Ho notato , In linea generale , che questa configurazione si esprime al massimo delle sue possibilità con 2 Sub woofer ( uno per canale) poiché è possibile che un solo Sub possa portare ad una contrazione delle dimensioni dell immagine stereofonica percepita .
Nessuno vieta di iniziare con un solo Sub woofer ovviamente.
Un altra impressione che vorrei condividere è che a impressionarmi positivamente sono sempre stati diffusori con un “mid range” con una gamma gestita molto “ampia” .
Con questo “filo conduttore” si possono fare interessanti considerazioni, ad esempio come mai sia ancora molto apprezzato un full range, come mai un due vie con woofer importante sia a volte preferito ad un tre vie con mid range non così dotato , o come sia progressivamente “cresciuto” in dimensioni ( e ampiezza di banda utile ) il mid range FST delle ammiraglie di BeW , anche i diffusori più prestigiosi di Tannoy possono rientrare in questa ottica .👋
Grande Luca ✌️
Complimenti Luca per condividere la tua competenza ed esperienza. Sto realizzando (tentando di) un sistema di multiamplificazione attiva usando sia crossover analogico, sia crossover digitale a livello di plug-in di Jriver. In questa fase devo realizzare il box per il woofer (caricamento reflex in cassa separata). Per minimizzare le onde stazionarie ho scelto una forma trapezoidale in cui non ci siano 2 pareti del case parallele tra di loro. Non ti dico che problemi per trovare un falegname che mi facesse i tagli angolati sul multistrato di betulla. Comunque dai, sempre avanti finchè c'è l'entusiasmo. Mi piacerebbe avere con te degli scambi più approfonditi. Buona giornata.
Sarà un bell argomento anche la realizzazione dei vari box , con le tecniche più quotate , per ridurre le stazionarie alle varie frequenze.
Non ho tutte le soluzioni in tasca , ma la mia mail lucacorso74@gmail.com e a disposizione.
Grazie per l apprezzamento ! 👋
Buongiorno Luca,fra 1 ora un bel versus;
Accuphase E 800
Synthesis Ensemble con el84 Philips nos (mio).
20.000€ vs 550€........
Già sto' ridendo.
I diffusori le Altec 19
Nel 1989 la Meyer Sound ci fornì di un aggeggio da avvicinare ad ogni componente e quando luce rossa era sfasato : semplice 👍
Era per caso il modello UNIKA 28300 ?
Il miglior risultato che ho ottenuto è stato seguendo la filosofia di base di ATC . Ho creato casse attive e dopo le prime misure ho ottimizzato il sistema con misure e tarature ambientali. Il risultato ottenuto è stato discreto con una linearità del +/- 2% sulla gamma di frequenza tra i 60 hz e 12 khz. Poi si sa , vorrei ricominciare il progetto dall’inizio. Non si è mai contenti. Grazie per le sue considerazioni
Approccio da vero professionista , condivido pienamente la filosofia adottata.
Sul non accontentarsi e un aspetto “quasi normale” perché a evolversi , oltre all impianto e anche la nostra capacità critica all ascolto .
Basta non farsi prendere la mano , e effettuare un “cambio” solo quando è veramente “sentito” e non per correre dietro a mode passeggere .👋
Ottimo progetto, unito a spiegazioni comprensibili ed efficaci. Bravissimo! Cmq...Ciare, almeno sui woofer, sa il fatto suo.
Grazie mille Antonio !
Su CIARE posso solo dire che sono prodotti molto onesti , che badano alla sostanza più che all apparenza , offrono ciò che viene indicato e sono davvero molto affidabili nel tempo se utilizzati correttamente.
Spesso si criticano gli altoparlanti perché in fondo sono loro a “suonare” .. ma una gran parte delle loro prestazioni sono in realtà determinate da cosa c e “prima di loro” e da come vengono caricati e gestiti acusticamente.
Si può avere di più spendendo di più ovviamente , ma TUTTO poi deve essere di pari livello altrimenti si rischia di pagare di più per un componente che alla fine non esprimerà la sua vera potenzialità.
@@lucacorso_audiosystem Approfitto per fare una domanda: sappiamo che i diffusori stereo devono essere posizionati in modo da formare un triangolo equilatero, con la tua posizione di ascolto al vertice del triangolo e spesso fai riferimento ad accortezze e soluzioni tecniche (orientamento lobi di dispersione) per ottimizzare e focalizzare il contributo dei vari altoparlanti a 90-110cm di altezza (posizione orecchie). Tuttavia risulta assai piacevole entrare in un pub, dove per esempio hai un sub nascosto dietro il bancone, e due piccoli satelliti a vista e sentirsi avvolto dalla musica...complici anche le birre che ti stai bevendo:))
Pertanto quanto è importante la possibilità, per un ascoltatore, di essere il più possibile svincolato dal punto di ascolto?
@@Antonio-ex5yc Molto dipende dal tipo di “ascolto” che intendiamo affrontare .
Se l obbiettivo è un ascolto “impegnato” con una certa attenzione alla registrazione e alla sua scena sonora , con il posizionamento delle sorgenti virtuali ben definite ecc.. la posizione in cui ascoltare è assolutamente vincolata e il posto è uno solo ..
Se invece intendiamo affrontare un ascolto non così “impegnato” si può comunque godere di una buona timbrica data dall impianto , una bella dinamica , un basso avvolgente , anche in posizioni meno vincolate .
Coprire più punti in cui poter apprezzare le doti timbriche di un buon impianto e l obbiettivo di sistemi multi canale ed in sistemi stereo è stato il vanto di più di un costruttore, il più famoso forse è Bose.
Hai toccato un punto importante, spesso nei vari locali e ristoranti si trascura la parte “audio” , con ambienti troppo riverberanti in cui diventa impossibile persino parlare agevolmente o con sistemi di “sonorizzazione” che sono più un fastidio che un piacere …derivato dalla scarsa qualità del sistema ed in certi casi da un volume troppo alto .
Un aspetto , quello sonoro, che potrebbe cambiare l esperienza vissuta nel locale.
Come hai evidenziato di quel pub ricordi la buona birra certo ! Ma anche la buona musica … 👋
Grazie per i suoi video molto particolareggiati , una domanda : Cosa pensa di ATC o Steynway Lingdorf , notoriamente diffusori di altissimo livello , pare che nelle loro scelte tecnologiche , non tengano conto di tutte le sue considerazioni
Ringrazio per l apprezzamento !
Ho osservato le due case costruttrici e i relativi diffusori, restando in un ambito molto generale , mi sembra che ci sia una ricerca verso la sorgente puntiforme, almeno a giudicare dalla disposizione dei vari componenti sul frontale del diffusore.
Nel caso di ATC il montaggio non “al centro “ delle unità dedicate alla gamma medio alta denota una attenzione anche alle alterazioni dovute alla forma del pannello frontale.
Si vede che sono diffusori di una certa caratura , realizzati con attenzione e dalle prestazioni sicuramente elevate , anche se con filosofie costruttive molto differenti .
Comunque ogni diffusore ha inevitabilmente punti di forza e punti più deboli .
Una analisi molto semplice,con i parametri DDE ( che ho indicato in un mio video) già ci fa capire che ottimizzare la resa di un particolare aspetto porterà ad una contrazione sulle performance di un altro .
E un discorso di equilibrio, il diffusore perfetto , a mio avviso , è quello che meglio si adatta all ambiente in cui verrà posizionato e che andrà maggiormente in contro al suo proprietario , in termini di soddisfazione sugli aspetti a cui tiene in prevalenza.
Il fatto che esistano un numero così elevato di diffusori, con concezioni anche molto differenti , denota che le “variabili” in gioco , nella realizzazione del proprio impianto hi fi, sono davvero molte . 👋
Il prossimo diffusore se vuoi divertirti veramente fai un tqwt vedi siloe, la prima volta che le ho sentite pensavo avessi un subwoofer sotto il divano, impressionanti .
Ho visto il progetto, andrebbe rivisto con componenti in produzione.
Un “progettino particolare” di diffusore e già in cantiere .. ed è abbastanza differente, ma questo lo tengo in nota .
Unico appunto è che potendo sceglierei un mid woofer da 165 mm al posto di un 130 mm .
Grazie per la segnalazione!
Ho rinunciato da tempo all'auto costruzione perché i componenti che si vendono sono tutti vecchio stampo e con i soliti limiti e compromessi.
Infatti, quasi sempre, chi produce altoparlanti non realizza i diffusori, rimandando a questi l'onere di trovare l'impossibile allineamento.
Comunque se dovessi riprovarci userei il crossover attivo.
Ascoltando le tue interessanti considerazioni sulle distanze e frequenze, ho compreso il perché delle scelte attuate sulle JBL M2, infatti il driver medio alto è tagliato a 800 hz e da solo copre sino a 40 khz mentre l'emissione della guida d'onda è in linea con il woofer. In più hanno altre grandi soluzioni progettuali e di realizzazione.
Ovvio che difficilmente si possono auto costruire e costerebbe un bel po farlo.
Capisco il tuo punto di vista e nel mio video dell “audiofilo 2.0” ho specificato che l auto costruzione non è né la via del “risparmio” ne una via “sicura” ma può , per chi ne ha la possibilità, rappresentare una fonte di importanti soddisfazioni.
Un grande merito dell percorso nel mondo dell auto costruzione e quello di “forzare” l appassionato alla comprensione di certi concetti , utili poi anche al momento dell acquisto di un componente audio commerciale.
Se indosso per un attimo i miei panni lavorativi , da commerciale potrei dire che , l hi fi e già un mercato di nicchia , quello dedicato all auto costruttore e la nicchia della nicchia ..
Ha senso per un costruttore di altoparlanti produrre dei super componenti che una percentuale piccolissima di persone sapranno valorizzare al 100% ?
Sinceramente mi stupisce quanto ci sia ancora a disposizione… se si fa una analisi di mercato di questo tipo .
Sinceramente , mi diverte ancora molto costruire e mi aiuta anche a spostare i miei pensieri , a fine giornata , dal lavoro che svolgo che è decisamente impegnativo e stressante.
Se aggiungo la possibilità di entrare in contatto con nuovi appassionati con cui condividere la mia passione la risposta non può essere che “perché no ?” .👋
Ho solo esposto il mio pensiero ma apprezzo molto il tuo canale!
Seguirò con interesse i tuoi progetti!
Anche nell'HIFI più costoso i risultati finali spesso sono scarsi e si finisce per dire 'bei diffusori' riferendosi all'estetica! 😄
Ovvio che ci scherzo sopra.
@@pippopippo7094 Lo spirito di amicizia e collaborazione e al primo posto per me 😊 spero di non aver trasmesso altro !
Tutte osservazioni su cui riflettere quelle da te espresse .
Sui diffusori JBL non mi posso esprimere perché non li ho mai ascoltati ma incarnano il vero spirito del marchio , interessante notare come la sensibilità media sia leggermente inferiore a ciò che ci si potrebbe aspettare a favore di una maggiore larghezza di banda .
Se avrò l occasione li ascolterò attentamente. Un cordiale saluto 😊
Conosco bene JBL e negli ultimi anni ha preferito ridurre l'efficienza media a vantaggio della linearità nella risposta e della fase.
Però ha adottato un sistema a doppia bobina e doppio magnete e perciò reggono grandi potenze senza compressione e con bassissima distorsione.
Ricambio il saluto.
Ciao Luca ti volevo chiedere una cosa io ho un diffusore derivato da una modifica delle Ar 10 pi greco dell'ingegner Renato Giussani con l'aggiunta di un medio-basso RCF tra il woofer e il Mid a cupola volevo sapere se quel woofer potrebbe funzionare bene anche in bass reflex magari con un tubo Irrotax per ora ho montato un passivo Ciare da 32 sul lato posteriore della cassa e già vanno molto bene ma volevo tentare altre soluzioni di carico per quel woofer che ha una risonanza molto bassa di 19 hz ...e lavora fino ai 200 vista l'aggiunta del componemte RCF professionale che gestisce tutta la gamma tra i 200 e l'incrocio col Mid intorno ai 750
Quante variabili in gioco .. le Ar 10 erano un diffusore in sospensione pneumatica con un woofer che era ottimizzato per quella configurazione.
Se il diffusore si trasforma in un sistema reflex anche i parametri del woofer dovrebbero essere adeguati .
Si può caricare in reflex anche un woofer con un Qts sullo 0,5 dipende da cosa si vuole ottenere.
Credo di conoscere bene il catalogo CIARE ma non ricordo un passivo da 32 cm , l unico radiatore passivo che ricordo è il modello HP200 da 20 cm .
Se vuoi mandami una mail con qualche immagine, così capisco meglio di cosa si tratta . 👋
ahhhh ho commentato sul primo video...
Ciao Luca , ma le due celle di compensazione che hai messo sul full range a cosa servono?
A breve vedrai il loro funzionamento sul nuovo video che sto caricando , dove illustro il progetto definitivo del diffusore.
Sono necessarie per linearizzare il comportamento del full range sulle frequenze più elevate .
Sono definite “elimina banda” e il loro intervento è regolato dal valore di L e C per determinare la frequenza di intervento ,mentre il valore di R determina l attenuazione dell intervento della cella. 👋
@@lucacorso_audiosystem sei sempre disponibile grazie infinite
Come si chiama il software di simulazione filtri crossover? mi sembra valido
Ho usato per anni AFW ma lo sto “affiancando” a VituixCAD , quello che vedi nel video , un programma gratuito con una molte funzionalità.
Funzionale sia per la progettazione dei Box audio che per il crossover.
Quanto poi, come simulatore per crossover “modificare una immagine” sia attinente alla realtà, lo verificherò con le debite misure sul prodotto finito.
È chiaro che aiuta certamente molto ad evitare errori macroscopici e ottenere per il crossover un “modello di partenza” su cui eventualmente fare delle correzioni .
Sinceramente non sono ancora così “pratico” come lo ero con il mio “vecchio” sistema a cui ero abituato , ma bisogna evolversi e uscire dalla propria “area di comfort “ come mi ha scritto più di un appassionato ,con ragione!
Su TH-cam ci sono molti video dedicati anche in inglese, a descrivere le principali funzioni di questo programma,una volta iniziato è semplice , veloce e come ogni simulatore ti fa vedere cosa stai facendo ,ma non ti da la soluzione a ciò che chiedi ,quindi resta fondamentale sapere cosa stai facendo nel tuo progetto.
Nel prossimo video parlerò anche in parte di crossover e di come può essere diverso l approccio nei suoi confronti.👋
Purché i collegamenti siano effettuati con cavi CuFC e non OFC che ormai sono desueti.
Il rischio di questi tempi con il prezzo del rame e di trovare cavi in alluminio placcati in rame ..
Un minimo di attenzione va prestata a sigle “strane” , prezzi troppo convenienti in rapporto alla sezione del cavo e la sua lunghezza e in fine un peso anomalo ( troppo leggero ) . 👋
CIAO LUCA MI STO DEDICANDO A FARE QUALCHE CASSA ACUSTICA CON WOOFER DA 13 ISOMMA MASSIMO A 2 VIE , SE METTO SON UN CONDESARORE HO VISTO SU TH-cam SE SONO A 4 OM SARA IL CONDESATORE DA 470 UF , INVECE DA 8 OM DA 220UF ,M SENA UN CROSSOVER , VA BENE SOLO UN CONDESATORE GRAZIE , SE MI RISPONDI MI FA PIACERE MIMMO DA BARI.
In un crossover a due vie , anche semplice, (del primo ordine )servono una bobina per fare il passa basso in serie al woofer e un condensatore per fare il passa alto in serie al tweeter.
I componenti vanno scelti in funzione delle frequenze di incrocio che vuoi utilizzare tra i due componenti e come giustamente hai fatto notare in funzione dell impedenza dei componenti usati (8 ohm o 4 ohm nominali) .
Volendo semplificare ancora ci sono sistemi in cui il woofer è collegato direttamente ,senza filtri e un solo condensatore protegge il tweeter dalle frequenze più basse , trovi questa soluzione solitamente in prodotti molto economici che vogliono “vantarsi” di essere a due vie …
Senza altre informazioni non posso andare molto oltre, ma ti consiglio di cercare su Google il sito CLAREDOT AUDIO dove ci sono dei comodi sistemi per calcolare i valori dei componenti necessari per realizzare un semplice crossover.
Comunque per un passa alto del primo ordine , ad esempio a circa 4000 hz su un componente da 8 ohm va bene un valore di 4,7 mF , mentre se il componente e da 4 ohm ti puoi spingere sui 8,2 mF .
Ma verifica le caratteristiche del costruttore del TW , quasi certamente troverai i requisiti minimi per il filtraggio del componente , pendenza del filtro e frequenza di taglio .
Se poi fosse troppo presente, il TW basterà attenuarlo con delle resistenze. 👋
@@lucacorso_audiosystem
Complimenti ! Troppo avanzato per me ... Però si percepisce che si può fare.