Aspettate, aspettate. Intanto sono ricominciate a girare mezzette, tengenti, consulenze, studi di fattibilità, previsioni di flussi di traffico, studi di impatto ambientale. Consulenze e mazzette
Ore 16 del 29.02.024 ponte dello stretto o ponte di reggio e messina ancora più corretto perchè unisce reggio con messina e viceversa e tutte e due le città vanno menzionate. Grande stima al prof Enzo Siviero
18:25 È curioso che il professore dica che i ponti strallati di 60 metri (21:40 o comunque inferiore a 200 metri, 25:56 con l'ideale di 400 o più metri) non hanno proprio senso, visto che proprio lui ha progettato il ponte strallato "Ennio Flaiano" di Pescara che ha una campata di 85 metri.
Spero che non sia l'ultima bufala del Governo Meloni e dell'onorevole senza onore Salvini. Il meridione ha bisogno prima di altre opere e infine il ponte sempre se fattibile... Tanta Salute!!!
Progettato per reggere terremoti fino alla magnitudo di 7.1, il terremoto di Messina del 1908 fu di magnitudo 7.3 ma siccome la scala è logaritmica tra 7.1 e 7.3 si tratta quasi del doppio. In pratica regge un terremoto che è la metà di quello storico del 1908, che in geologia è ieri...
Grazie per il cortese commento. Il progetto del ponte è stato eseguito e validato dalle migliori menti del pianeta, dai migliori esperti del settore. Pensa che il modello MessinaType è stato già applicato all’attuale ponte più lungo del mondo e ad altri ponti. Per queste strutture i terremoti non sono un problema, del resto li fanno anche in Giappone.
Non hai capito niente come molte 🐐 che non si informano e ripetono balle tafazzi a pappagallo. Il ponte NON "regge fino a 7.1" ... a 7.1 sente il solletico ... regge ben oltre i terremoti 7.5 Poi non è affatto vero che da 7.1 a 7.3 raddoppia l'intensità del terremoto, non sei nemmeno in grado di comprendere una scala logaritmica o sei in malafede (tra l'altro ciò che influisce molto sull'intensità di un terremoto è anche la durata del terremoto). Ovviamente arriva marcoemme a dire ad alcuni fra gli ingegneri migliori al mondo come devono migliorare il futuro miglior ponte sospeso al mondo, perché loro mica lo sanno 😂
@@qwertyuqwertyu7481 Ho scritto chiaro che da 7.1 a 7.3 è quasi un raddoppio, non un raddoppio. Raddoppia ogni 0.3 circa. Tanti saluti ai migliori ingegneri e ai fornitori "locali" di materiale di primissima qualità, questo problema non deve essere sottovalutato, crollano molte opere pubbliche da quelle parti, seppur progettate bene. E poi quel ponte avrà una capacità di traffico troppo superiore alle reali esigenze, un'opera simile deve soprattutto reggere se stessa e avrà dimensioni enormi, spropositate rispetto alle reali esigenze. Si tratta solo di una bandierina politica.
@@marcoemme483 marco, che titoli di studio hai per parlare di argomenti così complessi? geologia, ingegneria, architettura, sismologia...? (non faccio questa domanda con aggressività, giusto per capire)
Il ponte con "luce" più lungo al mondo è a Kobe in Giappone, 1920m. Anche se tecnicamente sarebbe possibile realizzarne uno di 3300 perché spendere il doppio e con costi di manutenzione triplicati? Se a livello tecnico tutte le criticità sono state effettivamente superate, come da conf. Politecnico Milano, restano i nodi del maggior costo del #PontesulloStretto, erosione strutture portanti e altre criticità rispetto al #tunnelsommerso Quindi il ponte di Kobe in Giappone non è confrontabile con quello progettato per lo Stretto dato che per motivi di sicurezza non vi hanno fatto passare la ferrovia. A distanza di tempo una scelta così che problemi poi crea su 3,3Km invece di 1,9Km? Quello giapponese ha una luce di 1930m contro il progettato di 3300m del Ponte sullo Stretto. La particolarità sismica dello Stretto non è paragonabile a quella dove insistono ponti simili ma con luce inferiore al 30-60% Il tunnel sommerso costa meno ed implica un impatto minore Chissà perché in Scandinavia per attraversare i fiordi hanno scelto il tunnel di Archimede nelle lunghe tratte invece dei ponti sospesi. In Norvegia un ingegnere italiano ha progettato questa soluzione per la nuova viabilità costiera nazionale. Non un semplice tunnel sottomarino ma un "ponte tubolare sommerso galleggiante" Si chiama Ponte di Archimede ed è una delle più avveniristiche infrastrutture che si sta costruendo in Norvegia per un totale di 47miliardi di €. Un'opera gigantesca che ha, come mente progettuale, una donna ingegnere italiana. Confronto costi e strutture tra #PontesulloStretto #tunnelsottomarino #tunnelarchimede (sommerso sospeso) “LE MACROREGIONI EUROPEE DEL MEDITERRANEO E L'AREA DELLO STRETTO” A.E.M. - Camera dei Deputati 4 luglio 2019 - Convegno
@@StaticaFacile prego e grazie per le interessantissime conferenze in diretta. C'era un errore nel testo sopra. 47 miliardi di € è la spesa complessiva che ha contemplato la sola Norvegia per unire, traversando appunto i diversi fiordi con tratti di tunnel di Archimede ("ponte tubolare sommerso galleggiante"), tutta la nazione nella parte maggiormente abitata. "La struttura è in costruzione sull’autostrada E39 che collega Trondheim con Kristiansand in Norvegia, e che prosegue fino a collegarsi con la E45 che arriva a Roma. Alla base dell’opera le difficoltà e il tempo eccessivi per percorrere la costa norvegese. Oggi, infatti, ci vogliono circa 21 ore di viaggio e sette i traghetti per circa mille chilometri: colpa della natura della costa stessa nella quale i fiordi la fanno da padroni. Un problema, visto che su quella linea passa già oggi il 60% circa del traffico merci del paese scandinavo. Da qui, appunto l’idea di un’opera quasi senza precedenti: non un semplice tunnel sotto il livello del mare, ma un “ponte tubolare sommerso galleggiante” che avrà il compito di fare tre attraversamenti: due di quattro chilometri ciascuno e uno di 600 metri per una profondità, in ognuno degli attraversamenti, di 30 metri sotto la superficie del Mar del Nord." “Il progetto - ha spiegato proprio Arianna Minoretti -, dev’essere approvato a livello politico, mentre sui costi l’unico dato pubblico che possiamo dare è quello dello studio effettuato per il Bjørnafjord (un altro fiordo della costa norvegese, ndr): circa 4 miliardi di euro per un ponte di Archimede di cinque chilometri di lunghezza”. E, in attesa di maggiori dettagli, la stessa Minoretti precisa che uno dei temi cruciali per la progettazione e realizzazione dell’opera, oltre al costo naturalmente, sarà quello dell’uso del calcestruzzo scelto per la sua durabilità anche in ambienti marini. Con un particolare. Per la prima volta infatti il calcestruzzo verrà usato non per le piattaforme offshore, ma per una struttura che sarà usata quotidianamente da auto e altre vetture. L'Ing. Minoretti fa parte della Norwegian Public Roads Administration, una sorta di Anas norvegese. Laureata in ingegneria civile con 110 e lode al Politecnico di Milano, Minoretti è l’unica italiana in un gruppo di cento persone che lavorano al Ponte di Archimede con fra l’altro la responsabilità degli studi attorno all’opera. Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa la Minoretti della soluzione a campata unica Ponte Reggio-Messina. Anche nei fiordi norvegesi le correnti, con mare mosso, non sono di certo uno scherzo e probabilmente simili a quelle dello Stretto. Prima di iniziare i lavori forse sarebbe il caso di fare una doverosa verifica di confronto con la soluzione norvegese. Meglio buttare al macero un miliardo di costo finora sostenuto per appalti e progetti che rischiare di perderne 20 almeno senza considerare l'indotto della figuraccia mondiale. La storia della pista da bob di Cortina dovrebbe insegnare qualcosa... Fallimento annunciato e altra cattedrale nel deserto.
Con ciò, non ci si vuole accodare agli interessati (da Londra) esperti più o meno qualificati (come il picconatore tuttologo tv che non ha affrontato esame di Stato di Geologia) per impedire il collegamento strategico tra Sicilia e Calabria. Che appunto andrebbe a completare la linea logistica fondamentale europea da Catania a Narvik. La Balance of Power britannica ha impedito finora in ogni modo che si realizzasse tale collegamento strategico geopoliticamente. Come abbiamo documentato nel nostro rapporto #esercitoproxy sono pronti anche a far innescare una guerra civile in salsa bosniaca. Proprio per tutte le criticità anche geopolitiche non si può rischiare di avventurarsi in una soluzione che ha forse dei limiti (anche per costanza di esercizio, v. interruzione per venti) rispetto al tunnel di Archimede. Va bene, ci sarebbe il problema non indifferente dei tiranti sottomarini da agganciare al fondale come sollevava qualcuno nel gruppo fb geologi . it Fossi nel Presidente del Consiglio rimanderei qualche anno sospendendo per una verifica finale come detto sotto. Anche per mettere in sicurezza la nazione prima dalla attuale minaccia islamica interna pronta ad essere detonata come la storia delle "primavere arabe" insegna.
@@cosedamondo Grazie per le precisazioni e per le preziose informazioni. Non sai quanto mi farebbe piacere ospitare la collega Minoretti a spiegarci qui a StaticaFacile come funziona il tunnel di Archimede, in modo divulgativo, ovviamente.
Se io fossi un non-italiano e in qualsiasi parte del mondo un'impresa italiana avesse una commessa per costruire un ponte, una centrale nucleare, un teatro dell'opera ne sarei felice. Ritengo il lavoro italiano di altissimo livello. In Italia no! Qualsiasi opera eretta qui vede lo zampino dei partiti, dello stato (volutamente minuscolo), delle regioni, dei comuni e su tutto sappiamo di cosa parlo. Un'opera che vedrebbe la luce con un costo finale di un decimo del costo reale, per accontentare tutti. Avrei (avrò) paura a percorrerlo.
Grazie per il cortese commento. Tuttavia le grandi opere portano sempre varie problematiche, anche all’estero. Forse in Italia un po’ di più ma non per questo si deve rinunciare.
il ponte svezia danimarca e' l esempio di volere e' potere. 16 km doveva rovinare la funa acquatica e invece ne ha creata una nuova. E stiamo discuntendo di 3,5 km di ponte, c'e' ancora gente che dice no. tutti i progetti e le discussioni sono costati almeno il doppio del non averlo costruito.ù 1% di pil oltre ad un opera che rilancerebbe l italia nel mondo. x fortuna che si e' ripreso la sua cotruzione, ma solo arriavre in treno in sicilia in 8 o 6 ore volete mettere ? noi siamo solo un popolo di chiaccheroni
Pensa, ancora lo devono fare e gia' lo chiamano bridge...allora dico giusto io che lo chiamo ""Brooccolino bridge"...il ponte della gomma del ponte!!!😅😅😅😅
Gabriello complottista lunare, non puo' andare molto lontano con domande banali. Una domanda che avrebbe potuto fare ad esempio e' come mai la telecamera che ha ripreso la ripartenza del LEM non e' stata colpita dai detriti lanciati dalla spinta dei motori, considerando che non poteva essere molto lontana dalla zona di lancio. 😂😂 A proposito di Luna, citata del Dottor Siviero, se il ponte non dovesse andare a conclusione, il fallimento potrebbe gravare a sfavore della missione lunare..
Fate vedere un plastico con le reali fattezze (in scala, naturalmente！) del ponte, non altri ponti con pilastri ammollo (e diverse campate), cosi' si vedrebbe in maniera lampante la mega minkiata che questi scienziati vorrebbero fare. Questo ponte, cosi' come e' stato progettato, non puo' essere fatto. Ma ai geni non interessa finire il progetto...... basta cominciare ed iniziare a sbafare. Tra trent'anni si dovranno togliere i ruderi che hanno lasciato, con l'intero ambiente sfigurato. Poveri noi...... e povere generazioni future che vedranno questo scempio.
@@StaticaFacile .....ma l'ingegneria, la fisica e l'areodinamica sono scienze........... e la scienza si affida ai numeri, alla razionalita': causa, effetto.... ad ogni azione equivale una reazione. Dunque, per me non si puo' essere ottimisti quando chi deve progettare qualcosa, lo fa in questi termini. Non viene rispettato seriamente nessun test sui materiali..... e soprattutto sul cuore di un ponte di questo tipo, ossia i cavi che dovrebbero reggere tutta la struttura. Si starebbe tentando di creare un mostro che ha una lunghezza quasi doppia rispetto a progetti gia' realizzati da supercostruttori, quali sono i giapponesi in questo campo. Sono portato a pensare al fatto che qualcuno non sia in buona fede..... e che quindi sa' gia' a priori che il ponte non sara' mai finito, ma si puo' ciucciare (😳), comunque il piu' possibile, ma mi fa paura la seconda ipotesi: che questi siano in buona fede. C'e' da avere paura nel sapere in che mani siamo！
@@filippoorlando2204 chi vivrà vedrà, il mio orizzonte temporale molto ottimista è 20 anni. Se lo fanno ci passo sopra, se non lo fanno….. il problema passa a chi resta 😂
Finalmente noi italiani potremo dimostrare a tutto il mondo, con i fatti, che ce l'abbiamo più lungo di tutti...
@@filippomilani2746 😂😂😂 fooorte! Grazie 🙏 per il commento
Aspettate, aspettate.
Intanto sono ricominciate a girare mezzette, tengenti, consulenze, studi di fattibilità, previsioni di flussi di traffico, studi di impatto ambientale. Consulenze e mazzette
Ore 16 del 29.02.024 ponte dello stretto o ponte di reggio e messina ancora più corretto perchè unisce reggio con messina e viceversa e tutte e due le città vanno menzionate. Grande stima al prof Enzo Siviero
Grazie 🙏 per il tuo cortese commento
@@StaticaFacile🎉
18:25 È curioso che il professore dica che i ponti strallati di 60 metri (21:40 o comunque inferiore a 200 metri, 25:56 con l'ideale di 400 o più metri) non hanno proprio senso, visto che proprio lui ha progettato il ponte strallato "Ennio Flaiano" di Pescara che ha una campata di 85 metri.
Grazie 🙏 per la tua osservazione
Gabriello impresentabile, ancora non ho capito come ha fatto a far deragliare la discussione sull'imperialismo russo
A volte capita… ❤️
Io aggiungerei un punto alla polemica sul nome: perché ponte di messina è non ponte di Reggio Calabria? 😜😜😜
Mi piace! 👍
Spero che non sia l'ultima bufala del Governo Meloni e dell'onorevole senza onore Salvini.
Il meridione ha bisogno prima di altre opere e infine il ponte sempre se fattibile... Tanta Salute!!!
Purtroppo la storia recente ci ha insegnato che alla fine non fanno ponti e non fanno le altre cose. Non fanno e basta.
Rasserenati ,ne arriveranno di impensabili qualunque governo ci sia
Progettato per reggere terremoti fino alla magnitudo di 7.1, il terremoto di Messina del 1908 fu di magnitudo 7.3 ma siccome la scala è logaritmica tra 7.1 e 7.3 si tratta quasi del doppio.
In pratica regge un terremoto che è la metà di quello storico del 1908, che in geologia è ieri...
Grazie per il cortese commento. Il progetto del ponte è stato eseguito e validato dalle migliori menti del pianeta, dai migliori esperti del settore. Pensa che il modello MessinaType è stato già applicato all’attuale ponte più lungo del mondo e ad altri ponti. Per queste strutture i terremoti non sono un problema, del resto li fanno anche in Giappone.
Non hai capito niente come molte 🐐 che non si informano e ripetono balle tafazzi a pappagallo.
Il ponte NON "regge fino a 7.1" ... a 7.1 sente il solletico ... regge ben oltre i terremoti 7.5
Poi non è affatto vero che da 7.1 a 7.3 raddoppia l'intensità del terremoto, non sei nemmeno in grado di comprendere una scala logaritmica o sei in malafede (tra l'altro ciò che influisce molto sull'intensità di un terremoto è anche la durata del terremoto).
Ovviamente arriva marcoemme a dire ad alcuni fra gli ingegneri migliori al mondo come devono migliorare il futuro miglior ponte sospeso al mondo, perché loro mica lo sanno 😂
@@qwertyuqwertyu7481 Cerchiamo di mantenerci su un tono michevole e rispettoso. Grazie.
@@qwertyuqwertyu7481 Ho scritto chiaro che da 7.1 a 7.3 è quasi un raddoppio, non un raddoppio.
Raddoppia ogni 0.3 circa.
Tanti saluti ai migliori ingegneri e ai fornitori "locali" di materiale di primissima qualità, questo problema non deve essere sottovalutato, crollano molte opere pubbliche da quelle parti, seppur progettate bene.
E poi quel ponte avrà una capacità di traffico troppo superiore alle reali esigenze, un'opera simile deve soprattutto reggere se stessa e avrà dimensioni enormi, spropositate rispetto alle reali esigenze.
Si tratta solo di una bandierina politica.
@@marcoemme483 marco, che titoli di studio hai per parlare di argomenti così complessi? geologia, ingegneria, architettura, sismologia...? (non faccio questa domanda con aggressività, giusto per capire)
Aspetta e spera
È tutto qui il tuo pensiero?
@@StaticaFacile solo il tempo mi darà ragione.
Gabriello molto invadente! Per il resto molto bello come presentazione!
Il ponte con "luce" più lungo al mondo è a Kobe in Giappone, 1920m. Anche se tecnicamente sarebbe possibile realizzarne uno di 3300 perché spendere il doppio e con costi di manutenzione triplicati?
Se a livello tecnico tutte le criticità sono state effettivamente superate, come da conf. Politecnico Milano, restano i nodi del maggior costo del #PontesulloStretto, erosione strutture portanti e altre criticità rispetto al #tunnelsommerso
Quindi il ponte di Kobe in Giappone non è confrontabile con quello progettato per lo Stretto dato che per motivi di sicurezza non vi hanno fatto passare la ferrovia. A distanza di tempo una scelta così che problemi poi crea su 3,3Km invece di 1,9Km?
Quello giapponese ha una luce di 1930m contro il progettato di 3300m del Ponte sullo Stretto. La particolarità sismica dello Stretto non è paragonabile a quella dove insistono ponti simili ma con luce inferiore al 30-60%
Il tunnel sommerso costa meno ed implica un impatto minore
Chissà perché in Scandinavia per attraversare i fiordi hanno scelto il tunnel di Archimede nelle lunghe tratte invece dei ponti sospesi. In Norvegia un ingegnere italiano ha progettato questa soluzione per la nuova viabilità costiera nazionale. Non un semplice tunnel sottomarino ma un "ponte tubolare sommerso galleggiante" Si chiama Ponte di Archimede ed è una delle più avveniristiche infrastrutture che si sta costruendo in Norvegia per un totale di 47miliardi di €. Un'opera gigantesca che ha, come mente progettuale, una donna ingegnere italiana.
Confronto costi e strutture tra #PontesulloStretto #tunnelsottomarino #tunnelarchimede (sommerso sospeso)
“LE MACROREGIONI EUROPEE DEL MEDITERRANEO E L'AREA DELLO STRETTO” A.E.M. - Camera dei Deputati 4 luglio 2019 - Convegno
Grazie per le tue ottime considerazioni che danno lo spunto a tante ulteriori riflessioni.
@@StaticaFacile prego e grazie per le interessantissime conferenze in diretta. C'era un errore nel testo sopra. 47 miliardi di € è la spesa complessiva che ha contemplato la sola Norvegia per unire, traversando appunto i diversi fiordi con tratti di tunnel di Archimede ("ponte tubolare sommerso galleggiante"), tutta la nazione nella parte maggiormente abitata. "La struttura è in costruzione sull’autostrada E39 che collega Trondheim con Kristiansand in Norvegia, e che prosegue fino a collegarsi con la E45 che arriva a Roma. Alla base dell’opera le difficoltà e il tempo eccessivi per percorrere la costa norvegese. Oggi, infatti, ci vogliono circa 21 ore di viaggio e sette i traghetti per circa mille chilometri: colpa della natura della costa stessa nella quale i fiordi la fanno da padroni. Un problema, visto che su quella linea passa già oggi il 60% circa del traffico merci del paese scandinavo. Da qui, appunto l’idea di un’opera quasi senza precedenti: non un semplice tunnel sotto il livello del mare, ma un “ponte tubolare sommerso galleggiante” che avrà il compito di fare tre attraversamenti: due di quattro chilometri ciascuno e uno di 600 metri per una profondità, in ognuno degli attraversamenti, di 30 metri sotto la superficie del Mar del Nord."
“Il progetto - ha spiegato proprio Arianna Minoretti -, dev’essere approvato a livello politico, mentre sui costi l’unico dato pubblico che possiamo dare è quello dello studio effettuato per il Bjørnafjord (un altro fiordo della costa norvegese, ndr): circa 4 miliardi di euro per un ponte di Archimede di cinque chilometri di lunghezza”. E, in attesa di maggiori dettagli, la stessa Minoretti precisa che uno dei temi cruciali per la progettazione e realizzazione dell’opera, oltre al costo naturalmente, sarà quello dell’uso del calcestruzzo scelto per la sua durabilità anche in ambienti marini. Con un particolare. Per la prima volta infatti il calcestruzzo verrà usato non per le piattaforme offshore, ma per una struttura che sarà usata quotidianamente da auto e altre vetture.
L'Ing. Minoretti fa parte della Norwegian Public Roads Administration, una sorta di Anas norvegese. Laureata in ingegneria civile con 110 e lode al Politecnico di Milano, Minoretti è l’unica italiana in un gruppo di cento persone che lavorano al Ponte di Archimede con fra l’altro la responsabilità degli studi attorno all’opera.
Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa la Minoretti della soluzione a campata unica Ponte Reggio-Messina. Anche nei fiordi norvegesi le correnti, con mare mosso, non sono di certo uno scherzo e probabilmente simili a quelle dello Stretto. Prima di iniziare i lavori forse sarebbe il caso di fare una doverosa verifica di confronto con la soluzione norvegese. Meglio buttare al macero un miliardo di costo finora sostenuto per appalti e progetti che rischiare di perderne 20 almeno senza considerare l'indotto della figuraccia mondiale. La storia della pista da bob di Cortina dovrebbe insegnare qualcosa... Fallimento annunciato e altra cattedrale nel deserto.
Con ciò, non ci si vuole accodare agli interessati (da Londra) esperti più o meno qualificati (come il picconatore tuttologo tv che non ha affrontato esame di Stato di Geologia) per impedire il collegamento strategico tra Sicilia e Calabria. Che appunto andrebbe a completare la linea logistica fondamentale europea da Catania a Narvik. La Balance of Power britannica ha impedito finora in ogni modo che si realizzasse tale collegamento strategico geopoliticamente. Come abbiamo documentato nel nostro rapporto #esercitoproxy sono pronti anche a far innescare una guerra civile in salsa bosniaca. Proprio per tutte le criticità anche geopolitiche non si può rischiare di avventurarsi in una soluzione che ha forse dei limiti (anche per costanza di esercizio, v. interruzione per venti) rispetto al tunnel di Archimede. Va bene, ci sarebbe il problema non indifferente dei tiranti sottomarini da agganciare al fondale come sollevava qualcuno nel gruppo fb geologi . it
Fossi nel Presidente del Consiglio rimanderei qualche anno sospendendo per una verifica finale come detto sotto. Anche per mettere in sicurezza la nazione prima dalla attuale minaccia islamica interna pronta ad essere detonata come la storia delle "primavere arabe" insegna.
@@cosedamondo Grazie per le precisazioni e per le preziose informazioni. Non sai quanto mi farebbe piacere ospitare la collega Minoretti a spiegarci qui a StaticaFacile come funziona il tunnel di Archimede, in modo divulgativo, ovviamente.
gabriello zitto!
Una strage annunciata
Falso
Silvio Bridge
😂😂😂😂👍
@@StaticaFacile Belle queste interviste con Enzo, me le sto guardando tutte!
@@HeresTheGenZFlorentineFolks. Il prof. Siviero è veramente un grande 👍
Aspetta e spera.... nemmeno tra 100 anni
@@gnndnt5855 dai, proviamo a essere ottimisti, anche se è difficile
Se io fossi un non-italiano e in qualsiasi parte del mondo un'impresa italiana avesse una commessa per costruire un ponte, una centrale nucleare, un teatro dell'opera ne sarei felice. Ritengo il lavoro italiano di altissimo livello. In Italia no! Qualsiasi opera eretta qui vede lo zampino dei partiti, dello stato (volutamente minuscolo), delle regioni, dei comuni e su tutto sappiamo di cosa parlo. Un'opera che vedrebbe la luce con un costo finale di un decimo del costo reale, per accontentare tutti. Avrei (avrò) paura a percorrerlo.
Grazie per il cortese commento. Tuttavia le grandi opere portano sempre varie problematiche, anche all’estero. Forse in Italia un po’ di più ma non per questo si deve rinunciare.
Noi dimentichiamo la storia.
In questa zona del mondo ci sono 2000 anni di esperienza di costruzione di ponti.
Per non offendere a nessuno da ME e RC il nome più appropriato dire e giusto e" IL PONTE DELLO STRETTO" .
Grazie per il tuo cortese commento. Ottima idea.
@@elektronik1556 ponte del no-ponte Salvini che poi è diventato pro-ponte.....o forse è troppo lungo come nome?
Speriamo che lo facciano davvero!
Reggio brige
Prima autostrade strade, ferrovie ed aeroporti che non siano accampamenti!!!!!!!!!
il ponte svezia danimarca e' l esempio di volere e' potere.
16 km doveva rovinare la funa acquatica e invece ne ha creata una nuova.
E stiamo discuntendo di 3,5 km di ponte, c'e' ancora gente che dice no.
tutti i progetti e le discussioni sono costati almeno il doppio del non averlo costruito.ù
1% di pil oltre ad un opera che rilancerebbe l italia nel mondo.
x fortuna che si e' ripreso la sua cotruzione, ma solo arriavre in treno in sicilia in 8 o 6 ore volete mettere ?
noi siamo solo un popolo di chiaccheroni
Grazie per il tuo azzeccato commento ❤
@@pietromariani2312 appunto, non confrontabile. Dimenticano sempre questo "dettaglio".
Tra Danimarca e Svezia non c'è nessuna faglia che le separa...
Pensa, ancora lo devono fare e gia' lo chiamano bridge...allora dico giusto io che lo chiamo ""Brooccolino bridge"...il ponte della gomma del ponte!!!😅😅😅😅
Gabriello complottista lunare, non puo' andare molto lontano con domande banali. Una domanda che avrebbe potuto fare ad esempio e' come mai la telecamera che ha ripreso la ripartenza del LEM non e' stata colpita dai detriti lanciati dalla spinta dei motori, considerando che non poteva essere molto lontana dalla zona di lancio. 😂😂
A proposito di Luna, citata del Dottor Siviero, se il ponte non dovesse andare a conclusione, il fallimento potrebbe gravare a sfavore della missione lunare..
Fate vedere un plastico con le reali fattezze (in scala, naturalmente！) del ponte, non altri ponti con pilastri ammollo (e diverse campate), cosi' si vedrebbe in maniera lampante la mega minkiata che questi scienziati vorrebbero fare. Questo ponte, cosi' come e' stato progettato, non puo' essere fatto. Ma ai geni non interessa finire il progetto...... basta cominciare ed iniziare a sbafare. Tra trent'anni si dovranno togliere i ruderi che hanno lasciato, con l'intero ambiente sfigurato. Poveri noi...... e povere generazioni future che vedranno questo scempio.
@@filippoorlando2204 sono legittimi dubbi che affliggono tutti noi. Spero solo che non sia così. Voglio essere ottimista “a forza”
@@StaticaFacile .....ma l'ingegneria, la fisica e l'areodinamica sono scienze........... e la scienza si affida ai numeri, alla razionalita': causa, effetto.... ad ogni azione equivale una reazione. Dunque, per me non si puo' essere ottimisti quando chi deve progettare qualcosa, lo fa in questi termini. Non viene rispettato seriamente nessun test sui materiali..... e soprattutto sul cuore di un ponte di questo tipo, ossia i cavi che dovrebbero reggere tutta la struttura. Si starebbe tentando di creare un mostro che ha una lunghezza quasi doppia rispetto a progetti gia' realizzati da supercostruttori, quali sono i giapponesi in questo campo. Sono portato a pensare al fatto che qualcuno non sia in buona fede..... e che quindi sa' gia' a priori che il ponte non sara' mai finito, ma si puo' ciucciare (😳), comunque il piu' possibile, ma mi fa paura la seconda ipotesi: che questi siano in buona fede. C'e' da avere paura nel sapere in che mani siamo！
@@filippoorlando2204 chi vivrà vedrà, il mio orizzonte temporale molto ottimista è 20 anni. Se lo fanno ci passo sopra, se non lo fanno….. il problema passa a chi resta 😂