Teoria del riconoscimento - Le tesi fondamentali

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  • เผยแพร่เมื่อ 1 ก.พ. 2025

ความคิดเห็น • 13

  • @silviochiettini3807
    @silviochiettini3807 ปีที่แล้ว +3

    Professore vengo con gratitudine per la sua presenza culturale e capacità dialettica; il suo libro ( letto e sottolineato ) è stato appezzato e merita ogni elogio !
    Grazie ancora 🙏🏻

  • @flaviocucchiara4648
    @flaviocucchiara4648 6 หลายเดือนก่อน

    Gentile professor Cortella,
    La sua teoria tocca delle "corde" che in me hanno fatto suonare toni habermasiani e levinasiani: l'etica, che si impara dagli Altri e questa prima che essere una relazione di "rapporti produttivi" è invece una relazione ETICA!
    Le vorrei chiedere: il riconoscersi dell'ethos, che a mio avviso permetterebbe (ma questa è forse una mia impostura?) agli individui di riconoscere le reciproche pretese di validità, e che ha un certo ruolo trascendentale (punto 3 del suo bellissimo discorso), non è forse anche intrecciato anche con quei "sovraccarichi" bias cognitivi che la natura ci ha dotati? Può essere che la relazione, una volta sviluppata in dei rapporti di fiducia, si capovolga in rapporti soltanto di "conoscenza"? Detto altrimenti, può essere che una volta abituati ai nostri rapporti di relazione reciproca, ci sia il rischio di renderlo una seconda natura, e si possa ridurre il rapporto di riconoscimento in rapporto di conoscenza, come quello che abbiamo con la natura, e diamo per scontato la prima?
    La ringrazio molto per questi incredibili spunti filosofici

    • @luciocortella6131
      @luciocortella6131  6 หลายเดือนก่อน +2

      Accolgo volentieri le sue sollecitazioni e le confermo che c'è una componente habermasiana nella mia teoria. Aggiungo però che il riconoscimento delle pretese di validità presuppone il riconoscimento etico, elemento del resto già ammesso sia da Habermas sia da Apel: non si può argomentare senza riconoscere l'altro come persona. Ora, certamente quel rapporto etico può diventare una seconda natura, anzi lo diventa necessariamente, sicché noi proviamo una sensibilità etica nei confronti degli altri senza riflettervi esplicitamente. Ma proprio perché trattasi di seconda natura "etica", non potrà mai perdere quel carattere. Trattare l'altro come oggetto (di sola conoscenza o di manipolazione) non dipende da un rapporto di riconoscimento ma dalla componente oggettivante che pure caratterizza il nostro essere umano (avendo però introiettato quel carattere etico, saremo sempre - potenzialmente - in grado di prendere le distanze da oggettivazione e manipolazione).

    • @flaviocucchiara4648
      @flaviocucchiara4648 6 หลายเดือนก่อน

      @@luciocortella6131 Gentile professore, la ringrazio moltissimo

  • @CORRADOCAMERONI
    @CORRADOCAMERONI ปีที่แล้ว

    Io credo che la specie umana è stata domesticata, così come noi abbiamo fatto con altre specie animali...la neotenia è molto indicativa...

    • @luciocortella6131
      @luciocortella6131  ปีที่แล้ว +6

      Capisco che internet è il luogo della libera espressione di sé, ma cerchiamo di evitare pensieri in libertà del tutto sganciati dal contenuto specifico di cui si parla. Così si fa solo rumore (e ne abbiamo già abbastanza) anche se a colori ...

    • @CORRADOCAMERONI
      @CORRADOCAMERONI ปีที่แล้ว

      @@luciocortella6131 La scienza e le sue piccole verità!!! 😂

    • @luciocortella6131
      @luciocortella6131  ปีที่แล้ว +3

      E l'inutilità delle mie vane raccomandazioni ...