Derrida: differenza, scrittura, decostruzione

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  • เผยแพร่เมื่อ 1 ม.ค. 2025

ความคิดเห็น • 37

  • @gianfrancoscassi9996
    @gianfrancoscassi9996 หลายเดือนก่อน +4

    Una grande lezione. Un mirabile insegnante.

  • @MrGiuse72
    @MrGiuse72 หลายเดือนก่อน

    Grazie Prof. Cortella. Mai sentito spiegare Derrida in questo modo. Ho afferrato cose molto importanti. Leggerlo non mi ha mai attratto abbastanza. Ora si.
    E poi bisogna entrare in un autore dalle "porte" giuste. Dall'opera giusta per me, in base alle mie domande ai miei dubbi ai miei interessi.
    Bellissimo poi questo modo di spiegare un autore "volando" sugli altri con leggerezza e chiarezza usando le analogie e le differenze che sono gli attrezzi della comprensione e del pensare. BRAVISSIMO.

  • @fabrizioarvat1141
    @fabrizioarvat1141 หลายเดือนก่อน +2

    Lezione magistrale come sempre. Ne pubblica poche ma inevitabilmente queste lasciano sempre, è il caso di dirlo in onore di Derrida naturalmente, una "traccia". Anni fa ad un professore sollevai però un problema, secondo cui l'uso che Derrida faceva degli studi paleo-antropologici era tendenzioso a fondare la sua concezione. E' qualcosa per noi, difficile da capire fino in fondo, ma nel pensiero selvaggio opera quello magico secondo cui il segno e la cosa che rappresenta sono uno e non c'è differenza. Il professore mi rispose che tale assunto sarebbe stato inaccettabile per Derrida. E' un qualcosa che ad esempio si nota presente in Platone, dove nel Cratilo il rapporto unitario atavico tra parola e cosa è già perduto, ma viene recuperato in senso "magico" attraverso l'elezione di un terzo nella triangoazione semiotica a connetterli che appunto il significato, l'idea, ovvero poi la metafisica platonica. Mi sono sempre chiesto se Derrida abbia tenuto conto della cosa e se il pensiero magico, inficiasse almeno in parte la sua teoria genetica sulla natura più originaria della scrittura rispetto alla voce.

    • @luciocortella6131
      @luciocortella6131  หลายเดือนก่อน +3

      Sono d'accordo. Quegli studi paleoantropologici non possono costituire la vera giustificazione di una tesi filosofica che voglia avere uno statuto "trascendentale" (come sembra sia la pretesa di Derrida, almeno in quegli scritti che ho preso in esame). Possono spiegare la genesi di una teoria (accanto ad essi anche gli studi sul pensiero magico) ma non possono costituirne la giustificazione. Tra l'altro gli ultimi studi paleontraopologici sulla genesi del linguaggio sembrano andare in una direzione opposta (prima è venuta l'interazione comunicativa pre-linguistica e su questa si sarebbe poi innestato il linguaggio simbolico - scritto e orale - come una sorta di prosecuzione comunicativa, alla quale vanno forse associati anche i graffiti e le pitture rupestri del paleolitico). Ma, ripeto, la teoria filosofica di Derrida dovrebbe avere una sua validità indipendentemente da tutto ciò.

    • @alfredrusic5801
      @alfredrusic5801 หลายเดือนก่อน +1

      @@fabrizioarvat1141 va detto però che il pensiero magico va letto in chiave psichica, cioè gli uomini proiettano significati alla luce della loro tendenza psichica ad antropomorfizzare le cose per motivi di vario genere (freud direbbe a causa del processo primario), sicché l unione di cui parla è un effetto del nostro desiderio inconscio, ma il fatto che la nostra mente tenda a fare questo non conferma per nulla che le cose nella realtà stiano cosi..dicendo che la scrittura precede il significato derrida mi pare voglia dire che sia difficile pretendere di anteporre l uno all altro per il fatto che l uno necessita sempre dell altro sicché l uno viene prima dell altro, l uno ha già implicato l altro dentro di sé differendo, ed ecco la differance, da sé..

    • @fabrizioarvat1141
      @fabrizioarvat1141 หลายเดือนก่อน

      @@alfredrusic5801 Certamente concordo, quando feci questa osservazione, il professore di allora, avrebbe dovuto farmi notare ciò che il professor Cortella ha chiarito, ovvero che la questione era tutto sommato ininfluente, data lo statuto trascendentale delle tesi di Derrida in merito alla Differance. Derrida semplicemente cercava delle conferme alla sue tesi nella paleo-antrologia, anche perchè non era chiara la portata della suo approccio forse totalmente nemmeno a lui, considerato che pensava di oltrepassare la metafisica stessa. Dal suo punto di vista, considerare l'approccio metafisico, dove la voce precede lo scritto com'è convenzionalmente inteso, così come il pensiero magicoall'interno di alcune ritualità e formule ignora o sospende la barra tra significato e significante, sono semplicemente approcci errati al problema.
      Tu poi fai riferimento alla realtà, ma questa è un orizzonte piuttosto complesso pieno di ontologie regionali e convinzioni culturali. Per fare un esempio in termini di soclialogia della scienza è abbastanzo noto, che le fobie in merito alla stregoneria nel 1600, hanno contribuito al successo del dualismo cartesiano, perchè mostravano che c'era una netta separazione, ovvero una differance, tra Res Cogitans e Res Extensa, che certo rendeva complicato il loro interfacciamento, ma dall'altra un mondo determinstico e maccanicistico indipendente dalla mente, sfatavano le convinzioni sulla magia che alimentavano i roghi delle "streghe". Pensa poi come il dualismo mente corpo ha condotto all'argomento fallace dell'homunculus in merito al "teatro cartesiano" dove hai un regresso all'infinito ricorsivo, in pratica un argomento del terzo uomo, che è l'esito che si ha in merito alla Differance, quanto cerchi di afferrarla concettualmente. Divertente che Aristotele muovesse la critica dell'argomento del terzo uomo a Platone e non si era accorto che anche lui aveva lo stesso problema come Derrida mostra poi nella decostruzione della fenomenologia del primo Husserl. Non a caso Derrida è stato accusato di aver prodotto un meme virus.

  • @MrGiuse72
    @MrGiuse72 หลายเดือนก่อน +1

    Bellismo l'argomento phoné contro scrittura su DIFFERANCE e DIFFERENCE. BELISSIMO ILLUMINANTE. come quando ho letto il titolo di Essere e Tempo in tedesco e mi si è accesa la lampadina. E ho cercato di leggerlo. GRAZIE

  • @MrGiuse72
    @MrGiuse72 หลายเดือนก่อน

    riascolterò questa lezione un pò di volte. E' così centrale. Così compendiosa. Così chiarificante su tante cose di mio interesse. Di contro ci sono i testi che rimangono sempre così oscuri , difficoltosi, apparentemente complicati. Poi basta un punto di vista, una parola invece di un'altra....BRAVO Prof. Cortella.

  • @maurizioulpiani9695
    @maurizioulpiani9695 หลายเดือนก่อน +2

    Bellissima e profondissima lezione.
    Anche molto bene organizzata
    Alla prossima
    Grazie

  • @pierpier7806
    @pierpier7806 10 วันที่ผ่านมา

    Complimenti prof finalmente mi ha fatto capire la VERITÀ è la DIFFERENZA.... assomiglia alla Contraddizione C del suo ex maestro Severino... Chi la cumprende allora cumorende anche la Soluzione alle Aporie del Cretese, di Goedel, di Russell etc

  • @CAVAREX
    @CAVAREX หลายเดือนก่อน +1

    Grazie della lezione professore

  • @loremasci
    @loremasci หลายเดือนก่อน +1

    Esposizione di rara chiarezza e profondità. Nonostante si tratti un pensatore attorno al quale vi siano pareri molto discordanti (da chi lo elogia come uno dei filosofi più importanti del Novecento, fino a chi nega addirittura che si tratti di un filosofo), e nonostante io stesso lo abbia sempre trovato un filosofo molto oscuro, dalla sua presentazione, professore, ho tratto ulteriori conferme a sostegno della sensazione che più volte ho avuto affrontandolo. Mi pare cioè che al fondo del suo pensiero ci sia qualcosa di vero, di importante (mi riferisco al tema della scrittura e della differenza e alla relativa critica dell’ontologia della presenza). Conoscendo bene il pensiero di Carlo Sini, ho già avuto occasione di esplorare alcune importanti conseguenze delle sue tesi (di Derrida), sarebbe bello approfondirne altre con la medesima chiarezza (magari in un libretto introduttivo, perchè no. Lo acquisiterei volentieri). Penso che al centro, ma soprattutto ai "margini" del suo pensiero vi siano tutt’ora molti aspetti oscuri, ma anche alcune grandi intuizioni che andrebbero riprese e ridiscusse.

  • @saraiadresko4346
    @saraiadresko4346 24 วันที่ผ่านมา

    Bravissimo grazie

  • @MrGiuse72
    @MrGiuse72 หลายเดือนก่อน +1

    Prof. Cortella le lascio una domanda , gentilmente: se dovesse suggerire un paio di autori-filosofi-filologi che OGGI , contemporanei , lei pensa stiano dicendo-scrivendo qualcosa di nuovo e interessante ...che cosa, chi indicherebbe di guardare ? intendo che abbiano scritto in questo decennio qualcosa di forte, convincente, destinato ad essere riletto fra 20 anni come oggi leggiamo Derrida del '67.

    • @luciocortella6131
      @luciocortella6131  หลายเดือนก่อน +2

      Spero di non deluderla, ma purtroppo non ho letto nulla di filosoficamente rilevante nell'ultimo decennio, o almeno nulla che possa stare alla pari con quello che la filosofia ha prodotto nel secolo precedente. Spero però di essere smentito.

    • @MrGiuse72
      @MrGiuse72 หลายเดือนก่อน

      @@luciocortella6131 INTERESSANTE ! GRAZIE

  • @adminluca
    @adminluca หลายเดือนก่อน +1

    Grazie per la lezione. Quali sono suo giudizio le migliori introduzioni al pensiero di Derrida edite in italiano o in inglese?

    • @luciocortella6131
      @luciocortella6131  หลายเดือนก่อน +2

      Per restare alle introduzioni consiglio quella curata da Maurizio Ferraris per la Laterza. Risale a una ventina di anni fa ma comprende l'intera produzione del filosofo francese. Del resto Ferraris è uno dei maggiori esperti di quell'autore.

    • @alfredrusic5801
      @alfredrusic5801 หลายเดือนก่อน

      @@luciocortella6131 se posso permettermi, direi che Ferraris ha anche molto travisato il pensiero derridiano forzandolo in certi passaggi ...d altronde il realismo di cui Ferraris ha iniziato a parlare negli ultimi tempi non sembra coerente con la visione derridiana..mi pare che Ferraris proponga una specie di gnoseologia della differance laddove derrida, sulla scorta di heidegger+saussure, sembra proporre una ontologia della differance.. il tutto con ricadute ben diverse. Anzi, se possibile chiederei a lei, Prof., cosa pensa a riguardo

    • @luciocortella6131
      @luciocortella6131  29 วันที่ผ่านมา +1

      Credo anch'io che Ferraris abbia un po' forzato Derrida, trasformando il primato della scrittura nel primato della documentalità (nel senso del realismo teorizzato da Ferraris stesso). Certamente Derrida non era un realista in quel senso. D'altronde proprio in quell'Introduzione a Derrida Ferraris, onestamente, prende le distanze dall'idea che la scrittura possa essere intesa come una sorta di trascendentale (come invece era teorizzato in quegli anni da Derrida stesso). In effetti Derrida può essere ascritto (almeno in parte) a quel pensiero post-moderno da cui Ferraris ha poi profondamente preso le distanze. D'altra parte trovo interessante come egli abbia saputo collocare Derrida tra i suoi autori di riferimento anche dopo la svolta "realistica". La storia degli effetti (la Wirkungsgeschichte di cui ci parla Gadamer) a volte prende delle strade impreviste e inconsuete.

    • @alfredrusic5801
      @alfredrusic5801 28 วันที่ผ่านมา

      @@luciocortella6131 grazie del feedback gentile professore

  • @achillerecher7063
    @achillerecher7063 หลายเดือนก่อน

    Derida spinge all’eccesso H Bergson?

  • @MrGiuse72
    @MrGiuse72 หลายเดือนก่อน

    Ma certo che bisogna pensare ai segni rupestri . Certo ! e poi per estensione ai segni lasciati, in generale. Eh si che in questo contesto allarrgato si pone la domanda se la scrittura sia nata prima o dopo la parola parlata. Perché potrebbe essere esistito prima solo il verso, l'urlo...ma non la parola.

    • @luciocortella6131
      @luciocortella6131  หลายเดือนก่อน +1

      Pare sia andata proprio così: prima la comunicazione gestuale, poi la parola e infine il linguaggio articolato. Le stesse pitture rupestri sono comprensibili all'interno di un quadro "interattivo" interno al gruppo. Sono espressioni comunitarie (forse addirittura cultuali) e presuppongono la comunicazione. Molti paleoantropologi spiegano il processo di "encefalizzazione" (la progressiva espansione del cervello che caratterizza l'evoluzione umana) non già con esigenze adattive e strumentali ma con esigenze comunicative. Ma - ovviamente - la ricerca è aperta.

    • @MrGiuse72
      @MrGiuse72 หลายเดือนก่อน

      @@luciocortella6131 GRAZIE la sua risposta e la sua attenzione preziose e di grande ispirazione. GRAZI ANCORA.

  • @MrGiuse72
    @MrGiuse72 หลายเดือนก่อน

    ...infatti ricordo bene che la parola in francesce è DIFFERANCE, non difference . Adesso capito bene anche in italiano. Grazie
    un'accezione che mi mancava era quella del differire.

  • @pierpier7806
    @pierpier7806 9 วันที่ผ่านมา

    Ma se Deridda come Husserl dubita della Materia come fa poi a Fondare Essere sulla Scrittura che a sua volta si basa sulla Dubbiosa Materia ?😮

    • @luciocortella6131
      @luciocortella6131  9 วันที่ผ่านมา +1

      A differenza di Husserl, Derrida non dubita della materia (anzi, ci sono tratti di materialismo nella sua teoria della scrittura)

    • @pierpier7806
      @pierpier7806 9 วันที่ผ่านมา

      @luciocortella6131 grazie x feedback .. mi sembrava che nella prima parte del video avessi detto che Husserl dubitava dei corpi ma non dei fenomeni mentre Derrida radicalizzava e dubitava pure dei fenomeni ... Da cui a fortiori ne seducevo anche della materia...