Festival di Limes - L'Italia e l'impero americano, conversazione con Dario Fabbri
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- เผยแพร่เมื่อ 7 ก.ย. 2024
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I margini di manovra dell''Italia nella sfera d'influenza americana. La sfida cinese.
Con Dario Fabbri, Limes
Tutte le conferenze del festival in video qui bit.ly/VideoLim...
L’edizione 2019 del Festival di Limes si è tenuto dall’8 al 10 marzo a Genova, nella splendida cornice del Palazzo Ducale. Il Festival quest’anno ha avuto come tema “Una strategia per l’Italia”: come recuperare all’Italia una dimensione geopolitica autonoma che le restituisca spazi di manovra senza negare la complessa realtà che ci circonda, con i suoi vincoli e i suoi condizionamenti. Una strategia per l’Italia è anche il titolo del numero 2/19 di Limes. Tre giorni di incontri pubblici con esperti italiani e internazionali di geopolitica, economia, società, strategia, criminalità, energia, demografia, storia, cultura e con protagonisti della vita politica, nazionale e non.
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Il ruolo strategico dell'Italia al centro del Mediterraneo è nostra croce e delizia. Siamo deboli solo strutturalmente ma non strategicamente.
Finalmente il modo intelligente di leggere il fenomeno che ci è caduto addosso.
Storici alleati degli stati uniti? Noi siamo degli stati Uniti.
Ma perché ignorate la notizia apparsa su il Manifesto, su Il Fatto e su vari siti web sulle incipienti esercitazioni americane in Europa con 30.000 soldati e altrettanti mezzi? La fonte è USArmy Europe!!
Attenzione, a proposito della Strada dells Seta, quando il passaggio del Nord del continente americano sarà agibile, si aprirà una rotta di 5-8000 km più breve per le merci cinesi dirette all'Europa.
L'onestà intellettuale di Fabbri si palesa quando evidenzia che la Russia non è una minaccia per noi..e non è affatto aggressiva con noi..ma ci sono le sanzioni che DOBBIAMO rispettare..un Paese in questa condizioni non può permettersi alcuna strategia..può solo chiedere permessi...
A mio avviso e tutto i il sistema mondia le così impostato ha creare pericolo per i suoi ludici interessi
È così dal 1945....e,come Fabbri ci dice in questo e altri suoi interventi,considerando la tuttora vitale (per gli USA) figura geopolitica della nostra penisola una discreta contrattualitá a nostro favore esisterebbe (altri colleghi di Limes hanno usato termini più forti spingendosi fino ad attribuire all'Italia un potere ricattatorio non
trascurabile).Sarà anche vero che se costretti, gli americani ricorrerebbero a una azione di forza per ricondurre una Italia troppo "autonoma" allo status di sovranità limitata,ma sicuramente prima di arrivare a tanto cercherebbero una mediazione anche se molto generosa nei nostri riguardi.
minuto 11 in poi ,,,,,,,,,,,,Detto ,,,,,,,,,,,,,,,,,,,fatto
La annessione dell'Italia alla sfera di influenza
(forse meglio dire potenza...) americana ha
certamente indotto una perdita di sovranità
(che dura da circa 70anni).La schiera degli "antiamericani" è alquanto ampia,e proprio a costoro rivolgo in invito: proviamo a immaginare uno scenario che Fabbri definirebbe sicuramente "fantageopolitico" : immaginiamo una Italia svincolata dalla NATO, "ripulita" dalla presenza militare USA (12000 uomini trasferiti e apparati bellici che verrebbero smantellati) e libera di muoversi con una propria strategia.
Ai fautori di un simile rivoluzionamento chiedo:
in quale situazione verremmo a trovarci ?
Per favore,non parliamo di situazione economica come fosse l' unico parametro di valutazione della nostra esistenza.
Parliamo di peso geopolitico tra attori che ancora oggi praticano la religione della potenza e coltivano l'ambizione di scrivere la storia (ottica che secondo Fabbri consente di inquadrare il significato autentico di tanti avvenimenti che determinano la "storia" dei nostri giorni).
Per quanto riguarda l'acquisto del nostro debito,ti sbagli,l'America non compra il nostro debito ,ma sono i fondi sovrani che in borsa fanno il bello e brutto tempo ,è una questione degli affari ,bissinis .
La Cina ha capito questo e se renderà efficienti le nostre infrastrutture può renderci una potenza incredibile nel Mediterraneo ma finiremmo alle sue dipendenze.
Da un padrone all'altro, come al solito. L'Italia faceva prima a essere una dipendenza statunitense come Puerto Rico.
Puerto Rico bordello usa, zona turistica e di esercitazione nato.
la russia potenza numero 3..ahaha
ridi ridi che mamma ha fatto gli gnocchi
V9glio gli Usa