Cogitata con VITALBA AZZOLLINI: Legge, Giustizia e ddl Zan
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- เผยแพร่เมื่อ 6 ก.พ. 2025
- Oggi parliamo del ddl zan (e di molto altro) con Vitalba Azzollini, giurista!
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La musica della sigla è di Jules Gaia, "Shake Down", by Epidemic Sound.
La voce della sigla è di Marco Benedetti, doppiatore professionista.
Adoro il modo che ha Vitalba di argomentare in modo razionale e chiaro, scegliendo sempre le parole giuste.🔝
madonna santissima è stata chiara, equa, misurata, giusta, ferma...ho un rispetto enorme quando le persone argomentano in questi modi ed ho stima di me stessa perchè concordo con queste persone a prescindere dal loro credo, dalla loro posizione politica, religiosa...voglio dire fare, dire cose che sono umanamente corrette in assoluto, prescindono dal resto. per altro mi domando COME sia possibile che io ed altre persone capiamo ed altre ancora NON capiscono affatto : (
@@myriam2343 Mioddio è la stessa cosa che assilla anche me. e probbailmente quanti altri, sarebbe così bello scoprirsi meno soli....ma forse si creerebbe solo l'ennesima eco chamber. Ma ora che ci penso, perchè no? magari un subreddit r/affamatidiverità o qualcosa del genere lol
@@lumbratile4174 non esistono verità assolute penso però siamo migliorabili, tutti. richiede uno sforzo che molti non vogliono fare, un es è la donna che vive in casa con me, uno dei tanti casi disperati di ottusità senza appello, senza scusanti. a volte mi domando quanto sia giusto tollerare oltremodo alcuni tipi di persone, quando gli si offre un confronto costruttivo.
A prescindere dalla bravura dell'ospite... È meraviglioso sentire parlare qualcuno che è davvero competente in materia. Bravissimi!
grazie!
Grazie a lei, davvero. Per tutto quello che fa.
Da mostrare subito a chiunque abbia dubbi a riguardo, contenuto prezioso!
Complimenti per l’interessantissima cogitata
Finalmente un po’ di chiarezza per contrastare la banalità del dibattito su questo ddl
Grazie Vitalba: pacatezza precisione e competenza. Il diritto e la fattispecie; il giudizio e l'organo giudicante
Al netto di piccole sfumature argomentative sulle quali posso trovare obiezioni, se in questo paese ci fossero non dico 1000 ma basterebbero 100 persone come Vitalba saremmo la Svizzera!
Bravissimi, ottima puntata!
Mamma mia che cogitata. Lei perfetta, educatissima, molto preparata e professionale alla ricerca dei termini migliori.
Grazie davvero, anche per aver notato la ricerca della terminologia: ci tengo molto, una parola inappropriata può dare un’idea sbagliata, e su temi sensibili come questo si rischia di fare danni
Vitalba top persona con cui parlare! 😍💜
Un piacere indescrivibile rivedere Vitalba. Like istantaneo
Immensa Vitalia Azzollini che con una calma e una flemma encomiabile sgretola tutte le certezze di chi, da "liberale", critica il ddl Zan con la solita solfa del "toglie libertà d'espressione" sottolineando come invece le libertà da tutelare sono quelle degli individui che per un aspetto del loro essere sono ancora oggetto di discriminazione
Sono già tutelate perché la violenza è reato, così come l'ingiuria. "Tutelare maggiormente", magari (è il motivo per cui molte persone gay sono anch'esse contrarie o anche solo indifferenti alla proposta di legge). Io mi reputo liberale e non ho mai avallato la tesi della destra populista sulla libertà d'espressione, semplicemente credo che così come il razzismo prosegue anche a seguito della legge Mancino, l'omofobia proseguirà anche a seguito del ddl zan.
@@CharlyPAL98 nì, perché ad oggi ai tratta di aggravanti ad aggressioni per futili motivi... l'omofobia o l'abilismo non sono "futili"
@@emanuelechelini5163 esistono anche gli abbietti motivi...
@@CharlyPAL98 l'ingiuria non è più reato(se non erro dal 2016),senza il una legge ad hoc, dare a uno pubblicamente del "fr*cio"(o simili) non è sanzionabile tanto quanto non lo è dare a uno dello stronzo
@@giuseppecurci911 non lo sapevo, grazie
Per la questione futili motivi, sì è una presa di posizione ideologicamente condivisibile
Sono perfettamente d’accordo con Rick rispetto alla religione.
Vitalba ha detto bene quando parla di “modi di essere”
La religione è non è un modo di essere come lo sono tutti gli altri, ma è un’idea che viene però tutelata come se fosse un modo di essere, come se fosse L’etnia, o il sesso, o il genere ecc
Concordo pienamente.
SI.
Non sono d'accordo... alla fine, sia se si intende in senso di "educazione familiare" in cui uno é cresciuto, sia se uno sceglie di professare una religione da adulto, é comunque un modo di essere, seppur di diversa natura... poi vivessimo in un mondo ideale nessuna di queste leggi avrebbe senso di esistere, ma fintantoché esisteranno persone che discriminano qualcuno anche su base religiosa (tipo un professore collega di mia madre che quando scopriva che qualche alunno era catechista o frequentava la parrocchia lui, da ateo convinto, gli rendeva la vita scolastica nelle sue ore un inferno), giusto che questo venga tutelato esattamente come viene tutelato qualcuno per razza, sesso o orientamento
@@emanuelechelini5163 ma scusa cosa vuol dire. Stai usando "modo di essere" con un significato diverso e più ampio.
È una idea, una credenza a cui si appiccicato costumi, in questo senso è un modo di vivere, ma non di "essere", non alla pari di quanto lo siano le altre
@@lumbratile4174 esatto ma in quanto modo di vivere è anche un modo di "essere" delle persone interessate, e se questo può essere causa di discriminazione, giusto che venga tutelato in egual modo
Nooo, hai invitato Vitalba?! Sei il migliore, Rick. Grazie per questa super puntata ❤️
Edit. Ho ascoltato tutto e, come al solito, Vitalba merita un applauso: solo lei su TH-cam è in grado di scegliere le parole giuste, di cui fa un uso eccelso e, grazie a questa capacità, è in grado di mettere ordine in discorsi complessi come questo, dando forma a un dialogo chiaro, attento, pesato, rispettoso.
Sull'argomento, vorrei aggiungere questo: in Italia, nessuno ne sa niente delle questioni di genere e me ne sono accorta per via di una situazione personale, che mi ha toccato in modo diretto da co-protagonista, che ho provato a "spiegare" a 4-5 amici (tutti laureati, masterizzati, specializzati... tutte persone molto più intelligenti, spesso anche più giovani e preparate di me). Nessuno di loro sapeva la differenza tra identità di genere e orientamento sessuale.
Per cui, basta davvero parlarne con chiunque per capire quanto sia un problema di conoscenza in primis e di pigra ignoranza poi.
A questo proposito, credo che gli studi di genere (o gender studies, che dir si voglia) siano una materia essenziale, che andrebbe insegnata ai ragazzi prima dei vent'anni. Per quanto mi riguarda, la inserirei in tutti i corsi di studio superiori, fosse anche solo per un semestre.
Pur essendo una persona di sesso femminile, di genere femminile e di gusti sessuali eterosessuali, senza alcun tipo di dubbio relativamente alla mia identità, devo ammettere che gli studi di genere mi hanno davvero cambiato la vita, il modo con cui osservo il mondo (ho capito che il mondo cambia a seconda dei famosi "occhiali" che tutti, più o meno consapevolmente, indossiamo).
Detto ciò, sappiate che questa legge è, nel suo intento, uguale a quella sul femminicidio e sulla disabilità. Non è fatta per dare una direzione politica, tutto il contrario; risponde infatti alle richieste di una parte di mondo che prima era sottomessa e nascosta e che ora non vuole più esserlo. Semplicemente, molte di queste persone si sono stancate di subire agguati, violenze e botte gratuite per ragioni che esse non possono controllare o cambiare e il legislatore lo ha recepito. Punto. Strumentalizzare tutto questo, facendo in modo di ribaltare la frittata, non è altro che il solito trucchetto della supercazzola che si ripresenta ogni volta.
Non so nemmeno dirvi quante siano le persone che ho conosciuto con identità di genere discordanti rispetto al sesso biologico che mi hanno detto di non voler fare alcun tipo di transizione per paura di atti violenti, bullismo, discriminazione, allontanamento dal posto di lavoro, dalla famiglia eccetera.
Vi parlo di un numero enorme di persone che non vivranno mai la loro vita nel pieno della loro identità perché preoccupati per la loro stessa sopravvivenza.
Quindi... di che cosa stiamo parlando?
Le persone di potere contrarie a questi cambiamenti sono sempre le stesse: quelli che tanto i neri sono tutti sporchi e ladri, i meridionali peggio dei marocchini, quelli che tanto le donne devono essere belle più che intelligenti (e, soprattutto, devono tacere) e poi, però, vanno in chiesa allegramente tutte le domeniche.
Sempre. Gli. Stessi.
Stiamo andando nella giusta direzione; il fatto che i soliti noti remino contro è solo un ulteriore segnale che una legge come questa rappresenta un passo avanti verso una modernizzazione pervasa di coerenza con i nostri tempi. Finalmente, anche in Italia.
Come ben sappiamo, questo darà sempre fastidio a chi ci guadagna dall'ignoranza e dalla immobilità altrui, per cui le polemiche noiose e assurde erano e sono prevedibili, sterili, inutili. Come sempre, è necessario andare oltre, non dar voce a chi è in mala fede e spiegare bene i concetti agli ignoranti.
Grazie per aver trattato questo difficilissimo argomento, che ultimamente mi ha toccato da vicino e che, inaspettatamente, mi ha scombussolato molto, facendomi riconoscere i miei stessi limiti (pur essendo io una persona che conosce abbastanza bene la materia, ho avuto un breakdown emotivo non da poco).
Il cambiamento e il fatto di vedere il mondo cambiare davanti ai nostri occhi è un processo duro per tutti, in particolare quando ci tocca da vicino; questo perché, per quanto siano pochi, tutti noi vogliamo mantenere i nostri piccoli privilegi intrinsechi e le nostre piccole certezze e, invece, argomenti come questi li fanno traballare notevolmente, spaventandoci e mettendoci in discussione nel profondo. Io stessa ho avuto diverse reazioni (mentalmente e psicologicamente) aggressive per via della situazione a me vicina che stavo vivendo con forte ansia e ho avuto il mio tristissimo e pericolosissimo "Meloni moment". Poi, per fortuna, ho capito che la mia rabbia e la mia incapacità di empatizzare erano dovute proprio alla paura (di perdere quello che credevo di aver raggiunto, di non avere più il controllo di un determinato rapporto, di perdere il mio potere su quella persona) incontrollata e ignorante, e sono rinsavita prima di fare danni irreparabili, tra cui colpevolizzare una vittima. Ho capito le difficoltà a cui stava andando incontro la persona a me vicina e il fatto che, con tutto l'impegno mentale del mondo, io non me la sarei mai sentita di accompagnarla così da vicino nel suo percorso di cambiamento. Ho anche capito il mio modo di essere tendenzialmente passivo aggressivo, che fino ad allora non avevo visto, quanto la rabbia mi potesse accecare, la mia tendenza non positiva all'autosacrificio per paura di non raggiungere certi standard assurdi e autoimposti, il mio bisogno di controllo sugli altri... Insomma, facendo un passo indietro rispetto alla mia reazione istintiva, ho avuto la possibilità di imparare tanti aspetti di me che non conoscevo e su cui ora sto lavorando.
Siamo guidati a reagire dalle nostre paure ma su certe questioni è necessario fare un passo indietro e fermarci, così da imparare meglio chi siamo e che cosa ci turba e perché del mondo che cambia intorno a noi.
È dura ma se ce la sto facendo io vi assicuro che possiamo farcela tutti/e.
Grazie Rick e grazie Vitalba.
Onestamente i gender studies sono fortemente ideologizzati oltre che femministi , quindi incorporano un ideologia soggettiva , dire che sono da eliminare piuttosto, comunque che palle sto vittimismo femminile.
Conversazione veramente piacevole. Bravissimi.
molte grazie!
OMG Vitalba! Che roba!
Bello programmi
Sbaglio o è da un po' che Vitalba non si vede "sugli schermi" di Liberi Oltre le Illusioni?
Leggo sempre i suoi pezzi, complimenti per la sua preparazione ed il suo modo sempre rispettoso di argomentare.
Ci sono diversi costituzionalisti e magistrati come Flick e Nordio che avversano questo DDL. Questi reati già vengono puniti come anche detto dalla signora; l'obbiettivo qui è quello di riconoscere giuridicamente una 'categoria degna di particolare tutela. Un' operazione culturale e quindi opinabile.
Il DDL Zan, per chi l'ha letto, ha essenzialmente un punto molto traballante, ovvero l'articolo 4 che, parlandoci chiaro, dice tutto e niente, lascia libertà d'interpretazione al giudice (come avviene già per 1000 altre cose). Ora finchè non si mette mano alla magistratura (e quindi eventualmente alla Costituzione, o quanto meno al sistema delle nomine del csm da cui parte tutto) avremo sempre un sistema marcio, basato sulle correnti (politiche) della magistratura, che decide le nomine e la politica da attuare. Fa tristezza che (quasi) nessuno parli dello scandalo Palamara, che ha messo a nudo questo sistema marcio, dove è palese l'ingerenza della magistratura in politica (prima il nemico n°1 era Berlusconi, oggi è Salvini, domani sarà la Meloni). La magistratura italiana è l'unica al mondo ad avere un potere illimitato, non è controllata da nessuno, il 98% dei magistrati ha un giudizio positivo nonostante ci siano migliaia di processi sbagliati che rovinano la vita di innocenti, che poi nessuno risarcisce per i danni, nè paga penalmente come invece avviene per tutte le altre categorie. Inoltre va cambiato il sistema che permette di accedere al rito abbreviato (con sconto della pena fino ad ⅓, con ulteriori sconti di pena successivi fino ad arrivare a volte anche a 0 giorni di carcere) per una serie di crimini in cui tra l'altro rientrerebbero quelli che vuol punire maggiormente il decreto Zan. Quindi, per farla breve, è perfettamente inutile questo ddl se non si risolvono tutti quei problemi che ci portiamo dietro, ma diventa solo un appiglio per una certa area politica che non ha ormai temi su cui aggrapparsi.
è quanto ho rilevato circa la magistratura anche nel corso del video, usando le sue stesse parole, ma - detto ciò - non si può aspettare che la magistratura sia riformata prima di riconoscere diritti o emanare normative di qualunque tipo che potrebbero comportare, come ogni normativa, l'intervento dei giudici (basti pensare al tema degli appalti...)
@@vitalbaazzollini1118 la mia era più una critica generale sul tema giustizia e magistratura, infatti ho apprezzato la sua lezione in questo video. Sicuramente riformare la magistratura significherebbe mettere mani sulla Costituzione, quindi richiederebbe molto (troppo) tempo, ammesso che riesca Cartabia in quella che sarebbe la sfida più difficile probabilmente. Però cambiare il sistema delle nomine al Csm (tipo per sorteggio) non richiederebbe alcuna modifica della Costituzione, si potrebbe attuare da un giorno all'altro (se volesse il Parlamento) e almeno si smonterebbe finalmente un sistema basato su correnti (politiche) e favori reciproci. Altrimenti è come seminare monete nell'attesa di veder spuntare alberi coi soldi.
Una domanda per approfondire, cui non ho ancora trovato risposta da nessuna parte. L'art. 1 lett. c, nel definire gli orienamenti sessuali, esclude le persone asessuali. Da dove viene questa differenza di trattamento?
Ma i libri consigliati? ☹️
La seguo sempre su Twitter, mitica Vitalba
Ospite super interessante ma ho una domanda: sia nel dufer&boldrin che qui, non si è toccato il lato veramente pedagogico della legge. Un approfondimento sull’idea di istituire la giornata nazionale e di portare l’argomento nelle scuole come lo vedi?
Non c'è stato il tempo, ne avrei parlato volentieri. Non amo molto le "giornate" dedicate, ma non tolgono nulla a nessuno, cioè non fanno danno. Quanto al portare il tema nelle scuole, a differenza dell'indottrinamento ipotizzato esponenti del centro destra, servirebbe a ampliare il concetto di inclusione delle diversità, che è sempre un valore.
@@vitalbaazzollini1118Totally agreement. Associo le giornate dedicate alle quote rosa: un “male” necessario finché non ci sarà il vero step culturale. Spero che, al più presto, cose del genere non servano più.
@@vitalbaazzollini1118 Sulla giornata relativa alla sensibilizzazione, sono perplesso poiché non è così scontato che qualcuno non possa approfittarsi introdurre le tematiche LGBTQIA+ per un tornaconto economico o politico. Posso sbagliare ma delle persone, mi fido poco ma questo in generale. Il punto è: finché si vuole insegnare a un bambino che l'omosessualità (compreso il lesbismo), la bisessualità e la transessualità siano fattori normali e non debbano essere considerati un qualcosa di sbagliato sono d'accordo, tuttavia quando sento discorsi fatti da alcune persone appartenenti alla comunità LGBTQIA+ che affermano che vi è la necessità di essere fluidi, mi sembra esagerato soprattutto se rivolte a dei minori, che non hanno ancora una completa autonomia decisionale. La mia considerazione è soggettiva!
Io ho uno spettro autistico, mi adatto al mondo che ho davanti e non rompo i coglioni, pretendendo agli altri di adattarsi a me
Se ti dovessero picchiare perchè sei autistico (immaginati uno che ti mena perchè dice di odiare gli autistici) verrebbero puniti per lesioni, e con il ddl zan verrebbero puniti più aspramente perchè tra le minoranze tutelate ci sono anche i disabili
rick se ti interessa, la questione della causalità psichica è stata esaminata a livello giuridico sul disastro in occasione del terremoto dell'Aquila
Avrei una domanda: nella parte finale, quando la Azzollini chiarisce che per identità di genere non basta percepirsi di un genere ma anche "manifestare", sottointende che vi sia un comportamento catalogabile come di un genere piuttosto che un altro? Perché in questo caso non ci avviluppa nel paradosso di doversi aggrappare ad uno stereotipo nell'intento di volerlo scardinare?
non ti ha risposto e io non ho ben capito la domanda, ma se ti vai a leggere l’articolo 1 del ddl zan credo sia chiaro, alla fine é un vademecum per capire cosa può essere discriminato: o il fatto di essere maschio o femmina, o il fatto di sentirsi maschio o femmina.
Poi il giudice dovrà capire, in base alle prove che gli vengono portate, se effettivamente tra i moventi c’era quello di discriminare uno tra: sesso, genere, orientamento sessuale, o identità di genere.
Intende avere una diagnosi di disforia di genere.
@@ludovicopizzillo6688 cerco di spiegarmi meglio: se affermo che per essere identificato (e in questo caso riconosciuto) con un genere diverso dal proprio sesso biologico, non è sufficiente che io mi percepisca di quel genere ma che lo manifesti col comportamento (e che quindi vi sia coerenza fra percezione soggettiva e manifestazione oggettiva), ciò implicherebbe che vi siano comportamenti catalogabili come femminili o maschili (ad esempio), ovvero stereotipi di comportamento di genere.
Semplificando: se io mi percepissi come donna, per essere riconosciuto come tale, dovrei anche comportarmi come donna. In questo modo però si ribadiscono stereotipi che in fondo si vogliono scardinare
ancora ancora ancora! E la prossima volta il concettto di Dignità! ... ma... e i link della Azzollini? :(
Rick grazie mille per aver invitato una persona competente in ambito legale. È stato un vero piacere ascoltarla!
Ho sempre visto con sospetto ogni forma di categorizzazione, questo tentativo di tutela poteva essere una buona occasione per fare si che la frase " la legge è uguale per tutti" ritrovasse una parvenza di significato
Ad oggi, con le dichiarazioni del Vaticano, mi é chiarissimo il motivo della ridondanza dell'articolo 4
Azzollini SUPER! Bravissima
Ottimo podcast, complimenti all'ospite che ha spiegato in modo semplice concetti complessi per chi non è del settore.
Un unico appunto mi viene spontaneo: stiamo attenti ai controlli sulla magistratura, specie da una classe politica tutt'altro che affidabile. Ben venga una riforma sulle nomine al csm e agli incarichi direttivi, dove più si concentra il marcio, ma vedo difficile assicurare un controllo sul corretto operato dei giudici che non si traduca in un semplice disaccordo sull'interpretazione di una norma o, nella peggiore delle ipotesi, nel pilotare le decisioni stesse.
Grandissima ospite Vitalba, mi piacerebbe rivederla.
Io sono arrivato solo a metà ma ancora non ho capito in che modo smonti le critiche di Alleanza Cattolica (Mantovano, Ronco & Co) alla legge Zan, alle sue tautologie, ai suoi paradossi.
Quali sono i paradossi della legge e le critiche di alleanza cattolica?
Rick, a un certo punto dici proprio una cavolata. Dici che l'etnia non si può scegliere, mentre il genere o altre cose toccate da questa legge sì, ma è una stronzata. Non si sceglie di avere una disforia di genere (se non mi identifico col sesso biologico con cui sono nato, non lo faccio per scelta), allo stesso modo, per fare un altro esempio, non mi sveglio un giorno e scelgo se essere attratto da uomini o da donne, è una cosa che mi capita, esattamente come per l'etnia
Perdonami, ti faccio una domanda: ciò che stai dicendo non contraddice l'idea che il genere sia un costrutto sociale? L'etnia non la scelgo perché è un parametro legato a biologia, luogo di nascita, albero genealogico e molto altro. Ma se il genere è un costrutto sociale (essere uomo o donna insomma è una serie di parametri socialmente negoziati) come posso non "sceglierlo"? Forse non scelgo il disagio che provo, ovvio, ma poi "scelgo" il parametro di appartenenza. E infatti la prova si vede laddove esiste anche gente che ad un certo punto (anche in corso di transizione) ci ripensa, ovvero compie una scelta diversa.
@@rickdufer identità di genere ≠ genere, stai confondendo.
La disforia è legata all'identità di genere, e dunque solo indirettamente e non volontariamente al genere socio-culturale.
E l'orientamento sessuale è dimostrato che abbia anche basi genetiche
@@rickdufer Io penso che le due cose non siano mutuamente esclusive, nel senso che la differente biologia dei due sessi ha di sicuro un ruolo nel determinare il genere socialmente inteso, anche se poi molto di questo è socialmente costruito. Cioè: la biologia c'entra per forza, perché siamo entità biologiche e non possiamo emanciparcene mai del tutto, ma il genere socialmente inteso non è TUTTO biologia. Questo vuol dire, almeno secondo me, che una persona con disforia di genere presenta delle caratteristiche nervose e ormonali che la fanno identificare di più col sesso opposto, e quindi si rispecchia di più in quel genere, ma non l'ha deciso, non più di quanto tu noi abbiamo deciso di essere cis - gender. Insomma che il sesso biologico e l'identità di genere siano totalmente slegati non ha troppo senso, tanto più perché chi ha disforia di genere cerca di modificare anche il proprio apparato genitale.
@@rickdufer Scusi, ma se il genere è un costrutto sociale, a che pro fornire delle cure che impattano fisicamente sulla persona (trattamenti ormonali, operazioni chirurgiche) quando la conseguenza di quest'affermazione è che una disforia la si affronta rieducando la persona al genere cui dovrebbe appartenere?
Coloro che hanno ripensamenti riguardo la propria transizione, non potrebbero essere stati semplicemente vittime di medici incompetenti e teorie strampalate?
@@emmanuelmorrone716 Madò però quante cazzo di pippe per una cosa che coinvolge una piccolissim(issima) parte della popolazione.
Non capirò mai perché sia diventato un argomento così incredibilmente onnipresente in giro per il web e non ne parlino soltanto i diretti interessati/chi lo studia seriamente.
Mi fa letteralmente ridere tutta 'sta gente che ne parla senza probabilmente conoscere manco un cazzo di trans in prima persona. Ripigliatevi.
Ma dove lo trovate uno come rick che aveva mille dubbi sul DDL Zan e invita qualcuno di esperto e se lo fa spiegare bene in diretta in live senza paura di degli attacchi degli intellettaloidi radical chic? Ti amo Rick
Ho apprezzato tantissimo Rick (anche) per questo
@@vitalbaazzollini1118 Anche lei grandissima, una lucidità espositiva di cui ero AFFAMATO! Cercavo vanamente di maturare un'idea ascoltando i dibattiti in tv che nel 90% dei casi degeneravano in posizioni polarizzate da entrambe le parti, e fino a questa live mi ero arreso nel capirci davvero qualcosa, principalmente perché sia a "destra" che a "sinistra" le argomentazioni dell'altra parte non vengono mai seriamente discusse ma solo ridicolizzate.
Una padronanza dell'argomento (e di sé, del tono, delle parole) da prendere assolutamente come modello. Ho spammato a tutte le persone intelligenti che conosco. Grazie mille per aver condiviso le sue conoscenze con noi.
titolo del video:” rick dufer viene convinto che il ddl zan è giusto”
Ma infatti ora sono curioso di sentire se ha cambiato (anche solo in parte) opinione.
Personalmente sono raramente d'accordo con il buon Rick, e la cosa figa è scoprire se mi fa cambiare opinione, MA ora voglio anche vedere come e se è maturata la sua di idea.
@RickDuFer
Pensando a quello che diceva la Signora Azzollina al minuto 53, mi sembra che sia in contraddizione con quanto avviene però nella realtà. Ossia in Italia sono in corso processi che coinvolgono persone per dichiarazioni (l'ex leghista che forse affermava "se avessi un figlio omosessuale lo brucerei") che secondo il discorso della Azzolina non avrebbero dovuto avere luogo. Evidentemente in Italia c'è un applicazione talmente soggettiva e lasca che se ti va male ti capita il giudice che interpreta la legge a modo suo e sei costretto ad affrontare un processo, che magari dura anni, per poi concludersi con una assoluzione. Non sto difendendo l'ex leghista ma trovo francamente terrificante che un giudice (che in Italia non sono esattamente infallibili) abbia questa discrezionalità nell'interpretare cosa è reato e cosa non lo è.
Comunque complimenti per la puntata, finalmente si parla della legge senza pregiudizi ideologici.
Come ho provato a spiegare, il potere che ha il giudice è enorme, poiché decide della vita delle persone. E il ddl Zan non c'entra. Il problema è che non c'è alcuna sanzione per i giudici che condannano con disinvoltura salvo poi vedere riformate le proprie decisioni con molta frequenza, che adottano provvedimenti cautelari anche al di fuori delle ipotesi previste, e non subiscono alcuna conseguenza per i loro errori. Per arginare tutto questo non basta non approvare il ddl Zan, serve una riforma della giustizia. Quanto alla vicenda dell'esponente leghista, come ho provato a spiegare, la perseguibilità dipende molto dal contesto, dalle opinioni manifestate in passato dalla persona in questione, dal tipo di uditorio e molto altro.
@@vitalbaazzollini1118 Grazie per la risposta
sì ma questo non è che valga solo per il DDL Zan... è un problema, eventualmente, trasversale al funzionamento della giustizia in Italia.
PS: Giovanni De Paoli è stato citato per diffamazione, non per istigazione a delinquere. Si deve procedere per forza -credo- perché c'è stata una denuncia da qualcuno (un'associazione credo) che ritiene di essere parte lesa.
PPS: Azzollini, non Azzolina ;-)
@@annapellizzari4257 esatto, e a un certo punto della chiacchierata mi pare anche di averlo spiegato: se quello dei giudici è un potere enorme ciò accade anche perché oggi mancano adeguati meccanismi di valutazione circa l'esercizio da parte loro di tale potere.
P.S. Quanti insulti mi sono piovuti addosso durante quest'anno per l'ingente spreco di denaro pubblico che avrei causato con l'ingegnosa trovare dei banchi a rotelle :D Evidentemente, non mi è bastato scrivere molti articoli critici verso l'ex ministra per evitare di essere identificata con lei :)
@@vitalbaazzollini1118 :-D
Cara Vitalba, sei già sulla linea ZAN, tracci le conseguenze di chi non è d'accordo con te. Purtroppo su alcuni aspetti il decreto è criticabile, ancora per poco fra poco a chi lo critica verrà addebitata l'opposizione alla legge mancino e dunque una chiara volontà di incitazione alla violenza di genere, di orientamento, di non so cosa.
assolutamente no, come ho detto e scritto in uno dei miei articoli: la critica normativa, così come pure la manifestazione contro o a favore di norme che incidono sui temi di cui parliamo, è assolutamente consentita e legittima, come hanno già chiarito sentenze passate in tema di istigazione
Caro Rick, dovresti però sentire anche uno che sta a pochi passi da te, e cioè il prestigioso professor Pier Luigi Bianchi Cagliesi, di antiche origini nobiliari, esperto di DDL Zan, uno dei responsabili della Web TV Regina dell'Amore di Schio.
In che modo is suo essere "di antiche origini nobiliari" dovrebbe essere rilevante al fine di valutare la effettiva competenza di un individuo?😂😂
Il Ministro Marta Cartabia, per quanto eccellente sia, può solo fare proposte al Parlamento che, se concorda, legifera.
Che palle Rick fai questi podcast più lunghi invece di dire sempre che tu vorresti andare avanti 45 ore per poi fermare il tutto a un'ora
Non condivido la posizione sull'istigazione basata sulla giurisprudenza precedente quando si fa una nuova legge ..anzi la presenza di nuova legge presuppone l'insufficienza della giurisprudenza precedente.
la nuova legge serve a far diventare reato la violenza o la discriminazione verso determinare persone, quindi l'istigazione diviene rilevante
mi facevo una domanda sulla base della mia esperienza sui social rispetto ad alcuni temi come i disturbi psichici. ovvero...osservo da un anno a sta parte che, su vari social ci sono persone (personal coach, motivatori, qualche psicologo non da me identificato o verificato) che parlano di alcuni disturbi psichici in termini di stigmatizzazione. danno consigli sui social, su come "vendicarsi" (parola che ho letto) di come difendersi ed allontanarsi da persone affette da disturbo narcisista di personalità (nello specifico) non c'è istigazione chiaramente ma cmq dei suggerimenti scorretti ed interpretabili in modo soggettivo da chi li fruisce, spesso si stratta di donne, spesso adolescenti, spesso persone che hanno avuto relazioni dolorose magari che leggendo ed ascotando queste informazioni possono effettivamente trarne delle conclusioni che, in aggiunta all'ignoranza abissale della gente in materia di disturbi psichici o cmq rispetto al tema delle patologie mentali, fanno si che ci sia il rischio di generalizzare e discriminare chi effettivamente ne soffre. ....voglio dire la libertà di pensiero non è dire tutto quello che vuoi...sono confusa ora
16:20 BEST FRASE
21:30 Ma come, non erano chiuse, le piscine?
madò come dice Rick la diversità è ricchezza, io sono una "diversa" per altri motivi e mi rendo conto di come a 50anni suonati io sia sempre stata avantissimo rispetto a molto, oserei dire quasi tutto...ahahahah una persona che non sente di appartenere a nessuna categoria di genere dovrebbe poter recarsi nel bagno che più gi aggrada cosi come io che sono una donna e mi piace essere definita tale ho piacere a recarmi al bagno delle donne ed in casi dove la fila è troppo lunga ahahah (ehh le donne spesso so lente in bagno) beh vorrei poter accedere a quello degli uomini in caso di estrema urgenza ^__^ l'ho buttata sul leggerino ovvio ma ne abbiamo di strada ancora eh!!
Comprendo il dettaglio della legge ma non possiamo far finta che con la legge ZAN non si avvii un processo che supera "ai fin della presente legge.." sarebbe illogico avere definizioni diverse per diverse leggi. Perché mai chi si sente donna/uomo dovrebbe avere solo una tutela all'interno della legge Zan e non avere i diritti che le altre donne/uomini dispongono??.
Perché la legge è rigorosa e tassativa, anche nelle sue finalità, indicate nelle cinque parole iniziali. E se domani si volesse estendere a fini ulteriori l'ambito delle definizioni, servirebbe una legge ad hoc, con relativo iter parlamentare. Non escludo che possa accadere, ma questo non è un buon motivo per evitare di emanare la presente legge, che resta limitata alle finalità dichiarate.
@@vitalbaazzollini1118 risulta però politicamente legittima la posizione di coloro che avversano la presente legge per chiudere la via a ulteriori estensioni delle definizioni in altri ambiti; a me sembra un motiva valido e legittimo e che nulla ha a vedere con l'istigazione alla violenza
@@maurizioprovenza4998 ogni legge può aprire la strada a evoluzioni ulteriori e non gradite: il fatto che l'ordinamento preveda diversi paletti - procedurali e sostanziali - dovrebbe rassicurarci circa il fatto che nessuna innovazione potrà avvenire senza il rispetto delle garanzie esistenti.
Ma lei é una persona che deve fare rispettare la legge che dovrebbe essere votata dal popolo
Ci vuole un referendum per guardare i numeri di chi é d'accordo con questa ideologia politica
Solo un referendum popolare può legittimare queste idee di nicchia dalla morale discutibile
Forse ho capito male io il ragionamento della Giurista Azzolini riguardo all'influenza della cultura sulla legge. Affermare che la legge deve adeguarsi alle esigenze della società, ossia alla sua cultura, è quantomeno rischioso seppur apparentemente ragionevole. Purtroppo le convinzioni culturali maggioritarie non sono sempre rispettose della dignità di ogni persona (in particolare dell minoranze) o frutto di una corretta o sufficiente comprensione scientifica e psicologica. Ad esempio in passato gli ebrei sono stati discriminati e perseguiti, anche per legge, proprio a partire da convinzioni culturali aberranti e tuttavia diffuse nella società, per la maggior parte non sufficientemente preparata culturalmente per poter discernere riguardo alla sostenibilità di tale pensiero. Di fatto c'è inoltre il rischio che si sfoci nella propaganda ideologica, anch'essa difficilmente affrontabile in modo critico da tutti.
Senza sostenere un intento morale nelle leggi quantomeno si dovrebbe cercare di avere un equilibrio suffragato non dal comune sentire ma dal rigore della ricerca scientifica, del ragionamento logico e del rispetto della dignità e dei diritti dell'uomo. La cultura se rettamente formata finirà per convergere ma non può essere essa determinante.
Il rispetto dei principi costituzionali, in primis della dignità umana su cui ho molto insistito nel corso della chiacchierata, è la base ineludibile di qualunque richiesta. Nel caso del ddl Zan la richiesta è di un riconoscimento giuridico, mediante la tutela rafforzata, di specifiche situazioni di fatto. Non è una normativa che segue la moda del momento. Se parte della società non culturalmente preparata al riconoscimento di certe situazioni, questo non è un buon motivo per cui la legge non se ne occupi. Paradossalmente, questo atteggiamento - introduciamo una legge solo quando tutti sono pronti - potrebbe portare alla stasi. Invece, compito della legge è anche quello di riconoscere i cambiamenti sociali, nell'alveo di una civiltà giuridica in evoluzione e comunque attenta ai valori di libertà e dignità (come ha scritto la Corte Costituzionale nel 1985)
@@vitalbaazzollini1118 Premetto che probabilmente sbaglio avendo non avendo la sua preparazione. Ovviamente non volevo mettere in dubbio che lei ponesse alla base del discorso il rispetto dei principi costituzionali. Il mio intento era solo far notare come potesse essere potenzialmente distorto l'atteggiamento di attribuire alla legge il compito di riconoscere i cambiamenti sociali e riconoscere situazioni di fatto bisognose di particolare tutela, senza la presenza di un ampia e condivisa conferma a partire da oggettivi studi scientifici o di diritti universalmente condivisi e evidenti. Tali "situazioni di fatto" nel ddl Zan vengono riconosciute a partire dalle definizioni dell' Art. 1, espresse per una chiarificazione terminologica. Tuttavia se su termini come "sesso" c'è una condivisa comprensione tuttavia c'è ancora dibattito riguardo ad altri, come ad esempio "identità di genere". Quest'ultimo termine è stato già utilizzato in sentenze della Corte costituzionale ma a livello scientifico non c'è sufficiente chiarezza. Pertanto tale ambiguità pone alcuni problemi. Se da un lato l'art. 4 garantisce la libertà di espressione, dall'altro c'è il rischio di condannare un presunta istigazione a partire da definizioni non ampiamente condivise. Non si tratta di portare alla stasi ma di non legiferare senza sufficiente sicurezza e comprensione culturale di aspetti ancora controversi. Certamente la libertà di espressione non può ledere la dignità umana delle persone ma nemmeno può essere limitata sulla base di terminologie e situazioni tuttora sotto studio. La legge già protegge chi viene minacciato o aggredito. Modificare la legge Mancino invece esporrebbe al rischio di limitazione della libertà di espressione in caso di interpretazione troppo larga.
@@Eunisun1 Il modo di essere in cui una persona manifesta di sentirsi potrà essere oggetto di studi scientifici ad altri fini, che gioveranno ad approfondimenti su piani diversi. Ma che gli studi scientifici ci siano o meno, le definizioni di cui all’art. 1 forniscono una “fotografia” ai fini della legge. Chi percepisce e manifesta un’identità non corrispondente al suo sesso o si mostra in modo diverso da quello di stereotipi consolidati o altro merita di essere tutelato. Mi pare ci sia tutto ciò che consenta la piena applicazione della legge.
Se io mi sentissi un cane e vorrei fare un'operazione per ibridarmi con la specie canina, sarebbe un problema difendere il mio desiderio individuale di diventare mezzo uomo mezzo cane???
Se la tecnica scientifica può permettermi artificialmente di affrontare questa transizione? moralmente eticamente gusto?
Qualcuno può affermare che la mia transizione da uomo a cane, sia contro natura???
Si può ancora dire la parola "normalità" Anormalità?
Tutto é contro natura.
Cosa vuol dire essere mezzo cane? in cosa consisterebbe l’operazione? Ci sono limiti nelle operazioni possibili, non puoi privarti di organi vitali per poi venderli ad esempio.
Che tipo di critica etica muoveresti? E quale collegamento faresti con il ddl zan?
Comunque hai sbagliato la maggior parte dei tempi e modi verbali, semmai mi volessi rispondere ti chiedo di provare ad indovinarli
@@ludovicopizzillo6688 invece di usare la demagogia a mó di slogan da stadio, se vuoi una risposta fai una domanda precisa
Se poi non accetti che qualcuno possa mettere in discussione le scelte di una certa aria politica, non entro in merito del proselitismo ideologico politico
@@micheleschirru5744 area non aria.
Provo a mettertela in modo chiaro: 1) che cazzo c’entra l’operazione del cambio sesso con il ddl zan?
2) che cazzo c’entra l’etica?
3) che cazzo intendi per naturale? Esempi: Mia nonna é entrata in coma, é stata attaccata ad un respiratore per 3 settimane, ora sta meglio parla e cammina, il fatto che sia la cosa meno naturale del mondo la ritieni una cosa sbagliata? Gli uomini primitivi si prendevano cura dei malati e ci sono reperti di ossa ad uno stadio avanzato di malattia che non gli hanno permesso di camminare per anni, questo vuol dire che gli uomini primitivi nutrivano un essere umano inutile per la loro sopravvivenza andando contro la prima legge della natura. Gli uomini primitivi sono innaturali e sbagliati?
Ma Vitalba nuovo presidente della repubblica ... perchè no?
I dislike sono di Pillon (grandissimo avvocato) e compagnia bella.