Io sono convinta che lo stato d’animo influenzi la salute, il pensiero positivo ad esempio fortifica le difese immunitarie. Prevenzione significa non cercare i primi sintomi della malattia, ma essere consapevoli di quali sono le correlazioni anima/mente/corpo per scoprire la vera causa della malattia ciao Enrico
Mio padre era un medico e quando mia madre si ammalava, raramente, lui la ricopriva di colpe,e lei poveretta si buttava giù. Era una tedia insistente. PS consapevolezza come medicina preventiva ! Altroché!❣️
Sì...❣Grazie Dr Enrico... Anche se alla domanda: 'è colpa nostra se ci ammaliamo?' risponderei: sì e no; dipende; o cmq anche di sì o che potrebbe essere, per la responsabilità che si ha della cura di sè...; della quale ci si può essere occupati con negligenza...
Be dipende da quale negligenza tu intendi .se tu guadagni cento e uno dieci e tu puoi permetterti di fare terapie andare da specialisti pagare ogni sorta di cure e un'altro non può fare il tuo stesso percorso quello sarà negligente forse ?il tuo punto di vista non può essere un parametro per fare valutazioni che sono prettamente soggettive e personali ...........
Caro dottore sei “troppo avanti” …. è meraviglioso ascoltare i tuoi contenuti… mi piacerebbe incontrarti ho una delle mie tre figlie che studia a Milano la prossima volta che vengo pro a cecarti ( mi puoi dare indicazioni per trovarti ) grazie di tutto sempre illuminante
Di fatto non è tecnologia in se il problema, ma l'uso che se ne fa', e la nostra tendenza è quello di delegare compiti e responsabilità anche quando questo ci danneggia a lungo termine. Probabilmente i tempi biologici del nostro adattamento non sono consoni a questa accelerazione verso uno stile di vita in continua evoluzione. I rischi sono quelli da lei esposti. La cosa che più mi rattrista è che i vantaggi di questi avanzamenti tecnologici e scientifici sono riservati ad una minoranza dell'umanità, mentre l'altra continua ad essere sfruttata. Infine, ignorati e sfruttati trasversalmente, ci sono miliardi di animali. Sfruttamento che proprio 'grazie' alla tecnologia e conoscenza scientifica, sta raggiungendo livelli mai visti e pericolosi anche per noi. In tal senso si che se ci ammaliamo e anche colpa nostra.
Ciao. Ce la puoi fare. Ho 60 anni e da tempo seguo Enrico e pratico Mindf. La consap e' fondamentale per tanti ambiti... Fidati!!! Continua cosi.. Antonella
Grazie. Una domanda: ma è nato prima l'uovo o la gallina? È nato prima l'hardware, il cervello, o il software, la consapevolezza? Ancora una volta condivido un'indicazione che a suo tempo mi diede Lui «Queste due realtà non sono in conflitto, anzi, una alimenta l'altra». Per quanto riguarda i Veda e l'apparentemente invisibile unità fondamentale di tutto ciò che è e che non è (e il nostro ruolo in essa) ovvero, in questo caso, tra ciò che è manifesto e ciò che lo è solo in potenza, occorre fare una discriminazione tra la linea orizzontale dei cani che si mordono la coda, lottando contro se stessi (tra autenticità e falsità, tra verità e menzogna), e la linea verticale dei conoscitori di ciò che è inconscio, e per riuscirci, almeno così spero, mi faccio nuovamente supportare dalla musica e dalle sue indicazioni: «Us and Them (Pink Floyd), la "cortina di ferro" tra quelli che ancora fanno le battaglie e quelli che li osservano serenamente». Ma anche da René Guénon e Il Simbolismo della Croce. Josè Arguelles, inoltre, autore del Fattore Maya ed esperto studioso di questa civiltà, parlava di una transizione biosfera-noosfera che avrebbe segnato il punto in cui la coscienza planetaria sarebbe passata dall'inconscio cosmico alla coscienza cosmica. Nella noosfera, ossia la coscienza collettiva (la coscienza, non l'inconscio) il tempo è arte e la sincronicità diventa ordinaria esperienza quotidiana. La cortina di ferro di cui sopra è l'evanescente linea di confine tra coloro che vivono stati che li portano a vedere separazione (inconscio collettivo-biosfera-inconsapevolezza) e quegli altri che hanno conosciuto l'unità (coscienza collettiva-noosfera-consapevolezza) tra ciò che sembra stare in basso e ciò che sembra stare in alto. Tralascio le visioni orwelliane che ho nell'immaginare quale uso potrebbe essere fatto di certa tecnologia da coloro che vivono sdraiati in orizzontale pur camminando in piedi e ad occhi aperti. Anche perché ormai dovremmo sapere bene come qualsiasi strumento, qualsiasi scoperta, a seconda delle intenzioni e della maturità di chi lo adopera, può velocemente trasformarsi in qualcosa di estremamente pericoloso e nocivo, come ad esempio è stato per la fissione nucleare. Per mezzo della Cyber Security dovremmo anche aver compreso che i dati, le informazioni, rappresentano la caccia all'oro della nostra epoca e che specie quando un "servizio" (vedi i social) ci viene offerto "gratuitamente" significa che il prodotto siamo noi. Zuckerberg, dieci anni fa, acquisì Whatsapp per 19 miliardi di dollari, eppure noi non paghiamo un centesimo per usarlo. Non esistono colpe ma responsabilità, siamo coobbligati in solido, senza alcuna eccezione, considerato che l'accesso alle informazioni ha perso quel carattere elitario e di esclusività che aveva in passato, essendo, grazie al web, di dominio mondiale.
Credo di non esser stata sufficientemente incisiva: chiediamoci in quali mani potrebbero finire tutte quelle informazioni relative alla nostra salute e ai nostri parametri. Indubbiamente è agevole uno smartwatch che ti misura la pressione, il battito cardiaco, conta i passi, le ore di sonno ecc ecc ecc. E ingenuamente potremmo essere portati a credere che è improbabile che questi dati possano essere utilizzati per scopi che non contemplino il nostro benessere. Non facciamoci prendere da facili entusiasmi perché purtroppo non è così. La mia non è una supposizione, ciò che dico deriva dalla mia esperienza personale, maturata nel corso degli anni (***). Conosco le tecniche di raccolta/estorsione di quei dati considerati sensibili dalla stessa legge sulla privacy, così come conosco le finalità per cui, nella maggior parte dei casi, vengono trattati. Quei dati hanno un grande valore e sono altamente commerciabili. Custodiamoli cum grano salis, rinunciando a un po' della nostra comodità, prima che questa ci si ritorca contro. Quando ho accennato alla Cyber Security non ho specificato che i rischi più grossi che corriamo non sono tanto quelli legati a un uso fraudolento dei nostri dati (anche) quanto più ciò che riguarda il loro eventuale utilizzo da parte di chi li ha acquisiti lecitamente. (***) Come tutto ciò di cui parlo, del resto. Non sono cose che mi hanno sfiorata di striscio. Son cose che mi sono entrate dentro, che ho vissuto direttamente, che ho visto e sentito visceralmente, che so. Non sono cose riportate e basta, e, a dispetto di ciò che potrebbe sembrare, non mi è così facile condensarle e tradurle in parole.
La medicina si, ma ne pensi dei vaccini , mi sembra che siamo troppi e che la depilazione sia già in atto ... Grazie comunque , ti seguo da qualche mese
Ho appena letto un articolo di 3 giorni fa intitolato "Cancro, il 40% dei farmaci antitumorali approvati con procedura accelerata dalla FDA non dà benefici" e mi è tornato in mente questo tuo commento, anche se non so a quale vaccino ti riferisca ma ho presunto parlassi di quello anticovid. Percentuale che può salire al 60% qualora venissero presi in considerazione anche altri risultati preliminari e che comunque, indipendentemente dai dati definitivi, indicano una tendenza. Procedure che vanno per direttissima e che servono per approvare rapidamente farmaci sperimentali, e che sono condizionate da BISOGNI NON SODDISFATTI dovuti principalmente a degli stili di vita ad elevato tasso di stress e di cortisolo, giacché è ormai risaputo e scientificamente provata l'esistenza di una correlazione tra il cortisolo e l'insorgenza dei tumori, per non parlare di altri fattori che rientrano nella sfera di (ir)responsabilità del genere umano. Lo studio in questione è stato realizzato da un team di ricerca statunitense guidato da scienziati del Programma su regolamentazione, terapia e diritto - Divisione di farmacoepidemiologia e farmacoeconomia presso il Dipartimento di medicina del Brigham and Women's Hospital e della prestigiosa Scuola di Medicina dell'Università di Harvard. Questo, ed altri simili "prodigi", possiamo attenderci da un sistema denarocentrico, ben lungi da quel sistema antropocentrico e democratico che ci viene venduto, ormai radicato, fatta eccezione, almeno in parte, per un'unico continente, a livello globale. Consapevolezza come medicina del futuro equivale, in tal senso, ad assumerci individualmente la nostra bella quota di corresponsabilità. Una corresponsabilità che va presa a monte da chi è specialista in un determinato settore e non a valle tramite improbabili "consensi informati" sottoscritti da chi non ha né gli strumenti, né le competenze per esserlo davvero.
Grazie. Lei è davvero un grande aiuto. Arriva al cuore di chi la ascolta. Complimenti.
Io sono convinta che lo stato d’animo influenzi la salute, il pensiero positivo ad esempio fortifica le difese immunitarie. Prevenzione significa non cercare i primi sintomi della malattia, ma essere consapevoli di quali sono le correlazioni anima/mente/corpo per scoprire la vera causa della malattia ciao Enrico
Ah sì ho seguito il video qualche giorno fa. È un video importantissimo. Molto importante. Grazie doc.
In completa sintonia!! Grazie Doc per questi spunti di riflessione….. e complimenti davvero perché riesce a superarsi a ogni pubblicazione.
La consapevolezza spirituale ci consente anche di abolire per sempre la parola 'colpa' e tutto il corredo ad essa connesso....😊
Eccelente, come sempre
Concordo pienamente. Grazie infinite 🙏🏻💕
Grazie , grazie Dr Gamba, sempre utili, autorevoli ed eccellenti le sue riflessioni , davvero notevole 👏👏👏👏👏👏👏
Psicosomatica e spiritualità uguale consapebolezza😮 grazie dr.Gamba❤
Buonasera Dottore,
e grazie infinite.
Grazie dott.Gamba come sempre esaustivo un piacere ascoltarLa👏
troppo geniale ❤
Sempre interessante ascoltarla dottore!❤
Mio padre era un medico e quando mia madre si ammalava, raramente, lui la ricopriva di colpe,e lei poveretta si buttava giù. Era una tedia insistente. PS consapevolezza come medicina preventiva ! Altroché!❣️
Vero...
Sì...❣Grazie Dr Enrico...
Anche se alla domanda: 'è colpa nostra se ci ammaliamo?' risponderei: sì e no; dipende; o cmq anche di sì o che potrebbe essere,
per la responsabilità che si ha della cura di sè...; della quale ci si può essere occupati con negligenza...
Be dipende da quale negligenza tu intendi .se tu guadagni cento e uno dieci e tu puoi permetterti di fare terapie andare da specialisti pagare ogni sorta di cure e un'altro non può fare il tuo stesso percorso quello sarà negligente forse ?il tuo punto di vista non può essere un parametro per fare valutazioni che sono prettamente soggettive e personali ...........
Salve dottore
Caro dottore sei “troppo avanti” …. è meraviglioso ascoltare i tuoi contenuti… mi piacerebbe incontrarti ho una delle mie tre figlie che studia a Milano la prossima volta che vengo pro a cecarti ( mi puoi dare indicazioni per trovarti ) grazie di tutto sempre illuminante
❤
Di fatto non è tecnologia in se il problema, ma l'uso che se ne fa', e la nostra tendenza è quello di delegare compiti e responsabilità anche quando questo ci danneggia a lungo termine. Probabilmente i tempi biologici del nostro adattamento non sono consoni a questa accelerazione verso uno stile di vita in continua evoluzione. I rischi sono quelli da lei esposti. La cosa che più mi rattrista è che i vantaggi di questi avanzamenti tecnologici e scientifici sono riservati ad una minoranza dell'umanità, mentre l'altra continua ad essere sfruttata. Infine, ignorati e sfruttati trasversalmente, ci sono miliardi di animali. Sfruttamento che proprio 'grazie' alla tecnologia e conoscenza scientifica, sta raggiungendo livelli mai visti e pericolosi anche per noi. In tal senso si che se ci ammaliamo e anche colpa nostra.
Salve Enrico mi chiedo se a 56 è ancora possibile raggiungere la consapevolezza....medito 45 minuti al giorno da qualche mese..
Caspita molto bene
Io non riesco
Faccio meditazioni sul respiro del dr.Gambs ma più di 10inuti non riesco perlomeno al momento
Ciao. Ce la puoi fare. Ho 60 anni e da tempo seguo Enrico e pratico Mindf. La consap e' fondamentale per tanti ambiti... Fidati!!! Continua cosi.. Antonella
@@antonelladifalco9549 grazie Antonella
Tanti auguri fi una Pasqua serena 👩🏭♥️
Grazie.
Una domanda: ma è nato prima l'uovo o la gallina?
È nato prima l'hardware, il cervello, o il software, la consapevolezza?
Ancora una volta condivido un'indicazione che a suo tempo mi diede Lui «Queste due realtà non sono in conflitto, anzi, una alimenta l'altra».
Per quanto riguarda i Veda e l'apparentemente invisibile unità fondamentale di tutto ciò che è e che non è (e il nostro ruolo in essa) ovvero, in questo caso, tra ciò che è manifesto e ciò che lo è solo in potenza, occorre fare una discriminazione tra la linea orizzontale dei cani che si mordono la coda, lottando contro se stessi (tra autenticità e falsità, tra verità e menzogna), e la linea verticale dei conoscitori di ciò che è inconscio, e per riuscirci, almeno così spero, mi faccio nuovamente supportare dalla musica e dalle sue indicazioni:
«Us and Them (Pink Floyd), la "cortina di ferro" tra quelli che ancora fanno le battaglie e quelli che li osservano serenamente».
Ma anche da René Guénon e Il Simbolismo della Croce.
Josè Arguelles, inoltre, autore del Fattore Maya ed esperto studioso di questa civiltà, parlava di una transizione biosfera-noosfera che avrebbe segnato il punto in cui la coscienza planetaria sarebbe passata dall'inconscio cosmico alla coscienza cosmica.
Nella noosfera, ossia la coscienza collettiva (la coscienza, non l'inconscio) il tempo è arte e la sincronicità diventa ordinaria esperienza quotidiana.
La cortina di ferro di cui sopra è l'evanescente linea di confine tra coloro che vivono stati che li portano a vedere separazione (inconscio collettivo-biosfera-inconsapevolezza) e quegli altri che hanno conosciuto l'unità (coscienza collettiva-noosfera-consapevolezza) tra ciò che sembra stare in basso e ciò che sembra stare in alto.
Tralascio le visioni orwelliane che ho nell'immaginare quale uso potrebbe essere fatto di certa tecnologia da coloro che vivono sdraiati in orizzontale pur camminando in piedi e ad occhi aperti. Anche perché ormai dovremmo sapere bene come qualsiasi strumento, qualsiasi scoperta, a seconda delle intenzioni e della maturità di chi lo adopera, può velocemente trasformarsi in qualcosa di estremamente pericoloso e nocivo, come ad esempio è stato per la fissione nucleare.
Per mezzo della Cyber Security dovremmo anche aver compreso che i dati, le informazioni, rappresentano la caccia all'oro della nostra epoca e che specie quando un "servizio" (vedi i social) ci viene offerto "gratuitamente" significa che il prodotto siamo noi.
Zuckerberg, dieci anni fa, acquisì Whatsapp per 19 miliardi di dollari, eppure noi non paghiamo un centesimo per usarlo.
Non esistono colpe ma responsabilità, siamo coobbligati in solido, senza alcuna eccezione, considerato che l'accesso alle informazioni ha perso quel carattere elitario e di esclusività che aveva in passato, essendo, grazie al web, di dominio mondiale.
Credo di non esser stata sufficientemente incisiva: chiediamoci in quali mani potrebbero finire tutte quelle informazioni relative alla nostra salute e ai nostri parametri.
Indubbiamente è agevole uno smartwatch che ti misura la pressione, il battito cardiaco, conta i passi, le ore di sonno ecc ecc ecc.
E ingenuamente potremmo essere portati a credere che è improbabile che questi dati possano essere utilizzati per scopi che non contemplino il nostro benessere.
Non facciamoci prendere da facili entusiasmi perché purtroppo non è così.
La mia non è una supposizione, ciò che dico deriva dalla mia esperienza personale, maturata nel corso degli anni (***).
Conosco le tecniche di raccolta/estorsione di quei dati considerati sensibili dalla stessa legge sulla privacy, così come conosco le finalità per cui, nella maggior parte dei casi, vengono trattati.
Quei dati hanno un grande valore e sono altamente commerciabili.
Custodiamoli cum grano salis, rinunciando a un po' della nostra comodità, prima che questa ci si ritorca contro.
Quando ho accennato alla Cyber Security non ho specificato che i rischi più grossi che corriamo non sono tanto quelli legati a un uso fraudolento dei nostri dati (anche) quanto più ciò che riguarda il loro eventuale utilizzo da parte di chi li ha acquisiti lecitamente.
(***) Come tutto ciò di cui parlo, del resto. Non sono cose che mi hanno sfiorata di striscio. Son cose che mi sono entrate dentro, che ho vissuto direttamente, che ho visto e sentito visceralmente, che so. Non sono cose riportate e basta, e, a dispetto di ciò che potrebbe sembrare, non mi è così facile condensarle e tradurle in parole.
La medicina si, ma ne pensi dei vaccini , mi sembra che siamo troppi e che la depilazione sia già in atto ...
Grazie comunque , ti seguo da qualche mese
Ho appena letto un articolo di 3 giorni fa intitolato "Cancro, il 40% dei farmaci antitumorali approvati con procedura accelerata dalla FDA non dà benefici" e mi è tornato in mente questo tuo commento, anche se non so a quale vaccino ti riferisca ma ho presunto parlassi di quello anticovid.
Percentuale che può salire al 60% qualora venissero presi in considerazione anche altri risultati preliminari e che comunque, indipendentemente dai dati definitivi, indicano una tendenza.
Procedure che vanno per direttissima e che servono per approvare rapidamente farmaci sperimentali, e che sono condizionate da BISOGNI NON SODDISFATTI dovuti principalmente a degli stili di vita ad elevato tasso di stress e di cortisolo, giacché è ormai risaputo e scientificamente provata l'esistenza di una correlazione tra il cortisolo e l'insorgenza dei tumori, per non parlare di altri fattori che rientrano nella sfera di (ir)responsabilità del genere umano.
Lo studio in questione è stato realizzato da un team di ricerca statunitense guidato da scienziati del Programma su regolamentazione, terapia e diritto - Divisione di farmacoepidemiologia e farmacoeconomia presso il Dipartimento di medicina del Brigham and Women's Hospital e della prestigiosa Scuola di Medicina dell'Università di Harvard.
Questo, ed altri simili "prodigi", possiamo attenderci da un sistema denarocentrico, ben lungi da quel sistema antropocentrico e democratico che ci viene venduto, ormai radicato, fatta eccezione, almeno in parte, per un'unico continente, a livello globale.
Consapevolezza come medicina del futuro equivale, in tal senso, ad assumerci individualmente la nostra bella quota di corresponsabilità. Una corresponsabilità che va presa a monte da chi è specialista in un determinato settore e non a valle tramite improbabili "consensi informati" sottoscritti da chi non ha né gli strumenti, né le competenze per esserlo davvero.