Wesa - Come si fa un'opera d'arte

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  • เผยแพร่เมื่อ 27 ม.ค. 2025

ความคิดเห็น • 32

  • @giuliosf
    @giuliosf ปีที่แล้ว +5

    Puoi mettere in descrizione i libri che capitano a schermo a che vengono citati? Intendo come pratica generale da fare in tutti i video. Grazie (anche di tutti questi video che fai, penso siano fatti molto bene, mi sento di dire questo in particolare).

  • @pneumas7
    @pneumas7 ปีที่แล้ว +6

    Cose che andrebbero spiegate al giorno uno di liceo durante italiano e ripetute in storia dell’arte, e invece ai ragazzi viene insegnato che gli autori famosi sono come santi (vedi la gente che si sbrodola con Dante o Michelangelo) e che ha formato generazioni di persone indotte al fanatismo invece che al pensiero critico.
    Tastato con mano su FB qualche mese fa dove per un post ironico in cui citavo Dante per una battuta satirica sono arrivati i fanboy di Dante che per posa hanno iniziato a dire che non potevo usare Dante come paragone di un altra cosa.
    Ho privato molta tristezza per loro, non solo per le vuote argomentazioni, ma proprio per l’inculcamento che non gli permetteva di vedere quanto fossero fanboy e sacralizzante, tra laureo due ragazzi molto intelligenti che Rinnegano la chiesa e la religione.
    L’indottrinamento laico è molto subdolo e pericoloso, poi uscirne più avanti diventa tosta, per alcuni impossibile

    • @jacopom.7477
      @jacopom.7477 ปีที่แล้ว

      Ok ma dal tuo commento pare che Dante e Michelangelo non meritino il loro status, con questo non voglio dire che il fanatismo sia giusto, anzi.

    • @LoscoX
      @LoscoX ปีที่แล้ว

      ​@@jacopom.7477Il loro attuale merito non è da attribuirsi a loro, ma da chi a postumi gli ha e continua a leccargli i piedi.
      L'essere estremamente bravo nel lavoro artigianale, come ha detto wesa non è requisito sufficiente e talvolta nemmeno necessario, seppur parliamo di persone che lo furono.

  • @danighezzi
    @danighezzi ปีที่แล้ว

    Condivido molto il discorso sull'arte che debba valere indipendentemente dalla vita dell'artista, però mi chiedo se non ci sia qualcosa di più, magari non del tutto razionale, che ci spinge ad apprezzare un'opera d'arte.
    Ad esempio, mi viene da pensare alle prestazioni strabilianti di un qualche ginnasta che riesce a fare cose che io nemmeno mi sognerei. Se quelle stesse evoluzioni, o magari anche migliori, le vedessi fatte da un robot, non credo che provocherebbe in me lo stesso senso di ammirazione.
    Quindi la domanda è: non è un elemento intrinseco dell'apprezzare un'opera quello di ammirare anche le doti del suo autore?

  • @venati-o
    @venati-o ปีที่แล้ว +1

    Letteralmente qualunque cosa può essere arte. Qualunque. Poi ci sono opere o gesti che vengono considerati tali in maniera condivisa da più persone, ma ciò non toglie che il singolo individuo possa o meno apprezzarli e il fatto che qualcuno li apprezzi o meno non è di per sé indice di alta o scarsa sensibilità o di qualunque altra caratteristica.
    Fa tutto il contesto nel quale un'opera nasce e la capacità (e possibilità) dell'autore di diffondere la propria opera ed influenzare altre persone con essa. Ma nessun oggetto ha valore artistico di per sé, può avere al limite un innegabile valore storico che però non implica nient'altro che quello.

    • @masterjunky863
      @masterjunky863 ปีที่แล้ว

      Deve per lo meno essere fatto dall'uomo (o da un altro essere intelligente) a fini principalmente o completamente estetici secondo me.

    • @venati-o
      @venati-o ปีที่แล้ว

      @@masterjunky863dipende da che definizione diamo di arte. E il problema è che la parola "arte" cerca di descrivere un concetto troppo ampio, tanto che anche una foglia può essere considerata arte da qualcuno, può bastare darle un contesto, non è necessario che quella cosa sia fatta da un individuo. Anche un'immagine creata da AI può essere arte, perché le persone posso darle un significato e può trasmettere sensazioni.
      Chiaro che, come ho detto, c'è la sensazione del singolo e c'è l'opinione diffusa intersoggettivamente, quindi quella foglia può assumere un significato alto per me ma non significare nulla per nessun altro, ma non la rende più o meno artistica di un quadro, è semplicemente meno influente. E questo perché il valore artistico non è una qualità intrinseca dell'oggetto, è qualcosa di totalmente soggettivo. Ciò che può distinguere le opere importanti da quelle che non lo sono è il loro valore storico e di influenza culturale, ma artisticamente non c'è nulla che sia intrinsecamente più alto di qualcos'altro.

    • @masterjunky863
      @masterjunky863 ปีที่แล้ว

      @@venati-o Sul discorso del valote artistico ti dò ragione, io parlavo però della sola definizione di arte. Il concetto più vicino a ciò che comunemente si intende per arte per me è "oggetto creato dall'uomo almeno principlamente con finalità estetiche". Quindi la montagna può essere bella, ma non è arte perché non è stata creata da nessuno e quindi non ha finalità estetiche. Una teiera completamente nera fatta da un artigiano può essere bella esteticamente per molti ma è stata creata per uno scopo pratico, mentre un'altra completamente dipinta e modellata con forme fantasiose è stata fatta anche per essere bella (quanto questo elemento sia preponderante e quanto debba esserlo per rendere tale oggeto arte è sfumato e soggettivo), ovviamente un quadro è concepito solo per essere bello e non per essere usato come tavolo. Altrimenti la parola arte significa solo "cosa considerata bella da qualcuno", troppo generico a mio parere.

    • @masterjunky863
      @masterjunky863 ปีที่แล้ว

      @@venati-o Riguardo l'intelligenza artificiale, a mio avviso dovrebbe raggiungere un livello di intelligenza tale da essere autocosciente e poter creare qualcosa con lo scopo di generare del bello, per ora è più simile ad un macchinario meccanico che muove dei pennelli su una tela.

    • @venati-o
      @venati-o ปีที่แล้ว

      @@masterjunky863 però la storia dell'arte, soprattutto dal '900, pullula di oggetti nati senza scopo artistico e considerati arte semplicemente perché presentati come tale (l'arte "ready-made" ne è un esempio, o recentemente la banana di Cattelan, per dire). Quindi viene considerato arte anche un oggetto creato con scopi assolutamente non artistici o addirittura un oggetto completamente naturale, è sufficiente che qualcuno gli dia un contesto, lo presenti come arte, e se ad abbastanza persone questa cosa colpisce diventa comunemente considerato tale.
      Anche per una montagna basterebbe creare il contesto giusto e presentarla come oggetto artistico (ad esempio disegnando un cerchio per terra nel quale entrare per osservarla, circoscrivendo l'esperienza dell'osservazione e dandole un significato. Poi magari nessuno si cagherà quel cerchio e rimarrà solo una montagna bella da vedere, ed arte solo per te).
      Sulla AI, ad ora sì, è uno strumento al servizio di chi lo usa e non agisce autonomamente, ma comunque tutto ciò che produce è potenzialmente arte per qualcuno.

  • @MattiaInc
    @MattiaInc ปีที่แล้ว

    Spesso si mette a confronto l’arte con la scienza dicendo che sono due modi diversi per vedere la realtà. Ma secondo me questo è un grande errore perche con l’arte si puo solo giusicare soggettivamente (con regole non universali) il punto di vista dell’artista, mentre il metodo scientifico deve tendere ad essere oggettivo, assoluto.
    Quindi le due cose non sono paragonabili.

    • @masterjunky863
      @masterjunky863 ปีที่แล้ว +1

      Vero, anche perché l'arte non è un modo di vedere la realtà ma di imitarla o crearne delle altre immaginarie.

  • @astolfoonthemoon8331
    @astolfoonthemoon8331 ปีที่แล้ว +4

    Più o meno sono d'accordo, anche se in realtà io sono di un relativismo ancora più estremo.
    Nel senso che, mi sembra, Wesa dia comunque una certa importanza al giudizio condiviso di studiosi e critici, mentre secondo me può essere interessante ma non ha più valore oggettivo del giudizio soggettivo di un singolo tizio.
    Se l'opera X è generalmente considerata un capolavoro, mentre l'opera Y è una schifezza, io posso comunque pensare che invece X sia una schifezza e Y un capolavoro, e la mia opinione non è né sbagliata né giusta.
    Certo, può essere interessante vedere se sono in grado di argomentare la mia opinione, e come.
    Ma anche se le mie argomentazioni non "vincono" nella "lotta" intersoggettiva delle interpretazioni e dei giudizi, perché magari io non conto nulla quindi nessuno mi considera o magari perché effettivamente sono argomentazioni poco convincenti, o magari non ho proprio argomentazioni. Anche così, la mia opinione non è sbagliata.
    Non sarà condivisa dagli altri, ma chi se ne frega? Cioè, a me personalmente interessa che l'opera X e Y piacciano o non piacciano a me, mica agli altri, perché dovrei dare più valore e considerazione alle opinioni degli altri invece che alle mie?
    Non è scienza, è tutto soggettivo.
    Ciò detto, a me piace leggere e sentire argomentazioni critiche sulle opere, le trovo spesso interessanti e mi portano a riflettere ed apprezzare meglio le cose. Ma alla fin fine, quello che conta per me è quello che l'opera "dice" a me, non agli altri.

    • @rocketbird1
      @rocketbird1 ปีที่แล้ว +4

      In linea assoluta non hai assolutamente torto, questo va detto.
      Certo è che, se un'opera raccoglie nel corso degli anni una nutrita schiera di argomentazioni brillanti, precise e puntuali sul perché faccia schifo, argomentazioni a cui tu non sai controbattere o che non sai mitigare con contro-argomentazioni tue, può starci una ricontestualizzazione del termine "capolavoro".
      Faccio un esempio. A 15 anni giocai a Bioshock e ruppe tutti i canoni che avevo all'epoca riguardo gameplay, storia e ambientazione. Ovviamente negli anni ho incontrato di meglio, e ho compreso varie critiche riguardo quanto sia invecchiato male il gameplay. Questo non nega l'esperienza del me 15enne, né l'emozione e il profondo rispetto che ho per quell'opera. Semplicemente la contestualizzo come opera importante e spaccamascella di quell'epoca. Non un "capolavoro immortale".
      Stessa cosa per "Your Name", un film che mi emozionò guardandolo la prima volta...ma che è pieno di buchi di trama incomprensibili che rendono la vicenda abbastanza triviale.
      O per La La Land, il cui nucleo tematico fondamentale viene totalmente invalidato dall'autore stesso nel suo film successivo, Babylon.
      Queste opere mi piacciono e nessuno me le può "rovinare". Ma sono arricchite e contestualizzate dall'1% delle argomentazioni altrui che reputo intelligenti.
      Ma restando in linea con la prima frase che ho scritto, la voglia godersi qualcosa senza che gli altri rompano il cazzo è sacrosanta e va difesa. Io quando sono giù mi sparo Project X: Una Festa Che Spacca, che secondo l'opinione generale fa schifo, ma a guardarlo provo una gioia immensa quindi me ne frego!

    • @AresV-Redemption
      @AresV-Redemption ปีที่แล้ว +2

      Sni. Te puoi ad esempio dire "Casablanca mi fa schifo, non mi dice niente, non mi piace affatto come film" ed è legittimo, non puoi dire "Casablanca è un film fatto male, girato male, montato male, recitato male, con una storia scritta male" (puoi ovviamente ma se lo dici denoti stupidità e ignoranza). Un oggettività esiste, sennò perché studiare Dante a scuola e non il tuo scrittore preferito, che magari è uno che ha venduto 10 copie ma a te comunica tantissimo e pure più di Dante? La tecnica è oggettiva, e l'arte è l'insieme di estro e tecnica. Il gusto personale non deve mai mettere in discussione il valore dell'opera determinato dalla cura con cui è stata realizzata, può solo esprimere il rifiuto di quel sistema di valori e quindi giudicare soggettivamente che non piace a te individuo. Altrimenti non esisterebbe differenza tra O.Wells, Kubrick e F.F.Coppola e i vari M. Bay, Snyder, Ruffini

    • @astolfoonthemoon8331
      @astolfoonthemoon8331 ปีที่แล้ว

      @@AresV-Redemption non sono d'accordo.
      Quello che è oggettivo è che Dante o Casablanca sono considerati un grande autore e un grande film. E ci sono vari testi critici a riguardo, ecc.
      E' un dato di fatto: sono considerati dai studiosi come capolavori.
      Ma il fatto che critici e studiosi nel corso degli anni li considerino capolavori, non significano che lo siano oggettivamente.
      Puoi dimostrare che la Terra gira intorno al Sole e non viceversa. E se io dico che invece è il Sole che gira intorno alla Terra, dico una cosa che è oggettivamente falsa, a meno che non riesco a dimostrare che sia vera.
      Che X sia un capolavoro non è dimostrabile oggettivamente, non è un "fatto" concreto, è solo un'opinione su cui c'è il consenso, magari. Ma il consenso su qualcosa non rende quella cosa oggettivamente vera.
      E infatti il consenso cambia nel corso del tempo, ci sono autori (se non sbaglio lo stesso Dante, ma potrei ricordare male) su cui la critica letteraria ha cambiato giudizio nel corso degli anni.
      Tu dici che la tecnica è oggettiva, ma non è esattamente così. E' oggettiva dati certi criteri: se il criterio nell'arte è la verosimiglianza con la realtà, ad esempio, la tecnica per disegnare la mano è oggettiva.
      Ma la decisione che il criterio per la buona arte sia "la verosimiglianza con la realtà" è una decisione soggettiva, per cui arriva un Picasso che non dipinge con quel tipo di tecnica.
      Sì, sto riciclando l'esempio di Wesa, ma è una cosa che si verifica sempre, molto spesso quelli che sono considerati capolavori "rompono" con quelle che sono considerate le "tecniche".
      La differenza tra Kubrick e Bay esiste, nel senso che fanno film in maniera diversa.
      E hanno un tipo di reputazione e giudizio decisamente diverso, da parte della critica cinematografica.
      E probabilmente, anche il singolo tizio probabilmente li giudica in modo diverso, ma non è scontato che il suo giudizio sia migliore per Kubrick.
      Potrebbe pensare che Bay è meglio. E quello che conta per lui è quello, chi se ne frega di quello che pensano gli altri?
      E le basi su cui gli altri decidono che Kubrick sia meglio, chi può dimostrare che siano oggettivamente i criteri migliori per valutare un'opera?

    • @AresV-Redemption
      @AresV-Redemption ปีที่แล้ว

      @@astolfoonthemoon8331 Ma allora nei musei cosa mettiamo? Se è tutto soggettivo, se regna il relativismo cosmico, allora cosa ci mettiamo nei musei? Perché mettere Picasso e non Pinco Pallo? Solo perché Picasso è più "popolare" ? Non sarà che è più popolare perché è più bravo di altri? Se seguo la tua filosofia devo pensare che sia lì solo perché piace a tanta gente ma perché piace a tanta gente? Come fa a intercettare o creare così tanti gusti simili da rendersi uno dei migliori? Non so, a me sembra che il tuo relativismo sia eccessivo. Per me l'arte un oggettività ce l'ha eccome, e se Picasso o chi per lui rompe gli schemi è proprio perché quegli schemi esistevano, e tanti li hanno rotti fallendo perché scarsi, lui ha avuto successo perché li ha rotti con genialità. Matisse seguiva gli schemi e Picasso stesso, suo acerrimo rivale, divenutone amico da "anziano" disse a chi gli chiedeva il miglior pittore della sua epoca: è Matisse. E non per falsa modestia, dato che Picasso tutto era tranne che falsamente modesto, anzi...Insomma se pure il "ribelle artistico" riconosce la superiorità dell' "artista standard" vorrà pur dire qualcosa, no? Tanti studenti hanno lasciato il college per avviare startup, ma di Steve Jobs ce ne sono pochissimi. Qualcosa vorrà pur dire.

    • @astolfoonthemoon8331
      @astolfoonthemoon8331 ปีที่แล้ว

      @@AresV-Redemption Se un artista "intercetta i gusti di tanti", significa che intercetta i gusti di tanti, non che sia oggettivamente bella la sua opera, perché i "gusti dei tanti" non sono un criterio per dire che oggettivamente l'opera è bella.
      E infatti i giudizi cambiano nel tempo.
      Poi certo, ci saranno dei motivi per cui X piace a tanti, ma ci sono altri motivi per cui non piace ad altri, perché nessuno piace a tutti.
      Non conosco la critica artistica, ma credo che lo stesso Picasso non abbia un consenso unanime. E una cosa interessante, emersa in tempi recenti, è che parte della critica lo sta rivalutando in negativo per via di certe cose brutte che ha fatto in vita.
      Se l'idea di giudicare un artista sulla base della sua biografia diventa dominante, devo dire che l'opera di Picasso è oggettivamente brutta?
      Del resto, se tante persone iniziano a pensare che l'opera di un'artista vada giudicata sulla base della sua biografia, ci sono dei motivi per cui è così, no?
      Ovviamente la mia è una provocazione, ma è per dimostrare come siano soggettivi i criteri.
      Dostoevskij è stato criticato aspramente da vari critici e autori, in particolare ricordo che Nabokov lo massacrò. Nabokov, in questo, è in minoranza, almeno per ora. Quindi devo dire che ha oggettivamente torto?
      Su che base devo accettare l'idea che ciò che dice la maggioranza è giusto?
      E deve valere solo per l'arte? Perché?
      Ciò non toglie, lo ribadisco, che se una cosa piace a tanti, è oggettivo che piaccia a tanti, e ci saranno dei motivi per cui è così.
      Quello che dico però è quelli sono i motivi per cui piace a tanti, non per cui è "bello" oggettivamente, perché oggettivamente non è nè bello nè brutto, lo è solo soggettivamente.

  • @frangarr8379
    @frangarr8379 ปีที่แล้ว

    A detta sua Picasso è un genio ma non faceva delle mani realistiche o perfette. Si vede bene che per apprezzare l'opera c'è bisogno di una costruzione intellettuale che ne modifica il punto di vista. Quindi è rilevante o no la costruzione intellettuale per apprezzare l'opera? Degli squarci sulla tela sono solo squarci o sono altro? Perchè se sono altro allora va tenuto conto del pensiero dell autore sull opera. Personalmente penso che se un opera non si tiene in piedi da sola ma ha bisogno di essere spiegata non merita il titolo di arte ma è solo una masturbazione mentale.