Ho tantissima stima di Dario Fabbri, del suo rigore concettuale, della sua capacità di concatenare in ordine serrato argomentazioni solide, infine della rara chiarezza espositiva che caratterizza i suoi ragionamenti. Ne ho troppa, veramente, per non trattenere un moto di fastidio ogniqualvolta lo sento usare la locuzione "piuttosto che" (e oggi lo ha fatto con "anziché") con valore disgiuntivo (alla stregua di "oppure") laddove andrebbe limitata alla funzione di coordinazione sostitutiva (="invece di"). Sono consapevole di essere eccesivamente pedante nella mia idiosincrasia, e me ne scuso, ma per favore Dario, facci attenzione!
Se è vero che dietro la retorica economicistica si nasconde la volontà di potenza delle nazioni, scavando più a fondo a mio parere si arriva ad un nocciolo che niente ha a che vedere con concetti di gloria e memoria dei posteri, ma è nudo istinto di sopravvivenza. Proprio perché gli Imperi pensano ed agiscono guardando non all'oggi ma a un domani che si protrae nei secoli, per essi è palese quanto limitato sia diventato ormai il pianeta, per una popolazione umana in rapida crescita e risorse destinate inesorabilmente ad esaurirsi. La volontà di potenza in questo senso è un sentimento certamente presente nelle elite imperiali, ma volto a coprire agli altri, e forse a sé medesimi, una verità cruda e scomoda, che l'umanità è ancora nella sua caverna primordiale, divisa in clan e in lotta per il controllo del fuoco.
La sete di potere è insita nell'animo umano (poi questo dipende dalla personalità individuale di ciascuno di noi). Nei ritrovamenti archeologici non di rado vengono scoperti scheletri di uomini primitivi i cui scheletri sono stati danneggiati da freccie, lance, maceti etc segno che la guerra si è sempre fatta sin dagli albori dell'umanità quando la popolazione mondiale era molto piccola. I grandi imperi come Babilonese, le città stato Greche, gli Assiri, l'Impero Egizio, i Cartaginesi, i Romani si sono sempre combattuti tra loro non perché la popolazione avesse necessità di più ampi spazi per la sua sopravvivenza ma perché le elites di quegli imperi volevano essere grandi, potenti, volevano essere superiori e dominare i loro pari degli altri imperi. Oggi che pensiamo di aver fatto molti passi avanti nella nostra cultura, nel nostro pensiero, vediamo ancora guerre nel Mondo. Le frizioni tra est e ovest, vale a dire tra USA e i suoi alleati e Russia e i suoi alleati sono tornate ad accuirsi. USA e Russia si sono entrambe ritirate dal trattato che proibiva la schieramento di missili con testate nucleari a corto e medio raggio in Europa, questo fa si che il pericolo di una guerra atomica sia più probabile di prima. Durante la Guerra Fredda siamo stati diverse volte a un passo dalla distruzione della civiltà umana come la conosciamo oggi. C'è stato un episodio in cui un analista radar Sovietico non diede l'allarme di un attacco nucleare da parte degli USA perché così gli dicevano gli strumenti radar, che evidentemente stavano dando un segnale errato (tra l'altro quel soldato che ci ha salvato la vita ha vissuto in condizioni di miseria senza che nessuno lo abbia mai ringraziato, si chiamava Stanislav Petrov). Se veramente ci fossimo evoluti avremmo istituito un governo democratico delle nazioni mondiale le cui decisioni sarebbero state prese non in base ai rapporti di forza ma sul diritto internazionale, sui diritti umani, sulla tutela dell'ambiente da lasciare alle generazioni future. Non mi sembra che si stia andando verso questa direzione.
@@markwhitethorn6743 e questo fa venire una riflessione amara: se veramente la religione è così lampante e reale (come vorrebbe far credere una certa vulgata) come mai tutti i popoli del ondo il paradiso lo hanno cercato solo ed esclusivamente in terra e MAI nell' al di là?
@@markwhitethorn6743 petrov sapeva che il sistema automatico sovietica era una cagata pazzesca ma sono convinto che lo sapevano anche i suoi superiori quindi penso che se avesse passato l'informazione non sarebbe successo niente..... se non mettere in imbarazzo i vertici che non credevano al loro stesso sistema..alla fine petrov gli ha fatto un favore ma la cosa venne tenuta nascosta e non fu mai celebrato anzi, venne considerato molto male
Molte, ovviamente non tutte, delle obiezioni alla tesi di Fabbri, sono talmente povere dal punto di vista cognitivo, logico e culturale, che mi fanno parteggiare per lui nonostante non sia del tutto daccordo con il suo pensiero.
Ogni volta che dite la percentuale di merci che viaggia via mare, il numero e' diverso. E non ho mai sentito una fonte. Non credo sia malafede, perche' credo che il fatto in se' sia innegabile. Pero' basterebbe dire "la stragrande maggioranza delle merci". Sono quei piccoli dettagli che servono ad apparire come persone serie...
se sono così scarsi dal punto di vista industriale non capisco perchè primeggiamo nel campo degli armamenti e della tecnologia ... sono pur sempre comparti industriali. O si riferisce all'industria di consumo (auto, piuttosto che elettrodomestici)? grazie
Il petrolio non formula chimica già questo ci deve far riflettere ,in effetti è una comodità i paesi che ne possiedono in gran quantità non esercitano un potere è un'esagerazione che senza dubbio ipoteticamente provocano guerra. L'Italia ha commesso l'errore di dedicare in termini percentuali maggioritari all'approvigionamento di risorse petrolifere abbandonando l'idroelettrico .
Strano pensare di fare una guerra (perdere uomini, tempo e materiale)... per un desiderio di gloria! Sembra molto più logico fare una guerra per ottenere in cambio qualcosa di concreto come ad esempio le materie prime necessarie alla propria economia.
Ho seguito con una certa difficoltà questa intervista in quanto digiuno della materia. Ma interessantissima. Sull'Arabia Saudita mi sono chiesto una semplice cosa: il petrolio appartiene in sostanza a poche famiglie, ricchissime; ma non dovrebbe appartenere a tutto il popolo saudita? E in che modo pochi sono entrati in possesso di un bene (petrolio) di tutti gli abitanti? Come mantengono il loro privilegio?
Ottima rivista e alti contenuti che nessuna altra rivista italiana ha. Peccato solo che abbiano un servizio al cliente molto scarso. Mandata un email esprimendo l'interesse di volermi abbonare. Email mandata più di un mese fa, ancora nessuna risposta... peccato, basterebbe così poco e avrebbero avuto un abbonato in più
sia nel caso degli usa che de la francia non ha parlato di moneta gli usa staranni in piedi fino a quando possono chiudere ed aprire la trasferenza di denaro tra uno stato all´altro e la francia fino che geopoliticamente stampa la monete di gran parte degli stati africani
entrambi concetti sbagliati: come sempre dice fabbri l'America non è potente PERCHE' ha il dollaro ma il dollaro è la moneta principale id scambio perchè è la moneta dell'egemone globale. sul franco africano pi stendiamo un velo pietoso, è una cavolate che si possono bere solo gli elettori di di battista e della meloni
The war is not meant to be won, it is meant to be continuous. George Orwell L'unico motivo per cui si fanno le guerre, è perchè qualcuno ne trae osceni profitti.
Esattamente. Sono TECNICAMENTE apparenti in quanto materiale per conservare il dominio dell' ego di qualcuno con la connivenza culturale di coloro che vi partecipano, consapevolmente o no di tale connivenza.
secondo me non e' possibile separare piu' di tanto ricchezza e potere. Il petrolio e' strategico perche qualunque potenza mondiale o regionale ne ha bisogno per muovere l'esercito e per l'industria. Nelle due guerre mondiali e' stato oggetto di contesa perche' senza petrolio non e' possibile imporsi sugli altri. Quando nello sforzo di dominare il mondo si spendono troppi soldi (vedi USA) inizia un declino economico che presto o tardi porta al declino egemonico. In quanto alle oligarchie che realmente comandano non si pongono certo il problema della gloria anzi fanno di tutto per rimanere in ombra.
Quello che Dario Fabbri ha detto è la sacrosanta verità, non sempre le guerre si fanno per interessi economici, anzi..., molto spesso le si fa per sete di potere. La guerra in Siria non è stata fatta per il petrolio o il gas, che per quanto presente non è in quantità tale da giustificare una guerra, ma piuttosto per togliere alla Russia 2 importanti basi militari nel Mediterraneo. Altre potenze regionali come Iran da una parte e Arabia Saudita dall'altra hanno finanziato, armato, addestrato gruppi terroristi proprio per affermare il loro dominio e la loro forza. La guerra in Ucraina è stata fatta dalla Russia perché non vuole perdere una regione che storicamente apparteneva alla sua sfera di influenza e che al contempo funge da cuscinetto tra i paesi della NATO e i sui confini.
credere che ci siano dei grandi vecchi dietro a tutto che muovono i fili è la più grande minchiata a cui si possa credere...se così fosse, la soluzione sarebbe facilissima, entri nella stanza dove sono i vecchi e li fai fuori tutti, ecco perchè nella storia non sono mai esistiti i grandi vecchi perchè sarebbero durati5 minuti,. Ma poi c'è la narrazione, religiosa pura o religiosa laica (come è il caso del complottiamo) per tenere buono il popolino ad accettare la situazione presente, o come castigo divino in attesa della ricompensa dopo la morte oppure come immobilismo perchè appunto tanto ci sono sempre quei 4 ebrei che dominano il mondo e quindi è inutile fare qualsiasi cosa perchè tanto loro saranno sempre più potenti
Questo assioma per cui la natura positiva o negativa della propria economia è data dalla propria bilancia commerciale è semplicemente sbagliato sotto molti punti di vista.
È sbagliato sotto tutti i punti di vista. Una grande potenza è sempre un importatore: le importazioni servono a legare a se le economie dei paesi satelliti che fungono da subfornitori. La classe dirigente italiana, tutta di formazione economicista, non a caso punta tutto sulle esportazioni proprio perché è stata formata esattamente per mantenere l'Italia in condizioni di subalternità.
@@toffonardi7037Nei periodi migliori della sua storia l'Italia ha sempre importato tutto. I Romani importavano tutto, i Veneziani e i Genovesi idem. Esattamente come hanno fatto gli Inglesi prima e gli Americani poi. Il centro importa, la periferia esporta. Oggi ci hanno trasformato in un paese fabbrica, una succursale della Germania, una Cina di lusso mettiamola così.
@@randast11 beh certo me lei mi ha citato degli imperi, grandi o piccoli. Ricordate cosa e’ successo quasi 80 anni fa? Ve lo dimenticate sempre eh? Ma doprattutto c’e’ una data che avete cancellato dalla Memoria che invece dovreste ripeterla dalla Mattina alla sera perche’ e’ il motivo per cui siamo e saremo in questa situazione per i prossimi 2 secoli minimo: 11 dicembre 1941. Comunque non vi vedo a prendervi responsabilita’ quindi credo che vi vada bene cosi’. Avere una strategia significa faticare e vedo che l italiano mediamente cerca sempre di ottenere il massimo facendo il minimo cercando di vivere alle spalle degli altri, esattamente il contrario che fanno i paesi “attivi”
@@toffonardi7037 Ma che c'entra, scusi? Io ho citato degli elementi a conferma di quanto espresso dal primo commentatore. Ci hanno fatto una testa così con il dogma dell'avanzo commerciale, quando la prosperità di un paese è legata alle importazioni, non alle esportazioni. Perché la cucina italiana è così ricca? Perché siamo stati importatori per millenni: il grano viene dall'Asia, il riso dall'Africa, il vino dal Caucaso, il pomodoro dalle Americhe, etc etc.
Le guerre non si fanno per motivi economici ma per la gloria e la voglia di passare alla Storia? Ma davvero? Che io sappia la Thatcher è morta: Barbero racconta che le sue ultime parole furono "don't cry for me Argentina". L'Italia vive bene sotto l'ombrello protettivo dell'America anzi in Italia si vive meglio che nelle super potenze perché siamo più sereni, esenti da guerre e concentrati solo sul nostro benessere? Guaglio' decidetevi: o stiamo per essere inghiottiti da caos landia oppure siamo nel paradiso terrestre, o una cosa o l'altra, se no perdiamo la testa come la Tatcher 👁️
Credo che Fabbri nel tentativo di sorprendere e di raccontare una realtà diversa dai luoghi comuni sia partito da basi reali per trarre conclusioni molto discutibili; è indubbio che la PAX AMERICANA abbia consentito ali paesi nella sfera d'influenza USA di progredire economicamente ma solo perché gli Stati Uniti sono stati i primi beneficiari: gli enormi investimenti del piano Marshall con cui è stato ricostruito un continente, hanno stabilito il primato americano come potenza egemone perché ricca economicamente; con la gloria e la potenza non si comprano i carri armati né si mantiene la superiorità tecnologica ; un appunto sui giovani violenti che in America e in Russia sono usati per fare la guerra ... la storia insegna che la prima guerra mondiale fu decisa da regimi vetusti (raccontati magnificamente da Musil nell'uomo senza qualità) e la seconda fu provocata proprio dall'incubo della miseria (crisi del 29) .. Fabbri mi hai deluso.
@@ultimodeipadani8989 mi chiedo se ha seguito quanto Fabbri ha detto: la Russia e gli Stati Uniti guardano noi paesi "economicisti" con un certo sorrisetto di commiserazione perché le grandi potenze sono considerate tali solo per il loro stato di potenza militare ma sono annientate dal punto di vista economico per l'immenso deficit commerciale che le caratterizza ... significa concepire il mondo suddiviso in confini come gli anziani al potere, quali Trump, ancora lo pensano, aderendo alle idee della maggioranza degli anziani che li votano; il mondo in realtà si evolve verso macro aree sempre più estese tanto che avrebbe senso iniziare a parlare del governo globale anziché di stati litigiosi che si fanno la guerra quasi fossimo nell'Italia dei ducati; la padania produttiva si è spostata in estremo oriente che è diventato la padania del mondo; affermare che siamo sotto l'egemonia americana è come affermare che il mercato non abbia posto gli usa sotto il controllo della Cina a cui è sufficiente ridurre, per esempio, la produzione dell'acciaio di uno 0, per mandare tutto il nostro bel mondo dorato di allocchi ingenui in recessione ...
Anch'io tendo a pensare che così siamo un po' troppo nel giudizio e poco nel dettaglio , ci sto anche a pensare che la gloria sia un driver fondamentale, ma la si persegue con successi sul terreno che devono conferirmi vantaggi, vantaggi in grado magari dibfarmi tirare ancora i dadi o capaci di farmi mantenere le.mie posizioni aumentando la differenza tra me e gli altri "giocatori"... non mi convince tutto per nulla
Ma guarda che nella WWI per farti un esempio l'Italia entrò in guerra anche su pressione dei giovani, che erano molto numerosi a quell'epoca. Poi come spiega nel video, dice che è necessario per fare la guerra in senso stretto, cioè scendere in campo con il fucile, perché gii anziani biologicamente non possono farla.
@@alphacentauri3162 I giovani si infiammano facilmente con la propaganda di maestri indiscussi quali D'Annunzio; le fonti d'informazione ai tempi del primo conflitto modiale, erano poche e cotrollate perchè pochi e schierati erano coloro che leggevano i giornali; la gran massa dei soldati, il surplus demografico, la carne da macello lanciata al massacro per una ragione nemmeno perfettamente chiara ma per la sola aspirazione a compiere il proprio dovere fino all'estremo sacrificio, era strappata al lavoro dei campi, a una vita sempre uguale scandita dalle stagioni, dall'ignoranza e quasi sempre dalla miseria; la società industriale ha talvolta fatto la guerra anche in tempi recenti, con il fine di liberare le stade delle proprie città dalla delinquenza fuori controllo, eliminando gli arrabbiati, i falliti, i ribelli, i discriminati nella giungla indocinese o tra le montagne dell'Asia centrale; per costoro talvolta non è nemmeno necessario imbastire un ideale: si trovano a combattere le guerre gerontocratiche perchè a null'altro sarebbero serviti; e mi viene in mente una canzone degli alpini: "... la meglio gioventù che va sottoterra ..." .
Più che altro vuole riprendersi il ruolo che era dell'impero ottomano, vedi anche l'intervento in Libia (che noi strappano ai turchi nei primi del 900). Erdoğan non ne fa segreto tra l'altro
@@nandobrando4619 non lo metto in dubbio, ma credo che il tutto sia legato a ragioni ben più pratiche che per mero prestigio... come lasciato intendere all'inizio del video da qualcuno X-D
@@Anarcopartenopeo sei il tipico prodotto di un paese economicissimo fuori dalla storia. in pratica hai appena dato ragione a fabbri. non riuscite nemmeno a concepirla una cosa del genere
@@toffonardi7037 mi sembra semplicemente che la scelta dei termini usata sia fuorviante. Poi se hai voglia di pensare e ragionare alla geopolitica come ad una competizione sportiva dove si fanno cose per l'onore e la gloria fai pure eh!
@@Anarcopartenopeo se conosceste un po' il mondo sapreste quanto vivono di merda gli altri popoli e per loro non è nemmeno un grande problema...è che alle cazzate che vi raccontate ci credete veramente, che l' italia sarebbe un paese povero...in realtà è uno dei paesi dove si vive meglio, basta andare in inghilterra per vedere come la gente vive di merda (retaggio imperiale di una low class tenuta soggiogata come sudditi tant'è che non si ribellano mai a niente, basta dirgli che è nell'interesse della nazione) con una qualità della vita infima ma loro non ne fanno minimamente un problema, gli basta il loro gin la loro birra e la convinzione di essere superiori a qualsiasi altro essere vivente sulla faccia della terra che non sia britannico
no, l' economia è un mezzo per il dominio che è il loro vanto principale. parla con qualsiasi americano ti dirà che sono la nazione più potente del mondo (e quando lo dicono non intendono quella che produce più PIL come invece pensate voi)
Dario Fabbri sempre maiuscolo, Alfonso Desiderio ottimo facilitatore che interpreta prontamente eventuali momenti di approfondimento
Chiudete Repubblica ed investite tutto su Limes!
Ti ho scritto un po’ di un un abbraccio
Congratulazioni Dario Fabbri!! E' un'articolo davvero incredibile, le tue analise sono molto lucide e contemporanee.
Complimenti al dott fabbri per questo intervento, e alla redazione di repubblica per questo programma
Grazie
Grazie, sono orgoglioso di avere italiani come lei.
Ho tantissima stima di Dario Fabbri, del suo rigore concettuale, della sua capacità di concatenare in ordine serrato argomentazioni solide, infine della rara chiarezza espositiva che caratterizza i suoi ragionamenti. Ne ho troppa, veramente, per non trattenere un moto di fastidio ogniqualvolta lo sento usare la locuzione "piuttosto che" (e oggi lo ha fatto con "anziché") con valore disgiuntivo (alla stregua di "oppure") laddove andrebbe limitata alla funzione di coordinazione sostitutiva (="invece di"). Sono consapevole di essere eccesivamente pedante nella mia idiosincrasia, e me ne scuso, ma per favore Dario, facci attenzione!
Caspita, hai ragione!😂
ti consiglio di leggert qualcosa sulla "semantica del linguaggio biblico"
Sempre un piacere ascoltarVi
👍👍👍👍👍👍👏👏👏👏👏🌹Dario sempre straordinario
Grandissimo Dario
Se è vero che dietro la retorica economicistica si nasconde la volontà di potenza delle nazioni, scavando più a fondo a mio parere si arriva ad un nocciolo che niente ha a che vedere con concetti di gloria e memoria dei posteri, ma è nudo istinto di sopravvivenza. Proprio perché gli Imperi pensano ed agiscono guardando non all'oggi ma a un domani che si protrae nei secoli, per essi è palese quanto limitato sia diventato ormai il pianeta, per una popolazione umana in rapida crescita e risorse destinate inesorabilmente ad esaurirsi. La volontà di potenza in questo senso è un sentimento certamente presente nelle elite imperiali, ma volto a coprire agli altri, e forse a sé medesimi, una verità cruda e scomoda, che l'umanità è ancora nella sua caverna primordiale, divisa in clan e in lotta per il controllo del fuoco.
La sete di potere è insita nell'animo umano (poi questo dipende dalla personalità individuale di ciascuno di noi). Nei ritrovamenti archeologici non di rado vengono scoperti scheletri di uomini primitivi i cui scheletri sono stati danneggiati da freccie, lance, maceti etc segno che la guerra si è sempre fatta sin dagli albori dell'umanità quando la popolazione mondiale era molto piccola.
I grandi imperi come Babilonese, le città stato Greche, gli Assiri, l'Impero Egizio, i Cartaginesi, i Romani si sono sempre combattuti tra loro non perché la popolazione avesse necessità di più ampi spazi per la sua sopravvivenza ma perché le elites di quegli imperi volevano essere grandi, potenti, volevano essere superiori e dominare i loro pari degli altri imperi.
Oggi che pensiamo di aver fatto molti passi avanti nella nostra cultura, nel nostro pensiero, vediamo ancora guerre nel Mondo. Le frizioni tra est e ovest, vale a dire tra USA e i suoi alleati e Russia e i suoi alleati sono tornate ad accuirsi. USA e Russia si sono entrambe ritirate dal trattato che proibiva la schieramento di missili con testate nucleari a corto e medio raggio in Europa, questo fa si che il pericolo di una guerra atomica sia più probabile di prima. Durante la Guerra Fredda siamo stati diverse volte a un passo dalla distruzione della civiltà umana come la conosciamo oggi. C'è stato un episodio in cui un analista radar Sovietico non diede l'allarme di un attacco nucleare da parte degli USA perché così gli dicevano gli strumenti radar, che evidentemente stavano dando un segnale errato (tra l'altro quel soldato che ci ha salvato la vita ha vissuto in condizioni di miseria senza che nessuno lo abbia mai ringraziato, si chiamava Stanislav Petrov).
Se veramente ci fossimo evoluti avremmo istituito un governo democratico delle nazioni mondiale le cui decisioni sarebbero state prese non in base ai rapporti di forza ma sul diritto internazionale, sui diritti umani, sulla tutela dell'ambiente da lasciare alle generazioni future. Non mi sembra che si stia andando verso questa direzione.
@@markwhitethorn6743 e questo fa venire una riflessione amara: se veramente la religione è così lampante e reale (come vorrebbe far credere una certa vulgata) come mai tutti i popoli del ondo il paradiso lo hanno cercato solo ed esclusivamente in terra e MAI nell' al di là?
@@markwhitethorn6743 petrov sapeva che il sistema automatico sovietica era una cagata pazzesca ma sono convinto che lo sapevano anche i suoi superiori quindi penso che se avesse passato l'informazione non sarebbe successo niente..... se non mettere in imbarazzo i vertici che non credevano al loro stesso sistema..alla fine petrov gli ha fatto un favore ma la cosa venne tenuta nascosta e non fu mai celebrato anzi, venne considerato molto male
Analisi spettacolare
Molte, ovviamente non tutte, delle obiezioni alla tesi di Fabbri, sono talmente povere dal punto di vista cognitivo, logico e culturale, che mi fanno parteggiare per lui nonostante non sia del tutto daccordo con il suo pensiero.
In memoria di Enrico Mattei
Fabbri grandioso, cosmico
Video molto interessante!
Fabbri Caput Mundi :)
Ogni volta che dite la percentuale di merci che viaggia via mare, il numero e' diverso. E non ho mai sentito una fonte. Non credo sia malafede, perche' credo che il fatto in se' sia innegabile. Pero' basterebbe dire "la stragrande maggioranza delle merci". Sono quei piccoli dettagli che servono ad apparire come persone serie...
se sono così scarsi dal punto di vista industriale non capisco perchè primeggiamo nel campo degli armamenti e della tecnologia ... sono pur sempre comparti industriali. O si riferisce all'industria di consumo (auto, piuttosto che elettrodomestici)? grazie
Sì penso si riferisca ai beni di consumo
D'accordo, condivisibile,alternative sensate ?
Il petrolio non formula chimica già questo ci deve far riflettere ,in effetti è una comodità i paesi che ne possiedono in gran quantità non esercitano un potere è un'esagerazione che senza dubbio ipoteticamente provocano guerra. L'Italia ha commesso l'errore di dedicare in termini percentuali maggioritari all'approvigionamento di risorse petrolifere abbandonando l'idroelettrico .
Strano pensare di fare una guerra (perdere uomini, tempo e materiale)... per un desiderio di gloria! Sembra molto più logico fare una guerra per ottenere in cambio qualcosa di concreto come ad esempio le materie prime necessarie alla propria economia.
Ho seguito con una certa difficoltà questa intervista in quanto digiuno della materia. Ma interessantissima. Sull'Arabia Saudita mi sono chiesto una semplice cosa: il petrolio appartiene in sostanza a poche famiglie, ricchissime; ma non dovrebbe appartenere a tutto il popolo saudita? E in che modo pochi sono entrati in possesso di un bene (petrolio) di tutti gli abitanti? Come mantengono il loro privilegio?
Ottima rivista e alti contenuti che nessuna altra rivista italiana ha. Peccato solo che abbiano un servizio al cliente molto scarso. Mandata un email esprimendo l'interesse di volermi abbonare. Email mandata più di un mese fa, ancora nessuna risposta... peccato, basterebbe così poco e avrebbero avuto un abbonato in più
sia nel caso degli usa che de la francia non ha parlato di moneta gli usa staranni in piedi fino a quando possono chiudere ed aprire la trasferenza di denaro tra uno stato all´altro e la francia fino che geopoliticamente stampa la monete di gran parte degli stati africani
entrambi concetti sbagliati: come sempre dice fabbri l'America non è potente PERCHE' ha il dollaro ma il dollaro è la moneta principale id scambio perchè è la moneta dell'egemone globale. sul franco africano pi stendiamo un velo pietoso, è una cavolate che si possono bere solo gli elettori di di battista e della meloni
The war is not meant to be won, it is meant to be continuous. George Orwell
L'unico motivo per cui si fanno le guerre, è perchè qualcuno ne trae osceni profitti.
Esattamente. Sono TECNICAMENTE apparenti in quanto materiale per conservare il dominio dell' ego di qualcuno con la connivenza culturale di coloro che vi partecipano, consapevolmente o no di tale connivenza.
secondo me non e' possibile separare piu' di tanto ricchezza e potere. Il petrolio e' strategico perche qualunque potenza mondiale o regionale ne ha bisogno per muovere l'esercito e per l'industria. Nelle due guerre mondiali e' stato oggetto di contesa perche' senza petrolio non e' possibile imporsi sugli altri. Quando nello sforzo di dominare il mondo si spendono troppi soldi (vedi USA) inizia un declino economico che presto o tardi porta al declino egemonico. In quanto alle oligarchie che realmente comandano non si pongono certo il problema della gloria anzi fanno di tutto per rimanere in ombra.
Quello che Dario Fabbri ha detto è la sacrosanta verità, non sempre le guerre si fanno per interessi economici, anzi..., molto spesso le si fa per sete di potere. La guerra in Siria non è stata fatta per il petrolio o il gas, che per quanto presente non è in quantità tale da giustificare una guerra, ma piuttosto per togliere alla Russia 2 importanti basi militari nel Mediterraneo. Altre potenze regionali come Iran da una parte e Arabia Saudita dall'altra hanno finanziato, armato, addestrato gruppi terroristi proprio per affermare il loro dominio e la loro forza.
La guerra in Ucraina è stata fatta dalla Russia perché non vuole perdere una regione che storicamente apparteneva alla sua sfera di influenza e che al contempo funge da cuscinetto tra i paesi della NATO e i sui confini.
@@markwhitethorn6743 per sete di potere o per mantenerlo
credere che ci siano dei grandi vecchi dietro a tutto che muovono i fili è la più grande minchiata a cui si possa credere...se così fosse, la soluzione sarebbe facilissima, entri nella stanza dove sono i vecchi e li fai fuori tutti, ecco perchè nella storia non sono mai esistiti i grandi vecchi perchè sarebbero durati5 minuti,. Ma poi c'è la narrazione, religiosa pura o religiosa laica (come è il caso del complottiamo) per tenere buono il popolino ad accettare la situazione presente, o come castigo divino in attesa della ricompensa dopo la morte oppure come immobilismo perchè appunto tanto ci sono sempre quei 4 ebrei che dominano il mondo e quindi è inutile fare qualsiasi cosa perchè tanto loro saranno sempre più potenti
Questo assioma per cui la natura positiva o negativa della propria economia è data dalla propria bilancia commerciale è semplicemente sbagliato sotto molti punti di vista.
È sbagliato sotto tutti i punti di vista. Una grande potenza è sempre un importatore: le importazioni servono a legare a se le economie dei paesi satelliti che fungono da subfornitori. La classe dirigente italiana, tutta di formazione economicista, non a caso punta tutto sulle esportazioni proprio perché è stata formata esattamente per mantenere l'Italia in condizioni di subalternità.
@@randast11 quindi vorresti importare tutto?^? ahahahah come il Venezuela che lo faceva perchè tanto "avevano il petrolio" e guarda come sono finiti
@@toffonardi7037Nei periodi migliori della sua storia l'Italia ha sempre importato tutto. I Romani importavano tutto, i Veneziani e i Genovesi idem. Esattamente come hanno fatto gli Inglesi prima e gli Americani poi. Il centro importa, la periferia esporta. Oggi ci hanno trasformato in un paese fabbrica, una succursale della Germania, una Cina di lusso mettiamola così.
@@randast11 beh certo me lei mi ha citato degli imperi, grandi o piccoli. Ricordate cosa e’ successo quasi 80 anni fa? Ve lo dimenticate sempre eh? Ma doprattutto c’e’ una data che avete cancellato dalla
Memoria che invece dovreste ripeterla dalla
Mattina alla sera perche’ e’ il motivo per cui siamo e saremo in questa situazione per i prossimi 2 secoli minimo: 11 dicembre 1941. Comunque non vi vedo a prendervi responsabilita’ quindi credo che vi vada bene cosi’. Avere una strategia significa faticare e vedo che l italiano mediamente cerca sempre di ottenere il massimo facendo il minimo cercando di vivere alle spalle degli altri, esattamente il contrario che fanno i paesi “attivi”
@@toffonardi7037 Ma che c'entra, scusi? Io ho citato degli elementi a conferma di quanto espresso dal primo commentatore. Ci hanno fatto una testa così con il dogma dell'avanzo commerciale, quando la prosperità di un paese è legata alle importazioni, non alle esportazioni. Perché la cucina italiana è così ricca? Perché siamo stati importatori per millenni: il grano viene dall'Asia, il riso dall'Africa, il vino dal Caucaso, il pomodoro dalle Americhe, etc etc.
Le guerre non si fanno per motivi economici ma per la gloria e la voglia di passare alla Storia? Ma davvero? Che io sappia la Thatcher è morta: Barbero racconta che le sue ultime parole furono "don't cry for me Argentina". L'Italia vive bene sotto l'ombrello protettivo dell'America anzi in Italia si vive meglio che nelle super potenze perché siamo più sereni, esenti da guerre e concentrati solo sul nostro benessere? Guaglio' decidetevi: o stiamo per essere inghiottiti da caos landia oppure siamo nel paradiso terrestre, o una cosa o l'altra, se no perdiamo la testa come la Tatcher 👁️
la cina adeso eta medio è 36.5maschio e 38.4 femina.qundi anziani?
1. età media o mediana?
2. la guerra la fanno i ventenni, non gli uomini di 36,5 anni
Credo che Fabbri nel tentativo di sorprendere e di raccontare una realtà diversa dai luoghi comuni sia partito da basi reali per trarre conclusioni molto discutibili; è indubbio che la PAX AMERICANA abbia consentito ali paesi nella sfera d'influenza USA di progredire economicamente ma solo perché gli Stati Uniti sono stati i primi beneficiari: gli enormi investimenti del piano Marshall con cui è stato ricostruito un continente, hanno stabilito il primato americano come potenza egemone perché ricca economicamente; con la gloria e la potenza non si comprano i carri armati né si mantiene la superiorità tecnologica ; un appunto sui giovani violenti che in America e in Russia sono usati per fare la guerra ... la storia insegna che la prima guerra mondiale fu decisa da regimi vetusti (raccontati magnificamente da Musil nell'uomo senza qualità) e la seconda fu provocata proprio dall'incubo della miseria (crisi del 29) .. Fabbri mi hai deluso.
Ma nessuno sta dicendo che la ricchezza non sia importante, si sta dicendo che questa sia uno strumento, non un fine.
@@ultimodeipadani8989 mi chiedo se ha seguito quanto Fabbri ha detto: la Russia e gli Stati Uniti guardano noi paesi "economicisti" con un certo sorrisetto di commiserazione perché le grandi potenze sono considerate tali solo per il loro stato di potenza militare ma sono annientate dal punto di vista economico per l'immenso deficit commerciale che le caratterizza ... significa concepire il mondo suddiviso in confini come gli anziani al potere, quali Trump, ancora lo pensano, aderendo alle idee della maggioranza degli anziani che li votano; il mondo in realtà si evolve verso macro aree sempre più estese tanto che avrebbe senso iniziare a parlare del governo globale anziché di stati litigiosi che si fanno la guerra quasi fossimo nell'Italia dei ducati; la padania produttiva si è spostata in estremo oriente che è diventato la padania del mondo; affermare che siamo sotto l'egemonia americana è come affermare che il mercato non abbia posto gli usa sotto il controllo della Cina a cui è sufficiente ridurre, per esempio, la produzione dell'acciaio di uno 0, per mandare tutto il nostro bel mondo dorato di allocchi ingenui in recessione ...
Anch'io tendo a pensare che così siamo un po' troppo nel giudizio e poco nel dettaglio , ci sto anche a pensare che la gloria sia un driver fondamentale, ma la si persegue con successi sul terreno che devono conferirmi vantaggi, vantaggi in grado magari dibfarmi tirare ancora i dadi o capaci di farmi mantenere le.mie posizioni aumentando la differenza tra me e gli altri "giocatori"... non mi convince tutto per nulla
Ma guarda che nella WWI per farti un esempio l'Italia entrò in guerra anche su pressione dei giovani, che erano molto numerosi a quell'epoca.
Poi come spiega nel video, dice che è necessario per fare la guerra in senso stretto, cioè scendere in campo con il fucile, perché gii anziani biologicamente non possono farla.
@@alphacentauri3162 I giovani si infiammano facilmente con la propaganda di maestri indiscussi quali D'Annunzio; le fonti d'informazione ai tempi del primo conflitto modiale, erano poche e cotrollate perchè pochi e schierati erano coloro che leggevano i giornali; la gran massa dei soldati, il surplus demografico, la carne da macello lanciata al massacro per una ragione nemmeno perfettamente chiara ma per la sola aspirazione a compiere il proprio dovere fino all'estremo sacrificio, era strappata al lavoro dei campi, a una vita sempre uguale scandita dalle stagioni, dall'ignoranza e quasi sempre dalla miseria; la società industriale ha talvolta fatto la guerra anche in tempi recenti, con il fine di liberare le stade delle proprie città dalla delinquenza fuori controllo, eliminando gli arrabbiati, i falliti, i ribelli, i discriminati nella giungla indocinese o tra le montagne dell'Asia centrale; per costoro talvolta non è nemmeno necessario imbastire un ideale: si trovano a combattere le guerre gerontocratiche perchè a null'altro sarebbero serviti; e mi viene in mente una canzone degli alpini: "... la meglio gioventù che va sottoterra ..." .
11:40
Quindi la Turchia in Siria c'è entrata perchè vuole un posto nella storia? Ma seriamente?
Più che altro vuole riprendersi il ruolo che era dell'impero ottomano, vedi anche l'intervento in Libia (che noi strappano ai turchi nei primi del 900). Erdoğan non ne fa segreto tra l'altro
@@nandobrando4619 non lo metto in dubbio, ma credo che il tutto sia legato a ragioni ben più pratiche che per mero prestigio... come lasciato intendere all'inizio del video da qualcuno X-D
@@Anarcopartenopeo sei il tipico prodotto di un paese economicissimo fuori dalla storia. in pratica hai appena dato ragione a fabbri. non riuscite nemmeno a concepirla una cosa del genere
@@toffonardi7037 mi sembra semplicemente che la scelta dei termini usata sia fuorviante. Poi se hai voglia di pensare e ragionare alla geopolitica come ad una competizione sportiva dove si fanno cose per l'onore e la gloria fai pure eh!
@@Anarcopartenopeo se conosceste un po' il mondo sapreste quanto vivono di merda gli altri popoli e per loro non è nemmeno un grande problema...è che alle cazzate che vi raccontate ci credete veramente, che l' italia sarebbe un paese povero...in realtà è uno dei paesi dove si vive meglio, basta andare in inghilterra per vedere come la gente vive di merda (retaggio imperiale di una low class tenuta soggiogata come sudditi tant'è che non si ribellano mai a niente, basta dirgli che è nell'interesse della nazione) con una qualità della vita infima ma loro non ne fanno minimamente un problema, gli basta il loro gin la loro birra e la convinzione di essere superiori a qualsiasi altro essere vivente sulla faccia della terra che non sia britannico
Nota bene : traduci ECONOMIA con IDEOLOGIA ed eventualmente (sebbene solo "democristianamente") anche con religione
Eh?
Cosa vuol dire che gli USA non vivono di economia?
no, l' economia è un mezzo per il dominio che è il loro vanto principale. parla con qualsiasi americano ti dirà che sono la nazione più potente del mondo (e quando lo dicono non intendono quella che produce più PIL come invece pensate voi)
chi vive di sovranità vive di emme
bagno di realtà
quello si ,quello no ,ma quante cazzate tanti anni di studio e soldi spesi per non capire una cippa