La storia, in modo analitico, cosa che Fabbri a fatto poco e infatti non ha visione. Fa quasi pena, dice una serie di cose banalissime per chi ha fatto un po di questi studi, in più non ha visione geopolitica prospettica. Usa paradigmi ottocenteschi. Questa cosa dell'America tedesca, forse per te sembra superlativa, ma ti assicuro che è una banalità. Ti consiglio una lettura interessante: lehman trilogy di Massini.
@@ernesto7368 Veramente mi sembra che parli sempre dati alla mano... E perché non dovrebbe essere vera questa cosa dell'America tedesca...? Vai a vederti i censimenti, che sono graficamente mostrati anche nella carta di Limes, del Midwest. Sono effettivamente la maggioranza relativa di tutti gli Usa, e in certe parti anche assoluta.
@@lorenzocoloni Infatti nessuno dice che non sia vero che colonizzazione delle pianure centrali degli usa sia stata fatta in prevalenza da tedeschi o scandinavi. Io ho solo detto a menù ombrè che era una banalità arcinota per chi conosce un minimo la storia e non una cosa esoterica. per il Texas vedi l'altro commento.
Complimenti per queste interviste veramente interessanti e chiarificatrici della situazione internazionale. Sarebbe bello se "Mappa mundi" si staccasse dal canale di "Repubblica" per formarne uno a se stante. Saluti.
Fabbri dice sempre cose molto interessanti, ma ho l'impressione che sovente tratti concetti e locuzioni con l'accetta, soprattutto quando si parla di etnie e di storia. Da studioso del tema nel nazionalismo moderno, penso che uno debba andare coi piedi di piombo quando usa il concetto di "ceppo" nello spiegare le ascendenze culturali e la weltanschauung di certi gruppi umani. Ad esempio, quando dice che gli USA sono un paese "germanico" e non "anglo-sassone" "nel suo approccio alla politica" dovrebbe assolutamente chiarire che cosa intende. Esiste un approccio "germanico" alla politica? E in che modo differisce da quello "anglo-sassone"? Io ho vissuto e studiato anni ed anni negli USA ma questa grande differenza tra "anglos" puri e German-Americans (supposto che essi si pensino così, come lui giustamente sembra sottintendere dicendo che i German Americans si ritengono i "quintessential Americans") non l'ho vista. Per quanto ne so io lo scontro, se così si può definire, tra Anglos e German Americans non ci fu, nel senso che la linea discriminante nell'America ottocentesca era, almeno tra i "bianchi," tra protestanti e cattolici. Fra questi ultimi, furono poi gli irlandesi ad essere oggetto di feroci discriminazioni, al punto che se la "whiteness" degli irlandesi fu messa più volte in discussione, ciò non accadde mai con i tedeschi cattolici. In realtà i tedeschi si assimilarono parecchio alla cultura americana per ragioni varie che qua non si possono dire, ma che vertono sostanzialmente sulla comune visione protestante e sul vissuto politico di molti che immigrarono negli USA fra il 1830 e il 1880. L' "incontro-scontro" coi Latinos è senz'altro qualcosa di molto più destabilizzante, che coinvolge razza, lingua, e religione. Quanto poi alla storia dei cowboys, è vero che sono di origine prettamente ispano-messicana, ma da qui a dire che ai coloni inglesi e scoto-irlandesi in Texas la coltivazione e l'allevamento facessero tanto schifo è una grande iperbole. I cowboys neri ci furono, ma furono l'eccezione che conferma la regola. Quanto a "The Invention of Tradition" di Hobsbawm, è un libro che è stato fortemente criticato per alcune forzature, visto che nelle culture vale il principio di Lavoisier: nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. In questo senso, penso sia molto più utile riferirsi ai lavori di Anderson, Smith, e Gellner per capire la rielaborazione della tradizione, altrimenti si vive di iperboli, che vanno bene nella pubblicistica ma non nell'analisi specialistica e nella storia delle culture politiche. Se poi proprio vogliamo leggere un bel lavoro sulla mitopoiesi del West, io penso che il lavoro migliore che spiega lo iato tra mito e realtà sia "The Legacy of Conquest" di Patricia Limerick (1987).
carissimo Fabbri, mi potrebbe dire perchè in Cile l'arteria principale del traffico della capitale Santiago si chiama "Amerigo VespuCCIO e non Vespucci" ? grazie
Grande come sempre, Dario non solo per la tua preparazione nella geopolitica, ma sono addirittura rapito quando scendi nel campo della antropogeografia (passami il termine, ma è tanto per spiegarmi). Vorrei farti mille domande, ma la vera domanda è : prima o poi, scriverai il sequel di Gomorra??? Ciao da un tuo grande fan.
Tanto per cominciare,i Media..i giornali dovrebbero essere intervistati dal popolo prima che gli fosse dato il potere unico di arrangiare la comprensione e scelta dei fatti da analizzare per noi. Osservazione: Perché i fatti positivi non sono mai considerati come un incentivo a migliorare le cose e Incoraggiati per migliorare le cose.. ma sempre si focalizzano su i rimedi,il damage control, la mitigazione degli errori, la diminuzione degli aspetti negativi,... (..ho un’altra attacco di mal di stomaco, giusto menzionando queste “frasi fatte”da questi Cervelloni.)..O producano miglioramenti O non hanno ragione di esistere. Politici, Strutture,Enti Sociali,.. che riguardano la Salute Generale della società. Senza la dignità del lavoro, l’autonomia di sfamare la propria famiglia, la casa, leggi uguali (implementate) per tutti, tasse minime,e giustificate dal popolo e non dai politici ,per coprire i loro misfatti... basta con i cerotti a lungo termine e le medicazioni con effetti collaterali .. peggiori della malattia iniziale.. soluzioni tangibili o cambiamo i dottori...o riceviamo evidenze di sollievo, verso un benessere tangibile,o, sostituire i rimedi e quelli che li offrono . Prima aggiustare l’economia, che, senza quella(di nuovo:lavoro dignità, casa,il pane,leggi e ambiente..in questo ordine..)nessun’altra cosa può essere implementata,realizzata,raggiunta.Poi ci occuperemo dei prossimi traguardi, restauri,i dettagli sociali.. perché ammettiamolo.. non si pensa bene con la pancia vuota.. e i figli senza futuro, e la mancanza di un guadagnato riposo da un giorno di duro lavoro! ..( se sei fortunato di averlo) Grazie Byoblu per lo sforzo verso il meglio!
Ho vissuto in Messico per un po'. Quello che dice Fabbri è tutto vero. Non credevo possibile che Cristoforo Colombo (come anche Amerigo Vespucci) fosse creduto Spagnolo, però è così . Devo inoltre aggiungere che i messicani si percepiscono incredibilmente superiori rispetto a quello che sono in realtà: tutti credono che la loro storia sia superiore a quella europea, questa affermazione ridicola per qualcuno che studi un poco mi faceva imbestialire. Credono di vivere in un posto con gli standard Europei (per loro più bassi di quelli statunitensi) quando poi non hanno le infrastrutture basilari.
io anche vivo in Messico si è vero quello che dici mi permetto di aggiungere parere personale che ho girato varie parti del mondo indonesia,kosovo,bolivia(un posto speciale) ma non ho mai visto nessuno peggio dei messicani non sono bonacciotti come a volte li dipingono con i mariacci. Sono spesso arroganti, razzisti,violenti e in generale quasi tutti se riescono sono pronti a fregarsi l'un l'altro.è veramente difficile trovare qualcuno di onesto che non ti dica bugie, è brutto dirlo ma mi sento di dire che le condizioni in cui si trovano sono tre virgolette quello che si meritano, vedendo il popolo medio come si comporta.
Nós brasileiro somos gratos a Deus pelos princípios judeo-Cristão que herdamos , embora muitos politicos usem a cultura judeo-Cristã como instrumento de manipulação politica... Permanecemos gratos apesar disso!
Não, simplesmente os brasileiros ( em grande maioria) são ignorantes , sofrem de um grave complexo de inferioridade e vira-latismo. Não saberiam nem distinguir a diferença entre o judaísmo e o cristianismo. As raízes do Brasil são católicas europeias , greco-romanas. A aderência ao judaísmo é o resultado da sociedade brasileira influênciada pelas setas evangélicas e neopentecostais de matriz norte-americana.
Il fatto che legato ad un gruppo etnico c'è una cultura relativa e quindi necessariamente cambierà la visione e lo sviluppo del paese a seconda che domini una o l'altra etnia...
Tutto interessante , ma ... non capisco perché Non date più spazio alle cartine topografiche , mentre state dialogando , in modo che le persone riescano a seguirvi con cognizione di causa ... GRAZIE
Trump a vinto perché ha promesso di produrre in economia che avrebbe migliorato le finance di tutti i cittadini Americani, di migliorare l’economia Americana che stava andando alla deriva per “quasi” tutti. Obama affermo molte volte che l’economia non sarebbe potuta ritornare mai più ai livelli di successo degli anni precedenti.. in tre(3) anni è di nuovo la migliore di tutti i tempi.. in tutti i settori! Sveglia Italia! ..Poi questo arcaico ( mi fa venire il mal di stomaco..) approccio a verso tutte le discussioni e asserzioni circa i problemi del mondo, basate sulle razze, l’appartenenza a i gruppi storici,sociali,..quelli con tendenze come i Cowboy,i Germanici,..di estrazione Britanniche.. le Crociate, gli “assi”,le “guerre fredde”... tutte cose vere soltanto in piccola parte e nella misura in cui focalizziamo la Maggior Parte della nostra ATTENZIONE ! (vedi Quantum Teorie). I Media devono vendere e giustificare la loro presenza attraverso la divulgazione di “PAURE”che non sono MAI seguite da SOLUZIONI e, pretendono sempre di non favorire nessuno ,lasciando lo “Status-Quo”(scusate il latino) e apparendo cosi di essere i. Guardiani (legittimi e virtuosi !) delle Galassie .. passate e a venire. “In Primis”, tanto per cominciare,..
Ho qualche difficoltá a comprendere le ragioni di questo commentatore. Non so che davvero conosce i problemi esistenti alla frontiera dei due Paesi. I messicani vanno normalmente negli Stati Uniti, una volta ottenuto il visto. E gli statunitensi vanno normalmente in Messico, senza visto. Il problema che davvero la gente deve capire é che non c'é rifiuto da parte degli USA alla immigrazione. Tutto dipende dalla richiesta dei visti legali di immigrazione per lavoro, che gli USA emettono ogni anno in piú di un milione. Ma moltissimi degli emigranti provenienti dal Sud America e dal Messico vogliono passare dall'altra parte in maniera illegale e far perdere le tracce. Perché? La risposta é ovvia. Pensateci bene.
Hai perfettamente ragione. Quello che preoccupa gli americani è di dover dare assistenza sociale a chi arriva. Se arrivano con assicurazione medica vanno in USA facilmente. Attualmente il problema principale sono immigrati in Messico arrivati da stati terzi come Haiti che si sono ammassati alla frontiera e non possono o non vogliono rimanere in Messico.
Il mito della frontiera e del cowboy inventato in Texas con film del dopoguerra, mentre in realtà era stata società comunitaria principalmente tedesca con solo gli inservienti ispanici a pascolare le mandrie.....vabbè
Questo tizio è veramente ignorante continua a parlare di americani britannici o tedeschi. Per il Texas è una tesi particolarmente impropria. La prevalenza tedesca degli USA è vera certamente per l'area delle pianure centrali ma il Texas è l'esempio meno fortunato. Il Texas è pura espansione degli americani americani.
Egregio Signore, senza polemica, vorrei dire la mia, a proposito delle distinzioni che fa Fabbri. Premesso che Fabbri ha vissuto in America e quindi conosce quella realta' molto bene, lui parla di americani di ceppo germanico o ceppo anglosassone, cosi come ci sono altri ceppi di originr europea, tra cui noi italiani, Gli "americani americani" non esistono, semmai lo erano le popolazioni autoctone, per intenderci quelli che chiamiamo "indiani d"america" Poi si puo' discutere su chi ha prevalso su chi, ma questo e' un altro film.
@@renatogiardino5218 Egregio Signore, non intendevo fare affatto polemica. I toni un po' forti sono discutibili ma sulla rete si usa così, idem le inevitabili semplificazioni. Per americani americani intendevo non i nativi ma quelli ormai naturalizzati nelle 13 colonie primogenie degli USA e da quella popolazione ha avuto esito la colonizzazione del Texas. Diversamente dall'area delle pianure centrali in prevalenza colonizzata da popolazioni di origine prevalentemente germanica o scandinava. Ribadisco la mia opinione su questo tizio che ritengo assolutamente ignorante di analisi storica, elemento indispensabile per la geopolitica. Il fatto che abbia vissuto in USA è al massimo garanzia che conosca la lingua e i costumi attuali.
@@ernesto7368 La colonizzazione dei Texas non è arrivata dagli abitanti delle 13 colonie... Fino alla sulla indipendenza nel 1835 era messicano...poi venne favorita la colonizzazione proprio dei nuovi arrivati tedeschi, che infatti nei nord est hanno ancora una consolidata presenza.
@@lorenzocoloni Mentre la colonizzazione delle pianure centrali degli stati uniti è notizia arcinota e non degna di particolari studi, l'esempio del Texas è invece improprio, in quanto è uno degli stati soggetto alla colonizzazione dei "residenti" delle 13 colonie primigenie degli usa che io ho chiamato "americani americani". Non intendendo per questi ovviamente i nativi. La colonizzazione del Texas da parte di "americani" non di origine tedesca ma delle 13 colonie è iniziata molto presto, già quando il Texas era ancora "messicano" a differenza degli stati delle pianure centrali, dal Wisconsin verso ovest per capirci, che invece è successiva di qualche decennio ed è appunto appannaggio di tedeschi o scandinavi.
@@ernesto7368 Per rispondere a questo commento ti rimando all'altra risposta, e aggiungo che non importa tanto la storia, quanto l'autocertificazione con uno dei ceppi. E nel nordest del Texas appunto c'è una rilevante minoranza di ceppo germanico.
Più ascolto Dario Fabbri più si fa spazio in me la consapevolezza che la nostra classe politica e dirigente è irrimediabilmente inetta
Dario Fabbri é sempre esaustivo, lo sentirei per ore !
Ottimo Dario Fabbri come sempre
Rubrica molto bella, peccato non avere un canale apposta per questo spettacolo.
Cosa devo studiare per saperne tanto quanto Dario Fabbri? È veramente preparatissimo!
Devi alimentare la tua curiosità tutti i giorni. Un grande vantaggio è conoscere altre lingue ti consente di comprendere altri punti di vista .
La storia, in modo analitico, cosa che Fabbri a fatto poco e infatti non ha visione. Fa quasi pena, dice una serie di cose banalissime per chi ha fatto un po di questi studi, in più non ha visione geopolitica prospettica. Usa paradigmi ottocenteschi. Questa cosa dell'America tedesca, forse per te sembra superlativa, ma ti assicuro che è una banalità. Ti consiglio una lettura interessante: lehman trilogy di Massini.
@@davidgallo7460 n
@@ernesto7368 Veramente mi sembra che parli sempre dati alla mano...
E perché non dovrebbe essere vera questa cosa dell'America tedesca...? Vai a vederti i censimenti, che sono graficamente mostrati anche nella carta di Limes, del Midwest. Sono effettivamente la maggioranza relativa di tutti gli Usa, e in certe parti anche assoluta.
@@lorenzocoloni Infatti nessuno dice che non sia vero che colonizzazione delle pianure centrali degli usa sia stata fatta in prevalenza da tedeschi o scandinavi. Io ho solo detto a menù ombrè che era una banalità arcinota per chi conosce un minimo la storia e non una cosa esoterica. per il Texas vedi l'altro commento.
È sempre un piacere culturale ascoltare queste lezioni di storia contemporanea
Complimenti per queste interviste veramente interessanti e chiarificatrici della situazione internazionale. Sarebbe bello se "Mappa mundi" si staccasse dal canale di "Repubblica" per formarne uno a se stante. Saluti.
Mi sa che ti hanno preso alla lettera
Una persona preparatissima, colta e intelligente che poi usa "piuttosto che" in funzione disgiuntiva.
L'ho notato pure io, un ossimoro con la sia indubbia cultura.
Dario Fabbri: una boccata di ossigeno per il cervello... ogni tanto ci vuole
Fenomenale Fabbri.
F E N O M E N A L E ! ! !
se per sentire fabbri mi tocca vedere repubblica tv e va beh,
Grande fabbri
Grande Dario fabbri grandissimo
Vero
Fabbri dice sempre cose molto interessanti, ma ho l'impressione che sovente tratti concetti e locuzioni con l'accetta, soprattutto quando si parla di etnie e di storia. Da studioso del tema nel nazionalismo moderno, penso che uno debba andare coi piedi di piombo quando usa il concetto di "ceppo" nello spiegare le ascendenze culturali e la weltanschauung di certi gruppi umani. Ad esempio, quando dice che gli USA sono un paese "germanico" e non "anglo-sassone" "nel suo approccio alla politica" dovrebbe assolutamente chiarire che cosa intende. Esiste un approccio "germanico" alla politica? E in che modo differisce da quello "anglo-sassone"? Io ho vissuto e studiato anni ed anni negli USA ma questa grande differenza tra "anglos" puri e German-Americans (supposto che essi si pensino così, come lui giustamente sembra sottintendere dicendo che i German Americans si ritengono i "quintessential Americans") non l'ho vista. Per quanto ne so io lo scontro, se così si può definire, tra Anglos e German Americans non ci fu, nel senso che la linea discriminante nell'America ottocentesca era, almeno tra i "bianchi," tra protestanti e cattolici. Fra questi ultimi, furono poi gli irlandesi ad essere oggetto di feroci discriminazioni, al punto che se la "whiteness" degli irlandesi fu messa più volte in discussione, ciò non accadde mai con i tedeschi cattolici. In realtà i tedeschi si assimilarono parecchio alla cultura americana per ragioni varie che qua non si possono dire, ma che vertono sostanzialmente sulla comune visione protestante e sul vissuto politico di molti che immigrarono negli USA fra il 1830 e il 1880. L' "incontro-scontro" coi Latinos è senz'altro qualcosa di molto più destabilizzante, che coinvolge razza, lingua, e religione. Quanto poi alla storia dei cowboys, è vero che sono di origine prettamente ispano-messicana, ma da qui a dire che ai coloni inglesi e scoto-irlandesi in Texas la coltivazione e l'allevamento facessero tanto schifo è una grande iperbole. I cowboys neri ci furono, ma furono l'eccezione che conferma la regola. Quanto a "The Invention of Tradition" di Hobsbawm, è un libro che è stato fortemente criticato per alcune forzature, visto che nelle culture vale il principio di Lavoisier: nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. In questo senso, penso sia molto più utile riferirsi ai lavori di Anderson, Smith, e Gellner per capire la rielaborazione della tradizione, altrimenti si vive di iperboli, che vanno bene nella pubblicistica ma non nell'analisi specialistica e nella storia delle culture politiche. Se poi proprio vogliamo leggere un bel lavoro sulla mitopoiesi del West, io penso che il lavoro migliore che spiega lo iato tra mito e realtà sia "The Legacy of Conquest" di Patricia Limerick (1987).
Grazie dei ricchi consigli.
carissimo Fabbri, mi potrebbe dire perchè in Cile l'arteria principale del traffico della capitale Santiago si chiama "Amerigo VespuCCIO e non Vespucci" ? grazie
Grande come sempre, Dario non solo per la tua preparazione nella geopolitica, ma sono addirittura rapito quando scendi nel campo della antropogeografia (passami il termine, ma è tanto per spiegarmi). Vorrei farti mille domande, ma la vera domanda è : prima o poi, scriverai il sequel di Gomorra??? Ciao da un tuo grande fan.
Limes che parla di Limes, complimenti per l'ampio spettro di opinioni!
Scusa se ti faccio questa domanda così bruciante, inattesa, come un fulmine a ciel sereno: ma che cazzo stai a di'?
Tanto per cominciare,i Media..i giornali dovrebbero essere intervistati dal popolo prima che gli fosse dato il potere unico di arrangiare la comprensione e scelta dei fatti da analizzare per noi. Osservazione: Perché i fatti positivi non sono mai considerati come un incentivo a migliorare le cose e Incoraggiati per migliorare le cose.. ma sempre si focalizzano su i rimedi,il damage control, la mitigazione degli errori, la diminuzione degli aspetti negativi,... (..ho un’altra attacco di mal di stomaco, giusto menzionando queste “frasi fatte”da questi Cervelloni.)..O producano miglioramenti O non hanno ragione di esistere. Politici, Strutture,Enti Sociali,.. che riguardano la Salute Generale della società. Senza la dignità del lavoro, l’autonomia di sfamare la propria famiglia, la casa, leggi uguali (implementate) per tutti, tasse minime,e giustificate dal popolo e non dai politici ,per coprire i loro misfatti... basta con i cerotti a lungo termine e le medicazioni con effetti collaterali .. peggiori della malattia iniziale.. soluzioni tangibili o cambiamo i dottori...o riceviamo evidenze di sollievo, verso un benessere tangibile,o, sostituire i rimedi e quelli che li offrono . Prima aggiustare l’economia, che, senza quella(di nuovo:lavoro dignità, casa,il pane,leggi e ambiente..in questo ordine..)nessun’altra cosa può essere implementata,realizzata,raggiunta.Poi ci occuperemo dei prossimi traguardi, restauri,i dettagli sociali.. perché ammettiamolo.. non si pensa bene con la pancia vuota.. e i figli senza futuro, e la mancanza di un guadagnato riposo da un giorno di duro lavoro! ..( se sei fortunato di averlo) Grazie Byoblu per lo sforzo verso il meglio!
Min.3,40 : credo sia stata detta una inesattezza, lo stato di riferimento è l’IOWA e non l’Ohio
No, è giusto Ohio. anche perché L'Iowa è repubblicano da sempre
Ho vissuto in Messico per un po'. Quello che dice Fabbri è tutto vero. Non credevo possibile che Cristoforo Colombo (come anche Amerigo Vespucci) fosse creduto Spagnolo, però è così . Devo inoltre aggiungere che i messicani si percepiscono incredibilmente superiori rispetto a quello che sono in realtà: tutti credono che la loro storia sia superiore a quella europea, questa affermazione ridicola per qualcuno che studi un poco mi faceva imbestialire. Credono di vivere in un posto con gli standard Europei (per loro più bassi di quelli statunitensi) quando poi non hanno le infrastrutture basilari.
io anche vivo in Messico si è vero quello che dici mi permetto di aggiungere parere personale che ho girato varie parti del mondo indonesia,kosovo,bolivia(un posto speciale) ma non ho mai visto nessuno peggio dei messicani non sono bonacciotti come a volte li dipingono con i mariacci. Sono spesso arroganti, razzisti,violenti e in generale quasi tutti se riescono sono pronti a fregarsi l'un l'altro.è veramente difficile trovare qualcuno di onesto che non ti dica bugie, è brutto dirlo ma mi sento di dire che le condizioni in cui si trovano sono tre virgolette quello che si meritano, vedendo il popolo medio come si comporta.
@@capitano117 mi piacerebbe contattarti per avere altre info
@@lucaspanocuomo8701 se vuoi aris mattia in Facebook cercami
Nós brasileiro somos gratos a Deus pelos princípios judeo-Cristão que herdamos , embora muitos politicos usem a cultura judeo-Cristã como instrumento de manipulação politica... Permanecemos gratos apesar disso!
Não, simplesmente os brasileiros ( em grande maioria) são ignorantes , sofrem de um grave complexo de inferioridade e vira-latismo. Não saberiam nem distinguir a diferença entre o judaísmo e o cristianismo. As raízes do Brasil são católicas europeias , greco-romanas. A aderência ao judaísmo é o resultado da sociedade brasileira influênciada pelas setas evangélicas e neopentecostais de matriz norte-americana.
Il fatto che legato ad un gruppo etnico c'è una cultura relativa e quindi necessariamente cambierà la visione e lo sviluppo del paese a seconda che domini una o l'altra etnia...
Tutto interessante , ma ... non capisco perché Non date più spazio alle cartine topografiche , mentre state dialogando , in modo che le persone riescano a seguirvi con cognizione di causa ... GRAZIE
Trump a vinto perché ha promesso di produrre in economia che avrebbe migliorato le finance di tutti i cittadini Americani, di migliorare l’economia Americana che stava andando alla deriva per “quasi” tutti. Obama affermo molte volte che l’economia non sarebbe potuta ritornare mai più ai livelli di successo degli anni precedenti.. in tre(3) anni è di nuovo la migliore di tutti i tempi.. in tutti i settori! Sveglia Italia! ..Poi questo arcaico ( mi fa venire il mal di stomaco..) approccio a verso tutte le discussioni e asserzioni circa i problemi del mondo, basate sulle razze, l’appartenenza a i gruppi storici,sociali,..quelli con tendenze come i Cowboy,i Germanici,..di estrazione Britanniche.. le Crociate, gli “assi”,le “guerre fredde”... tutte cose vere soltanto in piccola parte e nella misura in cui focalizziamo la Maggior Parte della nostra ATTENZIONE ! (vedi Quantum Teorie). I Media devono vendere e giustificare la loro presenza attraverso la divulgazione di “PAURE”che non sono MAI seguite da SOLUZIONI e, pretendono sempre di non favorire nessuno ,lasciando lo “Status-Quo”(scusate il latino) e apparendo cosi di essere i. Guardiani (legittimi e virtuosi !) delle Galassie .. passate e a venire. “In Primis”, tanto per cominciare,..
Ciao amici,e l'italiano dove lo mettono?anche noi Nel 20/30 abbiamo emigration in America a grande massa.
Quella massa italiana che intendi tu è uno sputo al confronto della massa tedesca anni prima
Non proprio, ita 5%, mentre Germania 14% popolazione attuale
"...piuttosto che..." aaaargh!
edit_però ottimi contenuti, una ammirata goduria pervade.
PENNSYLVANIA, DOC ,,,ERA TEDESCA,
Piace moltissimo in fondo in fondo la condizione vero non lasciar finire di parlare l'ospite non è il massimo ma con dei giganti così è lecito
Ho qualche difficoltá a comprendere le ragioni di questo commentatore. Non so che davvero conosce i problemi esistenti alla frontiera dei due Paesi. I messicani vanno normalmente negli Stati Uniti, una volta ottenuto il visto. E gli statunitensi vanno normalmente in Messico, senza visto. Il problema che davvero la gente deve capire é che non c'é rifiuto da parte degli USA alla immigrazione. Tutto dipende dalla richiesta dei visti legali di immigrazione per lavoro, che gli USA emettono ogni anno in piú di un milione. Ma moltissimi degli emigranti provenienti dal Sud America e dal Messico vogliono passare dall'altra parte in maniera illegale e far perdere le tracce. Perché? La risposta é ovvia. Pensateci bene.
Hai perfettamente ragione. Quello che preoccupa gli americani è di dover dare assistenza sociale a chi arriva. Se arrivano con assicurazione medica vanno in USA facilmente. Attualmente il problema principale sono immigrati in Messico arrivati da stati terzi come Haiti che si sono ammassati alla frontiera e non possono o non vogliono rimanere in Messico.
Dario è un figo ma neppure lui sa che piuttosto che significa invece che, non oppure.
Monocausalità... Descrizione piuttosto semplicistica, IMO
La geopolitica ha questo limite tendenzialmente
Il mito della frontiera e del cowboy inventato in Texas con film del dopoguerra, mentre in realtà era stata società comunitaria principalmente tedesca con solo gli inservienti ispanici a pascolare le mandrie.....vabbè
perche non dite realmente
quale la verita'
su questi signori
Questo tizio è veramente ignorante continua a parlare di americani britannici o tedeschi. Per il Texas è una tesi particolarmente impropria. La prevalenza tedesca degli USA è vera certamente per l'area delle pianure centrali ma il Texas è l'esempio meno fortunato. Il Texas è pura espansione degli americani americani.
Egregio Signore, senza polemica, vorrei dire la mia, a proposito delle distinzioni che fa Fabbri.
Premesso che Fabbri ha vissuto in America e quindi conosce quella realta' molto bene, lui parla di americani di ceppo germanico o ceppo anglosassone, cosi come ci sono altri ceppi di originr europea, tra cui noi italiani,
Gli "americani americani" non esistono, semmai lo erano le popolazioni autoctone, per intenderci quelli che chiamiamo "indiani d"america"
Poi si puo' discutere su chi ha prevalso su chi, ma questo e' un altro film.
@@renatogiardino5218 Egregio Signore, non intendevo fare affatto polemica. I toni un po' forti sono discutibili ma sulla rete si usa così, idem le inevitabili semplificazioni. Per americani americani intendevo non i nativi ma quelli ormai naturalizzati nelle 13 colonie primogenie degli USA e da quella popolazione ha avuto esito la colonizzazione del Texas.
Diversamente dall'area delle pianure centrali in prevalenza colonizzata da popolazioni di origine prevalentemente germanica o scandinava.
Ribadisco la mia opinione su questo tizio che ritengo assolutamente ignorante di analisi storica, elemento indispensabile per la geopolitica.
Il fatto che abbia vissuto in USA è al massimo garanzia che conosca la lingua e i costumi attuali.
@@ernesto7368 La colonizzazione dei Texas non è arrivata dagli abitanti delle 13 colonie... Fino alla sulla indipendenza nel 1835 era messicano...poi venne favorita la colonizzazione proprio dei nuovi arrivati tedeschi, che infatti nei nord est hanno ancora una consolidata presenza.
@@lorenzocoloni Mentre la colonizzazione delle pianure centrali degli stati uniti è notizia arcinota e non degna di particolari studi, l'esempio del Texas è invece improprio, in quanto è uno degli stati soggetto alla colonizzazione dei "residenti" delle 13 colonie primigenie degli usa che io ho chiamato "americani americani". Non intendendo per questi ovviamente i nativi. La colonizzazione del Texas da parte di "americani" non di origine tedesca ma delle 13 colonie è iniziata molto presto, già quando il Texas era ancora "messicano" a differenza degli stati delle pianure centrali, dal Wisconsin verso ovest per capirci, che invece è successiva di qualche decennio ed è appunto appannaggio di tedeschi o scandinavi.
@@ernesto7368 Per rispondere a questo commento ti rimando all'altra risposta, e aggiungo che non importa tanto la storia, quanto l'autocertificazione con uno dei ceppi. E nel nordest del Texas appunto c'è una rilevante minoranza di ceppo germanico.
Ivan il terribile
"Prodotto elettorale"... ormai anche i candidati sono prodotti? Non pensate che anche linguisticamente sarebbe meglio non esagerare?
ma quante cazzate....
parla di tutto, meno che di economia. giusto su repubblica.