Sono molto incuriosita dalla differenza fra "fede" e "credenza": non mi era mai capitato di trovarmi di fronte a questo bivio che intuisco avere in sé un annuncio qualitativamente altissimo. Prima di avventurarmi in riflessioni al proposito vorrei sentire il proseguo che aspetto nel prossimo commento. Intanto voglio dire che questo Canto è affascinante e intrigante per le sottigliezze (!) che tu Maria metti in evidenza: I due fondamentali versetti mancanti al racconto di Matteo 14, il gioco di parole "buon cristiano" e " manifesta", il "vedere" in contrapposizione a."sperare"... Insomma un astuto e finissimo giocare di parole e significati sui quali attendo ulteriori precisazioni e commenti. Sono molto curiosa al proposito. Intanto grazie dell'arguzia manifestata in questo video, cara Maria!
A small comment about the German. German (18:00) does, in my opinion, have 2 words that reflect the difference between credenza and fede, these would be Glaube and Überzeugung. Sei d'accordo? Faith generally implies a deeper level of trust and commitment beyond mere intellectual assent. It involves acting on one's beliefs and is often associated with a personal relationship and trust in God. For example, faith requires one to act on what they believe, demonstrating their trust through actions. This concept is supported by the biblical passage James 2:17, which states that "faith by itself, if it is not accompanied by action, is dead" Belief, on the other hand, refers to accepting something as true based on evidence or conviction. It is more about intellectual agreement and can change with new information or experiences. Belief does not necessarily require the same level of personal trust or commitment that faith does.
No, non sono d’accordo: Überzeugung è convinzione, non credenza. Se scrivo in italiano mi capisci? I don't agree also with the other very interesting question about faith and belief, but, as I wrote several times, I don't like to deal with such important questions on TH-cam. For those issues please write on maria.soresina@segretecose.it. So I can discuss with somebody I know who he or she is. 🙏🌺
interpretazione magistrale, profonda, rigorosa e così "semplice" e logica basti soffermarsi sulla distanza tra fede e credenza (credenza è cosa umana e, ricordo, anche un mobile ove si ripongono "cose" preziose da custodire e nascondere). La credenza-conoscenza umana e certezza in Dante potrebbero inoltre non corrispondere all'uso comune di credenza religiosa nell'uso della lingua oggi giorno. I sospetti che Dante ironizzi attraverso la figura di Pietro paiono ragionevoli ma attenzione: è in virtù delle mancanze di Pietro di Fede dimostrate che Pietro diventerà, in seguito, il difensore della Fede e a Lui affidate le Sacre Chiavi. Se Pietro non avesse dubitato non sarebbe stato designato come custode e guardiano del Paradiso.
Grazie, ma non mi è chiaro il discorso finale: quale ragionamento contorto avrebbe portato ad affidare le chiavi a Pietro proprio “in virtù delle sue mancanze”? E a nominarlo custode del Paradiso (???) proprio grazie ai suoi dubbi?
il discorso rientra nella questione più generale di tribolazione-perdono e "Grazia". Tribolazione-perdono: se Pietro non avesse dubitato e non avesse rinnegato Gesù, etc. non avrebbe potuto fare quanto ha fatto a seguito di quelle mancanze. Grazia: il disegno di Dio, attraverso l'opera dello Spirito Santo nella interpretazione ortodossa della Chiesa Cattolica Romana, è così imprevedibile, non segue le logiche umane addirittura se ne prende gioco e sorprende. Di qui la parte sulla Fede dichiarata dal personaggio di Pietro nella commedia non pare così decentrata ed eretica. Sul fatto che Dante possa dichiararsi, come artista, più credente che uomo di fede, ciò è effettivamente più che plausibile. Spero di aver risposto in maniera esaustiva. Grazie a te Maria: hei reso possibile addentrarsi in un autore ed opera difficili da interpretare e conoscere con quella profondità di lettura @@ilibridimariasoresina4540
Grazie, caro Saverio, dell’esaustiva risposta, che mi ha confermato che si tratta di un ragionamento contorto… Se è vero che il disegno di Dio non segue le logiche umane, il non seguire le logiche umane non dimostra che si tratti di un disegno di Dio. Eretico non è l’aver messo in evidenza le manchevolezze di Pietro, ma il ribaltare l’affermazione paolina, sostenendo che la fede è basata sul vedere. A mio avviso, Dante non è “più credente che uomo di fede”, ma esattamente il contrario. 🌺
Bellissima puntata. La fede incrollabile verrebbe dalla perfetta conoscenza, non è una umana speranza. Certo che questa fede di Dante è sudata e non priva di esperienza! Quindi non si tratterebbe di "cieco" abbandono a qualcosa che crediamo di più grande, come fa Pietro chiamato a camminare sulle acque, ma dell'aver fatto diretta esperienza del trascendente, non solo col ragionamento. Così mi pare di capire. È così?
Le questioni sono già di per se stesse ingarbugliate e Dante poeta aggiunge poca chiarezza espositiva (la distinzione tra credenza e fede, nella lingua italiana, non è chiara men che meno nel Canto di cui sopra). Dante resta un poeta, un artista e la sua resta credenza nel divino attraverso gli strumenti umani. Non credo sia affidamento come Fede e, considerando la Commedia, non pare l'opera di un mistico fervente cattolico, anche se apparentemente rispettosa. Urs von Balthasar è stato chiaro: Dante non è ortodosso su troppi punti prendendosi molte licenze. Su Pietro: il suo dubitare ha reso possibile la ferma Fede. Vorrà dire qualcosa di importate credo. Dante non credo stia sminuendo Piero, almeno credo leggendo e parafrasando i versi. Spero di essere stato chiaro. Grazie. @@mariellaaversa3918
Ottima spiegazione complimenti!!!
Grazie, ancora una volta spunti riflessioni e spiegazioni da Musa ispiratrice di parallelismi con i temppi attuali . Grazie
Sono molto incuriosita dalla differenza fra "fede" e "credenza": non mi era mai capitato di trovarmi di fronte a questo bivio che intuisco avere in sé un annuncio qualitativamente altissimo. Prima di avventurarmi in riflessioni al proposito vorrei sentire il proseguo che aspetto nel prossimo commento.
Intanto voglio dire che questo Canto è affascinante e intrigante per le sottigliezze (!) che tu Maria metti in evidenza:
I due fondamentali versetti mancanti al racconto di Matteo 14, il gioco di parole "buon cristiano" e " manifesta",
il "vedere" in contrapposizione a."sperare"...
Insomma un astuto e finissimo giocare di parole e significati sui quali attendo ulteriori precisazioni e commenti. Sono molto curiosa al proposito. Intanto grazie dell'arguzia manifestata in questo video, cara Maria!
Mi fa pensare a Giovanni 20:29
Gesú gli disse: «Perché mi hai visto Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto»
A small comment about the German. German (18:00) does, in my opinion, have 2 words that reflect the difference between credenza and fede, these would be Glaube and Überzeugung. Sei d'accordo?
Faith generally implies a deeper level of trust and commitment beyond mere intellectual assent. It involves acting on one's beliefs and is often associated with a personal relationship and trust in God. For example, faith requires one to act on what they believe, demonstrating their trust through actions. This concept is supported by the biblical passage James 2:17, which states that "faith by itself, if it is not accompanied by action, is dead"
Belief, on the other hand, refers to accepting something as true based on evidence or conviction. It is more about intellectual agreement and can change with new information or experiences. Belief does not necessarily require the same level of personal trust or commitment that faith does.
No, non sono d’accordo: Überzeugung è convinzione, non credenza.
Se scrivo in italiano mi capisci?
I don't agree also with the other very interesting question about faith and belief, but, as I wrote several times, I don't like to deal with such important questions on TH-cam. For those issues please write on maria.soresina@segretecose.it. So I can discuss with somebody I know who he or she is. 🙏🌺
interpretazione magistrale, profonda, rigorosa e così "semplice" e logica basti soffermarsi sulla distanza tra fede e credenza (credenza è cosa umana e, ricordo, anche un mobile ove si ripongono "cose" preziose da custodire e nascondere). La credenza-conoscenza umana e certezza in Dante potrebbero inoltre non corrispondere all'uso comune di credenza religiosa nell'uso della lingua oggi giorno. I sospetti che Dante ironizzi attraverso la figura di Pietro paiono ragionevoli ma attenzione: è in virtù delle mancanze di Pietro di Fede dimostrate che Pietro diventerà, in seguito, il difensore della Fede e a Lui affidate le Sacre Chiavi. Se Pietro non avesse dubitato non sarebbe stato designato come custode e guardiano del Paradiso.
Grazie, ma non mi è chiaro il discorso finale: quale ragionamento contorto avrebbe portato ad affidare le chiavi a Pietro proprio “in virtù delle sue mancanze”? E a nominarlo custode del Paradiso (???) proprio grazie ai suoi dubbi?
il discorso rientra nella questione più generale di tribolazione-perdono e "Grazia". Tribolazione-perdono: se Pietro non avesse dubitato e non avesse rinnegato Gesù, etc. non avrebbe potuto fare quanto ha fatto a seguito di quelle mancanze. Grazia: il disegno di Dio, attraverso l'opera dello Spirito Santo nella interpretazione ortodossa della Chiesa Cattolica Romana, è così imprevedibile, non segue le logiche umane addirittura se ne prende gioco e sorprende. Di qui la parte sulla Fede dichiarata dal personaggio di Pietro nella commedia non pare così decentrata ed eretica. Sul fatto che Dante possa dichiararsi, come artista, più credente che uomo di fede, ciò è effettivamente più che plausibile. Spero di aver risposto in maniera esaustiva. Grazie a te Maria: hei reso possibile addentrarsi in un autore ed opera difficili da interpretare e conoscere con quella profondità di lettura @@ilibridimariasoresina4540
Grazie, caro Saverio, dell’esaustiva risposta, che mi ha confermato che si tratta di un ragionamento contorto… Se è vero che il disegno di Dio non segue le logiche umane, il non seguire le logiche umane non dimostra che si tratti di un disegno di Dio.
Eretico non è l’aver messo in evidenza le manchevolezze di Pietro, ma il ribaltare l’affermazione paolina, sostenendo che la fede è basata sul vedere. A mio avviso, Dante non è “più credente che uomo di fede”, ma esattamente il contrario. 🌺
Bellissima puntata. La fede incrollabile verrebbe dalla perfetta conoscenza, non è una umana speranza. Certo che questa fede di Dante è sudata e non priva di esperienza! Quindi non si tratterebbe di "cieco" abbandono a qualcosa che crediamo di più grande, come fa Pietro chiamato a camminare sulle acque, ma dell'aver fatto diretta esperienza del trascendente, non solo col ragionamento. Così mi pare di capire. È così?
Le questioni sono già di per se stesse ingarbugliate e Dante poeta aggiunge poca chiarezza espositiva (la distinzione tra credenza e fede, nella lingua italiana, non è chiara men che meno nel Canto di cui sopra). Dante resta un poeta, un artista e la sua resta credenza nel divino attraverso gli strumenti umani. Non credo sia affidamento come Fede e, considerando la Commedia, non pare l'opera di un mistico fervente cattolico, anche se apparentemente rispettosa. Urs von Balthasar è stato chiaro: Dante non è ortodosso su troppi punti prendendosi molte licenze. Su Pietro: il suo dubitare ha reso possibile la ferma Fede. Vorrà dire qualcosa di importate credo. Dante non credo stia sminuendo Piero, almeno credo leggendo e parafrasando i versi. Spero di essere stato chiaro. Grazie. @@mariellaaversa3918
il discorso su fede e credenza mi ricorda timeo 51D-E/52 A in cui si distingue intelligenza e opinione.