XXVII T.O./B - LETTERATURA & SPIRITUALITÀ - P.2 (+ Approfondimento in descrizione)

APPROFONDIMENTO
L'ultima domanda che vogliamo farci, al termine di questo viaggio, è: cosa ci rende riconoscibili gli uni gli altri nell' amore? Odisseo viene riconosciuto da parte della nutrice, dalla cicatrice (di cui vi ho gia raccontato) e da Penelope, da un segreto di intimità. I segreti di intimità sono fondamentali nelle coppie, nelle relazioni amorose e affettive in generale. Perché sono un aspetto fondamentale nell' amore? Perché costituiscono l'intreccio dell' intimità, precluso a tutto il resto a tutti gli altri... È qualcosa che appartiene unicamente a loro! Gesù sceglie esattamente la via dei segni per farsi riconoscere dopo la resurrezione: le ferite, lo spezzare il pane... Ed è bellissima la scena che ci narra Giovanni. Maria di Marsala, secondo il quarto Vangelo, è la prima a riconoscere il Risorto. All' inizio crede sia il giardiniere, ricordate? Poi: lui la chiama, lei si gira verso di lui (ma non era già girata?) appunto: è l'immagine della conversione, del ritorno (come nell' Odissea) e lo riconosce... Le si aprono gli occhi, ci dice l"Evangelista. Eppure Gesù ha solo detto il suo nome; non era mica una sconosciuta Maria Maddalena, anzi... Non era così inverosimile che quel giardiniere sapesse il suo nome. Eppure basta quella chiamata; perché solo Gesù l'aveva chiamata in quel modo, in quel modo di pronunciare il suo nome, in quel "Maria" uscito dalla bocca di Gesù, c"era un segreto di intimità, qualcosa di radicato e radicale, frutto di un essersi compromessi l'uno nella vita dell' altra, gomito a gomito, corpo a corpo. Il corpo lascia sempre un segno, il corpo custodisce sempre un segno, come una cicatrice, come il ricordo di una voce che fa vibrare ogni centimetro di pelle, che fa smuovere le viscere e sussultare il cuore. La storia condivisa ci riconoscibili: e questo vale soprattutto tra due sposi, ma vale anche tra genitori e figli, nei rapporti autentici di amicizia, nelle relazioni fraterne. Ecco perché è decisivo coltivare la memoria della storia condivisa e dei suoi segreti di intimità, che non vanno fatti cadere nell' oblio, come fanno i lotofagi, altrimenti addio ritorno a casa, addio Itaca, addio destino, addio progetto che è dal principio.