Questa non è una semplice lezione in classe, è una lezione di vita! Che fortuna questi ragazzi, non tutti hanno potuto o potranno riflettere su questi argomenti in una fase della vita così delicata, come lo è l'adolescenza.
Averti come insegnante è davvero un preziosissimo dono🙏 Grazie per il tuo impegno e per la tua passione nei riguardi delle nuove generazioni e della tua professione....sei un ILLUSTRISSIMO Professore di umanità e di cultura che tutti nella vita dovrebbero avere la possibilità di conoscerne almeno uno 🙏grazie❤
PERFETTO, carissimo prof. Saudino, questa è una di quelle lezioni che dovrebbbero fare parte di una didattica precisa e mirata all'acculturamento dei ragazzi in tema sentimentale, psico-familiare e sociale, ma pure psico-sessuale.
Le discipline umanistiche sono da valorizzare e hanno necessità di docenti in grado di calarle nel vissuto delle persone. Fare educazione alle relazioni partendo dal testo letterario di Shakespeare, seguito da quello di sociologi,filosofi, psicologi, è civilizzare una società in crisi. Forza prof.
@@valfoscoSI DEVONO ACCOMPAGNARE NON SOSTITUIRE LE COSE. Ecco che società malata si sta costruendo licenziando ogni forma di sentimentalismo, le quali passano proprio dalla scuola, ergo la letteratura, la filosofia e via dicendo.
“Lezione” quanto mai opportuna e costruttiva. Concetti e considerazioni che Lei ritiene - giustamente - di dover condividere con i ragazzi già sui banchi di scuola. L’educazione sessuale e all’affettività, l’analisi della sfera sentimentale e comportamentale, dovrebbero rappresentare una parte essenziale della formazione dei ragazzi a scuola e non essere esclusivamente affidate ai genitori a casa. Così come i valori della diversità ed inclusività. Molto interessante anche la ricostruzione storica, che ha mostrato chiaramente come il primo step verso la completa emancipazione della donna debba passare per l’indipendenza economica (e quindi, prima ancora, per la formazione scolastica e professionale). Spero tuttavia vi sarà una sorta di sequel perché l’aspetto fondamentale sul quale è opportuno insistere maggiormente è il fatto che non esiste un unico modello corretto di riferimento, spesso dettato da convenzioni sociali o dalle religioni. Si può liberamente decidere per una relazione “fedele” od “aperta” ed entrambe possono andare benissimo, purché consapevolmente e liberamente accettate e condivise dalle parti in gioco. Inoltre bisogna far capire che ogni possibile scostamento dal modello prescelto - come ad esempio possa essere un tradimento per le relazioni “fedeli” - non autorizza alcuna reazione che violi dignità, libertà e integrità (fisica ma non solo) del partner: per quanto “doloroso” possa essere da un punto di vista psicologico ed emotivo, se il partner mi tradisse, non sono in nessun caso autorizzato a dare di matto, umiliarlo, schernirlo socialmente, o arrivare addirittura alle mani addosso. Non esiste!!! Sono autorizzato solo ad esprimere - ed in maniera composta - la mia contrarietà ed operare eventuali scelte (ci lasciamo, proviamo a ricostruire il rapporto, o quello che sia). E’ diffusa invece la convinzione che il tradimento sia un’offesa talmente grande che autorizza la “parte lesa” ad intraprendere qualsivoglia azione per vendetta o addirittura - per i più fuori di testa - per ripristinare l’onore (come fossimo nel medio evo). Le relazioni più solide e costruttive sono quelle che si fondano sul rispetto e la stima reciproca più che sull’amore e le sue implicazioni. Buon lavoro, spero che i suoi ragazzi apprezzino quanto fa!!!
Ma possibile che nessuno suggerisca di eliminare completamente la gelosia sessuale o almeno di considerarla quale essa è, cioè la manifestazione piu' feroce dell'egoismo del gene? Perchè non insegnare che il sesso è un piacere come un altro , che andrebbe praticato il piu' possibile ,con tutti e con tutte e che non può stare a fondamento di una coppia, di una vita, di un progetto, di figli generati insieme e che dovrebbero essere ben altre le cose che uniscono due partner che non delle correnti non autorizzate del basso ventre? ecc... ?Perchè non insegnare che pretendere fedeltà sessuale è ,quello si', da animali feroci, mentre praticare il sesso come fosse qualsiasi altra funzione corporea ,distinguerebbe finalmente l'uomo da qualsiasi altro animale ?(nessun animale tranne forse i bonobo, fa sesso con leggerezza, anzi il sesso è regolato da norme ed istinti rigidissimi perchè è ovviamente la via di uscita dei geni che per non estinguersi programmano sistemi nervosi e sistemi neuroendocrini affinchè si sappia e si controlli sempre chi tromba con chi); perchè invece si continua a insegnare che il sesso va disciplinato perchè non siamo animali ,quando invece è esattamente l'opposto cioè proprio perchè siamo animali lo discipliniamo? Perchè non insegnare che si potrebbero concepire delle (dico un esempio tra i moltissimi: qui c'è un sacco di gente che dice di approvare saudino senza rendersi minimamente conto delle implicazioni che avrebbe questa falsariga di ragionamenti, lasciatelo approvare a me che ne accetterei le logiche conseguenze) figure professionali che possano procurare il sesso anche ad individui portatori di handicap e che questo sarebbe un qualcosa di veramente umano perchè nessun animale maschio si accoppierebbe con una partner non funzionale in natura, nè a maggior ragione lo farebbe mai una femmina che invece è portata, dal suo altrettanto feroce egoismo del gene, a mollarla solo al maschio che percepisce come migliore? Perchè non insegnare che tu (dico te ,come me o qualsiasi altro) dovresti essere orgoglioso se avessi una moglie che facesse questa professione, e cosi' essendo sarebbe per te una vittoria strepitosa sulla tua natura animale perchè nessun maschio di nessuna specie potrebbe mai tollerare una cosa del genere? Perchè non insegnare la biologia umana ai ragazzi e alle ragazze per fare loro capire quali sono gli scopi egoistici dei nostri geni e quindi suggerire loro delle vie e dei modi per contrastarli? Perchè non ammettere che se non ce la si farà mai ad affrancarci dalla gelosia sessuale è perchè siamo bestie feroci e non perchè crediamo nei buoni e santi valori tradizionali "di fedeltà" che invece sono anche loro figli diretti dell'egoismo dei nostri geni? Benedetto Benedetto, rispondi!! Ciao, con stima e simpatia e buona serata!
Forse è la prima volta che vedo una lezione su queste tematiche portata a scuola. Prof, lei deve dare vita a un nuovo modo di fare lezione o comunque dare il via all'introduzione di tematiche sociali in classe, perché qui gli unici che possono ancora fare qualcosa per educare le nuove generazioni sono le persone che vedono di più al giorno, voi professori.
Caro Matteo, lezione stimolante per alcuni riferimento storici, tuttavia solleverei una specificazione poiché si rischia spesso di cadere davvero facilmente nel vuoto semantico della categoria "libertà" dato dal suo uso acritico. Se da un lato la gelosia è una deviazione del comportamento e della mente, dall'altro essa nasce dalla frustrazione di una condizione profondamente necessaria per la psiche che è quella dell'appartenenza affettiva. Non volere che il partner, l'amico o il genitore ci abbandoni è condizione essenziale per la nostra sussistenza psicofisica. Senza l'Altro noi moriremmo nella mente e nel corpo. Ora "liberare" la persona dal rapporto tramite il potere socioeconomico per agire arbitrariamente secondo il proprio desiderio (categoria molto discutibile in quanto determinata dalla condizione culturale in cui ci si trova), senza particolare considerazione etica e di cura per sé e per l'altro, si presenta come una pericolosa deriva liberale che sfocia in uno stato di dominio del capriccio, e non di civiltà comunitaria guidata dall'etica e dal rispetto. Pertanto, il consiglio da non-psicologo dato alle ragazze/i di capitalizzare la propria vita per "monetizzare" a sufficienza così da essere "indipendenti", "liberi", "emancipati" per seguire il proprio supposto "libero desiderio" mi sembra piuttosto ideologica come posizione. In primo perché assume, confermandolo, il sistema di mercato in cui siamo inseriti e i relativi valori; secondo, non considera empiricamente la sofferenza e la violenza con cui la condizione socioeconomica demolisce umanamente le "risorse umane" per ottenere quella ideologicamente famigerata, ma sempre affettivamente arida, "indipendenza finanziaria"; terzo, "l'emancipazione" dagli altri significativi grazie al potere economico si tramuta in dipendenza all'apparato. Le condizioni materiali lavorative, e prima "educative", per una autonomia finanziaria non permettono di fatto una partecipazione tra bisogni psico-affettivi di base (appartenenza, stabilità, affettività, struttura) e la quantità di tempo e di risorse richiesta dal mercato, ma anche dalle istituzioni, inclusa quella scolastica. Pertanto, emanciparsi dalle condizioni patologiche relazionali mettendosi nelle condizioni (lavorative, scolastiche, sociali, ma anche esistenziali) che sistematicamente frustrano i bisogni psicoaffettivi di base, seguendo il mito della libertà e della indipendenza venduto a gran megafono oggigiorno, comporta necessariamente l'insorgere accentuato di tali meccanismi patologici (come può esserlo a certi livelli la gelosia). Se un bambino abbandonato dai genitori, mettiamo per il troppo lavoro, non riesce in età adulta a soddisfare il bisogno di cura e appartenenza frustrato perché gli eventuali partner e amici vogliono essere "liberi" senza mai vincolarsi e appartenersi in una interdipendenza significativa, ciò non fa che replicare la frustrazione del bisogno originario portando a schemi patologici. Così come se si dice ai ragazzi di socializzare, fare esperienza, viversi l'affettività familiare, ma poi si tengono a scuola dalle 7 del mattino alle 3 del pomeriggio (trasporto incluso si intende) e si caricano di almeno 3-4 ore di compiti al giorno, la contraddizione pare evidente: si obbligano bambini e ragazzi a imparare sui testi le forme del vivere senza dargli tempo e strumenti per conoscerne la sostanza. Che poi, almeno in famiglia, anche se avessero più tempo sarebbero i genitori probabilmente a non averlo per star dietro ai figli poiché costretti a lavorare fino a sera per sbarcare il lunario. Categoria di libertà, quindi, che è ideologicamente imposta con fini politici e ideologici ben evidenti a supporto di schemi violenti di speculazione, dominio e controllo. Ora il discorso del possesso per "proprietà" è un discorso non solo di genere ma di potere in generale, e l'emancipazione dalla subordinazione del possesso non può avvenire attraverso lo stesso strumento che rende schiavi. Al potere economico e istituzionale, come strumento di possesso, non si dovrebbe rispondere con altrettanto potere verticale, ma con una struttura sociale partecipativa orientata alla cura collettiva di sé e dell'altro al contempo che trova nel limite etico la propria forza in quanto siamo esseri che vivono e sopravvivono solo nella interdipendenza affettiva con l'altro Finché il soggetto si individualizza ideologicamente ponendo il proprio "desiderio" (come se non fosse culturalmente pilotato...) al di sopra della cura, non può sorgere alcuna reale "libertà" che in quanto tale non è mai individuale ma sempre partecipata comunitariamente in una collettività che garantisca orizzontalmente il soddisfacimento dei bisogni psicoaffettivi. Sperando che questa riflessione possa esserti da spunto per la prossima lezione, un saluto.
A tutte le donne. Non è la mano di un uomo che mi ha colpita, ma la mano di chi non lo è mai diventato. E ad uccidermi non fu la sua follia, ma la debolezza della sua ragione, la rabbia della sua impotenza. E la mia determinazione fu la mia colpa, la mia consapevolezza ha segnato il mio destino, non la mia paura o la mia rassegnazione. Per questo ora, volo libera. Gabriella
Grazie per questa interessante lezione anche per gli aspetti storici relativi al modo di vivere una relazione e alle relative cause della gelosia. Io, che sono forse troppo idealista, penso che l amore sia il fondamento solido di una relazione. L amore non si fonda solo sul desiderio e sulla passione, si basa sul rispetto della persona con cui sto, sulla condivisione di un progetto di vita, cerca di far crescere la persona amata secondo le sue potenzialità, lasciandola libera e non imprigionandola dentro un meccanismo di potere. Questo secondo me naturalmente.....
Per quanto gli spunti critici siano apprezzabili e debbano trovare il loro spazio, il pericolo con questo tipo di narrative (sia dal lato maschilista che femminista) è che possono finire per esacerbare una situazione di divisionismo sociale tra i sessi che è già conclamata, e di radicalizzare ancora di più i rapporti tra persone di sesso diverso. Portare avanti un tipo di narrativa che estende in modo generalizzato un senso di colpa storico a carico dell'uomo semplicemente per essere uomo, prima ancora di trovarsi nella posizione effettiva di essere geloso o meno, di decidere se rispettare o meno la donna, è per quanto mi riguarda sbagliato. Bisogna avere la consapevolezza che esistano uomini retrogradi o incapaci di gestire le loro emozioni, ma estendere l'incapacità emotiva a TUTTI i membri di un certo sesso e relegare questa condizione patologica a fenomeno sociale è un discorso fondato su una specie di misandria e sul senso di colpa, e per di più è un discorso che ignora totalmente le nuances sociali e comportamentali della società contemporanea sia dal lato femminile che da quello maschile. Un laico dovrebbe conoscere molto bene i pericoli di ideologie o discorsi che stimolano un senso di colpa generalizzato. Io mi rifiuto di accettare una responsabilità di genere, una responsabilità di etnia oppure generazionale. La responsabilità di atti patologici che sono avvenuti in passato o in circostanze a me estranee non mi appartiene, e non me ne faccio carico, così un ragazzo di 18-20 anni non dovrebbe farsi carico della responsabilità della gelosia come manifestazione di un patriarcato che nel contesto di questo video viene pure descritto come il frutto di circostanze sociali e storiche passate e totalmente diverse da ciò che stiamo vivendo oggi.
Femminismo non è il concetto contrario di maschilismo, ovvero il genere femminile che sopprime quello maschile. La generalizzazione è già nel tuo discorso che parte da un assunto sbagliato.
@@thesecondbama ma anche il patriarcato che con la gelosia o istinti sentimentali nulla c'entra, sento somari persino in politica (schlein tanto per non fare nomi) che attaccano questa figura retorica e desueta (ed ordinamentale) sul caso di giulia che ci azzecca come i cavoli a merenda
@@демкен non esiste più a livello legale ma la sua influenza culturale rimarrà ancora per molte generazioni. Il fatto che li chiami 'istinti' sentimentali lo prova.
@@thesecondbama Perfetto. Aggiungo: Il femminismo nasce come movimento di liberazione dal retaggio della obbligata dipendenza-sottomissione all'uomo introdotto con il dogma della Bibbia; dogma divulgato col Cristianesimo. Sarebbe stato opportuno intitolate il movimento di liberazione della donna con l'eponimo "Lilithismo" in riferimento a Lilith, prima compagna scelta dal Dio biblico per Adamo. Lilith si ribellò all'obbligo di sottomissione e "dal Paradiso (LOL)" si rifugia nei pressi del Mar Rosso per fuggire da Adamo. *Lilith,* essendo stata creata da Dio dalla polvere, come Adamo, *pretendeva di averne anche gli stessi diritti,* che, però, le furono negati. Cosicchè Dio la puni relegandola al ruolo di malvagia divinita della notte, Satana. Ecco - questo retaggio biblico, ahimè, ancora praticato - è il "paradigma punitivo" adottato dal Turetta contro il rifiuto di Giulia.
Siamo sicuri non stiamo fraintendendo il concetto di patriarcato??? Sicuramente il raptus di filippo turetta deriva da un concetto di proprietà sulla donna ma io ritengo che sia limitante definire in questo modo il patriarcato. Sarà solo una mia opinione ma ritengo tal concetto vada rivisto perché manca qualcosa.
Bel video (non è una novità) ma è un po' preoccupante sentire un professore - e un professore come Saudino - che parla di "cintura di castità" come se fosse qualcosa di realmente esistito durante l'epoca delle crociate, invece che un falso ottocentesco basato su rappresentazioni letterarie ironiche e artistiche precedenti (o al massimo uno strumento del puritanesimo anglosassone ottocentesco)
Professore🦉 Per far capire l'origine, opportuno sarebbe portare in argomento la figura di Lilith. Lilith prima compagna di Adamo punita dal Dio biblico per non aver voluto a lui sottomettersi.
Bellissima lezione, avevo già ascoltato qualche sua lezione su Freud e sul complesso. Galimberti molto interessante, se posso dire è bello approfondire.
Le donne povere, ad oggi, dubito abbiamo tutti questi pensieri sul chiedere il divorzio, in quanto specialmente se hanno figli si prendono la casa, assegno di mantenimento, assegno divorzile....mentre i padri si ritrovano fuori di casa a dover pagare un affitto, e devono mantenere la moglie, specialmente se non lavora e non ha reddito. Purtroppo ci sono anche donne scorrette che se ne guardano bene di trovare un lavoro, in quanto è più comodo essere mantenute dall'ex marito...in molti casi, ci sono donne che hanno letteralmente rovinato uomini e sono finiti alla caritas, a dormire sotto i ponti
Hai del tutto ragione. È un tipo di morte, senza uccidere, che molte donne cagionano all'uomo quale punizione per il tradimento subito. Le motivazioni di tale comportamento sono complesse, non si possono ridurre al 'trovati un lavoro' anziché beneficiare del mantenimento: nella donna, in quei casi, c'è il desiderio e anche la volontà di rovinare il coniuge, vederlo soffrire umiliato. Le punizioni inflitte dai genitori concettualmente insegnate (come norma nei secoli) sin dall'infanzia, come verrano elaborate in età adulta nella gestione della propria vita nei confronti del partner ? Per esempio: che necessità avrebbe Ilary Blasi - con super redditto da conduttrice TV - nel pretendere l'assegno dal Totti ? L'errore è venire al mondo. A chi addebitare i danni ? Cordiali saluti (e auguri)
@@ipazia4287 purtroppo questo avviene non sempre come "punizione per il tradimento subito dall'uomo" o necessariamente per una colpa dell'uomo, in molti casi è la donna che oltretutto ha anche tradito l'uomo....e quest'ultimo si ritrova "tradito e mazziato"...nella vita succede anche questo...e sapendo di avere la legge dalla loro parte in caso di separazioni/divorzi, molte persone non hanno nemmeno bisogno di pensarci tanto...
@@simonec7678L'investimento sul "capitale umano" (matrimonio, convivenza, figli) è quello che riserva il rischio peggiore: fallimento del progetto affettivo/costruttivo e danno ai figli che non hanno chiesto di nascere a differenza dei genitori che si sono vicendevolmente scelti. Brutto affare la vita; non vi è certezza/garanzia di buon risultato (e serenità) nonostante dedizione e impegno. Grazie per la conversazione.
Scusi professore, una domanda. Ma nell'antica Roma, secondo il diritto, il figlio maschio non aveva di fatto capacità di agire. Era una proprietà anch'egli del pater. Se il figlio guadagnava, quel guadagno era del pater, cioè del capo della famiglia. Non esisteva distinzione fra sesso. Quello era patriarcato? Poi vorrei chiederle: oggi una partner è gelosa perchè nella storia il padrone, il marchese, il nobile era il capo e le ricattava con la protezione e il mantenimento? Cioè vorrei capire: oggi una donna, una ragazza, magari anche di famiglia benestante, magari anche mantenuta beatamente dalla famiglia...è gelosa e controlla il partner perchè ha paura di non ricevere un sostegno da lui? Ma poi scusi: come ha detto lei, spesso chi si fa mantenere è posseduto dall'altro. Ma allora di che disparità parliamo? Una donna può farsi mantenere dall'uomo: questa sarebbe discriminazione?
Caro Professore , mi permette di chiederle genuinamente, come si spiega il fenomeno dei senza tetto nella maggioranza dei casi di sesso maschile? grazie per la lezione :)
Si spiega quel fatto come si spiega che i suicidi sono al 73% maschili, l'abbandono scolastico all'80 %, i morti sul lavoro al 96%, i mutilati al 92% i carcerati al 96% (le direttrici delle carceri invece sono oltre il 60% donne come le magistrate). Se il "corpo della donna" è da tutti e da sempre considerato proprietà maschile, come si spiega la prostituzione? Come si spiega che 9.000.000 di uomini vi ricorrrano? il 45% dei maschi sessualmente attivi. Come si spiega che nel 40% delle coppie europee non c'è sesso?. Se le donne dominano nell'educazione come si spiega il "patriarcato"? Chi lo trasmette il patriarcato? Se i consumi sono al 75% in mani femminili, come si spiegano le "violenze economiche" maschili? Se ...
@@danyaradia9641siamo proprio cretini non maschi allora, abbiamo creato un sistema che non fa altro che opprimerci... O forse c'è una narrazione sbagliata di cosa sia il patriarcato da parte delle fonti predominanti?
@@ivanoarbino7225 per esempio sembra pure voler accennare al famigerato ius primae noctis, che è un'altra bufala. Certo che però far passare le cinture di castità come qualcosa di real è grossa. Che cosa succede al nostro validissimo prof?
Buongiorno🦉 F. de La Rochefoucauld: "L'intelletto (raziocinio) è sempre messo nel sacco dal cuore." che, sommato a ossessiva-possessiva gelosia, spesso vira all'omicidio. C'è da fidarsi dell'amore ?
Per esperienza vi dico che dovete stare alla larga dalle persone gelose e da chi ti instilla la gelosia con triangolazioni e battute varie e finge di non esserlo
Anche se normalmente la gelosia viene associata al contesto di amore ho detto più volte che dove c'è accanimento sull'attaccamento e gelosia che sfocia in morbosità non c'è amore ma dipendenza che spesso può essere letta come patologia. Se c'è gelosia nel 90% abbondante dei casi ci sarà morbosità ed allora perché stare agganciati a persone e situazioni dove altro ma non amore è spacciato per tale??? Quest'ottica è un principio relazionale che sovverte la classica logica relazionale conseguente al modello sociale artificiale ancora attuale. Ancora attuale perché la media ha ancora una percezione individuale e della realtà distorta dall'atificializazione progressiva del sociale attraverso un imprinting che funge da limiter a scopo di controllo/dominio sociale.
La gelosia è un sentimento che rivela la scarsa a volte scarsissima consapevolezza di sé. Ma bisognerebbe prima di tutto capire secondo me, che l'amore come ce lo vogliono spiegare, NON ESISTE! Quindi esiste un tramandarsi di informazioni errate e fuorvianti...
Un giorno .... vorrei avere la possibilità di stringerle la mano e ringraziarla per aver conosciuto questo canale che mi ha dato l'opportunità per, a volte, imparare, altre, di avere conferma delle valutazioni!
Se il patriarcato definisce la donna come un possesso dell'uomo, in opposizione a questo concetto, come potremmo definire il fatto che le donne sono almeno altrettanto possessive degli uomini nei confronti del proprio compagno? Comunque, la maggior parte delle tesi sostenute è discutibile, evidenziando un preconcetto iniziale. Ad esempio, i matrimoni combinati erano una forma di violenza sia nei confronti delle donne che degli uomini. Sono favorevole ai professori che affrontano questi temi con gli studenti, poiché il dialogo è importante. Tuttavia, penso che il professore non debba essere considerato come il depositario della verità, ma piuttosto come colui che ragiona insieme ai suoi studenti, crescendo e imparando insieme a loro
Non sono d'accordo sulla questione dei matrimoni combinati dove soffre l'uomo. Nella maggior parte dei matrimoni combinati esempio, nelle famiglie reali, gli uomini potevano scoparsi chiunque e avere amanti all'infinito. In nazioni mussulmane si avevano più mogli, come succede anche adesso, come se una donna non avesse il potere di ribattere. Ma poi basta guardare la storia italiana il delitto d'onore le ricorda qualcosa???
@@GabrieleMoscovini-d3f Sai, quand'ero giovane frequentavo un amico che era tra le persone più ricche d'Italia (se ti ricordi, uscì la notizia molti anni fa) e lui, in tempi moderni, aveva un matrimonio combinato. Ti posso garantire che non era affatto sinonimo di felicità, nonostante il suo status benestante. Riguardo al contesto storico, il 'ius primae noctis' era prerogativa del signorotto locale e non della stragrande maggioranza degli uomini, la maggior parte dei quali erano contadini e vivevano in condizioni di estrema povertà. Inoltre, bisogna considerare che erano anche loro, in misura minore, vittime di tale pratica, in quanto era la consorte a concedersi. Nessuno nega che in passato accadessero fatti che, agli occhi della mentalità moderna, risultano scioccanti, ma è cruciale contestualizzarli nell'epoca in cui si sono verificati. Ritengo sbagliato interpretarli attraverso il filtro della mentalità moderna. Oggi, tali eventi sono superati da tempo; la società moderna è radicalmente diversa e le persone non condividono più queste idee. Certo, potrebbero ancora verificarsi casi estremi in alcuni paesini remoti dell'entroterra meridionale o tra individui meno istruiti, ma sono eccezioni estremamente rare e statisticamente insignificanti. Una singola eccezione non può riflettere la realtà generale
Molto interessante, pure se non traspare in alcun modo il tuo punto di vista. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi di questa improvvisa attenzione mediatica verso un fenomeno che purtroppo non nasce ieri. Qual è il motivo per cui coloro che detengono l’egemonia mediatica e culturale nel nostro paese hanno deciso di aggredire le nostre televisioni con questa notizia? Questa scelta è stata fatta solo per il bene delle donne e della società o l’obiettivo è anche quello di danneggiare l’immagine tradizionale dell’uomo e della famiglia?
Naturalmente non sono d' accordo su tutta la lezione ,dove il tempo a disposizione non mette a fuoco le sfumature ,sopratutto nel ruolo della sociéta , pero' ,devo ammettere che il modo di spiegare è estremamente empatico Auguro a tutte le scuole per il bene degli studenti, di avéré almeno un professore cosi
La coppia aperta è una scusa per avere i benefici economici e sociali dovuti al partner fisso, e poter allo stesso tempo svagarsi sessualmente con altri partner casuali. Né più né meno.
Che bravo che sei... È triste però che devi spiegare che l'indipendenza economica delle ragazze è indispensabile per essere più libere. Dovrebbe essere un dato acquisito. La normalità. Perché doverlo sottolineare? Perché si parla ancora di periferie in cui sono le donne a non lavorare? Ti aiuto: le donne fanno figli e questo le obbliga ad assenze lato lavorativo. Le porta soprattutto ad essere totalmente immerse nella maternità, anche da punto si vista psicologico. Per godersi la maternità devono assentarsi dal lavoro anche per anni e questo non le rende competitive coi maschi in ambito lavorativo. Questa dicotomia non è ancora stata risolta totalmente lato legislativo.
Ottimo intervento Prof.!Nei minuti finali si tratta la questione del geloso patologico che, non accettando la rottura del rapporto,compie l'atto estremo per autostipulare un "accordo sentimentale" ( non sei mia/o ma non sarai di nessun altro );mi chiedo:se proviamo a considerare questa gelosia estrema un non superamento ( o quantomeno parziale ) del complesso di Edipo/Elettra, quali potrebbero essere i motivi per i quali le violenze sono in larga parte commesse da un uomo?Semplice maggioranza di casi di complesso di Edipo rispetto ad Elettra?
Quindi in sostanza il professore ci sta confermando che non viviamo in una società patriarcale, in quanto in una società democratica a economia di mercato dove l’uomo e la donna sono parificati giuridicamente e anche le donne ereditano le proprietà, la ricchezza, e il benessere e non solo i maschi. In una coppia moderna spesso la donna arriva al matrimonio con più beni del maschio. E in ogni caso non esiste alcun sistema legislativo che impedisca alla donna un pieno percorso di indipendenza che esula dalla condizione economica del maschio. Motivo per il quale in una società contemporanea la gelosia femminile non può essere giustificata con le dinamiche di quando esisteva il feudalesimo come sostiene Galimberti, perché oggi le donne che si macchiano di determinati tipi di reati che convenzionalmente si vogliono appannaggio dei maschi, sono donne che spesso nemmeno convivono con gli stessi maschi e che non hanno nessun bisogno materiale, ma bensì si tratta di gelosia patologica morbosa e ossessiva grave tanto quanto lo è quella maschile. Non si può sostenere che una gelosia sia più grave di un’altra solo sulla base del sesso perchè questa è una teoria quasi eugenetica. Siamo tornati a Lombroso e alle sue teorie? Il patriarcato inoltre ha molto a che fare con il concetto di padre che con il concetto di uomo. In una società patriarcale anche i figli maschi sono di proprietà del padre e devono attenersi alla volontà del padre. È un modello di società basato sulla forza tipico delle società arcaiche che non ha niente a che vedere con le società moderne occidentali che anzi tendono a un individualismo esasperato e all’abolizione di qualunque forma di collettività soggetta a regole che sono dettate dal mercato stesso e non certo dai padri. Banalmente anche il nostro sistema educativo è interamente sbilanciato sulle donne e quasi totalmente in mano alle donne quindi anche questo cozza molto con la visione di una presunta società patriarcale moderna, perché oggi un bambino maschio che nasce in Italia, fino ai 20 anni, a parte il padre (il cui ruolo sociale è completamente cambiato rispetto anche solo a 50 anni fa), non ha altri grossi modelli maschili di riferimento ma anzi viene essenzialmente educato prevalentemente da donne.
Il succo è questo. Ha praticamente confermato che Il patriarcato dì oggi è una "fuffa", chiamalo retaggio per politica ma le mentalità si concordano sempre in due. La politica è pessima e si infiltra ovunque. Stanno creando generazioni di fanatici e intolleranti.
@@sirebica Basta osservare i dati istat per sapere che i maschicidi esistono nonostante l'assenza di un matriarcato che li giustifichi, e se non si tratta di matriarcato qual'é la causa di quest'odio verso gli uomini? In questa societetá patriarcale vengono ammazzati 3 volte piu uomini che donne. (gran privilegio) E le cronache abbondano di casi di maschicidi e altre violenze (come buttare acido sul viso del partner) o infanticidi (le cui principali protagoniste sono le madri). Esiste senz'altro un asimmetria dovuta alla forza fisica maschile, perché le intenzioni non sono mai state sufficienti a determinare l'esito di un conflitto, dove di solito "vince" il piu forte. Esiste il maschilismo e forse anche il patriarcato, ma in una societá dove i maschi salvano piu donne di quante ne uccidono é sbaliato (ed ingrato) parlare di persecuzione sistematica del genere femmile basandosi su avvenimenti che riguardano lo 0,0001 della popolazione (é sbagliato anche dal punto di vista statistico)
@@sirebica it.wikipedia.org/wiki/Violenza_contro_gli_uomini#La_violenza_di_genere_al_maschile ( la sezione "violenza domestica" chiarisce un po di cose )
Dal film 1973, "Sessomatto". Episodio: Due cuori e una baracca. La moglie con l'occhio tumefatto: "ammazza amò che papagno m'hai tirato ! *Però sò contenta,* *l''omo* *ha da menà !"*
Si tratta di un tema classico della sociologia della famiglia di impostazione neo marxista, ciò fondata sull'asimmetria di potere e sull'analisi dei ruoli sociali nelle loro funzioni materiali e storiche. Poi solo alla fine si accenna al Freud ma io mi chiedo perché in questo paese l'analisi sociologica viene sistematicamente non citata persino da autori come Galimberti? E' una questione di competizione fra discipline? o il sociale, come generatore di senso, desta ancora scandalo in una società ancora fortemente familistica? Boh forse entrambe le cose..
In questo questo quadro , quanto può essere misera la curiosità nel sapere se Ilary ha lasciato Francesco o il contrario. Faccio riferimento naturalmente al doc di Netflix "unica" .
Però non è che può sempre presentare certi tipi di ideologie come positivi e altri come negativi. Non è che adesso si può arrivare all'estremo che non possono esistere due persone che stanno insieme e si amano senza tradirsi o senza amare la propria famiglia
Il geloso patologico e potenzialmente o, purtroppo, concretamente omicida è un individuo (uomo o anche donna) patologicamente insicuro, che idealizza il partner quale fonte di rassicurazione esistenziale. Che cosa si può fare affinché gli individui crescano più sicuri di sé e autonomi, in grado di instaurare relazioni costruttive, di confronto, condivisione e piacere di stare e fare insieme, senza il panico del bisogno?
Apprezzato. Stiamo attenti a non strumentalizzare questa buona lezione per parlare di violenza. Le due gelosie “diverse” potrebbero scatenare uguali violenze. Ma non accade. Quindi i femminicidi o le violenze fisiche hanno ulteriori aspetti da considerare. La lezione é una buona base di partenza ma i fenomeni sono complessi (patriarcato e violenza)
No non credo proprio; il testosterone è l'ormone per eccellenza che scatena la violenza e l'uomo ne ha molto di piu' della donna;la donna potrebbe essere violenta in modi non fisici ,ma piu' sottili e di fatto è proprio quello che nei tribunali avviene. Se per ogni uomo ucciso da una donna per gelosia ,ci sono cento donne uccise da uomini gelosi, un motivo (biologico ovviamente ) ci sarà e non è perchè da piccoli , per un complotto di patriarchi brutti sporchi e cattivi, all'uno hanno regalato i soldatini e all'altra le bamboline. La abissale diversità biologica tra i due pianeti, tra i due cervelli ,tra i due sistemi neuroendocrini e, in ultima analisi, tra le due strategie opposte e conflittuali tra loro, (poggianti sulla notevole asimmetria negli investimenti riproduttivi nei maschi, nulli e nelle femmine, notevoli) dovrebbe far riflettere su quanto pernicioso sia il confondere l'uguaglianza (non c'è e non c'è mai stata alcuna uguaglianza, non può esserci) con la parità (giusta e sacrosanta). Con stima e buona serata.
Lei è diventato il mio secondo miglior professore di storia e filosofia dopo la mia professoressa del liceo. La mia professoressa è insuperabile, mi dispiace ... 😅
Vorrei aggiungere qualcosa, nel mio piccolo. La gelosia è un sentimento naturale, istintivo e irrazionale. Da questo allo starla a sentire e farsene impadronire, ce ne passa ... Io ho sofferto molto di gelosia, ma non mi sono mai immaginato di perseguitare le mie compagne. La gelosia ti fa vivere male il tradimento e solo dopo un bel po' di tempo si può accettare di essere stati traditi o abbandonati. Esiste anche la gelosia per le persone, gli amici e addirittura per le cose. Io da giovane ero molto geloso delle mie cose, ora , da vecchio, meno
È anche vero che senza gelosia, l’amore sfocia nel relativismo: io ci sto con chi me la dà, e il fatto che qualcuna me la dia non comporta alcuna mia responsabilità su eventuali concepimenti, che rimangono affare della donna e casomai affare della società e delle istituzioni.
No l'unica forma bestiale perchè soggetta all'egoismo del gene penso sia quella sessuale, identica a quella delle altre bestie feroci là fuori;ed è su questa che si dovrebbe pensare al fine di eliminarla; ma non credo sia possibile, siamo usciti dalle grotte solo ieri siamo ancora bestie feroci. Il sesso andrebbe fatto tutti con tutti ,senza alcuna regola esattamente come qualsiasi altra funzione fisiologica. Solo cosi' l'umanità dimostrerebbe la sua umanità perchè nessun animale fa cosi', in tutta la biosfera il sesso è al centro di tutto, totalmente soggetto alle leggi dell'egoismo del gene. E noi siamo le bestie piu' feroci. Pensa te che speranze abbiamo; nella nostra specie l'egoismo del gene, filtrato dalla neocorteccia, si è travestito nelle forme piu' stupide quali regole, morali, "valori" (verginità, fedeltà), religioni, (paradisi per donne con le ragnatele e inferni per quelle disinvolte) e una miriade di idiozie del genere.
Buongiorno professore. Non sono d'accordo in generale con quanto detto e ho trovato i contenuti troppo superficiali.( Mi rendo conto de contesto) La ringrazio comunque per le sue recenti riflessioni, soprattutto le ultime su Gaza-Israele giustamente scandalizzate: ne abbiamo bisogno.
caro prof., rammento - in ogni caso - che l'italia è tra i paesi più sicuri in europa sotto il profilo degli omicidi (sia maschi che femmine) e quindi francamente non comprendo come da un fatto di cronaca nera (che è sempre esistita ed è arrivata nei NUMERI vicino alla soglia dello ZERO in termini percentili) si sia sollevato sto polverone che puzza di politica e faziosità
L’omicidio è solo l’ultimo tassello di un percorso di oppressione. Sarebbe come dire che una società schiavista che non ammazza i suoi schiavi ha combattuto e sconfitto po schiavismo. Occhio ai numeri, che mentono. Lo dico da ricercatore in fisica
@@johnlocke6563 Il dolo è un elemento per la chiamata processuale a titolo di imputazione per coscienza e volontà, si forma non ncecessariamente tramite un percorso e non per oppressione ma per una svariata serie di cause, oltretutto se i numeri mentono allora non rifacciamoci agli stessi nemmeno per dimostrare la tesi opposta. Lo dico da giurista. Il lettore non ha tutti i torti, l'Italia sotto questo punto di vista è una roccaforte di sicurezza per le donne rispetto agli altri paesi europei che tra l'altro, dovessimo analogicamente applicare il suo ragionamento, sarebbero a maggior ragione più pericolosi, quindi francamente tutto sto can can per cosa? Per un isolato fatto di cronaca? (E sottaccio gli strafalcioni semantici sul "patriarcato"...).
@@attiliofisher1094 i numeri mentono significa che i numeri vanno letti con la lente giusta. Il numero di omicidi in italia è in calo, per una serie di ragioni. D’altra parte il numero di femminicidi non subisce lo stesso calo, anzi negli ultimi 4 anni è stato costante. Questo significa che in percentuale oggi il numero di femmincidi sta aumentando. Ma questo è importante perche ci dice che il fenomeno del femminicidio è parzialmente decorrelato rispetto alle altre tipologie di omicidio. Se analizziamo singolarmente poi chi commette gli omici in base al genere scopriamo che le donne uccise sono quasi per la totalita, in italia, uccise da conoscenti, e quasi sempre primi vicini (parenti stretti, marito/fidanzato, ecc). I maschi si ammazzano per maggioranza tra sconosciuti. Quasi la totalita degli omicidi è poi compiuta in generale dai maschi. Dal 2017 ad oggi il numero di denunce per molestia sessuale e violenza domestica è raddoppiato, denunce che sono fatte per la totalita da donne nei confronti di maschi. Dai dati istat poi il 30% delle donne ha subito nella sua vita molestie sessuali o violenza domestica (e sono solo quelle che denunciano, pensa le altre). Il 60% degli stupri denunciati sono commessi da partener o ex partner, piu sei povero e isolato, piu è probabile che accada. Solo dal 2019 esiste una legge contro i matrimoni combinati. I numeri erano pochi fino alla fine della pandemia, da dopo la pandemia c’è stato un boom di denunce. Ma questi dati che ci dicono? Come possiamo raccogliere i dati sulle discriminazioni giornaliere? Sulle piccole violenze che giornalmente si subiscono e sono viste come “ragazzate”, “scherzi goliardici”, ecc? Come si raccolgono i dati sulle pressioni culturali e sociali? Come posso raccogliere i dati su alcune forme di violenza e molestie che neanche sono risconosciuti dalla giurisprudenza in quanto tali? L’oppressione di cui parliamo è una questione egemone. Nel senso che non si limiti ad una sfera sociale o giuridica dell’individuo. Ma è un problema stratificato che permea la società e la cultura nazionale
@@johnlocke6563 mentire non significa "guardare con la lente giusta", mentire significa dire il falso, mettiamoci a posto con la lingua italiana in primis, in secundis questo (ed altri) casi non è un femminicidio, in diritto esiste solo una connotazione data dalla legge 119/2013 che aggrava la responsabilità in caso di rapporto di parentela o convivenza con la vittima di sesso femminile, nemmeno la semantica (o la sociologia) ci aiuta perchè parla di patriarcato (posizione di preminenza di potere in quanto uomo oppure in quanto padre) pertanto tutto il suo discorso decade in quanto non conferente
@@attiliofisher1094 scusami ho anche provato a discutere, ma se vuoi battere i pugni gridando che i dati istat sono falsi fai come ti pare. Buonagiornata
Saudino parla di quello che sai. In diritto dimostri una profonda ignoranza. Parla delle migliaia di padri separati rovinati economicamente per mantenere le mogli (oltre ovviamente ai figli) che hanno deciso di divorziare magari dopo aver tradito e avendo già un altra relazione stabile. Conosci le regole dell addebito per cui chi tradisce nel matrimonio sia donna o uomo si vedrà addebitata la separazione (perché esiste un dovere giuridico di fedeltà nel matrimonio, lo sai?) e la donna (dico donna perché l uomo ben di rado viene mantenuto) perderà il diritto al mantenimento? Conosci il motto tractent fabrilia fabri? Ecco, sarebbe meglio tu lo applicassi, altrimenti saresti più onesto nel dire che fai semplicemente politica. E se proprio devi martellare il patriarcato rivolgi le tue suadenti argomentazioni contro quello che schiaccia le libertà delle donne palestinesi, arabe e in genere mussulmane. Qua da noi il patriarcato è morto da un pezzo e tu lo sai. Con immutata stima per il professore che spiega tanto bene storia e filosofia
Non ho studiato elementi di didattica, ma credo che i professori dovrebbero fare in modo di avviare un discorso serio e laico, al contrario del corso che si vuole intraprendere in sede governativa, che di pipponi clericali ne abbiamo piene le scatole noi grandicelli, figuriamoci i ragazzi . Gelosia non è amore, amore non è assolutamente fusione di due esseri. Io sono io e tu sei l' altro, e io ti amo nel momento in cui rispetto il tuo modo di essere. Un essere geloso non ama nessuno, neanche sé stesso. Infatti manca la fiducia perché manca la fiducia in sé stessi, che non si considerano abbastanza importanti per essere degni di fedeltà.
Purtroppo finché ci saranno false vittime che intasano i tribunali per un messaggio di auguri "patito" a Natale 2018 pur di spolparti di ogni avere, le vere vittime di fronte a segnali concreti di violenza "in fieri patenda" non avranno la giusta protezione da parte delle Autorità preposte, caro Matteo che ti seguo sempre, un mio caloroso "redivivo saluto" al Prof TH-camr più colto dell'umanità del web... ;-)
Bravi insegnate nelle scuole che siamo ancora nel 1800, quando cresceranno dopo una vita a sentirsi dire che gli uomini sono il male della società, sarà lì che piglieranno a pizze la prima donna che li farà soffrire
È vero che l'erba del vicino è sempre più verde ma io se potessi andare indietro nel tempo,per come va il mondo preferirei nascere femmina. Credo che il gentil sesso in questa epoca abbia il potere e un po' le invidio.
Questa lezione per me è terribile. Le ragazze in particolar modo sembrano doversi portare a casa l'unico insegnamento che non è il partner giusto quello che devono trovare, ma un buon lavoro per poterlo lasciare come e quando vogliono... Boh!
@@g.g.mastropasqua9122 Nel sistema finanziario odierno si è sempre dipendenti economicamente dal partner, dalla famiglia, dalla comunità, da un datore di lavoro, dai capitali ereditati... Nel passare dalla dipendenza economica familiare a essere servo ligio e chino di una, mettiamo, multinazionale non mi sembra ci sia alcun riscatto sociale o libertà, anzi, semmai solo maggiore degradazione. Il punto è che l'educazione dovrebbe puntare a formare eticamente alle relazioni e non al conformismo finanziario rispetto al sistema predatorio di mercato in cui stiamo delirando. Una lezione filosofica dovrebbe, piuttosto che vendere generalizzazioni ideologiche sulla fantomatica libertà economica (così da cambiare il partner o farsi l'amante a proprio capriccio), spiegare lo stato di diritto con cui garantire la più equa redistribuzione delle risorse attraverso un welfare state sostenibile, distribuzione delle risorse e garanzie sociali che permetterebbe alle persone di non dover essere dipendenti né dal partner né, tantomeno, dalla speculazione di mercato. A monte il problema economico non è di genere ma di classe sociale, e vendere la libertà attraverso il potere d'acquisto è fare il gioco dell'ideologia di mercato, forse passabile per un insegnante di economia aziendale, un pò assurdo in una lezione di filosofia. D'altronde, la violenza è correlata proprio alla frustrazione dei bisogni psichici fondamentali, più si sprona ideologicamente alla conformità di mercato (verso la competizione, produttività, indipendenza, individualismo, alienazione...) meno vi saranno le condizioni di cura per stare profondamente con l'altro. Che il "lavoro" è libertà vallo a dire a una madre lavoratrice costretta a lavorare 8-10-12 ore al giorno per sbarcare il lunario e che può "stare" con il figlio soltanto qualche ora alla sera stanca morta. Una indipendenza economica per cui non poter far quasi nulla oltre che lavorare mi sa tanto di schiavitù infiocchettata bene.
Mah, tante banalità raccontate ai bimbi. Troppi poteri ai professori, e nessuna responsabilità. Vero che impareranno il mondo da soli, per fortuna, ma troppe generizzazioni non fanno crescere. Un abbraccio comunque
Nessuno vuole dirlo per non distruggere la propria comfort zone ma il problema sono le relazioni monogame. Ogni volta Che decidiamo di stare solo con una persona, pensiamo che quella persona Ci apoartenga e debba sottostare al nostro controllo anche quando é lontana da noi, generando dinamiche pericolose che poi creano I mostri di cui si parla che magari non compiono tutti omicidi, ma comunque sottopongono l'altra persona ad una forma di violenza di qualsiasi tipo e Questo riguarda Sia uomini che donne, vittime del narcisismo generato dalla smania di possesso. La cura é lasciare libera ogni persona che entra nelle nostre vite di rimanere se stessa e accettare che noi non Siamo la sua vita , come lei non è la nostra, ma solo una parte che dobbiamo Coltivare Nel miglior modo possibile per poi lasciare andare quando non stiamo insieme. La cosa peggiore non é essere soli, ma stare con la persona sbagliata, ricordiamocelo sempre
Giusta analisi...non sottovaluterei anche un altro aspetto, che la monogamia, piaccia o meno, è una forzatura, è un limite. Per rimanere monogami bisogna sforzarsi o forzarsi.
@@lorenzomarchione4230una visione superficiale. Anche per vivere in società l’uomo si sforza, per questo la società è problematica? La monogamia in se non centra niente con il possesso, è il modello economico sociale della proprietà privata che fa coincidere la compagnia con il possedimento e con il diritto di sfruttamento. È il sistema economico e sociale che detta i rapporti di potere (economici e sociali). Lo sfruttamento e la possessione possono avvenire, come storicamente è accaduto, anche nello società poligame.
@@johnlocke6563 mi sa che c'è un misunderstanding...le cose che dici tu non sono necessariamente in contrasto. Io ho solamente detto che non siamo programmati naturaliter per la monogamia. Tutto qua. Lo inserisco come dato fattuale. Senza dare giudizi di valore. Un dato biologico dell'essere umano nudo e crudo
Ma... io ho degli amici che hanno apertamente relazioni con più persone contemporaneamente e la gelosia è bella che presente... cambia solo il modo in cui la esprimono... dispettucci vari... è un bel puttanaio anche lì. La gelosia è un sentimento come la rabbia o la gioia. C'è e basta. Arriva e basta. La differenza sta nel capire perché la si prova e sapersi comportate di conseguenza. Sono io insicuro? Se sì, perché lo sono? Ho subito qualche trauma? Non credo in me stesso? Qualcuno sta invadendo subdolamente il mio spazio, mi sta mancando di rispetto? Forse le persone con cui ho a che fare non sono quelle giuste? Se ci sforza di non provare gelosia perché è sbagliato a prescindere succede come con la rabbia... alla fine si esplode.
Forse non è un caso (anzi, non lo è per nulla) che la gelosia aumenta di presenza e di intensità mano a mano che si scende verso le genti del sud. E' difficile e quasi impossibile pensare ad un sentimento simile nei paesi del nord Europa: Svezia Norvegia Danimarca ecc. Intendo tra i nativi autentici e non tra gli "incrociati". Su "matriarcato" e "patriarcato" ci sarebbe moltissimo da dire e non basterebbe certo il piccolo spazio di un intervento.
@@davidecatena3824 A parte il "socialmente" (per me si tratta di una marcata differenza etnica dalla quale proviene anche il "socialmente"), il resto è condivisibile, facendo però derivare anche la diversità culturale dalla radice etnica, senza la quale nulla può essere spiegato.
@@dna2.041 "Animale" significa semplicemente essere animato, cioè "ente dotato di anima". Questo vale per tutto, se tutto è vivente. Ricordiamoci della platonica "anima del mondo". Solo l'insipienza del Cristianesimo poteva negare questo centralità al tutto per attribuirla solo all'uomo (Cartesio vedrà poi gli animali come macchine, ed è su questa criminale imbecillità che si fonda l'infame "vivisezione"). Quindi l'anima è il vero soggetto da cui partire. Ne consegue che l'etnia (meglio sarebbe la razza, da cui la stessa "ra-dice") è fondamentalmente un dato dell'anima e non della biologia. Per i "denominatori differenti" del sud c'è una certa verità. Molti sono stati al sud i passaggi di genti che il nord non ha conosciuto, ma vi è in fondo un misto etnico comune rappresentato da 5 razze precise e precisamente individuate. Ciò che varia molto è la percentuale delle singole presenze.
al netto delle supercazzole l'italia è il paese europeo (dopo norvegia) con il più basso tasso di omicidi (sia maschi che femmine) con un coefficiente di 0,6 contro una media europea di 1,3, io non capisco come da un banale (quanto tragico) ed isolato fatto di cronaca nera come ce ne sono sempre stati è partito sto circo equestre, oltretutto esiste un codice penale, l'autore verrà preso e condannato presumibilmente, quindi di che parliamo?
La filosofia arricchisce il pensiero. La religione uccide il pensiero. La religione diffonde il falso. Chi lo insegna ne è ben consapevole ma non vuole rinunciare al potere che quella appartenenza conferisce.
La sezione commenti fa capire quanto lavoro tocca ancora fare sulle politiche di genere. Quanta ignoranza è ancora presente sui ruoli sociali di genere che storicamente si sono affermati nella nostra società. Di certo se i maschietti non riescono neanche a mettersi in discussione e fermarsi per pensare ed empatizzare con gli altri, qui non rimane molto da fare se non una rivoluzione armata. Il problema è che in questo genere di discussione non si riesce neanche ad arrivare a confrontarsi su come risolvere la situazione, troppe persone si buttano con la bava alla bocca a gridare che il problema neanche sussiste. I diritti non possono ledere il prossimo, quelli si chiamano privilegi.
Questa non è una semplice lezione in classe, è una lezione di vita! Che fortuna questi ragazzi, non tutti hanno potuto o potranno riflettere su questi argomenti in una fase della vita così delicata, come lo è l'adolescenza.
Sì, esatto, concordo al 100% con Lei.
Concordo con te. Sono fortunati ad avere Saudino.
Madrifottitori lo accuseranno di traviare i giovani
Averti come insegnante è davvero un preziosissimo dono🙏 Grazie per il tuo impegno e per la tua passione nei riguardi delle nuove generazioni e della tua professione....sei un ILLUSTRISSIMO Professore di umanità e di cultura che tutti nella vita dovrebbero avere la possibilità di conoscerne almeno uno 🙏grazie❤
PERFETTO, carissimo prof. Saudino, questa è una di quelle lezioni che dovrebbbero fare parte di una didattica precisa e mirata all'acculturamento dei ragazzi in tema sentimentale, psico-familiare e sociale, ma pure psico-sessuale.
Le discipline umanistiche sono da valorizzare e hanno necessità di docenti in grado di calarle nel vissuto delle persone. Fare educazione alle relazioni partendo dal testo letterario di Shakespeare, seguito da quello di sociologi,filosofi, psicologi, è civilizzare una società in crisi. Forza prof.
Salvo poi lamentarsene considerando la povertà che crea alla nazione e agli individui, l'analfabetismo scientifico-tecnologico
@@valfoscouna cosa non esclude l'altra, quindi perché scrivere una cosa del genere? Tanto per fare polemica inutile?
@@valfoscoSI DEVONO ACCOMPAGNARE NON SOSTITUIRE LE COSE. Ecco che società malata si sta costruendo licenziando ogni forma di sentimentalismo, le quali passano proprio dalla scuola, ergo la letteratura, la filosofia e via dicendo.
Peccato che questa lezione sia ideologia antiscientifica e antifilosofica, sulla scorta delle idiozie di Galimberti
@@Hiphopislife404 Vuoi argomentare meglio i tuoi anti..., non so, aggiungere qualcosina o hai esaurito la tue riflessioni?
Ti ringrazio veramente tanto. Sei un ispirazione per me, la cosa giusta al momento giusto.
E che SPETTACOLO di lezione ! imparate, ragazzi, e anche grandi. Una lezione unica. GRAZIE Professore
“Lezione” quanto mai opportuna e costruttiva. Concetti e considerazioni che Lei ritiene - giustamente - di dover condividere con i ragazzi già sui banchi di scuola. L’educazione sessuale e all’affettività, l’analisi della sfera sentimentale e comportamentale, dovrebbero rappresentare una parte essenziale della formazione dei ragazzi a scuola e non essere esclusivamente affidate ai genitori a casa. Così come i valori della diversità ed inclusività. Molto interessante anche la ricostruzione storica, che ha mostrato chiaramente come il primo step verso la completa emancipazione della donna debba passare per l’indipendenza economica (e quindi, prima ancora, per la formazione scolastica e professionale). Spero tuttavia vi sarà una sorta di sequel perché l’aspetto fondamentale sul quale è opportuno insistere maggiormente è il fatto che non esiste un unico modello corretto di riferimento, spesso dettato da convenzioni sociali o dalle religioni. Si può liberamente decidere per una relazione “fedele” od “aperta” ed entrambe possono andare benissimo, purché consapevolmente e liberamente accettate e condivise dalle parti in gioco. Inoltre bisogna far capire che ogni possibile scostamento dal modello prescelto - come ad esempio possa essere un tradimento per le relazioni “fedeli” - non autorizza alcuna reazione che violi dignità, libertà e integrità (fisica ma non solo) del partner: per quanto “doloroso” possa essere da un punto di vista psicologico ed emotivo, se il partner mi tradisse, non sono in nessun caso autorizzato a dare di matto, umiliarlo, schernirlo socialmente, o arrivare addirittura alle mani addosso. Non esiste!!! Sono autorizzato solo ad esprimere - ed in maniera composta - la mia contrarietà ed operare eventuali scelte (ci lasciamo, proviamo a ricostruire il rapporto, o quello che sia). E’ diffusa invece la convinzione che il tradimento sia un’offesa talmente grande che autorizza la “parte lesa” ad intraprendere qualsivoglia azione per vendetta o addirittura - per i più fuori di testa - per ripristinare l’onore (come fossimo nel medio evo). Le relazioni più solide e costruttive sono quelle che si fondano sul rispetto e la stima reciproca più che sull’amore e le sue implicazioni. Buon lavoro, spero che i suoi ragazzi apprezzino quanto fa!!!
Ma possibile che nessuno suggerisca di eliminare completamente la gelosia sessuale o almeno di considerarla quale essa è, cioè la manifestazione piu' feroce dell'egoismo del gene? Perchè non insegnare che il sesso è un piacere come un altro , che andrebbe praticato il piu' possibile ,con tutti e con tutte e che non può stare a fondamento di una coppia, di una vita, di un progetto, di figli generati insieme e che dovrebbero essere ben altre le cose che uniscono due partner che non delle correnti non autorizzate del basso ventre? ecc... ?Perchè non insegnare che pretendere fedeltà sessuale è ,quello si', da animali feroci, mentre praticare il sesso come fosse qualsiasi altra funzione corporea ,distinguerebbe finalmente l'uomo da qualsiasi altro animale ?(nessun animale tranne forse i bonobo, fa sesso con leggerezza, anzi il sesso è regolato da norme ed istinti rigidissimi perchè è ovviamente la via di uscita dei geni che per non estinguersi programmano sistemi nervosi e sistemi neuroendocrini affinchè si sappia e si controlli sempre chi tromba con chi); perchè invece si continua a insegnare che il sesso va disciplinato perchè non siamo animali ,quando invece è esattamente l'opposto cioè proprio perchè siamo animali lo discipliniamo? Perchè non insegnare che si potrebbero concepire delle (dico un esempio tra i moltissimi: qui c'è un sacco di gente che dice di approvare saudino senza rendersi minimamente conto delle implicazioni che avrebbe questa falsariga di ragionamenti, lasciatelo approvare a me che ne accetterei le logiche conseguenze) figure professionali che possano procurare il sesso anche ad individui portatori di handicap e che questo sarebbe un qualcosa di veramente umano perchè nessun animale maschio si accoppierebbe con una partner non funzionale in natura, nè a maggior ragione lo farebbe mai una femmina che invece è portata, dal suo altrettanto feroce egoismo del gene, a mollarla solo al maschio che percepisce come migliore? Perchè non insegnare che tu (dico te ,come me o qualsiasi altro) dovresti essere orgoglioso se avessi una moglie che facesse questa professione, e cosi' essendo sarebbe per te una vittoria strepitosa sulla tua natura animale perchè nessun maschio di nessuna specie potrebbe mai tollerare una cosa del genere? Perchè non insegnare la biologia umana ai ragazzi e alle ragazze per fare loro capire quali sono gli scopi egoistici dei nostri geni e quindi suggerire loro delle vie e dei modi per contrastarli? Perchè non ammettere che se non ce la si farà mai ad affrancarci dalla gelosia sessuale è perchè siamo bestie feroci e non perchè crediamo nei buoni e santi valori tradizionali "di fedeltà" che invece sono anche loro figli diretti dell'egoismo dei nostri geni? Benedetto Benedetto, rispondi!!
Ciao, con stima e simpatia e buona serata!
Grazie professore, illuminante, come sempre.
Bravo! Scavalchiamo inutili parole su cosa fare... Lei lo sta facendo! Tutta la mia stima!
Il video è stato caricato 9 minuti fa, dura 25 minuti,e te hai già commentato. C’è qualcosa che non quadra 😅
Comunque adoro anche io Saudino. Ora seguo il video. Ti mando un abbraccio.
Fortunato chi ti ha per Insegnante!!! Fortunato chi, in età evolutiva, con la vita davanti, può fruire di questo BEN DI DIO E DI INTELLETTO! ❤️
Forse è la prima volta che vedo una lezione su queste tematiche portata a scuola. Prof, lei deve dare vita a un nuovo modo di fare lezione o comunque dare il via all'introduzione di tematiche sociali in classe, perché qui gli unici che possono ancora fare qualcosa per educare le nuove generazioni sono le persone che vedono di più al giorno, voi professori.
Analisi di tutto rispetto, grazie e viva le donne e la libertà ❤😊
Grazie prof, lezione di fondamenti per le donne.👋
Caro Matteo, lezione stimolante per alcuni riferimento storici, tuttavia solleverei una specificazione poiché si rischia spesso di cadere davvero facilmente nel vuoto semantico della categoria "libertà" dato dal suo uso acritico.
Se da un lato la gelosia è una deviazione del comportamento e della mente, dall'altro essa nasce dalla frustrazione di una condizione profondamente necessaria per la psiche che è quella dell'appartenenza affettiva. Non volere che il partner, l'amico o il genitore ci abbandoni è condizione essenziale per la nostra sussistenza psicofisica. Senza l'Altro noi moriremmo nella mente e nel corpo. Ora "liberare" la persona dal rapporto tramite il potere socioeconomico per agire arbitrariamente secondo il proprio desiderio (categoria molto discutibile in quanto determinata dalla condizione culturale in cui ci si trova), senza particolare considerazione etica e di cura per sé e per l'altro, si presenta come una pericolosa deriva liberale che sfocia in uno stato di dominio del capriccio, e non di civiltà comunitaria guidata dall'etica e dal rispetto.
Pertanto, il consiglio da non-psicologo dato alle ragazze/i di capitalizzare la propria vita per "monetizzare" a sufficienza così da essere "indipendenti", "liberi", "emancipati" per seguire il proprio supposto "libero desiderio" mi sembra piuttosto ideologica come posizione. In primo perché assume, confermandolo, il sistema di mercato in cui siamo inseriti e i relativi valori; secondo, non considera empiricamente la sofferenza e la violenza con cui la condizione socioeconomica demolisce umanamente le "risorse umane" per ottenere quella ideologicamente famigerata, ma sempre affettivamente arida, "indipendenza finanziaria"; terzo, "l'emancipazione" dagli altri significativi grazie al potere economico si tramuta in dipendenza all'apparato. Le condizioni materiali lavorative, e prima "educative", per una autonomia finanziaria non permettono di fatto una partecipazione tra bisogni psico-affettivi di base (appartenenza, stabilità, affettività, struttura) e la quantità di tempo e di risorse richiesta dal mercato, ma anche dalle istituzioni, inclusa quella scolastica. Pertanto, emanciparsi dalle condizioni patologiche relazionali mettendosi nelle condizioni (lavorative, scolastiche, sociali, ma anche esistenziali) che sistematicamente frustrano i bisogni psicoaffettivi di base, seguendo il mito della libertà e della indipendenza venduto a gran megafono oggigiorno, comporta necessariamente l'insorgere accentuato di tali meccanismi patologici (come può esserlo a certi livelli la gelosia).
Se un bambino abbandonato dai genitori, mettiamo per il troppo lavoro, non riesce in età adulta a soddisfare il bisogno di cura e appartenenza frustrato perché gli eventuali partner e amici vogliono essere "liberi" senza mai vincolarsi e appartenersi in una interdipendenza significativa, ciò non fa che replicare la frustrazione del bisogno originario portando a schemi patologici. Così come se si dice ai ragazzi di socializzare, fare esperienza, viversi l'affettività familiare, ma poi si tengono a scuola dalle 7 del mattino alle 3 del pomeriggio (trasporto incluso si intende) e si caricano di almeno 3-4 ore di compiti al giorno, la contraddizione pare evidente: si obbligano bambini e ragazzi a imparare sui testi le forme del vivere senza dargli tempo e strumenti per conoscerne la sostanza. Che poi, almeno in famiglia, anche se avessero più tempo sarebbero i genitori probabilmente a non averlo per star dietro ai figli poiché costretti a lavorare fino a sera per sbarcare il lunario.
Categoria di libertà, quindi, che è ideologicamente imposta con fini politici e ideologici ben evidenti a supporto di schemi violenti di speculazione, dominio e controllo.
Ora il discorso del possesso per "proprietà" è un discorso non solo di genere ma di potere in generale, e l'emancipazione dalla subordinazione del possesso non può avvenire attraverso lo stesso strumento che rende schiavi. Al potere economico e istituzionale, come strumento di possesso, non si dovrebbe rispondere con altrettanto potere verticale, ma con una struttura sociale partecipativa orientata alla cura collettiva di sé e dell'altro al contempo che trova nel limite etico la propria forza in quanto siamo esseri che vivono e sopravvivono solo nella interdipendenza affettiva con l'altro Finché il soggetto si individualizza ideologicamente ponendo il proprio "desiderio" (come se non fosse culturalmente pilotato...) al di sopra della cura, non può sorgere alcuna reale "libertà" che in quanto tale non è mai individuale ma sempre partecipata comunitariamente in una collettività che garantisca orizzontalmente il soddisfacimento dei bisogni psicoaffettivi.
Sperando che questa riflessione possa esserti da spunto per la prossima lezione, un saluto.
Interessante riflessione. Vivere pienamente è impossibile quando il tuo tempo viene assorbito nella quasi totalità dal lavoro. È una falsa libertà.
A tutte le donne.
Non è la mano
di un uomo
che mi ha colpita,
ma la mano
di chi non lo è
mai diventato.
E ad uccidermi
non fu
la sua follia,
ma la debolezza
della sua ragione,
la rabbia
della sua impotenza.
E la mia determinazione
fu la mia colpa,
la mia consapevolezza
ha segnato
il mio destino,
non la mia paura
o la mia rassegnazione.
Per questo ora,
volo libera.
Gabriella
Le lezioni che tutti i professori dovrebbero fare in aula e che purtroppo quasi nessuno fa.
Lezione molto interessante. Avere un insegnante così è un Privilegio. Purtroppo penso siano pochi con questa preparazione e passione.
Grazie per questa interessante lezione anche per gli aspetti storici relativi al modo di vivere una relazione e alle relative cause della gelosia. Io, che sono forse troppo idealista, penso che l amore sia il fondamento solido di una relazione. L amore non si fonda solo sul desiderio e sulla passione, si basa sul rispetto della persona con cui sto, sulla condivisione di un progetto di vita, cerca di far crescere la persona amata secondo le sue potenzialità, lasciandola libera e non imprigionandola dentro un meccanismo di potere. Questo secondo me naturalmente.....
Per quanto gli spunti critici siano apprezzabili e debbano trovare il loro spazio, il pericolo con questo tipo di narrative (sia dal lato maschilista che femminista) è che possono finire per esacerbare una situazione di divisionismo sociale tra i sessi che è già conclamata, e di radicalizzare ancora di più i rapporti tra persone di sesso diverso. Portare avanti un tipo di narrativa che estende in modo generalizzato un senso di colpa storico a carico dell'uomo semplicemente per essere uomo, prima ancora di trovarsi nella posizione effettiva di essere geloso o meno, di decidere se rispettare o meno la donna, è per quanto mi riguarda sbagliato. Bisogna avere la consapevolezza che esistano uomini retrogradi o incapaci di gestire le loro emozioni, ma estendere l'incapacità emotiva a TUTTI i membri di un certo sesso e relegare questa condizione patologica a fenomeno sociale è un discorso fondato su una specie di misandria e sul senso di colpa, e per di più è un discorso che ignora totalmente le nuances sociali e comportamentali della società contemporanea sia dal lato femminile che da quello maschile. Un laico dovrebbe conoscere molto bene i pericoli di ideologie o discorsi che stimolano un senso di colpa generalizzato. Io mi rifiuto di accettare una responsabilità di genere, una responsabilità di etnia oppure generazionale. La responsabilità di atti patologici che sono avvenuti in passato o in circostanze a me estranee non mi appartiene, e non me ne faccio carico, così un ragazzo di 18-20 anni non dovrebbe farsi carico della responsabilità della gelosia come manifestazione di un patriarcato che nel contesto di questo video viene pure descritto come il frutto di circostanze sociali e storiche passate e totalmente diverse da ciò che stiamo vivendo oggi.
Generalizzare, no.
Il retaggio resta. È indubbio.
Femminismo non è il concetto contrario di maschilismo, ovvero il genere femminile che sopprime quello maschile. La generalizzazione è già nel tuo discorso che parte da un assunto sbagliato.
@@thesecondbama ma anche il patriarcato che con la gelosia o istinti sentimentali nulla c'entra, sento somari persino in politica (schlein tanto per non fare nomi) che attaccano questa figura retorica e desueta (ed ordinamentale) sul caso di giulia che ci azzecca come i cavoli a merenda
@@демкен non esiste più a livello legale ma la sua influenza culturale rimarrà ancora per molte generazioni. Il fatto che li chiami 'istinti' sentimentali lo prova.
@@thesecondbama Perfetto.
Aggiungo: Il femminismo nasce come movimento di liberazione dal retaggio della obbligata dipendenza-sottomissione all'uomo introdotto con il dogma della Bibbia; dogma divulgato col Cristianesimo.
Sarebbe stato opportuno intitolate il movimento di liberazione della donna con l'eponimo "Lilithismo" in riferimento a Lilith, prima compagna scelta dal Dio biblico per Adamo.
Lilith si ribellò all'obbligo di sottomissione e "dal Paradiso (LOL)" si rifugia nei pressi del Mar Rosso per fuggire da Adamo.
*Lilith,* essendo stata creata da Dio dalla polvere, come Adamo, *pretendeva di averne anche gli stessi diritti,* che, però, le furono negati.
Cosicchè Dio la puni relegandola al ruolo di malvagia divinita della notte, Satana.
Ecco - questo retaggio biblico, ahimè, ancora praticato - è il "paradigma punitivo" adottato dal Turetta contro il rifiuto di Giulia.
Da Galimberti si impara la banalità, il politicamente corretto.
Generalizzazioni a ruota, un gioco di forme che finisce per giustificare la condizione che il problema lo ha generato.
Grande Prof ! Vorrei sottolineare l'importanza dei testi da cui prendere spunto per un insegnamento evoluto
Siamo sicuri non stiamo fraintendendo il concetto di patriarcato???
Sicuramente il raptus di filippo turetta deriva da un concetto di proprietà sulla donna ma io ritengo che sia limitante definire in questo modo il patriarcato. Sarà solo una mia opinione ma ritengo tal concetto vada rivisto perché manca qualcosa.
Grazie ❤
Buongiorno🦉
aperta e chiusa parentesi:
con la T-shirt in classe, 27/°C ?
Top!
Video bellissimo!
Da trasmettere a reti unificate 👏👏
Ma si possono monetizzare i video fatti durante una lezione in classe?
Chiedo ma non voglio fare polemiche, una semplice curiosità burocratica.
Bel video (non è una novità) ma è un po' preoccupante sentire un professore - e un professore come Saudino - che parla di "cintura di castità" come se fosse qualcosa di realmente esistito durante l'epoca delle crociate, invece che un falso ottocentesco basato su rappresentazioni letterarie ironiche e artistiche precedenti (o al massimo uno strumento del puritanesimo anglosassone ottocentesco)
Quindi La donna non è gelosa e manesca?
Professore🦉
Per far capire l'origine, opportuno sarebbe portare in argomento la figura di Lilith.
Lilith prima compagna di Adamo punita dal Dio biblico per non aver voluto a lui sottomettersi.
Lilith non è la madre di tutti i demoni?
Lilith, punita da Dio per la sua disobbedienza alla sottomissione, relegata al ruolo di creatura malvagia della notte, Satana.
Bellissima lezione,
avevo già ascoltato qualche sua lezione su Freud e sul complesso.
Galimberti molto interessante, se posso dire è bello approfondire.
Le donne povere, ad oggi, dubito abbiamo tutti questi pensieri sul chiedere il divorzio, in quanto specialmente se hanno figli si prendono la casa, assegno di mantenimento, assegno divorzile....mentre i padri si ritrovano fuori di casa a dover pagare un affitto, e devono mantenere la moglie, specialmente se non lavora e non ha reddito. Purtroppo ci sono anche donne scorrette che se ne guardano bene di trovare un lavoro, in quanto è più comodo essere mantenute dall'ex marito...in molti casi, ci sono donne che hanno letteralmente rovinato uomini e sono finiti alla caritas, a dormire sotto i ponti
Hai del tutto ragione.
È un tipo di morte, senza uccidere, che molte donne cagionano all'uomo quale punizione per il tradimento subito.
Le motivazioni di tale comportamento sono complesse, non si possono ridurre al 'trovati un lavoro' anziché beneficiare del mantenimento: nella donna, in quei casi, c'è il desiderio e anche la volontà di rovinare il coniuge, vederlo soffrire umiliato.
Le punizioni inflitte dai genitori concettualmente insegnate (come norma nei secoli) sin dall'infanzia, come verrano elaborate in età adulta nella gestione della propria vita nei confronti del partner ?
Per esempio: che necessità avrebbe Ilary Blasi - con super redditto da conduttrice TV - nel pretendere l'assegno dal Totti ?
L'errore è venire al mondo. A chi addebitare i danni ?
Cordiali saluti (e auguri)
@@ipazia4287 purtroppo questo avviene non sempre come "punizione per il tradimento subito dall'uomo" o necessariamente per una colpa dell'uomo, in molti casi è la donna che oltretutto ha anche tradito l'uomo....e quest'ultimo si ritrova "tradito e mazziato"...nella vita succede anche questo...e sapendo di avere la legge dalla loro parte in caso di separazioni/divorzi, molte persone non hanno nemmeno bisogno di pensarci tanto...
@@simonec7678L'investimento sul "capitale umano" (matrimonio, convivenza, figli) è quello che riserva il rischio peggiore: fallimento del progetto affettivo/costruttivo e danno ai figli che non hanno chiesto di nascere a differenza dei genitori che si sono vicendevolmente scelti.
Brutto affare la vita; non vi è certezza/garanzia di buon risultato (e serenità) nonostante dedizione e impegno.
Grazie per la conversazione.
Scusi professore, una domanda. Ma nell'antica Roma, secondo il diritto, il figlio maschio non aveva di fatto capacità di agire. Era una proprietà anch'egli del pater. Se il figlio guadagnava, quel guadagno era del pater, cioè del capo della famiglia. Non esisteva distinzione fra sesso.
Quello era patriarcato?
Poi vorrei chiederle: oggi una partner è gelosa perchè nella storia il padrone, il marchese, il nobile era il capo e le ricattava con la protezione e il mantenimento? Cioè vorrei capire: oggi una donna, una ragazza, magari anche di famiglia benestante, magari anche mantenuta beatamente dalla famiglia...è gelosa e controlla il partner perchè ha paura di non ricevere un sostegno da lui?
Ma poi scusi: come ha detto lei, spesso chi si fa mantenere è posseduto dall'altro. Ma allora di che disparità parliamo? Una donna può farsi mantenere dall'uomo: questa sarebbe discriminazione?
Beh...veramente bravo prof ..grazie per la Lezione
Caro Professore , mi permette di chiederle genuinamente, come si spiega il fenomeno dei senza tetto nella maggioranza dei casi di sesso maschile?
grazie per la lezione :)
Si spiega quel fatto come si spiega che i suicidi sono al 73% maschili, l'abbandono scolastico all'80 %, i morti sul lavoro al 96%, i mutilati al 92% i carcerati al 96% (le direttrici delle carceri invece sono oltre il 60% donne come le magistrate). Se il "corpo della donna" è da tutti e da sempre considerato proprietà maschile, come si spiega la prostituzione? Come si spiega che 9.000.000 di uomini vi ricorrrano? il 45% dei maschi sessualmente attivi. Come si spiega che nel 40% delle coppie europee non c'è sesso?. Se le donne dominano nell'educazione come si spiega il "patriarcato"? Chi lo trasmette il patriarcato? Se i consumi sono al 75% in mani femminili, come si spiegano le "violenze economiche" maschili? Se ...
TUTTI I FENOMENI ELENCATI SONO CONSEGUENZE DEL PATRIARCATO@@renzobarnart6083
@@danyaradia9641siamo proprio cretini non maschi allora, abbiamo creato un sistema che non fa altro che opprimerci... O forse c'è una narrazione sbagliata di cosa sia il patriarcato da parte delle fonti predominanti?
Veramente la cintura di castità è solo una leggenda
Infatti, ci sono diverse inesattezze...
@@ivanoarbino7225 per esempio sembra pure voler accennare al famigerato ius primae noctis, che è un'altra bufala. Certo che però far passare le cinture di castità come qualcosa di real è grossa. Che cosa succede al nostro validissimo prof?
@@orestezanardo4468forse lega il somaro dove vuole il padrone.
Buongiorno🦉
F. de La Rochefoucauld:
"L'intelletto (raziocinio) è sempre messo nel sacco dal cuore." che, sommato a ossessiva-possessiva gelosia, spesso vira all'omicidio.
C'è da fidarsi dell'amore ?
Per esperienza vi dico che dovete stare alla larga dalle persone gelose e da chi ti instilla la gelosia con triangolazioni e battute varie e finge di non esserlo
Anche se normalmente la gelosia viene associata al contesto di amore ho detto più volte che dove c'è accanimento sull'attaccamento e gelosia che sfocia in morbosità non c'è amore ma dipendenza che spesso può essere letta come patologia. Se c'è gelosia nel 90% abbondante dei casi ci sarà morbosità ed allora perché stare agganciati a persone e situazioni dove altro ma non amore è spacciato per tale??? Quest'ottica è un principio relazionale che sovverte la classica logica relazionale conseguente al modello sociale artificiale ancora attuale. Ancora attuale perché la media ha ancora una percezione individuale e della realtà distorta dall'atificializazione progressiva del sociale attraverso un imprinting che funge da limiter a scopo di controllo/dominio sociale.
Grande!
La gelosia è un sentimento che rivela la scarsa a volte scarsissima consapevolezza di sé. Ma bisognerebbe prima di tutto capire secondo me, che l'amore come ce lo vogliono spiegare, NON ESISTE! Quindi esiste un tramandarsi di informazioni errate e fuorvianti...
Un giorno .... vorrei avere la possibilità di stringerle la mano e ringraziarla per aver conosciuto questo canale che mi ha dato l'opportunità per, a volte, imparare, altre, di avere conferma delle valutazioni!
Grazie 🙏prof spero carichi anche le prossime lezioni🙏
È la Scuola secondaria di primo o secondo livello?
Bellissima lezione! 🙏
Professore, io vorrei sapere qualcosa del suo rapporto con gli studenti. Ne ha parlato in qualche video?
Se il patriarcato definisce la donna come un possesso dell'uomo, in opposizione a questo concetto, come potremmo definire il fatto che le donne sono almeno altrettanto possessive degli uomini nei confronti del proprio compagno?
Comunque, la maggior parte delle tesi sostenute è discutibile, evidenziando un preconcetto iniziale. Ad esempio, i matrimoni combinati erano una forma di violenza sia nei confronti delle donne che degli uomini. Sono favorevole ai professori che affrontano questi temi con gli studenti, poiché il dialogo è importante. Tuttavia, penso che il professore non debba essere considerato come il depositario della verità, ma piuttosto come colui che ragiona insieme ai suoi studenti, crescendo e imparando insieme a loro
Non sono d'accordo sulla questione dei matrimoni combinati dove soffre l'uomo. Nella maggior parte dei matrimoni combinati esempio, nelle famiglie reali, gli uomini potevano scoparsi chiunque e avere amanti all'infinito. In nazioni mussulmane si avevano più mogli, come succede anche adesso, come se una donna non avesse il potere di ribattere. Ma poi basta guardare la storia italiana il delitto d'onore le ricorda qualcosa???
@@GabrieleMoscovini-d3f Sai, quand'ero giovane frequentavo un amico che era tra le persone più ricche d'Italia (se ti ricordi, uscì la notizia molti anni fa) e lui, in tempi moderni, aveva un matrimonio combinato. Ti posso garantire che non era affatto sinonimo di felicità, nonostante il suo status benestante. Riguardo al contesto storico, il 'ius primae noctis' era prerogativa del signorotto locale e non della stragrande maggioranza degli uomini, la maggior parte dei quali erano contadini e vivevano in condizioni di estrema povertà. Inoltre, bisogna considerare che erano anche loro, in misura minore, vittime di tale pratica, in quanto era la consorte a concedersi. Nessuno nega che in passato accadessero fatti che, agli occhi della mentalità moderna, risultano scioccanti, ma è cruciale contestualizzarli nell'epoca in cui si sono verificati. Ritengo sbagliato interpretarli attraverso il filtro della mentalità moderna. Oggi, tali eventi sono superati da tempo; la società moderna è radicalmente diversa e le persone non condividono più queste idee. Certo, potrebbero ancora verificarsi casi estremi in alcuni paesini remoti dell'entroterra meridionale o tra individui meno istruiti, ma sono eccezioni estremamente rare e statisticamente insignificanti. Una singola eccezione non può riflettere la realtà generale
Ammazza quanta pubblicità, professò...
Molto interessante, pure se non traspare in alcun modo il tuo punto di vista. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi di questa improvvisa attenzione mediatica verso un fenomeno che purtroppo non nasce ieri. Qual è il motivo per cui coloro che detengono l’egemonia mediatica e culturale nel nostro paese hanno deciso di aggredire le nostre televisioni con questa notizia? Questa scelta è stata fatta solo per il bene delle donne e della società o l’obiettivo è anche quello di danneggiare l’immagine tradizionale dell’uomo e della famiglia?
Naturalmente non sono d' accordo su tutta la lezione ,dove il tempo a disposizione non mette a fuoco le sfumature ,sopratutto nel ruolo della sociéta , pero' ,devo ammettere che il modo di spiegare è estremamente empatico Auguro a tutte le scuole per il bene degli studenti, di avéré almeno un professore cosi
Una coppia aperta non è una coppia, se ognuno fa quello che vuole.
La coppia aperta è una scusa per avere i benefici economici e sociali dovuti al partner fisso, e poter allo stesso tempo svagarsi sessualmente con altri partner casuali. Né più né meno.
Che bravo che sei... È triste però che devi spiegare che l'indipendenza economica delle ragazze è indispensabile per essere più libere. Dovrebbe essere un dato acquisito. La normalità. Perché doverlo sottolineare? Perché si parla ancora di periferie in cui sono le donne a non lavorare? Ti aiuto: le donne fanno figli e questo le obbliga ad assenze lato lavorativo. Le porta soprattutto ad essere totalmente immerse nella maternità, anche da punto si vista psicologico. Per godersi la maternità devono assentarsi dal lavoro anche per anni e questo non le rende competitive coi maschi in ambito lavorativo. Questa dicotomia non è ancora stata risolta totalmente lato legislativo.
Grande prof!👍
Ottimo intervento Prof.!Nei minuti finali si tratta la questione del geloso patologico che, non accettando la rottura del rapporto,compie l'atto estremo per autostipulare un "accordo sentimentale" ( non sei mia/o ma non sarai di nessun altro );mi chiedo:se proviamo a considerare questa gelosia estrema un non superamento ( o quantomeno parziale ) del complesso di Edipo/Elettra, quali potrebbero essere i motivi per i quali le violenze sono in larga parte commesse da un uomo?Semplice maggioranza di casi di complesso di Edipo rispetto ad Elettra?
da Hannibal Lecter a "Cannibal Lectio" e' un attimo...figa la maglietta😉
Quindi in sostanza il professore ci sta confermando che non viviamo in una società patriarcale, in quanto in una società democratica a economia di mercato dove l’uomo e la donna sono parificati giuridicamente e anche le donne ereditano le proprietà, la ricchezza, e il benessere e non solo i maschi. In una coppia moderna spesso la donna arriva al matrimonio con più beni del maschio. E in ogni caso non esiste alcun sistema legislativo che impedisca alla donna un pieno percorso di indipendenza che esula dalla condizione economica del maschio. Motivo per il quale in una società contemporanea la gelosia femminile non può essere giustificata con le dinamiche di quando esisteva il feudalesimo come sostiene Galimberti, perché oggi le donne che si macchiano di determinati tipi di reati che convenzionalmente si vogliono appannaggio dei maschi, sono donne che spesso nemmeno convivono con gli stessi maschi e che non hanno nessun bisogno materiale, ma bensì si tratta di gelosia patologica morbosa e ossessiva grave tanto quanto lo è quella maschile. Non si può sostenere che una gelosia sia più grave di un’altra solo sulla base del sesso perchè questa è una teoria quasi eugenetica. Siamo tornati a Lombroso e alle sue teorie? Il patriarcato inoltre ha molto a che fare con il concetto di padre che con il concetto di uomo. In una società patriarcale anche i figli maschi sono di proprietà del padre e devono attenersi alla volontà del padre. È un modello di società basato sulla forza tipico delle società arcaiche che non ha niente a che vedere con le società moderne occidentali che anzi tendono a un individualismo esasperato e all’abolizione di qualunque forma di collettività soggetta a regole che sono dettate dal mercato stesso e non certo dai padri. Banalmente anche il nostro sistema educativo è interamente sbilanciato sulle donne e quasi totalmente in mano alle donne quindi anche questo cozza molto con la visione di una presunta società patriarcale moderna, perché oggi un bambino maschio che nasce in Italia, fino ai 20 anni, a parte il padre (il cui ruolo sociale è completamente cambiato rispetto anche solo a 50 anni fa), non ha altri grossi modelli maschili di riferimento ma anzi viene essenzialmente educato prevalentemente da donne.
Il succo è questo. Ha praticamente confermato che Il patriarcato dì oggi è una "fuffa", chiamalo retaggio per politica ma le mentalità si concordano sempre in due. La politica è pessima e si infiltra ovunque. Stanno creando generazioni di fanatici e intolleranti.
Domando: Esistono i maschicidi? quanti sono? E se esistono e non sono causati dal matriarcato, a cosa sono dovuti?
Puoi controllare sul sito del ministero degli interni, se vuoi sapere davvero
@@sirebica Basta osservare i dati istat per sapere che i maschicidi esistono nonostante l'assenza di un matriarcato che li giustifichi, e se non si tratta di matriarcato qual'é la causa di quest'odio verso gli uomini? In questa societetá patriarcale vengono ammazzati 3 volte piu uomini che donne. (gran privilegio) E le cronache abbondano di casi di maschicidi e altre violenze (come buttare acido sul viso del partner) o infanticidi (le cui principali protagoniste sono le madri). Esiste senz'altro un asimmetria dovuta alla forza fisica maschile, perché le intenzioni non sono mai state sufficienti a determinare l'esito di un conflitto, dove di solito "vince" il piu forte. Esiste il maschilismo e forse anche il patriarcato, ma in una societá dove i maschi salvano piu donne di quante ne uccidono é sbaliato (ed ingrato) parlare di persecuzione sistematica del genere femmile basandosi su avvenimenti che riguardano lo 0,0001 della popolazione (é sbagliato anche dal punto di vista statistico)
@@sirebica it.wikipedia.org/wiki/Violenza_contro_gli_uomini#La_violenza_di_genere_al_maschile ( la sezione "violenza domestica" chiarisce un po di cose )
Grazie professore,nella gelosia c'è più egoismo che amore,condivido. Ho visto il film della Cortellesi che,secondo me,ha mosso tante coscienze.
❤❤❤
Bella maglietta prof!
Però quello della cintura di castità è un falso mito. Pare non venisse usata davvero
Dal film 1973, "Sessomatto".
Episodio: Due cuori e una baracca.
La moglie con l'occhio tumefatto:
"ammazza amò che papagno m'hai tirato ! *Però sò contenta,* *l''omo* *ha da menà !"*
Si tratta di un tema classico della sociologia della famiglia di impostazione neo marxista, ciò fondata sull'asimmetria di potere e sull'analisi dei ruoli sociali nelle loro funzioni materiali e storiche. Poi solo alla fine si accenna al Freud ma io mi chiedo perché in questo paese l'analisi sociologica viene sistematicamente non citata persino da autori come Galimberti? E' una questione di competizione fra discipline? o il sociale, come generatore di senso, desta ancora scandalo in una società ancora fortemente familistica? Boh forse entrambe le cose..
Complimenti professore vorrei avere la possibilità di ascoltarla dal vivo grazie
La maglietta a tema TOP 😊
In questo questo quadro , quanto può essere misera la curiosità nel sapere se Ilary ha lasciato Francesco o il contrario. Faccio riferimento naturalmente al doc di Netflix "unica" .
Mi piacerebbe che i miei figli avessero un prof come lei❤
È ancora, la gelosia, caro professore, non ha sesso
Però non è che può sempre presentare certi tipi di ideologie come positivi e altri come negativi. Non è che adesso si può arrivare all'estremo che non possono esistere due persone che stanno insieme e si amano senza tradirsi o senza amare la propria famiglia
Il geloso patologico e potenzialmente o, purtroppo, concretamente omicida è un individuo (uomo o anche donna) patologicamente insicuro, che idealizza il partner quale fonte di rassicurazione esistenziale. Che cosa si può fare affinché gli individui crescano più sicuri di sé e autonomi, in grado di instaurare relazioni costruttive, di confronto, condivisione e piacere di stare e fare insieme, senza il panico del bisogno?
Questo è essere “il Professore”
Aiai... Ius primae noctis e cintura di castità...
Apprezzato. Stiamo attenti a non strumentalizzare questa buona lezione per parlare di violenza. Le due gelosie “diverse” potrebbero scatenare uguali violenze. Ma non accade. Quindi i femminicidi o le violenze fisiche hanno ulteriori aspetti da considerare. La lezione é una buona base di partenza ma i fenomeni sono complessi (patriarcato e violenza)
No non credo proprio; il testosterone è l'ormone per eccellenza che scatena la violenza e l'uomo ne ha molto di piu' della donna;la donna potrebbe essere violenta in modi non fisici ,ma piu' sottili e di fatto è proprio quello che nei tribunali avviene. Se per ogni uomo ucciso da una donna per gelosia ,ci sono cento donne uccise da uomini gelosi, un motivo (biologico ovviamente ) ci sarà e non è perchè da piccoli , per un complotto di patriarchi brutti sporchi e cattivi, all'uno hanno regalato i soldatini e all'altra le bamboline. La abissale diversità biologica tra i due pianeti, tra i due cervelli ,tra i due sistemi neuroendocrini e, in ultima analisi, tra le due strategie opposte e conflittuali tra loro, (poggianti sulla notevole asimmetria negli investimenti riproduttivi nei maschi, nulli e nelle femmine, notevoli) dovrebbe far riflettere su quanto pernicioso sia il confondere l'uguaglianza (non c'è e non c'è mai stata alcuna uguaglianza, non può esserci) con la parità (giusta e sacrosanta). Con stima e buona serata.
Lei è diventato il mio secondo miglior professore di storia e filosofia dopo la mia professoressa del liceo. La mia professoressa è insuperabile, mi dispiace ... 😅
Forse un caso di Edipo filosofico😂
Lei e' un gigante della democrazia
Vorrei aggiungere qualcosa, nel mio piccolo.
La gelosia è un sentimento naturale, istintivo e irrazionale.
Da questo allo starla a sentire e farsene impadronire, ce ne passa ...
Io ho sofferto molto di gelosia, ma non mi sono mai immaginato di perseguitare le mie compagne.
La gelosia ti fa vivere male il tradimento e solo dopo un bel po' di tempo si può accettare di essere stati traditi o abbandonati.
Esiste anche la gelosia per le persone, gli amici e addirittura per le cose.
Io da giovane ero molto geloso delle mie cose, ora , da vecchio, meno
È anche vero che senza gelosia, l’amore sfocia nel relativismo: io ci sto con chi me la dà, e il fatto che qualcuna me la dia non comporta alcuna mia responsabilità su eventuali concepimenti, che rimangono affare della donna e casomai affare della società e delle istituzioni.
No l'unica forma bestiale perchè soggetta all'egoismo del gene penso sia quella sessuale, identica a quella delle altre bestie feroci là fuori;ed è su questa che si dovrebbe pensare al fine di eliminarla; ma non credo sia possibile, siamo usciti dalle grotte solo ieri siamo ancora bestie feroci. Il sesso andrebbe fatto tutti con tutti ,senza alcuna regola esattamente come qualsiasi altra funzione fisiologica. Solo cosi' l'umanità dimostrerebbe la sua umanità perchè nessun animale fa cosi', in tutta la biosfera il sesso è al centro di tutto, totalmente soggetto alle leggi dell'egoismo del gene. E noi siamo le bestie piu' feroci. Pensa te che speranze abbiamo; nella nostra specie l'egoismo del gene, filtrato dalla neocorteccia, si è travestito nelle forme piu' stupide quali regole, morali, "valori" (verginità, fedeltà), religioni, (paradisi per donne con le ragnatele e inferni per quelle disinvolte) e una miriade di idiozie del genere.
Buongiorno professore. Non sono d'accordo in generale con quanto detto e ho trovato i contenuti troppo superficiali.( Mi rendo conto de contesto) La ringrazio comunque per le sue recenti riflessioni, soprattutto le ultime su Gaza-Israele giustamente scandalizzate: ne abbiamo bisogno.
Cosa ha detto di superficiale?
Potrebbe argomentare il suo disaccordo per favore?
caro prof.,
rammento - in ogni caso - che l'italia è tra i paesi più sicuri in europa sotto il profilo degli omicidi (sia maschi che femmine) e quindi francamente non comprendo come da un fatto di cronaca nera (che è sempre esistita ed è arrivata nei NUMERI vicino alla soglia dello ZERO in termini percentili) si sia sollevato sto polverone che puzza di politica e faziosità
L’omicidio è solo l’ultimo tassello di un percorso di oppressione. Sarebbe come dire che una società schiavista che non ammazza i suoi schiavi ha combattuto e sconfitto po schiavismo. Occhio ai numeri, che mentono. Lo dico da ricercatore in fisica
@@johnlocke6563 Il dolo è un elemento per la chiamata processuale a titolo di imputazione per coscienza e volontà, si forma non ncecessariamente tramite un percorso e non per oppressione ma per una svariata serie di cause, oltretutto se i numeri mentono allora non rifacciamoci agli stessi nemmeno per dimostrare la tesi opposta. Lo dico da giurista.
Il lettore non ha tutti i torti, l'Italia sotto questo punto di vista è una roccaforte di sicurezza per le donne rispetto agli altri paesi europei che tra l'altro, dovessimo analogicamente applicare il suo ragionamento, sarebbero a maggior ragione più pericolosi, quindi francamente tutto sto can can per cosa?
Per un isolato fatto di cronaca? (E sottaccio gli strafalcioni semantici sul "patriarcato"...).
@@attiliofisher1094 i numeri mentono significa che i numeri vanno letti con la lente giusta. Il numero di omicidi in italia è in calo, per una serie di ragioni. D’altra parte il numero di femminicidi non subisce lo stesso calo, anzi negli ultimi 4 anni è stato costante. Questo significa che in percentuale oggi il numero di femmincidi sta aumentando. Ma questo è importante perche ci dice che il fenomeno del femminicidio è parzialmente decorrelato rispetto alle altre tipologie di omicidio. Se analizziamo singolarmente poi chi commette gli omici in base al genere scopriamo che le donne uccise sono quasi per la totalita, in italia, uccise da conoscenti, e quasi sempre primi vicini (parenti stretti, marito/fidanzato, ecc). I maschi si ammazzano per maggioranza tra sconosciuti. Quasi la totalita degli omicidi è poi compiuta in generale dai maschi. Dal 2017 ad oggi il numero di denunce per molestia sessuale e violenza domestica è raddoppiato, denunce che sono fatte per la totalita da donne nei confronti di maschi.
Dai dati istat poi il 30% delle donne ha subito nella sua vita molestie sessuali o violenza domestica (e sono solo quelle che denunciano, pensa le altre). Il 60% degli stupri denunciati sono commessi da partener o ex partner, piu sei povero e isolato, piu è probabile che accada.
Solo dal 2019 esiste una legge contro i matrimoni combinati. I numeri erano pochi fino alla fine della pandemia, da dopo la pandemia c’è stato un boom di denunce.
Ma questi dati che ci dicono? Come possiamo raccogliere i dati sulle discriminazioni giornaliere? Sulle piccole violenze che giornalmente si subiscono e sono viste come “ragazzate”, “scherzi goliardici”, ecc? Come si raccolgono i dati sulle pressioni culturali e sociali? Come posso raccogliere i dati su alcune forme di violenza e molestie che neanche sono risconosciuti dalla giurisprudenza in quanto tali? L’oppressione di cui parliamo è una questione egemone. Nel senso che non si limiti ad una sfera sociale o giuridica dell’individuo. Ma è un problema stratificato che permea la società e la cultura nazionale
@@johnlocke6563 mentire non significa "guardare con la lente giusta", mentire significa dire il falso, mettiamoci a posto con la lingua italiana in primis, in secundis questo (ed altri) casi non è un femminicidio, in diritto esiste solo una connotazione data dalla legge 119/2013 che aggrava la responsabilità in caso di rapporto di parentela o convivenza con la vittima di sesso femminile, nemmeno la semantica (o la sociologia) ci aiuta perchè parla di patriarcato (posizione di preminenza di potere in quanto uomo oppure in quanto padre) pertanto tutto il suo discorso decade in quanto non conferente
@@attiliofisher1094 scusami ho anche provato a discutere, ma se vuoi battere i pugni gridando che i dati istat sono falsi fai come ti pare. Buonagiornata
Saudino parla di quello che sai. In diritto dimostri una profonda ignoranza. Parla delle migliaia di padri separati rovinati economicamente per mantenere le mogli (oltre ovviamente ai figli) che hanno deciso di divorziare magari dopo aver tradito e avendo già un altra relazione stabile. Conosci le regole dell addebito per cui chi tradisce nel matrimonio sia donna o uomo si vedrà addebitata la separazione (perché esiste un dovere giuridico di fedeltà nel matrimonio, lo sai?) e la donna (dico donna perché l uomo ben di rado viene mantenuto) perderà il diritto al mantenimento? Conosci il motto tractent fabrilia fabri? Ecco, sarebbe meglio tu lo applicassi, altrimenti saresti più onesto nel dire che fai semplicemente politica. E se proprio devi martellare il patriarcato rivolgi le tue suadenti argomentazioni contro quello che schiaccia le libertà delle donne palestinesi, arabe e in genere mussulmane. Qua da noi il patriarcato è morto da un pezzo e tu lo sai. Con immutata stima per il professore che spiega tanto bene storia e filosofia
Condivido le tue parole.
Ma la cintura di castità è una balla
Non ho studiato elementi di didattica, ma credo che i professori dovrebbero fare in modo di avviare un discorso serio e laico, al contrario del corso che si vuole intraprendere in sede governativa, che di pipponi clericali ne abbiamo piene le scatole noi grandicelli, figuriamoci i ragazzi . Gelosia non è amore, amore non è assolutamente fusione di due esseri. Io sono io e tu sei l' altro, e io ti amo nel momento in cui rispetto il tuo modo di essere. Un essere geloso non ama nessuno, neanche sé stesso. Infatti manca la fiducia perché manca la fiducia in sé stessi, che non si considerano abbastanza importanti per essere degni di fedeltà.
Oltre al contenuto sempre ineccepibile, mi sembra che il professore Saudino indossi la maglietta dei Cannibal Corpse? Mitico
DeathSaudinoMetal!!
Bene, ho l’occasione per rispolverare il saggio di Galimberti, prematuramente interrotto eoni fa!
Comunque questo è un tema sociologico non psicologico!!!
Purtroppo finché ci saranno false vittime che intasano i tribunali per un messaggio di auguri "patito" a Natale 2018 pur di spolparti di ogni avere, le vere vittime di fronte a segnali concreti di violenza "in fieri patenda" non avranno la giusta protezione da parte delle Autorità preposte, caro Matteo che ti seguo sempre, un mio caloroso "redivivo saluto" al Prof TH-camr più colto dell'umanità del web... ;-)
Bravi insegnate nelle scuole che siamo ancora nel 1800, quando cresceranno dopo una vita a sentirsi dire che gli uomini sono il male della società, sarà lì che piglieranno a pizze la prima donna che li farà soffrire
professore la reputo troppo intelligente per queste cadute di razionalità sul patriarcato
È vero che l'erba del vicino è sempre più verde ma io se potessi andare indietro nel tempo,per come va il mondo preferirei nascere femmina.
Credo che il gentil sesso in questa epoca abbia il potere e un po' le invidio.
Per quello non è cambiato ancora , nulla fino alla morte: Lucia bianchi in Rossi o vedova Rossi .
Questa lezione per me è terribile. Le ragazze in particolar modo sembrano doversi portare a casa l'unico insegnamento che non è il partner giusto quello che devono trovare, ma un buon lavoro per poterlo lasciare come e quando vogliono... Boh!
Concordo, il messaggio pedagogico di fondo ha eticamente dell'assurdo.
Effettivamente è così, il lavoro rende autonomi e indipendenti, altrimenti si resta alle dipendenze del partner.
@@g.g.mastropasqua9122 Nel sistema finanziario odierno si è sempre dipendenti economicamente dal partner, dalla famiglia, dalla comunità, da un datore di lavoro, dai capitali ereditati... Nel passare dalla dipendenza economica familiare a essere servo ligio e chino di una, mettiamo, multinazionale non mi sembra ci sia alcun riscatto sociale o libertà, anzi, semmai solo maggiore degradazione. Il punto è che l'educazione dovrebbe puntare a formare eticamente alle relazioni e non al conformismo finanziario rispetto al sistema predatorio di mercato in cui stiamo delirando. Una lezione filosofica dovrebbe, piuttosto che vendere generalizzazioni ideologiche sulla fantomatica libertà economica (così da cambiare il partner o farsi l'amante a proprio capriccio), spiegare lo stato di diritto con cui garantire la più equa redistribuzione delle risorse attraverso un welfare state sostenibile, distribuzione delle risorse e garanzie sociali che permetterebbe alle persone di non dover essere dipendenti né dal partner né, tantomeno, dalla speculazione di mercato. A monte il problema economico non è di genere ma di classe sociale, e vendere la libertà attraverso il potere d'acquisto è fare il gioco dell'ideologia di mercato, forse passabile per un insegnante di economia aziendale, un pò assurdo in una lezione di filosofia. D'altronde, la violenza è correlata proprio alla frustrazione dei bisogni psichici fondamentali, più si sprona ideologicamente alla conformità di mercato (verso la competizione, produttività, indipendenza, individualismo, alienazione...) meno vi saranno le condizioni di cura per stare profondamente con l'altro. Che il "lavoro" è libertà vallo a dire a una madre lavoratrice costretta a lavorare 8-10-12 ore al giorno per sbarcare il lunario e che può "stare" con il figlio soltanto qualche ora alla sera stanca morta. Una indipendenza economica per cui non poter far quasi nulla oltre che lavorare mi sa tanto di schiavitù infiocchettata bene.
Il rimedio più efficace contro la gelosia rimane mettersi con una ragazza molto brutta
Mi sembrava riflessioni molto approssimative, ma come inizio per una discussione più approfondita può andare.
Mah, tante banalità raccontate ai bimbi. Troppi poteri ai professori, e nessuna responsabilità. Vero che impareranno il mondo da soli, per fortuna, ma troppe generizzazioni non fanno crescere. Un abbraccio comunque
Nessuno vuole dirlo per non distruggere la propria comfort zone ma il problema sono le relazioni monogame. Ogni volta Che decidiamo di stare solo con una persona, pensiamo che quella persona Ci apoartenga e debba sottostare al nostro controllo anche quando é lontana da noi, generando dinamiche pericolose che poi creano I mostri di cui si parla che magari non compiono tutti omicidi, ma comunque sottopongono l'altra persona ad una forma di violenza di qualsiasi tipo e Questo riguarda Sia uomini che donne, vittime del narcisismo generato dalla smania di possesso. La cura é lasciare libera ogni persona che entra nelle nostre vite di rimanere se stessa e accettare che noi non Siamo la sua vita , come lei non è la nostra, ma solo una parte che dobbiamo Coltivare Nel miglior modo possibile per poi lasciare andare quando non stiamo insieme. La cosa peggiore non é essere soli, ma stare con la persona sbagliata, ricordiamocelo sempre
Giusta analisi...non sottovaluterei anche un altro aspetto, che la monogamia, piaccia o meno, è una forzatura, è un limite. Per rimanere monogami bisogna sforzarsi o forzarsi.
@@lorenzomarchione4230una visione superficiale. Anche per vivere in società l’uomo si sforza, per questo la società è problematica? La monogamia in se non centra niente con il possesso, è il modello economico sociale della proprietà privata che fa coincidere la compagnia con il possedimento e con il diritto di sfruttamento. È il sistema economico e sociale che detta i rapporti di potere (economici e sociali).
Lo sfruttamento e la possessione possono avvenire, come storicamente è accaduto, anche nello società poligame.
Bah, semmai lo pensano in molti ma non tutti
@@johnlocke6563 mi sa che c'è un misunderstanding...le cose che dici tu non sono necessariamente in contrasto. Io ho solamente detto che non siamo programmati naturaliter per la monogamia. Tutto qua. Lo inserisco come dato fattuale. Senza dare giudizi di valore. Un dato biologico dell'essere umano nudo e crudo
Ma... io ho degli amici che hanno apertamente relazioni con più persone contemporaneamente e la gelosia è bella che presente... cambia solo il modo in cui la esprimono... dispettucci vari... è un bel puttanaio anche lì.
La gelosia è un sentimento come la rabbia o la gioia. C'è e basta. Arriva e basta. La differenza sta nel capire perché la si prova e sapersi comportate di conseguenza. Sono io insicuro? Se sì, perché lo sono? Ho subito qualche trauma? Non credo in me stesso? Qualcuno sta invadendo subdolamente il mio spazio, mi sta mancando di rispetto? Forse le persone con cui ho a che fare non sono quelle giuste?
Se ci sforza di non provare gelosia perché è sbagliato a prescindere succede come con la rabbia... alla fine si esplode.
Forse non è un caso (anzi, non lo è per nulla) che la gelosia aumenta di presenza e di intensità mano a mano che si scende verso le genti del sud. E' difficile e quasi impossibile pensare ad un sentimento simile nei paesi del nord Europa: Svezia Norvegia Danimarca ecc. Intendo tra i nativi autentici e non tra gli "incrociati".
Su "matriarcato" e "patriarcato" ci sarebbe moltissimo da dire e non basterebbe certo il piccolo spazio di un intervento.
Lì ci sono delle culture diverse ed in generale nei paesi nordici sono più avanti socialmente
@@davidecatena3824 già... per questo hanno meno femminicidi di noi, no? Ah, no, aspetta... è il contrario.
@@davidecatena3824 A parte il "socialmente" (per me si tratta di una marcata differenza etnica dalla quale proviene anche il "socialmente"), il resto è condivisibile, facendo però derivare anche la diversità culturale dalla radice etnica, senza la quale nulla può essere spiegato.
@@dna2.041 "Animale" significa semplicemente essere animato, cioè "ente dotato di anima". Questo vale per tutto, se tutto è vivente. Ricordiamoci della platonica "anima del mondo". Solo l'insipienza del Cristianesimo poteva negare questo centralità al tutto per attribuirla solo all'uomo (Cartesio vedrà poi gli animali come macchine, ed è su questa criminale imbecillità che si fonda l'infame "vivisezione"). Quindi l'anima è il vero soggetto da cui partire. Ne consegue che l'etnia (meglio sarebbe la razza, da cui la stessa "ra-dice") è fondamentalmente un dato dell'anima e non della biologia.
Per i "denominatori differenti" del sud c'è una certa verità. Molti sono stati al sud i passaggi di genti che il nord non ha conosciuto, ma vi è in fondo un misto etnico comune rappresentato da 5 razze precise e precisamente individuate. Ciò che varia molto è la percentuale delle singole presenze.
al netto delle supercazzole l'italia è il paese europeo (dopo norvegia) con il più basso tasso di omicidi (sia maschi che femmine) con un coefficiente di 0,6 contro una media europea di 1,3, io non capisco come da un banale (quanto tragico) ed isolato fatto di cronaca nera come ce ne sono sempre stati è partito sto circo equestre, oltretutto esiste un codice penale, l'autore verrà preso e condannato presumibilmente, quindi di che parliamo?
SW p
Le cazzate che dice questo vecchio scoppiato sono fantastiche 😂😂😂😂😂😂😂
l'ora di filosofia è utile come quella di religione.
La filosofia arricchisce il pensiero.
La religione uccide il pensiero.
La religione diffonde il falso.
Chi lo insegna ne è ben consapevole ma non vuole rinunciare al potere che quella appartenenza conferisce.
La sezione commenti fa capire quanto lavoro tocca ancora fare sulle politiche di genere. Quanta ignoranza è ancora presente sui ruoli sociali di genere che storicamente si sono affermati nella nostra società. Di certo se i maschietti non riescono neanche a mettersi in discussione e fermarsi per pensare ed empatizzare con gli altri, qui non rimane molto da fare se non una rivoluzione armata.
Il problema è che in questo genere di discussione non si riesce neanche ad arrivare a confrontarsi su come risolvere la situazione, troppe persone si buttano con la bava alla bocca a gridare che il problema neanche sussiste. I diritti non possono ledere il prossimo, quelli si chiamano privilegi.
Rivoluzione armata contro gli uomini? Proponi uno sterminio del genere maschile? Non capisco.
😂rivoluzione armata….ma per favore