Destino o coincidenza nella storia di Túrin Turambar
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- เผยแพร่เมื่อ 22 ม.ค. 2024
- Maledizione o responsabilità personale? La storia di Túrin (raccontata ne "I figli di Húrin" e nel "Silmarillion") si presenta come una tensione irrisolta tra questi due aspetti, e non si sa fino ache punto c'entri Morgoth (che non può costringere gli individui a comportarsi in un determinato modo, perché altrimenti negherebbe il libero arbitrio voluto da Eru). Lo stesso narratore sembra non saperlo, e il destino potrebbe essere anche una coincidenza. Forse, però, la verità è che Túrin, attraverso le proprie libere scelte dettate dall'orgoglio (e quindi sbagliate), sia l'artefice della propria rovina, realizzando la maledizione scagliata da Morgoth.
Secondo me nel gestire il personaggio di turin, Tolkien ha completamente svelato il suo essere cattolico. È un personaggio che, di fatto, ha deciso di annientare, che ha punito in ogni termine, in tutto quello che è sacro, a causa dell'orgoglio. Per un credente l'orgoglio non è un problema minore, è una tragedia esistenziale, perché ti priva del rapporto con Dio e quindi ti condanna a non poter essere salvato. Io questo sottotesto lo sento potente all'interno della storia, mi sembra il vero filo rosso di tutta la vicenda.
Esposizione magistrale, a dispetto della complessità dell'argomento. Grande Paolone! Non vedo l'ora di leggere il tuo libro su Túrin! - Rick
Fantastico,un Vero è proprio mini simposio,su una delle storie più belle ed al contempo tragiche della Lore Tolkieniana! Come sempre Paolo veramente bello ascoltarti 😊
Grazie Paolo! Un vero e proprio saggio in video di quella che secondo me è la più bella storia del leggendario Tolkieniano. È davvero un piacere ascoltarti.
Bravo Paolo, gran bel video.
Da quando lessi per la prima volta la storia di Turin, sia ne Il Silmarillion sia ne I Fugli di Hurin, ho sempre pensato che potrebbero farci un meraviglioso adattamento teatrale, degno delle migliori tragedie. Anche il titolo che gli darei, "Il Turambar", risuona per me altisonante e maestoso, nonche tragico
complimenti per il vieo. sei un grande. ottimo lavoro
Bellissima spiegazione ed analisi, davvero.. potrei ascoltare per ore!
grande Paolo !!!!!!!!!!!!!!
Tolkien è moto bravo a conciliare visioni diverse in un sincretismo quasi perfetto.
Io ero partito, nel leggere il libro, sostenendo Turin, mi dispiaceva quando le cose gli andavano male, lo mettevo dalla parte dei buoni. Alla fine ho l'impressione che non sia così, per quanto combatta i cattivi, Glaurung, Morgoth, anche lui non è proprio buono d'animo.
Adoro la storia di Turin
Grazie come il solito per l'interessantissima analisi, sto leggendo "I figli di Hùrin" proprio in questo periodo.
Il fato è il fato. Per tutti. Capolavoro di Tolkien.
La mia storia preferita del legendarium tolkeniano
Essendo sostanzialmente efli corrotti, (chiedo venia se a questa domanda e' gia' stata data risposta), che fine fanno gli orchi quando muoiono? Mi pare strano che Tolkien, nella sua ricchezza e precisione, non abbia pensato anche a questo aspetto (e pensare vuol dire anche lasciarlo volutamente nel mistero)
Se nel caso di Turin possiamo ritenere che siano le sue scelte, seppur mal suggerite, a portarlo a compiere la maledizione di Morgoth, possiamo pensare che, nel caso di eventi (vedi morte di Beleg) coinvolgenti degli elfi a lui vicini, Morgoth possa aver ingerito direttamente sul destino di questi per attuare la propria maledizione, non avendo gli elfi un pieno libero arbitrio?
C'è un elemento che solo adesso vedo che ha qualcosa di incoerente: se gli elfi sono immortali e tornano dalla morte, perchè sarebbe così grave la "morte" di Saeros?