Mi aspettavo che un giorno facevi un video di confronto tra i 2, è stato stupendo. Il Guerriero che punta tutto sulla forza e che pensa che solo l'audacia funzioni e il futuro sovrano che combatte solo quando è necessario e guarisce il regno. 2 personaggio diversi a confronto che mostrano la profondità di Tolkien.
Una analisi stupenda, davvero. Non avevo mai pensato che due personaggi all'apparenza così lontani avessero così tanto in comune. Mi accorgo solo ora che partendo dalle stesse basi sono sostanzialmente speculari. Probabilmente Aragorn è figlio della produzione avanzata di Tolkien, dove esisteva un pensiero positivo, la possibilità di un finale buono per le sue storie....mentre Turambar nasce nelle Lost Tales che sono segnate da un incredibile pessimismo cosmico (turambar stesso, l'inutilità dell'impresa di Earendel, la triste fine degli Elfi di Tol Eressea ne sono tutti esempi)
Uno dei più bei video di sempre!!! Da far vedere nelle scuole di letteratura, esegetica e storia umanistica. Bellissimo! Davvero lo metto tra i miei preferiti!
Grazie Paolo, finalmente recupero questo video su due dei miei eroi preferiti... per quanto Aragorn sia il sire ideale, nonostante tutto, non riesco a non provare compassione per Turin. È come il figlio più sfortunato che non puoi fare a meno di amare
Paolo ogni volta ascoltarti è un piacere! Analisi dettagliata e impeccabile come sempre! Comunque sia Arfarazon che Turin, mi sembra di capire che avessero in comune l'arroganza e l'orgoglio smisurato!
Che bellissima analisi! Amo moltissimo il personaggio di Turin, ma sento infinitamente più moderno quello di Aragorn che, malgrado sia consapevole della tara caricata sul suo lignaggio dalla caduta di Isildur, si rimbocca le maniche e agisce, accettando più e più volte di servire, visto che in gioventù combatté agli ordini del padre di Theoden e di quello di Denethor. Turin no, lui in un certo senso ha anche qualche assonanza con Feanor secondo me, pretende tutto ciò che ritiene gli sia dovuto ed esige la lealtà di chi lo accompagna. Certamente la maledizione di Morgoth pesa su Turin infinitamente di più di quanto possa fare la caduta di Isildur, che in fin dei conti resta lì a fare da monito, mentre Turambar è oppresso da quella malvagia volontà che distrugge tutto ciò che lui cerca di fare, con il suo aiuto perché sappiamo che lui è il campione dell'autosabotaggio. Però c'è anche da dire che il carico assurdo dell'incantesimo su Nienor e tutte le sue terribili conseguenze sono solo farina del sacco di Morgoth e sono terrificanti, ben aldilà di quello che Aragorn si trova mai a fronteggiare.
belissimo argomento e videoTurin in un certo sensomi sembra un po' l'archetipo dell'eroe greco dell'iliade, una specie di Achille ,con le dovute differenze
Paolo, video magistrale. Davvero non vedo l'ora di vedere un tuo video, mi fai sempre riragionare su ciò che conosco e rivedo alcune cose sotto una nuova luce, che mi era sfuggita. Detto ciò volevo farti i complimenti per la luce di ieri, vista poco fa, dato stavo lavorando (faccio il cameriere e praticamente quasi ogni sera sono out). E volevo porre un quesito, dato che non saprei dovrei chiederti ciò a parte nei commenti. Parlo di Adar, personaggio non canonico della serie, ebbene, stando ai leak sarebbe un "elfo caduto" forse fratello di Galadriel; ebbene, gli elfi non dovrebbero essere l'unica razza che mai e poi mai avrebbe seguito l'Oscuro Signore? Quindi, non stona parecchio che egli sia a capo di orchi? Ricordo male? Grazie in anticipo Paolo.
Sauron ci sarà ma non nella prima serie, quindi si sono inventati un cattivo alternativo, che magari funzionerà, chi lo sa. Non si sa nemmeno se sarà un elfo, per ora le orecchie non si vedono e credo che la cosa sia voluta: all'inizio pare dovesse essere più un orco, come detto da Fellowship o Fans. Mi limito a dire che si stanno inventando troppi personaggi: Adar l'elfo rinnegato, Meteor Man che magari è Sauron o uno stregone inventato. Certo è che un elfo che serve Sauron è una cosa talmente enorme che se si decide di metterla in campo si deve andare fino in fondo e non liquidarla in poche puntate, come temo accadrà
@@lucalumene7111 Beh però un attimo; Maeglin figlio di Eol e della sorella del re di Gondolin, Aredhel, patteggiò eccome con Morgoth per avere salva la vita e per invidia nei confronti di Tuor, e poi non dimentichiamo che proprio diversi elfi mai giunti a Valinor e fuggiti dal corno di Orome hanno servito il nemico perché irretiti e senza guida. Certo però che trasformare un Noldo di Aman in uno servo di Sauron, beh sì, è davvero enorme e stridente da morire. Anche perché c'è voluto tutto quello che c'è voluto per annientare il re degli stregoni di Angmar, che partiva come "semplice" Numenoreano nero, ci vorrebbe Manwe in persona per stendere uno del genere!
L'orgoglio di Turin é un eredità materna. La madre, Morwen non lo segue unicamente perché non sopporta di lasciare la sua terra. Preferisce la prigionia dove, pur essendo limitata rimane la Signora del Dor Lomin e cio' la circonda di leggende sul suo conto, rendendola odiata, ma temuta, dagli invasori. Preferisce una illustre prigionia all'esilio e all'avere un occhio sull'avvenire del figlio. Li fa partire, armato dell'unica arma per cui lei ritiene abbia unico bisogno: l'orgoglio di essere Turin figlio di Hurin, Signore del Dor Lomin. Difficile per lui dimenticarlo.. Cosa che evita assolutame di fare Gilraen (se ricordo bene il nome) la madre di Aragorn, il quale, é per di più educato da Elrond sulla storia dei suoi predecessori e messo in guardia dai molteplici esempi negativi, Turin, Ar-Pharazon, Isildur.. Tanto da dovere incoraggiarlo al momento buono. Hei ! Bello, é adesso che ti devi svegliare.. Ti ho preparato per questo ma é ADESSO che devi tirarlo fuori. Gilraen, Elrond anche loro beneficiano delle esperienze negative del passato....
È una mia impressione o il mondo di Turin è più arcaico,quello di Aragorn più moderno,con tutti i problemi e le difficoltà del 900?Per me Aragorn è un eroe moderno
Sì, precisamente. Aragorn è un eroe del tutto moderno, anche se Turin dimostra di ragionare da moderno quando dice che i Valar o non esistono o non interverranno e che spetta all'uomo agire
@@miriamdinoto5569 in realtà I figli di Hurin l'ha scritto dopo, alla fine degli anni Cinquanta-inizio Sessanta. Psicologicamente Turin è un personaggio molto complesso, sopratttutto riguardo agli affetti, ai traumi e alla formazione della sua identità
Sinceramente, però, io tutta questa riluttanza nell'Aragorn del romanzo non ce la vedo. Certo, non sta lì a rimarcare continuamente "Gne gne gne... io sono l'erede di Isildur e voi no...", però fin dal Concilio di Elrond abbraccia in maniera piuttosto decisa il suo destino: "La battglia è imminente. La Spada sarà riforgiata. Io verrò a Minas Tirith". E poi, nell'ultima notte a Lorién, si dice che "Il suo piano... era di andare assieme a Boromir e aiutarlo con la sua spada a liberare Gondor. (...) finalmente era giunta l'ora e l'erede di Elendil doveva farsi avanti e battersi per la supremazia contro Sauron". E oltretutto Elrond era stato chiarissimo: vuoi sposare mia figlia? beh, allora DEVI diventare RE di Gondor E di Arnor. Niente di meno. E l'Aragorn del romanzo col cavolo che fa ad Arwen quel discorso del film "No, scusa, è meglio lasciarci da amici, non sei tu, sono io, e bla bla" Nemmeno per sogno, lui è A-S-S-O-L-U-T-A-M-E-N-T-E intenzionato a conquistarsi il diritto di sposare Arwen, e quindi a diventare re. Ma tutto l'atteggiamento di Aragorn nel romanzo è chiaramente quello di uno che sa benissimo cosa vuole nella vita. Che sa benissimo "chi è destinato ad essere" e non rifugge dall'esserlo. Ovvio che sa anche che deve DIMOSTRARE di esserlo, soprattutto a gente (come Boromir) che probabilmente ormai al ritorno del re non ci crede nemmeno più. E forse non ne sente nemmeno l'esigenza. Ecco perché non sbandiera la cosa quando arriva a Minas Tirith (ma la sbandiera, eccome, quando incontra Eomer, perché sa di avere a che fare con gente che invece alle leggende ancora ci crede) Ed è altrettanto ovvio che ha anche lui i suoi momenti di crisi e di dubbio, in particolare allo scioglimento della Compagnia e dopo la morte di Boromir. Ma non sono dubbi su sé stesso e sul suo ruolo, piuttosto sulla validità delle sue decisioni, forse-forse anche sulle sue capacità di guida/capo della Compagnia al posto di Gandalf. Ma mai sul suo destino. Non è un eroe riluttante.
Due eroi molto diversi, entrambi epici. Forse a tratti è persino Tùrin a spiccare, specialmente per difetti che si evidenziano in base alle difficoltà che egli stesso incontra sul suo cammino. Quest'ultimo avrà pace alla fine insieme allo spirito dell'amata, più l'onore dell'ultimo colpo alla fine del tutto, quando accadrà. Aragorn è forse l'eroe canonico. Sfuggente, dal passato tormentato e da un trono che fondamentalmente non vuole, ma sa che dovrà accettare. Ed è lì che il suo spirito si rafforza ed egli stesso mostra forse il suo vero essere. Perchè alla fine, essere "il Re" ha il suo enorme peso.
Mi aspettavo che un giorno facevi un video di confronto tra i 2, è stato stupendo.
Il Guerriero che punta tutto sulla forza e che pensa che solo l'audacia funzioni e il futuro sovrano che combatte solo quando è necessario e guarisce il regno. 2 personaggio diversi a confronto che mostrano la profondità di Tolkien.
Una analisi stupenda, davvero. Non avevo mai pensato che due personaggi all'apparenza così lontani avessero così tanto in comune. Mi accorgo solo ora che partendo dalle stesse basi sono sostanzialmente speculari. Probabilmente Aragorn è figlio della produzione avanzata di Tolkien, dove esisteva un pensiero positivo, la possibilità di un finale buono per le sue storie....mentre Turambar nasce nelle Lost Tales che sono segnate da un incredibile pessimismo cosmico (turambar stesso, l'inutilità dell'impresa di Earendel, la triste fine degli Elfi di Tol Eressea ne sono tutti esempi)
Uno dei più bei video di sempre!!! Da far vedere nelle scuole di letteratura, esegetica e storia umanistica. Bellissimo! Davvero lo metto tra i miei preferiti!
Grazie Paolo, finalmente recupero questo video su due dei miei eroi preferiti... per quanto Aragorn sia il sire ideale, nonostante tutto, non riesco a non provare compassione per Turin. È come il figlio più sfortunato che non puoi fare a meno di amare
Paolo ogni volta ascoltarti è un piacere! Analisi dettagliata e impeccabile come sempre! Comunque sia Arfarazon che Turin, mi sembra di capire che avessero in comune l'arroganza e l'orgoglio smisurato!
Notevole come sempre! Un punto di vista molto interessate. Che ne pensi invece di un parallelo tra Túrin ed Elric di Melniboné?
Beh, Stormbringer e Gurthang avrebbero parecchio ad raccontarsi, in proposito...
Túrin sempre nel cuore.
Un altro interessante video"sui puffi".Grazie
Che bellissima analisi! Amo moltissimo il personaggio di Turin, ma sento infinitamente più moderno quello di Aragorn che, malgrado sia consapevole della tara caricata sul suo lignaggio dalla caduta di Isildur, si rimbocca le maniche e agisce, accettando più e più volte di servire, visto che in gioventù combatté agli ordini del padre di Theoden e di quello di Denethor.
Turin no, lui in un certo senso ha anche qualche assonanza con Feanor secondo me, pretende tutto ciò che ritiene gli sia dovuto ed esige la lealtà di chi lo accompagna.
Certamente la maledizione di Morgoth pesa su Turin infinitamente di più di quanto possa fare la caduta di Isildur, che in fin dei conti resta lì a fare da monito, mentre Turambar è oppresso da quella malvagia volontà che distrugge tutto ciò che lui cerca di fare, con il suo aiuto perché sappiamo che lui è il campione dell'autosabotaggio.
Però c'è anche da dire che il carico assurdo dell'incantesimo su Nienor e tutte le sue terribili conseguenze sono solo farina del sacco di Morgoth e sono terrificanti, ben aldilà di quello che Aragorn si trova mai a fronteggiare.
belissimo argomento e videoTurin in un certo sensomi sembra un po' l'archetipo dell'eroe greco dell'iliade, una specie di Achille ,con le dovute differenze
Grazie ❤️
Faresti un video sui palantir? Sono molto curioso di conoscerne la lore
Già fatto
@@PaoloNardiSoia Li ho trovati, grazie, gentilissimo.
Si,il parallelo tra Thorin e Turin funziona,oltretutto hanno avuto a che fare con due draghi.Certo che anche attraversare il sentiero dei morti..
Paolo, video magistrale. Davvero non vedo l'ora di vedere un tuo video, mi fai sempre riragionare su ciò che conosco e rivedo alcune cose sotto una nuova luce, che mi era sfuggita.
Detto ciò volevo farti i complimenti per la luce di ieri, vista poco fa, dato stavo lavorando (faccio il cameriere e praticamente quasi ogni sera sono out). E volevo porre un quesito, dato che non saprei dovrei chiederti ciò a parte nei commenti.
Parlo di Adar, personaggio non canonico della serie, ebbene, stando ai leak sarebbe un "elfo caduto" forse fratello di Galadriel; ebbene, gli elfi non dovrebbero essere l'unica razza che mai e poi mai avrebbe seguito l'Oscuro Signore? Quindi, non stona parecchio che egli sia a capo di orchi? Ricordo male?
Grazie in anticipo Paolo.
Sauron ci sarà ma non nella prima serie, quindi si sono inventati un cattivo alternativo, che magari funzionerà, chi lo sa. Non si sa nemmeno se sarà un elfo, per ora le orecchie non si vedono e credo che la cosa sia voluta: all'inizio pare dovesse essere più un orco, come detto da Fellowship o Fans. Mi limito a dire che si stanno inventando troppi personaggi: Adar l'elfo rinnegato, Meteor Man che magari è Sauron o uno stregone inventato. Certo è che un elfo che serve Sauron è una cosa talmente enorme che se si decide di metterla in campo si deve andare fino in fondo e non liquidarla in poche puntate, come temo accadrà
@@PaoloNardiSoia quindi ricordavo bene. Nessun elfo ha mai patteggiato col nemico, poiché rappresenta proprio una caratteristica dei Quendi.
@@lucalumene7111 Beh però un attimo; Maeglin figlio di Eol e della sorella del re di Gondolin, Aredhel, patteggiò eccome con Morgoth per avere salva la vita e per invidia nei confronti di Tuor, e poi non dimentichiamo che proprio diversi elfi mai giunti a Valinor e fuggiti dal corno di Orome hanno servito il nemico perché irretiti e senza guida.
Certo però che trasformare un Noldo di Aman in uno servo di Sauron, beh sì, è davvero enorme e stridente da morire.
Anche perché c'è voluto tutto quello che c'è voluto per annientare il re degli stregoni di Angmar, che partiva come "semplice" Numenoreano nero, ci vorrebbe Manwe in persona per stendere uno del genere!
L'orgoglio di Turin é un eredità materna. La madre, Morwen non lo segue unicamente perché non sopporta di lasciare la sua terra. Preferisce la prigionia dove, pur essendo limitata rimane la Signora del Dor Lomin e cio' la circonda di leggende sul suo conto, rendendola odiata, ma temuta, dagli invasori. Preferisce una illustre prigionia all'esilio e all'avere un occhio sull'avvenire del figlio. Li fa partire, armato dell'unica arma per cui lei ritiene abbia unico bisogno: l'orgoglio di essere Turin figlio di Hurin, Signore del Dor Lomin. Difficile per lui dimenticarlo.. Cosa che evita assolutame di fare Gilraen (se ricordo bene il nome) la madre di Aragorn, il quale, é per di più educato da Elrond sulla storia dei suoi predecessori e messo in guardia dai molteplici esempi negativi, Turin, Ar-Pharazon, Isildur.. Tanto da dovere incoraggiarlo al momento buono. Hei ! Bello, é adesso che ti devi svegliare.. Ti ho preparato per questo ma é ADESSO che devi tirarlo fuori. Gilraen, Elrond anche loro beneficiano delle esperienze negative del passato....
È una mia impressione o il mondo di Turin è più arcaico,quello di Aragorn più moderno,con tutti i problemi e le difficoltà del 900?Per me Aragorn è un eroe moderno
Sì, precisamente. Aragorn è un eroe del tutto moderno, anche se Turin dimostra di ragionare da moderno quando dice che i Valar o non esistono o non interverranno e che spetta all'uomo agire
Tolkien scrive da giovane i Figli di Urin e il SDA nella maturità? Può questo spiegare la differenza?
@@miriamdinoto5569 in realtà I figli di Hurin l'ha scritto dopo, alla fine degli anni Cinquanta-inizio Sessanta. Psicologicamente Turin è un personaggio molto complesso, sopratttutto riguardo agli affetti, ai traumi e alla formazione della sua identità
Ok, grazie della precisazione,non avevo idea della cronologia del figli di Urin
@@miriamdinoto5569 tanto che Morgoth nei Figli di Hurin assume le caratteristiche della personificazione del male che una creatura non può sconfiggere
Sinceramente, però, io tutta questa riluttanza nell'Aragorn del romanzo non ce la vedo. Certo, non sta lì a rimarcare continuamente "Gne gne gne... io sono l'erede di Isildur e voi no...", però fin dal Concilio di Elrond abbraccia in maniera piuttosto decisa il suo destino: "La battglia è imminente. La Spada sarà riforgiata. Io verrò a Minas Tirith". E poi, nell'ultima notte a Lorién, si dice che "Il suo piano... era di andare assieme a Boromir e aiutarlo con la sua spada a liberare Gondor. (...) finalmente era giunta l'ora e l'erede di Elendil doveva farsi avanti e battersi per la supremazia contro Sauron". E oltretutto Elrond era stato chiarissimo: vuoi sposare mia figlia? beh, allora DEVI diventare RE di Gondor E di Arnor. Niente di meno. E l'Aragorn del romanzo col cavolo che fa ad Arwen quel discorso del film "No, scusa, è meglio lasciarci da amici, non sei tu, sono io, e bla bla" Nemmeno per sogno, lui è A-S-S-O-L-U-T-A-M-E-N-T-E intenzionato a conquistarsi il diritto di sposare Arwen, e quindi a diventare re.
Ma tutto l'atteggiamento di Aragorn nel romanzo è chiaramente quello di uno che sa benissimo cosa vuole nella vita. Che sa benissimo "chi è destinato ad essere" e non rifugge dall'esserlo. Ovvio che sa anche che deve DIMOSTRARE di esserlo, soprattutto a gente (come Boromir) che probabilmente ormai al ritorno del re non ci crede nemmeno più. E forse non ne sente nemmeno l'esigenza. Ecco perché non sbandiera la cosa quando arriva a Minas Tirith (ma la sbandiera, eccome, quando incontra Eomer, perché sa di avere a che fare con gente che invece alle leggende ancora ci crede) Ed è altrettanto ovvio che ha anche lui i suoi momenti di crisi e di dubbio, in particolare allo scioglimento della Compagnia e dopo la morte di Boromir. Ma non sono dubbi su sé stesso e sul suo ruolo, piuttosto sulla validità delle sue decisioni, forse-forse anche sulle sue capacità di guida/capo della Compagnia al posto di Gandalf. Ma mai sul suo destino. Non è un eroe riluttante.
Comunque Aragorn non fosse interpretato da Viggo Mortensen non sarebbe il mio personaggio preferito
Due eroi molto diversi, entrambi epici. Forse a tratti è persino Tùrin a spiccare, specialmente per difetti che si evidenziano in base alle difficoltà che egli stesso incontra sul suo cammino. Quest'ultimo avrà pace alla fine insieme allo spirito dell'amata, più l'onore dell'ultimo colpo alla fine del tutto, quando accadrà. Aragorn è forse l'eroe canonico. Sfuggente, dal passato tormentato e da un trono che fondamentalmente non vuole, ma sa che dovrà accettare. Ed è lì che il suo spirito si rafforza ed egli stesso mostra forse il suo vero essere. Perchè alla fine, essere "il Re" ha il suo enorme peso.
In realtà aragorn guarda n palantir prima del sentiero dei morti, non dopo
È vero
Ti sei confuso col film
@@SebastienFrey1993 no, ero stanco