La ferrovia è storia. Sono tutte nate negli ultimi anni dell'800 primi '900 Sopprimerle è un crimine. Sono infrastrutture esistenti che si potrebbero adeguare al traffico odierno. Invece con mille scuse e interessi spesso personali vengono soppresse per trasferire il trasporto su gomma, e poi lamentarsi di ritardi traffico e inquinamento. Vedere queste cose mi mettono di cattivo umore. Non si può distruggere i ricordi. La ferrovia è storia, pensate alle persone che l'hanno transitata, alle merci trasportate con a loro volta una "storia" da raccontare. Vedere quei binari arrugginiti, le traversine invecchiate o peggio ancora l'asfalto che li copre è tristissimo.
Sono Carmelo SAJEVA ex Titolare della stazione di CHIONS AZZANO DECIMO, al tempo, assunta la titolarità di questa stazione , avendola trovata in stato di totale abbandono, la feci rivivere, sotto ogni aspetto. Si pensi che in paese questa stazione non veniva presa in nessuna considerazione, ne sotto il profilo Viaggiatori e meno ancora per il trasporto merci. Mi diedi da fare e sia sotto il profilo Viaggiatori come per le merci, la portai in Categoria "A". Il collettame alle volte non aveva sufficiente spazio per essere trasportato, lo si ammucchiava anche nel corridoio delle vetture viaggiatori, si trattava di biancheria per bambini sopratutto, ma anche di uccelli; le merci si è arrivati ad avere un treno merci a giorni alterni, sopratutto di vinaccia da tutta europa per la ditta : DALLA CIA, ma anche di mobilia diretta all'estero, Per la cura ambientale c'era la partecipazione dell'Amministrazione Comunale di AZZANO D. e del Vivaio Van De Borre e della Forestale , tanto che mi ha portato a trovarmi, nel concorso dell'allora "abbellimento stazioni compartimentale" nella lista tra i primi premiati. Con i Paesani avevo instaurato un rapporto di primordine. A seguito di un incidente stradale ho dovuto trasferirmi, lasciando una parte del mio cuore. Pochi mesi dopo quel ramo ferroviario Motta di L. - S. Vito al Tagliamento "definito improduttivo" veniva chiuso ed abbandonato. Era tutt'altro che improduttivo; con Annone Veneto e Azzano Decimo, era più che giustificata la tenuta in esercizio; ma gli interessi personali, in specie dell'allora direttore compartimentale, miravano soltanto alla chiusura per darla in concessione a quella Azienda di trasporto in mano alla sua parentela, altro che pensare agli interessi ferroviari. Ogni sforzo sia sindacale che da parte delle Amministrazioni Comunali, a nulla sono valse. Oggi più o meno le cose non sono cambiate. AUGURI.
Sig. Carmelo, La ringrazio tantissimo per la sua testimonianza! Purtroppo la linea secondo me, era sul viale del tramonto dai primi anni 60, con la motorizzazione di massa. La stazione di Azzano, era tagliata fuori dal centro, con tutte le problemi che comportava. La distilleria DALLA CIA, ha chiuso negli anni 80. Il settore del mobile, era già in mano ai trasporti con i camion, che cominciavano a farsi strada negli anni di chiusura della tratta. E' stata una linea sfortunata, che forse avrebbe avuto successo, se veniva prestata al trasporto di merci, ma però dovevano costruire (col senno di poi) due scali ferroviari: uno nella zona industriale di Pravisdomini e l'altro a Villotta di Chions, visto che la ferrovia passa a pochi metri dai capannoni. Sul trasporto di persone...le corriere di linea hanno preso il posto del treno. ATAP, in provincia di PN, con ATVO e MOM in Veneto. Ma appunto perchè una linea troppo corta, (neanche 30 km) con le "stazioni" distanti dal centro del paese (tranne Annone la *fermata* di Pravisdomini), e con la strada provinciale che corre parallela, oggi sarebbe poco usata. In auto ci si impiega meno tempo, per andare a da Motta a San Vito e viceversa. Non sarebbe stata neanche utile, per andare nelle stazioni più grosse (Portogruaro-Pordenone). Esempio facile: Da Azzano Decimo devo andare a Venezia o Trieste? Il treno è a Portogruaro: 20 km, e 20 minuti con l'autostrada, oppure 16 km con 20 minuti per la strada statale. Se era con la ferrovia: dovevo andare fino a S. Vito, per poi prendere un altro treno sulla linea Casarsa-Portogruaro, che passa per S. Vito. Se volevo andare a Calalzo di Cadore? (via Conegliano Vittorio Veneto, Ponte N.A). Per prendere il treno alla stazione di Pordenone, facevo prima in auto (12 km), oppure treno fino a Casarsa, e poi sulla linea Venezia-Udine (che torno indietro?) Per andare a Treviso?... da Azzano sono 17 km fino alla stazione di Motta di Livenza, sulla linea Portogruaro-Treviso. Ma più che abito verso sud, viene meno l'uso della ferrovia verso Motta. (tranne per Pravisdomini e Annone Veneto, gli altri paesi...Pasiano di Pordenone, Fagnigola, sono ad un tiro di schioppo) Dove era utile questa linea ferroviaria, dal punto di vista dei passeggeri? Verso nord a Udine, via San Vito e Casarsa. Ma la gente che abita a cavallo tra tre province, Pordenone, Treviso, e Venezia, verso Udine ci va poco. Dopo questa breve analisi...dal punto di vista passeggeri stava diventando un disastro, ma si sarebbe potuto salvarla solo come utilizzo merci.
GRAZIE DEL VIDEO. DA APPASSIONATO DI TRENI QUALE SONO, RIMANGO ANCH'IO MOLTO TRISTE NEL VEDERE CHE QUESTO STATO "REPUBBLICA DELLE BANANE", SE NE FREGA DELLE FERROVIE MINORI !!! CONTINUA A PROPORCI FILMATI FERROVIARI. GRAZIE ANCORA.
Ottime ricerche e riprese come solo tu sai fare Nicola!!! Purtroppo ogni volta mi resta tanta tristezza e rabbia nel vedere come il nostro Paese ha dato sempre la precedenza al trasporto su gomma rispetto alle ferrovia, l'unica nota positiva e che la linea che passa da Motta di Livenza (Treviso-Portogruaro) è stata riaperta nel 2000, dopo più di 30 anni di chiusura, almeno in quel caso le cose si sono rimesse a posto ;-) Un saluto!
Ciao, ma da dove parte precisamente questa pista ciclabile? Dal video non si capisce molto, sei alla stazione ferroviaria di Motta e subito dopo c'è l'immagine dell'inizio della pista, ma non si capisce da dove ci si accede. Grazie.
La linea fu chiusa assieme alla Treviso-Portogruaro a fine 1966 dopo che il Piave in piena aveva distrutto il ponte. Risulta però che treni merci da S.Vito la abbiano percorsa anche in seguito. La linea non fu mai esercita in TD. A ottobre 1989 il binario in uscita da S.Vito era usato per accantonare materiale demolendo (ALn772 e carrozze tipo 1921). saprò essere più preciso in seguito sulla data di effettiva cessazione del servizio.
La linea non èra elettrificata, fu inaugurata nel 1913, nella stazione di Motta si vede la cisterna per il rifornimento dell'acqua, perciò indica che andava a vapore, negli anni a seguire podarsi sia stata convertita a diesel
Valorizzare il territorio non fa proprio parte delle tradizioni di noi veneti. Mi dispiace tanto ma quando vado a Brescia per lavoro, anche le cascine vecchie di 80 anni in mezzo alle campagne, sono ristrutturate e abitate. In molte regioni d'Italia gli enti locali non concepiscono l'abbandono.
Fu danneggiata dall'alluvione del 4 novembre 1966, a causa di questo evento l'esercizio ferroviario fu dapprima sospeso, quindi riattivato verso la fine del mese, ed infine "sospeso temporaneamente" nel 1967. La riattivazione non fu mai decretata e nel 1987 l'esercizio fu ufficialmente chiuso.
Bello! ma...visto che ci abito vicino devo dire che, 30 km di ferrovia scarsi ai tempi d'oggi, non servirebbe a nessuno. Al tempo della grande guerra è servita molto! Gli ultimi treni che transitarono su questa linea erano merci, per via di un commerciante di legname ad Annone Veneto, che aveva stipulato un contratto di consegna, che continuò anche dopo la chiusura del traffico passeggeri nel 1967, ma per pochi anni. Il treno, in questo caso doveva fermarsi a ogni passaggio a livello, per poi ripartire in sicurezza. Se fosse stata mantenuta in funzione, avrebbe avuto un'utilizzo credo fino agli anni 80, ma non di più. Fu anche fatto uno studio, negli anni 80 per un possibile recupero, ma per via delle stazioni distanti, la gente non l'avrebbe usata. Se si esclude Annone Veneto, Pravisdomini, Villotta di Chions, il centro principale di Azzano Decimo è a 3,5 km dalla sua stazione, il paese di Chions si trova a metà tra la sua stazione di Chions-Azzano Decimo, e quella di Pravisdomini. Idem, per la stazione di Sesto al Reghena, che si trova in località Marignana, anch'essa 3 km fuori dal centro. Se poi ci si aggiunge che, da Motta di Livenza a San Vito, c'è una bella strada che corre parallela alla ferrovia, si capisce subito che dai primi anni 60 in poi aveva i giorni contati.
La ferrovia è storia. Sono tutte nate negli ultimi anni dell'800 primi '900
Sopprimerle è un crimine. Sono infrastrutture esistenti che si potrebbero adeguare al traffico odierno. Invece con mille scuse e interessi spesso personali vengono soppresse per trasferire il trasporto su gomma, e poi lamentarsi di ritardi traffico e inquinamento.
Vedere queste cose mi mettono di cattivo umore. Non si può distruggere i ricordi. La ferrovia è storia, pensate alle persone che l'hanno transitata, alle merci trasportate con a loro volta una "storia" da raccontare. Vedere quei binari arrugginiti, le traversine invecchiate o peggio ancora l'asfalto che li copre è tristissimo.
Sono Carmelo SAJEVA ex Titolare della stazione di CHIONS AZZANO DECIMO, al tempo, assunta la titolarità di questa stazione
, avendola trovata in stato di totale abbandono, la feci rivivere, sotto ogni aspetto. Si pensi che in paese questa stazione non veniva presa in nessuna considerazione, ne sotto il profilo Viaggiatori e meno ancora per il trasporto merci. Mi diedi da fare e sia sotto il profilo Viaggiatori come per le merci, la portai in Categoria "A". Il collettame alle volte non aveva sufficiente spazio per essere trasportato, lo si ammucchiava anche nel corridoio delle vetture viaggiatori, si trattava di biancheria per bambini sopratutto, ma anche di uccelli; le merci si è arrivati ad avere un treno merci a giorni alterni, sopratutto di vinaccia da tutta europa per la ditta : DALLA CIA, ma anche di mobilia diretta all'estero, Per la cura ambientale c'era la partecipazione dell'Amministrazione Comunale di AZZANO D. e del Vivaio Van De Borre e della Forestale , tanto che mi ha portato a trovarmi, nel concorso dell'allora "abbellimento stazioni compartimentale" nella lista tra i primi premiati. Con i Paesani avevo instaurato un rapporto di primordine. A seguito di un incidente stradale ho dovuto trasferirmi, lasciando una parte del mio cuore. Pochi mesi dopo quel ramo ferroviario Motta di L. - S. Vito al Tagliamento "definito improduttivo" veniva chiuso ed abbandonato. Era tutt'altro che improduttivo; con Annone Veneto e Azzano Decimo, era più che giustificata la tenuta in esercizio; ma gli interessi personali, in specie dell'allora direttore compartimentale, miravano soltanto alla chiusura per darla in concessione a quella Azienda di trasporto in mano alla sua parentela, altro che pensare agli interessi ferroviari. Ogni sforzo sia sindacale che da parte delle Amministrazioni Comunali, a nulla sono valse. Oggi più o meno le cose non sono cambiate. AUGURI.
Interessante!
Sig. Carmelo, La ringrazio tantissimo per la sua testimonianza!
Purtroppo la linea secondo me, era sul viale del tramonto dai primi anni 60, con la motorizzazione di massa. La stazione di Azzano, era tagliata fuori dal centro, con tutte le problemi che comportava.
La distilleria DALLA CIA, ha chiuso negli anni 80.
Il settore del mobile, era già in mano ai trasporti con i camion, che cominciavano a farsi strada negli anni di chiusura della tratta.
E' stata una linea sfortunata, che forse avrebbe avuto successo, se veniva prestata al trasporto di merci, ma però dovevano costruire (col senno di poi) due scali ferroviari: uno nella zona industriale di Pravisdomini e l'altro a Villotta di Chions, visto che la ferrovia passa a pochi metri dai capannoni.
Sul trasporto di persone...le corriere di linea hanno preso il posto del treno. ATAP, in provincia di PN, con ATVO e MOM in Veneto.
Ma appunto perchè una linea troppo corta, (neanche 30 km) con le "stazioni" distanti dal centro del paese (tranne Annone la *fermata* di Pravisdomini), e con la strada provinciale che corre parallela, oggi sarebbe poco usata.
In auto ci si impiega meno tempo, per andare a da Motta a San Vito e viceversa.
Non sarebbe stata neanche utile, per andare nelle stazioni più grosse (Portogruaro-Pordenone).
Esempio facile:
Da Azzano Decimo devo andare a Venezia o Trieste? Il treno è a Portogruaro: 20 km, e 20 minuti con l'autostrada, oppure 16 km con 20 minuti per la strada statale. Se era con la ferrovia: dovevo andare fino a S. Vito, per poi prendere un altro treno sulla linea Casarsa-Portogruaro, che passa per S. Vito.
Se volevo andare a Calalzo di Cadore? (via Conegliano Vittorio Veneto, Ponte N.A). Per prendere il treno alla stazione di Pordenone, facevo prima in auto (12 km), oppure treno fino a Casarsa, e poi sulla linea Venezia-Udine (che torno indietro?)
Per andare a Treviso?... da Azzano sono 17 km fino alla stazione di Motta di Livenza, sulla linea Portogruaro-Treviso.
Ma più che abito verso sud, viene meno l'uso della ferrovia verso Motta. (tranne per Pravisdomini e Annone Veneto, gli altri paesi...Pasiano di Pordenone, Fagnigola, sono ad un tiro di schioppo)
Dove era utile questa linea ferroviaria, dal punto di vista dei passeggeri? Verso nord a Udine, via San Vito e Casarsa.
Ma la gente che abita a cavallo tra tre province, Pordenone, Treviso, e Venezia, verso Udine ci va poco.
Dopo questa breve analisi...dal punto di vista passeggeri stava diventando un disastro, ma si sarebbe potuto salvarla solo come utilizzo merci.
GRAZIE DEL VIDEO. DA APPASSIONATO DI TRENI QUALE SONO, RIMANGO ANCH'IO MOLTO TRISTE NEL VEDERE CHE QUESTO STATO "REPUBBLICA DELLE BANANE", SE NE FREGA DELLE FERROVIE MINORI !!! CONTINUA A PROPORCI FILMATI FERROVIARI. GRAZIE ANCORA.
ti consiglio di leggere il mio commento, sopra
Io o viaggiato negli anni 70 con tradotte merci da San Vito al Tagliamento a Motta di Livenza con macchine a vapore del deposito di Udine
Nel canale di Acque Bassolivenza c'è un filmato che mostra dall' alto il tracciato (ex) da Annone Veneto a S. Vito al Tagliamento.
Tristezza...
Complimenti per il video.
👍
Ottime ricerche e riprese come solo tu sai fare Nicola!!!
Purtroppo ogni volta mi resta tanta tristezza e rabbia nel vedere come il nostro Paese ha dato sempre la precedenza al trasporto su gomma rispetto alle ferrovia, l'unica nota positiva e che la linea che passa da Motta di Livenza (Treviso-Portogruaro) è stata riaperta nel 2000, dopo più di 30 anni di chiusura, almeno in quel caso le cose si sono rimesse a posto ;-)
Un saluto!
Peccato per questa ferrovia, bellissime le foto! Bravo
Ciao, ma da dove parte precisamente questa pista ciclabile? Dal video non si capisce molto, sei alla stazione ferroviaria di Motta e subito dopo c'è l'immagine dell'inizio della pista, ma non si capisce da dove ci si accede. Grazie.
...anche questo...bello
www.ferrovieabbandonate.it/linea_dismessa.php?id=55 spostando la mappa le trovi tutte
Veramente interessante! Un bel 'Mi Piace' Te lo meriti!
La linea fu chiusa assieme alla Treviso-Portogruaro a fine 1966 dopo che il Piave in piena aveva distrutto il ponte. Risulta però che treni merci da S.Vito la abbiano percorsa anche in seguito. La linea non fu mai esercita in TD. A ottobre 1989 il binario in uscita da S.Vito era usato per accantonare materiale demolendo (ALn772 e carrozze tipo 1921). saprò essere più preciso in seguito sulla data di effettiva cessazione del servizio.
Bellissimo video!!! Peccato come questa linea sia ridotta allo scheletro. Ma la linea era Diesel o elettrica? up. Ciao.
Non era elettrificata.
La ferrovia è importante soprattutto quella che va da Mestre Portogruaro San Vito al Tagliamento .
posso dire che queste cose mi fanno innervosire parecchio?
Come sempre davvero interessante; mi sorprende lo stato dell'armamento, messo molto peggio rispetto altre ferrovie abbandonate da non meno tempo..
La linea non èra elettrificata, fu inaugurata nel 1913, nella stazione di Motta si vede la cisterna per il rifornimento dell'acqua, perciò indica che andava a vapore, negli anni a seguire podarsi sia stata convertita a diesel
Confermo era con automotrici diesel.
Valorizzare il territorio non fa proprio parte delle tradizioni di noi veneti. Mi dispiace tanto ma quando vado a Brescia per lavoro, anche le cascine vecchie di 80 anni in mezzo alle campagne, sono ristrutturate e abitate. In molte regioni d'Italia gli enti locali non concepiscono l'abbandono.
bel reportage
Qui siamo a fine percorso fra Savorgnano e S.Vito al Tagliamento, la linea è quella di Portoguaro
ferrovia dismessa in che anno ?
Fu danneggiata dall'alluvione del 4 novembre 1966, a causa di questo evento l'esercizio ferroviario fu dapprima sospeso, quindi riattivato verso la fine del mese, ed infine "sospeso temporaneamente" nel 1967. La riattivazione non fu mai decretata e nel 1987 l'esercizio fu ufficialmente chiuso.
ok!
Bello! ma...visto che ci abito vicino devo dire che, 30 km di ferrovia scarsi ai tempi d'oggi, non servirebbe a nessuno. Al tempo della grande guerra è servita molto!
Gli ultimi treni che transitarono su questa linea erano merci, per via di un commerciante di legname ad Annone Veneto, che aveva stipulato un contratto di consegna, che continuò anche dopo la chiusura del traffico passeggeri nel 1967, ma per pochi anni. Il treno, in questo caso doveva fermarsi a ogni passaggio a livello, per poi ripartire in sicurezza.
Se fosse stata mantenuta in funzione, avrebbe avuto un'utilizzo credo fino agli anni 80, ma non di più.
Fu anche fatto uno studio, negli anni 80 per un possibile recupero, ma per via delle stazioni distanti, la gente non l'avrebbe usata.
Se si esclude Annone Veneto, Pravisdomini, Villotta di Chions, il centro principale di Azzano Decimo è a 3,5 km dalla sua stazione, il paese di Chions si trova a metà tra la sua stazione di Chions-Azzano Decimo, e quella di Pravisdomini.
Idem, per la stazione di Sesto al Reghena, che si trova in località Marignana, anch'essa 3 km fuori dal centro.
Se poi ci si aggiunge che, da Motta di Livenza a San Vito, c'è una bella strada che corre parallela alla ferrovia, si capisce subito che dai primi anni 60 in poi aveva i giorni contati.
Si poteva riaprirla!
ti consiglio di leggere il mio commento, sopra
mi risulta fosse una tratta militare utilizzata pochissimo e dismessa negli anni 50...
Diesel ;-)
Che schifo