E' un vero peccato aver conosciuto i tuoi lavori soltanto adesso con la guerra in Ucraina, sto cercando di recuperarli tutti perché sono super interessanti e tu e i tuoi ospiti siete molto professionali e competenti
Integriamo dati Ita e Jap: circa 4300 Giappone (incluse tankette,e mezzi minori) Italia: 3150 (incluse 620 autoblindo) 100 m11/39 700 m13/40 750 m13/41 260 semovente 47/32 280 l6/40 240 semovente 75/18 620 Ab 41 (autoblindo) 160 m15/42 40/100 p26/40 Fonte GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO 1-2-34 Nicola Pignato, Filippo Cappellano (SME),Industria Italiana e mezzi corazzati di G. Bertozzi.
Mirkooooo è successo una cosa bruttissima ecco che significa non capire un cavolo di tecnologia....ho perso telefono e il mio account con il quale ho abbonamento attivo, non ho una email di recupero e non ricordo più password, ora è da ieri che dal telefono con nuovo account sto cercando di attivare un nuovo abbonamento e non me lo accetta, devo far vedere ad Andrea, se uso il computer il vecchio account sta ancora e l'abbonamento e il logo c'è se ti scrivo da telefono non risulta l'abbonamento perché è un nuovo account con lo stesso nome..comunque vedo di risolvere o fare altro abbonamento, questo rimane attivo in automatico con con la carta, se commento dal pc mi vedrai il logo se sto da telefono per ora finché non risolvo appaio senza logo. ..sappi che sono ABBONATA mi raccomando.....Anche Darena ieri per aiutare me ha perso pure lei l'account, uguale uguale a me sta, da una parte è abbonata sul telefono ha cancellato tutto....madonna che squadra abbiamo fatto....
@Ganimede Europa Che pasticcione siete ^_^ aspetta che scade e lo fai con un altro, prova a contattare l'host della mail sicuramente avranno delle procedure di emergenza per il recupero
@@ParabellumStoria l'abbonamento non mi scade più è in automatico è solo che non capisco perché non me ne fa attivare un altro con altro account, ed ho provato a recuperarlo sul telefono ma non ho impostato nessun recupero e nessuna email per il recupero..oddio lo so che sono una frana :(
@@ParabellumStoria come vedi solo dal telefono non ho lo stesso account, tu comunque sappi che io sono abbonata è in automatico con la carta quindi mi sopporterai a vita, sempre se fai il bravo e non mi fai arrabbiare 🤣🤣😊😉😉
A naso direi che l'acciaio dei tedeschi non sia stato "sprecato" nelle catene di montaggio per più linee di produzioni ma sia stato impiegato per ricostruire le fabbriche e gli edifici bombardati in generale, un costo in metallo che gli USA non avevano e che inglesi e sovietici avevano i misura molto minore. Non so poi quanto acciaio tedesco fosse stato indirizzato verso la marina (quello si che è un pozzo senza fondo che l'Urss per forza di cose ha bistrattato fin quasi a fine guerra) e la costruzione di bunker e artiglierie navali e contraeree.
Faccio una piccola considerazione, la Russia era solo una parte dell'Unione sovietica, per esempio la produzione di petrolio dipendeva dall' Azerbaijan ( i giacimenti siberiani arriveranno due decenni dopo la fine della guerra ) e il carbone era in massima parte prodotto in Ucraina
il focke-wulf 190 catturato integro dagli inglesi era uno A5, per la precisione pilotato dal tenente Armin Faber, che aveva perso l'orientamento e atterrò sulla base raf di Pembrey convinto di aver attraversato la manica, mentre in realtà era andato a nord superando il canale di Bristol. il cosiddetto 313 (l'aereo prese il nome dalle tre cifre finali del numero di serie uguali alla sigla della macchina di Paperino) venne provato estesamente per circa un anno, a quanto pare alcune soluzioni relative ai supporti del motore ispirarono la Hawker per i modelli di Tempest dotati del motore radiale Centaurus
Certo che quando si leggono i dati della produzione bellica italiana nella II guerra mondiale, c'è veramente da piangere, il discorso fatto per i mezzi corazzati si può infatti estendere tranquillamente anche per l'artiglieria, aerei, mezzi motorizzati, un po' meglio riguardo l'armamento leggero, ma niente di paragonabile agli altri contendenti, e tutto questo sorvolando sulla questione qualitativa su cui bisognerebbe fare considerazioni a parte. Eppure nella grande guerra pur con i suoi limiti le nostre industrie fecero molto meglio, grazie soprattutto a una migliore organizzazione del lavoro e alla centralizzazione della gestione e coordinamento della produzione bellica, insomma tutto il contrario della seconda dove regnò letteralmente l'anarchia, l'unico vantaggio fu contrariamente alla seconda, il costante flusso di materie prime e rifornimenti provenienti dagli alleati occidentali.
@@linomilita Concordo, anche se la ritirata dell'ARMIR (corpo alpino incluso)e relativi combattimenti si svolse sostanzialmente nei territori dell'attuale Russia.
Per il nostro paese concentrarsi su meccanizzazione pesante avrebbe avuto senso solo se la guerra si fosse combattuta 25 anni dopo magari con mar rosso e golfo di aden sotto il nostro controllo...oltre ad una infrastruttura capace di collegare il tutto con l'Europa o in Nord Africa, insomma fantascienza.
Mentre la stima di produzione di carri armati è verosimile per il Giappone (se si calcola dal 1939 al 1945 ne produrrà più di 4.000), l'Italia non arrivò mai a questi livelli di produzione mettendo in campo, tra il 1940 ed il 1943 appena 2.000 carri. ( i dati sono disponibili nell'opra di William S. Carson "tanks of Italy and Japan in the Second World War", 2017)
Ciao! Riguardo l'inciso sulla produzione aeronautica italiana, l'arretratezza dei mezzi prodotti non è tanto ascrivibile alla presenza della sola Fiat (erano presenti molte altre aziende quali Caproni, SIAI-Marchetti, Reggiane, Breda, CANT... fin troppe e talune di piccole dimensioni), quanto alla scarsa propensione all'innovazione dovuta alla spartizione delle commesse fra le varie aziende, un oligopolio con tanto di tassazioni agevolate rispetto ad altri settori proprio perché considerato strategico. Questa sorta di assistenzialismo industriale frenava la sana concorrenza che si sarebbe dovuta creare fra le imprese disincentivando la ricerca di nuove tecnologie.
Verissimo e se si vedono i rapporti anni cinquanta e sessanta nonostante gli.ovvi e profondi mutamenti, rimase tale condizione di.oligopolio industriale tra fiat, finmeccanica, eni, e anche per le banche . Poche grandi che veicolavano le banche popolari, cooptate dalle associazioni partitiche. Ps: ultimi rapporti min. Industria.. siamo sempre lì. Ancora oggi con calo.produttività ventennale. Ad eccezione due.poli nel nord, veicolate da industrie francesi e tedesche.
Si immagino che ci vorrebbe una live apposita che ripercorra la lunga decadenza produttiva dell'URRS e l'incapacità di tenere il passo sul fronte tecnologico...forse anche a causa di una sempre più forte dipendenza dagli asset energetici che ha scoraggiato o non stimolato gli investimenti nei settori industriali...
salve Parabellum, volevo chiederle se era possibile reperire il file mostrato in questa live, perché non sono riuscito a trovarlo da nessuna parte, e ne avrei un estremo bisogno per la maturità di quest'anno, grazie per la disponibilità.
parte dell'efficacia dei panzer e dei cannoni d'assalto tedeschi derivava dalle truppe di supporto: i meravigliosi panzergranadier. Complimenti x il canale...molto specializzato ed avvincente ! 👍
Ma il dato sulla disponibilità di ferro e carbone per le industrie belliche si riferisce solo a quello destinato alla produzione di corazzati? Aereonautica e marina non sono considerate?
Siete un amalgama perfetto, anche se personalmente tendo a preferire la trimurti, estesa a RedKomet; non si finisce mai di imparare da voi, ed anche uno come me, assolutamente digiuno di questioni meccaniche e militari può riuscire a capire molto. Anni fa lessi il libro di Overy, 'Road to victory', il quale mi pare anticipasse diverse questioni che voi sviluppate qui, ricordando come la vittoria alleata non fosse dovuta unicamente alla mera superiorità numerica ma anche ad una più efficiente organizzazione industriale: posso dedurre che voi sostanzialmente concordiate?
In sostanza si come si evince dalla produzione di carri armati ma si può estendere benissimo il tutto a scarpe, cibo in scatola, jerry can, jeep, walkie talkie, liberty ships etc etc.
Vi chiedo: questa attitudine dei tedeschi di modificare e creare infiniti dettagli differenti nella produzione in serie di carri, è stata causata da una vecchia impostazione mentale della catena di produzione (a dispetto di un esercito ,forse, il più moderno in campo, prima dellentrata in guerra degli Usa) oppure per mero fatto ideologico di superomismo? Sottovalutazione delle potenzialità altrui e mancanza di personale capace in settori fondamentali organizzativi?
Credo mancanza di criteri logici sul come gestire le modifiche, mancanza di centralizzazione.. i tedeschi impostarono la produzione molto sulla sfida da "ditte" in modo che sfornassero mezzi migliori, il che limitò la cooperazione.
Poi c'è un altro fattore di cui tenere conto: gli americani sono riusciti a rifornire in maniera ottimale non uno bensì due fronti di guerra: il fronte Europeo e quello sul Pacifico. Questo per dare l'idea della potenza americana
Un saluto e un ringraziamento per il canale e la competenza. Primo commento che scrivo ma ho visto tutto quanto presente, dall'inizio alla fine di tutti i video. Su questa live ho però un appunto. Peccato l'argomento era decisamente interessante e stimolante, solo che vi siete persi in rivoli che non c'entravano con l'argomento, in particolare peter con certi commenti che poteva evitare per non rompere il tema che dovevate trattare e non far perdere il filo dell'argomento a chi seguiva. Ciò detto ripeto la mia stima a te ma anche al gruppo che state formando. La mia osservazione spero che sia vista come una critica costruttiva, seguire certi argomenti è stimolante ma anche impegnativo e mettere troppa carne al fuoco, fa perdere attenzione e non si arriva a completare il discorso, il filone principale. I miei saluti e ringraziamenti
Mirko, la definizione che fu data della Wermacht come "pecore carnivore" era per la componete delle 3 divisioni SS (leibstandarte, gross deutchland e das Reich?)
Quali sono state le occasioni mancate per l'Italia? perché ad esempio non si è riuscito a copiare il processo di saldatura dells krupp per la saldatura per dei carri armati?
@@lucaneriterni Beh però, come si vede nel video, la cura maniacale nella costruzione dei tank tedeschi non sarà stata la strategia giusta ma da l'idea di ricerca della perfezione in modo simile alle auto di oggi.
Per l'utilizzo che ne facevano loro andavano bene anche se tecnicamente erano indietro come noi italiani ma avevano 2 cose a limitarli 1) dovevano essere leggeri per essere usati dalla marina, negli sbarchi etc 2) le esperienza con la Cina non crearono una necessità per carri grossi con grandi capacità anti carro.. anzi era meglio tanti carri leggeri per affrontare le masse cinesi. 3) Quando l'esercito venne fatto a pezzi a Khalkin Ghol non passarono molte informazioni.... e la cosa rimase semi-nascosta, sicuramente capirono che erano indietro rispetto le potenze occidentali, sebbene a fine guerra produssero dei mezzi con dei calibri "accettabili" dal punto di vista della meccanica e della tecnica costruttiva erano fermi ai primi anni 30.
Grazie per il contenuto, non mi è chiaro se i Sovietici senza l'aiuto americano avrebbero sconfitto i Tedeschi. C'è un video a riguardo? Grazie davvero.
Avevano 2 problemi, 1) non erano capaci logisticamente di usare cosi tanti carri in contemporanea.. durante Barbarossa ne avevano circa 6500 ma non riuscirono ad usarne più di 4800 anche per limiti di benzina 2) non cominciarono un economia di guerra totale prima della metà del 1943 ,prima le industrie andavano mediamente al 70-80% del potenziale e anche l'industria civile "consumava".
Ma dove finiscono tutti questi carri armati? Qualcuno magari è stato ritirato perché obsoleto, e molti ovviamente erano intatti alla fine della guerra, ma i conti comunque non mi tornano. Le perdite delle grandi battaglie, sommate, non mi sembrano arrivare a questi fantastici numeri... per esempio, dov'è che l'Italia ha usato e perduto queste migliaia di carri? E le decine di migliaia di carri degli alleati?
Ciao Mirko, ciao Peter, ciao a tutti. Dal '40 al '43 la Germania nazista fu padrona di gran parte dell'Europa. Al di là del "si dice", secondo i dati in vostro possesso, come scelsero i Tedeschi di sfruttare questo immenso impero economico, industriale e il relativo capitale umano? Lo seppero e vollero fare? Siamo abituati a vedere veicoli e carri francesi e cechi tra le file tedesche; dopo l'8 settembre le produzioni pesanti italiane proseguirono a lavorare per i nazisti (seppure a passo ridotto). Sappiamo che i tedeschi, attraverso la Todt, si servirono di aziende locali per costruire sia le fortificazioni del Vallo Atlantico sia quelle in Italia della Linea Gustav e Gotica. E che in genere le industrie pesanti proseguirono la loro produzione, quando i veicoli e le armi erano interessanti per la Wehrmacht. Ma come strutturarono la produzione industriale nello specifico? Erano in realtà più interessati alle risorse umane, ampiamente deportate in Germania o l'industria pesante europea davvero supportò in modo considerevole l'esercito di Hitler? Chiudo riportando un episodio: C. Ryan scrive che durante la battaglia di Berlino i carri tedeschi venivano riparati e addirittura riportati in linea da operai francesi. Che alla fine (in tutti i sensi :-) ) si rifiutarono. Grazie in anticipo e un caro saluto a tutti.
La storia dei lavoratori esteri comincia nel 1940, anche italiani, quindi sfruttamento di manodopera da tutta l'europa poi assimilavano le industrie altrui, alcune parti dei jet tedeschi venivano prodotte nel nord italia, per quanto riguarda la produzione raggiunse il picco nel 1944 perchè non era mai andata al 100% negli anni precedenti, ne era mai stata completamente riconvertita per la gurra totale quindi Albert Speer la portò alla massima capacità possibile e poi andò inevitabilmente in discesa molto rapidamente.
La questione è esaminata nel libro di Tooze "the wages of destruction." Il problema per i Tedeschi erano le materie prime, per cui non sempre le industrie dei paesi occupati potevano essere sfruttate a pieno potenziale (le materie prime confluivano in Germania). Quanto alla manodopera, i Tedeschi ne usavano e rastrellavano in abbondanza, tra lavoratori schiavi e volontari, anche perché i loro lavoratori finivano al fronte. Allo stesso modo, arruolavano tutti gli uomini che fossero disposti a combattere.
@@ParabellumStoria avremmo potuto fare meglio? Si potevano coinvolgere altre aziende oltre fiat e Ansaldo nella produzione dei carri? Tipo Oto , Viverti ecc , Alfa e Lancia per i motori....
@@andrearonchetti9837 Anni 30 si poteva facilmente prendere modelli Skoda.. dopo tedeschi il problema erano le tecniche costruttive.. non eravamo in grado
Posso sapere dove,gli inglesi, hanno utilizzato i loro carri, visto che, nella battaglia di El Alamain, i carri erano i Sherman americani? Inarrestabili per la tecnologia inglese
Ad El Alamein non vi erano solo Sherman, dei circa mille+ carri iniziali circa 260 erano Sherman ma il resto erano Crusader II 200+ Crusader III circa 80, 120 m3 Stuart, circa 200 valentine, 200 m3 grant, + circa altri 300 in deposito e altri in arrivo.
@@ParabellumStoria ho letto, su libri inglesi, che i carri Sherman, sono quelli che hanno fatto la differenza per vincere i carri tedeschi e le carrette italiane. Scritto da loro, i carri inglesi scarravano ed erano inaffidabili .
@@giorgiograndi4054 Se i tedeschi fossero andati fin da subito in economia di guerra sarebbe cambiato qualcosa magari nell'operazione Barbarossa o a Stalingrado
Con 11 mesi di ritardo sto guardando questa interessantissima live...se qualcuno mi sa rispondere...che fine ha fatto quella grande capacità ed efficienza produttiva dei Russi?? Sopratutto alla luce della mediocre situazione attuale che si evidenza bene in questa ultima attuale guerra in Ucraina?
Ironborn è irritante per tutte le parolacce profferite. Veramente fastidioso. Un vero peccato perché l'argomento era fondamentale e molto interessante.
E' un vero peccato aver conosciuto i tuoi lavori soltanto adesso con la guerra in Ucraina, sto cercando di recuperarli tutti perché sono super interessanti e tu e i tuoi ospiti siete molto professionali e competenti
Stessa mia situazione 8 mesi dopo
eccomi qua pure io
Sono molto interessanti anche i video sulla iiww
@@user-ig6hw1bz7k decisamente
Spettacolo , ma quante cose devo ancora scoprire di questo bel canale Grazie Mirko 👍🙋🏻♂️🤙
Questo video è una vera perla.
Integriamo dati Ita e Jap: circa 4300 Giappone (incluse tankette,e mezzi minori)
Italia: 3150 (incluse 620 autoblindo)
100 m11/39
700 m13/40
750 m13/41
260 semovente 47/32
280 l6/40
240 semovente 75/18
620 Ab 41 (autoblindo)
160 m15/42
40/100 p26/40
Fonte
GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO 1-2-34 Nicola Pignato, Filippo Cappellano (SME),Industria Italiana e mezzi corazzati di G. Bertozzi.
Mirkooooo è successo una cosa bruttissima ecco che significa non capire un cavolo di tecnologia....ho perso telefono e il mio account con il quale ho abbonamento attivo, non ho una email di recupero e non ricordo più password, ora è da ieri che dal telefono con nuovo account sto cercando di attivare un nuovo abbonamento e non me lo accetta, devo far vedere ad Andrea, se uso il computer il vecchio account sta ancora e l'abbonamento e il logo c'è se ti scrivo da telefono non risulta l'abbonamento perché è un nuovo account con lo stesso nome..comunque vedo di risolvere o fare altro abbonamento, questo rimane attivo in automatico con con la carta, se commento dal pc mi vedrai il logo se sto da telefono per ora finché non risolvo appaio senza logo. ..sappi che sono ABBONATA mi raccomando.....Anche Darena ieri per aiutare me ha perso pure lei l'account, uguale uguale a me sta, da una parte è abbonata sul telefono ha cancellato tutto....madonna che squadra abbiamo fatto....
@Ganimede Europa Che pasticcione siete ^_^ aspetta che scade e lo fai con un altro, prova a contattare l'host della mail sicuramente avranno delle procedure di emergenza per il recupero
@@ParabellumStoria l'abbonamento non mi scade più è in automatico è solo che non capisco perché non me ne fa attivare un altro con altro account, ed ho provato a recuperarlo sul telefono ma non ho impostato nessun recupero e nessuna email per il recupero..oddio lo so che sono una frana :(
@@ParabellumStoria come vedi solo dal telefono non ho lo stesso account, tu comunque sappi che io sono abbonata è in automatico con la carta quindi mi sopporterai a vita, sempre se fai il bravo e non mi fai arrabbiare 🤣🤣😊😉😉
Ottima live appena recuperata, è stato davvero un piacere ascoltarla
A naso direi che l'acciaio dei tedeschi non sia stato "sprecato" nelle catene di montaggio per più linee di produzioni ma sia stato impiegato per ricostruire le fabbriche e gli edifici bombardati in generale, un costo in metallo che gli USA non avevano e che inglesi e sovietici avevano i misura molto minore. Non so poi quanto acciaio tedesco fosse stato indirizzato verso la marina (quello si che è un pozzo senza fondo che l'Urss per forza di cose ha bistrattato fin quasi a fine guerra) e la costruzione di bunker e artiglierie navali e contraeree.
Eccezzziunale veramente! Raccolte tutte insieme sono informazioni che non avevo mai visto.
Faccio una piccola considerazione, la Russia era solo una parte dell'Unione sovietica, per esempio la produzione di petrolio dipendeva dall' Azerbaijan ( i giacimenti siberiani arriveranno due decenni dopo la fine della guerra ) e il carbone era in massima parte prodotto in Ucraina
il focke-wulf 190 catturato integro dagli inglesi era uno A5, per la precisione pilotato dal tenente Armin Faber, che aveva perso l'orientamento e atterrò sulla base raf di Pembrey convinto di aver attraversato la manica, mentre in realtà era andato a nord superando il canale di Bristol.
il cosiddetto 313 (l'aereo prese il nome dalle tre cifre finali del numero di serie uguali alla sigla della macchina di Paperino) venne provato estesamente per circa un anno, a quanto pare alcune soluzioni relative ai supporti del motore ispirarono la Hawker per i modelli di Tempest dotati del motore radiale Centaurus
Ricordavo bene :) era un Fw Anton
Certo che quando si leggono i dati della produzione bellica italiana nella II guerra mondiale, c'è veramente da piangere, il discorso fatto per i mezzi corazzati si può infatti estendere tranquillamente anche per l'artiglieria, aerei, mezzi motorizzati, un po' meglio riguardo l'armamento leggero, ma niente di paragonabile agli altri contendenti, e tutto questo sorvolando sulla questione qualitativa su cui bisognerebbe fare considerazioni a parte.
Eppure nella grande guerra pur con i suoi limiti le nostre industrie fecero molto meglio, grazie soprattutto a una migliore organizzazione del lavoro e alla centralizzazione della gestione e coordinamento della produzione bellica, insomma tutto il contrario della seconda dove regnò letteralmente l'anarchia, l'unico vantaggio fu contrariamente alla seconda, il costante flusso di materie prime e rifornimenti provenienti dagli alleati occidentali.
Pensiano ai nostri militari mandari in Ucraina. Senza scarponi adeguati e tutti il resto. Mandati allo sbaraglio. Alpini nelle pianure ucraine.
@@linomilita Concordo, anche se la ritirata dell'ARMIR (corpo alpino incluso)e relativi combattimenti si svolse sostanzialmente nei territori dell'attuale Russia.
Per il nostro paese concentrarsi su meccanizzazione pesante avrebbe avuto senso solo se la guerra si fosse combattuta 25 anni dopo magari con mar rosso e golfo di aden sotto il nostro controllo...oltre ad una infrastruttura capace di collegare il tutto con l'Europa o in Nord Africa, insomma fantascienza.
Mentre la stima di produzione di carri armati è verosimile per il Giappone (se si calcola dal 1939 al 1945 ne produrrà più di 4.000), l'Italia non arrivò mai a questi livelli di produzione mettendo in campo, tra il 1940 ed il 1943 appena 2.000 carri. ( i dati sono disponibili nell'opra di William S. Carson "tanks of Italy and Japan in the Second World War", 2017)
circa 4300 giappone (incluse tankette,e mezzi minori)
Italia:
100 m11/39
700 m13/40
750 m13/41
260 semovente 47/32
280 l6/40
240 semovente 75/18
620 Ab 41 (autoblindo)
160 m15/42
40/100 p26/40
Fonte
GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO 1-2-34 Nicola Pignato, Filippo Cappellano (SME),Industria Italiana e mezzi corazzati di G. Bertozzi.
@@ParabellumStoria in effetti i conti tornano, perché io avevo calcolato solo i carri armati e non le autoblindo ed i semoventi.
Bravissimi!!!!Peter tecnicamente sui carri armati ne sa proprio tanto
Ciao! Riguardo l'inciso sulla produzione aeronautica italiana, l'arretratezza dei mezzi prodotti non è tanto ascrivibile alla presenza della sola Fiat (erano presenti molte altre aziende quali Caproni, SIAI-Marchetti, Reggiane, Breda, CANT... fin troppe e talune di piccole dimensioni), quanto alla scarsa propensione all'innovazione dovuta alla spartizione delle commesse fra le varie aziende, un oligopolio con tanto di tassazioni agevolate rispetto ad altri settori proprio perché considerato strategico.
Questa sorta di assistenzialismo industriale frenava la sana concorrenza che si sarebbe dovuta creare fra le imprese disincentivando la ricerca di nuove tecnologie.
Hai detto cose giustissime l'assistenzialismo spense l'innovazione, un giorno ne parleremo nel dettaglio in un video o live dedicati.
Verissimo e se si vedono i rapporti anni cinquanta e sessanta nonostante gli.ovvi e profondi mutamenti, rimase tale condizione di.oligopolio industriale tra fiat, finmeccanica, eni, e anche per le banche . Poche grandi che veicolavano le banche popolari, cooptate dalle associazioni partitiche. Ps: ultimi rapporti min. Industria.. siamo sempre lì. Ancora oggi con calo.produttività ventennale. Ad eccezione due.poli nel nord, veicolate da industrie francesi e tedesche.
Si immagino che ci vorrebbe una live apposita che ripercorra la lunga decadenza produttiva dell'URRS e l'incapacità di tenere il passo sul fronte tecnologico...forse anche a causa di una sempre più forte dipendenza dagli asset energetici che ha scoraggiato o non stimolato gli investimenti nei settori industriali...
Un video eccezionale, bravi ragazzi!
Questa live me l'ero persa. Mi è piaciuta molto.
Grazie per il video, avere dati verificati é una cosa utilissima per poter capire le ragioni di una scomnfotta o di una vittoria.
Un enorme Grazie!
salve Parabellum, volevo chiederle se era possibile reperire il file mostrato in questa live, perché non sono riuscito a trovarlo da nessuna parte, e ne avrei un estremo bisogno per la maturità di quest'anno, grazie per la disponibilità.
E' nella mia biblioteca, server con i pdf
Io non riuscirei mai a fare una live con Peter, odio la gente che mi interrompe in continuazione mentre parlo...
parte dell'efficacia dei panzer e dei cannoni d'assalto tedeschi derivava dalle truppe di supporto: i meravigliosi panzergranadier. Complimenti x il canale...molto specializzato ed avvincente ! 👍
Grazie
@@ParabellumStoria grazie a te ! 🇩🇪
Grazie di esistere Para!
Salve, qual è il sito dove si possono vedere i carri armati di ogni nazione menzionato nel video?
Albert Kahn (Rhaunen, 21 marzo 1869 - Detroit, 8 dicembre 1942) è stato un architetto statunitense di origini ebraiche, nato in Germania.
È possibile avere il file utilizzato per la presentazione del video?
E nella mia libreria
@@ParabellumStoria lo sto cercando da 2 ore sul tuo discord ma non trovo nulla.
@@francescorenzi7742 Parshall-Tank-Production.pdf in libreria gofile.me/3VzB4/nSEUIo1QW
Interessante esaminare la guerra numeri alla mano.....top !
Bella live!
Si può avere la presentazione?
Certo è in libreria le modalità di accesso sono nel mio discord
Ma il dato sulla disponibilità di ferro e carbone per le industrie belliche si riferisce solo a quello destinato alla produzione di corazzati? Aereonautica e marina non sono considerate?
Credo non faccia distinzione, ovvero che sia il totale.
Siete un amalgama perfetto, anche se personalmente tendo a preferire la trimurti, estesa a RedKomet; non si finisce mai di imparare da voi, ed anche uno come me, assolutamente digiuno di questioni meccaniche e militari può riuscire a capire molto.
Anni fa lessi il libro di Overy, 'Road to victory', il quale mi pare anticipasse diverse questioni che voi sviluppate qui, ricordando come la vittoria alleata non fosse dovuta unicamente alla mera superiorità numerica ma anche ad una più efficiente organizzazione industriale: posso dedurre che voi sostanzialmente concordiate?
In sostanza si come si evince dalla produzione di carri armati ma si può estendere benissimo il tutto a scarpe, cibo in scatola, jerry can, jeep, walkie talkie, liberty ships etc etc.
Vi chiedo: questa attitudine dei tedeschi di modificare e creare infiniti dettagli differenti nella produzione in serie di carri, è stata causata da una vecchia impostazione mentale della catena di produzione (a dispetto di un esercito ,forse, il più moderno in campo, prima dellentrata in guerra degli Usa) oppure per mero fatto ideologico di superomismo? Sottovalutazione delle potenzialità altrui e mancanza di personale capace in settori fondamentali organizzativi?
Credo mancanza di criteri logici sul come gestire le modifiche, mancanza di centralizzazione.. i tedeschi impostarono la produzione molto sulla sfida da "ditte" in modo che sfornassero mezzi migliori, il che limitò la cooperazione.
Il mistero della mancanza di notifiche continua....pazienza mi guardo la live in differita. 😔👋
Poi c'è un altro fattore di cui tenere conto: gli americani sono riusciti a rifornire in maniera ottimale non uno bensì due fronti di guerra: il fronte Europeo e quello sul Pacifico. Questo per dare l'idea della potenza americana
Un saluto e un ringraziamento per il canale e la competenza. Primo commento che scrivo ma ho visto tutto quanto presente, dall'inizio alla fine di tutti i video. Su questa live ho però un appunto. Peccato l'argomento era decisamente interessante e stimolante, solo che vi siete persi in rivoli che non c'entravano con l'argomento, in particolare peter con certi commenti che poteva evitare per non rompere il tema che dovevate trattare e non far perdere il filo dell'argomento a chi seguiva. Ciò detto ripeto la mia stima a te ma anche al gruppo che state formando. La mia osservazione spero che sia vista come una critica costruttiva, seguire certi argomenti è stimolante ma anche impegnativo e mettere troppa carne al fuoco, fa perdere attenzione e non si arriva a completare il discorso, il filone principale. I miei saluti e ringraziamenti
Figurati considera era1 live vecchia.
Mirko, la definizione che fu data della Wermacht come "pecore carnivore" era per la componete delle 3 divisioni SS (leibstandarte, gross deutchland e das Reich?)
Non ricordo onestamente
@@ParabellumStoria . Sono quelle frasi che ascolti e ti restano impigliate in testa
Quali sono state le occasioni mancate per l'Italia? perché ad esempio non si è riuscito a copiare il processo di saldatura dells krupp per la saldatura per dei carri armati?
Quantità USA Vs Qualità Germany.
Mi sembra di vedere la produzione di auto oggi (Audi, Mercedes, BMW).
La qualità USA era alta.. sta tutto nella standardizzazione
@@ParabellumStoria Ma infatti la storia della famosa "qualità" tedesca è solo una leggenda.
@@lucaneriterni Beh però, come si vede nel video, la cura maniacale nella costruzione dei tank tedeschi non sarà stata la strategia giusta ma da l'idea di ricerca della perfezione in modo simile alle auto di oggi.
Ciao parabellum cosa ne pensi dei carri armati giapponesi?
Per l'utilizzo che ne facevano loro andavano bene anche se tecnicamente erano indietro come noi italiani ma avevano 2 cose a limitarli 1) dovevano essere leggeri per essere usati dalla marina, negli sbarchi etc 2) le esperienza con la Cina non crearono una necessità per carri grossi con grandi capacità anti carro.. anzi era meglio tanti carri leggeri per affrontare le masse cinesi. 3) Quando l'esercito venne fatto a pezzi a Khalkin Ghol non passarono molte informazioni.... e la cosa rimase semi-nascosta, sicuramente capirono che erano indietro rispetto le potenze occidentali, sebbene a fine guerra produssero dei mezzi con dei calibri "accettabili" dal punto di vista della meccanica e della tecnica costruttiva erano fermi ai primi anni 30.
Grazie per il contenuto, non mi è chiaro se i Sovietici senza l'aiuto americano avrebbero sconfitto i Tedeschi. C'è un video a riguardo? Grazie davvero.
Ne parlo nei miti
@@ParabellumStoria Grazie cercherò.
Buona sera
Ciao grande Fabio!!
@@lastoriapertutti7455 ciao grande amico
1:11:29 quindi in linea puramente teorico-potenziale , i tedeschi avrebbero potuto produrre 80000 carri annui ?
Avevano 2 problemi, 1) non erano capaci logisticamente di usare cosi tanti carri in contemporanea.. durante Barbarossa ne avevano circa 6500 ma non riuscirono ad usarne più di 4800 anche per limiti di benzina 2) non cominciarono un economia di guerra totale prima della metà del 1943 ,prima le industrie andavano mediamente al 70-80% del potenziale e anche l'industria civile "consumava".
@@ParabellumStoriawow grazie , interessantissimo . Cioè , a me interessano un casino , é una passione 👍🙋🏻♂️🤙
Ma dove finiscono tutti questi carri armati? Qualcuno magari è stato ritirato perché obsoleto, e molti ovviamente erano intatti alla fine della guerra, ma i conti comunque non mi tornano. Le perdite delle grandi battaglie, sommate, non mi sembrano arrivare a questi fantastici numeri... per esempio, dov'è che l'Italia ha usato e perduto queste migliaia di carri? E le decine di migliaia di carri degli alleati?
Solo nel 1941 i russi perderanno 20 mila carri. circa 1000 nella sola battaglia di Dubno-Brody che coinvolse circa 4000 carri.
Buona parte persa in battaglia il resto tenuto per qualche decennio e poi o mandato in qualche museo o smantellato
Abbandonato nel fango o smantellato per la materi aprima.
Sera Mirko, 🌠
Sera :)
@@ParabellumStoria 😏😏😊
buonasera Mirko 😉
Ciao Mirko, ciao Peter, ciao a tutti. Dal '40 al '43 la Germania nazista fu padrona di gran parte dell'Europa. Al di là del "si dice", secondo i dati in vostro possesso, come scelsero i Tedeschi di sfruttare questo immenso impero economico, industriale e il relativo capitale umano? Lo seppero e vollero fare? Siamo abituati a vedere veicoli e carri francesi e cechi tra le file tedesche; dopo l'8 settembre le produzioni pesanti italiane proseguirono a lavorare per i nazisti (seppure a passo ridotto). Sappiamo che i tedeschi, attraverso la Todt, si servirono di aziende locali per costruire sia le fortificazioni del Vallo Atlantico sia quelle in Italia della Linea Gustav e Gotica. E che in genere le industrie pesanti proseguirono la loro produzione, quando i veicoli e le armi erano interessanti per la Wehrmacht. Ma come strutturarono la produzione industriale nello specifico? Erano in realtà più interessati alle risorse umane, ampiamente deportate in Germania o l'industria pesante europea davvero supportò in modo considerevole l'esercito di Hitler? Chiudo riportando un episodio: C. Ryan scrive che durante la battaglia di Berlino i carri tedeschi venivano riparati e addirittura riportati in linea da operai francesi. Che alla fine (in tutti i sensi :-) ) si rifiutarono. Grazie in anticipo e un caro saluto a tutti.
La storia dei lavoratori esteri comincia nel 1940, anche italiani, quindi sfruttamento di manodopera da tutta l'europa poi assimilavano le industrie altrui, alcune parti dei jet tedeschi venivano prodotte nel nord italia, per quanto riguarda la produzione raggiunse il picco nel 1944 perchè non era mai andata al 100% negli anni precedenti, ne era mai stata completamente riconvertita per la gurra totale quindi Albert Speer la portò alla massima capacità possibile e poi andò inevitabilmente in discesa molto rapidamente.
La questione è esaminata nel libro di Tooze "the wages of destruction." Il problema per i Tedeschi erano le materie prime, per cui non sempre le industrie dei paesi occupati potevano essere sfruttate a pieno potenziale (le materie prime confluivano in Germania). Quanto alla manodopera, i Tedeschi ne usavano e rastrellavano in abbondanza, tra lavoratori schiavi e volontari, anche perché i loro lavoratori finivano al fronte. Allo stesso modo, arruolavano tutti gli uomini che fossero disposti a combattere.
@@brunobacelli7963 Grazie per la cortese risposta. Sì, immaginavo che fosse così. Cordiali saluti.
Magari avessimo prodotto 4333 carri. Non ci siamo nemmeno avvicinati
circa 3500 inclusi 600 blindati
@@ParabellumStoria avremmo potuto fare meglio? Si potevano coinvolgere altre aziende oltre fiat e Ansaldo nella produzione dei carri? Tipo Oto , Viverti ecc , Alfa e Lancia per i motori....
@@andrearonchetti9837 Anni 30 si poteva facilmente prendere modelli Skoda.. dopo tedeschi il problema erano le tecniche costruttive.. non eravamo in grado
Posso sapere dove,gli inglesi, hanno utilizzato i loro carri, visto che, nella battaglia di El Alamain, i carri erano i Sherman americani? Inarrestabili per la tecnologia inglese
Ad El Alamein non vi erano solo Sherman, dei circa mille+ carri iniziali circa 260 erano Sherman ma il resto erano Crusader II 200+ Crusader III circa 80, 120 m3 Stuart, circa 200 valentine, 200 m3 grant, + circa altri 300 in deposito e altri in arrivo.
@@ParabellumStoria ho letto, su libri inglesi, che i carri Sherman, sono quelli che hanno fatto la differenza per vincere i carri tedeschi e le carrette italiane. Scritto da loro, i carri inglesi scarravano ed erano inaffidabili .
@@giorgiograndi4054 Se i tedeschi fossero andati fin da subito in economia di guerra sarebbe cambiato qualcosa magari nell'operazione Barbarossa o a Stalingrado
Con 11 mesi di ritardo sto guardando questa interessantissima live...se qualcuno mi sa rispondere...che fine ha fatto quella grande capacità ed efficienza produttiva dei Russi?? Sopratutto alla luce della mediocre situazione attuale che si evidenza bene in questa ultima attuale guerra in Ucraina?
Era un altro paese ed erano mezzi più semplici.
Si però ragazzi i verbi,non ne avete azzeccato uno eh
la , vuole lo spazio dopo...
Il tipico clientelismo italiano
Buonasera
Noi italiani siamo i migliori !!!
Divisione Charles Magnnon alemagne
Molto interessante ma bestemmiare in live non è qualcosa di serio
Ironborn è irritante per tutte le parolacce profferite. Veramente fastidioso. Un vero peccato perché l'argomento era fondamentale e molto interessante.
Pure la bestemmia a 1h 30'. Ma come si fa?