ferma al minuto 35:50 per dire la mia: io mi sono laureata sia in triennale che magistrale di psicologia con 110 e lode, con un metodo di studio sbagliatissimo, studiando all'ultimo, perchè evidentemente avevo una buona memoria/buona capacità d ragionamento...risultato? ho mollato subito dopo perchè non ce la facevo più con i libri e ho fatto la cameriera. (tra l'altro, lavoro bellissimo, e molto difficile, checchè se ne dica.) Ora, a distanza di sei anni, ho fatto il tirocinio post laurea in psicologia del sonno e ho ripreso gli studi. Ho riniziato a studiare perchè VOGLIO e non perchè devo. E voglio imparare a studiare non per superare l'esame ma per imparare. E mi rendo conto di come se avessi imparato le cose che proponi anni fa non avrei mollato, e probabilmente, col senno di poi, ne sarebbe valsa la pena. Morale della favola: ora mi sto facendo full immersion dei tuoi video per imparare davvero ad imparare. Perchè l'esame di stato non lo voglio solo passare, ma le cose le voglio sapere davvero. Il modo in cui ci fanno approcciare allo studio durante il periodo scolastico non è quello giusto e, cazzo, sì, dovrebbero insegnarci come si studia. Non per l'esame ma per la vita. Modestissimo parere da una che ci è passata. (ps: anche io ho avuto un passato di depressione e disturbi dell'umore) Un caro saluto, Ale, e un giorno, sognando, mi piacerebbe collaborare con te. Grazie per quello che fai. Alice
Il problema non è tanto che col leggi e ripeti non riesci a laurearti, è che dopo la laurea probabilmente la cosa ti va fuori dagli occhi e non ne puoi più. Se ti laurei e intraprendi una carriera, paradossalmente, devi studiare ed aggiornarti di più rispetto a quello che si fa all'università. e non lo devi fare per l'esame, ma per la tua carriera. Detto questo...passo e chiudo. Un abbraccione e ancora grazie per quello che fai
va aggiunta anche la cazzata delle cazzate, quella che ripetono in molti che non hanno neanche mai messo piede all'università: "se ti laurei con meno di 105 allora è come non ti fossi laureato".
Esatto, ma poi il voto dipende da tantissime variabili, ho colleghi con medie alte che non ricordano più nulla degli esami dati e altri con medie più basse ma più preparati sul lungo termine; tra l'altro anche un mio professore preferisce avere studenti preparati ma che hanno capito gli argomenti e il corso, piuttosto che litri che hanno studiato a memoria
Ringrazio te e Danilo, che non ha avuto la vergogna come me di esporsi. Sono quasi nella stessa situazione. Prendo la tua risposta come un mantra! Grazie
Mi sono accorta dopo 2 mesi a decorazione che non era quello che volevo e che mi pesava sia andare a lezione che fare i progetti, ho deciso di cambiare inizio del secondo semestre e sono andata a design ora mi sento leggera e felice, quello che faccio mi aggrada mi entusiasmano tutti i progetti la vivo davvero bene, ho le mie giornate di panico in cui penso sono fuori corso di 6 mesi già solo per aver iniziato dopo rispetto agli altri, che ho paura si allungherà perché facendo un accademia rispetto ad una università teorica ha bisogno di più tempo per lavorare sui progetti, sui modellini, e poi c'è anche la teoria. Però volevo veramente capire come evitando queste giornate perché sono devastanti mentalmente ed emotivamente ❤
Ciao Alessandro! Grazie per avermi risposto ❤ ma quando ho scritto "università di serie B e di serie A" intendevo dire l'ateneo. La mia preoccupazione non è tanto su quello che sto studiando, ma sul fatto che non è il Politecnico di Milano piuttosto che la Bocconi ma una molto più piccola e poco conosciuta. Ho sentito dire che alcune aziende tengono conto anche di questo particolare....
Concentrati su te stesso. Il fatto che tu stia studiando in una università poco conosciuta non deve essere motivo di “demoralizzazione”. Le conoscenze e le competenze che avrai, te le sarai procurate da solo, con i tuoi sforzi, almeno la maggior parte. Una persona che si appassiona e studia per bene all’Università Pinco palino ne uscirà molto meglio di una persona che frequenta il politecnico di Milano, ma studia con sufficienza e senza interesse
Una delle problematiche dei fuoricorso è anche come l'Università stigmatizza i fuoricorso (pur sostenuta da essi). Mi ricordo che col Covid c'era stata la riduzione delle tasse al di sotto di un certo ISEE, ma se eri fuoricorso non ne avevi diritto. Se sei fuoricorso ti puniscono con sovratasse, "bello" questo sistema universitario che anziché cercare di aiutare chi sta in difficoltà (anche per problemi personali e non per forza fancazzismo) lo punisce... Poi per carità come hai giustamente fatto notare sono tanti i fattori che concorrono, però ecco una mazzata in meno anche da parte dell'Università non sarebbe male 😅
La tua definizione di fuoricorso è sbagliata: è fuoricorso chi è iscritto all'università da un tempo superiore a quello previsto. Es: sei iscritto alla triennale da 4 anni. Dopo il terzo anno scattail fuoricorso. Ma se sei iscritto al primo anno e non hai completato gli esami non sei (ancora) fuoricorso. Conosco anche gente che poi riesce a recuperare.
Diciamo che è l università che fornisce una definizione sbagliata. La sua definizione rappresenta una unità di misura concorde con la "densità" dello studio, per capirci con l andamento personale in base a numero esami/periodo. L università FAVORISCE il fuoricorsismo, perché così lo studente deve pagare le tasse.
In ogni caso meglio la laurea in ritardo che mai. Sei d'accordo? Dal video mi sembra di capire di si. Nel mio caso il fuori corso è stato causato dal totale disinteresse dei miei genitori nei miei confronti, infatti non mi hanno pagato per tasse. Per questo ho deciso di sparire dalla loro vita per sempre. Che ne pensi?
Certo, sempre meglio la laurea. Sulle tue scelte di vita purtroppo non posso dire nulla, non conosco la tua situazione, ma ti incoraggio a studiare, sempre e comunque 💪
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► Sistema ADC: www.alessandrodeconcini.com/tutti-i-corsi/metodo-di-studio/studenti-universita
ferma al minuto 35:50 per dire la mia:
io mi sono laureata sia in triennale che magistrale di psicologia con 110 e lode, con un metodo di studio sbagliatissimo, studiando all'ultimo, perchè evidentemente avevo una buona memoria/buona capacità d ragionamento...risultato? ho mollato subito dopo perchè non ce la facevo più con i libri e ho fatto la cameriera. (tra l'altro, lavoro bellissimo, e molto difficile, checchè se ne dica.)
Ora, a distanza di sei anni, ho fatto il tirocinio post laurea in psicologia del sonno e ho ripreso gli studi. Ho riniziato a studiare perchè VOGLIO e non perchè devo. E voglio imparare a studiare non per superare l'esame ma per imparare. E mi rendo conto di come se avessi imparato le cose che proponi anni fa non avrei mollato, e probabilmente, col senno di poi, ne sarebbe valsa la pena.
Morale della favola: ora mi sto facendo full immersion dei tuoi video per imparare davvero ad imparare. Perchè l'esame di stato non lo voglio solo passare, ma le cose le voglio sapere davvero.
Il modo in cui ci fanno approcciare allo studio durante il periodo scolastico non è quello giusto e, cazzo, sì, dovrebbero insegnarci come si studia. Non per l'esame ma per la vita.
Modestissimo parere da una che ci è passata.
(ps: anche io ho avuto un passato di depressione e disturbi dell'umore)
Un caro saluto, Ale, e un giorno, sognando, mi piacerebbe collaborare con te. Grazie per quello che fai.
Alice
Il problema non è tanto che col leggi e ripeti non riesci a laurearti, è che dopo la laurea probabilmente la cosa ti va fuori dagli occhi e non ne puoi più. Se ti laurei e intraprendi una carriera, paradossalmente, devi studiare ed aggiornarti di più rispetto a quello che si fa all'università. e non lo devi fare per l'esame, ma per la tua carriera.
Detto questo...passo e chiudo. Un abbraccione e ancora grazie per quello che fai
Quello che dici è giustissimo e la tua testimonianza è davvero importante, grazie di averla condivisa qui 🙂
va aggiunta anche la cazzata delle cazzate, quella che ripetono in molti che non hanno neanche mai messo piede all'università: "se ti laurei con meno di 105 allora è come non ti fossi laureato".
Esatto, ma poi il voto dipende da tantissime variabili, ho colleghi con medie alte che non ricordano più nulla degli esami dati e altri con medie più basse ma più preparati sul lungo termine; tra l'altro anche un mio professore preferisce avere studenti preparati ma che hanno capito gli argomenti e il corso, piuttosto che litri che hanno studiato a memoria
Orrore, sí, concordo
@@lbdoc corruzione a medicina? Da me bocciano i 30 di scritto se all'orale sbagliano qualcosa di basilare
Che live meravigliosa. Complimenti vivissimi per gli argomenti trattati.
Ringrazio te e Danilo, che non ha avuto la vergogna come me di esporsi. Sono quasi nella stessa situazione. Prendo la tua risposta come un mantra! Grazie
Complimenti per i consigli👏🏻
Mi sono accorta dopo 2 mesi a decorazione che non era quello che volevo e che mi pesava sia andare a lezione che fare i progetti, ho deciso di cambiare inizio del secondo semestre e sono andata a design ora mi sento leggera e felice, quello che faccio mi aggrada mi entusiasmano tutti i progetti la vivo davvero bene, ho le mie giornate di panico in cui penso sono fuori corso di 6 mesi già solo per aver iniziato dopo rispetto agli altri, che ho paura si allungherà perché facendo un accademia rispetto ad una università teorica ha bisogno di più tempo per lavorare sui progetti, sui modellini, e poi c'è anche la teoria. Però volevo veramente capire come evitando queste giornate perché sono devastanti mentalmente ed emotivamente ❤
GRANDE live ALÈ...sei Meraviglioso 👍❤️❤️❤️
Ciao Alessandro! Grazie per avermi risposto ❤ ma quando ho scritto "università di serie B e di serie A" intendevo dire l'ateneo. La mia preoccupazione non è tanto su quello che sto studiando, ma sul fatto che non è il Politecnico di Milano piuttosto che la Bocconi ma una molto più piccola e poco conosciuta. Ho sentito dire che alcune aziende tengono conto anche di questo particolare....
Concentrati su te stesso. Il fatto che tu stia studiando in una università poco conosciuta non deve essere motivo di “demoralizzazione”. Le conoscenze e le competenze che avrai, te le sarai procurate da solo, con i tuoi sforzi, almeno la maggior parte. Una persona che si appassiona e studia per bene all’Università Pinco palino ne uscirà molto meglio di una persona che frequenta il politecnico di Milano, ma studia con sufficienza e senza interesse
Quello che dice Filippo è giustissimo
Una delle problematiche dei fuoricorso è anche come l'Università stigmatizza i fuoricorso (pur sostenuta da essi). Mi ricordo che col Covid c'era stata la riduzione delle tasse al di sotto di un certo ISEE, ma se eri fuoricorso non ne avevi diritto. Se sei fuoricorso ti puniscono con sovratasse, "bello" questo sistema universitario che anziché cercare di aiutare chi sta in difficoltà (anche per problemi personali e non per forza fancazzismo) lo punisce... Poi per carità come hai giustamente fatto notare sono tanti i fattori che concorrono, però ecco una mazzata in meno anche da parte dell'Università non sarebbe male 😅
Concordo in pieno
Ora so che non sono strano e che comunque troverò lo stesso lavoro.
La tua definizione di fuoricorso è sbagliata: è fuoricorso chi è iscritto all'università da un tempo superiore a quello previsto. Es: sei iscritto alla triennale da 4 anni. Dopo il terzo anno scattail fuoricorso.
Ma se sei iscritto al primo anno e non hai completato gli esami non sei (ancora) fuoricorso.
Conosco anche gente che poi riesce a recuperare.
Diciamo che è l università che fornisce una definizione sbagliata. La sua definizione rappresenta una unità di misura concorde con la "densità" dello studio, per capirci con l andamento personale in base a numero esami/periodo. L università FAVORISCE il fuoricorsismo, perché così lo studente deve pagare le tasse.
In ogni caso meglio la laurea in ritardo che mai. Sei d'accordo? Dal video mi sembra di capire di si. Nel mio caso il fuori corso è stato causato dal totale disinteresse dei miei genitori nei miei confronti, infatti non mi hanno pagato per tasse. Per questo ho deciso di sparire dalla loro vita per sempre. Che ne pensi?
Certo, sempre meglio la laurea. Sulle tue scelte di vita purtroppo non posso dire nulla, non conosco la tua situazione, ma ti incoraggio a studiare, sempre e comunque 💪
Il fallimento è un'università che paghi cara la retta, ma insegna parecchio.
GRANDE live ALÈ...sei Meraviglioso 👍❤️❤️❤️